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|ÇyÉÜÅt Confagricoltura Asti Via Monti n. 15 UFFICIO TECNICO 14100 Asti Tel. 0141.434943 - Fax 0141.434922 [email protected] BOLLETTINO N. 1/2014 DEL 18/03/2014 MISURA 214.1 EX 2078 NOCCIOLO Cocciniglia Con presenza di scudetti sul legno o se si riscontrano follicoli delle femmine sui rami di 2-3 anni si consiglia di intervenire il prima possibile, avendo cura di attendere la fine della fioritura femminile con: - Olio minerale; essendo il trattamento efficace solo se viene a contatto direttamente con gli insetti si raccomanda di bagnare bene con almeno 1000 litri di acqua ad ettaro. Si ricorda che per evitare effetti negativi eventuali trattamenti con zolfo non devono essere effettuati prima di 12-14 giorni. VITE Diserbo per i vigneti in produzione Ad esclusione dei terreni sabbiosi è ammesso un trattamento sulla fila ad anni alterni con il principio attivo Flazasulfuron alla dose di 35 grammi/ha. Il diserbo con questo principio attivo è consigliato in autunno, ma nel caso si volesse ancora eseguire si raccomanda di attenersi strettamente alle dosi e di intervenire prima che la vite germogli per evitare effetti fitotossici con una conseguente stentata ripresa vegetativa. Gli interventi con glifosate sono ammessi solo sulla fila rispettando la dose massima di 4.5 litri/ha all’anno. Si ricorda che il glufosinate ammonio (Basta) non è consentito per chi aderisce alla misura 214 (ex 2078) Diserbo nuovi impianti Solo per i nuovi impianti nei primi due anni è ammesso un intervento con prodotti antigerminello trattando solo sulla fila (massimo 30% della superficie) con: Pendimetalin al 38.72% dose 2 litro/ha calcolato sulla superficie effettivamente trattata; Isoxaben al 45.5% dose da 0,75 a 1.25 litri/ha calcolato sulla superficie effettivamente trattata; In alternativa ai precedenti principi attivi sono ammessi i trattamenti con glifosate a 9 l/ha annui calcolato sulla superficie su cui è consentito il trattamento (massimo 30%).

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BOLLETTINO N. 1/2014 DEL 18/03/2014

MISURA 214.1 EX 2078

NOCCIOLO Cocciniglia Con presenza di scudetti sul legno o se si riscontrano follicoli delle femmine sui rami di 2-3 anni si consiglia di intervenire il prima possibile, avendo cura di attendere la fine della fioritura femminile con: - Olio minerale;

essendo il trattamento efficace solo se viene a contatto direttamente con gli insetti si raccomanda di bagnare bene con almeno 1000 litri di acqua ad ettaro. Si ricorda che per evitare effetti negativi eventuali trattamenti con zolfo non devono essere effettuati prima di 12-14 giorni. VITE Diserbo per i vigneti in produzione Ad esclusione dei terreni sabbiosi è ammesso un trattamento sulla fila ad anni alterni con il principio attivo Flazasulfuron alla dose di 35 grammi/ha. Il diserbo con questo principio attivo è consigliato in autunno, ma nel caso si volesse ancora eseguire si raccomanda di attenersi strettamente alle dosi e di intervenire prima che la vite germogli per evitare effetti fitotossici con una conseguente stentata ripresa vegetativa. Gli interventi con glifosate sono ammessi solo sulla fila rispettando la dose massima di 4.5 litri/ha all’anno. Si ricorda che il glufosinate ammonio (Basta) non è consentito per chi aderisce alla misura 214 (ex 2078) Diserbo nuovi impianti Solo per i nuovi impianti nei primi due anni è ammesso un intervento con prodotti antigerminello trattando solo sulla fila (massimo 30% della superficie) con:

• Pendimetalin al 38.72% dose 2 litro/ha calcolato sulla superficie effettivamente trattata; • Isoxaben al 45.5% dose da 0,75 a 1.25 litri/ha calcolato sulla superficie effettivamente trattata;

In alternativa ai precedenti principi attivi sono ammessi i trattamenti con glifosate a 9 l/ha annui calcolato sulla superficie su cui è consentito il trattamento (massimo 30%).

