Corriere Dello Sport 08/01/2013

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Nel girone di ritorno tutti in trasferta gli scontri diretti: Inter, Napoli, Lazio eRoma. Solo Milan e viola in casa

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di Antonio Barillà

TORINO - Un vortice di interrogativi, critiche, inquietudini. Come se potesse bastare una sconfitta perridimensionare una squadra da Guinness. La Juve dei record, dei 94 punti nell'anno solare, dello scudetto e dellaSupercoppa, della fuga in campionato, non può essersi smarrita in due settimane di sosta. E comunque viaggiapiù veloce rispetto all'ultima stagione e rimane salda in vetta con cinque punti di distacco: alzi la mano chi nonavrebbe firmato alla vigilia.

BAGARRE - La premessa è opportuna per controllare l'emotività e non cedere a giudizi frettolosi, però sarebbesciocco far finta di nulla e cullarsi sulle posizioni e sui numeri acquisiti: a metà cammino il +5 può ingannare,illudere che la superiorità sia inattaccabile e che un nuovo scudetto sia cucito sulla maglia. Basta inciampare unavolta, in fondo, per ritrovarsi risucchiati nella bagarre e sentire il fiato di avversarie che non mollano: avversarieche corrono forte, pur non reggendo il passo bianconero.

RITMO - Antonio Conte lo sa e lo ripete da sempre, non ha aspettato l'inciampo contro i ragazzi di Delio Rossi, èsincero - non scaramantico - quando invita a diffidare della classifica e non dare nulla per scontato: «Partite così- l'analisi - fanno capire quanto il campionato sia duro. Siamo stati bravi a fare qualcosa di eccezionale, fin quiabbiamo tenuto un ritmo impressionante, ma squadre come il Napoli, l'Inter, la Lazio hanno fatto più puntirispetto all'anno scorso. Possono crearci difficoltà, al pari di Roma, Milan e Fiorentina: per riconfermarcidovremo lottare, guai se qualcuno pensa che è già fatta...».

RISCHI - Sì, la Juve si volta indietro. Pensa innanzitutto a sè stessa, certo, a reagire e macinare altre vittorie, manon sorvola sui rischi di una serie A chiusa solo per i superficiali e i sognatori. Anche perché, nel girone diritorno, c'è un dato scivoloso che non può essere ignorato: gli scontri diretti con le prime cinque inseguitriciprevedono una sola gara a Torino - con la Fiorentina il 9 febbraio - e poi quattro trasferte terribili. Al San Paolocon il Napoli, a San Siro con l'Inter, due volte all'Olimpico con Lazio e Roma.

MERITO - Il calendario non agita fantasmi, non ci sono incantesimi del pallone da sfatare, anzi la Juve dell'eraConte nella tana di altre grandi ha sempre fatto bene e perso una sola volta con il Milan: tra l'altro, in questocampionato - l'ultimo era scivolato via senza macchie - due volte su tre è caduta in casa, con i nerazzurri diAndrea Stramaccioni e adesso con la Samp. Resta fermo che dover sfidare in trasferta rivali così competitive eagguerrite aumenti i rischi, suggerendo una prospettiva ancora più prudente per il vantaggio fin qui accumulato.«Ogni partita nasconde insidie particolari, al di là del blasone che un avversario può avere - l'osservazionedell'ad Beppe Marotta -: noi siamo in testa alla classifica con grande merito e dobbiamo pensare solo a noistessi, ripartire e continuare sulla strada imboccata».

TESORO - Il messaggio alle inseguitrici lo invia Gigi Buffon, confidandosi con i tifosi attraverso il web: «Unagrande squadra è tale solo se è capace di risollevarsi subito dopo queste cadute, quindi facciamo tutti tesorodegli errori commessi per evitare di ripeterli, e soprattutto trasformare la delusione in rabbia agonistica, lastessa che ci ha permesso di raggiungere la vetta della classifica. Perché non dimentichiamoci che i campionidell'Italia siamo noi e non abbiamo alcune intenzione di abdicare».

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Dura riunione inmezzo al campo contutti i giocatoriParola d’ordine:subito una reazione

LA FURIA DEL TECNICO DOPO IL KO Prima strigliata: «Squadra supponente»

TORINO - A rapporto da Antonio Conte: mezz'ora buona prima dell'allenamento. E' un rito abituale dopo lepartite, un momento dedicato all'analisi della prestazione, stavolta però i toni si alzano, il tecnico non correggema striglia.

NERVOSISMO - Non gli va giù, la partita con la Samp. E il problema non è il risultato: piuttosto il modo com'èmaturato. Conte è in assoluto comprensivo, intendiamoci, perché ogni percorso di crescita è fatto anche didomeniche amare, ma non si sente di sorvolare sull'atteggiamento tattico e caratteriale avuto al cospetto di una

squadra ridotta in dieci per un'ora, alla quale s'è concesso di sfruttare il contropiede finorimontare e violare lo Stadium. Conte non si sofferma sull'errore di Gigi Buffon, puòcapitare, e nemmeno indugia sui rigori invocati inutilmente, se la prende invece per ilnervosismo che ha contagiato i bianconeri, disuniti e arruffoni dopo aver subìto ilpareggio, e rinfaccia loro una supponenza inaccettabile. Ricorda, l'allenatore, che la Juvenon ha ancora vinto nulla, si augura che nessuno nello spogliatoio lo pensi, ripete per lacentesima volta che il cammino fin qui sostenuto è figlio della determinazione, della

ferocia, della grinta. Senza, la Juve si normalizza: la prima gara del 2013 è una riprova.

SOCIETA' - I calciatori ascoltano in silenzio. Annuiscono. Sono dispiaciuti ma anche convinti che si sia trattatosolo una giornata storta, che nelle pieghe di una caduta inattesa non si nasconda alcun segnale di crisi. Quellolo sa anche Conte, che però sente il dovere di scuoterli. E che ha ancora la delusione dipinta sul viso perché nonama perdere e figurarsi in questo modo. Striglia, protetto da muri e siepi, ma guai toccargli il gruppo edesagerare con le critiche avvinghiandosi a una caduta occasionale. Ha tanta rabbia dentro, ma anche tantafiducia, è incavolato ma più che mai vicino ai suoi uomini. Come la società, compatta a Vinovo: ci sono ilpresidente Andrea Agnelli e l'ad Beppe Marotta, c'è il coordinatore dell'area tecnica Fabio Paratici che arriva inmacchina con l'allenatore.

RISPOSTA - Reagire è la parola d'ordine. Una grande squadra si vede in questi momenti. E la Juve, che ha giàsuperato prove di carattere importanti, ha un'occasione grande così per scacciare le nubi: la sfida di Coppa Italiacon il Milan, in programma già domani sera. Sa che sarà durissima, mette in conto che un'altra malauguratacaduta - nonostante il primato in campionato e gli ottavi di Champions acquisiti - la ricaccerebbe nell'occhio delciclone, però prevale la convinzione nei propri mezzi, nella capacità di trasformare l'amarezza e la tensione inenergia. Conte chiude proprio chiedendo, anzi pretenendo, una grande reazione: e aggiunge d'essere certod'una risposta positiva della squadra. a.ba.

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Per Marchisio 23presenze e cinquereti

L’ULTIMO E’ MARCHISIO Troppi infortuni, è emergenza

TORINO - La Juventus, dopo l'inaspettato ko casalingo patito contro la Sampdoria, è tornata in campo perpreparare al meglio la sfida di domani sera contro il Milan. Una partita secca, da dentro o fuori che daràl'occasione alla Signora di rifarsi immediatamente: chi vincerà accederà alle semifinali di coppa Italia. Ma Conte

per la prima volta da quando siede sulla panchina dei bianconeri si trova in difficoltà. Lacoperta comincia ad essere corta considerando i numerosi impegni ma soprattutto gliinfortuni dell'ultimo mese.

DUE MESI - I campioni d'Italia nei prossimi due mesi sono attesi da un tour de force non indifferente: undicimatch tra campionato, coppa Italia e Champions League. Ma una cosa è affrontarli avendo tutti i giocatori adisposizione per farli ruotare, un'altra è avere alcuni giocatori chiave in infermeria. Tra di loro c'è Marchisio che èandato ad aggiungersi al gruppo dei lungodegenti proprio nei minuti finali della sfida contro i doriani. Per fortunanon c'è alcuna lesione, ma comunque il "principino" dovrà restare fermo due settimane per smaltire la fortecontusione al ginocchio destro.

INFERMERIA - Un infortunio che va a sommarsi alla pesante assenza di Chiellini che cercherà di accelerare itempi per recuperare dalla lesione al polpaccio destro. Il suo obiettivo è tornare giusto in tempo per il ritorno degliottavi di finale di Champions League contro il Celtic. Un ko, quello del difensore, arrivato poco tempo dopo il

guaio capitato a Bendtner in coppa Italia contro il Cagliari e che ha costretto l'attaccante a

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Ma domani nienteturnover con ilMilan Dentro imigliori: da Vidal aPogba assalto allaCoppa

Le presenze diClaudio Marchisioin questa stagione:una in Supercoppa,17 in campionato e5 in ChampionsLeague Ilcentrocampista hasegnato cinque reti,quattro in serie A(doppietta al Toro,gol a Siena eAtalanta) e una inChampions controil Ndsjaelland.Complessivamente,conta 196 presenzee 25 gol.

finire sotto i ferri per "aggiustare" la lesione del tendine del lungo adduttore sinistro. Manon è tutto. A chiudere i conti dell'infermeria c'è Pepe che in questa stagione ha avuto ilpiacere di giocare soltanto 21 minuti contro la Lazio a metà novembre prima di tornare afare i conti con la sfortuna. Il suo calvario è iniziato il 21 luglio scorso nel trofeo Tim e staproseguendo per colpa di una recidiva al muscolo della coscia sinistra.

ACCIACCATI - Ma non ci sono soltanto gli infortunati a complicare la vita alla Juventus che deve fare i contianche con un Vucinic non al meglio e un Asamoah impegnato in coppa D'Africa. Il montenegrino da un mese èalle prese con una caviglia in disordine che non gli permette di allenarsi con continuità. E' a disposizione deltecnico salentino ma la situazione dev'essere monitorata e gestita di giorno in giorno. Anche domenica contro laSamp è entrato a partita in corso per dar man forte ai suoi, ma l'arto continua a fargli male. L'ex esterno

dell'Udinese, invece, è stato convocato dal Ghana per la Coppa d'Africa in programma dal19 gennaio al 19 febbraio.

COPPA - Ma la Juve cerca di non pensare a tutti questi intoppi e sta preparando la sfidadi domani sera contro il Milan. Ieri a Vinovo, all'allenamento mattutino, si sono presentatianche Andrea Agnelli, Fabio Paratici e Beppe Marotta. I tre hanno assistito allareprimenda di Conte al gruppo avvenuto prima dell'inizio della seduta. C'era ancheMarchisio che, impossibilitato a guidare, è stato accompagnato allo Juventus Center periniziare le terapie al ginocchio contuso. Solito menù nel giorno post-partita: defaticante perchi ha giocato contro i liguri, allenamento più intenso per gli altri.

I MIGLIORI - Domani sera contro i rossoneri scenderà in campo la miglior formazione,senza pensare troppo al turnover che verrà applicato domenica contro il Parma. In porta cisarà Storari. Non per scelta tecnica, ma perché è la sua competizione. Il numero 30giocherà titolare dopo aver saltato gli ottavi per squalifica. Torneranno anche Lichtsteiner

e Vidal, mentre Pogba sostituirà l'infortunato Marchisio. Davanti, con tutta probabilità, la coppia formata daVucinic e Giovinco. ass

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AFFARIUn partner energetico accordo fino al 2014

Energy T.I. entra a far parte dei partners della società bianconera. L’accordo - che prevede losfruttamento del logo e dell’immagine della Juve - è stato siglato per le stagioni 2012-2013 e 2013-2014e rientra nella strategia di sviluppo dell'immagine, anche attraverso lo sport, di un’azienda nata nel2008 nel campo della fornitura di gas per usi civili industriali.

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COPPA ITALIAQuesta mattina in vendita gli ultimi biglietti rimasti

Ultima occasione per un posto allo Juventus Stadium per la gara di Coppa Italia di domani sera con il Milan(fischio d’inizio alle 20.45). A partire da stamani alle ore 10 riaprirà infatti la vendita e saranno nuovamente adisposizione poche centinaia di tagliandi: la vendita degli ultimi biglietti proseguirà fino a esaurimento attraversogli abituali canali allestiti dalla società bianconera.

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MUSEUMNedved fa da guida speciale per il visitatore n. 100 mila

Centomila visitatori in sette mesi di vita: lo Juventus Museum tocca un straordinario traguardo eriserva una sorpresona all'ignaro tifoso che lo taglia. Manuel Manias, di Sidney, in vacanza con lafamiglia che ha radici torinesi, trova infatti ad accoglierlo Pavel Nedved che lo accompagna tra cimeli etrofei insieme al presidente del museo Paolo Garimberti.

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Il procuratoredell’attaccanteconferma l’ipotesi«Sì, gli piacerebbegiocare in Italia»

CINESE Drogba, 34 anni, con lamaglia dello Shangai Shenhua(Ap)

Juve-Drogba ecco l’offertaTre milioni per sei mesi, adesso l’ivoriano deve decidere L’assalto a Didier ha unobiettivo: vincere la Champions

di Antonio Barillà

TORINO - Ore decisive per Didier Drogba. La Juventus rinnova la proposta diun tesseramento semestrale con ingaggio di 3 milioni di euro e aspetta unarisposta dall'entourage del centravanti, ribadendo l'intenzione di nonpartecipare ad aste e non considerare rialzi. L'unico strappo, ininfluente, puòessere legato alla formula: prestito gratuito dallo Shanghai Shenhua cherivendica la gestione del cartellino anziché acquisizione a parametro zero,possibile secondo l'interpretazione dei manager.

NODO - Ammesso che il presidente Zhun Jun accetti senza pretese la cessionetemporanea, più del compenso, il nodo è la durata: Drogba spinge per legarsifino al giugno 2014, incontrando le resistenze della Juve che per la prossima

stagione ha già prenotato Fernando Llorente e che seanche dovesse effettuare un ulteriore investimento inattacco punterebbe su un calciatore più giovane: AlexisSanchez del Barcellona o Luis Suarez del Liverpool.L'ivoriano interessa come rinforzo immediato, per cercaredi spianare ancora di più il campionato e guadagnare,soprattutto, qualità ed esperienza in vista della

Champions: è vero che la Coppa d'Africa potrebbe tagliarlo fuori dalla partita d'andata con il Celtic, ma la Juveconfida di ipotecare la qualificazione con le sue forze e sguainare l'arma in più dal ritorno in poi.

DISPONIBILITA' - Che non si tratti di una boutade, l'ha confermato lo stesso ad Beppe Marotta, pur rimarcandola delicatezza dell'aspetto finanziario: «Si fanno sempre dei sondaggi e noi lo abbiamo fatto - confida allaDomenica Sportiva, rispondendo a una domanda diretta su Drogba -: abbiamo registrato la sua disponibilità,dopo va verificata la compatibilità economica e poi si va dall'allenatore» . L'ultima frase è compatibile con lameraviglia di Antonio Conte davanti alle voci insistenti ( «La società non me lo ha mai proposto e io non l'ho maiproposto alla società» ), anche se la sensazione è quella di parole destinate a sviare davanti ad affari cosìimportanti.

FUTURO - E probabilmente svia lo stesso Drogba, che nega trattative in un'intervista a Eurosport: «La genteparla troppo: sono tutti attentissimi alle voci sul mio futuro, ma in realtà nessun club mi ha mai contattatodirettamente. Ho un contratto a Shanghai e al momento mi sto godendo le vacanze: un po' di relax prima dellaCoppa d'Africa» . Di sicuro, se è sincero lui, non lo è - o viceversa - l'agente Carlos Arino Bajo: «Didier - la suarecente affermazione - ha un accordo di rescissione con lo Shanghai Shenhua e penso ci siano tante possibilitàche possa trasferirsi in Italia a gennaio. C'è un reale interesse da parte di Juventus e Milan, ci sono staticontatti con entrambi i club e ci sentiremo ancora: gli piacerebbe molto competere in uno dei miglioricampionati del mondo, proprio come è la serie A».

GIOVANE - La Juve aspetta, convinta in fondo - al di là delle indiscrezioni sui rossoneri, per altro sminuite dalpresidente Silvio Berlusconi - d'essere l'unica società italiana ad aver presentato un'offerta concreta. A giorni,forse ore, attraverso Bajo e l'avvocato Beppe Bozzo che ha il mandato per l'Italia, Drogba chiarirà la propriaposizione e a quel punto diventerà possibile misurare le reali possibilità di arruolarlo. L'alternativa di grido, perl'attacco, è Llorente, se il presidente dell'Athletic Bilbao, Josu Urrutia, tornerà sui propri passi e accetterà dianticipare un addio ormai scritto senza aspettare la naturale scadenza, altrimenti da qui a giugno, non potendo idirigenti di corso Ferraris effettuare investimenti importanti, sarà semplicemente richiamato come quintoattaccante, aspettando il recupero di Niklas Bendtner, un giovane "controllato": Ciro Immobile del Genoa, clubdetentore di metà cartellino, oppure Manolo Gabbiadini, in comproprietà con l'Atalanta e in prestito al Bologna.Più difficile un prestito low cost tipo Marco Borriello.

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IL GIUDICETre turni a Lodi Nedved inibito

MILANO - Il giudice sportivo ha squalificato per tre turni Lodi (Catania) «per avere colpito volontariamente unavversario con una violenta manata sul collo». Squalifica di due giornate a Cossu (Cagliarii), per una Morleo eGuarente (Bologna), Agazzi (Cagliari), Berardi (Sampdoria), Juan Jesus (Inter), Pjanic (Roma), Lucarelli eBenalouane (Parma), Dainelli (Chievo), Vives, Glik, Masiello, Darmian e Gazzi (Torino), Angelo (Siena), Ilicic(Palermo), Pazzini (Milan) e Togni (Pescara). Ammenda di 15.000 euro a Lazio e Napoli, 3.000 euro al Catania.

NEDVED - Il giudice sportivo ha anche inibito Pavel Nedved fino al 31 gennaio «per avere, a fine gara, durante ilrientro negli spogliatoi, rivolto agli Ufficiali di gara espressioni insultanti». Un turno anche al tecnico Pulga(Cagliari), ammonito con diffida il presiudente Pulvirenti (Catania).

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Uno o due rinforzisoprattutto se larosa sarà sfoltitaL’ala svizzera tra leopzioni più calde

CENTROCAMPISTA ESTERNOIzet Hajrovic, 21 anni, svizzerodel Grasshoppers: la Lazio losegue da vicino

Lotito cerca un affare per decollareSi aspetta l’occasione giusta: rispunta Hajrovic, poi Quintero Guido Pizarro,Abdellaoue, Mehmedi e non tramonta Lampard

Dall’inviato Daniele Rindone

FORMELLO - Un colpo per sognare, chissà che non siano due. La Lazioproverà a sorprendere al momento giusto, se la rosa sarà sfoltita e se capiteràl’occasione ghiotta. La società è attiva, guarda in Svizzera e in Argentina, nonsmette di pensare a Lampard per giugno anche se la pista s’è un po’raffreddata per via dei costi legati all’ingaggio dell’inglese.

HAJROVIC - Il calcio elvetico è pane per i denti di Petkovic, lo conosce allaperfezione. La Lazio segue da tempo Izet Hajrovic, centrocampista delGrasshoppers classe 1991. Ha debuttato nella Nazionale maggiore pochi mesifa, è un’ala destra che sa fare gol. E’ un giocatore offensivo, uno che nel calcio

di Petkovic si troverebbe benone. Hajrovic non costamolto, si può acquistare versando circa 3 milioni di euro,potrebbe arrivare subito, già a gennaio. Su di lui ci sarebbe l’Udinese, società da sempreattenta ai giovani talenti. Hajrovic sarebbe utile nel 4-1-4-1 e nel 3-4-3, le suecaratteristiche si sposerebbero in entrambi i moduli.

LAMPARD - Sogni di gloria e tentazioni di mercato: il nome di Frank Lampard continua a girare in orbitabiancoceleste. Il suo manager Steve Kunter è tornato a parlare, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Daily Mirror:«Frank ora vuole solo continuare a giocare per il Chelsea in modo da finire la stagione portando al successo ilclub che ama» . Niente cessione immediata e niente rinnovo. Lampard lascerà Londra a giugno, spinge persbarcare in Italia, chi lo conosce assicura: «Roma è la sua città ideale» . Il centrocampista è stato offerto allaLazio, la società ha preso atto della proposta. Lotito ci ha pensato, l’idea non è tramontata del tutto. Lampard, 35anni a giugno, potrebbe sposare la Lazio solo accettando certe condizioni: in Inghilterra guadagna 5 milioni dieuro, dovrebbe dimezzarsi l’ingaggio, se non tagliarlo ancora di più. Dall’Argentina è stato proposto GuidoPizarro, centrocampista-marcantonio (1,87 di altezza) del Lanus, ha passaporto italiano. Il suo manager hafissato un incontro esplorativo con la Lazio, avverrà a breve.

QUINTERO - Campioni affermati e giovani di talento. La società guarda anche in Italia, potrebbe intavolareoperazioni con altri club. Il Pescara non si è arreso, continua a corteggiare Kozak pur sapendo che Lotito haintenzione di tenerlo. I contatti proseguono, sono stati allacciati in estate, non si sono mai interrotti. Il presidenteSebastiani riproverà a prendere Kozak nelle prossime settimane, ha già proposto la comproprietà di Quintero incambio di quella dell’attaccante. La Lazio ha fatto delle riflessioni sul gioiellino colombiano.

ABDELLAOUE - Gli interventi potrebbero riguardare il centrocampo, non è da escludere un acquisto in attaccoin caso di partenza di un’altra punta. Si cerca una soluzione per Zarate, trovandola si aprirebbero nuovi scenari.L’idea di acquistare un vice Klose esiste: la Lazio non ha dimenticato Mohammed Abdellaoue, 27enne attaccantedell’Hannover. Tare aveva pensato a Mauro Icardi della Samp, il giustiziere della Juventus. Ci aveva pensatoprima dei gol rifilati a Buffon.

MEHMEDI - E’ stato proposto Admir Mehmedi, classe 1991, macedone con passaporto svizzero, è una secondapunta, gioca nella Dinamo Kiev. E’ seguito da Vinicio e Kevin Fioranelli, sono gli stessi procuratori di Lulic eOnazi. Mehmedi non si trova bene in Ucraina, voleva cambiare aria l’estate scorsa, sei mesi dopo il suo arrivo.

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E il giudice ieri hamultato il club di15.000 euro per i“buu” dei tifosicontro Ibarbo

NUOVO FASCICOLOL’Uefa ha avviato un’inchiesta sui cori durante Lazio-Tottenham

ROMA - L’Uefa ha aperto un’inchiesta disciplinare contro la Lazio per la presunta condotta razzista dei tifosidurante la gara di Europa League contro il Tottenham giocata a Roma il 22 novembre 2012 e finita 0-0. A carico

dei biancocelesti gravano anche le accuse di lancio di razzi e fuochi d’artificio, incidenti dinatura non sportiva, arrivo in ritardo della squadra allo stadio e ritardata gestione deireferti. L’Uefa avvierà un’inchiesta anche contro il Tottenham per i disordini causati daitifosi. I casi verranno esaminati il 24 gennaio. L’Uefa aveva aperto un fascicolo anchedopo la gara di andata, disputata il 22 settembre, per presunti ululati e cori razzistiall’indirizzo di tre giocatori degli Spurs: Lennon, Townsend e Defoe e il 18 ottobre avevamultato il club biancoceleste di 40.000 euro.

CONTRO IBARBO - La Lazio dovrà pagare anche un'ammenda di 15.000 euro per i cori razzisti rivolti dai suoisostenitori nei confronti di Victor Ibarbo, sabato scorso: il giudice ha deciso una sanzione attenuata «per avere laSocietà concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza e per avere altrisostenitori manifestato la propria dissociazione da tali biasimevoli comportamenti» .

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Maran vuole osare:«Proviamo a fare ilnostro calcio. Manon sarà la Laziobattuta in Sicilia»

STASERA IN CAMPO Petkovic, turnover e orgoglio «Vendichiamo il ko di novembre»

I SICILIANI «Catania, ce la giochiamo»

ROMA, ore 21 Rai2 �l LAZIO - Petkovic pensa al 4-4-2. In difesa ballottaggio Konko-Cavanda, coppia centrale francese conDiakitè e Ciani. Hernanes-Cana a centrocampo. Kozak e Floccari in avanti, Klose a riposo. �l CATANIA - Minimo di turn over per Maran, che dovrà fare a meno soltanto di Spolli, alle prese con unaffaticamento muscolare e lasciato prudenzialmente in sede. In attacco sarà sciolta soltanto all'ultimo momentola riserva relativa a Bergessio: non dovesse giocare il titolare, spazio a uno fra Castro (favorito) e Doukara. PREZZI - 50, 20, 10, 5.Dall’inviato FORMELLO - Domani il compleanno (113 anni), stasera i quarti di finale di Coppa Italia. La Lazio vuole regalarele semifinali ai suoi tifosi. Arriva il Catania, quel Catania che il 4 novembre rifilò quattro pappine ai biancocelesti.Da allora la Lazio non ha mai perso, ha inanellato dodici risultati di fila e non vuole fermarsi.

