Corriere Cesenate 10-2012

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 SPECI LE VER TOUR partenze di GENN IO e FEBBR IO Giovedì 15 marzo 2012 anno XLV (nuova serie) numero 10 euro 1,20 10 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 TURISMO, LE PROSPETTIVE DEL TERRITORIO CESENATE I l TESORO IN COLLIN Longiano  16 Badia: è morto l’ex parroco don Guido Maraldi Cesena  12 La Confartigianato ha fatto il punto sul trasporto  Ve rgh ere to  17 Papa Giovanni XXIII e snow board al Fumaiolo Sport  21 Un premio alle giovani atlete dell’Olimpia  T empo di Quaresima, tempo di conversione, tempo di revisione. Nella luce e con l’energia dello Spirito, siamo chiamati, ciascuno con la sua comunità ecclesiale, a verificare se il cammino di ogni giorno, con la responsabilità che ci sono state consgnate, ci fa vivere la “vita buona del  Vang elo” , oppure se dal Vange lo ci si è allontanati travolti dalle passioni ingorde che tumultuano dentro e fuori di noi, nel tentativo di sovvertire quei “valori” che danno fondamento all’agire di ciascuno, ognuno collegato agli altri, con i vincoli forti della fraternità, in cerchi sempre più allargati secondo il sapiente criterio della sussidiarietà.  Viviamo gior ni di crisi c he si è manife stata in modo devastante e globale a livello finanziario, con ricadute mortificanti nel mondo del lavoro. Una crisi tuttavia che ha messo in evidenza la fragilità insipiente ed egoista di fondamenti non forgiati dall’etica e quindi definiti da quello sguardo realistico e profondo cui ci richiamata la ragione, per cui “le cose sono quello che sono e non altro!”. E ancor più, l’assoluta e primigenia dignità dell’uomo. Tenendo lontana l’arroganza di coloro che hanno la pretesa, loro, di essere misura di ogni cosa e di ogni scelta. La crisi può essere perciò occasione propizia perché ci si interroghi sul dovere che – seppure a livelli diversificati – impegna ognuno a partecipare alla costruzione della “città dell’uomo”, al raggiungimento, non manipolato, del bene comune. La malapolitica impostata da corruzione senza limiti, gestita da partiti più o meno ricondotti a leadership carismatiche, non solo è stata responsabile del precipitare di una crisi che sta abbattendosi duramente sui bilanci delle famiglie e sul futuro di molte aziende, oscurando sempre più il futuro dei nostri giovani, ma ancor più ha diffuso un sentiment o di ostilità tout court per la “politica”. Un amico: “La sera preferiamo guardare alla tv le vicende dell’Isola dei famosi, più che il telegiornale”. Una deriva, questa, che si pone addirittura come sfida alla democrazia. Sabato scorso, papa Benedetto ha ricordato come nella solitudine orante di Camaldoli, nei giorni tempestosi che vedevano il concludersi della tragedia scatenata della ideologia del Nazifascismo, un gruppo di giovani mise in cantiere quel “codice” chiamato di Camaldoli, che fu guida alla Carta costituzionale della Repubblica. Oggi un giovane che intende rispondere a questa “vocazione” non trova facili punti di riferimento concreti. Certo, non lo potranno essere i partiti tradizionali se prima non si “convertono”, sottraendosi alle lusinghe o alle minacce degli interessi di parte. Nessuno, però, può tirarsi indietro. Oltre ai peccati riconosciuti dal Decalogo , rimane il peccato di omissione. Terremoto in Giappone, un anno dopo T ommaso Acerbi ha quindici anni e studia pianoforte da quando ne aveva sei L ’inaugurazione ufficiale degli am- bienti ristrutturati si terrà nella serata del 21 marzo Opinioni  3  Diocesi  9  Cesena  13  T anti gli aiuti in- ternazionali giunti a sostegno delle poplazioni lo- cali La politica, forma esigente di carità Giovane pianista miete successi ovunque Santa Cristina La chiesa torna a splendere Cesena  19 M onsignor Erne- sto Vecchi è in- tervenuto all’incon- tro organizzato dalla Gaudium et Spes EDITORIALE Peccato di omissione di Piero Altieri Turismo in Romagna non significa solo mare o terme. Nel Ce- senate si sta facendo spazio una forma di ospitalità legata ai Bed&Breakfast e agli agriturismi. Le colline hanno una propria identità e sono apprezzate dai turisti, soprattutto dagli stranieri. Si pensi solo a tutti i ciclisti che si inerpicano sulle salite più o meno impegnative. A Longiano si è svolto un convegno per fare il punto della situazione e capire quale direzione prendere. A Cesena una struttura che ha aperto da poco, Casa Celincordia, cerca di proporre ai turisti ambienti belli, rustici, prodotti tipici come olio e vino. Il tutto valorizzato da un panorama unico. Primo piano alle pagine 4 e 5 Veduta verso il mare Adriatico dalle colline di Casale (foto Cr)

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Corriere Cesenate di giovedì 15 marzo 2012 (numero 10/2012)

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SPEC IALE VERATOURpar tenze d i GENNAIO e FEBBRAIO

Giovedì15 marzo 2012anno XLV (nuova serie)numero 10euro 1,20

10

Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

tel. 0547 300258

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TURISMO, LE PROSPETTIVE DEL TERRITORIO CESENATE

Il TESOROIN COLLINA

Longiano 16Badia: è mortol’ex parrocodon Guido Maraldi

Cesena 12La Confartigianatoha fatto il puntosul trasporto

 Verghereto 17Papa Giovanni XXIIIe snow board

al Fumaiolo

Sport 21Un premioalle giovani atlete

dell’Olimpia

 Tempo di Quaresima, tempo diconversione, tempo di revisione. Nellaluce e con l’energia dello Spirito, siamochiamati, ciascuno con la sua comunità

ecclesiale, a verificare se il cammino di ognigiorno, con la responsabilità che ci sono stateconsgnate, ci fa vivere la “vita buona del

 Vangelo”, oppure se dal Vangelo ci si èallontanati travolti dalle passioni ingorde chetumultuano dentro e fuori di noi, neltentativo di sovvertire quei “valori” che dannofondamento all’agire di ciascuno, ognunocollegato agli altri, con i vincoli forti dellafraternità, in cerchi sempre più allargatisecondo il sapiente criterio della sussidiarietà.

 Viviamo giorni di crisi che si è manifestata inmodo devastante e globale a livellofinanziario, con ricadute mortificanti nelmondo del lavoro. Una crisi tuttavia che hamesso in evidenza la fragilità insipiente edegoista di fondamenti non forgiati dall’etica equindi definiti da quello sguardo realistico eprofondo cui ci richiamata la ragione, per cui“le cose sono quello che sono e non altro!”. Eancor più, l’assoluta e primigenia dignitàdell’uomo. Tenendo lontana l’arroganza dicoloro che hanno la pretesa, loro, di esseremisura di ogni cosa e di ogni scelta.La crisi può essere perciò occasione propiziaperché ci si interroghi sul dovere che –seppure a livelli diversificati – impegnaognuno a partecipare alla costruzione della“città dell’uomo”, al raggiungimento, nonmanipolato, del bene comune.La malapolitica impostata da corruzionesenza limiti, gestita da partiti più o menoricondotti a leadership carismatiche, non soloè stata responsabile del precipitare di unacrisi che sta abbattendosi duramente suibilanci delle famiglie e sul futuro di molteaziende, oscurando sempre più il futuro dei

nostri giovani, ma ancor più ha diffuso unsentimento di ostilità tout court per la“politica”. Un amico: “La sera preferiamoguardare alla tv le vicende dell’Isola deifamosi, più che il telegiornale”.Una deriva, questa, che si pone addiritturacome sfida alla democrazia. Sabato scorso,papa Benedetto ha ricordato come nellasolitudine orante di Camaldoli, nei giornitempestosi che vedevano il concludersi dellatragedia scatenata della ideologia delNazifascismo, un gruppo di giovani mise incantiere quel “codice” chiamato di Camaldoli,che fu guida alla Carta costituzionale dellaRepubblica. Oggi un giovane che intenderispondere a questa “vocazione” non trovafacili punti di riferimento concreti. Certo, nonlo potranno essere i partiti tradizionali seprima non si “convertono”, sottraendosi allelusinghe o alle minacce degli interessi di

parte. Nessuno, però, può tirarsi indietro.Oltre ai peccati riconosciuti dal Decalogo,rimane il peccato di omissione.

Terremotoin Giappone,un anno dopo

Tommaso Acerbiha quindici anni

e studia pianoforteda quando neaveva sei

L’inaugurazioneufficiale degli am-

bienti ristrutturati siterrà nella serata del21 marzo

Opinioni 3 Diocesi 9 Cesena 13

 Tanti gli aiuti in-

t e r n a z i o n a l igiunti a sostegnodelle poplazioni lo-cali

La politica,forma esigentedi carità

Giovane pianistamiete successiovunque

Santa CristinaLa chiesatorna a splendere

Cesena 19

Monsignor Erne-sto Vecchi è in-

tervenuto all’incon-tro organizzato dallaGaudium et Spes 

EDITORIALE

Peccato di omissionediPiero Altieri

Turismo in Romagna non significa solo mare o terme. Nel Ce-senate si sta facendo spazio una forma di ospitalità legata aiBed&Breakfast e agli agriturismi. Le colline hanno una propriaidentità e sono apprezzate dai turisti, soprattutto dagli stranieri.Si pensi solo a tutti i ciclisti che si inerpicano sulle salite più omeno impegnative. A Longiano si è svolto un convegno per fareil punto della situazione e capire quale direzione prendere. ACesena una struttura che ha aperto da poco, Casa Celincordia,cerca di proporre ai turisti ambienti belli, rustici, prodotti tipicicome olio e vino. Il tutto valorizzato da un panorama unico.

Primo piano alle pagine 4 e 5

Veduta verso il mare Adriatico

dalle colline di Casale (foto Cr)

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Giovedì 15 marzo 2012 3Opinioni

Qualche perplessità a proposito dell’ideadel direttore delle Entrate

on tutto il rispetto per chi l’ha pensata– il superattivo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera –, ci sembra che l’idea di contrassegnare egratificare con un bollino di qualità,

magari da appiccicare all’ingresso dell’esercizio,i negozianti onesti che pagano le tasse,sia a dir poco strampalata. In grado comunquedi innescare una serie di perplessità talida mettere in serio dubbio la sua pratica attuazione. A incominciare da una prima osservazione:di grazia, chi ci dice che dopo aver ricevuto il bollino di onesto,anzi proprio al riparo di questo, il negoziantenon si metta a fare il disonesto evadendo sistematicamente ilFisco? E poi con quale criterio assegnarequesto certificato di onestà? Solo perché si è in regolacon gli adempimenti fiscali? Ci pare un po’ poco,visto che il concetto di onestà non si limita alla dichiarazione deiredditi. E se il negoziante onesto, inappuntabilenei confronti del Fisco, lo fosse un po’ meno nei confronti deiclienti? O dei fornitori, magari rimandando i pagamenti allecalende greche o non pagando affatto?“Le persone per bene – dice Befera – meritano unriconoscimento”. D’accordo,a parte l’eccesso di buonismo insitoin un simile ragionamento.Si possono premiare le persone solo perché fanno il propriodovere? E quante se ne dovrebbero premiarein Italia di “persone per bene” con il bollino di onestà fiscale,visto che non tutti in Italia sono, siamo – per fortuna – evasorifiscali? E perché, allora, solo ai negoziantiil privilegio di f regiarsi del bollino di “qualità”?Le uscite in materia di bollini del direttore delle Entrate, di

domande ne porrebbero una sfilza.La verità è che di bollini ne abbiamo piene le tasche.No, non alludo a quelli dispensati puntualmente daisupermercati per la raccolta punti,ma a tutta la caterva di bolliniormai appiccicati ovunque che dovrebbero attestarecaratteristiche di qualità, bontà e sicurezza

che il più delle volte rimangono tali solo sulla carta.Bastasse il bollino a garantire il prodotto!O la persona, come vorrebbe Befera!Staremmo a posto.

 A proposito: ho dovuto spiegare a mio nipote, ancoraignaro, che le mele, le arance, le banane e altri frutti nonnascono dalla pianta con il bollino.Glielo appiccica qualcuno dopo. “E perché?”, mi hachiesto. “Per farci fessi e contenti”,gli ho risposto.

Piero Isola 

Bollino di onestà? La Vignetta

Terremoto in Giappone. Memoria o spettacolo?ra i grandi eventi che si imprimono nella memoria collettiva, quelli catastrofici hanno unposto particolare. Soprattutto quando sono dovuti a cause “naturali” e non alla manodell’uomo, circostanza che aumenta da un lato la loro ineluttabilità e dall’altro la loro

portata emotiva. A rilanciarne gli effetti sotto questo profilo intervengono in manieradecisiva i media, che con il la loro azione determinano la durata del fatto nella memoria collettiva.Un anno fa, l’11 marzo 2011, il Giappone è stato scosso da un violentissimo terremoto e dalsuccessivo tsunami – ormai abbiamo acquistato dimestichezza con questo termine, che rimanda auna gigantesca onda che si abbatte sulla terraferma – la cui azione combinata ha distrutto l’area diSendai e danneggiato gravemente molte altre zone del Paese.Ripercorrere i numeri della tragedia a un anno di distanza ha l’effetto di riaprire nella nostramemoria il “file” relativo alla catastrofe che avevamo archiviato. Il tempo trascorso provoca nellenostre menti la sensazione che tutto sia tornato come prima, ma basta un po’ di raziocinio e di buonsenso per capire che il tempo trascorso non può essere bastato a cancellare le tracce del tragicosisma. E poi ci sono i dati relativi alle vittime, che sono drammaticamente irreversibili.In occasione di questo triste anniversario, le testate online e gli altri mezzi di comunicazione hannoaperto i loro spazi agli immancabili dossier su quanto è successo e su come si sta sviluppando laricostruzione dopo un anno. Oltre alle immagini del “prima” e del “dopo” che si erano diffuse aridosso dell’evento, sono state mostrate quelle della ricostruzione in corso, a testimonianza dellavolontà di ripresa del popolo giapponese e della parziale riduzione di una ferita che almeno in partesi va cicatrizzando.Fra i numeri, non sempre accanto a quelli relativi alla conta dei danni e dei morti compaiono quelliche dovrebbero invece aprire la porta alla speranza. Per esempio, le cifre che rendono conto

T

dell’entità degli aiutiinternazionali, dell’enorme lavorofatto dai volontari dalleorganizzazioni non governative,degli aiuti umanitari chenell’immediato hanno reso menodrammatica l’emergenza.La (ri)apertura di una finestramediatica sul terremoto delGiappone oggi è utile a nondimenticare e, magari, a ridareimpulso alla macchina dellasolidarietà che a riflettori spenti hainevitabilmente rallentato la suacorsa. Ma presta anche il fianco auna spettacolarizzazione a distanzadi tempo (e di spazio) che puòallontanare ulteriormente dainostri animi l’evento e le sueconseguenze, confinandone ilracconto a una rappresentazioneprevalentemente visiva che lorende quasi irreale, come se sitrattasse di un film o di una sorta dialbum dei (brutti) ricordiappartenente a qualcun altro.

 Analogo discorso vale per tutti glieventi tragici che i mediarilanciano all’attenzione popolare,non ultimo – per restare entro iconfini di casa nostra – il già citatoterremoto a L’Aquila dell’aprile2009: è percepito come moltolontano nella memoria popolare,dato che lo è di fatto in quellamediatica.Di fronte a certe situazioni l’effettoa doppio taglio dei media è proprioquesto: a caldo moltiplicano laportata dell’evento, salvo poiarchiviarlo velocemente quando

l’emozione popolare ha toccato ilsuo picco proprio in forza dellaspettacolarizzazione che è stataproposta e che finisce per saturarela curiosità popolare.

Marco Deriu

11 MARZO 2011: UNA FORTE SCOSSA DI TERREMOTO

HA CAUSATO L’ONDA ANOMALA

CHE HA INVESTITO LA CENTRALE NUCLEARE DI FUKUSHIMA

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Giovedì 15 marzo 20124 Primo piano

 Vino e olio: il turismo localepassa dai prodotti tipicier chi ci abita, per chile vive e le attraversaspesso, forse sonoaddirittura scontate.

Ma per chi le vede per la primavolta appaiono non solo belle, maanche rilassanti e degne di esserevalorizzate". Stiamo parlandodelle colline del cesenate e aspiegare questo aspetto è MonicaBoschetti che gestisce, per contodei proprietari, Casa Celincordia(nella foto), nell’omonima localitàlungo il percorso dei Gessi a

Cesena.La struttura, di recentecostruzione, ospita matrimoni,feste, convention e hal’originalità, rispetto ad altre casee ville del genere, di avere unostretto legame con l’aziendaviticola e la Cantina annessa."Non affittiamo semplicementedegli spazi - afferma MonicaBoschetti - ma cerchiamo dioffrire un territorio e i prodottilocali. Molto spesso sono acontatto con turisti stranieri i

quali rimangono estasiati dalnostro territorio. Affermano chenon abbiamo nulla da invidiarerispetto alle colline toscane che, adifferenza delle nostre, sonofamose in tutto il mondo. Ilproblema è che, forse, i primi anon credere nelle nostrepotenzialità siamo proprio noi".Un ampio terrazzo di CasaCelincordia si affacciasull’azienda agricola, sorta neglianni ’60. Sono 24 ettari di vignetoe, allo stato attuale, sono in

produzione 12 ettari. Vi è ancheun appezzamento di olivi dalquale si ottengono olive spremutepresso il frantoio del Consorzio Agrario, situato fra Calisese eMontiano. La Cantina è sorta unadecina di anni fa e la proprietàpunta molto all’interazione fral’affittare i locali e far conoscere iprodotti del territorio.La Cantina produce unSangiovese di qualità. Altri vitignipresenti in azienda sono ilCabernet Sauvignon, l’Albana e il

Trebbiano. Le varietà di olivo(1100 piante in tutto) sono leclassiche Leccino, Frantoio eCorreggiolo."Stiamo pensando - continuaMonica Boschetti - di ospitare oproporre in prima persona seratea tema con obiettivo finale quellodi mettere in primo piano lavocazione turistica del nostroterritorio. Un turismo che non èfatto solo di mare o delle termedell’alto Appennino, ma anche diuna modalità di vacanza

rilassante a due passi dalla città,ma già immersa nella natura. Allostesso tempo vorremmovalorizzare le migliori e piùconsolidate tradizioni romagnolee a questo proposito abbiamopreso contatti con alcuneassociazioni locali. Credo che unterritorio possa raggiungerequalsiasi obiettivo se le personecollaborano e sanno mettersi inrete, superando chiusure e inutilicampanilismi".

Cristiano Riciputi

P"

Casa Celincordia, a Cesena, oltre ad affittare i propri spazipunta a valorizzare l’azienda agricola e il paesaggio collinare

Il percorso dei Gessi, a Cesena, rappresenta già unitinerario turistico. Sono migliaia i cesenati che lopercorrono passeggiando o correndo, oppure inbicicletta. E con le due ruote, in questa stagione, loafrontano anche i turisti stranieri, per lo più tedeschi,che da Cesenatico vogliono allenarsi in collina. Lungo iGessi, oltre a Casa Celincordia, vi sono altre aziendeagricole che possono diventare punti di ermata per ituristi più attenti. Si chiama Marketing del territorio,vale a dire saper ofrire ai visitatori l’ambiente e iprodotti del’agricoltura.

Il percorso dei Gessi

utti pensano che nel loro territorio cisiano cose belle da vedere e che il pro-prio territorio sia il migliore, ma di-

menticano che deve essere anche raggiungi-bile e visitabile".Lo ha detto Pierluigi Bazzocchi, console perla Romagna del Touring Club, al seminariolongianese dello scorso 8 marzo."Il prodotto turistico deve avere tre caratteri-stiche: appetibilità, fruibilità e onestà - ha r i-cordato Bazzocchi -. È appetibile se attira, sesi coniuga con le emozioni, se è bello o se èbuono. Per quel che riguarda la fruibilità, un

prodotto turistico deve essere visitabile conmodalità certe che si rinnovano nel tempo.Dal punto di vista dell’onestà, raramente lapromessa corrisponde alla realtà"."L’appetibilità deve sollecitare un desiderio discoperta - ha aggiunto -. Il prodotto deve in-curiosire, emozionare. Ci sono beni che han-

no bisogno di specificazioni emozionali e al-tri no, perché emozionano già di loro. Entrain campo il binomio bene-emozione, che si-gnifica creare un marchio attorno a un pro-dotto. Se faccio diventare qualcosa un mar-chio, vendo un’emozione che è solo mia, co-me può essere il Museo italiano della ghisa diLongiano. Altra questione è la durata del pro-dotto. In tempo di crisi si spende con maggioroculatezza. Occorre intensificare e valorizza-re il tempo di permanenza del soggiorno turi-stico. Abbiamo la possibilità di essere fra i mi-gliori ma non lo siamo".

"Anche le realtà rurali - ha concluso Bazzocchi- devono scegliere che cosa vendere al pub-blico. Oltre alla comunicazione spontanea,serve un manuale dettagliato che comunichicon esattezza cosa vedere e con quali modali-tà. Il turista vuole essere coccolato e viziato".

Matteo Venturi

 T"

V ac anz e nel C esenat e"La gente apprezza posti belli,

con servizi dai costi contenuti"

Il territorio trasmette emozioni

VEDUTA DEL BORGO DI LONGIANO

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Giovedì 15 marzo 2012 5Primo piano

 A Longiano, la scorsa settimana, si è tenuto un convegno per valorizzare le risorse locali

Il progetto Terre del Rubicone, nato

dalla sinergia fra sei Comunidella zona, ha lo scopo di superarei campanilismi e mettere in retele bellezze e le opportunitàdel territorio

urismo dell’entroterra: ilsegreto sta in un nuovo e unicoprogetto che si basisull’agricoltura. Giovedì scorso

si è svolto a Longiano, nella saladell’Arengo del Castello malatestiano,un seminario, dedicato alla "Vallata delRubicone: itinerari rurali e turismo

sostenibile". Fra i relatori si sonoavvicendati Pierluigi Bazzocchi,console in Romagna del Touring Club,

 Antonietta Stinga, consulente allaformazione imprenditoriale, e AndreaSucci, coordinatore dei seminari delprogetto provinciale "Prisma". Eranopresenti anche l’assessore al turismo ealla cultura della Provincia di Forlì-Cesena, Iglis Bellavista e l’assessore alturismo del Comune di Savignano sulRubicone Antonio Sampieri.

