I

Il segreto della città sommersa

Controterra

II

III

IV

Scuola elementare statale “Italo Calvino”via Liguria, 11

Cologno Monzese (Milano)

Classe Quarta Binsegnanti Maurizia Carnevale Nadia Ponci

Anno scolastico 2002-2003

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Il segreto della città sommersa

Controterra

VI

Questo titolo appartiene alla collana collegata al progetto “La scuola come casa editrice” condotto da anni nella scuola

“Italo Calvino”.

VII

AutoriMarco Alaimo

Roberto ArmettaFrancesca Cannone

Andrea CarellaMatteo Chinosi

Michele D’ErricoMaria Teresa DeligioAlessandro Di Terlizzi

Stefano GalofaroNicola Grasso

Gonzalo GutierrezDolaji HeninLuca Lemma

Marica LimongelliMarina MirabellaManuel PecorellaNicholas PenzoMichael RussoElisa ScalviniLaura SessaDiana SullkaAhmed Tarek

VIII

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LE VACANZE CONTINUANO...

È iniziata la scuola e le maestre pensano ancora solo a fare altre vacanze.Perché non iniziare insieme un bel viaggio?Marina propone come meta Pozzuoli, perché nella biblioteca del castello di Baia a picco sul mare, mappe misteriose, che indicano luoghi abissali a noi sconosciuti, l’hanno molto incuriosita.Michael reclama che sarebbe meglio scegliere una meta più originale; Stefano si augura che non ci siano salite da fare; Andrea pensa subito al suo mal d’auto; Marco vorrebbe tornare solo a Licata; Elisa ripete più volte che non sa nuotare.Marina insiste e convince le maestre.In quattro e quattr’otto le valigie sono pronte: ognuno riempie la sua con tre cose che sa fare molto bene.Ahmed parla, legge e scrive in arabo. Roberto costruisce casette di cartone, studia matematica e parla in perfetto siciliano. Michael conosce a pennello le tabelline, parla tanto e ride spesso. Dolaji fa trecce, smorfie e disegna. Elisa si mette nei pasticci, si perde e va a cavallo. Stefano corre, prega e studia scienze. Laura pattina, ama le costruzioni Lego e lavora con l’uncinetto. Marina

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balla, canta e recita. Andrea è esperto di ani-mali, piange senza motivo e mangia tanta mine-stra. Nicola va in bicicletta, usa il monopattino e gioca a pallone. Michele conosce bene la Polka, il Fox-trot e il Tango. Matteo inventa, progetta e costruisce. Nicholas fa magie, usa il computer e gioca a briscola. Marica fa la subacquea, racco-glie conchiglie e lavora a maglia. Gonzalo gioca a pallavolo, legge e parla spagnolo. Maria Teresa gioca a dama, a memory e fotografa. Franci vede perfettamente da lontano, fa acrobazie e inventa filastrocche. Diana costruisce castelli di sabbia, nuota e combatte a Taekwondo. Alessan-dro gioca a basket, a tris e sa ascoltare. Manuel fa costruzioni di legno, colora e studia storia. Marco costruisce robot, fa i compiti e difende la natura. Luca riesce a rompere oggetti di ogni tipo, gioca a poker e fa ridere.

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Michael, Dolaji e Andrea pensano di utilizzare uno speciale mezzo di trasporto che si trasforma, a seconda della necessità, in aereo, treno, trivel-latrice, nave e sottomarino.Il nostro “costruinveniere” Matteo nel suo labora-torio prontamente progetta e realizza un “Astro-MarGeo”.

Stefano studia la rotta sull’atlante con scala 1: 5 000 000 e propone questo percorso: Milano - Pioltello, Pioltello - Genova, Genova - Messina, Messina - Pozzuoli, per un totale di km 1 460.Michael ovviamente è in disaccordo sostenendo che quella è una rotta per ubriachi!Stefano spiega che dobbiamo recuperare Fran-cesca M. che si è trasferita a Pioltello ed Elio che è andato ad abitare a Messina.Marina sospira e commenta che i compagni ci

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mancano. Tutti sono d’accordo.

Carichiamo i bagagli, prendiamo posto sull’Astro-MarGeo e partiamo.

Dopo dieci secondi siamo a Pioltello davanti al portone di Francesca.Non facciamo in tempo a suonare che Francesca si precipita a raggiungerci.Per arrivare a Genova Matteo sull’AstroMarGeo attiva in pianura il treno a rotaia zero che sorvola il fiume più lungo d’Italia, il Po; in prossimità degli Appennini settentrionali, dopo aver avuto

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il consenso del difensore della natura, mette in funzione la trivellatrice ecologica.

