Corriere Cesenate 06-2014

25
Giovedì 13 febbraio 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 6 - contiene I.P. euro 1,20 6 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Editoriale Frazioni al centro di Francesco Zanotti Cesena 14 Dalla Romagna al Congo: sviluppo dell’agricoltura San Piero 17 Corzano L’antico sentiero torna a vivere Cesena 13 Elezioni/4 Opinioni e idee a confronto Parrocchie 14-16 Festeggiati gli anniversari di Nozze In un contesto economico in difficoltà, non tutto va male. Ogni giorno dalla Tv siamo bombardati di notizie che mettono in risalto chiusure di aziende, fallimenti e imprenditori che vogliono farla finita. Si rischia di trascurare tutto ciò che esiste di buono e permette al territorio, e al Paese, di andare avanti. Nel Cesenate sono tante le imprese che, stringendo i denti, progrediscono e danno lavoro a numerose famiglie. Abbiamo visitato alcuni stabilimenti che, oltre a distinguersi per l’alto livello delle produzioni, sono fra quelli che meno si fanno notare. A Sarsina la Vossloh produce componenti per l’illu- minazione. La Grillo di Cesena esporta in tutto il mondo e La Cesenate ri- fornisce le più note multinazionali. Primo piano alle pagine 4 e 5 Aziende virtuose Alla scoperta delle eccellenze del territorio Diocesi 7 Quando la fede è testimoniata in corsia Chiesa 8 Ricostruzione chiese in Emilia Buone notizie “I l percorso avviato è buono”, anche se fino- ra hanno riaperto solo due chiese a Carpi. E altre due riapriranno a marzo Per condividere l’ordinario straordinariamente Diocesi 7 L a testimonianza dei giovani che hanno vissuto un’esperienza di convivenza, in Semina- rio a Cesena Anniversario 11 e 15 Marco Pantani L’uomo vale più del ciclista I l 14 febbraio 2004 mori- va il campione di Cese- natico. Una riflessione e gli eventi in programma per ricordarlo LAVORO ALL’INTERNO DELLA “GRILLO” DI CESENA D on Eugenio Foschi da 26 anni è il cappellano dell’ospedale “Bufalini”, in un delicato servizio di ascolto e condivisione PARTENZE DI MARZO CON COSTA CROCIERE MEDITERRANEO - 10 marzo con Costa Classica Canarie, Madera, Marocco, Portogallo, Spagna 12 giorni in pensione completa andata in volo, rientro in nave da 499 euro MEDITERRANEO - 16 marzo con Costa Serena Tunisia, Spagna, Francia 8 giorni in pensione completa da 249 euro EMIRATI ARABI - 21 marzo con Costa Fortuna Dubai, Oman, Emirati Arabi 8 giorni in pensione completa (volo a parte) da 679 euro CARAIBI - 29 marzo con Costa Magica (attraverso l’Atlantico) Caraibi, Madera, Spagna, Malta, Grecia, Croazia 20 giorni in pensione completa andata in volo, rientro in nave da 999 euro Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 www.viaggimanuzzi.it T orniamo ai temi amministrativi. Non decolla la politica locale. Noi andiamo avanti con il confronto che abbiamo avviato e sul quale è in atto un proficuo scambio di opinioni cui desideriamo partecipare (cfr. articolo a pag. 13). Per Cesena l’unico candidato sindaco, nel momento in cui andiamo in stampa, è il primo cittadino in carica Paolo Lucchi. A noi sembra un po’ poco, ma speriamo di essere smentiti. Pare che i partiti stiano bloccando alleanze e nomi in base a logiche un po’ logore e appartenenti a un passato ormai sepolto. Fra le idee sulle quali si potrebbe iniziare a costruire un percorso, si trova un argomento caro a questo giornale: la cura delle frazioni. Anche in provincia si può correre il rischio dell’autoreferenzialità. Il centro città sta alla periferia e alla campagna come la capitale sta al resto del Paese. Può apparire banale, ma il pericolo è il medesimo. Cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Anche da noi si fa un gran discutere di parcheggi in centro, di isola pedonale, di negozi che chiudono nelle vie a ridosso della Cattedrale, di Icarus e della movida notturna che riguarda i locali nati sulla moda creata dal teatro Verdi. Ma chi prende in considerazione il resto? Chi si occupa della scarsa illuminazione lungo le strade di campagna o nei centri abitati dei paesi confinanti con altri comuni? Chi si cura della mancanza di servizi, di negozi, di scuole e di altri luoghi di aggregazione nella campagna verso il Ravennate o verso Cesenatico, nella prima collina, o anche solo in periferia, per citare alcune fra le criticità che si notano vivendo il territorio? Non esistono luoghi che per definizione hanno bisogno di attenzioni maggiori o minori, come non esistono graduatorie fra cittadini. Tutti hanno pari dignità. Diciamolo con schiettezza: se in questi paesi non ci fosse la presenza della parrocchia, non rimarrebbe spesso altro motivo per incontrarsi. Non si può restare indifferenti davanti allo spopolamento di diverse zone che comunque si trovano a pochi minuti di auto dal centro città. Certe tendenze non si fermano con i diktat, però si può provare a contrastarle, non per difendere qualche interesse particolare, ma per il bene di tutti coloro che hanno investito e abitano le frazioni. Prima di tutto si potrebbe lavorare sui collegamenti, realizzando piste ciclabili e cercando risorse per il trasporto pubblico. Solo così si rende vivibile e si può presidiare il territorio. Molto in questi ultimi anni è stato fatto, ma molto si può ancora concretizzare, prima che sia troppo tardi.

description

Corriere Cesenate di giovedì 13 febbraio 2014

Transcript of Corriere Cesenate 06-2014

Page 1: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014anno XLVII (nuova serie)numero 6 - contiene I.P.

euro 1,20

6Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

EditorialeFrazioni al centrodi Francesco Zanotti

Cesena 14Dalla Romagnaal Congo: sviluppodell’agricoltura

San Piero 17Corzano L’antico sentierotorna a vivere

Cesena 13Elezioni/4Opinioni e ideea confronto

Parrocchie 14-16Festeggiatigli anniversaridi Nozze

In un contesto economico in difficoltà, non tutto va male. Ogni giornodalla Tv siamo bombardati di notizie che mettono in risalto chiusure diaziende, fallimenti e imprenditori che vogliono farla finita. Si rischia ditrascurare tutto ciò che esiste di buono e permette al territorio, e al Paese,di andare avanti.Nel Cesenate sono tante le imprese che, stringendo i denti, progredisconoe danno lavoro a numerose famiglie. Abbiamo visitato alcuni stabilimentiche, oltre a distinguersi per l’alto livello delle produzioni, sono fra quelli chemeno si fanno notare. A Sarsina la Vossloh produce componenti per l’illu-minazione. La Grillo di Cesena esporta in tutto il mondo e La Cesenate ri-fornisce le più note multinazionali.

Primo piano alle pagine 4 e 5

Aziende virtuoseAlla scoperta delle eccellenze del territorio

Diocesi 7Quando la fedeè testimoniatain corsia

Chiesa 8Ricostruzionechiese in EmiliaBuone notizie

“Il percorso avviato èbuono”, anche se fino-

ra hanno riaperto solo duechiese a Carpi. E altre dueriapriranno a marzo

Per condividerel’ordinariostraordinariamente

Diocesi 7

La testimonianza deigiovani che hanno

vissuto un’esperienza diconvivenza, in Semina-rio a Cesena

Anniversario 11 e 15Marco PantaniL’uomo valepiù del ciclista

Il 14 febbraio 2004 mori-va il campione di Cese-

natico. Una riflessione e glieventi in programma perricordarlo

LAVORO ALL’INTERNO DELLA “GRILLO” DI CESENA

Don Eugenio Foschi da26 anni è il cappellano

dell’ospedale “Bufalini”,in un delicato servizio diascolto e condivisione

PARTENZE DI MARZO CON COSTA CROCIERE✔ MEDITERRANEO - 10 marzo con Costa Classica

Canarie, Madera, Marocco, Portogallo, Spagna12 giorni in pensione completaandata in volo, rientro in nave da 499 euro

✔ MEDITERRANEO - 16 marzo con Costa SerenaTunisia, Spagna, Francia8 giorni in pensione completa da 249 euro

✔ EMIRATI ARABI - 21 marzo con Costa FortunaDubai, Oman, Emirati Arabi8 giorni in pensione completa(volo a parte) da 679 euro

✔ CARAIBI - 29 marzo con Costa Magica (attraverso l’Atlantico)Caraibi, Madera, Spagna, Malta, Grecia, Croazia20 giorni in pensione completaandata in volo, rientro in nave da 999 euro

Informazioni e prenotazioniCESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511

www.viaggimanuzzi.it

Torniamo ai temi amministrativi. Nondecolla la politica locale. Noi andiamoavanti con il confronto che abbiamo

avviato e sul quale è in atto un proficuoscambio di opinioni cui desideriamopartecipare (cfr. articolo a pag. 13). PerCesena l’unico candidato sindaco, nelmomento in cui andiamo in stampa, è ilprimo cittadino in carica Paolo Lucchi. A noisembra un po’ poco, ma speriamo di esseresmentiti. Pare che i partiti stiano bloccandoalleanze e nomi in base a logiche un po’logore e appartenenti a un passato ormaisepolto.Fra le idee sulle quali si potrebbe iniziare acostruire un percorso, si trova un argomentocaro a questo giornale: la cura delle frazioni.Anche in provincia si può correre il rischiodell’autoreferenzialità. Il centro città sta allaperiferia e alla campagna come la capitale staal resto del Paese. Può apparire banale, ma ilpericolo è il medesimo. Cambiando l’ordinedei fattori, il prodotto non cambia.Anche da noi si fa un gran discutere diparcheggi in centro, di isola pedonale, dinegozi che chiudono nelle vie a ridosso dellaCattedrale, di Icarus e della movida notturnache riguarda i locali nati sulla moda creatadal teatro Verdi. Ma chi prende inconsiderazione il resto? Chi si occupa dellascarsa illuminazione lungo le strade dicampagna o nei centri abitati dei paesiconfinanti con altri comuni? Chi si cura dellamancanza di servizi, di negozi, di scuole e dialtri luoghi di aggregazione nella campagnaverso il Ravennate o verso Cesenatico, nellaprima collina, o anche solo in periferia, percitare alcune fra le criticità che si notanovivendo il territorio? Non esistono luoghi che per definizionehanno bisogno di attenzioni maggiori ominori, come non esistono graduatorie fracittadini. Tutti hanno pari dignità. Diciamolocon schiettezza: se in questi paesi non cifosse la presenza della parrocchia, nonrimarrebbe spesso altro motivo perincontrarsi. Non si può restare indifferentidavanti allo spopolamento di diverse zoneche comunque si trovano a pochi minuti diauto dal centro città.Certe tendenze non si fermano con i diktat,però si può provare a contrastarle, non perdifendere qualche interesse particolare, maper il bene di tutti coloro che hanno investitoe abitano le frazioni. Prima di tutto sipotrebbe lavorare sui collegamenti,realizzando piste ciclabili e cercando risorseper il trasporto pubblico. Solo così si rendevivibile e si può presidiare il territorio. Moltoin questi ultimi anni è stato fatto, ma molto sipuò ancora concretizzare, prima che siatroppo tardi.

Page 2: Corriere Cesenate 06-2014
Page 3: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 3Opinioni

Scuola, tempo di iscrizioniSnodo decisivo per ragazzi e famiglie

l 28 febbraio scadono, per le scuole di ogni ordine egrado, le iscrizioni relative all’anno scolastico 2014-2015. Si tratta di un passaggio strategico, in cui ladomanda che necessita di risposta non è “che cosa è

importante valutare nella scelta?”. Per educatori e insegnanti è fondamentale formulare ungiudizio di orientamento che aiuti i ragazzi a scoprire econsiderare con equilibrio attitudini e passioni, e che,qualsiasi suggerimento venga dato, rappresentiun’apertura sul futuro e un atto di fiducia nei loroconfronti. I ragazzi cambiano, crescono, si evolvono sudirettrici talvolta sorprendenti. Dunque, dare credito ainostri ragazzi non è solo un dovere, ma anche un atto direalismo.Anche i genitori siano consapevoli di questo. E del fattoche la responsabilità più grande spetta a loro. Certo, ilragazzo sceglie, ma nessuno potrà credere che tale sceltapossa avvenire in modo consapevole senza l’aiuto deigenitori. Ci piaccia o no, i nostri ragazzi a quattordici annihanno bisogno di noi. Valutare attitudini, considerare leosservazioni dei ragazzi non basta; allora chiediamoci:quale esperienza scolastica riteniamo importante perloro? In quale contesto? Con quale idea di futuro? Che cosavuol dire che la scuola superiore deve fare di alunni cheentrano ragazzini degli adulti? Rispondere non è semplice;però è necessario, se vogliamo dare ai nostri ragazzi unareale possibilità di scelta. E quando abbiamo un’ideadiversa dalla loro, è dalle risposte ragionevoli a questedomande che può nascere un confronto tale per cui iragazzi stessi si rendono conto del valore delle motivazioniche noi adduciamo, e le fanno proprie. Se tutto questo nonc’è, noi genitori rischiamo di essere come tiranneggiati dainostri figli, e li lasciamo soli e spaesati in una scelta che èpiù grande di loro. I primi a essere ragionevolmenteconvinti di una scelta dobbiamo essere noi, non loro.Già, proprio loro, i ragazzi. I veri protagonisti, quelli che inquesta scelta vedono aprirsi una fetta importante del lorofuturo. A loro chiederei solo una cosa: di essere coraggiosi,disposti ad ascoltare i loro insegnanti e i loro genitori, e,

I

Riflessioni di un insegnante-genitore La fotografia

qualsiasi sia poi la decisione, sia però l’esito di una scelta, e non di una rinuncia(ad esempio, “vado lì perché mi piace la tale materia”, e non “non vado là perchénon voglio fare la talaltra” o peggio “perché in quella scuola non si fa nulla”), néun accontentarsi o un seguire l’onda (“vado dove vanno i miei amici”). Ragazzi,c’è in palio il vostro futuro: scegliete come affermazione di ciò che realmentedesiderate, non per seguire quello che tutti dicono o fanno, o come fuga da ciòche vi fa paura perché non lo conoscete. E in questo chiedete ai vostri insegnantie ai vostri genitori di essere delle guide, con delle motivazioni forti con cuiconfrontarsi. Direi che dovete addirittura pretenderlo.

Tiziano Mariani

C’è ancora un futuro per l’EuropaiLa Chiesa, richiamando la nostra attenzione alle date chescandiscono il calendario liturgico, non si accontenta dicoinvolgerci nella Storia della Salvezza, la liturgia è fons et

culmen per vivere la vita buona del Vangelo, ma madre saggia epremurosa ci propone le testimonianze che lungo i secoli i santi cihanno consegnato, mostrandoci “come” il fermento del Vangelo siada immergere nella farina della storia. Venerdì 14 febbraio è lamemoria liturgica dei santi fratelli Cirillo e Metodio (metà delsecolo IX, nella foto) che papa Giovanni Paolo II ha proclamatopatroni d’Europa, loro gli evangelizzatori dei popoli slavi che dallelontane terre dell’Oriente si erano affacciati al continente che giàaveva accolto l’annuncio della Buona Notizia.Qualche tempo prima papa Paolo VI aveva proclamato patronod’Europa San Benedetto. I suoi monaci avevano compaginato (“oraet labora”) in unità, con a fondamento la cultura della civiltà greco-romana, i popoli germanici che senza perdere i segni della propriastoria, si riconoscevano come “gentes europeenses”.A partire dalla cosiddetta età moderna che pure ha conosciuto iricchissimi sviluppi della scienza e della tecnologia, questa “unità”è venuta incrinandosi per dare spazio a quel quadro politico dove

regola primaria era la ragion distato. Nelle libertates che avevanoconnotato il sorgere dei libeicomuni, invece, le corporazionidelle arti e dei mestieri (pur esse,tuttavia, gerarchizzate) e ancor piùle universitates dei magistri e deglistudenti, avevano elaborato per lanuova stagione oltre il primomillennio, una sintesi (fides etratio) che si era proiettata negliordinamenti che regolavano leautonomie della città, nelle grandisintesi della filosofia e dellateologia, nell’arte e nellaletteratura, segnando con giudiziotrasparente i frutti buoni del lavoroe delle imprese e condannando senza condoni ogni forma dicorruzione. E quanta ce ne era pure allora.

* * *

S Il secolo ormai trascorso ha registrato icriminali tentativi attuati dalleideologie totalitarie al potere, di darenuova sintesi all’Europa, profanandoviolentemente la sua anima profonda.

* * *Nel progetto di rinascita dopo ledevastazioni del secondo conflittomondiale, uomini saggi e di fedeevangelica – Alcide De Gasperi, KonradAdenauer, Robert Schumann (e comenon ricordare il manifesto di Ventotenedel “laico” Altiero Spinelli) aprirono ilcantiere (mancava all’appello la Russiasovietica) della ricostruzione,rivendicando come fondamenta leradici cristiane che hanno fattocrescere i secoli migliori della nostrastoria.E fu allora il tempo degli ordinamentiche avrebbero dato volto all’UnioneEuropea. Ma lo sviluppo economico e iperfidi tentacoli della finanzainternazionale disancorati dallefondamenta dell’etica, hanno rimessoin discussione e in pericolo il progettodella grande casa comune.Nelle prossime elezioni del Parlamentoeuropeo (fine maggio) potrebberoprevalere nuove forme di populismoche pur riproponendo, talvolta informa equivoca, i valori dellatradizione, in realtà illudono per unfuturo che non mancherà di presentareamare delusioni e fallimenti.Certo, a tutto questo si può e si deveporre rimedio, ma con unsupplemento d’anima, con unaradicale rivoluzione culturale chemette al centro di ogni realtà estrategia il valore inviolabile dellapersona, la famiglia nella suaprimigenia fondazione, il lavoro el’impresa nel contesto imprescindibiledella sussidiarietà e della solidarietàche si spinge doverosamente alleestreme periferie della storia e dei piùpoveri; ponendo ferma attenzione auno sviluppo economico che sappiarispettare e valorizzare l’oikos, la casache il Creatore ci ha affidato.È triste tuttavia constatare, ogni giorno,nel cosiddetto dibattito politico, latotale assenza di questo orizzonte piùampio. Anzi, si moltiplicano rigurgiti diuna cultura mistificante e che illudonoconvocando a grandi adunate (seppuresoltanto via internet) per traguardi chenon possono avere consistenza perchéaffidati allo scrosciare degli slogandella retorica.È tempo di resistere ai cattivi maestri,di voltare le spalle agli imbonitori chesalgono sulla scena nei giorni dimercato. È tempo di testimoniare lagioia del Vangelo; la sua energiairresistibile sostienela nostra speranza.

Piero Altieri

Aperti venerdì 7 febbraio, si concluderanno il 23 prossimo i 22esimi Giochi olim-pici invernali, a Sochi (Russia). Gli atleti italiani che vi partecipano sono 113 (69uomini e 44 donne) e gareggiano in 13 discipline. Tra gli atleti in evidenza, Ar-min Zoeggeler, 40 anni, considerato da molti il più grande atleta di sempre nel-lo slittino: ha ottenuto una medaglia in tutte le precedenti cinque edizioni deiGiochi (due volte l’oro, a Salt Lake City nel 2002 e a Torino nel 2006). Con la me-daglia di bronzo che si è aggiudicato domenica scorsa a Sochi, è arrivato alla se-sta medaglia in sei edizioni diverse delle Olimpiadi invernali. Nessuno come lui.Sempre domenica scorsa, notevole la medaglia d’argento dell’azzurro ChristofInnerhofer, conquistata nella discesa libera. (foto Sir)

Page 4: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 20144 Primo piano

SSEEGGUUIICCII SSUU FFAACCEEBBOOOOKK EE SSUU TTWWIITTTTEERRE sul sito

WWW.CORRIERECESENATE.ITaggiornamenti dal territorio nella sezione

BREVI QUOTIDIANEBREVI QUOTIDIANE

CON TANTE NOTIZIE IN TEMPO REALE CON TANTE NOTIZIE IN TEMPO REALE

E GALLERIE FOTOGRAFICHEE GALLERIE FOTOGRAFICHE

Sarsina La tedesca Vossloh ha aperto lo stabilimento nel 1961. Si occupa di componenti per l’illuminazione. I dipendenti attuali sono 110. Attivo anche il reparto "ricerca e sviluppo"

Delocalizzazione al contrarioMichela Mosconi

ossloh-Sarsina, unbinomio quasiinscindibile.Raccontare le vicende

della Vossloh-Schwabe diSarsina (filiale italiana diproduzione ecommercializzazionedell’omonimo gruppo tedesco,leader nel mondo nellaproduzione e vendita dicomponenti perilluminotecnica) significaraccontare non solo la realtà diun’azienda consolidata, maanche entrare nelle pieghedella storia sociale edeconomica del paese plautino.Curioso constatare come itedeschi (dopo i dolorosi fattidi guerra) furono proprioquelli che nel secondodopoguerra diedero un forteimpulso alla ricostruzione delpaese e all’occupazione.L’Amministrazione comunaledi allora guidata dal senatoreLorenzo Cappelli, con ilconcorso del neonatoComitato Locale perl’industrializzazione, dopoaver interessato la Camera diCommercio italo-tedesca diMilano e altri enti sullapossibilità di aree edificabilinel comprensorio sarsinate,offrì terreni gratis e condizioniagevolate alle imprese. L’annoè il 1961: la Vossloh, con a capoDiethelm Bomnüter, tedescodi Dusseldorf, decise di aprirequi uno stabilimento chediede subito lavoro a 280persone. Dopo 53 anni Vossloh-Schwabe rimane la principaleazienda del sarsinate con 110dipendenti fra operai,impiegati e ingegneri (divisi,questi ultimi, in tre team diricerca e sviluppo: prodotto,stampi per materialitermoplastici, automazione). I’locali’ naturalmente la fannoda padrone, ma in tempirecenti sono aumentati ilavoratori provenienti da tuttala valle del Savio e dal

V

Cesenate. "La fabbrica degli inizi nulla hapiù a che fare con quellaattuale - spiega il cesenateCarlo Comandini,amministratore delegatodell’azienda. - Allora era soloun subfornitore della casamadre tedesca. L’attivitàprincipale era il montaggiomanuale dei componenti chearrivavano dalla Germania.Qui venivano assemblatiprincipalmente per il mercatotedesco, poiché quello italianoera ancora molto limitato.Questo schema organizzativo

ha funzionato per qualcheanno fino a quando l’aumentodel costo del lavoro imposeuna scelta alla famigliaVossloh, chiudere o investireper sviluppare prodottidedicati al mercato italianodell’illuminazione allora incostante sviluppo". Da quel momento l’aziendasarsinate inizia a strutturarsidiventando una vera unitàproduttiva autonoma coninvestimenti importanti,assumendo la responsabilitàper lo sviluppo di una partedel catalogo generale delGruppo. Nel 2002 il primosnodo cruciale: entra a farparte della divisione Lightingdel gruppo giapponesePanasonic. "Da società multinazionaleeuropea - continua l’ad diVossloh - siamo entrati in unarealtà industriale globale e ilnostro ruolo è stato messonuovamente in discussione".

Ciò ha imposto, per stare alpasso con l’innovazione e lacompetitività sul mercato, unprogressivo cambiamento alivello di produzione. "Sonostati inseriti nuovi prodotticon un’accelerazione delpassaggio dalla tecnologiatradizionale a quella Led e lacreazione anche di un repartoapposito. Operiamo, inoltre,anche nell’elettrodomesticocon prodotti specifici".Cambio di strategia dovutoalla riduzione dellaproduzione convenzionale ecrisi economica, ecco un altroanno cruciale per l’azienda."Dal 2008 fino allo scorsoanno siamo stati costretti acalare progressivamente ilpersonale, ridotto di circa 25unità. La crisi ha penalizzatoanche la nostra azienda che, inogni caso, ha sempre chiuso ilbilancio in attivo". Il fatturatosi aggira attualmente intornoai 35 milioni di euro. Oggi tutti

i processi sono automatizzati."Cerchiamo di sviluppare -aggiunge Comandini - anchesoluzioni per la clientela, dacomponenti a prodotti piùcomplessi. Un’altra sfida èquella di espanderci il piùpossibile in tutti i mercati purmantenendo investimenti inItalia". Oggi Vossloh-Schwabe ha 25sedi commerciali e 8 sediproduttive. Tutti glistabilimenti produttivi(Germania, Francia, Italia eSerbia) così come tutte le filialidi vendita (Europa, America,Asia, Africa e Australia) sonocertificati Dqs secondo lanorma Din En Iso 9001.Il tutto con un occhio diriguardo all’etica sociale eall’ambiente. L’aziendaimpiega, da qualche anno,alcuni detenuti del carcere diForlì nella produzione diapparecchiature elettroniche."Noi forniamo i componentiche loro assemblano. Parte del

lavoro di rifinitura va a questigiovani per favorire il loroprocesso di reinserimentonella comunità".Grazie ad una politicaambientale oculata Vossloh-Schwabe è un’impresa ’green’a tutti gli effetti come indicatodalle linee guida dellaPanasonic: "Abbiamo repartidi produzione certificati anchedal punto di vista ambientale.Riduzione dei rifiuti erisparmio energetico sono trale nostre priorità coninvestimenti ingenti fattiproprio in quest’ottica".

