CORSO GENITORI secondo incontro MEZZOFANTI GENITORI secondo... · lo scopo del bullo dominare...

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CRESCERE GENITORI

Servizio di Psicologia ScolasticaSPAZIO ASCOLTO

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DEFINIZIONE

Il termine bullismo deriva dalla parola inglese “bullying”:

un’oppressione, psicologica o

fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo di persone più potente nei confronti di un’altra percepita come più debole.

CARATTERISTICHE DEL BULLISMO

Intenzionalità:

lo scopo del bullo è dominare un’altra persona offendendola e causandole danni.

Asimmetria:

disuguaglianza di forza e di potere, uno prevarica sempre e l’altro subisce.

Persistenza nel tempo:

gli episodi sono ripetuti nel tempo e si verificano con elevata frequenza.

FORME DI BULLISMO

Diretto fisico

Diretto verbale

Indiretto

Diretto fisico:

picchiare, prendere a calci e pugni, spingere, dare

pizzicotti, graffiare, tirare i capelli, appropriarsi o

rovinare gli oggetti degli altri.

Diretto verbale:

minacciare, insultare, offendere, prendere

in giro in maniera pesante, esprimere

pensieri razzisti.

Indiretto:

provocare un danno psicologico attraverso l’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi negativi sul conto della vittima

MASCHI E FEMMINE

Il bullismo è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine.

Le prepotenze dei maschi sono rivolte nei confronti sia dei maschi che delle femmine.

Le prepotenze delle femmine prevalentemente indirette (psicologiche) si rivolgono maggiormente verso altre femmine.

NON E’ BULLISMO

Attaccare un coetaneo con coltellini o altri oggetti

pericolosi, fare minacce pesanti, procurare ferite

fisiche gravi, commettere furti di oggetti molto

costosi, compiere molestie o abusi sessuali.

QUESTI COMPORTAMENTI SONO REATI

I PROTAGONISTI I bulli (Dominanti o Gregari)

Le vittime

Gli spettatori

BULLO DOMINANTE

• è impulsivo e irascibile;

• ha difficoltà nel rispettare le regole; • non è capace di immedesimarsi nei panni

dell’altro;

• non prova sensi di colpa, si giustifica sempre e non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni;

non soffre di ansia o insicurezza; il suo rendimento scolastico è basso e tende ad

abbandonare la scuola; è abile nello sport e nei giochi; gode di una buona popolarità.

BULLO GREGARIO

• aiuta e sostiene il bullo dominante; • si aggrega ad altri formando un piccolo gruppo; • non prende l’iniziativa di dare il via alle prepotenze; • spesso è un soggetto ansioso e insicuro;

• ha un rendimento scolastico basso; • può provare senso di colpa immedesimandosi nei

panni della vittima.

LA VITTIMA

• è un soggetto più debole dei coetanei; • è ansioso e insicuro; • è sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; • ha una bassa autostima;

tende ad isolarsi, incapace di difendersi;

è poco abile nello sport e nel gioco;

nega l’esistenza del problema, perché tende a colpevolizzarsi e per questo non riesce a confidarsi con nessuno.

GLI SPETTATORI

Sono tutti coloro che assistono. Possono

favorire o frenare le azioni del bullo.

La maggioranza silenziosa è composta da

coloro che assistono senza intervenire o

denunciare il fenomeno.

L’atteggiamento negativo del bullo, tende

a radicarsi negli anni e diventare parte integrante della propria personalità.

La vittima, a lungo andare, diventerà sempre più insicura ed ansiosa fino al punto di cadere in depressione.

CYBER BULLISMO

Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone. 

Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi media. Alcuni di essi sono:

Telefonate Messaggi (con o senza immagini) Chat Social network (per esempio, Facebook) Siti di giochi online Forum online

DIFFERENZE CON IL BULLISMO Anonimato del “bullo” : in realtà, questo anonimato è illusorio: ogni

comunicazione elettronica lascia delle tracce. Indebolimento delle remore morali : la caratteristica precedente, abbinata con la possibilità

di essere "un'altra persona" online: spesso la gente fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale.

Assenza di limiti spaziotemporali : il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si

collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyber bullo

DENIGRAZIONE: pubblicazione all’interno di comunità virtuali di “pettegolezzi” e commenti crudeli, calunniosi, offensivi, denigratori al fine di danneggiare la reputazione della vittima.

RIVELAZIONI: registrazione delle confidenze –

raccolte all’interno di un ambiente privato – creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico;

IMPERSONIFICAZIONE: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi, che screditino la vittima;

ESCLUSIONE: estromissione intenzionale di una persona dall’attività on line.

COME AFFRONTARE IL CYBERBULLO inviare al cyber-bullo un messaggio in cui, in maniera

chiara e risoluta, si comunica che il suo comportamento sta disturbando ed esortarlo a interrompere immediatamente tale condotta;

non rispondere a chi offende o insulta on line o sul cellulare;

bloccare o filtrare tutte le e-mail, la messaggistica

immediata e gli sms provenienti dal cyberbullo;

tenere traccia delle conversazioni o degli sms che hanno infastidito;

evitare di visitare i siti web o di partecipare a gruppi di discussione dove hanno avuto luogo gli attacchi offensivi;

cambiare indirizzo e-mail, account e username per impedire di essere identificati e infastiditi;

informare i genitori o un adulto di riferimento rispetto a ciò che sta accadendo.

CODICE PENALE

 

I reati penali che si possono configurare:

percosse (art.581 codice penale) o lesioni, se lasciano tracce-conseguenze più o meno gravi (artt. 582 e ss cod. pen.);

danni alle cose, danneggiamento (art. 635 cod. pen.); offese = ingiuria, se a tu per tu, o diffamazione, se di fronte ad altri

(artt. 594 e 595 cod. pen.); minacce = minaccia (art. 612 cod. pen).; prese in giro = (eventuale) molestia o disturbo alle persone (art.

660 cod. pen.)

CODICE CIVILE

1) DANNO MORALE patire sofferenze fisiche o morali, turbamento dello

stato d’animo della vittima, lacrime, dolori;

2) DANNO BIOLOGICO danno riguardante la salute in sé considerata, è un

danno all’integrità fisica e psichica della persona tutelata dalla Costituzione Italiana all’art. 32

3) DANNO ESISTENZIALE danno alla persona, alla sua esistenza,  alla qualità

della vita, alla vita di relazione, alla riservatezza, alla reputazione, all’immagine

PER APPROFONDIRE...

Iannaccone N., Stop al cyberbullismo, Ed. La Meridiana

Iannaccone N., Stop al bullismo, Ed. La Meridiana

Voors W., Il libro per i genitori sul bullismo, Ed. La Feltrinelli

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