Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di...

89
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES) Metodi e strategie nelle discipline:Italiano e Storia Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia 9 dicembre 2013 Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi specifici, anche sul PdP, con il contributo della relatrice.

description

Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi specifici, anche sul PdP, con il contributo della relatrice. Metodi e strategie nelle discipline:Italiano e Storia Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia 9 dicembre 2013

Transcript of Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di...

Page 1: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni

operative della Normativa sui Disturbi

Specifici di Apprendimento (DSA) e sui

Bisogni Educativi Speciali (BES)

Metodi e strategie nelle discipline:Italiano e

Storia

Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia 9 dicembre 2013

Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi specifici,

anche sul PdP, con il contributo della relatrice.

Page 2: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni

operative della Normativa sui Disturbi

Specifici di Apprendimento (DSA) e sui

Bisogni Educativi Speciali (BES)

Page 3: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

La normativa “specifica” è preceduta o accompagnata da

indicazioni contenute nella normativa “generale”

-Legge 59/97 Legge sull’Autonomia Scolastica art. 21 “ diritto di apprendere…”

- D.P.R. n. 275/99 (Autonomia didattica) art. 4 :

Valorizzazione della diversità.

Promozione delle potenzialità di ciascuno .

Miglioramento dell’ efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.

-Legge delega 28 marzo 2003 n° 53 e D.L.19/02/2004 n° 59 “ Norme generali Scuola Infanzia e Primo Ciclo” Personalizzazione Flessibilità Obiettivi Formativi

- DPR n.122 del 22 giugno 2009 art.10

Valutazione degli alunni con DSA

Specifiche situazioni soggettive

Strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei”

- Tutte le ORDINANZE MINISTERIALI per lo svolgimento degli Esami di Stato e di Qualifica

Page 4: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Normativa sui DSA

- Legge n.170 del 18/10/2010

“Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “

- D.M.12/07/2011 Allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni

e degli studenti con DSA

-Circolari dell’Ufficio XII A.T. di Como, con particolare riguardo al PdP

-Chiarimenti Ministero

Page 5: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “

n°9 articoli:

Art. 1 - Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.

Art.2 - Finalità:dal diritto all’istruzione all’assicurazione di eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale, con riferimento a : ridurre i disagi relazionali ed emozionali

Art.3 -Diagnosi dei DSA : effettuata dal Servizio sanitario nazionale, da specialisti o strutture accreditate.

Art.4 –Formazione nella scuola.

Art. 5- Prevedere l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata. Misure educative e didattiche di supporto:provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica; caratteristiche peculiari dei soggetti…; misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; Lingue straniere; le misure devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi

Page 6: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “

n°9 articoli:

Art. 6 - Misure per i familiari

Art. 7 - Disposizioni di attuazione

Art. 8 - Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome

Art. 9 - Clausola di invarianza finanziaria

Page 7: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

D.M.12/07/2011 n° decrerto 5669 - Allegate Linee guida per il

diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA- Articoli 10

Ribadisce e declina quanto previsto dalla L.170/2010:

-Interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni con DSA;

-Percorsi didattici individualizzati/personalizzati con obiettivi compresi nelle

Indicazioni Nazionali per il primo e secondo ciclo, sulla base del livello e delle

modalità di apprendimento dell’alunno;

-Misure dispensative finalizzate ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio,

senza ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi di

individualizzazione/personalizzazione

-Redazione Piano Didattico Personalizzato ( PDP)

Page 8: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

-Valutazione coerente con interventi pedagogico-didattici con attenzione ai tempi

ed alla modalità di strutturazione delle prove.

-Commissione Esami di Stato ( termine I e II ciclo) Debita considerazione

specifiche situazioni soggettive , le modalità didattiche e le forme di valutazione

individuata nei percorsi di individualizzazione/personalizzazione

-Tempi più lunghi di quelli ordinari

- Idonei strumenti compensativi e criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti

piuttosto che alle prove scritte

- Invalsi- Colloquio

-Apprendimento lingue straniere : privilegiare espressione orale, strumenti

compensativi e misure dispensative opportune.

-Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo

modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.

… L.170/2010:

Legge 1

70

Page 9: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

… L.170/2010:

Possibilità di dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno

scolastico e in sede di Esami di Stato, con compresenza di tre condizioni:

- certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita

- richiesta di dispensa dalle prove scritte

- richiesta di dispensa presentata dalla famiglia

- approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma

temporanea o permanente

- Commissione Esami di Stato, in base alla documentazione fornita dal CdC,

stabilisce modalità e contenuti prove orali

- In casi di particolari gravità, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie,

l’alunno, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del Consiglio di

classe può essere esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire

un percorso didattico differenziato.

- Rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.

Legge 1

70

Page 10: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

- tutela diritto allo studio per alunni con DSA diverso da quello previsto dalla

L.104/92

- didattica individualizzata e personalizzata

- strumenti compensativi e misure dispensative

- adeguate forme di verifica e valutazione

- singolarità e complessità della persona con DSA

- raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti, previa attenuazione e/o

compensazione del disturbo

- importanza dell’osservazione e predisposizione attività di recupero e

potenziamento con attenzione allo stile di apprendimento e alle caratteristiche

cognitive su cui puntare per il successo formativo

- accrescimento punti di forza/talento

- uso di mediatori didattici ( schemi, mappe, …)

Lin

ee g

uid

a

Page 11: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

- STRUMENTI COMPENSATIVI, che sostituiscono o facilitano la prestazione

richiesta nell’abilità deficitaria.

Fra i più noti :

la sintesi vocale,

il registratore,

i programmi di video scrittura con correttore ortografico,

la calcolatrice

tabelle, formulari, mappe concettuali.

- MISURE DISPENSATIVE

interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a

causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano

l’apprendimento.

- PROMOZIONE di APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

Lin

ee g

uid

a

Page 12: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

PROMUOVERE

APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO E

VALUTAZIONE

Page 13: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 14: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

ASPETTI SIGNIFICATIVI PER L’APPRENDIMENTO EFFICACE

•Motivazione dell’alunno e sua scelta di imparare

•Comprensione ed utilizzo funzionale di ciò che l’allievo conosce e dello stile di

apprendimento

•Scelta di metodologie e strategie facilitanti: organizzazione e possibile

rappresentazione (sequenze, schemi, mappe, diagrammi a V) dei contenuti disciplinari

in rapporto agli obiettivi/competenze

•Attenzione al contesto, alle relazioni, alle idee e sentimenti dello studente

•Facilitazione di compiti autentici

•Realizzazione di valutazioni formative per accertare apprendimenti, progressi e

motivare ulteriormente gli allievi

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 15: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Stile d’insegnamento Stile d’apprendimento Metodo di studio Metodo didattico Riflessione sulla lezione

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 16: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Stile d’insegnamento Stile d’apprendimento

Ripensare il ruolo dell’insegnante

Riappropriarsi della professionalità docente

Accettare la sfida dell’alunno DSA

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 17: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Metodo di studio

•È uno strumento compensativo da affiancare a tutti gli altri e da costruire con gli alunni in

classe.

•Un insieme strutturato di strategie che riguardano le fasi e i contenuti dell’apprendimento

•È la conoscenza della strada più efficace più economica per realizzare attività di studio per le

quali si utilizzano: motivazione,strategie, volontà, razionalità, valori ed emozioni (Cornoldi)

•Insieme di corrette abitudini di pensiero supportate da una forte dose di motivazione

personale, in merito all’efficacia di risultati avrà rafforzato la stima personale e quindi il

desiderio di apprendere.

