Cs Oggi N.48 - 2012

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AREA URBANA NUOVA SERIE N. 48 - 3 MARZO 2012 SE IL LODEN EDITORIALE È DI DESTRA A MEZZOEURO IL SABATO È IN EDICOLA INSIEME www.cosenzaoggi.it si legge su internet digitando IL CASO MORELLI «A DISPOSIZIONE...» a pagina 3 il Corriere della Sera, poi ripresa dalla stampa locale. Della cosa, al limite dell'incredibile, ne ha dato notizia E' un "dejà vu" la manfrina messa in scena dal co- CIRCOLARE VELOCE E RENDE INTRIGA mune di Rende sulla circolare veloce varata dal E LA ZONA GRIGIA BELCASTRO A RILENTO INDAGINI Non è chiaro cosa abbia convinto il deputato Elio Belcastro di "Noi Sud", a rivolgersi al ministro della a pagina 2 a pagina 3 a pagina 2 a Loiero ma va bene lo stesso. Vanno anzi incorag- www.cosenzaoggi.it Potevano farlo prima, quando governavano insieme E LARATTA IN TOUR SANITÀ GUCCIONE a pagina 2 HA FIRMATO SE SCOPELLITI a pagina 3 TALARICO SCOPELLITI-GIARDINA la foto di Vasto ci sta tutto dentro. taglia, dentro e fuori dal partito. E Vendola con dalle sue polemiche dimissioni da segretario del Veltroni ha rotto un lungo silenzio che durava pericoloso vizio che ritorna... c'è sempre qualcu- storia di una vita è inaccettabile. È un vecchio e locare una persona diversamente da dove sta la Spiega Veltroni: "L'idea che qualcuno possa de- no funzionali alla lotta interna. più ricca e più complessa e le semplificazioni so- Naturalmente la posizione politica di Veltroni è stra", suscitando anche qui non poche reazioni. mare che "non bisogna lasciare Monti alla de- rità c'è di più perché Veltroni si è spinto ad affer- lemiche che dividono il partito sull'art. 18. In ve- tamente Veltroni non è di destra") a placare le po- l'algida e avara dichiarazione di D'Alema ("cer- Le scuse non sono arrivate e nel PD non è bastata quindi, le scuse da Nichi, diversamente-ha di- posti, per il quale il termine "sinistra" è "una ca- dre dell'"anchismo" capace di coniugare gli op- Un'offesa da lavare col sangue persino per il pa- trova collocato, per la posizione giudicata ereti- taccarne il principio. Apriti cielo e Walter si ri- nendolo in qualche modo modificabile senza in- Vendola nei confronti di Waletr Veltroni il quale den entra in scena per una battuta di Nichi raggiunge a piedi palazzo Chigi. Ordunque il lo- l'immagine della scorta che lo circonda quando Lo ha rilanciato il presidente Monti il quale, a di- pareva!) del saio che alla moda attillata e curvi- professori, è toccato all'inoffensivo e indisturba- guardavano altri dettagli dell'ordinario abbiglia- no, comunque, anche delle subordinate che ri- sociato agli occhiali rayban, era di destra. Vi era- mo era di sinistra ed il giubbotto di pelle nera, as- quisito, almeno per una generazione, che l'eski- Per lungo tempo si è discusso ed alla fine si è ac- regionale, Francesco Talarico, per rendersi conto Non c'è voluto molto per il presidente del consiglio Si è scritto molto sull'interrogatorio subito da Scopelliti in merito al "caso Fallara" e non poteva mento. Ora, grazie all'avvento del governo dei to loden, cappotto più prossimo alla sobrietà (e ti linea. re il vero, non disdegna nemmeno i giacconi spor- tivi sopra il ginocchio che servono ad alleggerire si era lasciato andare sul famigerato art. 18, rite- ca, nella "destra con il loden", cioè tecnocratico- bancaria e, perché no, anche miliardaria. tegoria politica, culturale e civile...". Ha preteso, chiarato-si pone un problema politico. cidere di dare etichette, di attribuire patenti e col- no che ti spiega che bisogna essere più a sinistra di altri". Loden a parte, di vero e di sicuro c'è che partito e si è messo in campo per una nuova bat- CI RIPENSA

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Cosenza Oggi N.48 del 03-03-2012

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AREA URBANA

NUOVA SERIE N. 48 - 3 MARZO 2012

SE IL LODEN

EDITORIALE

È DI DESTRA

A MEZZOEURO

IL SABATOÈ IN EDICOLA

INSIEME

www.cosenzaoggi.itsi legge su internetdigitando

IL CASO MORELLI

«A DISPOSIZIONE...»

apagina33

il Corriere della Sera, poi ripresa dalla stampa locale.Della cosa, al limite dell'incredibile, ne ha dato notizia

E' un "dejà vu" la manfrina messa in scena dal co-

CIRCOLARE VELOCE

E RENDEINTRIGA

mune di Rende sulla circolare veloce varata dal

E LA ZONA GRIGIABELCASTRO

A RILENTOINDAGINI

Non è chiaro cosa abbia convinto il deputato ElioBelcastro di "Noi Sud", a rivolgersi al ministro della