Da qualche annol’azienda coinvolgenel lavoroanche alcunidetenuti del carcere di Forlì

Il fatturato si aggiraattorno ai 35 milionidi euroL’amministratoreè il cesenateCarlo Comandini

L’esterno dell’azienda. Nel riquadro, l’Ad Carlo Comandini

Page 5: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 5Primo piano

✎ | Aziende che operano nel silenzio di Francesco Zanotti

Le eccellenze ci sono. Bastacercarle. Non è semplice que-sto esercizio, in un periodo digravissima crisi economica chenon risparmia neppure la Ro-magna, tradizionalmente flori-da e abitata da gente industrio-sa e capace. Come purtropporaccontiamo da molti mesi aquesta parte, sono diverse leimprese che chiudono e altreche faticano nel pagare gli sti-pendi. In centro storico, a Ce-sena, hanno abbassato la sara-

cinesca numerose attività. Eppure c’è ancora qualcunoche va in controtendenza. Que-sta settimana narriamo breve-mente le storie di tre aziende(la sarsinate Vossloh, La Cese-nate e la Grillo) che si distin-guono per capacità di adatta-mento a un mercato in rapida econtinua evoluzione. Si parla

poco di questi esempi virtuosi,soprattutto perché il manage-ment che le conduce con bra-vura e intelligenza non deside-ra farsi notare troppo. Il lavoroinnanzitutto, poi magari ancheun minimo di visibilità comeaccade questa settimana con ilnostro giornale. Lo stesso ragionamento si può

applicare alla Babbi, l’industriadolciaria, assolutamente dinicchia, ma ormai famosa intutto il mondo per i Viennesi e iconi, anche se il vero core busi-ness sono i preparati per il ge-lato artigianale: 18 milioni dieuro di fatturato, 90 dipendentie la terza generazione alla gui-da. I fratelli Piero, Gianni e

Carlo seguono le orme del fon-datore, il nonno Attilio, e delbabbo Giulio, ancora in pienaattività. Nelle scorse settimanese ne è parlato in una conven-tion aziendale tenutasi a Cese-na al teatro Verdi nei giorni del-la fiera Sigep. Durante la seratasi è compreso il valore della di-mensione familiare applicata auna "strategia che punta sulvalore" e oggi spazia ben oltrel’Europa. Dal 20 febbraio laBabbi sarà in fiera a Dubai.

Grillo: la storiadell’agricoltura localepassa da quiL’azienda cesenate esporta il 70 per cento dellemacchine. Affermatasi per le zappatrici tutte‘Made in Italy’, ha diversificato la produzione

Cristiano Riciputi

a officina in cui è stata inventatala "sapadòra", cioè la zappatrice omotocoltivatore, a impresa cheesporta il 70 per cento all’estero e

conta oltre duecento dipendenti. E’ lastoria della ditta Grillo di Cesena, fondatanel 1954 da Benito Pinza con il nome di"Officine meccaniche Pinza". Siamo nel dopoguerra, l’agricolturacesenate è in fermento. Piccoli proprietari,con un ettaro o due di terreno, coltivanofragole, ortaggi, pesche e albicocche. Isoldi sono (ancora) pochi, ma per essereefficienti zappa e vanga non bastano più,però gli agricoltori neppure possonopermettersi un trattore che, fra l’altro,sarebbe sottoutilizzato in appezzamenticosì piccoli. Serve qualcosa di diverso, uncompromesso. Benito Pinza si inventa unpiccolo mezzo a due ruote e comincia acostruirlo in serie. Tutti iniziano achiamarla ’sapadora’, la zappatrice. E’subito un successo, anche grazie allaversatilità del mezzo che può essere usato

per più lavori, compresi i trattamenti antiparassitari e il traino di carri agricoli. Nel 1957 Pinza cambia il nome e l’azienda diventa "Grillo", una realtà che oggifattura oltre 30 milioni di euro (bilancio 2013) ed esporta in tutto il mondo. Glistabilimenti sono cinque: oltre alla sede principale in via Cervese a Sant’Egidio,vi sono tre siti a Capocolle e uno a Pievesestina."Oggi l’azienda è guidata dai figli di Benito - spiega il direttore commercialeStefano Grilli - e l’amministratore delegato è Andrea Pinza. Vent’anni fa, allamorte del fondatore, c’è stato il cambio generazionale e, proseguendo ilcammino di chi ci ha preceduto, si è cercato anche di trovare una giustacollocazione per il futuro: ai mezzi per l’agricoltura professionale abbiamoaffiancato quelli per la gestione del verde, oltre che portare avanti una vastagamma di proposte per gli ’agricoltori non professionisti’. Direi che quella

Dscelta, all’epoca coraggiosa, si è rivelatavincente".Un’altra caratteristica della Grillo è laproduzione in proprio, dall’inizio alla fine:"Non siamo di quelli che assemblano solopezzi - aggiunge Grilli -. Il nostro è un vero’Made in Italy’ perché noi costruiamo inproprio le nostre componentistiche.Abbiamo impianti e attrezzature perlavorazioni di precisione all’avanguardiache richiedono importanti e continuiinvestimenti. Questo perché la filosofiadell’azienda è sempre stata quella dellaqualità e solo avendo sotto controllo tutti ipassaggi, dalla progettazione al prodottofinale, si può garantire il risultato finale".Ciò permette anche un’estrema elasticitànel caso in cui arrivi l’esigenza di farecambiamenti: lavorare ’tutto in casa’permette di modificare con una certacelerità e di avere sotto controllo laproduzione. L’innovazione è legata alreparto ’ricerca e sviluppo’: qui vi è ungruppo di ingegneri e tecnici che lavoracostantemente per la messa a punto dinuove macchine. Dall’inizio dellaprogettazione, al momento della messa invendita, in media servono 3-5 anni di

lavoro. Visitando lo stabilimento di via Cervesebalza subito all’occhio un grande ordine,un’estrema precisione in ogni reparto eun’età media dei dipendenti piuttostobassa. In un reparto incrociamo AndreaPinza, l’amministratore delegato, il qualepassa buona parte del suo tempo in linea enon ha problemi a ’sporcarsi le mani’: èingegnere meccanico e conosce ognimacchina alla perfezione. Grillo è una di quelle imprese cesenati chelavora nel silenzio, senza fare proclami peri propri risultati. Lo testimonia unaneddoto che riporta Grilli: "Un paiod’anni fa abbiamo inaugurato il nuovostabilimento per la verniciatura, aCapocolle, che ospita un impiantotecnologicamente molto avanzato, masenza tanti proclami o inaugurazioni inpompa magna: abbiamo fatto un po’ difesta con la nostra "famiglia", ovvero idipendenti, perché il nostro obiettivo e lanostra soddisfazione arrivano nondall’avere o dal sembrare, ma dall’essere.Ecco - conclude Grilli - questo è lo stileGrillo: essere riservati , lavorare e farparlare i risultati.

Conta oltre duecentodipendenti in cinquestabilimenti situatitutti nel comprensorioE’ una delle poche realtàche costruisce in proprioogni componente

Prodotti trasformati vanno in tutto il mondo‘La Cesenate’ lavora pomodoro e frutta ed esporta anche in Oriente e in Africa. E’ sorta nel 1949. Oggi conta fino a 140 dipendenti

Compie 65 anni nel 2014 e rappresenta una delleaziende agroalimentari più importanti del territoriocesenate. Ma pochi la conoscono. Si trattadell’industria conserviera La Cesenate, situata in viaCervese a Cesena, poco distante dal viadottoKennedy. La Cesenate trasforma pomodoro e frutta e forniscele principali multinazionali che si occupano, adesempio, di omogeneizzati per bambini. Alcune frale marche più note, la cui pubblicità passa centinaia

di volte in tv, hanno come componente base dei propri omogeneizzati di frutta isuoi prodotti. In più, esporta in Oriente, in Africa e in Europa."L’azienda è stata fondata da mio nonno Luigi Rossi - spiega Arturo Santini - ed èsempre rimasta in mano alla nostra famiglia. Alla base della produzione vi è semprestato il pomodoro. Ogni anno trasformiamo 500mila quintali di prodotto di cui il 60per cento è rappresentato dal pomodoro e il 40 dalla frutta".In un periodo in cui si sente spesso parlare di semilavorati importati dalla Cina o daaltre nazioni, La Cesenate si distingue per la provenienza della materia prima: "Ilnostro bacino produttivo - aggiunge Santini - è rappresentato dal Ravennate e dal

Ferrarese. Qui vi sono i terreni più vocati allaproduzione di pomodoro di alta qualità. Epoi la distanza è abbastanza limitata così danon danneggiare troppo le bacche: trasportitroppo lunghi influiscono in manieranegativa sul risultato finale del trasformato".Grazie all’apertura del tunnel della Secante,qualche anno fa, è stato eliminato anche ilproblema del traffico pesante nella zona diSant’Egidio.I dipendenti della Cesenate sono 75, cheraggiungono quota 140 durante la campagnadel pomodoro.Da qualche anno l’azienda ha creato unapropria linea a marchio Alce Nero che sidistingue perché i prodotti provengono daagricoltura biologica. L’ultima novità sta nel"baby food", vale a dire negli omogeneizzati,a marchio Alce Nero.

Anche in questo caso la ricerca della qualitàè maniacale: la frutta proviene da impianti diproprietà oppure condotti da agricoltoriprofessionali. Si tratta di 250 ettari dislocatinel Cesenate e in provincia di Grosseto."Anche per le verdure - continua ArturoSantini - ci serviamo solo di prodottonazionale. I nostri impianti lavorano aregime 10 mesi l’anno e tiriamo il fiato soloquando si contrae la produzione in campo".Nonostante questi numeri e una qualitàindiscussa, La Cesenate è poco conosciuta eappare di rado, anche a livello locale. "E’vero, siamo un po’ a disagio a parlare di noi -conclude Santini - e di rado siamo sotto airiflettori. Preferiamo operare nel silenzio,continuando a migliorare, dare lavoro aidipendenti e a tutto l’indotto".

Cr

L’interno

dello stabilimento Grillo

in via Cervese a Cesena

Page 6: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 20146 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte 7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale,

San Paolo, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (al sabato alle8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messefestive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Madonnadel Fuoco, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

9,00 Istituto San Giuseppe

(corso U. Comandini)Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dell’Addolorata,

Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Bagnile,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Giorgio,Martorano, San Demetrio,Bulgaria, San Mauro inValle, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Istituto

Lugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del Cimitero17.00 Cappella ospedale

Bufalini18.00 Cattedrale, Osservanza,

San Rocco, San Domenico18.30 Cappuccini, San Pietro

19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Istituto Lugaresi,

Luzzena (primo sabatodel mese)

17.30 Santuario del Suffragio,Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, SanDomenico, Osservanza,Case Finali, San Rocco,Santo Stefano, San Paolo,Sant’Egidio,Villachiaviche, Diegaro,Madonna delle Rose,Bulgarnò, San Mauro inValle, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio, Tipano20.00 San Pio X, Gattolino,

Bulgaria, San GiovanniBono, Calisese, Ruffio,Pioppa, Ponte Pietra,Pievesestina

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 Gatteo a Mare20,30 Sala, Villalta

Festivi: 8 Bagnarola, SanGiacomo, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta; 10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15

Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe), 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.

ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;Selvapiana: 11,15(18 sabato);Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villadi Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

Testata che fruiscedi contributi di cuiall’art. 3 comma 3 dellalegge n. 250 del 7/8/1990

Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Redazione, Segreteria e Amministrazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812, www.corrierecesenate.itConto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected]

Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70 euro;di amicizia 100 euro;estero (via aerea) 80 euro.

Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionale della stampa n. 4.234

Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-Sarsina

StampaRotopressvia Brecce - 60025 Loreto (Ancona)www.rotoin.it

Tiratura del numero 5 del 6 febbraio 2014: 7.756 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17 di martedì 11 febbraio 2014

Domenica 16 febbraio - Anno AVI Domenica del Tempo OrdinarioSir 15,16-21Salmo 1181Cor 2,6-10Mt 5,17-37

Più leggiamo queste parole, più ciassa la paura. La paura che nascedall’incapacità di rispondere alle

esigenze radicali del Vangelointrodotte da Gesù. Questa radicalitàsembra porsi in contrasto con il tonoconsolatorio delle beatitudiniproclamate poco prima. Forse cheGesù si diverte ad accrescere le nostrefrustrazioni, per schiacciare la nostravita di fede nella spirale dei sensi dicolpa? Gesù, in realtà, non vuole farcisorgere nuovi sensi di colpa – neabbiamo già abbastanza – ma vuoleriportarci al senso dei comandamenti,che non sta semplicemente “fuori” dinoi, ma “dentro” di noi, nella cella delnostro cuore. È lì, prima che nelleazioni esterne, che si trovano il bene eil male, che si decide di amare oppureodiare. In questo senso il “di più” cheGesù ci chiede non si collocanell’orizzonte della quantità, bensì inquello della qualità: la qualità dellanostra fede. Tutti sappiamo cosa significa il divietodi togliere la vita a una persona; Gesù

però rende più radicale e quasi piùdifficile questo comandamento,perché lo interpreta così: chiunque siadira con il proprio fratello, in qualchemodo lo “uccide”. Se le cose stannocosì, dobbiamo confessare cheabbiamo seminato molti cadaverisulla nostra strada! Uno crede diessere pacifico, ma poi l’incontroindesiderato con una personaantipatica si traduce in un’inaspettataesplosione d’ira. Questo significa chein lui la rabbia non era pienamenteestirpata, ma solo sedata eall’occasione propizia riemerge.L’invito a non adirarsi con il propriofratello verifica il livello della nostramitezza.Introducendo queste nuovedisposizioni, Gesù non abolisce lalegge antica, ma la porta acompimento. In che modo? Nellaprospettiva della “interiorizzazione”,nel senso che la legge non ha di mirasolo i comportamenti esterni, in forzadei quali uno può essere trovatoinadempiente e, quindi, reo di colpa,ma chiama in causa prima di tutto ilcuore, la sede delle intenzioni, deipensieri. Il grande principio di Gesù èquindi il ritorno al cuore, quellaboratorio misterioso dove prendevita ciò che poi uscirà, assumendo lafigura di parola, gesto, atto.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNORENon adirarsi: è la verifica della propria mitezza

lunedì 17 febbraiosanti 7 fondatoridei Servi di MariaGc 1,1-11;Sal 118; Mc 8,11-13

martedì 18san FlavianoGc 1,12-18;Sal 93; Mc 8,14-21

mercoledì 19san MansuetoGc 1,19-27;Sal 14;Mc 8,22-26

giovedì 20san RemoGc 2,1-9;Sal 33;Mc 8,27-33

venerdì 21san Pier DamianiGc 2,14-24.26;Sal 111;Mc 8,34-9,1

sabato 22cattedra di San Pietro1Pt 5,1-4;Sal 22;Mt 16,13-19

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOFestincontro fidanzati e Giovani sposiDomenica 16 settembre alle 17,30, in Seminario a CesenaL’Ufficio per la Pastorale familiare, l’Ufficio vocazioni el’Azione Cattolica organizzano per domenica 16 febbraio inseminario a Cesena il Festincontro Fidanzati e Giovani sposi.“Il suo amore è per sempre” è il tema dell’incontro, con inizioalle 17,30; alle 18 preghiera insieme e alle 19,15 cena fraterna. Per info: [email protected], ftappi79gmail.com (tel. 0547671869).

✎ CHIESA INFORMAPercorso per separati soliContinua il percorso diocesano per separati soli, cioè per chivive la separazione senza una nuova unione. Il prossimoincontro è per lunedì 17 febbraio alle 21, presso la parrocchiadi Santa Maria Immacolata in Case Finali di Cesena. Il parrocodon Marcello Palazzi parlerà di “Nessuno è buono, se non Diosolo. Tutti abbiamo bisogno del suo perdono”. Seguirà unmomento di convidisione e fraternità. Per info: Floriana e IvanBartoletti Stella, 388 6186867.

Percorso per divorziati-accompagnatiSabato 15 febbraio alle 18,30, in Seminario a Cesena, incontrodi approfondimento e condivisione per divorziati risposati eseparati conviventi. Padre Mauro Peresico guiderà l’incontro“Coltivare la fede nella vita di ogni coppia”. Per info: Sabrina eAndrea Delvecchio, 338 1424377.

Giovani e adulti, corso diocesano di catechesiIn preparazione al sacramento della ConfermazioneHa inizio sabato 22 febbraio (e si concluderà il 5 aprile) il corsodi catechesi in preparazione al sacramento dellaConfermazione, per giovani e adulti. Il corso si svolgerà pressole opere parrocchiali della Cattedrale di Cesena (piazzetta donRavaglia, accanto alla chiesa dei Servi), dalle 18 alle 19, ognisabato. La celebrazione della Cresima è programmata perdopo Pasqua. Guiderà l’incontro don Giordano Amati.Per info e iscrizioni, tel. 0547 21173, 339 4228650.

Page 7: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 7Vita della Diocesi

In breveGara canoraal Teatro CarisportDomenica 16 febbraio dalle 16 alle 20, alTeatro Carisport di Cesena, Gara canorapromossa dall’Azione Cattolica. Iltradizionale appuntamento artistico, chevede sul palco l’esibizione di diversi gruppiparrocchiali, è promossa dall’AzioneCattolica. Ingresso: 6 euro (gratis fino a 10anni).Per info:[email protected],tel. 328 7508182 (Giacomo).

nche quest’annol’Ufficio diocesano

per l’Arte sacra e i Beni culturali partecipa alleGiornata dei Musei ecclesiastici (15-16 febbraio),indette dall’Amei (Associazione MuseiEcclesiastici Italiani).I musei saranno aperti secondo questocalendario:- Museo della Cattedrale di Cesena: sabato 15febbraio ore 9,30-11,30; 16,30-18,30; domenica16 ore 9,30-11,30.- Museo diocesano di Sarsina: sabato 15febbraio ore 10-12; 16-18; domenica 16 ore 10-12; 16-18.- Museo d’Arte sacra di Longiano: sabato 15febbraio ore 14,30-18,30; domenica 16 ore 10-12 e 14,30-18,30.- Museo Madonna della Vita di MercatoSaraceno: sabato 15 febbraio ore 15-18;domenica 16 ore 15-18.- Museo Madonna del Carmine di Bagno diRomagna: sabato 15 febbraio ore 15-18;domenica 16 ore 15-18.Ai visitatori del Museo di Cesena sarà data inomaggio la carta Cesena sacra. Itinerarinell’architettura e nell’arte delle chiese urbane.L’ingresso ai Musei è gratuito.Nella foto, “La Madonna della Pera” (PaoloVeneziano), dipinto esposto al Museo dellaCattedrale di Cesena (proviene dalla chiesa diCarpineta).

A

15 e 16 febbraio

Giornatedei Museiecclesiastici

Venti giorni di convivenzaper vivere l’ordinarioin modo straordinario

onvivenza. Nell’accezione corrente è lasituazione di due persone che vivono insiemefuori dal matrimonio. Nel caso di una decina diragazzi della diocesi si è trattato di condividere

la vita, con le sue gioie e fatiche nel nome del SignoreGesù. L’iniziativa di cui stiamo parlando è iniziata il 19gennaio e si è conclusa sabato scorso 9 febbraio e hainteressato nove ragazzi della nostra diocesi. “Lesettimane di convivenza, o di condivisione se sipreferisce, sono già iniziative presenti in AzioneCattolica e in alcune parrocchie della diocesi, manessuno aveva osato un periodo così prolungato qualitre settimane a fila”, dice don Fabrizio Ricci, diacono.Tre settimane articolate su uno schema di iniziazionealla vita cristiana.“La prima settimana l’abbiamo definita illuminativa,cioè abbiamo iniziato a confidenza con la vita comune ela preghiera che ha ritmato le nostre giornate, e si èconclusa con la professione di fede. La secondasettimana è stata quella purificativa, dove ci siamoconcentrati sui piccoli “no” per raggiungere il grande “sì”da dare al Signore. La terza settimana l’abbiamo definitaunitiva, dove al centro c’era il prendersi cura gli unidegli altri. In questo tempo abbiamo cercato di coltivareuna spiritualità basata sul pregare insieme (al mattino ilVangelo del giorno e a sera la compieta con la risonanzasu quanto vissuto o meditato), condividendo le piccolefatiche del lavoro, dello studio e di tutto quello che

C

riserva la vita di ogni giorno.Nel corso delle settimane ci siamo recati più volteall’ospedale “Bufalini” per la visita ai malati e abbiamocercato di vivere come potevamo l’ospitalità con chicapitava a pranzo o a cena. Ogni ragazzo ha mantenuto ipropri impegni in parrocchia come l’incontro con igruppi giovanissimi o la messa domenicale nella propriacomunità. Questa modalità di vita, che da secoli ciinsegna la Chiesa stessa, è stata un’opportunità perconfrontarsi su tematiche serie che toccano le grandiscelte di vita. Diversamente dai campiscuola estivi,abbiamo sperimentato la possibilità di viverel’ordinarietà della vita (col tran tran quotidiano delle

proprie occupazioni) in maniera straordinaria, confratelli che ti aiutano nelle fatiche e nelle ansie, tiaccolgono con un sorriso di bentornato a casa.Il Seminario, o meglio la “Porta Giovani”, è stata eletta avera e propria casa per questi ragazzi che vi hannoabitato”. Questa modalità di vita comune è giàampiamente vissuta a Riccione da più di dieci anni al“Punto Giovane”, casa adibita a convivenze per glieducatori e i ragazzi, in collaborazione con le scuolesuperiori locali. È da lì che è nato lo spunto per lanciare,anche a Cesena, una tale iniziativa organizzata dallaPastorale Giovanile in collaborazione col Seminariodiocesano.