PETKOVIC - Tocca alla Lazio bis, non può tradire. Petkovic darà spazio al turnover, ha ragionato sui cambi.Dias è indisponibile e squalificato: s’è fatto male sabato, oggi sarà sottoposto a controlli strumentali, il rischiostiramento sarebbe stato scongiurato, s’attendono conferme (ieri era anche febbricitante). Il brasiliano comunquenon avrebbe potuto giocare in Coppa Italia per via della maxi-squalifica rimediata l’anno scorso dopo gli ottavi

contro il Milan. Riposerà Marchetti (dolorante al costato), tra i pali ci sarà uno tra Carrizo eBizzarri. Carrizo è stato un eroe ai quarti, merita la conferma. Bizzarri scalpita, ha richiestedi mercato, vuole capire quali siano le intenzioni della società. Petkovic deciderà oggi, lascelta crea un po’ di imbarazzo. Sono pronosticati in panchina Ledesma e Mauri.Candreva a sorpresa è stato convocato, ma non è al top per via di una botta alla cosciadestra rimediata contro il Cagliari.

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IL MODULO - Vlado pensa al 4-4-2, ieri ha provato la difesa a quattro schierando in linea Konko, Diakitè, Ciani eRadu. I primi due sono in ballottaggio con Cavanda e Biava. A centrocampo i giochi sembrano fatti: Gonzalez,Hernanes, Cana e Lulic sono stati sperimentati insieme. Klose si terrà pronto in panchina, in avanti sonopronosticati Floccari e Kozak, dev’essere la loro notte, diano risposte, ritrovino il gol.

LE PAROLE - Petkovic vuole lottare su tre fronti, vuole vincere sempre: «Queste partite sono fondamentali perla crescita - ha detto ieri in conferenza stampa - contro il Catania ci sono diversi aspetti in ballo, anche orgoglioe rivincita. Mancano solo tre-quattro partite prima di raggiungere un obiettivo importante come la Coppa Italia.E la maggior parte di queste gare si giocheranno in casa» . Il Catania mise al tappeto la Lazio, era il 4novembre. Sembra un paradosso, ma quella sconfitta ha cambiato il destino biancoceleste: «Cos’è cambiatodopo Catania? Si tratta di piccole scosse che non si possono spiegare logicamente. Possono rinforzarel’orgoglio dei giocatori e del gruppo» , ha spiegato il tecnico bosniaco. d.r.

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di Concetto Mannisi

CATANIA - Voltare pagina, in certi casi, può anche diventare un’esigenza. E così il Catania di Rolando Maran, atre giorni dall’incredibile pareggio casalingo con il Torino (quello ottenuto dopo avere giocato in inferioritànumerica per 80 minuti, ma sfiorando a più riprese il colpaccio), prova a mettersi alle spalle la delusione perl’andamento del match con i granata di Ventura, nonché quella sgradevole sensazione conseguente alle tregiornate di squalifica inflitte a Ciccio Lodi (la società ha annunciato che presenterà ricorso) e alla mega multacomminata al presidente Nino Pulvirenti (diecimila euro, più un’ammonizione con diffida).

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PRESTIGIO - L’occasione viene offerta dal quarto di finale di Coppa Italia che gli etnei giocheranno questa serasul campo della Lazio. Una sfida di prestigio in un palcoscenico di prestigio, che la squadra rossazzurra,nonostante qualche prevedibile avvicendamento (Rolin per Spolli, Capuano per Marchese, forse Salifu perAlmiron e Castro o Doukara per Bergessio), non ha alcuna intenzione di steccare: «E’ vero - ammette Maran -per noi è un onore essere arrivati fino a questo punto, ma proprio perché siamo riusciti ad arrivare fin qui, beh,è nostro dovere fare del nostro meglio per andare avanti. Anche contro la seconda forza del campionato». Quella stessa squadra che, però, avete preso a sberle, qualche mese fa, in campionato. «Ma le partite sonotutte diverse e la Lazio non è certo quella di allora. Hanno messo a posto qualcosa, hanno trovato un migliorequilibrio.... Di sicuro non mi aspetto una partita semplice».

L’ATTESA - Pensa che Petkovic si affiderà al turn over? «Non credo proprio. Magari cambierà appenaqualcosa, ma a questo punto della manifestazione immagino che, per loro, la Coppa Italia sia un obiettivoimportante come per noi. Se non saranno tutti i titolari, quelli della Lazio, credo che ci andremo molto vicino».Ma quant’è complicato gestire due partite ravvicinate con due grandi del campionato come Lazio e Roma, vostroavversario di domenica prossima? «No, non è complicato. Semmai era più difficile gestire questa dopo lapartita con il Torino, tant’è vero che abbiamo lasciato Spolli a casa perché alle prese con un affaticamentomuscolare. Fra cinque giorni saremo pronti per la Roma, ma non è mia intenzione fare calcoli di alcun genere:una partita alla volta, visto che il tempo per recuperare dal punto di vista fisico non manca».

L’OBIETTIVO - Sogni ad occhi aperti: Catania qualificato questa sera in che modo? «Giocando bene, non hodubbi». Allora in goleada! «Non è detto. Prendete la partita col Torino, che pure è finita zero a zero. Siamorimasti in dieci uomini dopo neanche un quarto d’ora, eppure praticamente mai si è notata la nostra inferioritànumerica. Ecco, per me coi granata abbiamo giocato forse la migliore partita della stagione, eppure è finita conun pareggio senza reti. Ciò significa che si può giocare bene e vincere anche “soltanto” di misura. Mi starebbebenissimo così, altroché...». A proposito del Torino e della buona prestazione, che ci dice a mente fredda della serata che ha vissuto,espulsione compresa? «Che l’espulsione è stata frutto di un equivoco, mentre per il resto questa la considerouna partita che deve darci consapevolezza su un fattore: abbiamo fatto e stiamo facendo le cose giuste,altrimenti non avremmo reagito così alle difficoltà di questa gara. Dall’espulsione di Lodi, che è il piùdispiaciuto di tutti per quel che è accaduto, al rigore sbagliato da Bergessio». Fra errori vostri, specialmente nei recuperi delle riprese, e qualche decisione arbitrale avversa vi mancano tantipunti. «E’ vero, ma non vorrei che a prevalere fosse il sentimento del rammarico. Ciò che ha fatto fino ad oggi ilCatania è stato importante: dobbiamo essere orgogliosi di questo e proseguire su questa strada per ripeterci omigliorarci nel girone di ritorno».

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Pablo Estifer Armero, 26 anni,ex Palmeiras, all’Udinese da trestagioni

Arriva Armero! Ma i colpi non si fermano quiDe Laurentiis, Bigon e Mazzarri decisi a rafforzare la rosa in ogni repartoseguendo una strategia chiara Si inizia subito dal forte colombiano dell’UdineseDalla redazione servizi di Antonio Giordano

NAPOLI - Adelante, ma con giudizio: e però con le idee chiarissime e unpiano contenuto in quell'agenda che De Laurentiis, Bigon e Mazzarrihanno aggiornato nel summit domenicale, al lume di candela d'unaChampions riabbracciata di slancio in quel terzo posto che lusinga.Avanti tutti ma con quel filo di cautela che dal 2004 in poi ha spinto su,sempre più su, e che ora è divenuto un modello esemplare di filosofiacalcistico-aziendale, il punto di riferimento d'un universo spendaccioneche ha riscoperto il gusto della strategia e che s'è accorto di poterprogettare senza necessariamente sprecare né energie e né capitali.Avanti, piano: perché in fin dei conti, poi, non c'è fretta e ci sonosoprattutto una serie di opzioni già sottolineate (d'azzurro) nel capitolodegli acquisti, da far coincidere comunque con le partenze «intelligenti»da scandagliare in questa ventina di giorni in cui bisogneràsemplicemente completare il Napoli, irrobustendone un organico chebrilla di suo da (circa) un decennio o giù di lì e che ritmicamente,ciclicamente, è stato aggiornato, adeguato, rinforzato, rinfrescato,rilanciato, ritemprato. Avanti c'è posto, vero; e però ce n'è anche acentrocampo, sulla corsia di sinistra, e sicuramente in difesa - uncentrale, magari due, e forse pure un portiere; ed è avanti, anzi lontano,lontanissimo, che il Napoli guarda, senza lasciarsi ingolosire dall'affare atutti i costi, senza cedere alle facili tentazioni, senza distrarsi e senza(soprattutto) rinunciare ad inseguire i sogni. Giudiziosamente.

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CARICO Walter Mazzarri 51anni Il suo Napoli ha chiuso ilgirone d’andata a quota 37punti al terzo posto dietro Juvee Lazio

Metti una notte a cena la triade si serve il futuro

NAPOLI - Metti una sera a cena, sul lungomare di Napoli, quattordici gradiall'esterno (eh sì) e dentro il sacro fuoco del 4-1 sulla Roma: metti a quella cenache siedano al tavolo Aurelio De Laurentiis, il presidente, Riccardo Bigon, ildirettore sportivo, e Walter Mazzarri, l'allenatore, la triade che deve decidere ildestino d'una squadra da ritoccare qua e là, con lungimiranza, pensando alpresente di questo campionato vivo e vivace, che sa di Champions, però senzapoi dimenticare il futuro dell'anno che verrà. Metti che De Laurentiis, Bigon eMazzarri abbiano non solo brindato al successo - domenica sera - amezzanotte, ma in quel paio d'ore si siano (chiaramente) dedicati anche adaltro: e cioè, agli innesti che servono (immediatamante) e che poi possanotornare utili nella prossima stagione, quella per la quale (in teoria) non c'èancora un allenatore, avendo Mazzarri il contratto in scadenza nel giugno del2013. Ma vuoi vedere che nel menu di serata c'era nascosto anche unassaggino sulle rispettive posizioni per il 2014?

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Le prossime mosselegate alle decisionidel 17 gennaio dellaCorte di Giustiziasul capitano e suGrava

Matias Agustin Silvestre, 28anni, italo-argentino dell’Inter

PER LA DIFESAAspettando Cannavaro ora si punta su Silvestre

NAPOLI - Alto, sveglio, autorevole e anche un po' autoritario, destro o sinistrofa poca differenza: in sintesi, un leader. Un altro Paolo Cannavaro, insomma:un difensore che sappia sostituire il capitano e che poi, a squalifica ultimata, lo

affianchi. Si fa in fretta a comprare, però prima èindispensabile ragionare e il Napoli si è interrogato,sapendo che Campagnaro a giugno andrà all'Inter, nonavendo più Aronica: ne basta uno?

LA RISPOSTA - La domanda è sorta spontanea e larisposta arriverà il 17 gennaio, quando la Corte di

Giustizia Sportiva Federale si pronuncerà sul ricorso del Napoli: nove giorniancora per sapere se il capitano - e Grava - saranno disponibili. Dunque, inutileaffannarsi.

LA LISTA - Al Cagliari è stato chiesto Astori: otto milioni di euro non hanno solleticato Cellino, che ha ilSouthampton alla porta. Con l'Inter c'è stato un fugace contatto e ci si può sedere e dialogare per Silvestre, cheappartiene per metà anche al Palermo: i rapporti di De Laurentiis con Moratti e con Zamparini sono più cheamicali e qualcosa può accadere. Silvestre è la prima scelta, quella che maggiormente tranquillizza Mazzarri, ed ilNapoli lo vorrebbe in prestito oneroso. E' sfilato un po' più in là Neto del Siena, per il quale però rimane unaporticina aperta, soprattutto nel caso in cui si ridimensionino le pretese del club toscano. Andreolli non dispiace:ma se servirà il secondo difensore....

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Resta una lievedistanza da colmareL’arrivo di Armerospingerà Dossenaverso il Palermo

Armero è anche nazionalecolombiano dal 2008

PER IL CENTROCAMPOUltimi ritocchi all’operazione per il mancino di Guidolin

NAPOLI - Quando tutto sembra concluso, il mercato sa sempre come riservareuna sorpresa: i contratti di acquisizione del Napoli sfuggono alla norma, sonomolto più complessi, una trentina di pagine, comprendono voci altrove escluse,

lasciano rientrare nei vari capitoli anche quello relativo aidiritti d'immagine.

IL COLPO - Pablo Armero può essere considerato ilprimo acquisto di questa sessione invernale della fieradei sogni, però conviene un momento temporeggiare ed

aggiornarsi a stamane: l'ora X sta per scoccare, anzi sembrava stesse per farloieri, poi Claudio Vagheggi e Luciano Ramalho, i manager del colombiano, e DeLaurentiis e Bigon, si sono presi una semplice pausa di riflessione prima dellaconclusione dell’affare.

LA DISTANZA - In termine tecnico, sussurrano che l'affare sia in stand by; molto più praticamente, c'è unalievissima distanza da colmare ma c'è pure la volontà del calciatore di rimettersi in gioco e di farlo in una societàche sta correndo per la Champions League e che sente d'aver bisogno delle leve di un fluidificante mancino pergarantire a Mazzarri i ricambi necessari nel corso di una stagione che resta densa di appuntamenti. L'arrivo diArmero farà decollare l'aereo di Dossena per Palermo, che Maurizio Zamparini ritiene già in organico: mancanole firme, che a volte sono semplici e anche un po' fastidiosi dettagli.

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Il Siena lo pretendeobbligatorio.Ancora si lavoraall’intesa IntantoEdu Vargas va alSan Paolo Emanuele Calaiò, 31 anni oggi,

ex del Napoli, ora a Siena

PER L’ATTACCOSarà Calaiò il vice Cavani La chiave è il riscatto

NAPOLI - Verranno poi anche i giorni di Emanuele Calaiò, ormai l'unico veropretendente al ruolo di vice-Cavani, il centravanti sul quale il Napoli haconcentrato le proprie intenzioni dopo aver scremato il gruppo: le condizionitecniche esistono, quelle ambientali sono certificate dalle quattro stagioni

partenopee del bomber.

LE MODALITA’ - La distanza è sulla modalità deltrasferimento: il Napoli vorrebbe acquistare il centravantiin prestito con diritto di riscatto, inserendoeventualmente nell'accordo una clausola che rendaautomatica la comproprietà nel caso in cui venga

raggiunta la qualificazione in Champions; il Siena, oltre ad un assegno datrecentomila euro, reclama invece un riscatto obbligatorio. Per ora non se ne fa nulla, ma tra giovedì e venerdì sidovrebbe trovare una mezza giornata per riuscire a confrontarsi sempre serenamente.

VOCI - Le notizie arrivano da lontano, dal Brasile: dove a Radio Bandeirantes è stato annunciato l'acquisto diEduardo Vargas da parte del san Paolo. Lo ha fatto direttamente il presidente del club sudamericano, JuvenaJuvencio, entusiasta al punto da fornire una serie di particolari: « L'affare è ormai deciso, visto che siamod'accordo su tutto e c'è la volontà delle parti di chiudere. Dovremmo definire entro questa settimana. Noiabbiamo molta fiducia in Vargas e siamo certi che si farà apprezzare ». Lo spera anche il Napoli, che cede inprestito (oneroso) ad un milione e mezzo e poi si vedrà...

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12 i milioni investiti nel gennaio 2012 Sono 12 i milioni di euro investiti nel mercato di gennaio 2012 dal Napoli:furono i soldi spesi per acquistare dalla Universidad de Chile Eduardo Vargas, l'unico innesto avvenuto durantela sessione invernale delle trattive, che appena un anno dopo sta per andare in prestito al San Paolo.

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62 milioni spesi da De Laurentiis a gennaio Sono 62 i milioni di euro investiti a gennaio nell'era De Laurentiis. Ilprimo colpo, a campionato iniziato, nel 2005, fu, guarda caso, Emanuele Calaiò, che il Napoli acquistò pagandolopoco meno di 4 milioni di euro dal Torino e dal Pescara, all'epoca comproprietarie del centravanti siciliano

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Col Chievo in balloc’è pure Andreolli IlCatania chiede solosoldi per LodiSchelotto, ci siamo

Moratti e gli arbitri«Nel dubbio non cifavoriscono, maquello di Udine èstato bravo»

STRATEGIE A sinistra, Brancae Moratti. A destra Edin Dzeko,

Vertice negli uffici Saras con Moratti, Branca e AusilioL’Inter senza gol punta su DzekoA giugno caccia al bomber del City, ma solo con la Champions in tasca Damiao èl’alternativa. Arriva subito un vice Handanovic: Sorrentino

Dalla redazione Andrea Ramazzotti

MILANO - Un vertice di un’ora per parlare del mercato di gennaio, in cui lasquadra sarà rinforzata senza fare follie, e per allungare lo sguardo anche allaprossima sessione estiva, quando invece arriverà un top player per l’attacco,con Dzeko in vantaggio su Leandro Damiao. Ieri mattina alle 11,30 negli ufficidella Saras di Massimo Moratti, seduti allo stesso tavolo con il presidentenerazzurro, si sono ritrovati il dt Branca e il ds Ausilio. Obiettivo: gettare per

basi per un’Inter capace di centrare subito la Championse poi in grado (la prossima stagione) di lottare per loscudetto.

DZEKO E DAMIAO - I nomi più a sensazione sono quellidegli attaccanti di City e Internacional di Porto Alegre.

L’Inter ha sondato con decisione per Lewandowski, ma ha capito chel’attaccante del Borussia Dortmund si è promesso al Manchester United e perquesto ha virato su altri obiettivi. A fine 2012 c’è stato un tentativo convinto conl’entourage di Dzeko e la risposta del bosniaco è stata incoraggiante. Ilcentravanti di Mancini, però, vuole giocare la prossima Champions. Pagato 35milioni di euro, non sarà acquistabile per meno di 30 e ha un ingaggio da 5milioni: cifre importanti che non fanno pensare a una trattativa in discesa. Seperò il City acquistasse un big come per esempio Cavani... E Damiao? Conl’Internacional i rapporti dopo l’affare Juan Jesus sono buoni. La richiesta perl’attaccante della Seleçao non sarà inferiore ai 20-25 milioni. Per il centrocamporestano Fernandinho e Paulinho, sempre che l’Inter non abbia i soldi percercare di prendere subito il talento del Corinthians.

INVERNO E WES - Gli acquisti che verranno perfezionati nelle prossime 3settimane invece saranno per “tamponare” l’emergenza. Per il ruolo di viceHandanovic, Sorrentino rimane in pole. Lui vuole trasferirsi a Milano, ma ilChievo non intende svenderlo. Ieri i gialloblù hanno ricevuto un’offerta al rialzodel Palermo (Ujkani più 1,5 milioni). Da oggi in poi nuovi contatti Inter-Chievocon Moratti che chiamerà Campedelli. I due parleranno anche di Andreolli che inerazzurri hanno in pugno: arriverà subito o a giugno. Per Lodi il Catania

continua a tenere duro e a chiedere soldi. L’Inter haproposto Livaja, che piace anche ad Atalanta, Siena eChievo oltre che all’Eintracht (soluzione gettonata dalcroato). Capitolo Schelotto: oggi all’Atalanta dovrebbearrivare Giorgi. I dirigenti orobici stanno valutando lecontropartite proposte dall’Inter (tra i papabili ancheDuncan), ma pure Marino, come Pulvirenti, vuole

contanti. Oggi l’Atalanta parlerà di Schelotto anche con il Genoa. Il presidentedel Galatasaray è stato ricevuto in corso Vittorio Emanuele e ha chiestoSilvestre. Il River aspetta a dare l’assalto per Alvarez: Branca e Ausilio in casodi offerta giusta lo faranno partire. Moratti e i suoi uomini ieri hanno parlatomolto di Sneijder. Se arrivasse una buona proposta, l’Inter vorrebbe cederlo,ma di offerte che soddisfino tutte le parti al momento non ce ne sono. Nessunnuovo vertice in vista con Lerby e sempre più concreta la possibilità che Wesresti fino a giugno.

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26 anni, attaccante bosniacodel Man City (Reuters)

MORATTI SPIEGA - Il presidente ieri ha parlato di mercato invernale: «Cisaranno degli aggiustamenti, ma non faremo cose eccessive. Non vogliamoprendere doppioni» . Insomma avanti con investimenti low cost per sparare ibotti a giugno. Poi sulla partita di Udine e sull’arbitraggio, con una visione un po’ diversa da quella diStramaccioni: «Il commento dopo il 3-0 di Udine non può essere positivo, ma la squadra ha fatto bene fine a uncerto punto e sembrava una partita che si potesse portare a casa senza grandi difficoltà, poi tutto è cambiatoimprovvisamente. L’arbitro? E’ stato bravo... Magari gli arbitri non ci portano in palmo di mano e se c’è daprendere una decisione è difficile che sia a noi favorevole, ma può anche succedere che un rigore non si vedabene, che possa essere dubbio. Per questo l'arbitro l'ho trovato abbastanza bravo. Il girone d’andata? Non miaspettavo un campionato in prima fila, ma la possibilità di far bene c'è sempre» .

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Per il perno indifesa piaccionoGranqvist (il cuipassaggio allaDinamo Kiev parecongelato) e Astori

Se Abate andrà alloZenit c’è Santon Ametà campo piaceuno tra Poli eNainggolan

STRATEGIE A fianco, Allegri eGalliani. A sinistra, nella fotogrande, Davide Santon, 22 anni

Summit in via Turati poi show del presidenteBerlusconi boccia Allegri e Balotelli!«Mario? No alla mele marce nello spogliatoio. Allegri la prossima stagioneguiderà il Milan? Se devo dire la verita allora passiamo a un’altra domanda»

di Pietro Guadagno

MILANO - Poche parole, ma durissime, per mettere la parola fine a qualsiasiipotesi di vedere Mario Balotelli al Milan. E probabilmente anche per chiudere aun futuro ancora con Allegri. Berlusconi ha parlato così ieri sera ad AntennaTre: «Balotelli? Nel Milan è molto importante l’aspetto umano. Se si metteuna mela marcia nello spogliatoio, può infettare tutti gli altri. L’uomo Balotelliè una persona che non accetterei mai nello spogliatoio del Milan» . Unriferimento anche a Guardiola. «Ho sempre desiderato portarlo al Milan, lui ha

ritenuto di fermarsi. Ci abbiamo provato, ma ora lepercentuali per averlo sono basse» . E in tema diallenatori, appare categorico anche con il suo tecnicoattuale: «Allegri sulla panchina del Milan l’annoprossimo? Il presidente del Milan deve dire sempre laverità? Allora passiamo ad un'altra domanda».

DI TUTTO, DI PIU’ - Sul mercato: «Abbiamo tre giovani nel mirino, unoitaliano e 2 stranieri (uno che gioca in Italia) non sappiamo se riusciremo aprenderli subito a gennaio. Ci stiamo occupando di tanti giovani, sono uncentinaio, comunque non ci saranno top player che andranno oltre i 21 anni.Pato? Gli voglio bene, mi ha promesso che torna guarito tra un anno e mezzo.E posso garantire che El Shaarawy farà parte della storia futura del Milan. Perlui non ci saranno ragioni di bilancio».

L’ESTERNO IN DIFESA - Santon, uno tra Astori e Granqvist e uno traNainggolan e Poli. Sono questi i nomi e, quindi, gli obiettivi principali emersi nellungo vertice di ieri pomeriggio - è cominciato prima delle 17 ed è finito oltre le20 - tra Galliani ed Allegri, mentre Berlusconi rimaneva in contatto via telefono.L’ex-terzino dell'Inter, ora al Newcastle, è strettamente legato all'eventualeuscita di Abate (difficile rinunciare all'offerta dello Zenit San Pietroburgo maoccorre un sostituto e il rossonero non è così convinto), ma anche a quelle diAntonini e Mesbah, di cui l'ad rossonero ha parlato con il presidente delGalatasaray Aysal Unal. Per Mesbah, peraltro, si è parlato anche di unoscambio con Zaccardo del Parma.

