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Piano triennale dell'offerta

formativa

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Atto di indirizzo Elaborazione Approvazione

D.S. Data Collegio dei Docenti Data

Consiglio

d'Istituto

Data

Prof.Gaspare

Marano

Settembre

2015 14/01/2016 15/01/2016

14/10/2016 28/10/2016

Prof.Diego

Maggio

Ottobre

2017 Collegio dei Docenti 30/10/2017

Consiglio

d'Istituto

28/11/2017

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PREMESSA

INTRODUZIONE

Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

Cos'è il PTOF?

L'Istituto di Stato per i servizi di enogastronomia e l'ospitalità alberghiera

Il contesto

Mission e Vision

Organigramma dell'Istituto

PERCORSI FORMATIVI

Linee guida dell'Istituto

Le competenze chiave di cittadinanza

Gli assi culturali come base delle competenze

Progetto classi sperimentali digitali

PECUP

Curriculo d'Istituto

Quadro orario Nuovo Ordinamento

Modalità e organizzazione dell'offerta formativa

Alternanza scuola-lavoro

Concorsi ed eventi

Inclusione

METODOLOGIA E VALUTAZIONE

Metodologie didattiche

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Recupero e consolidamento

Criteri di valutazione

Valutazione assenze alunni

Criteri di valutazione per il comportamento Criteri scolastici e formativi

AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Progetti PON

Progetti curriculari ed extracurriculari

Progettazione Europea

POTENZIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

Rapporto di autovalutazione

Potenziamento dell'offerta formativa

Progetti di potenziamento

Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali Azioni di

miglioramento secondo la norma UNI-ISO

Monitoraggio POST-DIPLOMA

Monitoraggio, valutazione e autovalutazione d'Istituto

Criteri operativi interni

Comunicazioni scuola- famiglia

Piano di miglioramento

PIANO DIGITALE

CORSO SERALE

Allegati

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PREMESSA

La scuola italiana vive attualmente una realtà attraversata da profondi rinnovamenti: l’evoluzione dei saperi, delle tecnologie e delle professioni impone nuovi modi di insegnare e di apprendere, a fronte di un mercato del lavoro sempre più competitivo, in funzione della sua dimensione nazionale ed europea.

Inoltre, con l’autonomia della scuola si è consolidata una nuova filosofia della programmazione nella sua versione più aggiornata, che è quella della “progettazione”; da ciò scaturisce l’esigenza di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e la necessità di gestire la flessibilità che riguarda sia gli obiettivi formativi che l’organizzazione educativa e didattica .

Per questo la nostra Istituzione dovrà mirare alla realizzazione di interventi educativi e formativi che promuovano lo sviluppo della persona umana in relazione alle sue caratteristiche specifiche, alle domande delle famiglie e al contesto socio-economico e politico.

Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli Istituti professionali la scelta metodologica dell’alternanza scuola-lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio. I risultati di apprendimento attesi e conclusivi del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche. (DPR 15.03.2010 n 87 – allegato A).

Altresì, il Piano triennale dell’Offerta Formativa, che rappresenta il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della nostra Istituzione Scolastica, viene a garantire a tutti i nostri studenti il successo formativo mediante un processo unico e generalizzato.( legge 107/15)

Nel documento viene esplicitata la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dal nostro Istituto nell’ambito dell’autonomia.

Solo attraverso una logica e una cultura della progettazione, è possibile affrontare situazioni diversificate di apprendimento e organizzare procedure e ambienti formativi in grado di migliorare la qualità dell’offerta scolastica.

Nel nostro Istituto è stata avviata una svolta a cui deve corrispondere un accrescimento delle competenze professionali di tutto il personale scolastico.

Il cambiamento deve verificarsi in primo luogo negli atteggiamenti che docenti, dirigente e personale ATA assumono verso i destinatari del servizio e in una vera e propria cultura progettuale che richiede quei comportamenti sollecitati dalla società odierna.

Il personale della scuola è oggi chiamato ad una sfida che non può non raccogliere. E’ ineludibile la domanda di formazione, sempre più competitiva e flessibile riguardo alle esigenze che provengono dall’universo lavorativo, di fronte al quale l’Istituto “Pietro Piazza” si propone come “polo di formazione” e punto di riferimento per il territorio

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Istituto Professionale di Stato per i servizi di

MOD. PSI 07-06 I enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “P. Piazza”

CARTA INTESTATA

PALERMO

Corso dei Mille,181 - 90124 Palermo - ℡ 0916101012 � 0916175516

E-mail: [email protected] - C.F. 97133380820

http://www.ipsseopiazza.it

prot.n.

Al Collegio dei Docenti e p.c.

Al Consiglio D'Istituto

Al Direttore dell'USR Sicilia

Agli enti territoriali locali

Alla componente Genitori della istituzione scolastica

Ai Referenti gestione POF- autovalutazione D'istituto

Pubblicato all'albo della scuola e sul sito web

Oggetto: Atto di indirizzo riguardante la definizione e la predisposizione del triennale piano dell'offerta formativa triennio 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019

Il DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la legge n.59 del 1997, che ha introdotto l'autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza

VISTO IL DPR 275/1999, che disciplina l'autonomia scolastica VISTA LA LEGGE 107 del 2015, che ha ricodificato l'art. 3 del DPR 275/1999 - Riforma

del sistema nazionale di istruzione e formazione VISTO IL D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm ed integrazioni

CONSIDERATO CHE

1. le innovazioni introdotte dalle legge n.107 del 2015 mirano alla valorizzazione

dell'autonomia scolastica,che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell'offerta formativa triennale.

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2. le innovazioni introdotte dalla Legge n.107 del 2015, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano triennale dell'offerta formativa per il triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.

RISCONTRATO CHE Il Dirigente Scolastico esprime gli indirizzi generali il Collegio dei docenti elabora il P.T.O.F. sulla base di tali indirizzi il Consiglio d'Istituto approva il Dirigente Scolastico effettua le conseguenti scelte di gestione e di amministrazione

EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO

per delineare le linee di fondo e gli orientamenti attuativi in ordine al Piano Triennale dell'Offerta Formativa, inteso come sistema dei diversi percorsi organizzati miranti a conseguire gli obiettivi istituzionali e quelli propri di sviluppo e di significativa identità del nostro Istituto all’interno del territorio e dell’offerta scolastica.

1. Successo formativo:

Sviluppare tutte le azioni possibili, dal punto di vista motivazionale, relazionale e disciplinare, per garantire il successo formativo, attraverso il raggiungimento degli obiettivi da parte del maggior numero degli studenti Realizzare azioni di recupero per alunni con difficoltà nel metodo di studio e nelle competenze disciplinari Attivare percorsi personalizzati per alunni svantaggiati, DSA e BES, attivando gli strumenti necessari Fornire strumenti a supporto dell’orientamento personale in vista delle scelte presenti e future Realizzare attività di potenziamento per incentivare e sostenere l’eccellenza, valorizzando il merito Garantire - alla fine del quinquennio - l’acquisizione delle competenze, almeno quelle minime necessarie, per il proseguimento degli studi e/o l’inserimento in attività lavorative; in particolare realizzando l’obiettivo pluridisciplinare dell’”imparare a imparare”, declinato dai referenti dell’Innovazione Didattica in specifiche competenze trasversali.

2. Promozione e sviluppo di scelte, azioni e comportamenti di cittadinanza

responsabile e di prevenzione dei comportamenti a rischio:

Promuovere in ogni momento del percorso scolastico il rispetto verso se stessi, gli altri e l’ambiente Promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e favorire la realizzazione di percorsi di cittadinanza attiva in collaborazione con famiglie, altre scuole, enti e associazioni, anche di volontariato Promuovere la conoscenza e l’ acquisizione delle life skill in percorsi che formino docenti e studenti

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Favorire la partecipazione degli studenti a progetti europei, scambi linguistici e/o culturali, gemellaggi

3. Accoglienza e inclusione:

Favorire l'accoglienza degli alunni, il loro inserimento, la loro inclusione e quella delle loro famiglie Realizzare azioni specifiche per consentire l’accoglienza e sostenere l’apprendimento dei DSA e dei BES Realizzare azioni specifiche vòlte all’integrazione di alunni diversamente abili Realizzare per gli studenti stranieri azioni vòlte alla loro integrazione e al loro proficuo inserimento nel percorso scolastico

4. Potenziamento e promozione dell’ innovazione

Favorire e potenziare lo sviluppo di competenze digitali nelle persone (studenti, docenti, Ata, genitori) che operano nell’Istituto e favorire il conseguimento di certificazioni Dotarsi di strumenti e servizi sempre più adeguati alla realizzazione di una scuola digitale Realizzare azioni specifiche per consolidare e potenziare competenze linguistiche, in Italiano e nelle lingue straniere, anche attraverso CLIL, compatibilmente con la formazione di docenti qualificati Potenziare le competenze logico-matematiche e scientifiche Estendere il più possibile l’alternanza scuola-lavoro a tutti gli indirizzi di studio Promuovere l’alfabetizzazione e il potenziamento dell’Italiano come L2 Promuovere la formazione e la ricerca didattica interna all’I s t i t u t o , in particolare nelle discipline di indirizzo

Scelte generali di gestione ed amministrazione

1. Qualità dell’insegnamento:

Sviluppare una didattica per competenze, sulla base degli assi culturali dell’obbligo d’istruzione e delle linee guida degli istituti professionali Potenziare per tutte le discipline una didattica il più possibile laboratoriale Adottare metodologie di insegnamento/apprendimento diversificate, di tipo attivo e partecipativo, atte a promuovere la formazione del senso critico; nel biennio privilegiare attività di gruppo, problem solving, metodi cooperativi, percorsi di ricerca rispetto alla lezione frontale Potenziare e diffondere l’utilizzo delle tecnologie digitali a sostegno dell’apprendimento 2. Partecipazione e Collegialità:

Coinvolgere tutte le componenti nei processi di elaborazione del POF, dei Regolamenti e nella verifica dell’efficacia delle azioni intraprese, nel rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno Sviluppare la cooperazione e la collaborazione tra scuola, studenti e famiglie

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Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo, alla comunità, alla scuola Procedere collegialmente (nei dipartimenti) all'elaborazione dei curricoli, alla definizione degli obiettivi minimi di apprendimento, dei criteri di valutazione e degli strumenti di verifica Sviluppare un monitoraggio e un confronto periodico sui risultati di apprendimento e sulla valutazione, anche attraverso prove per classi parallele all’interno di ogni indirizzo

3. Continuità e Orientamento: Perseguire strategie di continuità scuola secondaria di 1° grado /scuola secondaria di 2°grado/Università Prevedere azioni di riorientamento interno ed esterno degli studenti Realizzare per gli studenti delle classi quarte e quinte attività strutturate di orientamento alla prosecuzione degli studi attraverso percorsi informativi e formativi che sviluppino la consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità anche in rapporto con le richieste esterne Promuovere l’informazione e l’orientamento alle scelte e al lavoro attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro nelle classi terze e quarte.

4. Apertura e interazione col territorio:

Incrementare le azioni di raccordo con il territorio, miranti a migliorare, aggiornare, approfondire conoscenze e competenze curricolari; realizzazione di incontri, convegni, progetti, attività di stage, alternanza scuola-lavoro,ecc. Favorire la stesura di convenzioni, accordi di rete, ecc. tra scuole, tra scuola ed enti locali, università, agenzie culturali, economiche e formative, ecc. Sviluppare un rapporto collaborativo e consultivo con esperti, enti, associazioni legate agli indirizzi di studio presenti nell’Istituto, che comporti una riflessione sui curricoli, sull’organizzazione delle aree di indirizzo e sull’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità

5. Efficienza e trasparenza:

Attivare azioni volte a diffondere l’informazione e la comunicazione tra scuola e famiglia all’interno di tutto il personale Adottare criteri di efficienza ed efficacia, anche attraverso le possibilità fornite dal SNV Semplificare le procedure amministrative e proseguire nel processo di digitalizzazione e dematerializzazione 6. Qualità dei servizi:

Potenziare il sistema di valutazione dei servizi, anche attraverso indagini sulla soddisfazione dei soggetti coinvolti, definendo parametri condivisi Individuare azioni volte a migliorare il clima della scuola, il benessere degli studenti, la soddisfazione delle famiglie e degli operatori Rafforzare le strutture didattiche e potenziare la strumentazione a disposizione dell'Istituto, anche attraverso la partecipazione a bandi PON Realizzare il monitoraggio periodico e sistematico delle principali attività del’Istituto

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7. Formazione del personale:

Organizzare e/o favorire attività di formazione e di aggiornamento a sostegno del progetto educativo-didattico e/o della gestione amministrativa e degli uffici nella prospettiva della formazione permanente e continua, non solo del personale docente, ma anche del personale ATA,del DSGA e della DS Organizzare e/o favorire attività di formazione volte a migliorare la qualità dell’insegnamento, negli aspetti disciplinari specifici, ma anche negli aspetti più generali dell‘accoglienza e dello stile relazionale 8. Sicurezza:

Prestare attenzione e monitorare quotidianamente l’esistente struttura Promuovere comportamenti corretti e improntati al migliore mantenimento dell’esistente da parte degli studenti Promuovere la cultura della sicurezza, attraverso la formazione, l’informazione e attraverso la partecipazione a specifici progetti Promuovere la cultura delle sicurezza anche a livello digitale, nel rispetto delle normative di tutela della privacy

Risulteranno inoltre necessarie, per uno sviluppo triennale del PTOF:

la coerenza tra le scelte curricolari, le attività di recupero/sostegno/ potenziamento, i progetti di ampliamento dell'offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel POF al fine di assicurare unitarietà dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa complessiva; l’incremento di forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli alunni; il supporto all’innovazione didattica anche nell’ottica di integrare tecnologie più complesse nella pratica della classe l’impegno dei coordinatori dei dipartimenti e dalle funzioni strumentali, rappresentativo del Collegio e aperto al contributo di tutti, a diventare il luogo delle scelte culturali nella cornice istituzionale delle Indicazioni ministeriali, del confronto metodologico, della produzione dei materiali, di proposte di formazione e aggiornamento, di individuazione delle modalità e degli strumenti per la rilevazione dei livelli di apprendimento.

Il Dirigente Scolastico

Prof. Diego Maggio

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INTRODUZIONE

Che cos'è il P.T.O.F.?

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’Istituto Professionale per i servizi di enogastronomia e l'ospitabilità alberghiera "Pietro Piazza" di Palermo.

La sua funzione fondamentale è quella di:

informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;

presentare la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso.

Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Regolamento di

Disciplina, Regolamento viaggi di istruzione, il Patto di Corresponsabilità educativa, la Carta dei servizi scolastici, Pecup.

In sostanza, il P.T.O.F. definisce:

principi e compiti della scuola;

finalità o obiettivi dell’attività educativa;

linee guida e conseguenti scelte didattiche strumenti e modalità di attuazione.

Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero P.T.O.F. si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.

Riferimenti normativi

Il P.T.O.F. trova il suo fondamento nell’art.3 del D.P.R. n.275 del 1999 (Regolamento sull'autonomia delle istituzioni scolastiche) ad oggi novellato dal comma 14 della Legge n.107 del 2015.

A chi si rivolge

Il P.T.O.F. riguarda tutti i soggetti della comunità scolastica ed è il riferimento di base che qualifica l’offerta didattica. Esso si rivolge pertanto a famiglie e ragazzi che:

sono alle prese con la scelta della Scuola Secondaria di II Grado frequentano già l’Istituto "IPSSEOA PIAZZA” frequentano un’altra scuola superiore e sono interessati a un cambiamento di percorso

ed inoltre

al personale Docente dell’Istituto

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al personale non docente alle istituzioni presenti sul territorio

Chi lo elabora

Il piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d'Istituto.

Modalità e tempi

Il P.T.O.F. è uno strumento dinamico, aggiornato nel tempo sulla base delle valutazioni dei risultati conseguiti, dei problemi aperti, della nuove esigenze. Esso è oggetto di un’indagine annuale di gradimento tra i soggetti interessati, attraverso diversi strumenti di rilevazione: Studenti, Genitori, nonché Docenti dell’Istituto, e personale ATA. Il piano è sottoposto ad una "revisione annuale”, viene inoltre aggiornato su indicazioni del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto nonché sulla base delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico.

Consultazione

Il P.T.O.F. viene reso disponibile attraverso i canali più opportuni, tenuto conto anche della pluralità dell’utenza interessata. Esso è quindi disponibile:

sul sito Internet www.ipsseoapiazza.it in formato cartaceo per la consultazione nella Bacheca di istituto Sul portale unico

Criteri di fattibilità dei progetti del PTOF

Coerenza con gli obiettivi generali e rispetto del criterio di economicità con costi commisurati alla ricaduta didattica. Disponibilità degli esperti e delle strutture accertata. Disponibilità del destinatario: prioritariamente il Consiglio di classe che deve dare organicità agli interventi educativi previsti, nell'ottica inclusiva.

Per i progetti extracurricolari: rispetto del numero minimo di adesioni.

Valutazione del P.T.O.F. “Le istituzioni scolastiche individuano (…) i criteri per la valutazione periodica dei risultati

conseguiti (…) rispetto agli obiettivi prefissati” (art. 4 del Regolamento dell’autonomia – DPR n. 276 dell’ 8 marzo 1999).

Ne scaturisce che le singole unità scolastiche debbano provvedere alla continua verifica

della validità dei percorsi formativi, progettati e realizzati,attraverso azioni di monitoraggio attivando feedback funzionali alla riprogettazione.

Considerando che il Piano Triennale dell’Offerta Formativa comprende tutte le attività

della scuola, dalla Progettazione Educativa a quella Disciplinare, al singolo Progetto, risulta chiaro che tutti i percorsi prefigurati in esso vadano sottoposti a Valutazione e Monitoraggio, in quanto non possono essere assunti come validi in assoluto, ma vanno riguardati come ipotesi di lavoro, che possono richiedere modifiche a causa della loro eventuale non completa adeguatezza per tutti o per parte degli alunni.

Il P.T.O.F. non è un Progetto, ma la esplicitazione della normalità della pratica scolastica di

un Istituto; va quindi abbandonata la logica dei progetti, caratterizzata dalla

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estemporaneità e dalla episodicità degli interventi e avviata quella del controllo del processo, che, ovviamente, comprende possibili modifiche dinanzi a risultati inadeguati.

L’Istituto Professionale di Stato per i servizi enogastronomici e l'ospitalità alberghiera

Gli Istituti Professionali sono uno degli ordini in cui è articolata l'istruzione secondaria di 2° grado nel sistema scolastico italiano.

Ad essi sono ammessi giovani in possesso della licenza di scuola secondaria di primo

grado. Terminata la scuola secondaria di primo grado molti giovani, pur non desiderando lasciare gli studi, cercano un percorso formativo che consenta loro di entrare il prima possibile nella vita lavorativa. Gli Istituti Professionali sono la risposta a questa esigenza: la via più rapida di accesso al lavoro, senza uscire dal ciclo scolastico.

La loro finalità è di far conseguire ai giovani, in maniera integrata e coerente, un livello di

istruzione per la formazione della persona e del cittadino, corrispondente a quello degli altri ordini scolastici di pari grado e una professionalità aderente alle esigenze del mondo del lavoro nazionale ed europeo.

Il mondo del lavoro, nei paesi ad economia avanzata, è contraddistinto da continua, veloce

evoluzione dei ruoli lavorativi, delle figure professionali, dei sistemi di produzione e, quindi, delle competenze necessarie a chi vi opera.

Ciascun giovane che si volge al mondo del lavoro deve essere pronto a sostenere un

frequente avvicendamento delle proprie funzioni e perfino cambiamenti radicali del tipo di lavoro che svolge; dovrà quindi risolvere problemi sempre nuovi e tanto più otterrà positivi risultati, quanto più sarà capace di evolversi e convertirsi: la più preziosa delle sue qualità dovrà essere l'attitudine ad imparare ancora.

Negli Istituti professionali i primi anni del corso di studio sono finalizzati a far conseguire

ai giovani un primo livello di professionalità insieme ad un prezioso patrimonio di cultura, di abilità e di attitudini.

La specializzazione in ambiti precisi di lavoro si consegue nel quarto e quinto anno, anche

con cicli di lezioni tenute da consulenti che già sono esperti professionisti del settore e con periodi di scuola lavoro in azienda.

Contemporaneamente gli allievi continuano lo studio di discipline umanistiche, scientifiche

e alla fine del 5° anno ottengono il Diploma agli esami di Stato con la possibilità di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro o di proseguire gli studi nei corsi post-diploma e all’università.

Bisogni ed Aspettative

Per la definizione corretta del ruolo dell’Istituto nel contesto sociale territoriale, non si può prescindere da un’attenta valutazione delle aspettative e dei bisogni degli studenti e dei soggetti coi quali la scuola è chiamata ad interagire.

È opportuno tenere presente che una scuola pubblica, se da una parte deve tenere conto

delle aspettative e delle richieste (anche se non potrà soddisfarle tutte), dall’altra ha il dovere di rispondere ai bisogni formativi dei propri utenti, bisogni che possono essere anche

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espressi in quanto non riconosciuti con chiarezza, soprattutto da studenti ancora in età evolutiva.

E’ indubbio che i bisogni formativi in generale degli alunni siano identificabili in:

una formazione di base ampia, solida e basata su capacità fondamentali; una formazione specifica essenziale e indirizzata soprattutto su competenze nel campo di indirizzo scelto; capacità di gestire autonomamente le scelte ed i problemi; competenze certificate e “spendibili” da subito nel mondo del lavoro, ma anche nella prosecuzione degli studi.

Le aspettative dei genitori sono principalmente identificabili con la possibilità di un veloce inserimento dei figli nel mondo del lavoro, mentre i bisogni attuali delle famiglie si devono confrontare con una maggior coscienza della continua evoluzione della società e dunque del “mondo della scuola” ove possono svolgere ruoli anche molto importanti al di là della sinergia educativa con la scuola stessa.

Infine, la società e la comunità locale, mentre si aspettano dalla scuola pubblica un

intervento formativo che accompagni i giovani nell’arco dei primi diciotto anni favorendo l’acquisizione di autonomia individuale, capacità di operare in team, coscienza civile, competenze identificabili e funzionali al tessuto socio-economico del territorio, devono investire, sia con risorse economiche sia in programmazione di attività coordinate, in quelli che saranno la costituente principale della società di domani, appunto i giovani.

Il contesto

La storia dell’Istituto

L’Istituto Professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Pietro Piazza (già Secondo Alberghiero), nasce ufficialmente il 09 luglio 1997, con decreto dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione. Originariamente ubicato in due sedi, in via Fichidindia e in via Amedeo d’Aosta, è stato trasferito nel 2001 ancora parzialmente, mantenendo la succursale di via Fichidindia, e nel 2002 integralmente, nell’attuale unica sede di corso dei Mille al n. 181, occupando il prestigioso edificio noto come “Mulini Virga”.

Da quel momento la nostra Istituzione Scolastica, intitolata al nostro compianto preside

Pietro Piazza, al quale si deve la sua nascita, ha visto crescere progressivamente il numero dei suoi alunni, acquistando sempre più credibilità e consenso. In questi anni l’IPSSAR “Pietro Piazza” è diventato un punto di riferimento e un “polo formativo” affidabile e competitivo per i giovani, del versante sud-orientale della città e della provincia che optano per l’offerta formativa professionale proposta, qualificandosi sempre più come scuola aperta alle innovazioni e al cambiamento e, al tempo stesso, attenta alle peculiarità culturali e alle istanze dell’ampio territorio cui inerisce il suo bacino d’utenza. Nell’ottica dell’autonomia, ha accettato la sfida di una scuola proiettata verso il futuro, a vocazione professionale con respiro europeo.

Dal punto di vista socio-economico, il contesto territoriale ha risentito negli ultimi anni dei

mutamenti economici e sociali caratterizzati da: declino industriale disoccupazione degrado urbano criminalità

esclusione sociale

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La scuola, infine, ricadendo in area a rischio, in rete con le scuole dell’Osservatorio"Oreto", si adopera per contenere il fenomeno della dispersione scolastica, adottando iniziative a sostegno degli studenti e delle famiglie che presentano delle difficoltà.

La nostra Scuola si propone di interagire con il territorio, rispondendo al bisogno

d’intervento di promozione umana e professionale, e valorizzando le risorse che in esso risiedono, famiglie, attività produttive, risorse ambientali, artistiche, storiche ecc.

La storia dell’edificio

La nostra Istituzione Scolastica ha la sua sede in uno degli edifici storici della città, il Mulino Pecoraino-Virga. Esso sorge in corso dei Mille, non lontano dal fiume Oreto. Questo, fin dai tempi più remoti, ha costituito un elemento importante per l’economia cittadina. Infatti, fin dall’età araba, esso veniva utilizzato nell’ambito del sistema di canalizzazioni delle acque, infatti, lungo il suo corso si ergevano una serie di mulini ad acqua.

Quando, nella seconda metà dell’Ottocento, la forza motrice dell’acqua venne sostituita con

quella a vapore, molti di questi mulini vennero abbandonati e caddero in disuso. Tra le vie della città, lungo le quali sorsero opifici e manifatture artigianali, il corso dei Mille (antica via delle Teste) mantiene ancora un aspetto simile a quello tardo ottocentesco.

Tra gli edifici più significativi che ospita, si trovano la chiesa dei Naufragati, con annesso

convento, ormai distrutto, e la chiesa delle Anime dei Corpi Decollati, fondata alla fine del Settecento ad opera della Congregazione del Sabato, che svolgeva il pio compito di seppellire i corpi dei giustiziati. Questa chiesa sorge proprio poco oltre il grande edificio dei Mulini Pecoraino Virga. Questo mulino è tra quelli di nuova concezione che sostituirono i vecchi mulini ad acqua. Esso sorge sul corso dei Mille, alle spalle della Stazione Centrale.

Fu edificato nel 1893 per iniziativa dell’imprenditore palermitano Filippo Pecoraino, che

ne commissionò il progetto all’ingegnere svizzero Enrico Maag, esperto nella costruzione d’impianti molitori.

L’edificio di possenti dimensioni, si eleva per un’altezza di sei piani e presenta sulla

facciata esterna una sequenza di finestre rettangolari disposte simmetricamente. Centralmente si ergeva un grande arco alto fino al secondo ordine e che fungeva da ingresso, dotato di un portone di ferro. Al di sopra di questo portone, al quinto piano, vi era un grande oblò a sostituire la finestra, elemento che conferiva un certo movimento alla severa facciata.

Dotato di macchinari all’avanguardia, come due motori a vapore, il mulino divenne in

breve tempo una realtà economica di spicco nel panorama cittadino, agli inizi del novecento. Presso il mulino si trovavano anche gli Uffici del Dazio del Comune di Palermo, che controllavano l’entrata del grano e l’uscita della farina. Questo complesso costituiva la fonte di sostentamento per centinaia di operai. Non mancarono, però, i momenti difficili: nel 1906 l’edificio fu distrutto da un incendio, probabilmente di origine dolosa, la cronaca del tempo ne testimonia la gravità.

Dopo questo episodio, l’attività fu ripresa fino al 1939, quando fallì definitivamente a

causa delle posizioni antifasciste del proprietario e dei suoi legami con i socialisti. In seguito, il mulino fu rilevato dalla famiglia Virga, proprietaria dell’omonimo pastificio, che ne continuò l’attività fino alle soglie degli anni ottanta. Il fondatore di quest’attività fu Giovan Battista Virga, il cui nome si legge sulla cornice di coronamento della facciata principale.

Originario di San Giuseppe Jato, negli anni trenta, Giovan Battista Virga, col fratello Francesco e i cugini Giovanni e Salvatore, acquistò il grande mulino Pecoraino, lo rimise in sesto e lo collegò col pastificio che si trovava in Via Tiro a Segno. Il mulino riprese la produzione fino al 9 maggio 1943, giorno in cui la città subì un furioso bombardamento da

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parte dell’aviazione americana, che rase al suolo un gran numero di edifici e fece molte vittime. Il mulino Virga fu quasi completamente distrutto e devastato da un incendio, che divampò per tre giorni. Ma ancora una volta risorse, grazie all’impegno del suo proprietario.

Il nuovo mulino Virga fu ristrutturato e inaugurato il 25 giugno 1947 con una grande

cerimonia, alla presenza delle più alte autorità della città. Nel dopoguerra la produzione si ampliò, grazie anche all’aumento delle esportazioni. Alla morte di G.B. Virga il mulino passò al figlio Pietro che, a sua volta, lo passò al cugino Giuseppe. Il mulino continuò la sua attività fino agli anni ottanta, quando, a causa di problemi finanziari, andò incontro al fallimento.

Dopo un lungo abbandono, l’edificio fu acquistato da una società immobiliare che lo

ristrutturò per destinarlo ad attività commerciali. In seguito, il complesso fu sottoposto a custodia giudiziaria e dato in locazione alla Provincia Regionale di Palermo che, dal 2000 lo ha destinato alla sede dell’allora secondo Istituto alberghiero di Palermo, oggi IPSSEOA “Pietro Piazza”.

La figura di Pietro Piazza

Nasce a Palermo il 15 agosto del 1940. E’ il primo di cinque figli e ben presto si occuperà dei fratelli minori, accudendoli pur non trascurando i suoi studi. Riceve una formazione d’ispirazione cattolica, frequenta l’Istituto dei Salesiani e si diploma presso l’Istituto Magistrale “De Cosmi” di Palermo 1958. Nel 1965 si laurea in lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Palermo e nell’anno scolastico 1965/66 insegna presso la scuola media “Gagini”. Nel 1967 contrae matrimonio con Adriana Manno, insegnante di lingua francese. Da quest’ unione nasceranno due figli: Maurizio e Marco nei quali sa infondere i principi di onestà e amore per lo studio e per la cultura.

Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di docente in lingua e letteratura francese,

nell'anno scolastico 1982/83 inizia la sua carriera di Dirigente scolastico in diversi istituti , e dall'anno scolastico 1998/99 assume la dirigenza del secondo 2° I.P.S.S.A.R che gestirà fino alla sua morte (04 dicembre 2003).

Molto significativa è stata la sua azione all'interno dell'istituti professionali alberghieri, a

beneficio di migliaia di giovani spesso provenienti da ambienti socialmente e culturalmente svantaggiati per i quali è sempre stato un punto di riferimento.

Chi siamo e dove siamo

L’alberghiero“Pietro Piazza”, ubicato in Corso dei Mille 181, presso gli ex “Mulini Virga”, già “Pecoraino”, è testimonianza di recupero di un manufatto industriale. A ridosso della stazione centrale, è facilmente raggiungibile dalle varie zone della

città e da tutti i comuni limitrofi, grazie ad un servizio di trasporto garantito quotidianamente da aziende del settore pubblico e privato, oltre che dall’adiacente ferrovia . L’istituto è infine poco distante da siti d’interesse storico-artistico quali Villa Giulia, l’adiacente Orto Botanico, la Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi e Ponte dell’Ammiraglio, teatro di battaglia tra i Mille di Garibaldi e i Borboni.

La scuola, trovandosi in una zona a ridosso del centro storico, rappresenta un crocevia tra

l’hinterland cittadino, la periferia e l’identità cittadina rappresentata dal suo centro.

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Stazione centrale

I.P.S.S.A.R. Pietro Piazza

Ponte Ammiraglio

La scuola, in quanto luogo, di trasmissione e promozione della cultura, risulta l’agenzia educativa preposta istituzionalmente, volta a promuovere la cultura delle differenze e delle pari opportunità, attraverso la lettura consapevole di nuove forme di testualità culturale. Questo territorio è carente di servizi ricreativi, socio-culturali; è, inoltre, privo di strutture atte a favorire l’educazione permanente. La partecipazione della popolazione ai problemi sociali è scarsa, così come la condivisione delle problematiche scolastiche e la presenza delle famiglie negli organi collegiali e, generalmente, nella vita della scuola.

L’ IPSSEOA “P. PIAZZA” è sede del Centro Territoriale per le Risorse per l’Handicap CTI ex

CTRH (che comprende tutte le scuole ricadenti all’interno del Distretto 14) I nostri studenti provengono prevalentemente dal territorio cittadino, ma non mancano alunni provenienti dai paesi limitrofi .

Il pendolarismo costituisce un aggravio alla fatica scolastica, ma consente anche di avere

una popolazione studentesca davvero poliedrica, portatrice di aspetti socio-culturali variegati che, integrandosi gli uni con gli altri, costituiscono una dimensione umana davvero pregevole. Un contributo notevole proviene, inoltre, dagli allievi di cultura e provenienza extra-europea nei confronti dei quali specifiche attività di integrazione vengono realizzate nel corso dell’anno.

Pertanto, l’obiettivo prioritario del progetto didattico-educativo d’Istituto è quello di

mettere gli studenti in condizione di conseguire con successo una valida formazione professionale nel settore turistico e ristorativo-alberghiero, fornendo solide basi

IPSSEOA

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metodologiche e contenutistiche, ma nel contempo favorire una sostanziale crescita culturale e sociale.

Nella formazione si privilegiano elementi di fondamentale importanza per lo sviluppo della

professionalità, quali la padronanza di tutti gli strumenti linguistici, culturali, operativi ed informatici; inoltre, ai tradizionali percorsi curriculari si affiancano modalità di apprendimento che vedono l’utilizzo delle moderne tecnologie, degli stage presso aziende ristorative e alberghiere regionali e nazionali altamente qualificate, dei concorsi e delle progettazioni extracurriculari in collaborazione con Enti statali ed organizzazioni autorevoli del mondo educativo e della formazione, al fine di favorire l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro in una dimensione internazionale e di alta qualità. Adeguato spazio viene riservato anche all’educazione e alla formazione nelle discipline umanistico-letterarie e giuridico-economiche, per promuovere l’armonico sviluppo della personalità dei giovani e l’esercizio consapevole e responsabile della cittadinanza

MISSION E VISION

La nostra mission consiste nella promozione umana e professionale degli studenti, offrendo la possibilità di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro attraverso i numerosi stage e tirocini che vengono proposti e che permettono agli alunni più meritevoli di ottenere in breve tempo un impiego all’altezza delle proprie aspirazioni.

La nostra MISSION è:

formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società, strutturando un progetto globale (P.T.O.F.) che, attraverso lo strumento giuridico dell’autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita:

lo studente

la famiglia

i docenti il

territorio

Lo studente nella interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e professionale, quindi non solo destinatario di un servizio scolastico, ma parte in causa capace di partecipare attivamente alla realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e più in generale il proprio contesto di appartenenza.

La famiglia nell’espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto educativo

finalizzato al raggiungimento della maturità dei ragazzi. I docenti nell’esercizio della loro professionalità, attivando un processo di apprendimento

continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti.

Il territorio che, in un rapporto organico, attivo, funzionale e condiviso con le istituzioni e

ampliato in una dimensione europea, viene inteso come contesto di appartenenza ricco di risorse e vincoli, da cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi. Infatti, la realtà contemporanea richiede alti profili culturali e professionali e perché ciò avvenga l’esperienza di sviluppo e realizzazione rende assolutamente indispensabile costruire reti con tutti gli organismi presenti.

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VISION

La nostra VISION è:

un sistema formativo, aperto verso l’esterno, integrato e complessivo, fondato sul

rispetto della persona e sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali.

L’IPSSEOA"Pietro Piazza" intende travalicare i confini didattici tradizionali ed

essere luogo formativo in cui l’esplorazione di sistemi di collaborazioni tra gli attori del

territorio, gli enti locali, le istituzioni, le autonomie, le aziende, il mondo del lavoro, consolidi

la formazione di ogni alunno.

il nostro l’Istituto

SECONDO

il principio di UGUAGLIANZA: per il quale nessuna discriminazione nell’erogazione del

servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua,

religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socie economiche. i principi di IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’: per i quali i soggetti del servizio

scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità;

CONSAPEVOLE

delle responsabilità derivanti dalle funzioni istituzionali stabilite dalle leggi regionali e

nazionali in materia d’istruzione e formazione e di sostegno e consulenza.

degli impegni assunti nei riguardi degli utenti con la Comunicazione

della necessità di ampliare e sviluppare le possibilità d’intervento dell’Istituto

valorizzando il know-how specifico acquisito sia sul piano tecnico che su quello

gestionale

della volontà di tutto il personale di contribuire, attraverso l’impegno professionale e la

corretta gestione del Sistema di Gestione per la Qualità (SGQ), al costante miglioramento

del servizio formativo

HA DECISO

di garantire la Qualità dei propri servizi, in particolare per i Utenti/Allievi mantenendo

un sistema di gestione conforme alla UNI EN ISO 9001:2008

di utilizzare regolari indagini di Customer Satisfaction per recepire al meglio le esigenze

dell’utenza circa i servizi erogati, al fine di adeguarli costantemente e migliorarli, sia in

termini qualitativi che in termini temporali

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Di adeguare costantemente il livello di preparazione del personale, attraverso un’opera

di coinvolgimento e di formazione continua

di perseguire – nel quadro dei propri compiti istituzionali e del costante miglioramento

del SGQ – i seguenti:

OBIETTIVI

l’elevazione della qualità del prodotto, inteso come valore aggiunto in termini di

competenze e abilità acquisite dagli utenti/allievi, nel processo di apprendimento

intercorrente tra la fase iniziale e quella conclusiva del percorso formativo considerato,

valutata sia in termini di contenimento degli attuali valori della dispersione scolastica

che di miglioramento dei livelli in uscita rispetto a quelli di entrata;

la facilitazione del passaggio alla vita attiva degli utenti/allievi, realizzata attraverso la

partecipazione ad attività aggiuntive, curricolari ed extracurricolari, mirate

all’accrescimento sia delle competenze generali che di quelle specificamente

professionali;

il rafforzamento dell’immagine dell’Istituto come organizzatore e fruitore d’iniziative di

promozione e qualificazione nel settore alberghiero-ristorativo, di servizi di sostegno e

facilitazione dei processi formativi, di servizi generali di riconoscimento e promozione

dei diritti della persona e del cittadino.