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FRUMENTO TENERO, DURO E ORZO

Diserbo Con l’aumento delle temperatura iniziano le nascite delle infestanti per cui nei prossimi giorni si possono iniziare le operazioni di diserbo. In funzione delle infestanti rilevate in campo utilizzare una delle combinazione seguenti. Per l’orzo si raccomanda di utilizzare solo i formulati che lo contemplano in etichetta. Infestanti dicotiledoni :

• Florasulam • Piraflufen-etile + Bifenox • Tritosulfuron + Dicamba

Avena come infestante

• Fenoxaprop-p-etile Con prevalenza Alopecurus e Avena + dicotiledoni (Matricaria, Viola, Galeopsis) senza Galium:

• Fenoxaprop-p-etile + Tribenuron-metile o Triasulfuron Con prevalenza Alopecurus e Avena + dicotiledoni (Matricaria, Viola, Galeopsis) con Galium

• Fenoxaprop-p-etile + Fluroxipir (6) + Tribenuron-metile o Triasulfuron Con prevalenza di Lolium, Avena, Alopecurus:

• Tralcoxidim • Pinoxaden + Cloquintocet

Con presenza di Composite, Crucifere, Ombrellifere, Leguminose, Viola, Galeopsis. In assenza di Galium:

• Tribenuron-metile • Triasulfuron • Metsulfuron-metile • Tifensulfuron-metile

Presenza di Composite, Ombrellifere, Leguminose, Viola, Galeopsis e poco Galium

• Clopiralid+MCPA+Fluroxipir Con prevalenza di Galium con presenza di altre infestanti quali Viola, Matricaria, Galeopsis

• Fluroxipir (6) + Tribenuron-metile o Triasulfuron Con prevalenza di Veronica

• Tribenuron-metile + MCPP-P Presenza di Composite, Ombrellifere, Leguminose e Galium

• Fluroxipir + Clopiralid + MCPA

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Trattamenti fungicidi Si ricorda che per massimizzare l’efficienza del trattamento fungicida si deve intervenire quando sono presenti le condizioni di rischio. Dai monitoraggi dei giorni scorsi non si riscontrano problemi tali da giustificare un trattamento fungicida sul grano in questi giorni. Quindi si sconsiglia di NON abbinare al diserbo il fungicida. Per massimizzare l’efficienza del fungicida si consiglia di intervenire in fase di fine levata-botticella all’emissione della foglia bandiera. Un eventuale secondo trattamento – in base alle condizioni del periodo – sarà da effettuarsi in fase di fioritura.

Concimazione Si ricorda che con circolare n. 7351/DB11.00 del 9 aprile 2013 la Regione Piemonte ha ridotto l’azoto massimo distribuibile per il frumento tenero a 126 kg/ettaro. La dose massima per il frumento duro è 130 kg/ha, per l’orzo 100 kg/ha e per i cereali minori 80 kg/ha. Si ricorda inoltre che per ogni intervento non si devono distribuire più di 70 kg/ha di azoto (pari a 2.5 ql/ha di nitrato ammonico al 27% oppure 2.1 ql/ha di nitrato ammonico al 33% oppure a 1.5 ql/ha di urea). Si consiglia un primo intervento in questi giorni e il secondo intervento a fine levata prima della fase di botticella.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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BOLLETTINO N. 2/2014 DEL 23/04/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE PERONOSPORA L’annata 2014 è iniziata all’insegna dell’anticipo vegetativo, determinato dalle temperature elevate delle scorse settimane e dalla buona disponibilità idrica dei terreni, anche se negli ultimi giorni c’è stato un ritorno di freddo che ha rallentato lo sviluppo delle malattie funginee. L’anticipo attualmente è quantificabile in 10-14 giorni a seconda delle località, per tutte le zone e le varietà la vegetazione è recettiva.

Si consiglia di intervenire appena possibile ed entro sabato 26, prima delle piogge previste per domenica, con prodotti contenenti i seguenti principi attivi:

- Cimoxanil + Fosetil Al + Zoxamide; oppure - Fosetil Al + Fluopicolide; oppure - Dimetomorf + Mancozeb;

oppure - Dimetomorf + Rame; oppure - Ametoctradina + Fosfonato di Potassio;

oppure - Cimoxanil + Mancozeb; oppure - Mandipropamid+ Mancozeb;

oppure - Ciazofamide+rame.

In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame. OIDIO DELLA VITE Nelle zone ad alto rischio e nei vigneti colpiti la scorsa campagna, abbinare al trattamento anti - peronosporico un prodotto con uno dei seguenti principi attivi, per le zone più fredde a base di:

- Meptildinocap

per le altre zone ad altro rischio

- Spiroxamina; oppure - Tebuconazolo + Zolfo;

Per le zone a basso rischio abbinare uno zolfo bagnabile. In agricoltura biologica trattare con zolfo.

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SEMINATIVI FRUMENTO TENERO E DURO Trattamenti fungicidi Le condizioni di elevata umidità sono predisponenti agli attacchi funginei, in particolare dagli ultimi monitoraggi si rilevano sintomi di septoria è quindi indispensabile intervenire con un trattamento fungicida appena possibile a base di uno dei seguenti principi attivi:

- Azoxistrobin - Piraclostrobin - Picoxystrobin - Propiconazolo - Tebuconazolo - Tetraconazolo - Ciproconazolo - Procloraz - Flutriafol

