Corriere Cesenate 08-2016

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    Giovedì 25 febbraio 2016

    Giovedì25 febbraio 2016anno XLIX (nuova serie)numero 8euro 1,30

    8

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Sarsina 17Un sussidio

    per i pellegrinidel Giubileo

    Cesena 13 Violoncellistasuona con Battiatoe Alice

    Gambettola 16Ragazza lavora

    al Parlamentoeuropeo

    Cesena 14 Volontari Avispremiatiper Telethon

    La situazione sollevata dal Corriere Cesenate la scorsa settimana è diventataun caso nazionale. Poste italiane ha iniziato, a partire dal nostro territorio,a distribuire la corrispondenza a giorni alterni, per un totale di 5 consegneogni 14 giorni. Noi ce ne siamo accorti grazie alle segnalazioni dei lettoriche hanno lamentato il mancato recapito del nostro giornale.C’è qualcosa che non quadra. Le Poste avevano sempre sostenuto che laconsegna a giorni alterni non avrebbe riguardato i Comuni con oltre 30milaabitanti. Questo già non ci piaceva: non si possono dividere i cittadini fraquelli di serie A e B. Adesso è arrivata l’estensione a tutto il territorionazionale. Poi c’è stata la nostra protesta... e qualcosa si è mosso.

    Primo piano a pag. 5

    Editoriale

    Le Dat, tema divisivodi Francesco Zanotti

     ngorgo

    postale

    I primi 170 annidel teatro“Bonci” di Cesena

    Spettacoli 19Tanti appuntamenti 7

    Dal 22 al 29 maggioCongresso eucaristicodiocesano

    Tra celebrazioni, incontrie mostre, otto giorni in-tensi di preghiera e rifles-sioni. Celebrazione con ilcardinale Parolin

    Papa in Messico 9

    “Non tollerache il popolosia maltrattato”

    Dopo il rientro del Pon-tefice dal Paese ameri-cano, una riflessione suigrandi temi a cura del gior-nalista Gianni Valente

    Tanti gli appuntamentiper celebrare l’anniver-sario. Il 15 agosto spetta-colo dell’attore FrancoMescolini

    Consegna a giorni alterni. Servizio pubblico sempre più latitante

    Il vescovo Douglasa Ponte Pietradi Cesena

     Visita pastorale 8

    Da domenica 28 febbra-io a domenica 6 marzomonsignor Regattieri sarànella parrocchia guidatada don Sante Fabbri

    La decisione è di quelle destinate a farediscutere. Il testamento biologico, aCesena, è diventato realtà. La notizia è

    arrivata in redazione la scorsa settimana, pocoprima della chiusura in tipografia. Nonpotevamo lasciarla passare senza dire unaparola su un tema di certo divisivo, nonancora disciplinato da leggi nazionali.Il nostro Comune ha voluto precedere eprocedere, in ogni caso. Anzi, il sindaco PaoloLucchi ha scritto una lettera a Denis Ugoliniche in un intervento sulla rivista “EnergieNuove” di novembre-dicembre, da lui diretta,ha pubblicato le sue volontà circa il propriofine vita. Una scelta che ha fatto dibattere e aseguito della quale l’Amministrazione chegoverna la nostra città ha deciso di arrivare auna disciplina delle Dat, le dichiarazionianticipate di trattamento.

    Ho letto e riletto i documenti prodotti dallaGiunta. Si parla del Comune come dell’Enteche “indirizza la propria attività alla rimozionedelle cause di qualsiasi natura cheimpediscano il pieno sviluppo morale emateriale del cittadino”. E del Comune comedi quell’organismo che “contribuisce allatutela della salute e della sicurezza dellacollettività nell’ambito delle leggi dello Stato edella Regione”. Tutte affermazione lodevoli dalpunto di vista dei principi e che, secondo chile ha redatte, troverebbero una rispostaadeguata anche nell’istituzione del registro deitestamenti biologici.Sui quotidiani locali della scorsa settimana,giovedì 18 è stato dato ampio spazio allanotizia del salvataggio di un 31enne che volevabuttarsi dal ponte nuovo, sempre a Cesena.“Due angeli in divisa”, così ha scritto il Carlino,lo hanno salvato. La madre, commossa, ha

    ringraziato gli uomini dell’Arma. Ma ora, so diforzare i fatti, come la mettiamo con iltestamento biologico? Quando una personasta per farla finita, come ci si devecomportare? Ci si deve impegnare per salvarlela vita o la si deve lasciare andare al propriodestino? O meglio: prima si deve consultare ilregistro dei testamenti biologici per verificarese ci sono sue disposizioni in materia?Mi spiego con un altro esempio al limite, mache nella prassi quotidiana potrebbe capitarepiù di una volta, purtroppo. Nel caso diincidenti o di disgrazie, i medici cheintervengono per soccorrere qualcuno devonoprocedere magari intubando il ferito pertentare di salvarlo dalla morte, o primaoccorre consultare il suo fiduciario se per casoè in possesso di testamento biologico? Il temanon è per nulla banale. Anzi, è davvero moltocomplicato. Con il registro delle Dat viene

    meno l’applicabilità del principio diprecauzione. Un assurdo. Chiedete alla madrecitata sopra.

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    Giovedì 25 febbraio 2016 3Opinioni

    Papa Francesco: “Rifondare l’Europa”Il continente ricordi le sue radici

    uropa su un binario morto”, il titolo, la settimanascorsa, della copertina del settimanale FamigliaCristiana. La crisi economico-finanziaria (apartire dall’ormai lontano 2008), le

    incontrollabili e tragiche emigrazioni dal nord Africa e dalMedio Oriente e, forse ancor più, i rigurgiti dei variegati“nazionalismi”, hanno drammaticamente mostrato come ilcantiere per la grande casa comune europea sia precipitatoin una specie di cassa integrazione, senza prospettive difuturo. Ma un futuro fuori da questa prospettiva è un futurosenza orizzonti.Papa Francesco, tuttavia, è tornato a dare luce alla nostra

    speranza. Di ritorno dal suo viaggio apostolico in Messico -iniziato a Cuba con il profetico incontro con il patriarca diMosca e di tutta la Russia - un giornalista che gli diceva:“Sembra che l’unità europea vada in pezzi… la crisi, irifugiati…”, papa Francesco ha risposto: “Non so chi laapprovi o no, ma ho sentito una parola che mi è piaciuta: la‘rifondazione’ dell’Europa. E ho pensato ai grandi padri. Oggidov’è uno Schumann? Un Adenauer? I grandi che neldopoguerra hanno fondato l’Unione Europea? Mi piacequesta idea della rifondazione, magari si potesse fare. Perchél’Europa ha una forza, una cultura, una storia che non si puòsprecare”. Anche l’incontro con il patriarca Kirill può esserecollocato in questo progetto. Il “camminare insieme”ripromessosi dal vescovo di Roma e dal vescovo di Mosca(dagli antichi zar chiamata la terza Roma!) è nell’orizzontedella unità dei cristiani, delle Chiese dell’Occidente edell’Oriente europeo, ma inscindibile per una Europa che puòrespirare con i suoi due polmoni, come con tanta nostalgiadiceva lo slavo papa Giovanni Paolo II. È urgente il pensare el’agire politico a livelli più alti, per poter affrontare la crisi che

    ancora incombe, per far fronte al terrorismo islamico deldelirante califfo Al-Baghdadi che a macchia leopardata si stadiffondendo anche nel continente africano che sta pagandoduramente gli esiti di un egoistico colonialismo, nonostante illievito evangelico portato dalla missione evangelizzatricedella Chiesa. Per un dialogo con l’Islam sottratto alle ferociutopie di una predicazione aberrante.

    “E

    Uein continuo stallo

    Serve un’alleanza educativa

    Certamente non ci si può, immediatamente, sottrarre ai rendiconti dei ragioniericontabili di Bruxelles, ai non-progetti del Parlamento di Strasburgo che nellegiferare, spesso, sembra aver abdicato alla forza della ragione che consente diandare oltre alle meschine misure proposte da una cultura che ha davanti a sé ilfallimento, il precipitare là dove tramonta il sole (Occidente!).Niente toni apocalittici, tuttavia. L’Europa ancora una volta può attingere forza eintelligenza dalle sue antiche radici e dalla storia che l’ha forgiata nella sua

    identità, dando la vitalità della tradizione giudaico-cristiana, agli albori delmondo classico. Torneranno così a ravvivarsi le troppe culle rimaste vuote. E saràallora speranza grande, capace di sottrarsi alle violenti pretese dellaglobalizzazione dei mercati e delle lobby finanziarie, il futuro (e già ora!) dellenazioni, dei popoli che abitano nelle contrade di questo mondo che stasfuggendo alla custodia che il Creatore ha affidato alla famiglia umana.

    Piero Altieri

    no studente italiano su quattro non sa la matematica. I principali mezzi dicomunicazione hanno presentato così i risultati riferiti al nostro Paese dellostudio Ocse-Pisa diffuso il 10 febbraio scorso dall’agenzia parigina. I dati, chesi riferiscono a una rilevazione del 2012 su 4,5 milioni di quindicenni in

    diversi continenti, presentano in realtà un quadro in evoluzione: dal 2003 ad oggi lapercentuale di allievi in difficoltà in una serie di competenze basilari – quelli che ilrapporto definisce i “low performers” – è infatti diminuita in modo significativo.Non c’è, però, da esultare: il numero di giovani italiani con scarse prestazioni inmatematica, lettura e scienze resta superiore alla media, anche se di poco. Fannopeggio di noi, in Europa, solo Grecia e Portogallo. A collezionare i voti più bassisono soprattutto gli immigrati, gli allievi delle scuole professionali e quelliprovenienti da famiglie in condizioni socio-economiche svantaggiate.Il momento critico continua ad essere il passaggio dalle scuole medie al primo annodelle superiori, dove si registra un alto numero di respinti.La diagnosi dell’Ocse individua un mix di cause combinate tra loro: antiche carenze

    Utrascinate negli anni, un orientamentopoco efficace, la presenza di docentiimpreparati dal punto di vistapedagogico. E scarso “homework”, lo

    studio domestico, ovvero i famigeraticompiti a casa.L’Organizzazione per la cooperazione elo sviluppo economico fa seguire allecifre un pressante invito a metterel’insuccesso scolastico tra le prioritàdell’agenda politica, evidenziando lericadute delle pagelle basse sulla sferasociale e produttiva. Secondo le suestime, se nel 2030 tutti i 15enni italianiraggiungessero la sufficienza nellediscipline esaminate nel rapporto, nellungo periodo il Prodotto interno lordodel nostro Paese potrebbe impennarsi didiciotto punti. Al di là dell’attenzione alla crescita delPil, la lunga lista di suggerimenti cheprovengono dall’Ocse mette il dito nellapiaga soprattutto là dove chiede unmaggior coinvolgimento dei genitori e

    delle comunità locali. Il numerosignificativo di “low performers” –afferma lo studio – deve spingere a unapproccio integrato che veda collaborareil mondo politico, le famiglie, gliinsegnanti e gli studenti stessi, modellatosulla realtà nazionale e su quelle locali.Sulla rottura del patto educativo trascuola e famiglia e tra quest’ultima e loStato ha usato parole forti anche papaFrancesco, nel novembre scorso, aconclusione del congresso mondialesull’educazione cattolica. È un fenomenograve – ha spiegato – “perché porta aselezionare i super-uomini, ma soltantocon il criterio della testa e soltanto con ilcriterio dell’interesse”, attirando cosìl’attenzione sul legame esistente tra ifenomeni di rigida selettività e diesclusione presenti in molti sistemiscolastici e il prevalere delle istanze

    economiche su quelle della crescitaumana integrale delle nuove generazioni.È un dato di fatto che in Italia ladispersione scolastica restiun’emergenza che passa spessoinosservata.Negli ultimi 15 anni, quasi 3 milioni diragazzi iscritti alle scuole superiori statalinon hanno completato il corso di studi. Enon si tratta di un fenomeno limitato adalcune regioni, anche se persistonodifferenze tra il Nord e il Sud del Paese. Ilcocktail fatale che porta all’abbandonodei banchi di scuola è fatto di numerosiingredienti: un alto numero di assenzedalle lezioni, il calo delle motivazioni, lamancanza di sostegni adeguati fra lemura scolastiche e di stimoli provenientidalla famiglia. Anche questa sfida non sipotrà vincere se, insieme alla

    qualificazione dei docenti e alladiffusione di progetti pilota, non sipunterà su una reale alleanza educativatra genitori, insegnanti e ragazzi.