Gli impegni dichiarati coinvolgono le responsabilità della Direzione dell’Istituto, dei responsabili ai vari livelli e di tutto il personale impegnato nell’erogazione dei servizi, e richiedono la collaborazione degli Utenti/Allievi e degli Utenti/Destinatari con proposte e suggerimenti.

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I.C.T. (Information Communication Thechnology)

All’interno della nostra Istituzione Scolastica è stato istituito l’I.T.C. (Information Communication Technology) conformemente ai seguenti riferimenti normativi:

Decreto Legislativo del 30 marzo 2001, n. 165

Decreto Legislativo del 4 marzo 2009, n. 150

Decreto del Presidente della Repubblica del 28/12/00 n. 445

Decreto Legislativo del 7 Marzo 2005, n. 82

Decreto Legislativo del 30 Dicembre 2010, n. 235.

L’I.C.T. può essere considerata una risorsa essenziale delle Istituzioni Pubbliche, all’interno delle quali diventa sempre più importante riuscire a gestire in maniera rapida, efficace ed efficiente il volume crescente d’informazioni e di servizi per il pubblico. Proprio per questo motivo l’I.C.T. va considerata come un servizio strategico in grado di mettere a disposizione dati e informazioni qualitativamente migliori nell’ambito delle Istituzioni Pubbliche, la sua funzione principale si esplica nell’ambito della digitalizzazione dell’attività didattica e dell’attività amministrativa, svolgendo le seguenti funzioni:

Servizio di consulenza, analisi e supporto all'utilizzo, alla diffusione e alla gestione degli strumenti informatici all'interno dell’Istituzione al fine di un miglioramento del funzionamento dei vari uffici;

Gestione e sviluppo tecnologie interne e collegamenti esterni;

Gestione dei sistemi di elaborazione dati

Analisi e ricerca di mercato per acquisto, adeguamento e rinnovo attrezzature

tecnologiche, prodotti hardware e software;

Elaborazioni di dati su richieste degli uffici interni e/o di soggetti esterni pubblici;

Attività di supporto alle operazioni per le consultazioni elettorali;

Sviluppo, redazione e aggiornamento sito internet dell’istituzionale e/o di

soggetti esterni pubblici;

Sviluppo di progetti I.C.T;

Acquisizioni di beni e servizi in ambito I.C.T;

Aggiornamento tecnologico e gestione tecnico amministrativo

e i sistemi informativi dell’Istituzione;

Semplificare le procedure amministrative per favorire l’utenza

e il territorio

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Collaborazioni e reti

Molteplici sono i rapporti con enti, associazioni ed imprese del territorio al fine di individuare un dialogo sistemico istituzionale con il contesto economico e socio-culturale di appartenenza.

Tra questi:

ENTI, ASSOCIAZIONI, IMPRESE LOCALITA’

AMIRA PALERMO

ASSOCIAZIONI PROVINCIALE CUOCHI PALERMO

ARS PALERMO

GRE PALERMO

FEDERALBERGHI PALERMO

ASP PALERMO

CIF PALERMO

ADI RISORSE BOLOGNA

CTI EX CTRH PALERMO

PROVINCIA PALERMO

URCS CATANIA

COMUNE DI SAN VITO LO CAPO

SAN VITO LO CAPO (TP)

SLOW FOOD

PALERMO

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DICHIARAZIONE DI INTENTI – PROTOCOLLO DI INTESA

INSTITUT FRANÇAIS DE NAPLES

- CENTRO CULTURALE FRANCESE

Dichiarazione 7833/A24 del 07/04/2017

Il ruolo dell’Istutut Francais consiste nel consigliare e accompagnare la nostra scuola nei loro progetti di partenariati educativi e di mobilità verso la Francia, nell’insegnamento francese e di CLIL in francese, proporre delle attività culturali per gli alunni della scuola, in relazione, con le Alliance française e con le scuole francesi delle regioni di sua competenza

ASSOCIAZIONE "ASIA CULTURA" PALERMO

Dichiarazione di intenti Prot. 10098/C12 del

09/05/2017

L'Associazione 'Asia Cultura' ha per scopo di fornire l'assistenza, la formazione, la consulenza, l'intervento e la ricerca in ambito psicologica a sostegno di soggetti Svantaggiati

ASSOCIAZIONE "IL GIRASOLE" PALERMO

Palermo 90123 Piazzale Anita Garibaldi, 8

Dichiarazione di intenti Prot. 3918/A24 del

22/02/2016

Promozione della 'cittadinanza attiva' Supporto nell’organizzazione e gestione delle attività finalizzate al Tutoring didattico. Attività laboratoriali e Attività di supporto all'integrazione per MSNA. Attraverso il contributo di esperti psicologi e psicoterapeuti con metodologia di supporto, formazione e supervisione, con metodologie creativo espressive (quali l'arte terapia, la danza movimento terapia, lo psicodramma...), con metodologie Etnopsicologiche. Salvaguardia e promozione dei diritti delle donne e in generale delle 'pari opportunità' di genere Salvaguardia e promozione dei diritti e del benessere di soggetti a disagio psico-socio-culturale, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo immigrati e disabili.

SOC. COOP. LIBERA...MENTE PALERMO

Dichiarazione di intenti Prot. 10099/C12 del

09/05/2017

La cooperativa si occuperà di organizzare incontri che stimolano gli studenti alla motivazione e sviluppano una mentalità di cittadinanza digitale, sottolineando i soggettivi valori e le proprie attitudini.

FONDAZIONE PER LE OPERE DI CARITA' "ROSALIA

GENTILE" PALERMO

Dichiarazione di intenti del 07/07/2017

Collaborazione nella creazione di un percorso laboratoriale teatrale ideato e realizzato come straordinario momento educativo, oltre che un mezzo che incrementa l'autostima dei soggetti,rafforzandone la capacità di riconoscere nell'unicità di ogni individuo una ricchezza da condividere

ApA ACCADEMIA- psicologia Dichiarazione di intenti

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Applicata NGO -PALERMO

Prot. 3919/A24 del 23/02/2016

-Promozione della 'cittadinanza attiva' -Salvaguardia e promozione dei diritti delle donne e in generale delle 'pari opportunità' di genere -Salvaguardia e promozione dei diritti e del benessere di soggetti a disagio psico-socio-culturale, quali, a titolo-esemplificativo e non esaustivo immigrati e disabili -Promozione dei diritti dell'infanzia: alunni in condizioni difficili o a rischio di esclusione sociale -Promozione dei diritti dell'infanzia: alunni in condizioni difficili o a rischio di esclusione sociale. -Promozione della Salute (biologica, psicologica e sociale) e dell'integrazione Culturale di ogni uomo -Collaborazione per la realizzazione di interventi progettuali 'ad hoc' rientranti nelle misure e nelle azioni dei F.S.E., P.O.N., P.O.R.

LEONARDO ENTERTAINMENT SRL

Dichiarazione di intenti Prot. 12614/C12 del

05/06/2017

Specialisti nell’ideazione e nell’organizzazione di eventi e manifestazioni fieristiche su tutto il territorio nazionale e internazionale, la Leonardo Entertainment si offre come partner di fiducia con competenze ed esperienze pluriennali nel settore e in grado di seguire gli alunni in tutte le fasi dell’organizzazione degli eventi e di offrire una vasta offerta di servizi. Originalità, innovazione e alta partecipazione sono i caratteri distintivi degli eventi realizzati da Leonardo, il cui principale obiettivo è creare situazioni uniche e indimenticabili e seguire ogni evento a 360° coniugando in modo perfetto competenze strategiche e competenze tecniche.

ASSOCIAZIONE FLY CULT

Dichiarazione di intenti Prot. 12615/C12 del

05/06/2017

L'Associazione culturale Flycult svolge attività di promozione e utilità sociale con particolare riferimento all'assistenza alle famiglie e alla promozione culturale. Partner ideale per l'inserimento dei nostri alunni nella realizzazione di iniziative e per la definizione di progettazioni culturali integrate per lo sviluppo sociale del territorio

ASSOCIAZIONE MARE MEMORIA VIVA

Dichiarazione di intenti del 12/05/2017

L’associazione “MareMemoriaViva” che gestisce l’ecomuseo del mare di Palermo in partenariato con l’Associazione “U’Game”, che curerà gli aspetti legati alla

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gamification ed al game design. Questa sinergia garantirà il progetto sia sotto l’aspetto dei contenuti culturali che sotto l’aspetto della cornice ludica entro cui i suddetti contenuti culturali saranno inseriti. La vicinanza dell’ecomuseo del mare alla scuola sarà l’occasione per strutturare delle sinergie tramite un vicendevole scambio in cui si arricchiscono le reciproche identità.

NIKLEA SRL

Dichiarazione di intenti 16236/C12 del

19/07/2017

COLLABORAZIONE NELLA RICADUTA DELL'OFFERTA

FORMATIVA

SICILY RUN

Dichiarazione di intenti 16267/C12 del

19/07/2017

COLLABORAZIONE NELLA RICADUTA DELL'OFFERTA

FORMATIVA

ASSOCIAZIONE PROVINCIALE CUOCHI E PASTICCERI - PALERMO

Accordo Prot. 10869/C12 del

17/05/2017

Svolgimento di attività di orientamento e di formazione per gli studenti e le studentesse del settore della ristorazione, progettando, organizzando e gestendo attività di formazione, di aggiornamento e di riqualificazione professionali di giovani da immettere nel mercato del lavoro e da inserire nei percorsi di alternanza scuola lavoro

SLOW FOOD SICILIA

Collaborazione con slow food Sicilia pe r l'organizzazione e la promozione di prodotti in via distinzione nelle varie manifestazioni internazionali tipo" salone fish di Genova". I nostri allievi saranno di supporto nelle preparazione e nel servizio di pietanze del territorio siciliano

ADMERIDIEM SRL SHERBET

Servizio e organizzazione del festival internazionale del gelato, un laboratorio del gelato, dove l'accoglienza e la preparazione di circa 15 mila kg di gelato in collaborazione con gli allievi dell'IPSSEOA PIAZZA di Palermo

FONDAZIONE MONDO DIGITALE

Accordo Prot.2637/A24 del

07/02/2017

L'accordo prevede la realizzazione di un progetto biennale di alternanza scuola lavoro"Wit".,volto a fare acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro.

ISTITUTO DI FORMAZIONE POLITICA "PEDRO ARRUPE"

Accordo Prot.87/17/AR

Progetti alternanza erasmus

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Organigramma dell’Istituto

Dirigente Scolastico, Prof. DIEGO MAGGIO,

Dirigente Servizi Amministrativi, Dott. ANTONINO CLAUDIO PISCIOTTA

Staff del Dirigente Scolastico per la realizzazione al Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Per contribuire alla realizzazione delle finalità della scuola dell'autonomia, e per il raggiungimento degli obiettivi del PTOF, il Dirigente Scolastico individua , nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10% di docenti che lo coadiuvino in attività di supporto educativo didattico dell'istituzione scolastica

Considerata la specificità dell’Istituto, il Dirigente Scolastico ha identificato le seguenti

funzioni di supporto nei docenti:

Primo Collaboratore: Prof: Giovanni Di Chiara

Collaboratori:Proff. Saverio Avvento, Francesco Lipari,

Maria Pace, Salvatore Ivano Reginella Paolo Tesauro Referente alunni disabili: Prof.ssa Rosalia Pagano

Referenti gestione P.T.O.F. e autovalutazione d'istituto: Proff. Anna Maria Giallombardo, Serafina Sallemi

Animatore digitale: Prof. Antonio La Cavera

Referenti corso serale: Profssa. Daniela Comparato

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F.S. N°1

SUPPORTO STUDENTE

Prof.ssa M. Gaeta

Predisporre iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione

delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità dell'istruzione

Individuare, selezionare, costruire strumenti per la rilevazione dei bisogni educativi degli alunni

Coordinare le attività di recupero e approfondimento garantendo il monitoraggio in itinere e finale dei debiti formativi

Organizzare e gestire scrutini Implementare e gestire gli archivi online dei materiali didattici Coadiuvare il personale amministrativo per la gestione degli

scrutini

F.S. N°2

DISPERSIONE SCOLASTICA

Prof. A. Cassata

Promuovere interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni

e della dispersione scolastica; Rilevare situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e proporre

modalità/strategie di prevenzione/soluzione; Collaborare con i Coordinatori di classe per la rilevazione del

disagio; Monitorare le situazioni di disagio giovanile e predisporre le

strategie più idonee per la riduzione dell’abbandono scolastico; Promuovere progetti di intervento che integrano programmi di

collaborazione tra la scuola, le famiglie, i servizi, e gli enti locali; Favorire la realizzazione di progetti volti a contrastare e ridurre il

fenomeno della dispersione scolastica; Promuovere interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni

e della dispersione scolastica; Coordinare il GOSP e partecipare alle riunioni presso

l’Osservatorio contro la dispersione scolastica Coordinare le attività di sostegno degli alunni stranieri e delle loro

famiglie

F.S. N°3

COORDINAMENTO FUNZIONE DOCENTE

Prof.ssa F. Cimò Impalli

Accogliere e supportare i nuovi docenti; Informare sulla normativa aggiornata relativa alla funzione

docente e predisporre la modulistica necessaria; Coadiuva i docenti nelle operazioni di scrutinio Propone percorsi di innovazione didattica Predispone e gestisce il piano di formazione e aggiornamento del

personale scolastico Cura specifici progetti anche in collaborazione con istituti

universitari Coordina l’attività delle prove comuni

Coordinare e gestire le attività di orientamento in entrata

(organizzazione OPEN-DAY, calendario incontri con le scuole medie e predisposizione elenco docenti- orientatori);

Organizzare le visite aziendali per il biennio;

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FS. N° 4

ORIENTAMENTO E COORDINAMENTO ATTIVITA' PROFESSIONALIZZANTI Proff. M.Arcoleo, D. Carollo

Coordinare e gestire le attività di orientamento in uscita; Gestire i rapporti con le università per l'organizzazione di attività

di orientamento; Curare le attività di orientamento in itinere (scelta degli indirizzi

di studio nell'ambito dell'istituzione scolastica) Coordinare e gestire le attività e progetti di continuità. Promuovere e organizzare la partecipazione a concorsi, a eventi e

a stage professionali

F.S. N°5 GESTIONE SITO

Prof.ssa F.Gallina

Gestire e aggiornare i contenuti ed editing del sito web; Pubblicare circolari, comunicazioni, bandi di concorso, etc. in

raccordo con la Dirigenza; Coordinare e supportare i docenti per l’utilizzo delle nuove

tecnologie.- Supportare il lavoro dei docenti nella sperimentazione del registro

elettronico; Interfacciare il sito web scolastico ai nuovi sistemi di

comunicazione della rete (, youtube etc)

F.S. N°6 COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA' DISCIPLINARI

Prof.A.Brancato

Gestire la vigilanza ai piani durante le ore curriculari; Proporre attività integrative per contenere le manifestazioni di

disagio (bullismo, aggressività, depressione, etc.) in collaborazione con le Commissioni salute, legalità, C.I.C.)

Curare i rapporti con le famiglie degli studenti irrispettosi delle regole;

Promuovere interventi verso docenti e collaboratori scolastici finalizzati al rispetto delle regole da parte degli studenti;

Intervenire anche con l’assunzione di provvedimenti disciplinari nei riguardi degli studenti che infrangono le regole scolastiche;

F.S. N° 7 SUPPORTO ALUNNI DISABILI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE

Proff. E. Mulè, S. Valvo

Curare l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni

speciali, dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza;

Concordare con il Dirigente Scolastico la ripartizione delle ore degli insegnanti di sostegno e l'assegnazione delle cattedre;

Diffondere la cultura dell’inclusione in collaborazione con la F.S. benessere alunni;

Proporre l'organico di Sostegno; Predisporre l’ intervento delle figure specialistiche all’interno

della scuola; Svolgere attività di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli

specialisti esterni; Curare i rapporti con l’equipe psico-medico- pedagogica dell’Asl; Curare i rapporti con la Provincia per la richiesta di figure

specialistiche all'interno della scuola; Promuovere attività di sensibilizzazione e di riflessione

didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione.

Revisionare il Manuale della Qualità e le Procedure di Sistema

secondo le indicazioni e le normative vigenti.

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F.S. N°8

SISTEMA QUALITA’

Proff. M.A. Di Simone Perricone,

S.P.Mangiapane

Elaborare in collaborazione con i referenti del P.T.O.F. , un questionario di autovalutazione d'Istituto centrato sul contributo

delle singole persone e figure professionali; Proporre criteri e modalità di valutazione degli alunni e

Certificazioni delle Competenze. Collaborare con il DSGA e il DS nella predisposizione della

modulistica; Formulare proposte ed operare eventuali modifiche correttive per

lo sviluppo della scuola Organizzare e somministrare prove invalsi

Nella visione unitaria progettuale del Piano, le Funzioni Strumentali sono chiamate a

raccordarsi nelle loro azioni attraverso momenti d’incontro periodici ai fini di un monitoraggio in itinere dell’efficacia del loro operato in relazione alle finalità individuate. Queste figure professionali assumono una particolare importanza in quanto le loro azioni congiunte, oltre ad essere rivolte alla realizzazione delle predette finalità, in raccordo con la Dirigenza, si porranno come elemento propulsore di una riorganizzazione e di un rinnovamento dell’Istituto con l’intento di recuperarne le risorse, attivarne processi di miglioramento e valorizzare le eccellenze

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I Docenti

La Scuola riconosce il docente quale soggetto centrale per la promozione del processo didattico e pedagogico dell’alunno, ne cura l’inserimento più adeguato nella vita dell’Istituto e promuove un’azione permanente di formazione e aggiornamento.

TOTALE DOCENTI CURRICULARI e SPECIALIZZATI 350

Il Collegio dei docenti

È costituito da tutti gli insegnanti della Scuola ed è presieduto dal D.S..

Spettano al C.D. tutte le competenze previste dalla normativa vigente e dal contratto collettivo di lavoro. Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il piano delle attività approvato all'inizio dell'anno scolastico e ogni qualvolta la Dirigenza o almeno un terzo dei suoi elementi ne ravvisi la necessità. Il Collegio definisce anche la scansione dei tempi della didattica, in quadrimestri e con la verifica intermedia per ciascun bimestre.

Classi presenti nell’A.S. 2017/18

I II III IV V Totali

Classi 29 21 23 21 21 115

Alunni

3685

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Il Consiglio di classe

È composto da tutti i docenti della classe oltre che dai rappresentanti degli alunni e dei genitori. È presieduto dal D.S. o dai coordinatori designati ogni anno. Il Consiglio di classe formula la programmazione didattico-educativa della classe e gli obiettivi per la sua realizzazione, propone strategie per interventi di supporto e recupero, promuove attività integrative e di approfondimento, programma viaggi studio o di istruzione, decide l’irrogazione di sanzioni disciplinari agli studenti.

I Dipartimenti

L’impianto dei nuovi ordinamenti degli Istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi.

In quest’ottica i Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del

collegio dei docenti, da supporto alla didattica e alla progettazione e corrispondono alle diverse discipline che poi si organizzano in base ai quattro assi culturali.

Con il passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenze la

funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la qualità del processo di insegnamento e raggiungere quei risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze secondo il Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (E.Q.F.).

Il Dipartimento è presieduto da un coordinatore responsabile eletto dai docenti e

designato dal D.S.

Esso svolge le seguenti funzioni:

presiedere e coordinare, in sostituzione del DS, le riunioni di dipartimento

coordinare la programmazione educativa e didattica per classi parallele

concordare le tipologie di prove e quelle comuni, griglie valutative dei livelli di partenza e di uscita

proporre l’acquisto di materiale e sussidi didattici sentito il rispettivo

dipartimento

coordinare l’adozione dei libri di testo

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Il Consiglio di Istituto

Spettano al Consiglio di Istituto, composto dal Dirigente Scolastico, dai rappresentanti di

alunni, genitori, docenti, e personale ATA regolarmente eletti, tutte le competenze previste dalla normativa vigente e dal Regolamento d’Istituto.

il consiglio d'Istituto eletto per il triennio 2015/2018 è composto da

Dirigente Scolastico

Prof. Diego Maggio

Docenti

Proff. Andrea Brancato

Francesca Gallina

Anna Maria Giallombardo

Laura Lima

Giacomo Perna

Rosalia Pagano

Salvatore Ivano Reginella

Serafina Sallemi

Genitori

Presidente : Filippo Ciringione

Andrea Genovese Gioacchino Manzella Maria Di Maggio

Ata Carmelo Correnti

Filippo Licata

Alunni

Ciambrone Alex Fortes Jmmy Bruno Giulia Ganci Alessia

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GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico Prof. Diego Maggio

D.S.G.A. Dott. Antonino Claudio Pisciotta

Docente Prof. Andrea Brancato

ATA Carmelo Correnti

Alunno Ciambrone Alex

Genitore

Il Comitato tecnico scientifico

Gli istituti professionali, in base all'art. 5. comma 3 punto e) del Regolamento possono dotarsi di un Comitato Tecnico scientifico (CTS) composto a docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca e tecnologica.

Il Comitato per la valutazione dei docenti

La legge 107/2015 al comma 129 ridefinisce il comitato per la valutazione dei docenti, già novellato dall’art.11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 con il seguente: “Dall'inizio dell'anno scolastico successivo a quello

in corso alla data di entrata in vigore della presente legge (…) presso ogni istituzione

scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti:

a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;

b) un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il

secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;

c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Il comitato individua i criteri per la valorizzazione (merito) dei docenti sulla base

a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;

b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al

potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;

c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella

formazione del personale.

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Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui al comma 501”.

Per il triennio 2015/2018 il comitato di valutazione dell'IPSSEOA " Piazza" risulta così composto:

Dirigente Scolastico Prof. Diego Maggio

Docenti eletti dal Collegio dei Docenti

Proff. Grazia Fesi,

Antonella Mussoni

Docente eletto dal Consiglio d'Istituto Prof. Diana Di Salvo

Rappresentante genitore Filippo Ciringione

Rappresentante degli studenti

Componente esterno nominato dall'USR D.S. De Vita

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Organo di garanzia

Dirigente Scolastico Prof. Diego Maggio

Docente eletto dal Consiglio D'Istituto Prof.ssa Grazia Fiore

Componente genitore Filippo Ciringione

Componente alunno Gabriella Gueli

l Settore Amministrativo

Nell'ingresso dell'Istituto e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici, in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Gli operatori scolastici indossano un cartellino d’identificazione in maniera ben visibile per l'intero orario di lavoro.

I servizi amministrativi dell'Istituto garantiscono celerità nelle procedure, trasparenza,

informatizzazione dei servizi di segreteria, flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico dal lunedì al venerdì.

La distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario

potenziato e pubblicizzato in modo efficace. La Segreteria garantisce lo svolgimento della procedura d’iscrizione alle classi in tempi brevi, fornendo anche il supporto necessario nelle procedure di iscrizione on-line.

Il rilascio di certificati, degli attestati e dei documenti sostitutivi del diplomi è effettuato nel

normale orario d’apertura della segreteria al pubblico, nel più breve tempo. Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale

amministrativo, garantiscono un orario d’apertura al pubblico, di mattina,e alcuni pomeriggi, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio

L'ufficio di dirigenza è sempre aperto al pubblico e riceve preferibilmente per

appuntamento sia le componenti alunni e genitori che la componente docenti. L'Istituto assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio

interno modalità di risposte, che comprendano il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

Per l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri: l'Istituto assicura spazi ben visibili adibiti all'informazione; in particolare sono predisposti:

- Tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario, funzioni e

dislocazione del personale Amministrativo, Tecnico, Ausiliario)

- Organigramma degli organi collegiali - Organico del personale docente e A.T.A.

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- Albi d’Istituto

Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:

- Bacheca sindacale - Bacheca degli studenti e dei genitori

Tutti gli atti della scuola nel rispetto dei limiti per la privacy sono pubblicati sul sito della scuola nell'Albo Pretorio.

Risorse strutturali

L’Istituto si articola su sette piani fuori terra serviti da sei ascensori a piano. Si accede all’edificio attraverso tre ingressi, di cui due riservati esclusivamente agli operatori scolastici e agli ospiti, e uno riservato esclusivamente agli studenti e alle famiglie. L’edificio è dotato di ampie finestre che rendono gli ambienti molto luminosi e arieggiati. Le aule sono organizzate su 5 piani, mentre gli uffici amministrativi e l’ufficio di dirigenza si trovano al 5° piano.

Al piano terra è ubicato l’ufficio alunni. Tutti gli ambienti sono dislocati lungo ampi corridoi.

L’Istituto dispone di numerosi ambienti adibiti a laboratori e aule speciali:

Un’ampia sala riunioni (Aula Magna) per 300 posti che viene utilizzata oltre che per

le riunioni collegiali anche come sala conferenze; due sala riunioni per n. 70 posti ; 111 aule per le attività didattiche; 6 laboratori informatici dotati di postazioni complete con collegamento in rete

destinate a varie attività e improntate alla laboratorialità, con attrezzature, sussidi e strumenti specifici utili all’innovazione didattica;

5 laboratori per le esercitazioni pratiche di cucina dotata di attrezzature e

macchinari moderni;

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5 laboratori attrezzati per le esercitazioni di Sala-Bar (piano terra). I laboratori sono annessi ad ampie sale per il ricevimento degli ospiti e per l’allestimento di eventi;

2 laboratori per le esercitazioni pratiche di Ricevimento di front-office e back-office;

1 laboratorio per le esercitazioni pratiche di “Ricevimento e segreteria d’albergo”,

situato nelle immediate vicinanze dell’ingresso principale della scuola, è attrezzato per simulare le varie attività di front-office ed anche per attività reale di ricevimento in occasione di eventi organizzati dalla scuola. Questo laboratorio dispone di:

O Front-desk: spazio nel quale si trova il bancone (rivolto verso l‟ingresso), completo di cassetti e scaffali e una piccola area arredata a salottino che simula la hall di un’azienda ricettiva.

O Back-office: locale comunicante con il front-desk, nel quale si trovano

work-stations adeguatamente attrezzate con PC, stampante e collegamento internet.

1 Palestra polifunzionale. 2 Laboratori linguistici 3 Aule video 1 Biblioteca Laboratori scientifici (fisica, chimica, biologia e alimentazione)

PERCORSI FORMATIVI

Linee guida dell'Istituto

Il nostro Istituto intende:

Offrire una specifica istruzione professionalizzante, relativa a determinati settori del sistema produttivo, individuabili soprattutto nella piccola e media impresa e ai servizi esistenti sul territorio, ma anche indirizzata alle grosse strutture ricettive.

Inserire questa specifica istruzione professionalizzante entro la cornice di una consistente cultura di base (che comprenda competenze linguistiche, umanistiche, scientifiche, tecniche, informatiche) capace di sostenere ulteriori apprendimenti che l’evoluzione sociale, i mutamenti produttivi e il progresso tecnologico sempre più richiedono.

Consentire, nell’ambito pedagogico dell’educazione permanente verso cui si sta

orientando il sistema scolastico, l’effettiva realizzazione di segmenti aggiuntivi di formazione, intesi come sviluppo di percorsi formativi integrati e/o come rientro nel percorso formativo.

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L’Istituto, tenendo conto di quanto sopra, ha individuato gli indirizzi generali del Piano triennale dell'offerta formativa della nostra scuola, complessivamente riconducibili agli obiettivi primari della riduzione della dispersione scolastica, del potenziamento delle abilità logico-matematiche e linguistiche e professionali:

promuovere l'interesse e la motivazione

migliorare le prestazioni ed elevarle i risultati su standard nazionali

migliorare il rapporto scuola - mondo del lavoro

cercare strumenti efficaci per il recupero degli alunni

favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni diversamente

abili favorire l’accoglienza e l’integrazione degli studenti stranieri

favorire il diritto allo studio di tutti gli studenti

promuovere l'aggiornamento dei docenti finalizzato alle capacità relazionali e comunicative

salvaguardare la diversificazione delle specializzazioni, al fine di tutelare la ricchezza dell'offerta formativa

Il nostro Istituto si pone come competenze in uscita comuni a tutti gli indirizzi:

acquisire capacità critiche e autonomia di giudizio

essere in grado di inserirsi adeguatamente nell'ambiente di lavoro

O acquisire competenza negli usi tecnici della lingua connessi alla capacità di leggere, redigere e interpretare testi, documenti e relazioni

O essere capaci di elaborare dati per operare scelte che prevedano un problema da risolvere saper realizzare progetti di lavoro

conoscere i diritti e i doveri dei cittadini e dei lavoratori nel nostro Paese e nella Comunità Europea.

Ogni consiglio di classe adegua i suddetti obiettivi ai bisogni specifici della realtà degli alunni tenendo presenti i risultati che emergono dall'analisi della situazione di partenza, rilevata attraverso prove di ingresso, test in itinere e finali e test di gradimento nelle singole discipline e, nelle classi prime, anche attraverso un test socio-culturale somministrato nella fase iniziale.

Obiettivi da raggiungere

L'Istituto Professionale “PIAZZA”, all'interno delle norme istitutive e degli ordinamenti previsti in esso, si propone di offrire un sistema di formazione in grado di soddisfare le aspettative degli utenti che ad esso si riferiscono. Il soddisfacimento delle aspettative parte

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dalla corretta definizione e ricezione delle esigenze esplicite ed implicite del Sistema Cliente, nonché di tutte le parti interessate: territorio, genitori, docenti, non docenti, personale di supporto e Direzione Scolastica.

L’approccio è orientato alla prevenzione dei problemi, con una corretta programmazione

delle attività, in un’ottica di innovazione e miglioramento continui. L’Istituto rivolge i propri sforzi e impegna risorse umane e finanziarie per apportare un

continuo e costante aggiornamento tecnologico delle attrezzature, per l’ottimizzazione dei contenuti e del processo di erogazione dei corsi ordinari e non.

Consapevole delle proprie responsabilità, l’istituto “Pietro Piazza” intende farsi “sistema”,

in un contesto scolastico inclusivo inteso e vissuto come “comunità educante”, canalizzando le migliori energie al fine di consentire ai nostri alunni la costruzione consapevole di un proprio “progetto di vita”.

In questa prospettiva l’Istituzione Scolastica propone la sua Offerta Formativa e

contemporaneamente diviene “polo di formazione”, punto di riferimento nel territorio e sul territorio per offrire nuove opportunità di crescita culturale e di promozione umana. Nella prospettiva di garantire il successo formativo a tutti gli alunni, il Collegio dei Docenti ha elaborato e realizzato il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F). Elemento centrale di ogni azione prevista è lo studente e il suo prioritario bisogno di raggiungimento del successo scolastico e formativo, nonché della sua crescita complessiva, personale, culturale, umana e professionale.

L’Istituto “Pietro Piazza” intende “riorganizzare” la propria Offerta Formativa proponendo

un approccio didattico -organizzativo di tipo laboratoriale. Il laboratorio è prima di tutto un “luogo mentale” che presuppone una metodologia

didattica basata sulla comunicazione a due vie (partenza dalle conoscenze che possiedono gli alunni e lavoro congiunto alunno-insegnante per la costruzione dei saperi), sulla metodologia della ricerca, su un’educazione socio-affettiva mirata all’autonomia, al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla produttività capace di rendere efficace e produttivo il lavoro di gruppo e l’apprendimento cooperativo.

La Direzione Scolastica intende organizzare un insieme di attività che dovranno consentire

di garantire il massimo impegno per :

contenere la dispersione e il disagio giovanile, favorire il successo formativo (in particolare l’obbligo scolastico e formativo);

supportare gli allievi durante il percorso scolastico, in continuità con la scuola

secondaria di I grado, e monitorare, in continuità educativa, la formazione degli alunni e il loro percorso in uscita dalla scuola secondaria di II grado, favorendo scelte consapevoli con attività di orientamento;

far fronte alle problematiche legate all’inserimento di alunni stranieri;

favorire l’integrazione degli studenti diversamente abili;

mantenere adeguati standard formativi in uscita, così da favorire l’ingresso nel mondo lavorativo o permettere di seguire con profitto percorsi di studi universitari e corsi post-diploma;

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garantire la massima trasparenza e correttezza nell’acquisizione delle risorse esterne, umane e materiali.

Per questo l'Istituto deve garantire l'efficacia nell'azione didattica, seguendo le procedure che più rispondano a queste finalità, ivi compreso l'aggiornamento dei docenti all'utilizzo delle nuove tecnologie per l'insegnamento, l'adeguatezza dell'ambiente in cui viene svolto il processo di insegnamento – apprendimento individuando ogni accorgimento utile per l'efficace e sereno svolgimento della giornata di studio.

La politica dell'Istituto deve inoltre garantire un sistema di prevenzione dei problemi

ricorrendo a forme di individuazione delle carenze e dei bisogni tempestivo e trasparente con indicazione e attivazione delle procedure di miglioramento del servizio

.

scelte educative

Le finalità educative fondamentali che l’Istituto ha individuato sono:

la costruzione di una concreta scala di valori che assuma come punto di partenza la Costituzione e i suoi principi fondamentali, quali la libertà e la democrazia, l'educazione alla legalità, il rispetto per la cosa pubblica e per l'ambiente;

la costruzione, in concorso con la famiglia e con le altre istituzioni educative, di una

coscienza critica e di un consapevole atteggiamento di responsabilità e correttezza personali, basati su opportuni processi di valutazione e autovalutazione;

la maturazione di una mentalità dinamica: l'alunno deve saper lavorare insieme ai compagni e al docente, abbandonando atteggiamenti dogmatici e pregiudizi, per accettare il confronto fra modelli, opinioni e contesti differenti, vivendo così la diversità come arricchimento e apertura;

lo sviluppo di un vivo senso di solidarietà e l'acquisizione di un'etica collettiva e di una

concezione aperta di cittadinanza; la capacità di accettare la diversità di ognuno, e il rifiuto di ogni tipo di pregiudizio e di

razzismo, anche all'interno del singolo gruppo classe, cercando di superare eventuali atteggiamenti di chiusura o ostilità;

l'educazione alla partecipazione consapevole alla vita della società, attraverso la graduale acquisizione di una forte memoria storica, e, in particolare, della coscienza di essere oltre che il prodotto anche i soggetti della storia, per poter contribuire in modo critico alla costruzione di nuovi modelli sociali e culturali.

punti qualificanti dell'azione educativa e didattica quotidiana,

a cui si rivolgono la riflessione e l'attenzione del nostro Istituto, possono essere così riassunti:

l’impegno dei docenti a determinare negli alunni condizioni socio-affettive favorevoli che inducano in loro l’affermarsi di atteggiamenti positivi verso i compiti di apprendimento e promuovano il senso di responsabilità, il coinvolgimento attivo, l'autonomia, la fiducia, la motivazione all’impegno, l’atteggiamento inclusivo, l’autovalutazione;

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la rimodulazione delle conoscenze volta a individuare tematiche portanti, "saperi" essenziali e nuclei disciplinari fondanti;

l’aumento della "qualità"degli apprendimenti, per favorire l'acquisizione di strutture

mentali e di competenze trasversali trasferibili in situazioni di apprendimento diverse la costruzione di modelli di verifica idonei alla valutazione sia delle competenze

acquisite, sia della capacità di comunicare i contenuti disciplinari, con attenzione non solo al segmento più recente delle attività, ma a quelle competenze che devono costituire un repertorio stabile per l’alunno.

l'attenzione massima agli alunni in difficoltà, alle situazioni di disagio scolastico, agli

alunni in situazione di handicap, e la personalizzazione dei percorsi e delle proposte di apprendimento sulla base delle caratteristiche soggettive dell’alunno;

la raccolta delle esperienze didattiche più significative (che hanno prodotto un

miglioramento delle capacità di apprendimento degli alunni) in un archivio che consenta l’accesso a tutti i docenti;

la salvaguardia dell’unitarietà dell’insegnamento, attraverso un’azione concordata e

sinergica tra tutti i docenti.

Scelte didattico-pedagogiche

L’I.P.S.S.E.O.A. “PIAZZA” propone alcuni criteri generali di carattere metodologico, cui i singoli docenti ispireranno il proprio insegnamento, che dovrà sempre essere attento a curare la qualità del rapporto interpersonale e a favorire la creazione di un clima relazionale positivo, che faciliti l'ascolto, il rispetto reciproco e la comunicazione :

centralità dell'allievo nella situazione didattica e massima individualizzazione possibile dell'insegnamento; dunque dalla prescrizione dei programmi alla centralità dell'alunno che apprende in modo costruttivo e sviluppa competenze in stretto collegamento con i contenuti (non esistono competenze senza contenuti!) ritenuti essenziali ed irrinunciabili, ma al tempo stesso adeguati alla diversità dei contesti cognitivi e motivazionali dei discenti;

far pervenire gli alunni al possesso delle conoscenze partendo da situazioni concrete non ancora organizzate ed ordinate, così da stimolare l'abitudine a costruire modelli;

privilegiare momenti di scoperta e di successiva generalizzazione a partire da casi semplici e stimolanti, avvalendosi di tecniche didattiche che consistono nel generare situazioni problematiche non strutturate, così da favorire l'acquisizione di comportamenti produttivi e la soluzione di problemi;

far realizzare piccoli progetti di difficoltà crescente, così da abituare a formulare ipotesi e a procedere per approssimazioni successive.

