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COSTRUZIONE DELLA MAPPADisponiamo di tre meccanismi che intervengono nel nostro modo di mappare il mondo. Questi ci permettono di costruire mappe di una certa esattezza e per questo sono di estrema utilit. Possono per risultare limitanti tanto da impoverire la nostra esperienza del mondo.Ricordiamoci sempre che il nostro cervello tende sempre a trovare congruenza, la completezza e logicit nella realt esterna e in pi non accetta la negazione mai!!METAMODELLO Il Metamodello la rapppresentazione (= immagine di qualche cosa che diversa dalla cosa in s) di una rappresentazione di qualcosa (es. linguaggio).

" ... ciascuno di noi come essere umano crea un modello del mondo che diverso dal mondo in s. Ciascuno di noi crea un modello del mondo che diverso dal modello del mondo di ogni altra persona. Inoltre si possono costruire dei modelli formali - dei metamodelli - i quali rappresentano gli schemi di modellamento (vedi Modellamento) che sono in funzione quando noi esseri umani creiamo queste mappe." (Bandler & Grinder I modelli della tecnica ipnotica)

Il metamodello deriva dallo studio e dall'applicazione della GRAMMATICA TRASFORMAZIONALE (vedi Grammatica trasformazionale) (modello esplicito del procedimento con cui si rappresenta il mondo e se ne comunica la rappresentazione) alle innovative idee della PNL: esso rappresenta il modello del modello; il modello con il quale strutturato il principale sistema rappresentazionale degli esseri umani, e cio il linguaggio (= modello).

Il METAMODELLO lo studio del rapporto tra struttura profonda (VAK) e struttura superficiale (vedi Struttura profonda, Struttura superficiale).

vedi Milton Model

Il METAMODELLO un MODELLO DI PRECISIONE. Il suo scopo giungere alla struttura profonda recuperando informazioni attraverso le domande metamodello.COMPITO DEI TERAPEUTI"I modelli impoveriti ... implicano una limitazione delle opzioni di comportamento. Quando le parti mancanti vengono recuperate, nell'individuo ha inizio il processo di cambiamento" (Bandler & Grinder La struttura della magia).

Il terapeuta contesta al cliente la presunzione che il suo modello linguistico sia la realt.

"Quando una persona esclude un intero sistema rappresentazionale, il suo modello e la sue esperienza si riducono" (Bandler & Grinder La struttura della magia).

"Tutti i terapeuti si trovano di fronte al problema di dare a costoro una risposta adeguata. Rispondere adeguatamente in questo contesto significa per noi dare il nostro aiuto al cambiamento dell'esperienza del cliente in una forma che in qualche modo la renda pi ricca. E' difficile che le terapie possano ottenere questo risultato cambiando il mondo. Allora il loro approccio tipico il cambiamento dell'esperienza che il cliente ha del mondo. Gli individui non agiscono direttamente sul mondo, ma vi agiscono necessariamente attraverso la loro percezione o modello del mondo. Quindi le terapie hanno la caratteristica di operare al fine di cambiare il modello che il cliente ha del mondo, e di conseguenza il suo comportamento e le sue esperienze ... La strategia complessiva che il terapeuta ha adottato quella, specificata esplicitamente dal metamodello, di contestare e ampliare le parti impoverite del modello del cliente. Questa assume caratteristicamente la forma sia del recupero (RECITAZIONE) sia della creazione (FANTASIA GUIDATA, DOPPIO LEGAME TERAPEUTICO, ...) di una struttura di riferimento che contraddica, e quindi contesti, le generalizzazioni limitanti che esistono nel modello del cliente" (Bandler & Grinder La struttura della magia).MECCANISMI TRASFORMAZIONALIIl Metamodello si occupa dei MECCANISMI TRASFORMAZIONALI (vedi Meccanismi trasformazionali) che ognuno di noi pone in essere nel proprio linguaggio, trasformazioni che possono cancellare, deformare o generalizzare, nella struttura superficiale (vedi Struttura superficiale) parte delle esperienze sottostanti, custodite nella struttura profonda (vedi Struttura profonda).OBIETTIVO DEL METAMODELLOPermettere all'interlocutore di divenire consapevole della trasformazione avvenuta, attraverso la quale l'esperienza, contenuta nella struttura profonda, giunge alla sua struttura superficiale.STRUMENTI DEL METAMODELLOLe DOMANDE METAMODELLO (vedi Domande Metamodello) e le CONTESTAZIONI rappresentano gli strumenti specifici attraverso i quali permettere all'interlocutore di scoprire la "ricchezza" delle strutture profonde.Tali strumenti possono essere usati anche per comprendere quelle trasformazioni che vengono effettuate per un fine specifico, come per es. quelle dei messaggi pubblicitari.BUONA FORMAZIONE SEMANTICARecuperare la ricchezza delle strutture profonde significa giungere alla "buona formazione semantica", in cui ogni parte del modello stata "esplorata", bloccando l'effetto di impoverimento causato dalle cancellazioni, dalle deformazioni e dalle generalizzazioni.

La funzione di questo esercizio evidenziare e ribattere tali espressioni, chiamate violazioni, in modo da risalire alla corretta esperienza originale.In questo modo il soggetto pu comprendere la sua reale percezione, acquisire consapevolezza e rintracciare pi facilmente soluzioni al proprio problema.Attraverso le domande del metamodello in PNL lesperienza soggettiva viene riorganizzata, aprendo in tal modo la strada a nuove prospettive e ad una visione pi concreta.Il metamodello pu essere molto utile in diverse occasioni: quando vogliamo definire degli obiettivi, quando necessario esplicitare il problema e le possibili soluzioni desiderate, quando si vogliono raccogliere informazioni precise e quando vogliamo accrescere la consapevolezza nostra o altrui sulla realt che ci circonda.In genere risulta pi difficile rintracciare negli altri le violazioni che noi stessi compiamofrequentemente, mentre quelle che non ci riguardano saranno per noi palesi in maniera quasi automatica.Se ad esempio non siamo abituati a generalizzare ma tendiamo a deformare la realt, saremo pi inclini a rilevare le parole e gli atteggiamenti di chi generalizza piuttosto che accorgerci dei comportamenti di coloro che, come noi, tendono a modificare le proprie percezioni.Ecco di seguito alcuni esempi chiarificatori.Generalizzazione PNL

il procedimento con il quale elementi o parti del modello di una persona vengono staccati dalla loro esperienza originaria e giungono a rappresentare lintera categoria di cui lesperienza un esempio. Per esempio utile sapere generalizzare dallesperienza di una bruciatura al contatto con una stufa rovente alla regola che le stufe roventi non vanno toccate. Quindi la nostra capacit di generalizzare essenziale per affrontare il mondo. Con questo meccanismo possiamo utilizzare la nostra memoria, la nostra esperienza passata, per risolvere problemi in situazioni simili. Daltra parte lo stesso processo di generalizzazione potrebbe portare una persona a stabilire delle regole che di volta in volta possono essere opportune o meno La generalizzazione pu diventare un meccanismo bloccante quando ad es. si morsi da un cane e concludiamo che tutti i cani mordono. Da qui se ne deduce che non esistono generalizzazioni giuste, ma ciascun modello devessere valutato nel suo contesto.

Le generalizzazioni si riconoscono dallutilizzo di quantificatori universali (sempre, mai, tutto, ognuno, chiunque, nessuno) e dagli operatori modali che esprimono volont, possibilit e necessit (voglio, posso, devo).Chi utilizza le generalizzazioni tende a perdere molti particolari della propria esperienza, impoverendo il proprio bagaglio di percezioni reali e restringendo le proprie opportunit di scelta; con la programmazione neuro linguistica (Pnl) possibile aumentare tali percezioni.Con il metamodello della PNL possiamo aiutare la persona a recuperare le informazioni perdute e ad apprendere limportanza di riconoscere le differenze.1. STUTTURA PROFONDA E STRUTTURA SUPERFICIALE Ma qual la ragione per la quale mettiamo in atto tutti questi processi? Consideriamo che, in relazione ad ogni individuo, esistono due strutture di percezione: la cosiddetta Struttura Profonda, allinterno della quale possiamo rinvenire la totalit delle informazioni a nostra disposizione, che risiedono nel nostro inconscio, e la Struttura Superficiale, ossia quella linguistica e consapevole, che ci aiuta a trasferire queste informazioni attraverso le cancellazioni, generalizzazioni e distorsioni. Esse, pertanto, ci agevolano allorch, dovendo filtrare tutte le notizie a nostra disposizione, ci consentono di mettere in atto quei processi che, come abbiamo visto prima, ci semplificano lesistenza!Adesso poniamoci una domanda: dovendo parlare a pi persone senza conoscere la loro rappresentazione della realt (struttura profonda), quale sar il linguaggio pi efficace che dovremo utilizzare? Ovviamente quello della struttura superficiale, ossia un linguaggio che utilizzi le cancellazioni, le generalizzazioni e le distorsioni, in maniera tale da lasciare agli interlocutori la possibilit di creare la loro realt non creando conflitti di mappe.