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a Loiero ma va bene lo stesso. Vanno anzi incorag-

www.cosenzaoggi.it

Potevano farlo prima, quando governavano insieme

E LARATTA IN TOUR

SANITÀ

GUCCIONE

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HA FIRMATOSE SCOPELLITI

apagina33

TALARICO

SCOPELLITI-GIARDINA

la foto di Vasto ci sta tutto dentro.taglia, dentro e fuori dal partito. E Vendola con

dalle sue polemiche dimissioni da segretario delVeltroni ha rotto un lungo silenzio che durava

pericoloso vizio che ritorna... c'è sempre qualcu-storia di una vita è inaccettabile. È un vecchio elocare una persona diversamente da dove sta la

Spiega Veltroni: "L'idea che qualcuno possa de-no funzionali alla lotta interna. più ricca e più complessa e le semplificazioni so-Naturalmente la posizione politica di Veltroni èstra", suscitando anche qui non poche reazioni. mare che "non bisogna lasciare Monti alla de-rità c'è di più perché Veltroni si è spinto ad affer-lemiche che dividono il partito sull'art. 18. In ve-tamente Veltroni non è di destra") a placare le po-l'algida e avara dichiarazione di D'Alema ("cer-Le scuse non sono arrivate e nel PD non è bastata

quindi, le scuse da Nichi, diversamente-ha di-

posti, per il quale il termine "sinistra" è "una ca-dre dell'"anchismo" capace di coniugare gli op-Un'offesa da lavare col sangue persino per il pa-

trova collocato, per la posizione giudicata ereti-taccarne il principio. Apriti cielo e Walter si ri-nendolo in qualche modo modificabile senza in-

Vendola nei confronti di Waletr Veltroni il qualeden entra in scena per una battuta di Nichiraggiunge a piedi palazzo Chigi. Ordunque il lo-l'immagine della scorta che lo circonda quando

Lo ha rilanciato il presidente Monti il quale, a di-

pareva!) del saio che alla moda attillata e curvi-

professori, è toccato all'inoffensivo e indisturba-

guardavano altri dettagli dell'ordinario abbiglia-no, comunque, anche delle subordinate che ri-sociato agli occhiali rayban, era di destra. Vi era-mo era di sinistra ed il giubbotto di pelle nera, as-quisito, almeno per una generazione, che l'eski-Per lungo tempo si è discusso ed alla fine si è ac-

regionale, Francesco Talarico, per rendersi contoNon c'è voluto molto per il presidente del consiglio Si è scritto molto sull'interrogatorio subito da

Scopelliti in merito al "caso Fallara" e non potevamento. Ora, grazie all'avvento del governo dei

to loden, cappotto più prossimo alla sobrietà (e ti

linea.

re il vero, non disdegna nemmeno i giacconi spor-tivi sopra il ginocchio che servono ad alleggerire

si era lasciato andare sul famigerato art. 18, rite-

ca, nella "destra con il loden", cioè tecnocratico-bancaria e, perché no, anche miliardaria.

tegoria politica, culturale e civile...". Ha preteso,

chiarato-si pone un problema politico.

cidere di dare etichette, di attribuire patenti e col-

no che ti spiega che bisogna essere più a sinistradi altri". Loden a parte, di vero e di sicuro c'è che

partito e si è messo in campo per una nuova bat-

CI RIPENSA

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ranza e nel PDL, di avvantaggiarsi, al di là del-molto per capire chi ha cercato, nella maggio-

isolato. Talarico, insomma, ha di che preoccuparsi pervisita di Talarico al comando di Reggio, di fatto rimane

Rimane da verificare quali danni d'immagine Talarico ha ar-

turo, a Talarico ed a tutto il consiglio regionale, può basta-gistratura. Se la lezione è servita d'insegnamento per il fu-caso, è sempre sottoposto al vaglio ed al giudizio della ma-

dare notizia della visita fatta risparmiandosi gli apprezza-

maginarlo ma sono stati al gioco. In fondo Talarico di piùti a lui a raccogliere gli apprezzamenti, non è difficile im-Cosa avranno potuto pensare gli ufficiali, che erano davan-

te in un territorio difficile e complesso com'è quello cala-ha espresso per il lavoro che l'arma svolge quotidianamen-to nel comando dell'arma e degli apprezzamenti che Talarico

sapevole del ruolo che ricopre, è data dal comunicato stam-Talarico, dal livello e dal profilo di un politico maturo e con-

che voleva dire le ha dette con una conferenza stampa, pie-

capace di così ovvie considerazioni, non si sarebbe avven-L'idea non deve essere stata la sua perché, se Talarico fosse

l'opinione pubblica. Ma questo Talarico non poteva preve-

finito in tutti i telegiornali e nell'universo web, al quale è an-

nente del movimento TAV insultare e provocare un carabi-ancora non si era verificato l'episodio che ha visto un espo-

ni italiani, al di là delle appartenenze politiche, per il lavo-arma dei carabinieri che gode della gratitudine dei cittadi-