 A fare gli onori di casa Darco Pellos,commissario straordinario delComune di Longiano, che hasottolineato l’importanza di"valorizzare quei tesori presenti solonel nostro territorio" e ha ricordatoche "mettendo insieme le energie efacendo rete si trovano soluzionispesso efficaci".Per Iglis Bellavista, "alcuni gioielli diquesto territorio sono già splendenti,altri sono sotto forma di diamantegrezzo. Il mare, a misura di famiglia, èil portale di accesso. Dobbiamorestituire un turismo senza confini,fare conoscere luoghi come Longianoal turista che viene in Romagna perandare al mare. Deve crearsi uno

T Turismo: mondo

rurale in prima linea

scenario nuovo. Bisogna presentare iprogetti in maniera coordinata e nonindipendente. Unirsi e aggregarsi,collegando pubblico e privato,proponendosi come un unicoprogetto: è questa la soluzione pervalorizzare il turismo nei Comunidell’entroterra, come è stato per iComuni del mare e per quelli termali".

 Anche Antonietta Stinga, anima delprogetto "Prisma", ha fatto sual’immagine del territorio rurale dellanostra Provincia come diamante

grezzo: "bisogna riconoscere ildiamante e saperlo raccontare", hadetto. "Agricolo non può esseresinonimo di sottosviluppo, ma dicultura. L’agricoltura deve imparare araccontare se stessa attraverso i suoiprodotti, la sua edilizia rurale, la suaconsapevolezza di dialogare e

progettare. Un’agricoltura che simisura con quello che ha intornodiventa accogliente. È essenzialelavorare insieme, partire da quello chesi ha e confrontarsi con gli altri,raggiungendo la consapevolezza diquello che si può fare insieme,guardando con fiducia al futuro".Dello stesso avviso Antonio Sampieri,assessore al turismo del Comune diSavignano, secondo il quale "ladispersione municipalista va superata.Ci sono realtà emergenti, che, se messein rete, rafforzano l’offerta turistica,integrandola al territorio". "Da questopunto di vista - ha ricordato Sampieri -"Terre del Rubicone" è un progettolungimirante, nato su iniziativa di 6Comuni (Savignano, Sogliano,Longiano, Montiano, Borghi eRoncofreddo), per mettere a sistema ilterritorio"."Sorpassare la tendenza alla guerra,mettersi insieme per superare la crisi erisparmiare sul prezzo" è anche laricetta di Andrea Succi, coordinatoredel seminario, "per accedere a mercatiappetibili e valorizzare il turismo neiterritori rurali romagnoli".

Matteo Venturi

Prisma, un’idea

per valorizzare il localeIn programma un incontro anche a Bagno di Romagna,il 22 marzo. Saranno organizzati corsi di formazione

Fa parte del progetto Prisma(acronimo di progetto ruraleintegrato servizimultifunzionalità e ambiente)il seminario che si è tenuto aLongiano lo scorso 8 marzo.Quattro gli incontri dipresentazione: il 23 febbraio aCastrocaro e Terra del Sole (perle vallate Rabbi, Montone e

Tramazzo), l’8 marzo a

Longiano (per la valle del Rubicone), il22 marzo a Bagno di Romagna (per lavalle del Savio) e il 28 marzo a Galeata(per la vallata del Bidente).Prisma è un progetto di formazione

volto a diffondere le potenzialitàgastronomiche, culturali e ricettive delterritorio rurale della Provincia di Forlì-Cesena, attraverso la diffusione dellaconoscenza dei prodotti tipici e dellepeculiarità storico-naturalistiche locali,allo scopo di favorire la promozioneturistica.Il progetto è finanziato dalla regioneEmilia Romagna. A realizzarlo è ungruppo di 10 enti di formazione dellaProvincia in collaborazione con partnertecnici quali Camera di Commercio diForlì-Cesena, Casa Artusi e Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì-Cesena.Promosso dall’assessoratoall’agricoltura e dall’assessorato alturismo della Provincia di Forlì-Cesena,il progetto prevede l’attuazione di 33

corsi di formazione e 14 seminari, di cui

4 introduttivi, 8 tematici e 2riepilogativi, in programma fra il 2012 eil 2013.Destinatari del progetto Prisma sono ititolari di impresa, i loro dipendenti e

collaboratori, gli operatori economicidei territori rurali della provincia diForlì-Cesena, in particolare coloro chegestiscono attività commerciali,artigiane e agrituristiche, incluse lefattorie didattiche, gli operanti nelcampo agricolo del turismo, i tecniciprovenienti dalle imprese di servizio delterritorio.Secondo Andrea Succi, coordinatore deiseminari Prisma, "scopo ultimo delprogetto è quello di favorire lacreazione di una rete di scambio fra leimprese, per riuscire a valorizzare ecomunicare un marchio unico: il brandRomagna".

Mv 

Una giornata nella natura,uno spazio dove i bambinipossono giocare senza che igenitori abbiano lapreoccupazione del trafco, lapartecipazione a qualcheattività di raccolta castagne oraccolta unghi,

un’accoglienza amiliare sono gli ingredienti della

vacanza in agriturismo o in strutture ricettivecollocate in posizione un po’ "defilata" rispetto aicentri abitati. Ci sono diversi luoghi del genere

lungo la valle del Savio, requentati soprattutto perqualche pranzo domenicale.Le nevicate delle scorse settimane, con gli strascichiche hanno riguardato tutto il mese di ebbraio,hanno contribuito a ar "rallentare" l’arrivo digruppi e comitive, ma anche di singole amiglie.Quanto ai soggiorni con pernottamento, che sonoquelli che contano di più per "misurare"l’andamento turistico di una località o di una

tipologia ricettiva, il 2011 ha atto registrare uncalo generale per tutta la vallata.Si salva, con un aumento nelle presenze turistiche

del 2011, solo il comune di Verghereto, che hapochissime strutture agrituristiche, ma ricco dipensioni a gestione amiliare, in paesi che hannoancora l’anima del piccolo borgo.L’impressione è che il desiderio di una vacanza nellanatura, all’aria aperta, partecipando a raccolta dicastagne o di altri prodotti del bosco, in luoghitranquilli e a misura di amiglia, abbia trovatorisposte positive soprattutto negli alberghi e nelle

pensioni di Alero e di Balze, attorno ai boschi delMonte Fumaiolo.

Alberto Merendi

 Valle del Savio Nel territoriotanti agriturismie pensionia conduzionefamiliare

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Giovedì 15 marzo 20126 Vita della Diocesi

Domenica 18 marzo - Anno B4ª domenica di Quaresima2Cr 34,14-16.19-27; Salmo 136;Ef 2,4-10; Gv 3,14-21

La liturgia di questa domenica ècaratterizzata dalla gioia. Si aprecon l’invito a rallegrarci ed

esultare perché grande e smisurato èl’amore del Signore per noi. La primalettura dal Vecchio Testamento ciracconta l’infedeltà del popolo elettoe la compassione di Dio che mandò isuoi messaggeri per ammonirli. Ilpopolo si era dimenticato dell’amoredel suo Dio e non ascoltò neppure isuoi profeti. Ne seguì l’esilio delpopolo a Babilonia e più tardi il

ritorno in patria attraverso il re Cirosuscitato dall’amore del Signore per ilsuo popolo.In quel popolo possiamo vedererispecchiata la nostra storia di oggi. Anche noi facilmente dimentichiamodi essere amati da Dio e diventiamofigli infedeli, ma Dio continua adamarci.Nella seconda lettura san Paolo cidice che Dio è ricco di misericordia.Per il suo grande amore ci ha fattorivivere con Cristo. È Lui che ci hasalvati per grazia. Il Vangelo cipresenta la prima parte dell’incontrodi Gesù con Nicodemo, al quale diceche Dio ha tanto amato il mondo dadare il Figlio unigenito, perché

chiunque crede in Lui abbia la vitaeterna.La tentazione nostra è quella di nonaccogliere la luce che è Cristo, ma diseguire le tenebre, il male, il peccato.Questa Quaresima è il tempofavorevole per la nostra conversione.La prima conversione è quella di nondimenticare mai che siamo amati daDio e che la nostra vita è vera e pienasolo se accoglie questo amore di Dio ela sua luce che illumina la nostraesistenza. La salvezza è soltanto unsuo dono gratuito, e non un dirittoche possiamo pretendere.In questa Quaresima alleniamoci aessere sempre fedeli al Signore,ascoltando la sua Parola e mettendola

in pratica con amore. A chi ci amanon possiamo rispondere se non colnostro amore di figli fedeli. Dio èsempre fedele, la sua misericordia èabbondante e si fa perdono dei nostripeccati. Prepariamo una buonaconfessione dei nostri peccati, chesegni un autentico e sincero ritorno alSignore e rinnoviamo così la nostraalleanza d’amore con Lui. Nonsciupiamo il suo amore.Contempliamo spesso il Crocifisso: èil segno più grande del suo amore pernoi. Non c’è posto per l’indifferenza,caso mai suscita in noi impegno, gioiae gratitudine.

Sauro Rossi

IL GIORNODELSIGNORE

Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia

lunedì 19 marzosan Giuseppe 2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88;Rm 4,13.16-18.22

martedì 20sant’AlessandraEz 47,1-9.12; Sal 45;Gv 5,1-16

mercoledì 21san Filemone Is 49,8-15; Sal 144;Gv 5,17-30

giovedì 22san BenvenutoEs 32,7-14; Sal 105;Gv 5,31-47

 venerdì 23san Turibiode MogrovejoSap 2,1a.12-22;Sal 33;Gv 7,1-2.10.25-30

sabato 24san RomoloGer 11,18-20; Sal 7;Gv 7,40-53

La Paroladi ogni giorno

✎ A MESSA DOVEMesse ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte;7.45 Chiesa Benedettine;8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Santo Stefano, CaseFinali, Sant’Egidio,Cappella cimitero;

9.00 Suffragio, Addolorata;9.30 Osservanza

10.00 Cattedrale 15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale

(no al sabato);18.00 Cattedrale , Madonna

delle Rose, SanDomenico, San Paolo,San Rocco, Osservanza,Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Bartolo, Cappuccini

20.00 San Pio X, San GiovanniBono (Ponte Abbadesse)

20.30 San Giuseppe Artigiano(Villachiaviche)

Messe festive

7.00 Cattedrale, San Rocco7,30 Santuario dell’Addolorata,Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauro in Valle, Ponte Pietra,Macerone, San Giuseppe Artigiano

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, SanGiorgio, San Pio X, SanGiovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calise se, Torre delMoro, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,

Madonna del Fuoco,Gattolino, Tipano, SanCristoforo, Ruffio,Roversano

8.45 San Giuseppe(corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova, San Vittore, San Carlo,Macerone, Bulgaria, San Tomaso, Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,  Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata, SanMauro in V., Bagnile,Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delCimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Basilica delMonte, Istituto Lugaresi,Sant’Andrea in Bagnolo,Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Cappella del cimitero,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, San GiovanniBono, Villachiaviche , Addolorata, San Domenico,Sant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Bulgaria, Madonna delFuoco, San Giorgio, SanDemetrio, San Mauro in V., Martorano,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone, Ruffio

11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale , Osservanza,

San Rocco, Santa Mariadella Speranza, SanPietro, Case Finali, SanPio X, Basilica del Monte,Istit. Lugaresi

15.00 Cappella del Cimitero17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San

Domenico, Osservanza,San Rocco

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero

15.30 Macerone (Casa LietoSoggiorno)

16.00 Formignano16.30 Istituto Lugaresi17.00 Luzzena (1° sabato ),

Bora (2° sabato)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale , SanDomenico, Case Finali,San Rocco, Osservanza,Santo Stefano, Diegaro,Madonna delle Rose,Sant’Egidio, San Paolo, Torre del Moro, Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,Santa Maria dellaSperanza, San Bartolo,Bulgarnò

19.00 San Gi orgio, Tipano20.00 San Pio X, Calisese,San Giovanni Bono,Gattolino, Villachiaviche,Bulgaria

20.30 Ponte Pietra, Ruffio,Santa Maria Nuova,Pievesestina,San Cristoforo, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico

Sabato: ore 16 San Giuseppe;17 Gatteo a Mare;17,30 Santa MariaGoretti, Cappuccini di

Cesenatico;18 San Giacomo;20 Sala; 20,30 Villalta

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo, Gatteo aMare; 8,30 Bagnarola,Sala, Boschetto; 9Cappuccini di Cesenatico;9.30 Villalta; 10 SanGiacomo, Valverde; 10,30Cappuccini di Cesenatico,San Giuseppe; 11Bagnarola, Santa MariaGoretti, Sala, Cannucceto;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo a Mare;17.30 Santa MariaGoretti, Cappuccini

di Cesenatico;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;20.00 Crocetta, Budrio

Festivi:ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8.00 Budrio; 8.45Longiano-Parrocchia;9,30 Budrio, SantuarioSS. Crocifisso; 10.00Badia, Balignano; 10.15Montilgallo; 11.00Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzoin Scanno; 11.15Crocetta; 18. SantuarioSantissimo Crocifisso

Gatteo

ore 18.30 (sabato);9 / 11.15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo,9,30 - 11. Istituto donGhinelli: 18,30 (sabato),7,30. Gatteo a Mare: ore17 (sabato); 8 / 11.15.

 Villamarina: 16 (sabato),10.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8.30 / 10 / 11.15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo: ore 20.00

(sabato, chiesina delcastello), 8,30 / 11.

Mercato Saraceno10.00; Cella: 8.30,11.15; San Damiano:11.30; San Romano:11.00; Taibo: 10.00;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11.00;Montepetra: 8.30;Linaro: 18.00 (sabato),11; Piavola: 17.00(sabato, chiesa SanGiuseppe), 10.00 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato). Concattedrale:

7.30 / 9.00 / 11.00 / 17.00; Tavolicci: 16.00(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8.00 / 11.00;9.30; Sorbano: 9.30;

 Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9.30;Quarto: 10.30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvo

variazioni); Corneto:11.00; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato); 8.30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco: 7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 17.30 (sabato);11.15 / 17.30;Selvapiana: 11,15;

 Acquapartita: 16(sabato)

 Alfero ore 18 (sabato);

11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

 Vergheretoore 15 (sabato), 9.15;Balze: 16 (sabato),11.30; eremo diSant’Alberico: 16;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30; Ville: 9.30;

Trappola9.30; Capanne: 11.00

Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812,www.corrierecesenate.it Segreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] 

 Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70; di amicizia 100;estero (via aerea) 80.Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionaledella stampa n. 4.234Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche spawww.galeati.it via Selice, 187/189 - 40026 Imola

Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco Zanotti

VicedirettoreErnesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

 Tiratura del numero 9 dell’8 marzo 2012: 8.000 copie

Questo numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di martedì 13 marzo 2012

 Testata che fruiscedi contributi di cuiall’art. 3 comma 3 dellalegge n. 250 del 7/8/1990

Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Consiglio Pastorale diocesanoDalle 14,45 di domenica 18 marzo, in seminario a Cesena

Il Consiglio Pastorale diocesano è convocato in seminario aCesena per domenica 18 marzo, a partire dalle 14,45. Dopo lapreghiera del Vespro e la riflessione del vescovo Douglas,monsignor Walter Amaducci, vicario episcopale per lapastorale, introdurrà i temi della giornata: iniziazione

cristiana: verifica del lavoro svolto nelle parrocchie alla lucedella Lettera pastorale del vescovo Douglas; Unità pastorali:verifica delle attività nelle varie zone. Dopo i laboratori e unrelativo riepilogo, il Consiglio terminerà alle 18,30.

Itinerario diocesano per fidanzatiIncontro domenica 18 marzo alle 16,30 in seminario a Cesena

Dopo il bellissimo momento vissuto al Festincontro,l’itinerario diocesano dei fidanzati continua il percorso pervivere e condividere il fidanzamento come tempo di grazia.“Un campo da scavare: il perdono” è il temadell’appuntamento di domenica 18 marzo alle 16,30 presso ilseminario diocesano. Dopo l’incontro c’è la possibilità difermarsi fraternamente a cena. Per info: Chiara e FrancescoTappi , tel. 0547 671869, [email protected].

In memoria dei missionari martiriSabato 24 marzo in Cattedrale a Cesena la Veglia di preghiera

Una Giornata di preghiera e digiuno in memoria deimissionari martiri sarà quella di sabato 24 marzo. Inparticolare, alle 21 in Cattedrale a Cesena, il vescovo DouglasRegattieri presiederà la Veglia diocesana di preghiera. Durantela Veglia, darà la sua testimonianza don Francesco Cavazzuti,sacerdote diocesano di Carpi, già missionario fidei donum inBrasile, rimasto completamente cieco per un attentato subìtoin Brasile.

Convegno diocesano delle Caritas parrocchialiDomenica 25 marzo alle 15 in seminario

“Dalla domenica un’onda di carità” è il tema delconvegno diocesano delle Caritas parrocchialiche si terrà domenica 25 marzo dalle 15 alle17,30, in seminario a Cesena. Presiederà ilconvegno il vescovo Douglas Regattieri.

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

5/14/2018 Corriere Cesenate 10-2012 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/corriere-cesenate-10-2012 7/25

 

Giovedì 15 marzo 2012 7Vita della Diocesi

In breve

Padre Guglielmo,incontro mensileGiovedì 15 marzo alle 21, presso il Convento deifrati cappuccini di Cesena, si terrà l’incontromensile di preghiera per padre Guglielmo.

“FILMiamoci qui...”al Cantiere 411Venerdì 16 marzo alle 21, al Cantiere 411 di viaMami, a Cesena (casa delle suore francescane dellaSacra Famiglia) secondo appuntamento dellarassegna “FILMiamoci qui...”: la visione di un filminsieme, cui seguirà un momento di confronto econdivisione. Sarà proiettato il film “Wall-E”, diAndrew Stanton (Usa, 2008).

In ricordodi Chiara LubichIl Movimento dei Focolari propone per domenica 18marzo alle 16, a Palazzo Ghini di Cesena, unincontro di riflessione su Chiara Lubich, fondatricedel Movimento dei Focolari, nel quarto anniversariodella morte. In particolare, si approfondirà laspiritualità dell’unità con un video di Chiara;seguiranno testimonianze. Alle 18 seguirà la messain Duomo, celebrata dal vescovo DouglasRegattieri.

ConvegniMaria Cristina di SavoiaMartedì 20 marzo alle 16, suor Lea Montuschitratterà il tema “Santa Umiltà, innamorata di Cristoal servizio dei poveri”. L’incontro, promosso daiConvegni Maria Cristina di Savoia, si terrà presso laCassa di Risparmio in via Tiberti. Ingresso aperto atutti.

Quaresima 2012 

Caritas,le oferteandrannoper la mensa

ambierà il loro lutto in gioia’ (Ger 31,13). Gioiranno insieme i

giovani e i vecchi” è il tema dellaraccolta promossa dalla Caritas italianaper la Quaresima 2012.Il rutto della penitenza quaresimaleandrà per la mensa della Caritasdiocesana. Le oferte si raccolgonopresso la Caritas diocesana di Cesena-

Sarsina: Palazzo Ghini di Cesena, corsoSozzi 39 (tel. 0547 22423); oppure, versamento sul c/c bancario IBAN IT62BO61 2023 901C C001 0012 130.

C‘“

 A servizio

della Chiesadi Cesena-Sarsinaa sera di lunedì 19 marzo (festa diSan Giuseppe) il vescovo DouglasRegattieri accoglierà la

presentazione della candidatura aldiaconato permanente presentata daquattro membri della comunitàparrocchiale di San Giacomo apostolo, aCesenatico. Si tratta di Franco Bisacchi,Secondo Brandinelli, Andrea Delvecchioed Ettore Rossi.La candidatura è di fatto il primo passoufficiale del cammino che conduceall’ordinazione diaconale. È dunque unevento di grande importanza a cui è

invitata tutta la comunità diocesana: siaper sostenere nella preghiera il percorsodi questi quattro uomini, ma anche adessere presenti alla solenne celebrazione,che si svolgerà alle 20,30 presso la chiesadi San Giuseppe (la chiesa di SanGiuseppe si trova a Cesenatico,all’incrocio fra le vie Bologna e De Amicis,a fianco della Vena Mazzarini).In quell’occasione, il vescovo Douglasimpartirà una benedizione particolareanche a tutti i papà presenti, che alla finedella celebrazione riceveranno anche unpiccolo dono.

L

 Al termine, nel piazzale adiacente allachiesa, faremo insieme un piccolomomento di festa con la tradizionalefocarina.

Gpc

Giorgio Fagioli, di Montiano,nuovo diaconoDomenica 25 marzo alle 18 in Cattedralea Cesena il nostro vescovo Douglasconferirà il Sacramento del diaconatopermanente a Giorgio Fagioli, coniugato,della parrocchia di Montiano.È una grande grazia per la nostra diocesie per quella comunità parrocchiale.Così il numero dei diaconi aumenta,passando da 32 a 33. Ed è bello esignificativo che questo avvenga inquesto tempo in cui abbiamo appena

celebrato il 25esimo anniversariodell’inizio del diaconato nella nostradiocesi. È anche il segno di una vitalità evivacità che continuano a segnare la vitadella nostra parrocchia.

 Vorrei annotare che questo avviene il 25marzo, giorno della solennitàdell’Annunciazione del Signore, la festadel Sì e del servizio. Maria si dichiara“Serva del Signore” e anche i diaconi sonochiamati ad essere “Segno di Cristo-Servo” nella vita della Chiesa.L’ordinazione sarà preceduta dal ritoliturgico di ammissione fra i candidatiall’ordine del diaconato che saràcelebrato sempre dal vescovo Douglasper altri quattro nostri fratelli, il giorno diSan Giuseppe alle 20,30 a Cesenatico.

Sr

Domenica 25 marzo in Cattedrale a Cesena l’ordinazionedel nuovo diacono. E lunedì 19 marzo,a San Giuseppe di Cesenatico, la candidatura di quattro uominidella comunità parrocchiale di San Giacomo di Cesenatico

Giorgio Fagioli, di Montiano, sarà ordinato diacono

Sabato 17 e domenica 18 marzo l’Unitalsicelebra l’11ma edizione della Giornata na-zionale, proponendo - in oltre 3mila piaz-

ze italiane - una piantina d’ulivo", simbo-lo di pace e fratellanza. Il ricavato delle of-ferte sarà utilizzato dall’Unitalsi per soste-nere i numerosi progetti di carità in cuil’associazione è impegnata sull’intero ter-ritorio nazionale, al servizio delle fasce piùdisagiate della popolazione, grazie al co-stante e generoso impegno dei propri vo-lontari. "La Giornata nazionale - ha di-chiarato Salvatore Pagliuca, presidente na-zionale Unitalsi - rappresenta un’occasio-ne per consolidare il legame tra il nostroimpegno associativo e le singole realtà ter-ritoriali. L’Unitalsi, che nel 2013 celebrerà isuoi 110 anni di storia, è una realtà che hasaputo integrare il carisma originario delpellegrinaggio verso i luoghi di culto conuna sempre più consapevole responsabili-tà sociale di attenzione verso chi è nel bi-

sogno, ispirata dai valori del Vangelo e fe-dele all’impegno di carità della Chiesa. Ilnostro vero pellegrinaggio, dunque, è ver-

so la persona, riconosciuta come tempiodi Dio". "La Giornata nazionale - ha ag-giunto Pagliuca - ci offre l’opportunità diavvicinare il nostro messaggio di impegnoresponsabile anche a quanti non conosco-no la nostra realtà, che è aperta alla colla-borazione di quanti desiderano condivide-re un impegno volontario e gratuito, gra-zie al quale è stato possibile realizzare, conla fantasia della carità, progetti straordina-ri a vantaggio di chi vive la malattia, la di-sabilità, la solitudine. Sabato e domenica -conclude il presidente - si potrà fareun’esperienza di carità e di condivisione. Èproprio questa la vocazione dell’Unitalsi:stare accanto a chi soffre e a chi è solo".