2. COME STRUTTURARE IL LINGUAGGIO: I TRE UNIVERSALI DEL MODELLAMENTO UMANO (CANCELLAZIONI, GENERALIZZAZIONI, DISTORSIONI) Cancellazioni: nomi non specifici verbi non specifici paragoni e giudizi nominalizzazioni

Generalizzazioni: Quantificatori universali Operatori modali di possibilit Operatori modali di necessit

Distorsioni: Lettura della mente Presupposti Causa-effetto Equivalenze complesse

Se ad esempio ascoltiamo una persona che afferma: Non me ne va mai bene una possiamo contestare la sua affermazione in una duplice maniera. In primo luogo possiamo sottolineare il quantificatore (ma proprio mai mai?) o in alternativa, possiamo proporre un contro esempio (e invece c stata una volta in cui hai avuto successo?)Chi fa uso delle cancellazioni percepisce una realt vera ma incompleta: questa situazione pu portare a non rendersi conto delle proprie potenzialit o delle proprie opzioni di scelta.Cancellazione PNL un procedimento con cui, selettivamente, prestiamo attenzione a certe dimensioni della nostra esperienza e ne scartiamo altre. Cos facendo possiamo utilmente orientarci nellenorme quantit di dati che ci provengono dal mondo esterno attraverso i nostri organi di senso. Un esempio e quello della madre che non si sveglia per nessun rumore, ma che in grado di percepire anche un flebile respiro del proprio bambino. Anche la cancellazione tuttavia pu farci perdere, nel suo uso deleterio, importanti aspetti dellesperienza quotidiana. Quante volte ad esempio pu capitarci di considerare solo molto tempo dopo valori positivi di una persona che non ci era molto simpatica; eppure tali valori erano da sempre presenti in quellindividuo, ma semplicemente. non li vedevamo! La cancellazione riduce il mondo a proporzioni che ci sentiamo in grado di maneggiare. Questa riduzione pu essere utile in alcuni contesti, ma pu essere fonte di sofferenza in altri.Pi in particolare, le CANCELLAZIONI si articolano in quattro cosiddette sottocategorie: 1.Nomi non specifici. In base ad essi non specifichiamo il nome od il soggetto al quale facciamo riferimento oppure cancelliamo loggetto nella frase. La gente dice; Possiamo imparare facilmente; I giovani doggi; Gli imprenditori; I sindacalisti. Come potete notare mancano riferimenti specifici, si nominano macro categorie (giovani, gente) senza specificare a chi nello specifico ci si riferisce. Nel caso in cui diceste, ad esempio che i giovani doggi non hanno ben chiara lidea del futuro, potr esistere qualcuno, appartenente a tale categoria, che non si riconosce in quanto da voi detto, magari perch sa perfettamente come affrontare il suo futuro e come raggiungere i suoi obiettivi. Nonostante ci, per, non potr obiettare in alcun modo alla vostra affermazione (in quanto non stato fatto alcun riferimento specifico a Lui) e se lo far, avrete la possibilit, tramite un opportuno ricalco, di elogiarlo in quanto egli rappresenta quello sparuto gruppo di giovani in grado di lottare contro la rassegnazione e la confusione ormai dilagante! 2.Verbi non specifici Grazie ad essi esprimiamo che cosa opportuno fare o non fare, pur non suggerendo come. Bisogna imparare; Dobbiamo migliorare; Vogliamo crescere. Ma come possiamo imparare, migliorare, crescere? Questo non viene detto, in quanto specificando le azioni che potrebbero essere intraprese per la realizzazione di questi obiettivi potremmo scontrarci con le mappe degli altri. Pensate ad una frase quale: Dobbiamo imparare a credere di pi in noi stessi!. Come? Se diceste che per potere fare ci sarebbe sufficiente rischiare maggiormente, sfidando se stessi e gli altri per affermare la propria individualit, come credete che potrebbero reagire tutti coloro che non hanno i valori della sfida e del rischio radicati fortemente in s? Probabilmente non riuscirebbero ad immedesimarsi in quanto da voi affermato. Non facendo dei riferimenti specifici, invece, ognuno potr trovare dentro di s la risposta e, contemporaneamente, non entreranno in conflitto con voi! 3. Paragoni e giudizi Essi vengono espressi senza inserire, per, il termine di paragone o la fonte del giudizio; Parlano troppo; E la maniera migliore. Rispetto a chi o a che cosa, potremmo chiederci? Volendo, potremmo anche fornire la risposta, ma attenzione ad esplicitarla! Valutiamo sempre che, specificando un termine di paragone, potremmo scatenare le obiezioni di coloro che hanno una mappa differente dalla nostra! Supponete, ad esempio, di dichiarare in pubblico che il programma di formazione da voi presentato migliore di quello di coloro che vi hanno preceduto. E se, in sala, ci fosse chi al contrario ha accolto favorevolmente i modelli presentati da altri formatori? Diventereste un bersaglio troppo facile, la polemica verrebbe accesa, e la situazione si complicherebbe. Ma se, al contrario, affermaste semplicemente che il programma da voi presentato il migliore? Rispetto a cosa? Non lo si dice. Rispetto a chi? Non specificato. Le possibilit che qualcuno si opponga, pertanto, ad unaffermazione di questo tipo diminuiranno notevolmente anche se non escludete che ci accada, anzi! ma soprattutto, e questa la cosa pi importante, trasmetterete un messaggio inequivocabile senza esporvi troppo alle critiche! 4. Nominalizzazioni Attraverso di esse utilizziamo termini che, per, in effetti, indicano un processo. Libert; Amore; Lealt. Che cos la Libert? Potete dire di averla mai incontrata? Siete in grado di descriverla? Potreste giurare di averla toccata, ascoltata, annusata? Probabilmente no, visto e considerato che Libert solo un nome che indica un particolare stato danimo, una condizione del nostro essere. Ci sentiamo liberi, siamo innamorati, manteniamo un atteggiamento leale nei confronti degli altri: questi sono tutti dei processi (essere o sentirsi liberi, innamorati, leali) che vengono espressi - attraverso le nominalizzazioni - utilizzando un semplice termine: grazie ad essi possiamo, quindi, permetterci di rimanere vaghi, dando la possibilit a chi ci ascolta di cercare in ci che diciamo il significato per lui pi idoneo. Immaginate un mondo diverso, pi libero, pi giusto, pi sereno!. Chi potrebbe immedesimarsi in questa frase? Chi potrebbe desiderare un mondo di questo tipo? Probabilmente tutti, anche se poi, ognuno, attribuir un significato del tutto personale a termini quali diverso, libero, giusto, serenoEsistono diverse tipologie di cancellazione: la cancellazione semplice non precisa loggetto cui si fa riferimento (ho paura); la cancellazione dellindice non esprime chi compie lazione (bisognerebbe fare qualcosa).Lo spostamento dellindice avviene quando si utilizza il tu anzich l'io (in questi casi ti domandi sempre cosa sia meglio fare); la mancanza di comparativo priva una affermazione del proprio termine di paragone (voglio migliorare la mia vita).Si ha una cancellazione anche quando si utilizzano avverbi che terminano in -mente, che trasformano una valutazione soggettiva in una affermazione universale (ovviamente tu non hai voglia di fare niente), oppure quando il soggetto trasforma una situazione soggettiva in una indipendente dal proprio agire (questo il mio carattere, cosa ci posso fare?).