Giovani di diverse parrocchie per un’esperienza di tre settimane al “Porta Giovani”, in Seminario a Cesena

“Nel corso dellesettimane ci siamo recatipiù volte all’ospedale‘Bufalini’ per la visita aimalati e abbiamo cercatodi vivere come potevamol’ospitalità con chicapitava a pranzo o acena”. A conclusionedell’esperienza, latestimonianza dei ragazzi

L’ottantottenne sacerdote don Eugenio Foschi è da ventisei anni cappellanodell’ospedale “Bufalini” di Cesena. “Stare accanto agli ammalati è diventato un bisogno”

La fede testimoniata in corsiaIntervista

uongiorno, pace ebene, buonaguarigione”. Entra

con discrezione nellecamere dei degenti donEugenio Foschi, 88 anni esacerdote da 64, cappellanodell’ospedale ’Bufalini’ diCesena da 26 anni.Un’esistenza, la sua,trascorsa a confortare chi sitrova nella malattia, nellasofferenza, accanto a chi stacompiendo l’ultimocammino della vita. Fino al2009 ha formato una coppiastorica con il compiantodon Giancarlo Bertozzi,compito condiviso inseguito con don RenatoBaldazzi, mentre da un paiodi anni gli dà una mano donLorenzo Arakkathara,parroco di Madonna delFuoco.Con 30 reparti per circa 500posti letto, il lavoro nonmanca mai. “Passiamo due otre volte la settimana in tuttii reparti, accorrendo nelsostenere i malati e ifamiliari durante il periododi ricovero, amministrando isacramenti e partecipandoumanamente ai momenti didisperazione profonda chela vita riserva - spiega donFoschi -. Sono impegnato 24ore su 24, anche la nottequando c’è da accorrere alcapezzale di chi sta permorire”.Il costo per l’assistenzareligiosa è a carico dell’Ausl(come previsto dalla leggeregionale 12/1989). Per il2014 è di circa 86mila euro ecomprende due assistenti

B“

religiosi a tempo pieno al“Bufalini”, uno all’ospedale“Angioloni” di San Piero inBagno (per 13 oresettimanali) e uno al“Marconi” di Cesenatico(per 9 ore a settimana).Al personale sanitario spettala cura del corpo, agliassistenti religiosi quelladell’anima. “L’ammalato cheha fede ci chiede di pregare,soprattutto la Madonna; isacramenti più richiestisono la confessione el’eucarestia che vieneportata da un gruppo dilaici, ogni domenica, dove èrichiesta. In tanti cichiamano anche solo perdialogare, in amicizia. Ingenere siamo accolti bene,

eccetto che da alcuni di altreprofessioni religiose”,prosegue.In luoghi come questi, dovesofferenza e morte sonoall’ordine del giorno, spessola fede rappresenta unagrande luce. “Ricordo lafatica dei primi mesi,quando iniziai a prestareassistenza religiosa inospedale, ma in seguitostare accanto agli ammalatiè diventato quasi unbisogno. Papa Francesco hadato nuovo slancio alla miamissione, aiutandomi avedere in chi soffrel’immagine di Cristo. Ipazienti parlano di lui e nesono entusiasti”, afferma. Lapresenza dei due sacerdoti

influisce anche sul personaleospedaliero. “Medici einfermieri sono i primi ariconoscere l’importanza delnostro ruolo di consolatori -dice -. È una vocazione anche laloro: un tempo era Gesù checon una parola guariva, oggiquesto compito spetta a loro”.Don Eugenio è impegnato datantissimi anni anche nellacatechesi alla comunità ditossicodipendenti “PapaGiovanni XXIII” di Balignano,che tutti i primi venerdì delmese anima con i canti laMessa delle 15 al “Bufalini”.Nonostante il peso degli anni e itanti impegni, emerge la suavitalità. “Da giovane hoviaggiato tanto, in Africa,Brasile, Venezuela, per portareaiuti economici e per impararedai missionari il loro modo dicomunicare il Vangelo -conclude -. Ma in fondo non homai smesso di viaggiare: il mioorizzonte ora è quello deilunghi corridoi di un ospedale”.

Francesca Siroli

I RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLE TRE SETTIMANE DI CONVIVENZA NEGLI AMBIENTI DEL“PORTA GIOVANI”, IN SEMINARIO A CESENA.DA SINISTRA: ELENA BRANDOLINI, TOMMASO DEGLI ANGELI, DON FABRIZIO, DYLAN DONATI, LORENZOSILVANI, FILIPPO COMANDINI, PIERPAOLO TURCI, ISACCO BATTISTINI, ENRICO RAVAGLIA, FRANCESCAPINTO, DON MARCELLO PALAZZI (RETTORE DEL SEMINARIO), ILARIA GRAFIETI

AGOSTO 2008, LA STATUADELLA MADONNA DI LOURDESPELLEGRINA NEI REPARTIDELL’OSPEDALE “BUFALINI”DI CESENA.LA VISITA IN TUTTI I REPARTIFU GUIDATADA DON EUGENIO FOSCHI(NELLA FOTO D’ARCHIVIO),DON GIANCARLO BERTOZZI(DECEDUTO NELL’OTTOBRE 2011),DON RENATO BALDAZZIE DA VARI VOLONTARIDELL’UNITALSI

Page 8: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 20148 Vita della Chiesa

11 FEBBRAIO ANNIVERSARIO DELLE APPARIZIONI DI LOURDES | di Secondo Zanellia Chiesa dal 1993 inricordo della festa dellaMadonna di Lourdes, per

iniziativa di papa GiovanniPaolo II, festeggia in questadata la Giornata Mondiale delmalato. L’11 febbraio 1858Bernadette Soubirous,quattordicenne, semplice,povera, ammalata e analfabeta,sa parlare solo il propriodialetto, andò a raccogliere lalegna secca sulla riva del fiumeGave e, giunta in prossimitàdella Grotta di Massabielle, unacittadina della Francia suiPirenei, improvvisamente leappare una Bella Signora,vestita di bianco con in vita unafascia azzurra, una corona delrosario sul braccio e una rosagialla sui piedi, avvolta da unaluce soprannaturale, perlanciare il suo messaggio almondo. Uno dei messaggi piùconsolanti di Lourdes è il“sorriso” di Maria. Da quelgiorno in cui la Madonna le hasorriso, Bernadette si è sentitafelice e nessuna prova

L

successiva le ha tolto la pace.Non è forse Lourdes unatestimonianza eloquente dicome Dio abbia cura anche deinostri mali fisici e spesso liguarisca con gli interventimirabili della sua onnipotenza?Le apparizioni si ripetono perdiciotto volte, fra l’11 febbraio eil 16 luglio 1858. Qui alla Grottala Bella Signora si rivelòdicendo: “Io sono l’ImmacolataConcezione”. Nell’apparizionedel 18 febbraio la Bella Signora,parlando in dialetto e dandoledel voi, le disse: “Vuoi farmi ilpiacere di venire qui ancora allagrotta per quindici giorni? Ionon vi prometto di farvi felicein questo mondo, ma nell’altro”.E incominciarono i tormenti di

Il sorriso di Maria è il messaggio più consolanteper Bernardette e le genti di ogni epoca

Bernadette, perchénessuno ci credeva;il commissario dipolizia la minacciò,la voleva mettere inprigione. Che cosaintendeva laMadonna conl’espressione: “Nonvi prometto di farvifelice in questomondo, manell’altro”? Nondimentichiamo cheBernadette ha avutouna promessaspeciale di salvezzaeterna, perché Mariale ha detto: “Non tiprometto di fartifelice in questa vita,

ma nell’altra”.“È certamente vero cheBernadette ha sofferto moltonella sua vita. Prima delleapparizioni ha conosciuto lapovertà, l’emarginazione e lasolitudine. Prove di ogni genere:morali, spirituali e fisiche. LaMadonna le ha promesso chesoffrirà su questa terra, ma saràfelice in cielo. Da quel giorno incui la Madonna le ha “sorriso” siè sentita “felice” e nessunaprova successiva le ha tolto la“pace”. Belle sono le parole disperanza fra gli uomini citatedal sommo poeta Dante nelcanto 33esimo del Paradiso: TuMaria per noi mortali, “se’ disperanza fontana vivace. Quialla Grotta di Lourdes si respirala fede. Qui tanti ritrovanosperanza, serenità e spessoanche il “sorriso” sui loro occhi.Si creda o non si creda, daLourdes si torna trasformati,con un animo diverso, con uncuore pieno di amore, di bontà.Lourdes è il luogo di MariaSantissima.

Ricostruzione in EmiliaNella diocesi di Carpiventre a terraper riaprire le chieseSi dichiara “ottimista circa il percorso di ricostruzioneavviato” Marco Soglia, l’ingegnere che cura laricostruzione. Anche se finora solo due chiesehanno riaperto i battenti e altre due (Limidie San Bernardino da Siena) riapriranno entro marzo

uarda avanti l’Emilia, con realismo e buona volontà. C’è del realismonel riconoscere che dal terremoto non si può uscire in breve tempo,ma vi è pure la volontà di “lasciarlo alle spalle e ricordare un domanisolo la solidarietà e la fraternità che quest’evento ha generato”,

ricorda don Antonio Dotti, parroco a Limidi, nella diocesi di Carpi al confinecon quella di Modena. Ora l’emergenza è l’alluvione (la comunità di Limidi èimpegnata ad aiutare i vicini di Bomporto colpiti dall’esondazione delSecchia), ma non si può dimenticare quanto l’Emilia e il Mantovano sianostati già duramente messi alla prova dal terremoto del 2012. Fermandosi soloai beni ecclesiastici, nella diocesi di Carpi sono 3 le chiese rimaste indenni(più una riaperta dopo poco). Le altre 42, invece, sono state colpite in misurapiù o meno grave: tra queste, il duomo di Carpi e quello di Mirandola.Danneggiate pure 17 canoniche (su 29), 6 scuole dell’infanzia, 3 oratori, 3teatri, 5 cappelle votive, nonché il seminario, il museo diocesano e il palazzovescovile.

Finanziate le chiese. Si dichiara “ottimista circa il percorso di ricostruzioneavviato” Marco Soglia, l’ingegnere che cura la ricostruzione per la diocesi diCarpi. Anche se finora solo due chiese hanno riaperto i battenti e altre due(Limidi e San Bernardino da Siena) riapriranno entro marzo. “Nel dicembre2012 - spiega - è stato fatto un bando per la riapertura al culto delle chiesemeno danneggiate: per la diocesi di Carpi ve n’erano 11, su sette delle qualisono partiti i lavori, mentre per le altre si è in attesa dell’approvazione deiprogetti”. In questi mesi, invece, è in corso la presentazione in Regione deiprogetti preliminari per gli altri luoghi di culto: serviranno quindi due mesiper l’approvazione della sovrintendenza, dopodiché si passa al progettoesecutivo e, dopo un nuovo ok, potranno partire gli appalti. Tempi, d’altraparte, necessari per i controlli, dal momento che i lavori di ricostruzionesono finanziati al 100%. “A oggi - precisa Soglia - hanno ammesso alfinanziamento tutti i beni per i quali avevamo presentato la richiesta. Taleformula prevede lo stanziamento di fondi statali e regionali su tre annualità”.

G Da qui viene l’ottimismo dell’ingegnere,almeno per i primi due anni chesembrano sicuri; “chissà - invece - se cisaranno i fondi per la terza rata”. Già,perché se non ci fosse quest’aiuto unadiocesi “piccola” come Carpi nonpotrebbe certo affrontare i costi milionaridella ricostruzione. Tornate nelle lorochiese, tra qualche anno, le comunitàparrocchiali dovranno comunquerimboccarsi le maniche per gli arredi etutte le opere mobili.

Finite le messe in sicurezza. Nelfrattempo sono finiti i lavori per la messain sicurezza di tutte le chiese carpigiane,mentre le celebrazioni e le attivitàparrocchiali si tengono in struttureprovvisorie: ci sono i 6 centri di comunitàdonati dalla Caritas italiana, tre chiesettein legno (a Concordia, Novi e Rovereto),quattro moduli prefabbricati che eranostati usati dai cantieri dell’alta velocità - eche la diocesi ha comprato -, nonché unastruttura, a san Giacomo Roncole, donatadalla Caritas lombarda. “Durante lamessa in sicurezza - ricorda Soglia - sonostate fatte anche alcune opere edili e

pezzi di copertura”. Ovvero, questestrutture - benché ancora inagibili - oltrea non essere più pericolanti hanno quegliaccorgimenti minimi per evitare che, conil passare del tempo e le intemperie, lasituazione peggiori e i costi di ripristinolievitino. Anche questo è un tasselloimportante verso la ricostruzione.

L’impegno dei Vigili del fuoco per laricostruzione. Girando per i cantieri, neimesi scorsi, si trovavano spesso i Vigilidel Fuoco. “La loro opera è stataimportantissima”, puntualizza ilresponsabile diocesano per laricostruzione. Il loro impegno nei lavoridi messa in sicurezza è una “novità” delladiocesi di Carpi, iniziato per il duomo diMirandola poiché “nessuna impresa eradisponibile a entrare”. Così, con il casco ela divisa, è toccato ai pompieri - giunti daogni parte d’Italia - improvvisarsi purecarpentieri e intervenire. Con lo stessospirito con cui si erano messi all’operanei giorni del sisma, lavorando senzasosta giorno dopo giorno. Anche loroimpegnati nella ricostruzione dell’Emilia.

Francesco Rossi

CARPI: RISCOTRUZIONE DEL DUOMODOPO IL TERREMOTO(FOTO SIR)

Page 9: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 9Vita della Chiesa

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

ssere paragonati a sale eluce lascia un po’ stupiti.In quella giornata, Gesù

si era rivolto ai suoi discepoliparlando delle beatitudini suquel monte, terreno chedegrada verso il mare diGalilea. Poi ecco indicare i dueelementi, per dire ai suoi diriconoscersi di essere saledella terra e luce del mondo.Ma chi sono i suoi? Personesemplici umili, pescatori. Aloro dice che per esseredavvero discepoli occorrediventare sale e luce.Significativo paragone: propriocoloro la cui vita è umile,povera, mite, piccola, quasiinsignificante rispetto allegrandi cose del mondo, sono idestinati a portare sapore eluce. Cose insignificanti, madelle quali il mondo non puòfare a meno, e non soloall’epoca di Gesù. Realtàessenziali, ma nascoste edeboli.Il sale era elemento di primanecessità perché serviva aconservare, purificare ancorprima che a condire i cibi. Inmolte culture è simbolo disapienza, di amicizia, dicondivisione. La legge ebraicaprescriveva di mettere un po’ di salesopra ogni offerta come segno dialleanza con Dio. La luce, poi, è ciò checi permette di vedere tutto ciò che cicirconda; forse non la prendiamo inconsiderazione quando nel nostrodescrivere un panorama o un momentodella giornata esaltiamo l’immagine, iltramonto che proprio la luce cipermette di ammirare. Ma proviamoancora a cogliere un altro aspetto. Ilsale dà sapore, condisce, ma nonriusciamo a individuarlo come unqualcosa di concreto, nel senso checogliamo la sua presenza dal fatto che

si è sciolto; è diffuso e presente, ma nonlo vediamo. La luce cui fa riferimentoGesù è quella della candela cheillumina e si consuma fino a terminareil suo ciclo, per essere sostituita daun’altra candela. Se leggiamo questoparagone alla luce del discorso dellamontagna che in Matteo precede leletture di domenica scorsa, ecco checapiamo meglio il senso delle parole diGesù: proprio chi è mite, puro di cuorepuò essere quel sale e quella luce capacidi dare sapore alle cose e accendere icuori. Realtà essenziali, dicevamo, mac’è un duplice rischio: da un lato chenon ci si renda conto dell’importanza di

questi due elementi essenziali, confusitra le altre, tante cose di un mondo chenon sa riconoscerle, non capendo cosìnemmeno il valore della testimonianzadel credente. Dall’altro, il rischio di chirimane nascosto e non si mette in giocoper portare il messaggio di speranza edi amore. Dice il Papa all’Angelus: “Icristiani, nuovo Israele, ricevonodunque una missione nei confronti ditutti gli uomini: con la fede e con lacarità possono orientare, consacrare,rendere feconda l’umanità”.C’è infine un altro aspetto del discorsodi Gesù che va messo in evidenza, ecioè l’uso dell’indicativo presente: siete.

Nelle sue parole non c’è uninvito a fare, a mettersi in gioco,a impegnarsi in un futuro più omeno prossimo. Nulla di tuttoquesto. Quei pescatori, quellepersone semplici e umili sonogià il sale e la luce; lo sono già inquanto suoi discepoli. Si trattasolo di evitare di far perderesapore al sale e di nascondere laluce sotto il moggio.Rivolgendosi alle persone inpiazza san Pietro, papaFrancesco dice: “Tutti noibattezzati siamo discepolimissionari e siamo chiamati adiventare nel mondo un vangelovivente: con una vita santadaremo sapore ai diversiambienti e li difenderemo dallacorruzione, come fa il sale; eporteremo la luce di Cristo conla testimonianza di una caritàgenuina”. Bella la missione diportare luce al mondo, affermaFrancesco: “È una missione chenoi abbiamo”. Ma se comecristiani “perdiamo sapore espegniamo la nostra presenza disale e di luce, perdiamol’efficacia […] è anche moltobello conservare la luce cheabbiamo ricevuto da Gesù,custodirla, conservarla”.

Il cristiano dovrebbe essere una“persona luminosa, che porta luce, chesempre dà luce. Una luce che non è sua,ma è il regalo di Dio, è il regalo di Gesù.E noi portiamo questa luce. Se ilcristiano spegne questa luce, la sua vitanon ha senso: è un cristiano di nomesoltanto, che non porta la luce, una vitasenza senso”. Poi, come ormai ci haabituato Francesco, ecco chiedere allepersone presenti come vogliono viverela loro esistenza: come una lampadaaccesa o una spenta? La vocazionecristiana è proprio vivere comelampada accesa.

Fabio Zavattaro

E

La domenica di papa Francesco. “Proprio chi è mite e puro di cuore, può esserlo per gli altri”

Sale e luce, mica facileLa preghiera dell’Angelus del 9 febbraio: “I cristiani, nuovo Israele,ricevono una missione nei confronti di tutti gli uomini: con la fede

e con la carità possono orientare, consacrare, rendere feconda l’umanità”

VATICANO, 5 FEBBRAIO: LA STATUA DI CIOCCOLATACONSEGNATA DURANTE L’UDIENZA GENERALE DI MERCOLEDÌ (FOTO L’OSSERVATORE ROMANO (WWW.PHOTO.VA) / SIR)

Il cardinaleBagnascoai giovani:“Ringraziatei vostri preti”

ingraziate i vostri preti”,“perché tutti abbiamo

bisogno di riconoscere il bene chequalcuno ci fa”. Con queste parole ilcardinale Angelo Bagnasco,arcivescovo di Genova e presidentedella Cei, si è rivolto lunedì 10febbraio a Genova alla platea delConvegno nazionale di pastoralegiovanile. “Il vostro compito” haricordato l’arcivescovo, è “aiutarele persone a crescere come uomini e

R“ come cristiani: ogni attività, purlodevolissima e necessaria, èstrumentale a questo scopo primariofondamentale”, in mancanza delquale si spenderebbero “energiegenerosamente ma inefficacemente”.Il presule si è detto consapevole di“quanta energia venga profusagenerosamente per organizzare tantecose per le nuove generazioni”, ma haesortato a tener sempre presentel’orizzonte che si ha come “educatori

credenti”, ovvero - citando RomanoGuardini - “aiutare l’altra persona atrovare la sua strada verso Dio”.“L’uomo è per l’uomo - diceva Guardini -la via verso Dio”.Da qui “la prima domanda chel’educatore si pone di fronte ai suoiragazzi - ha concluso Bagnasco - non è’che cosa posso fare per loro’,ma ’chi sono io’, perché nessuno dà ciòche non ha, ma si agisce secondo quelloche si ha”.

Page 10: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201410 Attualità

li svizzeri dicono noall’Europa, chiudono lefrontiere e decretano chel’afflusso di stranieri va

limitato: è quanto emergedai risultati di un referendum didomenica 9 febbraio “control’immigrazione di massa” che il“giorno dopo” è su tutte le primepagine dei quotidiani europei. Conuna maggioranza di poco più del 50per cento, gli svizzeri hannoapprovato il quesito promosso dalpartito di destra ed antieuropeistadell’Unione democratica di centroche chiede la reintroduzione di tettimassimi e contingenti perl’immigrazione di stranieri.Nei giorni scorsi, sulla questione eraintervenuta la Commissione Giustiziae Pace della Conferenza episcopalesvizzera con un comunicato moltonetto dal titolo “Le persone non sonomerce” in cui ribadiva un secco “no”all’iniziativa popolare. “Siamo delusi”,confida subito Thomas Wallimann-

Sasaki, presidente di Giustiziae Pace. “Ho l’impressione che irisultati del referendum sianoespressione di un sentimento di paurache purtroppo distrugge il senso disolidarietà”.

Perché da sempre la Svizzera ha pau-ra di aprire le frontiere?Credo che sia una caratteristica tipicadegli svizzeri. Quella di chiudersi in sestessi. Si commette l’errore di credereche si può esistere senzacomunicazione, che si può viveresenza essere in relazionecon l’altro. Un atteggiamento cheforse può funzionare in ambientirurali e montani, ma i Paesioggi sono chiamati tutti ad aprirsi almondo. E gli svizzeri hanno difficoltàcon il mondo che entra nelle lorocase.

Gli argomenti dei referendari hannoampiamente sfondato in Ticino conun 68,2 per cento di sì. Il Ticino è da

tempo pressato, alla frontierameridionale, dall’Italia.I ticinesi hanno paura degli ita-liani? Per gli svizzeri di lingua italiana,la situazione è complessa.In effetti i risultati del referendum inTicino sono stati diversi rispetto aglialtri cantoni perché in Ticinoci si confronta con ilproblema dei lavoratori italianiche arrivano dalla Lombardia.Non credo che si tratti di paura,piuttosto di una preoccupazione peruna situazione che si gestiscemale a livello di competitività nelmercato del lavoro (con unabbassamento dei salari) e anche alivello di circolazione locale dellepersone che, numerosissime,soprattutto nel fine settimanavengono ad acquistare in Svizzera e inparticolare a Chiasso.

“Abbiamo bisogno di più Europa”: laSvizzera si presenta come un Paesesempre più chiuso?Gli svizzeri hanno la sfidaoggi di condividerela propria esperienza democratica.Siamo consapevoli che abbiamoricchezze ma poco aperti a donarle inEuropa.

Che cosa ha da dire da questo puntodi vista il messaggio cristiano?

G

DOPO IL REFERENDUMParla Thomas Wallimann-Sasaki, presidentedi Giustizia e Pace: “Si commette l’errore di credereche si può esistere senza comunicazione, che si puòvivere senza essere in relazione con l’altro.Un atteggiamento che forse può funzionarein ambienti rurali e montani, ma i Paesi oggisono chiamati tutti ad aprirsi al mondo”.Il caso serio del Ticino

“Noi svizzerivittime della pauraAnche degli italiani”

La visione cristiana ci dice chenon c’è lo straniero. Che siamotutti fratelli e sorelle.Potrebbe risultare un linguaggio vecchio.Significa però che c’è una sfida a cuirispondere: non chiudersi in se stessima condividere le ricchezzee i problemi con gli altri. I risultati di questoreferendum ci chiedono il coraggio di unasolidarietà, soprattutto verso glisvantaggiati e i poveri. Ci dice di non averpaura.

È il messaggio di papa Francesco? È seguitoin Svizzera?La posizione del Papa è una grande sfidaper la nostra Chiesa e il nostro Paese.Un Paese ricco, ma che rischia di chiudersisempre di più al mondo e all’Europa.Le parole del Papa ci indicanouno stile diverso di posizionarsi rispetto almondo. Una Chiesa che sa uscire.Si tratta allora di capire come renderepubblico il messaggio di unasolidarietà cristiana che non èguidata dalla paura ma dalla speranzache si apre all’altro.

Maria Chiara Biagioni

THOMAS WALLIMANN-SASAKI,PRESIDENTEDELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA E PACEDELLA CONFERENZA EPISCOPALESVIZZERA(FOTO ARCHIVIO SIR)

Legge sulla famigliaIl rinvio francese non lascia tranquilli

● “Manif pour tours”. Ludovine de laRochère ribadisce le preoccupazioni perle minacce che incombono sul rapportodi filiazione padre-madre-bambino

● “Noi chiediamo un abbandono certo edefinitivo di questi progetti”. Il progettodi legge sulla famiglia è stato rinviatoa tempo indeterminato

ll’annuncio del rinvio dellalegge sulla famiglia, “la Manifpour tous” Francia esulta e

parla di vittoria ma - promette - labattaglia continua. Non abbassa laguardia fino a che il governo e ilPresidente della Repubblica nondaranno risposte certe e definitive.Migliaia di persone erano scese inpiazza domenica 2 febbraio a Parigie a Lione per scongiurare il pericoloche dopo l’approvazione della leggesui matrimoni gay, governo ePresidente della Repubblicarimettessero mano alla legislazionesulla famiglia con lo scopo diestendere il diritto di procreazioneassistita (Pma) alle coppie di donneomosessuali e la pratica dellamaternità surrogata (Gpa) allecoppie gay. L’annuncio deldietrofront è arrivato all’indomanidelle manifestazioni del 2 febbraio:il progetto di legge sulla famiglia èstato rinviato a tempoindeterminato. Ufficialmente per un“calendario parlamentare troppodenso”, ma la marcia indietro è stata

A accolta come una vittoria agli occhidelle associazioni che aderisconoall’ormai conosciuto cartello “laManif pour Tous”.