Diserbo Per chi non fosse ancora intervenuto è necessario programmare l’intervento di diserbo abbinandolo al trattamento fungicida. Per i principi attivi si rimanda al bollettino n.1/2014 Concimazione Intervenire con l’ultima frazione di azoto distribuito con concime granulare utilizzando concimi a pronto effetto nella dose massima di 70 kg/ha di N (corrispondente a circa 2,5 ql/ha di nitrato amminico al 27%), si ricorda che la sommatoria di tutti gli interventi per il frumento tenero non può superare i 126 kg/ha di azoto distribuito. MAIS Diserbo pre-emergenza: Si ricorda che il diserbo pre-emergenza può essere distribuito al massimo sul 50% della superficie seminata a mais. Per i prodotti a base di Terbutilazzina nella aree vulnerabili da fitofarmaci identificate dai raggruppamenti TO08 e TO09 (per dettaglio informazioni presso tecnico di zona) impiegare ad anni alterni ed esclusivamente con interventi localizzati sulla fila di semina. Concimazione La concimazione azotata in pre-semina sommata a quella durante la semina non deve superare il 30% del totale dell’azoto distribuito con un massimo di 60 kg/ha di azoto ad eccezione di quello distribuito con i concimi organici (letame e liquame).

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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BOLLETTINO N. 3/2014 DEL 07/05/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE PERONOSPORA In considerazione dei temporali di questi giorni e dell’elevata umidità si consiglia di intervenire entro fine settimana con prodotti a base di :

- Fenamidone (D) + Iprovalicarb (C) + Fosetyl Al;

- Cimoxanil (B) + Fosetyl Al + Zoxamide (F);

- Ametoctradina (B) + Fosfonato di Potassio (G);

- Benalaxil (A) + Fosetyl Al + Mancozeb (B);

- Cymoxanil (B) + Fosetyl Al + Mancozeb (B);

- Dimetomorf (E) + Mancozeb (B) + un prodotto con Fosetyl Al; In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame. Note: (A) Al massimo 3 trattamenti all’anno con fenilammidi; (B) Al massimo 3 trattamenti all’anno; (C) Al massimo 3 trattamenti, comunque in un numero massimo di 4 CAA; (D) Assimilabili alle strobilurine-Q.o.I. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all’anno indipendentemente dall'avversità. (E) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° t rattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione. (F) Al massimo 4 trattamenti all’anno; (G) Al massimo 5 trattamenti all’anno; OIDIO DELLA VITE Nelle zone ad alto rischio e nei vigneti colpiti la scorsa campagna, abbinare al trattamento anti - peronosporico un prodotto con uno dei seguenti principi attivi:

- Meptildinocap (1)

- Spiroxamina (2);

- Tebuconazolo (3) + Zolfo;

Per le zone a basso rischio abbinare uno zolfo bagnabile. In agricoltura biologica trattare con zolfo. Note: (1) Al massimo 2 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (3) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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BOLLETTINO N. 4/2014 DEL 19/05/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE PERONOSPORA In considerazione delle piogge sparse di oggi e di quelle previste per fine settimana, considerando l’avvicinarsi della fase delicata di fioritura si consiglia di intervenire entro il 21/05 con prodotti a base di :

- Fenamidone (D) + Iprovalicarb (C) + Fosetyl Al;

- Cimoxanil (B) + Fosetyl Al + Zoxamide (F);

- Ametoctradina (B) + Fosfonato di Potassio (G);

- Benalaxil (A) + Fosetyl Al + Mancozeb (B);

- Cymoxanil (B) + Fosetyl Al + Mancozeb (B);

- Metalaxil-M (A) + Mancozeb (B). In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame. Note: (A) Al massimo 3 trattamenti all’anno con fenilammidi; (B) Al massimo 3 trattamenti all’anno; (C) Al massimo 3 trattamenti, comunque in un numero massimo di 4 CAA; (D) Assimilabili alle strobilurine-Q.o.I. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all’anno indipendentemente dall'avversità. (E) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° t rattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione. (F) Al massimo 4 trattamenti all’anno; (G) Al massimo 5 trattamenti all’anno; OIDIO DELLA VITE Abbinare al trattamento anti - peronosporico un prodotto con uno dei seguenti principi attivi:

- Spiroxamina (1);

- Tebuconazolo (2) + Zolfo;

- Bupirinate (1).

In agricoltura biologica trattare con zolfo. Note: (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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BOLLETTINO N. 5/2014 DEL 03/06/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE FLAVESCENZA DORATA Nei monitoraggi in corso dello Scafoideus titanus (vettore della Flavescenza dorata) si rilevano individui di prima e seconda età, in questi stadi l’insetto non è non ancora infettivo. In agricoltura biologica : trattare con con Piretro addizionato a PIPERONIL BUTOSSIDO nelle ore serali, per ridurre la degradazione del Piretro causata dalla luce solare.