DIFESA E CENTROCAMPO - Dal confronto di ieri pomeriggio è emersa lanecessità di intervenire per sistemare una difesa che incassa troppi gol sul

gioco aereo e sui calci piazzati, ma anche peraggiungere un centrocampista che compensi l’assenzadi De Jong fino al termine della stagione. Nei pianirossoneri, quindi, il nuovo totem della retroguardiadovrebbe essere uno tra Astori e Granqvist (la suacessione alla Dinamo Kiev è stata bloccata in attesa diindividuare un sostituto). Complicata la via per Andreolli,

alla luce del vantaggio guadagnato dall'Inter, mentre Rolando del Porto nonconvince del tutto. Il procuratore dell'azzurro (oltre che di Santon, pure di Destroe di Abbiati che va verso il rinnovo per un altro anno), comunque, è Vigorelli,transitato brevemente in via Turati proprio mentre era in corso il vertice traGalliani e Allegri. Per lo svedese, invece, valgono gli ottimi uffici con Preziosi.Per entrambi, comunque, la pedina di scambio sarebbe Acerbi, attualmente in

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(Ap)comproprietà con il Genoa. A centrocampo, invece, con Nainggolan che resta ilpreferito di Allegri avendolo avuto a Cagliari (Galliani però vuole evitarequalsiasi sgarbo a Cellino), entra ufficialmente in orbita Milan anche Poli.Inevitabile, inoltre, nel corso delle 3 ore esaminare anche una serie di giovani talenti: Perin (Pescara, ma diproprietà del Genoa), Sansone (Parma), Saponara (Empoli, in comproprietà con il Parma) e Bellomo (Bari incomproprietà con il Chievo).

IL FARAONE E CAVANI - Per l'attacco niente innesti se non ci saranno altre uscite. Ovvero se Robinho resterà.«E' stato tolto dal mercato. Là davanti siamo in 5 e resteremo così» , ha ribadito Galliani. In mattinata, però, ilvice-presidente del Santos Odilio Rodrigues aveva tenuto a far sapere che «i colloqui con il Milan sono ancorain corso, ma la trattativa resta molto difficile» . E altre parole ha distribuito pure Berlusconi, ad esempio quandogli è stato chiesto: Cavani o El Shaarawy? «Sono ormai così legato a lui, che continuo a dire il Faraone. MaCavani è un grande giocatore che farà tornare protagonista il Napoli» .

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Ieri lungo discorsoalla squadra,emerse solo le cosepositive «Ma ora lavittoria non devesfuggirci»

DOPO LA SCONFITTAStramaccioni è psicologo «Bravi per 65’»

Dalla redazione MILANO - Un discorso sul campo per provare a ripartire e mettersi alle spalle il momento negativo. AndreaStramaccioni ieri mattina ha parlato alla squadra evitando i processi, ma preferendo sottolineare «le cosepositive fatte nei primi 65', una prestazione che ha permesso di mascherare i problemi che ci sono in questomomento» e che l’allenatore romano conosce bene. Strama ha lodato i suoi uomini «per la giusta mentalità e la

compattezza tipiche dell’inizio della stagione» , due doti che adesso si aspetta di vedereanche contro il Pescara, «quando la vittoria non deve sfuggirci» . I giocatori hannoascoltato in silenzio un discorso che è stato più lungo del solito e che ha motivato ungruppo deluso dal finale del girone d’andata. Per il momento vietato pensare in grande epronunciare di nuovo la parola scudetto, un sogno che forse - rimarcano ad AppianoGentile - ha fatto più danni che benefici. Il traguardo in questo momento deve essere lazona Champions perché alla società servono tremendamente i 30 milioni che lapartecipazione alla coppa dalle grandi orecchie garantisce. E’ dunque necessario invertire

la tendenza. Da subito.

CONDIZIONE E... MASTER - Stamani doppia seduta alla Pinetina con la squadra che sarà torchiataatleticamente anche se i dati in possesso allo staff tecnico dopo la trasferta di Udine non sono negativi. Anzi...Almeno nei primi 65' della prima uscita del 2013 a livello di chilometri percorsi e velocità media le lunghe vacanzedel periodo natalizio non sembrano aver influito sui muscoli. In inferiorità numerica invece la situazione èpeggiorata, ma questo fatto poteva essere messo in preventivo. Il lavoro svolto dal 2 gennaio in poi, dunque,andrà valutato a lunga scadenza. Sabato Stramaccioni conta di riavere Mudingayi, che ieri ha lavorato con icompagni, ma ha una speranza anche per Nagatomo. Ieri operazione alla spalla sinistra per Castellazzi cherimarrà fuori 2-3 mesi. Milito in ripresa dopo il fastidio al ginocchio sinistro che lo ha messo ko prima di Udine.Oggi ad Appiano Gentile presenti gli allievi del Supercorso di Coverciano: Strama è uno di questi eppureindosserà i panni... dell’insegnante. Insolito, no? and.ram.

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IL PROBLEMA IN PIU’L’attacco di Strama è da retrocessioneSolo otto gol nelle ultime otto gare: le big hanno segnato di più, peggio soloSiena, Cagliari e Palermo.

Dalla redazioneMILANO - L’attacco dell’Inter si è fermato. Di colpo e in maniera imprevista. Ese nelle ultime 8 giornate i nerazzurri hanno portato a casa la miseria di 8 punti,buona parte della colpa è della dieta sottoporta avversaria. I numeri in questosenso sono impietosi e aiutano a fotografare il momento no della formazione diStramaccioni che, dopo l’impresa dello Juventus Stadium, era seconda inclassifica a -1 dalla Juve, ma a +4 sul Napoli (adesso avanti di 2 lunghezzenonostante la penalizzazione di 2 punti), +6 sulla Fiorentina (ora appaiata aZanetti e compagni) e addirittura a +8 sulla Lazio (attualmente davanti ainerazzurri di 4 lunghezze). A distanza di 2 mesi la situazione è cambiataradicalmente: l’Inter appare svuotata dagli infortuni in serie, dai recuperi al rallentatore di chi finisce in infermeriae da una rosa che ha palesato i limiti che erano stati nascosti da un inizio di stagione sopra le aspettative. Eanche l’attacco, che era considerato il fiore all’occhiello della squadra, ha risentito di questa flessione.

NUMERI CHOC - Nelle ultime 8 giornate, quelle del poker di ko in trasferta, i nerazzurri hanno segnato in tutto 8reti: 6 in casa (grazie anche a 2 autoreti contro Cagliari e Palermo) e 2 lontano da San Siro (entrambe aBergamo, poi 276' di astinenza in serie A, 366' se si conta anche la trasferta di Kazan in Europa League). Nellestesso numero di gare, tanto per fare qualche esempio con le formazioni di alta classifica, il Napoli ne harealizzate 21, la Fiorentina 20, il Milan 19, la Juventus e la Roma 17. Leggermente peggio ha fatto la Lazio chene ha totalizzati 12, ma li ha fatti fruttare al massimo perché questo bottino offensivo ha permesso alla formazionedi Petkovic di totalizzare ben 20 punti. Ma torniamo alle reti delle ultime 8 giornate: peggio dell’Inter a livellonumerico solo Siena (5), Cagliari (6) e Palermo (7), mentre Torino e Atalanta ne hanno totalizzate 8 come Zanettie compagni. E i nomi dei marcatori? Leggendoli è ancora più evidente la crisi del reparto offensivo visto che vitroviamo 2 sole punte, Palacio (2 centri) e Milito (1), mentre le altre 5 reti sono state realizzate da Guarin (2),Cambiasso (1) più 2 autoreti. Il Principe ha firmato 1 gol nelle ultime 7 gare di campionato, El Trenza è a seccoda 6 giornate e non segna dal 18 novembre (Inter-Cagliari 2-2), mentre l’astinenza di Cassano è ancora piùlunga visto che Fantantonio non riesce a battere il portiere avversario dal 21 ottobre (Inter-Catania 2-0) ancheperché è stato squalificato 2 giornate. A tutto questo va aggiunta l’indisponibilità di Sneijder, che è ancora fuoriper scelta tecnica dopo la vicenda del contratto, ma che a inizio stagione era il fulcro del reparto avanzato, loscarso utilizzo (complice infortuni vari) di Alvarez, l’euro-gol sbagliato da Livaja contro il Genoa e un Coutinhoche in Serie A non ha trovato continuità di rendimento. A Rocchi il compito di aiutare un reparto in difficoltà e chedeve ritrovare la mira delle prime 11 giornate quando era il terzo dell’intero campionato.and.ram.

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I DUE VOLTI DEL RENDIMENTO DELLA SQUADRAQuelle riprese tutto cuore rossoneroLe prestazioni tra il 46’ e il 90’ hanno dato 11 punti in più. E isolando i secondi45’, Allegri sarebbe a -3 dalla Juve

MILANO - Da retrocessione nel primo tempo, da scudetto nella ripresa. Insomma, in questo campionato esistono2 Milan. Quello che comincia le partite, spesso in maniera abulica e svogliata, tanto da arrivare all'intervallo insvantaggio (è successo 8 volte in 19 giornate). E quello che le finisce, più aggressivo e rabbioso, sempre teso acaccia della vittoria o della rimonta. Il risultato è che tra primi e secondi 45' ballano ben 11 punti: sarebbero 19,contro 30, infatti, considerando unicamente gli score a metà gara. Mentre è ancora più evidente la differenza,isolando i punteggi delle 19 riprese sin qui disputate. Ebbene gli uomini di Allegri avrebbero raccolto un bottino di41 punti, solo 3 in meno rispetto alla Juventus capolista e, di fatto, più del doppio (la differenza è di 22) rispetto aquelli accumulati nei soli primi tempi.

FISCHI CHE PESANO - La circostanza si è ripetuta anche domenica contro il Siena. E il pubblico di San Siro hareagito in maniera ancora più plateale del solito. C'erano solo 30 mila spettatori sugli spalti, ma i fischi sono statipiù sonori che mai. Nel corso della gara, peraltro, in più di un'occasione i vari Boateng, Montolivo, Nocerino,Abate, Acerbi e Antonini sono finiti nel mirino della gente: fischi e boati di disapprovazione al più piccolo errore oalla minima incertezza. E' una situazione che pesa e che finisce per aumentare le difficoltà già evidenti di unastagione che sin dall'avvio si annunciava complicata. Tanto più che non può essere d'aiuto vedere un Meazzaquasi sempre vuoto. Ne soffrono soprattutto coloro che hanno meno esperienza e che, magari, non hanno laconvinzione, la fiducia o l'autostima regalate dai tanti trionfi in carriera, come era il caso dei senatori che hannosalutato Milanello giusto la scorsa estate.

NUMERI - La risposta migliore, ovviamente, sarebbe quella di migliorare anche il rendimento delle prime frazioni.Anche perché rincorrere, dovendo già farlo in classifica dopo l'avvio con il freno a mano tirato, rischia di esserelogorante, oltre ad accrescere il consumo di risorse ed energie. El Shaarawy e soci, ad esempio, giusto peraggiungere altri numeri alla statistica, considerando unicamente le riprese, hanno perso solo quelle controSampdoria e Atalanta, vale a dire 1ª e 3ª giornata di campionato. Dal nono turno, invece, ovvero da quando ilMilan ha cominciato a correre, hanno addirittura "vinto" 9 secondi tempi su 11, pareggiando soltanto con laFiorentina e con la Juventus, ma in questo caso, essendo già in vantaggio, avevano solo bisogno di gestire. Dicontro, le prime frazioni "vinte" sono state soltanto 4 su 19: Cagliari, Chievo, Juventus e Pescara, tutte gare incasa e tutte gare in cui i rossoneri hanno poi conquistato i 3 punti anche al 90'. La strana regola, comunque, valepure in Champions e in Coppa Italia. In Europa, infatti, gli uomini di Allegri avrebbero conquistato solo 6 puntifinendo le gare all'intervallo, contro gli 8 effettivi e utili per passare il primo turno. Nella unica gara della Tim Cup,invece, contro la Reggina, quindi un avversario di serie B, il punteggio al 45' era ancora fermo sullo 0-0, per poitrasformarsi in 3-0 al fischio finale.p.gua.

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Il brasiliano ha fattotattica con il gruppoDe Sciglio esternoIntanto Abbiati èvicino al rinnovo

DOMANI C’E’ LA JUVERobinho scalpita forse va in panchina Confermato Acerbi

MILANO - Dopo la vendetta in campionato, il Milan punta anche a quella in Coppa Italia. Domani sera, infatti, irossoneri sfideranno nuovamente la Juventus, già sconfitta lo scorso 25 novembre a San Siro. Stavoltaproveranno a prendersi la qualificazione alle semifinali direttamente a Torino: sarebbe il modo migliore percancellare l'eliminazione della scorsa stagione. «I bianconeri sono favoriti - ha spiegato Acerbi a Milan Channel -

. Ma ciò non significa che non si possano battere in casa loro. Lo ha fatto anche laSampdoria domenica scorsa» .

RETROGUARDIA - Dopo il Siena, l'ex-difensore del Chievo sarà titolare anche in CoppaItalia, visto che Zapata non è ancora riuscito a riemergere dalla forma influenzale che l'ha

colpito negli ultimi giorni. Se non altro, al suo fianco ci sarà un centrale di ruolo, ovvero Mexes, che ha scontatola squalifica, e non De Sciglio. Quest'ultimo tornerà sulla fascia. Ma ancora non è chiaro se sarà quella destra oquella sinistra. Dipende dalle scelte di Allegri: se confermerà Abate, allora De Sciglio andrà a sinistra, e punteràsu Antonini, agirà sulla destra. Rimarrà ai box Constant, uscito ammaccato dal match con il Siena, a questopunto in dubbio anche per la Sampdoria. Resta un punto interrogativo per il portiere perché Abbiati, dopo essersiripreso la maglia da titolare in campionato, potrebbe essere confermato anche in Coppa Italia. Intanto èvicinissimo al rinnovo del contratto.

SCALPITANTE - La vera novità, comunque, potrebbe essere Robinho, che ieri, dopo aver svolto un lavorodifferenziato, si è aggregato ai compagni per le esercitazioni tattiche. Le sue condizioni sono apparse migliori delprevisto, ma è ovvio che gli manca il ritmo partita. Dovesse confermare la stessa vivacità anche nella rifinitura dioggi, Allegri lo potrebbe inserire tra i convocati per poi portarselo in panchina. Là davanti, comunque, ci saràcertamente spazio per El Shaarawy e Pazzini (squalificato domenica prossima), mentre Boateng ed Emanuelsonsi giocano un posto tra fronte offensivo e linea mediana. Con Muntari ancora in ritardo, nel caso, l'unico a poterdare fiato ad Ambrosini davanti alla difesa è Montolivo. p.gua.

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Oggi Giorgi aBergamo Il Pescaravuole Kurtic mentreper Cornelius èpossibile stringereun patto con ilMilan

IL MERCATO - ALTRI AFFARI E TRATTATIVEE’ una corsa a quattro per Livaja Siena, Chievo, Atalanta e Catania

di Fabio Massimo Splendore

L’attaccante più conteso della serie A in questo momento ce l’ha l’Inter. E’ giovane, è croato, Stramaccioni lo halanciato sia in campionato che in Europa League dove ha segnato 4 gol in 7 gare. E’ Marko Livaja (19),l’Atalanta lo vuole e ci sta lavorando da un po’ con insistenza. Anche il Siena lo vuole con convinzione in modada inserirlo subito nello scacchiere per la salvezza (quella bianconera è la squadra che più delle altre, forse,

darebbe la garanzia del posto al ragazzo). Il Chievo lega questa opportunità all’affareStefano Sorrentino (33). E ora Livaja, nelle intenzioni del club nerazzurro rientra anchenella trattativa con il Catania per Francesco Lodi (28): agli etnei Livaja piace, ma nonmollano Lodi. E per giugno gli etnei stanno chiudendo il difensore slovacco NorbertGyomber (20).

UN RINFORZO PER COLANTUONO - Oggi Luigi Giorgi (25) sarà un calciatoredell’Atalanta: l’accordo raggiunto è sulla base del prestito (200 mila euro la cifra) con

diritto di riscatto della metà già fissato a 800 mila euro. Giorgi andrà a cercare riscatto a Bergamo, ormai la suaavventura a Palermo era al capolinea, nonostante abbia fatto discretamente bene nell’avvio di stagione inrosanero. Intanto oggi si parla di un vertice tra Genoa e Atalanta per parlare del futuro di Thomas Manfredini(32) e Gustavo Schelotto (23): sull’italo-argentino lavora anche l’Inter, per il difensore finora il club bergamascoha respinto i liguri.

LE MOSSE DEL SIENA - Questa settimana sarà decisiva per chiudere un affare Marcello Larrondo (24) in violacon Ruben Olivera (29) e Francesco Della Rocca (25) da Iachini. Icontatti tra i ds Pradè e Antonelli sonoquotidiani. L’assemblea di Lega venerdì è una linea di confine, questa operazione però potrebbe vedere la luceprima, nelle prossime 48 ore.

PESCARA AL LAVORO - C’è anche Jasmin Kurtic (23) tra le piste del presidente Sebastiani e del suo staff perpotenziare il centrocampo a disposizione di Bergodi. Con il Palermo c’è stato un contatto e ora la societàabruzzese attende la risposta. Per l’attaccante del Copenaghen Andreas Cornelius (19) prende corpo l’idea diuna operazione congiunta con il Milan. E resta sub iudice il tesseramento di Souleymane Diamoutene (29) chesi allena a Pescara da sei mesi.

L’INTENZIONE DEL “TIGRE” - «Un giorno sogno di vincere il Pallone d'oro - ha detto Radamel Falcao (26) aSky Sport -. Oggi sto bene all'Atletico Madrid a fare bene con l'Atletico, poi nella vita non si può mai sapere.Juve o Milan? Sicuramente ho una squadra preferita in Italia. Non si sa mai...» . @fabiosple (ha collaborato Giancarlo Febbo)

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Incontro al Viminalecon il capo dellaPolizia Manganelli.Emessi ieri seiDaspo per i coriBlatter cercasoluzioni

DOPO IL CASO BOATENGRazzismo, la Cancellieri: «Si può sospendere la gara»

MILANO - L'appuntamento è per oggi al Viminale. Come richiesto e ottenuto dal presidente federale Abete, infatti,si terrà una riunione sul tema del razzismo, a cui parteciperanno anche la ministro degli Interni Cancellieri e ilcapo della Polizia Manganelli. La prima, peraltro, era già intervenuta sull'argomento ai microfoni di Radio 24,tracciando quella che dovrebbe essere la linea dei provvedimenti da prendere nel caso di certi episodi. «La

direttiva è essere molto duri - ha spiegato - La sospensione della partita deve essere unostrumento da usare con molta fermezza, con molto vigore. Laddove, però, ci siano lecondizioni per evitare che venga utilizzato, per esempio, per vincere a tavolino. Occorreuna ferma presa di posizione dell'arbitro. Se la cosa riguardasse un numero limitato dipersone, bisogna agire su quelle persone ma non arrivare alla sospensione della partita,perché potrebbe creare problemi di ordine pubblico molto seri. E' fondamentaleindividuare chi fa i cori razzisti ed essere duri nei provvedimenti disciplinari. Se c'è unareazione razzista da una parte importante dello stadio, allora la partita va sospesa ma è

una decisione che spetta al responsabile dell'ordine pubblico» . Nello specifico, in merito, alla presa diposizione di Boateng, la Cancellieri ha parlato di «gesto altamente simbolico, bello e condivisibile, perché havoluto richiamare l'attenzione su di un problema importante» .

PROVVEDIMENTI - Intanto il pm Monti ha già firmato i Daspo per i 6 protagonisti dei cori razzisti e tra questi c'èpure Riccardo Grittini, assessore allo Sport e alle politiche giovanili del Comune di Corbetta. In aggiunta, per i 6 èscattata pure la denuncia per istigazione all'odio razziale, con tanto di processo per direttissima da celebrare neiprossimi giorni.

COMMENTI - E di razzismo si è parlato anche a margine della cerimonia di consegna del Pallone d'oro. «Quellodi Boateng stato un segnale forte e coraggioso - ha sottolineato il presidente della Fifa Blatter, decisamentemeno duro rispetto alle dichiarazioni rese l'altro giorno - Un modo per dire: si è arrivati fino a questo punto, manon si va oltre. Ora, però, occorre trovare altre soluzioni sostenibili per affrontare il problema alla radice» .Abbandonare il campo non è la soluzione nemmeno per Ronaldo: «Vanno adottate misure più efficaci. Ilrazzismo non esiste solo nel calcio, ma in tutta la società» , ha affermato il Fenomeno a Sky. «E' stato giustocosì, certe cose non possono accadere in Italia» , ha detto invece Cafu. «L'ha decisione l'ha presa Boateng e icompagni l'hanno seguito. Hanno fatto bene» , ha aggiunto Shevchenko. p.gua.

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L’ALTRA FACCIA DEL CALCIOL’ex Budan fa il primo gol dopo aver perso la figlia Parma si alza e applaude

PARMA (ass) - C'è chi utilizza lo stadio per sbeffeggiare un giocatore di colore, altri che invece si alzano in piedie applaudono in modo sincero un ex giocatore che ha segnato un gol importante alla loro squadra. E che, per dipiù, ha esultato senza trattenersi. È successo domenica al Tardini. Il Parma è in vantaggio, a pochi minuti dallafine Igor Budan pareggia per il Palermo e viene sommerso dall'abbraccio dei compagni. La punta ha giocato inEmilia per due stagioni tra 2006 e 2008, lasciando un ricordo positivo e impreziosito da 54 presenze e oltre 20gol. Contro la sua ex squadra, per la quale nutre ancora grande affetto, Budan ha soprattutto segnato la primarete dopo la tragica scomparsa della figlia in luglio a causa di un male fulminante. Ha esultato, ma il pubblicoparmigiano l'ha capito e lo ha applaudito, lasciando da parte l'amarezza per il momentaneo pareggio subito.Budan ha chiesto scusa al Tardini tornando verso il centrocampo. E il pubblico di casa, in risposta, lo hanuovamente omaggiato prima che rientrasse negli spogliatoi. Lui era in lacrime.

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La sessione di gennaio termina il 31

La sessione invernale si concluderà il 31 gennaio alle 19 Oltre quella data, e comunque entro il 31 marzo 2013,sarà pos-sibile tesserare solo i calciatori con contratto risolto o scaduto al 30 giugno 2012. I calciatori che hannorisolto il contratto dopo il 1° luglio, pos-sono essere tes-serati solo a gen-naio. Da febbra-io, i calciatori inscadenza al 30 giugno 2013 potranno libera-mente accordarsi con altre società

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Questo nonesclude però unsuo coinvolgimentonel processosportivo (stessodiscorso per Conte,per un’altra omessadenuncia)

TERZA STAGIONE INNERAZZURRO AndreaRanocchia, 24 anni, 23presenze e un gol in questastagione (Bartoletti)

RANOCCHIA “ARCHIVIATO” Il pm di Bari vuol procedere contro una ventina di indagati,escluso l’interista

di Antonio Guido

BARI - Archiviazione per Andrea Ranocchia, difensore dell'Inter e dellaNazionale, nel secondo filone barese del calcio scommesse. L'avrebbe chiestail pm Ciro Angelillis. Una ventina, invece gli indagati, tra questi molti giocatoridel "vecchio Bari", ex dirigenti e calciatori di Salernitana e Treviso, a cui laProcura di Bari sta per notificare l'avviso di conclusione delle indaginipreliminari. Tra i nomi di spicco ci sarebbero il portiere belga Jean Francois Gillet, passatoquest'anno al Torino, e Cristian Stellini, ex collaboratore tecnico di Conte,Caputo, capitano nel Bari di Torrente, Fusco e Ganci che allora militavano nella

Salernitana, oltre naturalmente ad Andrea Masiello, giàsqualificato per ventisei mesi.

RINVIO A GIUDIZIO - Per i giocatori si profila il rinvio agiudizio. La richiesta di archiviazione per Ranocchia nonesclude però un suo coinvolgimento nel processosportivo per omessa denuncia. Anche Antonio Conte cheera l'allenatore di quel Bari riapprodato in A con una

fantastica cavalcata, sarebbe a rischio sanzione per omessa denuncia, puressendo l'unico a non essere indagato. « Quando una spogliatoio - si è difeso il tecnico - decide di tenerenascosta una cosa al proprio allenatore non c'è modo di sapere nulla ». Tutto è nato da un fax inviato al procuratore federale Stefano Palazzi, da Vittorio Micolucci, il primo pentito delcalcio scommesse, che avrebbe riferito di presunte combine avvenute in Bari-Treviso dell'11 maggio 2008,(conclusa 0-1) e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, terminata 3-2, entrambe relative al campionato cadetto.Rivelazioni che trovano pronto riscontro nelle dichiarazione fatte dall'altro pentito Andrea Masiello davanti alprocuratore federale Palazzi. « In riferimento alle partite del Bari le posso dire - scrive Micolucci a Palazzi - chel'anno prima della promozione in serie A il Bari regalò la partita al Treviso. Le voci dicono che presero dei soldiperché in quella stagione le ultime partite del Treviso furono quasi tutte comprate ».