    Ernesto Diaco

    FOTO ARCHIVIO SIR

     S c  u o l a,  r a p p o r t o  O c  s e

    La fotografia

    I dati del 2012 su 4,5 milioni di quindicenni in diversi continenti presentano un quadro in evoluzione: dal 2003 ad oggi la percentuale di allievi in difficoltà in una serie di competenze basilari è diminuita in modo significativo.

     Non c’è, però, da esultare...

    Il Papa come semplice fedele, che segue la Croce, circondato dalle migliaia di di-pendenti della Curia Romana, del Governatorato e degli organismi collegati dellaSanta Sede. È la prima immagine del Giubileo della Curia Romana, celebrato lunedì22 febbraio, festa liturgica della Cattedra di San Pietro. Dopo la meditazione di pa-dre Marko Ivan Rupnik in Aula Paolo VI è partita la processione che dall’esterno del-l’Aula, scendendo i gradini e passando attraverso il Braccio di Carlo Magno, si è di-retta verso la Porta Santa per entrare da lì in basilica, luogo della celebrazione eu-caristica presieduta dal Papa. Francesco, mentre i religiosi e i laici aprivano la pro-cessione, ha aspettato seduto, poi insieme a monsignor Rino Fisichella e a monsi-gnor Georg Ganswein si è unito alla processione, attorniato dal personale laico conle proprie famiglie. (foto Siciliani-Gennari/Sir)

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    Giovedì 25 febbraio 2016 5Primo piano

    Recapito a giorni alterni

    Non è subito facile ffaire Poste, vediamo diricapitolare. Dopo lanostra denuncia dellascorsa settimana, ripresa

    dall’agenzia Sir e rilanciata daimaggiori siti e quotidiani italiani,pare di capire che qualcosa si siamosso. La consegna del nostrogiornale di sette giorni fa è andatamolto meglio, anche se qualchedisguido è rimasto ed è statosegnalato dagli abbonati. In generale, possiamocomunque dire che il Corriere Cesenate è arrivatonelle case dei lettori. Insomma, una protesta, la

    nostra, che non è caduta nel vuoto, ha evitatodisguidi ai giornali nostri cugini sparsi nel Paese eha contribuito a fare chiarezza. Vediamo di capirci, allora. Le Poste fanno sapereche tutta la corrispondenza dei "prodotti postaliveloci" verrà consegnata il giorno successivo alricevimento nel centro di smistamento. A questomateriale sono assimilati i prodotti editoriali, inparticolare i settimanali con trattamento daquotidiano, come ad esempio il Corriere Cesenate .In buona sostanza, i nostri abbonati lo dovrannotrovare nella buchetta della posta dal giovedì, vistoche noi lo chiudiamo in tipografia il martedì attornoalle 18 e dalla Rotopress di Loreto viene consegnato

    A

    alle Poste di Cesena entro le 12 del mercoledì.Fin qui sembra che tutto vada bene. Speriamo,

    aggiungiamo noi. Sì, perché in realtà Poste vuoleadottare la consegna a giorni alterni (5 giorni su 14di calendario) in tutti i Comuni d’Italia, senza tenerconto del discrimine dei 30mila abitanti e delladensità di 200 abitanti per chilometro quadrato,criteri presenti nella delibera dell’Agcom n. 395 del2015. Ma Poste afferma che l’utente finale non siaccorgerà di questa modalità di consegna cheriguarderebbe solo una loro gestione organizzativainterna. "Tutti i prodotti non j+1, verrannorecapitati nel terzo o quarto giorno lavorativo dopoil ricevimento", è stato assicurato.Qualche dubbio resta. Anzi, più di uno. Il nostroabbonato Marco Dimanno, titolare a Cesena della

    tipografia Stilgraf, stampa da oltre vent’anni ilperiodico "Il Montefeltro", giornale associato alla

    Fisc. L’ultimo numero è stato consegnato alle Postedi Cesena il 4 febbraio, come da libretto postale checertifica l’avvenuto passaggio di consegne. A tuttolunedì 22 febbraio del Montefeltro non c’eranotracce in quel di Pennabilli, il centro più importantedella Diocesi, dove ha sede anche il vescovado. Inquesto caso i quattro giorni lavorativi richiesti daPoste per consegnare un prodotto "non veloce" sisono allungati solo di un po’. Quando diciamo aPoste che con il progetto "giorni alterni" lacorrispondenza si accumula, non crediamo di fareaffermazioni fuori dal mondo. L’Italia è tantodiversa e va conosciuta sul territorio. Provare percredere.

    Tanti dubbi sul recente piano Poste

    A rimetterci sono, come sempre,i cittadini. Nel caso del Corriere Cesenate , è concreto il rischio di fortiritardi. La direzione generale di PosteItaliane tranquillizzae garantisce la qualità del servizio

    Levata di scudi da parte dei politici locali, regionali. Perplessità dei sindacati

    l messaggio alle Poste sta arrivandoforte e chiaro, da tante parti dellasocietà civile, della politica e deilavoratori: il nuovo piano di consegna

    della corrispondenza a giorni alterni èinaccettabile. Inaccettabile perché creapesanti disagi ai cittadini, inaccettabileper la carta stampata, inaccettabile per ipostini costretti allo stravolgimento delproprio lavoro.Dopo l’allarme sollevato dal nostrogiornale la scorsa settimana, la levata discudi è stata velocissima, nulla a chevedere con i tempi fiacchi delle Poste: nelgiro di pochi giorni sono fioccateinterrogazioni alle istituzioni, documentidi solidarietà, prese di posizione e inviti

    all’approfondimento. Un segno di quantoil servizio postale ancora oggi, nell’era diInternet e della digitalizzazioneimperante, sia considerato centrale eimprescindibile.Tra i primi a prendere posizionesull’argomento è stata la consiglieraregionale Lia Montalti, che già lasettimana scorsa ha presentatoun’interrogazione alla Giunta per"verificare se si fosse in qualche modo aconoscenza della riorganizzazione delservizio e se non si ritenga opportuno,alla luce di quanto sta accadendo,convocare in Regione Poste Italiane perchiedere conto di una decisioneunilaterale che pare quanto menoimprovvida"."Voglio fare chiarezza - ha commentatoMontalti - su questa vicenda, che è grave

    in quanto il cambiamento della modalità

    IIl nuovo pianoè inaccettabile

    di consegna della posta non è statocomunicato né alle amministrazioni locali,né ai cittadini, e tantomeno a chi usufruiscedel servizio postale. Non è possibile che unservizio fondamentale come quello postalevenga modificato senza che ciò siaconcordato con alcuno, e che se ne facciaamara scoperta solo attraverso i disservizisegnalati dai cittadini".L’interrogazione è stata preceduta in Assemblea, martedì scorso, da un "questiontime" a risposta immediata sullo stessoargomento, a cura del consigliere regionalepiacentino Tommaso Foti (Fratelli d’Italia):"La responsabilità politica di questo caos haun nome e cognome: Matteo Renzi - haattaccato il consigliere - dato che i criteri di

    risparmio sono scritti nella legge

    Finanziaria. La Regione ha annunciatol’ennesimo tavolo sull’argomento, maabbiamo più tavoli e cabine in quest’Aula diquante non ce ne siano in tutta la Rivieraromagnola. L’unica cosa da fare sarebbesospendere le norme che permettono allePoste italiane di agire in questo modo".La risposta dell’assessore regionale albilancio Emma Petitti, che ha ricordatol’impegno della Regione nell’evitare lachiusura dei piccoli uffici postali, è stataattendista: "Abbiamo chiesto subito unincontro alle Poste, assieme ad Anci, percapire le conseguenze sulle modalità direcapito". Piccata la risposta di Foti:"Bisognava muoversi già alla fine dell’estatescorsa, quando ancora non c’era una lista

    dei Comuni. Si tratta di una scelta politica,

    non a caso l’azionista di riferimento diPoste italiane è il ministerodell’Economia".Sullo stesso tema il sindaco Paolo Lucchiha scritto ai parlamentari locali e aiconsiglieri regionali, pregandoli diinteressarsi al caso: "Cesena presentaalcune particolarità, legate alla vastaestensione territoriale e alla presenza dinumerose frazioni, che meritanoattenzione e rispetto. In particolare laparte più anziana della popolazionepotrebbe risultare disorientata dai nuovitempi del servizio, subendone un disagionotevole". A livello nazionale, nel frattempo, si èmosso il deputato riminese del Pd

    Tiziano Arlotti (che si era occupato dellavicenda già nel luglio scorso), conun’interrogazione al ministro delloSviluppo economico con la quale chiededi continuare a garantire il serviziopostale universale.In allarme anche i postini, con ilsindacato Slp-Cisl che tramite ilsegretario regionale Valerio Grillini parladi "diverse difficoltà riscontrate"esprimendo "forte preoccupazione per latenuta e la fattibilità del progetto. Aipostini la corrispondenza non arriva giàsuddivisa e per ordinarla si perde tempoe non si riesce a iniziare il giro delleconsegne entro l’ora prevista". La Cislsegnala numerose situazioni diintasamento per giacenze consistenti dicorrispondenza e zone di consegna nonequilibrate.

    MiB

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    Giovedì 25 febbraio 20166 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dell’ospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

     Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria dellaSperanza

    8.30 Madonna delle Rose,San Rocco, Sant’Egidio,cappella del cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00  Cattedrale 18.00  Cattedrale , Madonna

    delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo

    19.00 Ponte Pietra, Tipano20.00 San Giovanni Bono,

    San Pio X, Torre del Moro, Gattolino

    20.30  Villachiaviche

    Sabatoe vigilie15.00 Cappella cimitero Cesena,

    Formignano15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)16.00 Ponte Pietra

    17.00 Cappellaospedale “Bufalini”Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

    17.30 Santuario del SuffragioSantuario dell’AddolorataSan Vittore

    18.00  Cattedrale , San Domenico,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Sant’Egidio,Madonna delle Rose, Villachiaviche, San Rocco,Case Finali, Diegaro, Torre del Moro, Borello,San Mauro in Valle,San Giorgio

    18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Bulgarnò,Santa Maria della Sper.