Passiamo, adesso, alle GENERALIZZAZIONI, le quali si dividono in tre sottocategorie. 1. Quantificatori universali In base ad essi possiamo pronunciare delle affermazioni categoriche, senza specificare nel dettaglio a quali casi ci riferiamo. Mai; Sempre; Ogni volta. Ogni volta che penseremo a questo, la domanda che ne scaturir sorger spontanea. E la risposta sar consequenziale!. Ma possibile che ci si verifichi in tutti i casi, sempre, ogni volta? E immaginabile che, in occasione di uno stesso evento, le domande che ci faremo saranno sempre le stesse? Probabilmente no, ma in questoccasione potr essere per noi funzionale mettere in atto questo processo per guidare il nostro interlocutore nella direzione desiderata! 2. Operatori modali di possibilit Grazie ad essi possibile formulare delle frasi non aventi il carattere della categoricit, anche se in funzione del modo in cui le articoliamo abbiamo comunque lopportunit di dirigere gli interlocutori verso le nostre mappe. Posso; Non posso; Si pu. Pensate a questa frase: Fino ad oggi avete agito in questa maniera. E possibile, per, scegliere tra alternative differenti ed altrettanto funzionali. Ad esempio quella da noi proposta. Cosa avete detto, in definitiva? Non avete fatto altro che proporre un nuovo cammino da percorrere assieme, il vostro, senza che ci, per, venga apertamente esplicitato. In questa maniera, i vostri interlocutori non avranno la percezione di essere stimolati a prendere una decisione in una direzione piuttosto che in unaltra, anche se, in realt, questo il risultato che potreste conseguire! 3. Operatori modali di necessit Essi indicano, come conferma lo stesso termine, la necessit di agire in una determinata maniera. Devo; E necessario; E indispensabile. Pensate alla differenza che intercorre tra una frase del tipo: Prendete in considerazione anche questo aspetto, dato che in precedenza lo avete trascurato! ed unaltra, contenutisticamente identica ma linguisticamente differente: E necessario che voi prendiate in considerazione anche questo aspetto, che prima era stato trascurato. Nel primo caso, la frase formulata verr interpretata come un rimprovero, un ordine, unintimazione. Nel secondo, invece, voi formulerete un comando celato, ed ogni individuo potr, quindi, prendere in considerazione quanto detto da voi senza percepire, per, le vostre affermazioni come delle imposizioni. Le DISTORSIONI sono caratterizzate da quattro sottocategorie: 1. Lettura della mente Grazie ad essa possibile agire come se si conoscesse lesperienza o il pensiero dellaltro Vi starete chiedendo; So che cosa state provando; C curiosit in voi. So a cosa state pensando: anchio, probabilmente, farei lo stesso se mi trovassi nelle vostre condizioni!. Sappiamo veramente a cosa stanno pensando gli altri? Abbiamo davvero una dimensione chiara e precisa dei pensieri, delle paure, delle speranze di ognuno? Sicuramente no! Ma pensate a come una semplice frase del genere possa innescare in chi vi sta di fronte un processo dimmedesimazione. In definitiva, non farete altro che suggerire questo concetto: Io sono come voi: ho gli stessi dubbi, le stesse perplessit, gli stessi sogni. Posso capirvi perch provo le stesse cose!. 2. Presupposti Essi vengono utilizzati allorch si vuole dare per scontato o per assunto qualcosa. Continuando a credere in noi; Ancora una volta; Prima della realizzazione del nostro progetto. Ad esempio, se dicessimo: Continuando a credere in noi, partecipando alle nostre lezioni, vi renderete conto di come cambier la vostra vita!, che cosa intendiamo? Diamo per scontato che le persone che abbiamo di fronte sceglieranno i nostri corsi! Ci non significa che ci avverr senzaltro, ma porremo sicuramente le basi per prospettare ai nostri interlocutori un futuro migliore, ossia quello che abbiamo intenzione di creare! 3. Causa-effetto Attraverso questa categoria leghiamo due eventi interpretandone uno come la causa che innescher il consequenziale effetto Ascoltarmi vi far capire; Se sar eletto le cose cambieranno; Continuando cos finiremo male. Se mi presterete attenzione sarete in grado di capire limportanza di ci che sto per dirvi! Qual la causa? Lattenzione che gli altri dovranno prestarvi. E leffetto? Ovviamente il fatto che ognuno avr la possibilit di comprendere. In questo modo eviterete di chiedere apertamente che gli altri vi ascoltino e, se sarete convincenti e congruenti con ci che direte, porrete senzaltro le basi, ossia i presupposti, per un ascolto attento del vostro uditorio! 4. Equivalenze complesse Grazie ad esse colleghiamo due eventi come se essi fossero equivalenti Ascoltarmi significa migliorare; Volere potere. Se diceste, ad esempio, Credere in noi significa essere liberi. Cosa avete suggerito al vostro uditorio con questa frase? Avete creato unequivalenza complessa in base alla quale il raggiungimento della libert, e quindi la conquista di un sogno, strettamente dipendente dal fatto che si aderisca o meno a quanto da voi espresso. Quanto detto fino ad ora, ovviamente, potrebbe dare adito a delle interpretazioni manipolative, per quanto legittime. Probabilmente qualcuno, infatti, potrebbe pensare che come recitano i luoghi comuni i formatori sono ipocriti, opportunisti, degli attori che vogliono entrare, con gli strumenti della finzione e dellinganno, nella vita di ognuno, convincendoli di avere in comune con loro le stesse sensazioni, al solo fine di ottenere il consenso, e quindi ladesione ai propri progetti, ai propri corsi, alle tesi da loro sostenute. Ma ricordiamo che, in questa sede, si sta tentando solamente di fornire una serie di strumenti funzionali al nostro lavoro. Come, poi, essi verranno utilizzati e perch dovr essere demandato alla coscienza di chiunque se ne servir. Come un chirurgo che, utilizza i ferri del mestiere per salvare la vita del paziente, il buon formatore user i propri mezzi, speriamo, salvaguardando per primo la propria coscienza. Dopo questa precisazione, provate ora a rileggere la prima parte di questa dispensa e vi renderete conto di come siano stati usati costantemente tutti gli universali per dare al messaggio una connotazione ben determinata. Ma come mai funziona tutto ci? Dobbiamo pensare che il nostro cervello un meraviglioso e potentissimo strumento che, per, a livello consapevole soggetto a qualche limite. Ad esempio, esso non pu accettare informazioni incomplete. Se io vi dicessi che.. voi cosa fareste? Provate a notare quanto e come vi soffermerete su questa frase. Tenterete di darle un significato logico: proverete ad immaginare cosa intendessimo dire oppure cercherete di completare voi il periodo, al fine di dargli un senso. In alternativa, rimarrete interdetti pur continuando a riflettere.Se esprimiamo un concetto con un significato non perfettamente definito, anche la mente dei nostri interlocutori tender a completarlo come voi avete fatto prima. Proviamo a pensare ad un discorso come questo: In una situazione come quella attuale, la necessit di migliorare diventa fondamentale. Unendo le nostre risorse potremo ottenere i risultati che desideriamo, riuscendo a dare vita ad un processo di continua crescita che ci porter benessere. Possiamo imparare a farlo. Possiamo farcela. Ma sar importante trovare dentro di noi le risorse necessarie. E quando ci saremo resi conto di quello che siamo stati in grado di realizzare, allora potremo dire ad alta voce che ci siamo riusciti. Ma prima di concretizzare questo progetto bisogna creare le condizioni giuste. Questo ci che faremo! Quanto vi identificate in questa affermazione? A chi pu essere diretta? A chiunque. Notate come laspecificit del linguaggio possa permettere a tutti di trovare, allinterno del discorso, motivazioni valide per partecipare al progetto. Continuando nel nostro viaggio, consideriamo quanto possa essere importante riuscire a trasferire le nostre idee in maniera s generica, ma anche persuasiva. Ricordate, infatti, che aspecifico non significa privo di contenuti, anzi! Abbiamo gi parlato di ci che motiva, che in grado di scatenare emozioni, voglia di fare, partecipazione, unendo tutto questo alla capacit di comunicarlo in maniera tale che possa essere condiviso da quanta pi gente possibile: E la differenza che fa la differenza! Ovviamente, lutilizzo efficace degli universali richiede molto esercizio: applicando un pezzo alla volta, provando e riprovando riusciremo a raggiungere quellautomatismo che ci permetter di agire nella direzione prefissata, avvalendoci di questi strumenti, quasi senza rendercene conto. Per prendere un bicchiere e bere basta pensare di farlo, il resto automatico! Riuscite, adesso, a notare come scrivendo stiamo continuando ad usare il nostro modello? Quante Cancellazioni, Generalizzazioni e Distorsioni riuscite ad individuare? Provate adesso a non pensate al colore blu! Cosa centra ora il blu? Serve ad accompagnarvi verso un altro limite che il nostro cervello ha, a livello consapevole. Esso, infatti, non accetta negazioni! A che colore avete pensato prima? Probabilmente al blu! Ma vi era stato detto di non farlo! Ma ci pressoch impossibile, dato che per negare il cervello ha bisogno di affermare! Purtroppo molte volte, pur non essendone consapevoli, inneschiamo reazioni non desiderate, od almeno non previste. Pensate, infatti, ad un genitore che dice al figlio Non giocare con lacqua!. Magari, fino a quel momento, il bambino non aveva neanche pensato di potere giocare con lacqua. ma - dopo laffermazione del genitore questo pensiero si insinua nella sua mente, si fa pi insistente, il suo sguardo si trasforma ed egli sillumina dato che, adesso, ha a disposizione un nuovo gioco, ossia quello che gli consentir di allagare la casa! Provate, in alternativa, a dire a qualcuno: Non inciampare!. Cosa accadr presumibilmente? Forse egli non cadr, ma probabile che cominci a camminare in modo artificioso, attento a non inciampare e forse, prima o poi, lo far davvero! In che maniera possiamo sfruttare tutto questo? Semplicemente utilizzando le negazioni per affermare il contrario di ci che state dicendo, in modo tale da non far percepire, per, ai vostri interlocutori che state imponendo loro qualcosa. Con questo non voglio dire che siamo i migliori: cosa otterrete pronunciando questa frase? E ipotizzabile che qualcuno sposti la propria attenzione, indipendentemente da ci che apparentemente state affermando, sul fatto che voi siete i migliori? Attenzione per ad usare con parsimonia questo strumento considerato che, allinterno di una stessa frase, troppe negazioni creano confusione. Non ricordate di ricordare di non ricordare. Cosa vuol dire? Quanto tempo ci necessario per capirne il senso? Badate quindi ad un uso funzionale della negazione senza pertanto esagerare!

