CORSO GENITORI QUINTO incontro PEZZANI 2012 GENITORI QUINTO... · lo scopo del bullo dominare...

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CRESCERE GENITORI 22 MARZO 2012 Servizio di Psicologia Scolastica SPAZIO ASCOLTO I.C. PEZZANI

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CRESCERE

GENITORI22 MARZO 2012

Servizio di Psicologia Scolastica

SPAZIO ASCOLTO

I.C. PEZZANI

I PROSSIMI INCONTRI

29 MARZORapporto famiglia-scuola: risorse e difficoltà

 

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ARTICOLI Percorso Genitori Pezzani Primaria

LAVORO A GRUPPI

Cosa conosco del bullismo?

Cerco di dare la mia definizione…

Ogni atto di prevaricazione sia di tipo fisico sia di tipo psicologico,generato da un disagio di fondo

Emarginazione, atti denigratori

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Pregiudizio verso l’altro considerato diverso

Prepotenza

Volontà di sminuire

Sentirsi forte in modo sbagliato

Quello che ricevi come torto,poi a sua volta magari lo fai a sua volta

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Il bullo ha bisogno di sentirsi qualcuno,riceve consenso collettivo.E’ un urlo “Datemi attenzione!!”

Silenzio,omertà che si crea intorno

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DEFINIZIONE

Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bullying”:

un’oppressione, psicologica o

fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo di persone più potente nei confronti di un’altra percepita come più debole.

CARATTERISTICHE DEL BULLISMO

Intenzionalità:

lo scopo del bullo è dominare un’altra persona offendendola e causandole danni.

Asimmetria:

disuguaglianza di forza e di potere, uno prevarica sempre e l’altro subisce.

Persistenza nel tempo:

gli episodi sono ripetuti nel tempo e si verificano con elevata frequenza.

FORME DI BULLISMO

Diretto fisico

Diretto verbale

Indiretto

Diretto fisico:

picchiare, prendere a calci e pugni, spingere, dare

pizzicotti,graffiare, tirare i capelli, appropriarsi o

rovinare gli oggetti degli altri.

Diretto verbale:

minacciare, insultare, offendere, prendere

in giro in maniera pesante, esprimere

pensieri razzisti.

Indiretto:

provocare un danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi negativi sul conto della vittima

MASCHI E FEMMINE

Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine.

Le prepotenze dei maschi sono rivolte nei confronti sia dei maschi che delle femmine.

Le prepotenze delle femmine prevalentemente indirette (psicologiche) si rivolgono maggiormente verso altre femmine.

NON E’ BULLISMO

Attaccare un coetaneo con coltellini o altri oggetti

pericolosi, fare minacce pesanti, procurare ferite

fisiche gravi, commettere furti di oggetti molto

costosi, compiere molestie o abusi sessuali.

QUESTI COMPORTAMENTI SONO REATI

I PROTAGONISTI I bulli (Dominanti o Gregari)

Le vittime

Gli spettatori

BULLO DOMINANTE

• è impulsivo e irascibile;

• ha difficoltà nel rispettare le regole; • non è capace di immedesimarsi nei panni

dell’altro;

• non prova sensi di colpa, si giustifica sempre e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni;

non soffre di ansia o insicurezza; il suo rendimento scolastico è basso e tende ad

abbandonare la scuola; è abile nello sport e nei giochi; gode di una buona popolarità.

BULLO GREGARIO

• aiuta e sostiene il bullo dominante; • si aggrega ad altri formando un piccolo gruppo; • non prende l’iniziativa di dare il via alle prepotenze; • spesso è un soggetto ansioso e insicuro;

• ha un rendimento scolastico basso; • può provare senso di colpa immedesimandosi nei

panni della vittima.