Una vittoria, ma la battagliacontinua. “Il rinvio sine die dellalegge sulla famiglia - si legge in uncomunicato della Manif - èinnanzitutto una vittoria deibambini e delle famiglie. È unavittoria perché dei bambinipotevano essere privati di padri e dimadri da progetti di legge cheaprono alle tecniche di Pma per lecoppie di donne e legalizzano gliuteri in affitto”. È anche un“riconoscimento della legittimitàdella mobilitazione di domenica”dopo un periodo in cui lerivendicazioni delle associazionierano state presentate come“processi d’intenzioni e caricature”.Ma se questa decisione è unavittoria, la battaglia non finisce. “Seil governo spera di calmare laprofonda preoccupazione chesentono le famiglie e la società,

semplicemente rinviando l’esame diun disegno di legge, si sbaglia”, dicesenza mezzi termini Ludovine de laRochère, presidente della “Manifpour tous”. Si teme, infatti, chevenga stravolto il rapporto difiliazione padre-madre-bambino. Inparticolare, attraverso la possibilitàdi accesso alla procreazionemedicalmente assistita per le coppiedi donne omosessuali e dellamaternità surrogata per le coppiegay. “L’annuncio del governo è unsemplice rinvio al 2015.E noi - incalza de la Rochère -chiediamo un abbandono certo edefinitivo di questi progetti”.Dal governo, dunque,si attendono assicurazioni perchévengano stoppati i progetti di leggedi origine parlamentare su questitemi. “Sappiamo bene chela lobby Lgbt non rimarràa braccia conserte dopo questoannuncio e cercherà tutti i mezzi perimporre la Pma e la Gpa”. Per questo,assicura de la Rochère, “restiamovigilanti”.

Approvazione al Parlamento europeo del RapportoLunacek. Il fronte ora anche per “la Manif pour tous”francese si allarga all’Europa e dalla Francia la battagliasbarca al Parlamento europeo dove è stata approvataieri una raccomandazione che chiede allaCommissione europea, agli Stati membri e alle agenzieUe di “lavorare congiuntamente” per una strategiaeuropea pluriennale “volta a proteggere i dirittifondamentali delle persone Lgbt” Il documento, notocome Rapporto Lunacek, dal nome della relatrice UlrikeLunacek che è anche co-presidente dell’IntergruppoLgbt al Parlamento europeo, è stato approvato con 394voti a favore e 176 contrari. “La Manif pour tous”francese ritiene il documento “un grave attentato aidiritti fondamentali dell’uomo e del bambino. Ilrapporto Lunacek va al di là delle competenzedell’Unione europea. Invita gli Stati Membri ariconoscere le leggi più progressiste in materia dimatrimonio e adozione delle coppie dello stesso sesso eintroduce un’educazione sessuale secondo la teoria delgenere fin dalla più tenera età. Sono questione diesclusiva competenza degli Stati membri”. “Da quando- chiede il portavoce della Manif, Jean-Pier DelaumeMyard - si riconoscono i diritti fondamentali dellepersone in funzione del loro orientamento sessuale?Questo testo è una aberrazione perché riduce lepersone omosessuali alla loro sessualità”.

Mcb - agensir.it

FRANCIA: LUDOVINE DE LA ROCHÈRE, PRESIDENTE DELLA “MANIFPOUR TOUS” (FOTO AFP/SIR)

Page 11: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 11Attualità

SuperAbiledi Arianna Maroni

DISABILI AL LAVOROSOTTO I RIFLETTORISei ragazzi con sindrome di Down, allo stage la-vorativo in un hotel romano, seguiti passopasso dalle telecamere di Rai3. Li vedremo inseconda serata, da lunedì 17 febbraio, in “Hotel6 Stelle”. La Rai definisce il progetto come una“docu-fiction” che ha come obiettivo quello diraccontare anche al grande pubblico un’espe-rienza di inserimento lavorativo di persone condisabilità. Prodotta insieme a Magnolia, la tra-smissione è realizzata con la collaborazionedell’Aipd, l’Associazione italiana persone down.La regia è di Claudio Canepari.I sei giovani interessati - tre ragazzi e tre ra-gazze, con un’età compresa fra i 18 e i 31 anni -sono impegnati in un vero e proprio tirocinioformativo in un albergo. Le telecamere segui-ranno dunque l’esperienza di Nicolas, che allareception avrà il compito di accogliere e regi-strare i clienti, e con lui quelle di Benedetta eLivia, impegnate come cameriere nella sala dapranzo degli ospiti, di Emanuele, vice-cuoco incucina, di Martina, cameriera ai piani per ordi-nare le stanze e infine di Edoardo che lavoreràper garantire la manutenzione degli impiantidell’hotel.Ad arricchire il format (e anche a renderlo piùappetibile al pubblico della tv generalista) ci sa-ranno per i sei protagonisti le lezioni d’inglesedi John Peter Sloan, artista di Birmingham, at-tore, cantante rock, autore di “Instant English”,il manuale di inglese più venduto in Italia, e ditre collane video che legano grammatica e co-micità e puntano a insegnare l’inglese con il di-vertimento: un personaggio già noto alpubblico televisivo per le sue “ospitate” in nu-merosi programmi di intrattenimento e/o in-formazione (“Amici”, “Mattino Cinque”, “La vitain diretta”, fra gli altri). Obiettivo delle sue le-zioni sarà evidentemente quello di aiutare i ra-gazzi a rapportarsi con i clienti stranieridell’hotel. Oltre a Sloan, le prime anticipazioniparlano anche di “visite inaspettate che regale-ranno ai ragazzi grandi emozioni”: si tratterà dipersonaggi famosi, del mondo dello spettacoloe non solo, di cui i giovani sono fan, e con iquali - a sorpresa - si troveranno ad avere a chefare durante il loro lavoro.Al di là della presenza di alcuni vip, l’obiettivodel programma - le cui prime immagini fotogra-fiche sono visibili sull’ultimo numero del setti-manale RadioCorriereTv, pubblicato onlinedall'Ufficio stampa Rai - è quello di mostrare algrande pubblico della televisione generalista cheanche i giovani con sindrome di Down, e più ingenerale quelli con una disabilità intellettiva,possono proficuamente ricoprire un incarico la-vorativo. La necessaria competenza tecnica sultema è stata fornita dall’Aipd, la principale asso-ciazione delle persone con sindrome di Down,attiva da trentacinque anni in Italia per tutelarnei diritti e favorirne il pieno inserimento sociale.Con “Hotel 6 Stelle”, per la seconda volta inpoco più di due mesi, la Rai sceglie di affrontare(in prima o seconda serata) un tema sociale conla consulenza diretta di un’associazione. Laprecedente esperienza - peraltro controversa -è quella di Mission, il docu-reality andato inonda lo scorso dicembre su Rai1 in prima se-rata, che ha raccontato l’esperienza di alcunipersonaggi famosi in alcuni campi profughi.

il Periscopio di Zeta

A dieci anni dalla morte del “Pirata” Marco Pantanirestano immutati i ricordi delle sue memorabili scalate

Uno scatto verso l’Infinito

Marco Pantani a dieci anni dalla morte. Non possiamo nonricordarlo. Anzi, è un dovere farlo. A Cesenatico ci sono diversieventi in calendario, compresa una messa nella chiesa di San

Giacomo, la parrocchiale sul portocanale. Poi un galà al nuovo grand hotel“Da Vinci” e l’inaugurazione della statua in piazzale Marconi, per la veritàgià da tutti considerata immagine del campione romagnolo.Fare memoria di Pantani significa non nascondersi nulla di quanto èsuccesso a lui e succede nel mondo del ciclismo e in quello dello sport piùin generale. L’esasperazione dei risultati a tutti i costi porta a conseguenzeche nessuno immaginerebbe. Sbaglia non solo chi mette a repentaglio sestesso, ma soprattutto chi invita e istiga altri a condotte che di sportivo nonhanno proprio nulla. È successo sempre, qualcuno penserà subito, eprobabilmente continuerà a succedere: ciò non significa che sia unacondotta da avallare.Non sto parlando di doping (c’è anche quello), ma di tutta quella serie dipratiche e furberie che strateghi più o meno onesti praticano su atleti diieri e di oggi. I frequenti e clamorosi casi dicono molto più di quanto iopossa fare in queste righe che comunque vorrei dedicare al grandissimociclista di Cesenatico.Lo scrivemmo già allora: a Pantani mancarono amici veri. O perlomeno,

forse non glifurono vicini nelmomento piùdifficile dellasua breve vitacome lui sisarebbeaspettato eavrebbemeritato.Ammettiamolo:non è di certofacile pernessuno passarein un soloattimodall’essere a un

passo dal bis della vittoria al Giro d’Italia - comeaccadde a lui nel 1999 - e poi finire nel tritacarnepiù terribile per uno sportivo: l’accusa di averealterato le proprie prestazioni. Provo aimmaginarmi quel momento, ma non è per nullasemplice: sarà stato come essere scaraventati dalcentesimo piano. Gettati nel vuoto, quando sisoffrono già le vertigini per l’ennesima

meravigliosa galoppata trionfale. Pantani era troppo bello da vedere: le mani inbasso sul manubrio, come nessuno scalatoreaveva mai fatto, e in sella sui pedali. I muscolidelle cosce tirati al massimo dello sforzo e lui lì,sulle salite più terribili, a pedalare come mai si eravisto. Al Giro e al Tour, a infiammare gliappassionati della bici di tutto il mondo. Il suomito non è per nulla scalfito. Pantani piace oggicome piaceva allora. Rivedere le immagini dellesue imprese emoziona come se accadessero dinuovo: braccia alzate sul traguardo, da solo, incima ai passi più famosi, mentre gli occhi dei suoiammiratori si fanno lucidi, oggi come quandoseguimmo in diretta Tv quelle fughe epiche.Pantani vive nel ricordo di quanti l’hannoammirato e gli hanno voluto bene. Ogni annofaccio una visita alla sua tomba, nel cimitero diCesenatico. Recito una breve preghiera e lo pensonell’Amore infinito di Dio, “in Paradiso, la tappapiù importante della sua vita”, come dissenell’omelia del funerale il vescovo AntonioLanfranchi. Quell’Infinito che lui aveva anticipatoe al quale è andato incontro, con uno scattoimprovviso, anche troppo presto. (826)

nconsistenti”, dal punto di vista giuridico. A valutare inquesti termini i rilievi mossi alla Santa Sede dal ComitatoOnu per i diritti dell’infanzia, che ha pubblicato le sueOsservazioni conclusive sui Rapporti della Santa Sede

relativi all’applicazione della Convenzione sui diritti del fanciullo, èGiuseppe Dalla Torre, rettore della Lumsa ed esperto di dirittocanonico. “La Commissione - si legge nel“report” dell’organismo delle NazioniUnite - è profondamente preoccupataper il fatto che la Santa Sede non abbiariconosciuto la portata dei criminicommessi, non abbia adottato le misurenecessarie per gestire i casi di abusisessuali su minori e proteggere ibambini, e abbia adottato politichepratiche che hanno portato allaprosecuzione degli abusi e all’impunitàdei colpevoli”. Pronta la replica dellaSanta Sede, che in un comunicatodefinisce “alcuni punti” del documentodel Comitato delle Nazioni Unite “untentativo d’interferire nell’insegnamentodella Chiesa cattolica sulla dignità dellapersona umana e nell’esercizio dellalibertà religiosa”, ribadendo il suoimpegno “a difesa e protezione dei dirittidel fanciullo, in linea con i principipromossi dalla Convenzione sui dirittidel fanciullo e secondo i valori morali ereligiosi offerti dalla dottrina cattolica”.Nel dettaglio, la Santa Sede “prende attodelle Osservazioni conclusive sui propriRapporti, le quali saranno sottoposte aminuziosi studi ed esami nel pienorispetto della Convenzione nei differentiambiti presentati dal Comitato secondoil diritto e la pratica internazionale comepure tenendo conto del pubblicodibattito interattivo con il Comitato”,svoltosi il 16 gennaio scorso a Ginevra.La Santa Sede è stata una dei primissimiStati a ratificare la Convenzione suiDiritti del Fanciullo, il 20 aprile 1990, anome proprio e dello Stato della Cittàdel Vaticano. Il 2 marzo 1994 hapresentato il suo Rapporto iniziale e il 27settembre 2011 ha presentato il suoSecondo Rapporto, sulla base dei quali il

I“

Per gli abusisui minori

la Santa Sedeha agito con fermezza

L’intervento di Giuseppe Dalla Torre, rettore della Lumsa ed esperto di diritto canonico

“Nel decennio 2000-2010, indubbiamente,c’è stato un ulteriore rafforzamento, indicedella condivisione da parte della Santa Sededelle preoccupazioni dell’opinione pubblicae della società per la piaga della pedofilia’’

Risposta al Comitato Onu

Comitato ha proposto alla Santa Sede unaserie di domande per ulterioreinformazione. Il 16 gennaio scorso, aGinevra, l’incontro con la delegazione dellaSanta Sede.

Secondo il Comitato dell’Onu, la Santa Se-de non ha fatto abbastanza per contrasta-re gli abusi sui minori...Dal punto di vista giuridico, si tratta di unrilievo inconsistente. Già nel Codice didiritto canonico era prevista una sanzione,anche pesante, nei confronti dell’abusocommesso da un chierico nei confronti diun minore. Da quando, però, la Santa Sedeha firmato, nel 1990, la Convenzione, fuemanata la lettera apostolica di GiovanniPaolo II Sacramentorum Sanctitatis Tutela,nel 2001: a questo provvedimento, cherimetteva alla Congregazione per laDottrina della fede la proscrizione di questidelitti, seguirono altri interventi - nel 2002,nel 2003 e nel 2004 - posti a rafforzarequanto previsto dalla lettera di GiovanniPaolo II, fino ad arrivare agli ultimiprovvedimenti nel 2010. Un decennio,dunque, costellato di provvedimenti che,partendo dalla ratifica della Convenzione,hanno rafforzato e implementato larepressione degli abusi, peraltro giàsanzionati nella legislazione ordinaria, findal Codice di diritto canonico del 1917. Neldecennio 2000-2010, indubbiamente, c’èstato un ulteriore rafforzamento, indicedella condivisione da parte della SantaSede delle preoccupazioni dell’opinionepubblica e della società per la piaga dellapedofilia. E c’è una straordinaria continuitànel magistero dei Papi, da Giovanni Paolo IIfino a papa Francesco.

Come rispondere all’obiezione, mossadal Comitato, secondo la quale la SantaSede si sarebbe preoccupata più della“protezione” del clero che dei minori?Bisogna decrittare cosa si intende per’protezione’: nessun chierico è sottrattoalla giurisdizione dello Stato, o immune daessa. La Chiesa ha una sua giustiziainterna che fa il suo corso, ma ciò nonsignifica che i chierici non venganoperseguiti dallo Stato. Legge canonica elegge civile sono due cose distinte, cosìcome sono distinte le rispettive sanzioni.Per quanto riguarda, poi, l’obbligo didenuncia, ciò varia da ordinamento aordinamento: nel nostro Paese, adesempio, non c’è nessun obbligo didenuncia alle autorità civili. È assurdo,inoltre, imputare alla Santa Sede i fatticommessi da sacerdoti o religiosi dei qualila Santa Sede non ha mai saputo niente.

Nel documento di Ginevra si arriva a de-nunciare il “codice del silenzio”…È una forzatura. Bisogna tener conto che icasi di pedofilia sono gravi, complessi edelicati: spesso sono le stesse famigliedelle vittime a chiedere la riservatezza,proprio come forma di ’protezione’ delminore, finché non vengano fuorielementi sicuri. Molto spesso i casivengono fuori dopo 30-40 anni. È il fattoin sé che richiede riservatezza,nell’interesse delle persone coinvolte, equindi anche come forma di tutela deiminori. Non dimentichiamo, inoltre, checi sono stati casi in cui alcuni preti si sonouccisi, salvo poi a venire assolti dopomorti.

M. Michela Nicolais

(FOTO ARCHIVIO SIR)

Page 12: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201412 Cesena

Non c’è limite ai trucchiper evadere il fisco

otta all’evasione, verifiche Iva,controlli sui lavoratori in nero,pattugliamenti sul territorio.L’attività della Guardia di

finanza di Forlì-Cesena è stata intensaanche nel 2013, con l’individuazionedi redditi sottratti all’imposizione peroltre 210 milioni di euro, evasione Ivaper 43 milioni, la scoperta di 27evasori totali e paratotali. A questi si aggiungono i controlli su chi percepisceagevolazioni o aiuti pubblici senza averne titolo o inmodo irregolare. In questo ambito sono stati verbalizzati13 soggetti, segnalando alla Corte dei Conti danni erarialiper oltre 8,5 milioni di euro.I protocolli d’intesa stipulati con alcuni Comuni (Forlì,Cesena, Cesenatico, Bertinoro, Meldola, Predappio,Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno,Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli) hannoportato all’effettuazione di 93 controlli sulle cosiddetteprestazioni sociali agevolate che hanno consentito didenunciare all’Autorità Giudiziaria 88 persone,constatando redditi non dichiarati per oltre 420 mila euroe indebite percezioni per prestazioni sociali per circa 50mila euro.I dati sono stati illustrati venerdì scorso a Forlì dalcomandante provinciale Alessandro Mazziotti, affiancatodai comandanti di compagnia e tenenza.

L"Il circondario cesenate ha le sue specificità - ha spiegatoil capitano Arturo Tavani, comandante della Compagniadi Cesena - per questo abbiamo effettuato, ad esempio,alcuni controlli mirati sui rottamai, rilevando casi diautofatture per aumentare i costi. Per quanto riguarda lalotta al lavoro sommerso, siamo incappati in un callcenter che impiegava 39 persone senza contratto, lamaggior parte tenute in prova dai 2 ai 4 giorni e subitosostituite con nuovi elementi. In un bar-ristorante,invece, abbiamo scoperto 10 persone in nero su 12dipendenti, comportamento che è costato al gestore unachiusura del locale per 7 giorni, oltre a una sanzionesalata".Davvero fantasiose le scuse addotte dai controllati: "Unsocio di diversi ristoranti del comprensorio - ha riferito ilcapitano Tavani - era solito versare sul suo conto circa300 euro al giorno, pur dichiarando 15-20mila eurol’anno. Il controllato, proprietario di Bmw X6 e Porsche

Cayenne, si è giustificato presentando numerosi tagliandidi gratta e vinci fotocopiati. Non si trattava di un uomoincredibilmente fortunato: erano tutte vincite altrui".La tenenza di Cesenatico non è stata da meno: "Il casopiù eclatante - ha spiegato il luogotenente MarcoGuarino - è stato quello di una cooperativa difacchinaggio con sede in un semplice appartamento.Sulla carta aveva molti soci lavoratori. In realtà non c’eramovimento di persone: la società faceva fatture difantasia a clienti di fantasia, prendendo i nomi deifornitori dalle Pagine gialle. In questo modo potevalucrare sull’Iva. Il giro era notevole, basti pensare che insoli 15 giorni figuravano ben 1,5 milioni di euro iningresso e in uscita. Il beneficiario era un giocatorecompulsivo, di origine partenopea, che aveva intestato lacooperativa ad una casalinga di Cremona conosciuta intreno".

MiB

Bilancio annuale delle Fiamme Gialle

La Guardia di Finanza stana diversievasori per un totale di 43 milionidi Iva. Un call center teneva in prova pertre giorni e non assumeva mai nessunoUn ristoratore dichiarava 20mila euroma ne incassava almeno un milione

CarabinieriDonna salvatadal suicidioLa scorsa settimana la pattuglia deiCarabinieri della Stazione di Macerone,mentre transitava per le vie di Bagnile, hanotato un’auto in sosta in una posizionepiuttosto defilata rispetto alla strada.Ritenendo che potesse essere stata rubata,i militari hanno proceduto al controllodella stessa. Ma, avvicinatisi, hanno scortoche all’interno vi era una donna, riversa sulsedile, vistosamente ferita al petto, cheteneva in mano un pezzo di vetro.Immediatamente i carabinieri hannochiesto l’intervento del soccorso medico,prestando contemporaneamente la primaassistenza alla persona che era incoscientee perdeva molto sangue. Una voltastabilizzata sul posto, è stata ricoveratapresso l’ospedale Bufalini ed è statasalvata. La donna ha 40 anni ed è originaria dellaprovincia di Ravenna

❚❚ Controlli in aumento

Falsi tickete bollini di revisioneVigili in azioneLa falsificazione non conosce limiti: adessoc’è chi falsifica anche gli attestati di revisioneautomobilistica e, addirittura, i ticket per lasosta.A segnalarlo la Polizia Municipale di Cesena,che ultimamente si è imbattuta in vari casi diquesto tipo.La scorsa settimana, durante la consueta at-tività di controllo sulle strade, gli agenti dellaPm hanno sequestrato ben tre certificati direvisione falsificati che attestavano l’avvenu-ta revisione periodica. In tutti e tre i casi, i trasgressori sono stati de-nunciati all’autorità giudiziaria.

Dal Comando della Pm segnalano che episo-di di questo tipo sono sempre più frequentiin questo momento di crisi economica. Lacasistica comprende veicoli con assicurazio-ni contraffatte o scadute, veicoli con false re-visioni o omesse revisioni da molti anni. Unfenomeno in preoccupante crescita, che laPm di Cesena cerca di contrastare con un’as-sidua presenza sul territorio e posti di con-trollo mirati, nell’interesse degli utenti debo-li della strada.

Più singolare un’altra operazione che ha por-tato la Polizia Municipale a denunciare uncittadino residente a Cesena perché in pos-sesso di falsi ticket per la sosta. Tutto è parti-to dalla segnalazione di un ausiliario della so-sta che aveva rilevato sul parabrezza di unavettura un ticket decisamente sospetto.Dopo aver verificato la non genuinità delcontrassegno e aver identificato il proprieta-rio dell’auto, gli agenti della Pm hanno sco-perto che a bordo del veicolo c’erano altre de-cine di ticket falsi. Così, l’uomo è stato de-nunciato per falsità in scrittura privata, men-tre i ticket fasulli sono stati sequestrati.

POLIZIA MUNICIPALE DURANTEUN CONTROLLO (FOTO D’ARCHIVIO)

Page 13: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 13Cesena

ontinua il dibattito sui progettie le visioni per Cesena, aseguito delle sollecitazionilanciate sulle colonne del

Corriere Cesenate. E’ il turno di Davide Fabbri (exconsigliere comunale dei Verdi), unodegli attuali coordinatori del neonatomovimento "Cesena SìAmo Noi -Tutela dei beni comuni" (assieme aGianluca Amadio, Davide Fagioli, PieroGuiducci, Vittorio Valletta)."Si tratta di una rete civica di cittadiniliberi e attivi - spiega Fabbri - allargataa tutti e nata con l’intento direcuperare sensibilità e stimolarepartecipazione attiva, per imprimereuna svolta culturale e politicaall’amministrazione della città. Unasvolta possibile solo mettendo alcentro la qualità della vita e il rispettodei diritti, dei beni comuni e dellaCostituzione, con un’azione

continuativa e trasversalea lungo termine su tuttigli ambiti tematici dellacosa pubblica". Un lavoro "di semina",dunque, quello che sipropone il nuovomovimento: "Lapartecipazione alleprossime elezioni

amministrative - puntualizza Fabbri -non è l’obiettivo ultimo, bensìun’opportunità. Tale partecipazione èancora in discussione. Il nodo verràsciolto a breve. Nell’immediato ciconcentreremo sulle prioritàindividuate nei seguenti ambiti:urbanistica e ambiente, welfare esanità, trasparenza e partecipazione,lavoro-commercio-agricoltura, suiquali sono già attivi dei gruppi dilavoro che si avvarranno anche delconfronto con esperti dei singolisettori. A breve attiveremo anche il sitoInternet del movimento e un indirizzodi posta elettronica aperto, perricevere suggerimenti e consigli". Per l’Udc interviene il capogruppo inconsiglio comunale Giorgio Fiori: "Ledomande poste dal direttore Zanottipossono sembrare così semplici darasentare il banale. In realtà vanno alcuore del problema e pongono a tutti,

ma in particolare ai politici,interrogativi prioritari ai quali nonvoglio né posso sfuggire. Parto dallaconsiderazione di come mantenere, epossibilmente sviluppare, la coesionesociale e tutto quello che ne consegue.A questo scopo, ritengo che unelemento prioritario sia il lavoro, chenel nostro territorio si identificanell’edilizia con il relativo indotto.Fino ad oggi il Comune ha favorito coni diversi Piani regolatoril’insediamento di nuove abitazioni inmodo spesso sconclusionato. Lariprova sta nel fatto che, a differenza ditutte le altre città, Cesena ha assuntouno sviluppo (stellato) lungo leprincipali direttrici stradali, tale darendere difficoltosa la realizzazionedei servizi essenziali. Mi riferisco adesempio ai trasporti pubblici, fognari esimili. Faccio notare, inoltre, che ilnostro Comune è composto da 63frazioni, ognuna con propriecaratteristiche. In questi ultimi tempi,con grande enfasi, la Giunta haproposto di ridurre lacementificazione, di non usare ilterreno vergine, stralciando aree ditrasformazione che il Prg vigente avevaclassificato edificabili, bloccando difatto buona parte dell’economia dellanostra città, con notevoli danni

economici a tanti cittadini che hannoinvestito in questo territorio". Sul fronte dei progetti fattibili, Fioriindividua una serie di azioni:"Realizzare piazze, luoghi diaggregazione nelle frazioni allo scopodi valorizzare le loro identità.Riqualificare le vecchie abitazioniadeguandole alle normativedell’antisismica con incentivi chediano vantaggi ai proprietari, comeaumento degli indici edificatori eriduzione delle tasse. Favorire l’usodella bio-edilizia e ampliarel’opportunità dell’auto-costruzioneper le giovani coppie, anche con l’usodi terreni di proprietà comunale.Bisognerebbe poi aumentare in modomassiccio il numero delle abitazioni diedilizia popolare".

