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Galleggiandonell’infinito

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Questo titolo appartiene alla collana collegata al progetto La scuola come casa editrice

condotto da anni nella scuola “Italo Calvino”

Layout Nadia Ponci

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Galleggiando nell’infinito

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Scuola elementare statale “Italo Calvino”via Liguria, 11

Cologno Monzese (MI)

Anno scolastico 2003-2004

Classe 5a BInsegnanti Maurizia Carnevale, Nadia Ponci

Aprile 2004

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AutoriMarco Alaimo

Roberto ArmettaFrancesca Cannone

Andrea CarellaMatteo ChinosiMichele D’Errico

Maria Teresa DeligioAlessandro Di Terlizzi

Stefano GalofaroNicola Grasso

Gonzalo GutierrezDolaji HeninLuca Lemma

Marica LimongelliMarina MirabellaNicholas PenzoMichael RussoElisa ScalviniLaura SessaDiana SullcaAhmed Tarek

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Prefazione

Dopo Sedicesima spedizione (un libro di fantascienza prodotto da noi in terza elementare) e in seguito ad

una lezione tenuta al Planetario, la 5a B ha dato vita a Galleggiando nell’infinito.Questo libro è stato realizzato seguendo diverse fasi: abbiamo raccolto e discusso insieme le nostre infor-mazioni di astronomia, abbiamo approfondito le nostre conoscenze su libri scientifici della biblioteca scolastica e comunale, abbiamo navigato in internet alla ricerca di ulteriori immagini e informazioni, abbiamo raccolto dai quotidiani le ultimissime scoperte scientifiche in materia di astronomia e per ultimo abbiamo prodotto i disegni che dovrebbero aiutare a capire meglio i testi. Per riordi-nare il tutto abbiamo realizzato un “taglia e cuci” di infor-mazioni secondo uno schema che collegava tra loro tutti gli argomenti, poiché era la nostra intenzione produrre anche un ipertesto.L’ipertesto Vuoi tuffarti con noi in una spirale uni-versale? si può esplorare sul sito della scuo-la all’indirizzo www.scuolecologno.it > 3° Circolo e nel Cd Rom dove sono raccolti i nostri migliori lavori di questi 5 anni trascorsi nella scuola elementare.Il passaggio dalla scienza alla poesia è avvenuto con una lirica di di Garcia Lorca. Emozioni, impressioni e sentimenti hanno dato vita poi a poesie e filastrocche, ironiche e divertenti, riflessive e curiose, pessimistiche e melanconiche, ma in tutte traspare il senso dello stupore per l’immensità dell’infinito.Ora sta a voi decidere se volete condividere con noi que-sta avventura intergalattica.

I ragazzi della 5a B

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Lezione al planetario

All’entrata la luce è tenue. Viene spiega-to brevemente che cosa sia un Plane-

tario.Sul bordo della cupola è mostrato il profilo di Milano con i punti cardinali.Simulando la rotazione terrestre viene descritto il percorso del Sole nel cielo diur-no.Il punto in cui il Sole sorge e tramonta cambia con il passare dei giorni: più verso Sud in inverno fino ad arrivare al solsti-zio di dicembre (21 - notte più lunga); più verso nord in estate fino ad arrivare al solstizio di giugno (21 - dì più lungo); solo nei giorni dell’equinozio di primavera (21 marzo) e d’autunno (23 settembre) il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest, infatti si hanno 12 ore per il dì e 12 ore per la notte.Si fa notte. Si accendono Luna e pianeti, appaiono le stelle.Purtroppo l’inquinamento luminoso nei centri abitati impedisce di osservare bene il cielo notturno. Si simula l’oscurità totale. Si vedono oltre 3 000 stelle. La porzione di cielo visibile dipende da tre fattori: l’ora della notte, il periodo dell’an-no e la posizione dell’osservatore sulla

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Terra.Vengono indicate alcune costellazioni e le fasi lunari.Accendendo il meridiano celeste, si fa no-tare che la volta celeste ruota da oriente ad occidente. In realtà è la Terra che gira su se stessa in 24 ore da Ovest verso Est, perciò il moto di rotazione della volta ce-leste è apparente. Il movimento è sempre meno evidente mano a mano che si va verso Nord, dove c’è la stella Polare. Si arriva quasi all’alba. Nel cielo si vedono le prime luci dell’alba, scompaiono la Luna e i pianeti, scompaiono le stelle. Il Sole sorge.Al Planetario si può far finta di uscire dal-l’atmosfera dove la luce non viene più dif-fusa. È quindi possibile vedere la posizione del Sole rispetto alle stelle.Si vede il Sole che si sposta sull’eclittica (piano dell’orbita terrestre) dove sono ri-portati i mesi dell’anno con lo sfondo delle costellazioni, naturalmente anche questo moto è apparente.Si conclude dicendo che si rientra nell’at-mosfera; il Sole è sopra l’orizzonte, quindi è giorno, e la luce si diffonde in tutte le direzioni.

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Planetario

Il Planetario in corso Venezia a Milano è un edificio quadrato con una grande

cupola al posto del tetto.Entrando, la prima cosa che colpisce nel-la sala di proiezione è un ampio soffitto a cupola, il cui diametro raggiunge i 20 me-tri. Il soffitto è rivestito da una lamina di alluminio, che costituisce uno schermo sul quale vengono, poi, proiettate le immagini

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dei corpi celesti. Soltanto uno schermo di questa forma può riprodurre la volta cele-ste.A un lato della sala è situata una cattedra, dalla quale un’esperta spiega le immagini agli spettatori.L’apparecchio di proiezione, il Planetario, si trova al centro della sala; questo è forma-to da un insieme di piccoli apparecchi da proiezione (circa un centinaio); nell’insie-me il Planetario ha la forma di un cilindro le cui estremità sono sferiche. Una delle sfere proietta l’immagine degli astri del-l’emisfero boreale (Nord), l’altra dell’emi-sfero australe (Sud). La parte cilindrica è suddivisa in 7 settori, in ciascuno di essi si trovano meccanismi speciali per proiettare le immagini dei corpi celesti che costitui-scono il Sistema Solare (esclusi Urano, Nettuno e Plutone che non sono visibili ad occhio nudo). L’apparecchio è posto sopra un carrello mobile.Con il nome di Planetario viene indicato anche l’edificio nel quale si trova l’appa-recchio.