Ma il dispiacere più grande, al Talarico formatosi nelle scu-

cia indietro di Sandro Principe e la presa di distanze di con-rogazione dei parlamentari del PD, una imbarazzata mar-

cato di quel rinvio votato "all'unanimità". Una sottovaluta-un eccesso di zelo, ha rivendicato ed enfatizzato il signifi-Talarico, invece, forse per il solito protagonismo più che per

ficiale di grandi meriti quale viene considerato il colonnel-dei carabinieri, nello specifico rappresentata da un alto uf-

averlo indotto a riflettere sul conflitto istituzionale che ave-

Qualcuno, al di là della numerosa cerchia dei turibolari che,

che, nella polemica di Scopelliti col colonnello dei ROSGiardina, aveva fatto pipì controvento.

ad ogni esternazione, lo applaudono per gratitudine, deve

va innescato fra la massima istituzione regionale e l'arma

lo Giardina. Per primi avevamo osservato che il rinvio delconsiglio regionale e il tentativo maldestro di far passare persolidarietà a Scopelliti l'aggiornamento della seduta, nongiovavano allo stesso Scopelliti che aveva tutto il diritto didifendersi ma senza coinvolgere il consiglio.

zione gravissima che politicamente gli è costata una inter-

siglieri della stessa maggioranza.

derie democristiane di Lamezia, lo ha dato PierferdinandoCasini, il quale gli ha fatto sapere che era da irresponsabilientrare in conflitto, sia pure a distanza, con la benemerita

ro e la protezione che assicura in ogni angolo del Paese. E

niere in servizio di ordine pubblico, rimasto impassibile e

dato l'encomio del comando generale e del capo dello Statooltre che la solidarietà e l'apprezzamento di gran parte del-

derlo. Bene ha fatto, quindi, dopo il flop del consiglio re-gionale che aveva deciso"all'unanimità", a chiedere di poterrendere visita al comando dei carabinieri di Reggio.

turato a coinvolgere il consiglio nella vicenda giudiziaria diScopelliti il quale, dal canto suo, meno sprovveduto, le cose

namente legittima. E la dimostrazione di quanto sia lontano

pa elaborato dal pacchetto di mischia di giornalisti di cui siè circondato, col quale si rende conto dell'incontro avvenu-

brese.

non poteva fare per farsi perdonare l'errore commesso. Conun po' più di stile e basso profilo poteva, forse, limitarsi a

menti, tardivamente riparatori. Chiunque avrebbe capito. Difficile dire, ora, se può bastare per chiudere l'incidente. Icarabinieri sono gente semplice, autentici figli del popolonel monito pasoliniano, tutt'altro che di riflessi lenti comeli vorrebbe certo cabarettismo. Rischiano la vita ogni gior-no e chiedono rispetto per il lavoro che svolgono che, in ogni

re.

recato all'ufficio di presidenza, quali lesioni ha prodotto nel-la tenuta della maggioranza, nei rapporti con l'opposizionee, soprattutto, nei rapporti con Scopelliti il quale, dopo la

il mantenimento della presidenza del consiglio. Gliaspiranti non mancano e non si dovrà aspettare

le esternazioni di rito, dei guai giudiziari diScopelliti.

n. 48 - 3 marzo 20122

preoccupa le cricche impunite che hanno portato la sa-

tadini del PD a vigilare su ospedali e ambulatori, a rac-si prendano le loro responsabilità. Chiamino i circoli cit-

mentabili, con nomi e cognomi, anche per fare assumerefare sul serio. bisogna mettere in piazza le verità docu-

ficit vengono premiati, al-

ni con sprechi e dissipazioni, si trasformano gli ospeda-nità si ruba, si ruba allo Stato, si ruba la salute ai cittadi-in Calabria per indagare su episodi di malasanità. In sa-

Una volta preso atto della situazione, rimane da decide-

prontosoccorsi in città e provincia. La visita ha fruttato la

giati Carlo Guccione e Franco Laratta, che si sono pre-sentati senza preavviso a visitare ospedali, laboratori e

presa d'atto che le cose stanno peggio di come le si rac-conta.

re il passo successivo, diversamente che senso ha andarein giro per gli ospedali. Di misteri da rivelare ce ne sonopochi. Al "tavolo Massicci" sanno tutto e quello che nondovessero sapere lo ha acquisito la commissione parla-mentare presieduta da Leoluca Orlando, venuta più volte

li in centri di clientelismoelettorale. I manager chepresentano bilanci in de-

meno in passato, graziead una contabilità defini-ta "omerica" perché ora-le e non adeguatamentedocumentata. E allora ?Guccione eLaratta conoscono nomie cognomi dei signoridella sanità calabrese, dichi li rappresenta e lavo-ra per i feudi elettorali diriferimento. Il meccanismo è ben noto e la malasanità ènotoriamente coperta dalle protezioni politiche. A voler

alla magistratura le sue responsabilità. Anche la stampae l'informazione in genere dovranno misurarsi con veritàscomode. Gruccione e Laratta si prendano la relazionedella Corte dei Conti, capitolo sanità, e vadano in giro perla Calabria ad illustrarla ai calabresi affinché anche loro

cogliere i giudizi e le pene di chi ha bisogno di cure. Sidia sostegno ai medici che si impegnano con coscienza eresponsabilità e vengono umiliati dai feudatari politicidella sanità. Si porti la lotta fuori dagli ospedali. Il restoè inutile messinscena che non produce nulla e che non

nità calabrese allo sfascio.

