Corso oa lezione 6 - var. sociali

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Lezione 6 Le variabili sociali (Cap. 5: pp. 135-177 – Tomasi, 2006) Università degli studi di Trieste A.A. 2010/2011 Docente Antongiulio Bua mail: antongiulio(dot)bua(at)gmail(dot)com

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Lezione 6Le variabili sociali

(Cap. 5: pp. 135-177 – Tomasi, 2006)

Università degli studi di TriesteA.A. 2010/2011

Docente Antongiulio Bua

mail: antongiulio(dot)bua(at)gmail(dot)com

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Contenuti

1. Perché il gruppo?2. Tipologie di gruppi3. Condizioni di efficacia dei gruppi4. La cultura organizzativa

• Il sistema dei ruoli• Il controllo• Le relazioni d’influenza• La leadership• Il conflitto• La comunicazione

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Perché gli individui si uniscono in gruppo

Perché si formano i gruppi• Con le parole di Maslow

– Bisogno di appartenenza• Con le parole di McClelland

– Bisogno di affiliazione

Cosa è un gruppo• Un soggetto sociale organizzato che esprime

comportamenti e valori propri• Non una somma di componenti• Ma un insieme (formale o meno) di soggetti

interdipendenti• Una totalità dinamica

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Tipologie di gruppi

Gruppi primari

Gruppi organizzativi Gruppi d’interesse

Gruppi secondari

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EFFICACIA in termini di:• produttività / performance• comportamenti / atteggiamenti

FATTORI di CONTESTO• caratteri del settore• caratteri dell’organizzazione

cultura organizzativapolitiche del personale

• caratteri del gruppostrutturacomposizionesponsorship

• grado di maturità• norme e meccanismi dicontrollo• relazioni di influenza• team leadership• conflitti• comunicazione

DINAMICHE di GRUPPO

Condizioni di efficacia dei gruppi

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“un insieme di assunti di base – inventati, scoperti o sviluppati da un gruppo determinato quando impara ad affrontare i propri problemi di adattamento con il mondo esterno e di integrazione al suo interno – che

si è rivelato così funzionale da essere considerato valido e, quindi, da essere indicato a quanti entrano

nell’organizzazione come il modo corretto di percepire, pensare e sentire in relazione a quei

problemi” (Schein, 1990, p. 35)

La cultura organizzativauna definizione

Fattori di contesto

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La cultura aziendale

COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO

La cultura organizzativa èun fenomeno multilivello

Relatore
Note di presentazione
L’iceberg è una metafora attraverso cui è rappresentabile la cultura aziendale: alcuni aspetti sono visibili, altri no. Il comportamento è legato a entrambi. Per cambiare il comportamento occorre agire su entrambi i livelli: gli strumenti (la parte visibile) e la “pancia (la parte “sommersa”). I due fronti presuppongono azioni e modalità/tempi diversi. I cambiamenti solitamente partono dalla parte visibile, ma se non si cambia anche la parte “sotto il pelo dell’acqua” non si realizza un vero cambiamento, anzi, si rischia di tornare indietro.
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La cultura organizzativaesempio: Trilogy Software

• Liemandt ha costruito la cultura distintiva della Trilogyattraverso uno dei processi di selezione e di socializzazionepiù rigorosi mai visti nel mondo del business. La Trilogyricerca giovani ambiziosi e di talento nei College degli USA

• Dopo che i dipendenti sono stati assunti, passano tre mesi allaTrilogy University dove si legano gli uni agli altri e sviluppanoconoscenze relative all’azienda e al settore del software.Lavorano sui progetti per migliorare i prodotti e crearne dinuovi, partecipano a un corso intensivo sulla Cultura Trilogy:“come operiamo, come parliamo, come festeggiamo, comelavoriamo”

• Le reclute imparano velocemente che alla Trilogy si lavoraduro, si gioca duro, si applica il lavoro di squadra e siassumono rischi

Fattori di contesto

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La struttura del gruppo il sistema dei ruoli

Fattori di contesto

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Tipologie di controllo

Controllo individuale (autocontrollo) Controllo sociale

Dinamiche di gruppo

Controllo gerarchico-burocratico

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GRUPPO

MECCANISMI del CONTROLLOORGANIZZATIVO

• regole e procedure formali

• supervisione

• obiettivi

MECCANISMI del CONTROLLOdi GRUPPO

• norme sociali

• leadership

• consenso su obiettivi

Fattori / condizioni:

bisogni/aspettativeindividuali

natura dei compiti

variabili ambientali

Controllo:

• individuale (autocontrollo)

• Sociale

• gerarchico-burocratico

Dinamiche di controllo nei gruppi

Dinamiche di gruppo

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Relazioni d’influenza

Autorità

Persuasione Manipolazione

Influenza

Emulazione

Dinamiche di gruppo

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Team leadership

Dinamiche di gruppo

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Il conflitto e …

Rinvio

Confronto Negoziazione

Imposizione

Dinamiche di gruppo

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… le situazioni emergenti dal conflitto

Permanenza Vittoria/sconfitta

Diversione Separazione

Dinamiche di gruppo

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Le reti di comunicazione

Le reti di comunicazione

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La comunicazione L’effetto di distorsione

Dinamiche di gruppo

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Ridurre l’effetto di distorsione

Legenda:

α, ε,ω, Ω: leader di ogni singolo gruppo;

= singoli individui in ogni teamwork;

= flussi di comunicazione verbale e nonverbale bidirezionali.

= tavoli: non devono esserenecessariamente rotondi. Possono essereanche di altre dimensioni: l’importante èche vengano disposti in modo da ricreareun modello di comunicazione a retedecentrata;

α + ε + Ω + ω: squadra.

ESEMPIO DI UTILIZZO DELL’ASSETTO SPAZIALE COME MODALITA’ I RIDUZIONE DELL’EFFETTO DI DISTORSIONE

Dinamiche di gruppo

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Esempi di lavoro in team!