    19.00 Ponte Pietra, Tipano

    20.00 San Giovanni Bono,San Pio X, Bulgaria,Ruffio, Pioppa,Pievesestina,Calisese,Gattolino, Ronta

    Messe festive7.00   Cattedrale 7.30 Santuario dell’Addolorata,

    Cappuccine, Martorano,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro, San Pio X,Santa Maria della Sper.

    San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Borello

    8.30   Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Tipano,San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    8.45 San Martino in Fiume9.00 San Giuseppe (Cesena

    corso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Capannaguzzo,Ponte Pietra, Bagnile,

    Santa Maria Nuova,Bulgaria,San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.30 cappella del cimitero,Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarnò10.00  Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Ronta, Torre del Moro, Carpineta,Cappuccini, San Pio X,Sant’Andrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    11.00 Santuario Addolorata,Basilica del Monte,Osservanza,San Domenico, SantoStefano, San Paolo,San Bartol o, Villachiaviche,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone, Capannaguzzo

    11.10  Torre del Moro11.15 Madonna delle Rose,

    Diegaro, Martorano11.30  Cattedrale , San Rocco,

    Istituto Lugaresi,San Pietro, San Pio X,Case Finali, Santa Mariadella Speranza

    12.30  Torre del Moro (in inglese,comunità nigeriani)

    15.00 Cappella del cimitero17.00 Cappella dell’ospedale

    Bufalini18.00  Cattedrale,

    San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Comuni delcomprensorio

    Bagno di Romagnaore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 18 (sabato);8 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato); Acquapartita: 9 Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9,10,30 (19 sabato)

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina;16,30 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti,Boschetto;18 San Giacomo;20 Sala;

    Festivi:8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;8,30 Sala;9 Cappuccini;9,15 San Pietro;9,30 Valverde;9,45 Cannucceto;10 Villalta, Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;

    11 San Giacomo,Boschetto, Sala;11,15 Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10/ 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso;18,30 Crocetta; 20 Budrio

    Festivi:ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monasterodi Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (San Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30;San Romano: 11; Taibo: 10

    Montianoore 20 (sabato); 9.Montenovo:

    ore 18 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaConcattedrale: 7,30 / 9 / 11 / 17; Casa di Riposo:ore 16 (sabato); Tavolicci: 10,30 (liturgiadella Parola con Eucar.);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino in Appozzo: 9(liturgia della Parola conEucaristia); Quarto:10,30; Pieve di Rivoschio:15,30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda dom. del mese).

     Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesa

    parrocchiale): 11,15;Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16; Alfero: 17(sab.); 11,15; Pereto: 10;Riofreddo: 10;Corneto: 11

    ✎   A MESSA DOVE

    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettoreErnesto Diaco

    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

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     Tiratura del numero 7 del 18 febbraio 2016: 8.130 copie

    Questo numero del giornale è stato chiuso in redazionealle 18 di martedì 23 febbraio 2016

    Domenica 28 febbraio Terza Domenica di Quaresima - Anno C Es 3,1-8a.13-15; Sal 102; 1Cor 10,1-6.10-12; Lc 13,1-9

    Il Vangelo della terza domenica di Quaresima cirichiama al tema fondamentale di questotempo liturgico: la conversione. Gesù prende

    posizione su due episodi che avevano causato lamorte di innocenti: l’uccisione di alcuni Galileiper ordine di Ponzio Pilato e il crollo della torre diSìloe. Il Signore ci insegna a guardare a questi fattidi cronaca con una prospettiva diversa. Innanzitutto afferma che le vittime di quelle disgrazienon sono più peccatori degli altri. Le sventuredella vita non sono da interpretare come unapunizione di Dio conseguente a colpe personali.Dio non vuole la morte del peccatore, ma che siconverta. Non apprezza il peccato, ma ama il

    peccatore ed è disponibile, come si vedrà nellaparabola contenuta nella seconda parte del Vangelo, a salvarlo. Gesù ci invita a leggere i fattidella nostra vita secondo la prospettiva dellaconversione. “Le sventure, gli eventi luttuosi, nondevono suscitare in noi curiosità o ricerca dipresunti colpevoli, ma devono rappresentareoccasioni per riflettere, per vincere l’illusione dipoter vivere senza Dio e per rafforzare, con l’aiutodel Signore, l’impegno di cambiare la vita”(Benedetto XVI, Angelus, 7 marzo 2012).Cambiare vita non è principalmente un problemamorale, passare dal male al bene. E non puòessere solo il risultato del nostro impegno. Lanovità della conversione cristiana sta nel fatto cheè stato Dio, per primo, a chiamarci e a noi spetta il

    IL GIORNODELSIGNORE

    Dio non apprezza il peccato, ma ama il peccatore

    lunedì 29febbraiosan Macario2Re 5,1-15a;Sal 41 e 42;Lc 4,24-30

    martedì 1 marzobeata Giovanna

     M. BonomoDn 3,25.34-43;Sal 24;Mt 18,21-35

    mercoledì 2san QuintoDt 4,1.5-9; Sal147; Mt 5,17-19

    giovedì 3san TizianoGer 7,23-28;Sal 94;Lc 11,14-23

     venerdì 4san CasimiroOs 14,2-10; Sal 80;Mc 12,28b-34

    sabato 5sant’AdrianoOs 6,1-6; Sal 50;Lc 18,9-14

    La Parola

    di ogni giorno

    “Queste cose vi scriviamo, perché la vostra gioia sia piena” (1Gv 1,4)

    compito di fargli “spazio” nella nostra vita.La conversione cristiana è stata definita,prima di tutto, una conversionerelazionale: dall’io a Dio. Papa Benedetto XVI nell’Angelus del 17 febbraio 2013poneva la domanda: “Vogliamo seguire l’ioo Dio?”. “Conversione” significa quindiabbandonare la strada “vecchia”,dell’errore, e decidersi per Dio.La conclusione del brano evangelico cimostra come rinnovare la vita secondoDio sia una necessità. Gesù presenta laparabola di un fico che non dà frutti. Ildialogo che si sviluppa tra il padrone el’agricoltore manifesta, da una parte, lamisericordia di Dio, che ha pazienza elascia all’uomo, a tutti noi, un tempo per laconversione; e, dall’altra, la necessità dicambiare interiormente ed esteriormente

    la vita per non perdere le occasioni che lamisericordia di Dio ci offre. Noi siamocome il fico del Vangelo: viviamo soloperché il vignaiolo è paziente, continua azappare, non si stanca di concimare. Lanovità sta nel fatto che a un fico così sterilevenga ancora regalata una possibilità. Neigesti del contadino è descritto l’agire diDio verso di noi attraverso Gesù. Laparabola vuole sottolineare anchel’urgenza della nostra conversione. Dio cidona cura e tempo, ma il tempo dellanostra vita è per accogliere Dio, pervolgere il nostro sguardo a Lui e a Coluiche ci ha mandato, il proprio Figlio Gesù.

    Marco Castagnoli

    Adorazione Eucaristica: 24 ore per il Signore Al Santuario del Suffragio, dalla sera di venerdì 4 marzo Assume un carattere par ticolare, in questo anno giubilaredella Misericordia, l’iniziativa “24 ore per il Signore” volutada papa Francesco nel venerdì che precede la quarta dome-nica di Quaresima.

     Venerdì 4 marzo alle 22, 30 il vescovo Dougla s Regattieri ce-lebrerà la Messa presso il Santuario di Santa Maria del Suf-fragio, a Cesena, cui seguirà l’adorazione eucaristicadurante la quale sarà possibile accostarsi al sacramentodella Penitenza. Nella giornata di sabato 5 marzo, la pre-ghiera sarà interrotta solo dalla Messa delle 9 e si protrarrànel pomeriggio. Alle 17,30 la celebrazione eucaristica festivavespertina. I responsabili del Servizio diocesano di Anima-zione spirituale invitano in particolare i giovani delle par-rocchie e delle aggregazioni laicali a partecipare a questainiziativa prolungata di preghiera e celebrazione peniten-ziale.Nel contempo, si svolge l’iniziativa “A piedi per una 24 orenon stop”: il gruppo “M’amo camminando” si metterà inmarcia per attraversare, in un giorno intero, tutte le quattroPorte Sante della Diocesi (Cattedrale, Basilica del Monte,Santuario del Santissimo Crocifisso di Longiano, Basilica diSan Vicinio a Sarsina). L’appuntamento è per venerdì 4marzo alle 7 davanti alla Cattedrale di Cesena, per la par-tenza con la benedizione del vescovo Douglas. Per chi desi-

    dera partecipare (anche solo a un tratto del percorso) puòcontattare il promotore Gilberto Graffieti (333 9914258).

    Pellegrinaggio al MontePreghiera per le vocazioni sacerdotaliPromosso dall’Ufficio diocesano vocazioni, si terrà sabato27 febbraio (come ogni ultimo sabato del mese) ilpellegrinaggio a piedi dalla Cattedrale di Cesena allaBasilica del Monte. Il pellegrinaggio, guidato dal vescovoDouglas, sarà occasione di preghiera per le vocazioni e per isacerdoti. Alle 6,30 partenza dalla Cattedrale, camminoverso la Basilica del Monte e recita del Rosario. Alle 7,30Messa.

    ✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 08-2016

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    Giovedì 25 febbraio 2016 7Vita della Diocesi

    In breve

    iovani di Azione

    Cattolicaprotagonisti.Domenica 28 febbraioalle 16, al Carisport diCesena, andrà inscena la Gara canora,organizzatadall’Azione Cattolicadiocesana.Moltissimi iGiovanissimi di Ac sul palco Sono 11 leparrocchie iscritte, alcune raggruppate inZone pastorali. Tra queste troviamoMartorano, Sant’Egidio, Santo Stefano, CaseFinali, Gambettola/Bulgarnò, San Pio X, SanVittore/Pievesestina, San Pietro, San Paolo,Villachiaviche/San Giorgio, Zona Mare. Temadella ventesima edizione: “Servire è Regnare”.Sabato 27 febbraio a Palazzo Ghini in corsoSozzi a Cesena, dalle 10 alle 12, prevenditabiglietti (ingresso 6 euro, gratis fino alla

    quinta elementare).Per info: Jack, 328 7508182; Zucchino, 3408094323.

    G

     Azione cattolica giovani 

    GARA CANORAUndici parrocchieprotagoniste al Carisport

    Sant’Agostino,Salmi e confessioniIncontro al Cantiere 411In sintonia con il Giubileo della Misericordia, si

    terrà giovedì 25 febbraio alle 20,45 al Cantiere411 in via Mami 411 a Cesena (presso l’istitutodelle suore francescane della Sacra Famiglia)l’incontro “MisericordiAndando. Viaggio nei Salmie nelle Confessioni di Sant’Agostino per incontrarela Misericordia di Dio”. Guideranno l’incontro,aperto a tutti, Valentino Maraldi e Marina Orioli.Per info: www.associazioneilpellicano.com,[email protected], 380 2120262.

    In omaggio in edicola

     Vescovo Antonio Lanfranchi

    la sua vita in un ‘libretto’

    A un anno dalla morteavvenuta il 17 febbraio2015, esce un librettocon il ritratto delvescovo Antonio. È

    disponibile in edicola inomaggio col Corriere Cesenate. Si tratta di 48pagine da leggere d’unfiato messe insieme daLucia Romiti e nate dallacollaborazione tra ilsettimanaledella diocesi diPiacenza-Bobbioe il nostro.“Antonio Lanfranchi –Dobbiamo essere diCristo, non di noi stessi!”, questo è il titolo del volumetto.Come sottotitolo una frase che ben rappresenta la vita e leopere del presule che ha trascorso sei anni a Cesena: “Ilcentuplo quaggiù e l’eternità”.

