ZEOLITI -DOC-VAR-

110
MYCOTOXIN BINDER ADSORBENTE DI MYCOTOSSINE COMPLETAMENTE NATURALE DESCRIZIONE: Adsorbente di micotossine ad ampio spettro per tutti i tipi di alimenti. MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO: ADSORBE e TRATTIENE micotossine IN VITRO e IN VIVO, a livello gastro-intestinale che sono espulse tramite le feci. La tossicità viene eliminata o diminuita, permettendo un miglior assorbimento di nutrienti. La capacità netta di assorbimento del MYCOTOXIN BINDER in un processo di ritenzione è la seguente: Aflatossina M1 100% Citrinino 97% Aflatoxina B1 95% Deoxynivalenolo (Vomitossina) 84% T2 94% Ochratossina A 72% Fumonisina B1 70% Zearalenone 43% BENEFICI: MASSIMIZZA: Conversione e la produttività. RIDUCE: Mortalità, possibilità di malattia, e Micotossicosi. DOSAGGIO: 2.5 Kg per tonnellata di mangime APLLICAZIONI: Aggiunto in miscele con altri ingredienti e miscelato in modo omogeneo. COMPATIBILITA’: MYCOTOXIN BINDER non nuoce, non ha effetti sugli altri elementi quali vitamine, minerali, coccidiostatici, e neppure sugli antibiotici. INGREDIENTI: Idrato di sodio e calcio allumino-silicato (HSCAS)

Transcript of ZEOLITI -DOC-VAR-

Page 1: ZEOLITI -DOC-VAR-

MYCOTOXIN BINDER 

ADSORBENTE DI MYCOTOSSINE COMPLETAMENTE NATURALE

  

DESCRIZIONE: Adsorbente di micotossine ad ampio spettro per tutti i tipi di alimenti. MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO: ADSORBE e TRATTIENE micotossine IN VITRO e IN

VIVO, a livello gastro-intestinale che sono espulse tramite le feci.La tossicità viene eliminata o diminuita, permettendo un miglior assorbimento di nutrienti.La capacità netta di assorbimento del MYCOTOXIN BINDER in un processo di ritenzione è la seguente: Aflatossina M1 100%Citrinino 97%Aflatoxina B1 95%Deoxynivalenolo (Vomitossina) 84%T2 94%Ochratossina A 72%Fumonisina B1 70%Zearalenone 43% 

BENEFICI: MASSIMIZZA: Conversione e la produttività.RIDUCE: Mortalità, possibilità di malattia, e Micotossicosi.

 DOSAGGIO: 2.5 Kg per tonnellata di mangime APLLICAZIONI: Aggiunto in miscele con altri ingredienti e miscelato in modo omogeneo. COMPATIBILITA’: MYCOTOXIN BINDER non nuoce, non ha effetti sugli altri elementi quali

vitamine, minerali, coccidiostatici, e neppure sugli antibiotici.

 INGREDIENTI: Idrato di sodio e calcio allumino-silicato (HSCAS) CARATTERISTICHE: Polvere fine, colore beige. IMBALLAGGIO: Sacchi da 25 Kg.

Page 2: ZEOLITI -DOC-VAR-

IL RUOLO DEGLI

ADSORBENTI MYCOTOSSINICI

NELL’INDUSTRIA

ALIMENTARE

A. A.    STORIA

B. B.     DOMANDE E RISPOSTE

C. C.     COME CONFROTARE I RISULTATI “IN VITRO”

E “IN VIVO”

Page 3: ZEOLITI -DOC-VAR-

   STORIA

20 anni fa il ruolo delle argille era quello di agente anti-agglomerante. Negli anni ’80 le ricerche fatte dal Dr. Tylor e dal Dr. Phillips (87-88) con l’idrato di sodio e l’allumino-silicato di calcio (HSCAS), hanno evidenziato un’ azione adsorbente nei confronti delle Aflatossine. Altri componenti sperimentati furono: Carbone Attivo, Bentonite Sodica, Bentonite di Calcio e Zeoliti. Questi prodotti adsorbono le Aflatossine, ma non con la stessa efficienza o potenza del HSCAS.Gli allumino-silicati possono adsorbire e trattenere più del 95% delle Aflatossine.Molte Bentonite/Zeoliti furono testate in vitro o in vivo ad un valore di 0.5-1 parti per milione. Molte delle HSCAS furono testate in vivo a 5-10 parti per milione. Molti adsorbenti di micotossine a volte funzionavano e a volte non funzionavano. Se il mangime era altamente contaminato, i siti attivi si gonfiavano e quindi l’adsorbente non era in grado di adsorbire e trattenere l’Aflatossina. Agli inizi degli anni ‘90, si ebbe la consapevolezza dell’esistenza di diversi tipi di micotossine, alcune più tossiche delle Aflatossine. Fu scoperto che, in alcuni casi, il 95% dei mangimi in commercio avevano più di un tipo di micotossina, specialmente quando i campioni venivano presi dagli alimentatori. I test degli anni ’90 hanno dimostrato che una combinazione di tossine a basso livello di tossicità, può essere più letale che un'unica tossina ad alto livello di tossicità. Molti adsorbenti di micotossine adsorbono solo le Aflatossine, perciò, se altre micotossine sono presenti, loro sono inefficaci. 

NUOVO CONCETTO: USANDO UNA BEN BILACIATA COMBINAZIONE DI DIVERSE HSCAS, CHE SONO ATTIVATE DA UN PROCESSO DI ESSICAMENTO A CALDO, OTTEREMO UN EFFETTO SINERGICO, INCREMENTANDO LA CAPACITA’ E LO SPETTRO D’AZIONE CONTRO LE MICOTOSSINE. QUESTO E’ IL MOTIVO PER CUI I MIGLIORI RISULTATI SONO OTTENUTI USANDO MYCOTOXIN BINDER

Page 4: ZEOLITI -DOC-VAR-

DOMANDE E RISPOSTECOSA SONO LE MICOTOSSINE ?

 Le micotossine sono metaboliti di muffe e funghi. Sono altamente nocive per gli animali e per gli uccelli, persino a basse concentrazioni. 

SE NOI USIAMO UN INIBITORE PER LE MUFFE, ABBIAMO BISOGNO DI USARE UN ADSORBENTE DI MICOTOSSINE ? Gli inibitori di muffe riescono solo a controllare la crescita delle muffe, ma non fanno niente contro le micotossine. Le micotossine rimangono negli ingredienti e/o nei mangimi. 

SE IO DOVESSI SCEGIERE TRA UN INIBITORE DI MUFFA ED UN LEGANTE DI MICOTOSSINE, QUALE DOVREI SCEGLIERE ? Noi raccomandiamo l’uso di entrambi. Se voi doveste usarne solo uno, allora dovreste usare un adsorbente di micotossine.

A. A.     Una micotossina causa più danni che una muffa.B. B.     Se voi usaste solo un inibitore di muffa, continuereste ad avere le

micotossine, le quali saranno presenti nei mangimi o nei costituenti prima del trattamento con gli inibitori di muffa.

 

LE MICOTOSSINE HANNO EFFETTI SOLO SULLA CONVERSIONE DEI MANGIMI E SULLA MORTALITA’ ? - NO, hanno anche effetto sul sistema immunitario e aiutano nelle cause di problemi secondari.- Gli animali sono facilmente affetti da batteri come la salmonella, escherichia coli, etc. In molti casi, se si controllano le micotossine, si hanno meno problemi secondari.  

QUANDO USIAMO UN ASSORBENTE DI MICOTOSSINE, NON ATTENIAMO ALCUN RISULTATO. 

A. A.     Molti degli assorbenti di micotossine legano solo le Aflatossine.B. B.     Molti adsorbenti di micotossine sono usati in percentuali da 5 a 10

Kg per tonnellata, molto più alte che non il MYCOTOXIN BINDER, che viene usato in 2.5 Kg per tonnellata.

 

QUANDO DOVREMMO AGGIUNGERE UN ADSORBENTE DI MICOTOSSINE? Ogni qualvolta le micotossine sono presenti nei vostri mangimi o ingredienti. La maggior parte, il 95%, ha le micotossine, specialmente quando c’è molta umidità e caldo. Se non si fanno test per verificare se ci sono micotossine, perché rischiare? Aggiungete MYCOTOXIN BINDER.

Page 5: ZEOLITI -DOC-VAR-

SE ABBIAMO UN LIVELLO MOLTO BASSO DI MICOTOSSINE, C’E’ UGUALMENTE BISOGNO DI USARE UN ADSORBENTE DI MICOTOSSINE? Ogni qualvolta diversi tipi di micotossine di basso livello si combinano, producono un’azione sinergica che può essere più tossica che un'unica micotossina ad alto livello. Dovreste usare un adsorbente di micotossine ad ampio spettro d’azione. 

QUANDO DOVREMMO PRELEVARE DEI CAMPIONI PER UN’ANALISI DELLE MICOTOSSINE? E’ importante prelevare campioni sia dagli ingredienti grezzi come pure dalle miscele di mangime.I campioni andrebbero presi si dai contenitori di stoccaggio come pure dalle linee di alimentazione. Prendete molti campioni. ESEMPIO: 

1. 1.      Un ingrediente grezzo con un valore di 20 … di micotossine, dopo essere stato lavorato e miscelato in mangime, ha mostrato un valore da 50 a 60 … di aflatossine nella linea di alimentazione.

2. 2.      Un ingrediente grezzo contaminato con aflatossina ed ocratossina, dopo essere stato lavorato e miscelato in un mangime è risultato essere positivo alla aflatossina, alla ocratossina, al T2, e/o alla fumonisina, e/o alla vomitossina ed altre micotossine.

- -        La produzione di micotossine dalle muffe è incrementata dagli stress dovuti al cambio di temperatura, all’umidità come pure dalla macinazione che fornisce alle muffe una maggior superficie su cui crescere.

- -        Si potrebbe avere un gran numero di muffe e una scarsa quantità di micotossina, ma, aggiungendo gli stress, nel mangime può improvvisamente aumentare moltissimo il numero di micotossine.

- -        Un sotto dosaggio di inibitori di muffa può contemporaneamente incrementarne la crescita.

 

GLI ADSORBENTI DI MICOTOSSINE ASSORBONO LE SOSTANZE NUTRIENTI? Alcuni adsorbenti possono farlo altri no. Richiedere sempre test che mostrino i risultati ottenuti sia prove “in vitro” e specialmente “in vivo”, che mostrano che l’adsorbente non ha assorbito sostanze nutrienti. ESEMPIO: Risultati “in vivo” di un adsorbente di micotossine: controllo contro controllo + adsorbente di micotossine.Se controllo + adsorbente di micotossine … non opera come il controllo, questa è un’indicazione del fatto che l’adsorbente di micotossine assorbe sostanze nutrienti.

Page 6: ZEOLITI -DOC-VAR-

    COME CONFRONTARE LE PROVE “IN VITRO” E “IN VIVO”

 PROVE “IN VITRO”

 COS’E’ IL LIVELLO DI INCLUSIONE DI UN ADSORBENTE? Molti prodotti sono usati ad un livello che va da 5 Kg a 10 Kg per tonnellata, fino anche a 20 Kg per tonnellata. MYCOTOXIN BINDER è usato e testato a 2.5 Kg per tonnellata. 

QUAL’E’ IL LIVELLO DELLA MICOTOSSINA NEI TEST? Molti prodotti sono testati da 0.5 a 1 parti per milione di micotossine.MYCOTOXIN BINDER è testato a 5 parti per milione di micotossine. A questo livello di micotossina, il MYCOTOXIN BINDER ha mostrato questi importanti risultati. 99% Aflatossina M1 95% Aflatossina B197% Citrinino 94% T284% Don 84% Vomitossina72% Ocratossina A 72% Fumonisina B143% Zeralenone    

· · · · · · · ·

 

PROVE “IN VIVO” 

COS’E’ IL LIVELLO DI ICLUSIONE DI UN ADSORBENTE ? Molti prodotti non hanno prove “in vivo” e se ce le hanno, di solito sono ottenute per quantità da 5 Kg a 10 Kg per tonnellata e qualche volta fino a 20 Kg per tonnellata. Il MYCOTOXIN BINDER riporta test eseguiti a 2.5 Kg per tonnellata. 

QUAL’E’ IL LIVELLO DELLA MICOTOSSINA NEI TEST? Se sono testate, di solito lo sono da 0,5 a 10 parti per milione e qualche volta fino a 1 parte per milione di aflatossine.MYCOTOXIN BINDER riporta test eseguiti, per esempio, a 7.5 parti per milione di aflatossine.           

Page 7: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

CHE PROCEDIMENTI SONO USATI NELLE PROVE? T1 = Control T2 = Control + leganteT3 = Control + Micotossina T4 = Control + Legante = Micotossina Molti test riportano solo il T3 e il T4. Confronti fra T1 e T2 possono mostrare che il legante ha assorbito le sostanze nutritive, perché il T2 ha dei risultati peggiori che il T1.Con MYCOTOXIN BINDER non si hanno significative differenze tra T1 e T2; i risultati “in vivo” mostrano che il MYCOTOXIN BINDER non ha assorbito sostanze nutritive.   

CHI HA L’ULTIMA PAROLA SULL’EFFICIENZA DEGLI ADSORBENTI DI MICOTOSSINE?

  

GLI ANIMALI O GLI UCCELLI,MOSTRANO CHE MYCOTOXIN BINDER E’ UN LEGANTE SUPERIORE

 

Page 8: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

  

   

 

PERCHE’ LE ARGILLE SONO

DIVERSE E

COME CONFRONTARLE

Page 9: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

CAPACITA’ DI SCAMBIO CATIONICO 

CEC: Capacità di scambio cationico (peso dell’argilla basato sulla sua capacità di scambio dei cationi).

  MAQ: Unità di misura della capacità di scambio di cationi espressa in milliequivalenti per

100 gr d’argilla.  

CEC in MEQ 

ARGILLE

Da 3 a 20 

Caolinite e Zeoliti

Da 20 a 60 

ILLITI E CLORITI(Silicati)

Da 60 a 100 

Bentoniti

Da 100 a 1500 

Vermiculite, acido Umico(Argilla come silicati)

   NOTE:Una quantità inferiore ai 19 MEQ è considerata punto di saturazione, che fa si che le argille abbiano una carica neutra, per cui la loro capacità di assorbimento è minima e non dovrebbero essere considerate argille adsorbenti. Una quantità superiore ai 60 MEQ è considerata un alto valore di CEC, che può interferire con l’assorbimento di sostanze nutritive, ed in special modo con i sali minerali. Questo può essere risolto con l’uso di minerali chelati. Altre sostanze nutritive che possono risentire degli adsorbenti sono le vitamine e gli antibiotici.   

 · · · · · · · ·

Page 10: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

 

ESPANDIBILE E NON ESPANDIBILE  

Relazione diretta tra Capacita di scambio di cationi e 

Argille espandibili e non espandibili  

 Le argille ESPANDIBILI possono assorbire acqua in grande quantità (usualmente sono usate come trasportatrici di oli, fragranze, aromi, etc.), hanno di solito un’alta capacità di scambio di cationi più di 60 MEQ. Possono anche assorbire sostanze nutritive.  ESPANDIBILI: Alta capacità di scambio di cationi, più di 60 MEQ

Assorbimento d’acquaAssorbimento di sostanze nutritive.