Il trattamento va posizionato al termine della fioritura della vite Vista la scarsa persistenza del trattamento e la scalarità della schiusura delle uova dello Scafoideo le aziende biologiche dovranno proseguire i trattamenti con una cadenza di 7 -10 giorni al fine di poter ultimare almeno 3 trattamenti a base di piretro entro la fine di giugno. Le altre aziende NON deveno fare il primo trattamento in questo periodo, ma di attendere seguirà un apposito bollettino informativo.

Solo nel caso in cui si voglia differenziare la strategia di difesa utilizzando un regolatore di crescita si potrà intervenire con il principio attivo Buprofezin. Il trattamento contro gli stadi giovanili deve essere fatto subito dopo la fine della fioritura (molto variabile in funzione della località e dei vitigni coltivati). Nel caso si voglia attuare questa strategia, che oltre a dare minori garanzie di efficienza contro la diffusione della malattia non deroga al numero massimo di trattamenti consentiti, si invita a contattare il servizio tecnico prima di trattare. Modalità di esecuzione del trattamento :

1. Controllare il pH della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (pH < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione.

2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati.

3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali.

4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel

caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento).

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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PERONOSPORA In considerazione della variabilità dell’andamento climatico si consiglia di rinnovare la copertura anti – peronosporica utilizzando prodotti contenenti principi attivi diversi da quelli utilizzati nei trattamenti precedenti. Utilizzare prodotti a base di:

- Zoxamide (B) + Rame; oppure

- Mandipropamid (C) + Rame;

nel caso in cui si riscontrino sintomi di peronospora intervenire con :

- Fenamidone (D) + Iprovalicarb (C) + Fosetyl Al; oppure

- Dimetomorf (C) + Ametoctradina (B); oppure

- Metalaxil-M (A) + Rame; oppure

- Benalaxil (A) + Rame; In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame. Note: (A) Al massimo 3 trattamenti all’anno con fenilammidi; (B) Al massimo 3 trattamenti all’anno; (C) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° trattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione. (D) Assimilabili alle strobilurine-Q.o.I. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all’anno indipendentemente dall'avversità.

OIDIO In considerazione della fase fenologica delicata si consiglia di abbinare al trattamento contro la peronospora un antioidico ad azione specifica scegliendo fra i seguenti:

- Metrafenone (1);

oppure - Bupirinate (1);

oppure - Triflossistrobin (3); oppure - Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2); oppure - Tebuconazolo (2)+ Zolfo;

Note: (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-Q.o.I. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. In agricoltura biologica trattare con zolfo.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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BOLLETTINO N. 6/2014 DEL 12/06/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE PERONOSPORA In considerazione delle piogge previste tra sabato pomeriggio e martedì prossimo, se la copertura del trattamento precedente è finita si consiglia di trattare prima dei temporali previsti per sabato pomeriggio utilizzando prodotti a base di :

- Zoxamide (B) + Rame; oppure

- Mandipropamid (C) + Rame;

nel caso non si riesca ad intervenire prima delle piogge si dovrà trattare appena possibile con :

- Dimetomorf (C) + Ametoctradina (B); oppure

- Cimoxanil (A) + Zoxamide (B) oppure

- Cimoxanil (A) + Famoxadone (D) oppure

- Fenamidone (D) + Iprovalicarb (C) + Fosetyl Al; oppure

- Metalaxil-M (A) + Rame; oppure

- Benalaxil (A) + Rame; In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame . Note: (A) Al massimo 3 trattamenti all’anno con fenilammidi; (B) Al massimo 3 trattamenti all’anno; (C) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° trattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione. (D) Assimilabili alle strobilurine-Q.o.I. Con le s.a. di questo gruppo effettuare al massimo 3 trattamenti complessivi all’anno indipendentemente dall'avversità.

OIDIO In considerazione della fase fenologica delicata si consiglia di abbinare al trattamento contro la peronospora un antioidico ad azione specifica scegliendo fra i seguenti:

- Metrafenone (1);

oppure - Ciflufenamid (4);

oppure - Triflossistrobin (3); oppure - Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2); oppure

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- Bupirinate (1); oppure

- Tebuconazolo (2)+ Zolfo; Note: (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-Q.o.i. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. In agricoltura biologica trattare con zolfo . FLAVESCENZA DORATA Nei monitoraggi in corso dello Scafoideus titanus (vettore della Flavescenza dorata) si rilevano individui di prima e seconda età. Solo le aziende che vogliono differenziare la strategia di difesa adottando un regolatore di crescita possono fare al massimo 1 trattamento con il principio attivo Buprofezin intervenendo entro la fine della prossima settimana.

Il trattamento va posizionato al termine della fior itura della vite Con gli altri principi attivi NON SI DEVE fare il primo trattamento in questo periodo, ma si deve attendere, seguirà un apposito bollettino informati vo.

Modalità di esecuzione del trattamento :

1. Controllare il pH della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (pH < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione.

2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati.

3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali.

4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel

caso di presenza di fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento).