    Pellegrinaggio a Roma sabato 9 aprile 

    Numerosi i lettoridel Corriere Cesenate all’incontro con il Papa

    Oltre 200 lettori del Corriere Cesenate parteciperanno a Roma al Giubileo deisettimanali cattolici, in udienza in piazza San Pietro sabato 9 aprile, durante unodegli eventi in calendario per l’Anno Santo.Il ritrovo per quanti si sono prenotati è alle 2 da piazzale Ambrosini (davantiall’ippodromo di Cesena). Il viaggio in pullman prevede soste e arrivo a Roma, neipressi di piazza San Pietro, alle 7,30 (ingresso in piazza entro le 8). L’incontro conpapa Francesco inizierà in piazza San Pietro alle 10 e per tutti è r iservato il posto asedere. Dopo l’udienza, per chi lo desidera sarà possibile varcare la Porta Santadella Basilica di San Pietro. Partenza da Roma alle 16,30 e rientro in serata. Pranzoal sacco. A tutti verrà consegnato un gadget identificativo della Fisc (Federazioneitaliana settimanali cattolici).Al Santo Padre saranno portati due doni: un’offerta per le sue opere di Carità e unaraccolta rilegata con una copia degli oltre 190 giornali che aderiscono alla Fisc.Oltre ai due pullman di lettori che in queste settimane si sono prenotati, partirannoaltri tre pullman da Cesena: uno con dipendenti (e familiari) della Confcommercio,uno organizzato dalla parrocchia di San Pio X alle Vigne, che si fermerà a Romaanche domenica 10 aprile, e un altro sarà riservato ai volontari della San Vincenzode’ Paoli che fanno servizio nel carcere di Forlì.Per info: redazione Corriere Cesenate , tel. 0547 300258,[email protected] 

    Convegno Maria Cristinadi Savoia, incontroUn appuntamento con il Convegno Maria Cristinadi Savoia. Mercoledì 2 marzo alle 16, laprofessoressa Mirella D’Avossa tratterà il tema “Labattaglia per la libertà e l’istruzione delle donnedel ventesimo secolo: vita di Malala Yousafzai”.L’incontro, aperto a tutti, si terrà presso la sala“Eligio Cacciaguerra” del Credito cooperativoromagnolo, in viale Bovio a Cesena.

    Coppia in costruzione

    Incontro per innamoratiNuovo incontro del cammino diocesano “Coppia incostruzione. I passi dell’amore” rivolto a tutte lecoppie di innamorati. L’appuntamento è pervenerdì 26 febbraio alle 20,45, nei locali dellaparrocchia di Villachiaviche di Cesena, conl’incontro sul tema “Eucarestia e affettività”.

    Rinnovamento nello SpiritoRitiro quaresimaleDomenica 28 febbraio, presso la Casa famiglia“Fabio Abbondanza” in via Boscone 1030, aSant’Egidio a Cesena, si svolgerà il ritiroquaresimale del Rinnovamento nello Spirito su“Per il resto rafforzatevi nel Signore e nel vigoredella sua potenza” (Ef 6,10-20). Alle 15accoglienza, preghiera, insegnamento e Messa.L’incontro, aperto a tutti, si concluderà con unmomento di fraternità.

    Consultorio per la famigliaCorso per mamma-figlia“Il corpo racconta” è il titolo del corso rivolto amamme e figlie alle soglie dello sviluppo sessuale.Il corso è promosso dal Consultorio per la famiglia“Don Adolfo Giorgini” e si terrà sabato 5 e 12marzo, dalle 15 alle 18, nella sede del Consultorio,in via canonico Lugaresi 202, a Cesena. Il corso èun approccio pedagogico, ludico e interattivo, unmodo per scoprire se stessi partendo dal corpo edai suoi messaggi. Guiderà gli incontri ladottoressa Cinzia Bagnoli, medico ginecologo,animatrice di corsi di educazione sessuale.Per iscrizioni e informazioni: tel. 0547 333300,333 3732518.

    ❚❚ Si è tenuto nel pomeriggio di domenica 21 febbraio, in Seminario a Cesena

    Consiglio Pastorale diocesano

    Riflessioni e nuove sfide// ercare il metodo giusto per un tempo

    importante da dedicare alla nostra dio-cesi. È questo l’approfondimento che ha

    caratterizzato l’incontro del consiglio pasto-rale del 21 febbraio, in Seminario a Cesena.L’introduzione di don Walter Amaducci haaiutato a focalizzare bene i tempi del ruolo dimembri del consiglio pastorale: vedere-giudi-care-agire. Vedere per guardare attentamenteciò che ci circonda e si muove nelle nostre co-munità. Giudicare partendo da una formazio-ne specifica che ci consenta di non improvvi-sare la nostra presenza. Agire per accompa-gnare le possibili vie pastorali che propone ilvescovo. Per ottenere un buon risultato serveun metodo efficace. Migliorare la comunica-

    C l’impostazione del prossimo quinquenniotutto dedicato ad extra (lavoro, cultura, ar-te, scuola, economia…) , anche facendosiaiutare da un questionario (al momentopensato solo come idea su cui si lavorerànei prossimi mesi) rivolto a tutti i battez-zati e non battezzati servirà per favorireuno stile sinodale. Fornirà anche l’occa-sione per continuare il nostro camminonella linea della missionarietà che papaFrancesco ci ha chiesto con l’Evangelii 

     gaudium e gli stimoli del convegno di Fi-renze. Saranno le cinque vie del convegnonazionale quelle da percorrere negli ambi-ti della nostra vita quotidiana.

     William Casanova 

    zione interna tra i membri così come quellaesterna, che rende partecipe l’intera Diocesi aimomenti di programmazione e verifica.C’e bisogno di cura della persona per eserci-tare questo servizio, che passa per una cono-scenza diretta e una condivisione di vita. Tro-vare le giuste motivazioni nella partecipazio-ne al consiglio, con gioia perché diversamen-te perderebbe di senso. Infine aprirsi al-l’esterno per rendere viva la nostra testimo-nianza.L’aggiornamento sul congresso eucaristicodiocesano (cfr programma in pagina) ci spin-ge a proseguire l’anno pastorale mettendo alcentro l’eucarestia e la misericordia di Dio.L’invito del vescovo ad accompagnarlo nel-

    Una settimana ricca di eventi

     Arriva il cardinale Parolinstato definito il programma del

    Congresso eucaristico. L’evento siterrà a Cesena dal 22 al 29 maggio

    e si colloca come momento cloudell’anno pastorale che la nostraDiocesi sta dedicando all’Eucaristia. Anzi, prima dell’avvio vero e proprio, cisaranno due momenti: il 19 maggio, alle21, nel palazzo del Ridotto, a curadell’Ufficio catechistico, “Eucaristia elinguaggi espressivi” con musica eimmagini.Due giorni dopo, sabato 21 maggio, coninizio alle 15, si terrà il pellegrinaggiodei bambini alla basilica del Monte.Domenica 22 maggio, giornodell’apertura ufficiale del Congresso conla Messa delle 18 in Cattedralepresieduta da monsignor Piero Marini,arcivescovo e presidente del PontificioComitato per i Congressi eucaristiciinternazionali, per 20 anni cerimonieredi papa Giovanni Paolo II e poi di

    Benedetto XVI, fino al 2007.Lunedì 23 maggio, nel giornodell’anniversario di dedicazione dellaCattedrale, il vescovo Douglas celebreràla Messa in particolare per i ministri

    Èdell’eucaristia, gli accoliti e i lettori. Neidue giorni seguenti, martedì 24 maggioe mercoledì 25 , dalle 20,30 due giornatededicate alla catechesi sull’Eucaristia,nei locali del monastero del CorpusDomini delle Clarisse cappuccine.Sarà padre Raniero Cantalamessa apredicare il ritiro per i sacerdoti che siterrà nella mattinata di giovedì 26marzo, in seminario. In serata, alle 20,30in Cattedrale ci sarà la celebrazione delCorpus Domini e a seguire l’adorazionenotturna nella chiesa del Suffragio.Sabato 28 maggio il ritiro sarà per ireligiosi. Terrà la riflessionel’arcivescovo Josè Rodriguez Carballo,segretario del Pontificio Consiglio di

    istituti di vita consacrata. Alle 15 ci saràun incontro con i bambini della PrimaComunione.Domenica 29 maggio sarà la giornata dichiusura del Congresso. A Cesena verrà

    il segretario di Stato, il cardinale PietroParolin. Alle 16 incontrerà i giovani ealle 18, in Cattedrale, presiederà unasolenne concelebrazione eucaristica. Alle 13, nella stessa giornata di chiusura,si terrà il pranzo con i poveri, nellachiesa di Sant’Agostino.Durante i giorni del Congresso verrannoallestite due mostre all’interno dipalazzo Ghini, una sui volti dellaMisericordia e l’altra dal titolo “Oggidevo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia,la grazia di un incontro imprevedibile”.Una terza mostra sarà ospitata nellachiesa di San Zenone, in via Uberti, etratterà dell’arredo liturgico eucaristico.In Cattedrale saranno esposte le reliquie

    del miracolo eucaristico di Bagno diRomagna e nella chiesa del Suffragio siterrà una adorazione perpetua, pertenere sempre vivo e fecondo il contattocon Cristo presente nell’Eucaristia.

    Tre le mostre in programma, a Palazzo Ghini e nella chiesa di San ZenoneIn Cattedrale saranno esposte le Reliquie

    del Miracolo Eucaristico di Bagno di Romagna

    Dal 22 al 29 maggio si terrà a Cesenail Congresso eucaristico diocesano

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 08-2016

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    Giovedì 25 febbraio 20168 Speciale Visita pastorale

    PONTE PIETRA 

    Il vescovo Douglas in parrocchiaonte Pietra è la prima frazionedella città che si incontra percor-rendo la via Cesenatico, nella pri-

    missima periferia di Cesena. Il vescovoRegattieri sarà in visita pastorale pressoquesta comunità dal 28 febbraio al 6marzo prossimi.Presta servizio qui, da 52 anni, donSante Fabbri, parroco dall’agosto 1964.Ponte Pietra, racconta il parroco, “con-ta circa 2.100 abitanti. La popolazione èin forte calo rispetto a qualche anno fa,quando toccava i 2.600”. Una situazio-ne, spiega, dovuta a diversi fattori, nonda ultimo il fatto che “qui gli affitti sonopiù cari rispetto ai nostri ‘vicini’. Le gio-vani coppie tendono a spostarsi versoMacerone o Gambettola, dove i prezzisono più bassi”. “Quando mi sono inse-diato - continua - questa era una zonaricca per l’agricoltura. Oggi questo im-piego è quasi del tutto sparito. Sonoprevalentemente gli anziani a occupar-sene. Anche dal punto di vista demo-grafico e sociale ho assistito a un cam-biamento: al mio arrivo le famiglie nonsuperavano le duecento, ma erano fa-miglie numerose, allargate. Oggi ci so-no più nuclei familiari, ma la popola-zione non cresce. I giovani tendono adandarsene”. Il paese, comunque, ben-ché non lontanissimo dal centro citta-dino, appare vivo con tutti i principaliservizi. Vi sonobotteghe, bar,

    campo sportivo(utilizzato dal G.S.Ponte Pietra), ne-gozi, sportelli ban-cari, farmacia eun’efficiente lineadi trasporti desti-nazione città omare. Sono pre-senti, inoltre, unasilo nido, unascuola materna, lescuole elementari.La parrocchia,Santa Maria dellaGrazie in PontePietra contribui-sce alla vita dellacomunità. L’impo-nente chiesa in sti-

    le moderno è statainiziata nel 1985 e completata nel 1987.Per la costruzione della chiesa fu digrande aiuto il vescovo Luigi Amaducci(presiedette la Messa di dedicazionedell’ottobre 1987) che elargì anche uncontributo personale. Vi fu inoltre an-che un consistente aiuto economicodei parrocchiani durante le benedizio-ni pasquali.La festa parrocchiale viene celebratanel giorno dell’Ascensione. “Ci orga-nizziamo in questo modo - spiega donSante -. Il giovedì santo i bambini rice-

    P

    vono il sacramento della Prima Comunio-ne. La Messa con la festa vera e propria vie-ne inserita nella festa parrocchiale, quaran-ta giorni dopo, quindi la domenica del-l’Ascensione”.