TALARICO CI RIPENSASCOPELLITI-GIARDINA

E LARATTA IN TOUR

SANITÀ

GUCCIONE

Carlo Guccione

intanto si può solo fantasticare mentre a qualcuno fischia-

voluto mettere il cappello su accadimenti prossimi a veni-

camente compatibili per cui è legittimo chiedere l'inter-suo parere le indagini si protraggono oltre i tempi tecni-

manca alla conclusione delle indagini. Nel mirino del de-

Elio Belcastro, in pratica, vuole sapere cosa c'è di vero cir-

non alla sostanza. Nella zona grigia ricadono tutte le pro-

finta di non vedere e di non capire, di lasciar correre, di

sibile. Pignatone ha spiegato che la complicità non preve-sporchi, l'intreccio mafia, politica, affari non sarebbe pos-

se ne intende, costituisce il partner indispensabile del ma-

fonte autorevole, che presso la Procura di Cosenza giac-

strano altre, anche se c'è il precedente che in passato ana-

C'è però da tenere conto che Belcastro fa anche parte del-

Cosenza. Il botto è forte anche perché, di questi tempi, èGiustizia perché disponga una ispezione alla Procura di

difficile che un politico cerchi rogne con la magistratura.

la commissione parlamentare Antimafia dove, con le audi-zioni che si effettuano, si può venire a conoscenza di fattie vicende altrove segreti. E' una ipotesi ma non se ne regi-

loga iniziativa Belcastro ha preso nei confronti della Procuradi Reggio. Belcastro dichiara di agire in nome della verità. Sarebbe, infatti, venuto occasionalmente a conoscenza, da

ciono indagini delicate che riguardano la ormai famosa"zona grigia", quella che per il procuratore Pignatone, che

laffare mafioso e non. Senza le connivenze e la complicitàdella zona grigia, cioè dei colletti bianchi che diventano

de e non richiede una esplicita adesione al disegno crimi-noso poiché si può realizzare sotto altra forma, facendo

non esercitare i dovuti controlli o di limitarli alla forma e

fessioni e i ruoli istituzionali dei colletti bianchi.

ca alcune delicate indagini che coinvolgono politici di ran-go e di cui si è mormorato qualcosa sulla stampa, senzaconferme e senza smentite. Se si tratta di un polverone tirato su ad arte-fa capireBelcastro-bisogna chiarirlo, diversamente si spieghi cosa

putato di "Noi Sud" pare ci siano i consiglieri regionali. A

vento del ministro. Sul piano formale c'è poco da obietta-re. Forse Belcastro avrebbe potuto chiedere un incontrocol procuratore di Cosenza, se si trattava soltanto di averenotizie. In fondo il registro degli indagati è accessibile. Piùprobabile che Belcastro sappia più di quanto dice e abbia

re che vanno a impattare sugli equilibri politici esistenti inCalabria. Fra un anno, se non prima, si vota e se qualchepotentato salta per tempo, ci sarà minore concorrenza. Per

no pericolosamente le orecchie.

E LA ZONA GRIGIABELCASTRO

INDAGINI A RILENTO

dallapprriimmaa

Francesco Talarico

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Da quanto si è potuto leggere a Scopelliti personalmente non è andato nulla e, quindi, stando ai fat-

C'è una domanda che ancora non è stata fatta e riguarda chi può aver approfittato della Fallara, di-

accanto a sé per sentirsi sicuro, non erano emerse ragioni per dover du-

mile possa sembrare, è possibile che effettivamente Scopelliti si fidasse del-dei socialisti, che "Scopelliti non poteva non sapere". Per quanto inverosi-

Mommo De Maria, che prende la scorciatoia della via giudiziaria, nella lot-

Naturalmente corre dei rischi. Con la Fallara, però, il rapporto di Scopelliti

sindaco dovesse sospettare, come metodo di lavoro, dell'infedeltà dei suoi

prenderebbe perché viene richiesta la firma del sindaco. Nella pratica è ri-leggerli e controllarli. Da un punto di vista formale, non vi è alcun dubbio, diversamente non si com-chiarire è se, nel firmare come sindaco gli atti che gli venivano sottoposti dai dirigenti, era tenuto a

mancare che, sulle risposte date, qualcuno ci ricamasse sopra, pervenendo a conclusioni affrettateche restano di competenza della magistratura. Per il resto si può essere o non essere d'accordo conScopelliti ma, fino a prova contraria, bisogna rispettare il senso delle sue affermazioni. Il punto da

saputo che, salvo casi particolari, ci si rimette alla fiducia ed al senso di re-sponsabilità dei dirigenti. Anche per questo vengono superpagati. Se un

più diretti collaboratori, non avrebbe più tempo per occuparsi d'altro.