 NON ESPANDIBILI: Capacità di scambio di cationi inferiore a 60 MEQ

Assorbimento d’acqua da molto piccolo a quasi assenteAssorbimento di sostanze nutritive da molto piccolo adassente

  

· · · · · · · · 

 POLARE – DIPOLARE

  Le argille dipolari hanno un’attività simile alle argille Illitiche e Cloritiche (Silicati), che hanno una combinazione di cariche positive e negative, sono, perciò, più efficaci nei legami ed hanno un ampio spettro di adsorbimento verso le micotossine. Questo è dovuto alle molte micotossine che hanno sia le cariche positive che negative, tuttavia alcune hanno solo una carica. Le argille polari come le Bentoniti, hanno una carica negativa e possono solo assorbire le micotossine con una forte carica positiva come l’Aflatossina B1  

  

· · · · · · · ·       

Page 11: ZEOLITI -DOC-VAR-

DIMENSIONE DEI PORI ED AREA SUPERFICIALE Bentonite = Alto CEC = area superficiale piccola = pochi siti leganti  Bentonite = dimensione dei pori da 1,5 a 1,8 Å Illite e Clorite (Silicati) = basso CEC = Superficie attiva molto ampia = molti siti leganti Illite e Clorite (Silicati) =dimensione dei pori grande, in un intervallo di 2,5 Å   

· · · · · · · · 

 

DIMENSIONE DELLE PARTICELLE 

La dimensione delle particelle è critica: Meno di 300 maglie per pollice lineare area di superficie ridotta  La migliore dimensione è quella compresa fra le 300 e le 400 maglie per pollice lineare. A 400 maglie o più, le particelle sono troppo piccole e potrebbero creare dei seri problemi per chi deve lavorarle. 

 · · · · · · · ·

  

pH 

 C’è una stretta relazione tra il pH dell’argilla e in quale tratto gastro-intestinale di animale/uccello un legante entra in azione. Le argille con pH acido tendono a lavorare meglio nell’intestino crasso. Le argille con un pH alcalino attivano i loro legami nel basso intestino. Molti scienziati e nutrizionisti credono che sia meglio per un’argilla lavorare nel basso intestino.

Page 12: ZEOLITI -DOC-VAR-

  

TEMPERATURE ALLE QUALI SONO SOTTOPOSTE LE ARGILLE DURANTE LAVORAZIONE

  

La temperatura può avere effetto sullo scambio di cationi, direttamente sulla solubilità e sulla temperatura di reazione. Molte argille vengono estratte dal suolo, dopo ridotte in particelle fini senza applicare nessun processo a caldo per l’essiccamento. Argille essiccate ad una temperatura che normalmente va da 200° a 300 F°, possono essere più attive e con un migliore interscambio di cationi. Se si usa una temperatura eccessiva nell’essiccamento, per esempio 900°F, le componenti cristallizzano o si frammentano, rendendo l’argilla inefficace a livello di singolo componente o di unità per l’assorbimento di micotossine.  

Page 13: ZEOLITI -DOC-VAR-

   

MYCOTOXIN BINDERPROFILO CHIMICO DELLE ARGILLE

 CAPACITA’ DI SCAMBIO DI CATIONI:Il MYCOTOXIN BINDER ha una capacità di scambio di cationi compresa fra 35,58 e 39,89 MEQ.E’ una combinazione fra due HSCAS (silicati), di argille illitiche e cloritiche che hanno un interscambio cationico compreso tra i 20 e 60 MEQ. NON ESPANDIBILE:Il MYCOTOXIN BINDER non è espandibile e questo lo deve alla sua capacità di scambio di cationi compresa tra i 34,58 e 39,89 MEQ. NON ESPANDIBILI: Capacità di scambio di cationi inferiore a 60 MEQ

Assorbimento d’acqua da molto piccolo a quasi assente Assorbimento di sostanze nutritive da molto piccolo ad

assente 

DIPOLARE:Il MYCOTOXIN BINDER è un’argilla dipolare perché deriva da argille illitiche e cloritiche, che hanno una combinazione di cariche positive e negative, che le rendono più efficaci nei legami e conferendole un ampio spettro di assorbimento verso le micotossine dovuto al fatto che molte tossine hanno sia la carica positiva che quella negativa oppure ne hanno solo una.  DIMENSIONE DEI PORI ED AREA SUPERFICIALE:Il MYCOTOXIN BINDER è una combinazione di illite e clorite, perciò: 1. = basso CEC = Superficie attiva molto ampia = molti siti leganti 2. = dimensione dei pori grande, in un intervallo di 2,5 Å  DIMENSIONE DELLE PARTICELLE:Il MYCOTOXIN BINDER ha delle particelle che per 87% passano attraverso una maglia di 325 pollici lineari (mesh), rientrando così nell’intervallo tra le 300 e 400 maglie per pollice lineare che è il miglior intervallo in cui si trovano gli assorbenti di qualità superiore. pH:Il MYCOTOXIN BINDER ha un pH compreso tra 7,8 e 8 quindi è alcalino, perciò forma legami nell’intestino basso che è l’area più desiderabile per l’adsorbimento. TEMPERATURA:Il MYCOTOXIN BINDER viene essiccato ad una temperatura compresa fra i 215 °F e 220 °F che è l’intervallo di temperatura in cui si formano le argille più attive e che hanno il miglior scambio di cationi, un miglior legame.

Page 14: ZEOLITI -DOC-VAR-

COME LAVORA IL MYCOTOXIN BINDER 

1. 1.     ATTRAZIONE MAGNETICA: Una differenza di carica elettrica tra MYCOTOXIN BINDER e la micotossina è la chiave di come il MYCOTOXIN BINDER attre e lega le micotossine.

 

MICOTOSSINE

2. 2.     DIMENSIONI DELLE PARTICELLE: Le particelle del MYCOTOXIN BINDER sono dotate di una grande area superficiale che massimizza i legami con le micotossine.

MICOTOSSINE

TOXY-CHECK

MICOTOSSINE

LEGANTE X

3. 3.     DIMENSIONE DEI PORI: MYCOTOXIN BINDER ha una dimensione ideale dei pori che lega la maggior parte delle micotossine. Usando MYCOTOXIN BINDER è come avere un gran numero di magneti in uno.

MYCOTOXIN BINDER

Funziona come un magnete

MYCOTOXI

MYCOTOXIN

Page 15: ZEOLITI -DOC-VAR-

Le micotossine legate provocano la combinazione di particelle o molecole di grandi dimensioni che non sono assorbite dal tratto digestivo dell’intestino. Passano nelle feci, e non nuocciono alle

prestazioni degli animali. 

MICOTOSSINA

MICOTOSSINA

MICOTOSSINA

TOXY-CHECK CON MICOTOSSINE

LEGATE

TOXY-CHECK

M Y C O T O X I N B I N D E R C O N

M I C O T O S S I N EL E G A T E

Page 17: ZEOLITI -DOC-VAR-

ction and marketing of clinoptilolite, a natural type of zeolite.Rota Mining

Page 18: ZEOLITI -DOC-VAR-

is the leader in the production and marketing of natural zeolite in Turkey.W

Page 19: ZEOLITI -DOC-VAR-

e are also owners of the top quality (Clinoptilolite content w% 95) zeolite mi

Page 20: ZEOLITI -DOC-VAR-

neral deposits with inferred resources of many millions of tonnes reserv

Page 21: ZEOLITI -DOC-VAR-

es in Manisa/Gordes.Production facilities take place in our Modern Factory

Page 22: ZEOLITI -DOC-VAR-

in Manisa/Gordes.These facilities are surface mining, crushing, screeni

Page 23: ZEOLITI -DOC-VAR-

ng, drying, bagging, and warehousing. This modern facility has the crushi

Page 24: ZEOLITI -DOC-VAR-

ng and sizing capacity of 100000 tons per year.

We understand quality as bei

Page 25: ZEOLITI -DOC-VAR-

ng an essential need for our customers. In order to guarantee the perform

Page 26: ZEOLITI -DOC-VAR-

ance of our products all extraction and production processes are carried

Page 27: ZEOLITI -DOC-VAR-

out under an strict quality control systems, maintaining the highest respect f

Page 28: ZEOLITI -DOC-VAR-

or the environment.

Rota Mining offers a customised service packaging an

Page 29: ZEOLITI -DOC-VAR-

d shrink-wrapped palletising are adapted to all our customers' requirements

Page 30: ZEOLITI -DOC-VAR-

. Rota Mining is your reliable supplier who guarantees a service totally adap

Page 31: ZEOLITI -DOC-VAR-

ted to your needs, with the best quality, price relationship.

© 2006, Rota Mining Co. Email : [email protected] Phone: 90 216 385 1600        

Page 32: ZEOLITI -DOC-VAR-

   agricoltura e allevamento      megagreen      nanofeed 

   DOCUMENTAZIONE | CONTATTI

 

Rassegna dei vantaggi di NANOFEED

nell'allevamento di bovini

nell'allevamento di pollame

nell'allevamento di suini

NANOFEED una nuova tecnologia per la nutrizione animale

L’interesse zootecnico della zeolite attivata con la tribo-tecnologia sui porcellini da svezzare

    agricoltura e allevamento      megagreen     nanofeed 

 

Page 33: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

MegagreenRELAZIONE TECNICA

Nel cuore della foglia: le microparticelle di calcite attivata TMA aumentano la crescita e la resistenza delle piante, grazie ad una granulometria mai raggiunta in agricoltura.

Consentito in agricoltura biologica ai sensi della circolare MIPAFn.8 del 13 settembre 1999

Applicazione di una nuova tecnologia di micronizzazione attraverso collisione ad alta velocità: le particene Megagreen hanno una

sorprendente efficacia 

INDICE : LA GRANULOMETRIA DEL MEGAGREEN: INVENZIONE DI UN NUOVO PROCESSO DI ATTIVAZIONE APPLICAZIONE ED EFFETTI AZIONE BIOLOGICA DEL MEGAGREEN AUMENTO DELL'ATTIVITÀ' FOTOSINTETICARIDUZIONE DEL FABBISOGNO DI ACQUA EFFETTO DEL CALCIO ESEMPI DELL'EFFICACIA DEL MEGAGREEN STUDIO IN LABORATORIO: NUOVI EFFETTI POTENZIALI

RIASSUNTOMegagreen si usa per il trattamento fogliare e mira ad agire sull'attività di fotosintesi, sull'equilibrio idrico e sulla resistenza della pianta. La materia prima di Megagreen è la calcite naturale, perciò Megagreen è un minerale al 100%, non-inquinante e a-tossico. Megagreen trae le sue proprietà sorprendenti dal nuovo ed innovativo processo di micronizzazione, chiamato attivazione tribomeccanica, che permette la generazione di particelle minerali attivate nella dimensione da 0,1 a 2|im. Finora nell'agricoltura non è stata raggiunta una tale distribuzione di

 

Page 34: ZEOLITI -DOC-VAR-

particelle. E' un nuovo concetto di trattamento fogliare: le particelle minerali sono micronizzate in maniera tale da poter entrare direttamente all'interno della foglia: successivamente avviene una dissociazione progressiva e all'interno della foglia viene creata un'atmosfera satura di diossido di carbonio (CO2). Per questo usare Megagreen per i trattamenti significa portare le condizioni di una serra alle dimensioni micrologiche di una foglia.Le prime prove in Croazia e in Italia hanno dimostrato l'enorme efficacia di Megagreen, tra gli effetti principali vi sono: aumento del contenuto di sostanza secca, riduzione del fabbisogno di acqua, effetto preventivo contro malattie fungine e attacchi di insetti. Inoltre è stato riscontrato uno sviluppo delle qualità organolettiche insieme ad una conservazione più lunga grazie al rafforzamento della buccia dei frutti, conseguenza del maggior apporto di calcio.L'uso della calcite attivata è approvata nell'agricoltura biologica. Come soluzione alternativa per la protezione e la bio-attivazione delle piante, Megagreen è legato a un concetto di rispetto dell'ambiente e può contribuire alle pratiche ecologiche nell'agricoltura. 

MEGAGREEN: SCHEDA TECNICA

• Bio-attivatore fogliareRafforza la pianta attraverso le foglie

• Materia grezza Calcite (CaC03): roccia sedimentaria di origine marittima (alghe) Composizione: 74,66% CaC03 11,66% sabbie e argille 2,29% MgO 0,92% Fe2O3 (Mn, Zn, Cu, Co, Fé, Mo)

• Granulometriada 0,1 a 2 µm

LA GRANULOMETRIA DEL MEGAGREEN: UN NUOVO PROCESSO DI ATTIVAZIONENell'agricoltura vengono già utilizzati molti minerali attivati, in particolare calciti e zeoliti. Le varie tecniche impiegate per l'attivazione dei minerali aumentano la reattività e la capacità di scambio delle materie prime.Dopo più di cento anni numerosi ricercatori hanno tentato di migliorare queste tecniche al fine di ottenere particelle più fini e più reattive.

L'attivazione tribomeccanica è un'invenzione del ricercatore croato Tihomir Lelas: è un nuovo processo di micronizzazione che permette di generare particelle submicroniche tramite un processo dinamico di frizione.

Page 35: ZEOLITI -DOC-VAR-

Negli anni cinquanta è stato concepito e utilizzato un disintegratore tribomeccanico per attivare il carbone: il principio era quello di far passare il carbone fra due dischi che girano in senso inverso ad altissima velocità, entrambi muniti di aste d'acciaio che entrano in collisione con le particelle minerali. Questa tecnica consentiva di aumentare del 30% il potere calorifico del carbone, ma le collisioni provocavano l'abrasione delle aste d'acciaio e la distruzione della macchina.

Lavorando dopo gli anni settanta per migliorare il procedimento, il ricercatore croato Tihomir Lelas ha messo a punto l'attivazione tribomeccanica sostituendo alle aste d'acciaio delle alette che consentono il trascinamento aerodinamico delle particelle minerali. In questo nuovo attivatore, i dischi trascinati da rotori ad altissima velocità consentono di creare collisioni fra particelle minerali e non più fra minerale e metallo, ad un ritmo molto intenso: le particelle subiscono in media tre collisioni al millisecondo a velocità che vanno fino a due volte la velocità del suono.Così, ridotte a dimensioni che vanno dal micron a qualche milionesimo di micron (nano particelle), le particelle minerali vedono la loro superfìcie diventare estremamente irregolare e frastagliata in seguito a choc minerale contro minerale, il che aumenta la superfìcie di contatto, destabilizza la struttura minerale, aumenta reattività e solubilità.

Il trattamento della materia lorda è quindi un procedimento essenzialmente meccanico. Megagreen è dunque un prodotto puramente naturale ottenuto con una roccia sedimentaria trattata meccanicamente. La concezione di questo prodotto è totalmente innovativa poiché questa tecnica brevettata permette di ottenere in modo puramente meccanico e senza residui di metallo quella granulometria, senza procedimenti elettrochimici che alterebbero la composizione naturale della roccia.Le applicazioni sono numerose. Nel caso di Megagreen questo procedimento è stato applicato alla calcite. L'attivazione tribomeccanica forma particelle di calcite capaci di entrare ali 'interno della foglia e di costituirvi una fonte di calcio, di oligoelementi e di CO 2 di un 'efficacia moltiplicata dalla loro superficie attiva.