•Insegnare un metodo di studio metacognitivo significa attivare strumenti di consapevolezza e

quindi di costruzione delle conoscenze sia personale che collettiva; per ogni disciplina

accostarsi al metodo che le è peculiare, ai nuclei concettuali e agli strumenti che le sono propri

(V. Zappaterra)

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 18: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Metodo didattico

• Metodo didattico come insieme di tecniche coerentemente

organizzate, sorrette da un fondamento sistematico con cui si esplica

la pratica dell’insegnamento, si propone di attuare la relazione tra

struttura conoscitiva dell’alunno, struttura della conoscenza da

acquisire, le operazioni che l’alunno deve compiere .

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 19: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Modello di lezioni: riflessioni

3 Fasi: 1.iniziale -2.conduzione - 3.conclusione

Fase 1:iniziale

MOTIVAZIONE Di che tipo di motivazione il docente si avvale

OBIETTIVI In che modo prende in considerazione gli obiettivi.

PREREQUISTI/PRECONOSCENZE In che modo il docente richiama

i concetti/principi/ contenuti necessari per il nuovo apprendimento

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 20: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Modello di lezioni: riflessioni

Fase: 2.conduzione

MEDIATORI quali mediatori proposti e utilizzati

SPIEGAZIONE : metodi e strategie.

Struttura del contenuto matrice cognitiva degli allievi

COMPRENSIBILITÀ

In che modo il docente adegua e rende comprensibili

gli specifici linguaggi

INTERESSE/SOSTEGNO

Come il docente rinforza e sostiene gli studenti nelle azioni e

nei comportamenti : CLIMA Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 21: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Apprendimento cooperativo:

”noi” piuttosto di “io”

INTERDIPENDENZA POSITIVA: (ogni membro del gruppo si preoccupa

non solo del proprio rendimento)

INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: disponibilità

reciproca

USO DI COMPETENZE SOCIALI: abilità comunicative, ruoli e funzioni,

gestione conflitti,…

RESPONSABILITA' INDIVIDUALI: impegno costante

REVISIONE E PERFEZIONAMENTO continuo del lavoro di gruppo. Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 22: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Metacognizione - autonomia

• L’allievo sviluppa una immagine di sé come persona che apprende che

comprende una interazione di diverse dimensioni:

Attribuzioni: processi attraverso i quali gli individui interpretano le cause

degli eventi

Senso di autoefficacia: percezione soggettiva di riuscire ad affrontare un

compito con successo

Motivazione: “spinta” verso l’apprendimento

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 23: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Verifica e valutazione

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

ASSOLUTA (comparazione dei risultati del singolo studente con uno

standard prestabilito)

RELATIVA (comparazione dei risultati del singolo studente con la

media dei risultati del gruppo classe)

INDIVIDUALE (comparazione dei risultati del singolo studente con

la sua situazione iniziale)

VALUTAZIONE: criteri principali

Page 24: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Verifica e valutazione

Verifica :

Momento tecnico che coincide con la misurazione, il controllo

della prestazione

Valutazione:

Momento educativo. Descrizione dello sviluppo dell’alunno.

Confronto fra risultati ed obiettivi, in riferimento al Piano

Descrizione qualitativa e quantitativa del comportamento,

secondo giudizi di valore (standard). Riguarda, l’allievo,

l’insegnante, l’organizzazione scolastica

“Rimane un processo, in gran parte soggettivo, anche se può divenire sempre più attendibile

per la correttezza metodologica adottata” M. Pellerey

Ap

pre

nd

imen

to s

ign

ific

ati

vo

Page 25: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

- DOCUMENTAZIONE PERCORSI DIDATTICI

P. D. P. (Piano Didattico Personalizzato)

Da redigere entro il primo trimestre scolastico

Il documento articolato per le discipline contiene:

• dati anagrafici dell’alunno;

• tipologia di disturbo;

• attività didattiche individualizzate;

• attività didattiche personalizzate;

• strumenti compensativi utilizzati;

• misure dispensative adottate;

• forme di verifica e valutazione personalizzate.

Fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla Scuola

eventuali osservazioni su esperienze dello studente.