era diverso, checchè ne dica il coordinatore provinciale del PD reggino,

ta politica, per ovviare alla inadeguatezza del PD nel contrastare Scopelliti.E torna un concetto che vuole essere sentenza, già collaudato sulla pelle

la Fallara ciecamente. Si conoscevano da bambini, Scopelliti l'aveva voluta

bitare di lei. E quando le irregolarità vengono fuori e la Fallara non puòpiù nasconderle, se ne vergogna, confessandolo per sms a Scopelliti. Poi la tragica e oscura fine conl'acido muriatico e niente autopsia.

rettamente o indirettamente. I milioni di euro spostati da un capitolo all'altro chi hanno arricchito?

ti, gli si può imputare soltanto un omesso controllo. Saremmo gli ultimi a sorprenderci se venissefuori che la Fallara era finita in un gioco più grande di lei, condotto da registi più o meno occulti, cheporta oltre Scopelliti. Bisogna aspettare il tempo che richiedono le aule di giustizia. Per il resto Scopellitideve preoccuparsi delle dichiarazioni fatte dal colonnello Giardina, che vanno convalidate da chi nedeve verificare corrispondenza e fondatezza.

n. 48 - 3 marzo 2012 3

dallapprriimmaa

SE SCOPELLITI HA FIRMATO

nostro Paese. In Calabria, poi, il clientelismo assurto a sistema e condiviso dai partiti, produce laIl clientelismo, comunque praticato, a qualsiasi livello, è il vero flagello della vita democratica del

luppare il concetto che mettersi a disposizione in politica implica il rischio di cattivi incontri e pe-uno scenario di interessi che vanno al di là dei confini regionali. Sarà compito dei suoi legali svi-

fare politica, si può incorrere in incidenti di percorso che possono anche portare all'accusa di as-

disposizione delle famiglie Valle e Lampada ignorando chi fossero realmente e quali legami avesse-

è stato spiegato, è difficile da dimostrare poiché presuppone che siano in due a riconoscere lo scam-

sociale in generale ma a quella specifica del proprio territorio e della propria cerchia di conoscen-

palti, licenze, concessioni, finanziamenti, assegnazione di posti di lavoro e quant'altro fa parte del-tere allo stato puro, è la possibilità di influenzare ed ottenere decisioni istituzionali, orientare ap-

servarlo, capitalizzarlo e ottenerne una rendita in termini di potere e di carriera politica, bisognagenerale l'acquisizione del consenso, tout court, domina la politica. Per acquisire consenso, con-

può spingere ad ipotizzare cosa, in effetti, i legali di Morelli abbiano voluto significare al di là dei

dizionale è d'obbligo) argomentato la richiesta di scarcerazione sostenendo che "mettersi a dispo-una indagine condotta sull'attività di alcune famiglie di mafia trapiantatesi al nord, avrebbero (il con-I legali del consigliere regionale Franco Morelli, PDL, arrestato il 30 novembre perché coinvolto in

sizione" è un obbligo cui non può sottrarsi chi vuole fare politica in Calabria.Detta così, è una semplificazione poco attendibile che giustificherebbe lo stupore del GIP di Milanoil quale ha respinto la richiesta di scarcerazione. A voler andare al di là della semplificazione, ci si

tecnicismi giuridico-processuali.Non v'è dubbio che, soprattutto nel Mezzogiorno e in Calabria in particolare, il clientelismo e più in

mettersi "a disposizione" di chi presenta una richiesta, pone un problema o espone un bisogno. Lafidelizzazione del consenso e, quindi, del voto avviene attraverso il meccanismo del do ut des, cheè cosa ben diversa della chiacchiera astratta dei convegni fumogeni e dei congressi di partito. E' po-

la domanda sociale. Il discrimine sta nel fatto che il politico non intende rispondere alla domanda

ze e relazioni curate in chiave elettoralistica. E' pur vero che esiste il reato del voto di scambio ma,

bio. Ma qui siamo sul clientelismo di sistema. Nel caso di Franco Morelli, verosimilmente, i legali puntano a sostenere che Morelli si sia messo a

ro. Come a voler significare che essendo in Calabria il clientelismo la pratica diffusa e dominate del

sociazione mafiosa, come è capitato a Franco Morelli che, però, ha finito per trovarsi implicato in

ricolose frequentazioni, senza con ciò configurare l'associazione mafiosa. Può darsi che funzioni ma si tratta comunque di tecniche processuali.

peggiore classe politica dello scacchiere nazionale. Gaetano Salvemini diceva impietosamente: la piùmiserabile d'Europa.

IL CASO MORELLI

«A DISPOSIZIONE...»