DOCUMENTI - Documentatissima la ricostruzione della combine riguardante Salernitana-Bari. Due giocatoridella squadra campana contattarono alcuni loro amici all'interno dello spogliatoio del Bari. Accordo raggiunto. Sultavolo una cifra tra i 200 e i 300 mila euro. La consegna in una valigetta. E fu un 3-2, un over passandol'imbeccata agli scommettitori. All'indomani del match, la divisione della somma, ma Ranocchia e Gazzi rifiutaronola loro parte. Le notifiche degli avvisi di conclusione delle indagini, che solitamente preludono alla richiesta dirinvio a giudizio, saranno eseguite nei prossimi giorni dai carabinieri del Reparto operativo di Bari che hannocondotto le indagini. Copia degli atti sarà contestualmente trasmessa alla procura federale della Figc che darà ilvia ai processi sportivi. A breve la procura pugliese concluderà anche le indagini sulle presunte combine di Bari-Sampdoria (0-1) e Palermo-Bari. Anche in questo caso sono in arrivo nei prossimi giorni, gli avvisi di conclusionedelle indagini. Trema mezza serie A, ma anche il Bari potrebbe ritrovarsi con uno o due punti di penalizzazioneoltre alla possibile squalifica di Caputo.

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SELEZIONE AZZURRAALBANI BATTE ANCHE LA THAILANDIA

Dopo il successo per 15-1 contro la rappresentativa All Star, la selezione italiana dell'allenatore Raoul Albani havinto anche la seconda e ultima amichevole, a Trang, in Thailandia, superando per 7-3 la nazionale thailandesedavanti a oltre 4mila spettatori. I marcatori: primo tempo 5'54'' e 14' De Oliveira (I), 18'28'' Madyalan (T), 18'59''Chudech (T), secondo tempo 2'26'' e 8' Tonidandel (I), 8'28'' Chudech (T), 13' e 14'57'' Sanna (I), 19'54'' DeOliveira (I). Così Fabrizio Tonelli presidente della Divisione Calcio a Cinque: «E' stata un'esperienza di spessoreper il rilievo sociale e per il coinvolgimento di un pubblico vasto anche attraverso televisioni locali emaxischermi allestiti per l'occasione, che ha confermato l'appeal del marchio Italia in Asia. Mi premeringraziare tutti coloro che hanno contribuito pure in termini logistici al successo di questa iniziativa, che haappassionato migliaia di bambini e tecnici qualificati».

SERIE A - In Serie A divorzio tra la Marca Futsal e il tecnico Sylvio Rocha: il nuovo allenatore è Julio Fernandezcampione d'Italia nel 2012 con la Luparense.

SERIE B - Nel girone B della Serie B Pino Milella è il nuovo allenatore dell'Atletico ArzignanoCornedo.

SERIE A FEMMINILE - Delibera giudice sportivo Serie A femminile girone B: Ls Aranova Ceprano-WomanNapoli 0-6.a.gal.

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Ranegie, forte crisi allergica «Sono stato vicino a morire»

UDINE - L'attaccante dell’Udinese Mathias Ranegie, 28 anni, è stato vittima di una reazione allergica acutadomenica sera, provocata da un dolce alle noci. Lo stesso svedese ha postato sul web di essere andato «a unminuto dalla morte». Il giocatore - ha reso noto la società friulana - è stato ricoverato in via precauzionale inospedale per le cure mediche del caso. E’ stato dimesso ieri.

L'INIZIATIVA«Dedichiamo Inter-Bologna a Weisz»BOLOGNA - L'associazione bolognese «Viva il calcio» ha proposto di dedicare il quarto di Coppa Italia, inprogramma martedì 15, ad Arpad Weisz, che prima della Seconda Guerra Mondiale vinse con le due maglie trescudetti, uno da giocatore nerazzurro nel 1930, gli altri in rossoblù da allenatore nel 1936 e 1937. Weisz, ebreoungherese, morì poi deportato ad Auschwitz. Hanno già aderito i due sindaci, Pisapia e Merola.

GUARDIOLA«Nel 2013-14 tornerò ad allenare»ZURIGO - A margine della consegna del Pallone d’Oro, Pep Guardiola ha annunciato: «Nella prossima stagionetornerò ad allenare, ma non so ancora dove perché non ho preso alcuna decisione. Tornerò in panchina perchésono ancora giovane, ho 41 anni e non posso pensare di smettere. Il Bayern? Ha un ottimo tecnico comeHeynckes, parlarne sarebbe una mancanza di rispetto».

UNDER 18In Russia l’Italia batte 1-0 il BelgioROMA - (infopress) L’Italia Under 18 di Alberigo Evani ha esordito al Memorial Valentin Granatkin, a SanPietroburgo, battendo il Belgio per 1-0 (gol di Petagna del Milan). Oggi sfida alla Bielorussia.�l POSTICIPI - Rayo Vallecano-Getafe 3-1 (Spagna -18ª giornata). Cheltenham-Everton 1-5 (Coppad’Inghilterra).

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Il gruppo della nazionaleitaliana di futsal al palazzetto diKladno: oggi alle ore 19 sigioca la prima amichevolecontro la Repubblica Ceca(Cassella/Div. Calcio a 5)

L’Italia prova per l’EuropaContro la temibile Rep. Ceca oggi (ore 19) e domani (ore 18) in campo a Kladno

I l 2012 si è appena concluso e ha portato in dote due splendidi bronzi, quelloagli Europei in Croazia e quello conquistato ai Mondiali in Thailandia. L’Italiapensa a programmare il futuro, che tra poco più di due mesi già prevede ilgirone di qualificazione a EURO 2014. Proprio per questo le due amichevolicontro la temibile Repubblica Ceca – questa sera a Chrudim (calcio d’inizio ore19) e domani a Kladno (via alle 18) – rivestono un’importanza particolare,soprattutto per valutare se i volti nuovi convocati nell’occasione dal Ct RobertoMenichelli possono ambire a entrare in pianta stabile in un gruppo chenell’ultimo anno (ma non solo) ha ottenuto risultati lusinghieri. «Due testimpegnativi, tra l'altro in trasferta contro una squadra europea di prima fascia.Ma abbiamo scelto di proposito un'avversaria di questo valore - spiega il Ct -Per noi è un buon test, anche se giocheremo con una sola giornata diallenamento nelle gambe visto il poco tempo. Cercheremo di mettere incampo il nostro gioco». Bruno, Cavinato, Delpizzo, De Luca, Nicolodi e Putanosono i giocatori presenti in Repubblica Ceca che il Mondiale non lo hannogiocato: logico e normale che molte attenzioni siano concentrate su di loro. «Dai nuovi mi aspetto che mimettano in difficoltà - osserva Menichelli - Si è sempre creata una competizione interna. Poi c'è un forte spiritodi gruppo, è quello che vorrei continuare a vedere indipendentemente dai convocati: forza, determinazione econcentrazione».

CARTA DE LUCA - Musica per le orecchie di Massimo De Luca: il giocatore del Pescara, che l'anno scorso hapartecipato ai raduni per l'Europeo e il Mondiale senza però disputare le due competizioni, è smanioso di mettersiin mostra. «Sono qui con lo spirito di sempre - assicura il 25enne napoletano - Voglio dimostrare al Ct cheposso rimanere in gruppo».

AVVERSARI - La squadra di Tomas Neumann è pero' un'avversaria da prendere con le molle. «Siamointenzionati a dare il massimo per la maglia azzurra - chiarisce De Luca - La Repubblica Ceca è una squadra diprima fascia, dobbiamo stare attenti perché sono forti fisicamente e corrono tanto. Hanno anche buoneindividualità, ma noi siamo l'Italia e dobbiamo scendere in campo per vincere».

I CONVOCATIPortieri: Valerio Barigelli (Lazio), Davide Putano (Alter Ego Luparense). Giocatori di movimento: DiegoCavinato (Asti), Bruno Da Silva (Pescara), Markus Delpizzo (Acqua&Sapone Fiderma), Massimo De Luca(Pescara), Marco Ercolessi (Marca Futsal), Rodolfo Fortino (Asti), Luca Leggiero (Pescara), Gabriel Lima(Asti), Giuseppe Mentasti (Cogianco Genzano), Alex Merlim (Alter Ego Luparense), Douglas Nicolodi(Pescara), Sergio Romano (Cogianco Genzano).(Ass)

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SERIE A DONNE Super Sinnai primato solitario

di Antonio Galluccio

S' è ripreso il primato solitario il Sinnai nel girone A del campionato nazionale di Serie A femminile. Haconquistato il podio più alto vicendo, tra le mura amiche, lo scontro diretto della prima giornata di ritorno contro laLupe che, alla vigilia della supersfida, era in vetta.

ESORDIO DA INCORNICIARE - Un esordio da incorniciare, dunque, per l'allenatore Mario Mura, subentrato allaconduzione tecnica della formazione cagliaritana dopo la conclusione del girone di andata, durante la sostanatalizia. «Sono fiducioso - spiega Mura - anche perchè le ragazze hanno interpretato la gara nel migliore deimodi. Sul campo hanno fatto quello che avevo chiesto loro in settimana, affrontando, con impegno, unavversario fisicamente forte e tatticamente ben messo sul rettangolo di gioco. Insomma, una vittoria, bella,sofferta, meritata».

L’ARMA IN PIU’ - Davanti a un grande pubblico. «La nostra partita - continua Mura - è stata disputata tra lesemifinali e la finale della Coppa Italia regionale femminile di Serie C1. Il palazzetto dello sport di Sinnai erastracolmo. Il calcio a cinque femminile è in crescita. Prima d'ora non vi avevo mai allenato. Ho lavorato invecesempre nel maschile: Capoterra 2000 in Serie B, viceallenatore del Cagliari in Serie A guidando pure il settoregiovanile, Sinnai in Serie C1 e in Serie B con una promozione e una semifinale play off».

NUOVI TRIONFI - Si riparte di slancio verso nuovi trionfi. «Ringrazio Davide Mura, l'allenatore che mi hapreceduto sulla panchina del Sinnai femminile, ho trovato una squadra in salute. L'obiettivo della società èqualificarsi per i play off scudetto. Intanto siamo già nella Final Eight di Coppa Italia. Adesso ci prepariamo perla trasferta di domenica prossima contro il Città di Breganze, quarto, a due punti da noi. Sarà un'altra partitadifficile che - conclude Mura - prepareremo con la giusta carica».

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UN CLUB ESEMPLARE Modello Torrino il futuro è già qui

Q uattro quattordicesimi dell’Italia giunta terza al recente Mondiale provengono dal suo settore giovanile. Non èpiù una novità che il Torrino del presidente Colosimo sforni talenti per il calcio a cinque del futuro e quest’anno laformazione di Maurizio Venditti si stia togliendo davvero delle belle soddisfazioni anche in Serie B, con una rosacompletamente italiana e composta per lo più da Under 21.

BILANCIO - «Il bilancio finora è assolutamente positivo – spiega il tecnico romano – e se possiamo già trarrequalche conclusione dal campionato cadetto, diciamo che la nostra squadra ha dimostrato di potersela giocarecontro tutti, andando a vincere con avversari a dir poco proibitivi come Futsal Isola e Real Torgianese. Maquesta è una categoria che ci sta servendo soprattutto come esperienza per il futuro: i campionati su cui siamofocalizzati sono quelli Under 21 e Juniores, dove da anni ci togliamo davvero tantissime soddisfazioni»,sottolinea ancora con orgoglio Venditti .

PRIMO DELLA CLASSE - In queste due categorie il Torrino è primo della classe, imbattuto con l’Under 21 – concui è ai sedicesimi di finale in Coppa Italia - e a punteggio pieno con la Juniores. «Probabilmente – continuaVenditti – se non avessimo partecipato con lo stesso gruppo su tutti e tre i fronti, avremmo fatto ancora meglio,ma la scelta è quella di far crescere i ragazzi e la crescita si ottiene solo se si dà loro la possibilità di giocare edi sbagliare».

MODELLO - Insomma, un’altra conferma che il lavoro sul settore giovanile, svolto oculatamente e conpersistenza, alla fine paga. Ma il Torrino è una realtà che va oltre il futsal giocato. «Dalle famiglie dei ragazzi ènato il Family Club, un motivo di aggregazione, non solo per tutte le nostre, ma per tutto il quartiere: si tratta dieventi di vario genere, dalla festa inaugurale a cui ha partecipato anche la famiglia di Erik Lamela, alla notte diCapodanno trascorsa tutti insieme, a spettacoli teatrali, fino a gite e vacanze in comune. Un modo per sentirsianche più uniti».(Ass)

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Il percorso analogoa un anno fa metteansia per l’assaltoai primi tre posti perla Champions

A metà stagione Zeman peggio di Luis EnriqueSenza il 3-0 a tavolino di Cagliari, la media punti attuale è di 1,61: un anno fa eraarrivata a 1,63

di Alberto Ghiacci

ROMA - «Faremo un primo bilancio a gennaio, quando sarà passata la metà del campionato» . Questa larisposta data dal direttore generale della Roma, Franco Baldini, una paio di mesi fa, quando si parlava di possibilirinforzi da prendere nel mercato invernale. Stavolta non si parla di acquisti, ma i conti si possono fareugualmente perché il periodo indicato è trascorso: il girone di andata è terminato e il dato che emerge, più di ognialtro, è quello che indica che la Roma di Zeman ha camminato più lentamente rispetto a quella dell’anno scorsoguidata da Luis Enrique.

MEDIA - Un girone intero, per un’analisi che parla di un punto in più ottenuto dal tecnico boemo rispetto a quellospagnolo. Ma come, la Roma ha fatto 32 punti contro i 31 di un anno fa e il ritmo di viaggioè più lento? Sì, se si considerano la partite giocate sul campo. Zeman ha ottenuto unasola vittoria in più, che se vogliamo può essere individuata in quella a tavolino relativa allapartita mai giocata a Cagliari. Ma poco conta se si guarda alla media punti delle partite sulcampo: 31 punti in 19 per Luis Enrique (media 1,631) e 29 in 18 per Zeman (escluso lo 0-3 di Cagliari, media 1,611). La differenza è minima e anzi va sottolineato che oggi la Romaha comunque un punto in più rispetto all’anno scorso. Ma leggere che la media

dell’allenatore asturiano è superiore a quella di Zeman fa riflettere eccome.

OBIETTIVO - Baldini e Zeman stessi hanno confermato, giustamente, che non si può considerare la sconfitta diNapoli come un passo indietro rispetto al processo di crescita della squadra: la Roma ha giocato, sprecando emostrando alcuni dei soliti limiti, ma comunque non è mancata sotto il profilo dell’impegno. Eppure, dopo unanno, il tragitto è sempre più o meno allo stesso punto o giù di lì. Il problema è proprio questo: che succede seanche quest’anno la Roma non riesce a centrare l’obiettivo fissato a inizio stagione ovvero il piazzamento in unodei primi tre posti che garantisce l’accesso alla prossima Champions League? L’attuale squadra è senza dubbiodi valore, composta da giocatori forti e giovani che possono garantire un futuro luminoso, ma ora lo sconfortoderiva dal fatto che in un anno i risultati sono più o meno gli stessi e la media punti tenuta nel girone di andata,almeno quella relative alle partite sul campo, è anche peggiore.

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DISTANZA - L’occasione fallita a Napoli, dove un successo avrebbe proiettato Zeman e i suoi al terzo posto (neha approfittato invece Mazzarri) pone adesso la Roma di fronte a una rincorsa difficile, da mettere in atto nel sologirone di ritorno. I giallorossi non sembrano ancora al livello delle attuali prime tre in campionato, almeno questodice finora la classifica. Contro Juventus, Lazio e Napoli sono arrivate tre sconfitte che mettono la Roma nellacondizione di recuperare un punto in più alle prime tre per via del vantaggio negli scontri diretti (ribaltare alritorno i 4-1 di Torino e Napoli non sarà facile, più abbordabile il 3-2 con cui è arrivata la sconfitta contro laLazio). La Roma ha battuto le atre due squadre che la precedono in classifica, vale a dire Inter e Fiorentina, cheoggi occupano le posizioni buone per l’accesso all’Europa League. Ma ciò che preoccupa è che Zeman non hafatto di più di Luis Enrique, anzi ha fatto leggermente peggio. E, come la giri la giri, di motivi per sorridere oggi,almeno per quel che riguarda le vicende del campo, ce ne sono pochi davvero.

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Ma l’attacco va è il migliore in A con 43 reti A fronte di una difesa colabrodo c’è però un attacco super. La Romainfatti finora ha reparto avanzato più prolifico di serie A. I 43 gol segnati nel girone di andata includono i 3 ottenutia tavolino per la vittoria di Cagliari (40 le reti sul campo, come la Juventus capolista). Rispetto all’anno scorso laRoma ha segnato 11 gol in più con una partita in meno sul campo. Anche le reti subite sono state di più, ben 12. Ipareggi di Zeman e suoi sono stati solo 2, il numero minore di “X” come Juve, Inter e Pescara.

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33 i gol subiti Solo Pescara e Cagliari peggio I soliti limiti difensivi. La Roma subisce tanto, come spesso accadealle squadre di Zeman. Con i 4 gol subiti a Napoli la difesa giallorossa ha chiuso il girone di andata con il terzopeggior risultato: 33 reti subite contro le 35 di Cagliari e Pescara. Zeman ha chiuso due volte con 4 gol alpassivo (sui campi di Juventus e Napoli) e tre volte con 4 gol al passivo (nelle sconfitte contro Bologna, Udinese,lazio e Parma) In una sola sconfitta (su 7) i gol al passivo sono stati meno di due: 0-1 in casa del Chievo.

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Timmermans ministro olandese «Tifo per la Roma» Un conforto speciale, politico, internazionale. Esprimendosiin un ottimo italiano, ospite alla Farnesina, il ministro degli Esteri olandese Frans Timmermans ha confessato lesue simpatie per la Roma di Zeman: «Mi sento un olandese romano e soprattutto un tifoso romanista».Timmermans ha coltivato questa passione calcistica durante un periodo in cui ha vissuto in Italia. Chissà se èd’accordo con la possibile cessione del connazionale Stekelenburg...

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Zamparini ha varatouna fase involutivacertificata anche dalmercato. Cellinodistratto dallostadio

IN CARICA DAL ‘92 MassimoCellino, 56 anni, presidente delCagliari (Mosca) IN CARICADAL 2002 Maurizio Zamparini,71 anni, presidente del Palermo(Getty)

AIUTO, LE ISOLE AFFONDANO Sardi e rosanero oggi sarebbero in B: errori e sfortuna.L’eccezione è il Catania

di Antonio Maglie

Le Isole affondano. Ma i moti ondosi non c’entrano nulla. Semmai c’entrano lescelte che hanno avvilito attese e aspettative di due squadre storiche del calcioitaliano: il Cagliari e il Palermo (si salva, e alla grande, soltanto il Catania).Storie strane, paradossali, che coinvolgono due presidenti, Massimo Cellino eMaurizio Zamparini, loro sì veramente inquieti e imprevedibili come i motiondosi. Sempre in bilico nei rapporti personali (ora di simpatia, ora di ostilità: ilbarometro dell’umore in questo momento segnala bel tempo), i due dirigentiassistono sgomenti al deludente dipanamento di una stagione che prevedevanon sontuosi traguardi, ma il raggiungimento sereno di obiettivi minimi (la

salvezza) semmai impreziositi da una buona collocazionefinale in classifica. Illusione al momento naufragata: ilPalermo penultimo (il suo peggior rendimento da quandoè tornato in serie A) e il Cagliari terzultimo. Se per untragico scherzo del destino il campionato si concludesseoggi, sarebbero in serie B, per la delusione dei propritifosi e del calcio italiano nel suo complesso perchéquelle due squadre in questi anni (e decenni) si sono

conquistate un posto privilegiato nella storia del nostro campionato. Sotto molti aspetti appare più sorprendente la crisi del Cagliari che quella delPalermo. Perché dalle scelte di Zamparini e dall’involuzione che la sua squadraaveva subìto già a partire dalla parte finale della stagione scorsa, qualcosa siera capito. Tanto per cominciare, che sarebbe stata un’annata complicata. Losmantellamento della squadra che aveva disputato la finale di Coppa Italiacominciata due estati fa, è proseguita anche nello scorso agosto. I grandicampioni (come Pastore) sostituiti con onesti comprimari; una «rosa» giàimperfetta rimasta dopo gli interventi «mercantili» ancora largamente lacunosa;e poi il solito balletto di allenatori assunti, dichiarati inamovibili per almeno unsecolo e poi cacciati ai primi risultati negativi; per non parlare dei dirigentiassunti come amministratori delegati e messi alla porta come si fa con gli ospitipoco graditi. Il Palermo si è fermato alla ventiquattresima dello scorsocampionato. Da quel momento, in trentatré partite ha vinto appena quattrovolte, tre nella stagione in corso. Una tendenza che Gasperini non è riuscito ainvertire, un malato che nemmeno Pietro Lo Monaco, dirigente dal polso fermo,è riuscito ad avviare verso la guarigione. Il Palermo è sempre lì febbricitante: senon segna Miccoli non segna nessuno; in compenso, però, segnano gliavversari tanto che in porta ci sia Ujakani quanto che ci sia Benussi. E’ unasquadra imperfetta, il Palermo, strutturata male, destrutturata peggio. Lasperanza è tutta in questo gennaio tiepido: nei “nuovi arrivi” attesi come laProvvidenza.

SOFFRE LA SARDEGNA - A Cellino, invece, poco può essere rinfacciato dal punto di vista della costruzionedella squadra. Semmai solo il fatto di non aver individuato un attaccante con le caratteristiche di Pinilla ma menocagionevole di salute. Ma per il resto, tra acquisti e mancate cessioni (Astori e Nainggolan) l’estate delpresidente è stata decisamente dispendiosa (tra soldi versati nelle casse di altri club e soldi non incamerati).Anche lui ha cambiato direzione tecnica e questa volta ha tentennato un po’ troppo. E non perché Ficcadenti nonsia un buon professionista, ma perché nonostante la salvezza, nel tecnico confermato lui non credeva più:sarebbe stato più logico risolvere la contraddizione subito e affidarsi dall’inizio a un nuovo allenatore. Poi laquestione dello stadio. Cellino si è concentrato su questo versante forse dimenticando un po’ l’aspetto calcisticoe queste distrazioni forse gli hanno fatto smarrire la lucidità dei tempi migliori.

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Sul sito ufficiale delclub l’espertoregista chiama araccolta i tifosi:«Insieme a loro citireremo fuori daiguai di classifica»

Cellino è a Miami eha blindato lospogliatoio: nonparte nessuno.Potrebbe arrivareCabrera, 27enneuruguaiano, ieri ilcontatto

Daniele Conti, 34 anni domani,da 14 stagioni rossoblù

IL CAPITANO PROMETTE IL RISCATTO ROSSOBLU’Parola di Conti «Questo Cagliari non mollerà mai»

di Vincenzo Sardu

E’ ferito, sulla pelle esibisce parecchi cerotti, ma il Cagliari non ha alcuna vogliadi arrendersi. La classifica? Non è buona, ma dagli spogliatoi di Assemini arrivaun rullo di tamburi che annuncia battaglia: la squadra c’è, vuole esserci, nonmolla neanche di un centimetro. E manda messaggi di compattezza che fanno acazzotti con certi spifferi di segno contrario, che volteggiano poco graditi. Lasintesi, a nome di tutti, è nelle parole del capitano Daniele Conti, affidate al sito

ufficiale del club: «Di situazioni analoghe, in passato neho vissute altre, e il Cagliari ne è sempre venuto fuori atesta alta. Dobbiamo stare uniti e continuare a lavorarecome abbiamo fatto in queste settimane, perché soloattraverso il lavoro si possono ottenere risultati.Ultimamente stiamo facendo ottime prestazioni sul campo e abbiamo dimostrato controJuve e Lazio di potercela giocare con tutti. Dobbiamo dare il massimo in tutte le partiteche restano da qui alla fine della stagione, siamo pronti a farlo».

Conti -fresco di rinnovo fino al 2014 - non è uno che apre bocca per dare aria alle corde vocali; parla pocoproprio perché se lo fa l’occasione dev’essere speciale. E questa lo è non per dare coraggio al gruppo, che e hapromesso baionetta fra i denti da subito. Lo fa per chiamare a raccolta la gente: «Abbiamo bisogno del supportodei nostri tifosi per lottare contro tutto e tutti e sono sicuro ci saranno vicini come hanno sempre fatto, già apartire dalla partita di domenica contro il Genoa».