L'UTILIZZO DEL MEGAGREEN:Applicazione: su tutte le piante clorofiliane. In particolare: orticoltura, arboricolture e colture floreali.da nebulizzare sul fogliame•    Dosaggio: 0,3-0,5%, cioè un cucchiaino per litro d'acqua•    Applicazione: con un vaporizzatore da giardino•    Frequenza: ogni 10-14 giorni a partire da tre foglie, fino alla raccolta

RISULTATI: EFFETTI SULLA PIANTARinforzo della pianta; la crescita è più rapida, le foglie sono più spesse e più pigmentate

Page 36: ZEOLITI -DOC-VAR-

Resistenza migliore alle malattie (funghi, batteri, fra cui oidio,fitoftora, ecc.)Forte riduzione del fabbisogno di acqua (diminuzione del 50% - 70% dell'apporto idrico)Resistenza migliore allo Stress idrico (carenza di acqua)

  

EFFETTI SULLA PRODUZIONE (FRUTTA E VERDURA)Aumento dei raccolti: +30% Notevole aumento del contenuto di materia seccaMigliore resistenza alle malattie di superficieDuratura più lunga per lo stoccaggio dei frutti e della verdura Miglioramento della misura, dell'aspetto e delle qualità organolettiche

AZIONE BIOLOGICA DEL MEGAGREENUna volta nebulizzato sulla superfìcie delle foglie, il Megagreen entra

Page 37: ZEOLITI -DOC-VAR-

direttamente all'interno della pianta attraverso gli stoma aperti (unità biologica che controlla lo scambio di gas nella pianta). Questo è possibile grazie alla distribuzione dei granelli di Megagreen (0,1 µm) le particelle della calcite sono molto inferiori al diametro medio dell'ingresso nello stoma (nell'ostiolo). Una volta nella foglia, il CaCC>3 si dissocia lentamente. Con la calcite attivata in maniera classica la dissociazione avviene a livello molto basso.Da questa decomposizione nascono due prodotti principali: CO2 e CaO.

 

Taglio attraverso uno stoma Stoma alla superficie della foglia

Le particelle di CaCO3 attraversano l'ostiolo

ESTCamera sottostomatica

(0,1µm)

INT

Ostiolo 5 à 10 µ Megagreen 0,1 µ Megagreen viene nebulizzato sulla superficie della foglia: le particelle di calcite attraversano gli ostioli e si dissociano all'interno.

 

EFFETTO DI CO2

· Riduzione del fabbisogno di acqua

o L'atmosfera satura di CO2 all'interno della foglia provoca la chiusura degli stoma

o riduzione della traspirazione

· Aumento della fotosintesi (30%) o Orientamento della Rubisco verso la fotosintesi

Page 38: ZEOLITI -DOC-VAR-

o Diminuizione della fotorespirazione (l'attività fotosintetica e la fotorespirazione

AUMENTO DELL'ATTIVITA' FOTOSINTETICALa dissociazione della calcite TMA progredisce gradualmente e questo causa un approvvigionamento permanente di CO2 all'interno della foglia. Questa è la riproduzione ad una scala microscopica dell'atmosfera creata in una serra ad iniezione di CO2. In condizioni normali la proporzione di CO2 nell'atmosfera è circa 0,033. In gran parte delle piante coltivate in condizioni climatiche moderate, la fotosintesi viene ridotta da un meccanismo chiamato fotorespirazione. Queste piante vengono definite piante del tipo C3: il metabolismo eucariotico è basato sulla fissione del carbone su Ru-di-p (difosfato ribulase) attraverso il ciclo di Calvin. Questo processo viene controllato dall'enzima Ru-di-p carboxylase, chiamato Rubisco. Questo enzima può spingere il metabolismo in due vie diverse secondo la proporzione di CO2/O2 all'interno della camera sottostomatica. E' in grado di fissare o il CO2 al Ru-di-p 0 l'ossigeno. Quando l'atmosfera all'interno contiene una proporzione sufficiente di CO2, il Rubisco funge come catalizzatore della fotosintesi (n° 1). Altrimenti serve come catalizzatore della foto respirazione (n° 2): questo processo riduce l'output della fotosintesi di circa il 25%-50% per le piante C3 ed aumenta durante i periodi molto caldi. La facoltà della Rubisco di catalizzare l'una o l'altra reazione è sotto l'influenza del tasso di CO2/O2 nella foglia. Nel nostro caso, si orienta la reazione verso la fotosintesi poiché la dissociazione di Megagreen provoca una saturazione dell'atmosfera di CO2 che induce la fotosintesi. Diventa quindi facile capire perché si aumenta, con Megagreen, la velocità di crescita e la resa. Ru-di-p: ribulosi bifosfato (zucchero con 5 carboni) Rubisco: ribulosi bifosfato carbossilasi/ossidasi (enzima) Sullo schema a fianco, la Rubisco ha fissato il CO2 viene portato 1 carbonio che potrà essere sfruttato dalla pianta.

Nel caso in cui la Rubisco fissa l'O2, non c'è aggiunta di carbonio ma consumo per emanazione di CO2 che genera la perdita di resa fotosintetica poiché zuccheri non vengono più creati.

 

La fotorespirazione può diminuire la resa della fotosintesi di circa il 50%Perché questo difetto della Rubisco? La fotorespirazione è probabilmente un vestigio dell'epoca in cui l'atmosfera del pianeta era

Page 39: ZEOLITI -DOC-VAR-

povero in O2 e ricco di CO2; non era importante quindi se la Rubisco avesse un'affinità per l'O2. 

RIDUZIONE DEL FABBISOGNO DI ACQUALa traspirazione è definita come l'emissione d'acqua allo stato vaporoso dal vegetale nell'atmosfera non satura di umidità. È il meccanismo essenziale che permette il mantenimento dell'equilibrio idrico dei vegetali poiché è responsabile della circolazione dell'acqua all'interno della pianta e degli scambi tra il suolo, la pianta e l'atmosfera. La traspirazione rappresenta la maggior parte del fabbisogno di acqua delle piante. I valori massimi della traspirazione per la maggior parte dei vegetali delle nostre regioni (mesofìte) vanno da 2 a 6 milligrammi d'acqua per minuto e per grammo di foglia, il che corrisponde a qualche grammo per ora e per decimetro quadro di foglia. La pianta come la maggior parte degli esseri viventi perde acqua con la traspirazione. Questo fenomeno è sotto l'influenza di vari fattori come l'umidità dell'aria, la temperatura, l'agitazione dell'aria e la luce. La pianta traspira al 90% tramite gli stomi. Sono gli stomi che permettono di regolare la traspirazione con l'apertura o la chiusura dell'ostiolo che potrà lasciar scappare o non il vapore d'acqua nell'atmosfera. Megagreen evita la traspirazione inutile poiché la saturazione della foglia di CO2 tende a provocare la chiusura dell'ostiolo riducendo così la perdita d'acqua.

EFFETTO DEL CALCIOGli effetti del calcio sono numerosi sia sul piano strutturale che funzionale. Gli effetti strutturali:II calcio interviene nella struttura delle pareti cellulari (assembramento di polisaccaridi) e nel mantenimento dell'integrità delle membrane cellulari. La presenza di Ca quindi ha un effetto positivo sulla costituzione e la conservazione dei frutti. Inoltre, durante il periodo di vegetazione una disponibilità del Ca a livello della foglia è un serio vantaggio poiché quest'elemento è poco mobile nella pianta e permette di essere disponibile laddove sarà utilizzato. Di conseguenza la costituzione migliore delle membrane e della parete genera una barriera fìsica più efficace per lottare contro le malattie invasive. Riduzione delle micronecrosi.Megagreen permette un apporto di calcio direttamente disponible all'interno della foglia. Ora, il calcio, poco mobile, è un elemento essenziale.EFFETTO STRUTTURALE:•  Formazione della parete vegetale•  Responsabile dell'integrità delle membrane cellulariEFFETTO FUNZIONALE:•  Mediatore della risposta immunitaria• Constituente dell'ATPase: enzima della creazione d'energia necessaria alla realizzazione degli zuccheri nella pianta.Gli effetti funzionali: II calcio è un elemento costitutivo dell'ATP-ase, l'enzima responsabile per la trasformazione di ATP in ADP. Questa reazione è essenziale: essa provvede all'energia necessaria per la formazione degli zuccheri

Page 40: ZEOLITI -DOC-VAR-

all'interno della pianta (fase oscura della fotosintesi).

Questo è importante per la coerenza del processo sviluppato all'interno della pianta attraverso il Megagreen: dato che attiva la fotosintesi e la pianta può contare molto su questa reazione.Dopo aver attraversato la barriera fìsica, l'agente patogeno rilascia una reazione difensiva che provoca il rafforzamento della cuticola e della parete ed una modificazione dell'attività metabolica. Il calcio è uno dei più importanti elementi coinvolti nella risposta immunitaria della pianta allo stress, causata o da agenti patogeni o da condizioni esterne. Questo spiega in parte l'attitudine che Megagreen da alla pianta di lottare efficacemente contro la siccità - oltre alla chiusura degli stoma dovuta alla presenza di CO2 nella foglia.Effetto degli oligoelementi: Megagreen è tratto da giacimenti di calcite provenienti dalla sedimentazione di alghe marine. Questa calcite comprende dunque una grande parte di oligoelementi necessaria alla pianta, il che si aggiunge agli effetti evocati sopra.

MEGAGREEN E AMBIENTE- totale innocuità verso gli esseri viventi e l'ambiente- nessuna soglia di tossicità- riduzione del fabbisogno di acqua- una soluzione tecnica con un'efficacia che stupisce i ricercatori, favorisce lo sviluppo duraturo ed il rispetto dell'ambienteIn conclusione, si può dire che Megagreen presenta effetti significativi e complementari sia per il rinforzo della pianta sia per il miglioramento delle rese e la resistenza agli stress abiotici (idrici per esempio).L'innovazione portata da Megagreen permette di ottenere un prodotto efficace e coerente che inoltre presenta una totale innocuità per l'ambiente.

  

    

 

Page 41: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

 

 

Page 42: ZEOLITI -DOC-VAR-

INGESSIL srl                     ha sede, con uffici, stabilimento, laboratori,

in Montorio (Verona) Via dei Peschi, 13. E' raggiungibile dal vicino aeroporto Catullo, dalla stazione ferroviaria di Verona P.ta Nuova e dall'autostrada con uscita Verona Est.

PRODOTTI

L' AZIENDA

APPLICAZIONI

PRODOTTICARATTERISTICHE

Nell'elenco seguente si riportano i principali tipi di sodio silicato della produzione di INGESSIL srl , di pronta ed immediata disponibilità.

 

Page 43: ZEOLITI -DOC-VAR-

E-MAIL

Home page

Oltre questi, su specifica richiesta della Clientela, INGESSIL srl è in grado di fornire qualsiasi altro tipo di sodio silicato in soluzione. Molto desiderata ed offerta è anche la collaborazione verso l'esterno, finalizzata all'utilizzo del sodio silicato in nuovi settori applicativi, od al miglioramento nei settori già noti.

INGESSIL s.r.l. - Via dei Peschi, 13 - 37033 - Montorio - Verona - ItaliaP.iva 01288300237 tel.0458840505 fax 0458840638 E-mail: [email protected]

  INGESSIL s.r.l. - Via dei Peschi, 13 - 37033 - Montorio - Verona - ItaliaP.iva 01288300237 tel.0458840505 fax 0458840638 E-mail: [email protected]

  SETTORI DI APPLICAZIONE DEI PRODOTTI

L' AZIENDA

APPLICAZIONIINFORMATIVA

PRODOTTI

E-MAIL

Home page

INGESSIL srl con la pluriennale esperienza e professionalità dei suoi tecnici, consente di fornire alla sua Clientela un'assistenza tecnica di ottimo livello nei vari settori

applicativi:

- CHIMICOzeoliti, silici precipitate, silici colloidali, gel di silice, postrattamento del TiO2, flottazione di minerali, anticorrosivi per metalli.

- CANTIERISTICOspritzbeton, consolidamento del terreno, impermeabilizzazione del terreno, impregnazione ed impermeabilizzazione del cemento.

- CARTARIOincollaggio carta e cartone, sbianca e disinchiostrazione, nobilitazione della carta.

- SIDERURGICOleganti per stampi e anime da fonderia, sigillanti per fonderia.

- METALLURGICOimpregnazioni metalli porosi, decapaggio e sgrassaggio di lamiere, protezione metalli da corrosione.

- DETERGENZA

 

Page 44: ZEOLITI -DOC-VAR-

formulazione di detersivi.

- CERAMICOdeflocculanti per impasti argillosi (barbottine).

- AGRICOLTURAcoadiuvante nella fertilizzazione del terreno, trattamento antiparassitario dei frutteti, conservazione delle uova.

- ECOLOGICOtrattamento acque, inertizzazione di fanghi tossici e nocivi, iniezioni impermeabilizzanti e chemioadsorbenti del suolo adibito a discariche (per arrestare ed inertizzare sostanze tossiche solubili che minacciano le acque sotterranee), abbattimento polveri, isolamento termoacustico.

- SICUREZZAignifugazione del legno, barriere antifiamma.

  INGESSIL s.r.l. - Via dei Peschi, 13 - 37033 - Montorio - Verona - ItaliaP.iva 01288300237 tel.0458840505 fax 0458840638 E-mail: [email protected]

 

INGESSIL srl 

è una industria chimica che ha iniziato la produzione di sodio silicato dal 1956.Attualmente è leader in Italia nello studio, nella ricerca e nella produzione di silicati di sodio liquidi.L'odierna produzione ammonta a circa 70.000 ton/anno, ed è ottenuta con due impianti operanti con processi diversi.La qualità della sua produzione, che si articola in oltre 50 tipi di prodotti diversi, è garantita da un accurato controllo, sia delle materie prime, sia delle varie fasi del processo produttivo, sia dei prodotti finiti.Ogni lotto è identificato e garantito da un certificato d'analisi.

INGESSIL srl svolge la sua azione commerciale ed assistenza tecnica su tutto il territorio nazionale ed anche all'estero.

 

 INGESSIL s.r.l. - Via dei Peschi, 13 - 37033 - Montorio -

Verona – Italia

Page 45: ZEOLITI -DOC-VAR-

P.iva 01288300237 tel.0458840505 fax 0458840638 E-mail: [email protected]

 

  AAYAA Portal » Shop Home » NANOTECH » Kosmetik  Dein Konto  Warenkorb 

 Kasse 

AAYAA spezial Shop³!

   Produkte+ 

 Preis  Bestellen 

 Hersteller  Artikel-Nr. 