Lin

ee g

uid

a

Page 26: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA Scuola secondaria I e II

- modalità di lettura che, anche sulla base delle caratteristiche

tipografiche e dell’evidenziazione di parole chiave,consenta di cogliere il

significato generale del testo si può fare qui riferimento:

• sintesi vocale, con i relativi software

• libri o vocabolari digitali

- maggior tempo nella realizzazione dei compiti scritti

- Valutazione del contenuto disciplinare piuttosto che della forma ortografica e

sintattica.

- Dispensa - Esonero lingua straniera - Attenzione alle scelte

Lin

ee g

uid

a

Page 27: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

DIMENSIONE RELAZIONALE

Successo nell’apprendimento è immediato intervento da opporre alla tendenza

degli alunni o degli studenti con DSA a una scarsa percezione di

autoefficacia e di autostima

Superamento rischio ripetute esperienze negative e frustranti durante l’intero

iter formativo

Delicatezza delle problematiche psicologiche degli studenti

Creazione di un clima accogliente nella classe, con condivisione, previo accordo

con la famiglia, dell’uso degli strumenti compensative e misure dispensative

Lin

ee g

uid

a

Page 28: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

CHI FA CHE COSA

Lin

ee g

uid

a

Page 29: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con

DSA:

LA FORMAZIONE

Lin

ee g

uid

a

Page 30: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

NORMATIVA

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012

“Strumenti d’intervento per alunni con

bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale

per l’inclusione scolastica”.

C. M. N°8 del 6 marzo 2013 - Indicazioni operative

NOTA MIUR - Dipartimento per l’Istruzione 22/11/2013

"Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali"

a.s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.

Page 31: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

31

Strategia inclusiva della scuola italiana

estensione del campo di intervento e di responsabilità di

tutta la comunità educante all’intera area dei

Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente:

- disabilità

- svantaggio sociale e culturale

- disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici

- difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della

lingua italiana perché appartenenti a culture diverse

BE

S 2013

Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e CM 8/02013

Page 32: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

32

Diritto alla personalizzazione (Legge 53/2003) con presa incarico globale ed inclusiva di tutti gli alunni

fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA

Strumento privilegiato: percorso individualizzato e personalizzato,

da redigere in un Piano Didattico Personalizzato (PDP)allo scopo di definire, monitorare e documentare,collegialmente, strategie di

intervento e criteri di valutazione degli apprendimenti

BE

S 2013

Page 33: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

33

Per alunni con DSA,in attesa della certificazione , adozione preventiva,

soprattutto nella scuola primaria, delle misure previste dalla

Legge 170/2010, con il contributo della famiglia.

Per adempimenti connessi agli esami di Stato,

le certificazioni dovranno essere presentate entro il

termine del 31 marzo

BE

S 2013

Page 34: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

34

Estensione dei compiti del Gruppo di lavoro e di studio dell'Istituto

alle problematiche per l’inclusione e a tutti i BES; nuova denominazione

GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione), con funzione di:

- rilevazione dei BES presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti

in ESSERE anche in rete tra scuole;

- confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi;

- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della

scuola;

- raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH

operativi per effettive esigenze (definizione PEI);

- elaborazione proposta Piano Annuale per inclusività per tutti gli

alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

BE

S 2013

Page 35: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

35

ALCUNI INDICATORI

- criticità e punti di forza degli interventi;

- formulazione ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse.

Piano

da deliberare in Collegio Docenti e da inviare ai competenti Uffici

degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per richiesta organico di sostegno

Adattamento del Piano (a settembre), in base alle risorse effettivamente

assegnate, con specifico compito del Dirigente Scolastico, per assegnazioni

in termini funzionali.

BE

S 2013

Page 36: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

36

Gruppo di lavoro per l’inclusione, interfaccia della rete dei CTR,CTS e

dei servizi sociali e sanitari.

Coordinamento del Dirigente scolastico.

Cadenza degli incontri,nell'ambito dell'autonomia scolastica, almeno mensili.