IL GRANDE CAPO - Ma a chi conosce bene la realtà cagliaritana non può sfuggire un altro dettaglio. MassimoCellino è a Miami: prima di capire cosa ci fa vacanze a parte, va data una lettura psicologica. E’ come se il patrondicesse ai giocatori “ragazzi, io sto qui perché so di potermi fidare di voi e mi fido di voi”. Non è escluso che loabbia detto. Ma come, proprio mentre spicca il volo il mercato di gennaio, con tutti gli acciacchi denunciati dalla

classifica per non parlare delle rogne sullo stadio di Is Arenas, Cellino si allontana? Ebbene sì. Innanzitutto perché ha diramato il bollettino degli affari: non vendo nessuno.Chiarito e sottolineato: se qualcuno parte, ammesso che voglia partire, devono arrivarecascate di milioni (in euro, più che in dollari) o non se ne fa niente. Parallelamente aquesta direttiva non resa pubblica, c’è la scarsa voglia di cambiare del gioiello piùprezioso, Davide Astori (ieri ventiseienne, auguroni) che ormai a Cagliari sta mettendo leradici: professione e vabbè, ma anche affari (ha rilevato una attività con un socio sullungomare del Poetto), e ha trovato pure il sentimento grazie a una ragazza cagliaritana.Desiderio di partire? Zero. Ovvio, dovesse arrivare la follia di qualche big (ma big sul

serio, non per modo di dire) un timido pensierino lo si potrebbe fare ma senza esagerare. Cellino, si diceva: che ci fa a Miami? Seconda base presidenziale, affari imprenditoriali, vacanze e... MatìasCabrera. Il 27enne centrocampista del Nacional, già a un passo al Cagliari la scorsa estate, casualmente si trovapure lui nella città della Florida. Il potente e abile Paco Casal sta tessendo la trattativa, e ieri pare ci sia stato ilcontatto: più che cedere, il Cagliari semmai acquisterà, alle condizioni migliori, con qualche sacrificio. Per il resto,fiducia granitica in chi c’è. E lo stadio? Bocche cucite in sede, ma un sorriso sereno: non c’è alcuna preoccupazione. L’unico patema èlegato al numero dei tifosi attesi domenica pomeriggio, quando a Is Arenas arriverà il Genoa: ma l’appello diConti si spera faccia breccia, insieme alle vantaggiose iniziative messe a punto dal Cagliari.

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L’ad Lo Monacostringe i tempi: laclassifica nonconcede alternativedunque parteall’assalto delbomber del Toro.Oggi arriva il sì?

Subito dopo i rosafaranno l’offerta alChievo per ilnumero 1. Dossenaè vicino perBuonanotte si puòfare Marquinho sicomplica

Rolando Bianchi, 29 anni,attaccante del Torino

I ROSANERO COMPRANO PER CAMBIARE LA ROTTACorsa su Bianchi e Sorrentino per rialzare il Palermo

di Paolo Vannini

PALERMO - Rolando Bianchi e Sorrentino. Il Palermo rilancia, la classifica loincalza e l’unica speranza ormai è arrivare a rinforzi di rango e personalità checontagino entusiasmo e scuotano anche l’ambiente prima che dilaghi unapericolosa rassegnazione. Dopo l’ennesima sconfitta incredibile, a Parma al 93'(quinta volta in stagione che la squadra perde un risultato negli ultimi 3'), LoMonaco è costretto ad un’accelerata. Il Palermo ha fretta, attendere i tempi

lunghi del mercato che spesso si infiamma negli ultimigiorni, rischia di scavare un baratro con le altrepericolanti. Così, pur fra le pieghe di un mercato difficile,i rosa portano due assalti importanti a giocatori decisivi,che possono fare la differenza: un centravanti e unportiere.

BIANCHI - Lo Monaco aveva un accordo sulla parola col Genoa per Immobile, ma gli ultimi sviluppi nel clubligure hanno complicato tutto, sia per Ciro che per Borriello che domenica hanno costituito una coppia eccellente.Il Palermo ha bisogno di un attaccante di peso subito e allora, nonostante le smentite, ha formalizzato un’offertaimportante per Rolando Bianchi, centravanti del Torino, 30 anni a febbraio e 6 gol quest’anno: 3 milioni di europer un giocatore che a giugno andrà in scadenza. Il club granata tentenna, sia per il ruolo che riveste Bianchi in squadra sia per non rinforzare una direttaconcorrente salvezza; il presidente Cairo però ci sta pensando e oggi potrebbe dire sì. Bianchi arriverebbe subitoa Palermo, pronto per giocare già domenica a Napoli. Il settore ne ha massima urgenza perchè Miccoli ha unaffaticamento al polpaccio (recupero incerto) e Budan, nonostante il gol di Parma, potrebbe comunque lasciare ilPalermo. I rosa studiano anche una possibile alternativa. Chiarito che la società non può tesserare

extracomunitari avendo esaurito il bonus quest’estate per prendere Arevalo Rios e ilprimavera Sosa (!), un pensierino Lo Monaco l’ha fatto sul romeno Ciprian Marica, 27anni, attualmente in Bundesliga allo Schalke 04.

SORRENTINO - Il caso portieri rosanero è esploso nella sua totalità: Gasperini a Parmaha scelto Benussi dopo le critiche ad Ujkani ed è andata di nuovo male. Il Palermo cercasicurezze nel ruolo ed è tornato alla carica per il numero 1 del Chievo nonostante laserrata corte dell’Inter. Sorrentino non rinnoverà coi veronesi e deve scegliere fra fare il

vice in una grande o il titolare in una società che punta forte su di lui. La distanza economica fra la richiesta delChievo e la proposta rosanero si è ridotta: la situazione resta intricata ma il Palermo ci sta provando.

MARQUINHO E BUONANOTTE - Per Dossena manca solo l’ufficialità, attesa quando sarà certo il passaggio diArmero al Napoli. Situazione simile condiziona la trattativa per l’argentino Buonanotte del Malaga: gli spagnoliprima di cederlo, devono trovare un sostituto. La strada per Marquinho è invece diventata in salita: l’esternomancino della Roma non gradirebbe il passaggio a Palermo in una posizione di classifica così difficile e piuttostotornerebbe volentieri in Brasile. Lo Monaco però non ha gettato la spugna: «Io ho la parola dei giallorossi: seMarquinho va via dalla Roma in Italia, viene da noi. Se non crede che Palermo sia la piazza giusta però fabene a starsene dov’è» ha dichiarato a Mediagol. Una cessione invece è ufficiale: Luigi Giorgi, arrivato adagosto in prestito dal Novara, è stato reso ai piemontesi che lo hanno subito girato all’Atalanta. Giorgi chiude labreve esperienza rosa con 3 gol, due in campionato ed uno in Coppa.

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«Ho scelto laFiorentina perché èstata l’unica che siè fatta avanti sulserio» E’ statastabilita unaclausola rescissoriada 35 milioni

«Punto ariprendermil’azzurro ma primaad aiutare lasquadra a tornarein Europa:possiamo arrivare acerti obiettivi. Nonho mai pensato didover smettere»

NUMERO 49 Giuseppe Rossi,25 anni, con la nuova maglia(Sestini)

LA PRESENTAZIONE IN VIOLAPepito Rossi: A Firenze c’è il calcio più bello

di Alessandro Rialti

FIRENZE - Pepito ha la faccia di chi aspetta un pallone come un bambinoaspetta Babbo Natale. Pepito si fa fotografare dai tifosi, risponde alle domandenella sala stampa Manuela Righini ogni tanto pensando in inglese, sviluppandoin spagnolo e arrangiandosi in italiano. Ma quello che vuol far sapere lo fasapere. Secco, deciso. E’ venuto a Firenze perché sta nascendo una grandesquadra, ha scelto il viola perché tutti gli altri avevano solo parlato senza

muovere un passo mentre i Della Valle non avevanoavuto dubbi: diritti al cuore, diritti verso Giuseppe Rossi.Pepito non fissa appuntamenti, vuol tornare presto masenza fretta. Di una cosa è certo: tornerà ad essere unuomo gol, così forte da colpire al cuore di nuovo CesarePrandelli, così forte dal riprendersi la Nazionale azzurra.Prima però vuol davvero essere uno dei tasselliimportanti di questa Fiorentina che sta cercando discalare il mondo del calcio.

Perché ha scelto proprio la Fiorentina? «Perché la Fiorentina è stata l'unica squadra che si è fatta avanti sul serio,senza chiacchere ma con i fatti. Loro hanno creduto subito in me. Gli altri hanno speso solo parole. Certo hacontato anche verificare che qui nella Fiorentina il livello calcistico è altissimo, qui si pratica un calcio che mipiace tanto, che mi ricorda il Villarreal quando giocava il calcio più bello di Spagna. Oggi in serie A il calcio piùbello d’Italia lo sta facendo vedere proprio la squadra di Montella». Il suo ritorno in Italia può essere considerato una rivincita? Torna anche per riprendersi la Nazionale? «Sì, uno dei miei obiettivi è anche quello di tornare in Nazionale, ma prima di tutto voglio tornare al cento percento, anzi al centoventi per cento in forma, per aiutare la Fiorentina. Nella mia testa conta solo questo. Non sitratta di una rivincita; ho fatto parte di una grande società, il Villarreal, ho vissuto un grande calcio, ma adessosono tornato qui, in un altro grande club».

La Fiorentina pensa a lei in coppia con Jovetic. «Posso solo dire che è un grandissimo giocatore, riesce a fare gol, assist. Spero ditornare presto per giocare insieme con Luca (Toni, ndr) e con Stevan». Ma qual è questo stile Fiorentina che Della Valle le ha spiegato e che l’haconquistata? «E' un progetto nuovo, che punta a costruire una grande squadra, che guarda al futuro eio voglio farne parte. Giovani che lavorano con giocatori di maggiore esperienza: è ilmassimo. Vi ripeto la Fiorentina sta facendo il miglior calcio d'Italia». Come sta fisicamente quali sono i suoi tempi di ritorno in campo? «Sto bene e continuerò a fare (oggi ripartirà, ndr) le mie terapie a New York, mancaancora un po' di tempo, ma siamo tutti fiduciosi. Non ho una data in testa. Devo rinforzareil ginocchio, ma senza fretta».

Secondo lei qual è il reale valore della Fiorentina? «Abbiamo una squadra fortissima, credo si possa lottare per le posizioni europee, a cominciare dalla ChampionsLeague, siamo quarti. Ci vuole pazienza, tranquillità, umiltà ma possiamo arrivare a certi obiettivi». Cosa pensa di Andrea Della Valle? «Siamo fortunati ad avere un presidente come lui». Si è sentito con Gonzalo e Borja Valero? «Sì, attraverso Twitter. Poi ho conosciuto Montella, gioca un calcio moderno, che mi piace tantissimo. Anchequesto mi ha spinto a fare questa scelta». Nei momenti più duri ha mai pensato di smettere? «No, sono stato triste dopo gli infortuni, ma non ho mai pensato di smettere, giocare a calcio è l’unica cosa cheso fare. Poi devo dire grazie alla mia famiglia e ad un fisioterapista formidabile qual è Luca Buongiorno». Lei ha appena firmato un contratto molto lungo, con scadenza 2017, e con una clausola importante, 35milioni fino al 2015, 30 fino al 2017. «Vero, sono tanti anni e io spero proprio di rimanere fino alla sua conclusione». a.rial.

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«Coi viola è andatotutto bene. Siamoun grande gruppoFaremo il massimoper salvarci»

«Di campioni comeGigi ne nasconouno ogniquarant’anni quindici sarà ancora daaspettare»

«La Fiorentina

«Non fateci l’abitudine»«A Firenze una prestazione irripetibile. Non sono l’erede di Buffon. Nessuno ècosì bravo»diGiancarlo Febbo

PRESTATO DAL GENOA

PESCARA - I fiorentini sono notoriamente goliardici e tra qualche giorno loperdoneranno. D'altronde lo "scherzo" è troppo ben riuscito. Il portiere piùimpallinato del campionato che si trasforma in saracinesca e consente all'excenerentola Pescara di saccheggiare l'inviolabile "Franchi". I 15 interventi diMattia Perin segnano il momentaneo record stagionale di parate nei cinqueprincipali campionati europei: è immaginabile che sarà difficile superarlo. Un

exploit da enfatizzare, dunque, anche se non è unmiracolo. Non c'è nulla di occasionale nella prova diMattia. Il realtà, l'estremo difensore biancazzurro, adispetto delle 35 volte in cui si è piegato, per lestatistiche è il più attivo della serie A con ben 91 parate.Insomma, stiamo pur sempre parlando di unpredestinato, dell'erede designato di Buffon, di un

personaggio che sta diventando lo spot per la nuova scuola che potrebbefinalmente restituire al calcio italiano la tradizione che merita nel ruolo,scalzando quella mania esterofila che ha invaso le porte di tutti i campi dellapenisola. E poi, il ragazzo è anche simpatico, vivace, spiritoso, determinato,umile, soprattutto allegro perché, "nel calcio, come nella vita, tutto quello che sifa con il sorriso sulle labbra lo si fa meglio". Perin, vero che a fine gara qualche avversario le ha chiesto cosa avevamangiato? «Il giorno stesso poca roba - si diverte - probabilmente avranno fatto effetto ipanettoni di Natale e la cena di mia nonna: pasta al ragù, abbacchio, pollo e due bicchieri di vino rosso che fabene al sangue». Si rende conto dell'impresa che avete compiuto? «Beh, capita una volta ogni tanto che una piccola batta una grande in casa sua. Se ci ripenso mi vengono ibrividi, tra l'altro sapevo dalla televisione che i giocatori della Fiorentina erano forti, ma visti da (molto) vicinomettono veramente paura». E pensare che poteva essere dall'altra parte. Ci racconta quella storia?

«Quando avevo 14 anni giocavo nella Pistoiese e conobbi Mareggini, disputammoun'amichevole contro i viola, mi disimpegnai bene e mi proposero una settimana di prova.Poi dissero che non avevo il fisico e non ero all'altezza, così non se ne fece nulla. In ognicaso, non credo proprio che sia un problema per loro, hanno tre ottimi portieri». Lei, però, è l'erede di Buffon. «Eh già, mi sa che siamo un po' troppi i suoi eredi. Ma non è possibile per una questionedi età». Cioè?

«Di Buffon ne nasce uno ogni 40anni, io ne ho solo 15 meno di lui quindi non posso essere, credo che dovreteaspettare un altro quarto di secolo per trovarlo». Però lui dà consigli solo a Perin. «Mi dice di non abbattermi mai e di continuare a lavorare con spensieratezza, gli do retta». Domenica è stato strepitoso, ora è accerchiato da taccuini e telecamere. Teme la grande pressione? «Non è tanto la pressione, piuttosto la consapevolezza che una prestazione del genere capita una volta solaall'anno, perciò non vi abituate». Tra l'altro è capitata proprio nel giorno in cui il suo mentore, Buffon appunto, si è distratto un po'! «Ecco, a lui una cosa del genere può succedere una volta ogni due anni, perciò anche qui non vi abituate». Qual è il suo sogno del cassetto? «Sin da piccolo volevo giocare almeno una partita in serie A, poi però si sa che l'appetito vien mangiando e misono ingolosito». Ma lei, da piccolo non giocava davanti? Si dice che abbia un destro da attaccante, che sappia

palleggiare con la chewing gum. «Dunque, avevo un buon destro, però ogni volta che mi passavano la palla istintivamente

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«La Fiorentinaqualche anno fa miscartò dopo avermitenuto in prova peruna settimana»

«Ho ancora tantidifetti ma lavoro perlimarli. A volte sipretende troppo daipiù giovani»

la prendevo con le mani, a quel punto i più grandi mi spedirono in porta. Per l'altravicenda, prima di una partita avevo una chewing gum da smaltire e per gioco hocominciato a palleggiarla senza accorgermi che ero ripreso da una telecamera. Poi, inprivato ci ho provato tante altre volte, ma non mi è più riuscito». Lei è grande amico di El Shaarawy, pensavate da adolescenti di riuscire ad

affermarvi insieme? «Attenzione alle differenze, lui sì che ha già costruito qualcosa d'importante, io ne devo fare di strada perraggiungerlo»! Quali difetti deve correggere? «Eh, tanti. Tecnicamente devo migliorare in tutto e sto lavorando da pazzi per riuscirci». Lei quest'anno ha ricevuto anche qualche critica, eppure la fase di crescita richiederebbe piùtolleranza. Forse con gli enfant prodige si dà tutto per scontato? «Giusto, vero, credo sia proprio così. Sembra quasi che sia normale per un giovane dover sapere fare già tutto,ma succede anche il contrario, cioè quando si esaltano delle prestazioni ordinarie». Comunque la sua a Firenze è stata straordinaria. Forse l'aiuterà a scalare le gerarchie in Under 21 dove,nonostante sia l'unico di A, fa il terzo portiere. «Io se gioco sono contento, ma, credetemi, se devo fare il terzo o il quinto lo accetto volentieri. In nazionale come

nella squadra di club. Quello che mi interessa davvero è il gruppo, solo il gruppo». Il gruppo sta diventando anche il segreto del Pescara? «Decisamente. Gli stranieri si sono ambientati, l'atmosfera è speciale, ci alleniamo aduemila all'ora e quando finisce la seduta avremmo voglia di continuare. Siamo felici,abbiamo girato a 20 punti e nessuno, tranne noi, ci avrebbe mai creduto. Non molleremodi un centimetro, vogliamo a tutti i costi la salvezza». Lei, però, è in prestito secco dal Genoa, cioè una diretta concorrente. Sarebbe

imbarazzante un testa a testa proprio contro i grifoni? «Sono un professionista e lotto per la maglia del Pescara, in ogni caso non credo che avrò di questi problemi,perché si salveranno tutte e due». g.f./GieffePress

© riproduzione riservataMattia Perin, 20 anni, di Latina, cresciuto nella Pro Cisterna tra i dilettanti e poi passato alla Pistoiese equindi al Genoa. In rossoblù l’esordio in serie A ad appena 18 anni. Poi il prestito al Padova in B equindi al Pescara in serie A, dove sta disputando il suo primo vero campionato di massima divisione. Quasi un predestinato, stimatissimo dagli addetti ai lavori, Perin ha vestito le maglie di tutte le magliedelle nazionali giovanili, fino all’Under 21 dove si gioca il posto con Bardi in vista delle finali europee digiugno in Israele.

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U.20 SUDAMERICAIl Brasile favorito davanti ad Argentina e Uruguay

MENDOZA (ro.z./ecp) - Caccia alle stelle del futuro. Da domani, fino al 3 febbraio, diviso tra Mendoza e SanJuan, si disputerà la 26ª edizione del Sudamericano Sub 20. Favorito il Brasile, campione in carica e vincitore diben 11 titoli, con Rafinha (figlio di dell’ex leccese Mazinho) davanti ai padroni di casa dell’Argentina (senza ilpalermitano Dybala) e all’Uruguay del romanista Lopez.

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COPPA DEL REIn campo Malaga e Valencia Domani tocca al Real Madrid

BARCELLONA (an.d.p.) - Stasera si apre la tre giorni delle gare di ritorno della Coppa del Re, con il Malaga cheproverà a sbarazzarsi della matricola Eibar, dopo l'1-1 dell'andata, e il Valencia che difenderà il 2-0 di Pamplonacon l'Osasuna. Domani tocca al Real, costretto alla «remontada» dopo il 2-1 incassato a Vigo, dal Celta. Giovedì,chiude il Barça, che riparte dal 2-0 di Cordoba.

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SWINDONDi Canio: Pago di tasca mia per tenere i giocatori

LONDRA - «Farò di tutto per trattenere i miei giocatori, anche mettere mano ai miei risparmi. Spenderò 20-30mila sterline per tenerli con noi, perché sono convinto che con loro lo Swindon ha più possibilità di vincere».Parole di Paolo Di Canio, reduce da 4 vittorie di fila, 5° in League One, in piena zona-play off per la promozionein Championship.

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COPPA D’AFRICATardi in ritiro, il Ghana esclude André Ayew

PARIGI (an.d.p.) - La stella del Marsiglia, André Ayew, è stato escluso dalla lista dei convocati del Ghana, che siappresta ad affrontare la Coppa d'Africa. Il ct James Kwesi Appiah, ha deciso di lasciare a casa il figlio di AbediPelé, perché non si è presentato in tempo nel ritiro di Abu Dhabi, dove lo staff medico avrebbe dovuto valutare ilproblema a un tendine del giocatore.

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BRASILERivaldo torna a 40 anni Giocherà nel Sao Caetano

SAN PAOLO - Rivaldo, 40 anni, ha raggiunto un accordo per disputare il campionato paulista con il SaoCaetano, squadra un tempo formata esclusivamente da Atleti di Cristo. Reduce da un'esperienza in Angola, doveha giocato nel Kabuscorp, l’ex di Barcellona e Milan sarà costretto a lasciare la presidenza del Mogi Mirim.

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L’ALBO D’ORO

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Il baby della Samp eil Pallone d’Orosono entrambi diRosario e amici daitempi delBarcellona Messi gliaveva già inviato icomplimenti per ilgol nel derby

Ricorda (con ledovute cautele) unpo’ Cavani, un po’Batistuta La Samplo ha pagato solo400 mila euro. Lazioe Monaco ciprovano, ma tutti lovogliono

RIVELAZIONE Mauro Icardicompirà 20 anni il prossimo 19febbraio

«BRAVO MAURO, CHE DOPPIETTA A BUFFON!» Un sms di Leo esalta Icardi

di Rinaldo Boccardelli

Un altro sms da conservare gelosamente dopo quello che lo applaudiva per ilgol nel derby di Genova. Il mittente è uno qualunque... un certo Leo Messi cheieri sera ha ritirato il suo quarto Pallone d’oro, impresa mai riuscita ad altri.Mauro Icardi gli risponderà orgogliosamente, ringraziando e facendogli icomplimenti dal suo piccolo mondo blucerchiato che poi tanto piccolo non è.

Soprattutto da domenica pomeriggio quando il neancheventenne di Rosario ha messo al tappeto la Signoranientemeno che allo Juventus Stadium, con la sua Sampin inferiorità numerica. Due gol a Buffon e tutti afesteggiare sotto la lanterna. Roba da non crederci.L’amicizia con Messi è di vecchia data, da quandoMauro Icardi approdò poco più che bambino aBarcellona proveniente da Rosario, la stessa cittadell’implacabile Leo. Il piccolo (di statura) Leo, fece unpo’ da fratello maggiore al grande (di statura) Mauro.

Così la strana coppia si è consolidata e i due si sentono spesso scambiandosicomplimenti, maglie, idee. Certo, Leo è Leo, ma adesso anche il giovane Icardiha cominciato a far parlare di sè, a suon di gol. Quelli alla Juve poi, hanno fatto davvero un gran rumorecatapultando il ragazzo sulle prime pagine dei giornali e, puntualmente, sul calciomercato.

IN VETRINA - Ora tutti lo scoprono, lo vogliono, cominciano a bussare alla porta della Sampdoria che ci ha vistodavvero lungo: prestito dal Barcellona e riscatto nella scorsa stagione, per l’intero cartellino, pagando l’inezia(per il mondo del calcio) di 400mila euro. Oggi Icardi vale almeno 7/8 milioni di euro e si sono già mosse società

del calibro di Lazio e Monaco, prima della doppietta a Buffon però. C’è da giurare che dadomenica sera in poi, se la Samp volesse, potrebbe scatenare una vera e propria asta.

FACCIA DA GOL - Alto, potente, gran corsa. Sembrano le caratteristiche di un certoCavani anche se il secondo gol a Buffon (botta secca dal basso verso l’alto) ha evocatoanche un mito come Batistuta. Insomma, anche se c’è da andar piano con i paragoni,movimenti e gesti tecnici di un certo tipo riportano comunque alla memoria le prodezze digrandi giocatori. Icardi però, dovrà crescere ancora, in tutti i sensi, limando qualche limite adolescenziale e

affinando le sue migliori qualità, vale a dire la facilità di corsa, sentire la porta, fare spesso e volentieri la sceltagiusta, che per un attaccante è una cosa fondamentale. Non è da poco il fatto che sa anche aiutare la squadra,facendo reparto da solo e tenendo impegnata la difesa avversaria. Davvero tanto per un ragazzo di diciannoveanni. E pensare che contro la Juve Mauro poteva non esserci. Inizialmente infatti, la Samp gli aveva dato l’ok perandare a difendere la maglia della nazionale argentina al Sudamericano Under 20. Poi la situazione è cambiata.Già Ferrara aveva chiesto a Pasquale Sensibile di bloccare il giocatore, ma in tandem non hanno fatto in tempoa comunicarglielo. Dopo l’esonero in blocco di allenatore e direttore sportivo, anche la nuova coppia, DelioRossi-Osti, ha “vietato” il Sudamericano a Icardi. Col senno del poi si può ben dire che ci hanno guadagnato siail club che il giocatore, ormai sulla bocca di tutti.