C

Verso le elezioniamministrativeA colloquiocon il capogruppodell’Udc Giorgio Fiorie Davide Fabbridi "Cesena SìAmo noi"

Lavoro e rispetto del territorio

Lavori pubbliciIn tempi di vacche magre, il Comune diCesena riesce comunque a concretizzareuna fetta consistente del programma deiLavori Pubblici, anche se la micidialetagliola dei vincoli di pagamento hacostretto a rallentare alcuni interventi,mentre in altri casi sono i problemi delleditte appaltatrici a frenare le opere. Nel2013 sono una quarantina le opere per lequali si è rispettato il programma, per unimporto complessivo di oltre 5,5 milioni dieuro. La percentuale di spesa sostenutaper la realizzazione del programma intermini economici è pari al 63 per cento diquanto previsto, ma questo non significache il restante 37 per cento corrispondasolo ad opere non realizzate. Infatti, inalcuni casi, la mancata spesa è dovuta alribasso d’asta ottenuto al momentodell’affidamento.Entrando nel dettaglio, sono 38 i progetti(fra quelli inseriti nel programmatriennale 2012-2014 e quelli delprogramma 2013-2015) che sono staticonclusi o, comunque, portati avanti nel2013 secondo le previsioni. La quota più consistente è rappresentatadall’edilizia pubblica, con un impegnoeconomico complessivo riferito al 2013 di4 milioni e 300mila euro. Fra le opere più rilevanti, la conclusionedell’intervento sulla Malatestiana(300mila euro sul capitolo 2013), lanuova materna di Martorano (2 milioni e279mila euro, di cui 1.253mila euro nel2013), la riqualificazione energetica dellamedia Plauto (495mila euro nel 2013 sui900mila totali, coperti per circa il 50% dafinanziamenti europei) l’ampliamentodella scuola elementare di Pievesestina,per un importo complessivo di 1,8 milioni,di cui 450mila euro nel 2013.

Confcommercio, novità per gli aderentiLa campagna associativa della Confcommercio cesenate, che conta 2100imprese iscritte, si è avviata nel migliore dei modi nel 2014, nonostantela crisi che investe il settore, grazie anche a nuove modalitàvantaggiose e fidelizzanti che valorizzano la risorsa, oggifondamentale, di agire in rete."Il perdurare della crisi e la stagnazione dei consumi - dice il presidenteCorrado Augusto Patrignani – fanno comprendere alle imprese che sestanno da sole i rischi di insuccesso aumentano, mentre serve unpartner accreditato nell’erogazione della consulenza sindacale e dei

servizi mirati alle imprese, come Confcommercio in 70 anni di storia hadimostrato di essere ogni giorno sul campo. Il pezzo forte della nostracampagna associativa è il circuito 2100 creato da Confcommercio: 2100perché sono i soci a livello comprensoriale della nostra organizzazione"."Questa iniziativa - aggiungono il direttore e e il vicedirettore GiorgioPiastra e Alberto Pesci - prevede che i soci Confcommercio che chiedonodi aderire possano applicare sconti ad altri associati Confcommercio oloro familiari in possesso di uno specifico pass. La card viene rilasciatadai nostri uffici"

❚❚ Nei confronti delle assicurazioni

Confartigianato“Una vittoriadei carrozzieri”Confartigianato e i carrozzieri cesenati esul-tano: battaglia vinta contro il sistema delleassicurazioni. Nei giorni scorsi è stato stral-ciato dal decreto Destinazione Italia il fami-gerato articolo 8 del provvedimento checomprende un pacchetto di modifiche inmateria di Rc Auto.Centinaia di carrozzieri provenienti da tuttaItalia avevano partecipato nei giorni scorsialla manifestazione nazionale tenutasi a Ro-ma contro alcune norme della riforma RcAuto previste dal Decreto ‘Destinazione Ita-lia’.Il Governo, grazie all’opera straordinaria di

sicurazioni."E’ stato evitato - si legge in una nota di Con-fartigianato - di consegnare il mercato delleriparazioni nelle mani delle assicurazioniche avrebbero potuto obbligare i cittadiniautomobilisti a rivolgersi alla carrozzeriaconvenzionata, un’imposizione profonda-mente illiberale e come tale inaccettabile.Confartigianato ha sempre detto che nonpossono essere le compagnie di assicurazio-ni a dettare le condizioni delle riparazioni".

mobilitazione della categoria, qui a Cesenain collaborazione con il Consorzio Carroz-zieri, ha accolto la proposta di superare l’ar-ticolo 8 entrato in vigore lo scorso 24 dicem-bre, —che rendeva nei fatti obbligatoria la“forma specifica” nel risarcimento dei danniai veicoli incidentati. In pratica, le nuovenorme imponevano di far riparare il veicoloincidentato esclusivamente dalle officine dicarrozzeria convenzionate con le assicura-zioni e pagate direttamente da queste ulti-me. In questo modo si rischiava di far chiu-dere migliaia di carrozzerie indipendenti,che non operano in convenzione con le as-

DANNI AD AUTOMOBILI(FOTO D’ARCHIVIO)

Page 14: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201414 Cesena

Sant’Egidio | La comunità ha celebrato la Festa della Famiglia“Siate la luce, siate il sale! La vostra presenza ela vostra testimonianza di vita e di amore è undono per la comunità parrocchiale diSant’Egidio. Per questo oggi ci uniamo a voitutti con un grande abbraccio per festeggiaregli anniversari di matrimonio. La forza e lafedeltà che avete ricevuto e che oggitestimoniate, trovano fondamento nelsacramento del matrimonio, che oggirinnoviamo”. Parole piene di affetto quelle delparroco di Sant’Egidio di Cesena don GabrieleFoschi, domenica 9 febbraio, in occasione dellaFesta della famiglia.Alla partecipatissima celebrazione eucaristicahanno partecipato numerose coppie chefesteggiano nel 2014 i dieci, venticinque,cinquanta, sessanta e oltre anni di matrimonio(180 gli inviti). Tra le coppie più ‘longeve’ chehanno partecipato alla Messa, Valentino Pieri eSeverina Raffoni (61 anni di matrimonio) eTonino Foschi e Iride Perugini (60 anni dimatrimonio).

ScuolaAppuntamential liceo LinguisticoUltimi appuntamenti per la settimana delleLingue e delle Culture al Linguistico diCesena. Il ricco programma di appuntamentiaperti alla città prosegue giovedì 13febbraio alle 14.30 con la premiazione deglistudenti del liceo vincitori del concorso di"Scrittura creativa". Il pomeriggioproseguirà alle 15 con "I ragazzi siraccontano" incontro dove gli studenti delliceo parleranno delle loro esperienze distudio in Italia e all’estero. CoordineràMatteo Bandini, docente referente perIntercultura. L’incontro vedrà lapartecipazione di un funzionario della BancaRomagna Cooperativa, l’istituto bancarioche con la donazione di arredi ha reso piùorganizzati gli spazi dell’istituto. Lasettimana di incontri si chiuderà conl’intervento del professore dell’Università diFirenze Marino Biondi che, venerdì 14febbraio alle 15 nella sala Cacciaguerra dellaBanca di Cesena.

Lions◗Occhiali usati Ecco dove si possono consegnareLa scorsa settimana (confronta CorriereCesenate numero 5 a pagina 18) abbiamoaffrontato il tema del riutilizzo degliocchiali. Chi li ha cambiati e vuole donare ilvecchio paio, può consegnarli al punto diraccolta Lions che si trova presso lafarmacia Malossi in corso Sozzi 62, incentro a Cesena.

are agricoltura in Congo insegnandole tecniche colturali e organizzandola logistica con due obiettivi:

promuovere l’economia del territorio eavere produzioni da vendere localmentee da importare in Italia. Questo, inestrema sintesi, quanto sta avvenendonella diocesi di Boma, in Congo,attraverso un progetto organizzato daGianluca Bagnara, assessore provincialeall’agricoltura ed esperto di economiaagricola. Insieme a lui, un gruppo di

F

Imprenditori romagnoliper l’agricoltura del Congo

Coltivazioni in migliaia di ettari in accordo con la diocesi di Boma

imprenditori romagnoli sta investendo inquei territori e un agricoltore cesenate,Maurizio Solfrini, già si trova in Africa perinsegnare le pratiche agricole eorganizzare la filiera produttiva. Il tutto incollaborazione con la diocesi locale che sioccupa delle famiglie e del lavoro: sonopiù di 20mila le famiglie che potrannotrarre lavoro quando il progetto saràrealizzato. "Il progetto prevede la messa inproduzione - spiega Bagnara - di migliaia

di ettari di superficie. Le colture sarannoquelle di base: cereali, soia, mais, patate.Quello che manca in questa zonadell’Africa non sono le potenzialità, mal’organizzazione. Chi coltiva non hamezzi per conservare e commercializzarela produzione. Il nostro intento è quellofare colture su vasti territori e organizzarela logistica".Bagnara da molti anni si occupa diprogetti in Africa e sa come vannorealizzati. "Non si deve approcciare conla politica, con i potenti, ma occorrepartire dalla gente, dalla base. Se sicoinvolgono le famiglie, se si dà lavoro esi acquisisce la fiducia dei capitribù, sipuò avere successo. Se si impone unqualsiasi progetto dall’alto, solo perché siarriva con i soldi, si è destinati alfallimento. Quello sarebbe colonialismo.Gli esponenti governativi vanno coinvoltisolo per la parte burocratica, quando giàil progetto è in grado di camminare dasé".Grazie al coinvolgimento della diocesi diBoma, le famiglie si sentono tranquille egli imprenditori cesenati pure. MaurizioSolfrini già da qualche settimana è inCongo. Ha un’azienda agricola aSettecrociari ed è stato anche presidenteprovinciale della Confederazione italianaagricoltori (Cia)."Siamo ancora all’inizio - concludeBagnara - ma crediamo di poter avviarein breve la produzione, pagare buoniprezzi agli agricoltori e ottenereimportanti quantità di cereali da venderelocalmente e soia da importare in Italia".

Cristiano Riciputi

Page 15: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 15Cesenatico

PER LA TUA PUBBLICITÀSUL CORRIERE CESENATE

e sul sito WWW.CORRIERECESENATE.COM

contatta: 0547 300258 (redazione)[email protected]

Dal 16 febbraioMostra ‘Tommaso Moro’Il Centro culturale "Il Gabbiano" incollaborazione con la parrocchia SanGiacomo, con il contributo della Bcc Sala diCesenatico e il patrocinio del Comune diCesenatico, propone la mostra storico-biografica "Il sorriso della libertà.Tommaso Moro, la politica e il benecomune". L’inaugurazione della mostraavverrà domenica 16 febbraio alle 16,30con visita guidata. "In occasione dell’anno della fedeproclamato da Benedetto XVI (2012-2013) -informa Marzia Casadei curatrice dellamostra - la Fondazione "Costruiamo ilfuturo" ha voluto dedicare una mostra alsanto patrono dei politici e dei governanti,proclamato tale da Giovanni Paolo II il 31ottobre del 2000, anno del GrandeGiubileo". Quando l’uomo e la donnaascoltano il richiamo della verità, allora lacoscienza orienta con sicurezza i loro attiverso il bene. Proprio per la testimonianza,resa sino all’effusione del sangue, delprimato della verità sul potere, sanTommaso Moro è venerato quale esempioimperituro di coerenza morale. E anche al difuori della Chiesa, specie fra coloro chesono chiamati a guidare le sorti dei popoli,la sua figura viene riconosciuta quale fontedi ispirazione per una politica che si pongacome fine supremo il servizio della personaumana". La mostra è allestita presso il "Centro sanGiacomo", via G. Bruno, 2 a Cesenatico, sulPortocanale, dal 16 al 28 febbraio con iseguenti orari: da lunedì a sabato 9-13;sabato e domenica 16,30-19. E’ possibileprenotare visite guidate gratuite al numero320.7478284.Gm

Visita | Il sindaco all’Eurocatering

Per il settimanale appuntamento de “Il Sindaco con te” il primo cittadino di Cesenatico,Roberto Buda, è stato ospite di “Eurocatering”. La ditta all’ingrosso è nata nel 2000dalla fusione delle aziende di due grossisti della zona: Davide Piraccini e Fabio Giunchi.Dall’inizio del 2013 si trova nella nuova sede a fianco dell’ingresso della superstradanella zona industriale di Villamarina 2. L’impresa si occupa di distribuzione di alimentari,detersivi, surgelati, carne e pesce a ristoranti, bar, alberghi, stabilimenti balneari.

Grazie al contributo della Bcc di Sala

Due lavagne multimedialiper la scuola "Dante Arfelli"Bcc di Sala dona due Lim alla scuola "Dante Arfelli". Nelmese di gennaio nelle tre classi seconde della sede di viaCremona sono state installate due Lavagne interattivemultimediali (Lim), completando così il percorso didigitalizzazione della scuola media cesenaticense. "Le lavagne interattive sono il punto di forza di unprogetto trasversale e multidisciplinare - fa sapere ilpreside Giovanni Maria Ghidetti - che coinvolge tutta lascuola. Le Lim, infatti, sostengono una didatticainnovativa, con la possibilità da parte dei docenti dimostrare quotidianamente immagini, ascoltare suoni,consultare schemi ed elaborati, fornire in file le lezioni delmattino, favorendo una più profonda partecipazione ditutti gli alunni. La scuola ringrazia la Bcc Sala diCesenatico per la donazione del prezioso ausilioscolastico". Le Lim verranno inaugurate sabato 15 febbraio, alle10,30, presso la scuola "Dante Arfelli" alla presenza dialunni, insegnanti, genitori e del presidente Bcc PatrizioVincenzi.

NONO ANNIVERSARIO

Il tempo passa rapido e rendepiù acuti il ricordo e il

rimpianto di chi ci ha lasciato A questo vuoto noi cerchiamoconforto in Colui che ha detto:“Io sarò con voi fino alla fine

del mondo”

I familiari invitano parentie amici alla celebrazione

di una santa messa di suffragiomartedì 18 febbraio alle 20

nella chiesa parrocchialedi Bagnarola

CARLO SACCHETTI

ue giorni di eventi perricordare il campione diciclismo Marco Pantani. Il 14e il 15 febbraio la Fondazione

Pantani, in collaborazione con ilComune di Cesenatico, IcemanManagement e il Grand Hotel da Vinci,ha organizzato diversi appuntamentiper ricordare un campione tuttoraamatissimo dai tifosi di tutto il mondo.Il 14, giorno in cui ricorre il decennaledella morte, alle 15.30 in piazza

D

Pantani: dopo 10 anniresta nel cuore dei tifosi

Due giorni di eventi. Venerdì alle 19 una messa a San Giacomo

Marconi, verrà svelata la scultura agrandezza naturale, dedicata a MarcoPantani e realizzata da EmanuelaPierantozzi. Nel pomeriggio sonopreviste visite guidate al museo Pantanie la proiezione, presso il Palazzo delTurismo, del film TV "Il Pirata - MarcoPantani" del 2006 con al termine alcunetestimonianze tra cui quella dell’attoreRolando Ravello che ha interpretato ilruolo del ciclista nel film.Alle 19, nella chiesa di San Giacomo sul

Portocanale, sarà celebrata la funzionereligiosa a ricordo. Sabato 15 alle 18.30,presso il Grand Hotel da Vinci diCesenatico, è in programma un galà perricordare Pantani con personaggi dellospettacolo e di tanti campioni dellosport. Per il ciclismo Ullrich, Moser,Tonkov, Berzin, Gimondi, Adorni,Garzelli, Bugno, Chiappucci, la squadraMercatone e tanti altri, ma soprattuttoci sarà Vincenzo Nibali al quale mammaTonina consegnerà la maglia gialla vintada Pantani nel 1998, nella speranza cheil ciclista dell’Astana possa a luglioriportare l’Italia a vincere in Franciadopo 16 anni. Ospiti della serata anchecalciatori (compresa unarappresentanza del Milan), piloti, attorie cantanti (Gaetano Curreri degli Stadioeseguirà dal vivo "E mi alzo sui pedali").Nel corso della serata sono inprogramma due intermezzi teatralitratti dallo spettacolo su Pantani ideatodal regista Martinelli e la lettura dialcune pagine del libro "In nome diMarco" (edito dalla Rizzoli), scritto damamma Tonina e da Francesco Ceniti,giornalista della Gazzetta dello Sport. Cisarà anche una impresa in bici: Omar DiFelice, ex ciclista professionista orapassato alle performance estreme, lamattina del 15 partirà da Roma perraggiungere Cesenatico nel tardopomeriggio. La sua marcia, lunga 330chilometri, sarà "visibile" pedalatadopo pedalata su Twitter e Facebook:altri ciclisti potranno così unirsi duranteil percorso.

Giugno 2013: sul palco di Cesenatico

i Nomadi ricordano Marco Pantani

Page 16: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201416 Valle del Rubicone

Famigliaa GambettolaEcco le coppiefesteggiate

ella chiesa parrocchialeSant’Egidio Abate-Madonna delle Grazie diGambettola, in occasione

del mese dedicato alla famiglia, siè svolta la "Festa degli anniversaridi matrimonio".Per motivi di salute le due coppieche festeggiavano il 60°anniversario hanno declinatol’invito, ma sono state comunque29 le coppie che hannopartecipato, unitamente ai lorofamiliari. Dopo la messa celebratadal parroco, don Claudio Turci, incui sono state riconfermate lepromesse di matrimonio, neilocali parrocchiali di via Ravaldiniè seguito un momento convivialecon il tradizionale "taglio dellatorta" e le foto di rito immortalateda foto Mario Gambettola. Questo l’elenco completo deipartecipanti: Paolo MassimoBissoni e Cinzia Arlotti, DanieleCalandrini e Monica Ripa,Massimiliano Cardarelli e MichelaRicci, Maurizio Foschi e MichelaBernabini, Pierpaolo Gobbi e RitaMoretti, Filippo Leanza ePetronilla Campagna, GabrieleMorigi e Antonella Balducci,Gilberto Nunziatini e MonicaBaldisserri, Riccardo Pagliarani eCatia Guardigni, GabrielePartisani e Marina Pasini, StefanoRocchi e Loretta Stambazzi,Maurizio Santini e Ernesta LuisaTomasini, Felicipietro Turano eCinzia Picone, Graziano Valdinocie Catia Casadei, Carlo Venturi eSusanna Busni hanno festeggiatoil 25° anniversario.

Primo Babbi e Maria Piraccini,Secondo Babbi e Adriana Bertozzi,Santo Barone e Gaetana Russo,Gino Casadei e Iride Pantani,Tarcisio Casadei e Gabriella TeresaGrassi, Giorgio Comini e VannaVernocchi, Raniero Derni eGiovanna Maria Guidi, AgostinoGasperini e Giovanna Foschi,Rinaldo Gasperoni e Anna Giorgi,Riccardo Pandolfini e LauraSbarlati, Rino Pasini e Maria AnnaCandoli, Rino Pazzaglia e AnnaMaria Bernabini, Giorgio Rasponie Gigliola Biondi, Sergio Valzania eLidia Pagliarani hanno festeggiatoil 50° anniversario.

Piero Spinosi

N

Alla celebrazione hanno rispostoall’appello 29 coppie di sposi Poi è seguita la festa negli spazi di viaRavaldini

Roncofreddo◗Il Comune cerca due case da destinare all’ErpScade il 22 febbraio la possibilità disegnalare al comune di Roncofreddo alloggida destinare all’edilizia residenziale popolare(Erp). Gli alloggi devono trovarsi nelterritorio comunale, essere in regola e liberida qualsiasi vincolo. Altre informazioni sipossono trovare anche sul sitowww.comune.roncofreddo.fo.it

❚❚ Savignano, in vista delle amministrative di maggio finora tre i candidati

Elezioni, queste le liste in campore sono le liste - per ora - ufficializ-zate, che si sfideranno per le ammi-nistrative di maggio a Savignano sul

Rubicone. "La sinistra per Savignano"formata dai partiti di Rifondazione co-munista, Comunisti italiani e Sinistraecologia e libertà: per ora ne fanno parteNazzareno Mainardi, Giovanni Semprinie Antonio Cormano (PRC); Natascia Ber-tozzi e Masini Gianluca (Sel); GiulianoTonielli e Feliciano (detto Renato) Baiar-di (Pdci). I punti focali del programmasono: politiche per creare occupazione,sostegno a disoccupati e cassintegrati,impegno per le nuove generazioni e so-stenibilità ambientale e sociale. Presen-tata poi la lista civica "Oltre" che staprendendo forma. Il presidente è Rodol-fo Baldacci, 54 anni imprenditore nel set-tore dell’energia rinnovabile al quale siaffiancano due vice: Luca Pirini, 38enne

ingegnere e Marco Foschi di 57 annicommerciante, anche se, come voglionosottolineare gli stessi, "da dicembre scor-so lavoriamo a questo progetto con unaventina di persone". I punti cardine sucui lavoreranno per stilare il programmasono ordine, linearità, trasparenza, rilan-cio ed economia. Ordine inteso nel "ri-portare la sicurezza nel centro storico enelle periferie perché l’ordine pubblico èalla base della civile convivenza; lineari-tà in quanto se un cittadino si rivolge alcomune deve ottenere sempre delle ri-sposte chiare e complete in tempi brevi.Trasparenza nell’intento di comunica-zioni chiare, responsabilità certa perchéil cittadino deve fidarsi di chi amministrain ogni fase della vita pubblica; rilancioperché lo stesso passa dal progetto e dal-la volontà di ogni cittadino risvegliandola coscienza della savignanesità. Infine

economia: prima di tutto il nostro terri-torio facendo lavorare le aziende localicon meno ostacoli, burocrazia con rego-le chiare per ristrutturazioni e ammoder-namenti"."Savignano cambia passo" è invece la li-sta del Partito democratico il cui candi-dato sindaco Filippo Giovannini, 41 anniingegnere, ha detto alla presentazioneche "Savignano deve partire dalle cosebuone fatte, e sono molte, e individuare inodi irrisolti e le progettualità. Negli ulti-mi cinque anni c’è stata la crisi economi-ca, che comunque non deve diventare unalibi, mentre adesso la figura dell’ammi-nistrazione deve essere forte e di riferi-mento, un punto di appoggio. Cambiarepasso non significa cambiare verso - af-ferma il candidato -. La direzione è quel-la giusta, ma i tempi sono cambiati".

Cristina Fiuzzi

T

Sono tre i principali interventi che riguarderannoLongiano capoluogo nei prossimi mesi. A comunicarlo èl’assessore ai lavori pubblici, Widmer Sarpieri.Si parte con la ristrutturazione dell’edificio di proprietàcomunale sito in via Decio Raggi e denominato"Colombarina". L’edificio comprende quattro alloggipopolari, inutilizzati da anni, da destinarsi a giovani

Diversi lavori in vistaper Longiano e frazioni

coppie. "I lavori di manutenzione straordinaria erisanamento sono iniziati nei giorni scorsi - comunical’assessore -. La spesa si aggira sui 300mila euro".Gli altri interventi previsti, per circa 60mila euro, sonola sistemazione di un locale, da destinarsi a salariunioni, annesso al campo sportivo di Longianocapoluogo e la realizzazione di un nuovo padiglioneper servizi in via Cannella, compresa la riqualificazionedell’area limitrofa.Per quel che riguarda le frazioni, l’assessore assicurache sono in arrivo una pista ciclopedonale in via PonteOspedaletto e un’area sgambamento cani nel parco diBudrio. (Mv)

Badia | Famiglie in festa

Grande partecipazione alla festa della famiglia nella chiesa di Badia. Nella foto colparroco don Stefano Pasolini e il diacono Giorgio Siroli, la coppia al centro formata daGino Valmorri e Maria Pasini nel 70esimo di nozze; alla loro destra Giuseppe Bartolinie Caterina Farina (50°), alla sinistra Lidia Degli Angeli ( assente il marito, 50°). Novitàdi quest’anno la partecipazione degli sposi novelli: in alto a sinistra Lorenzo Bocchini eChiara Abati, a destra Andres Bruschi e Caterina Maroni.