BE

S 2013

Page 37: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

37

Esplicitazione nel P.O.F.:

- impegno programmatico per l’inclusione

- criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse

professionali

- partecipazione ad azioni di formazione e/o di prevenzione

concordate a livello territoriale

Azioni a livello territoriale:

- CTS - Centri Territoriali di Supporto,interfaccia fra Amministrazione e le scuole

- estensione dei compiti dei GLIP a tutti i BES

- nuova definizione di CTI(Centri Territoriali per l’Inclusione) con i

preesistenti CTRH, presenza risorse con specifiche competenze

BE

S 2013

Page 38: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

NOTA MIUR - Dipartimento dell'istruzione 22/11/2013

"Strumenti di intervento per alunni con bisogni Educativi speciali"

a. s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.

Corrente anno sperimentare e monitorare procedure, metodologie e

pratiche anche organizzative per migliorare la qualità dell'Inclusione (accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione diversità e potenzialità alunno)

Principi costituzionali recepiti dal DPR 275/99 (flessibilità percorsi

Individualizzati)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Page 39: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

- Distinzione tra: ordinarie difficoltà di apprendimento, (periodi

temporanei); gravi difficoltà di apprendimento (carattere più stabile, con

maggiore grado di complessità); disturbi di apprendimento (carattere

permanente e base neurobiologica).

- Intervento della Scuola nella personalizzazione, secondo i bisogni

formativi, in modi diversi informali o strutturati.

- Direttiva fornisce tutela in presenza di un disturbo clinicamente

fondato (non L. 104/92 oppure L. 170/2010)

- Consiglio di classe/team docenti concorda e valuta l'efficacia di

strumenti specifici e decide l'adozione/compilazione o meno del P.D.P. con

verbalizzazione delle motivazioni.

Page 40: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA

Chiarimenti nella CM 8/2013 - Prevalenza di interventi didattici

nell'apprendimento della lingua e, in via eccezionale, formalizzazione

tramite P.D.P.

Flessibilità percorsi non abbassamento livelli di apprendimento - P.D.P.

strumento per curvare la metodologia alle esigenze dell'alunno/persona

Personalizzazione non mera questione procedurale corretto approccio

collegato al P.OF. rispetto a:

inclusione, riconoscimento delle diversità, valorizzazione di ogni alunno

ed individuazione da parte della Scuola di soluzioni adeguate ai diversi

problemi.

Page 41: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

PIANO ANNUALE INCLUSIVITA'

Inteso come momento di riflessione "sfondo e fondamento” sul quale

sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli

obiettivi comuni.

Integrazione P.O.F., non ulteriore adempimento senza critica. Sintesi

bisogni educativi speciali e risorse impiegabili, con elementi di varietà e

criticità anche per orientare l'Amministrazione nella richiesta di risorse.

Page 42: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

GRUPPO di LAVORO PER L'INCLUSIVITA‘

Autodeterminazione delle Istituzioni scolastiche su tempi e modalità per

stabilire eventuali necessità di interventi per l'inclusione.

Funzioni di raccordo e di coordinamento delle risorse specifiche –

Nulla è' innovato rispetto al G.L.H.P operativo (L. 104/92)

Eventuali articolazioni in gruppi per tematiche specifiche.

Page 43: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

BE

S 2013

ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L'INCLUSIONE

Riorganizzazione complessiva rete dei Centri Territoriali di Supporto

(CTS) e dei Centri Territoriali per l'Inclusione (CTI).

Nulla è innovato per i Gruppi di lavoro interistituzionali (G.L.I.) i cui

compiti sono previsti dall'art. 15 L. 104/92.

Page 44: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)
Page 45: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Metodi e Strategie nelle Discipline Scolastiche:

ITALIANO e STORIA.

Page 46: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

METODO

Modo, criterio sistematico e funzionale di procedere in un'attività teorica

o pratica, oculatamente finalizzata al raggiungimento dell'esito prefissato

(es. apprendimento significativo, didattica inclusiva).

STRATEGIA

Insieme di mezzi e/o accorgimenti e/o iniziative concepiti ed utilizzati per

raggiungere un determinato scolpo (nello sport, per ottenere vittoria).