Inoltre:

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I docenti dovranno impostare il loro lavoro in termini interdisciplinari didatticamente validi fra gli ambiti di loro competenza per perseguire gli obiettivi trasversali e disciplinari fissati nei piani di lavoro;

i docenti dovranno motivare sempre alla classe, con assoluta trasparenza, attività, contenuti, programmi, direttive, valutazioni e scelte effettuate;

i docenti perverranno a criteri di coerenza ed organicità nell'organizzare le verifiche e le valutazioni; le verifiche, finalizzate alla valutazione sia formativa che sommativa, saranno frequenti e scaglionate in modo da eliminare i periodi di inattività e il rischio dell'accumulo di materiale non ancora assimilato;

i docenti cureranno lo scambio continuo di informazioni sui risultati ottenuti dagli alunni e sui loro eventuali problemi scolastici: per ogni singola classe; un Coordinatore, delegato dal Preside, si assumerà l'incarico di favorire le reciproche comunicazioni, per valutare periodicamente l'attività svolta, i risultati conseguiti ed eventualmente per ricalibrare gli interventi.

Modelli didattico - metodologici

1) apprendimento per competenze: insegnare all’alunno ad imparare, a pensare all’apprendimento come processo; prestare attenzione agli elementi di discontinuità, agli aspetti sorprendenti, alle acquisizioni positive e agli errori;

3) insegnamento modulare: segmentare il percorso formativo in sezioni che siano autonome e aperte a interagire con altre sezioni;

4) apprendimento autentico: superare la frammentazione dei saperi individuando strategie per l’interazione disciplinare;

5) modello problem solving, attraverso la presentazione di una situazione problematica, che susciti l’interesse e l’impegno degli alunni ad elaborare ipotesi di soluzione, mediante il ricorso alle conoscenze già possedute, al senso comune, all’intuizione, alla fantasia e al confronto con gli altri.

6) Cooperative learning, in cui gli studenti studiano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi

comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. Tale metodo si distingue sia dall’apprendimento competitivo che dall’apprendimento individualistico e, a differenza di questi, si presta ad essere applicato ad ogni compito, ad ogni materia, ad ogni curricolo. 7) apprendimento di tipo meta cognitivo, al fine di far acquisire agli studenti maggiore consapevolezza delle proprie competenze disciplinari e metodologie di studio. Non a caso i principali principi di didattica cognitivista considerano che la conoscenza delle proprie strategie di apprendimento migliora l’apprendimento stesso.

La scelta dell’uno o dell’altro metodo sarà subordinata agli obiettivi da raggiungere ed alla capacità di apprendimento della classe.

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corsi professionali

Il nostro Istituto è accreditato presso la Regione Siciliana per la realizzazione dei percorsi di IeFP nell’ambito dell’offerta sussidiaria integrativa, sulla base della normativa vigente

Le qualifiche che i nostri alunni possono ottenere sono le seguenti:

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE

OPERATORE DELLA RISTORAZIONE OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI E ARTIGIANALI INDUSTRIALI

OPERATORE DI SALA E VENDITA

OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA

Alla fine del percorso triennale gli studenti devono sostenere l'esame di qualifica che rappresenta la modalità attraverso la quale si riscontra nell'allievo la presenza di requisiti formativi, culturali e professionali tali da garantire il conseguimento della "Qualifica professionale".

Gli esami di qualifica si articolano in due momenti: A – Prove strutturate relative ai 4 assi culturali

Nel periodo precedente al termine delle lezioni, i docenti del corso, sulla base delle scelte didattiche operate durante il percorso formativo, sottopongono i candidati a prove strutturate pluridisciplinari di ammissione per l’accertamento delle competenze di base (con riferimento agli Assi culturali) e tecnico-professionali, al fine di verificare il conseguimento degli standard formativi previsti dal corso.

B – Prove d’indirizzo specifico.

L'esame di qualifica costituisce la seconda fase della valutazione finale e tende a misurare, attraverso una prova d’indirizzo specifico, l'acquisizione delle competenze proprie del profilo culturale in uscita. La prova è finalizzata ad accertare le conoscenze, competenze e abilità professionali.

Al candidato sarà richiesta la soluzione di un "caso pratico" professionale che si presenterà

come un problema aperto e che gli consentirà di dimostrare abilità di decisione, di tipo progettuale o di scelta di soluzione modulare e abilità di realizzazione pratica. Oltre a tutte le materie che afferiscono all’area delle competenze tecnico professionali, possono essere comprese anche le materie afferenti alle competenze di base che la Commissione d’esami ritiene più opportune.

A conclusione della sessione di esame i risultati dovranno essere immediatamente

pubblicati. L'Istituzione Scolastica rilascia l’Attestato di Qualifica Professionale secondo il modello individuato, ex Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata nella seduta del 28 ottobre 2004 ed eventuali successive modifiche e integrazioni

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Le Competenze chiave di cittadinanza

Nella società moderna non c’è spazio per l’improvvisazione; in ogni settore lavorativo è richiesta una solida preparazione professionale.

I consumatori sono sempre più informati e richiedono degli standard di qualità del

servizio di un certo livello, con particolare riferimento alla gentilezza, educazione, correttezza del personale, oltre ad alte competenze professionali.

Una sensibilità non nuova alla problematica dell’alta dispersione scolastica, che al

livello nazionale si attesta su dati superiori alla media europea e ancora lontani dall’obiettivo del 10% fissato a Lisbona, ha indotto il nostro Istituto a recepire tempestivamente le disposizioni ministeriali riguardo all’obbligo d’ istruzione. L’obbligo consiste nell’acquisizione di varie competenze veicolate mediante modalità didattiche tali da assecondare gli stili cognitivi degli studenti di oggi e favorirne la crescita sia culturale che educativa.

L’obbligo di istruzione si riconosce nell’acquisizione di competenze basilari, definite

competenze chiave della cittadinanza, indicate sia dall’U.E. il 18 dicembre 2006 che da norme nazionali ( G.U. n.202 del 31 agosto 2007; D.M.22 Agosto 2007 da acquisire al termine dell‘istruzione obbligatoria) e finalizzate a promuovere il pieno sviluppo della persona e la sua capacità di apprendimento permanente.

Infatti, solo un cittadino “competente” può esercitare effettivamente i propri diritti di

cittadinanza. Per questo è fondamentale promuovere nei giovani competenze che li preparino a rispondere alle sfide della globalizzazione, ad adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido cambiamento e forte connessione, ad affrontare problemi complessi attraverso strumenti e metodi appropriati.

Tali competenze si rivelano particolarmente utili nell’affrontate le tematiche

ambientali, in cui ritroviamo le sfide sopra accennate: rapporto locale-globale, connessione delle parti rispetto al tutto, problemi complessi che prevedono soluzioni non univoche. E’ compito specifico della scuola promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza previste dal Ministero a conclusione dell’obbligo di istruzione secondaria.

Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e

lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, e che rinforzano il percorso di apprendimento continuo che si prolunga per l’intero arco della vita (lifelong learning). Sono il risultato che si può conseguire attraverso l‘integrazione e l‘interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali.

Tali competenze, riassunte nella seguente tabella, non vanno viste come qualcosa di

separato e di aggiuntivo rispetto alla dimensione disciplinare/conoscitiva, ma come un risultato perseguito consapevolmente attraverso e all'interno delle attività disciplinari: la quotidianità didattica, il contenuto e le modalità di trasmissioni disciplinari sostengono, infatti, il riconoscimento, l'attivazione e lo sviluppo delle competenze di cittadinanza.

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Ambito COSTRUZIONE DEL SÉ

1) Imparare a imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di lavoro.

2) Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI

3) Comunicare e comprendere Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti.

4) Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendoall’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

5) Agire in modo autonomo e Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

responsabile

Ambito RAPPORTO CON LA REALTA’

6) Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,individuando le fonti e le risorse adeguate,raccogliendo e valutando i dati,proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti emetodi delle diverse discipline.

7) Individuare collegamenti e relazioni

Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

8) Acquisire ed interpretare l’informazione

Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilitàe l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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Gli assi culturali come base delle competenze

Poiché sono molteplici i fattori che contribuiscono all’acquisizione di competenze i docenti del nostro Istituto, per ottemperare nel miglior modo possibile alla richiesta di certificazione delle competenze al termine dell’Obbligo d’Istruzione, hanno cercato di costruire strumenti didattici che consentano di raccogliere dati oggettivi circa:

descrittori comportamentali (attenzione, partecipazione, motivazione, autostima, rispetto)

risultati dei colloqui orali e delle verifiche scritte (apprendimenti, abilità, capacità di analisi e di sintesi, linguaggio)

risultati delle attività laboratoriali e di gruppo (capacità di affrontare situazioni problematiche,di fare ed argomentare scelte, di interagire con il gruppo)

La valutazione degli apprendimenti e delle competenze in sede di scrutinio al termine del primo e del secondo periodo didattico tiene conto del livello di partenza dell’alunno e della progressione via via accertata nel corso dell’anno scolastico attraverso periodici accertamenti scritti ed orali, secondo gli assi culturali previsti dalla normativa .

Progetto classi sperimentale digitale :

Il nostro Istituto, a partire dall'anno scolastico 2015/2016, ha attivato un progetto didattico che coinvolge alcune classi dell'Istituto.

Tra le metodologie innovative adottate dai docenti -vanno annoverate i laboratori, i social networking, i workshop, flipped classrom, edmodo, weschool.

La progettazione viene articolata in modo da : a) consentire l’individuazione delle strategie più appropriate per l’interazione

disciplinare, al fine di superare progressivamente la frammentazione dei saperi, fattore di disorientamento e di dispersione scolastica;

b) permettere l’approfondimento degli aspetti fondanti i quattro assi culturali (dei

linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) che costituiscono la trama su cui si definiscono le competenze chiave per la cittadinanza attiva.

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PECUP Il profilo educativo, culturale e professionale Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo

educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A).

Esso è finalizzato a:

a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la

molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;

b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;

c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.

Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente, evidenziando che le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale. Nel secondo ciclo, gli studenti sono tenuti ad assolvere al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione sino al conseguimento di un titolo di studio di durata quinquennale o almeno di una qualifica di durata triennale entro il diciottesimo anno di età.

I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una

solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.

I percorsi degli istituti professionali sono definiti, infine, rispetto ai percorsi dei

licei, in modo da garantire uno “zoccolo comune”, caratterizzato da saperi e competenze riferiti soprattutto agli insegnamenti di lingua e letteratura italiana, lingua inglese, matematica, storia e scienze, che hanno già trovato un primo consolidamento degli aspetti comuni nelle indicazioni nazionali riguardanti l’obbligo di istruzione (D.M. n.139/07).

Il Profilo mette in luce come, indipendentemente dai percorsi di istruzione e di

formazione frequentati, le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l'insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l'agire), siano la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale.(vedi allegato)

Curricolo d’Istituto

Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si

intrecciano e si fondano i processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far

emergere nel dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime.

La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze legate alla specificità delle discipline.

La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che, nei Dipartimenti per assi culturali, definiscono le conoscenze e le competenze

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1BIENNIO COMUNE

1° e 2° anno

2° BIENNIO 3° e 4° anno Articolazione

ENOGASTRONOMIA EN. PRODOTTI

DOLCIARI

2° BIENNIO 3° e 4° anno Articolazione

SERVIZI DI SALA E DI VENDITA

2° BIENNIO 3° e 4° anno Articolazione

ACCOGLIENZA TURISTICA

da raggiungere al termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse, i criteri di scelta dei libri di testo.

operatore di sala e di vendita

5° ANNO Articolazione

SERVIZI DI SALA E DI VENDITA

5° ANNO Articolazione

ACCOGLIENZA TURISTICA

Al terzo anno è possibile

conseguire la qualifica

professionale di:

operatore ai servizi di promozione e accoglienza

operatore della ristorazione

operatore della ristorazione opzione prodotti dolciari artigianali e industriali

5° ANNO Articolazione

ENOGASTRONOMIA

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I nuovi percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno.

Il primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze

relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratori

fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire

l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro.

Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un

raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell’area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un’adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all’inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsto per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

Al termine del terzo anno è ancora possibile, presso il nostro istituto, conseguire la

qualifica professionale di ”Operatore della ristorazione” e “Operatore ai servizi di promozione e accoglienza” sulla base dell’accordo in conferenza Stato – Regione del 29 aprile 2010. La qualifica rilasciata al terzo anno assolve l’obbligo formativo ed è valida, a tutti gli effetti previsti dall’ordinamento giuridico, per l’inserimento lavorativo, per il proseguimento degli studi in ambito secondario

In riferimento al nuovo ordinamento: in linea con le indicazioni dell’Unione

Europea e in coerenza con la normativa sull’obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l’offerta formativa del nostro Istituto si articola in un’area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi e in un’area di indirizzo.

L’area di istruzione generale: competenze ed assi culturali

Ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione.

Gli studenti degli Istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l’uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano l’apprendimento in contesti formali, non formali e informali.

Area di indirizzo : 4 articolazioni

Ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Al terzo anno lo studente dovrà scegliere uno dei seguenti indirizzi di settore:

Articolazione enogastronomia Articolazione enogastronomia opzione “ prodotti dolciari artigianali e industriali Articolazione di sala e vendita Articolazione accoglienza turistica

Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che

consentono loro di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema

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produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche.

Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita” gli studenti acquisiscono competenze

che li mettono in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; di interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali, interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale.

Nell’articolazione “Accoglienza turistica” vengono acquisite le competenze per

intervenire nell’organizzazione e nella gestione delle attività di ricevimento delle strutture turistico-alberghiere, in relazione alla domanda stagionale e alle diverse esigenze della clientela.

Particolare attenzione è riservata alle strategie di commercializzazione dei servizi e di promozione di prodotti enogastronomici che valorizzino le risorse e la cultura del territorio nel mercato internazionale, attraverso l’uso delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione

Obiettivi del primo biennio

Il nostro Istituto dovendo rispondere ai pressanti bisogni educativo-formativi che caratterizzano gran parte dei nostri alunni, nell’ambito della propria autonomia, ha deciso, in uno sforzo aggiuntivo, di concentrare le proprie energie sugli alunni del biennio al fine di intervenire in modo appropriato alla rimozione dei condizionamenti di natura ambientale che tanta parte hanno nell’innescare processi di demotivazione all’impegno e allo studio. Acquisire basi solide di cultura generale, nella comunicazione, nella relazione, nell’uso dei linguaggi, diventa determinante per costruire solide e dinamiche competenze professionali in grado di consentire ai nostri alunni di poter spendere con facilità i titoli acquisiti in ambito lavorativo.

In considerazione di ciò, ci è sembrato opportuno declinare finalità ed obiettivi del primo biennio comune nei tre ambiti che caratterizzano la formazione globale dell’alunno, raggruppandoli nelle dimensioni che compongono la persona ed il suo divenire nei contesti sociali e professionali specifici di settore.

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Dimensione

FINALITA’

Personale

Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro

Orientare gli studenti per tutta la durata del biennio in relazione alle loro attitudini e relazioni

Riconoscere il proprio stile di apprendimento e favorire un equilibrato sviluppo delle altre modalità di apprendimento

Sviluppare la coscienza di sé nella relazione con l’altro

Promuovere la riflessione critica

Conoscere e valorizzare le diverse identità e differenze personale

Sociale

Esplorare i diversi percorsi della comunicazione

Promuovere la consapevolezza della sistematicità dell’ambiente e i comportamento ecocompatibili

Promuovere il senso civico e della legalità

Promuovere la cultura delle pari opportunità

Promuovere e favorire l’interculturalità

Promuovere la cultura dell’accoglienza, della solidarietà, della cooperazione

Promuovere la capacità di riconoscere e assumere il punto di vista dell’altro

Conoscere e valorizzare le diverse identità e differenze culturali

Professionale

Riconoscere il proprio ruolo all’interno di un gruppo di lavoro

Promuovere lo spirito di collaborazione e di cooperazione all’interno di un gruppo

Promuovere le capacità di finalizzare le proprie azioni verso un prodotto condiviso

Saper riconoscere l’importanza di muoversi ed agire all’interno di un sistema di regole condivise

Riconoscere l’importanza di attenersi alle consegne e al ruolo

Promuovere le capacità di trasformare le esperienze in competenze

Promuovere il senso di responsabilità per sonale e all’interno di un gruppo

Dimensione OBIETTIVI

Personale

Saper instaurare rapporti interpersonali

Saper collaborare con gli altri

Saper essere disponibile al confronto di idee

Saper formulare giudizi motivati

Sviluppare una self image positiva

Saper individuare ed esprimere le proprie emozioni e sentimenti

Potenziare l’autostima, l’autocontrollo emotivo, l’autovalutazione, l’autoefficacia

Sociale

Saper riconoscere il valore dell’appartenenza ad un gruppo

Favorire l’assunzione di comportamenti individuali corretti e riflessivi

Rispettare il proprio ambiente classe e ambiente scuola

Saper riconoscere il valor delle norme e rispettarle

Saper cogliere il valore delle differenze di genere e di cultura d’appartenenza

Stimolare posture inclusive

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obiettivi del secondo biennio

Professionale

Sapersi presentare e comportare in maniera adeguata al ruolo da svolgere

Saper utilizzare la terminologia tecnica di base

Saper utilizzare le principali attrezzature di settore

Saper svolgere le mansioni più elementari di settore

Conoscere i luoghi in cui opera (i diversi reparti dell’albergo e il funzionamento generale dell’intera organizzazione aziendale);

Riconoscere i diversi ruoli e le diverse mansioni all’interno dell’organigramma di un’azienda alberghiera;

Conoscere le nozioni fondamentali di igiene personale e del lavoro;

Saper operare all’interno di un gruppo con la consapevolezza che il proprio lavoro deve essere coordinato a quello degli altri componenti il gruppo ed a quello degli altri settori produttivi dell’albergo;

Saper assumere un comportamento corretto in sintonia con lo stile dell’ospitalità e sapersi presentare adeguatamente abbigliato secondo il ruolo da interpretare.

COMPETENZE

Di base Trasversali

Sa usare la lingua italiana con sostanziale

correttezza sia nella forma scritta che parlata

Conosce le linee essenziali dello sviluppo storico

della letteratura degli ultimi secoli e possiede gli

strumenti per affrontare percorsi personali di

lettura

Sa cogliere la significatività degli eventi,

riconoscendo le implicazioni riferibili ai grandi

temi storici, etici e di attualità

Sa utilizzare modelli logico-matematici per

rappresentare e risolvere problemi

E’ motivato ad accrescere le proprie competenze e a porre in

essere le relative strategie

Ha abilità organizzative

Possiede buone capacità relazionali e collaborative all’interno del

contesto di riferimento

Sa identificare le caratteristiche del contesto di riferimento e vi si

adegua in maniera propositiva

Ha competenze di problem solving

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di indirizzo

“TECNICO DEI SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA“opzione “ prodotti dolciari artigianali e industriali

Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno.

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni Industriali e artigianali dolciarie e

da forno individuando le nuove tendenze di filiera.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione de beni e servizi in relazione

al contesto.

“TECNICO DEI SERVIZI DI ENOGASTRONOMIA“

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e

di accoglienza turistico - alberghiera;

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e

gastronomico;

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità

dietologiche;

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici;

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione

e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;

Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi

professionali di riferimento.

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“TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI “

Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi

e di accoglienza turistico - alberghiera;

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di

comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in

relazione al contesto;

Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico -

alberghiera;

Adeguare la produzione e la vendita di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela;

Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico – alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici

per valorizzare le risorse ambientali, storico – artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio;

Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e

finanziaria alle aziende turistico- alberghiere;

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e

agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

Redigere relazione tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

“TECNICO DEI SERVIZI DI SALA E VENDITA “

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e

relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi;

Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera;

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e

gastronomico;

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità

dietologiche;

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici;

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali,

culturali, scientifici, economici, tecnologici;

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

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IPSSEOA "PIAZZA

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Quinto anno

Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “ Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.

E’ in grado di:

Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi eno-gastronomici e l’organizzazione

della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;

Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle

risorse umane;

Applicare le norme attinenti alla conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità,

la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;

Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione;

Comunicare in almeno due lingue straniere;

Reperire ed elaborare dati alla vendita, alla produzione ed erogazione dei servizi con il

ricorso a strumenti informatici;

Attivare sinergie tra i servizi di ospitalità-accoglienza e servizi eno-gastronomici;

Curare e valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali,

artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.

ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA

Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

Competenze specifiche

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto profilo organolettico, merceologico, chimico- fisico, nutrizionale e gastronomico;

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità;

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno

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IPSSEOA "PIAZZA

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Competenze specifiche

controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;

adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici;

agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno;

valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera;

applicare le normative vigenti nazionali e internazionali in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti;

attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni di servizi in relazione al contesto.

.

ARTICOLAZIONE SERVIZI DI SALA E VENDITA

Il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

Competenze specifiche, lo studente è in grado di:

Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico;

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità;

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA

Il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di

gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico -alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzano le risorse del territorio.

Competenze specifiche, lo studente è in grado di:

Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turistico -alberghiera;

Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela;

Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico - alberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-culturali, ed enogastronomici del territorio;

Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico - alberghiere.

QUADRI ORARIO NUOVO ORDINAMENTO

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IPSSEOA "PIAZZA

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Nell'esercizio dell'autonomia didattica il nostro Istituto già da alcuni anni adotta forme di flessibilità organizzativa e didattica per ottimizzare le prestazioni e favorire l’apprendimento, collocando al centro della propria azione lo studente. La realizzazione di tali obiettivi si avvale anche degli strumenti, forniti dal reg. dell’autonomia (DPR 275 dell8/3/99) che ci ha permesso di adottare forme di curvatura del curricolo, deliberate dal Collegio dei Docenti finalizzate al conseguimento di una maggior efficacia del sistema formativo e ad ampliare la motivazione all’apprendimento. Sono state potenziate le discipline dell’area professionalizzante al fine di favorire le richieste di figure professionali sempre più flessibili rispetto alle esigenze del mondo del lavoro, rimodulando i quadri orario anche potenziando le attività di codocenza. I quadri orari rispettano le norme concernenti il riordino degli istituti professionali del 15/03/2010, e sono adattati nel rispetto della flessibilità.

INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE SERVIZI

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE

Classi di concorso

ORE ANNUE

DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5 anno

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 50/A 99 132 132 132 132

Lingua inglese 346/A 99 66 99 99 99

Storia 50/A 66 66 66 66 66

Matematica 47/A 99 132 99 99 99

Diritto ed economia 19/A 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 60/A

66 66

Scienze motorie e sportive 29/A 66 66 66 66 66

Geografia 39/A 33

RC o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 627 627 495 495 495

Attività e insegnamenti obbligatori di

indirizzo

462 429 561 561 561

Totale complessivo ore 1089 1056 1056 1056 1056

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Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

(**) L’attività laboratoriale è affidata agli insegnanti tecnico pratici e in compresenza e per n°4 ore nel primo biennio la classe viene divisa in due squadre che si alternano nelle attività di laboratori

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA” - IPEN

ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA”OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Scienza e cultura

dell'alimentazione 57/A 99 99 99

di cui in compresenza 24/C 35/C 33 33

Diritto e tecniche

17/A -19/A

66 66

amministrative della

struttura ricettiva

Laboratorio di servizi

enogastronomici - settore

pasticceria

50/C

297(°)

99(°) 99(°)

Tecniche di organizzazione e

gestione dei processi produttivi 20/A 66 99 132

Analisi e controlli chimici dei

prodotti alimentari 13/A

99 99

Classi di concorso

ORE ANNUE

DISCIPLINE

Primo biennio Secondo Biennio 5° anno 1 2 3 4 5

Scienze integrate (Fisica) 38/A 66

Scienze integrate (Chimica)

12/A - 13/A

66

Scienza degli alimenti 57/A 66 66

Laboratorio di servizi enogastronomici-settore cucina

50/C 165**(°) 132**(°)

Laboratorio di servizi

enogastronomici-settore

sala e vendita

51/C 165**(°) 132**(°)

Laboratorio di servizi di

accoglienza turistica 15/C - 52/C – 66(°) 99(°)

Seconda lingua straniera 46/A 66 66 99 99 99

Scienza e cultura

dell'alimentazione 57/C 132 99 99

di cui in compresenza 50/C 33 33

Diritto e tecniche amministrative

della struttura ricettiva 17/A 132 165 165

Laboratorio di servizi

enogastronomici - settore cucina 50/C 231(°) 165(°) 132(°)

Laboratorio di servizi

enogastronomici - settore sala

vendita

51/C 66(°) 66(°)

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ARTICOLAZIONE: “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA" IP06

Scienza e cultura

dell'alimentazione 57/A 132 99 99

di cui in compresenza 50/C 33 33

Diritto e tecniche

amministrative delle imprese

ricettive

17/A – 19/A 132 165 165

Laboratorio di servizi

enogastronomici - settore

sala e vendita

51/C 231(°) 165(°) 132(°)

Laboratorio di servizi

enogastronomici – settore

cucina 50/C 66(°) 66(°)

ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA IP07

17/A

132

198 198 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva

di cui in compresenza 52/C 33 33 33 33

Scienza e cultura dell’alimentazione

57/A 132 99 99

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica

15/C 52/C 231 165(°) 132(°)

Tecniche di comunicazione 36/A 66 66

di cui in compresenza 52/C 33 33

**L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono doppio asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.

(°) Articolazione delle cattedre in relazione all’organizzazione delle classi in squadre.

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Modalità e organizzazione dell’Offerta Formativa

Organizzazione dell’offerta

L’Istituto “P. Piazza”, nell’ambito della propria autonomia organizzativo-didattica, così come stabilito dalle norme vigenti, tenuto conto dei bisogni del territorio, delle famiglie, degli alunni, ha deciso di rimodulare la propria Offerta Formativa a partire dalla riorganizzazione oraria interna in ordine a:

orario curriculare settimanale su 5 giorni, da Lunedì a Venerdì;

singole unità orarie di 60’;

intervallo all’esterno dell’Istituto

suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri.

Tale scansione prevede una prima valutazione in gennaio, definita con

gli scrutini e la compilazione della pagella, la valutazione finale a giugno, e due valutazioni intermedie, rispettivamente nei mesi di novembre e aprile, l’informazione alle famiglie sui livelli di apprendimento degli alunni.

L’organizzazione del servizio scolastico, così come sopra delineata, è stata assunta dal

Consiglio d’Istituto in accordo con il Collegio dei Docenti, dopo ampio confronto tra tutti gli operatori dell’istituto e dopo aver coinvolto, su tale tema, anche la componente alunni e con essi le loro famiglie.

Questa organizzazione dell’offerta consente di:

Ampliare e diversificare la capacità dell’Offerta Formativa dell’Istituto legandola in modo più coerente con i bisogni educativi delle singole classi e/o classe parallele

Realizzare iniziative di recupero e di sostegno volte al supporto

dell’apprendimento tale da consentire agli alunni un più agevole e proficuo percorso;

Rispondere ai bisogni di tanti alunni che utilizzano il fine settimana per

svolgere delle attività lavorative occasionali inerenti il percorso di studi;

Ridurre il disagio dei tanti alunni pendolari;

Consentire alle famiglie di organizzare i propri fine settimana rispondendo ad un fenomeno, ormai sempre più diffuso, della settimana corta in ambito lavorativo

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QUADRO ORARIO DELLE LEZIONI

INTERVALLO

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L'alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005 e ridefinita dalla legge 13 Luglio 2015 n. 107, rappresenta una modalità di apprendimento mirata a perseguire le seguenti finalità:

Collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi

reali; Favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali; Arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze

spendibili nel mercato del lavoro; Realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la

società;

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8,00---9,00

8,00---9,00

8,00---9,00 8,00---9,00

8,00---9,00

9,00---10,00

9,00---10,00

9,00---10,00 9,00---10,00

9,00---10,00

10,00--10,50

10,00---10,50

10,00---10,50

10,00---10,50

10,00---10,50

10,50-11,10*

10,50---11,10*

10,50---11,10*

10,50---11,10*

10,50--11,10*

11,10---12,00

11,10---12,00

11,10---12,00

11,10---12,00

11,10---12,00

12,00---13,00

12,00---13,00

12,00---13,00

12,00---13,00

12,00---13,00

13,00---14,00

13,00---14,00

13,00---14,00

13,00---14,00

13,00---14,00

14,00---15,00

14,00---15,00

14,00---15,00

14,00---15,00

14,00---15,00

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Correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

I tirocini curricolari in azienda sono parte integrante dei percorsi formativi personalizzati e sono volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi.

I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e possono essere svolti con modalità differenti, anche in momenti diversi da quelli previsti dal calendario delle lezioni. Il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro della durata complessiva di almeno 400 ore, nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi, è cosi suddiviso

CLASSI TERZE CLASSI QUARTE CLASSI QUINTE

200 ORE 150 ORE

50 ORE

(a completamento eventuale del

monte ore minimo previsto)

e si realizza attraverso: ore di formazione in aula per ciascuna classe terza quarta e quinta, che prevede

una o più attività scelte dai rispettivi consigli di classe tra quelle sotto elencate:

Attività laboratoriali

Esercitazioni pratiche di laboratorio;

Turni di servizio presso i laboratori di cucina,

ristorante, bar ;

Partecipazione ad eventi e manifestazioni interne ed esterne.

Visite aziendali Hotel, ristoranti, aziende agro alimentari, bar,ecc.. .

Incontri con esperti di settore Maitre, sommelier, barman,chef, rappresentanti di associazioni di categoria, ecc...

Partecipazione a gare e concorsi professionali

Compatibilmente con le richieste pervenute.

Visite a fiere di settore

, SIGEP, Salone del gusto, VinItaly, Campionati italiani della cucina ( Montichiari) , premio cioccolato giovani, Premio Ducezio, ecc…

Tirocinio curricolare presso strutture ricettive, ristorative ed enti che operano in ambito

turistico così suddivise:

CLASSI TERZE (Stage 80 ore)

Le classi terze effettueranno lo stage durante le manifestazioni interne ed esterne durante il corso dell’anno scolastico.

CLASSI QUARTE (stage di 132 ore) Le classi quarte effettueranno lo stage durante il corso dell’anno scolastico con interruzione delle attività didattiche e verranno suddivise in due turni al fine di consentire la prosecuzione di tutte le attività laboratoriali dell’istituto e migliorare l’organizzazione dei tirocini.

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CLASSI QUINTE (stage di 50 ore a eventuale completamento del monte ore minimo)

Possono inoltre prevedersi:

a) TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO VOLONTARI

I tirocini volontari possono essere attivati durante tutto l’anno scolastico, in accordo con i docenti dei relativi consigli di classe e si svolgono preferibilmente durante due o tre pomeriggi infra settimanali oppure nei week-end o ancora durante i ponti festivi e le vacanze di Natale e di Pasqua.

b) TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO ESTIVI

Sono tirocini organizzati durante le vacanze estive, su specifica richiesta degli studenti regolarmente iscritti e che hanno compiuto il sedicesimo anno di età, che desiderano approfondire le loro competenze professionali. Possono essere attivati a partire dalla fine delle lezioni e devono terminare entro l’inizio dell’anno scolastico successivo. La durata prevista è

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Titolo Progetto: “L’importanza di una buona accoglienza” Rivolto agli alunni delle classi Terze “Laboratorio di servizi di accoglienza turistica”

Titolo del modulo Ore Da chi viene tenuto DOCENTE

1 Fase di orientamento 05 Tutor interno

2 Norme di sicurezza sul lavoro Tecniche delle comunicazioni e dinamiche relazionali

12 06

Docente di economia del consiglio di

classe ITP dei C.d.C.

3 Visite aziendali/culturali inerenti al percorso 30 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

4 - Cultura d’impresa

10 Docente interni Docenti di economia

5 - Diritto del lavoro / Formazione curriculum vitae

5 Docenti interni Docenti di economia o di

potenziamento

6 Valutazione intermedia 5 Tutor interno tutor

7 Esperienza in azienda 80 Tutor interno ed

esterno TUTOR

8 Informatica 10 Docenti interni Matematica

9 Primo soccorso 12 Croce Rossa Italiana CRI

11 Lingue straniere 10 10

Docenti dei consigli di classe

FRANCESE INGLESE

12 Valutazione finale 5 Tutor interno Tutor scolastico

Totale ore 200

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Titolo Progetto : terze sala “l’arte del servire” terze enogastronomia “L’arte bianca” terze pasticceria “ Dolci e tradizioni”

Titolo del modulo Ore Da chi viene tenuto DOCENTE

1 Fase di orientamento 4 Tutor interno

2

Norme di sicurezza alimentare Dolci e tradizioni (PASTICCERIA) Vitigni autoctoni siciliani (SALA) Grani duri siciliani (ENOGASTRONOMIA)

12 6

Ass.Agorà Insegnante interno

Corso Di Alimentarista Alimentazione

3 Visite aziendali/culturali inerenti al percorso 25 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI

CLASSE

4 Norme di sicurezza sul lavoro 12 Docenti interni Docenti interni

5 - Cultura d’impresa

10 Docenti interni Docenti di economia

6 Diritto del lavoro/ formazione Curriculum vitae 5 Insegnanti interni Docenti di economia o di

potenziamento

7 Valutazione intermedia 5 Tutor TUTOR

8 Esperienza in azienda 75 Tutor interno ed

esterno TUTOR

9 Informatica 10 Docenti interni

Matematica

10 Primo soccorso 12 Croce Rossa Italiana CRI

11 Lingue straniere

10 10

Docenti dei consigli di classe

FRANCESE INGLESE

12 Valutazione finale 4 Tutor interno Tutor scolastico

Totale ore 200

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Titolo Progetto: L’industria nazionale italiana: il turismo” Rivolto agli alunni delle classi Quarte “Laboratorio di servizi di accoglienza turistica”

Titolo del modulo Ore Da chi viene tenuto DOCENTE

1 Fase di orientamento 01 Tutor interno

2 Visite aziendali/culturali inerenti al percorso 05 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

3 - Cultura d’impresa 05 Docente interni Docenti di potenziamento

4 Valutazione intermedia 01 Tutor interno tutor

5 Esperienza in azienda 132 Tutor interno ed esterno

TUTOR

6 Valutazione finale 01 Tutor interno Tutor scolastico

Totale ore 150

classi Quarte enogastronomia e sala e vendita

Titolo del modulo Ore Da chi viene tenuto DOCENTE

1 Fase di orientamento 01 Tutor interno

2 Visite aziendali/culturali inerenti al percorso 05 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

3 - Cultura d’impresa 05 Docente interni Docenti di economia

4 Valutazione intermedia 01 Tutor interno tutor

5 Esperienza in azienda 132 Tutor interno ed esterno

TUTOR

6 Valutazione finale 01 Tutor interno Tutor scolastico

Totale ore 150

Titolo Progetto: L’industria nazionale italiana: il turismo” Rivolto agli alunni delle classi Quarte “Laboratorio di servizi di accoglienza turistica”

Titolo del modulo Ore Da chi viene tenuto DOCENTE

1 Fase di orientamento 01 Tutor interno

2 Visite aziendali/culturali inerenti al percorso 05 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

3 - Cultura d’impresa 05 Docente interni

4 Valutazione intermedia 01 Tutor interno tutor

5 Esperienza in azienda 132 Tutor interno ed esterno

TUTOR

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TITOLO DEL PROGETTO “L’ARTE DELL’OSPITALITÀ“ CLASSI QUINTE ACCOGLIENZA TURISTICA

Titolo del modulo Ore Da chi viene tenuto DOCENTE

1 -Fase orientamento 3 Tutor interno

2 Visite aziendali/culturali inerenti al percorso 10 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

3 Valutazione intermedia 3 Tutor interno TUTOR

4 Esperienza in azienda 30 Tutor interno ed esterno

TUTOR

5 Valutazione finale 4 Tutor interno TUTOR SCOLASTICO

Totale ore 50

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Progetti di alternanza per l'anno scolastico 2017/18:

Progetto " WOMEN IN TECHNOLOGY"

Inoltre, sarà attivato il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro biennale “ WOMEN IN TECHNOLOGY “, in partenariato con la Costa Crociera, in via sperimentale per 2 classi: 4^AA e 5^AA terza del settore accoglienza

Progetto di ASL : “Impresa Formativa Simulata”: LA MIA IDEA D'IMPRESA

Il progetto di IFS ha durata triennale e si inserisce nel percorso di Alternanza scuola lavoro che vede coinvolti gli alunni del secondo biennio e del monoennio finale di tutti e tre gli indirizzi: enogastronomia, sala-bar e accoglienza turistica ai sensi della legge 107/2015. Il progetto mira all'acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro arricchendo la formazione acquisita in aula con un percorso che conduce verso la cittadinanza attiva e allo spirito auto-imprenditoriale, anche in risposta al periodo di crisi economica che si sta attraversando che crea soprattutto una carenza di offerte di lavoro, favorendo così la possibilità di acquisire competenze spendibili in un’ipotetica impresa di futura realizzazione da parte degli alunni.