Sbuchiamo proprio davanti all’acquario di Genova. Marco propone di fermarci per visitarlo, a lui era piaciuto tanto.Andrea, l’animalista, ci conduce subito dai pin-guini e ottiene il permesso di dar loro da man-giare. I pinguini ci fanno festa saltellandoci intorno;

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Andrea è emozionato e a tutti i costi vuol vedere anche le acrobazie dei delfini.Dopo aver ammirato le altre meraviglie dell’ac-quario riprendiamo il nostro viaggio puntando verso Messina.

Decidiamo insieme di raggiungere la città navi-gando sott’acqua. Tutti siamo incollati agli oblò per esplorare i fondali del mar Ligure e Tirreno, mentre Matteo, il nostro pilota, si preoccupa di mantenere la rotta. Si vedono grosse spacca-ture sul fondale tirrenico, qua e là spuntano pic-coli vulcani dai cui crateri escono getti bollenti di gas.

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Attracchiamo al porto di Messina e con un radar localizziamo dove abita Elio, che prima rimane a bocca aperta nel vederci tutti lì, poi esplode in un urlo di gioia. Lo convinciamo a partecipare alla nostra avventura, quindi ripartiamo alla volta di Pozzuoli volando rasente la superficie terrestre.

Giunti nel golfo di Pozzuoli atterriamo dirigen-doci verso punta Epitaffio e il castello di Baia. Secondo le indicazioni raccolte sappiamo che sotto di noi si nasconde una città sommersa dalle acque del mare.Agitati, curiosi e col cuore che batte a mille sempre a bordo del sottomarino andiamo ad ispezionare il fondale.

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Ad un tratto appare ai nostri occhi, fra lo stu-pore generale, uno spettacolo stupefacente: anti-chi palazzi rivestiti da alghe e coralli, strade e piazze pavimentate da enormi pietre ricoperte in parte da sabbia, conchiglie e stelle marine. Qua e là statue decapitate di governatori giacciono a terra consumate dal muschio. Spinti dalla curio-sità decidiamo di uscire dal sommergibile per esplorare nei minimi dettagli la città sommersa. Elisa si rifiuta, ma noi tutti la incoraggiamo così accetta di partecipare alla perlustrazione guidata da Marica. Spegniamo i motori e ancoriamo il sommergibile ad una colonna corinzia, quindi ci sparpagliamo alla scoperta della città. Francesca con la sua supervista intravvede qualcosa che attira la sua attenzione. Tutti velocemente nuo-tiamo verso quella direzione e man mano che ci avviciniamo capiamo che è l’ingresso di un lungo e buio corridoio. Percorriamo il corridoio e sbu-chiamo in un mare quieto e luminoso.

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Sulla spiaggia sassosa c’è un tucano che nel vederci annuncia che siamo arrivati sulla Contro-terra.

Andrea, il nostro esperto animalista, chiede infor-mazioni al tucano; questi gli spiega che la Con-troterra è uguale al pianeta Terra però è abitata solo da animali erbivori. Il tucano aggiunge con-tento che noi siamo i primi terrestri capitati sulla Controterra e ci invita a visitare il suo mondo. Ci anticipa che tutti gli animali hanno un’attività in base alle loro abilità e caratteristiche fisiche.

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Il tucano ci conduce verso Erbizia, la sua città.Osserviamo subito che non c’è inquinamento, perché non usano automobili, le strade sono pulite e ricoperte di erba fresca ben rasata grazie al lavoro dei conigli-giardinieri e dei maiali-spaz-zini.

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Una squadra di elefanti-pompieri sta spegnendo coraggiosamente un incendio scoppiato nella falegnameria del signor Castoro Morditutto.

Improvvisamente il postino Ghepardo Zampale-sta ci sfiora a velocità supersonica: deve con-segnare della posta prioritaria all’archeologo professor Gatto Occhioluminescente.

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La Giraffa Collolungo ci avvista da lontano, non interrompe il suo lavoro di gru:

solleva i mattoni che Toro Rompitutto le procura e che la Scimmia Cazzuola incolla con la resina per costruire la nuova caserma dei pompieri.

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Entriamo in un “Glacial shop” per prendere un gelato; ci serve Pinguino Giaccalunga. Marina ballando fa cadere sulla maglia di Dolaji il gelato di Andrea che comincia subito a lagnarsi. A quel punto tucano ci suggeri-sce di andare dall’orsetto lava-tore che in un batter d’occhio ridona splendore alla maglietta meglio di qualsiasi detersivo e ordina a Giaccalunga un altro gelato per Andrea che final-mente smette di piangere!