LA VITTIMA

• è un soggetto più debole dei coetanei; • è ansioso e insicuro; • è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; • ha una bassa autostima;

tende ad isolarsi, incapace di difendersi;

è poco abile nello sport e nel gioco;

nega l’esistenza del problema, perché tende a colpevolizzarsi e per questo non riesce a confidarsi con nessuno.

GLI SPETTATORI

Sono tutti coloro che assistono. Possono

favorire o frenare le azioni del bullo.

La maggioranza silenziosa è composta da

coloro che assistono senza intervenire o

denunciare il fenomeno.

L’atteggiamento negativo del Bullo, tende

a radicarsi negli anni e diventare parte integrante della propria personalità.

La vittima, a lungo andare, diventerà sempre più insicura ed ansiosa fino al punto di cadere in depressione.

A breve termine A lungo termine

• Sintomi fisici: mal di pancia, mal di stomaco, mal di testa

• Sintomi psicologici: disturbi del sonno, incubi, attacchi d’ansia

• Problemi di concentrazione e di apprendimento, calo del rendimento scolastico

• Svalutazione della propria identità, scarsa autostima

• Depressione

• Comportamenti autodistruttivi/autolesivi

• Abbandono scolastico

• A livello personale: insicurezza, ansia, bassa autostima, • A livello sociale: ritiro, solitudine, relazioni povere

CONSEGUENZE PER LE VITTIME

MODI DI REAGIRE ALLE PRESE IN GIRO

Modi di reagire poco utili

Fare a botte

Prendere in giro Piangere e andartene

Modi di reagire abbastanza utili

Ignorare quello che ti dicono

Sorridere e dire che non ti interessa quello che ti dicono

Modi di reagire utili

Mettiti di fronte a chi ti prende in giro ,guardalo negli occhi e con un tono di voce deciso digli:

“Non mi piace che tu mi prenda in giro e voglio che tu la smetta”.

Poi allontanati.

Parla ad un adulto con cui trovi bene e di cui hai fiducia

CYBER-BULLISMO

Le ricerche sono prevalentemente descrittive sul fenomeno.

In Italia nel 2008 il 15% circa tra i 13 e i 20 anni, su 1000 studenti, dice di essere stato vittima di cyber-bullismo.

 

DIFFERENZE CON IL BULLISMO Anonimato del “bullo” : in realtà, questo anonimato è illusorio: ogni

comunicazione elettronica lascia delle tracce. Per la vittima è difficile risalire da sola al bullo.

Indebolimento delle remore morali : la caratteristica precedente, abbinata con la possibilità

di essere "un'altra persona" online: spesso la gente fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale.

Assenza di limiti spaziotemporali : il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si

collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyber bullo

LE TIPOLOGIE

FLAMING: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;

HARASSESSMENT: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di messaggi offensivi;

DENIGRAZIONE: pubblicazione all’interno di comunità virtuali di “pettegolezzi” e commenti crudeli, calunniosi, offensivi, denigratori al fine di danneggiare la reputazione della vittima.

IMPERSONIFICAZIONE: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi, che screditino la vittima;

ESCLUSIONE: estromissione intenzionale di una persona dall’attività on line.

COME AFFRONTARE IL CYBERBULLO inviare al cyber-bullo un messaggio in cui, in maniera

chiara e risoluta, si comunica che il suo comportamento sta disturbando ed esortarlo a interrompere immediatamente tale condotta;

non rispondere a chi offende o insulta on line o sul cellulare;

informare i genitori o un adulto di riferimento rispetto a ciò che sta accadendo.

bloccare o filtrare tutte le e-mail, la messaggistica immediata e gli sms provenienti dal cyberbullo;

tenere traccia delle conversazioni o degli sms che hanno infastidito;

Iannaccone N., Stop al cyberbullismo,Ed. La Meridiana

Iannaccone N., Stop al bullismo,Ed. La Meridiana

Voors W.,Il libro per i genitori sul bullismo,Ed.La Feltrinelli

www.stopalbullismo.it www.smontailbullo.it 34