Deformazione PNL

Con questo processo possiamo letteralmente trasformare la realt introducendo dei cambiamenti nella nostra esperienza sensoriale. Famoso lesperimento in cui venne fatto vedere ad un gruppo di studenti un mazzo di carte con le picche rosse ed i cuori neri; nessuno di loro not alcunch di strano. Appare evidente che quelle facolt che ci permettono di organizzare la realt nella maniera per noi pi creativa e proficua sono le stesse facolt che noi possiamo utilizzare a nostro danno, tanto da portarci a considerare il mondo da unottica estremamente impoverita, causa di problemi e infelicit. Le difficolt che incontriamo non si trovano nella realt ma nella mappa del mondo che ci siamo costruiti. Ne deriva che la soluzione dei problemi non si basa su inutili tentativi di cambiare la realt esterna, ma al contrario su precise operazioni mentali che ci consentano di riorganizzare la esperienza che abbiamo del mondo e di accedere a nuove alternative.Un uso costante di deformazioni, denota un atteggiamento di continua distorsione della realt.La deformazione pu avvenire a livello di causa ed effetto, causando la convinzione che non ci possano essere alternative (quella persona mi fa sempre arrabbiare); oppure si pu alterare la realt attraverso unipotetica lettura della mente altrui (lei mi odia).Un altro esempio di deformazione si ottiene quando si mettono in relazione due situazioni in maniera arbitraria (se lui mi amasse, non farebbe cos).Attraverso le deformazioni si possono formare delle convinzioni errate, senza che il soggetto se ne renda conto.Conoscere ed applicare il metamodello PNL su noi stessi e sulle persone che ci circondano, pu davvero aiutare ad aumentare la propria consapevolezza, contribuendo ad aprire una nuova finestra attraverso cui guardare il mondo.Allinterno di queste 3 classi, vi sono diverse sottoclassi (Quantificatori Universali, Operatori Modali, Verbi non Specificati, Lettura della Mente, Perfomativo Mancante, ecc). Ad esempio, vero che esiste la Generalizzazione, ma al suo interno vi sono Quantificatori Universali e Operatori Modali.

Forse ora capisci perch a molti piennellisti non piace: bisogna studiarselo seriamente e imparare le diverse domande di confrontazione per accedere alla struttura profonda celata dietro la frase.

Ad esempio, supponiamo che qualcuno venga da me per avere una mano. Mi dice che non riesce pi ad avere una relazione seria con una donna perch Tutte le donne sono uguali. Questa frase la partenza per accedere alla struttura profonda. In questo caso mi trovo di fronte ad una generalizzazione, nello specifico Quantificatore Universale identificato da tutte.La confrontazione, in questo caso, si opera ripetendo il Quantificatore Universale emerso e con domande specifiche: Tutte, tutte? Non ci mai stata una volta in cui hai incontrato una donna diversa dalle altre? Non ne esiste al mondo anche sola una diversa ?. lampante che la frase in questione (tutte le donne sono uguali) irreale, per tramite le domande bisogna fare in modo che:

a) se ne renda contob) emerga il vero problema

Nel primo caso, grazie alla magia del Metamodello, potrebbe risolversi il problema; nel secondo caso si potrebbe individuare il nocciolo del problema e/o la credenza celata.Conoscere molte tecniche della PNL serve a poco se non si possiede la padronanza del Metamodello.

Ci sono tanti piennellisti poco capaci, che credono che il Metamodello si risolva in una sola domanda: Cosa intendi specificatamente?. Non cos: ci sono differenti domande in base alla diverse violazioni.Il Metamodello non un generatore di Rapport, non crea empatia. Per questo motivo non bisogna abusarne durante la normale comunicazione. Immagina di avere un amico che ad ogni tua affermazione dica:Ma cosa intendi?, Ma sempre, sempre?, Come fai a saperlo, Rispetto a quale altro?, ecc.. Cosa otterresti? Di stressare la comunicazione e di far esaurire lamicizia!Il Metamodello utile per spezzare obiezioni e muri.

Libro consigliato

La struttura della Magia di John Grinder, Richard Bandler (Astrolabio)CONOSCERE LA MAPPA O LA STRUTTURA PROFONDA Domanda antidoto: Chi o cosa specificatamente? Domanda antidoto: Come specificatamente? Domanda antidoto: Rispetto a chi o a che cosa? Domanda antidoto: Dal nome al verbo Domanda antidoto: Mai? Sempre? Domanda antidoto: Chi o cosa impedisce di..? Domanda antidoto: Cosa accadrebbe se? Domanda antidoto: Come fai a sapere che? Domanda antidoto: Cosa ti porta a credere che? Domanda antidoto: Come X causa Y? Domanda antidoto: Come X uguale a Y?

Abbiamo gi analizzato il meccanismo attraverso il quale ognuno di noi recepisce ed elabora i messaggi che provengono dalla Realt Esterna creando cos una personale Rappresentazione Interna della realt. Questultima, come abbiamo visto in precedenza, non altro che il risultato dellapplicazione di numerosi filtri quali: il sistema dei valori e delle credenze; il 7+-2; i tre universali del modellamento umano (generalizzazioni, cancellazioni e distorsioni); i sistemi sensoriali.Attraverso il sistema dei valori e delle credenze stabiliamo ci che pi o meno importante per noi e perch; il 7+-2 rappresenta il limite massimo di pezzi dinformazione ai quali possiamo coscientemente prestare attenzione in ogni processo cognitivo e di apprendimento; le generalizzazioni, cancellazioni e distorsioni ci consentono di fare emergere ci che normalmente sepolto nel nostro inconscio (passaggio dalla Struttura Profonda a quella Superficiale); i sistemi sensoriali indicano quali sensi usiamo preferibilmente allorch ci troviamo a decodificare la nostra realt interna ed esterna.Manca un ultimo filtro da analizzare, quello che ci consentir di analizzare sotto una nuova prospettiva ogni rapporto interpersonale - sia lavorativo che affettivo - e che ci permetter di avvalerci di nuovi strumenti attraverso i quali potere osservare la realt circostante.

1. I FILTRI DELLATTENZIONEVi siete mai chiesti, fino ad oggi, come funziona concretamente il 7+-2?In altri termini per quale ragione il nostro cervello nel momento stesso in cui si confronta con la Realt Esterna per attingere da essa il maggior numero di informazioni possibile SCEGLIE uninformazione piuttosto che unaltra?Se il numero maggiore di informazioni che noi riusciamo coscientemente a registrare variano da 5 a 9, in virt di quale arcano meccanismo queste informazioni vengono preferite ad altre, a parit di contenuto o dimportanza?Proprio in virt dei metaprogrammi, altrimenti denominati filtri dellattenzione. Attraverso di essi, lo conferma la stessa definizione, ognuno di noi presta maggiore attenzione a determinati elementi piuttosto che ad altri, contribuendo cos, grazie al limite selettivo del 7+-2, a scegliere quel numero massimo di informazioni da noi percepibili che delineeranno la nostra Rappresentazione Interna della Realt Esterna.Attraverso lanalisi dei metaprogrammi sar pertanto possibile comprendere a cosa prestiamo attenzione ogni qualvolta ci confrontiamo con il mondo e le persone.E fondamentale per, prima di procedere ulteriormente su questa strada, precisare che i metaprogrammi non vanno assolutamente confusi con i valori: questi ultimi ci indicano cos maggiormente importante per noi (filtri dellimportanza) mentre i metaprogrammi indicano solamente ci a cui ogni individuo presta maggiore attenzione.