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Ci invita poi alla festa serale della Gallina Can-terina, ma strada facendo Marco cade e si rompe un incisivo.- Andiamo subito dal dentista - dice il tucano e ci accompagna nello studio della Tigre Zanna-bella, coadiuvata dall’incantatore Dormontutti, il serpente anestesista.

Dopo l’intervento Marco può tornare a sorridere felice.

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Ci rimettiamo in via e dietro l’an-golo lo Scoiattolo Setolalenta immerge pomposamente la coda nel barattolo della tem-pera perché deve imbiancare il muro della signora Volpe.

Ma ecco che Marica comincia a zoppicare perché ha perso il tacco della scarpa. Anche per questo guaio c’è un rimedio: il Mille-piedi Tantescarpe ripara perfettamente ogni tipo di calzature.

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Nel negozio Tagliapelo di proprietà della Leo-nessa Vanessa un leone vanitoso si fa accorciare la criniera alla moda moicana e per essere ancora più affascinante si fa fare anche dei vezzosi colpi di sole.

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Camminando camminando a un certo punto vediamo davanti a noi un grande edificio, tucano ci dice che i muri sono stati colorati e disegnati dai cuccioli di animali: è la scuola “Amici insieme”. Attorno c’è un immenso giardino con scivoli, alta-lene e casette di legno. Tucano ci saluta auguran-doci buon divertimento. All’ingresso ci accolgono il preside professor Alce Cornasupreme e la sua segretaria Foca Cicciotta.

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L’edificio è una costruzione bassa con le aule a pianoterra che comunicano direttamente con il giardino; le pareti interne sono ricoperte di felci e il pavimento è un tappeto di edera; al posto dei banchi c’è un grande tavolo comune, le sedie di colore rosso si alzano e si abbassano. La scuola è frequentata da cuccioli di tutte le razze. Gli insegnanti sono specializzati nelle diverse materie: gli usignoli e i pettirossi sono i maestri di musica; il ghepardo insegna i cento metri ad ostacoli e il canguro salto in alto,

in lungo e con l’asta; il macaco insegna basket, la volpe mate-matica, il gib-bone lingua e il merlo indiano lingue straniere. Oltre a queste materie i cuccioli possono fare tante altre atti-vità: ombre cinesi, robotica, e q u i t a z i o n e , a r c h e o l o g i a ,

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yoga, magia, recitazione, informatica, botanica, chimica.In un’ala della scuola c’è una grande piscina con-trollata dal Coccodrillo Bagnino Salvatutti; istrut-tore di nuoto è lo Squalo Pinnafamelica. Ogni sera il pesce pulitore spazza e lucida l’in-terno della vasca, mentre Formichiere Aspira-tutto ripulisce i bordi.La serra è curata dalla professoressa Leprotta Polliceverde. Suona la campanella: il Gallo Spac-casecondo ci avverte che è ora di cena.

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Alce Cornasupreme ci invita al tavolo degli ospiti e rimaniamo sbalorditi!!...In questa mensa pos-siamo scegliere quello che più ci piace.

In men che non si dica la bidella Polipo Repentina ci serve lasagne, pizza, gateau di patate, patate al forno e fritte, insalata, polenta, seadas, tira-

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misu, saint honoré... Che abbuffata!Così satolli ci avviamo verso il teatro dove si svolgerà la festa della Gallina Canterina.

Il teatro della Controterra è una costruzione sferica all’interno del giardino della scuola; la cupola di vetro si può aprire d’estate e chiudere d’inverno; la platea può ospitare fino a 150 ani-mali di grosse dimensioni; il palco è grande e pieno di scene di vari ambienti: dai fondali marini alle cime innevate, dalla jungla al deserto, dalla savana alle regioni polari.

Appena entrati ci accolgono con dei fuochi d’artificio e ragalano ad ogni cucciolo, anche a quelli d’uomo, pal-loncini colorati.Inizia lo spettacolo con le scimmie clown che insieme alla Talpa Vistacurta e al Camaleonte Arcobaleno ci fanno sbellicare dalle risa. E’ poi il turno della Gallina Can-terina che, civettuola, comin-

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cia a cantare “Coccodì coccodè”.Lo spettacolo continua fino a mezzanotte, ora

in cui tutti gli abitanti della Controterra si coricano.

