Corso oa lezione 9 - gallbraith

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Lezione 9 Incertezza, complessità e organizzazione: il modello di Galbraith (Cap. 9: pp. 253-275 – Tomasi, 2006) Università degli studi di Trieste A.A. 2010/2011 Docente Antongiulio Bua mail: antongiulio(dot)bua(at)gmail(dot)com

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Lezione 9Incertezza, complessità e organizzazione: il

modello di Galbraith

(Cap. 9: pp. 253-275 – Tomasi, 2006)

Università degli studi di TriesteA.A. 2010/2011

Docente Antongiulio Bua

mail: antongiulio(dot)bua(at)gmail(dot)com

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Contenuti

1. Il modello di Galbraith• Le ipotesi di partenza• Incertezza• L’origine dell’incertezza• Complessità informativa e sue

determinanti• La gestione della complessità• La riduzione della complessità

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Le ipotesi di partenza

1. Struttura organizzativa insieme di elementi che consentono disvolgere compiti con diverso grado di predicibilità (variabileindipendente)

2. Grado di predicibilità dei compiti legato al volume delleinformazioni da raccogliere e da elaborare per svolgere efficientemente undeterminata attività

3. Dato un obiettivo di efficienza, la differenza tra le informazioni necessariee le informazioni disponibili quando si COMINCIA l’attività (task)definisce il grado di incertezza del compito

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Incertezza1. Incertezza cognitiva: turbolenza e complessità

dell’ambiente che rendono difficile generare modelliinterpretativi della realtà

2. Incertezza sostanziale forte: difficoltà a identificare apriori gli scenari possibili e a valutare le loro probabilità diaccadimento

3. Incertezza sostanziale debole: anche quando si è ingrado di identificare i possibili scenari, è problematicocomprendere quali di questi si realizzerà

1. Interna (dipende ad es. da tipologie di lavoratori ,tipologie di lavorazioni, complessità dei prodotti, tipologiadi processo adottato etc.)

2. Esterna (dipende ad es. da numerosità clienti, prodotti,mercati, fornitori)

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L’origine dell’incertezza

P → In= f( Ir – Id)

P : Predicibilità dei compiti

In :Incertezza

Ir: Ampiezza delle informazioni richieste per un efficace svolgimentodel compito e, più ingenerale, per un efficace funzionamento delsistema organizzativo

Id: Ampiezza delle informazioni già disponibili per un efficacesvolgimento del compito e, più ingenerale, per un efficacefunzionamento del sistema organizzativo

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Complessità informativa

P → In = f (Ir – Id)

Ir = C

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Complessità informativa e sue determinanti

CO

MP

LES

SIT

A’

=

A. Numerosità

B. Disomogeneità

C. Variabilità

D. Interdipendenza

(degli elementi da gestire)

X

E. Pressione esterna

F. Pressione interna

(sui risultati)

“Complessità potenziale”

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Complessità informativa

Complessità informativa

(Δ informazioni)

Livello di efficienza atteso

(Numerosità e dinamismo degli elementi decisionali)

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La gestione della Complessità (a)Complessità informativa (variabile indipendente)

Modalità di gestione della complessità informativa(variabile dipendente)

NullaBassaMedia

AltaAltissima

Regole, procedure e programmicapi (la gerarchia)

Delega su obiettivi

Riduzione della

complessità

Aumento delle capacità

elaborative

Azionisemplici

Azioni complesse

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La gestione della Complessità (b)

AREA DELLE SOLUZIONI SEMPLICI AREA DELLE SOLUZIONI COMPLESSE

(1)Regole,

proceduree programmi

(2)Gerarchia

(3)Delega

su obiettivi

(4) Sistemi inform. verticali(5) Relazioni laterali(6) Socializzazione

(7) Unità autosufficienti(8) Risorse in eccesso

(9) Gestione dell’ambiente

Aumento delle capacità elaborative

Riduzione dellacomplessità

Gestire

Semplificare

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Riduzione della complessità

1. Unità autosufficienti: definire task “self-contained”ovvero task gestiti da gruppi dotati di risorse sufficienti per:

a. eseguire l’intera operazioneb. progettare l’organizzazione per processi (superamento

della diversità di obiettivi da perseguire e riduzione dirichieste da gruppi esterni)

2. Risorse in eccesso: creare slack di risorse (inventory levelo capacità di produzione aggiuntiva)

3. Gestione dell’ambiente: ridurre la complessitàambientale (ridurre il numero di prodotti offerti, ridurre lapressione del fattore tempo o la necessità di previsione)