Fatte, dunque, le dovute precisazioni possiamo adesso analizzare pi da vicino i metaprogrammi e le loro sottocategorie.Solitamente distinguiamo tra:

1. Metaprogrammi a selezione primaria 2. Metaprogrammi a selezione funzionale 3. Metaprogrammi a selezione temporale.

1. METAPROGRAMMI A SELEZIONE PRIMARIA

RIEPILOGANDO: METAPROGRAMMI A SELEZIONE PRIMARIA Attivit Informazioni Persone (come e cosa) (perch) (chi) Tempo Luoghi Cose (quando) (dove) (quale oggetto)

I metaprogrammi a SELEZIONE PRIMARIA rappresentano i PRIMI FILTRI che ognuno di noi applica costantemente nellarco della propria esistenza: essi tendenzialmente non mutano con il passare degli anni, e vengono utilizzati in TUTTI i contesti allinterno dei quali ci muoviamo.Essi si dividono i sei sotto-categorie:1. ATTIVITA (come e cosa): identifica la tendenza di un individuo a prestare attenzione alle azioni che svolge e che vengono svolte dagli altri. Questo metaprogramma si individua facilmente dato che di solito esso si manifesta attraverso lutilizzo copioso di verbi.Una persona che utilizza il metaprogramma a selezione primaria attivit risponder a tutte le vostre domande soffermandosi principalmente su ci che ha fatto o che stato fatto. Esempio: (domanda) Cosa ha fatto oggi? (risposta) Stamattina, dopo essermi vestito, sono andato a lavoro, ho chiuso delle pratiche pendenti, sono tornato a casa, ho cenato ed infine sono andato a dormire.A cosa ha fatto riferimento il nostro interlocutore? Alle azioni compiute, senza altri tipi di riferimenti inerenti le persone con le quali ha interagito, al tempo impiegato per svolgere il proprio lavoro, od agli strumenti dei quali si avvalso per potere concludere la giornata lavorativa.2. INFORMAZIONI (perch): coloro che utilizzano questo metaprogramma fanno sempre riferimento al perch delle cose, alla ragione celata dietro ogni azione, pensiero od evento.Esempio: Sono andato a vivere fuori perch avevo bisogno di libert, ho scelto questo lavoro per la voglia dindipendenza, mi considero una brava persona perch non contravvengo mai alle regole imposte dalla societ, ti voglio bene perch riesci a darmi ci di cui ho bisogno.3. PERSONE (chi): gli individui che utilizzano questo filtro fanno, soventemente, specifici riferimenti alle persone con le quali si relazionano. Il loro un mondo popolato da volti, individui e nomi.Esempio: Ti ho mai parlato della mia amica Francesca? E la sorella di Fabio, il mio primo datore di lavoro, quello che avevamo conosciuto alla festa di laurea di Eleonora.4. TEMPO (quando): chi utilizza questo metaprogramma di solito fa costantemente riferimento a parametri temporali ben definiti, avvezzo a specificare quando si verificato levento, a che ora, in quale mese, ecc.Esempio: Ieri mattina mi sono svegliato alle 7.30. Dopo due ore ero gi in aeroporto ed alle 11.00 sono partito. Il volo durato 2 ore e quindi sono arrivato a destinazione con oltre mezzora di ritardo!Attenzione, la persona che utilizza frasi quali: lanno scorso, qualche ora fa, tempo addietro non utilizza il metaprogramma tempo, dato che esso necessita di riferimenti costanti e precisi (nel 2000, alle18, 4 anni fa, ecc.).5. LUOGHI (dove): tutti coloro che utilizzano questo filtro prestano costantemente attenzione ai luoghi ed alla collocazione spaziale di tutto ci a cui fanno riferimento.Esempio: Sono andato a Firenze per visitarla. LArno era bellissimo e la citt era molto vicina a quel paesino dove ero stato da piccolo.

6. COSE (cosa, quale oggetto, quale strumento, quale utensile): se il mondo degli individui che utilizzano il metaprogramma persone circondato da volti e nomi, quello di coloro che si avvalgono del metaprogramma cose pieno di oggetti, di strumenti che vengono puntualmente osservati, elencati e descritti.Esempio: Sono stato a casa di un mio amico: mi ha fatto accomodare nel soggiorno, una stanzetta di pochi metri quadri, con unorribile e puzzolente tappezzeria marrone e con un arredamento vecchio e fatiscente. Pensa che le sedie di legno scricchiolavano, la porta era piena di ditate dolio e su ogni muro vi erano delle crepe spaventose. La casa degli orrori!E ovvio che in questo contesto abbiamo VOLUTAMENTE estremizzato i concetti, isolando i riferimenti ai metaprogrammi per renderli pi identificabili e quindi pi riconoscibili.Considerate per che - in relazione a tali metaprogrammi normalmente, unitamente ad un filtro, ognuno di noi ne applica almeno altri due.Ma come si estraggono i metaprogrammi a selezione primaria?Loperazione molto semplice: basta formulare una serie di domande generiche (preferibilmente domande aperte, ossia domande alle quale non possibile rispondere con un semplice s o no) ed ascoltare le risposte. Appuntiamo i riferimenti fatti alle attivit, informazioni, persone, tempo, luoghi e cose. Quelli pi numerosi inerenti alle categorie suddette rappresenteranno i filtri del nostro interlocutore. In definitiva, estrarremo i metaprogrammi a selezione primaria per quantit.Ma a cosa ci servir conoscere i filtri preferenziali dei nostri interlocutori? Supponiamo di occuparci della selezione del personale per un ente umanitario che ha bisogno di un professionista dotato non solo di preparazione ma soprattutto di umanit e dedizione - che si occupi di minori a rischio. Organizziamo un colloquio con una persona laureata in giurisprudenza che in passato ha lavorato presso il tribunale dei minori. Apparentemente i requisiti ci sono tutti: la competenza, gli studi, lesperienza. Adesso necessario verificare le caratteristiche umane del candidato, visto che le esigenze dellente in questione sono ben precise.Ci troviamo di fronte ad un manager rampante il quale, durante lintervista, non fa altro che prestare attenzione a tutto ci che si riferisce al tempo, ai luoghi ed alle attivit. Persona puntuale e precisa, conosce alla perfezione il territorio e tutti i quartieri a rischio; parla in continuazione di tutte le precedenti esperienze lavorative che hanno arricchito il suo curriculum e si dimostra molto motivato ad intraprendere questa attivit in quanto a suo avviso essa rappresenta un trampolino di lancio per la sua carriera. Ed i bambini a rischio? Nessun riferimento. Non parla di persone, n di esperienze vissute al fianco dei piccoli pi sfortunati.Conclusione? Nonostante la preparazione tecnica molto probabilmente scarterete il candidato, in quanto il suo metaprogramma persone del tutto inesistente e pertanto le sue caratteristiche non sono quelle richieste dallente che vi ha commissionato la selezione.Ma la conoscenza di questi metaprogrammi pu esservi utile anche in altri contesti, ad esempio per persuadere un amico ad accompagnarvi in una vacanza. Sapendo, infatti, che egli applica i metaprogrammi attivit, persone e tempo, ovviamente dovrete sforzarvi di prescindere da riferimenti inerenti il perch della vostra richiesta (voglio che tu venga con me perch sono sicuro che ci divertiremo), dai luoghi che visiterete (in quella zona ci sono delle citt incantevoli) e dalle cose che utilizzerete (durante il viaggio, se senti nostalgia di casa, potremo portare con noi le fotografie delle nostre famiglie). Fate piuttosto riferimento a cosa farete durante la vacanza (potremo fare meravigliose escursioni, andare a mare, fare trekking, giocare a tennis, divertirci in discoteca), alle persone (pensa a tutti gli stranieri che incontreremo, a tutte le persone con le quali ci relazioneremo), al tempo che trascorrerete assieme (ci vogliono solo due ore per arrivare a destinazione e poi immagina quanto ci divertiremo per una settimana intera, io e te, 24 ore su 24!).Pertanto, indipendentemente dalle persone con le quali vi relazionerete e dal perch, pensate soltanto che avrete uno strumento in pi per osservare, analizzare ed utilizzare queste informazioni (le quali vi daranno utili indicazioni sulle competenze, predisposizioni e potenzialit del vostro interlocutore) al fine di raggiungere in maniera efficace i vostri obiettivi!