In giro rimangono solo le guardie notturne Gufo Vista-gialla e Civetta Infrarossa. È la prima volta che dormiamo tutti insieme in una scuola, è tanto emozio-nante che nessuno di noi ha voglia di chiudere gli occhi. Improvvisamente parte un cuscino e da lì inizia la bat-taglia. Nel cuore della notte,

esausti, crolliamo sui morbidi letti, ma alle prime luci dell’alba il Gallo Spaccasecondo senza pietà sveglia tutta la banda della 4°B.

È l’inizio di un nuovo giorno.Ci rifocilliamo con la colazione, poi Alce Cornasu-preme ci informa che ognuno di noi può scegliere di partecipare all’attività che più lo appassiona.Nell’aula di pittura il pesciolino rosso Matisse insegna a Manuel la tecnica del puntinismo.

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L’orso Galileo De Galilei accoglie Stefano nell’aula

spaziale dove, per mancanza di gravità, si gal-leggia nella Galassia tra buchi neri e asteroidi.

Andrea, attratto dal giardino botanico, entra con l’aiuto del professor Calabrone Succhianettare in un girasole dopo che il nostro mago Nicholas lo ha rimpicciolito di cento volte.

Nel laboratorio robotico ci sono meccanici alberi

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parlanti, farfalle con radar, oche con le ruote.Marco rimane affascinato mentre Matteo viene avvolto da un fine, ma solido filo di ragno robot;per fortuna Marco è in grado di disattivare in tempo l’affettuoso ragno. Attratti dallo strano incidente molti cuccioli chiedono a Marco e Matteo lezioni di robotica.

Roberto cerca il reparto siciliano dove fa amicizia con un cane palermitano, un gatto ragusano e un asinello catanese.

Alessandro è impegnato nell’allenamento all’ascolto dai cento metri, deve captare ciò che grida il coyote professor Urloselvaggio e riferirlo all’insegnante Ricevivoce.

Cuccioli di merli indiani nell’aula di lingue stra-niere aspettano l’arrivo di Gonzalo e di Ahmed per le lezioni di spagnolo e arabo.

Nell’aula di tessitura Laura incontra il Ragno

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Filante che le insegna a ricamare pizzi di ragna-tela, Marica invece mostra ai ragnetti il lavoro a maglia che potrebbe servire loro qualora termi-nassero le scorte di filo.

La sala da ballo e quella di ginnastica artistica sono attigue: Michele insegna il Fox-trot ad un canguro e Francesca volteggia con una scim-mia nasìca, mentre fuori Elisa galoppa felice su Manolo.

Marina si incammina verso il teatro dove molti cuccioli diligente-mente provano i passi imitando la maestra Hator, dea dalle sembianze di mucca. Marina affa-scinata dai ritmi si inserisce nel gruppo e la maestra, dopo averla studiata atten-tamente, le propone di diventare sua assistente; Marina organizza lezioni di Bomba, Candela, Tacco e punta, Maca-rena, Kiss Kiss,

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Merengue, una serie di danze a loro scono-sciute.

Michael apre la porta dell’aula di calcoli e sbalor-dito trova Pitagora Fennec che sta insegnando ai cuccioli le tabelline. Pita-gora gli domanda chi è e Michael risponde che è uno studioso proprio di tabelline. Pitagora Fennec mette subito alla prova Michael che a bruciapelo riesce a batterlo snoccio-lando anche la tabellina del 15, meritandosi un diploma di merito spe-ciale.Nicholas chiede al preside di poter usare l’aula “imprevisti”, un’aula di scorta per lezioni impen-sate perché vuole proporre il gioco delle carte: Nicholas è esperto di briscola, Luca di poker.

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Maria Teresa passeggiando per la scuola foto-grafa tutto con gli occhi, archivia nella mente e stampa con l’abilità grafica della sua mano.

Dolaji fa una gara di smorfie col cammello Boc-caccioso e naturalmente vince Dolaji!

Sulla pista dell’equilibrio Nicola si esibisce con la bicicletta, con il monopattino e sullo skate-board in varie acrobazie.

Nella palestra di arti marziali Diana si allena con Gorilla Bracciodizinco a taekwondo.

Così tra un’attività e l’altra passano cinque giorni meravigliosi e purtroppo, nonostante l’ospitalità di questa scuola che mai nessuno avrebbe imma-

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ginato, è giunta l’ora di tornare a casa. Salutiamo con tristezza i nostri amici, rimettiamo in valigia le nostre competenze, ma aggiungiamo anche il ricordo di questa memorabile esperienza sulla Controterra.

Ora siamo nella nostra scuola, le giornate si susseguono noiosamente e senza divertimento.

Marina ha una soluzione: riviviamo le esperienze vissute durante la nostra vacanza organizzando nell’orario scolastico tutte quelle attività che ci hanno divertito e appassionato.