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Il Sistema Solare

Gli scienziati nel corso dei secoli hanno fatto molte ipotesi sul Sistema Solare;

l’ipotesi su cui gli scienziati sono più d’ac-cordo ci riporta a circa 5 miliardi di anni fa.

Il Sole e i suoi pianeti non esistevano anco-ra; nella Galassia un’enorme nube cosmica cominciava a contrarsi verso il centro gra-zie alla forza di attrazione reciproca delle particelle, così iniziò a ruotare intorno a sé e iniziò ad assumere una forma a disco.

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La nube andando verso il centro si riscal-dava sempre più, per effetto dell’enorme pressione innescò, proprio nella parte cen-trale, delle reazioni nucleari. L’Universo in cui noi viviamo è nato da una colossale esplosione: il Big Bang, che ha dato origine al Sole, ai pianeti e a tutti i corpi celesti del nostro Sistema Solare. I pianeti del Sistema Solare, in ordine di distanza dal Sole, sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Net-tuno, Plutone. Tra Marte e Giove c’è una fascia di asteroidi.Per esprimere le distanze, sono state pre-se in considerazione alcune formule spe-rimentali, la più conosciuta è la Legge di Titius o di Bode. Se scriviamo i numeri 0 e 3, raddoppiando sempre il risultato otteniamo dei numeri a cui si associa il 4, dato comune scoperto da Bode dopo innumerevoli calcoli.Risulta

0 3 6 12 24 48 96 192 384

4 4 4 4 4 4 4 4 4

4 7 10 16 28 52 100 196 388

In ordine abbiamo le distanze dei pianeti dal Sole.Mercurio al 4, Venere al 7 e così via. Al 28 Bode non riuscì a capire che cosa ci fosse,

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oggi sappiamo che quello spazio è occupa-to dalla fascia degli asteroidi. Le distanze dai pianeti seguono una progressione geo-metrica (insieme di elementi ordinati in cui ciascun elemento si ottiene moltiplicando o dividendo il precedente per un numero dato).

ULTIME NOTIZIEIl 15 marzo è stata annunciata la scoperta (avvenuta il 14 novembre scorso) di un nuovo pianeta grazie al telescopio spaziale Spitzer, sensibile alle radiazioni infrarosse che sono quelle che emettono i corpi a temperature molto basse, -200° C o -250° C.È il più lontano corpo celeste scoperto in-torno al Sole. Lo hanno battezzato Sedna, la dea del mare degli Inuit, un popolo che vive tra i ghiacci del Polo Nord, infatti Sed-na si muove nel buio e freddo vuoto dopo Plutone. Secondo l’astronoma Margherita Hack tutto il Sistema Solare è avvolto in quella che si chiama la nube di Oort, che si pensa si estenda addirittura fino a uno o due anni luce dal Sole e che è ciò che resta della grande nebulosa protoplane-taria, dopo la formazione dei pianeti. Da lì arrivano ogni tanto grossi sassi cosmici, che danno origine, entrando nel Sistema Solare, alle comete. Entro la nube di Oort

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è inclusa la fascia di Kuiper, distante cir-ca 150 miliardi di chilometri dal Sole. Da questa fascia provengono le comete che in periodi relativamente brevi ricompaiono; là dentro orbitano anche numerosi piane-tini. Si suppone che fra i tanti pianetini ce ne sia qualcuno più grosso, come Plutone o Sedna. In questi ultimi anni sono stati scoperti alcuni oggetti ancora da definire se pianetini o pianeti: Quaoar nel 2 002, Ixion nel 2 001, Veruna nel 2 000.Sedna ha un diametro di 2 000 chilometri, è ricoperto di roccia e ghiacci, è distante 13 miliardi di chilometri dal Sole, impiega 10 500 anni per compiere un giro com-pleto intorno ad esso e probabilmente ha anche un piccolo satellite rosso di colore simile a Marte.

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Il Sole

Il Sole dista dalla Terra 150 milioni di km, ha una età di 5 miliardi di anni e

ne vivrà ancora 5 miliardi bruciando il suo combustibile che è composto per il 75% da idrogeno e il 25% da elio, ossigeno, carbonio e tracce di azoto. La sua temperatura esterna raggiunge i 6 000 gradi (è una stella gialla) invece la temperatura interna raggiunge i 23 milioni di gradi. Il suo diametro è di 1 392 000 km, cioè 109 volte quello della Terra.Il Sole ha una massa di 332 500 volte maggiore rispetto a quella della Terra. Il Sole è composto da un nucleo gassoso che è la parte centrale ed emana radiazio-ni termonucleari; la zona convettiva è la parte in cui l’energia viene spinta verso la superficie con moti convettivi.L’atmosfera è formata da:

la fotosfera, “sfera di luce” visibile ad occhio nudo, è spessa 400 km nella qua-le si presentano le macchie solari la cui temperatura è un po’ più bassa delle zone circostanti;

la cromosfera, “sfera colorata” spessa 10000 km, è luminosa e caratterizzata da protuberanze che sono getti di gas a tem-peratura molto elevata.La corona solare è la parte più esterna del

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Sole ed è visibile durante una eclissi solare o lunare. Il Sole viene osservato con dei vetri affu-micati attraverso un telescopio ed è pro-prio osservando lo spostarsi delle macchie solari che gli astronomi hanno dedotto che il Sole ruota intorno a se stesso, ma la sua velocità varia a seconda delle diverse latitudini essendo formato da un insieme di gas; il periodo di rotazione varia da 25 giorni all’equatore a 30 giorni intorno ai poli. Quando si sarà consumato quasi tutto l’idrogeno, il Sole diventerà prima una gi-gante rossa, poi una nana bianca.