 A Cesena: venerdì 16 mattina e pomerig-gio, un gazebo dell’Unitalsi di Cesena saràpresente all’ospedale Bufalini (ingresso

principale e Piastra Servizi). Anche sabato17 all’ingresso principale, e solo al mattinoalla Piastra Servizi.

Un gazebo verrà allestito in piazza Gio- vanni Paolo II, di fronte alla Cattedrale diCesena, per l’intera giornata di sabato e domenica. Davanti alla chiesa parrocchia-le di Gambettola, i volontari saranno pre-senti sabato e domenica.Domenica 18 sono previsti questi presidi:Basilica della Madonna del Monte (matti-na e pomeriggio); domenica mattina, da-vanti alle chiese: Consolata di Gambettola,Budrio di Longiano, San Giacomo di Cese-natico, convento Beata Vergine di Lourdesdei Fratelli di San Francesco di Cesenatico,Boschetto di Cesenatico, Valverde di Cese-natico, Diegaro, Pievesestina, Santuario Sa-cro Cuore di Martorano, San Vittore, SanMauro in Valle, Santa Maria della Speranza,Balze di Verghereto, cappella del cimiterourbano (Cesena).

11 ª G i o r na ta  na z i o na leSabato 17 e domenica 18 marzo l’appuntamento annuale.Numerosi i gazebi informativi anche nel Cesenate

Piantine d’ulivo per l’Unitalsi

FABRIZIO FRIZZI, NOTO VOLTO TELEVISIVO, ANCHE PER IL2012 È TESTIMONIAL DELLA GIORNATA NAZIONALE UNITALSI

dal 16 al 18 agosto

Al Centro Pastoralecontinuano le iscrizioniLa diocesi di Cesena-Sarsina propone - dal 16 al 18agosto - un pellegrinaggio a Fatima (Portogallo),

guidato dal vescovo Douglas Regattieri. Quotaindividuale complessiva: 650 euro.È necessaria l’iscrizione con il versamentodell’acconto di 200 euro a persona, entro il 28aprile.Per infoi e iscrizioni: Centro Pastorale di PalazzoGhini, Cesena, tel. 0547 611001 .

In seminario | “Missionari senza partire” 

Nell’auditorium del seminario, a Case Finali di Cesena, nel pomeriggio di domenica 11 marzo si è tenuto il pri-mo Meeting missionario diocesano con tema “Missionari senza partire”. Dopo una riflessione sulla recente No-

ta missionaria del vescovo Douglas (al centro nella foto, insieme a Marco Castagnoli e a don Piero Teodorani,direttore dell’Ufficio missionario diocesano) i partecipanti - una cinquantina da parrocchie e movimenti - si so-no divisi in tre gruppi di lavoro per una riflessione comune rivolta a rinvigorire lo spirito missionario in diocesi. Sututti, rilanciare la collaborazione con la Chiesa sorella di Carupano, in Venezuela, dove vive il sacerdote dioce-sano fidei donum don Giorgio Bissoni. “È mio desiderio che l’Ufficio missionario diocesano diventi centro e ca-talizzatore di proposte, iniziative anche formative e riferimento per comunità parrocchiali e gruppi che desidera-no aprire lo sguardo al mondo, per un arricchimento e un recupero della ‘freschezza’ della nostra fede.

5/14/2018 Corriere Cesenate 10-2012 - slidepdf.com

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5/14/2018 Corriere Cesenate 10-2012 - slidepdf.com

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Giovedì 15 marzo 2012 9Vita della Diocesi

Miriam-Maria all’improvviso... donna 

Lettura in musica dal libro “In nome della madre” di Erri De Luca 

Ideazione e regia di Liana MussoniDal bellissimo libro di Erri De Luca, Liana Mussoni propone una lettura ricca di contaminazioni poetiche e musi-cali in cui l’intensa scrittura dell’autore si intreccia ai testi di Fabrizio De Andrè e a sonorità yiddish, slave e argentineper raccontare una delicata storia d’amore, di coraggio e di fede, un fatto umano prima che religioso, narrato inprima persona dalla protagonista: una ragazza che diventa donna all’improvviso, a porte spalancate a mezzogiorno.In un colpo di vento, l’annuncio misterioso di un angelo: parole come semi che “trasformano un corpo di donna inzolla di terra”, mutando inaspettatamente Miriam in Maria, madre senza conoscere uomo.

voce Liana Mussoni pianoforte Fabrizio Flisi flauto e fisarmonica  Tiziano Paganelli

 Venerdì 23 marzo alle 21 omaggio alla Santissima Annunziata 

Cripta dell’Abbazia del Monte - Cesena 

Ingresso libero

Società  Amici del Monte

 Abbazia S. Maria del Monte

UnitalsiSottosezione di Cesena 

Con il patrociniodell’Assessoratoalla Cultura del Comune di Cesena 

“Annunciazione”,autore: Bartolomeo Coda.Dipinto espostonella Basilica del Monte, a Cesena 

Commissione diocesana Gaudium et Spes Domenica 11 marzo nel monasterodi Santa Maria del Monte, a Cesena, l’incontro annuale per politici e amministratori locali.Relatore il vescovo ausiliare emerito di Bologna Ernesto Vecchi

La politica, forma esigente di caritàl cattolico è un laico con unamarcia in più”. Lo ha ribadito piùvolte con forza domenica scorsa aCesena, nei locali dell’abbazia del

Monte, monsignor Ernesto Vecchi, vescovoausiliare emerito di Bologna, all’incontrorivolto ai politici, proposto dallaCommissione diocesana “Gaudium et Spes”sul tema “Politica: una forma esigente diCarità”.Di seguito pubblichiamo ampi stralcidell’intervento in nove punti che si puòleggere, nella sua versione integrale, sul sitodel Corriere Cesenate

 www.corrierecesenate.it e su quello dellaDiocesi www.cesenasarsina.it.

1. Quaresima: tempo di “silenzio” e direvisione di vita Il credente che opera nella vita sociale epolitica è prima di tutto un battezzato cheha ricevuto “la grazia secondo la misura deldono di Cristo”. Pertanto, ha il dovere diverificare questo dono, per “trafficarlo emoltiplicarlo”, per la crescita della sua v ita difede, ma anche per metterlo a servizio delbene comune, nella “res publica”. Diconseguenza, se non vuole stemperare il suoesigente servizio nel “vaniloquio”quotidiano, che sta dissolvendo il codicegenetico della nostra stessa umanità, deveapprofittare di questo tempo quaresimale,per dare un’occhiata dentro l’enigma dellasua coscienza.

2. La tentazione di sostituirsi a DioQui ha inizio il tanto enfatizzato disincantodel mondo, proprio con l’introduzioneinsidiosa del serpente antico, “chiamatodiavolo e il Satana”. Egli è il più aggiorna tomanager della multinazionale del male, ilcoordinatore astuto e affascinante della piùefficiente lobby planetaria, votataall’introduzione nelle coscienze e neirapporti umani del vero “oppio del popolo”:l’attrazione fatale, cioè, verso il denaro, ipoteri e i piaceri della vita, estrapolati daogni contesto progettuale; la pretesa diautogestire la propria vita, tacitando lacoscienza illuminata dalla fede; l’illusionedell’uomo di essere lui a decidere ciò che èbene e ciò che è male.

3. “Convertitevi e credete al Vangelo”Siamo, dunque, nel bel mezzo della lotta tra

il bene e il male. Non possiamo comportarcicome se questa lotta non esistesse. Sarebbeuna vittoria dell’”anticristo” se noinascondessimo la verità della conflittualitàpermanente tra il bene e il male. Chi opera

I“

nel mondo politico e sociale - spessoavvezzo al metodo del compromesso -è più portato di altri a nasconderequesta lotta tra Cristo e Satana,magari per finalità buone, ma tuttisappiamo che non sempre il finebuono giustifica i mezzi.

4. Il 150° dell’Unità d’Italia: evento eoccasioneÈ l’identità italiana che attendeancora uno Stato realmente coeso,cosciente di essere chiamato agovernare una Nazione, che haun’antica e solida eredità identitaria,bisognosa di essere riscoperta,reinvestita e difesa.

5. L’insegnamento di Pietro e icredenti immersi nel mondoI problemi connessi alla cittadinanzarichiamano la nostra attenzione sudue obiettivi: 1) un rapporto nuovo dainstaurare tra la società civile e loStato, mediante l’applicazione deiprincipi di “sussidiarietà” e di“solidarietà”; 2) la presa inconsiderazione dei grandi problemidella cittadinanza mondiale (fame,povertà, giustizia economicainternazionale, emigrazione, pace,ambiente).

6. Il magistero della Chiesa el’impegno dei cattoliciPer dare una risposta a queste

domande, oggi è necessarioindividuare un percorso capace dirimuovere le cause di conflittualità tral’impegno dei cattolicinell’animazione delle realtà temporali

e il loro impegno politico in senso stretto.Ciò è necessario per arginare duetendenze molto rischiose: 1) la fuga nelprivato o in esperienze autoreferenziali ein “libera uscita”; 2) la tendenza ademonizzare la politica (l’antipolitica),senza contribuire a riportarla nel suoambito proprio, cioè il servizio al beneintegrale della persona e al bene comune.Di conseguenza, il cattolico impegnatonel “sociale” o nel “politico” deveconservare la sua libertà, al di là e al disopra di qualunque suo lecitoschieramento, richiesto dalle regole che ilsistema democratico si è dato. Oggi,purtroppo, è sotto gli occhi di tutti ildisagio dei cattolici nel vivere l’attualemomento chiamato di “transizione”, nelladinamica democratica del nostro Paese.Ma tale fase rischia di non avere approdipositivi, perché ostacolata da unalitigiosità permanente tra due “blocchi”.La “laicità” va intesa come “autonomiadella sfera civile e politica da quellareligiosa ed ecclesiastica, ma non daquella morale”.I valori morali, infatti, non sono“confessionali”, poiché le “esigenze etichesono radicate nell’essere umano eappartengono alla legge moralenaturale”. Pertanto, il principio di “laicità”nelle questioni etiche non può essereinvocato contro pretese “invadenze”dell’autorità religiosa nella politica.I laici cattolici, comunque, sono chiamatia riscoprire i “valori universali” capaci di

aggregare persone di diversaappartenenza culturale, religiosa, etnica,disposti a riflettere e a identificare talivalori nell’area del “diritto naturale”, cheesiste nonostante i suoi detrattori, ed è in

grado di accomunare ogni essere umanoattorno alle coordinate fondamentali dellavita.

7. La rottura tra Vangelo e cultura Qualcuno pensa ad una “zona franca” nelsistema democratico, dove credenti e noncredenti si confrontano, accantonando leproprie certezze, specialmente quelle dellafede, proprio “come se Dio non esistesse”. Ilrisultato è sotto gli occhi di tutti: non soloassistiamo all’eclissi del senso morale, maalla “notte della ragione” e alla perdita “delleesigenze della “ragione universale”, cioè

della capacità di dare un giudizio critico suciò che accade o si pensa.

8. I cattolici nella società civile oggiL’appello lanciato per la prima volta daBenedetto XVI, a Cagliari (7 settembre 2008)e ripreso in varie altre occasioni sullanecessità di una nuova generazione dicattolici impegnati nella vita pubblica e, inparticolare, nell’ambito politico, non ècaduto nel vuoto. Più volte il presidente dellaCei l’ha ripreso e i vescovi italiani lo hannoinserito nel documento “Educare alla vitabuona del Vangelo”. L’appello ha avutol’effetto di risvegliare un forte interesse nelmondo cattolico italiano.

9. La difesa dei valori “non negoziabili”Proprio perché sono “sorgenti” dell’uomoquesti principi sono chiamati “nonnegoziabili”.

Ma quali sono questi “valori nonnegoziabili”? Benedetto XVI li ha elencati aipartecipanti al Convegno promosso dalPartito Popolare Europeo (30 marzo 2006):- tutela della vita in tutte le sue fasi, dalprimo momento del concepimento fino allamorte naturale;- riconoscimento e promozione dellastruttura naturale della famiglia, qualeunione fra un uomo e una donna basata sulmatrimonio, e sua difesa dai tentativi direnderla giuridicamente equivalente a formeradicalmente diverse di unione che, inrealtà, la danneggiano e contribuiscono allasua destabilizzazione, oscurando il suocarattere particolare e il suo insostituibileruolo sociale;- tutela del diritto dei genitori di educare ipropri figli.

Questi principi non sono verità di fedeanche se ricevono ulteriore luce e confermadalla fede. Essi sono iscritti nella naturaumana stessa e quindi sono comuni a tuttal’umanità.

DOMENICA 11 MARZO, SALA PIO VII BASILICA DEL MONTE, CESENA:

DA SINISTRA, MARCO CASTAGNOLI DELLA COMMISSIONE DIOCESANA

“GAUDIUM ET SPES”, MONSIGNOR ERNESTO VECCHI, VESCOVO AUSILIARE EMERITO

DI BOLOGNA, MONSIGNOR SILVANO RIDOLFI, DELEGATO DELLA COMMISSIONE

DIOCESANA. A DESTRA, GABRIELE BORGHETTI, CONSIGLIERE PROVINCIALE,

INTERVENUTO AL DIBATTITO

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Giovedì 15 marzo 201210 Vita della Chiesa

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Catholicadi Stefano Salvi

 ANNUARIO PONTIFICIO: NEL 2010I CATTOLICI SONO AUMENTATIIl 10 marzo è stato presentato al Papal’annuario pontificio dal quale risulta che

nel 2010 i cattolici erano quasi un miliardoe centonovantasei milioni, con unaumento di quindici milioni rispettoall’anno precedente. Anche il numero deisacerdoti è aumentato, arrivando nel 2010a 412.236; nel 2009 erano 410.593. Idiaconi permanenti sono passati da 38.155del 2009 a 39.564 nel 2010.

GRAVE ATTENTATO A UNA CHIESA IN NIGERIA In Nigeria a Jos domenica 11 marzo alle10,25 mentre nella chiesa di Saint Finbarrsi stava celebrando la Messaun’autobomba ha cercato di piombare suifedeli in chiesa ma i boy scout glielohanno impedito. I morti sono staticomunque dieci.

I VESCOVI COREANI PROTESTANOCONTRO UNA BASE MILITAREIl Presidente della Conferenza EpiscopaleCoreana ha protestato contro il governoperché senza alcun avviso le squadre didemolizione hanno fatto saltare un pezzodi costa nell’isola di Jeju per costruire unabase navale militare, nonostante il totaledissenso della popolazione.

CONGO: L’AIUTO ALLE VITTIMEDELL’ATTENTATO A UNA CASERMA Secondo l’agenzia “Fides”, la Chiesacattolica ha assistito nelle sue strutture piùdi 2.500 persone vittime dell’esplosioneche il 4 marzo a Brazzaville, nellaRepubblica del Congo, ha distruttol’arsenale nazionale dell’esercito, causandopiù 200 morti e oltre 2mila feriti e 5mila

senzatetto. Per l’esplosione la chiesa di SanLuigi dei Francesi è stata rasa al suolo. IlNunzio apostolico che ha visitato i centri diaccoglienza ha riferito che acqua emedicinali sono le necessità più urgenti.

DUE CATTOLICICONDANNATI IN VIETNAMLa signora vietnamita Vo Thi Thu Thuy, di50 anni, secondo fonti raccolte da“AsiaNews” del 9 marzo, sarebbe statacondannata a cinque anni di prigione peril suo impegno a favore dei diritti dellaChiesa, in quanto arrestata nel luglio 2009nella diocesi di Vinh per avere innalzato,assieme ad altre decine di cattolici, unacroce e un altare sul terreno di una chiesaandata distrutta durante la guerra e che ilgoverno voleva sequestrare per farne un

centro residenziale di lusso. Lamotivazione della condanna parla invecedi attività antigovernativa per averedistribuito volantini propagandistici. Conquesta stessa accusa è stato condannato atre anni di prigione Nguyen Van Thanh, di28 anni, anche lui cattolico.

ome diceva un anzianopadre spirituale ai suoinovizi: se sei un curatored’anime, smettila di

trascurare te stesso e allenati a reagire,ripristinando il sostegno interiorecentrato sulle motivazioni di fondo”. È ilsuggerimento rivolto da padre GiuseppeCrea, missionario comboniano epsicoterapeuta, ai partecipanti alconvegno “Preti sul lettino. Agio edisagio nel lavoro pastorale” che si èsvolto nei giorni scorsi a Roma, periniziativa dell’Istituto di Psicologia dellaUniversità pontificia salesiana.

Il “disagio” dei sacerdoti è una realtà?Molte volte è così, e non riguardasoltanto situazioni patologiche. Lasituazione di disagio può verificarsianche nel lavoro quotidiano di chi operanella pastorale, e soprattutto per quantoriguarda i sacerdoti è sempre più urgenteaffrontarla in maniera esplicita e diretta:quando si temporeggia, pensando difronte a un problema e di poterlorisolvere da soli, magari cercandoqualche scappatoia, le ferite siamplificano e diventa poi più difficile edoloroso intervenire in manieraadeguata.

Come traccerebbe, in sintesi, l’identikitdel sacerdote oggi?Il prete è chiamato ad essere operatoredella misericordia di Dio, rifuggendo latentazione dell’onnipotenza. Più che un’tuttologo’, abituato a fare tutto da solo,ad affrontare e gestire in solitudine le

tante sfide della pastorale, il sacerdotedeve essere uno specialista, un espertodi misericordia, da vivere in primapersona a partire dalla chiarezza sullapropria identità e vocazione.

Quali le cause principali del disagio?Oggi non è semplice lavorare nellapastorale, e i pastori sono i primi adessere attenti alle sfide sempre nuoveche li interpellano. Ci sono, poi, lefragilità intrapsichiche: basti pensare allefragilità nella struttura pastorale deglioperatori delle nuove generazioni. Perquesto è urgente trovare nuove forme dicollaborazione, a partire da quella tra isacerdoti: non è facile che i preticollaborino tra di loro, soprattutto incampi vari e disparati come quelli in cuici si trova concretamente a svolgere lapropria azione pastorale. Eppure, questeforme di collaborazione sono sempre piùnecessarie oggi, altrimenti il rischio per isacerdoti è il sovraccarico, lo stress o,nella peggiore delle ipotesi, il burn out, lasindrome che colpisce chi si occupa diaiutare il prossimo.

Cosa deve fare un prete quando avvertesegnali di disagio o è alle prese conforme di fragilità interiore che rischianodi incidere sul suo lavoro pastorale?Quando la persona avverte il peso delleproprie inconsistenze deve imparare aindividuare i tanti segnali di unmalessere che si sta accumulando dentro

di sé, senza negare le problematiche, maal contrario riconoscendole come partedella propria storia. Decidere di prenderesul serio la sofferenza psichica di chiopera nella pastorale non può più essere

un optional, ma deve essere parte di unaresponsabilità comune, che coinvolgeanche i laici.

Si fa abbastanza, nei nostri seminari,per cercare di prevenire il disagio deifuturi preti?Sicuramente è urgente trovare nuove vieper la formazione dei sacerdoti. Esistonogià buoni segnali operativi, perché sisono ormai intrapresi nuovi percorsicome quello di facilitare la formazionepsicologica e spirituale, non solointellettuale, dei candidati al sacerdozio.Tuttavia, resta ancora molta strada dafare, ad esempio, prestando piùattenzione a percorsi formativiindividuali, attenti alle esigenze delsingolo.

Quanto può incidere, nel tentativo discongiurare o superare il disagio, la collaborazione tra sacerdoti e laici?Ce n’è tanto bisogno. Già il Concilio,cinquant’anni fa, raccomandava diincentivare questo tipo dicollaborazione, a partire dallaconcezione di una Chiesa come ’popolodi Dio’ che concorre allo stesso obiettivo:rendere visibili nel mondo i valori delRegno. La collaborazione tra sacerdoti elaici è certamente la strada maestra, siaperché il sacerdote non può fare tutto dasolo, sia perché i laici nel loro ministerohanno un grosso contributo di cuiassumersi la responsabilità. Riscoprire,rispettivamente, il ruolo del sacerdote eil ruolo del laico significa scoprirsicompetenti, e non onnipotenti. La logica

è quella evangelica che consiste nelvalorizzare i reciproci talenti, all’insegnadella competenza e della responsabilità,ognuno nel proprio ambito.

Michela Nicolais

C “

Sostegni fondamentali nella fatica

La motivazione interiore e l’aiuto tra laici e sacerdoti

Intervista a padreGiuseppe Crea, missionariocombonianoe psicoterapeuta

 

 P r e t i  o g g iVATICANO, 17 GIUGNO: VEGLIA DI PREGHIERA

IN OCCASIONE

DELL’INCONTRO INTERNAZIONALE DEI SACERDOTI

(FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 15 marzo 2012 11Attualità

il Periscopio di Zeta

 A Sant’Agostino una serata di intense emozionicon gli studenti della Fondazione Sacro Cuore

Grazie alla vita che...

“Una serata stupenda, che ha riempito il cuore”. Con questeparole il vescovo Douglas ha commentato il recital “Graciasa la vida” rappresentato giovedì scorso nella chiesa di

Sant'Agostino, a Cesena. Pensato per la giornata per la vita che sicelebra ogni anno la prima domenica di febbraio, è stato rinviato amarzo a motivo della grande nevicata che ha colpito tutta la Romagna,il Cesenate in particolare.