     All’interno della chiesa don Sante ha fattoriprodurre un affresco raffigurante la nativi-tà che si trovava all’interno della chiesinavecchia e risalente al XVII secolo. Alcuni af-freschi della piccola chiesa (del 1607, orasconsacrata e di proprietà di un privato) so-no ora visibili in quella nuova.La chiesa di Ponte Pietra offre innumerevolispazi agli operatori parrocchiali che vengo-

    no anche messi a disposizionedella comunità. Diversi sono lesale, le stanze, i saloni, sia alpiano inferiore della chiesa cheattigui ad essa. Sono utilizzatiper il catechismo (alle 10 delladomenica mattina, prima dellaMessa delle 11, con incontri set-timanali di approfondimentoper chi deve ricevere i sacra-menti) o per cene comunitarieo in altre circostanze. Un tempoesisteva il circolo parrocchiale,“oggi non è più operativo, ma èa disposizione delle famigliequando desiderano organizzarefeste di compleanno o ritrovi”.

    Da domenica 28 febbraio a domenica 6 marzomonsignor Douglas Regattieri è in Visita pastorale 

    nella parrocchia di Ponte Pietra di Cesena.Don Sante Fabbri è il parroco dal 1964

     ZONA PASTORALE DELLE VIE CESENATICO, CERVESE E RAVENNATE - 11ª UNITÀ PASTORALE

    “Nelle stesse aule viene portato avantiun ‘dopo-scuola’ pomeridiano dove gio-vani e adulti aiutano i bambini a fare icompiti, a utilizzare il computer, alter-nati con momenti di svago e diverti-mento”.Tutti i venerdì, inoltre, una sala è a di-sposizione di “Musica Insieme”, attivitàche permette ai bambini e ragazzi di av-vicinarsi al mondo della musica.Il parroco ogni venerdì va a trovare gliammalati e porta loro la Comunione.Molto frequentati i campo parrocchialiestivi e invernali. “L’ultimo che abbiamoorganizzato si è tenuto a Bora alta, uncampo di Natale con bambini e ragazzidalla quinta elementare alla prima su-periore. Quello estivo cerco di farlo nel-le vicinanze, così posso raggiungere ilgruppo anch’io e celebrare la Messa. Laprima settimana di agosto dello scorsoanno, per esempio, siamo stati a Scavo-lino, vicino a Pennabilli”.In parrocchia sono presenti un coro cheanima la celebrazione delle 11 e una de-cina di lettori. “C’è sempre qualcunoche si impegna in parrocchia in manie-ra diversa, mi dà una mano, cerca dicontribuire come può. E questo mi ren-de particolarmente orgoglioso e felice”.Quando Ponte Pietra non aveva ancorail titolo di parrocchia e faceva parte diquella di San Pietro, ricorda don Santeche “Don Baronio veniva spesso da que-ste parti. Celebrava Messa nella chiesi-na vecchia e faceva catechismo ai bam-bini delle scuole elementari”.

    Michela Mosconi

    CALENDARIO VISITA PASTORALE

    PONTE PIETRA 

    da domenica 28 febbraioa domenica 6 marzo

    Domenica 28 febbraio

    • ore 15  Messa di inizio

    Martedì 1 marzo

    • ore 21 Incontrocon i collaboratori pastorali

     Venerdì 4 marzo

    • ore 9,30   Visita agli anziani nelle case

    • ore 20  Messa. Incontro con gli agricoltorie diverse categorie

    Sabato 5 marzo

    • ore 15,30  Incontro con i ragazzidel catechismo

    Domenica 6 marzo

    • ore 11 Messa

    ESTERNO E INTERNO DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA DELLE

    GRAZIE IN PONTE PIETRA (VIA CESENATICO, 1929, CESENA)

    A SINISTRA, DON SANTE FABBRI, CLASSE 1932, PARROCO A PONTE PIETRA

    DA 52 ANNI

    Prossima tappa della Visita pastorale

    del vescovo Douglas:

    - A Sant’Egidio dal 6 al 20 marzoIN UNA FOTO STORICA,

    LA VECCHIA CHIESA PARROCCHIALE

    DI PONTE PIETRA

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 08-2016

    9/24

    Giovedì 25 febbraio 2016 9Vita della Chiesa

    ROMA - Giubileo della Misericordia:- PELLEGRINAGGIO DIOCESANO presieduto dal vescovo Douglas Regaeri (un giorno, 25 aprile 2016) 50 euro

    - PELLEGRINAGGIO con le parrocchie di Budrio e di Longiano (due giorni, 24 e 25 aprile 2016) 150 euro

    - PELLEGRINAGGIO con l’UNITALSI Cesena(due giorni, 24 e 25 aprile 2016, iscrizioni presso Umberto e Giovanna, 329 6484489, 333 2995808) 150 euro

    LOURDES- 3 giorni, dal 16 al 18 maggio 2016 - in aereo - con la parrocchia di San Domenico di Cesena da 540 euro

    SAN GIOVANNI ROTONDO- 3 giorni, dal 2 al 4 giugno 2016 - Monte Sant’Angelo e Manoppello (con il gruppo di preghiera”San Pio da Pietrelcina”) 190 euro

    Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi, IOT e Brevivet - Polizza assicurava R.C. Allianz n. 74372043

    PROGRAMMI IN PREPARAZIONELISIEUX: 6 giorni (inizio luglio 2016), in pullman - La santà femminile in Francia e in parcolare Santa Teresa di Gesù Bambino e i suoisan genitori Luigi e Zelia Marn - Visite a Caen, Alençon, Nevers, Paray Le Monial

    TERRA SANTA: 8 giorni, dal 6 al 13 oobre 2016 - aereo - Nazareth, Monte Carmelo, Cafarnao, Lago di Tiberiade, Gerico, Betlemme, Gerusalemme

    “Il Papa

    non tollerache il popolosia maltrattato”“Francesco valorizza e plaude quelli che vivono la vocazione comeservizio al popolo di Dio, mentre mette in guardia quanti riducono lavocazione religiosa a un lavoro o, peggio, a uno strumento didominio”. Così il giornalista Gianni Valente, che riflette su alcuni deitemi principali emersi dal viaggio apostolico del Papa in Messico: laquestione migratoria, il narcotraffico, le frontiere, la fede del popolo, lecarceri, la figura del sacerdote e del religioso, gli abusi sessuali, la Cina

    esercizio del giudizio è proprio al ruolo del Papa, ma non sitratta di affermazioni politiche: il riferimento è il Vangelo.Nella semplificazione dei media, le parole di Francesco sono

    state lette come una scomunica diretta a un personaggio politico. Inrealtà, ha espresso un criterio che vale per tutti, ovvero che un certo tipodi approccio al fenomeno delle migrazioni non è cristiano. Questo nonporta automaticamente a una sconfessione di carattere politico”. Ne èconvinto il giornalista Gianni Valente ( lavora per l’agenzia Fides ecollabora con diverse testate tra le quali Vatican Insider e Limes) checommenta la risposta data da papa Francesco, durante il volo di ritornodal viaggio apostolico in Messico (12-18 febbraio), a una domanda suDonald Trump, candidato repubblicano per la presidenza degli Stati Unitid’America: “Una persona che pensa soltanto a fare muri, sia dove sia, enon a fare ponti, non è cristiana”.

    La gestione dei flussi migratori è da sempre una preoccupazione per ilPapa. Accogliere lo straniero rientra tra le opere di misericordia corporali.È un criterio che si può applicare alle scelte politiche europee. Ci troviamodi fronte a un problema epocale di dimensioni globali. In questo senso, il

    viaggio in Messico è stato pieno di riferimenti al mondo. L’approccio delPapa è realistico, non insegue idealismi astratti o falsi buonismi.Francesco richiama all’accoglienza come unica risposta che consenta digestire politicamente il fenomeno migratorio.

    Quali sono le ragioni che hanno spinto Francesco ad affrontare un viag-gio in Messico?Il Messico è nel cuore del Papa. La devozione mariana che caratterizzal’America Latina trova una delle massime espressioni in Nostra Signora diGuadalupe. E poi il Messico è un luogo di frontiera, attraversato da guerredi varia natura. Francesco conosce l’influenza del traffico della drogasull’economia mondiale, fin da quando era arcivescovo di Buenos Aires. Ètra i temi che ricorrono più spesso nelle sue riflessioni, insieme al trafficodi armi.In Argentina si prodigava per dare sostegno ai sacerdoti che nelle aree

    marginali, nelle villas miserias , portavanoavanti progetti diassistenza eprevenzione per le

    nuove generazioni.Buenos Aires era unterritorio in cuil’industria delnarcotraffico spacciavai residui della

    ’L“lavorazione. La droga più diffusa era il “paco”, una sostanzaa basso prezzo, tanto aggressiva.

    Il Messico è anche un Paese a stragrande maggioranza cattolica…Eppure è un luogo di contraddizione. Da un lato è evidentela fede autentica di popolo, alla quale Francesco ha volutoabbeverarsi da pellegrino. Dall’altro, però, la devozionecosì viscerale a Gesù e Maria si scontra con fenomeni diuna tale disumanizzazione rispetto ai quali sembra che unpopolo intero non riesca a trovare contromisure. Ancheper questo il Papa ha invitato a guardare a Cristo eall’esempio della Madonna come sorgente per unaumanità nuova.

    Prima di tornare in Vaticano, il Papa ha incontrato i carce-rati a Ciudad Juárez. Il tema delle carceri è ricorrente nelsuo pensiero? Anche visitare i carcerati è un’opera di misericordia

    corporale. Nell’anno del Giubileo straordinario, Francescovuole accompagnare tutta la Chiesa su questa strada. Ildiscorso rivolto ai carcerati è stato uno dei momenti piùtoccanti della visita: il Papa ha ribadito la dinamica dellamisericordia che non forza dall’esterno, ma si fa caricodelle situazioni difficili e apre a un futuro che non è maiperduto per sempre.