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattar e il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 33 5 78 21 249

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BOLLETTINO N. 7/2014 DEL 17/06/2014

MISURA 214.1 EX 2078

VITE

FLAVESCENZA DORATA In base ai monitoraggi in corso dello Scafoideus Titanus (vettore della Flavescenza dorata) il primo trattamento insetticida andrà posizionato nel seguente periodo:

dal 21 al 25 giugno A causa della variabilità dei micro climi – se disponibili - si consiglia di posizionare il trattamento in base alle indicazioni dei progetti locali o dei rilievi fatti tramite le trappole cromotattiche posizionate in loco. Le aziende aderenti alla 214.1 (ex 2078) possono utilizzare per il primo trattamento i seguenti prodotti:

• Thiamethoxam; • Clorpirifos etile; • Clorpirifos metile;

Le aziende biologiche trascorsi i 7-10 giorni dal precedente trattamento con Piretro dovranno ripetere il trattamento sempre con Piretro addizionato a piperoniul butissido trattando nelle ore crepuscolari in modo da eseguire tre trattamenti con piretro entro fine giugno – primi giorni di luglio. DOPO AVER TRATTATO CON L’INSETTICIDA E TRASCORSO IL TEMPO DI RIENTRO (ALMENO 48 ORE) ESTIRPARE LE PIANTE MALATE ED ELIMINARE I TRALCI CON SINTOMI: QUESTO SERVE PER TOGLIERE LA FONTE DI FITOPLASMA CHE RENDE INFETTIVO L’INSETTO VETTORE (S CAFOIDEO). Modalità di esecuzione del trattamento :

1. Controllare il pH della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (pH < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione.

2. Impiegare volumi di acqua e pressioni di distribuzione in grado di bagnare bene tutta la vegetazione e trattare tutti i filari da entrambi i lati.

3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali. 4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di

fioriture spontanee prima di eseguire i trattamenti insetticidi. 6. Evitare fenomeni di deriva (non trattare in presenza di vento).

ATTENZIONE – SANZIONI

CHIUNQUE NON RISPETTI GLI OBBLIGHI RELATIVI ALL’ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI FITOSANITARI OBBLIGATORI ENTRO I TERMINI FISSATI DAL SETTORE FITOSANITARIO REGIONALE È PUNITO CON LA

SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA da 200,00 a 1.200,00 EURO

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NOCCIOLO BALANINO E CIMICI Sulla base dei monitoraggio in corso si consiglia di non trattare, i campionamenti dovranno essere ripetuti la settimana prossima e in funzione dei risultati si posizionerà il trattamento. Modalità di esecuzione del campionamento Il campionare va eseguito nelle prime ore del mattino (5:00-6:00) a cadenze regolari (settimanalmente) nel periodo compreso tra (fine maggio-fine luglio).

Eseguire i frappage su 4-6 piante/appezzamento stendendo un telo nell’interfila e avendo cura di cambiare le piante su cui si eseguono i controlli (vedi figura). Raccogliere tutto il materiale in sacchetto, eseguire il conteggio e determinazione degli insetti catturati.

La sperimentazione condotta lo scorso anno dal CReSO e dal DISAFA Entomologia, ha confermato che le principali cimici dannose in noccioleto (Gonocerus acuteaugulatus e Palomena prasina) sono attratte anche da altre piante da frutto (es. albicocco, pesco, ciliegio) e da piante spontanee (Cornus sanguinea, Crataegus monogyna ecc.) presenti in aree limitrofe ai noccioleti.

L’accrescimento del seme, successivo alla fecondazione che avviene intorno all’inizio di giugno, costituisce la fase fenologica di maggior suscettibilità verso le punture di cimice. Considerando che i principi attivi impiegabili nella difesa dalle cimici (es. piretroidi) hanno ridotta persistenza e sono caratterizzati da bassa selettività nei confronti di artropodi e insetti utili presenti in noccioleto, per posizionare correttamente l’intervento insetticida, occorre tenere in considerazione entrambi i parametri:

• presenza degli insetti nei campionamenti; • stadio fenologico di sviluppo del seme all’interno del frutto.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattar e il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 33 5 78 21 249

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BOLLETTINO N. 8/2014 DEL 24/06/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE PERONOSPORA In considerazione dei temporali previsti tra questa sera e giovedì si consiglia di trattare al termine del periodo di copertura, nel caso in cui il periodo di protezione sia terminato si consiglia di trattare entro fine settimana con uno dei seguenti formulati:

- Zoxamide (A) + Rame;

- Mandipropamid (C) + Rame;

- Ciazofamide (B);

- Benthiavalicarb (C) + Rame;

- Iprovalicarb (C) + Rame;

- Fosetyl Al + Rame;

- Dimetomorf (C) + Rame; In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame . Note: (A) Al massimo 3 trattamenti all’anno; (B) Il numero complessivo dei trattamenti con Ciazofamid e Amisulbrom non deve essere superiore a 3. (C) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° trattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione.