 Voluta dal Movimento e dal Centro di aiuto alla vita, la serata è statapromossa dalla Diocesi e dalla Fondazione del Sacro Cuore di Cesena.“Canti, parole e musiche”, sotto l'attenta regia del poeta GianfrancoLauretano.Gli studenti di terza media hanno arricchito l'appuntamento con ledomande tipiche degli adolescenti, soprattutto a commento dellepoesie di Giacomo Leopardi e Giovanni Pascoli. Perché vivere? Perchémorire? Che senso ha il dolore? Perché ci si innamora se tutto devefinire? Perché soffrire? Domande risuonate molto forti nel foltopubblico che ha sottolineato con numerosi applausi il messaggio disperanza proveniente dal palco.Il coro diretto da Chiara Rocculi ha proposto numerosi canti. Di grande

coinvolgimento ogni esecuzione, da Holy mother di Eric Clapton alla famosissimaGracias a la vida che da generazioni sicanta nei campi scuola, fino a Meravigliosodei Negroamaro, ripetuto in un bis finaleche ha coinvolto in un'unica voce tutti i

presenti. Sarebbero da citare uno a uno isolisti che con le loro voci hanno fattorivivere intense emozioni sulle note dibrani ripetuti negli anni, ma sempre attualinei contenuti e nella musica.Il quindicenne pianista Tommaso Acerbi(cfr. pag 13) ha sbalordito tutti con due esecuzioni chehanno incantato. E poi le voci recitanti degli studentidelle medie e del liceo del Sacro cuore, a riproporrebrani che hanno tentato di rispondere alla domandapresente nel cuore di ogni persona: perché sono almondo? Per chi sono qui ad affannarmi ogni giorno?“Vivere o morire?”, è la domanda che il giocatore dicalcio Stefano Borgonovo, ammalato si Sla, si è sentitoporre. “ Non è un quiz – è riportato nel libretto dellaserata che contiene un brano del centravanti ex delMilan e della Fiorentina –. Nessuno ti può aiutare,soprattutto devi rispondere in fretta. E la testa che rischia di scoppiare, mentre elabora la decisione più

 Villaggio globaledi Ernesto Diaco

FIGLI DI UN UTEROTECNOLOGICO

“Viaggio in Italia. Alla ricerca

dell’identitàperduta” è il titolodi una recenteindagine,promossaall’interno di unprogetto di IntesaSan Paolo e da cui è scaturito un volumefresco di stampa. Fra i diversi curatori c’èanche lo psicoanalista Luigi Zoja, autore diun piccolo saggio di grande fortuna: “Lamorte del prossimo” (Einaudi 2009). Oggettodel nuovo studio è la odierna psicologia deigiovani, quella cultura della nuovagenerazione che, si legge, “è trasmessa dainuovi mezzi comunicativi, ma è anchecausata da essi”.Zoja parte dalla centralità tecnologica nellavita dei ragazzi per spiegare i cambiamentiradicali intervenuti nella mentalità giovanile.

Più numerosi negli ultimi dieci, vent’anniche nell’intero secolo precedente. Ormai,infatti, i giovani scambiano fra loro piùparole per cellulare o tramite internet diquante se ne dicano di persona. Perfino ledinamiche dell’apprendimento passano piùfrequentemente dalla comunicazione“orizzontale” fra coetanei che da u narelazione di tipo “verticale” con qualcheadulto. Se per questi ultimi i mezzitecnologici sono strumenti da imparare ausare, i giovani non hanno semplicementecomprato degli oggetti: “sono stati educati,iniziati alla vita da essi”.Lo sconvolgimento è radicale e continuo,tanto che è difficile condurre indaginiapprofondite: quando si giunge a qualcherisultato, ammette Zoja, le condizioni sonogià cambiate. Una cosa però è certa: i nostriragazzi “sono figli della comunicazioneelettronica almeno quanto sono figli deipropri genitori. Sono usciti da quell’uterotecnologico”. Una gestazione che ne ha f attoun popolo in gran parte conformista epassivo, ma in realtà non più di quanto losiano gli adulti che li hanno cresciuti. Anzi,“la porzione dei temperamenti critici sultotale dei ventenni – riconosce lopsicoterapeuta – potrebbe essere superiore aquella della generazione degli anni Settanta”.Un punto debole però ce l’hanno. Restandoin gran parte chiusi in casa e radunandosisolo in modo virtuale, ai giovani manca lapercezione della propria realtà e quindidifficilmente si sentono “massa critica”. Glistili di vita alimentati dalla vita digitale nonspengono il senso critico e la creatività, maprevalgono i temperamenti introversi eindividualizzanti, così da nascondere quantosiano numerosi e quanti punti di vistaoriginali abbiano da offrire.

Non è la sola debolezza. Rispetto al passato,la piramide si è rovesciata: la base pronta ainnovare si è espansa orizzontalmente confacilità, grazie alla tecnologia. Ma gli effettinon si vedono perché quello che manca,conclude Zoja, è “la élite e i soggetti che laguidino”.

difficile di sempre. Per un istante direi che mi sonocommosso. E poi Chantal. E poi i miei figli. Ero marito e padre, nessuno dei due poteva essere così codardo dascappare. Certo che voglio andare avanti. La domandain fondo era stupida. Chiedendo gli occhi, a fondo, hodetto di sì. Li ho tenuti ben stretti. Mi sonoaddormentato. Felice”.“Essere uomo è essere amato da Dio”: sono parole diBenedetto XVI, perché è Lui che ci ha voluti e per noiha pensato a un disegno che ci realizza appieno. A noitocca solo la risposta a questa chiamata che è posta finda principio. Davvero, allora, “grazie alla vita che miha dato tanto”. (738)

GIOVEDÌ 8 MARZO, CHIESA DI SANT’AGOSTINO (CESENA):OMBRETTA STERNINI, PRESIDE DELLE SCUOLE DEL SACRO CUOREDAVANTI AL CORO DEGLI STUDENTI DELLE MEDIE E DEL LICEO FSC

i svolgerà a Genova il 17 marzo ladiciassettesima edizione della“Giornata della memoria edell’impegno in ricordo delle

vittime delle mafie”, promossadall’associazione Libera e da Avvisopubblico per ricordare tutte le vittimeinnocenti delle mafie e rinnovare nelloro nome il loro impegno di contrastoalla criminalità organizzata. “GenovaPorta d’Europa” è lo slogan cheaccompagnerà la giornata, durante laquale si incontreranno nel capoluogoligure oltre 500 familiari (italiani estranieri) delle vittime delle mafie inrappresentanza di un coordinamento dioltre 5mila familiari. Parteciperannorappresentanti delle ong provenienti dacirca 30 Paesi europei e dall’AmericaLatina. La giornata tradizionalmente sisvolge ogni anno, il 21 marzo, primogiorno di primavera, ma quest’anno èanticipata a sabato 17 marzo per favorirela massima partecipazione di quantiarriveranno da ogni parte d’Italia. Sonocentinaia i bus, che arriveranno aGenova da tutt’Italia, due treni specialidalla regione, uno da Ventimiglia e unoda La Spezia.

Due giorni per non dimenticare. Lamemoria e l’impegno saranno giàprotagonisti nella capitale ligure apartire dal pomeriggio del 16 marzo conl’incontro tra i familiari delle vittimedelle mafie, presso il teatro Carlo Felice,

e la veglia ecumenica nella cattedrale diSan Lorenzo, presieduta dal card. AngeloBagnasco, arcivescovo di Genova epresidente della Conferenza episcopaleitaliana. Il 17 marzo appuntamento con

la marcia, con partenzada piazza della Vittoria earrivo nell’area del Porto

 Antico. Qui sarà allestitoun palco dove sarannoletti gli oltre 900 nomi divittime delle mafie,semplici cittadini,

magistrati, giornalisti, appartenenti alleforze dell’ordine, sacerdoti,imprenditori, sindacalisti, esponentipolitici e amministratori locali morti permano delle mafie solo perché, con rigoree coerenza, hanno compiuto il lorodovere. Nel pomeriggio si svolgerannodieci seminari tematici dalla corruzioneal gioco d’azzardo, dall’intreccio mafia epolitica alle ecomafie, dall’educazione aibeni confiscati, dall’informazione allezoomafie. Sono previsti tre spettacoliteatrali. Inoltre, il passaggio verso ilfuturo, nel segno della memoria dellevittime innocenti, sarà rappresentatodalla “Porta d’Europa”, un’installazioneallestita all’arrivo del corteo con i lavorirealizzati da scuole e gruppi inpreparazione al 17 marzo.

Impegno e responsabilità. Quella del 17marzo a Genova sarà una giornata cheandrà oltre la “retorica” e chetestimonierà “l’impegno e laresponsabilità” di tutti, “365 giornil’anno”, ha chiarito don Luigi Ciotti,presidente di Libera. Per dire no allacriminalità organizzata, “saranno in tantia marciare e a dire da che parte sta unaparte dell’Italia”. Secondo don Ciotti, ilgiro d’affari dell’illegalità in Italia, “dallamafia al riciclaggio, dalla corruzionepubblica all’evasione, si attesta attornoai 500-600 miliardi di euro l’anno”. “Allapolitica chiediamo di fare la sua parte -ha aggiunto il presidente di Libera - ma

anche noi dobbiamo fare la nostra eassumerci tutti di più le nostreresponsabilità”. Le mafie, ormai, nonsono più un problema solo per il SudItalia: “Le mafie al Nord - ha evidenziato

S

LOTTA ALLA MAFIAA Genova il 17 marzola diciassettesima edizionedella “Giornatadella memoria

e dell’impegno in ricordodelle vittimedelle mafie”

 Appuntamentoche va oltre

la retorica

don Ciotti - non sono una novità, ci sonoda oltre cinquant’anni. Certo, la loropresenza nel tempo è cambiata e serve

vigilare e prestare maggiore attenzione,nei singoli contesti”. Anche in Liguria cisono decine di inchieste e due comunicommissariati per mafia: dunque, “lemafie hanno inquinato quei territori, eandiamo lì per dire che non possiamofare finta di niente”. Anche per NandoDella Chiesa, presidente onorario diLibera, “è il Nord ormai la vera terra diconquista delle mafie, la vera posta ingioco se si vuole rovesciare la strategiadei clan”.

 Amore e attenzione. “Andiamo a Genovail 17 marzo - ha spiegato don Ciotti -perché è importante ’presidiare’idealmente, con la nostra responsabilitàdi cittadini, ogni angolo di costa e ognitratto di mare: quel Mediterraneo resospesso involontario complice di alcunifra i peggiori traffici mafiosi, dalla drogaai rifiuti tossici fino agli esseri umani”.L’appuntamento di Genova vuolerilanciare il “no” alla criminalitàorganizzata e a tutte le forme diillegalità, corruzione e ingiustizia socialeche la favoriscono, “perché quellabellissima città e con lei l’intero Paesesia davvero una degna ’porta d’Europa’aperta alle speranze e ai diritti dellepersone, chiusa alle mafie, ai loricomplici e a tutti gli abusi”, ha auspicato.“Il contributo che Libera intende darecon la sua presenza nazionale saràdunque come un atto di attenzione e diamore” verso la Liguria, ha rimarcatoDalla Chiesa. “Un atto di attenzione e diamore tanto più dovuto - ha proseguito -dopo la prova terribile delle alluvioniautunnali, che hanno suscitato in tuttaItalia un moto spontaneo di solidarietà

verso Genova e verso la Liguria”. “Che laprimavera arrivi e faccia sbocciare unanuova coscienza collettiva contro lamafia. Che lo faccia ovunque, partendoda Genova”, è l’augurio di Dalla Chiesa.

NELLA FOTO (ARCHIVIO SIR), UN’IMMAGINEDI UNA PRECEDENTE MANIFESTAZIONECONTRO LA MAFIA

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Giovedì 15 marzo 201212 Cesena

ala convegni della nuova sedeConfartigianato di via Alpiaffollata per il convegno"L’Autotrasporto merci dopo il

recente fermo e l’emergenza neve:bilancio, riflessioni, proposte eprospettive" in cui si è parlato anche deirecenti provvedimenti approvati per ilsettore (risorse, rimborso accise,calendario divieti, semplificazioni peraccesso alla professione, controlli sucosti minimi).

S

Trasporto, emergenzae poca lungimiranza

Domenica scorsa un convegno organizzato dalla Confartigianato

"La situazione del settore è critica - haosservato il presidente diConfartigianato Trasporti Cesena ValerioCangini -. Molti dei 1400autotrasportatori della Provincia di Forlì-Cesena sono in seria difficoltà per lacarenza di lavoro e per i costi in continuacrescita, che non permettono alleaziende di stare sul mercato e di potererogare i servizi di trasporto in questedifficilissime condizioni. Nel settoreperdura una seria crisi strutturale del

settore, in un Paese dove le merciviaggiano ancora su gomma per oltre il90%. Il problema più serio sono i viaggial limite del sottocosto imposti dallacommittenza che non solo mietonovittime sul numero delle imprese diautotrasporto: nella sola Provincia diForlì-Cesena le imprese sono diminuite

nel 2010 quasi del 12% da 1559 a 1493"."La decisione di ConfartigianatoTrasporti e altre organizzazioni disospendere il fermo - ha dal canto suomesso in rilievo il presidente nazionaleFrancesco Del Boca - è stata motivatadagli impegni assunti in Parlamento neiconfronti della nostra categoria dalministro dello Sviluppo economico e deitrasporti. Impegni che, per quantoriguarda le risorse concesse a sostegnodelle aziende pari a 400 milioni, ladisciplina sui costi per la sicurezza e irimborsi almeno trimestrali delle accisedel gasolio con l’elevazione del tetto finoa 250mila euro per azienda, sono statitradotti in un recente decreto"."Anche le modifiche - ha concluso - perl’accesso alla professione per vettori inattività oltre 10 anni, e la modificasostanziale del calendario dei divieti dicircolazione per eliminare circa 30 giornidi divieti, definiti da un’altra norma sonorisultati importanti per l’autotrasporto dimerci. La mobilitazione di Unatras, a cuifa capo anche Confartigianato Trasporti,rimane dunque sospesa e non revocata,in attesa del completo recepimento deiprovvedimenti che dovranno esseretrasformati in decreti dal Governo".

San Rocco in festa

Festa grande domenica prossima, durante lamessa delle 11,30, per la comunitàparrocchiale di San Rocco nell’Oltresavio chea memoria dei primi 50 anni di sacerdozio didon Bruno Benini che a San Rocco è da sempreafettuosamente legato. La ricorrenza viene

ricordata nell’ambito della esta dellaamiglia.Vi è nato 76 anni a, ha requentato laparrocchia durante gli anni del seminariominore e anche durante le vacanze estivedegli anni di teologia vissuti a Roma, allievodel Seminario Romano, requentando lapontificia università del Laterano. Risalgono aquegli anni le amicizie che hanno il nomeinserito nelle prime pagine dell’AnnuarioPontificio.Si riconduce a quella esperienza romana lasua passione per le letterature europee, le cuiopere spesso legge nelle lingue originali eancor più per la teologia dei Padri e degliautori contemporanei che rimangono adisposizione degli amici (anche laici) bencollocati negli scafali della sua biblioteca.I seminari da lui requentati, e da lui serviticome insegnante e la sua amiglia, nelrattempo allargata con il matrimonio deiratelli, sono lietamente responsabili dellasua ormazione sacerdotale, ma ancora più leesperienze pastorali condivise comecappellano nelle parrocchie di San Pietro eSan Rocco, come insegnante di religione nellescuole medie superiori, collaborando alloraper il sorgere a Cesena di GioventùStudentesca (poi Comunione e Liberazione)nel Centro opere cattoliche di Palazzo Ghini.Riattraversato il fiume Savio, per alcunidecenni ha svolto il suo ministero di parroco aSan Rocco, nella nuova chiesa e complesso diopere parrocchiali atto sorgere nel secondodopoguerra da don Primo Ricci e don PinoMontalti, chiesa che poi don Bruno haabbellito e aggiornato secondo i criteri dellaRiorma liturgica.Quando nel 2008, per ragioni di salute haconsegnato il testimone a don Paolo Pasolini(già suo cappellano), tutta la comunità

parrocchiale è rimasta ammirata dal suo gestoche lo ha invitato a rimanere ospite nellacanonica, risparmiandogli così un aticosotrasloco, continuando così a prestare buoniservizi in chiesa e nelle attività pastorali,condivisi con il servizio giornaliero comerettore nella chiesa santuario del Sufragio.Dopo la messa, la esta prosegue con il pranzocomunitario.

Pa

A fine mese Cesena Fieraospita Agrofer, la rassegnasulle Fer (Fonti energeticherinnovabili) e il riutilizzo,con una particolarespecializzazione verso con

l’agroindustria. Larassegna si tiene venerdì

30, sabato 31 marzo e domenica 1 aprile (ore 9-19), allo scopo di dimostrare, divulgare e farconoscere, in un solo grande spazio leopportunità su cui far crescere la "quota" delle

Fer nella produzione di energia, lo sviluppodella coltura della sostenibilità ambientale(partendo dal risparmio energetico e dalriutilizzo). L’ingresso è gratuito.L’edizione 2012 di Agrofer è strutturata in unaparte espositiva ed in una parte in cui si sono

ricavati spazi per laboratori didattici e pratici(venerdì e sabato mattina per elementari emedie, sabato e domenica altri laboratoriaperti a tutti).Inoltre, Alimos, in collaborazione con leFattorie Didattiche della provincia di Forlì-

Cesena, ha preparato una serie di animazioni-laboratori definiti "EnergicaMente" rivolti atutte le famiglie per far compiere esperienzeche le avvicini al consumo responsabile e al"non spreco", primo passo per il risparmioenergetico. Ad esempio, sabato mattina si

costruiranno piccoli e grandi spaventapasseri,nel pomeriggio attraverso il recupero creativodi imballaggi si costruiranno oggetti utili, finoagli spettacoli di domenica pomeriggio in cui"reciteranno" i burattini costruiti conmateriale di riciclo.

 Agrofer A fine mesea Cesena Fierala rassegnasulle energie

Sono passati quasi 700 anni da quando l’abateOndedeo di Montereale cedeva al vescovo di CesenaGiovanni delle Camminate la pieve di santa Maria inMontereale con il piccolo monastero annesso e acevatraserire la statua della Madonna, qui venerata,nella basilica del Monte. E così gli abitanti diMontereale vollero una copia della statua, identicaper grandezza e attezze. Ricordando questi atti, eriacendosi a un’antica tradizione, i parrocchiani di

Montereale stanno riproponendo un gesto didevozione che si concretizzerà domenica 25 marzoalle 16 con una processione dalla chiesa all’antico

monastero di Montereale.La statua della Madonna sarà portata in processione:si tratta di un’opera a stucco, alta quasi due metri conpieghe eleganti dell’abito e del manto."Siamo molto legati alla devozione alla Madonna -spiega Sabrina Capelli, residente di Montereale - e perquesto abbiamo deciso di riproporre la processione.Sarà anche l’occasione per recarsi all’anticomonastero che rientra in una proprietà privata.

Invitiamo a partecipare non solo i residenti dellazona, ma tutti coloro che colgono nella processioneun gesto di ringraziamento alla Madonna".

Montereale

CESENA, I BLOCCHI DEI TIRDEL GENNAIO SCORSO

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Giovedì 15 marzo 2012 13Cesena

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La Commedia

Mercoledì 7 marzo, Sala Lignea dellaBiblioteca Malatestiana, probabilmente illuogo più suggestivo a Cesena perpresentare un libro, elegante, raccolta,proumo di storia dagli antichi armadi. Alle17 c’è un incontro promosso dalla Società

Dante Alighieri. Protagonisti due volumidella Commedia, prima e seconda parte diun progetto sostenuto dalla FondazioneCassa dei Risparmi di Forlì. A parlare delsommo poeta e della sua vitalità nellacultura contemporanea è Paolo Turroni,insegnante al Liceo Classico. Ma si parlaanche di pittura, con il pro. Mirko Orioli.Che prima compie un excursus sui piùamosi illustratori della Divina Commedia -da Botticelli, a Doré, a Blake - poi mostra ecommenta il lavoro dei pittori orlivesiRoberto Casadio e Mario Di Cicco. Casadioha illustrato l’Inerno: come su unpalcoscenico si squaderna davanti ainostri occhi il dolore dei dannati, cheurlano i loro tormenti nella cira stilisticadi una realismo espressionista atto ditocchi lievi ma grafanti. Di Cicco si ècimentato con il Purgatorio, la più umanadelle tre cantiche. E lo ha atto in costanteequilibrio ra dato sensibile e allegoria,producendo immagini ricche di colore eche hanno la preziosità di un taroccotardogotico. Da rilevare come entrambi gliartisti abbiano rispettato il testo, senzamai scadere nella mera didascalia edevitando le secche del già visto.Concludono la serata gli interventi diAndrea Brigliadori, curatore del progetto,e di Pantaleo Palmieri, commentatore dialcuni canti di Inerno e Purgatorio nei duebei volumi editi dal Ponte Vecchio. Occorreattendere la fine dell’anno per il volumededicato al Paradiso.

Filippo Panzavolta

La Fotonotizia | Nonna di 104 anni 

Nonna Tina Pistocchi ha compiuto 104 anni. Socia da tempo immemorabile dellaCroce Bianca, è stata festeggiata l’8 marzo nella sede dell’associazione. Inprecedenza la signora Tina aveva ricevuto la visita del vescovo Douglas Regattieri.Nella foto (di Antonio Giangrasso) nonna Tina con il sindaco Paolo Lucchi; dietro, asinistra, si nota il parroco del Duomo, don Giordano Amati.

La Fotonotizia | Teleriscaldamento

Un nuovo importante tassello è stato posto nello sviluppo del teleriscaldamento aCesena, che favorisce l’efficienza nel produrre il calore riducendo i consumi. Con lamessa a regime dell’Energy House del Polo Bufalini, inaugurata la scorsa settimana(nella foto Mauro Armuzzi) si completa la prima fase del ‘Progetto Teleriscaldamento’,oggetto di un accordo fra Amministrazione Comunale e Hera, che vede servite o servibilile zone principali della città. Nella foto, don Virgilio Guidi benedice l’opera e le persone.

Tommaso Acerbi,

talento del pianofortel pianoforte è la sua passione daotto anni. E lui di anni ne hapoco più di 15. Stiamo parlandodi Tommaso Acerbi, giovane

cesenate, quarto di cinque figli, che lascorsa settimana ha stupito tutti ipresenti al concerto di Sant’Agostino,organizzato dal Centro di aiuto allavita e dalla Fondazione Sacro Cuore."Ho iniziato a studiare musica alCorelli di Cesena - afferma Tommaso- per poi passare al Conservatorio diRavenna. Allo stato attuale studioanche all’Accademia internazionale

di Imola. E’ un grosso impegno cheassorbe la maggior parte delle miegiornate, ma allo stesso tempo è unapassione e un divertimento".Non mancano i sacrifici, raccontaTommaso, "soprattutto per conciliarela scuola (frequenta il Liceo dellacomunicazione) alla musica.Comunque, a differenza di molti mieicoetanei, a me la play station nonpiace e il tempo che i miei coetaneidedicano ai videogiochi io lo spendoper il pianoforte. L’informatica mipiace, ma solo per comunicare con gli

I

amici oppure per cercare gli spartiti".Il giovane pianista parteciparegolarmente a concorsi e gare dilivello nazionale e ne ha vinti tanti.

"Ricordo in particolare quelli di Arezzo e di Piove di Sacco, dovec’erano concorrenti davvero bravi e lasoddisfazione è stata doppia. Allostesso modo ricordo consoddisfazione concerti tenuti conorchestre, in particolare a Ravenna".Studiare pianoforte non significa solostare seduti davanti alla tastiera. Visono anche molte materiepropedeutiche, come la storia dellamusica, che devono essere affrontatecon il medesimo impegno."Lo studio del pianoforte - continua -

porta anche a crearsi una tecnicapropria la quale deve fondare susolide basi. Ecco perché èindispensabile studiare molto. Per

questo motivo dedico non meno diquattro ore al giorno al pianoforte. A volte anche di più, quando gliimpegni del Liceo me lopermettono".E se si chiede a Tommaso chi sia ilsuo compositore preferito, rispondeche adora suonare Rachmaninoff,così come Mozart e Beethoven."Studiare significa superare ognivolta un proprio limite - concludeTommaso - e questo è lo stimolo cheho ogni giorno".