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Mercurio

Mercurio è il pianeta più vicino al Sole (57,9 milioni di km). Ruota intorno a

se stesso in 59 giorni e intorno al Sole in 88 giorni. Ha una temperatura molto elevata di giorno, cioè +470° C, ma di notte la sua temperatura cala di molto raggiungendo i -180° C. Per la sua vici-nanza al Sole è molto difficile vederlo, si può vedere al tramonto e all’alba. È un pianeta molto piccolo, così tanto che è considerato il secondo pianeta più piccolo del Sistema Solare. Il diametro di Mercu-rio è 1,40 volte maggiore rispetto a quello della Luna, perciò la loro forza di gravità è simile. Il Sole con la sua di gravità ha atti-rato l’atmosfera di Mercurio che è rimasto esposto ad ogni meteorite, perciò la sua superficie presenta grandi crateri. Mercu-rio non ha alcun satellite, assomiglia molto alla Luna in brillantezza, forma e colore.

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Venere

Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare e dista dal Sole 108 milioni di

km. Venere è l’unico pianeta che gira in-torno al Sole in senso orario, ha il moto di rotazione che dura 243 giorni e il moto di rivoluzione che dura 224 giorni. Venere ha la pressione superiore di cento volte circa a quella della Terra, ha un’atmosfera den-sa e composta da anidride carbonica, acido solforico, biossido di carbonio e gas corro-sivi, perciò è un pianeta invivibile perché piove acido, il vento soffia a 400 km/h e ha una temperatura di 470° C circa; ha vulcani e montagne tra cui una di nome Maxwell che è alta 10 800 m. Venere ha anche delle fasi che si possono vedere col binocolo, queste sono state scoperte da Galileo Galilei. Venere non ha satelliti.

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Terra

La Terra è costituita da una serie di invo-lucri sovrapposti: all’esterno si trova la

crosta solida con i continenti e gli oceani, sotto c’è il mantello formato da magma in-candescente e all’interno si trova il nucleo costituito da una parte liquida e una soli-da. È il terzo pianeta più vicino al Sole, ha un satellite: la Luna.La Terra dista dal sole 149,6 milioni di km. La temperatura media della Terra è di circa 22° C.

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La Terra ruota intorno al proprio asse in 24 ore (moto di rotazione) e intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore (moto di rivoluzio-ne). Ha una velocità orbitale di 29,8 km/s. Quando la Terra compie il moto di rivolu-zione attraversa quattro posizioni impor-tanti: due equinozi e due solstizi, giorni d’inizio delle quattro stagioni. Le stagioni sono determinate, oltre che dal moto di ri-voluzione, anche dall’inclinazione dell’asse terrestre e si alternano nei due emisferi: se nell’emisfero boreale è estate in quello australe è inverno. L’estate inizia il 21 giu-gno, l’autunno inizia il 23 settembre, l’in-verno inizia il 21 dicembre e la primavera inizia il 21 marzo.Intorno alla Terra c’è un’atmosfera che si è formata 2 miliardi di anni fa.

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L’atmosfera terrestre

Tutti noi viviamo nella parte più bassa e densa dell’atmosfera che ci permette

di respirare e nello stesso tempo ci proteg-ge dalle radiazioni.L’atmosfera è composta principalmente da azoto (75%) del tutto innocuo per noi e da ossigeno (23%). I gas che compon-gono l’atmosfera possono comprimersi o dilatarsi. L’aria che si trova nella parte più bassa è più compressa perché c’è l’aria più in alto che fa pressione: pesa. Man mano che si sale l’aria è più rarefatta, cioè i gas si dilatano, ed è sempre più difficile respirare come abbiamo sperimentato in alta montagna. A circa 100 km d’altezza l’atmosfera è apparentemente scomparsa: le molecole e gli atomi dei quali è com-posta sono distanti l’una dall’altro, ma gli oggetti presenti viaggianti a 200 km d’altezza vengono ugualmente frenati e a volte disintegrati. L’atmosfera terrestre impedisce anche alle radiazioni ultraviolet-te di distruggere le forme di vita. Senza atmosfera la temperatura oscillerebbe da +110° C a -184° C.Oggi l’atmosfera è stata studiata e sud-divisa in varie parti a seconda delle loro caratteristiche. La parte più densa, dove

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viviamo noi e dove si verificano le pertur-bazioni, si chiama troposfera e si eleva per 10-15 km, la temperatura diminuisce man mano che si sale fino a raggiungere i -56° C. Ad una altezza tra gli 8-16 km viaggia una corrente che si trova in tutti e due gli emisferi. Al di sopra della troposfera si trova la stra-tosfera, priva di perturbazioni con la tem-peratura che sale lentamente da -56° C a 0° C a 50 km d’altezza.La zona di confine tra troposfera e strato-sfera si chiama tropopausa.L’atmosfera assorbe i raggi ultravioletti causando la trasformazione di ossigeno in ozono. Infatti fra i 30 e i 50 km si trova concentrato l’ozono e gli studiosi hanno chiamato questa parte chemosfera. So-pra la stratosfera l’aria è sottoposta alle radiazioni solari. Queste radiazioni che

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colpiscono l’aria la rendono ionizzata: gli strati d’aria molto ionizzata costituiscono la ionosfera. La ionosfera possiede una ca-rica elettrica ed ha la proprietà di riflettere le onde radio. Al di sopra della ionosfera si trova l’esosfera.

La teoria sulla nascita dell’atmosfera

L’atmosfera dapprima era formata da gas riforniti dalla Terra attraverso eruzioni vul-caniche. Il vapore acqueo con le scariche elettriche e le radiazioni solari si decom-poneva liberando idrogeno e ossigeno. L’ossigeno e il metano davano origine al-l’anidride carbonica, mentre l’ossigeno e l’idrogeno formavano l’acqua. Il vapore acqueo si consolidò in acqua e questa andò ad occupare le zone incavate della Terra formando mari che aumentava-no di volume.Molto tempo deve essere passato perché l’ammoniaca si sia decomposta in azoto e idrogeno e il metano si sia trasformato, mescolandosi con l’ossigeno, in anidride carbonica. Ad accelerare i tempi è stata la comparsa delle piante.