Il settore dei servizi turistici ed enogastronomici richiede alla scuola di formare figure professionali nuove sempre più competitive e qualificate, inoltre una buona percentuale di alunni che frequentano tale istituto in famiglia un’attività imprenditoriale nel settore enogastronomico e dell’ospitalità pertanto attraverso tale progetto si vuole dare concretezza e riscontro pratico alle nozioni studiate nel percorso di studi. Il Progetto simula la costituzione di un’azienda del settore enogastronomico o dell’ospitalità virtuale, animata dagli studenti, riproducendo un ambiente simulato e assumendo le sembianze di giovani imprenditori, che, in ambiente laboratoriale, apprendono i principi di gestione di un’azienda vera attraverso il “fare”.

L’IFS si propone di mettere al centro della preparazione alla professione, il valore formativo del lavoro e del rapporto fra conoscenze teoriche e applicazioni pratiche, dando vita ad una formazione completa che vede accanto alle attività pratiche laboratoriali per l’acquisizione delle competenze professionalizzanti, anche lo sviluppo di competenze tipiche del contesto economico-aziendale, quali la gestione corrente dell’impresa e le attività di marketing.

Obiettivo del progetto è quello di predisporre un apprendimento più efficace per quei ragazzi che intendano intraprendere un autonomo percorso imprenditoriale al termine degli studi dando origine ad una nuova realtà aziendale, start-up, anche operando attraverso il canale del commercio elettronico (e-commerce) sperimentando le principali attività aziendali, attraverso l’utilizzo di una Piattaforma telematica del Simulatore d’impresa. L’insieme delle imprese formative simulate, collegate tra loro da una piattaforma informatica, costituisce la rete telematica delle imprese formative simulate, sostenuta attraverso una Centrale di Simulazione (SimuCenter) nazionale o locale, costituita da un sistema che consente alle aziende virtuali in rete di simulare tutte le azioni legate alle aree specifiche di qualsiasi attività imprenditoriale. Il SimuCenter permette, inoltre, alle imprese formative simulate in rete di essere collegate con il mondo virtuale, rappresentato dalle Camere di Commercio, tenutarie del Registro delle Imprese, dall’Agenzia delle Entrate, dalle Banche, dagli Istituti previdenziali e da tutte le altre imprese formative simulate che interagiscono tra loro in concorrenza, ovvero in monopolio o oligopolio, in funzione del grado di maturità o di innovazione del prodotto.

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La scuola adotta un monumento 2018,

promosso dal Comune di Palermo e da una rete di enti .Il progetto muove dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l'affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Classi :3AA-4AA-4LE

Il nostro Istituto ha scelto di adottare:

- Adozione Palazzo Pretorio– per valorizzare l’appartenenza - Adozione Villa Niscemi – per valorizzare l’appartenenza -Le tradizioni nel piatto: Piatti tipici Palermo vs Piana albanesi -per promuovere sviluppo - Passeggiata : Antica Palermo ai primi del 900’, antichi mestieri

MiBACT Legge 77/2006

Scuola e Comunicazione per i Siti UNESCO della Sicilia

Progetto CRICD con USR SICILIA: classe 3 AA Percorso arabo normanno gia inserito quale Tema trasversale progettuale della classe nel C.d.C. del 23/10/17 Organizzazione in 3 fasi con esperti esterni USR

Progetto " Ombre e luci "

L'idea progettuale promuove interventi di innovazione sociale tesi a fornire proposte in grado di determinare un cambiamento sostenibile degli atteggiamenti dei giovani circa il concetto di legalità. ( classi coinvolte 3NE- 4AA)

Concorsi ed eventi

Durante l’anno scolastico l’Istituto partecipa a concorsi regionali, nazionali e internazionali in cui vengono misurate le abilità raggiunte dai nostri studenti.

Negli anni trascorsi l’Istituto ha ottenuto diversi premi, qualificandosi tra i migliori

partecipanti. Inoltre la scuola offre le proprie strutture e le proprie risorse umane, docenti, personale tecnico e studenti, per lo svolgimento di manifestazioni legate al settore ristorativo ed alberghiero.

Il nostro Istituto ha partecipato a concorsi e manifestazioni:

partecipazione-stage formativo presso

1) IKA " Olimpiadi di Cucina " ERFURT (Germania) 2) Salone Mondiale di Cucina "BASILEA" (Svizzera) 3) Coppa del Mondo di Cucina " LUSSEMBURGO" 4) Salone del gusto di Torino 5)SLOW FISH di Genova

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Concorsi:

Campionati Internazionali di Cucina "Marina di Massa" con gare di cucina nel concorso "cucina calda individuale under 23 dove gli alunni nel corso degli anni di partecipazione hanno conquistato medaglie d'ORO, d'ARGENTO e di BRONZO e Diplomi di Merito singoli e come Istituto.

Vari concorsi organizzati da Istituti alberghieri nazionali con risultati simili ai precedenti. Organizzatori (in collaborazione con l'Associazione Cuochi e Pasticceri di Palermo e

Provincia) di concorsi provinciali presso il nostro Istituto su: - La cucina del territorio. - Giovani cuochi a confronto. - Studio, arte e competizione N.B. la partecipazione alle manifestazioni internazionali si sono svolte sempre in

collaborazione con Associazione Cuochi e Pasticceri di Palermo e Provincia e con il Culinary Team Palermo

Inoltre organizza i concorsi Barman " Bevo ma non sballo " Il sapere nei sapori: percorsi pluridisciplinari in cui gli argomenti astratti

incontrano l'azione pratica tradotta in attività laboratoriali.

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Inclusione Alunni Bes Le principali situazioni di BES individuate nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012

sono riconducibili a tre categorie principali: - Disabilità (L. 104/92);

- Disturbi evolutivi specifici (DSA L. 170/2010; casi di co-morbilità o situazioni limite o

border-line);

- Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

L’individuazione della presenza di alunni in situazione bisogno educativo specifico, non può avvenire se non dopo una rilevazione dell’esistenza di difficoltà nelle attività scolastiche, a cui segue un’osservazione sistematica per raccogliere dati oggettivi e stabili, vagliata attraverso un confronto tra adulti ed integrata con una valutazione degli elementi contestuali che possono essere concausa delle difficoltà, ovvero mitigarle o accentuarle. L’osservazione è sempre a sostegno, all’interno di un approccio educativo, dell’assunzione di precise scelte pedagogiche che comportano l’individuazione degli aspetti su cui porre maggiore attenzione e la definizione degli obiettivi e delle strategie da attuare con le singole situazioni.

DISABILITA’ (L.104/92) L’I.P.S.S.E.O.A. “P. PIAZZA” ospita da molti anni un crescente numero di alunni disabili

provenienti da un vasto territorio comprendente anche i comuni limitrofi. Nella scuola non esistono barriere architettoniche e gli alunni possono accedere in autonomia a tutti gli ambienti didattici ed amministrativi.

Le finalità che il nostro istituto intende perseguire con l’intervento educativo sono principalmente quelle di:

Favorire l'inclusione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione.

Soddisfare al meglio i bisogni educativi di ogni alunno con particolare attenzione all’aspetto cognitivo per favorire il diritto di crescere con i loro pari ed esprimere le proprie potenzialità.

Nell'ambito degli obiettivi generali il Consiglio di Classe, sulla base del Profilo Dinamico Funzionale, elaborato dal GLIS e dopo l'analisi della situazione di partenza, definisce il Piano Educativo Personalizzato che può prevedere due percorsi diversi:

un percorso per Obiettivi minimi riconducibili ai programmi ministeriali.

un percorso differenziato con obiettivi individualizzati.

PRIMO PERCORSO Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai programmi ministeriali,

o comunque ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 dell’O.M. n.90 del 21/5/2001).

Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali è possibile prevedere:

Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;

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Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994).

Prove equipollenti, che verifichino il livello di preparazione culturale e professionale idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o della maturità.

Durante lo svolgimento delle prove d’esame nella classe terza l’insegnante di specializzato fa parte integrante della Commissione.

Nella classe quinta la presenza dello stesso è subordinata alla nomina del Presidente della Commissione qualora sia determinante per lo svolgimento della prova stessa. Si ritiene in ogni caso più che opportuna la sua presenza.

Gli alunni partecipano a pieno titolo agli esami di qualifica e di stato e acquisiscono il titolo di Studio con valore legale.

SECONDO PERCORSO Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici formativi non riconducibile ai

programmi ministeriali, ma del tutto personalizzati. In tale ipotesi si rende necessario il consenso della famiglia (art. 15, comma 5, O.M. n.90 del 21/5/01), alla quale il Consiglio di Classe deve dare immediata comunicazione per iscritto, fissando un termine per manifestare un formale dissenso. La programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per l’alunno, stilato da ogni docente del C.d.C. per ogni singola materia, sulla base del P.E.I.

Per gli alunni che seguono un Piano Educativo Individualizzato differenziato, ai voti riportati nello scrutinio finale e ai punteggi assegnati in esito agli esami si aggiunge, nelle certificazioni rilasciate, l’indicazione che la votazione è riferita al P.E.I. e non ai programmi ministeriali (comma 6 art. 15 O.M. 90 del 21/5/2001). Possono partecipare agli esami di qualifica e di stato, svolgendo prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al conseguimento di un attestato delle competenze acquisite utilizzabile come "credito formativo" per la frequenza di corsi professionali (art. 312 e seguenti

La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Personalizzato coinvolge a diversi livelli l’insegnante di sostegno, gli insegnanti del Consiglio di classe e la comunità scolastica nel suo insieme.

Il ruolo del Consiglio di classe assume una rilevanza ancora più marcata per effetto della C.M. 8 del 2013 in quanto si ribadisce la funzione di individuare i casi riconducibili ad una definizione di BES e di adottare le conseguenti strategie didattiche (PDP). Ogni docente del Consiglio di classe è corresponsabile del PDP in quanto quest’ultimo è il risultato di una progettualità condivisa a livello di Consiglio di classe. Il PDP è solo uno degli strumenti operativi utilizzabili dai docenti nel porre in essere l’azione pedagogico-didattica; essi devono sempre mettere gli alunni nelle condizioni di apprendere, trovando per ognuno di loro l’appropriata strategia didattica ed educativa. Si ribadisce l’importanza che l’elaborazione di tale strumento non sia vissuta come semplice adempimento burocratico, ma come opportunità per ragionare sulle difficoltà dello studente e sulle rispettive strategie da utilizzare.

DSA (L.107/2010) La legge 170/2010 sui disturbi specifici dell’apprendimento è certamente un elemento

nuovo che determina una modifica sostanziale per la gestione dei DSA (termine ad ombrello nel quale rientrano dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) nella scuola italiana.

La situazione è, senza dubbio, del tutto al di fuori dell’ambito di competenza della legge 104/92, perché questi disturbi si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione per alcune attività della vita quotidiana.

Quindi, non vi è disabilità, non c’è diritto all’insegnamento del sostegno, gli alunni D.S.A. vengono seguiti dagli stessi insegnanti della classe e hanno bisogno di una didattica più flessibile che assicuri pari opportunità a tutti i ragazzi, divenendo più inclusiva.

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In pratica hanno necessità più che mai di docenti che sappiano cosa sono i D.S.A. ma soprattutto siano in grado di adeguare la propria didattica a tali disturbi.

Considerato il crescente numero di alunni DSA, iscritti e frequentanti il nostro Istituto, si

intende perseguire con l’intervento educativo - didattico un sistema focalizzato su: Didattica individualizzata e personalizzata con forme efficaci e flessibili di lavoro

scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti adottando una metodologia e una strategia educativa adeguata;

Strumenti compensativi (mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie

informatiche); Misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; Adeguate forme di verifica e valutazione (modalità di verifica che consentono

all’alunno con D.S.A. di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove, riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.

La scuola: Promuove adeguate attività di recupero didattico mirato Stabilisce un contatto con la famiglia degli studenti che presentano persistenti difficoltà Attiva interventi tempestivi idonei ad individuare i casi sospetti di DSA (non si tratta mai

di una diagnosi; quest’ultima spetta alle strutture sanitarie preposte). Il Consiglio di classe, acquisita la diagnosi specialistica di D.S.A., dopo avere analizzato

l’entità del disturbo, le difficoltà, i punti di forza dell’alunno, definisce quali strategie didattiche mettere in atto e quali strumenti utilizzare, confrontandosi con la famiglia, lo studente e, dove è possibile, con i tecnici, e redige il P.D.P. (Piano didattico personalizzato).

L’ obiettivo primario è migliorare la qualità di vita degli studenti con Disturbi Specifici di

Apprendimento per favorirne il successo e l’integrazione a scuola. Un altro obiettivo è promuovere la collaborazione attiva e la comunicazione tra scuola, famiglia e servizi sanitari.

L’alunno D.S.A. non va percepito nella qualità del suo disturbo ma come individuo dotato

di caratteristiche peculiari, modalità di apprendimento individuali e uniche. Non è l’alunno D.S.A. a doversi adattare alla scuola ma è la scuola a dover trovare la migliore strategia educativa e la metodologia didattica che gli consenta di espletare al meglio il suo diritto allo studio.

Altre situazioni BES (Svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale) La valutazione degli studenti che vivono altre situazioni di BES richiede di porre al centro

alcuni principi guida che dovrebbero caratterizzare sempre le azioni valutative della scuola nei confronti degli apprendimenti degli alunni:

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È necessario distinguere monitoraggio, controllo, verifica e valutazione degli apprendimenti;

È indispensabile che la valutazione non sia solo sommativa ma soprattutto formativa; È auspicabile che la valutazione sia sempre globale e mai segmentata. La valutazione deve inoltre tener conto:

Della situazione di partenza; Dei risultati dallo studente nel suo personale percorso di apprendimento; Dei risultati riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti per la

classe frequentata; Delle competenze acquisite nel percorso di apprendimento.

E’ inoltre necessario che nella stesura delle prove ogni docente tenga conto degli

obiettivi essenziali della propria materia, anche nella prospettiva di un curricolo verticale, soprattutto al fine di evitare riduzioni del curricolo di studio che precluderebbero l’ottenimento di un titolo con valore legale.

Il docente, proprio perché esperto nella metodologia didattica, deve prima di tutto nel PDP l’utilizzo di metodologie didattiche individualizzate e personalizzate e , solo in seconda istanza, di eventuali compensazioni e di possibili dispense.

L’uso di strumenti compensativi e di particolari metodologie didattiche nel corso dell’anno scolastico deve essere finalizzato a mettere in grado lo studente di affrontare l’esame di Stato con le stesse possibilità degli altri studenti della stessa classe, riducendo al minimo la fatica e le difficoltà conseguenti lo specifico BES. In sede di esame di Stato non sono attualmente previste modalità differenziate di verifica degli apprendimenti.

L’uso temporaneo di dispense, di compensazioni e di flessibilità didattica è utile al fine di porre l’alunno nelle condizioni di sostenere l’esame di Stato con le stesse modalità e i medesimi tempi degli studenti che non vivono situazioni di BES.

L’uso di tali dispositivi non deve generare alcuna dipendenza da parte dell’alunno, aggravando la sua peculiare difficoltà, ma deve metterlo nelle condizioni di superare eventuali ritardi e/o problematicità e/o complicanze afferenti l’apprendimento.

CTI ex CTRH Il CTI è uno strumento concreto a sostegno dell’integrazione nelle scuole autonome,

finalizzato a sistematizzare e riorganizzare le esperienze acquisite da tutte le istituzioni di un territorio che operano a favore della disabilità.

L’IPSSEOA “ P. Piazza” è sede del CTI Distretto 14 (Centro territoriale di risorse per

l’inclusività). Il CTI opera attraverso i finanziamenti predisposti dall’Ufficio Scolastico Regionale per la

Sicilia, le risorse finalizzate che potranno essere individuate e assicurate a seguito di protocolli di intesa dagli Enti locali e territoriali, i contributi volontari di imprese ed associazioni ed eventuali co-finanziamenti.

Il CTI è diretto dal dirigente scolastico della scuola sede, Prof. Diego Maggio, realizza interventi a favore dei disabili in forma integrata con AUSL, associazioni, attraverso la sinergia di azioni e risorse integrate verificandone i risultati al fine di costruire la rete di intenti e di operatività, in direzione di sviluppo e welfare. Inoltre coordina il monitoraggio delle azioni e degli interventi promuovendo l’archivio che costituirà una banca dati utile alla costruzione del sistema di circolazione e diffusione del materiale, anche attraverso pagina web.

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C.I.C. L'istituzione dei C.I.C. presso la nostra istituzione scolastiche rappresenta una grande

innovazione che può diventare l'occasione per offrire ai giovani un servizio che si vuol caratterizzare soprattutto come "SPAZIO DI ASCOLTO", come "AREA DI ANIMAZIONE", come "MOMENTO DI PROGETTUALITA' COMUNE", come "RISORSA DI SOSTEGNO/SUPPORTO" per i giovani nell'ambito della scuola allo scopo di migliorare la qualità della vita che giovani e adulti conducono nell'istituto scolastico. (cfr. Progetto presentato dal M.P.I. alla presidenza del Consiglio dei Ministri nell'anno 1992). I componenti del C.I.C. sono allievi, docenti, operatori del SERT e genitori. La sua attività principali sono l’ascolto e l’informazione – prevenzione, ma contribuisce a favorire l’elaborazione e l’organizzazione di iniziative e progetti volti a migliorare la qualità della vita all’interno della scuola, a sviluppare e valorizzare l’autenticità e la creatività degli studenti.

Destinatari

Il C.I.C. è rivolto principalmente agli studenti. Sono tuttavia attivabili, su richiesta specifica, consulenze sia a genitori che ad insegnanti

Obiettivi

l C.I.C. persegue scopi specifici di informazione e consulenza

Informazione:

fornire notizie ed informazioni nell'ambito dell'educazione alla salute e della prevenzione;

fornire informazioni e strumenti per un mirato ed adeguato orientamento scolastico e

professionale. fornire informazioni relativamente ai servizi pubblici e privati. promuovere e supportare la progettazione e la realizzazione di momenti culturali e

ricreativi. Consulenza

Lo strumento principale di consulenza è il "counselling". Esso consiste in uno o più

colloqui che hanno lo scopo di facilitare e migliorare la conoscenza di sé, l'autoesplorazione e la consapevolizzazione dei propri bisogni e desideri, delle proprie capacità e possibilità al fine di poter affrontare ed assumere scelte critiche, autonome e responsabili per migliorare la qualità della propria vita e favorire lo sviluppo individuale.

Operatori Docenti, psicologi del SERT e volontarie del CIF

Gruppo si supporto psicopedagocico

Il G.O.S.P. rappresenta il Gruppo Operativo di Supporto Psicopedagogico di scuola, i cui componenti contribuiscono a realizzare i piani provinciali contro la dispersione scolastica. Tale struttura opera in stretta collaborazione con l’Osservatorio Scolastico Distretto 14

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METODOLOGIE E VALUTAZIONE

Metodologie didattiche

Considerata la formulazione cognitivista per la quale l’insegnamento e l’apprendimento sono processi a-simmetrici non-lineari per cui i processi formativi non si attuano trasferendo tout-court verità e saperi, ma implicano un agire formativo “razionale”, di “scoperta” ed “invenzione” di saperi condivisi, i criteri metodologici individuati ed utilizzati nelle Progettazioni delle singole discipline sono i seguenti:

Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni.

Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità.

Favorire l'esplorazione e la scoperta.

Incoraggiare l'apprendimento.

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di

imparare ad imparare.

Cercare di realizzare percorsi in forma di laboratorio

Pertanto verranno attuate strategie didattiche che mirano a:

stimolare un approccio positivo alla disciplina suscitando interesse ed

accrescendo la motivazione allo studio;

rimuovere atteggiamenti di rifiuto causati da difficoltà e da insuccessi

incontrati;

facilitare il processo di apprendimento della disciplina, aiutare l’alunno ad

impostare, nel biennio e via via consolidare nel triennio, un valido metodo di

studio basato sull’impegno costante;

sollecitare l’alunno al raggiungimento dei prerequisiti indispensabili per lo

studio di teorie scientifiche, (capacità di concentrazione, comprensione del

linguaggio, precisione ed ordine materiale e formale) .

I mezzi utilizzati saranno i libri di testo integrati da altri materiali cartacei e multimediali al fine di favorire lo sviluppo dei differenti stili cognitivi di insegnamento-apprendimento.

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Verifiche e valutazioni

Verranno effettuati i seguenti tipi di verifiche:

VERIFICHE

Tipo Periodo X Diagnostica Inizio anno scolastico

X Formativa Intero anno scolastico

X Sommativa Durante i due quadrimestri

La valutazione degli alunni sarà effettuata secondo le griglie di valutazione approvate dal

Collegio dei docenti e riportate di seguito, mediante i seguenti strumenti:

Colloqui individuali Prove aperte di produzione

Colloqui orali di gruppo Lavori a casa

Prove strutturate Interventi spontanei in classe

Prove semistrutturate Tesine

Produzione di materiale grafico Prove pratiche di laboratorio

Presentazione di progetti Realizzazione di prodotti concreti ( CD,DVD,ecc..)

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RECUPERO E POTENZIAMENTO

Il Decreto Ministeriale n.80/2007 e la successiva Ordinanza Ministeriale n.92/2007 hanno ridisegnato la materia riguardante il recupero delle insufficienze e dei debiti formativi.

Dal punto di vista pedagogico – didattico è importante sottolineare che:

la valutazione è un processo che accompagna lo studente per l’intero percorso formativo;

le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e

permanente del piano dell’offerta formativa;

i Consigli di classe mantengono “la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito formativo”.

- Dal punto di vista organizzativo il Collegio Docenti delibera che:

gli studenti “sono tenuti alla frequenza” degli interventi di recupero e a sottoporsi alle verifiche, secondo il calendario predisposto dall’Istituzione scolastica;

qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano

di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono “darne alla scuola comunicazione formale”;

gli interventi di “sostegno”, in eventuale aggiunta alle attività di recupero,

hanno lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico, sono finalizzati alla riduzione degli interventi di recupero e si realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico;

per le insufficienze registrate nello scrutinio finale, il Consiglio di classe valuta

se gli alunni possano raggiungere gli obiettivi autonomamente mediante lo studio personale o se si debbano attivare interventi di recupero, dà comunicazione alle famiglie delle carenze rilevate, dei voti proposti per le discipline nelle quali non sia stata attribuita la sufficienza, degli interventi didattici, delle modalità e dei tempi delle verifiche;

gli interventi di recupero, che seguono lo scrutinio finale, le verifiche finali e lo

scrutinio integrativo dovranno aver termine entro la fine dell’anno scolastico di riferimento e, in ogni caso, improrogabilmente entro la data di inizio dell’anno scolastico successivo;

l’alunno può raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle

discipline interessate mediante lo studio personale svolto autonomamente per gli alunni in situazione di mediocrità oppure attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero per le carenze più gravi.

I corsi di recupero rivolti a gruppi di alunni di classi parallele, omogenei per

carenze, hanno durata media di 15 ore.

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Recupero durante l’anno scolastico compatibilmente con le risorse economiche del nostro Istituto

Pausa didattica per effettuare recupero e potenziamento in itinere

Corsi di recupero pomeridiani

sportello didattico

Verifica finale ed integrazione dello scrutinio

La verifica finale per integrare i risultati ottenuti dallo studente durante lo scrutinio verrà effettuata nei tempi strettamente necessari.

Modalità di verifica: le prove “oggettive e documentabili” vengono stabilite dai docenti della

materia in oggetto e sottoposte al Consiglio di Classe;

definizione puntuale di forma: di norma, scritta o scritto-orale o solamente orale;

definizione dei contenuti e obiettivi da verificare;

indicazione della durata delle prove;

griglia e criteri di valutazione utilizzati;

svolgimento verifiche in contemporanea per classi parallele (al termine dei

corsi di recupero);

all’interno dei singoli consigli di classe dopo le due settimane di pausa;

in modo combinato. La scelta dei corsi di recupero da attivare viene fatta tenendo presente:

- le discipline con maggior numero di ore di insegnamento curriculare e tenendo conto delle priorità individuate di volta in volta dal collegio dei docenti

- per gruppi, di norma, con non meno di 15-20 alunni; - compatibilmente con le disponibilità economiche, ovvero tenuto conto delle ore finanziabili con il Fondo d’Istituto;

I docenti saranno individuati fra coloro che hanno espresso disponibilità, tenuto conto di quanto sopra e che siano titolari dell’insegnamento della specifica disciplina; in subordine fra i docenti che abbiano competenze specifiche.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione è un processo complesso, proprio perché vengono presi in attenta considerazione i livelli di partenza dell’alunno, l’acquisizione di strategie di apprendimento, l’ampliamento del patrimonio di conoscenze e il conseguimento di competenze sia nell’ambito disciplinare che in quello professionale.

Con la valutazione trimestrale o quadrimestrale si fa un primo bilancio del livello di

conseguimento degli obiettivi specifici di apprendimento. Con la valutazione finale si documenta l’avvenuto o il mancato conseguimento degli obiettivi di formazione e d’istruzione.

Il Collegio dei docenti dopo la consultazione dei Consigli di Classe,e tenendo conto dei

risultati di apprendimento rappresentati dai descrittori dell'EQF in termini di:

CONOSCENZE: corrispondono al risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento e comprendono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio; esse sono descritte come teoriche o pratiche.

ABILITA’: indicano la capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi e possono essere cognitivi o pratiche,

COMPETENZE: implicano la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, descritte in termini di responsabilità ed autonomia

ha deliberato la seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE

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VOTO DESCRITTORI

CONOSCENZE

(teoriche e pratiche) ABILITA’

(cognitive e pratiche) COMPETENZE

1 - 2 Nessuna

Nessuna

Non è in grado di gestire nessun tipo di situazione

3

Frammentarie e gravemente lacunose

Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori. Si esprime in modo totalmente scorretto e improprio.

Gestisce con notevoli difficoltà anche situazioni estremamente semplici

4

Parziali e lacunose. Non è in grado di effettuare analisi e sintesi anche in contesti semplici.

Comprende in modo disordinato e confuso e non sa applicare le conoscenze anche in contesti semplici.

5

Limitate e superficiali

Applica conoscenze con imperfezioni. Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali ed ha un approccio superficiale al ruolo da interpretare

Rielabora solo se guidato le informazioni e gestisce con una certa difficoltà situazioni nuove

6

Sufficienti

Applica le conoscenze senza commettere errori sostanziali. Si esprime in modo semplice ma corretto, anche nella terminologia tecnico-settoriale. Sa individuare elementi e relazioni con sufficiente correttezza.

Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce situazioni nuove ma semplici in modo accettabile

7

Complete; se guidato sa approfondire

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi, ma con imperfezioni. Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato. Compie analisi complete e coerenti. Interpreta adeguatamente il ruolo assegnato.

Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le situazioni nuove ma semplici in modo autonomo seppur non approfondito

8 Complete con qualche approfondimento autonomo

Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi e al ruolo da interpretare. Espone in modo corretto e con proprietà linguistica. Compie analisi corrette; coglie implicazioni, individua relazioni in modo completo.

Rielabora in modo corretto e completo. Gestisce le situazioni nuove in modo autonomo e approfondito.

9

Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a problemi complessi e al ruolo da interpretare. Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi specifici. Compie analisi approfondite e individua correlazioni precise.

Rielabora in modo completo, approfondito ed articolato. Gestisce le situazioni nuove, anche di una certa complessità, in modo autonomo.

10 Organiche, approfondite ed ampliate in modo del tutto personale

Applica le conoscenze i modo corretto ed autonomo, anche a problemi complessi ed al ruolo da interpretare. Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed appropriato. Compie analisi approfondite, anche su problematiche complesse e trova da solo soluzioni migliorative ed originali da applicare anche in ambito lavorativo.

Rielabora in modo completo, approfondito ed articolato. Gestisce le nuove, anche di una certe complessità, con la massima responsabilità ed autonomia.

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In sede di scrutinio finale ai sensi del DPR 122/2009 il consiglio di classe delibera nel seguente modo:

la promozione alla classe successiva per merito, degli alunni che hanno

riportato la sufficienza in tutte le discipline e una valutazione sufficiente del comportamento

il rinvio della formulazione del giudizio finale nel seguente modo:

PER LE CLASSI I

Gli alunni vengono ammessi alla classe II se riportano sino a 3 insufficienze non gravi (voti 4 o 5) o 2 insufficienze, delle quali 1 grave (voto 2 o 3) e 1 non grave (voto 4 o 5);

PER LE CLASSI II

Gli alunni vengono ammessi alla classe III se riportano sino a 2 insufficienze non gravi (voti 4 o 5) o 1 insufficienza grave (voto 2 o 3);

PER LE CLASSI III

Gli alunni vengono ammessi alla classe quarta se, non riportano più di 2 insufficienze non gravi (voti 4 o 5) o 1 insufficienza grave (voto 2 o 3);

PER LE CLASSI IV

Gli alunni vengono ammessi alla classe V se riportano sino a 2 insufficienze non gravi (voti 4 o 5) o 1 insufficienza grave (voto 2 o 3);

PER LE CLASSI V

Gli alunni vengono ammessi all’esame di Stato con voti almeno sufficienti in tutte le discipline e nel comportamento

la non scrutinabilità dell'alunno che non ha maturato una frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale

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VALUTAZIONE ASSENZE ALUNNI

VALUTAZIONE ASSENZE ALUNNI

Ai fini della validità degli anni scolastici per procedere alla valutazione finale di ciascuno

studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie

deroghe al suddetto limite ai sensi del DPR 122/2009, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Il monte ore annuale personalizzato per ciascuno studente è costituito dal contributo

orario di tutte le attività didattiche programmate dal consiglio di classe, sia disciplinari che interdisciplinari (uscite didattiche, viaggi d’istruzione, alternanza scuola - lavoro, ecc.) e regolarmente riportate sugli appositi registri.

Tutte le assenze effettuate durante l'anno vengono conteggiate ai fini della validità

dell'anno scolastico con le deroghe esplicitate di seguito:

a) ASSENZE PER GRAVI MOTIVI DI SALUTE:

Le assenze per motivi di salute certificate dal medico; Ricoveri ospedalieri e/o day hospital presso strutture pubbliche o convenzionate.

b) ASSENZE PER GRAVI MOTIVI PERSONALI E/O DI FAMIGLIA,: c) ALUNNI CERTIFICATI LEGGE 104/92 d) ASSENZE PER SCIOPERO DEI MEZZI PUBBLICI DI TRASPORTO E/O CAUSE DI FORZA MAGGIORE

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Criteri di valutazione per il comportamento

Voto

Frequenza Interesse, partecipazione Svolgimento Ruolo all’interno Rispetto delle regole

e impegno

consegne

della classe

Propositivo e capace di

Si impegna con costanza e gestire i conflitti

consapevolezza nello contribuendo al loro E’ autonomo nel saper rispettare il

studio E’ sempre puntuale superamento

personale scolastico, le disposizioni del

Partecipa con interesse e

e preciso Si mostra sempre corretto

Assidua

Regolamento d’Istituto e le strutture

in modo costruttivo,

nell’adempimento e attento per alle esigenze

10

100% - 96%

scolastiche

motivando le

scelte

dei propri doveri dei compagni, dà un

Riconosce i valori di cittadinanza e

personali scolastici contributo costruttivo al

convivenza civile percorso umano e

culturale della classe

Si impegna con continuità Ha un atteggiamento

nello studio E’ puntuale

Positivo e collaborativo

Rispetta il

personale scolastico, le

Continua

Partecipa

in

modo

nell’adempimento

9

Dà qualche contributo a disposizioni del Regolamento d’Istituto 95% - 91% costruttivo mostrandosi dei propri doveri

promuovere un clima

e le strutture scolastiche

capace di rispettare le scolastici

positivo nella classe.

opinioni altrui

Si impegna con una certa

Assume un atteggiamento positivo se

costanza nello studio e

Pur non

rispettando sempre

le

Adempie

sollecitato

nell’esecuzione dei disposizioni del Regolamento d’Istituto

Regolare

regolarmente ai

Talvolta ha un ruolo

8

compiti;

e

le

strutture

scolastiche,

90% - 86% propri doveri positivo per il clima di

E’ disponibile al dialogo

autocorreggersi di fronte ad eventuali

scolastici

lavoro in classe

educativo e al confronto richiami

con i coetanei

Non sempre è costante nello studio e

nell’esecuzione dei Assume comportamenti

compiti Non sempre è

scontrosi Non è regolare nell’adempimento dei

Non sempre è disponibile regolare

Discontinua

Non sempre corretto e

propri doveri scolastici

7

a farsi coinvolgere in tutte nell’adempimento

85% - 81%

rispettoso nei confronti

Frequenti sono i richiami e le note

le attività dei propri doveri

dei compagni e figure di disciplinari

Talvolta è superficiale, non

scolastici

riferimento della scuola

si mostra interessato alle

sollecitazioni ad

apprendere

E’ saltuario nello studio e Assume un

comportamento poco

nell’esecuzione dei Resta discontinuo nell’adempimento propositivo e conflittuale

compiti dei propri doveri scolastici nonostante i

Adempie ai propri Contribuisce a creare un

Saltuaria

Mostra disinteresse alle

numerosi richiami

6

doveri scolastici

clima di classe negativo

80% - 75%

sollecitazioni

ad

Si è reso responsabile di gravi

sporadicamente

che ostacola il dialogo

apprendere

e

a

infrazioni del Regolamento seguite da

didattico

collaborare in modo provvedimenti disciplinari

È Irrispettoso verso sé

costruttivo

stesso e dei compagni

Non si impegna nello studio e nell’esecuzione Viola ripetutamente le disposizioni del

dei compiti, neanche se Regolamento Scolastico e sollecita altri

Scarsa

continuamente sollecitato E inadempiente nei Crea intenzionalmente un compagni a violare deliberatamente

5 con diverse modalità. Non confronti dei propri clima di classe negativo ogni regola Si è reso responsabile di

< 75%

si mostra in alcun modo

doveri scolastici

impedendo il

dialogo

gravi infrazioni del Regolamento anche

interessato alle didattico per gli stessi fatti (recidiva) seguiti da

sollecitazioni ad provvedimenti disciplinari.

apprendere

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Crediti scolastici e formativi

Ai sensi del Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 2009 il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico che si aggiunge ai punteggi riportati dai candidati nelle prove scritte e orali dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio d’istruzione secondaria superiore.

Credito Scolastico: Candidati Interni

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

Media dei voti Credito scolastico - punti

3° Anno 4° Anno 5° Anno

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5

6 < M < = 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6

7 < M< = 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7

8 < M < = 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8

9 < M < = 10 7 - 8 7 - 8 8 -9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun

anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame

conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in

ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo

l'ordinamento vigente.

Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi.

Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna

disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla

precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella

partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.

Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il

cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.Il credito

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scolastico da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione, va espresso in numero intero e nell’assegnazione dello stesso, si dovrà tenere conto dei seguenti criteri:

Assiduità e frequenza

scarsa discontinua assidua

0 0,10 0.15

Impegno e partecipazione

inadeguata adeguata Costante collaborativa

0 0,15 0,20 0,30

Attività complementari e integrative

nessuna sufficiente Buona eccellente

0 0,15 0,20 0,30

CREDITO FORMATIVO PER ALMENO

0,25

UN'ATTIVITA'

Il punto di Credito verrà attribuito se dalla somma dei punteggi ottenuti si ottiene

una frazione pari o superiore a 0,50

Credito Scolastico: Candidati esterni

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

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Esami di idoneità

Media dei voti conseguiti in esami di idoneità Credito Scolastico ( punti )

M = 6 3

6 < M < = 7 4 - 5

7 < M < = 8 5 – 6

8 < M < = 9 6 - 7

9 < M < = 10 7 - 8

Nota - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità. Il punteggio da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l’ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo

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AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

PON APPROVATI Nel corso dell’Anno Scolastico 2015-16 sono stati approvati e sono in corso di

realizzazione i seguenti P.O.N., mentre altri sono in fase di attivazione, dal momento che uno degli obiettivi principali del nostro Istituto è quello di qualificare i nostri alunni, portandoli a contatto con il mondo del lavoro sia nel nostro paese che all’estero.

Titolo Protocollo

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Percorsi di alternanza scuola-lavoro in ambito interregionale L'ESPERIENZA AL

NOSTRO SERVIZIO

Percorsi di alternanza scuola-lavoro in ambito interregionale SCEGLIERE IL PROPRIO FUTURO

Percorsi di alternanza scuola-lavoro in ambito interregionale IL TURISMO INCOMING NEL TERRITORIO

Percorsi di alternanza scuola-lavoro all'estero LE GOÛT DU TRAVAIL, L’ART DE L’ACCUEIL… COMPÉTENCES POUR L’EUROPE !