     Alla Madonna di Guadalupe, il Papa ha confessato di averchiesto “che i preti siano veri preti, e le suore vere suore, ei vescovi veri vescovi”.La conversione pastorale della Chiesa è alla base. In questorichiamo continuo a dover essere autentici preti, suore evescovi non c’è accanimento rigorista. Semplicemente, ilPapa suggerisce a tutti di riconoscere la sorgente dellavocazione. Bisogna ricordare che all’inizio c’è stata unaforza attrattiva e liberarsi dalle dinamiche diatrofizzazione.Francesco valorizza e plaude quelli che vivono lavocazione come servizio al popolo di Dio, mentre mette in

    guardia quanti riducono la vocazione religiosa a un lavoroo, peggio, a uno strumento di dominio.È un’esperienza che lui stesso ha vissuto da sacerdote evescovo. L’immagine di un popolo fedele e buono cheviene oppresso dal clero. Il Papa non tollera che il popolosia maltrattato. Per questo invita sempre a seguire il sensus 

     fidei del popolo, perché lì agisce la grazia diCristo. Ai vescovi del Messico ha detto: “Nonlasciatevi prendere dalla vana ricerca dicambiare popolo, come se l’amore di Dio nonavesse abbastanza forza per cambiarlo”.

    Parlando della piaga della pedofilia duranteil viaggio di ritorno, il Papa ha detto che “un

     vescovo che cambia la parrocchia a un sacer-dote, quando si verifica un caso di pedofilia,è un incosciente, e la cosa migliore che possa fare è presentare la rinuncia”.È significativo che il Papa accosti la pedofiliaalle messe nere. Nella sua percezionegli abusi sui minori, soprattutto quando sonoperpetrati da religiosi, richiamano a unsacrificio umano con tratti diabolici.Non si tratta di un’insistenza volta acompiacere le dinamiche mediatiche. Per

    Francesco, nella pedofilia si tocca il cuore delmistero del male che è tanto più devastantequanto più va a stravolgere il rapporto difiducia tra le nuove generazioni e chidovrebbe raccontare loro l’amore di Gesù.

    “La Cina… andare là: mi piacerebbe tanto!”,ha detto il Papa in aereo verso Roma. Èun’ipotesi realizzabile e in quali tempi?I tempi non li conosciamo. Francesco ha datoun messaggio chiaro alla Cina: lui è pronto adandare. Stima la civiltà cinese ed è vicino alpopolo. I cattolici e i vescovi cinesi sonoconfortati dalla predicazione del Papa, cheseguono con facilità attraverso i nuovi media.È sorprendente quello che accade in Cinanell’Anno della misericordia: si apronocentinaia di porte sante, anche nei villaggi piùpiccoli e i vescovi scrivono le lettere pastoraliriprendendo i contenuti della Misericordiae 

    Vultus . Tutti attendono che si riesca a trovarela via per normalizzare i rapporti tra la SantaSede e il Governo, affinché sia più facile per icattolici vivere la fede in una dimensionequotidiana.

    Riccardo Benotti

     D a  C  i u d a d  J u à r e z  a

      R o m a

    PAPA FRANCESCO IN AEREO CON IL SOMBRERO(FOTO L’OSSERVATORE ROMANO

    WWW.PHOTO.VA/SIR)

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    Giovedì 25 febbraio 201610   Attualità

    Domenica 6 marzo presso il monastero di Santa Maria del Monte, a Cesena, si terrà l’an-nuale incontro di riflessione promosso dalla Commissione diocesana “Gaudium et Spes”

    e rivolto in particolar modo a tutti gli operatori impegnati in campo sociale e politico.

     Tra i compiti principali della Gaudium et Spes, l’animazione secondo lo spirito e gli

    orientamenti della Dottrina Soc iale della Chiesa.

    Relatore dell’incontro sarà il nostro vescovo monsignor Douglas Regattieri, delegato al-

    l’ultimo Convegno ecclesiale nazionale di Firenze

    ore 8,30 ritrovo e introduzione sul tema Una Chiesa in uscitaper abitare le nostre cittàLe vie verso l'umanità nuova

    ore 11 Santa Messa

    Diocesi di Cesena-SarsinaCommissione “Gaudium et Spes” per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace, la salvaguardia del Creato

    Domenica 6 marzo

     Amministratori e politici in ritiro al Monte

    a proposta di “compiere ungesto coraggioso edesemplare: che nessuna

    condanna venga eseguita in

    questo Anno Santo dellaMisericordia”. È l’ultimo capitolodi una battaglia che staparticolarmente a cuore a papaFrancesco: la difesa della dignitàdell’uomo, di tutti gli uomini,anche di coloro che hannosbagliato.

    Papa Francesco lancia la sua ultima provocazione all’Angelusdi domenica 21 febbraio. Si rivolgealla “coscienza dei governanti”perché si giunga a un consensointernazionale per l’abolizionedella pena di morte. Il suo appelloè contenuto in un messaggio disaluto a un convegnointernazionale dal titolo “Per unmondo senza la pena di morte”. A promuoverlo è la Comunità di

    Sant’Egidio che da anni si batteper l’abolizione della penacapitale e per questa causa hachiamato a Roma ministri dellagiustizia e rappresentanti digoverno di circa 30 Paesi delmondo. Dalla Mongolia, allaCambogia, dal Sud Africa allaCosta d’Avorio.

    Molti obiettivi in questi anni dilotta sono stati raggiunti. Neglianni ’70 erano appena 16 i Paesiabolizionisti. Oggi sono diventati141. La Mongolia e la Costa d’Avoriosono gli ultimi due Paesi che hannoeliminato completamente ogniriferimento alla pena di morte.L’accelerazione si è avuta negli ultimi30 anni: dal 1990 sono più di 50 i Paesi

    che l’hanno cancellatadall’ordinamento giuridico per ogniforma di reato e in un tempo dirinascenti conflitti, terrorismo eviolenza diffusa, l’idea che molti Paesi

    abbiano abolito la pena di morte èuna buona notizia che fa sperare perun futuro migliore del mondo.

    Ora nel cammino dell’umanità per la difesa della vita umana, c’è la novità 

    portata dall’Anno giubilare che papaFrancesco ha dedicato allamisericordia. Ci sono grandiaspettative in ogni angolo del mondo.“La misericordia – spiega il cardinale

    Reinhard Marx, arcivescovo di Monacoe Frisinga e stretto collaboratore dipapa Francesco – è una porta apertaalla vita e al perdono di tutti. È laribellione di Dio nei confronti delmale, della violenza, della morte”.

    La Misericordia richiede un atto difiducia nell’uomo, in tutti gli uomini.“Per noi cristiani – ha spiegato Marx –la misericordia ha il volto di un uomo

    condannato a morte che sullacroce è stato in grado diperdonare coloro che lo stavanocrocifiggendo. Un uomo che ha

    sradicato ogni istinto malvagio aogni progetto di morte, rendendoil comandamento non uccidereuniversale”.

    La battaglia per l’abolizione della pena di morte si imbatte inquesto periodo con un sentirecomune che è sempre più tentatodi vedere nella punizioneesemplare la via per risolvere legrandi sfide del terrorismo e dellacriminalità. Il ministro dellagiustizia italiano Andrea Orlandoha parlato di “un morbo” dasradicare anche perchél’esperienza insegna che la penadi morte non è un deterrente allacriminalità, soprattutto per coloroche causano la morte uccidendose stessi, in nome di Dio.

    Dunque se anche nel nostroPaese, la pena di morte non c’èpiù, la sfida oggi è quella di vincere una convinzione cheserpeggia nei cuori secondo cui lasicurezza delle nostre città passaattraverso pene sempre più rigidee severe. “Alla logica della mortenon si risponde con la morte”, hadetto il ministro Orlando. E lavendetta è una strada buia cheimmette su una spirale diviolenza pericolosa.

    Una moratoria delle pene capitali puòrappresentare un periodo di tempo incui riflettere e trovare vie percorribiliper garantire giustizia e sicurezza ecomprendere a dirlacon Marco Impagliazzo

    della Sant’Egidio, che “un mondosenza pena di morte non è più indifesoo più debole, ma è semplicementemigliore”.

    Maria Chiara Biagioni

    L

    Pena di morte: nell’Anno del Misericordia papa Francesco chiede una moratoria

    È un mondo migliore

    quello che rinuncia alla pena capitaleDopo l’appello lanciato all’Angelus dal Papa perché “nessuna condannavenga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia”, trenta ministridella Giustizia di diversi Paesi del mondo si sono incontrati a Roma per

    discutere sulla moratoria. Il cardinale Marx: “La Misericordia è la ribellionedi Dio nei confronti del male, della violenza, della morte”

    evolution”, il programma condotto da Arianna Ciampoli, arrivasugli schermi di Tv2000 anche in versione quotidiana, dal martedì

    al venerdì (ore 19,35).“Pregate per me” chiederanno gli ospiti, famosi o sconosciuti,

    intervistati dalla conduttrice. “Racconteranno la loro storia mettendo inluce un’aspirazione, una vocazione ma anche una debolezza, unadifficoltà ad essere compresi, una riflessione - si legge in un comunica-to -: offriranno il centro spirituale della loro vita, della loro storia, del

    R“

    Tv2000: “Revolution - Pregate per me”diventa quotidiano

    loro lavoro, la parte della loro esistenza cheha bisogno dell’amore degli altri, o chepotrebbe meritarlo”. A “Revolution - Pregateper me” si alterneranno artisti, politici,lavoratori, sindacalisti, banchieri, studenti,religiosi e laici personaggi dello spettacolo odella cultura, personaggi famosi e personecomuni. In studio un pubblico di ventenni,chiamati a interagire con la conduttrice e a

    porre domande agli ospiti. SpiegaAlessandro Sortino, ideatore e autore dellatrasmissione: “Vogliamo coinvolgere ilpubblico di Tv2000 con incontri

    sorprendenti”. “Non si prega solo per imalati, o per i parenti, ma anche per i’cattivi’, per gli atei, per chiunque cerchi dimettersi in qualche modo a servizio deglialtri, anche semplicemente raccontandosi eaffidandosi. E anche per chi non crede”.“Revolution - Pregate per me” è unprogramma di Alessandro Sortino, AriannaCiampoli e Alessandra Ferrari, che con la

    regia di Valentina De Renzis va in onda suTv2000, visibile sul canale 28 del digitale, 18di TivuSat, 140 di Sky, in streaming suwww.tv2000.it 

    FOTO ARCHIVIO SIR

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 08-2016

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    Giovedì 25 febbraio 2016 11Attualità

    il Periscopio di Zeta

    L’anticipo di primavera rende il territorio simile a un giardinoCi vogliono occhi per vedere e cuori attenti, capaci di ascoltare

    Il prossimo, chi è costui?

    Difficile rimanere indifferenti a una primavera così anticipata. È troppo

    bello il nostro territorio per non notarlo per l’ennesima volta. Ogni announo stupore nuovo mi prende. Vorrei riuscire a trasmettere questisentimenti a quanti si accostano a questo spazio. Se ci abituiamo a quantoabbiamo sotto gli occhi, significa che anche sul nostro cuore si è stratificatoqualcosa di troppo. Non è vero che gli adulti non si commuovono.In più, siamo immersi nella Quaresima, in quel periodo dell’anno liturgico cheinvita tutti alla riflessione, alla meditazione, al silenzio, all’ascolto. Esercizi pernulla semplici, tenuto conto degli anni digitali in cui siamo immersi. Miliardi dimessaggi ci sovrastano, ci entrano dentro. Condizionano le nostre vite.Influiscono sul nostro umore, sulla nostra attenzione, sulla nostra capacità dimetterci in relazione con chi ci sta davanti.