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Marte

Marte è un pianeta di piccole dimensioni e la sua forza di gravità è appena 1/3

di quella terrestre.A causa della sua distanza dal Sole, la su-perficie del pianeta è fredda: la tempera-tura media è di - 26° C.Il diametro di Marte è circa la metà di quello terrestre (6 840 km) e la sua massa è la decima parte della massa della Terra.L’anno di Marte dura 687 giorni mentre il giorno è formato di 24 ore e 37 minuti.L’atmosfera di Marte è rarefatta, non c’è ossigeno ed è formata in prevalenza da anidride carbonica che gonfierebbe il no-stro corpo e trasformerebbe il nostro san-gue in gas.Marte ha anche due piccoli satelliti Phobos e Deimos che per orbitare intorno al loro pianeta impiegano rispettivamente 8 e 28 ore. Phobos è una roccia vagante di circa 15 km di diametro, che dista appena 9 400 km da Marte. Deimos invece dista oltre 23 000 km, ed è più piccolo, avendo un dia-metro di soli 9 km.

ULTIME NOTIZIELa NASA ha lanciato Spirit e Opportunity (luglio 2003) per controllare se almeno

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una parte dell’ambiente marziano sia sta-to in passato umido abbastanza a lungo da permettere lo sviluppo di forme di vita. Ora (marzo 2 004) abbiamo la prova che nella zona equatoriale la superficie era in-zuppata di acqua perché è stata trovata una particolare roccia, l’ematite, che sulla Terra si forma solo in presenza di acqua. Inoltre quando il piccolo robot ha comincia-to a muoversi appoggiando il microscopio sull’impalpabile polvere marziana, ha sco-

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perto delle minuscole sfere, grandi come granelli di pepe, che gli scienziati hanno chiamato “bacche” e che il robot ha ritro-vato anche in profondità; ora gli scienziati devono capire di che si tratta. Comunque l’acqua liquida una volta scorreva fra que-ste rocce ed ha cambiato la loro struttura e la loro composizione chimica. Nelle ultime settimane anche la sonda europea Mars Express ha rilevato presenza di ghiaccio d’acqua al Polo Sud. Ora gli scienziati sono alla ricerca di possibili forme di vita fossi-lizzate o ancora viventi.

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Gli asteroidi

Gli asteroidi sono milioni di corpi cele-sti che fluttuano tra l’orbita di Giove e

Marte, gli asteroidi sono formati da: ghiac-cio, roccia, polvere marrone o gialla, gas. L’asteroide più grande è Cerere che misura 920 km, gli asteroidi non si sono agglo-merati perché le protuberanze di Giove li attirava.Oggi sono stati annotati dei nuovi Asteroi-di, circa 7 000 superano il km di lunghez-za, circa 100 000 sono minori di un km.

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Giove

Giove è il pianeta più grande del Sistema Solare e il 5° in ordine di distanza dal

Sole. Giove dista dal Sole 778 milioni di km. Esso è considerato “il gigante dei pia-neti” perché la sua massa è più del doppio rispetto a quella totale degli altri pianeti, mentre il suo diametro è più di 11 volte quello della Terra. Il peso degli oggetti su Giove è due volte e mezzo maggiore che sulla Terra. Giove non è un corpo solido. Gira attorno al Sole in 12 dei nostri anni e sul proprio asse in circa 10 ore. Su questo lontano mondo vi è una quasi completa assenza di stagioni, ciò è determinato dal suo asse che è inclinato solo di 3° rispetto alla sua orbita. Giove appare molto lumi-noso, il nucleo è incandescente e ha mille nubi di gas colorati che gli girano intorno; quando questi gas si scontrano si formano forti perturbazioni e giganteschi cicloni; sulla sua superficie è visibile una grande macchia rossa. Una caratteristica di Giove è quella di essere soggetto a una piccola contrazione, circa un millimetro l’anno, che determina un’emissione di energia su-periore a quella che riceve dal Sole. Giove possiede un anello e 17 satelliti.

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Saturno

Saturno è il secondo pianeta gigantesco costituito da gas, idrogeno, elio, meta-

no e ammoniaca che hanno continue rea-zioni chimiche. Saturno è distante dal Sole 1 418 milioni di chilometri ed è 9 o 10 volte più grande della Terra. Saturno per fare un giro completo intorno al Sole impiega 30 anni circa e per ruotare intorno al proprio asse impiega circa 10 ore. La temperatura media è di - 170° C. Saturno come Giove ha una macchia rossiccia dove si verifica-no violente perturbazioni. Nel 1 610 Galilei osservando Saturno descrisse i suoi anelli. Oggi ne sono stati riconosciuti circa 18; essi sono costituiti da una miriade di par-ticelle che si muovono indipendentemente l’una dall’altra sullo stesso piano. Saturno ha 23 satelliti.

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Urano

Urano è il settimo pianeta del Sistema Solare e il terzo per la sua grandezza.

Gira attorno al Sole in circa 84 dei nostri anni, in senso orario come Venere, e sul proprio asse in circa 10 ore e 50 minu-ti. Una caratteristica di Urano è quella di avere l’asse di rotazione prossimo al piano orbitale: Urano rotola lungo la sua orbita intorno al Sole, invece di compiere la sua rivoluzione più o meno diritto come gli altri pianeti. La sua distanza dal Sole è di 2 870 milioni di km. Urano è costituito da una miscela densa di ghiacci e gas che avvolgono un nucleo solido. Urano ha un’atmosfera for-mata da ammoniaca e metano che danno al pianeta un colore verde-blu. La sua temperatura si aggira attorno ai - 210° C.Urano è circondato da 11 anelli formati da rocce frammiste a fasce di polvere. Nove di questi anelli hanno la larghezza di 10 km.Urano ha anche 15 satelliti che sono ghiac-ciati, questi hanno tutti la loro orbita al di là dei suoi anelli. I primi 10 sono piccoli e scuri con un diametro inferiore ai 160 km. Gli ultimi satelliti di Urano hanno un dia-metro fra i 470 e 1 600 km, questi sono esterni e presentano varie caratteristiche.

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Miranda (uno dei satelliti di Urano) è il più vario, con aree punteggiate da crateri e solcato da enormi catene alte 20 km.