DIREZIONE (indica quale approccio ognuno di noi ha nei confronti di qualsiasi evento, decisione, azione). In ogni contesto, infatti, chiunque pu essere: VERSO (si presta maggiore attenzione obiettivi che si intendono raggiungere) LONTANO DA (si presta maggiore alle conseguenze che si vogliono evitare attenzione agli od ai rischi che si possono correre) Es. Voglio studiare per non Es. Voglio studiare correre il rischio di essere bocciato perch voglio essere promosso Normalmente la ragione per la quale ogni individuo spinto ad agire in una direzione piuttosto che in unaltra dovuta al fatto che ognuno di noi, nella propria vita, agisce in funzione di due motivazione fondamentali:- per avvicinarsi al PIACERE - per allontanarsi dal DOLOREChi, in un determinato contesto, pi propenso ad avvicinarsi al piacere si esprimer in termini di verso (Voglio lavorare bene per avere una crescita professionale, per potere migliorare la mia posizione in azienda, per favorire un mio inserimento allinterno del team); viceversa chi sempre nello stesso contesto vuole principalmente allontanare rischi, evitare delusioni o dolori si esprimer in termini di lontano da (Voglio lavorare bene perch non voglio essere licenziato e perch voglio evitare che i miei colleghi mi discriminino).Ma com possibile estrarre il metaprogramma direzione? Semplicemente formulando domande quali: Cosa ti spinge a? Perch fai? Per quale ragione hai deciso di?Attraverso queste domande il vostro interlocutore vi fornir delle informazioni precise in merito al suo approccio (verso/lontano da) relativo al contesto in questione.Ricordate, inoltre, che ognuno di noi in un contesto ben specifico - tendenzialmente tende ad esprimersi sempre nella stessa direzione, anche se difficilmente incontreremo un verso od un lontano da puri. Ad esempio, immaginiamo di chiedere ad un nostro amico la ragione per la quale ha deciso di presentare le dimissioni allazienda presso la quale ha lavorato per anni. Egli vi risponde: Ho deciso di andarmene perch volevo evitare che la situazione degenerasse. Inoltre volevo allontanarmi da quellambiente statico e lassista che ormai non mi stimolava pi. Ma soprattutto sai perch ho deciso di non continuare a collaborare con questo team? Perch voglio trovare qualcosa di meglio, voglio crescere professionalmente ed umanamente e con loro, di sicuro, non ci riuscir mai!.Cosa avete notato di particolare in questa risposta? Il nostro amico si pronunciato con una percentuale maggiore di lontano da anche se ad un certo punto ha utilizzato dei predicati verbali esprimendosi in termini di verso (voglio trovare qualcosa di meglio, voglio crescere professionalmente ed umanamente). Questo ci dimostra, quindi, che raramente troveremo un individuo assolutamente verso o lontano da qualcosa, anche se poi nel relazionarci con lui potremo funzionalmente individuare quale metaprogramma direzione utilizza preferibilmente in quel contesto, al fine di ricalibrare la nostra comunicazione con lui.2. RAGIONE: indica ci da cui motivato ogni individuo. In particolare indica se questultimo motivato da: POSSIBILITA NECESSITA (presta maggiore attenzione (presta maggiore attenzione a ci alle alternative ed alle scelte) al dovere ed al necessario)

Es. Ho deciso di cambiare lavoro Es. Ho deciso di cambiare lavoro perch c la possibilit di perch necessario, perch crescere. devo crescere.

Per estrarre il metaprogramma ragione le domande da formulare sono:Per quale motivo? Perch fai questo? Perch hai deciso di agire cos?La risposta verr formulata in termini di possibilit o di necessit.3. CONTROLLO: attraverso questo metaprogramma possibile stabilire se lindividuo, in un contesto particolare, agisce direttamente sulla realt oppure se attende che qualcosa accada dallesterno per poi potere reagire. In altri termini ognuno di noi pu essere:PROATTIVO REATTIVO ( lindividuo stesso (lindividuo reagisce agli eventi) a provocare gli eventi, ad agire in prima persona)

Es. Mi sono iscritto a questa Es. Mi sono iscritto a questa Facolt universitaria perch facolt perch nelle altre voglio avere pi possibilit non cerano pi posti. di trovare un lavoro dopo la laurea. Esempi di domande di estrazione: Com andata oggi? Come va il lavoro?Il vostro interlocutore non potr che rispondervi svelandovi, cos, in seguito a domande specifiche, la sua proattivit/reattivit

4. REFERENZA: indica il parametro utilizzato dallindividuo nel valutare le proprie azioni e decisioni. Attraverso questo metaprogramma, infatti, possibile capire se il nostro interlocutore utilizza una referenza: INTERNA (presta maggiore attenzione al suo parere, alle sue decisioni. Si ritiene responsabile delle sue azioni senza demandare nulla, neanche approvazione, agli altri)Es. Sono convinto di aver lavorato bene, oggi

ESTERNA (si preoccupa moltissimo del parere degli altri, chiede continue conferme alle sue azioni a chi gli sta accanto) Es. Oggi ho lavorato molto bene perch me lhanno detto i miei colleghi ed anche i miei superiori.

Possibili domande di estrazione: Come fai a sapere che? Probabili risposte: Perch me ne sono reso conto (referenza interna) Perch me lhanno detto! (referenza esterna)E possibile, in alcuni casi, che un individuo presenti una referenza interna con check esterno o, viceversa, una referenza esterna con check interno. Nel primo caso, lindividuo attribuisce la responsabilit, il merito o la colpa delle sue azioni/decisioni/opinioni a se stesso anche se gradisce una conferma dallesterno (es. Sono convinto di aver agito in buona fede ma il fatto che me lo abbiate confermato anche voi mi rende ancora pi sereno!); nel secondo caso, lindividuo presta molta attenzione ai pareri degli altri anche se prende in seria considerazione anche le proprie opinioni (es. Gli altri mi confermano che ho agito in buona fede ma importante anche quello che penso io!).

5. RELAZIONE: indica come lindividuo decodifica le informazioni a sua disposizione. In particolare, ogni persona potr essere:

ADEGUANTE (individua principalmente le similitudini tra le cose, gli eventi,ecc.)Es. La scuola superiore e luniversit hanno in comune il fatto di non preparare adeguatamente lo studente al mondo del lavoro

DISADEGUANTE (focalizza la sua attenzione sulle differenze esistenti tra le cose)Es. La scuola superiore e luniversit sono differenti in quanto adottano due metodologie diverse

Domande di estrazione: Che relazione esiste tra X ed Y?Che rapporto esiste tra X ed Y?Ricordate che nella formulazione delle domande dovrete fare attenzione a non condizionare la risposta del vostro interlocutore. Infatti, se anzich chiedere il tipo di relazione esistente tra due elementi chiedeste quale differenza o similitudine sussiste tra di essi, ovviamente la risposta verrebbeinfluenzata. Pertanto, siate sempre molto attenti a non influenzare il feed-back del vostro interlocutore: in caso contrario, lesito della vostra ricerca sar gi viziato in partenza!

Modello IPNOTICOIl modello ipnotico .... il contrario del Metamodello!Si parla di modello ipnotico di Milton Erickson (Milton Model) con riferimento a quella serie di schemi linguistici che hanno il potere di portare l'attenzione e la mente dell'interlocutore in una particolare direzione.Una delle caratteristiche del Milton Model che pu anche essere visto come un metamodello al contrario, molte categorie, infatti, si trovano anche a coincidere!Es. Cancellare/acquisire informazioniSe una persona cancella informazioni (es. sto male) e noi vogliamo vedere cosa c' nella mappa di questa persona possiamo fare domande di precisione del metamodello.Al contrario, se una persona ci dice mi piaci quando fai o dici X possiamo GENERALIZZARE questo momento cancellando informazioni e rispondendo qualcosa del tipo quindi ti piaccio? (nota: questa non funziona a fine seduttivo... solo un esempio!)