Cristiano Riciputi

Studia 4 ore al giornoe frequentail Conservatoriodi Ravennae l’Accademia di Imola

Ha 15 anni e partecipa a molti concorsi

 TOMMASO ACERBI

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Giovedì 15 marzo 201214 Cesena

Dottorati di ricerca

Ecco 40 borse di studiouaranta borse per dottoratidi ricerca sono statifinanziati dalla RegioneEmilia Romagna con risorse

del Fondo sociale europeo eattraverso il Consorzio Spinner.Undici sono i progetti selezionati,presentati dagli Atenei regionali incollaborazione tra loro, cheriguardano soprattutto ambitiscientifici, dalle nanotecnologie ai materiali compositiintelligenti, e prevedono la realizzazione di 38 dottorati diricerca, con un finanziamento di 1 milione e 846 milaeuro, pari a 48.600 euro per ciascuna borsa di dottorato.

Due delle 40 borse di ricerca sono dedicate alla memoriadi Paola Manzini, l’assessore regionale alla Scuola e allaformazione prematuramente scomparsa nel 2009. Gliatenei hanno già pubblicato i bandi e selezionato idottorandi che lavoreranno per tre anni ai progetti, fino al31 dicembre 2014.

Progetti in rete"La grande forza di quest’azione regionale sta nella sceltadi finanziare progetti di dottorato in rete tra gli Ateneipresenti sul nostro territorio - commenta Paolo Bonaretti,presidente del Consorzio Spinner -."Una scelta che vuolesupportare la crescita della nostra regione, attraversol’innovazione generata dall’intelligenza e dai giovani

Q

talenti". "Attualmente - aggiunge - la percentuale di spesaper la ricerca in Emilia Romagna è pari all’1,33 per centodel Pil, superiore anche se di poco alla media nazionaleferma all’1,23 per cento, ma ancora molto distante dagli

obiettivi europei (3 per cento). L’obiettivo che ci siamodati è quello di aumentare di un miliardo di euro il costodel lavoro di alta qualità, impegnato in ricerca einnovazione, pari alla creazione, nelle nostre imprese, di20 mila nuovi talenti". Sui criteri di valutazione Bonarettiprecisa che "sono stati la qualità del progetto di ricerca, laqualità del progetto formativo per i beneficiari, il livello dicoinvolgimento delle sedi universitarie e l’impatto e laricaduta sul territorio sulla base degli indirizzi e degliobiettivi contenuti nel Piano territoriale regionale" aguidare la scelta della Commissione. Le tematiche su cuilavoreranno i 40 dottorandi che riceveranno la borsa diSpinner 2013 "vanno dallo studio di nuovi modelli perprogettare il costruito ai nuovi materiali, alle tecnologie

per salute, ai nuovi misuratori del benessere deicittadini".

Due borse di ricerca 

In accordo con la Fondazione Marco Biagi, Spinner 2013ha finanziato altre due borse di ricerca per altrettantipercorsi di dottorato, dedicati alla memoria di PaolaManzini. Un progetto analizzerà gli indicatori dibenessere collettivo con un approccio trasversale agliambiti di psicologia, sociologia, filosofia ed economia,mentre il secondo studierà l’evoluzione delle professionie degli ordini in correlazione allo sviluppo del territorio."Un passo che offre un contributo notevole alla ricercascientifica e rafforza il rapporto fra territorio e ricerca e fraterritorio e Università, oltre a dare ai giovani dottoranditre anni di studio di alta qualità", afferma Paola ReggianiGelmini, direttore della Fondazione Marco Biagi.

Lucia Truzzi

Undici progetti presentati dagli atenei regionali

Quasi due milioni di europer finanziare la ricerca in materiescientifiche. Due borse sonodedicate alla memoriadi Paola Manzini

Torna la tradizionale serie di inizia-tive per maturandi proposto a tuttigli studenti dell’ultimo anno dellesuperiori e agli insegnanti dal Cen-tro culturale "Campo della Stella",in collaborazione con la Banca diCesena.Il ciclo, giunto ormai alla trenta-quattresima edizione, sarà incen-trato quest’anno sulla tematica del-la crisi che attraversa drammatica-mente il nostro tempo, su cui i gio-vani saranno chiamati a riflettere

nel concorso saggistico conclusivo,che premierà tre studenti, i quali,oltre a un premio in denaro, riceve-ranno la gratificazione della pub-blicazione sul quaderno degli atti.Quest’anno per il tema unificante"Dentro la crisi: generazioni a con-

fronto" saranno presentati due filmal Cinema Astra: mercoledì 14 mar-zo "Scialla" dell’italiano FrancescoBruni e lunedì 2 aprile "Miracolo aLe Havre " del finlandese Aki Kau-rismäki.  Ad essi si accompagneranno leconferenze storico letterarie, voltead approfondire l’argomento al-l’interno di nodi centrali del pro-gramma di maturità. Si cominciamartedì 20 marzo con lo storico  Andrea Caspani che nella Sala

"Cacciaguerra" alle 15 parlerà di"150 anni di storia: le speranze, lecrisi e l’energia di un popolo", perpoi proseguire con il critico lettera-rio Roberto Filippetti che venerdì30 marzo, in occasione del cente-nario pascoliano interverrà su

"1912-2012. Giovanni Pascoli:l’apertura stupita sul Mistero e lacrisi fra ’800 e ’900" e concluderecon la lezione dell’italianista An-drea Battistini dell’Università diBologna su "La crisi del personag-gio nei romanzi di Pirandello e Sve-vo".  A fine maggio il momento dellapremiazione degli studenti che sisono distinti, della classe che hapartecipato in maniera più signifi-cativa e degli Istituti che li hanno

espressi sarà come sempre l’occa-sione di una mattinata in cui si rac-coglieranno i frutti della propostache negli anni si rinnova e di un fe-stoso augurio per la maturità, cheha sempre premiato con il massi-mo dei voti i vincitori.

Quest’anno gli incontri promossi dal Campo della stella saranno sul tema della crisi

 Affrontare l’esame di maturità senza paura

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 ANNIVERSARIO

19/03/2006 - 19/03/2012

Nel sesto anniversario

della morte di

 ANGELINA BIANCHI

(Irma) vedova Romboli

i figli Cesarina, Giancarlo

e Idarella

la ricordano

con immutato affetto

Una messa di suffragio

sarà celebrata nella chiesa

di San Carlo martedì 20marzo alle 20

CENTO ANNI 

 Tanti parenti e amici,

e in particolare le famiglie

delle figlie Laura e Mirva,

si ritroveranno domenica

18 marzo alle 16,30

per festeggiare

i 100 anni di mamma

Lina Maltoni,

nella sala parrocchiale

di Ponte Pietra

di Cesena

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Giovedì 15 marzo 2012 15Cesenatico

DragaggioSono terminati i lavori di preparazione aldragaggio del Portocanale.Un’imbarcazione della società "Menela Comsrl" ha efettuato i rilievi sul ondale.Considerate le analisi chimiche condotte suicampioni prelevati e i riscontri

granulometrici atti sulla sabbia darimuovere dai banchi sommersi, cheostruiscono il porto, si è deciso che quellostesso sedime, quella stessa sabbia, saràutilizzata per il ripascimento delle spiagge.Dopo essere stata ripescata dal ondale e

caricata su di un pontone, verrà trasportatae rilasciata di nuovo in acqua, a pochecentinaia di metri della riva del mare.Saranno poi le correnti marine a occuparsidella dispersione e del rideposito delmateriale, stavolta sulla linea dellabattigia, in prossimità della spiaggia dellecolonie di Ponente. In tal modo si riducono,e di tanto, gli alti costi del dragaggio e dellosmaltimento della sabbia in discarica e chefinora avevano tenuto ermo, al palo, permesi l’operazione. Il dragaggio consentiràdi ripristinare adeguata batimetria eproondità del ondale onde permetterel’ingresso e l’uscita delle barche da porto intutta sicurezza.

Antonio Lombardi

nato un nuovo protocollod’intesa atto a programmareinserimenti lavorativi in borsalavoro per persone in

difficoltà abitanti a Cesenatico. Ilprogetto vede la collaborazione diComune e dirigenza, Provincia,Prefettura e organizzazioni sindacalied è finalizzato a favorire l’autonomiaeconomica di persone colpite dallacrisi e in carico ai servizi sociali delComune di Cesenatico.

È

Lavori utili alla cittàa favore dei disoccupati

Previsto un massimo di cento ore al mese a 3,5 euro l’ora

Con i 30mila euro stanziati, sarannocoinvolte 20-25 persone: persone maiconosciute prima, avvicinatesi acausa della crisi ai servizi sociali escelte attraverso l’investigazione diquesti ultimi, non con graduatorie oavvisi pubblici. Le persone sarannoselezionate fra i disoccupati di lungadurata con minori o soggetti adulti acarico; giovani a rischio o incondizioni di vulnerabilità; adultientro i 65 anni non autosufficienti,

soli o in grave difficoltà economica.La durata dei singoli progetti sarà dinon più di 100 ore mensili per unmassimo di quattro mesi; i soggetti

riceveranno 3,5 euro l’ora, svolgendoservizi di pubblica utilità giàindividuati dall’Amministrazionecesenaticense.La borsa lavoro è un sussidioeconomico e un contributoterapeutico, un modo per "daredignità e lavoro, con l’opportunità diguadagnarsi il contributo", hasottolineato il prefetto Angelo Trovatoin conferenza stampa. Nella stessaoccasione, il sindaco di CesenaticoRoberto Buda ha sottolineato come "avolte i fondi dei comuni per lepersone in difficoltà sono dati inmaniera assistenziale, mentre inquesto caso si vuole dare la possibilitàdi mantenere il contatto con lasocietà". Anche il presidente dellaProvincia di Forlì-Cesena Massimo

Bulbi ha rimarcato lo scopodell’iniziativa: "far sentire la personaattiva e parte del sistema e marginarei danni della crisi".L’auspicio è estendere ulteriormentel’azione, portando avanti questaproficua sinergia fra le forze incampo. In particolare, lapreoccupazione degli operatorisociali riguarda l’inserimento e ilreinserimento lavorativo, che sitrasforma in disagio drammaticosoprattutto per gli over-50.

Claudia Coppari

Cacciatori abilitati alle uova di gabbiani:anche quest’anno saranno alle prese coitetti scelti per fare il nido. E’ necessariospazzare via e renderne infeconde le uo-va prima che i gabbiani reali (chiamaticosì appunto, perché i giganti nella fa-miglia dei Laridi), si mettano a covarle.L’intento è evitare la schiusa, quindi ilproliferare e il moltiplicarsi di quei gab-biani che hanno preso dimora alla som-mità di tetti, in cima a palazzi, condo-mini, terrazze. Ove questi smisurati evocianti pennuti, predatori di tutto, do-

po aver lasciato gli spazi acquei e le la-gune, hanno preso l’abitudine di nidifi-care sconfinando sopra "la testa" e le ca-se dell’uomo.Le lamentele di condomini e inquilinifioccano, comprese, a tratti, quelle ab-bozzate dei turisti svegliati dai garruli ri-

chiami di questi uccelli ancora "classifi-cati" come marini ma che, in realtà, so-no sempre più cittadini. A Cesenatico siè corsi ai ripari sulla scorta delle indica-zioni ricevute dall’Ufficio Pianificazio-ne Faunistica della Provincia. Cosicchéil Dipartimento di Sanità pubblica del-l’Azienda Usl, e il Centro Ricerche Mari-ne, proseguiranno ancora nel 2012 losviluppo operativo del Piano sperimen-tale di controllo della popolazione delgabbiano reale (Larus michahellis ).Tuttavia, le indicazioni emerse dal grup-

po di lavoro hanno portato a restringe-re il campo di intervento esclusivamen-te a nidi privi di piccoli o contenenti so-lo uova, escludendo pertanto la possi-bilità di rimozione a posteriori. Per cuioccorre intervenire in modo precoce eprima della nidificazione vera e propria.

Se i cittadini saranno più precoci deigabbiani non avranno più uova sui tet-ti. Il servizio di rimozione dei nidi ondeevitare il fenomeno invasivo del Gab-biano reale nell’area urbana di Cesena-tico, e svolto nel rispetto di quanto pre-visto dalla legge nazionale, dovrà avve-nire esclusivamente ad opera dei perso-nale abilitato dalla Provincia e seguendole indicazioni ricevute dall’Ufficio Fau-na e da parte di Ispra. L’iniziativa saràattivata dietro richiesta dei cittadiniproprietari o locatari dei palazzi. La pre-

stazione d’opera "antinidi" costa tra i 50e i 150 euro. I "cacciatori di nidi" a cui ri-volgersi sono Ad Novas Garden Cesena-tico (Gianni Maltoni: 348/6561743), Lu-ca Grillandi (339/8231670), Radis Ra-venna (Damiano Visani: 329.0523398).

  Antonio Lombardi

Lament eleI "reali" causano danni ai tetti e disturbano la quiete

pubblica. Se disturbati, possono essere aggressivi

Guerra ai "gabbianoni" e alle loro uova

Strade dissestate: il ciclismo col fiato sospesoGli organizzatori di Nove Colli e Memorial Pantani sono fiduciosi sulla sistemazione degli asfalti da realizzare in tempi brevi

Due corse col fiato sospeso. La Nove Colli eil Memorial Marco Pantani, le due più

importanti manifestazioni ciclistiche che siorganizzano nel territorio, sono a rischio.Lo comunica il presidente della Provinciadi Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, il quale hascritto al presidente della Fausto Coppi,

 Alessandro Spada, al presidente delPanathlon Club Cesena, Dionigio Dionigi,ed alle associazioni di categoria.Le nevicate straordinarie di febbraio hannocausato danni ingenti, anche sulle strade.

Bulbi ha chiesto aiuti al Governo, perché gli enti locali non hanno le risorse perfar fronte alle emergenze. Tuttavia non sono arrivate risposte e questoimpedisce di seguire gli interventi di manutenzione dei manti stradali.Ovunque ci sono buche, fessurazioni e abrasioni dell’asfalto, causate dalghiaccio e dal sale sparso per garantire la sicurezza. Per questo sono a rischio la"Nove Colli" e il "Memorial Marco Pantani", la cui cancellazionecomporterebbe gravi conseguenze in termini di immagine e di economia.

Per gli appassionati di turismo, ma ancheper gli imprenditori, albergatori in primis,

è una doccia fredda. E le reazioni non sonomancate: "Le difficoltà ci sono - diceDionigi -, e siamo preoccupati, tuttavia ilMemorial Marco Pantani è in calendario il15 settembre e quindi per quanto ciriguarda c’è tempo per intervenire.Personalmente ho contattato il direttoretecnico della corsa, Adriano Micci del GSEmilia, con il quale effettueremo unsopralluogo lungo il percorso delmemorial. Soltanto constatando l’entitàesatta dei danni, potremo trarre delleconclusioni".C’è invece più urgenza per la Nove Colli, dicui si disputerà la 42esima edizione il 20maggio. A tal riguardo Alessandro Spada ècomunque fiducioso: "La gran fondo si

correrà, ma c’è da mettere mano allestrade. L’asfalto è deteriorato in più punti e

la situazione è destinata a peggiorare senon si interviene. Siamo dalla parte delpresidente Massimo Bulbi, perchériteniamo giusto tenere alta l’attenzione,visti gli ingenti danni legati all’emergenzaneve. Occorre mettere in campo unacampagna di sensibilizzazione perottenere i contributi necessari a realizzaretutti gli interventi. Siamo in strettocontatto con i tecnici ed i responsabilidella viabilità della provincia di Forlì-Cesena. Lanciare l’allarme è stato giusto,tuttavia io tengo a rincuorare ipartecipanti, per assicurare che la NoveColli si disputerà, perché nessuno potràfermarci".

Giacomo Mascellani

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Giovedì 15 marzo 201216 Valle del Rubicone

E’ morto don Maraldi

Ancora una pagina nel necrologio delpresbiterio della nostra Diocesi: nelleprime ore di lunedì scorso è spirato ilcanonico don Guido Maraldi, ospite dapochi giorni nella casa di riposo DonBaronio a Cesena.Don Guido era nato il 10 giugno 1926.La sua amiglia abitava a Calisese ed èstata per lui, nel contesto di erventeapostolato di quella parrocchia, il suoprimo seminario. Ha vissuto il suoitinerario ormativo in preparazione alministero sacerdotale nel seminariodiocesano e nei seminari regionali diFano e Bologna.E’ stato ordinato presbitero a Cesena il29 giugno 1950 dal vescovo monsignorVincenzo Gili. Le sue prime esperienzepastorali le ha vissute, fino al 1956,nella parrocchia di Madonna delle Rosededicandosi soprattutto all’assistenzaspirituale del olto gruppo di AzioneCattolica.Dal 1956 al 1959 ha avuto laresponsabilità pastorale di Casalbono,per poi andare parroco a Gualdo fino al

1983. Qui ha vissuto unlungo tempo di impegno eservizio a quella parrocchiache allora era ai confini conla diocesi di Sarsina e stava

conoscendo qualchesviluppo edilizio. Con zelo egenerosità si è prodigato,

in quel periodo, per la costruzione dellanuova chiesa dedicata alla BeataVergine di Loreto (titolo ripreso daltempio malatestiano di Montecodruzzo)afdandone il progetto all’architettoIlario Fioravanti.Nel 1983 gli viene afdata la cura dellaparrocchia di Badia di Longiano dove hacontinuato il suo ministero di buonprete, sempre contento della suavocazione, condividendo negli ultimitempi la sua casa con il suo compagno distudi don Gino Giorgi. Sono statiassistiti amorevolmente da Maria eGabriella.Venendo meno le orze, a Natale 2010 siè ritirato nella casa raterna di Calisese,

amato e assistito con aetto premurosodalla amiglia del ratello. Gradivatornare la domenica in parrocchia perconcelebrare l’eucaristia con donSteano Pasolini che gli era succedutonella responsabilità pastorale nel 2007,ed erano sempre espressioni di estosariconoscenza a lui e alla sua amigliache a malincuore, negli ultimissimitempi, con l’aggravarsi della malattiache lo aveva colpito, era stata costrettaad afdarlo alle cure dell’ospedale,sperando poi di ospitarlo con altrisacerdoti che già vi dimorano nella casadi riposo Don Baronio, ma nel rattempola morte ha sigillato con la benedizionedel Signore la sua lunga e operosagiornata terrena.Il unerale di don Guido è statocelebrato mercoledì nella pieve di San

Martino in Calisese; è stato sepolto nelcimitero di Badia.Piero Altieri

Il comitato organizzatoredelle primarie di Longiano hacomunicato che "iconcorrenti alle primarie del25 marzo prossimo perscegliere il candidato sindacodel centrosinistra sono LeliaGiulia Serra ed Ermes

Battistini".Battistini è iscritto al Pd di Gambettola, dirigel’ufcio tecnico del Comune di Gatteo ed è ilcandidato unico di Pd e "La Longiano che

vogliamo".La sfidante, l’attrice Lelia Serra, non è iscritta apartiti politici (ma avrà il sostegno di Riondazionecomunista) ed è stata assessore alla scuola e aiservizi sociali a Longiano dal 2006 al 2011.Le primarie della coalizione ormata da Pd,"Longiano che vogliamo", Sel e Riondazionecomunista, si svolgeranno domenica 25 marzo,dalle 8 alle 21. Previsti tre seggi: uno nelcapoluogo (sala Pertini), uno nelle razioni diBudrio-Badia (sala Gaber) e uno nelle razioni diPonte Ospedaletto-Crocetta (sala del Quartiere).

Per Francesco Ceccarelli, giovane assessore dellagiunta uscente: "sarebbero state più belle delleprimarie vere e competitive. Mi hanno suggerito dinon candidarmi per non intererire con le strategiedi partito. Con senso di responsabilità accio unpasso indietro e sto con Ermes Battistini".Steano Bonaccini, segretario regionale del Pd,rimarca che "il progetto comune supera le divisionidel passato e i personalismi. Quello di Ceccarellinon è un passo indietro ma sono dieci passi avantiper la coalizione".Matteo Venturi

Longiano Verso le elezioni 

Il Pd fa correre leprimarie a LeliaGiulia Serra edErmes Battistini

Si è sciolto alcuni giorni a il "Comitato Montiano IN Musica",promotore in questi anni di tantissimi eventi a Montiano. Nato nel2007, è stato ideatore in questi anni di eventi gastronomico-

musicali, unici nel loro genere, portando nel piccolo borgo migliaiadi persone. I sette soci del direttivo Paolo Belmonte, Renato Bianchi,Luca Mancini, Maurizio Francisconi, Paolo Biondi, Davide Donini conla direzione artistica dell’instancabile Guido Lucchi , si sono ritrovati

 Addio al comitato localeMontiano in Musica

per il riassunto 2011 e per rinnovare lecariche scaduto il mandato dei cinque anni.Purtroppo Lucchi, non ha più potutoaccettare il rinnovo dell’incarico, "permotivi di salute e nessuno degli altri soci siè sentito di continuare - aferma lo stesso -.E’ un immenso dispiacere uscire dalla senae come non ricordare con tantasoddisazione tutti gli eventi che oramai

erano diventati tradizione. Dal concertoall’alba del 1°Maggio con gli SwinginDaddies in ricordo all’amico GermanoMontefiori, il mare sposa la collina con

quintali di cozze in degustazione e iconcerti con Carlo Atti e Friends, il Festivaldel Karaoke, il For jou, day e il grandeconcerto di fine estate, con GuidoPistocchi"."Montiano IN Musica si ritira dalla scenamontianese, ringraziando tutti i edelissimiche ci hanno accompagnato in questa lungacamminata, le Amministrazioni comunali e

Provinciale, i collaboratori, gli sponsor e lastampa locale che ci ha preso per mano inquesta lunga cavalcata tutta d’un fiato".