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Vilanova non citatoper l’emozione. Leodavanti a Ronaldo eIniesta. Del Bosqueeletto migliortecnico

GIURIA DI ADDETTI AI LAVORILeo Messi si tiene stretto il suoPallone d’Oro Fifa n.4. Nelreferendum mondiale fragiornalisti, ct e capitani di tuttele nazionali, il fuoriclasseargentino (41.60%) hapreceduto Cristiano Ronaldodel Real Madrid (23.68%) e ilcompagno di squadra delBarça (10.91%), Adres Iniesta(Getty Images)

IL MONDO INCORONA MESSI IV Ma il Pallone d’Oro frena: «Il 2012 non è stato il mioanno migliore»

di Andrea De Pauli

Ora è ufficiale: Leo Messi si aggiudica il quarto Pallone d'Oro consecutivo,lasciandosi alle spalle «Le Roi» Platini, che si fermò a tre trofei di fila. Laserata, decisamente liguera, con l'undici dell'anno formato interamente dagiocatori che militano nel torneo iberico e il ct spagnolo Del Bosque premiatocome miglior allenatore, è sciupata solo dall'assenza di José Mourinho, chesnobba per il secondo anno di fila il Gala Fifa, e dalla mancata dedica a TitoVilanova, che la Pulce dimentica di citare, tradito dall'emozione.

TIMIDEZZA CANAGLIA - «E’ davvero incredibile ricevere questo premio perla quarta volta di seguito. Anche se il 2012 non è stato il mio anno migliore. Voglio condividerlo con i miei compagni e, soprattutto con AndresIniesta, che oggi è qui con me». Decisamente più a suo agio sui prati verdi,che sui palcoscenici mondani, un Leo Messi, che si presenta con un'azzardata

giacca scura, punteggiata di quadratini, coordinata conl'improbabile papillon, non riesce che a improvvisare unaserie di «Gracias» , dopo aver ricevuto il premio dallemani di Fabio Cannavaro, prima della dedica più sentita.«A mia moglie e mio figlio ( Thiago, nato lo scorso 2novembre - n.d.r. ) , la cosa più bella che mi ha datoDi o». Tutti si aspettano il nome di Vilanova, chel'argentino in tutte le ultime interviste ha ricordato con

sentito affetto, ma il nome dello sfortunato tecnico blaugrana alla fine non vienepronunciato.

DISTANZA ABISSALE - Più che i titoli di squadra, quest'anno sembra averpesato la squisita qualità individuale e la continuità del ragazzo di Rosario,capace di mettere insieme la cifra stratosferica di 91 reti nel 2012 appenaconcluso. La stella del Barça, così, con il 41,60% dei voti, riesce a lasciarsi allespalle, per l'ennesima volta, l'antagonista Cristiano Ronaldo, che nonostanteaver strappato la Liga al rivale, si ferma al 23,68%, oltre che al compagnoIniesta, a cui non basta il successo nell'Europeo, per andare oltre al terzogradino del podio, con un misero 10,91%. Il primo italiano è Pirlo, settimo, allespalle delle altre stelle di Liga, Xavi, Falcao e Casillas. Ibra conclude decimo,dietro a Drogba e Van Persie.

GLI ALTRI PREMI - Alla presenza ingombrante del neo cittadino russo, Gerard Depardieu e d'innanzi al gothadel calcio, è stato premiato anche l'undici dell'anno, con Falcao dell’Atletico Madrid a completare un ideale 4-3-3,interamente assemblato, per il resto, da giocatori di Barça e Real. Davanti al neopanchinaro Casillas, la lineaDani Alves, Piqué, Sergio Ramos e Marcelo. In mezzo, Xavi, Xabi Alonso e Iniesta. Tridente da urlo, con Leo,CR7 e, appunto, il Tigre, che nel pomeriggio si è infilato la tuta dei colchoneros e si è allenato solo soletto. Altripudio iberico, si è unito il miglior allenatore, Vicente Del Bosque. La collega svedese Pia Zundaghe,olimpionica con gli USA, si aggiudicata l'analogo femminile, mentre la sua pupilla Abby Wambach ha interrottol'egemonia della brasiliana Marta, dopo 5 titoli di fila. Premio Fair play alla Federazione uzbeka e riconoscimentoFifa al «Kaiser» Franz Beckenbauer. La vera sorpresa è stato il Premio Puskas per il miglior gol dell'anno,assegnato allo slovacco del Fenerbahçe, Miroslav Stoch, che ha lasciato con un palmo di naso i più accreditatiNeymar e Falcao.

© riproduzione riservata1956 : Matthews (Ing) 1957 : Di Stefano (Spa) 1958 : Kopa (Fra) 1959 : Di Stefano (Spa)

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1960 : Suarez (Spa) 1961 : Sivori (Ita/Arg) 1962 : Masopust (Cec) 1963 : Yashin (Urs) 1964 : Law (Sco) 1965 : Eusebio (Por) 1966 : Charlton (Ing) 1967 : Albert (Ung) 1968 : Best (Nir) 1969 : RIVERA 1970 : Müller (Rft) 1971 : Cruyff (Ola) 1972 : Beckenbauer (Rft) 1973 : Cruyff (Ola) 1974 : Cruyff (Ola) 1975 : Blokhin (Urs) 1976 : Beckenbauer (Rft) 1977 : Simonsen (Dan) 1978 : Keegan (Ing) 1979 : Keegan (Ing) 1980 : Rummenigge (Rft) 1981 : Rummenigge (Rft) 1982 : ROSSI 1983 : Platini (Fra) 1984 : Platini (Fra) 1985 : Platini (Fra) 1986 : Belanov (Urs) 1987 : Gullit (Ola) 1988 : Van Basten (Ola) 1989 : Van Basten (Ola) 1990 : Matthäus (Ger) 1991 : Papin (Fra) 1992 : Van Basten (Ola) 1993 : BAGGIO 1994 : Stoichkov (Bul) 1995 : Weah (Lib) 1996 : Sammer (Ger) 1997 : Ronaldo (Bra) 1998 : Zidane (Fra) 1999 : Rivaldo (Bra) 2000 : Figo (Por) 2001 : Owen (Ing) 2002 : Ronaldo (Bra) 2003 : Nedved (Cec) 2004 : Shevchenko (Ucr) 2005 : Ronaldinho (Bra) 2006 : CANNAVARO 2007 : Kakà (Bra) 2008 : C. Ronaldo (Por) 2009 : Messi (Arg) 2010 : Messi (Arg) 2011 : Messi (Arg) 2012 : Messi (Arg) N.B.1 - Dal 1995 al Pallone d’Oro hanno potuto concorrere anche i giocatori di nazionalità non europea. N.B.2 - Dal 2010, dopo la fusione con il Fifa World Player, la denominazione è Pallone d’Oro Fifa.

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4MESSI (2009-10-11-12)

LIONEL MESSI A 25 anni ha praticamente vinto tutto in carriera con la magliadel Barcellona: 5 campionati spagnoli, 2 Coppe del Re, 5 Supercoppespagnole, 3 Champions League, 2 Supercoppe europee e 2 Mondiali per Club.Con l’Argentina ha conquistato un’Olimpiade e un Mondiale U.20 (Ansa)

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3CRUYFF (1971-73-74)

JOHAN CRUYFF Oggi 65-enne, ha vinto il suo primo Pallone d’Oro di «FranceFootball» nel 1971, quando militava nell’Ajax Amsterdam, club nel quale ècresciuto. Il secondo (1973) lo ha conquistato sempre con la maglia dei«Lancieri» e il terzo (1974) giocando con il Barcellona (Archivio)

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3PLATINI (1983-84-85)

MICHEL PLATINI Oggi 57-enne è presidente dell’Uefa dal gennaio 2007, ierisera ha ceduto a Messi il primato di unico vincitore del Pallone d’Oro per trevolte di fila. Dal 1983 al 1985, quando il francese giocava nella Juventus,venne eletto miglior calciatore europeo (Archivio)

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3VAN BASTEN (1988-89-92)

MARCO VAN BASTEN Oggi 48-enne, per tre volte ha conquistato il Palloned’Oro, nel periodo in cui ha indossato la maglia del Milan: nel 1988, unsuccesso al quale ha contribuito anche l’Europeo vinto con l’Olanda, , nel 1989grazie alla Coppa dei Campioni, e nel 1992 vincitore dello scudetto (Archivio)

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�l TRAPANI, IN USCITA FICARROTTA (Liopres) - In uscita dal Trapani il centrocampista Luca Ficarrotta (22)che ha trovato poco spazio in Sicilia. In lizza ci sono L'Aquila e Martina Franca.�l VIGOR, INTERESSE PER UN CROATO (Liopress) - Vigor Lamezia vigile sul mercato: se riuscisse asistemare il difensore laterale Pasquale Saccà (21), lo sostituirebbe col croato Petar Kostadinovic (21) delPrato.�l CATANZARO: RIFLETTORI SU CATACCHINI (Liopress) - In agenda per il Catanzaro il difensore FabioCatacchini (28) del Modena, pressato pure dalla Cremonese. Dai lombardi invece interessa al Catanzaro ilcentrocampista argentino con passaporto italiano Julìan Magallanes (26), su cui pressano pure L'Aquila eBarletta.�l L'AQUILA VICINA A RIPA (Liopress) - L'Aquila tratta l'ingaggio del forte attaccante Francesco Ripa (26)dalla Nocerina.�l MANTOVA, VICINO PENSALFINI (Liopress) - Ha rescisso il contratto dall'Hinterreggio l'espertocentrocampista Filippo Pensalfini (35) ex Taranto. Su di lui forte interesse del Mantova.

Serie D Girone APosticipo: Chiavari-Chieri 1-1Classifica Girone A: Bra 40; Santhia, Lavagnese 39; Chieri 34; Borgosesia 32; Verbania 31; Folgore Caratese26; Chiavari 25; Gozzano 24; Derthona 22; Sestri Levante 21; Tortona Villalvernia 20; Bogliasco 18; Trezzano17; Asti 14; Verbano 13; Novese, Imperia 10.

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I PROTAGONISTI DI PRIMA DIVISIONE Trapani e Catanzaro fanno il pieno

Tra i portieri in evidenza Benassi (Lecce) eZappino (Frosinone)

P ortieri d'esperienza. Chi punta in alto cerca specialisti navigati. E' il caso di Benassi del Lecce e Zappino delFrosinone, due squadre in lizza per la promozione diretta. I due portieri, anni 32, sono un baluardo di sicurezzaper le difese di salentini e laziali. Ma funzionano anche gli attacchi in Prima. Nel girone A vanno di moda glistranieri, meglio se giovani. E così si stanno confermando il senegalese Baraye (1992) ed il francese Doumbiache giocano rispettivamente con Lumezzane e San Marino. Nel girone B, invece, gli attaccanti migliori sonovecchie conoscenze del ruolo: Corsetti (Sorrento) ha 27 anni, Evacuo (Nocerina) ne ha 31 e Santoruvo(Frosinone) ha 35 primavere. Bomber ancora molto prolifici. Ultima notazione agli allenatori: Festa (Lumezzane) eStellone (Frosinone) stanno ribadendo le loro qualità già emerse sul campo.

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Crotone e Grossetovogliono CrescenziLa Juve Stabiaaspetta solo il sì perSuciu e Verdi

Foti non molla lapista Piovaccari C’èCaldirola per ilBrescia. Casertaresta con Braglia

FUNAMBOLICO VincenzoSarno, 24 anni, potrebbelasciare la Reggina. Lanciano eLivorno alla finestra

BARI SU TALLO SARNO: ASTA Sull’attaccante della Roma c’è anche la Ternana. Livornoe Lanciano sul fantasista. Angelozzi stringe per Capuano

di Tullio Calzone

I n attesa di definire le strategie societarie per l'immediato futuro, il Bari tienevivi i contatti avviati da tempo grazie ai buoni rapporti del ds Guido Angelozzi.Con la Roma si continua a parlare di Junior Tallo (20), a cui ha pensato anchela Ternana come possibile sostituto dell’argentino Luis Alfageme (28). Con il

Catania i pugliesi parlano di Ciro Capuano (31). Diversele richieste per Martino Borghese (25) che piace ancheal Varese. La società umbra valuta Francesco Migliore(24) e il centrocampista della Roma AlessandroCrescenzi (21), in prestito al Pescara, ma destinato acambiare aria. Su di lui sono vigili il Crotone e ilGrosseto. Ma pure il Novara e la Pro Vercelli. Definite le

cessioni dell'attaccante Tomas Danilevicius (35) al Latina e dell'esternoNicolas Horacio Erpen (32) alla Pro Vercelli, la Juve Stabia tratta in uscita ilbomber Salvatore Bruno (34) con Benevento e Reggiana. Il Padova, che harestituito al Parma il centrocampista nigeriano Nwankwo Obiora (21), insisteper il difensore Gennaro Scognamiglio (26).

TRATTATIVE - Le Vespe sono a un passo da Simone Verdi (21) e SergiuSuciu (23) entrambi del Torino. Fuori mercato, nonostante le pressantirichieste, l'esterno sinistro Stefano Dicuonzo (28) e il centrocampista FabioCaserta (34). Su quest’ultimo la corte del Cesena si era fatta serrata dopo lacessione di Manuel Iori (30) al Padova. Ieri il club romagnolo ha detto sì al

Frosinone per l’attaccante Gianluca Lapadula (21) e intensificato il pressing sul Veronaper Simone Laner (28). Sempre alla ricerca di un attaccante che possa assicurareconcretezza al gioco di Dionigi, la Reggina insiste sulla pista Federico Piovaccari (28), inuscita dal Novara con Rodrigo Alborno (19). Destinato a rimanere un sogno delpresidente Lillo Foti Osarimen Ebagua (26) che difficilmente si muoverà da Varese.Ternana e Brescia seguono il difensore Gianluca Freddi (25). Alessandro Calori insisteanche per riavere Luca Caldirola (21). Il Modena potrebbe a giorni annunciare il ritorno di

Andrea Mazzarani (23): c’è l’accordo con l’Udinese.

AFFARE SARNO - Per l'eclettico Vincenzo Sarno (24), il Lanciano non molla, disponibile a rilevare anche ilcartellino di Alessio Viola (22) che sta trovando poco spazio sullo Stretto. Ma il funambolico centrocampistaoffensivo reggino è una vecchia idea del Livorno. La Pro Vercelli ha definito l'ingaggio di Matteo Abbate (29),esterno del Verona. Il Vicenza ha l’accordo con Il centrocampista Antonio Cinelli (23) che ha rescisso dalla Lazioe ha firmato con il club veneto un biennale. Il sodalizio biancorosso aveva anche acarezzato l’idea di uncoinvolgimento di Roberto Baggio, ma il Divin Codino ha detto no e ieri il Cda ha preso atto delle dimissioni delpresidente Massimo Masolo, rinnovando contestualmente la fiducia al tecnico Roberto Breda.

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CRISI VICENZA: VIA IL PRESIDENTE MASOLO Fiducia a Breda ma Baggio dice no

VICENZA - Fiducia a Roberto Breda incondizionata (fino a prova contraria), ma sfuma anche a Vicenza il sognodi rivedere direttamente in azione Roberto Baggio, se non proprio in campo o seduto in panchina, almeno insocietà come dirigente di primo piano. L’ex attaccante della Nazionale ha detto garbatamente no al tentativo diessere coinvolto. E così la situazione in seno al club biancorosso si fa sempre più caotica la situazione all'internodel Vicenza. Il presidente Massimo Masolo ha annunciato le proprie dimissioni, che nel tardo pomeriggio di ierisono state prese in esame accettate dal consiglio di amministrazione del club che si riunirà nella sede dellasocietà.

DIMISSIONI ACCETTATE - Le dimissioni di Masolo, alla massima carica dirigenziale dalla primavera scorsa,erano nell'aria dopo i contrasti interni e le diversità di vedute sulla conduzione tecnica della squadra e dellestrategie dirigenziali. Il presidente del Vicenza aveva annunciato l'intenzione di esonerare mister Roberto Breda acausa dei pessimi risultati nel mese di dicembre (2 soli punti in 5 gare), con la squadra scivolata al terzultimoposto in classifica. Il Consiglio di amministrazione ha assicurato al tecnico non una "fiducia a tempo", ma ilmassimo appoggio. Nel frattempo i dirigenti cercheranno di rinforzare la rosa nel mercato di gennaio.

CIAO BAGGIO - Il presidente Masolo, annunciando le dimissioni, ha ammesso anche il tentativo di coinvolgereRoberto Baggio in un ruolo dirigenziale nel futuro del Vicenza. «Era una suggestione - ha detto Masolo -all'interno di un progetto ben definito. Ho parlato con il suo agente Petrone, anche se allo stato attuale nonesistono le basi tecniche per un coinvolgimento di Baggio nel club». Un sogno che la scorsa estate era stato alungo alimentato dalle speranze del Modena, dove il Divin Codino avrebbe potuto contare sull'appoggio del suostorico agente, Antonio Caliendo. Ma anche in quella circostanza l'idea di vedere Baggio addirittura nelle vesti diallenatore in panchina non si concretizzò.

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DOPO LA VITTORIA DI BENEVENTO Il Perugia ora funziona anche in trasferta

Il primo blitz firmato Camplone fa schizzare lamedia punti del tecnico a 1,83. Umbri da play off

di Clero Bertoldi

PERUGIA - Il Perugia risale in classifica e torna a respirare l'aria dei play off. La prima vittoria esterna dellagestione Camplone (ora a quota 1,83 punti a gara) e la seconda consecutiva rilancia gli entusiasmi. Era dallatrasferta di Barletta, prossimo avversario al Curi, che i Grifoni non vincevano fuori casa. Si riassesta anche ilrapporto gol fatti (10) e gol subiti (5), nelle ultime sei gare.Nonostante il momento felice e il bel balzo in avanti, Andrea Camplone, invita alla prudenza, a non lasciarsiprendere la mano (e la testa) dall'euforia e a «vivere alla giornata», cominciando a concentrarsi per il prossimoavversario interno (e poi per il successivo derby, a Gubbio). «Facciamo un passo alla volta - è l' "agenda"personale che detta - Pensiamo giorno per giorno, avversario per avversario».

VITTORIA MERITATA - Intanto però, in cuor suo, il tecnico pescarese si gode la vittoria e le prestazioni positivenon solo della squadra nel suo complesso, ma anche degli ultimi arrivati, Cangi e Nicco.«L'esterno difensivo - sottolinea l'allenatore - ha disputato una buona partita, gestendosi molto bene. Ma nonsono sorpreso, di questo: è un giocatore esperto. Proprio come Nicco, che ha fatto, e bene, la sua parte. Sonoelementi che saranno apprezzati ancora di più quando avranno acquistato il ritmo partita».

GIUDIZIO - Il suo giudizio sulla partita è schietto: «A volte abbiamo avuto fretta di giocare il pallone e la sorte,stavolta, ci ha dato una mano, ma non abbiamo rubato niente. Abbiamo sfruttato al meglio la grande giocata diCiofani sul bel cross di Moscati». Già, Ciofani. Ancora una volta si è confermato uomo-gol e un suo colpo ditesta, nel finale, è appena finito a lato. Lui, però, si accontenta. Confida il capocannoniera del girone (conEvacuo): «Sono felice. Dopo una tripletta, un solo gol? Uno solo, sì, ma da tre punti e in trasferta. Peccato perla classifica. Col successo esterno speravo fosse più incisivo il balzo in avanti. Comunque questa è stata unavittoria importante e rappresenta un rilancio per le nostre ambizioni... ».

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DECISIVO L’attaccante delLatina, Dario Barraco, 27 anni,autore del gol vittoria col Pisa

GOL DI BARRACO LATINA È DA B Pecchia piega il Pisa e vede l’Avellino

Latina-Pisa 1-0LATINA (4-3-3): Bindi 6; Milani 6 Cottafava 7,5 De Giosa 7,5 Agius 6; Burrai 6(17' st Jefferson 6) Cejas 6,5 Sacilotto 6; Agodirin 7 (46' st Tortolano sv)Barraco 6,5 Gerbo 6 (38' st Bruscagin sv). A disp.: Forzati, Giacomini,Angelilli, A. Tulli. All.: Pecchia.PISA (3-5-1-1): Sepe 6,5; Sbraga 6 Rozzio 6 (21' st Gatto 7) Carini 5,5; Buscé6 Fondi 7 Mingazzini 6,5 Barberis 6,5 (13' st G. Tulli 6,5) Benedetti 5; Rizzo6,5 (35' st Scappini sv); Perez 6. A disp.: Pugliesi, Mattioli, Bianchi, Strizzolo.All.: Pane.ARBITRO: Chiffi di Padova.Guardalinee: Ficarra e De Troia.MARCATORE: 22' pt Barraco.AMMONITI: Barberis (P), Burrai (L), Mingazzini (P), Buscé (P), Sacilotto (L),De Giosa (L), Barraco (L), Sbraga (P).NOTE: spettatori paganti 2.713, abbonati 630, per un incasso di 26.154,50euro. In tribuna Di Biagio, tecnico dell'Under 20. Al 36' st allontanato Pane perproteste. Angoli: 5-2 per il Pisa. Rec.: pt 1', st 5'.di Massimo Boccucci

LATINA - Non perde un colpo al Francioni questo Latina capace di giocare, battagliare, soffrire davanti al Pisache cede dopo aver dato l'anima per rimontare. In casa i pontini collezionano la sesta vittoria in 8 gare positive,mentre per i toscani arriva il terzo ko di fila dopo una partita tiratissima e sempre in bilico. Il colpo decisivo viene ametà del primo tempo con Barraco: riceve la palla perfetta da Agodirin, piazza la botta che Sepe respinge ereplica con un pallonetto.

EMOZIONI FORTI - C'è di che divertirsi per il ritmo e per la qualità del gioco, con capovolgimenti continui. Sivede che la partita vale tanto, col debutto annunciato di Carini tra i pisani e la presenza in tribuna di Danileviciusneoacquisto pontino. Emozioni forti quando Barberis di testa sfiora il bersaglio grosso (6') e De Giosa supunizione scalda le mani a Sepe (11'). Il gol è nell'aria. Fondi dal limite ci prova a Bindi respinge (16'), poiBarraco fa saltare il banco e il Latina potrebbe segnare ancora con Agodirin chiuso dal portiere (29') e lo stessoBarraco (43') con una sventola sventata da Sepe.

FIATO SOSPESO - Non si disunisce il Pisa, che quando riparte è bene organizzato e punge, come sulla botta diFondi (41') salvata da Cottafava con straordinario tempismo. Ci sono meno occasioni nella ripresa, ma ilconfronto è sempre intenso. Pecchia inserisce Jefferson arretrando Gerbo per poi difendere a cinque, mentrePane passa al 4-3-3 e quindi al 4-2-3-1. Proteste toscane al 24' per un gomito galeotto in area di De Giosa. Ed èqui che il Pisa aumenta la spinta col Latina a fare muro per difendere la vittoria di lusso dalla pressione insistentee anche dalla rasoiata di Gatto in pieno recupero.(m.b./infopress)

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LA SITUAZIONEDerby a Sorrento. Catanzaro in casa

�l PRIMA DIVISIONE, GIRONE A - Classifica: Lecce 31 punti; Carpi e Sudtirol 30; Trapani 29; Entella e Pavia26; Lumezzane* e Cuneo 23; San Marino* 22; Cremonese 21 (-1); Feralpi* 18; Como 17 (-1); Portogruaro* (-2),Albinoleffe (-10) e Reggiana 15; Tritium* 9; Treviso (-1). * = 1 gara in meno. Prossimo turno (19ª, 13/01/2013,ore 14,30): Albinoleffe-Cremonese; Lecce-Cuneo; Pavia- Sudtirol; Portogruaro-Lumezzane; Reggiana-Carpi(lunedì, ore 20.45); Trapani-Feralpi; Treviso-Entella; Tritium-San Marino. Riposa: Como.GIRONE B - Classifica: Avellino 32; Latina* (-1) 30; Frosinone (-1) 27; Nocerina 26; Pisa 24; Perugia (-1) 24;Viareggio, Prato e Gubbio 22; Paganese e Catanzaro 21; Benevento 19; Andria (-2) 17; Sorrento 11; Carrarese10; Barletta 8. * = 1 gara in meno. Prossimo turno (17ª, 13/01/2013, ore 14.30): Avellino-Carrarese;Catanzaro-Latina; Frosinone-Gubbio; Nocerina-Prato; Perugia-Barletta; Pisa-Andria; Sorrento-Paganese;Viareggio-Benevento.�l SECONDA DIVISIONE, GIRONE A - Classifica : Savona e Castiglione 36; Pro Patria* 34; Bassano 32;Alessandria 31; Renate* 29; Mantova 27; Forlì (-1) e Venezia 25; Monza* (-6) 22; Bellaria 18; Valle D’Aosta* (-1) 17; Santarcangelo** 16; Rimini e Giacomense 15; Casale (-5) 14; Fano (-1) 11; Milazzo 8. ** = 2 gare inmeno. * = 1 gara in meno. Prossimo turno (19ª, 13/01/2013, ore 14.30): Casale-Savona; Castiglione-Venezia;Fano-Mantova; Forlì-Milazzo; Monza-Rimini; Pro Patria-Alessandria; Renate-Bassano; Santarcangelo-Giacomense; Valle D’Aosta-Bellaria. GIRONE B - Classifica: Salernitana 40; Aprilia 34; Pontedera 32;Poggibonsi e Chieti* (-1) 28; L’Aquila* 27; Gavorrano e Martina 26; Teramo* 25; Borgo a Buggiano e Arzanese23; Foligno 22; Lamezia e Melfi 20; Hinterreggio 19; Campobasso (-2) e Aversa 15; Fondi 9. * = 1 gara inmeno. Prossimo turno (19ª, 13/01/2013 ore 14.30): Aprilia-Foligno; Borgo a Buggiano-Hinterreggio;Campobasso-Arzanese; Fondi-Aversa; Gavorrano-Teramo; Martina-Pobbibonsi; Melfi-Lamezia; Pontedera-L’Aquila; Salernitana-Chieti.