GambettolaIl tiramolla del carnevalePer il Carnevale di Gambettola 2014 le daterimangono le "storiche" del Lunedì dell’Angelo,21 aprile, e la domenica successiva, 27 aprile.Tutto è tornato come prima dopo le fortiosservazioni del parroco, don Claudio Turci,seguite alla notizia apparsa sul profilo Facebookdell’associazione "Gambettola Eventi",organizzatrice della manifestazione, cheavvisava della variazione delle date dei corsimascherati: la domenica delle Palme e il Lunedìdi Pasqua. Inevitabile l’indignazione, non solodel parroco, ma di tutto il mondo cattolico.L’evidente scompiglio creato rischiava diinnescare un "incidente diplomatico" tra laparrocchia e il Comune. "Abbiamo semprecercato di collaborare e di andare incontro avarie esigenze - precisa don Turci - che losvolgimento dei corsi richiede, ma anticipare lamanifestazione alla domenica delle Palmerisultava fuori luogo per l’importanza che talegiornata rappresenta per tutta la comunità. Pernon parlare dei riti della Settimana Santa”. Tutto è bene ciò che finisce bene. (Ps)

Foto Mario Gambettola

Page 17: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 17Valle del Savio

La Banca di casa tua!

La regione Emilia Romagna ha premiato il rifacimentodel sentiero che conduce alla Madonna di Corzano

Impresa sociale d’altri tempiLa mulattiera torna a vivere

San Piero

ille metri insalita, quasi80mila pietre,130mila euro di

donazioni, a cui siaggiungono oltre 12milaore di lavoro volontario,per un valore stimato dioltre un milione di euro. Cisono voluti sabbia, sudoree tanta passione civica perportare a termine quellache, probabilmente, è unadelle più importanti operepubbliche di iniziativapopolare e socialerealizzate in Italia: ilrecupero della stradamedioevale che da San

M

sembra un paradosso, tanti’non praticanti’ si sono datida fare come nessun altro"."Il recupero dell’anticamulattiera di San Piero inBagno - commenta ilconsigliere regionaleDamiano Zoffoli, che l’havisitata di recente - è unesempio di partecipazione,passione civica e coesionesociale: un’opera chesarebbe stata impossibilesenza l’impegno gratuito eappassionato di tantivolontari, che ci dà lamisura della forza e delvalore della cittadinanzaattiva"."È stata un’opera paesana,un progetto di tutta lacomunità" dice MarcoBaccini, presidentedell’associazione dipromozione sociale Il farodi Corzano, creata nel 2008per rendere concretaquell’idea un po’ folle,

partorita attorno a untavolo da quattrosampierani, di ripristinarel’antica mulattiera "cherappresenta il simbolodell’identità del paese".Alla fondazionedell’associazione i socierano 27, oggi, "senza chesi sia attivata alcunacampagna ditesseramento", sono oltre

A coordinare il progettol’associazione"Il faro di Corzano"Fra i volontari anche tanti’non praticanti’

L’aiuto delle aziende localiNel settembre del 2012 è stato completato il rifacimentodei primi 900 metri di strada, a cui nei mesi scorsi se n’èaggiunto un altro tratto di un centinaio di metri. Il meritoè dei giovani e degli anziani del paese che si sonorimboccati le maniche per posare, una alla volta e secondole tecniche dell’epoca, le pietre sul sentiero consunto daisecoli. Tante aziende hanno fornito macchinari eattrezzature.

400. I lavori sono iniziati il12 giugno 2009. "Uno, duegiorni dopo ha cominciatoad unirsi altra gente, chi ciportava da mangiare e dabere, chi si caricava i sassi abraccia. Ci siamo sbalorditie ci siamo sentitiinvincibili", aggiungeFloriano Gulmanelli, ilresponsabile dellacontabilità del cantiere.

Piero in Bagno, borgosull’Appennino romagnolo,porta su fino al castello diCorzano e alla chiesa in cuiè custodita l’effigie dellaMadonna, patrona eprotettrice del paese.All’impresa, che è stataanche premiata dallaRegione Emilia-Romagna,hanno partecipato,rigorosamente comevolontari, anche liberiprofessionisti, turisti e purecinque profughi ghanesiprovenienti dalla Libia:tutti insieme per ridare vitaal simbolo, religioso e laico,di San Piero in Bagno."Novantadue personehanno lavorato nel cantieree molti non sono neanchedi qui - dice AntonioTeverini, ideatore e motoredel progetto -. Al santuariosiamo tutti legati,indipendentemente dallareligiosità, tant’ è vero che,

Sono stati almeno otto i daini (trefemmine adulte e cinque giovani) uccisida lupi o canidi selvatici con morsi alcollo e alla gola nel recinto che a Cà diGianni ne ospitava in tutto unaventina.Lo spazio che ospita i daini e anche

San Piero, località Cà di Gianni I lupi uccidono cinque animali

altri animali come tre somari, caprette,animali da cortile, è molto ampio ecircondato da una rete alta due metri.Gli "assalitori" per entrare hannoscavato un passaggio nel terreno sottola rete.Negli oltre trent’anni di esistenza delrecinto con gli animali, a Cà di Gianni,non si erano mai verificate similiaggressioni. La presenza di lupi, ocomunque di canidi selvatici, staseriamente compromettendo lasopravvivenza di una serie di

allevamenti che non riescono ad essereadeguatamente protetti.Da 20 anni a questa parte si è ridottodell’80 per cento l’allevamento di ovininei Comuni di Bagno di Romagna e diVerghereto, da circa 10mila ovini si èpassati a duemila e i raid dei predatorihanno avuto il loro peso.Gli indennizzi agli allevatori sonoinadeguati e gli incentivi perl’installazione di sistemi di sicurezzanon sono adeguati ed efficaci.

Alberto Merendi

La pressionedei predatori selvaticista diventandoinsostenibileAllevatoripreoccupati

San Piero in BagnoAcli: 5 incontrisull’impegno politicoCinque incontri su valori e motivazionidell’impegno civile. L’associazione AcliAltosavio propone una serie diappuntamenti di formazione politica."I politici pensano a come prenderepiù voti - si legge nel volantino - ipartiti non esistono più e le nuovegenerazioni vengono allontanatedall’impegno civile". Gli incontri siterranno nella sala del Consigliocomunale a San Piero in Bagno alle20,45. Si parte lunedì 17 febbraio alle 20,45con la Pacem in Terris 50 anni dopo.Interviene don Franco Appi, assistenteecclesiastico Acli Forlì-Cesena.Lunedì 24 febbraio il relatore saràGiancarlo Infante, segretario alComune di Bertinoro, che parlerà dicosa è il Comune, il sindaco cosa puòfare e quali sono i compiti delconsigliere comunale.Lunedì 10 marzo ancora Infanteinterverrà spiegando come si stila ilbilancio di un Comune. Lunedì 24marzo il tema oggetto di analisi saràL’unione dei Comuni con relazione diAngelo Rossi, segretario dellaComunità montana Appenninocesenate. Ultimo appuntamento il 7 aprile:Michele Cornieti, responsabile settoreurbanistica del Comune di Bagno diRomagna spiegherà gli strumentiurbanistici e cosa si può fare a casapropria e sul territorio.

SarsinaPet therapy alla ’Barocci’Con piante e animali la Casa Barocci diventaancora più "umana". E’ partita unasperimentazione di "pet therapy", l’utilizzodel contatto con animali domestici permigliorare le capacità relazionali ed emotivedelle persone. E i locali della Casa verrannoingentiliti con la presenza di nuove piante;ne verranno acquistate quattro per l’esternoe venti per i locali interni."Cominciamo con un primo gruppo di settepersone - spiega a proposito della pettherapy la coordinatrice responsabile dellaCasa Barocci, Rosetta Marazita - con unincontro settimanale per un mese che vedràimpegnate due ragazze esperte,dell’associazione onlus Atma di Cattolica,con due cuccioli di cane. Nel secondo mesesarà coinvolto un altro gruppo di sette ospiticon patologie più rilevanti e nel terzo meseil gruppo comprenderà anche persone conproblematiche di tipo cognitivo. Gli espertiin materia dicono che le esperienze sonostate molto positive". (Alme)

Page 18: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201418 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Criticitàsulla legge di stabilitàRisorse insufficienti, senza strutturalitàconcentrate solo nel 2014: ecco alcunedelle criticità evidenziate dalla Fnp Cislsulla legge di stabilità. I fondi piùimportanti (politiche sociali, nonautosufficienti, famiglia)complessivamente si incrementanorispetto al 2013 grazie all’aumento piùconsistente relativo al Fondo per la nonautosufficienza per il quale si evidenziasempre di più la necessità di unprovvedimento nazionale che dia unquadro di riferimento definitivo.“Sulla povertà siamo lontanidall’introduzione di uno strumentoorganico e universale di lotta - spiega laFnp Cisl -. Il sistema attualeinvece resta imperniatosulla Social Card, da noi giàampiamente criticata”.Sono in arrivo piccole novità sulla casa,in riferimento alla tracciabilità, enorme sulla sanità che taglianoulteriormente il Fondo nazionale eattivano un’ulteriore spending review lecui modalità operative sono tutte daverificare e con un taglio alle risorseper la contrattazione.

Quote evase nei bilanci dei Comuni“Fare concertazione su imposte e tariffelocali è fare politica dei redditi, al finedi salvaguardare i redditi di pensionatie lavoratori, ricordando che le impostelocali, a seconda del contestoterritoriale (più o meno anziani, peresempio) in cui sono calate, hanno esitidifferenti sulla qualità della vita dellefamiglie e delle persone, anziani inprimis”. Così i Pensionati Cisl dell’EmiliaRomagna, in merito ai bilanci di

previsione (da stilare entro il 30aprile), su cui il sindacato si confrontain questi giorni con i Comuni.“Nel biennio 2010-2012 sonoaumentate le addizionali locali del 31per cento, i prezzi sono cresciuti del 2,3per cento e i consumi sono calati del 7per cento.Pertanto: “La differenza rispetto allaqualità della vita delle persone la fannoi servizi. Per cui non ha senso farerisparmiare qualcosa a un pensionatoquando poi lo si costringe a pagarsi iservizi che mancano”.Incalza il sindacato dei Pensionati Cisl:“Basta buonismo, in sede concertativadobbiamo essere più cattivi e ragionarecon forza di tariffe. A cominciaredalla Iuc (imposta unica comunale),che ’dobbiamo concertare’,considerato che è nel regolamentocomunale che si possono definire leagevolazioni per parte dellapopolazione”. Tra le ‘voci’ di finanzacomunale figura anche il recuperodell’evasione fiscale. In EmiliaRomagna, grazie al protocollosottoscritto da quasi tutte leamministrazioni con l’Agenzia delleEntrate, secondo cui una quotadell’evasione riscossa va al Comune chel’ha scoperta, sono stati recuperati 5,8milioni di euro dalla lotta all’evasione,su 22,2 milioni evasi accertati. “Suqueste cifre imputate il sindacatochiederà conto ai Comuni, onde evitareche siano dirottate alle spese correnti enon a favore di anziani e nonautosufficienti”.

Torna anche quest’anno il tradizionaleappuntamento con il Carnevale insieme alla Fnp eAnteas. Il 1° marzo volontari Anteas, iscritti FnpCisl insieme con familiari e amici trascorreranno

una giornata di festa presso il ristorante Cà Nori diCervia. La festa in maschera danzante saràallietata dalle musiche di Maria Pia e Claudio del“Duo per caso”.

Carnevale con Fnp e Anteas

sanitaria, dal momento che lapopolazione italiana è sempre piùlongeva - nel 2050 una persona sucinque avrà più di 60 anni - e che tra glianziani le donne sono la maggioranza(55 per cento). Secondo i dati delSistema informativo sugli infortuni inambienti di civile abitazionedell’Istituto superiore di sanità, lecadute rappresentano la prima causa diincidente domestico, soprattutto conl’aumentare dell’età e fanno la primacomparsa a partire dai 60 anni. Inparticolare, si stima che nel 2012 inItalia siano finite in Pronto Soccorso,per incidente domestico, oltre 1milione 825mila persone, di cui il 22per cento adulti anziani (50-69 anni) eil 28 per cento ultrasettantenni. Leanalisi delle schede di dimissioniospedaliere, relative ai ricoveri nel2010 per incidente domestico,mostrano come negli anziani lediagnosi di ricovero più frequenti siano:la frattura del femore (46,5 per centonei maschi e 55,3 per cento nellefemmine); la frattura dell’artosuperiore (omero, radio e ulna: 6 percento nei maschi e 12 per cento nelle

Infortuni: aumentanole fratture da caduta

Il Ministero della Salute ha pubblicatoun interessante studio basatosull’elaborazione dei dati dell’indaginemultiscopo Istat 2011 riguardante gliinfortuni degli anziani in ambitodomestico.Dallo studio emerge che sono circa 2milioni 800mila le persone che ognianno subiscono almeno un incidentedomestico (più di 50 casi ogni 1.000abitanti/anno): al primo posto degliincidenti le cadute e in cima allaclassifica delle vittime gli anziani,soprattutto donne, soli o ospitatipresso case di cura o struttureospedaliere. In questi ambiti, infatti,l’incidenza delle cadute è superiore di2-3 volte rispetto a quella nelleabitazioni e per di più concomplicazioni maggiori. Un’adeguatacampagna di prevenzione potrebberidurre il verificarsi di questi eventi ediminuirebbe di conseguenza il numerodi disabili, nonché i costi che neconseguono per il sistema sanitario.La questione è diventata una priorità

femmine); la frattura della colonnavertebrale (5,2 per cento nei maschi e4,1 per cento nelle femmine). Rilevanteè pure il trauma cranico conconseguenti emorragie. Si può stimareanche, sulla base delle statistichecorrenti, che le cadute degliultrasessantacinquenni determinino il65 per cento di tutte le morti perincidente domestico.Per prevenire queste cadute neglianziani l’Istituto superiore di sanità haelaborato delle linee guida comeraccomandazioni da rivolgere a medicie operatori sanitari.Tra le diverse raccomandazioniriportate: esercizi fisici individualizzati,mirati a migliorare la forza, ladeambulazione, l’equilibrio, glispostamenti e la salita delle scale.Interventi di sicurezza nelleinfrastrutture e nell’arredo delleabitazioni, interventi informativo-educativi e fornitura di dispositivi comespie antincendio, strisce antiscivolo,maniglioni, domotica e ausili. Revisionedi eventuali terapie psicotrope:benzodiazepine, ipnotici,antidepressivi, tranquillanti.

“Un amico in più”Un progetto che fa bene a tantiAppuntamenti mensili di aggregazione e condivisionepromossi dall’Anffas di Cesena in collaborazionecon la componente giovani della Croce Rossa

micizia: “legamesocialeaccompagnato da

un sentimento di affettovivo e reciproco tra dueo più persone”. Ilprogetto “Un amico inpiù” (indicato con ilsimbolo della crocerossa), sostenutodall’associazione onlusAnffas di Cesena epromosso dalla

A

componente giovani della Croce Rossa,vuole andare ben oltre alla definizione delconcetto di amicizia.Lo scopo di questa nuova iniziativa èquello di favorire un legame tra personecon disabilità lievi e i giovani volontaridella Croce Rossa. “Vogliamo normalizzarela disabilità integrandola con chi vive unavita normale - dice Ambra Bianchi,responsabile del progetto e ideatrice dellostesso assieme alla psicologa epsicoterapeuta Monika Piscaglia - inquanto i ragazzi con problemi spessovivono tutti i giorni fra le quattro muradomestiche e con la sola compagnia digenitori e parenti stretti e con rari rapporticon il mondo esterno. Favorirel’autonomia tende a valorizzare il disabilestimolandolo a una maggiore attenzione esensibilità alle cose che lo circondano”.Il progetto si svolge un sabato al mese eprevede ogni volta un’iniziativa diversastudiata per aggregare il gruppo che adoggi conta circa 15 disabili di età compresafra i 20 e i 40 anni e almeno 8 persone fravolontari e responsabili.

“È dal novembre scorso che, a ogniappuntamento, i ragazzi vengonoaccompagnati nella sede della Croce Rossain via Zuccherificio, 85 a Cesena epartecipano a diverse iniziative dalle 16alle 18,30” spiega Ambra che, oltre a esserevolontaria della Croce Rossa, si occupa diippoterapia. “I prossimi incontri sono ilcineforum, la passeggiata in centro per farconoscere meglio Cesena, il parcoippodromo e una giornata conclusiva nellecolline di Capocolle in mezzo alla natura”.Partito nel 2012 in fase sperimentale, ilprogetto ha incontrato parecchi consensisoprattutto da parte delle famiglie. “Sitratta di una proposta semplice che nonrichiede particolari investimenti, ma soloun contributo di 10 euro a inizio attivitàper coprire le piccole spese - ha concluso -e il massimo dell’appagamento per noivolontari è leggere nello sguardo deiragazzi quella soddisfazione nel diventarepiù autonomi alla fine di ogni giornata”.Per informazioni e adesioni: Anffas 0547631101 - [email protected]

Giusy Riciputi

ffrire a coloro che per cura o professionefrequentano l’Irst di Meldola (Istituto scien-tifico romagnolo per lo studio e la cura dei

tumori), l’opportunità di alloggiare a prezzi cal-mierati e a pochi passi dall’Istituto. L’esigenza dialloggi temporanei, diventata impellente per l’in-cremento costante dei pazienti e l’affermarsi del-l’Irst quale riferimento nel campo oncologico, tro-verà presto una concreta risposta. Partiranno, in-fatti, tra pochi mesi i lavori per la riqualificazionedella parte oggi in disuso e a rischio degrado del-l’Istituto San Giuseppe, grande struttura di pro-prietà dell’omonima Fondazione, distante appena200 metri dall’Irst, ex orfanotrofio e centro forma-tivo per bambine nato oltre 100 anni fa. Al termi-ne della ristrutturazione (la fase progettuale ègiunta quasi al termine, i lavori la cui consegna èprevista entro la seconda metà del 2015 al più tar-di fine 2016) l’Istituto San Giuseppe ospiterà circa30 camere per pazienti, familiari e professionistioltre a studi per attività ambulatoriali dei medici.Le camere di più tipologie secondo il numero diletti presenti, arredate per offrire alti livelli di com-

O fort, saranno fornite a prezzi calmierati, se-condo i canoni propri dell’edilizia sociale. Ilprogetto, frutto di un articolato piano di fi-nanziamento che intreccia risorse messe adisposizione da Cassa Depositi e Prestiti, unbando per l’edilizia sociale del Fondo Emi-lia-Romagna Social Housing Sociale e un si-gnificativo impegno della Fondazione Cas-sa dei Risparmi di Forlì, il tutto per un tota-le investito di circa 3,5 milioni di euro, rap-presenta un altro passo nella crescita del-l’Irst Irccs, la concreta dimostrazione del va-lore attribuito alla persona-paziente nellasua totalità, dell’impegno dell’Istituto nelrispondere alle più differenti necessità ditutti i suoi utenti, nonché della capacità diIrst di aprirsi e relazionarsi virtuosamentecon il territorio. “Il progetto - ha detto Mario Tubertini, di-rettore generale - rappresenta una rispostaconcreta alle esigenze di alloggio tempora-neo dei nostri utenti, emerso da tempo e di-ventato oramai impellente”. Un bisogno

evidenziato da Mattia Altini, direttore sa-nitario: “Nel corso del 2013 il numero diutenti unici che hanno avuto contatto conIrst sono stati oltre 15.900 di questi il 20 percento circa proviene da fuori Regione. Per-sone che si trovano a dover fronteggiare va-ri aspetti di fragilità, dalla necessità di do-ver seguire terapie a volte lunghe (in DayHospital si parla di cicli da 5-7 accessi me-di mensili per sei mesi, con picchi anchedi 20 accessi) a età spesso alta (il 30 percento dei pazienti di Day-Hospital e il 23per cento di Degenza ordinaria ha tra i 70e 80 anni). È facile comprendere comel’eventuale distanza dal luogo di cura daquello di residenza possa diventare fontedi problemi, non solo economici, ma an-che emotivi. La nuova struttura opererà intal senso, nella consapevolezza di quantosia importante la famiglia nel percorso te-rapeutico, consentendo anche l’ospitalitàdi parenti o chi si prende cura del pazien-te”.

Irst di Meldola Presentato il progetto di housing sociale per la riqualificazione dell’istituto“San Giuseppe”. Con la ristrutturazione si ricaveranno trenta camere

Foresteria-casa accoglienza per pazienti e familiari

Page 19: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

RIDARE IDENTITÀ ALL’UOMOcon interventi di Abbruzzese, Amato, Buccellati,Carriquiry, Dodin, Filonenko, Letta,Maduro, Mazzarella, Napolitano,Tauran, Vittadini, Waters, Weilera cura di Emanuela Belloni e Alberto SavoranaEd. Bur Rizzoli, collana “Saggi” (11 euro)

Emanuela Belloni e Alberto Savorana hanno curato il libro “Ri-dare identità all’uomo”, stampato nella collana “Saggi” dellaBur, e che contiene gli interventi più significativi della edizio-ne 2013 del “Meeting per l’amicizia fra i popoli” che si è tenutoalla Fiera di Rimini dal 18 al 24 agosto, avendo come titolo“Emergenza uomo”. Papa Francesco nel suo messaggio di sa-luto ricorda che “‘Emergenza uomo’ significa l’emergenza ditornare a Cristo, di imparare da Lui la verità su noi stessi e sulmondo, e con Lui e in Lui andare incontro agli uomini, soprat-tutto ai più poveri, per i quali Gesù ha sempre manifestatopredilezione”.Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha afferma-to in una videointervista: “Io credo che l’emergenza che vivia-mo è quella di una grave forma di impoverimento spirituale,culturale, di motivazioni umane, di motivazioni non legatesoltanto all’immediato interesse materiale. Chi può reagire aciò? Può reagire la cultura, possono reagire certamente le isti-

tuzioni più di quanto non facciano. Possonoreagire i sistemi educativi, può reagire molto dipiù di quanto non faccia il sistema di informa-zione e possono molto contribuire le grandiorganizzazioni sociali, comprese quelle ispira-te a una fede religiosa. In questo senso il con-tributo che viene ai più alti livelli dalla Chiesacattolica è un contributo che soltanto dei cie-chi possono non vedere”.Molti sono i temi affrontati all’interno del libroe fra questi segnaliamo l’intervento sulla “Li-bertà religiosa, via della pace” con i contenutidei videomessaggi di Nassir Abdullaziz Al-Nas-ser, Alto rappresentante dell’Onu per l’Allean-za delle Civiltà e di Tsahani Al Gebali, già vice-presidente della Corte costituzionale egiziana,e gli interventi del cardinale Jean-Louis Thau-ran, presidente del Pontificio Consiglio per ilDialogo Interreligioso; di Paul Bhatti, già con-sigliere speciale del Primo Ministro del Paki-stan per le Minoranze Religiose; di AzyumardiAzra, dell’Università statale islamica di Jakartain Indonesia e Franco Frattini, presidente dellaSocietà italiana per l’organizzazione interna-zionale.Particolarmente significativi gli incontri su

“Papa Francesco: con la Lumen Fi-dei alle periferie dell’esistenza” coninterventi di José Maria Pepe diPaola, parroco di Villa 21 a BuenosAires, di Guzmàn M. Carriquiry Le-cour, segretario della PontificiaCommissione per l’America Latinae di Stefano Alberto, docente diTeologia all’Università Cattolicadel Sacro Cuore di Milano e su“Persona, politica e giustizia neigrandi discorsi di Benedetto XVI”con interventi di Andrea Simonci-ni, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Firenze; diPaolo Carozza, professore di diritto nell’università cattolica statu-nitense di Notre Dame nell’Illinois; di Luois Miguel Poiares Madu-ro, ministro portoghese per lo sviluppo regionale e di Joseph H. H.Weiler, condirettore del centro Tikvah di diritto e cultura ebraicapresso l’Università di New York e presidente dell’Istituto Universi-tario Europeo di Fiesole.Altri temi trattati nel libro sono: l’Europa unita dall’Atlantico agliUrali; la concezione filosofica dell’uomo; il concetto di santità; ilmartirio in Urss; l’incontro con il protestantesimo americano; ilteatro e la libertà; il giornalismo e il valore della notizia; il costi-tuirsi della società in Mesopotamia e nella Bibbia; la natura deltempo nella scienza e nell’esperienza umana.

opo la forzata chiusura dovuta ai danni del “nevone” nel febbraio didue anni fa, riprendono al Nuovo Teatro Carisport i grandi concerti.Sabato 15 febbraio alle 21 farà tappa a Cesena uno degli artisti italiani

più amati di sempre, Antonello Venditti, con il tour “70/80... Ritorno alfuturo”. Il cantautore romano ripercorrerà brani e successi di due decenni incui è stato indiscusso protagonista del panorama musicale italiano: albumindimenticabili come “Theorius Campus” e “L’Orso Bruno”, “Lilly”, “Sotto ilsegno dei pesci”, “Buona Domenica” e “In questo mondo di ladri”, e ancora

D

Concerto di Antonello Vendittial Nuovo Teatro Carisport

con grandi classici come “Roma Capoccia” ,”Le tue manisu di me”, “Notte prima degli esami”, “Bomba o nonbomba”,” Modena”, “Ci vorrebbe un amico” fino a “GiulioCesare”, “Piero e Cinzia” e alla superhit “Ricordati di me”.Il tour, partito il 3 febbraio scorso a Bologna,attraverserà tutta l’Italia e avrà il suo culmine con lafesta al Pala Lottomatica di Roma l’8 marzo, giorno delcompleanno del cantautore. Nato a Roma nel 1949,Venditti debutta nel 1972 e già da giovane conquistaimmediatamente la vetta delle classifiche con canzoniche diventano vere e proprie colonne sonore della vita diintere generazioni.Per info e prevendite: Pulp Concerti, tel. 0541 785708.

