CORSO GENITORI QUINTO incontro PEZZANI 2012 GENITORI QUINTO... · lo scopo del bullo dominare...
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ARTICOLI Percorso Genitori Pezzani Primaria
Ogni atto di prevaricazione sia di tipo fisico sia di tipo psicologico,generato da un disagio di fondo
Emarginazione, atti denigratori
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Pregiudizio verso l’altro considerato diverso
Prepotenza
Volontà di sminuire
Sentirsi forte in modo sbagliato
Quello che ricevi come torto,poi a sua volta magari lo fai a sua volta
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Il bullo ha bisogno di sentirsi qualcuno,riceve consenso collettivo.E’ un urlo “Datemi attenzione!!”
Silenzio,omertà che si crea intorno
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DEFINIZIONE
Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bullying”:
un’oppressione, psicologica o
fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo di persone più potente nei confronti di un’altra percepita come più debole.
CARATTERISTICHE DEL BULLISMO
Intenzionalità:
lo scopo del bullo è dominare un’altra persona offendendola e causandole danni.
Asimmetria:
disuguaglianza di forza e di potere, uno prevarica sempre e l’altro subisce.
Persistenza nel tempo:
gli episodi sono ripetuti nel tempo e si verificano con elevata frequenza.
Diretto fisico:
picchiare, prendere a calci e pugni, spingere, dare
pizzicotti,graffiare, tirare i capelli, appropriarsi o
rovinare gli oggetti degli altri.
Diretto verbale:
minacciare, insultare, offendere, prendere
in giro in maniera pesante, esprimere
pensieri razzisti.
Indiretto:
provocare un danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi negativi sul conto della vittima
MASCHI E FEMMINE
Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine.
Le prepotenze dei maschi sono rivolte nei confronti sia dei maschi che delle femmine.
Le prepotenze delle femmine prevalentemente indirette (psicologiche) si rivolgono maggiormente verso altre femmine.
NON E’ BULLISMO
Attaccare un coetaneo con coltellini o altri oggetti
pericolosi, fare minacce pesanti, procurare ferite
fisiche gravi, commettere furti di oggetti molto
costosi, compiere molestie o abusi sessuali.
QUESTI COMPORTAMENTI SONO REATI
BULLO DOMINANTE
• è impulsivo e irascibile;
• ha difficoltà nel rispettare le regole; • non è capace di immedesimarsi nei panni
dell’altro;
• non prova sensi di colpa, si giustifica sempre e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni;
non soffre di ansia o insicurezza; il suo rendimento scolastico è basso e tende ad
abbandonare la scuola; è abile nello sport e nei giochi; gode di una buona popolarità.
BULLO GREGARIO
• aiuta e sostiene il bullo dominante; • si aggrega ad altri formando un piccolo gruppo; • non prende l’iniziativa di dare il via alle prepotenze; • spesso è un soggetto ansioso e insicuro;
• ha un rendimento scolastico basso; • può provare senso di colpa immedesimandosi nei
panni della vittima.
LA VITTIMA
• è un soggetto più debole dei coetanei; • è ansioso e insicuro; • è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; • ha una bassa autostima;
tende ad isolarsi, incapace di difendersi;
è poco abile nello sport e nel gioco;
nega l’esistenza del problema, perché tende a colpevolizzarsi e per questo non riesce a confidarsi con nessuno.
GLI SPETTATORI
Sono tutti coloro che assistono. Possono
favorire o frenare le azioni del bullo.
La maggioranza silenziosa è composta da
coloro che assistono senza intervenire o
denunciare il fenomeno.
L’atteggiamento negativo del Bullo, tende
a radicarsi negli anni e diventare parte integrante della propria personalità.
La vittima, a lungo andare, diventerà sempre più insicura ed ansiosa fino al punto di cadere in depressione.
A breve termine A lungo termine
• Sintomi fisici: mal di pancia, mal di stomaco, mal di testa
• Sintomi psicologici: disturbi del sonno, incubi, attacchi d’ansia
• Problemi di concentrazione e di apprendimento, calo del rendimento scolastico
• Svalutazione della propria identità, scarsa autostima
• Depressione
• Comportamenti autodistruttivi/autolesivi
• Abbandono scolastico
• A livello personale: insicurezza, ansia, bassa autostima, • A livello sociale: ritiro, solitudine, relazioni povere
CONSEGUENZE PER LE VITTIME
MODI DI REAGIRE ALLE PRESE IN GIRO
Modi di reagire poco utili
Fare a botte
Prendere in giro Piangere e andartene
Modi di reagire abbastanza utili
Ignorare quello che ti dicono
Sorridere e dire che non ti interessa quello che ti dicono
Modi di reagire utili
Mettiti di fronte a chi ti prende in giro ,guardalo negli occhi e con un tono di voce deciso digli:
“Non mi piace che tu mi prenda in giro e voglio che tu la smetta”.
Poi allontanati.
Parla ad un adulto con cui trovi bene e di cui hai fiducia
CYBER-BULLISMO
Le ricerche sono prevalentemente descrittive sul fenomeno.
In Italia nel 2008 il 15% circa tra i 13 e i 20 anni, su 1000 studenti, dice di essere stato vittima di cyber-bullismo.
DIFFERENZE CON IL BULLISMO Anonimato del “bullo” : in realtà, questo anonimato è illusorio: ogni
comunicazione elettronica lascia delle tracce. Per la vittima è difficile risalire da sola al bullo.
Indebolimento delle remore morali : la caratteristica precedente, abbinata con la possibilità
di essere "un'altra persona" online: spesso la gente fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale.
Assenza di limiti spaziotemporali : il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si
collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyber bullo
LE TIPOLOGIE
FLAMING: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;
HARASSESSMENT: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di messaggi offensivi;
DENIGRAZIONE: pubblicazione all’interno di comunità virtuali di “pettegolezzi” e commenti crudeli, calunniosi, offensivi, denigratori al fine di danneggiare la reputazione della vittima.
IMPERSONIFICAZIONE: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi, che screditino la vittima;
ESCLUSIONE: estromissione intenzionale di una persona dall’attività on line.
COME AFFRONTARE IL CYBERBULLO inviare al cyber-bullo un messaggio in cui, in maniera
chiara e risoluta, si comunica che il suo comportamento sta disturbando ed esortarlo a interrompere immediatamente tale condotta;
non rispondere a chi offende o insulta on line o sul cellulare;
informare i genitori o un adulto di riferimento rispetto a ciò che sta accadendo.
bloccare o filtrare tutte le e-mail, la messaggistica immediata e gli sms provenienti dal cyberbullo;
tenere traccia delle conversazioni o degli sms che hanno infastidito;