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Nelle tabelle seguenti sono elencate le attività che i bambini vorrebbero fossero svolte a inte-grazione di quelle didattiche; dopo aver discusso e scelto quelle compatibili con le competenze e il tempo a disposizione, i bambini hanno organiz-zato un orario in cui realizzarle.

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Nome bambino

Dolaji

Matteo

Laura

Nicola

Nicholas

Ahmed

Francesca

Marica

Maria Teresa

Gonzalo

Attività proposta

pittura

costruire

fare esperimenti

giochi

lavorare a uncinetto

recitare

giocare a “mosca cieca”

fare giochi di prestigio

imparare l’arabo

ginnastica artistica

inventare giochi o costruzioni

lavorare a maglia

imparare a usare il com-puter

fotografia (catturare immagini)

cucina

imparare a tessere

imparare lo spagnolo

Motivazione

per migliorare la tecnica

ci aiuta a progettare

per arricchire il nostro vocabolario e la nostra sapienza

per aumentare la furbizia e la stra-tegia; per migliorare le capacità di attenzione

come esercizio per migliorare la tecnicaper controllare e migliorare il com-portamento

per sviluppare l’udito e il tatto

per migliora le capacità manipola-tive

per comunicare meglio durante i viaggi

per migliorare le nostre capacità di movimento

per evitare di sprecare soldi

per imparare a misurare, a cono-scere i punti, per migliorare la manualità

per migliorare le capacità comuni-cative e per confrontarciper sviluppare la memoria

per migliorare la nostra alimenta-zione

per risparmiare

per migliorare la capacità di comu-nicazione

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Motivazione

per sviluppare l’attenzione, la pazienza, la concentrazione, per prevedere e muoversi di conse-guenza

per sviluppare la genialità e la cre-atività

per concentrarsi su una sola cosa

per scoprire nuovi dialetti

per tenere in allenamento la memoria

per sviluppare genialità e abilità manipolative

per capire come funzionano le cose

per avere delle conoscenze in più

per difendersi e diventare più forti

per allenare le dita delle mani che diventano più snodate e veloci, per sviluppare la memoria e l’inventiva

per scoprire la natura e imparare a rispettarla

per imparare ad avere pazienza, a essere precisi, a concentrarsi e ad avere abilità nelle mani

per allenare la creatività, usare e conoscere gli strumenti

per divertirsi e per sviluppare l’immaginazione

Attività proposta

giocare a dama e scacchi

giocare con le costruzioni di legno

imparare l’arte del mimo

imparare il dialetto siciliano

fare i compiti

fare casette di cartone

fare esperimenti

fare tante gite

imparare karatè

imparare a fare le ombre cinesi

studiare botanica

giocare a modellismo

organizzare un laboratorio manuale (collage, pittura, ceramica, mosaico)

fare costruzioni

Nome bambini

Alessandro

Roberto

Marco

Andrea

Stefano

Manuel

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Nome bambino

Michele

Michael

Marina

Luca

Elisa

Diana

Attività proposta

imparare a suonare il violino

ballo funki

gara di tabelline

giocare con le carte a “scala 40”

giocare a “strega comanda color”

ballo, canto, recitazione, danza ritmica

giocare a poker

disegno pasticciato(quadro astratto)

teatro

disegno libero

Motivazione

per migliorare l’udito, per impa-rare a conoscere e a distinguere le note

per sviluppare equilibrio, forza e capacità di contorsione

per sviluppare l’attenzione e le abilità di bluffare e di anticipare

per liberare e aumentare la fan-tasia

per imparare a controllare il pro-prio corpo, per far ridere e svi-luppare la memoria

per disegnare quello che vuoi, come vuoi, per usare la fantasia

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Orario

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.30 - 9.30

9.30 - 10.30

10.30 - 11.30

11.30 - 12.30

12.30 - 13.30

13.30 - 14.30

14.30 - 15.30

15.30 - 16.30

Matematica

Religione

Matematica

Matematica

AraboSpagnolo

MensaRicreazione

Italiano

Italiano

Ed. Motoria

Francese

Storia

Studi sociali

Teatro

MensaRicreazione

Italiano

Italiano

Italiano

Geografia

Ed. all’immagine

Informatica

QuizGara di tabelline

MensaRicreazioneProiezione film

Italiano

Italiano

Storia

Matematica

Matematica

Religione

Giochi diprestigio

MensaRicreazione

Italiano

Italiano

Scienze

Scienze

Francese

Francese

Laboratoriomanuale

MensaRicreazione

Geografia

Ed. al suonoMusica

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