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Nettuno

Nettuno è stato osservato dopo che la sua esistenza era stata dedotta con dei cal-

coli matematici. È l’ultimo pianeta gigante dopo Giove, Saturno e Urano. La sua distanza dal Sole è di 4 496 mi-

lioni di km e la sua temperatura media è di - 220° C perché è troppo distante dal Sole e questo non permette al pianeta di riscaldarsi. Gira intorno al Sole in 165 anni terrestri e il suo moto di rotazione dura 16 ore. Intorno a Nettuno ruotano degli anelli completi; il suo nucleo di roccia è coperto di liquidi e gas, mentre la sua atmosfera è percorsa da venti furiosi che spirano a velocità folle di 2 000 Km/h, che danno origine a nuvole enormi e a uragani violen-

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tissimi. Nettuno ha la densità più elevata perché nel suo centro deve esserci una concentrazione molto forte di materie pe-santi, analoghe a quelle che costituiscono la Terra.Nettuno è una sfera gassosa di colore blu con sfumature verdi e rosse ed ha 10 satelliti. Tritone è grande quasi come la Luna, ha laghi ghiacciati e crateri, vulcani coperti di lava ghiacciata.

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Plutone

Plutone è l’ultimo pianeta del Sistema Solare e fu scoperto nel 1 930 dal-

l’astronomo Clyde Tombaugh.

È un pianeta molto freddo e può raggiun-gere i -230° C di temperatura. La distanza media dal Sole è di 5 900 milioni di km, ma a causa della sua orbita eccentrica Plu-tone in alcune fasi si avvicina al Sole più di Nettuno. Gira intorno al Sole in 248 anni terrestri e ruota sul proprio asse in 6 giorni e 4 ore. Plutone è ancora misterioso per-ché non è mai stato esplorato da una son-

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da spaziale. La sua superficie è ricoperta da metano ghiacciato ed ha crateri ad im-patto meteorico, sotto la coltre ghiacciata si trova uno strato di ghiaccio d’acqua e un esteso nucleo roccioso. Plutone ha un satellite che si chiama Caronte. Caronte fu scoperto nel 1978, è grande più della metà del suo pianeta e ha una massa pari a un quinto di quella di Plutone: nel Sistema Solare non esiste un satellite così grosso. Caronte orbita a una distanza di 18 400 km da Plutone in circa 6,4 giorni. Caronte è solo visibile da un emisfero di Plutone e appare immobile perché la sua rivoluzione dura quanto la rotazione del suo pianeta.

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Satelliti

Ad eccezione della Terra, i pianeti chia-mati terrestri non hanno satelliti. Marte

ne avrebbe due chiamati Phobos e Dei-mos, ma si suppone che siano asteroidi catturati. Invece i pianeti giganti hanno moltissimi satelliti. Il maggior numero ne ha Saturno con 23, se-guono Giove con 17, Urano con 15 e Net-tuno con 10. In base al loro moto i satelliti possono essere clas-sificati in due grup-pi: satelliti regolari e satelliti irregolari. I satelliti regolari sono quelli che si muovono intorno al loro astro principale da ovest a est. I satelliti irregolari invece sono quelli che si muovono intorno al pianeta princi-pale seguendo traiettorie ellittiche allarga-te, molto inclinate rispetto all’equatore del pianeta. Si è anche osservato che questi astri ruotano su se stessi.Nella maggior parte dei casi le dimensioni e le masse dei satelliti rappresentano una piccola frazione della dimensione e della massa del pianeta principale.La Luna è l’unico satellite della Terra.

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Luna

Si dice che la Luna sia stata una parte di superficie rocciosa attaccata alla Terra

che poi si staccò. La Luna è distante dalla Terra circa 363 000 km. Le macchie nere presenti sulla Luna si chiamano mari per-ché sono distese di lava solida che sembra acqua, però sulla Luna non esiste l’acqua. La parte bianca sono montagne e crateri creati dalle meteoriti che non incontran-do l’atmosfera non si bruciano e quindi si schiantano sulla Luna senza alcun proble-ma. La Luna è stata vista da vicino per la prima volta nel 1 959 con un razzo che le passò accanto scattandole delle foto. Il primo uomo ad andare sulla Luna fu Amstrong (21 luglio 1 969, 4 e 56 ora ita-liana). Sulla Luna non c’è vento quindi le tracce degli astronauti atterrati su di essa non si cancelleranno mai. La Luna con la sua forza di gravità (circa 1/6 rispetto a quella del nostro pianeta) e girando in-torno alla Terra ha il potere di causare le maree. Il moto della Luna è molto complesso: ro-tazione intorno al proprio asse, rivoluzione intorno alla Terra, traslazione intorno al Sole.La Luna gira intorno a se stessa in un tempo esattamente uguale a quello che

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impiega a muoversi intorno alla Terra, di conseguenza la Luna volge sempre la stes-sa faccia alla Terra.Il periodo di rivoluzione della Luna intorno alla Terra è detto anche mese siderale o lunare: 29 giorni.I diversi aspetti con cui la Luna ci appare si dicono fasi lunari:

luna nuova: la Luna si trova tra il Sole e la Terra, per cui dal nostro pianeta non è visibile;

primo quarto: (luna crescente) la Luna mostra metà faccia illuminata

luna piena: la Luna si trova dietro la Ter-ra e mostra l’intera faccia illuminata:

ultimo quarto: (luna calante) la Luna mostra l’altra metà faccia illuminata.

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Eclissi

Per eclissi si intende il totale o parziale oscuramento di un oggetto celeste da

parte di un altro.Le eclissi si verificano quando Sole, Ter-ra e Luna sono allineati non su una retta qualsiasi, ma sulla retta in comune fra i due piani dell’orbita; proprio in queste rare volte, si possono avere delle eclissi di Sole o di Luna (solari e lunari).

Una eclisse solare avviene quando la Luna si trova ad essere perfettamente allineata lungo l’asse Sole-Terra.Invece una eclisse lunare avviene quando la Terra si trova perfettamente allineata lungo l’asse Sole-Luna.Una eclisse totale di Sole dà l’occasione di

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osservare la “corona”, lo strato più esterno dell’atmosfera solare.Si ha un’eclissi parziale quando l’allinea-mento dei corpi celesti non è precisamente sulla retta dei piani dell’orbita.