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Nato in Usa, dainonni originari diCraco ha avuto in...regalo il nostropassaporto

«L’esperienza inazzurro mi ha fattocrescere. Ma separlo italiano sonoancora a disagio»

La fantastica elevazione di JeffViggiano, 28 anni, ala dell’EnelBrindisi che domenica haespugnato Bologna (Ciamillo)

VIGGIANO, LA STELLA DEL SUD Ha portato Brindisi in Coppa Italia: «A calcio nonsegnavo mai, ho scelto il basket»

CHE CIFRE!

di Andrea Barocci

E’ diventato un giocatore di basket grazie ad un pallone. Da calcio. Eh sì, perchè Jeff Viggiano, l’uomo che con 25 punti ha aperto ufficialmente lacrisi di Bologna e portato la neopromossa Brindisi alle Final Eight di CoppaItalia, sino a 15 anni, da buon discendente di italiani nella sua Hartford (Usa),per palla intendeva quella sfera che si prende a calci: «Giocavo da attaccante,ma non ero forte per nulla e non facevo molti goal. Così ho deciso diconcentrarmi di più sul basket...»

E’ stata la sua fortuna. E quella della sempre piùsorprendente Enel, che in questo ragazzo timido,riservato, ma educatissimo e disponibile con tutti, hatrovato la sua nuova stella. Una stella silenziosa e pocoappariscente, eppure ugualmente mortifera grazie allasua clamorosa elevazione e al tiro da tre punti. PieroBucchi conosceva bene le sue qualità, avendolo avuto

con sé a Milano. Su di lui il tecnico ha puntato forte vincendo la scommessa:oggi Viggiano, sposato e con una bambina di un anno, è diventato uno deitiratori più affidabili del campionato, senza per questo essere un mangiapalloni.Vive a Brindisi insieme con la famiglia nella stessa palazzina in cui abitanoBucchi, i compagni Robinson, Gibson e Ndoja, e non rimpiange affatto Milano oTreviso.

PASSIONE - «E' stata una grande esperienza giocare in quelle squadre eduna grande opportunità fare esperienza in Eurolega ed Eurocup. Sono statofortunato ad imparare molto da grandi professionisti come Bulleri, Rocca,Mordente ed anche da Matteo Soragna a Biella. Perchè ho detto sì all’Enel?Ho parlato con tante persone prima di firmare a Brindisi, ed ho sentito solocose positive sulla città. Oggi sono molto felice della mia decisione: la nostraè una società davvero professionale. E poi adoro la passione dei tifosi!» Nelle ultime tre partite ha tenuto una media da incubo... per gli avversari: 25 punti, 77,8% da due e 52,2% da tre.E Brindisi, da neopromossa, ora fa paura a tutti. Tanto per fare un esempio, domenica vincendo potrebbepersino tenere fuori Milano dalla Coppa Italia. «Non ci sono segreti per il mio rendimento: ho solo cercato di lavorare duro. Quello che conta è stare in una

squadra molto generosa che ama giocare insieme».

AZZURRO - Un piccolo segreto forse c’è, ed è la capacità di coach Bucchi di permettere aViggiano di sfruttare le sue caratteristiche migliori spingendolo anche a provare ad esseredecisivo in difesa. «E’ vero, Piero mi ha sempre fatto sentire a mio agio e mi sta dando

grande fiducia. Mi ha dato una grande opportunità». La stessa avuta in estate dal ct Pianigiani, che lo ha voluto in azzurro per la cavalcata vincente dellequalificazioni europee. «E' stata una grande esperienza per me, sono stato benissimo in Nazionale. Credo abbia contribuito amigliorarmi facendomi giocare ogni giorno ad un altissimo livello competitivo».

REGALO DEI NONNI - Il passaporto italiano è un “regalo” dei nonni, partiti per l’America dal Meridione. «La mia famiglia è originaria di un paesino della Basilicata, Craco (l’emigrazione in massa negli anni 60 ha

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praticamente svuotato l’abitato, oggi ci vivono appena 800 persone, ndr). Non ci sono mai stato. Ma ora ci sonoabbastanza vicino, spero di avere la possibilità di visitarlo». Bene. Però, possibile che da italo-americano, dopo cinque anni nella nostra penisola, Viggiano non parli ancoraitaliano? «Un po’ lo parlo.. anche se sono a disagio quando lo faccio. Ma la prossima intervista sarà in italiano, loprometto!»

© riproduzione riservataJEFF VIGGIANO è nato a Hartford (Usa) nel 1984, è alto 2,97 e gioca ala con il doppio passaporto americanoe italiano grazie alle sue origini meridionali. Dopo la NCAA (University of Massachussets dal 2002 al 20006) ele esperienze in Svezia e Ungheria, ha giocato a Pavia (Legadue), Milano, Biella, ancora Milano e Treviso. Daquest’anno è a Brindisi. Sta viaggiando alla media di 13 punti con il 70,2% da due e il 40% da tre. Straordinariele sue prestazioni nelle ultime tre partite: 25 punti, 77,8% da due e 52,2% da tre. Ha esordito in Nazionale nel 2011, in azzurro vanta 13 presenze con 50 punti segnati. E' laureato in SportsManagement.

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Coach Sacripanti:«E’ il basket chevoglio. Ognuno hapiù responsabilità edà il massimo»

DOPO IL KO INFLITTO A SASSARI Caserta, la fabbrica dei miracoli: 9 giocatori utilizzati,tutti a segno

71,4 PUNTI

di Beniamino Pescatore

CASERTA - Ricordate Avellino, la passata stagione? Nel vortice dei problemi societari raggiunse la Coppa Italia,chiudendo poi al nono posto. I miracoli sportivi accadono, si ripetono, ancora in Campania, dove oggi è Casertaa vivere una situazione simile a quella degli irpini di un anno fa, scrivendo pagine bellissime di basket. Con unbudget ridotto, costretta a privarsi degli americani Wise e Chatfield (non sostituiti, unico innesto Mavraides dallaScandone), la Juve ha dapprima accusato il colpo, poi ha ottenuto quattro vittorie nelle scorse sei gare.

RISCOSSA - Le ultime due, in particolare, hanno un sapore speciale. Sul parquet di Avellino, i bianconeri nonavevano mai gioito: sbancato il Paladelmauro e prima tradizione sfavorevole interrotta.Contro Sassari, mai un successo in A: domenica è giunto il primo. Altro tabù infranto. Conuna vittoria a Reggio Emilia l'obiettivo Final Eight sarà centrato. «Facile a dirsi, non è cosa da poco, è quasi uno spareggio. Sarebbe un sogno ottenerela qualificazione, un obiettivo insperato - commenta coach Sacripanti - sia alla luce dellasituazione vissuta finora, sia perché prima che iniziasse la stagione ci davano tutti percondannati alla retrocessione. Meglio così comunque, no?» , punzecchia l'allenatore di

una stupefacente Juve che sogna giocando senza pressione.

SARTO E REGISTA - Una toppa di qua, una scucitura di là. Caserta, nonostante tutto, ha un bel vestito, samostrarlo, ha imparato stile e portamento da un allenatore capace di far girare i suoi al massimo, offrendo basketspettacolo, al di là di nomi e cifre. Cast umile, gruppo unito: un regista non potrebbe chiedere di più. « Sta venendo su un buon film, senza dubbio» , dice il coach spiegando i segreti: «Con la partenza dei dueamericani, si è sopperito con il lavoro, sono cambiate le gerarchie, resettati gli equilibri. E' stato come partireda zero ma abbiamo raggiunto un'identità ben precisa» . Sa trasformarsi Caserta. Pare sprofondare in avvio contro il super attacco di Sassari, poi mette l'avversarionell'angolo, limitandolo, colpendolo da ogni lato. «Abbiamo avuto lucidità e pazienza di fare la cosa giusta almomento giusto. Ci proviamo sempre, e ci siamo riusciti: è stata la migliore partita giocata fin qui ».

TUTTI - Nove giocatori utilizzati contro i sardi, tutti a segno. Una rarità. «E' il basket che voglio. Ognuno èpartecipe della fase d'attacco e di difesa, si cerca di costruire il miglior passaggio e chi ha il miglior tiro loprova. Nella difficoltà ciascuno ha dato il massimo, tutti hanno avuto maggiori responsabilità. Potevanomollare, adagiarsi su alibi che avrebbero pure retto, invece da seri professionisti spendono ogni energia, negliallenamenti e in gara: è il massimo per un allenatore », spiega Sacripanti che vince senza tenori, ha in StefanoGentile un giovane leader, in Luigi Sergio una piacevole scoperta (si allenava con la Juve, è stato tesserato 18giorni fa e domenica ha segnato 4 punti in 11') e soprattutto un gruppo di veri uomini che stanno scrivendopagine che nessuno avrebbe pensato di poter leggere. b.p./Lps CASERTA - (b.p./Lps) Una vittoria ed è qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia per Caserta, che scalaposizioni nonostante il terzo peggiore attacco del torneo (media 71,4 a partita), davanti a Pesaro e Biella. Lascorsa stagione dopo 14 giornate, e con ben altra situazione, la Juve aveva racimolato 2 punti in meno degliattuali. Con il successo contro Sassari, ha ottenuto, per la seconda volta nel campionato in corso, due vittoriedi fila. La squadra del bravo coach Pino Sacripanti è terza in classifica per palle recuperate (10,4). Il suomiglior marcatore è il serbo Jelovac con soli 164 punti (11,4 di media). Curiosità: l’ex capitano della Nazionale,Marco Mordente, ha firmato domenica dalla lunetta il punto numero 3000 della sua carriera in Serie A.

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PIANETA NBA Gallinari (20 punti) fa piangere i Lakers

di Roberto Zanni

MIAMI - Un canestro da tre di Bryant a 36" dalla fine aveva riacceso le speranze dei Lakers, a quel punto sotto105-102 con Denver. Poi una stoppata di Howard aveva fatto scattare in piedi il parterre dello Staples Center diLos Angeles. Ma a rimettere tutti seduti ci ha pensato Danilo Gallinari: per l'azzurro (20 punti complessivi) parlanogli ultimi 13”8, prima con una fondamentale palla catturata in attacco, poi una tripla da campione e infine unrimbalzo difensivo con fallo subito e due liberi che hanno sancito la vittoria dei Nuggets (112-105) e la crisi senzafine della squadra che avrebbe dovuto lottare per l'anello.Senza pietà il Gallo contro Mike D'Antoni che, quando lo allenava a New York, disse: «E’ il miglior tiratore cheabbia mai visto». E a Los Angeles si è vista un'altra partita esemplare da parte dell'azzurro: «È stato un rimbalzofortunato - così ha spiegato il Gallo l'azione che ha portato al canestro da tre decisivo - Dwight (Howard ndc) habloccato il tiro e la palla è arrivata a me, Metta World Peace era giusto lì, pronto a fermare il mio di tiro. Nonc'è molto tempo da pensare in quelle situazioni, così ho dovuto fare tutto rapidamente». Un risultato migliorenon poteva esserci. « Penso che sia più affamato, più determinato - ha detto coach George Karl di Gallinari -.Gioca sempre molto bene nelle grandi partite e noi ne abbiamo disputate tante».

LAKERS POLVERIERA - Domenica sera a un certo punto c'era solo silenzio nell'arena dei Lakers, poi la genteha cominciato a gridare 'We want Phil', «vogliamo Phil», che poi è Jackson ovviamente, il coach scartato dalladirigenza per scegliere D'Antoni, diventato ora l'imputato numero 1 in uno spogliatoio che è una polveriera. Sì,perchè Bryant, che prima dava del “molle” a Gasol, adesso ha spostato le sue attenzioni su Howard; il quale,dopo la sconfitta con Philadelphia, avrebbe cercato di dimostrare la sua forza aggredendo Kobe, ma sarebbestato fermato dai compagni. Già qualche mese fa Black Mamba aveva avuto qualcosa di ridire sul nuovocompagno di squadra. Adesso Howard (che ha un contratto con i Lakers solo fino al termine della stagione)potrebbe cambiare aria andando finalmente a Brooklyn, la sua destinazione preferita da sempre, in cambio diBrook Lopez.roz/ecp

RISULTATI: Toronto-Oklahoma City 92-104 (Anderson 27, Westbrook 23); Miami-Washington 99-71 (James24, Seraphin 14); Detroit-Charlotte 101-108 d1ts (Prince 21, Walker 20); Phoenix-Memphis 81-92 (Tucker 17,Randolph 21); LA Lakers-Denver 105-112 (Bryant 29, Lawson 21).

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CLASSIFICA

Classifica: Varese 26; Sassari, e Siena 22; Cantù 20; Roma 18; Brindisi 16; Milano, Caserta e Reggio Emilia14; Bologna e Venezia 12; Montegranaro, Avellino e Cremona 8; Biella 6; Pesaro 4.La formula: le prime 8 al termine del girone d’andata alle Final Eight di Coppa Italia. Al termine della regularseason, le prime 8 ai play off, l’ultima retrocede.Prossimo turno (13/1, h.18.15): Chebolletta Cantù-Saie3 Bologna, Cimberio Varese-Umana Reyer Venezia,Sidigas Avellino-Scavolini Banca Marche Pesaro, Angelico Biella-Vanoli Cremona, Sutor Montegranaro-AceaRoma, Trenkwalder Reggio Emilia-Juvecaserta, Enel Brindisi-EA7 Emporio Armani Milano (ore 20). Banco diSardegna Sassari-Montepaschi Siena (14/1, ore 20.30).

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Una bella immagine di DavidMoss, 29enne ala dellaMontepaschi Siena, ieriprotagonista contro la Sutor(Ciamillo)

IL POSTICIPO DI SERIE A: SIENA-MONTEGRANARO 93-79 Moss mette il turbo aitricolori

MONTEPASCHI SIENA-SUTOR MONTEGRANARO 93-79 (28-24, 57-44, 77-58) - MONTEPASCHI SIENA: Brown 12 (4/7, 1/2), Eze 2 (1/3, 5 r), Carraretto 7(1/1, 1/3), Rasic 3 (1/1 da tre), Kangur 8 (1/1, 2/5, 1 r), Sanikidze 13 (3/5, 2/3,12 r), Ress 3 (0/2, 4 r), Ortner 2 (1/2, 2 r), Lechthaler ne, Janning 10 (4/4, 0/5,1 r), Hackett 10 (2/3, 3 r), Moss 23 (5/7, 4/5, 4 r). All. Banchi. SUTORMONTEGRANARO : Steele 10 (1/5, 2/3, 3 r), Cinciarini 8 (2/6, 1/2, 1 r),Panzini (1 r), Perini ne, Slay 9 (3/5, 1/3,6 r), Freimanis (0/1, 0/1, 2 r), Campanine, Di Bella (0/3, 0/2, 1 r), Mazzola (0/3, 0/2, 1 r), Johnson (0/2 da tre), Burns29 (8/13, 3/4, 11 r), Amoroso 23 (5/8, 3/6, 4 r). All. Recalcati. ARBITRI:Sabetta, Quacci, Ramilli 6. NOTE - Tiri liberi: Siena 16/21; Montegranaro11/14. Fallo antisportivo a Slay 24'17" (61-50). Fallo tecnico a Banchi 24'46"(62-50). Percentuali di tiro: Siena 33/59 (11/24 da tre, 6 ro, 30 rd);Montegranaro 29/69 (10/25 da tre, 11 ro, 22 rd). Spettatori 4.000.Pagelle - SIENA: Brown 7,5, Eze 6,5, Carraretto 7, Rasic 7, Kangur 7, Sanikidze 7,5, Ress 7, Ortner 7, Janning7,5, Hackett 7,5, Moss 8. All. Banchi 8. MONTEGRANARO: Steele 6,5, Cinciarini 6, Panzini 5,5, Slay 5,5,Freimanis 5, Di Bella 5, Mazzola 5,5, Johnson 5, Burns 7, Amoroso 6,5. All. Recalcati 6,5.Il migliore: Moss.La chiave: la profondità della panchina e le alte percentuali al tiro dei campioni d'Italia.

SIENA - La Montepaschi si impone su Montegranaro nel posticipo e agguanta al secondo posto Sassari in attesadello scontro diretto in Sardegna del prossimo turno, determinante per definire la griglia delle finali a otto diCoppa Italia.C'è il 9-0 di Siena ai blocchi di partenza con Sanikidze (12 rimbalzi) e Brown (4 assist) subito pronti. Ortner cercadi far sentire i gomiti in difesa ad Amoroso che trova i suoi spazi lontano dal canestro (12-11 al 5'). Ma la squadradell'applaudito protagonista del primo scudetto senese del 2004 Carlo Recalcati trova un ottimo equilibrio nelleconclusioni del proprio quintetto e, con una tripla di Cinciarini, si porta in vantaggio 14-16 al 6'. Carraretto siprocura i tiri per il nuovo sorpasso senese propiziato anche dalle ottime iniziative offensive di Rasic in fase diassistenza ai compagni (31-24 all'11'). Si accende la luce di Hackett (6 assist) per arrivare al 43-30 al 16' per laMontepaschi. Moss (9/12 al tiro) firma il colpo di coda del secondo periodo (57-42 al 20').Montegranaro cerca di recuperare con una maggiore intensità difensiva, con Burns (11/17 al tiro e 11 rimbalzi) ela buona mano di Steele (62-56 al 26'). Bobby Brown veste però i panni da leader e spinge i senesi avanti 77-58al 30' con il parziale di 15-2 destinato a chiudere in anticipo i conti della gara conclusa in pieno controllo da Siena(91-72 al 38').Infopress

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Varese, che sfortuna: ko per un mese anche Banks!

VARESE - La sfortuna sembra aver preso di mira la capoclassifica Varese. Dopo Ere, fuori un mese per unadistrazione muscolare, la Cimberio dovrà rinunciare per 4 settimane anche alla guardia Adrian Banks per untrauma distorsivo di 3°grado alla caviglia sinistra. Il club spera di poterli schierare di nuovo per la Coppa Italia.

NIENTE GIACHETTI - Milano sembra intenzionata a non cedere in prestito Giachetti. Il play, praticamentescomparso dalle rotazioni, era stato chiesto da Biella che ora andrà a caccia sul mercato Usa. Milano intanto èsempre più vicina al lungo inglese Pops Mensah-Bonsu, mesi fa seguito e poi lasciato andare da Siena, nonconvinta dalle sue condizioni fisiche.

THORNTON PUNITO - Il giudice sportivo ha inflitto un turno di squalifica a Thornton (Sassari) per aver tenutoun comportamento a Caserta che ha causato danni ad una sedia degli ufficiali di campo, provocando la reazionedel pubblico. La qualifica è stata sostituita con con ammenda di Euro 3.000,00.

NIENTE TRAORE - Il centro francese Ali Traore, ex Roma, non ha passato le visite mediche alla Stella Rossa diBelgrado. Il pivot aveva da poco chiuso il rapporto con i russi del Lokomotiv.

CHATMAN E LE TASSE - Mire Chatman, il play americano dell’Unics Kazan, anche lui con un passato a Roma,è stato fermato dalla polizia all’aeroporto di Istanbul perchè accusato di non aver pagato le tasse in Turchia neiperiodi in cui ha vestito le maglie del Besiktas e del Pinar.

ARROYO FIRMA - Il portoricano Carlos Arroyo si è accordato con il Galatasaray Istanbul.

POVERO VARNADO - E’ durato pochissimo il sogno di Jarvis Varnado, la passata stagione all’Acea Roma: ègià stato tagliato da Boston insieme con Kris Joseph.

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Nel 2011 l’ultima Ferrari svelatanella sua factory, davanti allaplatea della stampa mondiale

L’AVVICINAMENTOMcLaren prima a svelarsi, per la Ferrari 2 febbraio?

La Ferrari con numero di progetto 664 - F2013, F1 2013 o comunque Maranellovoglia chiamarla - potrebbe essere svelata il 2 febbraio, o comunque neiprimissimi giorni del mese (tenendo conto che dal 5 si gira nei test collettivi diJerez). La macchina verrà presentata a centinaia di giornalisti di tutto il mondo,com’è sempre avvenuto a eccezione dello scorso anno, quando le copiosenevicate costrinsero la Ferrari a comunicare tutto - interviste comprese - viainternet. Il telaio ha già superato i crash test obbligatori della Fia.Questo il calendario delle presentazioni delle nuove macchine secondo quantofinora annunciato: 31 gennaio McLaren a Woking; 1 febbraio Force India aSilverstone, 2 febbraio Sauber a Hinwil; 5 febbraio Williams e Toro Rosso aJerez. Restano da confermare: Ferrari (probabile 2 febbraio a Fiorano), Red Bull, Lotus, Mercedes, Caterham,Marussia.Le date dei test collettivi, tutti programmati in Spagna: dal 5 all’8 febbraio a Jerez; dal 19 al 22 febbraio e dal 28febbraio al 3 marzo a Barcellona.

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Bernie Ecclestone, 82 anni, conla giovane moglie FabianaFlosi, 35 (Lapresse) FelipeMassa quarterback: il pilotaFerrari non è passato al footballamericano ma si è solo fattofotografare in un negozio diarticoli sportivi negli Usa, dov’èin vacanza

Il Mondiale nel tunnel dei dubbiLa gara del 21 luglio, la possibile incriminazione di Ecclestone e le sorti delladodicesima squadra sono punti tutti da chiarireMassa gigante del football americano, ma solo in negozio

Si sa come si parte, e in qualche modo si arriverà. Il Mondiale 2013 si avvia allarincorsa con diverse incognite, nessuna vitale ma tutte importanti per losviluppo della stagione. I regolamenti non c’entrano perché quest’anno si giocacon norme conosciute, appena aggiornate: la vera rivoluzione è rinviata al2014, con l’introduzione dei nuovi motori 1.6 turbo che potranno sfruttarel’energia dispersa nella macchina dai freni e dallo stesso propulsore, eopportunamente recuperata.

MAQUILLAGE - Dal 5 febbraio a Jerez, e prima ancora nelle singolepresentazioni, si noterà il camuffamento del brutto scalino comparso un annofa, ma la variazione sarà puramente estetica. Allo stesso modo l'utilizzo del DRSsolo nel tratto di pista (o i tratti: su alcuni circuiti saranno due) in cui questo èautorizzato, e non sull'intero giro di qualificazione, potrebbe variare qualcosanei tempi ma non stravolgere le griglie di partenza. Se poi ciò avverrà per altreragioni - e la Ferrari se lo augura, impegnata com'è a costruire una macchinagià condannata a vincere - è un discorso diverso.Ci sono però dei buchi neri, come si evince già alla lettura del calendario.Accade che nel programma di gare un determinato circuito rechi un asteriscoche segnala la temporenea mancanza dell’omologazione federale, ma la datasenza gran premio non s'era ancora vista. Nel pieno della fase europea estivadel Mondiale, ecco domenica 21 luglio: non è ancora dato sapere dove sicorrerà. Probabilmente in Turchia, che si sta impegnando per ridare vita alcircuito nei pressi di Istanbul, tecnicamente bello e su cui la Ferrari è stataspesso protagonista -, ma ha problemi con i finanziamenti pubblici. Menoprobabilmente in Francia, ma le politiche di austerità di quel governo nonaiutano a sperare, e peraltro non si sa in quale impianto la Formula 1 potrebbefare il proprio rientro: Le Castellet vorrebbe riavere una corsa dopo unventennio abbondante d'oblio, ma al recupero ambisce anche Magny Cours,cattedrale nel deserto orfana del Mondiale dal 2008. Spera anche l’Austria, maè poco considerata.

UN GP IN MENO - Proprio ieri Ecclestone ha preannunciato una possibile resasu quella data: «Quest'anno il Mondiale potrebbe avere 19 gare, e non sarà un problema per la Formula 1.Nella prossima settimana verrà presa una decisione».Sempre attorno a Ecclestone orbita il dubbio più grande, che avvolge l’intera Formula 1 e spaventa casecostruttrici e grandi sponsor: la possibile incriminazione da parte della giustizia tedesca per l’ipotetica corruzionedel banchiere Gerhard Gribkowski nel 2006 con una tangente di 45 milioni di euro, in occasione della vendita diquote della Formula 1 al fondo CVC. «Probabilmente la CVC sarà costretta a sbarazzarsi di me qualora itedeschi dovessero condannarmi - ha dichiarato di recente Bernie al Sunday Telegraph - E’ chiaro che in quelcaso non potrei continuare a svolgere le mie mansioni. Ho sentito dire che hanno già anche una lista deicandidati alla mia successione nel caso dovessi morire o qualcosa del genere - ha concluso con buona dose diautoironia - Credo però stiano solo cercando di tenere tranquilli gli investitori».