Apprendere attivamente vuol dire attivare metodi e strategie per

affrontare un compito.

Le strategie sono variabili e modificabili.

Page 47: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Per la progettazione ed attuazione delle attività

pedagogico/didattiche disciplinari:

1) Conoscenze dei bisogni formativi degli studenti

2) Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in

particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia

e del Primo Ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012

3) Conoscenza approfondita delle caratteristiche delle discipline

Italiano e Storia.

4) Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione

pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento - conoscenza delle

caratteristiche e degli stili cognitivi.

5) Altro - Significativo per la classe ed i singoli bisogni educativi

Page 48: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in

particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia

e del primo ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012

PIANO DI LAVORO DI ITALIANO Classe terza

Docente

a.s. 2013-14 riferimento normativo

indicazioni nazionali per il curricolo

della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 16 novembre 2012

Page 49: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

N° alunni (maschi e femmine)

N° ripetenti

N° nuovi iscritti

N° alunni BES

SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo,

rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici

IMPARARE A IMPARARE

Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità

COMPETENZE DISCIPLINARI

Prerequisiti riferiti alla disciplina

Ascoltare e parlare

Ledere e comprendere

Scrivere e produrre testi

Riflettere sulla lingua

Page 50: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 51: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI

ITALIANO

AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

L'alunno - …

- ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le

informazioni e la loro gerarchia, l'intenzioni dell'emittente;

- …

- legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione,

collaborando con compagni e insegnanti;

- scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)

adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario;

-produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici

e sonori;

- comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di altra

disponibilità);

- riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso;

adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori,

realizzando scelte lessicali adeguate;

-riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio

geografico, sociale e comunicativo;

padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,

all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le

conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i

propri scritti.

Page 52: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA'

Campi di sapere. Ascolto e parlato. Lettura. Scrittura. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e

produttivo. elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua.

Unità di apprendimento Conoscenze Abilità

Leggere e comprendere

a) …

d) Romanzo di

formazione

Storia e caratteristiche strutturali del genere.

Brani a scelta tratti da opere famose del genere

del romanzo di formazione

Distinguere il romanzo di formazione

dagli altri generi,

riconoscere e commentare le

tematiche adolescenziali e i valori

propri di ciascuna collettività (identità,

rapporti con i coetanei, con gli adulti,

riti di iniziazione).

Il testo scritto Testi di vario tipo: narrativo; informativo;

argomentativo, espositivo; riassunto; parafrasi;

commento; relazione; recensione.

Saper scriver correttamente testi di

diverso tipo applicando le procedure

di pianificazione, progettazione,

revisione.

Saper correggere e migliorare un testo

scritto

Conoscere e utilizzare le tecniche per

comporre diversi tipi di testo.

Elementi di

grammatica esplicita

e riflessione sugli usi

della lingua

La struttura del periodo:

proposizione principale; la coordinazione; la

subordinazione; le proposizioni subordinate

sostantive, relative, circostanziali; il periodo

ipotetico; il discorso diretto e indiretto.

Saper riconoscere la struttura

sintattica di un periodo e i suoi

elementi costitutivi,.ù

Saper individuare la proposizione

principale e riconoscerne la funzione.

Saper riconoscere la funzione della

coordinazione e saperla utilizzare.

Saper riconoscere la funzione della

subordinazione ed utilizzarla per

stabilire rapporti logici all'interno del

periodo.

Saper esprimere condizioni e ipotesi.

Saper riconosce ed utilizzare il

discorso diretto ed indiretto.

Page 53: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

METODI STRUMENTI MODALITA' DI VERIFICA- TEMPI INDICATORI PER

LA

VALUTAZIONE

Saranno favoriti

momenti di libera

espressività,

promuovendo

discussioni,

approfondimenti

individuali.