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I movimenti dell’universo

Ogni corpo celeste si muove. Oltre ai pianeti che ruotano attorno al proprio

asse e attorno al Sole, ci sono i satelliti che ruotano attorno ai pianeti, gli asteroidi che ruotano attorno al Sole che anch’esso si muove all’interno della propria galassia. Di conseguenza tutti i corpi del Sistema Sola-re hanno anche un moto di traslazione. Per capire i complessi movimenti dei corpi celesti, gli scienziati hanno utilizzato secoli e secoli di studio e di sacrifici. Tutti i moti astronomici sono dipendenti da una delle più importanti forze della natura: la forza di gravità.Ed è grazie ad essa che il Sole tiene legati a sé tutti i pianeti.Nel Sistema Solare il moto di rivoluzione dei pianeti segue tre semplici leggi formu-late all’inizio del ‘600 dall’astronomo tede-sco Giovanni Keplero. La prima legge stabilisce che l’orbita di un pianeta è un’ellisse; il Sole occupa uno dei fuochi dell’ellisse. La seconda indica che la velocità di un pia-neta varia secondo le diverse zone della sua traiettoria: ogni pianeta si muove più rapidamente quando è vicino al Sole. La terza legge stabilisce un rapporto fra le

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dimensioni dell’orbita e il tempo di rivolu-zione. Tutti i movimenti che però osserviamo dal-la Terra sono apparenti.

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Le stelle

Molto tempo fa l’universo era pieno di grandi nubi di polvere e gas. Alcune di

queste nubi incominciarono a contrarsi a causa della propria attrazione gravitazio-nale.In ognuna di esse la materia addensava diventando sempre più calda.Alla fine fu abbastanza densa e calda da diventare una stella brillante. Fu così che si formò il nostro Sole quasi 5 miliardi di anni fa.Ancora adesso le stelle continuano a for-marsi dalle nubi di polvere e di gas presenti nello spazio. Una di queste è la nebulosa di Orione. Osservandola gli astronomi hanno individuato in essa piccole macchioline nere: sono enormi nuvole in fase di ad-densamento che col tempo diventeranno delle stelle splendenti.Le stelle sono costituite in gran parte da idrogeno che è il più semplice degli ele-menti chimici. Al loro interno le minuscole particelle di idrogeno cozzano l’una contro l’altra unendosi in particelle più grandi e formando così l’elio. Questa collisione spri-giona l’energia che fa splendere le stelle. Le stelle grandi bruciano il loro idrogeno più velocemente di quelle piccole, perciò avranno una vita più breve.

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Le stelle più grandi si trasformano in stelle supergiganti dopo alcune migliaia di anni.Una supergigante può avere un diametro di quattrocento milioni di chilometri, gran-de abbastanza da poter contenere buona parte del Sistema Solare.Invecchiando la stella consuma il proprio combustibile.Il nucleo si contrae sotto il proprio peso mentre il “fuoco” nucleare continua ad ar-dere.La contrazione fa aumentare la tempera-tura del nucleo, provocando l’espansione e il raffreddamento degli strati più ester-ni. La stella diventa una gigante rossa. Le stelle più grandi continuano a fondere gli elementi più leggeri fino ad arrivare al ferro. Quando ciò che resta dell’atmosfera sfugge, il nucleo rimane scoperto e la stel-la viene definita nana bianca. Quando una stella comincia a fondere il ferro si verifica una grande esplosione e la stella diventa una super nova. Dopo l’esplosione il nucleo può sopravvivere come pulsar, piccola e densa stella, o buco nero la cui forza di gravità è così immensa che nemmeno la luce riesce a sfuggire.

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Comete

Le comete sono dei corpi celesti, visibili ad occhio nudo solo quando si trovano

vicini al Sole. Tali corpi celesti sono formati da un nucleo che è una specie di massa di solide particelle di ghiaccio avvolte da una chioma di gas e da una coda formata da polveri e gas. La coda si allunga per mi-lioni di chilometri nella direzione opposta al Sole. Le comete nel loro moto attorno al Sole descrivono una forma ellittica che può essere così grande da arrivare al con-fine del Sistema Solare.Alcune comete riescono a ritornare vicino al Sole solo dopo centinaia e migliaia di anni. Rispetto ai pianeti le comete possono avere orbite differenti.

ULTIME NOTIZIEIl 3 marzo 2 004 alle ore 10,14 la son-da spaziale Rosetta, dell’agenzia spaziale ESA, è partita per lo spazio staccandosi dal missile Ariane-5, verso la cometa Chu-rimov-Gerasimenko; la raggiungerà tra dieci anni. La sonda è stata chiamata Ro-setta in ricordo della stele che Napoleone trovò in Egitto, grazie alle quale fu possi-bile decifrare i geroglifici. Per concludere la missione si dovrà attenderà molto, perché il veicolo spaziale si esibirà in una serie di

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carambole cosmiche per raccogliere l’ener-gia indispensabile per arrivare alla meta.Nel 2 014 Rosetta raggiungerà la cometa, entrerà nella sua orbita e un robot si stac-cherà dalla sonda madre per analizzare il nucleo roccioso e ghiacciato della cometa e inviarci tutte le informazioni prima che questa si avvicini troppo al Sole.

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Meteoriti

I più piccoli oggetti celesti che ruotano intorno al Sole sono i meteoroidi, pezzi

di roccia più o meno grandi che si vedono solo quando attraversano l’atmosfera ter-restre.Gli astronomi chiamano i meteoroidi me-teore quando precipitano nell’atmosfera bruciando (e ai nostri occhi appaiono come stelle cadenti da non confondere con le comete) e meteoriti quando cadendo sulla Terra esplodono causando grandi crateri. Sulla superficie della Terra sono stati sco-perti finora più di 150 crateri da impatto. Quando la Terra attraversa uno sciame di meteoroidi sembra che le stelle cadenti provengano da un’unica regione del cie-lo. Il fenomeno delle stelle cadenti si può osservare tutto l’anno, ma si verifica con maggior intensità il 10 agosto (le piogge meteoriche sono dette Persèidi perché ap-paiono in direzione della costellazione di Perseo) e il 16 novembre (le meteore sono dette Leonidi perché sono osservabili in di-rezione della costellazione del Leone).