Cinemadi Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano, Eliseo Cesena

A PROPOSITO DI DAVISdi Joel ed Ethan Coen

La storia di Llewyn Davis è quella di unvinto. E nella ballata folk nostalgica di que-sto Sisifo degli anni ’60 costretto a ricomin-ciare sempre da capo, l’emozione estetica èinnegabile. Tra i cambi di tempo (circolare,destrutturato) è impossibile non esserecoinvolti nell’onda emotiva quando il pro-tagonista, interpretato da Oscar Isaac,suona e canta davanti a F. Murray Abrams.Difficile non essere trascinati da quella me-tropolitana iniziale che sembra suonarecon le rotaie nella mente dell’affannatoDavis. A proposito di Davis, a proposito difilm belli. Non mi stancherò mai di ripe-terlo: seguite i Coen, non c’è nulla di me-glio.La trama: New York, Greenwich Village,1961. Gli anni sono quelli di un trapassomorbido. Un tempo di mezzo, fra guerregrosse e altre dietro l’angolo. Llewyn Davis(un bravissimo Oscar Isaac), ha sbagliatoanni. Per poco. Fa il cantante folk, hafreddo, non ha soldi, dorme da amici, ognigiorno cambia casa e divano. Sa che con lasua musica «non ci si possono vedere moltisoldi». Ha messo incinta un’amica, la spas-sosa Carey Mulligan, che comunque simette subito con un altro, Justin Timber-lake. Trotterella con l’incedere stanco,senza risultati, a Chicago, con il grande egrosso John Goodman. Torna a New York, iltizio che l’aveva pestato all’inizio lo pestaanche alla fine e i Coen non cambiano nep-pure le inquadrature. Unica consolazionepotrebbe essere un bellissimo gatto rossoche scappa: ma di nome fa Ulisse, e sa tro-vare benissimo la strada di casa (lui sì). Ah,è il miglior gatto cinematografico ex aequocon quello del “Lungo addio”… Dunque?Dunque niente. È un film dei Coen, e seanche la trama non la si racconta, il film èvasto come il mare o, meglio, il cuore del-l’uomo. In “Davis” ci sono tutti i Coen, in-sieme a quell’amorevole malinconia che ifratelli riservano ai loro eroi. Dal Lebowskiin vestaglia al serious man professore di fi-sica che riempie la lavagna di formule, manon sa cavarsela con la moglie e l’amante dilei ebreo ortodosso. Ed ecco la scelta diun’atmosfera e di una fotografia da perennemezza stagione, intonate al personaggio ealla sua filosofia esistenziale del come va,va. Llewyn vive una vita di eterni ritorni ecircolari peregrinazioni. Le cose non glisono favorevoli, ma è anche lui a non volereche lo siano. È un perdente come tanti nelcinema di allora: lo è per vocazione, deditocon intenso desiderio all’oscurità e allasconfitta, scivola di buon grado versoun’autodistruzione calma. I Coen insapori-scono tutto con le colpe tradizionali dellatradizione ebraica il rivisitato mito greco diun naufragato Odisseo senza approdi né di-rezioni. E regalano a Llewyn quello che lavita non gli dà: la tenerezza.Dolceamaro omaggio, premuroso, a tutti iLlewyn Davis che mancarono tempi e luo-ghi per un pelo.

a giovedì 13 a domenica 16 febbraio (giovedì, venerdì esabato alle 21; domenica alle 15,30) ritorna al “Bonci” di

Cesena Gabriele Lavia insieme al Teatro di Roma, FondazioneTeatro della Pergola, Teatro Stabile di Torino.Lavia porta in scena il teatro sociale di fine Ottocento delnorvegese Henrik Ibsen con “I pilastri della società”. La domandapiù rappresentativa del teatro ibseniano è su cosa si fonda lasocietà degli uomini. Partendo da questo, Ibsen sviluppa il temacentrale della sua fortunata produzione: il conflitto tra la libertàdell’individuo e l’ipocrita sistema di regole civili imposte dallaclasse borghese. Gabriele Lavia sceglie di allestire questo testo didenuncia, scenicamente perfetto, che conserva la modernità e la

freschezza del classico. Il protagonista del dramma, il rispettabileconsole Bernick, pilastro morale di una comunità piccolo borghesee reazionaria, ha sepolto nel suo passato un vergognoso segreto:dopo aver sedotto e abbandonato alla morte per dolore unagiovane, ha fatto ricadere la colpa sul fratello minore dellapropria moglie, da anni lontano. Il ritorno dell’innocentecostringe l’uomo a una confessione pubblica. I pilastri dellasocietà per Ibsen sono due: la libertà e la verità. Nessuna libertàpuò esistere senza la verità.C’è però un terzo pilastro che può far rinascere la speranza...Biglietteria: tel. 0547 355959, [email protected],www.teatrobonci.it

DGabrieleLaviaal teatroBonci

Cinema per famiglieall’Astra di Cesena

itorna - attesoe partecipato -l’appuntamento al cinema

“Astra” di Cesena con il “Cinemaper famiglie”promosso da Afi associazionedelle famiglie e dal Centrofamiglie “Benedetta Giorgi”con il patrocinio del Comune di

Cesena.Quattro i film d’animazioneproposti nella rassegnache avrà inizio sabato 15 febbraioalle 16,30 con la proiezione di“Cattivissimo me 2”(ottobre 2013, 98 minuti)e che verrà propostoil pomeriggio di domenica 16febbraio con proiezioni alle 15 ealle 17.Le proiezioni proseguirannonei fine settimana successivi,alle 16,30 del sabatoe alle 15 e 17 della domenica.“Planes” sarà quindiproiettato sabato 22e domenica 23 febbraio;“Free Birds, tacchini in fuga”sabato 1 e domenica 2 marzo; “Ilcastello magico

R sabato 8 e domenica 9 marzo e“Frozen, il regno di ghiaccio”sabato 15 e domenica 16marzo.La sala cinematografica “Astra”si trova a Cesenaaccanto alla chiesaparrocchiale dell’Osservanza(viale Osservanza, 190,tel. 0547 612227,www.cinemastra.it,[email protected]).L’ingresso al cinemaè di 3,50 euro;per le famiglie al completoingresso gratuitodal secondo figlio in poi.

Cinque i film d’animazione che compongono la rassegna. Ingresso 3,50 euro

CATTIVISSIMO ME 2 (regia di Pierre Coffin e Chris Renaud)Ora che Gru “l'imprenditore” ha lasciato alle spalle una vita fatta di crimini, per crescereMargo, Edith e Agnes, ha molto tempo libero a disposizione insieme al dottor Nefario edai Minions. Ma proprio mentre comincia ad adattarsi al suo nuovo ruolo di buon padre difamiglia di periferia, una fantomatica organizzazione, la Lega Anti-Cattivi impegnata suscala mondiale, bussa alla sua porta. Ora, tocca a Gru e alla sua nuova partner, LucyWilde scoprire il responsabile di un crimine spettacolare per consegnarlo alla giustizia.Dopo tutto, solo il più grande ex-cattivo del mondo può fermare l'unico malvagio ingrado di prendere il suo posto.

Il primo appuntamentoè per sabato 15 e domenica16 febbraio con “Cattivissimo me 2”.Nel fine settimana successivo nellasala cinematografica dell’Osservanzasarà proiettato “Planes”

Page 20: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201420 Cesena&Comprensorio

Cesena flashSabato concertoGran finale sabato 15 febbraio alle 21 dellarassegna musicale "Suoni e colori" conl’esecuzione del "Requiem" di Mozart.Solisti il soprano Paola Cigna, il mezzosoprano Daniela Pini, il tenore GiancarloPaola e il basso Giacomo Contro, conl’orchestra Arcangelo Corelli di Ravenna e icori Accademia Musicaesena, Ludus Vocalisdi Ravenna e Quadriclavio di Bologna, direttida Silvia Biasini. L’ingresso è gratuito.

Domenica in musicaQuarto appuntamento con la rassegnamusicale promossa dalla Fondazione dellaCassa di Risparmio di Cesena domenica 16febbraio alle 15,30 a Palazzo Ghini. Brani diBeethoven e Scannavini saranno eseguiti dalQuartetto Fonè, composto da PaoloChiavacci e Marco Facchini al violino, ChiaraFoletto alla viola e Filippo Burchietti alvioloncello. L’ingresso è libero

Aida al VictorIn esclusiva Hd dall’Arena di Verona,mercoledì 19 febbraio alle 20 al cineteatro diSan Vittore, sarà in visione l’opera lirica diGiuseppe Verdi "Aida" diretta da Omer MeirWelber. Ingresso 10 euro. Giovedì 13,venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 alle 21sarà proiettato il film di Woody Allen "BlueJasmine". Domenica 16 alle 15 e alle 17"Free Birds. Tacchini in fuga". Martedì 18 egiovedì 20 alle 21 "Moliere in bicicletta".Ingresso 3,50 euro.

Incontro sulla scienzaAncora un incontro promosso dallaFondazione della Cassa di Risparmio diCesena dedicato a temi scientifici e diattualità. Venerdì 14 febbraio alle 17 nellasala "Dradi Maraldi" in via Tiberti 5, ClaudioFranceschi dell’Università di Bolognatratterà il tema "Come raggiungere esuperare i 100 anni in salute".

Libri alla MalatestianaNell’aula magna giovedì 13 febbraio alle 17Michele Mari racconterà "La mia idea diletteratura". Venerdì 14 alle 17,15 nella salalignea incontro con Fabio Severi, autore dellibro "La dinastia dei Malatesta in 500 annidi storia". Sabato 15 alle 17,15 nell’aulamagna Giordano Conti presenterà, allapresenza dell’autore, il libro "I Malatestasignori di Rimini e Cesena" di AngeloTurchini.

Imprese a RomaConfcommercio imprese per l’Italia hapromosso una grande mobilitazione permartedì 18 febbraio alle 12 in piazza SantiApostoli per dire a Governo e Parlamentoche "Il tempo dell’attesa è finito". Perprenotare il viaggio in pullman telefonareallo 0547 639824.

LongianoIl museo d’Arte sacra di Longiano aderiscealla seconda edizione delle "Giornate deimusei ecclesiastici", iniziativa promossada Amei (Associazione musei ecclesiasticiitaliani) e fissata per sabato 15 edomenica 16 febbraio.Saranno possibili visite guidate gratuite almuseo, collocato presso il settecentescooratorio barocco "San Giuseppe", in viaBorgo Fausto, sabato 15 dalle 14,30 alle18 e domenica 16 dalle 10 alle 12 e dalle14,30 alle 18. Alle 16 di domenica si terrà, all’internodel museo, un concerto d’archi a ingressogratuito. Si esibiranno i fratelli longianesiMatteo (31 anni) e Serena Galassi (25anni), entrambi diplomati alconservatorio "Bruno Maderna" diCesena.Matteo è attualmente prima violaall’Orchestra giovanile di Cervia, ed èmembro del coro "Santa Cecilia" diRimini. Serena, violinista, fa partedell’Orchestra giovanile italiana diFiesole. (Mv)

Cesena◗Conferenza sul BerniniNella sala dell’Endas Cesena in corsoMazzini, giovedì 13 febbraio alle 20,45,Marco Vallicelli terrà una conferenza su GianLorenzo Bernini "Il mondo mosso nelteatro". Si tratta del IV appuntamento delciclo "Le rivoluzioni nell’arte" incollaborazione con Adarc.

Cesena◗Poesia e musicaAppuntamento al teatro Victor a SanVittore sabato 15 febbraio alle 16,30 colpoeta Tiziano Mariani. Un momento diascolto di parole e musica. Presentazionea cura di Gianfranco Lauretano eaccompagnamento musicale di LucianoBaldan, Emanuele Samorì, Greta, Elisa eLucia Solferino, Elvis Ferro.

Cesena◗Incontro per famiglieA cura di Afi, associazione delle famiglie,e del centro famiglie "Benedetta Giorgi",mercoledì 19 febbraio alle 20,45 nellasala del quartiere Oltresavio in piazzaMagnani, si terrà l’incontro "Economia diprossimità, uscire dalla crisi ri-generandolegami sociali.

Cesena◗Mercoledì pianisticiIl conservatorio "Bruno Maderna" haorganizzato la V rassegna dei "Mercoledìpianistici" che si svolgerà nella salaDallapiccola in via Ubaldo Comandini. Il19 febbraio alle 17,30 Carla Sgoifoeseguirà brani di Bach, Clementi, Debussye Chopin. L’ingresso è libero.

Cesena◗Conferenza storico-letterariaUltimo incontro per "Maturandi" proposto dalcentro culturale "Il Campo della Stella" incollaborazione con la Banca di Cesena,mercoledì 19 febbraio alle 15 nella sala"Eligio Cacciaguerra" in viale Bovio.Gianfranco Lauretano parlerà del "Passaggiodalle idealità dell’Ottocento a quelle delNovecento in poesia. La vicenda esemplare diClemente Rebora".

Cesena◗Nuovo laboratorioSarà inaugurato venerdì 14 febbraio alle 11,30presso la sede centrale dell’Istituto professionaleVersari Macrelli in via Giovanni Spadolini illaboratorio di Impresa formativa simulata (Ifs). Aseguire una conferenza stampa sull’offertaformativa e sul nuovo corso "Ottico".

Cesena◗Commedia dialettaleAl Bogart di Sant’Egidio, sabato 15febbraio alle 21, la filodrammaticalongianese "Hermanos" presenterà"Quand e nàs un vec", tre attibrillanti di Giusi Canducci. Lospettacolo sarà preceduto dallalettura di poesie dialettali.Ingresso 7 euro, ridotto 6.

Cesena◗Prevenire la malattiaAvrà luogo presso la scuolaelementare di Pievesestina,martedì 18 febbraio alle 20,45,l’incontro sulla "Prevenzione comearma vincente nella cura deitumori del colon e dellamammella". Relatori la dottoressaMarina Faedi e il dottor AndreaRossi.

Montiano◗Commedie dialettaliA cura della Pro loco, sabato 15febbraio alle 21 nella sala "DonAlfredo Paganelli" il gruppocomico dialettale De Bosch porteràin scena due farse "E prem amourun scorda mai" e "Maza maza i è tot ad cla raza". Sabato 22alle 21 la compagnia cesenate "La Broza" presenterà "E bardla piaza".

Cesena◗Lezioni all’UteNella sala Fantini di via Renato Serra, venerdì 14febbraio alle 15,30, terrà la lezione sulla poesiail dottor Franco Casadei e martedì 18 alle 15,30nella sala Vaienti della Cisl l’archeologa MariaGrazia Maioli parlerà su "Oreficeria nel mondoantico (greco, romano, etrusco)".

Longiano◗Spettacolo al PetrellaVito e Andrea Cosentino, domenica 16febbraio alle 21, presenteranno "Croce emartello". Una rassegna di personaggibizzarri tra politica, religione, lavoro,feste dell’Unità alla scoperta del passato.Il comunismo, lo sbarco sulla luna, laguerra fredda sono raccontati con ironiadi un Guareschi rivisto. Ingresso 15 euro,ridotto 12.

Savignano◗Conferenza sulla chirurgiaSul tema "Dove va la chirurgia delXXI secolo?" parlerà il dottorClaudio Vicini, domenica 16febbraio alle 10 nell’aula magnadella Rubiconia Accademia deiFilopatridi.

❚❚ La scorsa settimana grande festa nell’azienda di Longiano

I 90 anni di Domenico Neria "Neri spa" in festa per i novant’an-ni del ’patron’ Domenico. Il padredell’azienda longianese, sabato scor-

so, ha festeggiato in ditta l’importante tra-guardo, abbracciato dall’affetto di fami-liari, amici e dipendenti. La sua avventu-ra imprenditoriale ha inizio nel 1962 conla fondazione dell’azienda, leader nellaprogettazione e realizzazione di prodottiper l’illuminazione e l’arredo urbano, pas-sata poi nelle mani del figlio Antonio e delnipote Isacco. In più di cinquant’anni di storia la Neri hailluminato tutto il mondo, dalle piazze piùbelle ai centri storici più suggestivi por-tando in giro il marchio del ’made in Italy’:Loreto, Ascoli, Amalfi, piazza Maggiore aBologna, piazza dell’Unità a Trieste. Poiancora New York, il parco del palazzo im-periale a Tokyo, il grande gazebo di PortoRico. Ha realizzato i pali in ghisa (mate-

riale privilegiato di arredo riportato in au-ge proprio da Domenico Neri) che illumi-nano la chiesa di San Nicola a San Pietro-burgo, è presente a Las Vegas, nella piazzadel teatro La Scala a Milano, a Dublino,Dubai, Mosca. Parallelamente all’attivitàaziendale, nel 1991 nasce il Museo italia-no della ghisa e nel 2005 nasce la Fonda-zione Neri, centro internazionale di ricer-ca sull’arredo urbano.In età matura Domenico Neri si è dedica-to alla sua grande passione, la scultura.Nel 1996 (a 72 anni) inizia una nuova sta-gione da scultore, senza mai aver fre-quentato una scuola d’arte. DomenicoNeri, più imprenditore o scultore? "Im-prenditore sicuramente - ha rivelato in oc-casione del suo novantesimo compleanno- ma l’avventura più bella è la scultura". Iltema dei suoi lavori sono personaggi del-lo spettacolo, del cinema, autoritratti e, su

consigliodell’amicoTonino Guer-ra, le ma-schere dellaCommediadell’Arte.DomenicoNeri ha con-tinuato a concretizzare nella creta le sug-gestioni del vivere quotidiano: ha realiz-zato la statua di Marilyn Monroe, donataal museo del cinema di Hollywood e peruna rotonda di Riccione, Charlie Chapline il monello, la seminatrice per la rotato-ria di Longiano, il Miles Gloriosus di Plau-to a Sarsina, la maternità per il suo amatoe mai dimenticato paese natìo, Ranchio,proprio nel punto in cui perse, in teneraetà, la madre caduta da cavallo.

Michela Mosconi

L

Gatteo◗Ciclo di incontriIl centro culturale "Il Tralcio" proponetre incontri sul tema "Non lasciatevirubare la speranza" (Papa Francesco). Ilprimo si svolgerà venerdì 14 febbraioalle 21 nella sala della Bcc in via dellaCooperazione. Suor Maria Gloria Rivaparlerà sul tema "La bellezza in ungrido. Il desiderio nascosto nell’artemoderna".

Gatteo◗Recital al San RoccoSi terrà all’oratorio di San Rocco, domenica 16 febbraioalle 17, il recital di Antonio Maria Di Fresco e CarmeloPecora, tratto dal libro di Carmelo Pecora "9maggio’78. Il giorno che assassinarono Aldo Moro ePeppino Impastato" (Ed. Zona, 2007). Dalla sua voce siascolterà l’emozionante racconto di quelledrammatiche giornate. L’ingresso è libero.

Cesenatico◗Concerto di beneficenzaAl teatro comunale, giovedì 13febbraio alle 21, terrà un concertoil gruppo Simple Musicpresentando il suo ultimo album"Quando gli altri dormono".L’ingresso a offerta libera. Ilricavato andrà all’associazioneRadar di Cesenatico.

Page 21: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 21Sport

A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO (Cesena): in piccolo contesto di sole 4 unità,appartamento su due livelli recentemente ristrutturato composto da ampio sog-giorno/pranzo, cucina abitabile, studio, 2 bagni, camera matrimoniale con cabinaarmadio, 2 camere singole, garage e corte esterna. Ottime finiture, riscaldamentoa pavimento, aria condizionata e pannelli solari. Trattativa riservata / Rif. 1370

SANT’EGIDIO (Cesena): in piccola palazzina al secondo e ultimo piano apparta-mento in parte ristrutturato composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 2 bagni, 2 balconi, cantina e garage. Impianti autonomi. € 210.000 / Rif. 1254

SAN VITTORE (Cesena): in contesto residenziale del 2009 con ampi spazi verdi edotato di ascensore, all’ultimo piano appartamento con ottime finiture compostoda soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, 2 terrazzi, ampio sot-totetto ad uso ripostiglio, cantina, garage e posto auto riservato. Predisp. per ariacondizionata, aspirazione centralizzata e canna fumaria. € 227.000 / Rif. 1332

ZONA SEMINARIO/OSPEDALE (Cesena): in palazzina immersa nel verde e nellatranquillità, appartamento al piano rialzato composto da ampio soggiorno conangolo cottura, 3 camere da letto, 2 bagni, terrazzo, cantina e ampio garage.€ 230.000 / Rif. 1129

GAMBETTOLA: in palazzina di recente costruzione appartamenti con ottimefiniture di diversa tipologia con possibilità di ingresso indipendente, corte esclu-siva, sottotetto e garage. Pronta consegna. Informazioni in ufficio / Rif. 0178

CASE FINALI - RIO MARANO: in posizione verde e tranquillanuova costruzione di villette bifamiliari con ampio giardino, eco-compatibili e ad alto risparmio energetico.Possibilità vendita di singoli lotti. Info in ufficio / Rif. 1241

CASE FINALI: in zona verde e tranquilla appartamenti di nuova costruzione di varietipologie con giardino o sottotetto, ottime finiture con riscaldamento a pavimento,aspirazione centralizzata, predisposizione aria condizionata e allarme. PRONTACONSEGNA.