   M´claire Nacht Creme / 50 ml Für die Hautregeneration während der Nacht!Die m'claire Nachtcreme ist für die tiefgreifende Vitalisierung und Reinigung der Haut von Gesicht und Hals geeignet. Sie mindert bestehende Falten und beugt deren entstehen vor. Vitamin P und Wildmaronen ... [mehr lesen]

 25.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  5-0004 

   M´claire Peeling Maske / 50 ml Peelingmaske mit Zeolith für Reinigung und Pflege der Gesichtshaut! Die Peelingmaske mit dem Extrakt der grünen NUSS ist für die Reinigung und Pflege der Gesichthaut. Sie besitzt eine reichhaltige pflanzliche Zusammensetzung, die parallel alle ... [mehr lesen]

 25.00°Eur 

Page 46: ZEOLITI -DOC-VAR-

  ARCADIA EDEN Ltd.  5-0006 

   M´claire Regenerations Creme / 50 ml Besonders für unreine, problematische und geschädigte Haut geeignet! Anwendung:Die Creme sollte jeden Abend vor dem Schlafengehen auf Gesichtshaut, Augenlider und um die Augen, sowie auf Hals und Dekollete aufgetragen werden. ... [mehr lesen]

 27.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  5-0010 

   M´claire Revitalisierungs Maske / 50 ml Regeneriert und Revitalisiert die Gesichtshaut! Die ernährende revitalisierende Maske mit Mineralien, Grapefruitöl und pflanzlichen Extrakten ist mehrfach wirksam. Sie ist geeignet für alle Hauttypen, besitzt alle notwendigen natürlichen Substanzen ... [mehr lesen]

 26.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  5-0005 

   M´claire Tagescreme / 50 ml Tagescreme für Gesicht, Hals, Augenpartie und Dekollté! Schützt vor äußerlichen, schädlichen Umwelteinflüssen. Die Tagescreme für Gesicht und Hals ist eine leichte, feuchte und nährende Creme, die Pflege und Schutz für den ganzen Tag gewährleistet. ... [mehr lesen]

 24.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  5-0001 

   M´claire Öl Emulsion / 250 ml Emulsion für Körperpflege und Massaget! Die M´claire Öl Emulsion ernährt alle Hautschichten und verleiht ihr dadurch einen natürlichen Glanz und Elastizität. Aktive Emulsionsstoffe regulieren die Feuchtigkeit und verhindern die Austrocknung der ... [mehr lesen]

 30.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  5-0002 

angezeigte Produkte: 1 bis 6 (von 6 insgesamt)Seiten:  1 

Page 47: ZEOLITI -DOC-VAR-

KategorienAAYAA spezial Shop³!

   Produkte+ 

 Preis  Bestellen 

 Hersteller  Artikel-Nr. 

   Megamin forte Kapseln / 180 Kapseln/400 mg Megamin plus getrockneten aktivierten Brennesseln Seit Jahrtausenden ist die wohltuende Wirkung der Brennessel auf die Gesundheit der enschen als vorbeugendes oder kuratives Mittel bekannt. Die tribomechanisch aktivierte Brennessel hat mehrfach ... [mehr lesen]

 54.00°Eur 

  ARCADIA EDEN Ltd.  3-0005 

   Megamin forte Tabletten / 90 Stück/500mg Megamin plus getrockneten aktivierten Brennesseln   Seit Jahrtausenden ist die wohltuende Wirkung der Brennessel auf die Gesundheit der enschen als vorbeugendes oder kuratives Mittel bekannt. Die tribomechanisch aktivierte Brennessel hat ... [mehr lesen]

 27.00°Eur 

  ARCADIA EDEN Ltd.  3-0006 

   Megamin GT Energizer Kapseln / 180 Stück Grüner Tee wirkt entzündungshemmend; das Produkt schützt vor freien Radikalen und unterstützt. Das Vorgänger Produkt von nanoPrime Kapseln! Das Präparat dient dem Organismus als wirksame Unterstützung bei der Herstellung des physiologischen ... [mehr lesen]

 54.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  3-0004 

   Megamin Kapseln / 150 Kapseln a 500 mg Tribomechanisch aktivierte Mineralien zur Nahrungsergänzung Das Vorgänger Produkt von nanoPrime Kapseln! Das Präparat dient dem Organismus als wirksame Unterstützung bei der Herstellung des physiologischen Gleichgewichts und der Deaktivierung ... [mehr lesen]

 49.98°Eur 

Page 48: ZEOLITI -DOC-VAR-

  ARCADIA EDEN Ltd.  3-0001 

   Megamin Kapseln / 180 Kapseln Tribomechanisch aktivierte Mineralien zur Nahrungsergänzung Das Vorgänger Produkt von nanoPrime Kapseln! Das Präparat dient dem Organismus als wirksame Unterstützung bei der Herstellung des physiologischen Gleichgewichts und der Deaktivierung ... [mehr lesen]

 54.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  3-0002 

   Megamin plus Kapseln / 180 Stück/400 mg Megamin plus aktivierten Blütenpollen Die sehr positiven und unterstützenden Eigenschaften des Blütenstaubes werden durch die tribomechanische Bearbeitung um ein Vielfaches verstärkt. Megamin plus ist die richtige Antwort auf alle ... [mehr lesen]

 54.00°Eur  

 ARCADIA EDEN Ltd.  3-0008 

   Megamin Pulver / 125 g Pulver Tribomechanisch aktivierte Mineralien zur Nahrungsergänzung Das Vorgänger Produkt von

Contactez-nous !

800, avenue Sainte-Anne, bureau 400Saint-Hyacinthe (Québec) Canada J2S 5G7

Tél.: (450) 773-4232, poste 243Fax: (450) 773-6767

Ressources : Emmanuelle d'Olier - Marie Rodrigue , Agentes de veille

Courriel: [email protected]

Zone - Alliances

Page 49: ZEOLITI -DOC-VAR-

AGRONOMIE (2)VÉTÉRINAIRE (0)AGROENVIRONNEMENT (3)ALIMENTATION (13)ALIMENTATION ANIMALE (3)AQUACULTURE (1)BIOPESTICIDES (1)

Publicité

Conditions d’utilisationPolitique de confidentialité

Hot Water Research & Development S.r.l.

Strada Maggiore 20 - 40125 Bologna BO Tel: +39 - 051 27 23 77 Fax: +39 - 051 29 65 273

Agricoltura

Nel settore agricoltura Hot Water R&D è partner di un'azienda con concessione esclusiva per l'Italia, e sta promuovendo l'impiego di un minerale zeolitico di provenienza slovacca e cubana, la "Clinoptilolite", che ha una elevata capacità di trasmettere umidità - trattenendola e rilasciandola - ed una elevata capacità di scambio ionico, che la rende particolarmente favorita nell'ottimizzazione del ciclo dell'azoto.

La Hot Water Research & Development è membro della Società Italiana Scienza del Suolo affiliata alla International Union of Soil Sciences.

Lo stesso minerale è inoltre autorizzato dalla Comunità Europea ad essere aggiunto nell'alimentazione (mangimi) degli animali da reddito – percentuale ammessa fino al 5% - valido sostituto delle farine animali.

Sempre nel settore agricoltura, stiamo promuovendo lo sviluppo di tecnologie in grado di elevare la biomassa – in questo caso pianta verde di mais e granella di mais – ad impieghi energetici ed industriali. Nel dettaglio sono tecnologie che tramite processi chimico-fisici, trasformano la biomassa in cellulosa, amidi, proteine, glucosio e etanolo.

Nel settore ambientale Hot Water R&D sta sviluppando l'impiego della Clinoptilolite con finalità di filtro meccanico per i metalli pesanti, quindi applicabile a bonifiche ambientali di portata significativa. Ottimi risultati ha già ottenuto l'applicazione in depuratori.

Page 50: ZEOLITI -DOC-VAR-

Sempre in questo settore Hot Water R&D è partner di ricerca  di un'azienda produttrice di pool batterici non patogeni selezionati per impieghi diversi, dalla sanificazione dei cassonetti RSU, alla degradazione biologico dei rifiuti stessi con finalità energetiche – produzione di metano - dalle bonifiche industriali, inserimento in impianti di depurazione di batteri nella fase biologica, alle bonifiche ambientali di siti e luoghi contaminati da rifiuti di lavorazione industriale, o da impieghi civili.

In questa direzione vanno anche i nostri sforzi come partner di aziende di depurazione al fine di reperire conferimenti di rifiuti alle aziende specializzate nostre partner, nonché la promozione per installazioni di impianti per il trattamento dei fanghi e dei reflui in genere.

In aggiunta sempre grazie all'impiego di pool batterici, Hot Water R&D sta sviluppando progetti di trasformazione del rifiuto della lavorazione delle olive, sansa e acque di vegetazione, in ammendante agricolo naturale, compost e concime liquido.

Alcune attività sono state avviate per comprendere meglio la destinazione farine animali, la cui produzione sta diventando un problema di smaltimento – il conferimento agli inceneritori non è sufficiente rispetto alla produzione.

 

 

Page 51: ZEOLITI -DOC-VAR-

ZEOLITIL'altra faccia del vulcano

Le zeoliti sono minerali silicati microporosi naturali, da incolori a bianchi o rosso chiaro, con colorazioni eventualmente dovute alla presenza di impurità e di tracce di altri minerali. Sono silicati Al-Na o Al-Ca in composizione, e quando sono riscaldate fanno schiuma e sembrano fondersi. Il loro ambiente naturale è costituito da formazioni vulcaniche e da scogli sedimentati con gas e vapori, come avviene nell'oceano. Morfologicamente vi sono tre tipi conosciuti.

a) zeolite fibrosa

b) zeolite frondosa

c) zeolite cristallina.

Vi sono 106 tipi naturali differenti di zeolite, e per la lavorazione tribomeccanica nella macchina brevettata, è stata selezionata la zeolite cristallina clinoptilolite, principalmente a causa delle sue caratteristiche di capacità di assorbimento, di selettività e di capacità di scambio ionico.

Questo minerale è completamente innocuo, cosa che è stata dimostrata mediante l'analisi chimica e mediante studi tossicologici condotti da scienziati coinvolti in questo progetto,

Lo sfruttamento industriale della clinoptilolite e/o della sua heulandite viene effettuato nei Balcani sudorientali (attorno alla frontiera fra Bulgaria e Serbia), in Russia (Zakavkazlje), in Francia (Nantes), a Cuba, negli USA (Oklahoma, California), mentre il potenziale per lo sfruttamento viene investigato in molte altre aree.

Da un punto di vista macroscopico, il minerale di scogliera può essere descritto come una massa granulare omogenea verde pallido. I grani di silice hanno margini aguzzi e sono completamente puri, senza inserzioni visibili.

Da un punto di vista microscopico, il minerale contiene feldspato fresco e grani finissimi di zeolite radiale. È un tipico minerale tufaceo che consiste principalmente di vetro vulcanico, più tardi ricristallizzato. Il contenuto di zeolite viene determinato mediante un'analisi di diffrazione con raggi X.

Composizione chimica e struttura della clinoptilolite

La clinoptilolite ha una struttura cristallina e si trova più comunemente nella forma cosiddetta dei "gemelli o quattro gemelli". La griglia cristallina è costituita dal tetraedro SiO 4 o Al O 4 che forma la cornice di base dei cristalli ed è permeata da dotti e da cavità in cui sono connessi gli ioni (principalmente cationi quali il sodio, il potassio e il calcio) che attuano agevolmente con altri ioni nel loro ambiente.

Il rapporto silicio-alluminio nella clinoptilolite è maggiore di 4, mentre in altri tipi di zeolite tale rapporto è minore di 4.

I cationi dominanti scambiabili nella clinoptilolite sono Na + e K + . Tracce di altri minerali, quali il quarzo, il gesso, la mordenite, l'argilla e il plagioclasio appaiono insieme alla clinoptilolite, così come tracce di stronzio, bario, zinco, rame, nickel e cromo.

La ricerca mineralogica e l'analisi della composizione chimica della clinoptilolite applicata alla

Page 52: ZEOLITI -DOC-VAR-

produzione di TMAZ e di Megamin sono state condotte simultaneamente in numerosi istituti croati ed austriaci.

La Tabella 1 fornisce dettagli della composizione chimica media della clinoptilolite.

Componenti

Da (%) a (%)

SiO 2 61.96 67.17

TiO 2 0.15 0.32

Al 2 O 3 12.46 15.12

Fe 2 O 0.98 2.05

MnO tracce 0.05

MgO 1.30 1.96

CaO 3.03 4.35

Na 2 O 0.70 1.11

K 2 O 0.78 1.32

H 2 O a 100°C 4.05 4.74

H 2 O a 1000°C 7.56 9.56

Tabella 1. Composizione chimica media della clinoptilolite

Prima di diventare Megamin, la TMAZ fu sperimentata negli allevamenti per la sua capacità di interagire con i nitrati e di neutralizzare gli odori. Ben presto, straordinari effetti positivi sulla salute degli animali attrassero l'attenzione dell'équipe di ricercatori e l'interesse aumentò quando il consumo di questa zeolite attivata venne sottoposto a test dai colleghi dell'inventore e da persone a loro vicine, portando numerose testimonianze dirette degli effetti benefici della TMAZ.

Nel 1997 cominciarono le prime ricerche sul «TMAZ-Megamin» presso la Facoltà di Biotecnologia e la Facoltà di Geologia dell'Università di Zagabria, poi all'Istituto Ruder Boscovic (istituto di ricerca in medicina molecolare) a Zagabria. Il progetto coinvolse progressivamente altri istituti di ricerca, facoltà, cliniche e ospedali, prima in Croazia e in Austria, poi in Svizzera, in Germania e negli Stati Uniti.

L'interesse sia del pubblico che della comunità scientifica si è rapidamente sviluppato di fronte agli effetti positivi sulla salute dei volontari che avevano cominciato a usare la TMAZ, e di fronte alle testimonianze di medici che avevano proposto ai loro pazienti un'integrazione col Megamin per fortificare l'organismo in occasione delle cure. A partire dal 1998, sono stati presentati i primi risultati scientifici, mentre il Megamin veniva progressivamente sottoposto a test e poi autorizzato alla vendita come complemento alimentare in vari paesi e, in seguito, in tutta la Comunità Europea. Nel 2001, lo stato delle ricerche biologiche e mediche sul Megamin fu presentato all'Accademia delle Scienze Mediche di Mosca.

Ricerche biologiche e mediche

Fin dall'inizio delle ricerche sono state effettuate delle osservazioni sull'utilizzazione del Megamin in abbinamento alle terapie standard. Sono state fatte altre constatazioni sull'azione positiva del Megamin sul sistema circolatorio, sulla pressione arteriosa, e sul recupero dopo l'infarto, o ancora sul sistema digestivo, sull'iperacidità e di stomaco e anche sulle ulcere duodenali.

L'effetto del Megamin è stato anche studiato sui reumatismi, sulla cura delle infezioni renali e anche sul trattamento delle patologie dermatologiche. È stato condotto uno studio su pazienti affetti da diabete, mentre altre osservazioni riguardavano le ustioni con applicazione diretta della polvere e numerose affezioni della pelle.

Parallelamente, test clinici e analisi tossicologiche in vitro e in vivo hanno stabilito la totale innocuità del Megamin. Inoltre sono stati condotti studi sugli effetti del Megamin sui cancri canini presso la Facoltà di medicina veterinaria di Zagabria, sotto la direzione della Dottoressa Liljana Bedrich (PhD).

Nel corso delle ricerche, è stata stabilita l'azione del Megamin come antiossidante e stimolante del

Page 53: ZEOLITI -DOC-VAR-

sistema immunitario, così come la sua azione cicatrizzante nell'utilizzazione dermatologica.

L'azione fortificante del Megamin, che favorisce un miglioramento dello stato generale e un recupero più rapido e più agevole, è stata constatata su una gran parte di pazienti.

Ciò ha portato vari medici a preconizzare l'uso del Megamin come coadiuvante (complemento alimentare che accompagna il trattamento medico prescritto) nella cura delle patologie gravi.