     Allora ben v enga la Q uaresima , mi vien e da dire. Ci v uole un a ttimo di so sta. Lodico prima a me stesso. L’abbiamo già scritto su queste colonne nelle ultimesettimane, ma penso valga la pena ripeterlo. Il nostro prossimo chi è, indefinitiva? Quello di cui parliamo sempre, quello che vorremmo aiutare. Quelloa cui vorremmo stare vicini, tendere una mano, portare una parola di conforto.Chi è costui?Sì, diciamocelo, a volte diventa un alibi, una scusa che tiene per la nostraindifferenza. Va bene il prossimo. Anzi, va benissimo. Ma chi è in realtà? Ci

    aiuta la bellezza della natura di queste giornate di finefebbraio. Ci aiuta a soffermarci a scrutare un tramontod’incanto (come quello di sabato sera) o a stupirci ancorauna volta per la fioritura degli albicocchi e i primi accennidi rosa dei peschi. Lo stupore è un moto dell’anima. È unacommozione che prende il cuore, lo fa sobbalzare, lo ferma

    quasi. Fa trattenere il respiro, per poi rilasciarlo più caricodi prima per il fascino ricevuto, per la bellezza goduta.Lo stesso deve accadere con le persone. Le più vicine.Quelle che vivono nella nostra stessa casa. Il marito e lamoglie. I figli. I genitori. I nonni. I colleghi di lavoro. Gliamici, vecchi e nuovi. Quelli sono il mio prossimo. Sonocoloro che si aspettano da me un gesto di attenzione,semplice semplice. Basta la sintonia, quel sentirsi subitorasenti che fa scattare la condivisione, come accade tradue giovani quando si accende la scintilladell’innamoramento.Il cristiano è il perenne innamorato. È colui che simeraviglia a ogni risveglio. Che non lo dà mai per scontatoe allora la apprezza. Apprezza molto. Il silenzio è la ricettagiusta. Un po’ di sano deserto, come ci consigliavano queisanti preti che ci hanno introdotto nella Chiesa e poi cel’hanno fatta amare. Grati. Desideriamo essere grati. Alloralo sguardo si fa più limpido, più sincero. E il mondo piùabitabile. (918)

    ✎INMORTEDIUNINTELLETTUALE | di Marco Testil nome della rosa era la sua crocee delizia. Si incavolava a mortequando lo si ricordava come il

    suo miglior romanzo. Eppure inquel romanzo c’era tutto UmbertoEco (nella foto Sir), lo scrittoreitaliano tra i più conosciuti, evenduti, nel mondo, con il suogusto per il paradosso, le trappoleper il lettore, i segni del linguaggio,

    la storia medioevale, la religione. Lasemiotica, lo studio dei segni, che luiaveva sdoganato assieme ad altri inItalia, il gusto per il medioevo comearcipelago di piccole – ma intrigantiancora oggi – storie, il giallo chediviene metafisica, ne hanno fattoun unicum più volte imitato ma mairaggiunto nella sua semplicecomplessità. Perché per fare unNome della rosa “bastava” mettereassieme profonda culturalinguistica, conoscenza storica,riuscire a costruire una serie diavventure vere ma nel contempoattraenti e soprattutto intelligenti,mai scontate. Quando altricercarono di imitarlo si trovarono difronte alla mancanza dell’uno odell’altro di questi elementi.

    I

    Eco preferì impegnarsi non nellapolemica politica immediata, ma nel

    costume, in modo da poter parlareanche di grandi sistemi, comequando si trovò a fare i conti conuna delle più gravi colpe chesecondo lui minacciavano l’essereumano, la stupidità. Ma in moltedelle sue opere si sentiva fortementeil grande richiamo della metafisica,della religione intesa comeriflessione sul sacro e anche sullesue derive superstiziose ereazionarie.I roghi accesi significavano per luiuna parte della storia del sacro, cheaccedeva da porte profonde allacoscienza umana. Attaccava lecostrizioni alla fede ma non potevafare a meno di raccontarel’aspirazione a sapere la verità, atentare domande sul perché della

    vita.Lo humour del suo Guglielmo diBaskerville era il suo, era quello diun uomo che cerca oltre leapparenze e che dissacra tuttoperché vuole arrivare a crederepersuaso, e non costretto, tanto dafar gridare ogni tanto degliscandalizzati “maestro!” al suo unicoallievo, il giovane Adso.

     Addio a Umberto Ecoil semiologo che cercò il segno dell’esistenza

    È stata una ricerca onesta, la sua, eun onesto tentativo di far

    dimenticare l’unicità di quel suoantico e celeberrimo romanzo chesecondo lui rischiava di farlodiventare lo scrittore di un solo libro.E però rimane, anche nelle altreopere, quella lezione diinnalzamento della curiosità alrango di ricerca esistenziale, nonsolo come insinuazione di du bbio,ma come desiderio di capire il sensodel mondo. Non escludendonessuna motivazione. Rimanevafortissima in lui la lezione delfilosofo austriaco Wittgenstein, laconvinzione che noi non avessimoche segni, parole, e che dovessimopartire solo da quelli, senza troppoandar oltre. Ma nello stesso tempo,in quella misteriosa frase posta aconclusione del suo romanzo, “non

    abbiamo che nudi segni” sinascondeva la tentazione maisopita ad arrivare alla rosaprimigenia, la rosa delle rose, alplatonico modello originario cuisolo si può tendere, senza mai, suquesta terra, afferrarne il profumoabissale.La ricerca semiotica non gli impedìdi lasciare libertà ai suoi lettori, di

    dire loro: ecco le pedine del gioco,se volete provate a cercare ilcreatore del gioco.Gli scontri ideologici sulla sostanzadi Dio nel medioevo così presentiin alcuni suoi romanzi, le tesifascinose delle grandi e misteriosesette esoteriche, si pensi a IlPendolo di Foucault, lo avevano inqualche modo affascinato. Magarilui le avrà prese in giro, ma nelcontempo il professor Eco sembraquasi rimpiangere tempi in cui sicercava qualcosa, in confronto atempi, i suoi, i nostri, in cui leuniche cose a essere cercate sonogli ultimi modelli di smartphone,sdraiati sul marciapiede dove sipasserà la notte in attesadell’apertura del negozio.

    “La riforma dei media vaticaniprocede con discrezionee decisione”

    a riforma della comunicazione procede condiscrezione e decisione”. Commenta cosìmonsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto

    della Segreteria per la comunicazione, la nomina “adinterim” di Giacomo Ghisani a legale rappresentante eresponsabile dell’Ufficio amministrativo della Radio

     Vaticana. In una nota esplicativa, diffusa dalla Segreteriaper la comunicazione insieme alla nomina di Ghisani,viene ricordato che papa Francesco - con il  Motu Propriodel 27 giugno 2015 “L’attuale sistema comunicativo” - haistituito la Segreteria per la comunicazione affinché “tuttele realtà, che, in diversi modi fino ad oggi si sonooccupate della comunicazione, vengano accorpate in unnuovo Dicastero della Curia romana”. Le realtàinteressate sono: Pontificio Consiglio dellecomunicazioni sociali; Sala Stampa della Santa Sede;Servizio Internet Vaticano; Radio Vaticana; CentroTelevisivo Vaticano; L’Osservatore Romano; Tipografia

     Vaticana; Servizio Fotografico; Libreria Editrice Vaticana.“Al Consiglio dei cardinali - si legge nella nota -unitamente al progetto di fattibilità, è stata presentata indata 9 giugno 2015 una timeline che indicava lagradualità del processo di unificazione delle realtà

    esistenti per le quali, comunque, è stato precisato che‘dalla data di pubblicazione del presente  Motu Proprio,dovranno proseguire nelle attività proprie, attenendosi,però, alle indicazioni date dalla Segreteria per lacomunicazione’.Il processo si è avviato e dal 1° gennaio 2016 il Pontificio

    L“Consiglio dellecomunicazioni sociali e laSala Stampa della SantaSede sono realtà già accorpate, sia dal punto di vistaamministrativo sia del management. Nulla vienemodificato circa la competenza della Segreteria di Statoper quanto attiene alla comunicazione istituzionale”.Nel 2016, “secondo la timeline presentata e app rovata”,viene spiegato nella nota, è previsto “il lavoro complesso,ma certamente positivo di accorpamento di Radio

     Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano, unificazione inparte già avviata nella pratica per alcuni servizi (adesempio il servizio ’cerimonie’, per la produzione e ladistribuzione dell’audio e del video delle cerimoniepapali e di altri importanti eventi vaticani) e per ilmigliore impiego di alcune risorse umane. In questoquadro si comprende il motivo per cui, all’uscita - allafine del mese di febbraio - per ragioni di scadenza deirispettivi mandati quinquennali e pensionistiche, di duefigure dirigenziali, il direttore generale, padre FedericoLombardi, e il direttore amministrativo, AlbertoGasbarri, non si proceda alla loro sostituzione conanaloghe figure dirigenziali, ma alla nomina di un legale

    rappresentante e di un responsabile dell’Ufficioamministrativo, nell’unica figura di Giacomo Ghisani,attualmente già vicedirettore generale della Segreteria perla comunicazione e ottimo conoscitore della realtà dellaRadio Vaticana per avervi lavorato molti anni comeresponsabile dell’Ufficio legale e relazioni internazionali”.

    L’attuale “processo di ristrutturazione”, sottolinea laSegreteria, “si accompagna a quello della formulazione dinuovi Statuti non solo del Dicastero, ma anche delprevisto ente collegato che garantirà la rappresentanzalegale sia nelle sedi istituzionali che in quelle europee edinternazionali. Oltre ai nuovi Statuti si provvederà anchealla riformulazione delle tabelle organiche della nuovarealtà unificata.Il lavoro che ci attende è una grande occasione per potervalorizzare, in entrambi gli enti, le aree di eccellenza e ilpatrimonio costituito del multilinguismo emulticulturalismo”.In questa fase “il Centro Televisivo Vaticano continuerà afare riferimento a Stefano D’Agostini per l’ordinariaamministrazione. Il personale di Radio Vaticana, oltre aGhisani per le questioni amministrative, farà riferimentoper quanto riguarda l’attività redazionale e la situazionedelle diverse redazioni linguistiche (cioè l’attualedirezione dei programmi) a padre Andrzej Majewski,mentre per gli aspetti tecnologici, compresi acquisti e

    sviluppo progetti (cioè l’attività e le competenzedell’attuale direzione tecnica) a Sandro Piervenanzi”.La Segreteria per la comunicazione, conclude la nota,“seguirà con cura e attenzione tale processo, peragevolare soluzioni di eventuali difficoltà e garantirne ilsuccesso”.