OIDIO In considerazione della fase fenologica delicata si consiglia di abbinare al trattamento contro la peronospora un antioidico ad azione specifica scegliendo fra i seguenti:

- Ciflufenamid (4);

- Metrafenone (1);

- Triflossistrobin (3);

- Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2);

- Bupirinate (1);

- Tebuconazolo (2)+ Zolfo; Note: (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-Q.o.i. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. (4) Al massimo 2 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. In agricoltura biologica trattare con zolfo .

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NOCCIOLO BALANINO E CIMICI Sulla base dei monitoraggio si consiglia di trattare nelle zone prossime all’alessandrino entro fine settimana e nell’alta langa entro l’inizio della prossima settimana, utilizzando volumi di acqua fra i 1000 e 1500 litri ad ettaro, utilizzando uno dei seguenti principi attivi:

- Etofenprox (1);

- Indoxacarb (2). (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno tra etofenprox e piretroidi. (2) Al massimo 1 trattamento all’anno, impiegabile solo contro Palomena prasina.

MAIS DIABROTICA L’accumulo di gradi giorno ha raggiunto livelli tali da consentire lo sviluppo di un buon numero di larve di seconda e terza età, ovvero larve in grado di causare danni importanti all’apparato radicale della coltura. Nonostante ciò in questo momento si sconsigliano l’applicazione sia di geodisinfesta nti che di sostanze adulticide in quanto i primi risulterebber o del tutto inefficaci e i secondi distribuiti trop po in anticipo rispetto al picco del volo degli adulti. In base al modello Davis il volo degli adulti è prossimo, chi vuole monitorare il volo dell’insetto deve installare ora le trappole cromotropiche. Ogni stazione deve essere composta da 3 trappole cromotropiche di colore giallo distanziate fra loro e dal bordo dell’appezzamento di almeno 30 metri, a delimitare un superficie di circa 1 ettaro. Il periodo di monitoraggio ha una durata di 6 settimane, con la sostituzione delle trappole alla terza settimana di esposizione a partire dall’inizio dei voli; le trappole vanno fissate al culmo delle piante di mais all’altezza della pannocchia. E’ possibile definire una soglia relativa al rischio di danno ed una per l’eventuale trattamento adulticida. Rischio di danno: 42 adulti/trappola/settimana al termine del periodo di monitoraggio, se non si ha il superamento di questa media significa che le popolazioni di diabrotica risultano numericamente contenute e pertanto tali da non rappresentare un rischio di danno significativo per l'anno successivo. Trattamento adulticida : 50 adulti/trappola/ prime due settimane di monitoraggio solo se si prevede la colturadel mais l’anno successiovo, intervenendo con uno dei seguenti principi attivi:

Alfacipermetrina*, o Betaciflutrin*, o Ciflutrin*, o Deltametrina*, o Lambdacialotrina*, o Indoxacarb*. Nota: * massimo un trattamento all’anno. Eventuali medie inferiori a 50 adulti catturati per trappola nelle prime due settimane rappresentano valori tali da escludere un intervento, mentre valori superiori indicano la presenza di popolazioni per le quali il trattamento risulta opportuno se si prevede di seminare il mais anche l’anno successivo, se si attua la rotazione colturale il trattamento non è necessario. Le trappole vanno controllate settimanalmente rimuovendo ogni volta gli adulti catturati dopo averli contati e averne segnato il numero.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattar e il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 33 5 78 21 249

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BOLLETTINO N. 9/2014 DEL 10/07/2013

MISURA 214.1 EX 2078 VITE PERONOSPORA Sulla vegetazione nuova in alcuni casi si rilevano delle macchie, considerando la situazione generale e le previsioni meteo la situazione però non è preoccupante ed è quindi sufficiente un intervento con prodotti a base di rame, anche per sfruttare gli effetti collaterali del rame alla dose massima sui marciumi. Sulle varietà sensibili al rame (es. Moscato) si raccomanda di utilizzare la dose minima di etichetta per evitare effetti fitotossici. In agricoltura biologica trattare con ossicloluro di rame. OIDIO Le previsioni indicano per i prossimi giorni condizioni climatiche favorevoli alle infezioni di oidio, si consiglia quindi di intervenire con principi attivi ad azione specifica scegliendo fra una delle seguenti strategie di difesa:

- Bupirimate (1): da preferire in presenza di resistenze ad altre classi di prodotti; - Quinoxifen (1) + Miclobutanil (2): alle dosi massime attività collaterale sul MARCIUME NERO; - Triflossistrobina (3): alle dosi massime attività collaterale sul MARCIUME NERO; - Tebuconazolo (2);

Note: (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Le strobilurine-Q.o.I. non sono utilizzabili nel complesso più di 3 volte all'anno indipendentemente dall'avversità. In agricoltura biologica trattare con zolfo.