Un antiossidante ineguagliato

L'azione antiossidante del Megamin è stata stabilita da parecchi studi, che hanno utilizzato principalmente il metodo TAS (Total Antioxydant Status o attività totale del sistema antiossidante), che permette di misurare la concentrazione di antiossidanti nell'organismo (mediante l'attività degli enzimi antiossidativi: superossidodismutasi, glutationperossidasi e glutationreduttasi). Questo sistema fornisce la valutazione dello stato del sistema di difesa antiossidante globale dell'organismo.

Questo metodo è stato utilizzato, per esempio, in uno studio condotto dal Dott. Ivkovic presso il policlinico Vita Nova di Duga Uvala (Croazia) su un campione di soggetti sani e malati:Misurazioni regolari hanno mostrato che, per i pazienti che avevano assunto Megamin, il valore di TAS si situava, dopo alcune settimane, nell'ambito dei valori considerati soddisfacenti. I pazienti che soffrivano di patologie croniche incurabili (per i quali si prevedevano valori di TAS deboli), assumendo regolarmente Megamin presentavano un incremento dei valori di TAS. Altri studi sugli effetti del Megamin sui valori di TAS sono iniziati nell'ottobre del 2000 nella clinica Humanomed 2 a Villach sotto la direzione del Dott. Wolfgang Thome. I risultati hanno evidenziato che l'utilizzazione del Megamin permette in media un aumento del valore di TAS di oltre il 26% in quattro settimane, e un'azione da 8 a 12 volte più efficace di quella degli altri antiossidanti conosciuti e sottoposti a test. Lo studio su un gruppo di 120 pazienti nel corso di 14 mesi ha portato ai seguenti risultati:

•  L'attività fortificante è stata confermata dopo soli 3-5 giorni di trattamento. Si è potuta osservare una risposta positiva per almeno il 70% dei pazienti che assumevano Megamin.

•  Il controllo della terapia standard era facilitato e si è potuto osservare un miglioramento significativo dello stato generale dei pazienti.

•  nel caso di infezioni virali, si è potuto osservare una riduzione del titolo virale.

Secondo i numerosi studi clinici, il Megamin consentirebbe di migliorare l'efficacia delle terapie standard e di accorciare il periodo di recupero.

Uno stimolante e regolatore del sistema immunitario

Gli studi effettuati presso l'Istituto Ruder Boscovic di Zagabria (sotto la direzione del Dott. Kresimir Pavelic PhD) e presso l'HH Biotechnology and Materials Department dell'Università della California (sotto la direzione del Dott. Miroslav Colic PhD) hanno evidenziato gli effetti della TMAZ (principio attivo del Megamin) nella stimolazione e nella regolazione del sistema immunitario.

Secondo le conclusioni di questi studi, il Megamin sembrerebbe possedere le proprietà di un superantigene, che attiva il sistema immunitario tramite le cellule M situate nei tessuti linfoidi dell'intestino tenue. Quando l'immunità è ridotta, il Megamin attiverebbe una grande proporzione di linfociti B e T. In occasione di malattie autoimmuni, la TMAZ avrebbe un effetto regolatore capace di ridurre la reazione immunologica.

  

Internet Links for ClinoptiloliteSearch Engines: clinoptilolite pub-7737835674 1 ISO-8859-1 ISO-8859-1

GALT:#008000;G en

· Look for Clinoptilolite on Google · Look for Clinoptilolite images on Google

External Links:· Look for Clinoptilolite on Webmineral · Look for Clinoptilolite on Athena Mineralogy

Mineral Dealers:· The Arkenstone - Fine Minerals · Rare and Unusual minerals at Mineralogical Research Company

Page 54: ZEOLITI -DOC-VAR-

· Buy Minerals and Crystals from Crystalarium.com · Lapis Mineral Magazin · Buy rare minerals from Excalibur Minerals · DAKOTA MATRIX offers Cabinet and Rare Species from Worldwide Localities.

Jobs:· Mining & Geology Jobs

Clinoptilolite

Cape Lookout, Tillamook Co., Oregon, USA© 2003 DM

Hardness: 3½ - 4Synonym of: Clinoptilolite-Ca, Clinoptilolite-K, Clinoptilolite-Na

Classification of Clinoptilolite

Dana 8th edition ID:77.1.4.2

77 : TECTOSILICATES Zeolites1 : Zeolite group - True zeolites

Hey's CIM Ref.: 16.10.18

16 : Silicates Containing Aluminum and other Metals10 : Aluminosilicates of Ca and alkalis

mindat.org URL: http://www.mindat.org/min-1082.htmlPlease feel free to link to this page.

Physical Properties of ClinoptiloliteHardness (Mohs'): 3½ - 4

Optical Data of ClinoptiloliteType: Biaxial (+/-)

RI values: nα = 1.476 - 1.491 nβ = 1.479 - 1.493 nγ = 1.479 - 1.4972V: Measured: 31° to 48°Maximum Birefringence: δ = 0.003 - 0.006

Chart shows birefringence interference colour range (at 30µm thickness) and does not take into account mineral colouration.

Surface Relief: ModerateDispersion: r > v to r < v strong

Page 55: ZEOLITI -DOC-VAR-

 

 

La Zéolite Naturelle de Turquie

A Propos de Zéolite Analyse de notre zéoliteInformation sur notre productionLes domaines d’utilisationAdditif pour l’alimentation AnimaleConditionneur pour la TerreTraitement des eaux uséesLa Litière pour Chat

Page 56: ZEOLITI -DOC-VAR-

Filtrage pour l’eau des Piscines

  

A propos de Zéolite :Il y a des millions d’année, quand les volcans ont projeté des silicates de cendre-aluminium de métal alcalin et de métal de terre alcaline, des couches de zéolite se sont formées. Une petite partie des cendres transportées par le vent se sont déposés et ont formé des couches de cendre. Dans certains cas, ces cendres se sont déposées dans les lacs et dans d’autres cas de l’eau s’est infiltrée dans les couches de cendres. Dans les deux cas, la réaction chimique qui résulte du mélange de cendre volcanique et d’eau salée a formé les zéolites naturelles.

Les caractéristiques d’une couche de zéolite sont déterminées à sa formation. Les petites différences naturelles comme la température, la situation géographique, les propriétés des cendres et de l’eau, une composition un peu différente donnent aux certains gisements des caractéristiques uniques. Les petites différences présentes à la formation d’un gisement de zéolite font que chaque zéolite naturelle a des caractéristiques uniques. L’aluminium et les silicates qui se trouvent dans les cendres forment une structure équilibrée, ouverte et en trois dimension comme les alvéoles d’une ruche d’abeille. Il existe plus de quarante structures de zéolite naturelle. Par exemple, dans la clinoptilolite il y a du silicate et de l’aluminium dans une proportion de 1 sur 5.

La zéolite est un minéral cristallin étonnant avec une capacité pour absorber de nombreux types de gaz, de l’humidité, des produits de pétrochimie, du métal lourd, des éléments hautement radioactifs, des solutions diverses. Les canaux qui se trouvent dans la zéolite offrent de larges surfaces où peuvent se réaliser des réactions chimiques. Les cavités et les canaux qui se trouvent dans le cristal peuvent représenter 50 % de son volume total. Les zéolites peuvent absorber une grande partie des matières comme les ions et les molécules de gaz et les attirer à la surface.

Les zéolites sont des aluminosilicates hydratées caractérisées par leurs grandes surfaces, leur grande capacité d’échange de cation. Les caractéristiques de la zéolite sont importantes pour un large éventail d’application.

Le traitement de l’eau * Le filtrage de l’eau* La séparation des métaux lourds* Les piscines publiquesLe traitement des eaux usées* L’ammoniac se trouvant dans les eaux usées des municipalités* La séparation des métaux lourds* Les surfaces de filtrage septiqueL’Agriculture* Le contrôle de l’odeur* Le contrôle environnemental des animaux dans des lieux fermés* Les additifs de l’alimentation animale de la fermeLe jardinage* Les pépinières, les serres* L’horticulture* Les légumes/herbes* Les plantes vertes* La greffe d’arbre et de buisson* Le boisement (forêts, plantations d’arbre)* Les matériaux de culture hydroponiqueLes produits domestiques* Le contrôle de l’odeur dans la maison* Le contrôle de l’odeur des animaux domestiquesLes produits industriels* Des absorbeurs pour la terre et des détritus

Page 57: ZEOLITI -DOC-VAR-

* La séparation des gazLes déchets radioactifs* Le nettoyage/décontamination de surfaceL’aquaculture* Le filtrage d’ammoniac dans les fermes de pisciculture* Les matériaux de filtre biologique

© 2006, Rota Mining Co.Email : [email protected] Phone: 90 216 385 1600        

La Zéolite Naturelle de Turquie:La Société Minière Rota, est une société qui s’est spécialisée dans la production et la vente de clinoptilolite qui est une variété naturelle de zéolite. La Société Minière Rota est le leader dans la production et la vente de zéolite naturelle en Turquie. De plus, nous sommes propriétaire d’un gisement de minéral de zéolite de très haute qualité (contient 95% en poids de clinoptilolite) avec une réserve de plusieurs millions de tonnes qui se trouve à Manisa/Gördes. Les activités de production sont réalisées dans notre usine moderne de Manisa/Gördes. Dans cet établissement sont réalisés les activités d’exploitation minière de surface, de concassage, de tamisage, de séchage, d’empaquetage et de stockage. Cet établissement moderne a une capacité de broyage et de classification par la taille de 100000 tonnes par an.

Nous pensons que la qualité est le besoin fondamental de nos clients. Pour garantir la performance de nos produits, tous les processus d’extraction et de production sont réalisés avec un système strict de control qualité et l’environnement est respecté.

La société Minière Rota, offre à ses clients un service spécial d’empaquetage et les palettes sous cellophane peuvent être adaptées selon les besoins et les conditions de nos clients. La société Minière Rota est votre fournisseur de confiance possédant le meilleur rapport qualité prix et en garantit un service totalement adapté à vos besoins

 

Les domaines d’utilisation :Additif pour l’alimentation animale :L’utilisation de la clinoptilolite dans l’alimentation animale quotidienne pour la réduction des maladies du système digestif. Addition de la clinoptilolite dans la préparation de l’alimentation animale a des effets positifs dans leur développement.Pour plus d’information

Additif pour l’engrais/Conditionneur pour la terre :Les clinoptilolites laisse passer lentement les engrais. Les fertilisants comme l’azote et le potassium sont retenus par la structure de la clinoptilolite chargée négativement et ils sont libérés au moment voulu.Pour plus d’information

Les produits pour le traitement des eaux uséesLes zéolites contribuent de plusieurs façons à retrouver un environnement plus sécurisé et plus propre. En fait, toutes les utilisations des zéolites comportent des facteurs

Page 58: ZEOLITI -DOC-VAR-

environnementaux ou bien elles jouent un rôle important pour la destruction des déchets toxiques.Pour plus d’information

La litière pour chat :Le minéral zéolite est une éponge moléculaire qui absorbe l’ammoniac libre et les odeurs de chat et qui a la spécificité de renfermement et d’être très alvéolé.Pour plus d’information

Le produit de filtrage pour l’eau des piscinesLa zéolite a une performance supérieure aux filtres de sable et de carbone et nécessite moins d’entretien, assure une eau plus propre, donne un meilleur rendement. La structure alvéolée de la zéolite peut capturer des particules avec une grosseur jusqu’à 4 microns.Pour plus d’information

Les applications dans l’aquacultureLes zéolites peuvent baisser le niveau d’ammoniac et de sulfure d’hydrogène dans les piscines de poisson/crevette, le résultat est une augmentation de la croissance et de la densité de population des poissons/crevettes.Pour plus d’information

Le produit de filtrage pour les aquariumsLa zéolite est une destructrice d’ammoniac et assure une grande surface pour les bactéries qui dégagent de l’azote dans les systèmes de circulation. La zéolite n’assure pas seulement une eau propre à la vue, elle assure aussi une eau biologiquement propre.Pour plus d’information

Le nettoyage des déchets toxiques La zéolite naturelle a une grande capacité de changement d’ion et d’attirance pour les cations de métal lourd. Elle peut aussi absorber dans les solutions, les éléments comme le strontium 90, le césium 137 et les autres isotopes radioactifs et les garder dans sa structure de cristal en trois dimensions.Pour plus d’information

Les vernis de bouchage (Filler) :Les zéolites sont utilisées comme vernis de bouchage dans le secteur du papier. Ces produits de bouchage en zéolite ont beaucoup de débouchés dans l’industrie de plastique et de peinture.

L’épuration et la séparation des gazLes zéolites jouent le rôle de filtre moléculaire ; en faisant disparaître les déchets comme le dioxyde de carbone, le dioxyde de sulfure et l’eau, elles peuvent être utilisées pour purifier et adoucir les gaz naturels. En plus d’augmenter la qualité des gaz naturels, elles sont utilisées pour séparer l’oxygène et l’hydrogène dans les colonnes d’adsorption par variations de pression.

Les matériaux légers de construction La zéolite naturelle peut être utilisée pour la préparation d’un béton léger. Sa structure de silicate alvéolée lui permet d’être plus léger que le sable et de cette façon elle assure un volume plus important par tonne en étant aussi solide et résistant. La zéolite ne contient pas d’argile qui réduit la résistance générale du béton et sa structure alvéolée garde l’humidité qui permet au béton de sécher plus rapidement.

Page 59: ZEOLITI -DOC-VAR-

Datasheet of Natural Zeolite

Material Characteristics:

CAS No:1318-02-1 Chem. Abstr. Name: ZeolitesCAS No:12173-10-3 Chem. Abstr. Name: ClinoptiloliteEINECS NO : 215-283-8Empirical Formula : (Ca,K2,Na2,Mg)4Al8Si40O96.24H2O

Mineralogic-Petrographic Analysis of Zeolite:

This Mineralogic-Petrographic report is related to the sample of Rota Mining Co. From Kalabak Damları district,Gordes,Manisa,Turkey.Coordinates of the sample location arex: 09030 , y: 05315 (in map of K20bl).

The Gordes-Kalabak sample is volconic dust tuff and has a rhyolitic-rhyodacitic character.The rock has widely altered to zeolite mineral. Type of zeolite is clinoptilolite.The quantitative content of this mineral is 95% (in weight). The sample do not contain quartz,mica, contain minor amount feldspar and smectite. The clinoptilolite of the sample is K and Ca rich type.

(This report is prepared in 11.06.2005 by Istanbul Technical University Mining Faculty)

Chemical Composition:

SiO2 71,0%CaO 3,4%Fe2O3 1,7%Al2O3 11,8%K2O 2,4%MgO 1,4%Na2O 0,4%TiO2 0,10%

(This report is prepared in 01.07.2005 by General Directorate of Mineral Research and Exploration)

Physical & Mechanical Properties:

Apperance , Odour: Ivory,OdourlessBrightness: 70 %Specific Weight: 2000-2400 kg/m3

Volumen Weight:1260-19060 kg/m3

Hardness: 2-3 MohsPorosity: 49,3 %Abrasion: 87 (mg/100g)Water Absorbing Capasity: 46,5%Oil Absorbing Capasity: 57 (mg/100g)Cation Exchange Capacity: 1,5 – 1,8 meq/g

Page 60: ZEOLITI -DOC-VAR-

Zelbrite: Il materiale filtrante con alte prestazioni !La Zelbrite è un materiale naturale estratto dalle miniere australiane del Galles Meridionale. Questo materiale filtrante si è formato circa 300 milioni di anni fa ed è il risultato dell’attività vulcanica di un grande lago di acqua dolce. Con il passare del tempo geologico questo materiale è stato scoperto da altri componenti di durezza insolita dando vita, appunto alla Zelbrite.