La Madre delle Categorie ipnotiche/di precisione: la PRESUPPOSIZIONEPerch cos importante? Perch la categoria che alla base del linguaggio. E' ci che presupposto come vero/esistente quando comunichiamo.Se dico: mia sorella si sposaCapisci questa frase semplicissima?La seguente frase contiene una serie di presupposizioni, e l'unico modo per te di comprendere quello che ti dico accettarle come vere.Innanzitutto che io abbia una sorella e che esista. Poi che esista un istituto che quello del matrimonio. Poi che abbia qualcuno (o qualcuna) che se la prende.Cosa succede di solito? Che le presupposizioni svelano cosa vero ed esistente nella mente di chi parla. E per questo sono potentissime come strumento comunicativo.Ecco qualche esempio:perch fai questo? Sei un ragazzo intelligente!la smetterai di prendermi in giro?nonostante tutto ce l'ho fattaCosa deve essere vero nella mente di chi produce queste frasi affinch abbiano un senso? Come puoi iniziare ad essere pi attento alle presupposizioni?Metamodello - Estrarre InformazioniCancellazione cancello una parte dell'esperienzaMetamodello non mi piace-> mancano informazioni possibili risposte: cosa non ti piace di lui? (specifica, potrebbe estrarre uno stato NEGATIVO) in che senso non ti piace? (specifica il modo in cui il verbo non specificato altra categoria del metamodello potrebbe estrarre chi ti piace, invece? (porta la persona in una direzione diversa, potrebbe essere troppo invasiva se l'argomento importante) cosa dovrebbe fare per piacerti? (apre la possibilit che la persona possa piacere, ma sposta la responsabilit su qualcosa che dovrebbe fare/non fare) come dovresti essere per far si che ti piaccia? (stessa domanda di prima, ma la responsabilit su chi esprime il giudizio)Milton Model Si cancellano informazioni di proposito. Es. abbiamo lavorato tanto per voi!, sogniamo di ottenere la conoscenza!, etc..... Mancanza di Indice referenzialenon mi sopportano..... chi? Manca l'indice referenziale, chi COMPIE l'azione.Dal punto di vista persuasivo presente con frasi del tipo credono in te, ti vogliono bene, etc...Verbi non specificati mi ignora....... in che modo? Per alcuni ignorare significa che una persona non rivolge loro lo sguardo per un mese. Per altri basta non essere il primo pensiero della vita di un altro per sentirsi ignorati. Quindi... cosa significa nella mente della persona con cui parlo questa affermazione?Posso utilizzare questa categoria persuasivamente con frasi del tipo so che imparerai, sperimenti questo, etc...Nominalizzazioni amore, attenzione, etc.. Le nominalizzazioni sono dei processi mentali dinamici che vengono CRISTALLIZZATI in una parola, bloccandone il significato. Pensa alla differenza che c' tra dire sto prendendo una decisione oppure sto decidendo.... quale pi dinamica?

Limiti del Modello del MondoQuantificatori Universali Un quantificatore universale una di quelle particelle come sempre, mai, etc.. che UNIVERSALIZZA una situazione. Prendi questo esempio: non faccio mai niente di giusto Se siamo fortunati :-) la persona in questione sta creando questa generalizzazione basandosi su 5, 6 esperienze... ma cosa succede quando crea una convinzione di questo tipo? Si PRECLUDE la possibilit di fare meglio creandosi un limite Come superare questo tipo di malformazione? La migliore strategia il controesempio. es. mai nulla di giusto? Eppure ti vedo che hai le scarpe allacciate bene.... sei pettinato... sniff.. odori anche bene... dai, qualcosa di giusto ogni tanto la fai? es. CHIEDIGLI di fare un compito di qualsiasi tipo (passami questa cosa, apri la porta, etc..) e dopo che lo ha concluso digli vedi che qualcosa di giusto ogni tanto la fai? Ora dammi anche 2mila euro! :-)Esercizio Trova 20 MODI creativi per superare un limite di questo tipo Operatori Modali Gli operatori modali indicano come graduata linguisticamente la possibilit e la necessit. Ci un riflesso di come organizzata la mente di una persona.non posso dirgli la veritchi te lo impedisce? come sarebbe se glie la dicessi?Esercizio. Scrivi 20 frasi che utilizzano gli operatori modali per esprimere un limite (es. Posso, devo, potrei, dovrei, avrei bisogno di, etc..). Distruggi in modo colloquiale ed ironico quel limite. Almeno 3 Esempi per frase.

Malformazioni SemanticheCausa/Effetto La causa/effetto una malformazione del pensiero della persona che implica che un evento esterno sia la causa di un effetto interno. E' un pattern presente sia in positivo (la ferrari mi fa sentire un dio ;-)) che in negativo (sono triste perch sei in ritardo). In entrambi i casi, a mio avviso, sempre bene chiarire questo schema di pensiero perch TOGLIE LA RESPONSABILITA' dalla persona (sia in positivo che in negativo) e quindi la rende poco stabile emotivamente.Di solito si risponde con una frase del tipo in che modo il fatto che io sia in ritardo ti intristisce? E se fossi andato a comprarti delle rose? oppure con un controesempio.Lettura del Pensiero Logicamente quasi l'opposto della causa effetto... in questo caso pretendiamo di vedere dentro la mente dell'interlocutore basandoci su un dato esterno spesso non specificato.sei sorpreso -> cosa te lo fa credere?, quando hai deciso che io sono sorpreso?, quando hai iniziato a crederlo? (tutte queste risposte presuppongono che il giudizio espresso sia frutto di una convinzione della persona che lo esprime e non la realt)Mancanza del performer (inglese: lost performative) E' un giudizio che viene espresso da una persona senza che questa si prenda la responsabilit di tale giudizio. Ad esempio quando si dice la cosa giusta......... sono d'accordo, ma..... la cosa giusta per chi? Chi lo dice?

Schemi comunicativi Ipnotici di EricksonIdea di DIREZIONALITA' E' fondamentale partire con un obiettivo comunicativo in mente. L'idea alla base deve essere quella di impostare una direzione e di essere coerenti con quella posizione. Se non siamo coerenti ci emerge a livello linguistico.Esercizio1) stabilisci un obiettivo 2) Decidi uno stato emotivo finale 3) Decidi una sequenza di stati emotivi che ti porti allo stato finale 4) Imposta il discorso utilizzando frasi ipnotiche che ti portino in quella direzioneTra i primi pattens ipnotici di erickson ci sono quelli del cosiddetto Metamodello al Contrario, in quanto si possono utilizzare TUTTI gli schemi del metamodello per creare VOLONTARIAMENTE dei limiti del modello del mondo, delle malformazioni semantiche e per cancellare informazioni. (vedi gli esercizi dei video).A questi pattens si accompagna l'utilizzo di ulteriori schemi specifici:Utilizzo delle Presupposizioni Ricorda, quando viene presupposto qualcosa considerato come VERO dal cervello, per cui se utilizzate con eleganza le presupposizioni sono uno strumento persuasivo notevolmente efficace. Proposizioni temporali prima, dopo, durante... creano un tipo di logica spazzatura creando delle cause/effetto nella mente delle persone che NON ESISTONO. Particolarmente utili quando si creato un rapporto e si vuole andare in una direzione specifica. Es. dopo che ti sei seduto comodamente puoi sentire come ti rilassi sempre di pi.. etc.. Numerali Ordinali (e cardinali) Il funzionamento molto simile allo schema precedente, in questo caso si crea un ordine nella mente dell'interlocutore. Es. la prima cosa che fa una persona che vuole cambiare decidere cosa vuole, la seconda cosa, spesso, cercare un professionista competente e lavorare con questa persona, la terza iniziare ad andare da solo nella direzione che desidera per il semplice fatto di aver preso l'impegno con se stesso... Oppure La cosiddetta falsa scelta, pone le persone di fronte a due possibilit, entrambi decise da noi. Es. Puoi smettere di fumare dopo la prima o la seconda sessione, dipende da te predicati di consapevolezza Sono quei predicati che spostano la consapevolezza dell'interlocutore su particolari sui quali al momento non al corrente, in molti casi addirittura CREANDO ci su cui la persona si focalizza... es. quando sei rilassato ti rendi conto che la mia voce inizia a risuonare nella tua testa. Avverbi ed aggettivi Utilizzati per spostare l'attenzione dell'interlocutore su di essi e per presupporre quindi il resto della frase come vero. Es. sei totalmente curioso di scoprire cosa insegner al prossimo seminario? (presuppone l'interessamento! E' una domanda che si limita a graduare l'interessamento che gi presupposto presente). verbi ed avverbi che implicano un cambiamento di tempo Sono quelli come cominciare, procedere, smettere di, terminare, gi, tuttora, etc... Vengono utilizzati allo stesso modo di quelli illustrati nella categoria precedente. Es. puoi continuare a migliorare (presuppone che la persona stia migliorando)