DODICESIMO TEAM - Buio anche attorno a quel che potrebbe rinascere dalle ceneri della HRT, la squadraspagnola che ha appena chiuso i battenti dopo l’assenza di acquirenti palesata dopo la messa in vendita daparte del fondo Thesan Capital. In questo momento il Mondiale è a undici squadre. Si è parlato della possibileresurrezione del marchio Brabham, che potrebbe acquistare HRT ripetendo l’operazione felice griffata Lotus. Mala notizia è stata una fiammata che si è spenta dopo un giorno.r.m.

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INCHIESTE A CATENA L’ennesima ombra sulla pista di Monza: il direttore indagato perusura

MONZA - Piove sul bagnato sull’autodromo di Monza. Come se non bastassero le inchieste in corso sullamancanza di sicurezza dell’asfalto taciuta in occasione dell’ultima gara del Mondiale Superbike, bandi di gara conturbativa d’asta, appropriazione indebita per biglietti ceduti in nero, ecco che la Procura di Monza ha indagatoEnrico Ferrari, dipendente della Sias e direttore dell’autodromo, con l’ipotesi di reato di usura aggravata.Lo ha rivelato il sito del giornale brianzolo “L’esagono”, secondo cui un documento sequestrato a Ferrari dallaFinanza lo scorso 22 maggio rivelerebbe che questi avrebbe prestato 200.000 euro alla titolare della società discommesse “Giocare on line”, impegnandola al pagamento con quote della stessa società per 350.000 euro. Unennesimo rovescio di cui l’autodromo che ospita il GP d’Italia di Formula 1 non sentiva proprio il bisogno.

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IN CASA RED BULL Webber è già nell’angolo

Marko: «Vettel sempre primo e sarà ancora così»

Con il passare degli anni e l’aumento regolare dei titoli di Sebastian Vettel, è sempre più dura la vita per MarkWebber nella Red Bull. L’australiano - che nel 2010 precedette il compagno in classifica quasi per tutta lastagione - ha subito nel 2011 e 2012, e per il 2013 ha già subito l’onta dell’annuncio ufficiale di Helmut Marko,gestore del team per conto del proprietario Mateschitz: «Mark sa cosa ci aspettiamo da lui, dopo che per quattroanni ha guidato al fianco di Vettel. Sebastian è sempre stato davanti e ha vinto il titolo tre volte. Le statisticheparlano per lui. Non c’è alcuna ragione di pensare che l’equilibrio fra i due possa cambiare» ha dichiaratoMarko. Un modo singolare di interpretare il criterio dell’eguaglianza tra i piloti, più volte sbandierato dalla RedBull, ma spesso disatteso. Webber ha osservato: «Non corro pensando che sarò in un ruolo di supporto. Sono lìper me stesso, per ottenere il miglior risultato possibile e per farlo ho bisogno di sentirmi parte del team.Dunque non credo che avrò un ruolo di gregario».In ben altra posizione è Jenson Button, divenuto guida della McLaren dopo il passaggio di Hamilton allaMercedes: «Mi piace fare il “vecchio” del team e non vedo l’ora di iniziare con Sergio Perez - ha detto l’excampione del mondo - Non è una cosa che mi preoccupa, anzi è una bella sfida».

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Valentino Rossi (al centro,casco giallo) sulla neve con gliamici. A destra Lorenzosull’aereo per la Corea

MOTOROSSI IN VACANZA, LORENZO STAKANOVISTA Valentino si rilassa sulla neve con gliamici, Jorge continua a girare per soddisfare le richieste degli sponsor

Se la teoria degli opposti vale ancora, difficilmentre potrà essere applicata allarediviva coppia formata dalla Yamaha. Anche non volendo o sforzandosi diavvicinarsi l’unjo all’aaltro, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo erano e resterannolontani. Per carità, niente a che vedere con i muri voluti dal pesarese nellaprima convivenza in Yamaha e che pare non rivedremo nella futura riedizionedel rapporto appena ricostruito dalla Casa giapponese.Ma vederli ritratti ieri in foto fresche di giornata, tra facebook e twitter, impegnatiin attività diametralmente opposte ci ha ricordato che proprio faticano a staresulla stessa frequenza d’onda (senza acca).Valentino, al solito gaudente, si diverte e rilassa in montagna con gli amici e ilsuo amato snowboard a Livigno, in attesa della presentazione del team.Durante le festività ha gozzovigliato il giusto senza farsi mancare la quotidianarazione di moto, tra allenamenti di cross e il campionato trasversale al Ranch diTavullia con i soliti amici e giovani speranze italiane.Jorge Lorenzo novello compagno nonché ex nemico (chissà per quanto ex)eccolo invece colto sulla sua poltrona d’aereo mentre vola verso la Corea (!)dove è atteso da un’affascinante appuntamento con danarosi sponsor, cui ilcampione del Mondo in carica non può sottrarsi. A conti fatti, Jorge da quandoha conquistato il titolo si è riposato pochissimo e al ritorno dalla Corea dovecomunque è andato curioso di conoscere una realtà così diversa da quellaoccidentale, pare sia atteso da altro impegni di rappresentanza voluti dallaYamaha, sempre in tema di sponsor.Insomma, muro o non muro, titolo o non titolo, la sproporzione degli impegni trai due piloti Yamaha è evidente. Diciamolo, il Mondiale è già iniziato.r.m.

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PRODOTTO Mercato negativo vendite 2012 a -21,9%

Se il mondo delle auto piange, quello delle due ruote a motore non ride.Vendite negative anche nell’ultimo mesedell’anno, come accaduto nel corso di tutto il 2012: in tutto 4.014 veicoli immatricolati. In termini percentuali laperdita è pari al -29,8% rispetto allo stesso mese del 2011. Le moto con 1.438 unità segnano un -14,6%; mentregli scooter con 2.756 pezzi presentano un calo più consistente del -36,2%. Non fanno eccezione i 50cc con solo1.462 registrazioni e un - 40,5%.Nel totale anno 2012 l’immatricolato arriva a 255.096 veicoli con una flessione del -21,9% rispetto al 2011, di cui147.119 scooter -14,5% e 59.303 moto -28,5% e 48.674 ciclomotori 50 cc pari al -31,8%. . Il dettaglio percilindrata conferma il segmento più grande degli scooter di 125cc con 57.214 veicoli e un +1,1% grazie alcontributo significativo dei mezzi immatricolati da Poste italiane. Giù le 150-200cc con 30.632 pezzi -16,8%, i250cc con 7.584 veicoli -46,7%, mentre i 300-500cc subiscono un travaso di volumi con 38.289 unità -38,5%,che si spostano a favore dei maxi-scooter con 13.400 immatricolazioni rispetto alle 2.126 dello stesso periododell’anno scorso.Le moto in calo su tutte le cilindrate, 1000cc (17.039, -31,5%), 800-1000cc (14.743, -30,8%); 650- 750cc(12.875, -18,4%), le 600cc (3.214, -50,7%);300-500cc (4.304, -17,2%), 125cc (4.787, -27,8%). Per segmentonaked (17.437, -34,2%), custom (6.318, -34,5 %), sportive (5.601, -29,7%) e supermotard (4.715, -31,1%),enduro stradali (18.133, -21,6%), moto da turismo (5.629, -21,8%).

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IPPICADubai, è già Carnival ci sono anche 6 italiani

Il Dubai Racing Club ha ufficializzato ieri il corposo elenco dei cavalli stranieri che parteciperanno al DWCC,acronimo che sta per Dubai World Cup Carnival, ovvero il ricchissimo supermeeting di galoppo che avrà iniziogiovedì per concludersi il 30 marzo appunto con la 18ª Dubai World Cup, ultimo di undici convegni che sialterneranno con altri appuntamenti ordinari all'ippodromo di Meydan. Nel listone ci sono purosangue di 21nazionalità, oltre a quelli di casa del Dubai. Per l'Italia compaiono Principe Adepto (allenatore "Endo" Botti per laNuova Sbarra), Malossol e Rosendhal (Giuseppe Botti: il primo in comproprietà con la Chemin de Fer, il secondoappartenente alla Pian di di Neve), Saint Bernard (affidato per la trasferta all'inglese Paul Cole dalla ScuderiaColle Papa) e il neoacquisto Kings Messenger (Devis Grilli per Lorenzo Capellini Mion), e ancora Fattsota (per larencati) tra i sei cavalli scelti da Marco Botti. Tra questi c'è anche Jakkalberry, ora tutto di proprietà australiana,ma non è l'unico ex delle nostre scuderie: compaiono anche Fanunalter, Lui Rei, Silver Ocean, Spirit Quartz eField of Dream. Tra i fantini, dopo la rinuncia di Mirco e Cristian Demuro e la squalifica di Lanfranco Dettori,dovrebbe esserci in azione il solo Antioco Murgia (fin qui vincitore di una corsa).m.v.

OGGI - Ore 18.25 TQQ a Torino (trotto, 8ª corsa, m. 1600) Favoriti: 14-11-10-16-13. Sorprese: 15-7-6. Inizioconvegno alle 15.05. Corse anche a Roma (g, 14.30), Trieste (t, 15.10).IERI - TQQ a Taranto: Tris 15-12-4, quota 51,74 euro per 2.058 vincitori, quota con rit. (n. 6, 10, 16) 11,04 euro;Quarté 15-12-4-3, quota 403,93 euro per 52 vincitori, quota con rit. 57,61 euro; Quinté 15-12-4-3-14, quota2.195,49 euro per 3 vincitori, quota con rit. 503,80.USA - A Santa Anita solo un terzo posto con Jebrica per il 50enne fantino Gary Stevens al rientro dopo oltre 6anni di inattività. Venerdì avrà un altro ingaggio.

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DEPOSITATI Jacques Rogge,70 anni, presidente del Cio dal2009 (Ansa)

OLIMPIADIGiochi 2020 i dossier al CioTokyo, Istanbul e Madrid hanno presentato tutti i documenti Ora sono ufficiali lecandidature per ospitare l’Olimpiade

LOSANNA - Tokyo, Istanbul e Madrid hanno ufficialmente depositato presso ilCio i loro dossier per la candidatura a sede delle Olimpiadi del 2020. I primi afar pervenire il dossier sono stati, già dalle 10 di ieri, i giapponesi, un'ora piùtardi si sono mossi i turchi, mentre gli spagnoli hanno presentato la lorocandidatura ufficiale all'ora di pranzo. Nelle mani del segretario generale delCio Gilbert Felli e dell'incaricata delle relazioni con le città candidate,Jacqueline Barrett, sono arrivati tre volumi fitti di pagine, alcune centinaia, e dicifre.La calciatrice Homare Sawa, capitana della nazionale nipponica campione delmondo e vincitrice del Pallone d'oro donne, è stata la vedette della delegazionenipponica recatasi al Cio. Per Istanbul c'erano il sindaco della metropoli turca,Kadir Topbas, e il patron della candidatura Hasan Arat. Per Madrid, i tremembri spagnoli del Cio, tra i quali Juan Antonio Samaranch junior, figlio dell'expresidente dell'ente.Questa tappa del processo di designazione della città sede dei Giochi arriva 18mesi dopo la dichiarazione d'intenti fatta in tutto da 5 città: Baku e Doha erano state “eliminate” nella fasepreliminare. Roma invece aveva rinunciato a farsi avanti dopo aver annunciato di concorrere. Una defezionedolorosa comunicata dal Capo del Governo Mario Monti lo scorso 14 febbraio. «Dobbiamo responsabilmenteguidare l'Italia - disse allora il premier -. In questo senso, non ci sentiamo di prendere un impegno finanziarioche potrebbe gravare sull'Italia in misura imprevedibile nei prossimi anni».Le tre città finaliste ora devono prepararsi per la visita della commissione di valutazione del Cio, presieduta dalbritannico Craig Reedie, che si recherà a Tokyo dal 4 al 7 marzo, a Madrid dal 18 al 21 e ad Istanbul dal 24 al27.Il rapporto di questa commissione, atteso per giugno, servirà come base ai membri del Cio, che poi avrannoun'audizione con i comitati delle tre candidature il prossimo 7 luglio a Losanna. La votazione per la scelta dellacittà sede dei Giochi del 2020 è prevista per il 7 settembre a Buenos Aires.

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TENNIS

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PALLAVOLO Coppa Italia donne oggi scattano i quarti con Chieri-Piacenza

E’ tempo di coppa Italia al femminile. Tra oggi e domani scattano le sfide di andata dei quarti: in campo le primeotto squadre della classifica al termine del girone di andata. Stasera (20,30), dunque, Chieri Torino (6ª) controPiacenza (3ª) e domani le altre tre gare: Conegliano (8ª)-Busto Arsizio (1ª), Villa Cortese (5ª)-Modena (4ª),Pesaro (7ª)-Bergamo (2ª). Le partite di ritorno previste tra una settimana, in casa delle migliori classificate e sigiocherà un parziale di spareggio, in caso di parità di quoziente set. Chi passerà, andrà alla Final Four di metàmarzo.

CENTENARIO - Nuove divise da gioco per la Tonno Callipo di Vibo Valentia. Anche sottorete verranno ricordati icento anni di attività dell’azienda del presidente Pippo Callipo con festeggiamenti che andranno avanti per tutto il2013. A Vibo, le nuove magliette saranno ufficialmente visibili già da giovedì poi saranno indossate per la primavolta dai giocatori del team calabrese, domenica nel match casalingo contro Cuneo. A proposito della squadrapiemontese: il centrale Mastrangelo sembra di nuovo abile e arruolato. Aveva saltato la trasferta di domenica aRavenna (dove il team piemontese ha giocato con Sokolov centrale) per una scelta tecnica del suo allenatorePiazza. E la decisione di escludere il Mastro nazionale aveva suscitato perplessità e qualche polemica. « E nondoveva essere così - afferma lo stesso coach di Cuneo -. In una stagione ci stanno episodi particolari cheportano a scelte... particolari solo per chi non conosce situazioni interne. Tutto qui. Sokolov centrale? Il nostroopposto ha grandi potenzialità e duttilità tecnica». Intanto Valter Lannutti, presidente di Cuneo, si è dimesso dalCdA della Lega maschile. (a.p.)

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IN TESTA StephanePeterhansel, 47 anni (Ansa)

DAKARSconto a Sainz ma Peterhansel torna in testaLo spagnolo, dichiarato vincitore della 2ª tappa dopo il caso GPS, ieri solo 14°

NAZCA - Il qatariota Nasser Al-Attiyah (Buggy) ha vinto la terza tappa dellaDakar 2013, categoria auto, al termine dei 343 chilometri da Pisco a Nazca,243 dei quali di speciale cronometrata. Il francese Stephane Peterhansel (Mini)ha riguadagnato la testa della classifica generale.Il sito internet della corsa dava il pilota qatariota gravato di una penalità diun'ora al via, il che lo aveva retrocesso al 132° posto, l'ultimo della classificagenerale delle auto. L'organizzazione ha però spiegato che la penalità è stataattribuita per un errore del sistema informatico.

CASO SAINZ - Dopo il ricorso dello spagnolo, i commissari di gara della Dakarhanno dichiarato Carlos Sainz vincitore della seconda tappa della gara nellacategoria auto, disputata domenica. La Buggy di Sainz aveva apparentementepatito un problema al navigatore GPS, a causa del quale il pilota non haraggiunto uno dei punti di transito obbligatori lungo la tappa di 327 chilometri,242 dei quali di speciale cronometrata, nella zona di Pisco (Perù). In seguito alreclamo sporto da Sainz, la giuria, riunita domenica sera, ha deciso di “scontargli” i 21'26" persi e lo spagnolo haguadagnato temporaneamente la testa della classifica poi ceduta ieri avendo chiuso 14°.

MOTO - Il cileno Francisco “Chaleco” Lopez (KTM) ha vinto la terza tappa nella categoria moto, al termine dei343 km, con una speciale cronometrata di 243. Il francese Cyril Despres (KTM) è passato in testa alla classificagenerale. L'italiano Alessandro Botturi (Husqvarna) è giunto quarto a 5'05". Infine, incidente per l’italiano Panigalliche caduto dalla sua Yamaha Wfr 450 è stato portato in elicottero all’ospedale di Ica per essere sottoposto acontrolli medici3ª TAPPA (Pisco-Nazca, 343 km) - Moto: 1. Lopez (Cil, Ktm); 2. Paulo Gonçalves (Por, Husqvarna) a 1’08”; 3.Despres (Fra, Ktm) a 4’08”. Quad: 1. Patronelli (Arg, Yamaha). Auto: 1. Al-Attiyah (Qat, Buggy); 2. Gordon(Usa) a 1’18; 3. Peterhansel (Fra, Mini) a 3’52. Camion: 1. De Rooy-Colsoul-Rodewald (Ola-Bel-Ola); 3.Biasion-Fiori-Huisma (Ita-Ita-Ola).CLASSIFICHE - Moto: 1. Despres (Spa, Ktm); 2. Lopez (Cil, Ktm) a 2’51”; 3. Ullevalseter (Nor, Ktm) a 4’59”.Quad: 1. Patronelli (Arg, Yamaha) Auto: 1. Peterhansel (Fra, Mini); 2. Al-Attiyah (Qat, Buggy) a 6’33; 3.Alvarez (Arg, Toyota) a 21”10. Camion: 1. De Rooy-Colsoul-Rodewald (Ola-Bel-Ola); 3. Biasion-Fiori-Huisma(Ita-Ita-Ola).

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SCIGli azzurri si preparano per AdelbodenTRENTO - Gigantisti azzurri da oggi in allenamento per tre giorni a Pozza di Fassa, in vista del giganteclassico di Adelboden di sabato: il ct Ravetto ha convocato Blardone, Moelgg, Simoncelli, Eisath, DeAliprandini e Nani. Domenica sulla stessa pista toccherà agli slalomisti Gross, Deville, Moelgg, Thaler,Razzoli, Nani e Tonetti. I velocisti, senza gare in questa settimana, si allenano fino all’11 a Pozza conMarsaglia, Klotz, Heel, Fill, Paris e Innerhofer.AZZURRE PER ST.ANTON - Sabato discesa e domenica superG femminili di Coppa del Mondo a St.Anton(Aut). Il dt Plancker ha convocato Borsotti, Cipriani, Agerer, E.Curtoni, Marsaglia, Merighetti, Elena Fanchini eNadia Fanchini, Stuffer e Goggia.

ATLETICASchwazer, le indagini sulle anomalieROMA - Il presidente del Tribunale Nazionale Antidoping, Francesco Plotino, rilevato la ProcuraAntidoping ha contestato ad Alex Schwazer anche anomalie ematologiche accertate grazie al passaportobiologico trasmesso dalla IAAF, ha nominato consulente tecnico d'ufficio il Prof. Giancarlo Isacchi,Ordinario di immunoematologia all'Università Tor Vergata di Roma. Questi stilerà una relazione scrittaentro 45 giorni.

PALLAVOLOLe azzurre vanno diritte agli EuropeiITALIA-NORVEGIA 3-0 (25-15, 25-11, 25-10) - ITALIA: Danesi 9, Cambi 9, Angelina 10, Mabilo 7, Zanette 13,Guerra 9, Libero: Maggipinto. Degradi. Ne: Malinov, D’Odorico, Bonifacio, Nicoletti. All. Pieragnoli.NORVEGIA: Perrens, Bech 5, Takvam 1, Dale 8, Helland-Hansen 2, Norveel 2, Libero: Tvinde. Mallasvik 1,Aasbo, Thelle, Halkjelsvik, Nore. All. Ramphomane-Aandahl. Arbitri: Reizins (Let), Stenbock (Sve). Note:durata set: 21’, 18’, 15’. Italia: bs 8, a 19, mv 8, et 17; Norvegia: bs 6, a 3, mv 3, et 18.MOSCA - Le azzurre hanno ottenuto la quinta vittoria consecutiva battendo con un secco 3-0 la Norvegia èstaccando così il visto per gli Europei (Serbia e Montenegro dal 29 marzo al 7 aprile). Le ragazze di Pieragnolihanno chiuso al primo posto con 14 punti il loro raggruppamento. Classifica: Italia 14, Russia 10, Belgio 9,Bielorussia 6, Norvegia 3, Estonia 0.

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«Gli mandai unafoto osè per lafinale dei 100 e luine volle altre per200 e staffetta4x100»

LA SFILATA GALEOTTA DELLO SCORSO GIUGNO A LONDRA ALLA VIGILIA DELL’OLIMPIADEBOLT, LEGGENDA A LUCI ROSSE La Edwards lascia Usain e racconta sms hard: «Sultraguardo pensa al mio lato B...»

di Pasquale Di Santillo

Si erano conosciuti a giugno a Londra, in occasione della sfilata dipresentazione delle divise Puma, poche settimane prima dei Giochi. I modelliscelti da Cedella Marley, stilista e figlia primogenita del mito del reggae Bob,erano in parte speciali, in parte normali. Tra questi ultimi, lei, Megan Edwards,22 anni, inglese fisico da sballo, atleta tesserata per il Dartford HarriersAthletics Club e impiegata nel Kent. Lo speciale era speciale davvero, cioèUsain “Leggenda” Bolt anche se allora Leggenda non lo era ancora diventato.E fu colpo di fulmine. Il “Sun” li descrisse inseparabili alla mega-festa del solito marchio sportivo, allo

Yard di Brick Lane e poi al tavolo del “Movida”, localetrendy della Londra by night, con tanto di bottiglia-gigante di champagne Nebuchadnezzar da 50.000sterline « Aveva occhi solo per Megan», scrissero. Leconferme del legame, visto che ogni dichiarazioneufficiale era affievolita dalla discrezione, arrivò dai postsui reciproci profili Twitter con foto in cui i dueapparivano abbracciati.

Ma come tutti gli innamorati del mondo sanno, la passione ha durata variabile,effimera e dopo le vacanze di Natale trascorse insieme pare sia tutto svanito,complice la distanza chilometrica e quella tra due vite evidentemente troppo“lontane”. Una decisione presa a sorpresa dalla giovane Edwards, capace di“scaricare” l’uomo più veloce del mondo. Così, insieme alla passione è andata a farsi benedire anche la discrezione.Tanto che il solito “Sun” ha potuto pubblicare gli... stimoli segreti di Bolt pervincere i tre ori alle Olimpiadi di Londra tra 100, 200 e staffetta 4x100. Prima dei100, infatti la Megan mandò un sms con foto inequivocabile a Usain: « Pensa almio c...o sulla linea del traguardo ». E lui rispose: « Posso farlo ». Centratol’oro con 9”63 Bolt rispose ai complimenti, specificando: « Stavo pensando altuo... ». Com’era prevedibile il “rito” venne replicato sia per la gara dei 200 che perquella della staffetta con espressa richiesta di nuove foto a Megan. La Edwardsal Sun ha tenuto a precisare: « Io e Usain ci siamo scritti e divertiti tantissimoper tutto il tempo ma questo è tutto quello che dirò ». Come se non fosse giàabbastanza. Peccato, che nei giorni successivi al “Mirror” la ragazza abbia aggiuntoqualche... dettaglio: « E’ stato tutto meraviglioso, ma è quello che ho deciso,non si poteva andare avanti con lui che parlava di volare dalla Giamaica aLondra in continuazione mentre io dovevo tornare al mio ufficio. Non riuscivoa lavorare, la distanza e il non vederlo abbastanza spesso per me era unproblema. Usain si è agitato e mi ha detto.. “Non così, cosa posso fare perchécambi idea”, io gli ho risposto, “nulla, tu sei Bolt e io una ragazza normale.Fossi stata una celebrità forse sarebbe potuta durare di più». Ai suoi amici, Megan ha raccontato di aver incontrato per la prima volta da solaUsain al Villaggio Olimpico perché per lui era impossibilie girare per la cittàsenza essere riconosciuto. « Mi fecero entrare di nascosto - spiega -guardammo insieme la tv e poi lo vidi giocare al computer a Call of Duty, loonosco perché ci gioca anche il mio fratellino. Ero nervosa, pensavo, Dioquesto è Usain Bolt, potrebbe avere una ragazza al centro, una a destra eun’altra sinistra e invece è con me».

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Un balletto sulla passerella-pista, il trucco e una delle rareimmagini che ritraggonoinsieme Usain Bolt e MeganEdwards in abiti civili MODELLIAncora Usain Bolt e MeganEdwards alla sfilata della Pumanel giugno scorso quando siconobbero qualche settimanaprima dei Giochi. Sotto unsensuale scatto dellaventiduenne inglese che neigiorni scorsi ha ufficializzato laconclusione della love storycon il giamaicano

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