SAN GIORGIO (Cesena): in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale inpronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni, ta-vernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. € 380.000 /Rif. 0986

SAN MAURO IN VALLE: in zona esclusiva con affaccio sul parco in complessoresidenziale realizzato con materiali ad alto risparmio energetico possibilità dibilocali e quadrilocali a piano terra con tavernetta e giardino o all’ultimo pianocon ampio sottotetto. OTTIME FINITURE. Nessuna spesa di mediazione inquanto mandatari a titolo oneroso

Calcio serie DRomagna CentroRincorsa cominciataIl Romagna Centro torna a correre dopo lasosta e lo fa con un netto 3-1 ai danni delFormigine. I biancazzurri allenati damister Medri hanno riabbracciato lavittoria al Manuzzi dopo aver raccolto solo3 punti nelle prime 4 partite del girone diritorno. Rianimati dopo il tremendo avvioin salita che li vedeva opposti a 3 "big"del campionato di serie D comeCorreggese, Lucchese e Massese, i ragazzidi Martorano hanno consolidato il sestoposto in classifica a sole due lunghezzedalla zona play-off. Poi, dopo il passaggio a vuoto tra ilvecchio e il nuovo anno, il RomagnaCentro ha ottenuto due vittorie chevalgono gli stessi punti del gironed’andata dopo 5 partite disputate.Intanto, domenica 16 febbraio è inprogramma la sesta di ritorno, coicesenati impegnati a Montichiari. (Em)

Sabato il big matchAl Manuzzi la capolista

rriva la capolista e il Cesena hatutta l’intenzione di rincorrerela vetta. Dopo il pareggio diLanciano, che conferma i

bianconeri al quarto posto in classifica,ecco il Palermo dell’ex Iachini per unoscontro al vertice che monopolizzerà la25esima giornata del torneo cadetto.Sabato 15 febbraio il Manuzzi saràcarico di contenuti per una partita chepotrà decidere parecchio in chiavepromozione. I rosanero del presidenteZamparini hanno un solo obiettivodichiarato da inizio stagione: quello ditornare subito in serie A dopo laretrocessione dello scorso anno. Laformazione siciliana guarda tuttidall’alto dei suoi 45 punti ottenuti afronte di 13 vittorie, 6 pareggi e 5sconfitte. Dopo un avvio stentato,culminato con l’esonero di Gattuso, lacapolista si è via via appropriata dellapoltrona di leader e non vuoleassolutamente cederla. L’Empoli secondo è a quota 41, mentreal terzo posto siede l’Avellino a 39. Epoi, ecco il Cesena con 38 puntiall’attivo, pronto a lanciare la volata

Afinale per un posto diretto in A oquanto meno conquistare unaposizione nei play-off. Per i ragazzi dimister Bisoli la classifica è molto buonae poteva esserlo ancora di più sevenerdì scorso fossero riusciti a battereil Lanciano. E pensare che l’1-1conquistato in Abruzzo al "Biondi"poteva essere davvero una vittoria seSucci e compagni non avesserosciupato il colpo del kappaò dopo ilvantaggio di Belingheri nel primotempo. Come spesso accade nel calcio,la legge del gol mangiato-gol subìto si èprontamente concretizzata a un quartod’ora dal termine, con Comi a punire ilCavalluccio Marino per il definitivo 1-1. Un punto in trasferta contro i rossoneri

di Baroni, quinti e staccati di un solopunto dal Cesena, non è comunque dadisprezzare.Questo gruppo, rinnovato a gennaio daacquisti importanti come Belingheri eMarilungo, ha dimostrato ancora unavolta di avere tutte le carte in regola pergiocarsela ad alti livelli. Se Bisoliriuscirà a far ritrovare a Succi la venarealizzativa, allora il Cesena diventeràancora più pericoloso. Nel frattempoc’è da affrontare proprio l’ex squadra dicapitan Succi: quel Palermo che, anchese a fine campionato sarà sicuramentein A, dovrà sudare, sabato al Manuzzi,le proverbiali sette camicie per ottenerepunti.

Eric Malatesta

L’inizio della garaè fissato per le 15I bianconeri sonoreduci dal pareggiodi Lanciano (1-1)

Serie B Il Cesena vuole fermare il Palermo

Lo sport cesenate si distingue a livello euro-peo. Si apre il 13 febbraio l’anno di CesenaCittà europea dello sport, titolo assegnatoperchè Aces Europe - l’organismo che ognianno attribuisce questo premio d’intesa conl’Ue e il Coni - ha indicato Cesena come "unottimo esempio di sport per tutti inteso comestrumento di salute, integrazione, istruzionee rispetto". Per il sindaco Paolo Lucchi si trat-ta di "un’opportunità di crescita nell’ambitodi valori etici molto precisi, per cui il nostroComune è il primo in Italia ad aver intrapre-so il processo di certificazione". Nei prossimi mesi sono previsti non solo ap-puntamenti sportivi, ma anche di approfon-dimento sul valore educativo e sociale dellosport. Main sponsor dell’iniziativa sono Te-chnogym, Wellness Foundation e RomagnaIniziative che - insieme ad Apofruit e Conad- hanno contribuito con una cifra complessi-

va di 30mila euro (8mila euro è l’importomesso a disposizione dal Comune).Si parte giovedì con l’incontro, alle 20,15 allaBiblioteca Malatestiana, con il sindaco PaoloLucchi, l’assessore allo sport Elena Baredi,Roberto Farnè dell’Università di Bologna,Mauro Palazzi dell’Ausl Romagna e Mara Ful-lin, ambasciatrice dello sport. In seguito Pao-lo Piani, segretario del settore tecnico Figc,relazionerà su "Società sportive d’eccellenza,nuovi modelli di gestione". Durante la serataun’orchestra del Conservatorio Maderna suo-nerà l’inno composto per l’occasione. Il 10 marzo alle 20,15 sempre in Malatestianasi parlerà di "Società sportive che creano va-lore", il 20 marzo alle 20.45 al Palazzo del Ri-dotto presentazione del volume "Lo sport deldoping" di Alessandro Donati e il 12 maggiodalle 18,30 alle 20,30 al Technogym Village èla volta di "Fare sport con i bambini: fra edu-

care e allenare".Nel frattempo, riprendono le camminate digruppo di "Cesena Cammina": tutti i marte-dì e giovedì con partenza alle 20,30 all’in-gresso ovest dell’Ippodromo (edizione spe-ciale il 15 aprile dedicata alle comunità distranieri e le associazioni di volontariato). Dal21 aprile i parchi di Cesena (Rocca, Ippodro-mo, Ponte Abbadesse, Vigne e parco di Fabio)si trasformano in palestre a cielo aperto con"Muoviti che ti fa bene". Dal 29 aprile tutti imartedì al tramonto nella corte interna dellaRocca Malatestiana al via "Rocca in movi-mento". Dal 12 al 14 settembre al Club Ippo-dromo torna, dopo il successo dello scorsoanno, "Cesena in fitness" e il 13 settembre alCarisport è in programma "Bimbi in movi-mento". Per info: www.cesenacittadellosport.it.

Francesca Siroli

Il 13 febbraio si apre l’anno dedicato alle manifestazioni sportive. Sponsor alcune aziende cesenati

Cesena città europea dello sport: gli appuntamenti

Pippofoto

Cesena◗Prandelli al Technogym VillageGiovedì 13 febbraio alle 16 presso ilTechnogym Village di Cesena, si terrà ilconvegno "Un viaggio nel calcio: dalsettore giovanile al sogno azzurro", allapresenza del Commissario tecnico dellanazionale italiana Cesare Prandelli e delsuo staff. L’evento è organizzato dall’Ac Cesena incollaborazione con Technogym.

Page 22: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 201422 Sport Csi

ClassificheCampionatodi Beach TennisAl termine dell’11esima giornata di gare del 3°campionato di beach tennis - una disciplinanuova e appassionante per i giovani, che ilcomitato cesenate del Csi intende promuovere elanciare nel territorio - possiamo dare unosguardo alla situazione della classifica generale.Per quanto concerne la competizione femminile,cui hanno aderito complessivamente settesocietà che danno vita a un soloraggruppamento, troviamo al comando la NewTeam che precede di due sole lunghezze LeMargherite; molto più distanziate sononell’ordine il Team Delfino, il Blu Team e lo SprizPol. Forza Vigne.Nel campionato maschile, che registra lapresenza di undici formazioni in un solo girone,l’Adriatica occupa la prima posizione, inseguitaa 22 punti dal Gp Vigne-Nolorico; più lontanerisultano nell’ordine i Prescelti, lo Spark, l’UsCome Vuoi, l’Ultima Spiaggia, l’Usd San MarcoPizzeria Barriera e la Metamorfosi-FratelliAmaducci.

✎PAROLE PER RIFLETTERE |er ogni cristianol’incontro con il Vangelosi offre nuovamente come

"possibilità dell’impossibile",come "reversibilitàdell’irreversibile".Grazie a Gesù risorto la vitasconfigge la morte, l’amorevince l’egoismo e ognicredente stupito esclama:"Finalmente!... ma è propriovero?!". La fede nasce daquesta capacità dimeravigliarsi. Il credente è ildepositario di questa notiziameravigliosa, che dà senso atutte le altre notizie, come laluce dà colore e calore a tutte lecose che illumina. Attraverso"la porta della fede" è statopossibile l’incontro con unVivente capace di contagiare lavita di ogni credente. Come unseme che ancora attende lospuntare dei primi germogli,ma che già in sé racchiude lapossibilità di vita nuova. Unavita libera dalla tristezza,capace di amare gratuitamentecontro ogni isolamento e

P

chiusura, capace di liberare daogni nuova forma di schiavitùdalla vita nuova del Signorerisorto, entusiasta eappassionata del dono dellavita stessa. Contagiatiusciamo dalla "porta dellafede" perché inviati acontagiare di gioia la terra.Il credente è una persona cheaccetta di farsi invadere dallagioia diventando canale diquesta grazia.La gioia che gli è chiesta dalSignore risorto come fedeltàalla Pasqua, risulta esseresommamente preziosa per lasua testimonianza.Anche noi, uomini e donne delCsi, siamo chiamati a diventare

seminatori della gioia ecompetenti della gioia, perchéci siamo fatti esperti dellagioia. Il nostro anelito allafelicità non è l’ombra di unsogno, ma una persona: GesùCristo, Figlio di Dio.E allora tutto ricomincia amuoversi diversamente. Unuomo e una donna Csi gioiosisono persone che lottanocontro l’ottusità dell’abitudine,che si fanno un’animanuova ogni giorno; personedestinate a restare sempregiovani, a conservare lafreschezza del loro continuomettersi in gioco per scrutare -con lo sguardo mai avvizzito -gli orizzonti della rivelazione di

“Anche noi, uomini e donne del Csi, siamo chiamatia diventare seminatori della gioia e competenti della gioia”

Dio nella storia, che è la verarivoluzione a cui siamochiamati. Un uomo e unadonna Csi sono capaci di fare

del loro servizio un canto digioia, disposti a indicare unastrada da percorrere e a’buttarsi’, come un seme tra lespine, in un’esistenza piena diprove e di sacrifici, nellacertezza che il punto fermo cheGesù ci ha rivelato, l’amore diDio, resterà sempre e in ognicaso la stella polare dalla luceintensa che segna la nostrarotta. La gioia del credente èl’indice sempre puntato versoquesta certezza.

Ciclisti Csi Cesena,è partita la carovanaOltre alla storica società Usd San Marco, si sono affiliate quattro società:l’Ars et Robur Cesena, Cesena Bike, Hobby Bike Gambettola e Virtus Cesena

attività di ciclismo proposta dalcomitato cesenate del Csi si èarricchita dell’apporto di nuove

collaborazioni, grazie all’ingresso di nuovesocietà sportive dedite da tempoall’appassionante sport delle due ruote. Questa settimana parliamo dell’"Hobby Bike"di Gambettola, che nasce nel 1988 come primoclub ciclistico della Romagna, il cui nomerimanda a un’ispirazione americana per opera degli storici fondatori,riuniti attorno a un solo sponsor ("Marmi Giunchi")e guidati dal primo presidente Urbano Giunchi. Il gruppo, spinto dallapassione e dallo spirito di libertà, comincia fin dai primordi aprogrammare spettacolari escursioni lontane dal traffico, dal rumore e

’L

dallo smog urbani, adottando unanuova filosofia volta a ricercaremomenti di crescita e di qualità di vita,sia individuali che collettivi,sperimentando emozioni sempre piùintense nel libero contatto con lanatura. Con queste motivazioni nacquenel 1988 la prima Granfondo inmountain bike, la mitica"Gambalonga", ardita (per quei tempi)escursione non agonistica, di ben 60chilometri interamente percorsi infuoristrada, in una cornice distraordinaria bellezza. Lamanifestazione ottiene subito un gransuccesso e ciò portò alla decisione, nel1991, di inserirla come gara agonisticanel circuito Nazionale Amatori.Nello stesso anno il presidente Giunchicede il testimone a Sandro Baldissarriche, instancabile promotore eorganizzatore, rimarrà in carica per benquindici anni consecutivi, facendo lastoria del club. A lui si deve lacostituzione legale della società "HobbyBike onlus", numerose iniziative nonsolo sportive, ma anche sociali e

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Csi story | Il Centro sportivo di ieri e di oggi

ARBITRO CLAVIO GIANNESSILa foto ritrael’arbitro Clavio Giannessiall’ingresso in campodi una partita del campionatodi Calcio Dilettantidisputatasi il 17 aprile 2004nell’ambito della stagione sportiva2003/04.

benefiche e il trasferimento della sedesociale presso i locali del Circolosportivo Tennis, molto apprezzato daisoci che abitualmente lo frequentanoancora oggi ogni venerdì sera.Il club organizza inoltre, da oltre diecianni, le uscite notturne in mountainbike, attrezzate per l’occasione conimpianti di illuminazione artigianali,ideati e costruiti direttamenteda alcuni soci.Tutto questo fervore organizzativo,accompagnato da grande entusiasmo,ha attirato un numero di partecipantisempre più numeroso (attualmente gliiscritti di ciclismo in mountain bike esu strada sono circa 90). Dal 2007 laPresidenza del club è stata conferita aBruno Nanni,che con un nuovo Consiglio diamministrazione e comitato direttivolavora con intensa passione ededizione, infondendo nei numerosigiovani bikers, che sono parteintegrante del gruppo, la voglia di farsiconoscere e l’entusiasmo di organizzaree partecipare a grandi iniziative.

Page 23: Corriere Cesenate 06-2014

Giovedì 13 febbraio 2014 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

“Da oltre un anno sono rimasta senza lavoro.Sinceramente sono un po’ demoralizzata e rassegnata”

Egregio direttore, le chiedo scusa se mipermetto di disturbarla con questa mialettera. Leggo con attenzione ogni settimana il

Corriere Cesenate. Le espongo il mio problema. Holavorato per 20 anni come responsabileamministrativa in due diverse aziende dello stessosettore, poi entrate in crisi una dopo l’altra. Dallafine del 2012 sono rimasta senza lavoro.Attualmente collaboro gratis con un’azienda chenon riesce ad assumermi. I costi del personale sonoconsiderati troppo alti. Ho fatto richiesta diiscrizione a vari corsi per disoccupati finanziatidalla Regione per riuscire ad avere altre qualifiche,compreso anche quello per le Oss (assistenti dibase) e per il quale sto aspettando l’esito delleselezioni. In questi casi, purtroppo, la precedenzaviene data a chi non ha diploma, a unapercentuale di stranieri, alle donne over 50, aglistagionali. Io, con la mia lunga esperienza,puntualmente rimango fuori.Ho presentato domanda di lavoro non solo per ilsettore impiegatizio/amministrativo, ma anchecome operaia-turnista. Finora è stato il nulla. Ilnulla più assoluto. Sinceramente sono un po’demoralizzata e rassegnata. Mi permetto diinviarle il mio curriculum, nel caso in cui…La ringrazio e la saluto cordialmente.

Lettera firmata

Gentilissima signora, la sua lettera è bella edrammatica al tempo stesso. Bella per l’estremadisponibilità che lei mette nel cercare unaqualsiasi nuova occupazione e per i corsi che

✎ Il direttore risponde

Le forti mareggiate dei giorni scorsi hanno lasciato diverse testimonianze,anche sulle nostre coste. Nella foto, la spiaggia di Cesenatico.

insegue un po’ ovunque. Drammatica perl’estenuante ricerca cui si è sottoposta eper i continui dinieghi ricevuti. Oltre unanno da disoccupati deve esseredifficilissimo da vivere, soprattutto perchi, come lei, pur provenendo daun’attività di responsabilità, ha tentatotutte le strade possibili, anche quelledell’assistenza di base e dei turni daoperaia. Visti gli scenari di queste periodo, non socome potrà trovare uno sbocco la suasituazione, esemplificativa di unacondizione vissuta da tanti nel nostroterritorio. Comunque, non bisognadisperare. Ci sono anche segnaliincoraggianti, come le storie di cui cioccupiamo nel Primo Piano (Cfr. pagg. 4-5) di questa settimana dicono conparticolare evidenza.Certo, il momento è di quelli che noivorremmo passassero in fretta, invecepare non trascorrano mai. Difficileattraversare una crisi così lunga. Eppuretocca a noi. Se qualcuno può fare qualcosa, ormai lodico tutte le volte, lo faccia, non solo per ilbene proprio, ma per quello della nostraconvivenza quotidiana. In bocca al lupo e spero di risentirlaquanto prima con buone notizie.

Francesco [email protected]

Per essere primibisogna farsi servitoriCarissimo direttore,al termine di un incarico diocesano in Azione Cattolica, che mi hapermesso di essere a fianco di tantissimi educatori/catechisti dellanostra diocesi, desideravo condividere alcuni pensieri per quantoriguarda la “risposta” all'emergenza educativa trattato a più ripresesu queste colonne.Posso confermare, nel mio piccolo, di aver avuto la possibilità (e lafortuna) di incontrare tanti uomini e donne (giovani e genitori, stu-denti e lavoratori) che ogni settimana prestano il loro servizio edu-cativo con i ragazzi delle elementari e medie delle nostreparrocchie, spesso silenziosamente, talvolta faticosamente, masempre e comunque generosamente.Fa bene al cuore vedere la cura con cui queste persone si spendonoper accompagnare i ragazzi alla conoscenza di Gesù; riprendendouna riflessione di un momento formativo per gli stessi educa-tori/catechisti, la loro figura può essere paragonata a quella degliuomini che calarono il paralitico dal tetto (cap. 5 del Vangelo diLuca), i quali nonostante le difficoltà e la folla che si accalcava at-torno a Gesù, non esitarono a portare il loro amico fin sopra la casa,scoperchiare il tetto e condurlo dinanzi al Maestro: credo proprioche questa immagine racchiuda in sè l'essenza del servizio svoltosettimanalmente dagli educatori e catechisti della nostra diocesi,che spargono con cura ogni singolo seme affidato loro nell'impe-gnativo compito dell'evangelizzazione, in primis con il loro esem-pio e la loro testimonianza, che porterà frutto al momentoopportuno.Un'azzeccata campagna pubblicitaria in onda nelle settimanescorse parlava di “guerrieri”: ritengo che queste persone siano icondottieri che il Signore stesso manda in mezzo alle nuove generazioni per farsi conoscere,seguire e amare. A ciascuno di loro dedico un caloroso ringrazia-mento per questo triennio.

Giacomo Biguzzi

Ps: permettimi anche di ringraziare chi, pur trovandosi ai vertici,si fa “servo” di coloro che gli sono stati affidati, dimostrando unadedizione e una tenerezza commovente.

Cesena, quale “casa”per le Forze dell’Ordine?

aro direttore, visto che ho trascorso trent’anni in Polizia, credo fermamenteche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine debbano lavorare in ambientidecorosi e sicuri. Temo che da un punto di vista logistico Cesena non possa

figurare fra le città che meglio ospitano le donne e gli uomini in divisa, e questo percolpa grave di chi da troppo tempo ha dimenticato l’edilizia da adibire a ufficipubblici e non solo, visto il costo mortificante sia degli appartamenti, sia degli affitticui debbono sottostare coloro i quali hanno stipendi da fame.1) Il Commissariato, visto che il turnover in Polizia non viene più coperto come,invece, necessità imporrebbe e, di conseguenza, il locale Caps non ha più i corsinumerosi di una volta, va trasferito presso l’enorme struttura di via IV Novembre,dove esiste anche l’alloggio di servizio per il dirigente dell’Ufficio di P.S.2) Presso l’immobile privato di via Don Minzoni, dove oggi ha sede ilCommissariato, va trasferita l’Arma, perché la struttura è più che idonea per talefine, in quanto vi è un ampio e sicuro parcheggio per i mezzi di reparto; perché visono i due indispensabili alloggi di servizio per i comandanti della Compagnia edella Stazione dei Carabinieri e perché sarebbe subito operativa. In più, e questonon è secondario, i due importanti uffici (ricordo che le due istituzioni, in tutte le

C

statistiche, figurano sempre fra le piùamate dagli italiani) continuerebbero aoperare in centro città, dove unapopolazione sempre più anziana habisogno di avere e di sentirsi gli uomini e ledonne in divisa sempre più vicini. Neconsegue che la struttura “Montefiore”, cheoggi non ha nessuna delle caratteristicheprima ricordate, non può che essereesclusa a meno che non vi siano altrimotivi che mi sfuggono e che sono prontoa valutare senza alcun pregiudizio, se midovessero essere ben spiegati, ma temonon sarà facile convincermi. Vedoargomentazioni deboli.3) Se si attuasse quanto da merappresentato, lo Stato risparmierebbedecine di migliaia di euro, che in questomomento di necessaria riduzione dellaspesa pubblica è un fatto di enormeimportanza, considerato che le tasse - equelle comunali non scarseggiano - sonodiventate disumane e molti operai hannoperso il lavoro, per cui i soldi pubblici nonsperperati vanno spesi per loro.4) Tengo poi a ricordare al primo cittadinoche il Comune potrebbe e dovrebbe

acquisire, che non sarà difficile raggiungereun accordo con il Ministero della Difesa.L’ex caserma Masini, ubicata in pienocentro (altro che Montefiore), una voltaristrutturata (6/7 anni), potrebbeaccogliere sia i Carabinieri che la Guardiadi Finanza, con sempre più soldirisparmiati. Anzi, riscuotendo gli affittidalle due Istituzioni testè citate si potrannoprendere iniziative a favore, oltre che deipoveri, anche degli appartenenti delleForze dell’Ordine che, così, potrebberoabitare in città e non nei comuni limitrofi;5) La Polizia Municipale, che pure dàsicurezza ai cittadini, fisiologicamente ha adisposizione l’ex tribunale e nella suaattuale sede potrebbe trovare ubicazione ilCorpo Forestale dello Stato, altra divisaimportante, visto che da tempo si parladella possibilità che tale Istituzione possaavere una caserma a Cesena.Termino sollecitando un confrontopubblico sul tema trattato e sulla sicurezzain generale, di cui si parla molto nel corsodelle campagne elettorali e poco, anzipochissimo, a elezioni ultimate.

Giuseppe Franco

Il GRAZIE della comunità di San Carlo a Fiorenzo GozziLunedì 3 febbraio, nella chiesa di San Carlo di Cesena, don GiovanniSavini (concelebranti padre Giordano Gentili dei frati cappuccini edon Agostino Tisselli) ha celebrato i funerali di Fiorenzo Gozzi (nellafoto), deceduto a 68 anni all’ospedale di Cesenatico dopo sei mesi dicoma.Riportiamo una lettera-ricordo che la comunità parrocchiale di SanCarlo ha desiderato scrivere per ringraziare il Signore del dono dellapresenza e della testimonianza di Fiorenzo in diversi anni di dedi-zione a servizio della Chiesa e della comunità cristiana parrocchiale.

Caro Fiorenzo, a nome di tutta la comunità parrocchiale di san Carlo, siamo qui a dirtioggi: GRAZIE!Grazie della tua amicizia dimostrataci in tutti questi anni, grazie dellatua testimonianza di fede che ciascuno di noi ha potuto vedere attra-verso la recita del rosario, la Messa quotidiana a cui partecipavi e l’Eu-carestia che ricevevi ogni volta con gioia. Grazie della tua bontà, dellatua disponibilità. Molti di noi qui presenti hanno potuto godere di un tuo servizio offerto sempre congenerosità, con cuore buono, umile e soprattutto pieno di amore per Gesù e Maria a cui tu ricorrevicon fiducia e affetto. Non dimenticheremo mai la tua gratuita disponibilità verso questa comunità parrocchiale, versoquesta chiesa che amavi tanto, la premura che avevi prima di ogni Messa in chiesa o nei rioni delpaese a preparare la celebrazione per far sì che fosse più bella e curata possibile.Grazie per essere stato presente con il tuo intervento tecnico e puntuale alle nostre opere educativerivolte ai bambini, ai ragazzi e ai giovani.Alcune volte ci hai confidato che la presenza di Gesù e la certezza nella risurrezione rendeva il tuovivere quotidiano meno faticoso e meno doloroso, soprattutto dopo la perdita della tua cara moglieGigliola.Ora che puoi contemplare i volti di Gesù e Maria, ti chiediamo insieme a tua figlia Mirca, Cesare, Fe-derico e Lucia, i tuoi fratelli e parenti di pregare per ciascuno di noi perché il Signore conceda moltegrazie a questa tua amata comunità.

La Comunità di San Carlo di Cesena

Page 24: Corriere Cesenate 06-2014
Page 25: Corriere Cesenate 06-2014

C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2014

AZIENDELOCALI

BATTONOLA CRISI

Agricoltore cesenateinsegna il lavoro

in Africa