Infatti, un materiale ha soddisfatto eccezionalmente le applicazioni "di filtrazione".

L’ingrediente attivo della Zelbrite è la "clinoptilolite", un minerale con proprietà molto speciali. Tra queste un’area di superficie molto ampia, formata da una gabbia con una struttura tridimensionale in grado di catturare sostanze chimiche inquinanti attraverso un meccanismo chiamato "cation-cambio".

Straordinaria capacità di filtrazione

La Zelbrite attua il suo altissimo processo di filtrazione attraverso tre meccanismi che interagiscono tra di loro, creando una filtrazione di altissima qualità. La prima fase del processo passa attraverso la "cattura" fisica delle particelle come accade nella filtrazione con la sabbia convenzionale. In un secondo momento le sostanze inquinanti si depositano sopra l’estesa superficie assorbente della struttura della Zelbrite. Nell’ultimo processo le sostanze inquinanti chimiche come l’ammoniaca sono catturate dal terzo meccanismo denominato "cambio-

Prodotto in Australia da:ZEOLITE AUSTRALIA LTD, MELBOURNE

Ph: + 61 3 9542 6060

Struttura interna di Zelbrite

Page 61: ZEOLITI -DOC-VAR-

catione".

Il risultato di questi 3 meccanismi è una qualità di acqua superiore e non ottenibile con i tradizionali metodi di filtrazione per piscine.

Benefici Per L’utente

Benessere ed estetica:Riduzione drammatica degli odori sgradevoli di piscina e delle irritazioni degli occhi e della pelle. Marcata riduzione della formazione delle clorammine. L’efficacia della filtrazione permette di sradicare i microrganismi più piccoli.

Ambientale:Questa grande capacità di filtrazione da luogo a controlavaggi meno frequenti con notevoli risparmi e minore acqua dispersa nell’ambiente. L’uso del cloro sarà più efficiente e verrà ridotto l’uso dei classici prodotti chimici per il controllo del ph.

Economico:Notevoli risparmi in termini di prodotti chimici e all’uso dell’intero impianto di filtrazione grazie ad una filtrazione più "pulita e agile"

La Zelbrite aumenta l’efficacia della filtrazione come la diatomea con la stessa convenienza della classica sabbia quarzifera.

 

© ZEOLITE AUSTRALIA PTY LTD 2004

Paolo Valera si è laureato in Scienze Geologiche presso l'Università di Cagliari il 26/02/1996, dove ha discusso una tesi di carattere sperimentale dal titolo

Page 62: ZEOLITI -DOC-VAR-

"Telerilevamento e geologia economica dell'area di Wukro-Negash (Tigray - Etiopia Settentrionale)". La ricerca è stata svolta in un'area vergine e di difficile accesso

dell'Etiopia settentrionale, su una superficie totale di circa 1500 Km2. I risultati ottenuti rappresentano a tutt'oggi le uniche notizie di carattere geogiacimentologico esistenti

sull'area.La collaborazione con un braccio operativo del Ministero delle Miniere dell'Etiopia

iniziava già dal 1994, tramite alcune consulenze per il giacimento di Tantalio del Kenticha, come geologo prospettore, pianificando la campionatura e realizzando la

cartografia geologica, geofisica e geochimica dell'area. Il lavoro era focalizzato sullo studio di Ta, Nb, Be e Li in rocce pegmatiti granitiche. L'integrazione delle varie

metodologie di ricerca sopra descritte, portarono all'identificazione di un deposito di Columbo-Tantalite economicamente interessante nell'area del Kenticha. Tale deposito è

attualmente in fase di coltivazione.Nel 1996, a seguito di concorso bandito dall'Università di Trieste, veniva ammesso al XII

ciclo di Dottorato di Ricerca. La tesi, dal titolo "Sviluppo sostenibile e georisorse in Etiopia", è stata rivolta all'analisi dei componenti economici, sociali ed ambientali dell'Etiopia, con precipuo riferimento alle georisorse. Durante questo periodo, in

particolare, veniva effettuata la raccolta sistematica presso le fonti etiopiche depositarie (Ministero dell'Industria, Ministero delle Miniere, Università), della documentazione necessaria allo sviluppo del lavoro di tesi. Attraverso una intensa attività di ricerca

intersettoriale, è stato approntato il database delle georisorse presenti nel Corno d'Africa, arricchito da dati inediti ricavati tramite il lavoro sul campo, di laboratorio e di

telerilevamento. Il lavoro svolto è testimoniato da alcune pubblicazioni di carattere scientifico, prodotte anche in collaborazione.

Nel periodo 1996-1997 lo scrivente partecipava ad un progetto di ricerca, nel quadro del programma di cooperazione tecnica con l'Università etiopica organizzato e finanziato dal

Ministero degli Esteri italiano, per la realizzazione di una carta geogiacimentologica dell'area settentrionale del Macallè Outlier. Il contributo dello scrivente rappresenta il naturale sviluppo delle ricerche effettuate durante il lavoro di tesi di laurea sulle rocce proterozoiche dell'area e sui giacimenti ad esse legati. Nel 1997 iniziava il rilevamento della parte meridionale del Macallè Outlier, che consentiva l'acquisizione di nuovi dati

sulla geologia e la giacimentologia dell'area, peraltro tutt'ora non pubblicati. In merito alla ricerca appena citata e nell'ambito degli studi effettuati per la tesi di laurea e di Dottorato, lo scrivente effettuava numerose missioni in Etiopia che gli permettevano di sviluppare una continua e particolarmente costruttiva attività di collaborazione nelle ricerche con i

colleghi etiopici fin dal 1994. In particolare si vogliono sottolineare i programmi di prospezione dei depositi d'oro di Legadembi e di Tantalio del Kenticha.

Durante il 1997 lo scrivente approfondiva gli studi sulle mineralizzazioni di fluorite guidate dai fenomeni di tettonica fragile.

L'impegno del Dottorato e gli studi con i colleghi etiopici non impedivano allo scrivente di collaborare ad alcune ricerche contemporaneamente avviate in Sardegna, cui

partecipava per curare gli aspetti significativi dal punto di vista delle georisorse. Tali ricerche gli hanno permesso, in qualità di collaboratore esterno a titolo gratuito, di caratterizzare dal punto di vista vulcanologico, strutturale e giacimentologico, una piroclastite situata nei pressi di Sedilo. In particolare, sono state identificate nuove

potenzialità in minerali industriali nel campo delle zeoliti, con particolare riferimento al gruppo della Heulandite (Clinoptilolite). Una parte degli studi effettuati veniva presentata

al convegno - escursione "La Fossa Sarda" con il titolo "Il flusso piroclastico di Sa Manenzia (Lago Omodeo)".

Nel 1999 forniva consulenza trimestrale alla Sardinia Gold Mining in qualità di

Page 63: ZEOLITI -DOC-VAR-

prospettore. L'attività è stata orientata in un primo tempo alla mansione di geologo di miniera ed in un secondo tempo allo studio ed all'analisi degli apparati vulcanici terziari presenti nell'area della concessione mineraria, alla loro caratterizzazione ed allo studio delle alterazioni collegate all'attività idrotermale post-vulcanica. Nel corso di questa occupazione, lo scrivente acquisiva importanti esperienze nelle problematiche legate all'industria estrattiva locale, con particolare riferimento alle tematiche ambientali.

Nell'anno 2000 conseguiva l'abilitazione alla professione di geologo.Nello stesso anno, subito dopo aver conseguito il titolo di Dottore di Ricerca

(26/02/2000), firmava un contratto con il DIGITA (Dip. di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali, Università di Cagliari), in qualità di consulente per l'attività di supporto

qualificato attinente la campionatura geochimica di tipo "stream sediments" (29/02/2000). Il contratto prevedeva la campionatura e l'informatizzazione delle relative osservazioni di campagna e comportava, preliminarmente ed in seguito, di pari passo con lo sviluppo del

lavoro, l'approfondimento delle conoscenze sulla geochimica ambientale delle aree prospettate. Il contratto, di durata quadrimestrale, veniva prorogato, in periodi diversi e

non continuativamente, consentendo, inoltre, il completamento della campionatura radiometrica della Sardegna meridionale.

Grazie alle consulenze sopra descritte lo scrivente aveva modo di effettuare osservazioni sul peso esercitato dalle molteplici georisorse dell'isola nelle testimonianze lasciate dalle popolazioni di età preistorica e protostorica, a partire dalle prime industrie litiche fino ai prodotti del trattamento dei metalli. L'archeomineraria e l'archeometallurgia entravano quindi a far parte del quadro d'interesse scientifico dello scrivente, che partecipa ancora oggi a gruppi di lavoro multidisciplinari, apportando la propria competenza nel campo

delle indagini sul terreno, della campionatura nonché della gestione e del trattamento dei dati d'analisi provenienti dalla campionatura stessa.

Il primo approccio a questo filone di ricerca è stato preceduto da una analisi e ricostruzione mirate della storia geogiacimentologica della Sardegna, concretizzate nella pubblicazione del lavoro "Outline of Geology and Mineral Deposits of Sardinia, Italy".

Tramite le osservazioni di campagna e le indagini in archeometallurgia, condotte in collaborazione multidisciplinare con esperti del settore, sono emersi nuovi dati riguardo

possibili siti presumibile sede di coltivazione e lavorazione di metalli in epoca antica. Tali dati riguardano, principalmente, indizi di attività metallurgica di epoca nuragica, e sono stati fatti oggetto di confronto, mediante un accurato esame, con la cartografia esistente. Questo studio ha consentito, inoltre, di ottenere una prima carta originale della frequenza

della distribuzione dei nuraghi sull'intera isola, presentato al Convegno di Cagliari-Iglesias "Sardinian Metal Resources in the Bronze Age (Exploitation and Trade)" e

pubblicato (Valera R.G., Valera P.G. (2006) "Georesources In Bronze Age -Sardinia". In: Instrumentum n° 23, Juin 2006, Éditions Monique Mergoil, Montagnac, pp. 37-39).

Ulteriori studi sono in corso per determinare eventuali correlazioni esistenti tra insediamenti nuragici e anomalie in determinati elementi, soprattutto per Pb, Ag e Cu.Nel periodo giugno - agosto 2001 effettuava una consulenza nell'ambito del progetto

"Cartografia Geochimica Internazionale: Progetto IGM-Italia" (COFIN 98) per l'attività di supporto qualificato attinente la campionatura geochimica di tipo "stream sediments" ed alla elaborazione dei dati  per conto del Dipartimento di Studio del Territorio e delle

sue Risorse (DIPTERIS) dell'Università di Genova. Il contratto prevedeva la campionatura e l'informatizzazione delle relative osservazioni di campagna, nonché

l'archiviazione e l'elaborazione dei dati di analisi. Il lavoro era accompagnato, analogamente a quanto già precedentemente effettuato nello stesso campo, da un

aggiornamento ed approfondimento delle conoscenze relative ai problemi di geochimica ambientale delle aree prospettate.

Page 64: ZEOLITI -DOC-VAR-

Nel mese di settembre del 2001, a seguito di concorso bandito dall'Università di Cagliari, risultava vincitore dell'Assegno di Ricerca ex. Art. 51 della legge 27.12.1997, n. 449, dal titolo "Distribuzione dei metalli pesanti nel reticolo idrografico della Sardegna ed i suoi

riflessi sulle riserve d'acqua". Nell'ambito del progetto lo scrivente riorganizzava il database dei dati geochimici per renderlo compatibile con il software realizzato ex-novo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Genova,

per la realizzazione delle 19 carte geochimiche della Sardegna. Nel 2002 si recava in Etiopia per acquisire dati ed effettuare osservazioni di campagna sul Rift etiopico, nell'ambito della ricerca "Mineralizzazioni epitermali a metalli preziosi nel

Rift etiopico" e per una discussione, con i responsabili del Ministero delle Miniere etiopico, sui dati elaborati e sui risultati ottenuti, con analisi alla microsonda dell'Istituto di Geoingegneria e Geologia Ambientale del CNR, su campioni di Columbo-Tantalite prelevati in un giacimento situato nelle rocce Archeozoiche dell'Etiopia meridionale

(Kenticha). Durante il periodo di lavoro in campagna lo scrivente aveva modo di approfondire le sue conoscenze dell'area e di verificare i dati acquisiti attraverso le

elaborazioni delle immagini telerilevate. E' stata così identificata e mappata una notevole quantità di sorgenti calde, fino ad allora non segnalate. La significativa quantità di dati

raccolti durante le numerose campagne nel Rift etiopico hanno permesso allo scrivente di preparare un database che sarà utilizzato per la produzione di una carta

geogiacimentologica di buona parte dell'area, attualmente in fase di allestimento.Durante il lavoro di campionamento realizzato nell'ambito del progetto di ricerca

"Distribuzione dei metalli pesanti nel reticolo idrografico della Sardegna ed i suoi riflessi sulle riserve d'acqua", è stata osservata una notevole quantità di indizi di mineralizzazioni

suscettibili di interesse, venuti alla luce principalmente grazie ai numerosi lavori sulla viabilità che i vari enti stanno eseguendo per vari motivi, quali strade per la penetrazione

agraria, nuove strade a grande scorrimento. Attualmente questi dati sono in attesa di essere riordinati e confrontati con gli altri dati disponibili e che costituiscono un già

cospicuo archivio informatico. Come primo risultato di questo lavoro è stata presentata una memoria sulle mineralizzazioni a Manganese ricorrenti in tutta la Sardegna, cui lo

scrivente ha prestato particolare impegno sia nella parte riguardante il lavoro di campagna, sia nella trattazione dei dati per lo sviluppo dell'archivio informatico.

Durante il 2003 veniva coinvolto, nell'ambito del 32moCongresso Geologico Internazionale, per la preparazione di una escursione in Sardegna il cui tema preminente concerneva la geogiacimentologia. L'escursione prevedeva l'attraversamento dell'isola

dall'estremo meridionale a quello settentrionale e comprendeva anche visite guidate ai più importanti monumenti archeologici ed artistici della Sardegna. Il contributo dello scrivente in questo lavoro è stato particolarmente sensibile nella parte concernente

l'identificazione, l'analisi e la descrizione delle stazioni di visita. In data 11.09.2003 veniva nominato "Cultore della Materia" nell'ambito del Settore

scientifico disciplinare GEO 09 - Georisorse Minerarie e Applicazioni Mineralogico - Petrografiche per l'Ambiente ed i Beni Culturali, con comunicazione della Presidenza della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari, in applicazione dell'art. 23 del

Regolamento della Facoltà. Nello stesso anno gli veniva rinnovato il contratto dell'Assegno di Ricerca per la

prosecuzione del lavoro. Nel 2003 iniziava a collaborare con il CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi

Superiori in Sardegna) per la realizzazione di un sistema in rete telematica di risorse e servizi condivisi. In questo contesto lo scrivente aggiornava le sue competenze

nell'ambito della gestione dei database e dei GIS.Nel biennio successivo l'attività si è focalizzata, prevalentemente, sul campionamento

Page 65: ZEOLITI -DOC-VAR-

delle aree completamente prive di campioni. Durante il periodo di contratto sono stati prelevati 2172 campioni, di tipo stream sediments ed in minor misura suoli e rocce. Come

in passato, per ciascun campione prelevato, si è provveduto alla compilazione ed informatizzazione di una scheda contenente tutte le informazioni del sito di

campionamento e del campione stesso. Le analisi chimiche sono state quindi inserite nel database generale. Attualmente il database dei campioni stream della Sardegna è

composto da 32989 campioni. Nel 2004 affattuava una consulenza per la valutazione del giacimento aurifero

"Esperanza", ubicato nella parte settentrionale della Cordigliera Occidentale peruviana (area di Yubé, Provincia di Contumaza).