Peppe Scopelliti

dallapprriimmaa

Che Rende si glori pure della San Carlo Borromeo e dei troppi centri commer-

ma senza la pretesa di voler inglobare la città di Telesio ,cui ebbe a far visitalezza che Rende può tranquillamente diventare la Las Vegas della Valle del Crativole di tutto questo e si è messo al lavoro senza farsi distrarre,nella consapevo-strative e urbanistiche,certamente ne ha da farsi perdonare.Occhiuto è consape-per ciò che significa nel confronto con Cosenza che di colpe,politiche,ammini-

un elemento di forzata contrapposizione a Cosenza.Quanto di positivo realizza-

altro sì. Nel "principato",infatti,c'è una cultura di governo residuale che ha sem-

mi di una tradizione rionale.Forse a Cavalcanti tutto questo può non dispiace-sformare in evento dell'area urbana un appuntamento rimasto negli angusti sche-stamnento della fiera di San Giuseppe lungo l'asse di Viale Mancini punta a tra-duta e corretta,rientra nel suo progetto di rilancio del capoluogo.Anche lo spo-banista e,in questo senso, vede più lomtano di altri e anche Piazza Bilotti,rive-Insomma quello che un sindaco deve fare per la sua città ma Occhiuto è un ur-

l'isola pedonale,ripulendo Viale Mancini dalle erbacce e rendendo più ospitale

stici sulla città,la sua storia,le sue testimonianze.Anche nei confronti della movi-cosentini,col bus panoramico scoperto,i gazebo informativi con i depliants turi-

urbana era argomento di lunghe quanto astratte dissertazioni.E' accaduto,inve-

ed il controllo del "principato",si comprende quali sono stati, nel recente passa-quanto accaduto con la Valle Crati SpA ed il consorzio,del tutto sotto l'influenza

sciuto,sia pure con la precisazione che ,con un Perugini di fronte,attento più al-estenderne l'influenza su Cosenza,sottraendole ruolo e funzioni.Gli va ricono-

Scomparso Mancini , Sandro Principe ha avuto gioco facile,per maggiore espe-

questrati per violazione dei confini comunali. Una vicenda penosa che servì a for-postate delle sentinelle per segnalare i bus in arrivo e ben 16 bus finirono se-i confini del Campagnano per giungere,in pochi minuti,all'università.Vennero ap-una forte oposizione nel momento in cui tentò di far superare ai bus dell'Amaco

urbana ed integrare le due realtà.Fu generoso col percorso della metropolita-

Per comprendere le incomprensioni di oggi bisogna andare a quelli che sono sta-

e studi mirati sull'area urbana,e Mario Occhiuto con le sue competenze specifi-Si dà il caso che Cavalcanti per parte sua,con alle spalle un assessorato ai Trasporti

strazione che prende l'iniziativa,è valida se proiettata in una logica di area ur-merito quando sostiene che una politica dei trasporti,quale che sia l'ammini-

mento di sufficienza e di distacco assunto dal "principato" all'annuncio dell'ini-il sindaco Cavalcanti non ha parlato prima anzicchè indulgere ad un atteggia-

Ora il punto è che di circolare veloce si parla da mesi,in relazione anche ai ri-

sindaco Occhiuto e che,in via sperimentale,sta già dando riscontri positivi.Ma seva bene per Cosenza non va bene per Rende,toccata soltanto in quel di Roges.

tardi cumulati e previsti per i lavori della metropolitana, e non si spiega perché

ziativa.Le argomentazioni del sindaco Cavalcanti sono di profilo alto e condivisibili nel

bana.Diversamente si torna indietro,alla logica dei campanili e alle sub-culturerurali.

che di urbanista abbiano di che scambiarsi senza cadere nei provincialismi deiprimati e delle lese maestà.

ti i rapporti fra Rende e Cosenza dopo la morte di Mancini,il quale era stato lar-gamente concessivo nei confronti di Rende pur di far decollare realmente l'area

na,fu generoso con la leadership del PIT ma,come risposta, dovette registrare

nire all'opinione pubblica la differenza sostanziale di profilo politico fra le dueamministrazioni e la divaricazione fra diverse culture di governo.

rienza e indiscussa abilità,a far prevalere sempre più gli interessi di Rende e ad

le convenienze politiche che amministrative,non ci voleva molto. Se si riflette a

to, i rapporti di forza fra Cosenza e Rende.Con l'elezione di Cavalcanti a Rende e di Occhiuto a Cosenza,si è verificata unasvolta che non era nell'ordine delle cose dette in campagna elettorale dove l'area

ce, che il sindaco Occhiuto abbia messo mano,in ordine di priorità, al recuperodi ruolo e di funzioni per Cosenza ed ha iniziato col mettere in discussione ilpercorso e l'utilità della metropolitana,avanzando la proposta di una circolareveloce su gomma per assolvere ad un trasporto rapido e puntuale.Non solo.Hamesso subito in atto una campagna di marketing turistico,per i cosentini e i non

da trasferitasi a Rende ha messo in atto iniziative di recupero,razionalizzando

la città, stimolando l'innalzamento della qualità dei servizi.

re,anche perché non si vede quale danno ne possa venire a Rende ma a qualcun

pre giocato sui campanili e su una rumorosa quanto sterile competitività conCosenza. La "rendesità" non è un concetto identitatrio,pienamente legittimo,ma

to a Rende,che nessuno disconosce, vale non per ciò che rappresenta in sé ma

Federico II e dove furono fucilati i Fratelli Bandiera.

ciali che ospita,come pure delle residenze universitarie e del loro indotto.Senzaintrigare per ostacolare il capoluogo.Cosenza ha altri doveri nei confronti dellasua storia e del suo ruolo e, se proprio non si può,la circolare veloce può anchefermarsi a Roges. Sarà un piacere continuare a piedi.