Cf 

Marchetti presidentedi Nonsoloruggine

i sono svolte le votazioni per ilrinnovo dei direttivo di"Nonsoloruggine",l’associazione che raggruppa i

commercianti del centro, e non solo,di Gambettola, che ha nominatonuovo presidente Daniele Marchetti.Dopo le polemiche che hannoportato alle dimissioni delprecedente presidente, ValentinaBaldissarri seguite dal vice NadiaMuratori e da tutto il direttivo, lascorsa settimana si è arrivati allenuove nomine.Il nuovo quadro direttivo è cosìcomposto: Daniele Marchetti(presidente), Gilberto Chierici (vicepresidente), Maria Lucia Comini,Mariangela Bardi, Catia Pollini, eRenata Foschi (consiglieri), FabioPasini (tesoriere) e Davide Ricci(segretario)."Se nel 2011 gli iscrittiall’associazione erano 62 - precisaMarchetti - ad oggi sono 85 esussistono i margini per ampliareancora il numero. Questo incrementoè dovuto al fatto che l’associazione è

S

aperta a tutti i commercianti delterritorio gambettolese, compresiquelli fuori dal centro. Lo scopoprincipale che ci siamo prefissi èriuscire ad organizzare e realizzareuna decina di eventi distribuitinell’anno. Momenti di aggregazionerivolti a tutta la comunità, con novitàimportanti e protagonisti a livellonazionale, anche se il calendariopreciso degli eventi sarà ufficializzatosolo dopo l’incontro con gli Amministratori e la conferma diimportanti partnership".Saranno riconfermati alcuni eventi,promossi dal precedente direttivo,che negli anni hanno riscossoaffluenza di pubblico come la

maraffa in strada (maggio), ilmercatino serale in strada deibambini (luglio) e le luminarienatalizie (dicembre-gennaio). Tra lenovità le "Serate degli Europei dicalcio" (da un minimo di 3 a 7 in casodi finale) in piazza Foro Boario, dovesarà montato un maxi-schermo e ibar di Gambettola parteciperannocon i propri stand alla r istorazione,inoltre, a fine partita, musica con imigliori dj.Un’altra novità è rappresentata dal"Torneo di Burraco in strada", chesembra debba sostituire quello della"Scala 40 in strada", in programmasempre nel mese di maggio.

Piero Spinosi

In crescita il numerodegli associati,allargato anche aicommercianti fuoricentro

Gambettola, rinnovo delle cariche

❚❚ Incontro a Savignano

Donne in campoper l’agricoltura

La necessità di fare gruppo nel settoreagricolo fra donne con la formazione diun nuovo gruppo di lavoro per promuo-vere i prodotti locali. Questo è emerso nelconvegno "Donne in campo" tenutosi l’8marzo scorso all’azienda Biofrutta di Sa-vignano sul Rubicone. Erano presentiMara Biguzzi direttore Cia provinciale,  Antonietta Stinga progettista dell’enteDinamica della Regione Emilia Romagnache si occupa delle associazioni agricole

e una ventina di imprenditrici del terri-torio del Rubicone. "Oggi nella nostra Re-gione abbiamo un 30 per cento di azien-

scaturire un gruppo di lavoro unito perportare avanti gli obiettivi a livello terri-toriale che coinvolgano l’economia, il so-ciale e la cultura". "Sono convinta di que-sta idea - ha detto Liliana Pedrelli che haospitato nella propria azienda il conve-gno - e già da oggi potremo fissare ap-puntamenti per ritrovarci affrontando letematiche e sviluppando nuove idee sucome incentivare la produzione locale e

promuovere i prodotti di questo territo-rio".Cristina Fiuzzi

de agricole guidate da donne - ha dettoMara Biguzzi - e nel tempo sono riuscitea specializzarsi nella capacità di fare im-presa. Hanno portato idee, mercatininuovi, il progetto della vendita diretta, lefattorie didattiche, ma soprattutto hannodato un grande apporto nel sociale. So-no servizi che sino ad oggi non sono maistati riconosciuti perché molte volte la fi-gura femminile non viene rappresentata

a livello di associazioni o enti: proprio inquesto senso le donne devono insistere -ha continuato - da questo incontro deve

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Giovedì 15 marzo 2012 17Valle del Savio

PonteGiorgi

 Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichi  di novità e voglia di scoprire sapori particolari.

 Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamente secondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

tagione sciistica a due velocità,con una vistosa acceleratadovuta naturalmente allestraordinarie nevicate di

febbraio che hanno interessato tutta laRomagna. Gli operatori locali che inservizio almonte Fumaiolo disegnano cosìl’andamento della stagione invernaleche si avvia al capolinea."Dopo un inizio traballante - diceStefano Negosanti dell’associazione

S

Una stagione sciisticacon una doppia velocità

Domenica al Fumaiolo una giornata con la Papa Giovanni XXIII

sportiva Biancaneve Snowclub -caratterizzata da nevicate a singhiozzoe temperature più alte rispetto allamedia stagionale, c’è stata unaconsiderevole ripresa con le nevicatedi febbraio dalle quali stiamo ancoratraendo benefici.E’ da fine gennaio che siamopraticamente sempre aperti, con gliimpianti funzionanti anche durante lasettimana.

 Ancora c’è neve tanto che stiamo

continuando ad organizzare eventi.Uno di questi è andato in scenaproprio domenica scorsa. Una garaamatoriale di sci e snow che abbiamo

chiamato "Boarder Carnival", giuntaquest’anno alla sua IV edizione.Gli ultimi scampoli dell’invernoregalano ancora emozioni al Fumaiolo.Snow & Charity, neve e beneficenza. E’l’ultimo degli eventi che il sodalizioguidato da Negosanti ha organizzatosulle piste ancora innevate della cimaromagnola. Un’intera giornata a scopobenefico che vedrà protagonisti,domenica prossima 18 marzo, ungruppo di ragazzi della Comunità PapaGiovanni XXIII."Durante tutta la stagione invernale -continua Negosanti - abbiamo creatosvariati eventi legati allo snowboard.Coi fondi raccolti abbiamo pensato diorganizzare un’iniziativa dibeneficenza. Crediamo che lo sport, inquesto caso lo snowboard che è la

nostra passione, debba avere ancheuna funzione di solidarietà".Presi i contatti con gli operatori dellaPapa Giovanni, una ventina trabambini e ragazzi provenienti dadiverse case famiglia della Romagna,saranno ospiti del rifugio Biancaneve e"passeranno un’intera giornataall’insegna della neve tra giochi,animazione, e percorsi pensati ad hocper loro".L’evento ha il patrocinio anche delcomune di Verghereto.

Michela Mosconi

Sarsina in festa

A Sarsina, domenica 25 marzo, si celebra laesta dell’Annunciazione del Signore.La Cattedrale e la parrocchia sono dedicatea Santa Maria Annunziata. La chiesa, alcontrario di quello che si può immaginare,non è dedicata a san Vicinio che invece è

patrono della Diocesi, anche se al suointerno ne conserva le spoglie. Le messe,secondo l’orario estivo, alle 7.30, 9 e 17.Alle 11 il Pontificale del vescovo Douglas,accompagnato dal canto della Corale dellaCattedrale. La Basilica, che conserva restidi edificio del IV secolo, è stata riedificatain stile romanico attorno al Mille. Già inprecedenza era dedicata all’Annunciazione,come la quasi totalità delle Cattedrali chevenivano edificate nel medioevo. Lecattedrali dedicate ai santi sono diondazione più recente. C’è un dipinto,nella parete sinistra del presbiterio,rafgurante "l’Annunciazione", opera diMattia de Mare, pittore di origine siciliana,particolarmente attivo in Toscana nel 1700.La parrocchia ha dato, negli ultimi decenni,quattro sacerdoti alla Diocesi. Sarsina èuna delle pochissime parrocchie delladiocesi che si è ingrandita numericamente,negli anni ’40 contava 300 anime, ora sonopoco meno di 2000. Diversi territori di altreparrocchie, per la comodità e la vicinanza,sono stati inglobati a Sarsina. Tutta la zonadi Murginaglie - Fanante è stata stralciatadalla parrocchia di San Martino e passata aSarsina, come la zona della Casetta diCampagna stralciata dalla parrocchia diTurrito. Nel 2000 ha inglobato interamentei territori delle parrocchie di Tezzo,Sorbano e Pagno, avendo in precedenzainglobato i territori, deserti, di Montalto eCareste.

Daniele Bosi

La Fotonotizia | Donne protagoniste 

Appuntamenti in rosa nella città plautina. Domenica scorsa si sono svolti due eventi conprotagoniste le donne. L’Ufficio Turistico ha organizzato un incontro dal titolo "Il ruolo delladonna nel tempo". Subito dopo, al Museo Archeologico sarsinate, si è tenuto l’evento"Visita al museo: Donne in veste di dee". Un viaggio nel glorioso passato della vetustissimacittà di Sarsina che ha visto come protagonisti una trentina di ragazzi ad interpretare vita estoria dei "titolari" dei monumenti sepolcrali esposti nel museo. (m.mosc.)

Mercato

 Tanta genteai funeralidi Franca Fabbri

A fine febbraio è morta FrancaFabbri, 61 anni, di MercatoSaraceno. Era conosciutissima

fra Sarsina e la cittadinamercatese soprattutto grazie alsuo lavoro di caposalaall’ospedale di Mercato. Tantagente ha partecipato ai funeralicelebrati a Mercato Saraceno.

Tutti contrari alla centrale 

Alferello: un rifiuto netto

da destra come da sinistra

Il 29 ebbraio, nonostante la petizione e le firme contro larealizzazione di una nuova centrale idroelettrica lungo l’Alerello,la Regione ha prorogato la validità della delibera di Valutazione diimpatto ambientale relativa a questo impianto.Lo ha comunicato l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli inrisposta ad una interrogazione del consigliere Luca Bartolini (Pdl).Sulla questione interviene anche la capogruppo di minoranza alcomune di Bagno di Romagna Alice Buonguerrieri, esponente Pdl.“Ritengo che le richieste di delucidazioni o produzioni documentali– sottolinea Alice Buonguerrieri – che ho appreso essere statedepositate presso il Comune di Verghereto, non possano cadere nelvuoto ma debbano essere evase dall’Amministrazione la quale finoad oggi ha mantenuto sulla questione un atteggiamento fin tropposilente”.

Il Pd, con un comunicato di Leonardo Moretti, segretario del circolodi Verghereto, aveva dichiarato di ritenere “necessariointraprendere tutte le azioni possibili per evitare che unaconcessione rilasciata con troppa leggerezza possa causare unnuovo scempio ambientale e una nuova insanabile erita alturismo”.

Alberto Merendi

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Giovedì 15 marzo 201218 Solidarietà

Progetto per ridurre la fragilitàdella condizione anziana

Dallo scorso 31 gennaio ha preso il viaun nuovo progetto che coinvolgeAnteas, rivolto in modo specifico aglianziani ultrasettantacinquenni per

individuare situazioni di disagio e diragilità, dovute all’età avanzata, allacompromissione motoria, dellamemoria, alla presenza di problemisocio economici. L’obiettivo di questoprogetto è di dare vita attiva aglianziani. Si tratta di un’iniziativa che haimmediate ripercussioni nella qualitàdella vita per la popolazione anziananonchè porta ad una riduzione deicosti sanitari e assistenziali. Èproposto dal dottor Antonio Ballotta,primario del reparto di Geriatriadell’ospedale “Bualini” di Cesena, conla collaborazione dei medici diMedicina generale, alcuni volontari edell’assistente sociale.Operativamente i pazienti segnalativengono sottoposti ad una valutazionemultidimensionale e, a seconda delle

problematiche emergenti, vengonoattivati interventi specifici,nutrizionale, di rinorzo muscolare o disupporto economico.

Soddisfazione per le elezioniRsu nell’Ausl di Cesena

Grande soddisazione esprime MariaAntonietta Pedrelli, responsabile dellasanità Cisl Fnp di Cesena per l’ottimorisultato ottenuto nelle elezioni delleRsu a Cesena, svoltasi il 5/6/7 marzoper la conquista del primo postonell’Azienda Usl con 452 voti di lista. Ilpiù votato è stato il capolista della CislLazzaro Dall’Acqua con 120 preerenze,un risultato storico per la Cisl. I seggiconquistati sono stati 2 in più del

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaOTIZIARIO PENSIONATI

2007. Questo risultato comporta ora diraddoppiare l’impegno per la diesa deilavoratori della sanità.

E. R.: “Pronto un piano d’azioneper l’inclusione degli anziani”

Realizzare una società per tutte le etàattraverso politiche integrate, checoinvolgano tutti gli attori sociali delterritorio. E’ questo l’obiettivo delPiano di Azione Regionale (PAR) per lapopolazione anziana presentato aBologna dalla Regione EmiliaRomagna insieme ad Enti Locali,organizzazioni sindacali deipensionati, e Forum Terzo Settore, alfine garantire un conronto ai varilivelli ed attivare azioni innovative.Fondato su educazione alle nuove

tecnologie, sanità e prevenzione,politiche sociali, casa e trasporti,secondo il responsabile della FnpEmilia-Romagna Franco Andrini, “èl’occasione per dare più servizi etestimoniare il protagonismo deglianziani quale parte viva e propositivadelle nostre comunità, incentivandoun rapporto sempre più orte e didialogo con i giovani”. Pur a ronte diridotte risorse (i ondi statali sonopassati dai 2 miliardi 520 milioni dieuro del 2008 ai 350 milioni del 2011)tutti i soggetti ribadiscono che “in unquadro di regole certe, ognuno arà lapropria parte, al fine di continuare agarantire l’universalità e la qualità deiservizi, rispondendo alle nuove ecrescenti domande”. Dunque,

campo economico al welare, non piùinteso come costo, ma attoreproduttivo di benessere e sviluppo”.Nel merito delle ’buone intenzioni’Andrini sollecita la Regione ad operareper il ripristino a livello nazionale delondo per la non autosufcienza, “cosìche si possa risolvere il problema delprossimo triennio, quando non è certal’integrazione regionale (425 milionidi euro stanziati dalla Regione nel2012) per mantenere il ondoregionale per la non autosufcienza”.Ed a are attenzione allarimodulazione dei ticket, “consideratoche nel 2014 entreranno in vigore duemiliardi di nuovi ticket aggiuntivi, cheper l’Emilia-Romagna significano 160milioni di euro in più per i cittadini”.

Elezione del nuovo segretariogenerale della Cisl Forlì Cesena

La Cisl di Forlì Cesena avrà un nuovosegretario generale in sostituzione diAntonio Amoroso che è entratoa ar parte della segreteria regionale.L’elezione avverrà in occasionedella riunione del consiglio generaledella Cisl in programma per giovedì 15marzo alle 9,30 al Grand Hotel di Forlì.All’incontro parteciperannoRaaele Bonanni, segretario nazionalee Giorgio Graziani, segretarioregionale della Cils.Raaele Bonanni interverrà con unarelazione su: “La situazione politicosindacale del Paese e sugli obiettivi ele priorità della Cisl”.

Si terrà domenica 18 marzo l’Open Day dell’ambulatorio Anteas (as-sociazione nazionale terza età attiva per la solidarietà) di San MauroPascoli. Dalle 8,30 alle 12 sarà possibile sottoporsi alla misurazionegratuita della pressione e della glicemia, per una mattinata no stopall’insegna della prevenzione.In occasione della Giornata del Malato è stata anche effettuata la vi-sita degli ammalati e dei ricoverati presso la Casa protetta con con-segna di un ricordino.Durante la mattinata di Open Day oltre a conoscere tutti i servizidell’ambulatorio sociale infermieristico, saranno illustrati il progettodi lotta alla solitudine che attualmente è utilizzato da venti anziani eil progetto fragilità e infine il servizio di accompagnamento socialenell’area di San Mauro Mare che coinvolge ben 106 trasportati. L’am-bulatorio infermieristico lo scorso anno ha fornito 5440 prestazioni,per un totale di 3281 accessi. Nel 2006, anno di apertura dell’ambula-torio, le prestazioni erano state 3307 per un totale di 2208 accessi.“Noi volontari dell'Anteas - spiega Gloria Calegaro, volontaria e refe-

rente dell’ambulatorio - cerchiamo di dare soluzioni concrete ai bi-sogni della comunità civile in cui viviamo, mettendo gratuitamentea disposizione delle persone anziane ed extracomunitarie, la nostraesperienza. Con l’impegno di una quarantina di volontari abbiamorealizzato diversi progetti per prevenire la disabilità, dare vita attivaagli ultimi anni della vita e aumentare la sopravvivenza. Cerchiamodi mettere in pratica gli atteggiamenti proposti da Gesù nella para-bola del buon Samaritano che è il fondamento del nostro servizio divolontariato. Vediamo e ascoltiamo le situazioni di bisogno , ci pren-diamo cura di intervenire secondo la nostra esperienza e compe-tenza, cerchiamo dei collaboratori per servire al meglio e concontinuità sensibilizzando anche le autorità civili e le istituzioni pre-senti nel nostro territorio”.

Open Day ambulatorio Anteas San Mauro Pascoli

“lavorare tutti insieme per costruire unwelare di comunità. Il ’Patto per lacrescita, intelligente, sostenibile e

inclusiva’, siglato in regione lo scorso30 novembre -osserva Andrini- per laprima volta lega gli interventi in

Il progetto “Medici Cuamm” in Angola, Etiopia, Uganda e Tanzania per ridurrele morti di donne e bambini. Intervista al direttore del Cuamm don Dante Carraro

Essere mamma in AfricaIl parto non sia un rischio

 

 I n t e r v i s t a

rima le mamme e i bambini”è il programma presentatonei giorni scorsidall’Organizzazione non

governativa (Ong) “Medici con l’AfricaCuamm” per garantire l’accesso gratuito alparto sicuro e la cura del neonato nelContinente Nero. Ancora oggi, infatti, in

 Africa molte mamme e bambini muoionoperché non hanno la possibilità di avereservizi sanitari adeguati. Don Dante Carraro,direttore dell’Ong impegnata nel camposanitario, illustra il progetto, il cui costocomplessivo è di 5 milioni 456 mila euro e

che prende il via anche grazie al sostegnodelle Fondazioni Cariparo, Cariverona,Cariplo e della Compagnia di San Paolo, cheal momento hanno assicurato per la primaannualità 700 mila euro.

Quale obiettivo vuole raggiungere ilprogetto?L’obiettivo è quello di aggredire ilproblema più urgente che l’AfricaSubsahariana in termini sanitari stavivendo: l’altissima mortalità maternalegata al parto. Infatti, quello chedovrebbe essere un momento bellissimo,perché si affaccia al mondo una nuovavita, diventa spesso causa di morte dellamadre, ma anche del neonato. Quandouna mamma perde la vita al momento delparto, infatti, nel 95 per cento dei casimuore anche il bambino. L’obiettivo delprogetto è di raddoppiare in cinque anni ilnumero dei parti assistiti, passando dagliattuali 16mila a oltre 33mila l’anno.

Quali saranno i Paesi coinvolti nelprogramma e come interverreteconcretamente?L’intervento si realizzerà in Angola,Etiopia, Uganda e Tanzania grazie allacollaborazione con le istituzioni cattoliche

P“

del settore sanitario, che operano in 4distretti dei 4 Paesi. In Etiopia, con laConferenza episcopale etiope,proprietaria dell’ospedale San Luca di

 Wolisso, l’unico ospedale della South WestShoa Zone; in Uganda, con la diocesi di

 Apach, proprietaria dell’ospedale di Aber,il solo ospedale del sottodistretto di Oyam;in Tanzania, con la diocesi di Iringa,proprietaria dell’ospedale diTosamaganga, il solo ospedale deldistretto di ’Iringa Rural’; in Angola, con ladiocesi di Ondjiva, proprietariadell’ospedale di Chiulo, il solo ospedaledel municipio di Ombadja. L’approccio diMedici con l’Africa Cuamm, infatti, è dinon avere strutture proprie, ma disupportare, far crescere e rendereautonomi ospedali e centri sanitari delleistituzioni locali, in questo caso dellaChiesa cattolica locale.

Per quale motivo ci sono ancora tantedonne che muoiono di parto in Africa?Il motivo più importante è quellodell’accessibilità finanziaria. Moltemamme partoriscono a casa, epurtroppo muoiono, perché non hanno imezzi economici per accedere allastruttura sanitaria.Un parto assistito viene a costare 40 euro,una cifra per loro proibitiva. Noi giàadesso pratichiamo tariffe bassissime,chiedendo un quarto, ma anche 10 euroè una cifra altissima. Il nostro primoobiettivo, allora, è rendere l’accesso alparto assistito gratuito. La secondadifficoltà è l’accessibilità geografica,perché anche senza dover pagare il ticketper il parto assistito, vivendo in zonemolto remote, queste mamme nonhanno la possibilità di pagare il trasportofino in ospedale.

Come si supera questa difficoltà?Prevediamo di fornire i quattro ospedalidi un’ambulanza: le famiglie potranno

avvisare, attraverso il tam tam locale, lastruttura ospedaliera, che invieràl’ambulanza nelle zone rurali eperiferiche dove vivono le partorienti.

 Allo stesso tempo, il progetto prevedeanche la formazione del personale locale,in modo che questi parti possano essereseguiti in 22 centri sanitari periferici, chevogliamo riattivare e rimettere a nuovo,perché spesso sono strutture decadenti.Ogni ospedale principalesi avvarrà così della collaborazione dialcune strutture periferiche dove saràvalutata, caso per caso,la condizione di salute delle partorienti.Si deciderà così se la donna può partorirenel centro periferico o se c’èla necessità di trasferirla nell’ospedaleprincipale.

Ci sono ulteriori problemi?Una terza difficoltà è costituita dallerisorse umane: mancano chirurghi per iparti cesarei e ostetriche per i centriperiferici. Abbiamo perciò intenzione diattivare o continuare a sostenere le scuoledi formazione per ostetriche locali. Iltutto per rendere autonomo il sistema: ilnostro obiettivo, infatti, è che dopo 5 anniqueste strutture camminino con le lorogambe. D’altra parte, noi siamo Medici«i»con«/i» l’Africa: quel «i»con«/i»identifica il nostro modo di agire, cherende protagonisti gli stessi africani delloro futuro. La formazione è un tassellofondamentale del nostro impegno, maimplica tempi lunghi, per questo ilCuamm ha pensato il progetto in un arcotemporale di cinque anni. Vorrei, infine,fare un appello a ginecologici, ostetriche,pediatri: abbiamo bisogno di persone cherispondano a questa chiamata e dispostia donare due o tre anni della loro vita. Intutta la storia del Cuamm ci sono stati1.500 professionisti che si sono spesi perl’Africa; la media di permanenza sulcampo è di tre anni e mezzo. Attualmenteci sono un centinaio di volontari sulcampo, ma ne servono di più.