Nello stesso anno è stato sviluppato un ulteriore tema di ricerca, riguardante l'analisi delle correlazioni esistenti fra i depositi di corrente ed i suoli. Attraverso questo studio è stata individuata una correlazione tra i due tipi di campionatura. I risultati della ricerca sono stati presentati, durante una riunione all'Associazione Mineraria Sarda. Se gli ulteriori

studi confermassero i risultati, sarà possibile realizzare delle carte tematiche che enfatizzino le aree in cui i valori degli elementi nocivi superano le soglie di attenzione

riportati nel DM 471. Successivamente, in queste aree, sarà possibile operare una campionatura di dettaglio per una migliore localizzazione delle sorgenti. Ciò è di particolare importanza se si tiene conto che l'attuale legislazione italiana si basa

esclusivamente su analisi di campioni di suoli per le concentrazioni limite accettabili. L'elemento informatica è stato affrontato con lo studio delle varie metodologie durante tutti gli anni di contratto. Attualmente siamo in grado di gestire agevolmente qualsiasi

dato presente nel nostro archivio, attraverso l'utilizzo di diversi software. Due esempi di questi software, realizzati in collaborazione con il Prof. A. Mazzella, sono stati presentati al 32° Congresso Geologico Mondiale nelle sessioni "Geographic information system for

exploratory spatial data analysis" e "Mathematical geology for resource exploration". Attualmente siamo in fase avanzata nello studio e compilazione di due nuovi software: il

primo è una versione aggiornata di quanto già prodotto nel campo della cartografia tematica in tre dimensioni; il secondo mira alla realizzazione di una cartografia

geochimica dell'intera Regione che sia in grado di visualizzare i dati del nostro archivio discriminandoli per aree a diverse caratteristiche (litologiche, morfologiche, antropiche,

ecc), in modo da poter accedere a tutte le informazioni di carattere ambientale ed a qualsiasi scala. L'importanza dello studio di queste metodologie è evidenziato dal

sensibile incremento di popolarità che sta assumendo l'informatica a tutti i livelli e quindi, dal potenziale bacino d'utenza in grado di accedere a queste informazioni. Nell'ultimo anno di attività, lo scrivente è stato l'ideatore ed organizzatore, con l'ausilio di alcuni colleghi, del I Workshop degli Assegnisti UNICA (WAU), in cui tutti gli Assegnisti dell'Ateneo sono stati invitati a presentare se stessi, attraverso una breve descrizione dell'attività svolta in qualità di assegnisti ed uno o più lavori da presentare durante il

Workshop. Lo scrivente è stato il realizzatore e curatore del sito del WAU, per tutto il periodo di preparazione dell'evento, anche con la realizzazione dei blog dei partecipanti al convegno. L'evento ha avuto luogo nei giorni 16, 17 e 18 marzo 2005, presso la Cittadella

Universitaria di Monserrato, nell'ambito delle manifestazioni legate alla XV Settimana della Cultura Scientifica.

Nell'ultimo timestre del 2005, nell'ambito del progetto "GEOBASI", è stato realizzato il database dei campioni stream presenti nel Foglio 549 Muravera, composto da 2377

campioni e da 107 duplicati, identificati grazie al GIS e riportati come per il database generale "Totali_stream_finale". Tutti i dati sono stati controllati uno ad uno per

verificarne l'esatto inserimento e per verificare la presenza di duplicati. Tutti gli errori sono stati corretti. Attualmente il database del Foglio Muravera è pronto per qualsiasi

Page 66: ZEOLITI -DOC-VAR-

elaborazione grafica e geostatistica.Durante lo stesso trimestre, è stata realizzata l'analisi, elaborazione e restituzione dati

della campionatura geochimica realizzata a Kettara, in Marocco, per un progetto sviluppato dal Prof. Alberto Marcello in collaborazione con Hibti Mohamed, del

Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Cadi Ayyad (Marrakech, Marocco). Sono stati elaborati i dati relativi alla campionatura dei suoli e degli stream di un'area in cui è presente un villaggio di piccole dimensioni ed interessata da lavori minerari, oggi

abbandonati, per valutare il grado di inquinamento da metalli pesanti. I dati hanno messo in luce un'ottima corrispondenza tra i valori dei metalli pesanti e la litologia presente,

permettendo di individuare con precisione l'area, peraltro molto limitata, interessata dai tenori anomali.

Nello stesso periodo e nel quadro del progetto-pilota "Sistema GRID per la gestione di geo-database distribuiti", in collaborazione con il CRS4, che rientra nel progetto più ampio denominato "GRIDA3", lo scrivente ha allestito e reso operativo il laboratorio

presso il DIGITA, che include il server "Achille", un PC ed un Plotter. In questo modo, il DIGITA si trova in perfetta sincronia con la tabella di marcia prevista dal progetto pilota,

avendo già affrontato anche l'acquisizione ed elaborazione della cartografia esistente dell'area del progetto. Dal mese di maggio del 2006 sono ricercatore non confermato

presso il DIGITA

HomePaolo Valera

I SOFTWARE IN ELABORAZIONE

Già dal lontano 1993 mi sono accorto delle potenzialità dell'informatica per la realizzazione di tematismi cartografici in 3D. Nel 1996, quando ormai avevo acquisito tutte le competenze nel

campo dell'informatica sufficienti allo scopo, ho realizzato il primo software per la realizzazione di una prima, grezza cartografia in 3D: l'ormai datato ma pur sempre valido "Paolocon". Da

allora, nei ritagli di tempo e grazie ai continui incoraggiamenti di amici e colleghi, mi sono spinto alla ricerca di soluzioni che rendessero il software sempre più veloce e flessibile, senza trascurare

il grado di compatibilità con le diverse piattaforme. Attualmente, come si può osservare dalle figure sotto (che rappresentano due schemi geolitologici, il primo del foglio 546 (Guspini), la

seconda un bacino di un'affluente del Rio Norizzi), abbiamo realizzato, con il fondamentale aiuto del Prof. A. Mazzella del DIGITA, l'ultima versione del software che pensavamo di chiamare "3D Map Extractor". Il software è in grado di elaborare centinaia di migliaia di dati in pochi secondi, al contrario di qualunque sw di grafica attualmente in circolazione. L'unico pregio - difetto è che il sw lavora in dos, indipendentemente dalla piattaforma (da windows 3.11 a Xp) e non abbiamo ancora affrontato i problemi di compatibilità con gli altri sistemi operativi. Inoltre il sw, grazie alla quantità di dati che è in grado di elaborare, consente di ottenere delle carte di elevatissima

precisione negli assi x, y, z. Il prossimo passo sarà rivolto alla gestione, elaborazione e restituzione grafica dei dati del

sottosuolo (ad esempio, attraverso l'utilizzo dei dati di campagna, quali giacitura degli strati, analisi delle strutture plicative e disgiuntive, dove è possibile integrati con dati geofisici e da

Page 67: ZEOLITI -DOC-VAR-

sondaggi) in modo da ottenere della cartografia tematica in 3D completa.Perchè possiate verificare l'attendibilità del software potete inviarmi un file .dxf digitalizzato in 3

dimensioni, anche senza aver utilizzato il comando 3D Polyline se realizzato con AutoCAD, possibilmente comunicandomi con quale software e con quale versione è stato realizzato e vi invierò il file .dat ottenuto. Ultimamente, per esigenze legate al mio lavoro, ho avuto modo di

migliorare sensibilmente l'output. Come esempio ho realizzato un file del Foglio 549 di Muravera, ottenuto da circa 2.300.000 punti quotati, che potete visualizzare cliccando qui.

Il file, che potete scaricare senza dazio, è necessariamente a bassa risoluzione, ma il file originale è stato ottenuto attraverso un'elaborazione a 10 metri sul terreno.

Naturalmente si può fare di meglio, con un po' di pazienza ed un buon PC.

Page 68: ZEOLITI -DOC-VAR-

Indietro Home

Paolo Valera

Page 69: ZEOLITI -DOC-VAR-

      I nostri prodotti:

Leonardite naturale per la

fertilità del terreno: è un prodotto Cifo in polvere costituito solamente da Leonardite proveniente dai migliori

Page 70: ZEOLITI -DOC-VAR-

giacimenti europei. Deriva dalla vegetazione che si è formata nel periodo carbonifero e nel corso dei millenni ha subito modificazioni, compressione e alte temperature (fossilizzazione) che l'hanno trasformata in carbone e acidi organici. Questi ultimi hanno formato degli "stagni" che si sono evoluti in miniere di Leonardite: Quindi BIOTRON S è leonardite pura che una volta estratta è solamente macinata, vagliata per essere commercializzata in ESCLUSIVA da Cifo per la fertilità del terreno.

   

 

Agrosil:· Una manna per le radici  · Il momento più delicato della vita di una pianta è la sua messa a dimora, quando le radici hanno bisogno del miglior terreno per riprendere vigore ed estendersi. La Compo (n. verde 167-500010) propone per questo un prodotto specifico: si chiama Agrosil ed è uno speciale formulato a base di silicati colloidali che agiscono sulla struttura del terreno migliorandone le caratteristiche fisico-chimiche e quindi l'attecchimento, l'assorbimento dei nutrienti e la resi- stenza alle malattie fungine. Agrosil viene venduto in bustine da 50 g , complete di accurate istruzioni per l'impiego e in sacchi da 25 kg.

e ancora:

Concimi, cura delle piante, semi per prato, antiparassitari, accelleratore di decomposizione. 

Tutto per l'irrigazione di casa, giardino, orto, grandi spazi.

Page 71: ZEOLITI -DOC-VAR-

Attrezzi e materiale per tutte le esigenze

 

           

                                                                         

Zeolite-Clinoptilolite :

una nuova tecnologia per la nutrizione animale

Rassegna riassuntiva sui vantaggi ottenibili dall’impiego in zootecnia :

nell'allevamento di bovini :

nell'allevamento di pollame :

nell'allevamento di suini : L’interesse zootecnico della zeolite attivata con la tribo-tecnologia sui porcellini da svezzare

stiamo promuovendo lo sviluppo di tecnologie in grado di elevare la biomassa – in questo caso pianta verde di mais e granella di mais – ad impieghi energetici ed industriali. Nel dettaglio sono tecnologie che tramite processi chimico-fisici, trasformano la biomassa in cellulosa, amidi, proteine, glucosio e etanolo.

autorizzato dalla Comunità Europea ad essere aggiunto nell'alimentazione (mangimi) degli animali da reddito – percentuale ammessa fino al 5% - valido sostituto delle farine animali.

, la "Clinoptilolite", che ha una elevata capacità di trasmettere umidità - trattenendola e rilasciandola - ed una elevata capacità di scambio ionico, che la rende particolarmente favorita nell'ottimizzazione del ciclo dell'azoto.

Nel settore ambientale Hot Water R&D sta sviluppando l'impiego della Clinoptilolite con finalità di filtro meccanico per i metalli pesanti, quindi applicabile a bonifiche ambientali di portata significativa. Ottimi risultati ha già ottenuto l'applicazione in depuratori.

Page 72: ZEOLITI -DOC-VAR-

In aggiunta sempre grazie all'impiego di pool batterici, Hot Water R&D sta sviluppando progetti di trasformazione del rifiuto della lavorazione delle olive, sansa e acque di vegetazione, in ammendante agricolo naturale, compost e concime liquido è partner di ricerca  di un'azienda produttrice di pool batterici non patogeni selezionati per impieghi diversi, dalla sanificazione dei cassonetti RSU, alla degradazione biologico dei rifiuti stessi con finalità energetiche – produzione di metano - dalle bonifiche industriali, inserimento in impianti di depurazione di batteri nella fase biologica, alle bonifiche ambientali di siti e luoghi contaminati da rifiuti di lavorazione industriale, o da impieghi civili.

Applicazione di una nuova tecnologia di micronizzazione attraverso collisione ad alta velocità: le particene Megagreen hanno una sorprendente efficacia

AGRONOMIE (2)VÉTÉRINAIRE (0)AGROENVIRONNEMENT (3)ALIMENTATION (13)ALIMENTATION ANIMALE (3)AQUACULTURE (1)BIOPESTICIDES (1)

COMPOSIZIONE DEI DETERGENTI INDUSTRIALI PIU COMUNI %

Prodotti in polvere a mano Prodotti liquidi a mano Prodotti in polvere lavatrice

-          tensioattivi anionici 15-20

-          tensioattivi non ionici 0-5     

-          zeolite A  (silicati alluminio sodici) 15-25

-          silicato sodico 1-5

-          carbonato sodico 0-15

-          solfato sodico 10-40

-          componenti minori: profumo, enzimi, sbiancanti antischiuma conservanti -0,2-0,5-

 

-          tensioattivi anionici 15-25

-          tensioattivi non ionici 0-5

-          sapone 0-25 

-          zeolite A (silicati alluminio-sodici) 0-25

-          alcol etilico 0-15

-          citrato sodico 0-2

-          componenti minori : (profumo, enzimi sbiancanti, antischiuma, conservanti -0.2-0,5-

-          tensioattivi anionici 7-13

-          tensioattivi non ionici 1-5

-          sapone sodico 0-10

-          zeolite A 15-25

-          silicato sodico 1-5

-          carbonato sodico 0-10

-          solfato sodico 0-30

-          perborato sodico 10-25

-          attivatore del perborato 0-4

-          componenti minori

Page 73: ZEOLITI -DOC-VAR-

0,2-0,5

- CHIMICOzeoliti, silici precipitate, silici colloidali, gel di silice, postrattamento del TiO2, flottazione di minerali, anticorrosivi per metalli.

- CANTIERISTICOspritzbeton, consolidamento del terreno, impermeabilizzazione del terreno, impregnazione ed impermeabilizzazione del cemento.

- CARTARIOincollaggio carta e cartone, sbianca e disinchiostrazione, nobilitazione della carta.

- SIDERURGICOleganti per stampi e anime da fonderia, sigillanti per fonderia.

- METALLURGICOimpregnazioni metalli porosi, decapaggio e sgrassaggio di lamiere, protezione metalli da corrosione.

- DETERGENZAformulazione di detersivi.

- CERAMICOdeflocculanti per impasti argillosi (barbottine).

Talee radicate in akadama e sabbia media.Rinvasate in miscela di 20% sabbia media , 20% sabbia fine , 60% terriccio universale + 300 gr di silicati colloidali ogni 20 litri di terriccio universale.