Aggettivi ed avverbi di commento sono quegli avverbi ed aggettivi come finalmente, fortunatamente, fantastico, splendido, grandioso, etc.. Il meccanismo di funzionamento si basa sempre sulle presupposizioni. Es. fortunatamente sei una persona che sa quello che vuole Di solito dopo la parola fortunatamente si pu mettere qualsiasi cosa e passa come presupposizione!Forme di estrazione indirette.Comandi Nascosti & Sottolineatura per Analogia Il comando nascosto in Italiano DIVERSO da come Erickson poteva gestirlo nella lingua inglese. Si intende normalmente come comando nascosto una parte di frase che, sia dal punto di vista grammaticale che tonale, si stacca dal resto e pu assumere un significato di comando a se.Es. Non dico che DEVI STUDIARE, dico solo che quando STUDI DI PIU' capita che per magia tutto diventa pi facile ed INIZI A MIGLIORARE IL TUO RENDIMENTO La parte evidenziata una sottospecie di comando ;-) Normalmente si marca in modo analogico (vedi video) questa parte per farla staccare dal resto della frase e farla percepire come diversa dall'inconscio.Domande inserite nella frase mi chiedo se riesci a capire questo schema del Milton Model senza la necessit di spiegarlo (altrimenti guarda i video!)Uso del NON La negazione non viene percepita dall'inconscio, per cui sconsigliato utilizzare il non... ovviamente lo si pu utilizzare quando necessario o desiderato inserire una immagine di un certo tipo nella mente delle persone e non prendersene la responsabilit. Es. non dico che devi mandarmi una testimonianza entusiasta... e nemmeno che devi acquistare nuovi prodotti... fortunatamente infatti i miei clienti imparano quello che faccio e dopo sono impegnati a vivere la loro vita piuttosto che evangelizzare gli altri... in ogni caso sapere quanto hai beneficiato di quello che hai imparato mi fa piacere... Postulati Conversazionali. Sono tecnicamente delle domande alle quali si risponde si/no. Ma che di solito estraggono uno specifico COMPORTAMENTO del destinatario. Es. Sai che ora ? Hai un euro?Citazioni Un altro modo per deresponsabilizzare la propria comunicazione... metterla in bocca ad un'altra persona! un grande fisico teorico sostiene che...Ambiguit ti chiauo dopo le 7 di sera... (se non guardi i video questa non la capirai mai... :-))Metafore Una POTENTISSIMA forma di comunicazione ipnotica. Se vuoi saperne di pi leggi qualcuno dei libri consigliati nella bibliografia.

Appendice 1- I Metaprogrammi (vedi i video per una spiegazione dettagliata)Metaprogrammi Principali Proattivo (inizia le cose, veloce, frasi brevi) Reattivo (ci pensa su, prova, aspetta...)Direzione Verso (verso le cose positive, raggiungere, obiettivo, goal, etc..) Via Da (risolvere, evitare, etc..)Referenza interna (so quello che meglio per me) esterna ( mi dicono che...)Attenzione Se stessi AltriRagioni Opzioni (possibilit, variet, etc..) Procedure (storie lunghe, come, per forza cos in sequenza, etc..)Blocchi di informazioni Grandi Pezzi di informazione Piccoli Pezzi di informazioneParagoni Similarit DifferenzaSorting patterns persone luoghi informazioni attivit coseTempo in time through timePianificazione nel tempo: breve/medio/lungo termine

Appendice 2 Esercizi AggiuntiviNota. Questi esercizi appartengono al curriculum standard, con un p di fantasia puoi facilmente adattarli per svolgerli da solo oppure puoi guardare i video con un amico ed esercitarti con lui!Predicati e congiunzioniGruppi da 51. La prima persona crea una frase usando un predicato visivo ed una congiunzione es: Ti vedo e.. (indicando la persona che segue) La seconda persona completa la frase usando a sua volta un predicato visivo ( ricalco del sistema rappresentazionale) es: Ti vedo bene mentre.. Tutti membri del gruppo provano a turno. Ripetere il giro usando predicati uditivi. Ripetere usando predicati cinestesici.2. La prima persona crea 2 frasi usando due predicati di differenti sistemi rapppresentazionali e due congiunzioni es: Ho visto una tigre e lho sentita ruggire quando..Fare fare a tutto il gruppo usando differenti predicati3. La persona 1 crea tre 3 frasi usando tre differenti sistemi rappresentazionali e tre diverse congiunzioni(nessi causali) es: Ho visto una tigre e ho sentito ruggire cos mi sono spaventato perch..NOTA: E importante che la persona che continua il giro non ripeta la congiunzione ma semplicemente continui la frase nel sistema rappresentazionale dellultimo che ha parlato.3. La prima persona crea una frase, predicati con differnti sistemi rappresentazionali e nessi causali(congiunzioni). La seconda persona continua la sequenza ricalcando la il ritmo continuando a creare 3 frasi usando i differenti sistemi rappresentazionali e nessi causali.Farlo fare a turno a tutto il gruppo.Patterns linguisticiGruppi da 51. Creare 10 frasi usando le presupposizioni 2. Creare 10 frasi usando i postulati di conversazione 3. Creare 10 frasi usando le citazioni 4. Creare 10 frasi usando comandi incastrati 5. Creare 10 frasi usando le minori strutture incluse 6. Creare 10 frasi usando postulati di conversazioneIl linguaggioGruppi da 4 Una persona a turno crea una frase con un postulato di conversazione. Presta a ttenzione a quale effetto pensi che il tuo postulato di conversazione suscita su chi ascolta. Usa il postulato di conversazione su un'altra persona del gruppo di pratica e nota se leffetto che vuoi suscitare viene generato. Prova con la persona successiva.Linguaggio e tonalitGruppi da 5 Crea una frase che contenga un comando incastrato ed una domanda incastrata. Leggile al tuo gruppo. Chiedi un feed-back al tuo gruppo riguardo la tonalit: Quello che hai detto suona come un comando o una domanda? Modifica in relazione al feed-back ottenuto

Utilizzo del linguaggio5) Crea 100 buoni esempi di ogni Milton Pattern che hai imparato. Riempi un foglio per ogni pattern.6) Combina ed utilizza simultaneamente nel tuo gruppo, tutti i pattern che hai imparatoLinguaggio- Il MetamodelloGruppi da 31. Crea delle frasi per ognuna di questa categorie:- Cancellazioni D - Mancanza di indice referenziale - Verbi non specificati - Limitazioni selettive2. La prima persona legge le sue frasi. La seconda persona identifica il metamodello ed interviene. Provare a turno allinterno del gruppo 9 volte.Linguaggio Il metamodello1. Come nellesercizio precedente usando le segenti distinzioni: - Quantificatori universali - Operatori modaliLinguaggio Il metamodelloGruppi da 31. Come nellesercizio precedente ma con le seguenti parti- Causa-effetto - Lettura del pensiero - Performative perdute- Nominalizzazioni - Equivalenze complesseLinguaggio- Il metamodelloGruppi da 3 Una persona parla mentre le altre due segnano ed identificano le parti del metamodello ed intervengono. Provare a turno.Linguaggio Presupposizioni1. La persona A crea una frase2. La persona B attraverso E identifica le presupposizioni3. Provare a turno allinterno del gruppoTrovare le domande attraverso le presupposizioniGruppi da 21. La persona A chiede Cosa desideri? e la persona B risponde con unaffermazione.2. La persona A identifica quale presupposizione contenuta nellaffermazione3. La persona A decide Quale informazione voglio?4. La persona A decideChe domanda devo fare per ottenere questa informazione?.5. La persona A pensa a Quali sono le presupposizioni in questa domanda?.6. La persona A formula la domanda.7. Scrive la domanda8. La persona A ha ottenuto linformazione che desidereava?9. Provare a turno

Patterns di linguaggio ipnoticoGruppi da 21. Modella la posizione del corpo del tuo compagno.2. Presta attenzione al ritmo della sua voce.3. Presta attenzione al ritmo della sua respirazione.4. Inizia a parlare circa il fatto che la tua mano salir esattamente tanto lentamente quanto umanamente possibile usando i seguenti patterns:- Vincoli o congiunzioni - Mancanza di indici referenziali - Frasi interrotte - Locuzioni prive di indici referenziali5. Sulle congiunzioni, rimarca analogicamente usando anche il volume della voce(es: e, mentre) e al momento giusto, la persona successiva inizia a parlare riprendendo ed usando gli stessi pattern linguistici.6. Ripetere lesercizio a turno