CIRCOLARE VELOCE

E RENDE INTRIGA

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rischio e che dislocandola lungo l'asse di Viale Mancini

Sembrava che sulla location della fiera di San Giuseppedovesse svolgersi in consiglio comunale una battagliasenza esclusione di colpi, fra maggioranza e opposizio-ne, ma poi tutto si è risolto con un documento comuneche conferma le capacità di manovra e di persuasionedel sindaco Occhiuto, alla distanza politicamente menosprovveduto di quanto lui stesso voleva far credere incampagna elettorale. L'urbanista-sindaco è convintoche la fiera nel centro storico presenta situazioni di

coinvolge maggiormente la città con ricadute ottimalianche per il flusso dei visitatori dall'hinterland e dallaprovincia. E' vero. Le situazioni di rischio erano sotto gli occhi ditutti ma nessuno si è mai chiesto, nel caso qualcunofosse stato colto da un possibile malore, come facevaun'ambulanza, nella penetrazione dei corpi, ad arriva-re sul posto. Per altro, il fatto che la fiera di SanGiuseppe risalga al medioevo non significa che devemantenere, nel terzo millennio, le caratteristiche arcai-co-pastorali delle sue origini. Sarebbe un non senso.Ma, in effetti, il problema non era questo, almeno percome lo aveva posto Enzo Paolini in una intervista a "IlQuotidiano". Il leader dell'opposizione in consigliocomunale poneva il problema di non svuotare di fun-zioni e di significato il centro storico, a fronte di unabbandono e di un degrado inarrestabile, rispetto alquale l'amministrazione guidata dal sindaco urbanistanon ha fatto registrare iniziative di rilievo. Spostare lafiera senza compensare il centro storico con altremanifestazioni di richiamo e di stimoli per le attività adoggi sopravvissute, sarebbe una decisione discrimina-toria che non tiene conto del legame dei cosentini colcentro storico. E, in effetti, dal sindaco urbanista ci siaspettava qualcosa di più dopo il bus scoperto e il festi-val settembrino al parco fluviale. Ma non è detto. Puòdarsi che dopo aver chiuso con Piazza Bilotti e la cir-colare veloce, l'attenzione si sposti al centro storico.Anzi è proprio questo l'impegno che il sindaco avrebbeassunto con i gruppi di opposizione raggiungendo cosìl'unanimità del consiglio su un documento comune. Sulpiano politico anche l'opposizione può, quindi, rite-nersi soddisfatta se l'impegno verrà mantenuto. Inverità una opposizione politica vale per ciò che riesce afar passare nell'interesse della città e non per le diffi-coltà che riesce a creare all'amministrazione in carica.Ora ci si aspetta che al Duomo ed al Castello, per cita-re soltanto due esempi, che sono il corpo centrale dellastoria della città, si dedichi la stessa attenzione riser-vata alla fiera delle ceramiche, dei vimini e dei piatti.Con Mancini sindaco si mise in scena il corteo storicodella venuta di Federico II a Cosenza, che fu replicatocon la Catizone, che certamente necessitava di arricchi-menti e affinamenti e che Perugini, fra i suoi molti suc-cessi, ha il merito di averlo cancellato. Per metteremano al centro storico, dunque, il sindaco Occhiutonon ha bisogno di suggerimenti. Ne faccia unaChinatown, uno spaccato multietnico, un quartiere not-turno, un quartiere universitario e degli artisti o altro.E' mestiere suo, gli esempi non mancano. Il centro sto-rico ha soprattutto bisogno di essere vissuto, non è unmonumento, non basta visitarlo e contemplarlo. Il cen-tro storico è un contenitore di storia e di memorie enella giunta del sindaco non mancano certo le sensibi-lità e le competenze per valorizzare storia e memorie.Diversamente non sarà né Piazza Bilotti, né la circola-re veloce e nemmeno il Ponte di Calatrava, se mai sifarà, a restituire a Cosenza funzioni, ruolo e prestigiodi capoluogo. E Occhiuto avrà operato al di sotto dellesue capacità.