Gigliola Alfaro

MOLTE MAMMEPARTORISCONO ACASA, E PURTROPPOMUOIONO, PERCHÉNON HANNO I MEZZIECONOMICI PERACCEDERE ALLASTRUTTURA

SANITARIA. UN PARTOASSISTITO VIENE ACOSTARE 40 EURO,UNA CIFRA PER LOROPROIBITIVA(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 15 marzo 2012 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

MORTE DI UN BLASFEMOShahbza Bhatti, politico martire in Pakistandi Francesca Milano

Ed. San Paolo, 2012 (12 euro)

Con il titolo “Morte di un blasfemo Shahbaz Bhatti, un politico

martire in Pakistan”, la giornalista Francesca Milano ha pubbli-cato un libro presso la San Paolo sul ministro per le minoranzereligiose ucciso il 2 marzo 2011 da un commando di terroristiislamici. Shahbaz Bhatti, nato il 9 settembre 1968 a Lahore, du-rante gli anni universitari, assieme a 4 amici ha salvato una fa-miglia da una inondazione che aveva colpito il Punjab.Si legge infatti a p. 24: “Shahbaz e i suoi amici presero per primii 2 bambini, se li caricarono sulla spalle e traversarono di nuovola zona alluvionata. Poi, una volta messi al sicuro i bambini,tornarono indietro a prendere i loro genitori. ‘Durante quel-l’esperienza – ricorda Bhatti – mi capitò in più di un istante disentire come la paura del pericolo si impossessa di noi; ma laforza dello spirito, la benedizione, il nostro potenziale spiri-tuale ci sostengono e ci aiutano a sconfiggere la paura dellamorte’. Ben presto Shahbaz e i suoi compagni sentirono l’esi-genza di estendere il loro aiuto a poveri e alle altre minoranzereligiose presenti in Pakistan. Nel 1985 nacque ufficialmentel’Apma (All Pakistan Minorities Alliance), di cui Shahbaz fu ilprimo direttore. I volontari dell’Alleanza si spostavano a piedi,

in bicicletta o in autobus per raggiungere ivillaggi più poveri e aiutare chi ne avessebisogno”.Il 3 novembre 2008 ha prestato giuramentocome ministro per le minoranze religiose.Come è scritto a p. 58, ai giornalisti in quellaoccasione Shahbaz ha affermato: “È mia in-

tenzione proporre leggi a tutela dei dirittidelle minoranze. Aumenterò gli sforzi perpromuovere l’unità e la comprensione reci-proca per contrastare l’intolleranza, l’odio, ilpregiudizio e la violenza”. Nel capitolo “Il testamento diBhatti” alle pp. 133 – 134 si legge: “Mi è stato chiesto diporre fine alla mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, per-sino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è statasempre la stessa. Non voglio popolarità, non voglio posi-zione di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglioche la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per mee dicano che sto seguendo Gesù Cristo”.Il suo posto è stato preso dal fratello Paul, che, come è ripor-tato a p. 125 di questo libro, al Meeting di Rimini il 25 agosto2011 ha dichiarato: “Da noi [in Pakistan] la testimonianzadiventa una scelta vera. Io ho imparato che non si può giun-gere alla pace percorrendo strade sicure. Per la pace bisognarischiare e affidarsi totalmente a Dio, porre nelle sue mani lastoria dei popoli”.

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Savignano

IN TIME - di Andrew Niccol  A volte accade che una buona idea vengasmarrita all’interno di altre idee confuse enon essenziali. È il problema del film di Nic-col che, pur restando un buon film, si fa no-

tare soprattutto per il poco che non c’è,piuttosto che il molto rimasto.La trama: là dove c’era il codice dei deportatiad Auschwitz, ora c’è la quantità di tempo cheresta: anni, giorni, ore e secondi tatuati sulbraccio. E quando il led si spegne, si muore. Equel codice, pure universale, confessa unaltro ghetto: il tempo è denaro, chi ne ha se-coli e chi vive letteralmente alla giornata, gua-dagnando solo 24 ore di tempo. Come ilproletario Will Salas (Justin Timberlake) che sibarcamena tra il lavoro in fabbrica e la vitacon la madre (Olivia Wilde): sembrano coeta-nei, e lo sono. In questo mondo dove la mo-neta è il tempo, infatti, il genedell’invecchiamento è stato isolato e scon-fitto. Will non ruba, ma l’inaspettata dona-zione di un facoltoso suicida lo rende ricco equindi nel mirino dei Timekeepers, capitanatidal veterano Leon (Cillian Murphy)…“In time” dispiega un complesso panoramaconcettuale racchiuso dallo scorrere inelutta-bile del respiro dell’esistenza. Il tessuto so-ciale innescato divide la popolazione in casteben definite: i poveri, che sopravvivono allameglio, raschiando avanzi di tempo qui e là, ei ricchi, che invece ne hanno a disposizionequantità industriali. L’intervento del protago-nista, aiutato da un’annoiata ereditiera, sipropone come strumento d’avvio di una verarivoluzione culturale. Come Robin Hood, Willruba ai ricchi per dare ai poveri, inseguendoun vago miraggio di uguaglianza in unmondo post-capitalista in cui le discrimina-zioni hanno ucciso ogni forma di democrazia.Fin qui funziona. Poi però Niccol finisce perfidarsi troppo delle sue idee e dimentica ilfilm. Come in “Gattaca” (ma anche “The Tru-man Show”), parte da un’idea vagamente ste-reotipata che riesce però a rendereseducente: in questo caso l’aria di fanta-

scienza classica orwelliana / bradburyanasenza tempo dispone ai migliori auspici. Soloche poi c’è da portare avanti un film intero elì le cose si complicano. Niccol tiene i piedi introppe staffe (fantascienza distopica, azione,thriller, storia d’amore…) e comincia a girarea vuoto inseguendo trame che pare vederesolo lui. I due piani fruitivi del film finisconoper sfilacciarsi. Il sottotesto iperbolico/meta-forico perde a poco a poco il suo iniziale ap-peal, perché il binomio tempo/denaro, conannesso apologo anticapitalista, denunciatutto il suo semplicismo. La parte d’azionecon annessa storia d’amore, solo intratteni-tivo, denuncia una vaga approssimazionenella regia dinamica.Comunque, perdonando le incertezze e dueprotagonisti drammaturgicamente pesopiuma come Timberlake e la Seyfried, “InTime” convince (nonostante la stampa in ge-

nere ne abbia fatto polpette). Tutto sommatopotrà offrire diversi spunti di riflessione sulnecessità di una cura del tempo. Limitato equindi prezioso. Siamo francamente più for-tunati degli attori di “In time”: senza un timera ricordarci che il tempo fugge, ma solo belle,bellissime rughe che da sole valgono una vita.

Al teatro Bonci di Cesena

“Tutto su mia madre”,in scena il filmdi Pedro Almodòvar 

orna la prosa al Bonci con ’Tutto su miamadre’, il capolavoro cinematografico

scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel1999, al vertice della sua maturità artistica.Quattro repliche: venerdì 16, sabato 17 edomenica 18 alle 21 e domenica 18 anchealle 15,30.Il giovane regista Leo Muscato, insieme a uncast di fuoriclasse capitanatoda Elisabetta Pozzi con Alvia Reale ed EvaRobin’s, accetta la sfida di dare corpo sullascena alle straordinarie figure nate dal geniospagnolo.L’opera è una dedica “a tutte le attrici chehanno interpretato delle attrici, a tutte ledonne che recitano e a tutte le persone chevogliono essere madre”.Il testo, adattato dalla sceneggiaturaoriginale di Almodóvar,è firmato da Samuel Adamson. FondazioneTeatro Due, Teatro Stabile del Veneto.

inasce un’altra chiesastorica di Cesena,Santa Cristina: unimportante edificio

sacro, voluto e donato dal papa

Pio VII Chiaramonti (illustrefiglio di Cesena), scaturito dallageniale invenzionedell’architetto Giuseppe Valadier(ispirato protagonista dellaRoma pontificia). La riaperturadi una chiesa sottoposta alunghi e laboriosi lavori direstauro è sempre motivo difesta: per la storia della città edella comunità, perl’animazione liturgica e per ilnutrimento della bellezza.Nella presentazione al volumededicato a questo "pantheon inminiatura" il vescovo Douglasscrive: «La circostanza delrecupero di Santa Cristina offrealla Chiesa di Cesena-Sarsina lafelice opportunità di taluneriflessioni. La prima è dettatadal vivo desiderio di farememoria non solo di un grande figlio della Cesena cristiana ebenedettina, ma anche delle sue sante ed eroiche virtù: occorrepertanto rammentare che è in corso la causa di beatificazione ecanonizzazione del Servo di Dio Pio VII, fortemente voluta dalladiocesi di Savona-Noli, decisamente propugnata dallaCongregazione benedettina Cassinese, dal Vicariato di Roma,dalla nativa diocesi di Cesena-Sarsina e dalle diocesi che nefurono sedi episcopali, Tivoli e Imola. La seconda riflessione ciconduce ad una urgente, necessaria, consapevole riscopertadelle nostre radici cristiane, perciò ad una opportuna e fruttuosarilettura della storia della nostra Chiesa cesenate: non per issarevessilli od ostentare medaglie di glorie passate - che pureesistono, come manifesta la grande pagina scritta dalconcittadino papa Chiaramonti - ma per riassaporare le stagionie le ragioni della nostra fede, indubitabilmente viva e appuntoper questo bisognosa di continua e nuova alimentazione. LaChiesa che dimora in Cesena e Sarsina gode di secolari emillenarie testimonianze, che è possibile leggere e studiare: valela pena dedicare tempo alle molte narrazioni storiche delle quali

dispone la nostra diocesi. La terza riflessione è connessa allariapertura e alla riacquisizione del piccolo e prezioso tempio diSanta Cristina: ritorna fruibile non solamente uno spazio sacroma un bene artistico e architettonico di autentico pregio, nonfosse altro per l’importante paternità dell’ideazione, dovuta algenio di Giuseppe Valadier. Anche l’arte al servizio della fede e

della liturgia illumina e marca lastoria delle nostre comunità edella città; è vero che il nostrotempo si caratterizza per unnuovo impeto culturale e

turistico, che molta attenzioneviene riservata allavalorizzazione dei beni artistici estorici, ma non ne potremmocomprendere il significato interoo goderne pienamente labellezza estrinseca in assenzadella chiave di lettura capace diaprire ciascun autentico scrignoqual è la chiesa donataci da Pio VII: la fede cristiana. Per questola volle il committente, perquesto la concepì l’ideatore».Monsignor Regattieri ci offre cosìle linee di una piccola guida:storica, artistica e catechetica; unorientamento utile per ilvisitatore e per il lettore dellapubblicazione che affronta edillustra le vicende di questachiesa, dall’originale ideazionevaladieriana alla complessa e

turbolenta realizzazione.Infatti non fu semplice e neppure facile pervenire al risultatofinale, le cui tappe sono le seguenti: 1814, promessa della nuovachiesa nel corso del soggiorno cesenate di papa Chiaramonti (20aprile - 7 maggio); 1816, demolizione della vecchia chiesa e dellacanonica; 1817, interruzione del cantiere (realizzato il solo,originalissimo sottochiesa) per esaurimento dei seimila scudiinviati dal papa; 1822, posa della prima pietra sulle fondamentagià costruite; 1825, completamento (con spesa più cheraddoppiata) e consacrazione del piccolo tempio ad opera delvescovo diocesano Antonio Maria Cadolini. Pertanto né larichiedente sorella Ottavia Maria Teresa (nata il 1° giugno 1738,era defunta il 7 maggio 1814), né il committente fratello papa Pio VII (salito al cielo il 20 agosto 1823), poterono vedere il piccolocapolavoro di Giuseppe Valadier (Roma 1762-1839). Ma il destinodella nuova Santa Cristina permarrà sorvegliato e tutelato inquanto vero e proprio mausoleo della famiglia Chiaramonti,soprattutto per aver incrociato figure quali il compianto mons.Silvio Bersani che alla memoria dell’amato pontefice cesenate e

alla custodia gelosa del tempio valadieriano ha dedicato tutte lesue intelligenti energie.

- La chiesa di Santa Cristina. Dono di Pio VII Chiaramonti, perladi Giuseppe Valadier, a cura di M. MENGOZZI, Cesena, Stilgraf,2012, pp. 144

R

Mercoledì 21 marzo inaugurazione e riapertura della chiesa di Santa Cristina

Il piccolo “pantheon” di Cesena

DIOCESI DI CESENA -S ARSINA UFFICIO PER L’ ARTE SACRA E I BENI CULTURALI

Inaugurazione e riapertura della chiesa di

Santa Cristina Mercoledì 21 marzo alle 21

Cesena, via Chiaramonti 95 

Ensemble barocco del conservatorio “B. Maderna” Alice Miniutti violino

Enrico Corli violoncello

Enrico Gramigna violino

Mirko Maltoni cembalo

Saluto delle autorità “Nel segno di papa Chiaramonti”: letturePresentazione del volume (Michele Andrea Pistocchi)

La chiesa di Santa Cristina a Cesena dono di Pio VII Chiaramonti,perla di Giuseppe Valadier,a cura di M ARINO MENGOZZI

Presentazione dei restauri (Studio Ceredi)Intervento del vescovo monsignor Douglas Regattieri Visita agli ambienti

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Giovedì 15 marzo 201220 Cesena & Comprensorio

Cesena flash

Parole e musicaAl teatro Bonci, mercoledì 21 marzo alle21, per la rassegna "Uno scrittore e lesue musiche" andràin scena lo

spettacolo "Riderealla fine delmondo". Letture diLoris Canducci,GraziellaCarnaccini, MariaFaggiano, DanielaMontanari, Paolo Turroni e GiuseppeValzania. Musiche di Mark Zonda.Ingresso libero.

Mostra all’ex PescheriaResterà aperta dal 17 al 25 marzo dalle10 alle 12 e dalle 16 alle 19 la mostra"Io sottraggo. La triangolazione cibo-corpo-peso" di Giovanna Lacedra, acura di Grace Zanotto.

Film a San VittoreIn visione al cineteatro Victor, giovedì15, sabato 17 e domenica 18 marzo alle21 il film "Immaturi. Il viaggio".Domenica 18 alle 15 e alle 17 sulloschermo "Il gatto con gli stivali";martedì 20 alle 21 "Paradiso amaro".Ingresso 3,50 euro. In diretta daFirenze, mercoledì 21 marzo alle 20,"Anna Bolena" di Gaetano Donizetti.Giovedì 22 marzo alle 20,30 da Londra"Romeo e Giulietta" di MacMillan.Ingresso 10 euro.

Teatro dialettalePer la rassegna Auser di commediedialettali organizzata da LucianaBeretti, venerdì 16 marzo alle 20,30nella sala Primavera 3 di via MuraValzania, la compagnia forlivese "Dla

Zercia" presenterà "E nid dla farlota".

Letture in libreriaPresso la libreria Bettini in viaVescovado, venerdì 16 marzo alle 18,Paolo Turroni e Ilario Sirri leggeranopassi da "L’uomo dal fiore in bocca" diLuigi Pirandello.Ingresso libero.

San Piero◗Spettacolo al Garibaldi

Chiuderà sabato 17 marzo lastagione teatrale al Garibaldi. Alle21 l’associazione teatro Butipresenterà "Vi abbraccio tutti",quattro racconti dalle stradedell’Appennino" di Fabio Genovesi,Francesco Guccini, Elisabetta

Salvatori con Elisabetta Salvatori.Ingresso unico 10 euro, ridotto 8.

Longiano◗Grazie ai volontari

Il Commissariostraordinario al Comune,Darco Pellos, giovedì 15marzo alle 16,30 nellasala San Girolamo,incontrerà tutti quelli chesi sono impegnati nei

giorni delle nevicate in febbraio perringraziarli.

Longiano◗Concerto

Al teatro Petrella, per la rassegna regionale"Crossroads", mercoledì 21 marzo alle 21 daràun concerto il "Gretchen Parlato Quintet"

composto da Gretchen Parlato, voce, TaylorEigsti al pianoforte e alle tastiere, Burniss Travisal contrabbasso e Kendrick Scott alla batteria evoce. Ingresso 15 euro, ridotto 12.

Gambettola◗Spettacolo di burattini

Prosegue al teatro comunale lastagione primaverile del teatro deiburattini. Sabato 17 marzo alle 16

la compagnia "Orsolini & Palmieri"(Marche) presenterà "Le avventuredi Mengone Torcicolli". Ingressoadulti 6 euro, bambini 4.

Cesenatico◗Commedia dialettale

Sarà la compagnia "La quasi stabiledi Bubano" a presentare, sabato 17marzo alle 21 al teatro comunale"In ca meja è cmenda…l’Italia",tre atti di Mario Monetti. Ingressopalchi e platea 8 euro, loggione 6.

Cesenatico◗Convegno sulla sicurezza

Si terrà al Centro ricerche marine in vialeVespucci, giovedì 15 marzo dalle 15 ilconvegno "Imprese in sicurezza".Interverranno Augusto Patrignani,presidente di Confcommercio, GiancarloAndrini di Eburt Emilia Romagna, il sindaco Roberto Buda (nella

foto), Antonia Borrello e Franco Cacchi dell’Ausl, Stefania Melandridel Centro ricerche marine, Romano Fattini della Cgil. ModeratoreDavide Guarini della Cisl.

Cesenatico◗Racconti di naufragi

Il museo della Marineria, mercoledì21 marzo alle 21, ospiterà gli attoriLaura Aguzzoni e Giampiero Pizzolper raccontare le risonanze che i"Naufragi su questa terra" hannoavuto nella letteratura e nel teatro.

Ingresso libero.

Cesenatico◗Previsioni del tempo

Benito Farabollini terrà unaconferenza sul tema "Come nasceuna previsione meteorologica",giovedì 15 marzo alle 16 al museodella Marineria. L’incontro èproposto dall’Università per gliadulti, col sostegno della Bcc diSala.

Bagno◗Mostra fotografica

Il programma espositivo "Bagno d’arte 2012" si apre conla mostra del otoreporter bolognese Luciano Nadalini"Immagini dei diritti umani" realizzate nel corso deglianni oltre che in Italia, in Palestina, ex Jugoslavia,Spagna, Canada, Kurdistan, Iraq, Sahara Occidentale,Burundi, Angola, Colombia, Honduras e Nicaragua.Resterà aperta fino al 6 maggio il venerdì e il sabato dalle16 alle 18 e dalle 20,30 alle 22; la domenica dalle 10 alle12 e dalle 16 alle 18.

Gatteo◗Festival canoro

Si svolgerà sabato 17 marzo alle 21la finalissima del 29° festival dellacanzone al teatro parrocchiale"Lina Pagliughi". Viparteciperanno i 12 semifinalistidella categoria Big e i 12 dellacategoria Between. Conduttoridella serata Andrea Sarti e FabioCaldari.

❚❚ Confesercenti contesta l’Igp a quella industriale

La vera piadina romagnolaLe Confesercenti di Cesena, Forlì, Ra-venna e Slow Food Emilia-Romagnahanno inviato al Ministero delle Politi-che Agricole Alimentari e Forestali le lo-ro osservazioni di opposizione al disci-plinare che vorrebbe dare il riconosci-mento del marchio Igp (Indicazionegeografica protetta) alla piadina pro-dotta dalle industrie, confondendolacon quella dei chioschi. Le osservazionisono state inviate, in relazione alla pub-blicazione sulla Gazzetta Ufficiale dellaproposta di riconoscimento della Igp"Piadina Romagnola", allegando il pa-rere e le osservazioni prodotte da Mi-chele A. Fino, docente universitario inStudi di Scienze Gastronomiche."Non si può equiparare la vera PiadinaRomagnola dei chioschi e di alcuni ri-storanti - si legge in una nota della Con-fesercenti - a quella prodotta industrial-

mente e conservata nei sacchetti di pla-stica per la vendita nei supermercati.Confesercenti ritiene ingiusta questaproposta di Igp sulla piadina e questaposizione ha trovato l’appoggio dei sin-daci di Cesena e di Ravenna, dei chio-schi di piadina e dei ristoranti. QuestoIgp non protegge la Piadina, perché nonvengono salvaguardate freschezza, quo-tidianità, manualità e territorialità."Per riconoscere tipicità e tradizionalitàalla piada - dice lo scrittore romagnoloGraziano Pozzetto - non è sufficiente ri-chiamarsi ad alcuni ingredienti, purpresenti nella tradizione, né scimmiot-tarne l’aspetto, ma occorrerebbe rispet-tare una serie di canoni". Pozzetto, au-tore di numerosi libri sull’argomento,riassume poi quelle che sono le caratte-ristiche irrinunciabili delle vera piadi-na: dalla qualità degli ingredienti la cui

filiera deve essere romagnola, alla ma-nualità del processo produttivo, sottoli-neando "l’irrinunciabile immediatezzadel consumo". "Con la piada industria-le - conclude Pozzetto -, tutto ciò nonavviene quasi per niente, ma si seguonoaltre filiere, legittime ed economica-mente rilevanti, che tuttavia in fatto ditradizionalità e tipicità sono ben altracosa, tanto che tale prodotto dovrebbechiamarsi con altro nome".

Festa al LugaresiIl Lugaresi, come ogni anno, si preparaper la grande esta di San Giuseppe che sisvolgerà da giovedì 15 a domenica 18

marzo presso l’Istituto Lugaresi a Cesena.La esta è organizzata dall’associazione’Amici del Lugaresi’: giovedì 15 marzo alle20,45 presso la sala Ciaf, si terrà ilconvegno dal titolo ’La amiglia oggi lettadal carisma del Murialdo’ guidato daNunzia Boccia, docente di dirittoCanonico alla Facoltà TeologicaGiuseppina di Viterbo.Non mancano momenti più ludici come lapolenta e il vino con gli alpini di sabatosera e la ocarina della esta domenicalenel cortile dell’oratorio con stand, giochiper bambini, amiglie e adulti e tantodivertimento. Il momento principale ditutta la settimana è la messa, alle ore 10di domenica mattina 18 marzo, dove tuttala comunità si riunirà attorno ai padricome ringraziamento a San Giuseppe,santo protettore dei Giuseppini e

dell’Istituto Lugaresi. Maurizio Cappellini

Gambettola

Con 8 euro

otto volte

al cinema

Il nuovo cartellone delle pellicole inprogramma a "Metrofestival"aumenta il numero di film,mantenendo invariato il costodell’abbonamento. A partire dagiovedì 15 marzo, ogni abbonamentocomprenderà la visione di 8 film alcosto di 8 euro e le visioni sarannosempre nelle serate di giovedì ovenerdì con inizio delle proiezioni alle21. Il nuovo cartellone in programmaè il seguente: giovedì 15 e venerdì 16marzo "L’industriale"; giovedì 22 e

venerdì 23 marzo "The Iron Lady";giovedì 29 e venerdì 30 marzo "Lachiave di Sara"; giovedì 5 e venerdì 6aprile "Polisse"; giovedì 12 e venerdì13 aprile; giovedì 19 e venerdì 20aprile "Un giorno questo dolore tisarà utile"; giovedì 26 e venerdì 27aprile "Cosa piove dal cielo?"; giovedì3 e venerdì 4 maggio "The Ar tist". Perinformazioni: 0547/53249 (cinemaMetropol); 0547/58991 (cartoleriaTeorema) e 0547/45338 (Biblioteca).

Piero Spinosi

Cesena flash

Gli OrdelaffiSarà presentato da Giordano Conti,

venerdì 16 marzo alle 18 nella sala ligneadella Malatestiana, il libro di SergioSpada "Gli Ordelaf signori di Forlì eCesena" edito da Il Ponte Vecchio.Interverrà Marzio Casalini.

Mostra e scienzaAl Palazzo municipale, fino al 31 marzo,negli orari degli ufci comunali, èallestita, a cura dell’associazione Polonia,la mostra "Madame Curie (MariaSklodowska Curie (1867 - 1934) e la suamissione". Nata in Polonia, si traserì inFrancia, sposando Pierre Curie. Fuinsignita del premio Nobel due volte, perla fisica e per la chimica. Nella sala Rossadel San Biagio, lunedì 19 marzo alle 17 emercoledì 21 marzo alle 10,30 EnricoRusso terrà una conerenza sul tema "Gli

eetti e le applicazioni della radioattivitànaturale nella vita quotidiana".