3781 / 2017

PATRIMONIO CULTURALE, ARTISTICO E PAESAGGISTICO Accesso, esplorazione e conoscenza anche digitale del patrimonio U’GAME DIGITAL

MAP

Accesso, esplorazione e conoscenza anche digitale del patrimonio INSEGNARE

GIOCANDO ...IMPARARE DIVERTENDOSI

Costruzione di una proposta territoriale di turismo culturale, sociale e ambientale

sostenibile UNA GRANDE FAMIGLIA PER UNA GRANDE CITTÀ

Costruzione di una proposta territoriale di turismo culturale, sociale e ambientale

sostenibile L'ARTE E LA CULTURA AL TEMPO DEI FLORIO

Produzione artistica e culturale ANTICHE VIE…VECCHI MESTIERI

4427 / 2017

INTEGRAZIONE E ACCOGLIENZA Lingua italiana come seconda lingua (L2) LA LINGUA PER NON ESSERE STRANIERI

L'arte per l'integrazione PROTAGONISTI DELLA SCENA, CON ALLEGRIA E FANTASIA

Sport e gioco per l'integrazione INTEGRIAMOCI ATTRAVERSO IL NUOTO

4294 / 2017

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Titolo Protocollo

PER ADULTI

Lingua italiana come seconda lingua (L2) COMUNICARE IN ITALIANO

Sport e gioco per l'integrazione TUFFIAMOCI A SCUOLA

Percorsi di lingua straniera e valorizzazione della diversità linguistica ATTRAVERSO

LA LINGUA INGLESE

Percorsi di lingua straniera e valorizzazione della diversità linguistica EINFACH

DEUTSCH

CITTADINANZA EUROPEA Cittadinanza Europea propedeutica al 10.2.3B NOI, CITTADINI EUROPEI

Cittadinanza Europea propedeutica al 10.2.3B I CITTADINI EUROPEI DI DOMANI

Cittadinanza Europea propedeutica al 10.2.3C NOI IN EUROPA

Potenziamento linguistico e CLIL MOI, EN EUROPE

Potenziamento linguistico e CLIL THE EUROPEAN MOSAIC OF IDENTITIES

Mobilità transnazionale MOI, EN FRANCE

3504 / 2017

COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE Educazione alimentare, cibo e territorio La cucina siciliana e le sue tradizioni:alla

ricerca dei grani antichi.

Educazione alimentare, cibo e territorio Benessere a tavola: Conoscere per

valorizzare i prodotti alimentari stagionali del territorio siciliano.

Civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva EduchiAMO i cittadini di

domani

3340 / 2017

ORIENTAMENTO Orientamento per il secondo ciclo SCHOOL JOB CAREER (AMBITO DELLE STRUTTURE

RISTORATIVE)

Orientamento per il secondo ciclo SCHOOL JOB CAREER (AMBITO

DELL'ACCOGLIENZA TURISTICA)

Orientamento per il secondo ciclo CONSCIOUS ORIENTATION

Orientamento per il secondo ciclo THE ROAD TO THE FUTURE

2999 / 2017

EDUCAZIONE ALL'IMPRENDITORIALITÀ Conoscenza delle opportunità e delle modalità del fare impresa PRONTO IN

TAVOLA...!

Conoscenza delle opportunità e delle modalità del fare impresa IL DOLCE E'

SERVITO IN BUSTA....!

Promozione della cultura d'impresa, dello spirito di iniziativa, della cultura del

successo/fallimento e consapevolezza della responsabilità sociale L’IMPRESA CHE

2775 / 2017

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Titolo Protocollo

Da' GUSTO AI SAPORI DEL GELATO

CITTADINANZA E CREATIVITÀ DIGITALE Competenze di cittadinanza digitale SECURE NETWORK COMMUNITY

Competenze di cittadinanza digitale DIGITAL STORYTELLING IN 3D

2669 / 2017

FORMAZIONE PER ADULTI Potenziamento della lingua straniera LET'S COOK AND HAVE FUN WITH ENGLISH

Potenziamento della lingua straniera Deutsch für Erwachsene

Potenziamento di competenze linguistiche di livello superiore all' A2 in italiano per

stranieri GLI STRANIERI COMUNICANO IN ITALIANO

Rafforzamento delle competenze di base anche legate a interventi di formazione

professionale EUROPA À LA CARTE

2165 / 2017

COMPETENZE DI BASE Una lingua per la convivencia: lascia che ti racconti come stanno le cose!

Matematica in azione... con percentuali e proporzioni!

Dalla sapienza antica alla ricerca tecnologica e l’innovazione per la biodiversità.

Living Palermo: Unesco World Heritage Site

Sicilian Flavours

“C’est nickel-chrome”

English for your job

Palermo erleben!

1953 / 2017

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Inoltre, attraverso la realizzazione di progetti, è possibile attivare quel percorso di formazione laboratoriale professionalizzante che è alla base dei diversi Indirizzi del nostro istituto.

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE E REGIONALE 2014/2020

La nostra scuola durante il triennio si impegnerà ad accogliere le opportunità offerte dalla partecipazione ai Bandi PON (FSE e FESR) e POR.

Partendo dal RAV, uniformandosi al Piano di miglioramento su un’autodiagnosi dei fattori di criticità, formulerà un insieme di proposte di azioni (FSE – FESR) per affrontare sia le esigenze della scuola che quelle del nostro territorio, attraverso gli interventi previsti dalla Programmazione dei Fondi Strutturali Europei nei suoi diversi assi ed azioni.

Infatti coerentemente alle linee programmatiche del Piano Operativo Nazionale

“Competenze per lo sviluppo” finanziato dal Fondo Sociale Europeo, la nostra scuola intende indirizzare le azioni verso i seguenti obiettivi:

Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti – Formazione del

personale della scuola. Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave in lingua madre ed in matematica.

Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani – Formazione studenti. - Interventi per lo sviluppo delle competenze di base in lingua madre, matematica, lingue straniere francese ed inglese; tirocini e stage, simulazioni aziendali, alternanza scuola-lavoro.

Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola.

Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità di genere, lo sviluppo sostenibile,

il rispetto dell’ambiente e l’inclusione sociale.

Tale scelta è dettata dall’esigenza di sostenere il processo di arricchimento professionale in relazione ai processi innovativi determinati dalla diffusione di nuovi strumenti di informazione che hanno contribuito a modificare l’interazione tra docente ed alunno, innovando ed integrando nella didattica le metodologie, in funzione delle nuove competenze disciplinari e delle competenze chiave di cittadinanza da far conseguire agli alunni.

Il miglioramento della qualità degli interventi didattici ed educativi nella nostra scuola

diventa un fattore prioritario e fondamentale, in quanto incide sensibilmente sul processo di insegnamento -apprendimento, sul livello delle conoscenze e delle abilità

acquisite dai giovani, favorendo in tal senso il successo scolastico e formativo. L’elaborazione di strategie e di strumenti adeguati per individuare gli elementi essenziali

di un corretto approccio allo studio, sono pertanto essenziali per fornire agli studenti delle indicazioni necessarie alla costruzione degli strumenti che consentano loro di “leggere” la realtà e di personalizzare il proprio metodo di lavoro.

Annualmente il nostro Istituto, presenta proposte progettuali a valere sugli avvisi dei

bandi dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali, finanziati dal Fondo Sociale Europeo in vari ambiti, tra cui: Inclusione Sociale, l’Occupabilità per i settori produttivi dell’enogastronomia e dell’accoglienza turistica, tirocini aziendali in Italia e all’Estero, scambi culturali, miglioramento delle competenze di base in lingua madre, matematica, lingue straniere francese, tedesco ed inglese ottenendo ottimi risultati sia in termini di azione educativa che didattica.

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Inoltre nel corso di quest’ultimo triennio nell’ambito del PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO CONVERGENZA 2007-2013 FSE-REGIONE SICILIA- ASSE IV CAPITALE

UMANO - AVVISO 19/2011 – 1^ e 2^ FINESTRA, sono stati finanziati ed ultimati positivamente 16 progetti inseriti nei percorsi triennali e quadriennali di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) che hanno rappresentato una rilevante opportunità culturale e professionale per gli alunni della nostra Scuola.

Attualmente sono stati presentati due progetti, della durata di 1056 ore, che sono al vaglio

del Dipartimento Regionale dell’Assessorato Regionale dell'istruzione e della formazione professionale - nell’ambito degli investimenti in favore della crescita e dell'occupazione, inseriti nel PROGRAMMA OPERATIVO DELLA SICILIA FONDO SOCIALE

EUROPEO 2014-2020 - Avviso n. 4/2015 AVVISO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI

FORMATIVI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE per la terza annualità a.s.f. 2015-2016 di Operatore della Ristorazione. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare la comunicazione tra la scuola e il territorio, per promuovere la formazione professionale, contrastare i rischi di dispersione scolastica, favorire l’instaurarsi di rapporti stabili con l’istruzione tecnica e professionale e aumentare le occasioni di incontro con le imprese del territorio.

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SICUREZZA

Il tema della sicurezza sul lavoro nella nostra Istituzione scolastica si associa a quello della "vivibilità" degli ambienti di lavoro in cui operiamo giornalmente (aule didattiche, laboratori del settore professionalizzante di enogastronomia, di sala-bar, di accoglienza turistica, laboratori di informatica, uffici della Dirigenza, uffici amministrativi, corridoi, luoghi di transito, spazi comuni interni ed esterni, Aula Magna, Aula per conferenza-Aula Blu, Palestra).

Tale argomentazione è affrontata sia dal punto di vista educativo che dal punto di

vista legislativo, con interventi mirati a soddisfare le vigenti normative in materia di sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e D.Lgs. 106/09).

Il Dirigente Scolastico, nell’ambito delle misure di tutela, costituisce il Servizio di

Prevenzione e Protezione (SPP) nominando il Responsabile (RSPP) e il Medico competente (MC) ed assicurando l’effettuazione della sorveglianza sanitaria al personale amministrativo soggetto a rischio Videoterminale, agli assistenti tecnici di enogastronomia e agli assistenti tecnici che guidano gli automezzi della scuola.

Inoltre provvede a: -designare preventivamente i lavoratori incaricati delle misure di prevenzione

incendi e lotta antincendio, di evacuazione dell’edificio scolastico in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza, e provvede al loro addestramento e formazione;

- valutare tutti i rischi, individuando le misure di prevenzione e protezione idonee a

eliminarli o ridurli, le procedure da mettere in atto per realizzare tali misure e i ruoli o le persone che devono provvedere a realizzare queste procedure;

- contribuire alla valutazione dei rischi dovuti all’interferenza delle attività

scolastiche con quelle delle ditte esterne chiamate a svolgere un lavoro in appalto all’interno della scuola

- organizzare e gestire le situazioni d’emergenza - effettuare almeno una riunione annuale di prevenzione e protezione (riunione

periodica) - informare, formare ed addestrare tutti i lavoratori, gli allievi equiparati, i preposti

e i dirigenti rispetto alle problematiche della salute e della sicurezza all’interno dell’istituto scolastico

- assicurare la formazione e l’aggiornamento delle figure interne preposte alla

sicurezza e all’emergenza (RSPP, ASPP e figure sensibili), nonché dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)

-assicurare la formazione agli alunni impegnati nel progetto di Alternanza scuola

lavoro - informare tutti i lavoratori, gli allievi e gli ospiti, che possono essere esposti ad un

pericolo grave e immediato, circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare - programmare gli interventi, a prendere provvedimenti ed impartire istruzioni

affinché i lavoratori, gli allievi e gli ospiti, in caso di pericolo grave e immediato non

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evitabile, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente l’edificio scolastico.

Durante l’anno scolastico vengono effettuate le prove di evacuazione delle singole classi in modo individuale, viene simulato all’interno dell’aula il rischio terremoto e successivamente si procede con due prove di evacuazione generale (una con preavviso e l’altra senza preavviso).

Inoltre nel caso in cui si ravvisa la necessità di effettuare interventi di

manutenzione straordinaria a livello strutturale o impiantistico, il Dirigente Scolastico comunica le anomalie riscontrate all’Ufficio Manutenzione della Città Metropolitana di Palermo che si fa carico dei problemi evidenziati dalla scuola e contemporaneamente condivide e programma con il SPP dell’istituto le azioni migliorative da realizzare a seguito del processo di valutazione dei rischi.

A partire dal 2016, la legge La buona scuola del 13 luglio 2015 n. 107 ha previsto

l’istituzione della Giornata nazionale per la sicurezza. Nella nostra scuola il giorno 22 Novembre sarà dedicato alla giornata alla sicurezza per dedicarla a tutte le vittime degli incidenti avvenuti nelle scuole italiane, giusto Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 27 novembre 2015 n. 914.

http://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/giornata_sicurezza2016.shtml

PROGETTI CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI

Per l’a.s. 2016-2017 il Collegio docenti ha approvato l’attivazione del seguente Progetto Scolastici:

Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per

l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo specifico 10.1. – Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – Interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità (azioni di tutoring e mentoring, attività di sostegno didattico e di counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extrascolastico, azioni rivolte alle famiglie di appartenenza,ecc.

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IPSSEOA "PIAZZA

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Progetti Ptof realizzati nell'anno scolastico 2016/2017

Alla scoperta delle tradizioni culinari del territorio

docenti e discenti a confronto

Deutsch verbessern

La cucina vegetariana Matematica e metacognizione

Aspirante pizzaiolo Altri progetti

Un viaggio nei luoghi del Gattopardo ...tra ricorsi e

realtà

Le francais pour moi, c'est.... Centro danze multietniche

Le tradizioni siciliane popolari a tavola Studiamo insieme

Scopriamo il nostro territorio fra cultura ed economia Repetita iuvant

Panormus: la scuola adotta la città La vela per tutti

Tedesco ...una marcia in più "Cosa posso fare" percorso in autonomia

Attenti al glutine Tutti in acqua

I formaggi tipici del territorio siciliano

Come imparare ad apprendere e a sapere chi sa

Coro polifonico 1

Coro polifonico 2

Agorà liberiamo il pensiero

E ' ora di muoverci

Progetto ambiente e sviluppo sostenibile Gustiamo il mondo

Progetti "La scuola al centro ( progetti dispersione/ Area a Rischio)

Sconfiggere la noia d'estate - corso di sala e cucina -il menu' e la legislazione

I sapori mediterranei: aromi, profumi e sapori delle erbe aromatiche in cucina e

non solo

Equilibrio e stabilità attraverso il nuoto Progetti area a rischio realizzati 2016/2017:

“SIAMO QUELLO CHE…MANGIAMO” Area alunni:

laboratorio sui linguaggi multimediali e grafica laboratorio attività motoria

Area docenti/genitori/alunni:

Laboratorio di enogastronomia e sala /vendita/Principi di alimentazione Progetto: istruzione domiciliare

L’Istituto può erogare il servizio di istruzione domiciliare nei confronti di alunni, i quali, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni

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Progetti Ptof per l'anno scolastico 2017/2018:

. GIORNATA DEL “TEMA”

Il nostro Istituto ha istituzionalizzato su proposta del Dipartimento di lettere di per gli

alunni delle classi quarte e quinte delle giornate da dedicare allo svolgimento di prove simili a quelle della prima prova degli esami di stato per preparare gli alunni ad affrontare l’esame in maniera serena.

Le prove dovranno essere n° 4, n° 2 per quadrimestre, la prima nel mese di ottobre e le successive seguendo un calendario che verrà definito dal Dipartimento in un secondo momento.

Corso di Alimentarista

Categoria A - rischio elevato (attività che comportano manipolazione di alimenti deteriorabili, nelle fasi di produzione, preparazione, cottura e confezionamento)

Il nostro istituto organizza per gli alunni iscritti il Corso di Alimentarista che ha una durata di n° 12 ore, ed è organizzato in forma intensiva in 3 giorni, alla fine del quali i ragazzi svolgono un test finale. L'attestato del corso di alimentarista ha una validità triennale ed è necessario per poter svolgere le attività di stage in convenzione con le aziende.

Progetto Coro Polifonico d’Istituto “Pietro Piazza”

Il Coro Polifonico “Pietro Piazza” sin dalla sua costituzione, avvenuta nell’a.s 2011/12, rappresenta il punto d’incontro tra le diverse realtà che permeano il nostro Istituto. E’ caratterizzato dalla particolare e fondamentale sinergia messa in atto da Studenti, Docenti e Personale ATA. La finalità principale che anima il progetto è quella di coinvolgere ragazzi di diversa estrazione sociale, culturale ed etnica così da favorirne l’integrazione e la socializzazione. Il superamento degli schemi precostituiti è raggiunto mediante l’impegno profuso nello studio della musica corale, preparazione ed esecuzioni di performance in pubblico, in un continuo scambio generazionale docente-alunno e tra ragazzi. In tal modo, il Coro Polifonico, contemporaneamente alla realizzazione di tali obiettivi, ha rappresentato e continua a rappresentare l’Istituto ufficialmente a livello Regionale e Nazionale in Concerti, Rassegne e Festival di successo

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IPSSEOA "PIAZZA

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CONCORSO DI CUCINA PER GLI ALUNNI DISABILI

La scuola ha istituito un CONCORSO ENOGASTRONOMICO INTERNO : “DIVERSI SAPERI &

SPECIALI SAPORI” che coinvolge i ragazzi con disabilità frequentanti le classi terze, quarte e

quinte dell’istituto, che seguono una programmazione differenziata ai sensi dell’O.M. 90/2001

PROGETTAZIONE EUROPEA

"IPSSEOA PIAZZA e l'EUROPA

Nell’ambito della progettazione europea portata avanti dai docenti del centro Europoint del nostro istituto, sono stati finanziati due progetti ERASMUS PLUS KA1.

I due progetti, in partenariato con istituti tecnici e professionali ed associazioni italiani,si attueranno nel biennio 2016-2018.

Il progetto “Teacher changemaker movement”si propone di formare docenti e

formatori esperti di ECVET. In mancanza di un National Qualification Frame Work italiano per le qualifiche

professionali, esistente invece negli altri paesi, il progetto si propone di scomporre le qualifiche professionali specifiche degli istituti coinvolti in blocchi di unità di risultati di apprendimento da sviluppare secondo la metodologia ECVET.

Tali qualifiche saranno centrate su uno “zoccolo” di competenze di base comuni,

ritenute indispensabili dalle aziende, sul quale si inseriscono le ULO (units of learning outcomes- unità di risultati di apprendimento) settoriali specifiche: lo sviluppo delle qualifiche per ULO facilita molto l’applicazione di ECVET per gli stage.

Il progetto “Teachers in action for adults- Learn how to teach ITC & ha la priorità di

coinvolgere docenti impegnati nell’educazione degli entrepreneurship” adulti e counselor e/o altri operatori che realizzano orientamento scolastico e professionale, assistenza psicologica e sociale per adulti.

Le attività progettuali mirano: - a promuovere tra i docenti e gli operatori impegnati nell’educazione degli adulti lo

sviluppo di metodi didattici e capacità professionali innovative che aiutino a sviluppare nei gruppi , in condizione di disagio, una mentalità imprenditoriale e un pensiero creativo necessari per il neo reinserimento nel mondo del lavoro.

-a creare sistemi di formazione meglio allineati ai bisogni e alle opportunità offerte

dal mercato del lavoro e centrati sull’uso strategico degli strumenti TIC, della piattaforma Moodle e delle risorse OER (Open Educational Resources- Risorse Educative Aperte).

Utilizzo piattaforma ETWINNING Progettazione in rete innovazione didattica

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IPSSEOA "PIAZZA

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POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

L’istituto scolastico “PIAZZA” intende sviluppare e potenziare il sistema di valutazione

della propria istituzione scolastica sulla base dei processi e delle scadenze temporali stabilite.

Intende, inoltre, curare la progettazione delle seguenti priorità individuate mediante il RAV, la lettura degli obiettivi di gestione e conduzione e conseguenti obiettivi di processo:

Migliorare le abilità degli studenti nelle prove standard nazionali

Curare e monitorare l’orientamento in entrata, in continuità didattica con la scuola secondaria di I grado, e in uscita i risultati a distanza.

Priorità e traguardi

Risultati degli studenti Descrizione della priorità Descrizione del traguardo

Ridurre la dispersione Portare la percentuale di dispersione

entro i livelli territoriali di scuole con scolastica del primo biennio

stesso background

Risultati scolastici Portare il numero dei non ammessi

Ridurre la percentuale degli delle classi del primo biennio e nel

passaggio dalla seconda alla terza

alunni non ammessi

classe entro la media

cittadina/regionale

Risultati nelle prove Migliorare i livelli nella Eguagliare il livello di literacy standardizzate nazionali numeracy al primo biennio numeracy delle scuole con medesimo indirizzo e ESCS della Sicilia

Migliorare i livelli della Eguagliare il livello di literacy delle literacy al primo biennio scuole con medesimo indirizzo e ESCS della Sicilia

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IPSSEOA "PIAZZA

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obiettivi di processo

Area di processo Descrizione dell'obiettivo di processo

Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità nelle classi prime

Progettazione curriculare per competenze dell'asse Curricolo, progettazione e valutazione linguistico delle classi prime

Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime

Monitoraggio interno della progettazione dell'asse linguistico e matematicoper le classi prime

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POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Definizione fabbisogno

L’I.P.S.S.E.O.A. “PIAZZA” ha come principio fondamentale del suo impegno educativo l’unità del sapere professionale, scientifico ed umanistico, col quale garantisce una formazione culturale e professionale unitaria per un cittadino colto, libero e professionalmente capace.

Per tradurre questo in risultati perseguibili e rendicontabili, il Piano Triennale dell’Offerta

Formativa2016/2019 pone gli obiettivi seguenti:

Incrementare il rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo nazionale, europeo ed internazionale

• Promuovendo interazioni tra scuola, società, impresa • Promuovendo spirito di iniziativa e imprenditorialità • Perfezionando le lingue comunitarie • Promuovere il concetto di legalità • Potenziando le abilità in italiano e in ambito logico-matematico • Partecipando a stage e percorsi di alternanza scuola-lavoro

Rinnovare l’uso e la qualità dei laboratori in un’ottica di project work attraverso

Trasparenza, efficacia, efficienza, orientamento, lotta alla dispersione, valorizzazione

delle eccellenze

Raccordo, in continuità didattica, con la scuola secondaria di I grado

Raccordo con il mondo del lavoro e cultura di impresa

Conferimento di visibilità a tutti i prodotti dell’attività didattica curricolare ed extracurricolare

Partecipazione a iniziative promosse da enti del territorio

Formazione del personale

In linea con quanto previsto dalla legge 107/2015 comma 12, il PTOF indica le seguenti aree di interesse per le attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, fermo restando l’adesione alle iniziative di formazione promosse dal MIUR:

Personale docente o PROGETTO FORMAZIONE AMBITO 17:

- Competenze Digitali - Scuola e Lavoro - Didattica per Competenze (Matematica)

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o PROGETTO FORMAZIONE SULLA VALUTAZIONE

o PROGETTO FORMAZIONE SULLA VALUTAZIONE DI SISTEMA o CORSO LINGUA INGLESE PER I DOCENTI PER L’INSEGNAMENTO CLIL o PROGETTO MODULO REGISTRO ELETTRONICO

Personale ATA

formazione personale amministrativo: segreteria elettronica digitale formazione personale ATA:

sicurezza, privacy nuovo ruolo figura ATA

Organico del potenziamento

È obiettivo dell’I.P.S.S.E.O.A. “PIAZZA” proporre iniziative di potenziamento dell’offerta

formativa e delle attività progettuali, che richiedono un organico potenziato per il raggiungimento degli obiettivi formativi seguenti individuati come prioritari (lex 107/15 comma 7). In particolar modo, l’Istituto intende porre la sua attenzione:

1. al miglioramento delle prestazioni alle prove standard nazionali; 2. all’approfondimento e alla valorizzazione delle competenze di cittadinanza attiva e

costituzione 3. all’ampliamento dell’offerta formativa inerente le lingue straniere 4. alla formazione professionale; 5. alla formazione informatica di base e alle nuove tecnologie.

Per tale scopo, in base alla circolare MIUR prot. 0030549 del 21/09/2015, il Dirigente

Scolastico individua, in ordine di preferenza, i campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste dal comma 7 della legge 107/2015

1. Potenziamento umanistico 2. Potenziamento scientifico 3. Potenziamento socio-economico e per la legalità 4. Potenziamento linguistico 5. Potenziamento laboratoriale 6. Potenziamento artistico-musicale 7. Potenziamento motorio

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ORGANICO DOCENTI DIURNO

Discipline

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Biennio Acc. Sala Enog.

En.

Past. Acc. Sala Enog

En.

Past Acc. Sala Enog

En.

Past.

Totale h

sett N°cattedre

ORGANICO

potenziato

Numero di classi 29 21 5 6 12 0 5 5 10 1 5 4 9 3 115

A012 Lingua e lett. italiana 116 84 20 24 48 0 20 20 40 4 20 16 36 12 460 38 catt.+6h

A012 Storia 58 42 10 12 24 0 10 10 20 2 10 8 18 6 230

A021 Geografia 29

1 catt +11 h

AB24 Lingua Inglese 87 42 15 18 36 0 15 15 30 3 15 12 27 9 324 18 catt 1catt.

A026 Matematica 116 84 15 18 24 0 15 15 30 3 15 12 27 9 383 23 catt. 1 catt

A046 Diritto ed Economia 58 42

100 5 catt+10h 4catt+6 ore

A050 Sc. terra – Biologia 58 42

100 5 catt+10h 1 catt.

A048 Sc. Motorie 58 42 10 12 24 0 10 10 20 6 10 8 18 6 230 12 catt+ 14h

Rc o Att. Alternative 29 21 5 6 12 0 5 5 10 1 5 4 9 3 115 6 catt+ 7h

A020 Sc. int. – Fisica 58

58 3 catt+4h

A034 Sc. int. Chimica

42

3

6 51 3 catt+3h

A042 Disc. meccaniche e tecnologie

0

3

12 15 15h

A031 Sc. Alimenti 58 42 20 24 48 0 10 15 30 3 10 12 27 9 308 17 catt +2h

B020 Lab. sett. Cucina 116 84

0 96 0

10 50 3

8 36 9 412 22 catt+16h

B021 Lab. sett. Sala 116 84

48 0 0

25 20 0

16 18

327 18 catt+3h

B019 Lab. Accoglienza 58 63 35 0 0 0 25 0 0

20 0 0

201 11 catt+3h

B012 Lab.Chimicaind.

0

2

3 5 5 h

AA24 Ling. Francese 46 32 9 12 27 0 9 12 21 3 9 9 18 6 213 11 catt+15h

A024 Lingua tedesca 8 10 6 6 9 0 6 3 9 3 9 3 9 3 88 4 catt+16h

A045 Dir. e tecn. Ammin.

20 24 48 0 30 25 50 2 30 20 45 6 300 16 catt+12h

A018 Tec. di comunic.

10

10

1 catt+2h

A054 Storia dell'arte

1 catt

AD00 SOSTEGNO

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ORGANICO DOCENTI SERALE

Discipline 1^ PERIODO DIDATTICO 2^PERIODO DIDATTICO

3^ PERIODO DIDATTICO

Totale h sett

N°cattedre

Numero di classi 2 2 1 113

A012 Lingua e lett. italiana 8 8 4 18 1 catt +10h

A050 Storia 2 4 2 10

Ab24 Lingua Inglese 6 6 3 15 15h

A026 Matematica 8 6 3 17 17 h

A046 Diritto ed Economia 4 4 4 h

A060 Sc. terra – Biologia 4 4 4 h

Rc o Att. Alternative 2 2 1 4 4 h

A020 Sc. int. – Fisica 2 2 2h

A031 Sc. Alimenti 4 6 4 14 14 h

B020 Lab. sett. Cucina 10 12 6 28 1 catt+ 10 h

B021 Lab. sett. Sala 10 2 2 14 14 h

B019 Lab. Accoglienza 4 0 0 4 4 h

Ad24 Lingua tedesca 0 4 2 6 6 h

A45/A46 Dir. e tecn. Ammin. 8 3 11 11h

Aa24 Lingua francese 4 4 4 h

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In coerenza con le linee di indirizzo del Piano triennale, con le azioni di miglioramento che si intende intraprendere, con gli obiettivi formativi prioritari individuati dal c. 7 art. 1 della legge 107/2015, considerato l’organico di organico di potenziamento assegnato per il triennio 2016/2019, si indicano le aree di intervento.

50% del monte per la sostituzione dei docenti assenti sino a 10 giorni 25% nei progetti: “Ora alternativa alla religione cattolica” 25% in progetti di potenziamento.

PROGETTI DI POTENZIAMENTO

-Progetto di potenziamento di matematica

Tenendo conto dei risultati del RAV, in coerenza con le strategie del piano di miglioramento, il Dipartimento ritiene opportuno segnalare la richiesta di due docenti di potenziamento a supporto degli alunni che al primo anno dimostreranno difficoltà di apprendimento. Infatti si ritiene che è necessario svolgere attività di potenziamento, allungando i tempi di lavoro e prevedendo attività che garantiscano il successo, fornendo strumenti per compensare e facilitare il lavoro svolto durante le attività didattiche

Progetto di potenziamento di italiano

Il progetto si propone il recupero delle conoscenze linguistiche e l'allenamento per affrontare la Prova Nazionale in maniera adeguata, attraverso la somministrazione e l’esercitazione allo svolgimento delle Prove INVALSI. Inoltre obiettivi prioritari sono: sviluppare competenze grammaticali, competenze lessicali e competenze testuali, sviluppare la comprensione locale e globale del testo, sviluppare le capacita di fare inferenze sul testo, rinforzare le abilità di base di produzione scritta e orale.

Il progetto intende promuovere lo sviluppo integrato delle abilità del saper leggere e del

saper scrivere, consolidando le capacità di sintesi e le conoscenze linguistiche e grammaticali. In tal senso si intende promuovere le competenze necessarie per la comprensione di dei

testi ma anche stimolare la riflessione linguistica graduale ed induttiva; lo studente, attraverso l’approccio diretto ai testi, avrà modo di arricchire il suo patrimonio lessicale, acquisire gli strumenti di lettura ed analisi di un testo ed apprendere come esprimere il suo pensiero in modo duttile, espressivo e preciso.

-Progetto di potenziamento discipline economico aziendali

Il progetto di potenziamento in discipline economico aziendali trova il suo fondamento nel comma 7 della legge 107 del 2015 “ Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”che, in riferimento agli obiettivi formativi per l’ampliamento dell’offerta formativa , evidenzia un necessario potenziamento delle conoscenze in materia economico- finanziaria e fa riferimento esplicitamente all’orientamento all’autoimprenditorialità.

In riferimento alle criticità evidenziate dal rapporto di autovalutazione (RAV) del nostro

istituto i risultati ottenuti dai nostri alunni evidenziano che “l’economia aziendale” risulta essere particolarmente difficoltosa e che , in concomitanza con altri fattori , tale insuccesso scolastico può determinare negli alunni uno dei fattori di rischio per la dispersione scolastica. Nel nostro percorso di studi essa è una materia professionalizzante ( secondo prova agli esami di Stato) quindi il superamento delle criticità risulta fondamentale, soprattutto qualora gli

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alunni, terminato il percorso di studi volessero intraprendere un’attività imprenditoriale nel settore enogastronomico o dell’ospitalità, potenziando competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.

La scuola ha predisposto un progetto per potenziare l’intervento didattico, sia durante le ore curriculari che extracurriculari, anche attraverso l’articolazione di gruppi di classi o con rimodulazione del monte orario, valorizzando il ruolo della scuola intesa come comunità attiva, aperta anche al territorio e in grado di sviluppare ed aumentare l’interazione con le famiglie e la comunità locale

-Progetto di potenziamento di discipline giuridico-economiche

Le discipline giuridiche ed economiche concorrono a costruire nello studente la consapevolezza dello sviluppo delle competenze sociali e civiche, l'educazione alla convivenza ed all'esercizio della attivo della cittadinanza.

Il progetto di potenziamento delle discipline giuridiche mira ad accrescere le competenze

personali, interpersonali ed interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono di partecipare in maniera efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. Esso ha come obiettivo l'ampliamento della competenza civica dell'alunno, in maniera da renderlo partecipe attivo della vita civile in forza della padronanza di concetti e conoscenza delle strutture sociopolitiche ed economiche, quale espressione della partecipazione attiva e democratica alla vita sociale. A tal fine il progetto si propone di individuare le aree di miglioramento e le azioni correttive, sia didattiche che educative, modulando in maniera flessibile i processi e le attività proprio a partire dalle caratteristiche specifiche dei singoli studenti e dei gruppi di studenti.

Il potenziamento verrà svolto attraverso un supporto all'interno delle classi nelle ore

curriculari, volto a risolvere particolari problematiche o a valorizzare le eccellenze. L'intervento educativo potrà avvenire anche attraverso modello didattico delle classi aperte, ove siano stati individuati alunni con similari esigenze tra diverse classi ed anche attraverso un sportello pomeridiano che può essere valido ausilio per dare continuità agli interventi posti in essere durante le ore curriculari.

Infine, incontri, visite, partecipazioni a convegni ed attività organizzate da enti pubblici o

privati potranno essere ulteriore apporto finalizzato al consolidamento ed ampliamento delle conoscenze di diritto e delle competenze sociali e civili degli studenti.

-Progetto di potenziamento: Storia dell'arte

Il potenziamento relativo alla disciplina Storia dell’Arte nasce dalla consapevolezza che la storia e la conoscenza del territorio non possono essere trascurate nel curricolo di un istituto alberghiero a vocazione turistica, come non può essere trascurata la competenza specialistica degli insegnanti di storia dell’arte, se dalla conoscenza nasce la passione e da questa la condivisione. Investire in conoscenza è imparare a guardare in modo diverso ciò che riconosciamo come il quotidiano che ha perso significato perché sempre uguale a se stesso.

Gli studenti di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e

l’ospitalità alberghiera” devono sviluppare specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. In particolar modo il settore dell’accoglienza turistica, quale nucleo essenziale di chi opera nel settore turistico, richiede una profonda formazione culturale perché sia capace di promuovere il territorio rendendolo accogliente ed interessante .

Un bisogno che nasce dalla necessità di decostruire vecchi stereotipi per lasciare spazio

alla strutturazione di un’identità territoriale produttiva, creativa e dinamica.

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Conoscere la storia del Territorio, lo sviluppo urbanistico della città, conoscere la storia del patrimonio artistico, la funzione ed il ruolo delle architetture più rappresentative, costituiscono gli obiettivi principali che la disciplina intende perseguire utilizzando la conoscenza del patrimonio quale effettiva risorsa economica e lavorativa.

Promuovere percorsi educativi che, attraverso la conoscenza della storia della città,

consentano di potenziare il senso di appartenenza al bene comune nel rispetto della legalità, sviluppare percorsi laboratoriali che favoriscano la visione unitaria del sapere attraverso l’uso delle nuove tecnologie, utilizzare la conoscenza per condividere esperienze e progetti, rappresentano quindi le motivazioni che sottendono il ruolo della disciplina in questo istituto.

-Progetto di potenziamento Lingua e civiltà inglese

Il nostro istituto intende motivare e valorizzare gli studenti più meritevoli offrendo loro la possibilità di frequentare un corso di lingua inglese adeguato al loro livello di competenza e fornire una preparazione mirata al conseguimento di una certificazione internazionale riconosciuta

La scuola deve giustamente curare e motivare i ragazzi comprendendo l’origine delle

difficoltà . I docenti hanno il dovere di cercare soluzioni per il successo formativo dei ragazzi in difficoltà ma spesso dimenticano che quasi sempre i ragazzi più competenti perdono motivazione ed interesse se costretti ad operare in un contesto di livello inadeguato. Molti studenti potrebbero davvero raggiungere livelli di eccellenza se si potesse lavorare in gruppi con competenze omogenee e con un obiettivo finale specifico. pertanto l'obiettivo del progetto è di far acquisire delle competenze necessarie al superamento degli esami finali previsti dagli enti certificatori

Progetto di potenziamento Lingua e civiltà tedesca

Il progetto è destinato agli alunni/e del I biennio e del II biennio/Quinte. Esso ha la finalità di favorire:

a)attività di recupero per gli alunni in situazione di difficoltà, anche per alunni/e che devono

affrontare la passerella, in concomitanza delle ore curriculari di tedesco. Per esempio nell’ora di tedesco delle classi seconde, il docente radunerà i diversi alunni e opererà per far conseguire un a preparazione adeguata per svolgere gli esami, attività quasi di sportello per così dire;

attività di recupero per un gruppo classe o più classi, specie nelle classi più numerose- le

prime per esempio- operando oltre che per fasce parallele, per moduli preventivamente programmati, nei quali inserire i vari alunni. Sono innegabili i vantaggi operativi della riduzione del gruppo lingue nelle classi numerose;

attività di ampliamento per gli alunni più motivati, condizionati dal ritmo a volte per loro lento

e ripetitivo nelle loro classi, da riunire per lo sviluppo di ulteriori moduli o l’approfondimento di certe tematiche, sempre con le modalità già anticipate- concomitanza oraria, piccoli gruppi da varie classi- anche con l’ausilio delle strutture delle aule attrezzate ( preparazione di materiale e riporto nelle varie classi delle esperienze effettuate);

attività di coopresenza simultanea con i docenti delle aree professionali, anche per la

creazione di materiale utilizzabile nelle ore curriculari. Collaborazione questa che spesso, in base all’orario scolastico vigente non può essere assicurata.

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Progetto di potenziamento Lingua e civiltà francese

Il progetto è destinato agli alunni/e del I biennio e del II biennio/Quinte. Esso ha la finalità di favorire il successo scolastico degli alunni del I biennio nell’asse linguistico-espressivonella seconda lingua straniera “Lingua e Civiltà Francese” (disciplina che dal riordino dei cicli come da DPR 87/2010 è passata da tre ore a due ore settimanali risultando particolarmente penalizzata, anche considerato che una certa percentuale di alunni la studia per la prima volta) e di potenziare le competenze degli alunni con un livello di competenze più alto. Esso punta, per le classi del I biennio, a sviluppare due competenze chiave di cittadinanza- IMPARARE AD IMPARARE e COMUNICARE- così come declinate a livello disciplinare dalla progettazione di dipartimento; per il II biennio a potenziare le competenze di comunicazione orale e scritta secondo le tipologie di testi e situazioni individuate dal docente curriculare. Si seguirà un approccio Comunicativo l’uso didattico delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (T.I.C.) e si promuoverà l’autovalutazione in modo da costruire una sorta di portfolio dello studente. Il docente curriculare verificherà, per i casi di recupero, che le lacune siano state colmate. Le modalità di realizzazione del progetto sono:

Sportello di recupero disciplinare per il I biennio per piccoli gruppi di alunni

(max.5) individuati dal docente curriculare. Codocenza con il docente curriculare con cui si è concordata l’azione di

recupero/potenziamento.