Lezioni frontali, uso di

testi, audiovisivi, uso di

mezzi multimediali, uso

e produzione di schemi,

scrittura di appunti,

scambio di idee,

approfondimenti su

argomenti trattati con

possibili collegamenti

interdisciplinari,

tecniche per la stesura

delle diverse tipologie

testuali, esercizi di

applicazione delle

regole grammaticali,

uso del vocabolario,

utilizzo dei testi della

biblioteca scolastica,

lavori di gruppo,

ricerche ed

approfondimenti

personali, costante

correzione dei compiti

discussione sugli errori

più frequenti.

Libri di testo in adozione,

schede mirate, schemi guida,

quaderni di lavoro,

dizionario, sussidi

multimediali.

Le verifiche, orali e scritte, verranno

effettuate a conclusione di ogni

attività svolta. le verifiche scritte

consisteranno: in produzione su

traccia, comprensione del testo

scritto e orale, esercizi di analisi

grammaticale e logica, le verifiche

saranno di vario tipo in base alle

esigenze formative dei ragazzi e alla

specificità degli obiettivi

d'apprendimento che si vogliono

perseguire, le verifiche avranno come

scopo la valutazione costante del

processo di apprendimento degli

alunni e l'efficacia dell'insegnamento

del docente,.

ascoltare e

parlare

leggere e

comprendere

scrivere e

produrre

testi

riflettere sulla

lingua

Page 54: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO

Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto),

laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione

Data _____________ Firma __________________________________

Page 55: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

PIANO DI LAVORO DI STORIA

Classe terza

Docente

a.s. 2013-14 riferimento normativo

indicazioni nazionali per il curricolo

della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 16 novembre 2012

Page 56: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

N° alunni (maschi e femmine)

N° ripetenti

N° nuovi iscritti

N° alunni BES

SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo,

rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici

IMPARARE A IMPARARE

Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità

COMPETENZE DISCIPLINARI

Prerequisiti riferiti alla disciplina

Conoscere gli eventi storici e i fondamenti delle istituzioni e della vira sociale civile e

politica

Comprendere e utilizzare linguaggi e strumenti specifici della disciplina

Stabilire relazioni tra fatti storici e differenti culture

Page 57: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 58: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI STORIA

AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

L'alunno

si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali;

produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi;

comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio;

espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando

collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;

usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e

culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo;

comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di

insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della

Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;

conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea,

anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;

conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla

rivoluzione industriale, alla globalizzazione;

conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente;

conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni

storici studiati.

Page 59: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA'

Campi di sapere Uso delle fonti. Organizzazione delle informazioni. Strumenti

concettuali. Produzione scritta e orale.

Unità di

apprendimento

Conoscenze Abilità

L’Europa senza pace

Prima Guerra Mondiale

Esporre conoscenze e concetti

acquisiti sui movimenti di

liberazione e indipendenza,

utilizzando la terminologia

specifica e fonti di diverso

tipo.

Conoscere alcuni concetti

storiografici, interpretativi e

storici fondamentali.

Collocare la storia locale in

contesti nazionali e

internazionali.

Conoscere il patrimonio

culturale collegato con i temi

affrontati.

Page 60: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

METODI STRUMENTI MODALITA' DI VERIFICA-

TEMPI

INDICATORI PER

LA VALUTAZIONE

Lezione frontale, lettura

del testo, individuazione

dei concetti fondamentali,

individuazione dei termini

specifici, individuazione

dei rapporti di causa-

effetto, lettura e

discussione in classe di

documenti di

approfondimento,

esercitazioni variamente

strutturate orali e scritte,

stesura di riassunti,

schemi, mappe mentali,

lavori di gruppo e

individuali.

Libri di testo in

adozione, schede mirate,

schemi guidati, mappe,

carte storiche,

documenti iconografici e

scritti, strumenti

audiovisivi, uso del

quaderno, sussidi

didattici libri e/o riviste

di consultazione, lavagna

interattiva multimediale

Almeno due verifiche orali e/o

scritte a quadrimestre. Le

verifiche saranno di vario tipo in

base alle esigenze formative dei

ragazzi e alla specificità degli

obiettivi d’apprendimento che si

vogliono perseguire, conterranno

questionari a risposta multipla o

aperta, costruzione di mappe e

cronologie, vero/falso, ma

maggiore importanza verrà data

al colloquio disciplinare al fine di

valutare la competenza

comunicativa degli alunni e le

conoscenze acquisite. Avranno

come scopo la valutazione

costante del processo di

apprendimento degli alunni e

l’efficacia dell’insegnamento del

docente.