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Galassie

Le galassie sono un insieme di stelle, nell’Universo ce ne sono miliardi di-

stanti da noi miliardi di anni luce. Le galassie, secondo la forma, si classifica-no in: ellittiche, a spirale, a spirale barrata e irregolari. Le galassie a spirale contengono gas e polveri, invece quelle ellittiche non con-tengono gas perché lo hanno utilizzato per costruire stelle oppure lo hanno espulso durante la loro formazione. La nostra galassia è a spirale e si chiama Via Lattea. Era un’enorme sfera di gas che si è disposta a forma di disco attorno ad un bulbo centrale da cui si sono sviluppati poi i quattro bracci della spirale. Nei bracci si trovano le stelle più giovani, nel bulbo quelle più vecchie.

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Osservando la Via Lattea dalla Terra ci ap-pare come una scia luminosa che si esten-de per il cielo; ci può anche sembrare un insieme di stelle a forma di nube. Essa fu chiamata Via Lattea perché la parola ga-lassia deriva dal latino “gala” che vuol dire latte. Il diametro della Via Lattea è di circa 100 mila anni luce e il suo spessore in cor-rispondenza del nucleo è di circa 25 mila anni luce. La sua massa è 200 miliardi di volte superiore a quella del Sole, il quale si trova ai bordi di un suo braccio ad una distanza dal nucleo di 30 000 anni luce. La nostra galassia ruota intorno al suo centro e il Sole impiega 250 mi-lioni di anni per fare un giro alla velo-cità di 250 km al secondo; dalla sua nascita il Sole ha fatto solo 20 giri. La Via Lattea contiene 1 centinaio di miliar-di di stelle unite tra loro grazie alla forza gravitazionale. Le galassie Piccola e Gran-de Nube sono le più vicine alla Via Lattea e possono essere viste nell’emisfero austra-le, sono irregolari e distano 175 000 anni luce. Andromeda è la galassia più distante che si può vedere ad occhio nudo.

ULTIME NOTIZIEL’ultima galassia scoperta il 17 febbraio 2 004 è distante 13 miliardi di anni luce dalla Terra.

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Nebulose

Una nebulosa è una nube di gas e di pol-vere che si manifesta con una maggior

concentrazione di materia rispetto al cir-costante spazio interstellare. Le nebulose non hanno una luce propria, ma brillano perché assorbono energia dalle stelle vi-cine e la riemettono come luce, per cui le nebulose offrono immagini spettacolari: vortice di polvere scura su uno sfondo rosso (nebulosa Testa di Cavallo), scie di polvere scura sullo sfondo di gas incande-scenti (Trifida), fasci di colori sfumati. La contrazione gravitazionale delle nebu-lose porta alla formazione di nuove stelle.

ULTIME NOTIZIELa nebulosa NGC 7129 (un ammasso di gas e polvere con 130 milioni di stelle, scoperta il 14 febbraio scorso, giorno di S. Valentino) somiglia a una rosa. Perciò è stata chiamata la nebulosa innamorata.

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Anno luce

Le distanze tra le stelle sono così grandi che si misurano in anni luce. Un anno

luce equivale allo spazio percorso dalla luce in un anno, circa 9,5 milioni di milioni di km.La luce viaggia a 300 000 km al secondo per cui occorrono più operazioni per giun-gere al risultato finale:

300 000 km al secondo x 60 secondi = 18 000 000 km al minuto

18 000 000 km al minuto x 60 minuti =1 080 000 000 km all’ora

1 080 000 000 km all’ora x 24 ore =25 920 000 000 km al giorno

25 920 000 000 km al giorno x 365 giorni = 9 460 800 000 000 km all’anno

9 460 miliardi 800 milioni di km equival-gono a circa 9,5 milioni di milioni di km.

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Le costellazioni

Le costellazioni sono un insieme di stelle che gli antichi Greci osservavano già

più di 2 000 anni fa. Essi le immaginarono con la forma di animali, figure e oggetti e le chiamarono con dei nomi che ancor oggi usiamo: Orsa Maggiore, Orione, Pegaso, Lira, Cigno, Drago, Ercole, Cassiopea. Ogni costellazione è legata ad una leggenda.Gli astronomi hanno verificato che le co-stellazioni sono ottantotto, delle quali 12 formano lo Zodiaco (una fascia che attra-versa il piano sul quale si svolge l’orbita della Terra intorno al Sole), 27 si trovano a nord dello Zodiaco e 49 a sud. Sono un co-modo mezzo per riconoscere rapidamente le diverse parti del cielo stellato.

Costellazioni a nord della fascia zodiacale:Andromeda, Aquila, Bifolco, Cassiopea, Cavalluccio, Cefeo, Chioma di Berenice, Auriga, Corona Boreale, Cigno, Delfino, Drago, Ercole, Giraffa, Levrieri, Leoncino, Lince, Lira, Lucertola, Ofiuco, Orsa Mag-giore, Orsa Minore, Pegaso, Perseo, Saet-ta, Triangolo Boreale, Volpetta.

Costellazioni a sud della fascia zodiacale:Altare, Balena, Bulino, Bussola, Camaleon-te, Cane Maggiore, Cane Minore, Centau-

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ro, Colomba, Compasso, Corona Australe, Corvo, Croce del Sud, Dorado, Eridano, Fenice, Gru, Indiano, Idra femmina, Idra maschio, Lepre, Lupo, Macchina Pneuma-tica, Mensa, Microscopio, Mosca, Nave, Orione, Orologio, Ottante, Pavone, Pesce Australe, Pesce Volante, Pittore, Poppa, Reticolo, Serpente, Sestante, Scudo, Scul-tore, Squadra, Tazza, Telescopio, Triango-lo Australe, Tucano, Uccello del Paradiso, Unicorno, Vela.

L’Orsa Maggiore è una costellazione che viene chiamata circumpolare perché ruota intorno alla stella Polare. Dell’Orsa Mag-giore è visibile solo una parte, chiamata Grande Carro, formata da sette stelle gas-sose che possiamo vedere a occhio nudo ed è usata come punto di riferimento per ritrovare la stella Polare.La stella Polare fa parte dell’Orsa Minore o Piccolo Carro.Nel loro moto di rotazione apparente al-cune stelle, vicine alla Polare, fanno dei cerchi piccoli e rimangono sempre sopra l’orizzonte, perciò sono chiamate costella-zioni circumpolari, altre, lontane dalla Po-lare, tramontano ad occidente e sorgono di nuovo dopo qualche ora a oriente.