Progetto di potenziamento: Laboratorio di panificazione e prodotti da forno

L’iniziativa dei docenti ITP di cucina, seguendo il concetto della formazione degli studenti del percorso didattico e professionale del settore eno-gastronomico dell’istituto ha il fine di avvicinare i discenti del domani al mondo del lavoro attraverso un adeguato sviluppo delle capacità manuali e delle attitudini di operare in gruppo. L’ idea è quella di proporre agli studenti, in modo originale e unico, prodotti italiani di altissima qualità, con l’intenzione di valorizzare il ritorno alla tradizione legata alla lavorazione artigianale del prodotto preparato con ingredienti naturali. Questo tipo di scelta vuole inoltre contribuire all'educazione alimentare del consumatore. La filosofia è infatti quella di rivalutare i sapori autentici dei cibi senza l’aggiunta di prodotti industriali artificiali. L’obiettivo è anche quello di fare apprendere i concetti della panificazione in modo semplice ed efficace, e di tutti i prodotti da forno sia dolci che salati. Il progetto ha lo scopo inoltre di incuriosire i ragazzi e di approfondire la loro conoscenza su questi argomenti base per una scrupolosa crescita professionale. Questo progetto rientra nell'ottica di valorizzare gli alunni in un settore che richiede alta professionalità e motivazione, miranti a far acquisire agli stessi esperienza di contatto nel realizzare le tecnica di conoscenza della nuove attrezzature di lavoro e dei processi lavorativi nonché in ordine di igiene (D.L.155) e sicurezza (D.L.626).

Progetto di potenziamento "Percorso turistico enogastronomico"

Ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica, supporto didattico/educativo

Finalità

Garantire il diritto allo studio e alla formazione in condizione di pari opportunità per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, (ampliamento dell’offerta formativa); garantire opportunità educativo/didattico di supporto alla vicepresidenza per gli alunni che non sono in regola con le giustificazioni o che hanno in carico provvedimenti disciplinari.

Gli obiettivi che si intendono raggiungere riguardano: acquisire, sviluppare e potenziare le

capacità di vivere insieme con gli altri in solidarietà, maturare comportamenti corretti anche in rispetto all’ambiente naturale, sviluppare le capacità di orientamento anche in vista delle scelte future, acquisire la terminologia specifica della disciplina; saper collegare esperienze di

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apprendimento con quelle di ambiti diversi; acquisire abilità, conoscenze dimostrando progressi lineari nell’acquisizione di nuovi contenuti, sviluppare capacità di identificare i problemi, affrontare le difficoltà e cambiare i ruoli., conoscere la storia del territorio in cui vivono, conoscere i reparti di un ristorante e l’etica professionale, conoscenza del territorio.

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Corso die Mille 181 – 90100 Palermo – tel. 091 6101012

www.ipsseoapiazza.it – [email protected]

C.F. 97133380820

DETERMINAZICNE ORGANICO ASSISTENTI TECNICI

PER L'ANNO SCOLASTICO 2016-2017

COINSIDERATO che nel prossimo a.s. 2016/2017 si prevede la seguente situazione: Classi

n"114

Tenendo conto della variazione delle classi dovuto alle iscrizioni in forma ufficiale, che ha

considerato la presenza sostanziale di n. 114 classi cosí suddivise:

1° classi n. 30

2° classi n. 24

3° classi n. 22

4° classi n. 22

5à classi n. 16

1° PERIODO DIDATTICO serale n. 5

2° PERIODO DIDATTICO serale n. 2

3° PERIODO DIDATTICO serale n. 1

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N CLASSI AR20 ACCOGL. TURISTICA AR21

N. 30 PRIME N. 4 ORE

SALA/ CUCINA 120 ORE SALA + 120

ORE CUCINA TOT. 240 N. 2 ORE ORE 60

N.24 SECONDE

N. 4 ORE

SALA/ CUCINA

96 ORE SALA + 96 ORE

CUCINA TOT. 192 N. 2 ORE ORE 48

N. 5 TERZE SALA E VENDITA N. 7 ORE TOT. ORE 35

N. 10 TERZE ENOGASTRONOMIA N. 7 ORE TOT. ORE 70

N. 2 TERZE PASTICCERIA N. 9 ORE TOT. ORE 18

N. 5 TERZE RICEVIMENTO N. 7 ORE ORE 35

N. 9

QUARTE

ENOGASTRONOMIA N. 5 ORE TOT. ORE 45

N. 3 QUARTE PASTICCERIA N. 3 ORE TOT. ORE 9

N. 5 QUARTE SALA E VENDITA N. 5 ORE TOT. ORE 25

N. 5 QUARTE RICEVIMENTO N. 5 ORE ORE 25

N. 3 QUINTE SALA E VENDITA N. 4 ORE TOT. ORE 12

N. 7 QUINTE

ENOGASTRONOMIA N. 4 ORE TOT. ORE 28

N. 1 QUINTE PASTICCERIA N. 7 ORE TOT. ORE 45

N.5 QUINTE TURISMO N. 4 ORE ORE 20

N. 5

PRIMO PERIODO DIDATTICO CORSO

SERALE N. 5 ORE

25 ORE SALA + 25 ORE

CUCINA TOT. 50 N. 2 ORE ORE 10

N. 2

SECONDO PERIODO DIDATTICO CORSO

SERALE ENOG N. 8 ORE TOT. ORE 16 CUCINA

N. 1

TERZO PERIODO DIDATTICO CORSO

SERALE N. 5 ORE TOT. ORE 5 CUCINA

TOT. ORE 748 ORE 198

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CLASSI Alimentazione Scienze Chimica Economia Matematica Informatica

LINGUE

Inglese Francese Tedesco

Accogl. Turistica

Sala Cucina

n. 30 PRIME 2 2 2 3 4 2 4 4

n. 24 SECONDE 2 2 2 3 4 2 4 4

N. 5 TERZE SALA E

VENDITA 3 3 2 6 7

N. 10 TERZE ENOGASTRONOMIA

3 3 2 6 7

N. 2 TERZE PASTICCERIA

3 3 2 6 9

N. 9 QUARTE ENOGASTRONOMIA

2 4 3 6 4

N. 3 QUARTE PASTICCERIA

2 4 3 6 3

N.5 QUARTE SALA E

VENDITA 2 4 3 4 5

N. 3 QUINTE SALA E VENDITA

3 5 3 6 4

N. 8 QUINTE

ENOGASTRONOMIA 3 5 3 4 4

N.5 PRIMO PERIODO DIDATTICO CORSO

SERALE

2 1 1 1 3 6 2 4 4

N. 2 SECONDO

PERIODO DIDATTICO CORSO SERALE

2 2 6 1 8

N. 1 TERZO PERIODO DIDATTICO CORSO

SERALE 3 2 6 1 4

N. 5 TERZE ACCOGLIENZE TUR.

2 3 6 7

N. 5 QUARTE

ACCOGLIENZA TUR. 2 5 3 6 5

N. 5 QUINTE ACCOGLIENZA TUR.

2 5 3 6 5

TOTALE ORE X singola classe

36 5 5 44 43 88 23 30 51

Totale ore x disciplina 263 113 113 239 346 598 203 311 421

CONSIDERATO che gli Assistenti tecnici coaudiuveranno l'insegnante per la preparazione delle esercitazioni degli alunni e che gli stessi dovranno provvedere alla pulizia, alla sistemazione e alle piccole riparazioni delle attrezzature e del materiale didattico assegnato a ciascun laboratorio e reparto; CONSIDERATA la complessità di gestione dei laboratori di settore CONSIDERATO che le attività didattiche previste dei laboratori richiedono la presenza di personale A.T. Esperti nella gestione di laboratori, scaturisce la segunet e tabella dei bisogni di assistenti tecnici

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PROFILI PROFESSIONALI ORE % ore x laboratorio N. ASSISTENTI TECNICI

AR20 732 31

AR21+ECONOMIA 442 50,00% 7

AR20 L 01 T72 944 50,00% 20

AR08 CHIMICA E FISICA 489 50,00% 11

AR01 6

POSTI DI ORGANICO ATA

AREA UNITA’ AREA UNITA’

AR20 REPARTO CUCINA 17 DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI 1

AR21 REPARTO SALA-BAR 14 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 17

AR21 REPARTO SEGRETERIA 7 COLLABORATORI SCOLASTICI 29

AR1 CONDUZIONE E MANUT. AUTOVEICOLI 6

AR23 CHIMICA ORGANICA E ALIMENTI 11

AR2 LABORATORIO LINGUISTICO 8

AR02 INFORMATICA 12

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Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali.

L'Istituto beneficia di finanziamenti statali,regionali, provinciali. L’istituto è dotato di spazi laboratoriali per i quali vengono annualmente individuate figure

di coordinamento, che si occupano dell’aggiornamento dei supporti didattici messi a disposizione degli alunni.

LABORATORI TECNOPRATICI TUTTAVIA RISULTANO INSUFFICIENTI

RETE IN VIA DI AGGIORNAMENTO

LABORATORI LINGUISTICI SONO INSUFFICIENTE

LIM MOBILI N°2 INSUFFICIENTE (LIM DA INSERIRE IN TUTTE LE CLASSI PRIME)

PALESTRA INSUFFICIENTE PER IL NUMERO DI ALUNNI

Tutte le classi hanno la possibilità di accesso ai laboratori, sia in orario curricolare che extracurricolare, in relazione agli obiettivi da raggiungere.

Presso l’Istituto sono presenti spazi riservati al prestito di testi dal contenuto coerente con

la tipologia di scuola, laboratori informatici, di cucina, di pasticceria, di sala e bar; nella sede distaccata vi è un laboratorio informatico ed uno odontotecnico.

La gestione del tempo è distribuita sia in orario curricolare (progetti curricolari oltre

interventi di recupero, consolidamento e potenziamento), che extracurricolare. La durata delle lezioni e l’articolazione dell' orario scolastico rispondono alle esigenze di apprendimento degli allievi.

Fondo di funzionamento dell’istituzione scolastica

Il comma 11 della legge 107 regolamenta il fondo per il funzionamento dell’istituzione scolastica, stabilendo che l’erogazione della somma spettante ad ogni istituzione scolastica avverrà tempestivamente ed entro il mese di settembre; la quota erogata sarà a valere per i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre dell’anno scolastico di riferimento. Successivamente le scuole riceveranno comunicazione dal Ministero dell’ulteriore risorsa finanziaria a loro assegnata, relativa al periodo compreso tra il mese di gennaio e il mese di agosto dell’anno scolastico di riferimento, tale somma sarà erogata nei limiti delle risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente entro e non oltre il mese di febbraio dell’esercizio finanziario successivo.

Piano di miglioramento Altro campo obbligatorio all’interno del PTOF, previsto dal comma 14 della legge 107,

è l’allegato Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica così come scaturito dal rapporto di autovalutazione. Il PDM ha una naturale corrispondenza con i contenuti del piano dell’offerta formativa. Le scelte progettuali e i relativi obiettivi formativi sono, difatti, speculari agli obiettivi di processo individuati nel rapporto di autovalutazione.

PTOF, enti locali, territorio

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I rapporti con gli enti locali e con il territorio spettano al dirigente dell’istituzione scolastica, difatti il comma 14 della legge 107, così dispone: “Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti”. Ciò significa che nell’ambito degli obiettivi formativi ritenuti imprescindibili dall’istituzione scolastica e nelle attività progettuali, la scuola fa emergere all’interno del PTOF il legame con il territorio ossia con il contesto culturale, sociale ed economico di appartenenza. In aggiunta al fatto che tale intersecazione con il territorio. Dunque il piano dell’offerta formativa prende in considerazione “la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese”.

Altre iniziative tecniche di primo soccorso (comma 10 della legge 107) attività per assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle

scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate nell’art.5, comma 2 del decreto legge 14 agosto 2013, n.93. (comma 16 della legge 107)

percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e alla valorizzazione del merito

scolastico e dei talenti (comma 29 della legge 107). Tali attività e progetti di orientamento devono essere sviluppati con modalità idonee a sostenere eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (comma 32 della legge 107)

attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di

lavoro sviluppo delle competenze digitali di cui al Piano nazionale per la scuola digitale i cui

obiettivi specifici sono indicati nel comma 58 della legge, destinatari possono essere sia gli studenti che il personale docente e il personale tecnico e amministrativo. Tale previsione trova un riscontro anche

nell’obiettivo formativo lett. h) del comma 7 già citato Il tutto è svolto nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a

legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

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AZIONI DI MIGLIORAMENTO Uni-EN ISO

“Ogni progetto pedagogico richiede uno specifico modello organizzativo”. Le persone, a tutti i livelli, costituiscono l’essenza di un’organizzazione ed il loro pieno coinvolgimento permette di porre le loro capacità al servizio dell’organizzazione. Identificare, capire e gestire un sistema di processi interconnessi, mirati a determinati

obiettivi, migliora l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione. Il miglioramento continuo dovrebbe essere un obiettivo permanente dell’organizzazione. Le decisioni efficaci si basano sull’analisi di dati ed informazioni.

Lo sviluppo del Manuale per la Qualità sono state coordinate dal Polo Qualità di

PALERMO che si qualifica, tra l'altro, per i seguenti percorsi di ricerca-azione:

1. Manuale della Qualità;

2. Qualità d'aula;

3. La Qualità dell'integrazione scolastica.

La qualità della formazione, termine ormai preferito a quello più tradizionale di “educazione”, implica l'individuazione, valutazione e certificazione della:

qualità pedagogica, del percorso di formazione che pone la persona al centro dell'attenzione educativa;

qualità didattica, coerente con i presupposti della qualità pedagogica, si fonda su tre caratteristiche precise: l'orientamento alle competenze, l'apprendere attraverso il “fare” e la pluralità dei contesti di apprendimento.

qualità dei risultati in ambito pedagogico-didattico, attraverso lo sviluppo di buone prassi valutative che aiutano gli allievi a prendere coscienza del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, dei miglioramenti compiuti, delle risorse attivate e delle difficoltà incontrate;

qualità dei risultati in ambito organizzativo, per verificare il raggiungimento degli obiettivi, rivedere le strategie e pianificare le attività attraverso la valutazione e l'autovalutazione dei diversi soggetti coinvolti;

qualità dell'organizzazione, per considerare le istituzioni Scolastiche “luoghi di apprendimento” e “Comunità educative”, organizzate in modo da favorire la partecipazione e l'iniziativa di tutte le parti interessate;

qualità del processo, consente di riflettere sulle modalità attuative dell'azione didattica e/o organizzativa. Si tratta, quindi, di pianificare attività volte al miglioramento sistematico dell'attività formativa.

Per l’attuazione del Sistema Qualità i principali documenti oggetto di elaborazione sono:

1. Manuale della Qualità; 2. Procedure del sistema di gestione per la Qualità; 3. Moduli del sistema di gestione per la Qualità.

Manuale della Qualità

Questo documento assolve alla necessità di presentare l’Istituto, descrivere gli obiettivi di qualità perseguiti, individuare e descrivere i processi operativi soprattutto quelli collegati all’erogazione della formazione.

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Procedure del sistema di gestione per la Qualità

Le intestazioni delle procedure sono identificate almeno da una sigla, dal titolo e dallo stato di revisione (rev nn) e dal n.di pagg.. Le procedure descrivono in dettaglio le attività gestionali necessarie per soddisfare la corretta operatività dei singoli processi. Le procedure, inoltre, possono essere accompagnate da Istruzioni Operative che esplicitano, ad un livello di ulteriore dettaglio, l’operatività collegata al processo.

Moduli del sistema di gestione per la Qualità

La modulistica è identificata dal codice, così come indicato al punto identificazione, che richiama la procedura di riferimento. Ogni modulo, inoltre, riporta lo stato di revisione e la relativa data.

Nell’anno scolastico in corso si intendono attuare le azioni di miglioramento dei

servizi e processi scolastici secondo quanto indicato dallo stesso Manuale della Qualità.

Monitoraggio post-diploma

A partire da questo anno scolastico sarà realizzato un monitoraggio che verifichi la

effettiva scelta ed i risultati ottenuti dagli ex-studenti dell’istituto. Si tratta dell'indagine sul percorso formativo e lavorativo compiuto dai diplomati dopo il conseguimento del titolo. La rilevazione, svolta nel mese di ottobre, riguarderà i diplomati del 2017 indagati ad un anno dal termine degli studi.

Monitoraggio, valutazione e autovalutazione di Istituto

Il monitoraggio e la valutazione acquistano importanza decisiva all'interno di una scuola che progetta e che confronta la propria offerta formativa in ambito nazionale ed europeo. Essi costituiscono strumento indispensabile per il controllo in itinere e il miglioramento continuo.

Una scuola autonoma che progetta in modo innovativo deve rispondere alle

caratteristiche identitarie e di indirizzo e deve dotarsi degli strumenti di misura dell’efficacia della sua azione, in modo da poter apportare le necessarie correzioni sia in itinere che a conclusione delle attività didattiche e dei progetti.

Gli strumenti, le modalità di elaborazione e i risultati relativi al monitoraggio devono

essere disponibili e resi pubblici negli ambiti di interesse. L'attuazione di processi di monitoraggio è di competenza della Funzione strumentale

e della commissione preposta attraverso la costruzione e l’adozione di strumenti e modelli adeguati, il confronto costante con i referenti dei progetti e con i coordinatori dei consigli di classe per la valutazione degli esiti delle attività svolte, la rielaborazione dei dati raccolti, la sistematica osservazione delle criticità e dei bisogni e l’elaborazione delle relative proposte di miglioramento da proporre al Collegio dei docenti.

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La nuova sfida che interessa la scuola è quella di predisporre strumenti efficaci di valutazione e autovalutazione che possano essere utilizzati per il confronto con il Sistema di valutazione nazionale e con i sistemi locali.

I processi di autoanalisi/valutazione sono una risorsa essenziale per lo sviluppo

qualitativo dell'offerta formativa tramite l'introduzione di concetti di riflessione e analisi delle prassi; essi favoriscono la crescita professionale dei docenti e lo sviluppo organizzativo della scuola.

In tale ottica, la scuola verifica e valuta le azioni e gli interventi del piano nei confronti

non solo degli alunni, ma anche nei riguardi delle azioni messe in atto dalla scuola nel suo complesso. Oggetto di autovalutazione sarà anche il PTOF medesimo, che verrà monitorato, per

ciascun capitolo, in merito ai seguenti indicatori:

livello e modalità di attuazione;

vincoli incontrati;

risorse che ne hanno consentito l'attuazione;

livello di partecipazione e condivisione rispetto alle diverse componenti scolastiche;

risultati;

proposte di miglioramento.

Monitoraggio, autovalutazione e valutazione riguarderanno tutte le componenti della scuola: didattiche, organizzative e gestionali nonché gli enti e i soggetti collaboratori.

I questionari destinati a: genitori, insegnanti, personale A.T.A., alunni sono online

pubblicati sul sito della scuola. Il piano delle attività di valutazione e autovalutazione viene approvato dal Collegio dei

docenti all’’inizio di ogni anno scolastico sulla base delle proposte di miglioramento presentate in sede di relazione finale delle attività dell’anno scolastico precedente.

Criteri operativi interni La gestione e l’amministrazione della Scuola sono ispirate ai criteri dell’efficienza,

dell’efficacia, dell’economicità, della trasparenza e della pubblicizzazione secondo gli specifici criteri determinati dal Consiglio di Istituto.

Al fine di attuare le proprie azioni nel rispetto di tali principi, la scuola si è dotata,

ormai da tempo, di una carta dei servizi e di un regolamento interno. Alla gestione concorrono, oltre le figure specifiche indicate nel capitolo

sull’organizzazione, secondo i compiti e le attribuzioni previsti dalla legge: il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva .

Ai fini di garantire partecipazione democratica e relazioni fattive tra le varie

componenti, nella scuola operano altresì, sempre secondo i compiti e le attribuzioni previsti dalla legge, i Consigli di classe, che si riuniscono sia in seduta tecnica che con la presenza della componente genitori e studenti, i dipartimenti disciplinari, il comitato dei coordinatori di dipartimento, le assemblee di classe e, ove le componenti interessate decidessero di attivarli, i comitati degli studenti e dei genitori.

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Le comunicazioni scuola -famiglia

Sono di fondamentale importanza per favorire il successo formativo degli studenti. Le

famiglie sono pertanto sollecitate alla partecipazione attiva, a tutte le occasioni di confronto e informazione che la scuola propone. La scuola comunica con le famiglie attraverso:

Il libretto scolastico dello studente I colloqui individuali I colloqui generali Le comunicazioni di scarso profitto Le valutazioni interquadrimestrali Le valutazioni quadrimestrali Particolare attenzione merita la sottoscrizione del Patto Educativo di

corresponsabilità che viene consegnato e commentato ad ogni alunno all’inizio dell’anno scolastico.

Per facilitare ulteriormente la comunicazione, viene nominato un docente

coordinatore per ogni classe, al quale il genitore può rivolgersi in via privilegiata per avere informazioni sull’andamento generale dello studente

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Piano di Miglioramento (PDM) 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Priorità 1 Traguardi Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. 2 Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso 3 Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità nelle classi

prime Priorità 2Traguardi Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime 2 Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime

1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di processo elencati

Fattibilità (da 1 a 5)

Impatto (da 1 a 5)

Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell'intervento

1 Formazione del personale docente ed A.T.A. 4 3 12 per lo sviluppo delle competenze digitali.

2 Implementare i laboratori e le risorse 3 3 9 tecnologiche funzionali all'apprendimento

nell'anno in corso

3 Individuare criteri di formazione delle 4 3 12 classi che garantiscano equi-eterogeneità

nelle classi prime

4 Progettazione curriculare per competenze 4 3 12 dell'asse linguistico delle classi prime

5 Progettazione curriculare per competenze 5 4 20 dell'asse matematico delle classi prime 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza Obiettivo di processo in via di attuazione Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. Risultati attesi Incremento di pratiche didattiche innovative con l'uso delle tic -incremento dell'efficacia ed efficienza dei servizi funzionali alla gestione della scuola a vari livelli Indicatori di monitoraggio

- percentuale di docenti che sperimentano metodologie didattiche con l'uso delle tic - percentuale di gradimento degli stakeholders sull'efficienza e sull'efficacia dei servizi del personale ATA

Modalità di rilevazione: questionari Obiettivo di processo in via di attuazione

Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso Risultati attesi Incremento del numero delle LIM nei laboratori e nelle classi cablaggio interno della scuola (lan/w-lan) un tablet per classe Indicatori di monitoraggio percentuale di ambienti di apprendimento con presenza di LIM collegamento wi-fi in tutta la scuola percentuale di tablet su numero complessivo degli alunni Modalità di rilevazione: scheda di rilevamento dati Obiettivo di processo in via di attuazione Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità nelle classi prime Risultati attesi: riduzione della dispersione degli alunni di classe prima rispetto all'anno precedente

Indicatori di monitoraggio scarto tra la percentuale degli alunni di classe prima dispersi nell'anno in corso e nell'anno precedente Modalità di rilevazione Compilazione scheda di rilevamento dati interna e scheda osservatorio per la dispersione Obiettivo di processo in via di attuazione Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime

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Risultati attesi Miglioramento degli esiti finali nell'asse linguistico nelle classi prime rispetto alle classi prime dello scorso anno Indicatori di monitoraggio riduzione del numero di debiti degli alunni delle classi prime nelle discipline dell'asse linguistico rispetto allo scorso anno Modalità di rilevazione: scheda di rilevamento dati Obiettivo di processo in via di attuazione Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Risultati attesi Miglioramento degli esiti finali nell'asse linguistico nelle classi prime rispetto alle classi prime dello scorso anno Indicatori di monitoraggio riduzione dei debiti nell'asse matematico degli alunni delle classi prime rispetto allo scorso anno Modalità di rilevazione scheda di rilevamento dati 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Obiettivo di processo Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. Azione prevista creazione nel sito di istituto di spazi dedicati: ai materiali prodotti durante i corsi, guide, documenti (biblioteca virtuale) Effetti positivi a medio termine dematerializzazione dei sussidi didattici condivisione dei materiali Effetti positivi a lungo termine equità dell'accesso alle risorse della istruzione e formazione riduzione della dispersione creazione di e-books di istituto e-learning Obiettivo di processo Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. Azione prevista corsi di formazione per il personale docente sull''uso didattico delle tic Effetti positivi a medio termine Miglioramento del livello di partecipazione degli alunni alle attività didattiche in ottica inclusiva Dematerializzazione dei materiali per la didattica Effetti positivi a lungo termine Miglioramento della qualità dell'insegnamento in un'ottica inclusiva e di personalizzazione; maggiore equità nell'accesso alle tecnologie digitali Obiettivo di processo Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. Azione prevista corsi di formazione per il personale ATA per migliorare l'efficacia e l'efficienza dei servizi funzionali alla gestione della scuola a vari livelli Effetti positivi a medio termine Incremento della dematerializzazione dei documenti ed efficacia della comunicazione funzionale alla didattica e ai rapporti scuola-famiglia; riduzione della dispersione scolastica Effetti positivi a lungo termine Miglioramento della comunicazione scuola-famiglia; riduzione della dispersione scolastica; stabilizzazione di prassi comunicative efficaci con altri enti operanti nel territorio Obiettivo di processo Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso Azione prevista cablaggio della intera scuola con rete LAN/W-LAN Effetti positivi a medio termine potenziamento della rete Internet Obiettivo di processo Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso Azione prevista dotazione di tablet in classe Effetti positivi a medio termine innovazione didattica in ottica inclusiva e di personalizzazione Effetti negativi a medio termine Possibile uso inappropriato delle risorse e rischio di danni/perdita di risorse Effetti positivi a lungo termine cittadinanza digitale attiva innalzamento dei livelli di competenza digitale Obiettivo di processo Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso Azione prevista dotazione di LIM in tutte le classi

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Effetti positivi a medio termine miglioramento e innovazione della didattica Effetti negativi a medio termine Rischio di danni e perdita di risorse Effetti positivi a lungo termine stabilizzazione di una didattica innovativa Obiettivo di processo Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità nelle classi prime Azione prevista uso di software per la formazione classi Effetti positivi a medio termine equo livellamento dei pre-requisiti di partenza incremento della collaborazione con le scuole del I ciclo del territorio creazione di un clima di classe positivo ed efficace Effetti positivi a lungo termine affinamento dello studio dei dati provenienti dalle scuole del I ciclo riduzione della dispersione

scolastica Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime Azione prevista corso di formazione per progettare per competenze Effetti positivi a medio termine innovazione della didattica Effetti positivi a lungo termine pratica stabile della didattica per competenze Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime Azione prevista condivisione di un modello per la progettazione disciplinare Effetti positivi a medio termine facilitazione nel monitoraggio dell'andamento disciplinare di istituto Effetti positivi a lungo termine possibilità di revisionare l'articolazione scalare tassonomica e per competenze degli obiettivi in modo da rispondere ai bisogni reali dell'utenza Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime Azione prevista corso di formazione sulla valutazione disciplinare per competenze e sul SNV Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Azione prevista utilizzare criteri di equi-eterogeneità per la formazione delle classi prime Effetti positivi a medio termine equo livellamento dei pre-requisiti di partenza incremento della collaborazione con le scuole del I ciclo del territorio Effetti positivi a lungo termine affinamento dello studio dei dati provenienti dalle scuole del I ciclo riduzione della dispersione scolastica Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Azione prevista corso di formazione per la progettazione per competenze Effetti positivi a medio termine innovazione didattica Effetti positivi a lungo termine pratica stabile della didattica per competenza Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Azione prevista corso di formazione sulla valutazione disciplinare per competenze e sul SNV Effetti positivi a medio termine condivisione di pratiche di valutazione effettivamente condivise a livello di istituto per l'asse matematico per le classi prime Effetti positivi a lungo termine condivisione di pratiche di valutazione effettivamente condivise a livello di istituto per l'asse matematico nel primo biennio Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Azione prevista condivisione di un modello per la progettazione disciplinare Effetti positivi a medio termine

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facilitazione nel monitoraggio dell'andamento disciplinare di istituto Effetti positivi a lungo termine possibilità di revisionare l'articolazione scalare tassonomica e per competenze degli obiettivi in modo da rispondere ai bisogni reali dell'utenza 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali Obiettivo di processo Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto

Fonte finanziaria

professionali

Docenti 2 corsi di formazione 200 9585 MIUR sull'uso didattico delle

TIC-livello BASE (50h) e

2 corsi di livello

AVANZATO (50h)

Personale 1 Corso di Segreteria 50 1466 MIUR ATA Digitale impegno del

personale ATA

Altre figure Gruppo operativo 60 1050 MIUR

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto Fonte finanziaria

spesa

Formatori 5250 MIUR

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro 500

Obiettivo di processo Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso Impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto

Fonte finanziaria

professionali

Docenti

Personale ATA

Altre figure gestione e 100 1750 miur manutenzione materiali

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto Fonte finanziaria

spesa

Formatori

Consulenti

Attrezzature 55000 miur

Servizi

Altro

Obiettivo di processo Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità nelle classi prime Impegno di risorse umane interne alla scuola

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Figure

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte Costo previsto

Fonte finanziaria

professionali

Docenti individuare ed utilizzare 50 875 miur criteri di equi-

eterogeneità per la

formazione delle classi

prime uso di software

da parte della

commissione classi

Personale ATA

Altre figure

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto Fonte finanziaria

spesa

Formatori 0

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro

Obiettivo di processo

Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime

Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria

professionali

Docenti 1 corso di formazione 30 Progettazione

curriculare per

competenze dell'asse

linguistico delle classi

prime

Personale impegno del personale 60 880 miur ATA ATA

Altre figure

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto Fonte finanziaria

spesa

Formatori 1500 miur

Consulenti

Attrezzature

Servizi

Altro 150 miur

Obiettivo di processo

Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime

Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure Tipologia di attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria

professionali

Docenti 1 corso di formazione 30 Progettazione

curriculare per

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competenze dell'asse matematico delle classi

prime

Personale impegno del personale 60 880 miur ATA ATA

Altre figure

Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto Fonte finanziaria

spesa

Formatori 1050 miur

Consulenti 0

Attrezzature 0

Servizi

Altro 150 miur

3.2 Tempi di attuazione delle attività

Obiettivo di processo

Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali.

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

corso di azione formazione

sull'uso

didattico

delle TIC-

livello

BASE (50h)

corso di azione formazione

sull'uso

didattico

delle TIC-

livello

AVANZATO

(50h)

Corso di azione Segreteria

Digitale

Obiettivo di processo

Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso

Tempistica delle attività

Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu

LIM nelle azione classi

prime 1

tablet per

classe

(tutte le

classi)

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uso di azione azione software (in

per la corso)

formazione

classi

individuare azione azione criteri di (in

equi- corso)

eterogeneità

per la

formazione

delle classi

prime

Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime Tempistica delle attività Inizio attività settembre Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Tempistica delle attività Inizio attività settembre 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni Obiettivo di processo Formazione del personale docente ed A.T.A. per lo sviluppo delle competenze digitali. Data di rilevazione 10/01/2017 Indicatori di monitoraggio del processo: Diminuzione di operazioni su cartaceo diminuzioni di errori e/o di omissioni nella gestione dei dati Strumenti di misurazione Rilevazione della quantità di carta richiesta in magazzino Focus group Obiettivo di processo Implementare i laboratori e le risorse tecnologiche funzionali all'apprendimento nell'anno in corso Data di rilevazione 21/02/2017 Indicatori di monitoraggio del processo: uso agevole degli strumenti/attrezzature e efficacia del servizio di assistenza e manutenzione Strumenti di misurazione: questionario Obiettivo di processo Individuare criteri di formazione delle classi che garantiscano equi-eterogeneità nelle classi prime Data di rilevazione 20/10/2015 Indicatori di monitoraggio del processo: equo livellamento dei prerequisiti in entrata delle classi prime Strumenti di misurazione: test di ingresso Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse linguistico delle classi prime Data di rilevazione 20/06/2017 Indicatori di monitoraggio del processo Percentuale di miglioramento degli esiti finali in italiano rispetto ai risultati ottenuti nell'anno precedente Strumenti di misurazione esiti finali primo e secondo quadrimestre Obiettivo di processo Progettazione curriculare per competenze dell'asse matematico delle classi prime Data di rilevazione 20/06/2017 Indicatori di monitoraggio del processo: percentuale di miglioramento degli esiti finali in matematica rispetto ai risultati ottenuti nell'anno precedente Strumenti di misurazione esiti primo quadrimestre e secondo quadrimestre 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

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In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola Momenti di condivisione interna consigli di classe e riunioni dei dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti Persone coinvolte: NIV Docenti Strumenti: schede questionari circolari presentazioni/grafici 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola Metodi/Strumenti Sito della scuola Seminari interni archivio digitale Destinatari docenti personale ATA Tempi maggio-giugno Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno Metodi/Strumenti: seminario territoriale Destinatari delle azioni: genitori associazioni aziende enti Tempi: maggio Il Piano presente di Miglioramento tiene conto degli obiettivi prioritari indicati dal c.7 della L107/2015 e in particolare a quanto espresso alle lettere a), b), h), i), l),m), o),p). Le sezioni 4 e 5 del PDM rimangono ‘aperte’ e sensibili ad opportuna verifica e autoanalisi. 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo

Nome Ruolo

genitore Cinzia Billa Maria Alfonsa Di Simone Anna Maria Docenti Giallombardo Serafina Sallemi Giovanni Intravaia

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PIANO DI INNOVAZIONE DIGITALE (triennio 2016-19)

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) – adottato con Decreto Ministeriale n. 851 del 27 ottobre 2015 – prevede tre grandi linee di attività, a cui si affiancano sommariamente alcuni orientamenti applicativi, in merito a:

1) STRUMENTI (in termini pratici analisi, modalità di utilizzo e miglioramento delle dotazioni hardware e software presente in istituto, nonché della rete utilizzata; rimodulazione degli spazi in base alla didattica digitale, dematerializzazione, partecipazioni a bandi sulla base delle azioni del PNSD);

2) CURRICOLO (attività didattiche svolte con nuove metodologie che utilizzano

principalmente strumenti digitali, realizzazioni di curricula verticali per la costruzione di competenze digitali di alunni e docenti, calati nelle discipline);

3) FORMAZIONE (per gli studenti e famiglie sulla cittadinanza digitale,

autoformazione e aggiornamento docenti sulle possibilita che offre il digitale).

Preso atto della validità dei suddetti “suggerimenti” in merito ai punti precedenti, l’istituto condivide e si impegna a realizzarne gli obiettivi fattibili nel triennio 2016-19. PASSI GIA’ COMPIUTI:

1) Individuazione e nomina dell’animatore digitale

A tal fine, facendo riferimento alla nota 17791 del 19 novembre 2015, considerato che ogni scuola doveva individuare entro il 10 dicembre un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni del PSND, il collegio docenti, su suggerimento del D.S., ha designato il prof. LA CAVERA Antonio quale Animatore Digitale dell’IPSSEOA Pietro Piazza di Palermo per il triennio2016-19. Il docente individuato è già Funzione strumentale per la comunicazione via web nell’Istituto tramite il sito scolastico e ha espletato un corso sull’uso del CMS Joomla nell’anno scolastico precedente.

2) Individuazione delle modalità operative

Le azioni rivolte alla attualizzazione del piano digitale nella scuola sì devono costruire con degli obiettivi realizzabili per ciascun anno del triennio. Obiettivi che riguardano i tre ambiti di attuazione già detti.

Una scuola digitale, che lavori nel e col digitale, deve rivolgere la sua attenzione

soprattutto alle metodologie didattiche, alle strategie usate con gli alunni in classe, all'educazione dell'utilizzo degli strumenti digitali e allo snellimento di procedure e prassi burocratiche che riqualificano il cittadino non più in chiave esclusivamente fisica, ma anche digitale.

La tecnologia digitale avanzata, l’uso di devices sempre più performanti alla portata di

tutti e la continua connessione all’universo digitale tramite internet per accedere a informazioni e servizi è una realtà che ormai compenetra la nostra società ed e continuamente utilizzata nella quotidianità a tutti i livelli.

Pertanto si possono individuare in ambito scolastico due linee principali di azione: una

di tipo strettamente didattica e un'altra di tipo amministrativa.

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Per quanto riguarda l'aspetto strettamente didattico, il piano digitale prevede una diversificazione di interventi volti principalmente a determinate categorie di soggetti attori del panorama scolastico:

Il primo anno 2016/2017 le azioni mirate interesseranno principalmente il corpo

docente, nell'anno 2017/2018 particolare attenzione sarà dedicata gli alunni, mentre nell'ultimo anno del triennio 2018/2019 saranno coinvolte le famiglie degli alunni.

Non bisogna dimenticare, però, il fatto che durante il triennio ci saranno degli obiettivi

trasversali da conseguire che riguardano l'ambito prettamente amministrativo dell'Istituto, quali adozioni di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione dei dati, una organizzazione scolastica funzionale con ruoli e compiti ben definiti, una formazione del personale amministrativo e tecnico adeguata, ma, soprattutto, il potenziamento delle infrastrutture di rete, per favorire l’avvio del registro digitale e la dematerializzazione cartacea.