Le verifiche sommative verranno

effettuate alla fine delle unità

d’apprendimento programmate.

Potranno essere svolte anche

verifiche in itinere per valutare le

varie fasi d’apprendimento

relative ad una stessa unità.

Gli alunni saranno sempre

informati circa i criteri di

valutazione delle diverse prove di

verifica e gli argomenti trattati.

1.Conoscere gli eventi

storici e i fondamenti

delle istituzioni della vita

sociale, civile e politica.

2. Comprendere e

utilizzare linguaggi e

strumenti specifici della

disciplina.

3. Stabilire relazioni tra

fatti storici e differenti

culture.

Page 61: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO

Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto),

laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione

Data _____________ Firma __________________________________

Page 62: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la

mediazione pedagogica/didattica finalizzata

all'apprendimento

Conoscenza delle caratteristiche e degli stili

cognitivi.

Page 63: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Materiali per un approccio didattico meta-cognitivo

•conciso: sintetico/senza concetti superflui e/o non essenziali per

l'apprendimento

•chiaro: termini e strutture delle frasi immediatamente comprensibili e

riconoscibili

•significativo: strumenti di lavoro mettono in relazione nuove

informazioni con conoscenze possedute dal'alunno (didattica

costruttivista)

•efficace forma grafica e contenuto dei testi caratterizzati da

"leggibilità".

Importanza della scelta del libro di testo. Deve rispettare sia le

caratteristiche della disciplina sia metodi e strumenti di mediazione

didattica

Page 64: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Per Italiano

a) Comprensione di un testo: Romanzo di formazione (testo-speciale Dislessia Ed. Capitello

pagg.32/33)

b) Elaborazione di un testo

c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua

Page 65: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 66: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 67: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

b) Elaborazione di un testo - Sviluppo di un tema (Testo - DSA Strumenti per una didattica

inclusiva. Ed. A,. Mondadori Scuola pagg. 95-96-97)

Page 68: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 69: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 70: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 71: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sull''uso della Lingua(testi - mapper per recupero DSA. Ed.

A. Mondadori Scuola) pag 18, 21, 32

Page 72: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 73: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 74: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Strumenti per una didattica inclusiva. A,. Mondadodri Scuola , da pag. 81 a pag 88

con verifica metacognitiva pag. 91

Page 75: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 76: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 77: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 78: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 79: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 80: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 81: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 82: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 83: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Materiali significativi: Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo

www.insegnaregrammatica.it

Page 84: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Per Storia

a) Prima Guerra Mondiale. Testo: Strumenti per una didattica inclusiva, Ed. Mondadori AID- pag. 153/154

Page 85: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)
Page 87: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Meto

di e

str

ate

gie

: ita

lian

o

e s

tori

a

Page 88: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Bib

lio

gra

fia

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

-L'apprendimento significativo, J. Novak Ed. Centro Studi Erickson

-Studio efficace per i ragazzi con DSA,. AA,.VV., ed. Centro Studi Erickson

-Valutare le competenze. Percorsi e strumenti. M. Castoldi, ed. Carocci

- La speciale normalità. D. Janes, ed.Centro Studi Erickson http://www.darioianes.it/slide/s_normalita.pdf

- Le indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola Secondaria di Primo

Grado con le prove INVALSI di Italiano e Matematica (dal 2009 al 2011)

A. Martini - S. Porzio Ed. Zanichelli

Materiali significativi:

Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo www.insegnaregrammatica.it

Page 89: Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

Bib

lio

gra

fia

Dott.ssa Maria Assunta Civitavecchia – Pedagogista

[email protected]