MUFFA GRIGIA (Botrytis Cinerea) Nelle zone maggiormente sensibili, se non si sono già effettuate strategie di difesa, si consiglia di intervenire con prodotti a base di uno dei seguenti principi attivi:

- Fluopyram (2) : trattando sulla fascia dei grappoli; - Ciprodinil + Fludioxonil (3): trattando sulla fascia dei grappoli; - Fenexamide (2) : trattando sulla fascia dei grappoli; - Fluazinam : trattando sulla fascia dei grappoli; - Fenpyrazamine (2) : trattando sulla fascia dei grappoli; - Pirimetanil (3) : trattando sulla fascia dei grappoli;

Si ricorda che sono ammessi al massimo 2 trattamenti all’anno contro la Muffa Grigia Note: (1) Al massimo 1 trattamento all’anno indipendentemente dall'avversità. (2) È ammesso al massimo 1 trattamento all’anno. (3) Fungicidi in alternativa tra loro, è ammesso al massimo 1 trattamento all’anno. In agricoltura biologica trattare con Bacillus subtilis ripetendo l’intervento dopo 7-10 giorni.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249

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BOLLETTINO N. 10/2014 DEL 25/07/2014

MISURA 214.1 EX 2078 VITE FLAVESCENZA DORATA In base ai monitoraggi in corso dello Scafoideus Titanus (vettore della Flavescenza dorata) il secondo trattamento insetticida andrà posizionato nei seguenti periodi:

• San Damiano, Cisterna e i comuni del progetto pilot a del Roero tra il 26 luglio e il 1 agosto; • comuni ricadenti nei progetti del Nicese, Mongardin o e Vinchio tra il 28 luglio e il 3 agosto; • altre zone tra il 28 luglio e il 4 agosto;

In funzione della variabilità dei micro climi – se disponibili - si consiglia di posizionare il trattamento in base alle indicazioni dei progetti locali o dei rilievi fatti tramite le trappole cromotattiche posizionate in loco.

Per il secondo trattamento insetticida si deve util izzare un diverso principio attivo rispetto a quello utilizzato nel primo trattamento.

Le aziende aderenti alla 214.1 (ex 2078) possono utilizzare per il secondo trattamento i seguenti prodotti:

• Etofenprox [tempo di carenza 14 giorni]. • Thiamethoxam [tempo di carenza 21 giorni]; • Clorpirifos etile (solo entro il 30 luglio) [tempo di carenza 30 giorni]; • Clorpirifos metile [tempo di carenza 15 giorni];

Nel caso in cui il secondo trattamento (in funzione delle catture) venga posticipato in prossimità della vendemmia si può effettuare un solo trattamento all’anno con piretroidi:

• Deltametrina [tempo di carenza 7 giorni]. • Beta-ciflutrin [tempo di carenza 14 giorni]; • Esfenvalerate [tempo di carenza 15 giorni];

DOPO AVER TRATTATO CON L’INSETTICIDA E TRASCORSO IL TEMPO DI RIENTRO (ALMENO 48 ORE) ESTIRPARE LE PIANTE MALATE ED ELIMINARE I TRALCI CON SINTOMI: QUESTO SERVE PER TOGLIERE LA FO NTE DI FITOPLASMA CHE RENDE INFETTIVO L’INSETTO VETTORE (S CAFOIDEO).

ATTENZIONE – SANZIONI CHIUNQUE NON RISPETTI GLI OBBLIGHI RELATIVI ALL’ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI FITOSANITARI

OBBLIGATORI ENTRO I TERMINI FISSATI DAL SETTORE FITOSANITARIO REGIONALE È PUNITO CON LA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL PAGAMENTO DI UNA SOMMA

da 200,00 a 1.200,00 EURO

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PERONOSPORA L’andamento anomalo dell’annata 2014 con il perdurare di perturbazioni di elevata intensità con effetto dilavante sulla vegetazione richiedere di porre nuovamente attenzione alla difesa dalla peronospora scegliendo prodotti con buone caratteristiche di adesività alla vegetazione e buon contrasto alla malattia. Si consiglia di intervenire appena possibile con prodotti contenenti uno dei seguenti principi attivi:

- Ciazofamid (B) [tempo di carenza 21 giorni]; - Zoxamide (A) + Rame [tempo di carenza 28 giorni]; - Mandipropamid (C) + Rame [tempo di carenza 21 giorni]; - Dimetomorf (C) + Rame [tempo di carenza 20 giorni]; - Fosetil Al + Fluopicolide (D) [tempo di carenza 28 giorni]; - Ametoctradina (D) + Fosfonato di Potassio [tempo di carenza 21 giorni];