Per rendere fattibile il piano, bisogna elaborare ed esplicitare obiettivi a brevissimo

termine, medio e a lungo termine nel prossimo triennio. A tal fine l’animatore digitale sarà affiancato innanzitutto dal dirigente scolastico e dal

DSGA con il quale costituire una sorta di cabina di regia che verifichi e renda operative le linee dettate da codesto piano e da una commissione per l'attuazione del piano digitale composta da un gruppo di docenti motivati che già padroneggiare e utilizzano il digitale nella loro prassi didattica per formarsi e formare.

PASSI DA COMPIERE DURANTE IL TRIENNIO

Per quanto riguarda l’ambito STRUMENTI di questo PD (Piano Digitale), gli obiettivi da realizzare riguarderanno nello specifico i suddetti interventi:

ACCESSO E USO DELLA RETE:

Portare la fibra ottica e/o banda ultra larga in tutto l'Istituto.

Cablare tutto l'istituto con collegamento Wi-Fi, LAN e/o W-Lan.

Curare gli spazi per l’apprendimento, creando ambienti adatti per lo svolgimento della didattica digitale;

Elaborare linee guida per politiche attive di bring your own device (BYOD);

Ripensando l'Istituto e l'edilizia scolastica in chiave innovativa.

IDENTITA’ DIGITALE

Creare un profilo digitale per ogni studente e ogni docente.

Adottare un unico sistema integrato di accesso per studenti, per docenti e per tutto il personale ATA alla piattaforma informativa e didattica di istituto (SITO WEB, MOODLE, EDMODO, GOOGLE APP).

AMMINISTRAZIONE DIGITALE

Creare il registro elettronico.

Rendere l'amministrazione della scuola più attiva in ambito digitale per facilitare i contatti fra istituto e pubblico.

Avviare il processo di dematerializzazione cartacea.

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Per quanto riguarda l’ambito CURRICULARE (competenze e contenuti didattici), gli obiettivi operativi da realizzare sono i seguenti:

Elaborazione di progettazione didattica per competenza degli studenti legata al

mondo digitale:

Avviare scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate.

Predisporre una didattica innovativa che miri all’utilizzo delle nuove tecnologie

Collegare il mondo digitale con quello della imprenditorialità e del lavoro creando e curando un alternanza scuola lavoro volta a sviluppare una impresa digitale.

Elaborare un piano di carriere digitali tramite e-portfolio di docenti e alunni.

Per quanto riguarda l’ambito FORMATIVO (personale scolastico e genitori), gli obiettivi operativi da realizzare sono i seguenti:

Corsi per il personale in servizio sull'innovazione della didattica in chiave digitale.

Facilitare la nuova formazione per i docenti neoassunti.

Creazione di un osservatorio per la scuola digitale.

Monitoraggio dell'intero piano digitale.

Ricercare accordi territoriali per potenziare l'applicazione del piano digitale.

Partecipazione ai bandi pubblici e a iniziative private volte a potenziare il PNSD in istituto.

PREPARAZIONE OPERATIVA

Nel corso del presente anno scolastico, in preparazione all'applicazione del piano digitale a partire dall'anno scolastico 2016/2017, è necessario somministrare un questionario ai docenti per rilevare le esigenze di formazione digitale, quindi monitorare le attività e rilevare il livello di competenze digitali acquisite dai docenti al fine di creare dei corsi di formazione legati al progetto d'istituto per quanto riguarda le tecnologie digitali per l'apprendimento e la progettazione per competenze.

A partire dall'inizio dell'anno scolastico 2016/17 sarà importante pubblicizzare e

socializzare le finalità del Piano nazionale della scuola digitale con alunni e genitori tramite il sito della scuola.

Nel contempo sarà necessario individuare e creare un team di docenti motivati che

vogliono operare con una didattica innovativa nelle proprie classi in modo sperimentale.

AVVIO DEL PIANO

Nella prima annualità del piano digitale questi docenti dovranno essere adeguatamente formati sulla pratica didattica delle social classroom e della flipped classroom.

Il suddetto team di docenti dovrà anche imparare ad utilizzare Moodle e/o Edmodo

come classe virtuale, nonché le app di Google per la scrittura collaborativa. Il tutto dovrà portare a nuove attività didattiche progettuali sperimentate già, se

possibile, nel corso dell’a. s. 2016/17. A partire dalla seconda annualità dopo un primo monitoraggio raccolta delle pratiche

didattiche innovative derivati dei corsi dell'anno precedente a cura della commissione digitale, si procederà a un corso formativo in stile workshop per tutti i docenti inerente l'utilizzo di testi digitali, l'adozione di metodologie didattiche innovative, l'utilizzo di PC

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tablet LIM nella didattica quotidiana e strumenti e metodologie per l'inclusione degli studenti con bisogni speciali e di origine straniera.

Poiché nella seconda annualità si concentrerà l’attenzione sugli studenti, dovrà essere

curata la loro formazione digitale attraverso l'utilizzo didattico di social network, PC, dispositivi elettronici personali nelle varie attività didattiche e programmare incontri sull'uso corretto di Internet e dei social media e dei pericoli da essi derivanti.

In contemporanea si creerà uno sportello permanente fisico e digitale per assistenza

legata alla nuova didattica per docenti e alunni. Gli insegnanti di matematica, in particolare, dovranno promuovere lo sviluppo e la

diffusione del pensiero computazionale negli alunni facendo uso del coding nella didattica (SCRATCH).

L'esperienza digitale degli alunni convoglierà nella stesura di un e-portfolio di ogni

studente per la registrazione delle attività svolte durante il processo di sviluppo delle competenze e per evidenziare le certificazioni acquisite.

La Terza annualità riguarderà il coinvolgimento dei genitori, mediante la loro

partecipazione alle classi virtuali create tramite apposite piattaforme come Edmodo, Moodle e altri, come osservatori e fruitori della nuova metodologia didattica, laddove i docenti produrranno dispense e materiale didattico da condividere non solo agli stessi studenti, ma anche alle loro famiglie. Questo ampliamento formativo con contenuti educativi attingibili dagli stessi genitori promuove non solo una efficace forma di acculturamento, ma l’istituto si prepara e proietta anche nel mondo della formazione a distanza (FAD).

A fine di questo percorso triennale la Commissione valuterà il successo degli obiettivi

proposti suggerendo e apportando le eventuali e necessarie modifiche in merito.

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Corso serale Percorso di secondo livello per adulti

In nostro Istituto, in rete con il CPIA 1 di Palermo, eroga il secondo livello di

formazione prevista e regolata dall'art. 4, comma 1, lett. B del d.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263, il quale nel suo complesso disciplina i nuovi percorsi di istruzione per gli adulti, il cui assetto didattico complessivo prevede due livelli.

Il percorso è articolato in tre periodi didattici: il primo periodo didattico corrisponde

al primo biennio, il secondo periodo didattico al secondo biennio, mentre il terzo anno corrisponde al quinto anno.

Il percorso serale per adulti è stato attivato nella nostra scuola con lo scopo di offrire

una nuova opportunità di successo che permetta agli studenti lavoratori o, comunque, non più in età scolastica di completare la loro identità professionale durante tutta la vita (in accordo al paradigma del long life learning).

La filosofia del percorso è quella di superare i modelli e le metodologie rigide applicate

all'utenza diurna, realizzando un percorso flessibile che valorizzi l'esperienza di cui sono portatori gli studenti-lavoratori del serale, e che integri il loro sapere e la loro cultura di partenza, stimolando e incoraggiando la ripresa degli studi per un positivo rientro nel percorso formativo.

L'erogazione dell'offerta formativa avviene in linea con la riforma dei corsi per adulti

delineata nel DPR 263 del 29/10/12, pubblicato sulla GURI n. 47 del 25/02/13, nonché le successive linee guida e circolari emanate dal Miur e dall'Usr per la Regione Sicilia.

L'indirizzo attivo nel percorso serale di secondo livello serale per l’a.s. 2017/2018 è

quello di Enogastronomia Nell’a.s. 2017/2018, sono attive 5 classi nel corso serale 2 classi/gruppi per il "Primo

periodo didattico", 2 classe/gruppi per il "Secondo periodo didattico" ed 1 classe/gruppo per il "Terzo periodo didattico"

Gli obiettivi al cui raggiungimento si mira, nonché le strategie e le metodologie ad essi

finalizzati, di cui ci si avvale nello svolgimento del percorso sono i seguenti: elevare il livello d'istruzione personale di ciascun allievo attraverso la

personalizzazione e la flessibilità dei percorsi; ridurre la dispersione scolastica; innalzare i livelli di apprendimento nell’area delle competenze chiave; migliorare la

qualità del servizio scolastico; garantire l’acquisizione dei saperi e delle competenze per il pieno sviluppo della

persona, per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e per il diritto alla formazione; consentire scelte adeguate alle proprie aspettative e capacità; perseguire il successo

scolastico, con il conseguimento di un diploma; garantire la valenza degli interventi e la loro ricaduta effettiva sul curricolo; favorire nuovi modelli di insegnamento capaci di collocare lo studente al centro del

suo processo di apprendimento e di orientarlo dal punto di vista personale e formativo;

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creare un ambiente formativo, di apertura e disponibilità, che promuova in ciascun individuo interessi e desiderio di nuove conoscenze;

potenziare le capacità di partecipare consapevolmente e attivamente ai valori della

cultura e della società; orientare i corsisti ad individuare e sfruttare le proprie capacità e attitudini; rafforzare

la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi con gli altri; favorire la capacità di relazionarsi all'interno di culture diverse per venire incontro ai

bisogni del territorio; In funzione di quanto sopra evidenziato, sul piano operativo gli interventi sono volti a: individuare azioni formative di continuità e di orientamento che, nell’ambito degli

strumenti propri dell’autonomia didattico-organizzativa, forniscano competenze disciplinari e trasversali comuni ai diversi curricoli;

riprogettare il percorso non solo sotto il profilo organizzativo, ma anche rispetto ai

contenuti delle discipline modificandone sia l’approccio metodologico sia la scansione e il peso degli argomenti per privilegiare gli aspetti più tipicamente strumentali e trasversali (di tipo logico e comunicativo, di contesto, di astrazione, di rappresentazione ecc.);

dedicare maggiore attenzione all’accoglienza, alla diagnosi delle competenze, al

sostegno, alla rimotivazione anche attraverso il ricorso a materiali appositamente prodotti (progetti di accoglienza, test di ingresso, schede diagnostiche, griglie di osservazione, ecc.) e ad una mirata attività di coinvolgimento dei docenti;

organizzare la didattica per moduli che, consentendo il massimo grado di elasticità

all’insegnamento, permetta in particolare l’adattabilità del percorso ad esigenze diversificate e costituisca spazi fisiologici ad interventi diretti a fornire sostegno metodologico utile al processo di auto-orientamento;

attivare percorsi formativi individualizzati per la promozione delle eccellenze, al fine

di valorizzare ed incrementare le capacità degli studenti con un alto livello di apprendimento. Attesa la specificità dell’utenza, contraddistinta da bisogni formativi differenziati, la

normativa di riferimento per il percorsi di secondo livello dell’Istruzione degli Adulti consente la predisposizione di percorsi di apprendimento flessibili, compreso un accesso più ampio all’istruzione superiore per le persone che ne sono prive.

Lo studente e la scuola, inserita nella rete CPIA1 di Palermo, stipulano un “Patto

formativo individuale”, un documento in cui sono raccolte le conoscenze dello studente, le sue capacità e le competenze formali, non formali ed informali e viene quantificato il monte ore che deve essere svolto da ciascun corsista. Attraverso tale strumento si attua un approccio diverso all’esperienza maturata dall'alunno nel corso della sua esperienza.

Attraverso l’accertamento delle competenze in ingresso in relazione ai risultati attesi

di apprendimento ciascun corsista sottoscrive un patto formativo personalizzato, contenente la indicazione delle competenze attese e la specifica quantificazione di un monte orario per ciascuna disciplina, le cui modalità di erogazione sono svolte in parte anche a distanza, come consentito dalla normativa.

I corsisti seguono piani di studi personalizzati, volti al raggiungimento del monte ore

fissato dalla normativa vigente, in via principale dall’art. 4 c.5. lett. B, ossia il 70% delle ore

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del corrispondente corso diurno e tenuto conto dei quadri orari individuati con circolare ministeriale del 14/4/2014 n. 36 e succ. mod..

La programmazione per le singole discipline avviene per Unità Di Apprendimento

(UDA), una parte delle quali, pari ad un massimo del 25% del monte ore di ciascuna UDA, come consentito dalla normativa, viene erogata a distanza (formazione a distanza – FAD) con l'utilizzo di cloud, quali drive e dropbox, nonché di piattaforme didattiche online, quali Edmodo e Moodle, che consentono uno scambio continuo tra docenti e discenti.

Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì (sabato libero) nella fascia oraria dalle

16:00 alle 22:00, da 50 minuti ciascuno con ricreazione dalle 19:25 alle 19:35. I dieci minuti per ogni ora sono recuperati dai docenti nel rispetto del monte ore persona, in attività di recupero per i corsisti del monte ore delle UDA o in attività potenziamento o di autoaggiornamento.

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IPSSEOA “PIETRO PIAZZA” – Palermo a.s. 2016/2017

Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: Sede Centrale n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 162

minorati vista 2

minorati udito 10

Psicofisici 150

disturbi evolutivi specifici 39

5. DSA 39

6. ADHD/DOP 0

7. Borderline cognitivo 0

8. Altro 0

svantaggio 29

Socio-ambientale 25

Linguistico-culturale 4

Disagio comportamentale/relazionale 0

Altro 0

Totali 226

7,8% su popolazione scolastica 2884

N° PEI redatti dai GLHO 162

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 48

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 20

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate SI

Assistenti igienico - personali Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Assistenti Autonomia Attività laboratoriali integrate SI

Funzioni strumentali SI

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni SI

Docenti tutor CIC SI

Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

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Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati SI

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di scuole SI

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in X

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rapporto ai diversi servizi esistenti;

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Il GLI (formato da docenti coordinatori e non delle classi che fanno parte dello staff della Presidenza, funzione strumentale sostegno (anche referente DSA e BES, funzione strumentale dispersione), effettua: la rilevazione dei BES,raccoglie la documentazione, offre consulenza ai colleghi, monitorizza periodicamente le pratiche inclusive della didattica programmate e aggiorna eventuali modifiche ai PDP e ai PEI alle situazioni in evoluzione, monitorizza il grado di inclusività dell’Istituto. In particolare i docenti di sostegno intervengono in situazioni ricorrenti ed emergenti facendo particolare attenzione a discipline “sensibili”, alla luce di una flessibilità didattica che deve essere alla base della programmazione. I docenti curriculari intervengono attivando una programmazione di attività che prevede sia misure compensative che dispensative, nonché modalità diverse di lavoro: apprendimento cooperativo (per piccoli gruppi), didattica laboratoriale, per problemi reali. Al fine di incrementare i livelli d’inclusività si predispone: 3. Nel caso di alunni con disabilità l’istituto li accoglie organizzando le attività didattiche ed educative

attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente.

4. Nel caso di alunni con DSA(Legge 170 dell’ 8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) occorre distinguere: per gli alunni già accertati con certificazione si prevede la redazione di un PDP (da compilare in sede di C.d.c. entro il mese di Novembre; se l’accertamento si ha o si fa presente successivamente, il PDP va comunque redatto entro il primo quadrimestre) da monitorare nel corso dell’anno scolastico; per gli alunni a rischio DSA è prevista la somministrazione di strumenti didattici che possano evidenziare un sospetto e, dopo il colloquio con la famiglia, indirizzare l’alunno alle ASP di appartenenza per la formulazione della diagnosi.

5. Nel caso di alunni con altri disturbi evolutivi specifici, e precisamentedeficit del linguaggio; deficit delle abilità non verbali; deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico):

6. (qualora non previsto dalla legge 104) ecc., se in possesso di documentazione clinica, si procederà alla redazione di un PDP; qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata, il Consiglio di classe dovrà motivare opportunamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.

Nel caso di alunni con svantaggio socio-ambientale, la loro individuazione avverrà sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche e gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.

Nel caso di alunni con svantaggio linguistico e culturale,sarà cura dei Consigli di classe individuarli sulla base di prove in ingresso ed indirizzarli a specifiche attività che ne favoriscano l’inclusione organizzate

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nell’Istituto. In tutti i casi in cui non sia presente una certificazione clinica, i Consigli di classe potranno fruire di una scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali, la qualecostituisce il punto di partenza nella presa in carico “pedagogica” da parte della scuola dell’alunno con BES; essa viene redatta dal Consiglio di Classe, con il

supporto del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione. L’inclusione di alunni con BES comporta quindi l’istituzione di una rete di collaborazione tra più soggetti, e precisamente: La scuola che, attraverso il Dirigente Scolastico, che dirige e coordina tutta l’attività, prende visione del PDP e lo firma, il Referente per la disabilità, il Referente DSA , il Referente che nei propri settori svolgono competenze di tipo organizzativo, consultivo, progettuale e valutativo, i Docenti per le attività di sostegno, con funzione di mediazione fra tutte le componenti del Consiglio di classe coinvolte nel processo di

integrazione, i Coordinatori di classe, che sono corresponsabili della documentazione, i Docenti che scelgono le metodologie, gli strumenti compensativi e le misure dispensative, il Personale ATA, ha il compito di:

Implementare una procedura interna di segnalazione del disagio, basata su una prima osservazione da parte dei docenti di classe e sull’intervento successivo delle figure interne di riferimento (Funzioni Strumentali, Dirigente, psicopedagogista, ecc.);

Effettuare l’osservazione e fornire, attraverso strumenti di rilevazione (relazioni, schede, ecc.) gli

elementi necessari all’avvio degli interventi; Sensibilizzare la famiglia a farsi carico del problema, elaborando un progetto educativo condiviso e

invitandola a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi (ASL e/o servizi sociali).

La ASP che:

Si occupa, su richiesta dei genitori, degli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo, globali e

specifici, comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici attraverso funzioni di valutazione e di presa in carico;

Redige, sulla base della valutazione, certificazioni cliniche ed elabora i profili di funzionamento previsti entro i tempi consentiti;

Risponde agli adempimenti previsti dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e all’inclusione scolastica;

Fornisce, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, la consulenza ai docenti degli alunni

segnalati sulla base dei risultati della valutazione; Elabora la modulistica aggiornata alla legislazione vigente per le diverse tipologie di disturbi con

incluse, laddove possibile, orientamento e/o linee guida all’intervento; Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della

collaborazione della famiglia.

Il Servizio Sociale che:

Riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile a incontrare la famiglia presso la sede del servizio;

Su richiesta della famiglia, valuta la possibilità e la fattibilità di attivazione di tutti gli strumenti a sostegno della genitorialità disponibili, in continuo coordinamento con la scuola;

Qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, attiva la procedura per l’eventuale assegnazione di assistenti;

Qualora la famiglia dimostri una particolare resistenza o emergano elementi che possano far supporre l’esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria, attiva autonomamente o su segnalazione della scuola le procedure previste.

La Famiglia che:

Viene chiamata a farsi carico della situazione, eventualmente sottoscrivendo un contratto formativo personalizzato e iniziando un percorso condiviso che può anche prevedere l’accesso ai servizi (ASP e/o servizi sociali).

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Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Oltre ai corsi di formazione e di aggiornamento che saranno organizzati all’esterno dell’Istituto, si prevede di effettuare corsi di formazione su tematiche CAA (COMUNICAZIONE ALTERNATIVA AUMENTATIVA). Nel corso dell’anno scolastico sono stati effettuati i corsi di formazione su tematiche BES (Alunni BES: promuovere e

condividere strategie efficaci di accoglienza e di insegnamento/apprendimento) e Primo soccorso. Tali corsi devono mirare all’acquisizione di modalità e tecniche di intervento didattico per il potenziamento delle abilità strumentali, anche grazie all’uso delle nuove tecnologie per la didattica. La formazione e/o l’aggiornamento coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado che fanno parte della rete del CTRH sede nel nostro Istituto e si avvarrà di consultazione di materiale bibliografico ed informatico, software e banche dati in rete. Successivi corsi possono essere previsti su tematiche via via emergenti nel corso dell’anno scolastico, tenendo

anche conto degli alunni in ingresso, delle future rilevazioni o delle evoluzioni di situazioni esistenti e in itinere.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Valutare un alunno in difficoltà coinvolge in modo responsabile sia il singolo docente che il Consiglio di classe nella sua interezza. La difficoltà sta nel comprendere gli effettivi obiettivi raggiunti senza pretendere risposte non adeguate alle condizioni di partenza. L’incremento dell’inclusività porterà a rivedere anche la valutazione, in primo luogo stabilendo i livelli essenziali

e/o irrinunciabili che si dovranno raggiungere con le prassi inclusive. In particolare per i disabili si tiene conto dei risultati conseguiti nelle varie aree e si attuano deroghe per le bocciature e validazione anno anche se il numero delle assenze ha superato il limite stabilito. Per i DSA si effettueranno valutazioni che privilegiano le conoscenze e le competenze di analisi, sintesi, collegamento e procedimento (nel caso di discalculia) piuttosto che la correttezza formale e il calcolo. Saranno previste verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per le lingue straniere). Si farà uso di strumenti e mediatori didattici nelle prove di verifica sia scritte che orali (mappe concettuali, schemi, formulari, calcolatrice).

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola; Alla base del piano esiste un modello di flessibilità che deve vedere inclusi soprattutto i docenti di sostegno, effettuando un lavoro di osservazione degli insegnanti nelle reciproche attività didattiche e successivamente scambiando momentaneamente i ruoli. Il docente è di sostegno alla classe, prima ancora che dell’alunno, pertanto il suo orario deve tener conto dell’orario delle discipline, ma anche degli eventuali momenti dove i gruppi di lavoro e quelli laboratoriali sono fondamentali nell’attività didattica. Ragion per cui l’orario del docente di sostegno viene sottoposto alla visione e accettazione dei C.d.c. e può essere soggetto a modifiche nel corso dell’anno scolastico.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti La scuola continuerà ad usufruire dei servizi messi a disposizione dalla Città Metropolitana ex Provincia avvalendosi delle figure previste (assistenti igienico-personali, assistenti all’autonomia e alla comunicazione), nonché del servizio trasporto, a supporto a tutte le attività finalizzate all’inclusività. Inoltre la scuola continuerà ad avvalersi dello sportello CIC con l’ausilio della psicologa esterna e di volontari in possesso di competenze specifiche. Supporto GOSP con la pedagogista dell'osservatorio di appartenenza contro la dispersione scolastica.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La responsabilità formativa deve essere condivisa anche con la famiglia, prima titolare del compito relativo alla cura e all’educazione del ragazzo. Essa inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PDP e si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti del Consiglio di classe e il coordinatore di classe. La corretta e completa compilazione dei PDP e la loro condivisione con le famiglie sono passaggi indispensabili alla gestione dei percorsi personalizzati e al rapporto con le famiglie stesse. Queste devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei figli anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa, in particolare nella gestione dei comportamenti e nella responsabilizzazione degli alunni rispetto agli

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impegni assunti.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Una cultura inclusiva deve tener conto delle diversità come risorsa. Il curriculo non deve ritenersi solo cognitivo ma anche motorio espressivo. Alcune disabilità potenziano altre abilità ed è bene che il docente favorisca il loro potenziamento facendo assumere agli alunni ruoli tutoriali nei lavori di gruppo strutturati appositamente allo scopo di usufruire di queste abilità. Lo sviluppo di un curriculo deve tenere conto dei vari stili di apprendimento e la didattica inclusiva utilizza: tutoring, gruppi cooperativi, didattica di problemi reali, adattamento delle discipline ai bisogni reali dell’alunno. Considerato la presenza all’interno dell’Istituto di alunni stranieri, si prevede di pianificare un corso di Didattica interculturale/italiano L2.

Valorizzazione delle risorse esistenti L’Istituto ha già una consolidata tradizione nell’accoglienza di alunni disabili e, da alcuni anni, nell’accoglienza di alunni con DSA. La nostra scuola ha da sempre valorizzato le risorse esistenti sia professionali che strutturali e intende sfruttare tali esperienze per favorire l’inclusività. Si può usufruire delle aule di informatica fornite di LIM. Essendo fondamentale nella didattica inclusiva la didattica laboratoriale è chiaro che la valorizzazione di queste strutture resta di prioritaria importanza.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Nell’Istituto sono già presenti gli assistenti ai materiali e alla gestione delle tecnologie di supporto. Si auspica: il potenziamento della biblioteca scolastica con acquisizione di audio libri e testi in forma digitale e la collaborazione di associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Nell’ accoglienza per gli alunni con BES: In base ai diversi bisogni educativi evidenziati si cerca di individuare il corso di studi più adatto all’alunno. 7. Formalizzata l’iscrizione, Il referente per le attività di sostegno, o referente DSA, o referente BES, incontra

i genitori dell’alunno per formulare progetti per l’integrazione e, a seguito della verifica della documentazione pervenuta, procede all’attivazione di risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta assistenti igienico personale, assistenti all’autonomia e comunicazione, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc…) e predispone, all’inizio dell’attività scolastica, tutte le attività volte ad accogliere l’alunno.

8. Il referente informa il Consiglio di classe sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASP, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione.

Nell’ambito delle attività di alternanza scuola lavoro, di stage e di orientamento in uscita si progetteranno attività che tengano conto delle peculiarità specifiche dell’alunno in collaborazione dei docenti delle discipline tecnico-pratiche. In riferimento alle ore da svolgere nell’attività di alternanza scuola lavoro, per gli alunni disabili con programmazione differenziata, saranno stabilite da ogni singolo Cdc.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 09/06/2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 03/07/2017

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Allegato 1 Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema

educativo di istruzione e formazione per gli Istituti Professionali

1. Premessa

I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come modificato dall'articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40. Essi sono finalizzati al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore.

Gli istituti professionali costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale, dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa,che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all'articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/2005.

II profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base

di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.

In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all’articolo 8, comma 6, del presente regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EuropeanQualifications Framework-EQF).

L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico sociale.

Gli studenti degli istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l'uso sistematico di metodi che, attraverso la personalizzazione dei percorsi, valorizzano l'apprendimento in contesti formali, non formali e informali.

Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico-economico.

Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali la scelta metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.

I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi

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di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.

Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti

competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di:

agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione,in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali;

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali;

riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento;

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale,

anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;

comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi;

utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi;

padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;

-individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;

utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;

compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente;

partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

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Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali,

sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

svolgere la propria attività operando in équipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore industria e

artigianato

II profilo del settore industria e artigianato si caratterizza per una cultura tecnico professionale, che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche,

economiche, tecnologiche e artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali sia ai mutamenti delle condizioni di vita;

utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nella normativa di riferimento;

applicare le normative che disciplinano i processi produttivi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi, per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità;

svolgere la propria attività operando in équipe, integrando le proprie competenze all'interno di un dato processo produttivo;

riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi assicurando i livelli di qualità richiesti;

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riconoscere e valorizzare le componenti creative in relazione all'ideazione di processi e prodotti innovativi nell'ambito industriale e artigianale;

comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche, ambientali dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e artistiche.

Strumenti organizzativi e metodologici

percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli

assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di accrescere il suo valore in termini di occupabilità.

L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, anche al fine dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di sussidiarietà d'intesa con Regioni e Province autonome.

Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell'istruzione professionale, è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo.

I percorsi dell'istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccordi in particolare con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli strumenti di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti.

I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale.

La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno,

funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall'innovazione tecnologica e

sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio.

Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e del pensiero operativo, all'analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l'interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione operativa della conoscenza.

Gli istituti professionali, nell’ambito della loro autonomia, possono dotarsi di strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l'organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale.

Gli istituti professionali del settore industria e artigianato sono dotati di ufficio tecnico.

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Gli istituti professionali attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all'articolo 8, comma 4, lettera b) del presente regolamento.

Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni

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PECUP

1. Identita'

a) Conoscenza di sé

Prendere coscienza delle dinamiche che portano all'affermazione della propria identità

attraverso rapporti costruttivi con adulti e coetanei.

Riflettere sui contenuti appresi e sugli insegnamenti delle principali figure della cultura e della storia.

Essere consapevoli delle proprie capacità, attitudini e aspirazioni e delle condizioni di realtà che le possono valorizzare e realizzare.

Imparare a riconoscere e a superare gli errori e gli insuccessi, avvalendosi anche delle opportunità offerte dalla famiglia e dall'ambiente scolastico e sociale.

Orientarsi consapevolmente nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili.

Cogliere la dimensione morale di ogni scelta e interrogarsi sulle conseguenze delle proprie azioni.

Avere coscienza che è proprio dell'uomo ricercare un significato alla propria vita e costruire una visione integrata dei problemi di cui è protagonista.

b) Relazione con gli

altri

Sviluppare la capacità di ascolto, di dialogo e di confronto.

Elaborare, esprimere e argomentare le proprie opinioni, idee e valutazioni e possedere i linguaggi necessari per l'interlocuzione culturale con gli altri.

Porsi in modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne.

Collaborare, cooperare con gli altri e contribuire al buon andamento della vita familiare e scolastica.

Rispettare le funzioni e le regole della vita sociale e istituzionale.

Giungere al pieno esercizio dei diritti politici in maniera consapevole attraverso un dialogo critico, diretto e costante con gli adulti e con le istituzioni.

c) Orientamento

Conoscere i punti di forza e le debolezze della propria preparazione verificare costantemente l'adeguatezza delle proprie decisioni circa il futuro scolastico e professionale; operare flessibilmente gli opportuni cambiamenti o integrazioni di percorso nella consapevolezza dell'importanza dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita.

Elaborare un'ipotesi per la prosecuzione degli studi, la ricerca del lavoro, la riconversione professionale e la formazione continua anche attraverso la valorizzazione del Portfolio delle competenze personali.

Elaborare, esprimere e sostenere un progetto di vita, proiettato nel mondo del lavoro o dell'istruzione e della formazione superiori, che tenga conto, realisticamente, del percorso umano e scolastico intervenuto.

Vivere il cambiamento e le sue forme come un'opportunità di realizzazione personale e

sociale e come stimolo al miglioramento individuale e collettivo.

2. Strumenticulturali

Elaborare un autonomo metodo di studio che avvalori sia il proprio stile di apprendimento, sia la natura e la complessità dei problemi interdisciplinari e degli argomenti disciplinari incontrati.

Ragionare sul perché e sul come di problemi pratici e astratti; isolare cause ed effetti, distinguere catene semplici e catene ramificate di concetti ed eventi.

Associare e classificare in livelli gerarchici differenti vari aspetti di un problema e maturare competenze di giudizio e di valutazione.

Superare i limiti di prospettive d'analisi troppo parziali.

Confrontarsi con gli aspetti operativi dei concetti e delle teorie.

Leggere e produrre testi di differenti dimensioni e complessità e adatti alle varie situazioni interattive.

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire in maniera costruttiva il confronto sociale ed ottenere il

riconoscimento della legittimità del proprio punto di vista

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Possedere conoscenze solide sulla struttura della lingua italiana, anche attraverso opportuni confronti con l'inglese e con la seconda lingua comunitaria.

Orientarsi entro i principali generi letterari e conoscere autori e testi sia della letteratura italiana, sia delle altre letterature mondiali, soprattutto di quelle dei Paesi Ue di cui si studiano la lingua e la cultura

Sviluppare il gusto per l'opera d'arte verbale, per l'espressione e per la densità del pensiero.

Utilizzare per i principali scopi comunicativi e operativi la lingua inglese e una seconda lingua comunitaria, e avere adeguate conoscenze delle culture di cui queste lingue sono espressione.

Utilizzare efficacemente codici, tra loro integrati o autonomi, anche diversi dal codice verbale (fotografia, cinema, web e in generale ipertesti, teatro).

Leggere un'opera d'arte, contribuire alla valorizzazione del patrimonio artistico ed ambientale e apprezzare il linguaggio musicale nelle sue diverse forme.

Riconoscere in tratti e dimensioni specifiche della cultura e del vivere sociale contemporanei radici storico- giuridiche, linguistico-letterarie e artistiche che li legano al mondo classico e giudaico-cristiano; riconoscere, inoltre, l'identità spirituale e materiale dell'Italia e dell'Europa, ma anche l'importanza storica e attuale dei rapporti e dell'interazione con altre culture; collocare in questo contesto la riflessione sulla dimensione religiosa dell'esperienza umana e, per gli studenti che se ne avvalgono, l'insegnamento della Religione Cattolica impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese.

Operare confronti costruttivi fra realtà geografiche e storiche diverse.

Riconoscere in fatti e vicende concrete della vita quotidiana familiare e sociale fondamentali concetti e teorie economiche e giuridiche.

Comprendere la realtà naturale attraverso l'applicazione di metodi adeguati di osservazione, di indagine e di procedure sperimentali propri delle scienze. Esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico. Comparare diverse teorie scientifiche e collocarle nel loro contesto storico e culturale.

Conoscere criticamente concetti matematici e operare con essi per porre e risolvere problemi relativi agli aspetti strutturali della disciplina e alle sue diverse applicazioni. Comprendere il ruolo che il linguaggio matematico ricopre in quanto strumento essenziale per descrivere, comunicare, formalizzare, dominare i campi del sapere scientifico e tecnologico. Comprendere il procedimento di modellizzazione che porta alla costruzione degli strumenti matematici e inquadrarli nel più generale processo di conoscenza e razionalizzazione della realtà.

Analizzare e rappresentare processi e sistemi tecnici attraverso opportuni strumenti o modelli logico-formali.

Mettere in relazione la tecnologia con i contesti socio-ambientali e con i processi storico-culturali che hanno contribuito a determinarla. Partecipare attivamente ad attività di ricerca in àmbiti generali o settoriali.

Utilizzare strumenti di consultazione e strumenti informatici per ricavare documentazioni, elaborare grafici e tabelle comparative, riprodurre immagini e riutilizzarle, scrivere ed archiviare, in prospettiva teorica e/o professionale.

Essere consapevoli delle potenzialità comunicative dell'espressività corporea e del rapporto possibile con altre forme di linguaggio; conoscere e inquadrare criticamente l'importanza dell'attività sportiva nella storia dei singoli, del mondo civile e della cultura.

3. Convivenzacivile

- Conoscere l'organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese per rispondere ai propri doveri di cittadino ed esercitare con consapevolezza i propri diritti politici a livello territoriale e nazionale.

Conoscere i valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali, nonché i loro compiti e funzioni essenziali.

Essere consapevoli del valore e delle regole della vita democratica. Esercitare correttamente le modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti e fatti

propri all'interno di diversi àmbiti istituzionali e sociali. Partecipare al dibattitoculturale. Cogliere la complessità dei problemi esistenziali, morali, politici, sociali, economici e scientifici e formulare

risposte personali argomentate. Prendere coscienza delle situazioni e delle forme del disagio giovanile ed adulto nella società contemporanea e

comportarsi in modo da promuovere il benessere fisico, psicologico, morale e sociale. Rispettare l'ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità. Adottare i comportamenti più adeguati per la tutela della sicurezza propria, degli altri e dell'ambiente in cui si

vive, in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo.

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Allegato assi culturali

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ASSE DEI LINGUAGGI

ITALIANO

LINGUA INGLESE

LINGUA FRANCESE

LINGUA TEDESCA

TECNICHE DI COMUNICAZIONE

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente :

la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; (è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza)

la conoscenza di almeno una lingua straniera (le competenze linguistiche facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro);

la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali (sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore);

un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (la competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa)

ASSE MATEMATICO

MATEMATICA

L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo.

La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.

La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità - a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) - di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), -la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; - di esplorare situazioni problematiche, -di porsi e risolvere problemi, -di progettare e costruire modelli di situazioni reali.

Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione

ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO

ASSE SCIENTIFICO: L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per

osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle

attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che - al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo - ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.

- SCIENZE

DELL’ALIMENTAZIONE

- SCIENZE DELLA TERRA-

BIOLOGIA

- SCIENZE INTEGRATE – FISICA

- SCIENZE INTEGRATE –

CHIMICA

- ANALISI E CONTROLLI

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CHIMICI DEI PRODOTTI DOLCIARI

- CHIMICA INDUSTRIALE

- DISCIPLINE MECCANICHE E TECNOLOGICHE

ASSE TECNOLOGICO:

- LAB. ENOGASTRONOMIA

- LAB. SALA E VENDITA

- LAB. ACCOGLIENZA TURISTICA

L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in

base ad essi, costruzioni di modelli;

Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera.

Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.

ASSE STORICO SOCIALE

STORIA

Le competenze relative all'area storica riguardano:

la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spaziotemporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l'economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.

la capacità di comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

il senso dell'appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri al fine di concorre alla sua educazione alla convivenza e all'esercizio attivo della cittadinanza. La consapevolezza che la partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare gli orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell'inclusione e dell'integrazione

Lo sviluppo e il potenziamento dello spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. Il possesso degli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del

territorio, delle regole del mercato del lavoro, delle possibilità di mobilità.

GEOGRAFIA

DIRITTO ED ECONOMIA

DIRITTO E TECNICHE DELLE

STRUTTURE RICETTIVE

IRC

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LA SCUOLA E L’ADOZIONE

La Scuola garantisce ai bambini e ai ragazzi adottati e alle loro famiglie uno sguardo specifico nel loro percorso di crescita configurandosi in primo luogo come ambiente protettivo e sicuro. In base alle Linee guida dettate dal MIUR, la Scuola presta attenzione a non avere pregiudizi e a non dare per scontata la presenza di problematicita nei minori adottati, costruendo intorno ad essi una didattica ed un’organizzazione flessibile con particolare cura verso l’aspetto relazionale.