Spettacolo al BogartL’associazione culturale "Il Garbuglio" diCesena torna in scena a Sant’Egidio con"Il mago di Oz” di Lyman Frank Baumsabato 17 marzo alle 21 e domenica 18alle 16. Interpreti: Caterina Canali,Francesco Della Vittoria, LorenzoMordenti, Devid Cangini, Daniele Pantieri,Lara Giovannini, Enrica Severi, SilviaSeveri, Giulia Valbonetti, FrancescoMarongiu, Elisa Monti, Giorgia Canali,Silvia Amadori, Susanna Bianchi, LuanaMazzoni, Cinzia Rossi, Elisa Zamagni,Giorgia Benini. Ingresso 10 euro, 8 per ibambini fino ai 12 anni.

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Giovedì 15 marzo 2012 21Cesena

OCCASIONE IIPETIBILE

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Volley B2Il Volley club Cesena (pallavolo emminileB2) sabato 17 marzo afronta Bastia. Leumbre sono a due soli dalla vetta, occupatadalle romagnole. Si tratta quindi di unmatch delicatissimo che vale buona partedelle possibilità di promozione diretta in

B1. La società sta cercando di organizzarela traserta con il maggior numero di tiosial seguito mettendo a disposizione unpullman (per inormazioni 0547-612180).

Domenica scorsa le ragazze cesenati hannosuperato 3-0 le giovani del MonteschiavoJesi Coach Raggi sorprende tutti e schieraper la prima volta titolare la palleggiatriceBenedetta Azzi che sembra entrata deltutto nei meccanismi della squadraromagnola. Intorno a lei le acce sono lesolite: Filanti opposto, Zebi e Bersani inbanda, Cancellieri e Gardini al centro eCiavarella libero. Le ospiti guidate da coachSabbatini rispondono invece con Brunori inregia, l’opposto Tiribelli, le schiacciatriciPomili e Quarchioni, le centrali Beccaceci eVescovi e il libero Chiavatti.

CESENA: Cancellieri 8, Socci 3, Suzzi ne,Delgado ne, Ciavarella (libero), Gardini 5,Di Fazio 1, Bersani 4, Filanti 16, Zebi 11,Villa ne, Tardozzi ne, Azzi 6. All. Raggi

Calano le speranza

di rimanere in serie Aallita l’ennesima occasioneper risalire la china, il Cesenaè virtualmente retrocesso inserie B. Solo la matematica

non condanna ancora la truppabianconera allenata da Beretta, fermaall’ultimo posto in classifica a quota17 punti. Se col Siena era l’ultimaspiaggia, e il risultato è stato nefasto(0-2), col Cagliari in Sardegna, ibianconeri di Romagna dovrannoiniziare a scender in campo almenoper la dignità. Troppi i punti didistacco per sperare: -14 dal

quartultimo posto, occupato propriodal Cagliari del rientrante Ficcadenti,a braccetto col Parma (31 punti).Domenica 18 marzo alle 12.30 controi rossoblù del presidente Cellino, ilCesena ritroverà proprio quelMassimo Ficcadenti che lo scorsoanno condusse in porto una salvezzadifficile, ma meritata. Richiamato alposto del ravennate Ballardini,esonerato dopo lo scivolone di Napoli(6-3), l’ex tecnico cesenate cercheràdi invertire la rotta dei sardi,assestando l’ennesima pedata ad un

F

Cesena che ormai è diventato come il"sacco delle botte" del campionato.Il progetto nato tra mille entusiasmiin estate si è rivelato disastroso e le

conseguenze non stanno avendo fine.Contro il Siena c’era la possibilità diaccorciare la classifica almeno inchiave terzultimo posto (si potevaarrivare a -5 dal Lecce e a -9 dalSiena). Cosa che in ottica di eventualiripercussioni su alcune squadrecoinvolte nello scandalo scommesse,avrebbe potuto giovare alla causabianconera. E invece è arrivatal’ennesima sconfitta per mano di unasquadra non certo trascendentalecome quella toscana. Per di piùtrascinato da un ex come Erjon

Bogdani, capace di un gol e di unassist per il rigore che ha poi causatoil vantaggio toscano.Largamente rimaneggiato per via di

infortuni e squalifiche, il Cesena èstato incapace di trovare la via del golcon una difficoltà cronica. Zero le retisiglate nelle quattro partite dellagestione Beretta, sono lì atestimoniare la cocente delusione diuna squadra che non sa piùoffendere.Ora non resta che onorare la magliadi qui alla fine del campionato e pernon stizzire ulteriormente unpubblico appassionato e mai oltre lerighe.

Eric Malatesta 

Contro il Sienauna sconfitta senzaattenuantiLa salvezza dista14 punti

Domenica il Cesena in trasferta a Cagliari

❚❚ Cerimonia lunedì scorso a Gambettola

Ginnastica: premiatele ragazze dell’Olimpia

e atlete della Ginnastica Olimpia diGambettola, sono tornate a gareggiareper riconfermare il titolo italiano di Te-

angym Yunior conquistato lo scorso anno.Le giovano atlete sono chiamate a dare unsegnale di continuità sulla crescita atletica,che lo scorso anno le ha viste dominare in

campo nazionale ed aggiudicarsi la "CoppaEuropa" di società (una sorta di Coppa deiCampioni), dimostrando di aver tutte le cre-denziali e le potenzialità di essere tra le fa-vorite per la vittoria finale. Nella prima garadella stagione a Brugnera (Pordenone) le ra-gazze hanno fatto man bassa di vittorie,

mentre lo scorso fine settimana a Noceto(Parma), hanno ceduto la vittoria finale allerivali che, "giocavano in casa", dell’Exprit diNoceto. Ad ogni modo, le allieve allenate daFranca Casadei, ora sono al comando dellaclassifica a pari merito, proprio con le ragaz-ze parmigiane.

Questi i nomi dei componenti dell’OlimpiaGambettola: Sofia Belletti, Cristina Biguzzi,Sara Consani, Giada Lombardi, Eva LunaMaestri, Zoe Paganelli, Beatrice Salaroli e Ni-cole Zoffoli. Completano la formazione i gio-vani Borik Baiardi, Lorenzo Magrini e Ales-sandro Zamagni (componente della squadra

nazionale italiana di trio Teamgym).I prossimi appuntamenti del campionatoitaliano sono il 14 e 15 aprile a Cumiana (To-rino) e in giugno a Cesenatico all’interno del

Festival internazionale degli sport acrobati-ci e coreografici che si svolgerà nell’Accade-mia Acrobatica di Ponente. La formazionegambettolese ritenterà la sfida internazio-nale della Coppa Europa disputando la gara"casalinga" di Cesenatico a giugno e quelladella tappa inglese a Londra il 29 e 30 set-

tembre. Dopo aver ricevuto l’encomio so-lenne dall’amministrazione di Gambettolaper i prestigiosi risultati conseguiti lo scorsohanno, anche la Provincia (per mano del-

l’assessore Iglis Bellavista e di Gianluca Za-noni), ha voluto rendere merito all’impegnoprofuso dalle atlete e dalla società gambet-tolese, premiando le ragazze durante una ce-rimonia nella struttura di Fabbrica, a Gam-bettola.

Piero Spinosi

L

Pippofoto

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Giovedì 15 marzo 201222 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

In breve

Elezioni delle nuove

cariche associative

Venerdì 23 marzo alle 20 presso la sededel comitato cesenate del Csiè convocata l’Assemblea ordinariaterritoriale del Centro Sportivo Italianodi Cesena, che ha il compitodi eleggere il Presidente,i membri del Consiglio Direttivo e iRevisori dei Conti per il prossimoquadriennio 2012/2016.È un appuntamento straordinario-sostiene Luciano Morosi,

il presidente uscente- cui nessuno, cheoccupa una carica importantenell’associazione, può mancare, non soloper coerenza al ministero svolto,maanche per la grande responsabilità che dideve avere nei confronti di tuttal’associazione.Si specifica al riguardo che a chi fosseimpossibilitato a partecipare all’eventoviene data la possibilità di far pervenirealla segreteria del Csi cesenatela Delega e le varie sottoscr izioni,affinché non vada perso il diritto di voto,necessario per la continuazione della vitademocratica del comitatoterritoriale.La serata vedrà innanzitutto la letturadella relazione del presidente uscente, ilsusseguirsi dei vari interv enti e infine levotazioni.

Pallavolo Csia tutto campionatoFemminile, maschile e misto, l’intensa attivitàdelle squadre cesenati che gareggiano con Societàprovenienti da tutta la Romagna

in pieno svolgimentol’intensa attività di pallavolo,organizzata dal comitato

cesenate del Csi in collaborazionecon altri comitati romagnolidell’associazione.Partiamo dalle competizioniriservata alla categorie femminiligiovanili: nel campionato “Allieve”,cui hanno aderito nove squadre,troviamo in testa il Gks Santa

È

Sofia, che precede di due lunghezze il Volley Club Cesena Teddy, di tre l’EverGreen e di cinque l’Arcobaleno.Per quanto concerne il campionato“Juniores”, che vede l’adesione di noveformazioni, la Pol. Sala Cesenaticoguida la classifica con due punti divantaggio sull’Arcobaleno Azzurro,

cinque sul Pgs Pianta e nove sullaLibertas Volley Forlì, mentre nellacompetizione riservata alla categoria“Ragazze”, cui sono iscritte novecompagini, il Pgs Pianta occupa laprima posizione: seguono distaccaterispettivamente di tre lunghezzel’Arcobaleno Viola, di sei il Longiano

 Volley e di sette il Cervia Volley Endas.Nell’11esimo campionato misto, le ventisquadre partecipanti sono statesuddivise in due raggruppamenti: nellaserie “Eccellenza” i Ciupa Friends sonoal comando e distanziano di quattropunti il Forlinvolley 2007 Libertas, diotto il Joint e di dieci l’Imc Gambettola

 Volley e l’Usd Marco Assotubi; nellaserie “Promozione”, il Ciupino precede

di sette lunghezze il Gambettola Volley,di dieci il Casper e di dodici il Gks SantaSofia.Per quanto riguarda il campionatofemminile, giunto alla sua 27esimaedizione, ventuno sono le formazioni inlizza che danno vita a dueraggruppamenti: nella serie

“Eccellenza” la Volley Sammartinese è alprimo posto e precede di di undici puntiil Reda Volley E, di dodici l’OlimpiaRussi M e di quattordici l’Asd SanGiorgio e il Raggisolaris; nella serie“Promozione” il Gks Santa Sofia vantasei lunghezze di vantaggio nei confrontidella Libertas Forlì e e nove sullaFluidifikas.Nel 30esimo campionato maschile,infine, le 14 società iscritte sono statesuddivise in due raggruppamenti: nelgirone “A” il Macerone Volley Team èinseguito a un punto dalla Libertas

 Volley, a tre dalla Pizzeria Da Gusto e nelgirone “B” Gli Incredibili distaccano ditre lunghezze il Volley Club Faenza e disette lo Speed Volley.

Domenica 4 marzo è tornato alla Casa del Padre

 ANTONIO ARMUZZI(TONINO)

babbo del nostro Direttore d’Area Sportiva MAURO. A nome del Comitato Provinciale CSIdi Cesena desidero esprimere le piùsentite condoglianze e la vicinanza più fraterna al nostro carissimo Diri-gente associato e a tutta la sua fami-glia, assicurando anche l’umilepreghiera di suffragio.

Luciano Morosi presidente Csi Cesena

La Clericus Cupfa lucesullo sport in oratorio

a Clericus Cup, famoso torneo“mondiale” per seminaristi e sacerdoti, ègiunto alla sesta edizione. La cosa bella è

che, in cinque anni, gli oltre mille seminaristie sacerdoti che hanno partecipato sino ad oraalla competizione hanno portato nelle lororealtà pastorali entusiasmo e attenzione per

lo sport. Questo è il vero significato dellamanifestazione. Troppo spesso se ne parlaper la curiosità che genera vedere in campo“preti” di 71 nazioni, divisi in 16 squadreagguerrite e in grado di offrire anche un buonlivello tecnico di gioco, mentre l’importante ènon perdere di vista i “veri” obiettivi diquesto “mondiale vaticano”.Tra di essi c’è anche quello di accendere iriflettori per “illuminare” lo sport in Oratorio.In migliaia di parrocchie e oratori esiste ungruppo sportivo ad altissimo tasso di valenzaeducativa;si tratta di un patrimonio diumanità immenso al servizio della Chiesa edello Sport, sottolinea Massimo Achini,presidente nazionale del Csi.Oggi occorre pensare allo sport in oratoriocome a una grande risorsa per il presente eper il futuro, in quanto l’oratorio con lapresenza di un gruppo sportivo uguale

significa oratorio “vivo”, con tanti ragazzi e

L

tante famiglie coinvolti nella vita ordinariadella comunità.Occorre però rammentare che sport inoratorio non equivale a sport di serie B, allaviva il parroco...: questa è un’affermazionefalsa e che distorce la realtà. Al contrario, oggilo sport in oratorio è uno sport di qualità,basato su progetti educativi chiari e concreti,su allenatori e dirigenti competenti epreparati (dal punto di vista educativo maanche tecnico), un’attività che, rispetto adaltre dimensioni dello sport, ha una “marciain più” e costituisce una grande opportunitàper tutto lo sport italiano.

Spesso se ne parla per la curiosità che genera vedere in campo“preti” di 71 nazioni, divisi in 16 squadre agguerritee in grado di offrire anche un buon livello tecnico di gioco.L’importante, però, è non perdere di vista i “veri” obiettivi

di questo “mondiale vaticano”

Nelle parrocchie progetti educativi concreti

lcune centinaia di rappresentanti delle societàsportive di base di tutta Italia hanno dato vita la

mattina del 3 marzo, all’Acquario Romano, nellacapitale, alla loro prima assemblea nazionale.Questi rappresentavano le decine di migliaia di societàsparse in ogni angolo del Paese, che costituiscono ilmotore vero dello sport italiano. "Dare voce allo sport dibase" era lo slogan proposto per l’iniziativa. E in efetti ilmeeting ha permesso di ar emergere con chiarezza illavoro svolto da quella parte dello sport che non apparenei mass-media e non a quasi mai notizia, ma che rendeun servizio inestimabile al Paese, immagine di un’attività

sportiva concepita come diritto dei cittadini e comestrumento di intervento nel sociale. Sono venute uoricosì esperienze incredibili: disabili mentali portati a arevela, attività nelle carceri, anche minorili, tra migranti,nei quartieri a rischio. Conservando la sua improntapropositiva, l’assemblea si è conclusa ormulando alcuneconcrete prospettive: la ormulazione di una proposta dilegge di iniziativa popolare, per dare norme e dignitàallo sport di base; trovare anche in uturo una manieraunitaria delle diverse realtà di ar presente alla politicache il bisogno di sport dei cittadini incrocia sempre più lepolitiche sociali.

A

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e riconoscimento

5/14/2018 Corriere Cesenate 10-2012 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/corriere-cesenate-10-2012 23/25

 

Il Comune di Cesena

così ricorda l’artista Domenico Cancelli

Domenico Cancelli ci ha lasciato. Halasciato i suoi cari e la città in cuiviveva, la nostra Cesena, dove avevacominciato la sua attività di pittore,ancora ragazzo.

 A nostro nome personale e dell’interacittà ci uniamo al cordoglio della fa-miglia, ricordando l’artista e l’uomoridente e ironico che era, attento e cu-rioso dell’umanità che lo circondava.

Due anni fa aveva partecipato conaltri artisti romagnoli ad un progettoespositivo dedicato all’infanzia, soste-nuto dal Comune di Cesena all’in-terno della Settimana della Pedagogia.

 Aveva sempre avuto uno sguardo at-tento ai bambini. Moltissimi sono i ri-tratti dipinti fra la fine anni Sessanta egli inizi Settanta che ritraggono piccolicesenati.Il suo talento di ritrattista, l’abilità dicogliere le emozioni e le espressioni sembrava proprio esaltarsiquando il suo sguardo si posava sull’infanzia: centinaia di ritratti sucommissione, eseguiti a gessetto e pastello su carta rosata, nello stu-dio di via Sacchi, che aiutavano a integrare le modeste entrate che alsolito gli artisti affrontano ad avvio attività.La ricerca fortunata di nuove piazze a Milano e a Roma, dopo gli esordiromagnoli, permisero poi a Domenico Cancelli di crescere artistica-mente e di ricavare a livello nazionale e internazionale le soddisfa-zioni e i riconoscimenti a cui ogni artista aspira.

L’amministrazione comunale di Cesena ringrazia Domenico Cancelliper aver creduto nel valore dell’arte e per aver portato avanti nelmondo il discorso della scuola neorealista cesenate da cui lui si sen-tiva discendere come artista. Siamo già al lavoro per dedicargli quantoprima una mostra.

Paolo Lucchi, sindaco di Cesena

Elena Baredi, assessore alla Cultura

Giovedì 15 marzo 2012 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto

I lettori continuano a segnalarci scorci mozzafiato del nostro territorio. Questa settimana è lavolta dell’appassionato fotografo Piergiorgio Marini che dalla sua abitazione qualche giorno faha immortalato i rilievi di Bertinoro al calar del sole.

L’eutanasia vegetale contagia anche il nostro territorio

aro direttore, è da un po’ che mi capita di pensarci: sarà perché mi guardo in giro e mi accorgo che il paesaggio consueto è 

mutato, in modo impercettibile, pare. Poi le differenze si fanno un po’ più sensibili, cerco di capire di cosa si tratta: una nuova abitazione,di quelle con i tetti ondulati come prediligonotanti “tecnici” di oggi (si acquista una bellamansarda!), o una tinteggiatura improbabile,o una luce ‘sfacciata’ laddove prima era unangolo ombroso, un viale: ecco, lì manca un

 grande albero, là non ne vedo più un altro, unterzo, che era un bellissimo cedro del Libano è ridotto ad una serie di pietosi moncherini, conqualche ridicolo ciuffo superstite di vegetazione ingiallita. E quel bel pinomarittimo: a forza di tagliare “un giro” di rami per prevenire i danni della neve o perché neppure un ago vada a depositarsi sul tetto operché una bella “potata rinforza la pianta, si sa!”... Fatto sta che è rimasto un lungo troncosolitario con alcuni rametti in cima, anticipodi una fine pietosa.

L’eutanasia vegetale pare diventata la formapiù diffusa di cura del nostro verde: pare che ogni scusa sia buona, ormai: una nuovarotonda e zac! giù tigli e platani di 50, 60 anni o più; si rifà un bel marciapiedone e alloratogliamo quelle vecchie piante, ormai hannovissuto abbastanza; dobbiamo risistemare gli impianti e le linee telefoniche o altro: beh! si vede subito che quegli alberi “danno fastidio”.E poi con i problemi di bilancio che conosciamo, dove trovare il denaro per lamanutenzione delle piante di alto fusto? meglio sostituirle con altre...cresceranno.E nel verde “privato” non va meglio. E’ tutto un

 fiorire di cedri “scapitozzati”, di magnolie ridotte a cilindri di un paio di metri scarsi di diametro, per non parlare dei pini superstiti che protendono al cielo ridicoli resti che nessuna resistenza fanno più alla luce del sole:e non si salvano i tigli, i platani, i pioppi. Inquesti giorni è un concerto di motoseghe al lavoro, un innalzarsi di piattaforme che alzano tagliatori, un via-vai di camion diretti in discarica.Tutto “pulito”, tutto “in ordine, per benino”,meno sporcizia per terra, con tutti quegli aghi e quelle foglie! (…)E la prossima estate? Inevitabilmente “torrida” e da record, come le precedenti degli ultimi anni. Meglio non stare troppo in giro nelle ore calde: c’è anche molto meno ombra sotto cui ripararsi. I viali? Ricordi dell’Ottocento. Megliopercorrerli in macchina, con l’ariacondizionata al massimo...Questi righe sono “in ricordo” : del cedroall’inizio di Viale dei Pini, ritrovo e riferimentodell’adolescenza, del tiglio che ombreggiava il semaforo di Porta Santi, di alcuni pini di Viale Carducci che, forse, si potevano salvare, dei platani di Via Renato Serra, di alcuni lecci sul 

tratto sopraelevato delle mura di Viale Carducci, del magnifico cedro del Libano nel cortile dell’ex-Comandini e della palma quasi secolare abbattuta qualche anno fa, di ciò che manca del vecchio e rigoglioso parcodell’Ospedale Vecchio e grande pioppo di Piazzale Robusto Mori, degli ex-viali alberati 

✎ Il direttore risponde 

(via Angeli, via Vittorio Veneto, via Dell’Amore, viaLeonida Montanari e tanti altri), dei tanti viali (Oberdan, Marconi, Vicinio da Sarsina, Osservanza,

 Mascagni, ecc. ecc. ecc.) che sono in pericolo e che vedono ridursi il numero di alberi ad ogni “campagna” di taglio primaverile o autunnale. Un bel nastrocolorato segna la condanna senza appello.

 Non ci sono altre possibilità? Non si possono curare innessun modo? Io e quelli della mia generazione nonrivedremo i viali di qualche anno fa: facciamo sentire,almeno, la nostra voce. C’è la crisi, i problemi sono tanti,ma non chiudiamo gli occhi ed evitiamo di aggravare le cose. Non c’è mica solo la deforestazione dell’Amazzonia...facciamo quello che possiamo fare e 

 facciamolo subito.Un caro saluto

Daniele Vaienti 

Carissimo Daniele,ti ringrazio moltissimo per le tue osservazioni checolgono appieno i sentimenti di tanti che in questigiorni assistono impotenti alle potature a volte fintroppo esagerate. Abbiamo tutti paura: della neve, dei

tetti che crollano sotto il peso della neve, dei rami cheinvestono le auto e i loro occupanti. Allora corriamo airipari, spesso operando più danni di quelli checerchiamo di evitare. Siamo presi dall’efficientismo eci domandiamo sempre, stupidamente, il motivo dicerti avvenimenti non sapendo che di solito accadonosemplicemente perché accadono. Non è fatalismo ilmio, ma solo la presa di coscienza che l’uomo, perfortuna, non può tutto. Ricordarcelo fa bene al cuore ealla mente. Cordialmente.

Francesco Zanotti 

[email protected] 

DOMENICO CANCELLI È MORTO A68 ANNI MARTEDÌ 6 MARZO. I FU-NERALI SONO STATI CELEBRATI INCATTEDRALE

CESENA, ESEMPIODI POTATURA“MASSICCIA”

5/14/2018 Corriere Cesenate 10-2012 - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/corriere-cesenate-10-2012 24/25

5/14/2018 Corriere Cesenate 10-2012 - slidepdf.com

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2011

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

TURISMO

IL TERRITORIO

SCOMMETTE

SULLA

COLLINA

Pianista in erbavince ovunque