    Giacomo Ghisani nominato ad interim responsabiledi Radio Vaticana

    MONSIGNORDARIO EDOARDO VIGANÒ,PREFETTODELLA SEGRETERIAPER LA COMUNICAZIONE(FOTO SIR)

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 08-2016

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    Giovedì 25 febbraio 201612   Cesena

    Aveva 93 anni

     Addio a don QuintoAncora una volta la comunità cristiana è stataconvocata nella chiesa Cattedrale di Cesenaper vivere, nella luce della fede, il congedo daun sacerdote del nostro presbiterio: nellanotte incontro a giovedì 20 febbraio è statochiamato all’eternità don Quinto Rubertini.Don Quinto è nato nell’ormai lontano 17ottobre 1923. Ha vissuto la sua prima età aCesena, nella parrocchia di Santa Cristina, inquei giorni allietata da numerose vocazioni alsacerdozio. I primi studi nel Seminariodiocesano sono proseguiti nel PontificioSeminario regionale di Bologna. Quando ilSeminario regionale fu costretto a chiudere leporte per l’incalzare degli avvenimenti bellici,Quinto ritornò in Diocesi e completò nelSeminario diocesano gli studi teologici. Fuordinato sacerdote in Cattedrale il 20 aprile1946 assieme ad altri sette compagni dicorso, per il ministero del vescovo BeniaminoSocche; tempi fecondi, pur affaticati

    dall’impegno dellaricostruzione.Abitando in Seminario, donQuinto fu da subito

    impegnato come insegnantedi italiano e lingua francese;un insegnamento moltoapprezzato dai numerosialunni che ancora oggi ne

    conservano un grato ricordo. Insegnamentoche poi continuò nella nuova sede delSeminario, in località Case Finali, fino al1975. Nel frattempo don Quinto avevaconseguito all’Università di Bologna la laureain Lettere e Filosofia. Fece le sue primeesperienze pastorali in aiuto al parroco diMacerone; successivamente a San Domenico enella nuova parrocchia di Santa Maria dellaSperanza, in zona Ippodromo. Dal 1954 al1969 fu assistente diocesano dell’AzioneCattolica femminile; dal 1981 al 1991 fumissionario in Svizzera per l’assistenzaspirituale agli italiani emigrati nellaConfederazione elvetica. Anche in quella

    esperienza pastorale profuse le prezioserisorse del suo carattere e della suatestimonianza sacerdotale.Tornato in Diocesi, abitò nella sua casacostruita sulle pendici del Garampo,premurosamente assistito dalle sorelle,soprattutto quando la salute divenne semprepiù malferma. Per diversi anni, finché le forzelo hanno sostenuto, ha collaborato con moltacordialità con il parroco di Santa Maria delRosario in Sala di Cesenatico, semprecoltivando gli amati studi di Teologia eLetterature europee, ancor più le amicizie chelo legavano al presbiterio diocesano e alletante persone incontrate nelle diverseesperienze del suo lungo serviziosacerdotale.Una stagione particolare ha vissuto donQuinto dopo il rientro dalla Svizzera:incontrando l’esperienza della PiccolaFamiglia della Resurrezione di Valleripa hareintrodotto il suo cammino di fede nelMistero della Parola di Dio, studiandoaccuratamente le liturgie bibliche esostenendone lo studio intrapreso da moltiamici.

    Piero Altieri

    e buone abitudini si imparano finda piccoli. E’ quello che il Mercatoortofrutticolo di Cesena sostieneda tempo e per questo, insieme

    all’Istituto oncologico romagnolo, hapromosso mattinate di formazione (egioco) presso alcune scuole del territorio.San Mauro Pascoli, Calisese e Sant’Egidiosono state le tre tappe che hanno portatooltre 350 ragazzi delle scuole medie aconoscere la frutta e la verdura delterritorio e la loro stagionalità. Ad

    L

    Mangio la frutta vivo a coloritengo lontani tutti i tumori

    Lo slogan del Mercato e dello Ior lanciato agli alunni

    animare questi incontri ci ha pensatol’esperto Daniele De Leo, in grado dicoinvolgere gli alunni in un gioco dalmessaggio chiaro: mangiare frutta everdura fa bene, specie se di qualità."Mangio la frutta, vivo a colori, tengolontani tutti i tumori". Era questo loslogan che De Leo ha impresso neiragazzi facendoli cantare e giocare."Nella mission del Mercato ortofrutticolodi Cesena - spiega Domenico Scarpellini,presidente del Mercato - c’è anche quella

    educativa. Insegnare a bambini e ragazzia mangiare sano, equilibrato,aumentando il consumo di frutta everdura di qualità specie del territorio, èuno dei nostri obiettivi. Grazie a questetre mattinate abbiamo incontratocentinaia di ragazzini e loro sono tornatia casa trasmettendo alle famiglie ildesiderio di mangiare più frutta e

    verdura. Questa è educazione alimentareche vogliamo continuare a portare nellescuole".Partner del Mercato è stato lo Ior che si èreso parte attiva tramite un gruppo divolontarie. Al termine di ogni mattina iragazzini hanno potuto consumarespiedini di frutta composti con i prodottidi qualità offerti dal Mercato esapientemente realizzati dalle volontarie.Nelle due tappe cesenati è stato presenteanche il Comune di Cesena, con ilsindaco Paolo Lucchi e l’assessore allascuola Simona Benedetti.

    Studenti sugli scudi. Anche quest’anno, inoccasione del Workshop "Wellness Valley-benessere in Romagna" organizzato dalla Wellness Foundation il 17 febbraio scorsopresso il Technogym Village, è stato ripre-sentato il progetto curato dalla classe 3Dcommerciale dell’Istituto Versari-Macrelli di

    Cesena, "Lo sport e il wellness in Romagna. Alla ricerca delle strutture e degli eventisportivi", già presente nella lista delle eccel-lenze della Wellness Valley dal 2014. La col-laborazione con la Wellness Foundations’inserisce nell’ambito di un più ampio pro-getto scolastico che la classe sta portando

    la Wellness Valley rispondenti a specifici cri-teri e requisiti, l’aggiornamento continuo delsito, il reperimento di dati relativi a tutte leiniziative promosse da enti pubblici e priva-ti a supporto del Wellness e della cultura del

    benessere. Ad alcuni studenti in rappresen-tanza dell’Istituto è stata consegnata diret-tamente dal presidente della Fondazione,Nerio Alessandri, una targa per il lavoro svol-to in questi anni. Le docenti referenti delprogetto sono Francesca Melagranati e Mo-nica Morelli.

    avanti dal primo anno di corso. Gli studentihanno creato un sito Internet di grande uti-lità per tutti gli amanti dello sport e del be-nessere (www.turismosportivoromagna.jim-do.it), all’interno del quale sono reperibilidati e informazioni sui principali sport pra-ticati in Romagna, le strutture alberghiere at-

    trezzate per l’accoglienza di specifiche cate-gorie di sportivi, gli eventi e le iniziative a so-stegno dei sani stili di vita presenti nel nostroterritorio.La collaborazione con la Wellness Founda-tion implica una costante mappatura delleprincipali strutture alberghiere presenti nel-

     TECHNOGYM, 17 FEBBRAIO: ILPRESIDENTE NERIO ALESSANDRI PREMIAGLI STUDENTI DEL VERSARI-MACRELLI

    Risorsa WellnessPremiati studentidel Versari-Macrelli

    ❚❚ Collaborazione conTechnogym

  • 8/20/2019 Corriere Cesenate 08-2016

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    Giovedì 25 febbraio 2016 13Cesena

    Rotary | Siropack e innovazione 

    L’azienda che dirige ha un’età media dei dipendenti che si attesta sui 33 anni e in poco piùdi dieci anni ha registrato sei brevetti. Investe nella ricerca, nell’innovazione e nei giovani.Attualmente la Siropack rifornisce con le proprie macchine di packaging le grandimultinazionali nell’ambito farmaceutico e alimentare. Ecco la Siropack guidata da RoccoDe Lucia insieme con la moglie Barbara Burioli. De Lucia, socio Rotary da un anno, hapresentato la sua attività durante la conviviale del club di Cesena dello scorso venerdì. (Bb)

    San Carlo | Festeggiati gli sposi 

    Domenica 21 febbraio è stata celebrata, all’interno dell’anno giubilare della Misericordia, lafesta degli sposi presso la parrocchia di San Carlo. La Messa presieduta dal parroco don GiovanniSavini ha ricordato, a partire dalla destra, gli anniversari giubilari di: Armando Alessandri e LuciaBuratti, Gilberto Brunacci ed Elda Caselli, Giovanni Para e Anna Maria Cacciaguerra, BiancaSassi e Osvaldo Campana, Arnaldo Rasponi e Terzina Rinaldini, Liana Mordenti e MaurizioRiceputi, Antonio Giangrandi e Antonella Gabrielli, Raffaella Mureddu e Andrea Guglielmi.

    Il 2 marzo

    Cena con delitto

    ma a fin di bene

    Un delitto a fin di bene. Il 2 marzo alle20.30 al teatro Verdi si terrà unagrande serata all’insegna del buon

    cibo, dello spettacolo e dellabeneficenza, organizzata dal gruppo"consorti" del Rotary club.Nella formula della "Cena conDelitto", si inviteranno i partecipantisuddivisi per tavoli (ogni tavolo è unasquadra investigatrice) a diventaredetective per tentare di risolvere unatroce omicidio avvenuto tra le quintedel Teatro Verdi in un’ambientazioneanni 20.L’assassino, che si nasconde tra cinqueenigmatici personaggi delle cena,proverà a confondere e a cancellare leprove del suo delitto tra una portata el’altra. La cena è servita, mentre gliattori si muoveranno tra i tavoli ed èorganizzata per sostenere l’attività delBanco di Solidarietà di Cesena.Il Banco di Solidarietà è attivo a

    Cesena da 20 anni. Grazie alleconvenzioni con la "Fondazione BancoAlimentare" e con il "BancoFarmaceutico" e alle donazioni dirette,l’Associazione riceve alimenti, farmacida banco e beni di prima necessità chevengono stoccati nei magazzini diCesena e Bagno di Romagna.Sono circa 600 le persone delterritorio che beneficiano di questiaiuti.Per informazioni sulla serata eprenotazioni contattare Monica al 3479770928 o Milena al 333 2009174.

    ncora una grandecollaborazione musicale per lavioloncellista cesenate(originaria di Borello per la

    precisione) Cecilia Biondini. Il 3marzo Battiato e Alice si esibiranno alCarisport per un concerto che siannuncia da tutto esaurito. Sul palcoci sarà anche Cecilia, che fa parte diun ensemble di archi e piano che,insieme alla band, accompagnerà idue cantanti. La cesenateaccompagnerà i due cantanti per tutto

    A

    Il violoncello di Ceciliacon Battiato e Alice

    Il 3 marzo concerto al Carisport con la musicista cesenate

    il resto del tour."Collaboro con questa orchestra daquasi un anno - spiega la musicista -che lavora costantemente con tantiartisti. Sono molto felice e onorata dipoter suonare per Battiato, uno deipiù grandi artisti della musica italiana.Questa si va a unire alle tanteesperienza che ho già avuto come ilfestival di Sanremo, Emma, con laRuggiero, la collaborazione con latrasmissione "Amici" tanto per citarele più note. Ogni tour mi fa crescere e

    so che sarà un’esperienza bellissimaanche questa".Battiato e Alice saranno accompagnatidall’Ensemble Symphony Orchestradiretta da Carlo Guaitoli, Ensemblecon cui Battiato si è già esibito per unbreve tour nel luglio 2015 e che è

    formato dallo stesso Guaitoli(direzione d’orchestra e pianoforte), Angelo Privitera (tastiere eprogrammazione), Osvaldo Di Dio e

     Antonello D’Urso (chitarre), AndreaTorresani (basso) e Giordano Colombo(batteria). Il concerto sarà diviso inparti diverse ma comunicanti tra loro.Fra i due cantanti verrà a rinnovarsiun’intesa artistica profonda tra dueanime affini, nella celebrazione di unlegame che è rimasto solido anchequando i rispettivi percorsi non sisono incrociati direttame