In agricoltura biologica : trattare con ossicloluro di rame . Note: (A) Al massimo 4 trattamenti all’anno; (B) Il numero complessivo dei trattamenti con Ciazofamid e Amisulbrom non deve essere superiore a 3. (C) Al massimo 4 trattamenti all’anno. Dopo il 3° trattamento consecutivo impiegare s.a. antiperonosporiche a diverso meccanismo d’azione. (D) Al massimo 3 trattamenti all’anno; OIDIO L’andamento delle infezioni oidiche non è preoccupante ma si consiglia di mantenere la vegetazione protetta fino ad invaiatura completata. Abbinare al trattamento anti-peronosporico uno zolfo bagnabile. In presenza di sintomi si dovrà invece intervenire con prodotti ad azione specifica contenenti uno dei seguenti principi attivi:

- Bupirimate (1) [tempo di carenza 14 giorni]; - Cyflufenamid (3) [tempo di carenza 21 giorni]; - Metafrenone (1) [tempo di carenza 28 giorni]; - Quinoxifen (1) [tempo di carenza 28 giorni]; - Tebuconazolo (2) [tempo di carenza 14 giorni];

Note: (1) Al massimo 3 trattamenti all’anno con questa sostanza attiva. (2) Non eseguire più di 3 trattamenti complessivi con gli I.B.E. (3) Al massimo 3 trattamenti all’anno. In agricoltura biologica trattare con zolfo .

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BOLLETTINO N. 11/2014 DEL 03/09/2014

MISURA 214.1 EX 2078

VITE FLAVESCENZA DORATA Dai monitoraggi dello Scafoideus Titanus si rileva in molte situazioni una presenza consistente della popolazione dell'insetto vettore della flavescenza dorata, si consiglia di consultare il proprio tecnico per verificare la situazione locale e nel caso di livelli di popolazione alti di :

PROCEDERE AD UN TERZO TRATTAMENTO INSETTICIDA , PER I VITIGNI IN CUI LA VENDEMMIA È PROSSIMA SI CON SIGLIA DI POSTICIPARE IL

TRATTAMENTO APPENA TERMINATA LA RACCOLTA , PER GLI ALTRI VIGNETI SI CONSIGLIA DI TRATTATTARE E NTRO IL 6 SETTEMBRE.

Da quest’anno è ammesso per l’ultimo trattamento prima della vendemmia un trattamento con prodotti a base di piretroidi per i loro tempi di carenza più brevi, scegliere fra uno dei seguenti principi attivi:

• Deltametrina [tempo di carenza 7 giorni]. • Beta-ciflutrin [tempo di carenza 14 giorni]; • Esfenvalerate [tempo di carenza 15 giorni];

SI RACCOMANDA DI VERIFICARE BENE L’INTEVALLO DI SIC UREZZA FRA IL TRATTAMENTO E LA VENDEMMIA !!!

Ogni prodotto ha un suo tempo di sicurezza (tempo d i carenza) indicato sulla confezione, in genere variabile tra i 7 e i 30 giorni.

Note:

- evitare di impiegare Thiamethoxam in prossimità di aziende apicole; - se il vino è destinato all’esportazione, in particolare negli USA e in Giappone, non usare Etofenprox

e Thiamethoxam e se possibile (poche catture) posticipare il trattamento dopo vendemmia; - dopo il trattamento le piante con sintomi di Flavescenza Dorata vanno tagliate ed estirpate.

Modalità di esecuzione del trattamento :

1. Controllare il pH della soluzione, poiché la maggior parte degli insetticidi necessitano di un ambiente acido o subacido (pH < 6,5-6) per esplicare al meglio la loro azione.

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3. Cercare di far arrivare la soluzione sulla pagina inferiore delle foglie, comprese quelle dei polloni basali. 4. Evitare presenza di polloni o erbe infestanti troppo sviluppate alla base dei ceppi. 5. Provvedere allo sfalcio e appassimento/asportazione della vegetazione sottostante nel caso di presenza di

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BOLLETTINO N. 12/2014 DEL 01/10/2014

MISURA 214.1 EX 2078

NOCCIOLO GLEOSPORIOSI

L’andamento piovoso del 2014 ha favorito lo sviluppo di questa malattia funginea che si riscontra anche nelle zone di media e alta collina, oltre che in quelle pianeggianti e fondo valle. Si consiglia di effettuare un trattamento con tiofanate metile (al massimo un trattamento all’anno). COCCINIGLIA

Nei noccioleti in cui a maggio era stata riscontrata la presenza degli scudetti della cocciniglia attualmente, sulla pagina inferiore delle foglie sono rintracciabili le neanidi di prima età. Con l’abbassamento delle temperature le neanidi della cocciniglia hanno iniziato la migrazione dalle foglie ai rami ed alle gemme sviluppatesi nel corso dell’annata su cui sverneranno. Per il contenimento dell’insetto, eseguire un intervento con il principio attivo: Olio Minerale utilizzando la dose massima consigliata in etichetta e bagnando abbondantemente la vegetazione con almeno 1000 litri di acqua ad ettaro e utilizzando ugelli che permettano di ricoprire completamente la superficie fogliare.

Per ulteriori informazioni e precisazioni contattare il tecnico di zona o il tecnico specialista dott. Enrico Masenga al 335 78 21 249