ECOLOGICOtrattamento acque, inertizzazione di fanghi tossici e nocivi, iniezioni impermeabilizzanti e chemioadsorbenti del suolo adibito a discariche (per arrestare ed inertizzare sostanze tossiche solubili che minacciano le acque sotterranee), abbattimento polveri, isolamento termoacustico.

La pozzolana macinata insieme al gesso e al clinker è usata per produrre cementi pozzolanici. Dal punto di vista chimico riportiamo nelle tabelle come esempi la composizione chimica di alcuni materiali pozzolanici:

SiO2

  %Al2O3

   %Fe2O3

   %CaO   %          

MgO   %

K2O   %

SO3

   %TiO2

   %p.a.f.

45.50 15.12 12.05 9.33 3.59 2.15 nd nd 8.4555.20 18.25 4.00 2.75 1.13 10.96 0.99 0.75 5,8548.20 21.91 9.55 7.50 3.15 4.14 0.25 nd 5.3087.80 2.30 0.80 0.80 nd nd 0.10 nd 7.90

Page 74: ZEOLITI -DOC-VAR-

48.45 17.81 12.09 12.09 3.02 5.01 nd nd 0.60

7 – La natura e le proprietà delle sostanze colloidali

La coagulazione e flocculazione dei colloidi – Le sostanze colloidali argillose –

I complessi umici-argillosi – L’adsorbimento e lo scambio dei cationi.

La silice colloidale SP è una polvere (silicio ventilato) che può essere aggiunta agli adesivi o agli stucchi per evitare la possibilità di colature del prodotto durante particolari applicazioni; infatti, la silice colloidale è in grado di rendere tixotropici resine, adesivi e stucchi, e di migliorarne alcune proprietà di lavorazione. Nei casi in cui è essenziale carteggiare, occorre moderare il quantitativo di silice colloidale, poiché questa carica inerte rende I'epossidico particolarmente duro.

Una dispersione colloidale di silicio in acqua è usata come agente di rivestimento e come ingrediente per determinati smalti.

Silices colloïdales, organiques et biologiques

La silice colloïdale est une émulsion stable de silice minérale. Cette silice n'est pas soluble mais son état colloïdal la rend plus assimilable par le corps qu'un solide. Elle vient généralement de la prèle (silice végétale), de l'argile (silice minérale) ou de coquilles d'œufs (silice animale). La silice colloïdale est de très faible absorption. Certains experts évaluent son taux d'absorption à 3%. Malgré ce faible taux d'absorption la silice colloïdale à un effet thérapeutique important qui a été vérifié maintes fois (l'action de la prêle est connue depuis des siècles).

Page 75: ZEOLITI -DOC-VAR-

COLTURE IDROPONICHE

Uno sguardo al mondo della coltivazione idroponica...

INTRODUZIONE

In questi ultimi anni la coltivazione indoor ha conosciuto una rapida evoluzione passando dalla coltivazione classica in terra alla coltivazione fuori terra ovvero su substrati inerti (privi di nutrimenti).

In questo tipo di coltivazione la pianta non assorbe i nutrimenti dal substrato ma direttamente dalla soluzione nutritiva (acqua con fertilizzanti in soluzione) che viene fatta circolare attraverso un sistema di irrigazione.

Esistono differenti tipologie di impianto quali, l'idrocoltura in vasche con sistemi di gocciolamento alimentati da pompe ad aria o ad immersione (flusso e riflusso), sistemi NFT (tecnica del film nutritivo) e sistemi areoponici.

I più utilizzanti sono caratterizzati dal ciclo chiuso: la soluzione nutritiva viene riciclata in maniera continua o intermittente.

I substrati più indicati per questo tipo di coltura sono l'argilla espansa, la lana di roccia, la perlite e il cocco.

I vantaggi offerti da questo tipo di coltivazione sono:

- possibilità di aumentare le rese a mq

- sviluppo in fase vegetativa e di fioritura più veloce con conseguente riduzione dei consumi elettrici a causa di una minore esposizione delle piante alla luce artificiale- possibilità di migliorare qualitativamente la resa delle piante grazie ad una attenta alimentazione idrica, nutrizionale e una maggiore ossigenazione dell'apparato radicale

- minor accumulo di sali nel substrato

- minor volume di substrato utilizzato rispetto alla coltivazione in terra

Gli svantaggi offerti da questo tipo di coltivazione sono:

- necessità di un più rigoroso controllo dell'impianto (controlli frequenti del pH e dell'EC)

- maggior possibilità di stress idrico e nutrizionale dovuto al ridotto volume del substrato utilizzato nel caso si verifichi un interruzione prolungata della corrente elettrica

- maggior costo iniziale dell'impianto

I SUBSTRATI PIU' UTILIZZATI

Page 76: ZEOLITI -DOC-VAR-

I substrati ideali per la coltivazione idroponica devono presentare le seguenti caratteristiche fisico-chimiche:

- leggerezza

- buona capacità di contenimento dell'aria e dell'acqua

- elevato potere tampone e pH vicino al 6

- assenza di parassiti ed elementi patogeni

- facilità di riutilizzo

I substrati utilizzabili possono essere di natura organica come la fibra cocco o di natura minerale come la lana di roccia trattata per fini agrotecnici (Grodan), la perlite e l'argilla espansa.

La fibra di cocco

Questo substrato è derivato dalla lavorazione del mesocarpo del cocco. Le sue qualità sono la leggerezza (85 kg/mc), l'elevata porosità e la sua capacità di trattenere una buona quantità di acqua mantenendosi comunque molto areato.

Il pH oscilla tra 5,5 e 6,5 e la conducibilità (EC) è minore di 0.4 ms/m*.

Prima del suo utilizzo è consigliabile dilavarlo con acqua al fine di eliminare eventuali residui salini. Può essere riutilizzato per diversi cicli colturali previo lavaggio ed eliminazione delle radici.

Sul mercato è disponibile in panette pressate e sacchi con dimensioni standard di 100x15x7.

La durata media è di 2-3 anni, ma per il suo riutilizzo è necessario usare dei biocatalizzatori in grado di sanificarlo dalle radici morte.

*valori riferiti al cocco prodotto da Plagron

Lana di roccia (Grodan)

E' un materiale inerte molto leggero derivato dalla fusione di minerali. Ha una struttura fibrosa con elevata porosità (90% del volume) e, grazie a trattamenti con composti bagnanti (detensioattivanti), ha una notevole ritenzione idrica (80% del volume). I blocchi vanno immersi in acqua con pH 5,8 prima di essere utilizzati e poi irrigati regolarmente.

La durata media è di 3 anni, ma per il suo riutilizzo è necessario usare dei biocatalizzatori in grado di sanificarlo dalle radici secche.

Il suo pH tende all'alcalino e va corretto con acqua a pH leggermente inferiore (pH 5,8)

Il suo utilizzo è indispensabile per la semina delle piantine che coltivate in idroponica.

Il Grodan è disponibile in varie tipologie per soddisfare differenti bisogni colturali.

Per la semina e il taleggio si utilizzano i cubetti 4x4x4; questi poi vengono inseriti nei cubetti 7,5x7,5x7,5 quando si intravedono le prime radici è possibile introdurli nel substrato che porterà la pianta a maturazione.

Page 77: ZEOLITI -DOC-VAR-

Questo substrato può essere anche utilizzato per portare le piante alla maturazione; per questo scopo è possibile utilizzare il Grodan in lastre con misura 100x15x7,5 o il Grodan sfuso (Grodan fiochi).

Il Grodan in lastre è un substrato indicato per impianti dedicati alla fioritura delle talee, infatti permette di avere piantamenti molto fitti raggiungendo densità di 33 talee a metro quadro.

Argilla espansa

E' un materiale minerale di origine industriale, si trova in commercio sottoforma di particelle sferoidali con la superficie costellata da pori ed è caratterizzata da una grande stabilità chimica e una lunga durata.

Possiede una buona inerzia chimica, il suo pH iniziale è intorno al 7 - 8 a causa dei residui di calcio, questi possono essere eliminati con lavaggi preliminari con acqua tiepida.

Viene anche utilizzato all'interno dei substrati di cocco e perlite per aumentare il drenaggio

E' consigliabile utilizzare i granelli con forma irregolare e granulometrie piccole (3-6 mm).

La perlite

E' un materiale di origine industriale, di tipo granulare, spugnoso molto leggero, bassa ritenzione idrica e di media stabilità chimica.

A causa della sua elevata porosità e della scarsa ritenuta idrica questo substrato deve essere alimentato frequentemente con irrigazione a goccia, per garantire una umidità adeguata.

Viene utilizzato puro come substrato per la radicazione delle talee o miscelato al cocco (1 parte di perlite su 2 di cocco) per equilibrare le caratteristiche fisiche dei cocco. Rispetto alla perlite questi mix consentono di innalzare la ritenzione idrica e l'inerzia chimica (maggiore stabilità del pH).

I principali impianti coltivazione

Sistemi a flusso e riflusso o DWC

La coltivazione avviene in vasi di plastica fessurati sul fondo e riempiti di argilla espansa. La soluzione nutritiva viene distribuita alle radici tramite un sistema di gocciolamento superficiale e per gravità drena attraverso i granuli di argilla espansa idratandole. La soluzione viene recuperata all'interno di una cisterna dove è possibile controllare il pH e la conducibilità (EC).

Il gocciolamento può avvenire attraverso delle pompe ad immersione o aereatori.

Nel sistema con pompe ad immersione la soluzione nutritiva vene spinta all'interno di un sistema di tubi fino ad arrivare al piede della pianta.

Nel sistema con areatore la soluzione nutritiva viene sospinta suo substrato attraverso una pompa ad aria. Il grande vantaggio di questo sistema è che le radici vengono irrorate di acqua ricca di ossigeno quindi la velocità dello sviluppo radicale una volta raggiunta la riserva d’acqua nella vasca è velocissimo e permette quindi alla pianta una crescita rapida e rigogliosa in poco tempo.

Page 78: ZEOLITI -DOC-VAR-

Di contro questo eccezionale sviluppo radicale può portare a dei problemi se non controllato e gestito nella maniera corretta; infatti le radici possono crescere occupando l’intera vasca ostruendo cosi i distributori di ossigeno presenti al suo interno e creando una situazione di soffocamento radicale che portata alle estreme conseguenze può far morire l’intera pianta. Un buon consiglio è quindi di controllare settimanalmente lo stato degli ossigenatori ed eventualmente liberarli dalle radici anche a costo di tagliarne dei pezzi e non meno importante di dare a ogni pianta un volume utile d’acqua nella vasca di non meno di 15-20 litri.

Sistemi NFT (tecnica del film nutritivo)

Negli impianti NFT la soluzione nutritiva circola direttamente a livello radicale, scorre in canalette opportunamente inclinate e raccordate da un sistema di drenaggio che fa confluire la sostanza nutritiva in una cisterna centralizzata da cui attraverso una pompa, avviene la distribuzione.

Le cabalette devono essere sufficientemente rigide e con una pendenza (2%) tale da assicurare il deflusso della soluzione che vi scorre al disopra.

In commercio esistono differenti tipo di canaline in PVC; I più usati sono i vasi di Lybra e i bancali Edd and Flood.

La soluzione può circolare ad intermittenza o i modo continuato. La dimensione della cisterna deve essere di almeno 30 litri a mq.

Le piantine vanno allevate precedentemente nei cubetti di lana di roccia e poi riposte sulle canaline.

Questo sistema è indicato per coltivazione di talee e permette piantamenti molto densi (30 piantine a mq).

Aereoponica

Rappresenta la semplificazione + estrema di un sistema idroponico, con pochissimo substrato a livello radicale e con un minimo impiego di soluzione nutritiva, che viene riciclata continuamente e vaporizzata sulle radici.

Vista il ridotto volume del substrato occorre coltivare piante con dimensioni molto ridotte, e quindi consigliato per portare a fioritura le talee.

La soluzione nutritiva

La soluzione nutritiva costituisce il mezzo liquido da cui le radici prelevano il loro fabbisogno idrico e minerale. Quando si opera su substrati inerti la soluzione nutritiva deve contenere tutti gli elementi minerali in una soluzione a pH intorno a 5.8 e alla giusta concentrazione salina (EC).

Page 79: ZEOLITI -DOC-VAR-

Gli elementi indispensabili per un buon apporto nutrizionale sono N, P, K, Ca, Mg Fe, Mn, e vari altri microelementi.

Il pH misura l'acidità di una soluzione acquosa, cioè la concentrazione di ioni idrogeno, il suo valore ottimale è 5.9, ma sono accettabili delle variazioni di +/- 0,4 punti.

Valori di pH troppo bassi diminuisce la disponibilità di calcio e magnesio mentre con valori troppo alti diminuisce la disponibilità di fosforo e provoca rapidamente carenze di microelementi (soprattutto il ferro).

Pertanto è importantissimo che il valore del pH rimanga il più possibile costante entro i valori sopra indicati.

La variazione del pH nella soluzione nutritiva è in funzione dell'assorbimento selettivo di alcune molecole di fertilizzante, dal rilascio di alcuni escreti radicali e di CO2 da parte delle radici e dalla presenza di carbonati nell'acqua di irrigazione. Questi fenomeni portano ad un innalzamento del valore del pH. Per abbassare il valore del pH occorre utilizzare sostanza acide come acido nitrico, acido fosforico o solforico.

L'innalzamento del pH, che tuttavia e necessario raramente, può essere ottenuto con carbonato di potassio o di calcio Il suo valore può essere misurato con dei pH test a reazione chimica come le cartine tornasole e i liquidi di contrasto o utilizzando degli strumenti digitali (pHmetri); quest'ultimi permettono una misurazione più rapida e precisa.

La concentrazione salina è misurata con degli strumenti digitali chiamati conduttivimetri o misuratori EC espressa in mS/cm , il suo valore ideale oscilla tra 1.4 e 1.8 mS/cm nelle prime fasi di sviluppo sino al 1.7/2.1 mS/cm in fioritura.

La concentrazione salina della soluzione nutritiva può essere :

-abbassata , aggiungendo acqua senza fertilizzanti

-alzata ,aggiungendo fertilizzanti.

Page 80: ZEOLITI -DOC-VAR-

Enterprising S.r.l. - Via Fornovo, 45 - 09134 Cagliari - [email protected]

Miniera “Bortivuile”, Comuni di Anela e BonoMiniera “Bortivuile”, Comuni di Anela e Bono (SS)(SS)

CARATTERIZZAZIONE DELLA MINERALIZZAZIONE A CLINOPTILOLITECARATTERIZZAZIONE DELLA MINERALIZZAZIONE A CLINOPTILOLITE

NOTE SUI POSSIBILI IMPIEGHINOTE SUI POSSIBILI IMPIEGHI

Caratteristiche e potenzialità applicative del minerale

Page 81: ZEOLITI -DOC-VAR-

Enterprising S.r.l. - Miniera “Bortivuile”, Comuni di Anela e Bono (SS)

Via Fornovo 45 -09134 CAGLIARI

CARATTERIZZAZIONE DELLA MINERALIZZAZIONE A CLINOPTILOLITECARATTERIZZAZIONE DELLA MINERALIZZAZIONE A CLINOPTILOLITE

NOTE SUI POSSIBILI IMPIEGHINOTE SUI POSSIBILI IMPIEGHI

Page 82: ZEOLITI -DOC-VAR-

Caratteristiche e potenzialità applicative del minerale