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SAN GIUSEPPE BIPARTISANPALAZZO DEI BRUZI

dallapprriimmaa

n. 48 - 3 marzo 2012

De Rose, Montalto (Cs)

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ne di quel centro storico che, come ha ricordatonostre richieste di salvaguardia e di valorizzazio-

che succede. Ricordiamo anche il consiglio in cui

"Con un documento da noi sottoposto all'attenzio-ne del consiglio comunale, abbiamo impegnato ilsindaco nel dare maggiore attenzione al centrostorico. La parte vecchia della città è stata morti-ficata dallo spostamento della Fiera di SanGiuseppe. Una scelta che continuiamo a reputareinfelice per i tanti che vi partecipano, per i tantiche vi lavorano. A questo punto c'è da augurarsiche davvero il sindaco si impegni in maniera forteper il centro storico. Ma anche che il consiglio siatornato ad essere il luogo di discussione dellequestioni cittadine, dopo il brutto precedente delmancato dibattito sullo spostamento del Coni.Quello che invece ci lascia perplessi è ancora unavolta il comportamento del Partito Democraticoche ha chiesto con forza di discutere dello sposta-mento della fiera dal centro storico e poi haabbandonato precocemente col suo unico rappre-sentante presente in aula. Non è la prima volta

si votavano le linee programmatiche e dove i rap-presentanti del partito che amministrava finoall'altro ieri la città, hanno fatto la stessa cosa,non partecipando alla votazione finale. Ieri il PDha perso un'altra occasione di operare per il benedella città. La presenza dei suoi rappresentanti aldibattito avrebbe sicuramente dato più forza alle

qualche domenica fa una nota trasmissione tele-visiva, è un vero e proprio gioiello che meritaquanto prima di tornare a splendere".

"La migliore Cosenza di sempre"

IL PD NON C’ERA

Avrà toccato con mano in che condizioni versa il siste-

Per carità, tutto ci può stare nell'attività legislativa delconsiglio regionale, anche quella del consigliere PDL,Giampaolo Chiappetta, che ha voluto colmare una lacu-na legislativa circa "la prevenzione e la tutela delladonna dalle molestie e dal disagio delle violenze dinatura sessuale". Ci può stare tutto ma c'è anche unaquestione di priorità, considerato che in Calabria, amolestare le donne, si corrono più rischi che altrove.La domanda è: possibile che a Giampaolo Chiappetta,fra le tante emergenze, non gli è venuto in mente diaffrontarne qualcuna. Lasciamo da parte la sanità al cuicapezzale c'è una gran folla ma c'è la scuola, i traspor-ti, il turismo, l'universo precario che vaga per gli ufficiregionali senza meta e senza destino, l'utilizzo, pro-prio e improprio, dei fondi europei, l'assistenza agliimmigrati, il dissesto idrogeologico, le fognature chescaricano a mare e i depuratori che non funzionanoperché qualcuno ha imbrogliato ed è finito in galera.Insomma c'era di che scegliere, senza nulla toglierealla tutela delle donne dalle molestie sessuali.Chiappetta è stato, sia pure per poco tempo, al mini-stero dell'Istruzione come consulente di Pino Galati.

ma scolastico calabrese. Potrebbe essere il consigliereche ne capisce di più e rendersi utile. Per le molestiesessuali ci sarà tempo. Non sarà una legge regionale ascoraggiare i capiufficio dal provarci, fermo restandoche sono sempre meno le donne rassegnate a subire.

MOLESTIE SESSUALICHIAPPETTA E LE

INIZIATIVA LEGISLATIVA

con delega ai Trasporti, alla vigilia dello scioperoIl consigliere regionale del PDL, Fausto Orsomarso,

nazionale dei trasporti lancia un accorato appello per-ché la partecipazione allo sciopero sia ampia e corale.Ne va del futuro del Mezzogiorno, asserisce. Poi riven-dica il lavoro che in questa direzione sta portandoavanti il governo regionale ma omette di specificaremeglio in che cosa consiste. Forse l'aumento del costodel biglietto del 20 per cento deciso, con una circolaredirigenziale, il 24 agosto mese in cui di solito ci si ver-gogna di come si amministra la cosa pubblica. Poi se laprende con chi non è soddisfatto del lavoro del gover-no regionale perché, evidentemente, oltre alle parolecontano i fatti e la crisi del trasporto pubblico, regio-nale e nazionale, su gomma e su rotaia, non è nato ierie il taglio dei treni a lunga percorrenza è soltanto l'ul-timo atto. Per Orsomarso, che ha bisogno di tempo e diesperienza per distinguere fra il vuoto della propagan-da ed il senso reale delle cose, "c'è chi parla ma èdisinformato oppure tenta speculazioni politiche suquelle che sono esigenze di tutti. Sarebbe opportunoche questi soggetti lasciassero in cantina (?) il politi-chese e si dedicassero alla chiarezza. La prossima set-timana chiederò a Scopelliti di sederci nuovamente altavolo già aperto con tutti i sindacati per continuare alavorare sul tema della nostra mobilità". Ecco, appun-to, la chiarezza. Se trova il tempo, Orsomarso e i sin-dacati provino a spiegare ai calabresi cosa c'è, dietro ilregalo fatto ai concessionari del trasporto pubblicoregionale, per cui la domenica la mobilità viene nega-ta, d'inverno e d'estate. Sono ormai anni che lo chie-diamo e nessuno ha saputo spiegarcelo. NemmenoOrsomarso che studia da statista a fianco di Scopelliti.

MOBILITÀ NEGATA

TRASPORTI

ORSOMARSO E LA