Criteri e modalita di inserimento L’inserimento deve avvenire in tempi appropriati: e importante che il bambino abbia

trascorso un sostanzioso periodo di permanenza nella famiglia adottiva adattandosi ai ritmi e ai tempi della nuova vita.E permessa per legge un’estrema flessibilita nell’iscrizione alla scuola primaria.

Per le Adozioni Internazionali di minori in eta di obbligo scolare, va valutata attentamente l’opportunita di inserire l’alunno in una classe inferiore a quella dell’eta anagrafica.

Nella nota 4855 del 21/07/2015 si legge: “qualora si trovino in presenza di situazioni riguardanti alunni che necessitano di una speciale attenzione, a porre in essere gli strumenti e le piu idonee strategie affinche esaminino i singoli casi con sensibilita ed accuratezza, confrontandosi, laddove necessario, anche con specifiche professionalit a di settore e con supporto dei Servizi Territoriali, predisponendo percorsi individualizzati e personalizzati. Solo a conclusione dell’iter sopra descritto, inerente casi eccezionali e debitamente documentati, e sempre in accordo con la famiglia, il Dirigente Scolastico – sentito il Team dei docenti – potra assumere la decisione, in coerenza con quanto previsto con l’articolo 114, comma 5, del d.lgs. n. 297/1994, di far permanere l’alunno nella scuola dell’infanzia per il tempo strettamente necessario all’acquisizione dei pre-requisiti per la scuola primaria, e comunque non superiore ad un anno scolastico, anche attraverso un’attenta e personalizzata progettazione educativa “.

, Nel caso di un trattenimento alla scuola dell’infanzia basta una documentazione redatta da “specifiche professionalita”: Servizi Territoriali, Operatori degli Enti Autorizzati, Operatori delle ASST, NPI.

Valutando caso per caso e possibile per un periodo iniziale attuare un orario flessibile. Particolare cura sara dedicata ai rapporti scuola-famiglia attraverso incontri iniziali ed

in itinere per monitorare i progressi del bambino sia sul piano della maturazione personale sia sugli apprendimenti. Attivazione tempestiva di interventi specifici qualora si ravvisino difficolta di apprendimento tenendo contatti non solo con la famiglia ma anche con i servizi pubblici o privati coinvolti.

L’accoglienza Le famiglie collaborano con la scuola per favorire il benessere e il successo scolastico

del proprio figlio/a. I docenti attivano buone prassi mirate a valorizzare la specificita dell’alunno adottato,

a sostenerne l’inclusione evitando sia di sovraesporlo sia di dimenticare la sua tipicita. Fasi: All’atto dell’iscrizione il genitore fornisce una serie di informazioni consegnando il

modulo Allegato 1 fornito dalla scuola o dai servizi ASST (indipendentemente dall’iscrizione on line)

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I genitori, successivamente, incontrano il referente d’istituto per un colloquio (modulo Allegato 2) aperto e riservato. Il referente raccoglie da loro le informazioni essenziali all'inserimento e alla scelta della classe.

Le informazioni potranno variare a seconda dell’eta, della classe d’inserimento e riguardano:

La storia del bambino precedente l’adozione (le notizie piu importanti, il suo nome eventuali traumi significativi, la scolarita pregressa se c’estata);

La storia adottiva (da quanto tempo il bambino e in famiglia, abitudini, interessi, comportamenti, criticita, situazioni che possono aumentare i suoi livelli di ansia, strategie usate dai genitori, se il bambino conosce la sua storia e ne parla spontaneamente);

L’area delle abilita cognitive e relazionali (grado di conoscenza della lingua italiana e di quella precedente l’adozione, abilita/disabilita riscontrate dai genitori in ambito motorio espressivo e strumentale, autonomia, modalita di interazione con coetanei e adulti);

La rete di riferimento (servizi territoriali, psicologi, altri professionisti che stanno accompagnando la famiglia, ulteriori forme di collaborazione attivabili)

Il referente d’istituto incontra il team /consiglio di classe per il passaggio delle informazioni ricevute dalla famiglia e per programmare le prime azioni di accoglienza.

Collabora a monitorare l'andamento dell'inserimento e del percorso formativo dell'alunno e nei casi piu complessi, a mantenere attivi i contatti con gli operatori che seguono il minore nel post-adozione se la famiglia e d’accordo.

Partecipa nel passaggio di informazioni tra i diversi gradi di scuola.

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PROGETTO DIDATTICO-SPORTIVO

DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

“P . PIAZZA “

ATTIVITA’:

TORNEI DI CALCIO A 5 PRESSO L’IPM MALASPINA E LA CASA CIRCONDARIALE UCCIARDONE

E’un’attività rivolta agli alunni delle terze quarte e quinte.

TORNEO INTERNODI TENNIS TAVOLO

CORSI DI AVVIAMENTO

Pallavolo Basket Tennis tavolo Atletica leggera Potranno tuttavia, nel corso dell’a.s., essere apportate modifiche ed attivate altre attività, in

funzione delle esigenze e delle richieste da parte degli alunni.

ADESIONE AI CAMPIONATI STUDENTESCHI

Atletica leggera Basket Pallavolo

PARTECIPAZIONE A TORNEI ESTERNI

Partecipazione al VI Eptathlon Interstudentesco 2016/2017 patrocinato dall’US acli. Si prevede di far partecipare le varie rappresentative d’Istituto anche a tornei indetti da altre

scuole, da altri enti di promozione sportiva, da federazioni sportive e a qualsiasi altra manifestazione che verrà proposta nel corso dell’anno scolastico.

Tutte le attività saranno rivolte anche agli alunni diversamente abili.

IMPIANTI SPORTIVI DA UTILIZZARE

Palestra dell’istituto Palestre e campi di gioco degli altri istituti o societàpresso i quali ci recheremo per

incontri amichevoli , tornei e manifestazioni Eventuali strutture che dovessero rendersi disponibili.

ATTIVITA’ INTEGRATIVE ED EXTRASCOLASTICHE

Quasi tutte le attività svolte dai nostri alunni si svolgono in palestra. Vi sono invece alcune attività sportive che si svolgono in scenari naturali e che uniscono la pratica motoria alla conoscenza ed all’esplorazione dell’ambiente. Tra le forme più diffuse di esplorazione della natura si trova il trekking, per indicare un’escursione a piedi, di uno o più giorni, in ambiente naturale. E’ un’attività accessibile a tutti coloro che desiderano percorrere l’ambiente con i propri mezzi e senza fretta, e pertanto, ove i consigli di classe lo riterranno opportuno, si prevede di coinvolgere le classi in tali attività. Si prevedono anche attività presso il Parco avventure riservate alle classi terze, quarte e quinte, l’adesione a progetti di sci e canottaggio. Si prevede inoltre di portare alcune classi in piscina per svolgere lezioni di nuoto.

Queste attività potrebbero rientrare nell’alternanza scuola-lavoro. Partecipazione, durante le ore curriculari, delle classi terze, quarte e quinte al

“Progetto Bowling” che implica lo svolgimento di più fasi. Alla prima fase, di selezione, partecipano tutti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte; alla finale d’istituto gli alunni che

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IPSSEOA "PIAZZA

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avranno raggiunto i punteggi più elevati. Successivamente la rappresentativa d’istituto parteciperà alla finale con le altre scuole.

Partecipazione degli alunni delle classi prime, seconde e terze al progetto” L’Atletica fa scuola” proposto dal Cus Palermo.

Torneo di calcio a 5 presso l’IPM Malaspina e la Casa Circondariale Ucciardone, a cui parteciperanno gli alunni appartenenti alle terze, quarte e quinte.

Partecipazione al VI Eptathlon Interstudentesco2016/2017 patrocinato dall’US Acli. Per quanto riguarda le attività extrascolastiche verranno effettuate, così come negli

anni precedenti, le attività di gruppo sportivo. Per il programma delle attività si fa riferimento al progetto didattico del Centro Sportivo Scolastico P. Piazza.

Partecipazionedegli alunni ad eventuali manifestazioni o progetti sportivi che verranno proposti nel corso dell’a.s., e visite guidate e/o didattiche presso gli impianti sportivi cittadini.

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IPSSEOA "PIAZZA

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PROGETTI PTOF 2017/2018

TITOLO PROGETTO AREA

PANORMUS LA SCUOLA ADOTTA LA CITTA

Educazione al patrimonio culturale – artistico - paesaggistico

THE MUSIC WE INCLUSIONE E INTEGRAZIONE

“DAL SAPERE AL SAPER FARE CON SUCCESSO"

INCLUSIONE SOC. E INTEGR.

I luoghi, le voci, l’anima della mia Città

Educazione al patrimonio culturale – artistico - paesaggistico

Giornale d’Istituto Competenze di cittadinanza globale

“Itinerari del Gusto Siciliano" Educazione alla salute, all’alimentazione e ad un corretto stile di vita

Alla (ri)scoperta della cucina Flambè, tra tecnica e arte

AREA PROFESSIONALIZZANTE

ATTENTI AL CIBO Educazione alla salute, all’alimentazione e ad un corretto stile di vita

PSICOLOGIA DEL GUSTO, QUALITA’DEL CIBO E VALENZE PSICOLOGICHE.

EDUCAZIONE ALL’ALIMENTAZIONE- COMPETENZE DI BASE

Pre-venire la tossicodipendenza, Pro-muovere un pensiero stupefacente e creativo. La scuola come luogo di prevenzione

Educazione alla salute, all’alimentazione e ad un corretto stile di vita

Aspirante pizzaiolo ENOGASTRONOMIA

Moi, créateur d’entreprise Competenze di base – Educazione all'imprenditorialità – Cittadinanza europea

Una “lingua” per conoscersi e una “strada” per riconoscersi

Scuola/territorio: inclusione ed integrazione alunni stranieri

STORIA DELL'ARTE: IMPARARE DALLA BELLEZZA

EDUCAZIONE AL PATRIMONIO CULTURALE – ARTISTICO - STORICO E PAESAGGISTICO

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La Permacultura Ed. Ambientale - Educazione alla salute, all’alimentazione e ad un corretto stile di vita.

Creo, ricreo e condivido la lingua tedesca!

Competenze di base – Cittadinanza europea Lingua Tedesca

COSA METTO NEL CARRELLO Educazione alla salute, all’alimentazione e ad un corretto stile di vita

IL LAVORO CHE C'E'… CITTADINANZA EUROPEA/EDUCAZIONE ALL’IMPRENDITORIALITA’

SIAMO TUTTI DIVERSAMENTE EUROPEI

CITTADINANZA EUROPEA - INCLUSIONE E INTEGRAZIONE

DIVERSAMENTE UGUALI Competenze di cittadinanza globale

Riscopriamo e valorizziamo il nostro territorio : “Piccole guide turistiche”nella Palermo 'Capitale della Cultura e dei Giovani'.

Educazione al patrimonio culturale-artistico-paesaggistico

Palermo: dialetto, usi, costumi, tradizioni e misteri da riscoprire

Educazione al patrimonio culturale-artistico-paesaggistico

COME FARE LA BIRRA IN CASA -6^ edizione

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

PIAZZA AFFARI 2018 EDUCAZIONE ALL'IMPRENDITORIALITA' E CITTADINANZA EUROPEA

Servizio di sala/bar e prodotti turistici - enogastronomici del territorio

Educazione al patrimonio culturale-artistico-paesaggistico - area professionale

START UP IN AGENZIA AREA PROFESSIONALIZZANTE

GustiAMO IL MONDO COMPETENZE DI CITTADINANZA/INCLUSIONE-INTEGRAZIONE

L'ALCOOL E LE SOSTANZE NERVINE…

AREA PROFESSIONALIZZANTE

CORO POLIFONICO 1 Singing Together PIETRO PIAZZA

COMPETENZE DI BASE E TRASVERSALI

CORO POLIFONICO 2 Singing COMPETENZE DI BASE E TRASVERSALI

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CIBO ED EMOZIONI Educazione al patrimonio artistico-culturale/Inclusione scolastica

La nuova frontiera digitale: dal Notebook al Tablet e Smartphone

FORMAZIONE DOCENTI

IL SOCIAL LEARNING CON EDMODO

FORMAZIONE DOCENTI

ALTRI PROGETTI - CAMPUS VIVI LA MONTAGNA

- SE OGNUNO FA QUALCOSA ALLORA SI

PUÒ FARE MOLTO. (P. PUGLISI)

- PROGETTI DI POTENZIAMENTO

- PROGETTI DIPARTIMENTO

EDUCAZIONE FISICA

- PROGETTO EDUCHANGE

- PROGETTO "FA LA COSA GIUSTA

- Iniziative dell’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI)

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DIRIGENTE E COLLABORATORI

DS Prof. Diego Maggio

PRIMO COLLABORATORE Prof. Giovanni Di Chiara

Collaboratori DS Proff. S. Avvento, F. Lipari, M. Pace, S. Reginella, P.

Tesauro

Responsabile attività ristorativa interna

all’Istituto e relazioni con l’esterno

Prof. Salvatore Ivano Reginella

Responsabile attività banqueting e

catering relazioni con l’esterno Prof. Francesco Lipari

Responsabile accoglienza e logistica Prof. Saverio Avvento

Responsabili della gestione dell’Istituto Proff. Maria Pace, Paolo Tesauro

Referente alunni disabili Prof.ssa R. Pagano

Referente gestione PTOF e

autovalutazione Proff. A.M. Giallombardo, S. Sallemi

Responsabile corso serale Prof.ssa D. Comparato,

Animatore digitale Prof. A. La Cavera

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1: Supporto alunni Prof.ssa M. Gaeta

Area 2: Dispersione scolastica

Prof. A. Cassata

Area 3: Coordinamento Docente

Prof. ssa F. Cimò Impalli

Area 4: Orientamento e coordinamento

attività professionalizzanti

Proff. M. Arcoleo, D. Carollo

Area 5: Gestione sito Prof.ssa: F. Gallina

Area6: Coordinamento delle attività

disciplinari

Prof. A. Brancato

Area 7: Supporto alunni disabili -

integrazione e inclusione Proff. E. Mulè, S. Valvo

Area 8: Sistema di qualità

Proff. M.A. Di Simone Perricone, S.P. Mangiapane

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COMMISSIONI

Educazione alla Cittadinanza Proff. G. Fiore, C. Platia, G. Venezia, E. Miceli

Educazione alla Salute Proff. A. Ribaudo, S.Vespier,F. Pecorella

Educazione all'Ambiente Proff. G. Casamento, E.Barbaro, C. La Piana

Formazione Classi

Proff. R.Parlapiano, V. Randazzo: classi prime

Proff. S. Reginella, S. Avvento, F. Lipari: classi seconde,

terze, quarte e quinte

Elettorale Proff. G.Pace, M. Macaluso

REFERENTI/RESPONSABILI

Alternanza Scuola lavoro Proff. A.Pagano, G. Di Masi, O. Scialabba, G. Perna, F.

Lipari, S. Avvento, S. Reginella, V. Prinzivalli, R. Picone

Comitato di Valutazione

D.S. Prof. Diego Maggio

Componente docenti: Proff. Grazia Fesi, Antonella Mussoni,

Diana Di Salvo.

Componente Genitori: Sig. Filippo Ciringione

Componente Alunni :

Componente Esterno nominato dall’U.S.R: D.S. De Vita

N.I.V. (Nucleo interno di valutazione)

Componente docenti: Proff. C. Billa, M. A. Di Simone

Perricone, A.M.Giallombardo, S. Sallemi, G. Intravaia

Componente Genitori:

Europoint Proff. M.Raso, G. Portera, P.Guarneri, M.G. Intravaia

CIC Proff. E. Bordino, M. Nasca, A. La Rocca

Pari opportunità Prof.ssa I.Marino

Orario Proff. G. Intravaia, M. Binanti

Accoglienza

Proff. S. Avvento, A. Cassata, I. Badalamenti, A.M.

Giallombardo, P. Romeo, S. Sallemi

Progettazione PON -POR.FERS Ing. V. Randazzo

Supporto adozione Proff. C. Gagliano, G. Gentile

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HCCP Prof. Rosario Picone

Area a rischio Proff. A. Cassata, A.M. Giallombardo, S. Sallemi

Team digitale

Proff. F. Gallina, M. Gaeta, G. Cangelosi, F. Longo, D. Di

Salvo, A. Mussoni, F. Lipari, A. Cassata, G. Intravaia, M.

Binanti, C. Billa; A.M. Giallombardo,S. Sallemi

Beni culturali Prof.ssa Cimò Impalli

Vigilanza (supporto FS area 6) Proff. La Piana, Gentile Giuseppe, Vincenzo Prinzivalli, Di

Grazio Carmelo

RD Proff . Di Simone Perricone M., Mangiapane S.

Tutela Privacy Prof. Anna Tedesco

Responsabile H.A.C.C.P. Prof. Rosario Picone

Gruppo Sportivo Scolastico Prof.ssa Angela D’Angelo

Responsabile del Servizio di Prevenzione

e Protezione Ing. Vincenza Randazzo

Lab. Scientifico (Alimentazione, Chimica,

Fisica) Mussoni A., Messina M.

Banqueting- Catering Salvatore Reginella, Francesco Lipari, Giacomo Perna,

Megna.

Europoint Raso Maria, Giuseppina Portera, Patrizia Guarneri

Lab. Cucina

Responsabili dipartimento: Prof. Giacomo Perna

Classi 1^ e 2^ Prof. Picone, 3^ Prof. Perna, 4^ e 5^

Prof.Megna

Lab. Sala

Responsabili dipartimento:

1^ e 2^ Prof. Cassata Alessandro,

3^ Prof. Prinzivalli Vincenzo,

4^ e 5^ Prof. Greco Salvatore

Lab. Ricevimento

Prof. Avvento Saverio.

.

RSU Pirrello V., Prof. Reginella Ivano Salvatore, Di Masi G., Di

Maria G., Lanza G.

COORDINATORI DI CLASSE

Classe Coordinatore Segretario Classe Coordinatore Segretario

1 A Leone Cinzia Teresi Rosa Maria 3 DE Dimitri Maddalena Valguarnera Antonia

1 B Messina Marcello D'Amato Donatella 3 EE Venezia Giuseppa Mussoni Antonella

1 C Balistreri Margherita Giardina Maria Teresa 3 FE Sisia Cinzia Santangelo Rosario

1 D D'Emanuele Rosaria Ferro Olivia 3 GE Bonanno Calogero Catena Maria

1 E Tumminello

Antonino Castelli Annunziata Liana 3 HE Picone Rosario Bio Saverio

1 F Meli Maria Pia Scirè Francesca Maria 3 IE La Sala Mariangela Gulino Fabiola

1 G Gallina Francesca Gulotta Ornella 3 LE Cosenza Nunzio Cammarata Adriana

Simona

1 H La Rocca Angela Lo Giudice Margherita 3 ME Barbera Anna Epifania Di Grazio Carmelo

1 I Sanfilippo Graziella Badalamenti Ignazio 3 NE Di Masi Giuseppe Intravaia Maria Grazia

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1 J Mazzola Luigi Brancato Andrea 3 AS Giallombardo Anna Maria Cassata Alessandro

1 K Mazzola Luigi Fisichella Francesca 3 BS La Piana Maria Concetta Lima Laura

1 L Bellia Mariagrazia Ciappa Giuseppe 3 CS D'Amato Donatella Martinez Daniele

1 M La Mattina Rosa Mineo Maria Letizia 3 DS Zanforlin Edoardo Venezia Giuseppa

1 N Cavallo Giuseppa

Maria La Mattina Rosa 3 ES Ristagno Angelo Cosenza Nunzio

1 O Bruno Antonino Mineo Maria Letizia 3 FS Giacalone Giuseppina Anfuso Daniela

1 P Granatelli Giovanni Gulotta Ornella 4 AA Sallemi Serafina Giallombardo Anna Maria

1 Q Corsini Gabriella La Rosa Mazza Francesca 4 BA Giardina Maria Teresa Oddo Adriana

1 R Massaro Giovanna Castellano Maria

Giovanna 4 CA Avvento Saverio D'Angelo Angela

1 S Marsala Antonino Portera Giuseppa 4 DA Ciprì Gabriella Burgio Aurelio

1 T Maniscalco Marina Lo Re Antonino 4 EA Carollo Domenica Campo Antonio

1 U Cicatello Rosalia Baudo Giovanni Battista 4 AE Di Masi Giuseppe D'Angelo Loreta

1 V Ancona Francesca Lima Giuseppa 4 BE Barbera Giuseppa Bellia Mariagrazia

1 W Leone Francesca Manta Giuseppa 4 CE Gagliano Concetta Grasso Giuseppe

1 X Brancato Andrea Lima Giuseppa 4 DE Mogavero Giuseppa Pagano Anna

1 Y Gambino Rosalia Pecorella Francesca 4 EE Messineo Gaetana Punturo Irene

1 Z Manta Giuseppa Leone Francesca 4 FE Mirabile Giuseppa Sisia Cinzia

1 AA Badalamenti Ignazio Romeo Pietro 4 GE Di Simone Perricone

Marisa Venturella Giovanna

1 BB Lo Re Antonino Maniscalco Marina 4 HE Baiamonte Rosanna Ferro Olivia

1 CC Cicatello Rosalia Guarino Emilia 4 IE Gagliano Concetta Bellino Angela

2 A Lo Cicero Baldassarre Bordino Eleonora Maria 4 LE Picone Rosario Cosenza Nunzio

2 D Fallucca Maria

Cristina Macaluso Mariano 4 AP Balistreri Margherita Gentile Giuseppe

2 E Palacino Dario Tumminello Antonino 4 AS D'Arpa Liliana Oieni Valentina

2 F D'Emanuele Rosaria Di Maria Giovanni 4 BS Gaeta Marianna Lima Laura

2 G Gallina Francesca Savarino Maria 4 CS Fiore Grazia Guarneri Patrizia

2 H La Rocca Angela Salmeri Vittorio 4 DS Picciurro Antonella Cascio Ingurgio Sabrina

2 I Vespier Sabrina Cannella Giovanni 4 ES Ribaudo Anna Cosenza Nunzio

2 L Cappello Ivana Rita Caltagirone Paolo 5 AA Giallombardo Anna Maria Sallemi Serafina

2 M Castellana Angela Carollo Domenica 5 BA Consiglio Annunziata Merlo Domenica

2 N Barbera Giuseppa Castellana Angela 5 CA Giovenco Felice Leone Cinzia

2 O Granatelli Giovanni Longo Filippa 5 DA Giovenco Felice Giardina Maria Teresa

2 P Granatelli Giovanni Liguori Loredana 5 EA Carlino Maria Burgio Aurelio

2 Q Ferrara Roberta Lo Verso Filippo 5 AE Di Masi Giuseppe Intravaia Maria Grazia

2 U Billa Cinzia Gulino Fabiola 5 CE Baiamonte Francesca Massaro Giovanna

2 V Brancato Andrea Sallemi Serafina (P) 5 DE Pagano Anna Mogavero Giuseppa

2 W Castelli Maria Turrisi Maria Francesca 5 EE Pagano Anna Messineo Gaetana

2 X Varisco Maurizio Turrisi Maria Francesca 5 FE Billa Cinzia Allegra Paola

2 Y Tedesco Anna Mercadante Gaetano 5 GE Di Simone Perricone

Marisa Lo Castro Piera Rosa

2 Z Perna Giacomo Russo Maria Sabrina 5 HE Seminara Salvatore Turrisi Maria Francesca

2 AA Barbaro Emilia Accetta Antonella 5 IE Lo Castro Piera Rosa Marsala Antonino

2 BB Castelli Maria Vespier Sabrina 5 LE Marino Iva Scopellitti Maria

3 AA Cimò Impalli

Francesca Sallemi Serafina 5 AP Cavallo Giuseppa Maria Alajmo Patrizia

3 BA Merlo Domenica Consiglio Annunziata 5 BP Galvano Irene Assennato Biagia

3 CA Avvento Saverio Cipolla Maria Antonietta 5 CP Trieste Pierangela D'Amato Donatella

3 DA Spitalieri Rita Arcoleo Margherita 5 AS D'Arpa Liliana Oieni Valentina

3 EA Sceusa Giulia Di Maggio Antonino 5 BS Lima Laura La Piana Maria Concetta

3 AE Gallina Francesca Tarantino Angela Rita 5 CS Anselmo Giovanni Guarneri Patrizia

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3 BE Cavallo Giuseppa

Maria La Mattina Rosa 5 ES Sceusa Giulia Urgenza Fina

3 CE Massaro Giovanna Baiamonte Francesca

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Disciplina Docente

Italiano-Storia ( biennio iniziale ) Baldassare Lo Cicero

Italiano-Storia ( triennio ) Francesca Cimò Impalli

Tecnica delle comunicazioni Giovenco Felice

Inglese Diana Di Salvo

Francese Giuseppina Cavallo

Tedesco Intravaia Maria Grazia

Discipline giuridiche ed economiche Fiore Grazia

Scienze Casamento Girolama

Scienze degli alimenti Angela Bellino

Matematica Vincenza Randazzo

Fisica Messina Marcello

Chimica Radicello Giovnni

Economia aziendale Giovanna Venturella

Geografia Parello Vincenza

Cucina Giacomo Perna

Sala Cassata Alessandro

Ricevimento Avvento Saverio

Educazione fisica Patrizia D’Angelo

Religione Salmeri Vittorio

Sostegno Rosellina Pagano

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I.P.S.S.E.O.A. "P. Piazza" - Palermo

CALENDARIO SCOLASTICO SICILIA

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA'

Anno Scolastico 2017-18

Approvato dal C. d. D. nella seduta del 5 Settembre 2017

il 6 gennaio Epifania;

dal 29 marzo al 3 aprile 2018, vacanze pasquali;

ULTERIORI SOSPENSIONI DELLE ATTIVITA' SCOLASTICHE

il 30 aprile 2018;

il 2 e 3 novembre 2017;

il 14 maggio 2018.

il 25 aprile, anniversario della Liberazione;

il 2 aprile, lunedì dopo Pasqua;

il 1° gennaio, Capodanno;

il 15 maggio 2018, festa dell'autonomia;

dal 22 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018, vacanze natalizie;

FESTIVITÁ NAZIONALI:

il 1° novembre, festa di tutti i Santi;

tutte le domeniche;

il 25 dicembre, Santo Natale;

il 26 dicembre, Santo Stefano;

l'8 dicembre, Immacolata Concezione;

il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.

Chiusura 1° quadrimestre: 30 gennaio 2017

Termine delle lezioni: 09 giugno 2018

Totale giorni di lezione: 202.

Inizio delle lezioni: 14 settembre 2017

VACANZE

il 1° maggio, festa del lavoro;

2/6/2018-8:57 PM

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Settembre 2017

Venerdì

Martedì 09.00

Mercoledì 08.00

Giovedì 08.00

Venerdì 08.00

Lunedì 09.00 - 10.00

Lunedì 11.00

Lunedì 11.00

Lunedì 11.00

Martedì 09.00

Mercoledì 09.00

Giovedì

Venerdì

Lunedì 08.30 - 10.00

Lunedì 10.30 - 12.00

Martedì 08.30 - 10.00

Martedì 10.30 - 12.00

Mercoledì 08.30 - 10.30

Mercoledì 10.30 - 12.30

Ottobre 2017

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

08.00 - 14.00

15.30 - 17.30

Novembre 2017

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Dicembre 2017

11

Dipartimenti disciplinari O.d.g.: programmazione disciplinare - linee guida

20

C. d. C.

O.d.g.

- Valutazione intermedia;

- ...

(seguirà circolare e calendario dettagliato)

Inizio anno scolastico per le classi terze e quinte

23

Presa servizio del personale docente

28

Collegio docenti

O.d.g. (pubblicato sul sito)05

01

Esami d'Idoneità (seguirà circolare dettagliata)

11

30

21

22

23

Collegio docenti

Elezioni OO.CC. (Genitori)

Da definire

Da definire

Esami recupero debiti

13

15

19

12

11

Collegio docenti

11

C. d. C.

Accoglienza classi prime sez.: F - G - H - I - J

Esami Integrativi (seguirà circolare dettagliata)

08

07

12

10

18

14

Scrutini recupero debiti

Esami d'Idoneità (seguirà circolare dettagliata)

Elezioni OO. CC. (Studenti)

CALENDARIO DELLE ATTIVITA'

Da definire

Accoglienza classi prime sez.: P - Q - R - S - T

16

16

Accoglienza classi prime sez.: U - V - W - X - Y

Accoglienza classi prime sez.: Z - AA - BB - CC

Collegio docenti

15.30 - 18.30

24

Lunedì

06

(seguirà circolare e calendario dettagliato)

13 Esami d'Idoneità (seguirà circolare dettagliata)

Accoglienza classi prime sez.: K - L - M - N- O

Esami recupero debiti

Esami Passerella (seguirà circolare dettagliata)

Accoglienza classi prime sez.: A - B - C - D - E

09

15.30 - 18.30 Ricevimento famiglie29

11

15

14.30-18.40

Inizio anno scolastico per le classi seconde e quarte

18

2/6/2018-8:57 PM

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Gennaio 2018

Martedì

Febbraio 2018

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Giovedì 15.30 - 16.30

Martedì

Mercoledì

Marzo 2018

Aprile 2018

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Maggio 2018

Giovedì 15.30

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Giovedì 15.30 - 18.00

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Giugno 2018

Sabato

Lunedì

O.d.g.

- Adozione libri di testo;

- Andamento didattico-disciplinare;

- Per le quinte: Documento del 15 Maggio

- ... (seguirà circolare e calendario dettagliato)

O.d.g. (seguirà circolare)Collegio docenti

O.d.g.: verifica programmazione e adozione libri di testo

15 Riunione plenaria C. d. C. (per le quinte che non hanno deliberato sui punti dell'ultimo o.d.g.)

03

07

O.d.g.

- Scrutini 1° quadrimestre;

- Per le quinte : calendario prove simulate (almeno due per prova) ed

individuazione materie per gli esami di stato

(seguirà circolare e calendario dettagliato)

06

Collegio docenti (Ratifica scrutini 1° quadrimestre)

09

Consigli di classe

10

07

21

24

15.30 - 18.30

08

09

20

08

21

10

11

17

15.30 - 18.30

22

23

17

Dipartimenti disciplinari

Da definire

25

Prove semistrutturate per le classi terze

09 Fine anno scolastico

Consigli di classe

O.d.g.

- Valutazione intermedia;

- ...

(seguirà circolare e calendario dettagliato)12

30

Da definire

18

13

Da definire

Ricevimento famiglie

15.30 - 18.3011

Collegio docenti

15.30 - 18.30

09

Consigli di classe

11

Collegio docenti

15.30 - 17.30 Consegna scheda di valutazione 1° quadrimestre alle famiglie (solo Coordinatori)

Fine 1° quadrimestre

05

19

08.00 - 18.00 Consigli di classe Scrutini finali2/6/2018-8:57 PM

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Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì 09.00 - 12.00

Lunedì 09.00

Mercoledì

Giovedì

Lunedì

1 V Presa di servizio 1 D 1 Me Tutti i Santi 1 V 1 L

2 S 2 L 2 G Sospensione attività didattica 2 S 2 Ma

NOVEMBRE

CALENDARIO DELLE ATTIVITA' SCOLASTICHE - A.S. 2017-18

Esame di Stato: terza prova scritta

FESTIVITA' NATALIZIE

OTTOBRESETTEMBRE DICEMBRE GENNAIO

25

tempestivamente tramite circolare pubblicata sul sito.

Palermo, 05 settembre 2017 Il Dirigente Scolastico

Prof. Diego Maggio

Il presente piano delle attività potrà subire delle variazioni a seconda delle eventuali necessità didattico organizzative; i sigg. docenti saranno avvisati

13

12

Esame di Stato: seconda prova scritta

18 Esame di Stato Riunione preliminare

20 Esame di Stato: prima prova scritta

14

21

15

08.00 - 18.00 Consigli di classe Scrutini finali

Collegio docenti O.d.g. (seguirà circolare)

2/6/2018-8:57 PM

Page 166: CORSO DEI MILLE 181, 90123 PALERMO- Tel 091/6101012- … 2016-2019.pdf · l ïorganizzazione educativa e didattica . ... ineludibile la domanda di formazione, sempre più competitiva

3 D 3 Ma 3 V Sospensione attività didattica 3 D 3 Me

4 L 4 Me 4 S 4 L 4 G

5 Ma Collegio dei Docenti 5 G 5 D 5 Ma 5 V

6 Me Esami recupero debiti 6 V 6 L 6 Me 6 S

7 G Esami recupero debiti 7 S 7 Ma 7 G 7 D

8 V Scrutini recupero debiti 8 D 8 Me 8 V Immacolata Concezione 8 L

9 S 9 L Consigli di Classe 9 G 9 S 9 Ma

10 D 10 Ma Consigli di Classe 10 V 10 D 10 Me

11 L Passerella - Integrativi - Idoneità 11 Me Consigli di Classe 11 S 11 L 11 G

12 Ma Idoneità 12 G Consigli di Classe 12 D 12 Ma 12 V

13 Me Idoneità 13 V Consigli di Classe 13 L 13 Me 13 S

14 G Inizio anno scolastico 14 S 14 Ma 14 G 14 D

15 V 15 D 15 Me 15 V 15 L

16 S 16 L 16 G 16 S 16 Ma

17 D 17 Ma 17 V 17 D 17 Me

18 L 18 Me 18 S 18 L 18 G

19 Ma 19 G 19 D 19 Ma 19 V

20 Me 20 V 20 L Consigli di Classe 20 Me 20 S

21 G 21 S 21 Ma Consigli di Classe 21 G 21 D

22 V 22 D 22 Me Consigli di Classe 22 V 22 L

23 S 23 L 23 G Consigli di Classe 23 S 23 Ma

24 D 24 Ma 24 V Consigli di Classe 24 D 24 Me

25 L 25 Me 25 S 25 L 25 G

26 Ma 26 G Elezioni OO. CC. 26 D 26 Ma 26 V

27 Me 27 V 27 L 27 Me 27 S

28 G 28 S 28 Ma Ricev. Famiglie (tutti i docenti) 28 G 28 D

29 V 29 D 29 Me Ricev. Famiglie (tutti i docenti) 29 V 29 L

30 S 30 L 30 G Ricev. Famiglie (tutti i docenti) 30 S 30 Ma Fine 1° Quadrimestre

31 Ma 31 D 31 Me

Oggetto ed orario delle attività saranno riportati nelle relative circolari

1 G 1 G 1 D 1 Ma Festa del lavoratori 1 V

2 V 2 V 2 L 2 Me 2 S Festa della Repubblica

3 S 3 S 3 Ma 3 G Dipartimenti Disciplinari 3 D

4 D 4 D 4 Me 4 V 4 L

5 L Scrutini primo quadrimestre 5 L 5 G 5 S 5 Ma

FEBBRAIO MARZO APRILE

FESTIVITA' NATALIZIE

MAGGIO GIUGNO

FESTIVITA' NATALIZIE

Vacanze Pasquali

2/6/2018-8:57 PM

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6 Ma Scrutini primo quadrimestre 6 Ma 6 V 6 D 6 Me

7 Me Scrutini primo quadrimestre 7 Me 7 S 7 L Consigli di Classe 7 G

8 G Scrutini primo quadrimestre 8 G 8 D 8 Ma Consigli di Classe 8 V

9 V Scrutini primo quadrimestre 9 V 9 L Consigli di Classe 9 Me Consigli di Classe 9 S Fine anno scolastico

10 S 10 S 10 Ma Consigli di Classe 10 G Consigli di Classe 10 D

11 D 11 D 11 Me Consigli di Classe 11 V Consigli di Classe 11 L Scrutini finali

12 L 12 L 12 G Consigli di Classe 12 S 12 Ma Scrutini finali

13 Ma 13 Ma 13 V Consigli di Classe 13 D 13 Me Scrutini finali

14 Me 14 Me 14 S 14 L Sospensione attività didattica 14 G Scrutini finali

15 G 15 G 15 D 15 Ma Festa Autonomia Siciliana 15 V Collegio Docenti

16 V 16 V 16 L 16 Me 16 S

17 S 17 S 17 Ma Ricev. Famiglie (tutti i docenti) 17 G Collegio Docenti 17 D

18 D 18 D 18 Me Ricev. Famiglie (tutti i docenti) 18 V 18 L E.S. Riunione preliminare

19 L 19 L 19 G Ricev. Famiglie (tutti i docenti) 19 S 19 Ma

20 Ma 20 Ma 20 V 20 D 20 Me Esami di Stato (1^ prova)

21 Me 21 Me 21 S 21 L Prove semistrutturate classi terze 21 G Esami di Stato (2^ prova)

22 G 22 G 22 D 22 Ma Prove semistrutturate classi terze 22 V

23 V 23 V 23 L 23 Me Prove semistrutturate classi terze 23 S

24 S 24 S 24 Ma 24 G Prove semistrutturate classi terze 24 D

25 D 25 D 25 Me Anniversar. della Liberazione 25 V Prove semistrutturate classi terze 25 L Esami di Stato (3^ prova)

26 L 26 L 26 G 26 S 26 Ma

27 Ma 27 Ma 27 V 27 D 27 Me

28 Me 28 Me 28 S 28 L 28 G

29 G 29 D 29 Ma 29 V

30 V 30 L Sospensione attività didattica 30 Me 30 S

31 S 31 G

Oggetto ed orario delle attività saranno riportati nelle relative circolari

Consegna scheda di valutazione

(solo Coordinatori)

Vacanze Pasquali

2/6/2018-8:57 PM