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Lo zodiaco

Le costellazioni dello Zodiaco, Capri-corno, Acquario, Pesci, Ariete, Toro,

Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione e Sagittario, formano una fascia che attraversa l’eclittica, il piano sul qua-le si svolge l’orbita della Terra intorno al Sole.La costellazione varia a seconda del mese dell’anno. Dalla Terra appare che il Sole si trova al centro della costellazione, in real-tà Sole e costellazione sono ben distanti (è un effetto di prospettiva) e non si sono mossi mentre la Terra, con il suo moto di rivoluzione, causa il movimento apparente del Sole tra le costellazioni.

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Leggende

La costellazione dell’Orsa Maggiore è le-gata alle vicende di giovani cacciatrici.

Si racconta che tra le compagne di caccia della dea Diana c’era Callisto una giovane bellissima di cui si innamorò Giove, che segretamente sposò e da cui ebbe un fi-glio, Arcade. Quando Giunone, moglie di Giove, e Diana vennero a sapere dell’acca-duto, per punire Callisto, la trasformarono in un’orsa buffa e goffa che si mise a va-gare per i boschi terrorizzando le caccia-trici. Arcade, per difendere le fanciulle, si diede ad inseguirla e quando già stava per raggiungerla Giove, per evitare un delitto, tramutò tutti in stelle formando il gruppo dell’Orsa Maggiore.La costellazione di Orione rappresenta un malvagio cacciatore violento e crudele che uccideva gli animali, non per cibarsi, ma per il gusto di uccidere. Un giorno sua mamma Gea lo punì, mandandogli uno Scorpione che gli infilò il pungiglione in un piede, così poco dopo Orione morì.La costellazione di Cassiopea raffigura una regina che si agghinda i capelli. Secondo la leggenda Cassiopea, che era molto vanito-sa, arrivò a dire che lei e la figlia Androme-da erano più belle delle sirene. Le sirene

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offese, aiutate da Nettuno, dio dell’acqua, scatenarono tempeste terribili.Cefeo, lo sposo di Cassiopea, forma un’al-tra costellazione. La loro figlia, Androme-da, raffigurata in un’altra costellazione, secondo la mitologia greca, fu data in pa-sto ad un mostro marino, ma poi salvata dall’eroe Perseo.La costellazione di Hercules rappresenta il forte eroe Ercole, costretto a superare dodici fatiche, tra le quali trucidare Draco, un’altra costellazione che si snoda attorno all’Orsa Minore e che rappresenta un dra-go.

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Stella Polare

La stella Polare è una stella tripla. Ad occhio nudo ne vediamo una, un’al-

tra si può vedere solo con un buon binoco-lo e la terza invece è invisibile.La stella Polare, punta dell’Orsa Minore, rimane ferma nel cielo perché si trova sul prolungamento dell’asse terrestre, la sua distanza dalla Terra è di circa 600 anni luce e già gli antichi la usavano per orientarsi.L’immobilità della Polare però è un’illusio-ne perché gli astronomi hanno verificato che ogni 26 000 anni circa l’asse terrestre compie un movimento conico, chiamato precessione degli equinozi. Se la nostra Terra fosse perfettamente sferica, l’attra-zione solare le impedirebbe solo di fuggire nello spazio, ma la Terra è schiacciata ai poli e rigonfia all’equatore, per cui il Sole esercita la sua forza maggiormente sul rigonfiamento equatoriale modificando la direzione dell’asse terrestre.

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Vita dell’universo

Quindici miliardi di anni fa, quando esplose il Big Bang, iniziarono a for-

marsi le stelle che man mano aumentava-no mentre l’Universo si espandeva. Col passare del tempo si formarono le ga-lassie che si allontanavano sempre di più fra loro. Per semplificare il concetto si può fare un esperimento: prendere un palloncino blu e sopra fare dei puntini bianchi, poi gonfiare il palloncino (che rappresenta l’universo), allora è facile capire la teoria degli scien-ziati perché i punti bianchi continuano ad allontanarsi fra loro man mano che si gon-fia il palloncino.L’Universo continuerà ad espandersi fino all’infinito?Le teorie sono due.La teoria dell’Universo aperto ipotizza che continuerà ad espandersi illimitatamente diventando infinitamente grande e freddo. La teoria dell’Universo chiuso ipotizza che una volta esauritasi l’energia del Big Bang le galassie saranno attratte dalla loro forza di gravità e si riformerà quel concentra-to di una volta. A questo punto potrebbe esplodere un altro Big Bang che farà rico-minciare la storia dell’Universo.

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ULTIME NOTIZIENella prima decade di marzo una nuova finestra si è aperta sull’evoluzione cosmi-ca: il telescopio spaziale Hubble in orbita intorno alla Terra ha catturato l’immagine dell’universo appena nato, cioè a un’età tra i 400 e gli 800 milioni di anni dal Big Bang. È lo sguardo più lontano che l’uomo sia riuscito a lanciare tra le stelle, ma è anche uno straordinario viaggio nel tempo verso le nostre origini. Per quattro mesi gli astronomi hanno puntato il telescopio verso uno spicchio di cielo dieci volte più piccolo della Luna, nella costellazione della Fornace. Risultato: una fotografia dell’uni-verso in un momento della sua infanzia; nel piccolo angolo di cielo, che dalla Terra risultava vuoto, Hubble ha visto diecimila galassie dalle forme e dai colori più diversi

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che ancora si stanno formando grazie alla forza gravitazionale. Ciò che l’uomo deve ancora scoprire è come la forza di gravi-tà abbia favorito la nascita della materia stellare. Per questo scopo la Nasa sta costruendo un nuovo telescopio spaziale, Webb, che lancerà nello spazio entro il de-cennio.

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Telescopi

L’inquinamento luminoso ci impedisce di scrutare il cielo di notte, ciò si verifica

quando la luce artificiale rischiara il cielo tanto da non permetterci di osservare le stelle. Gli astronomi per osservare attentamente il cielo si servono di telescopi ottici che si trovano dentro alcuni edifici con la cupo-la, costruiti sulle montagne per far sì che la luce artificiale non rifletta. Negli ultimi anni furono costruiti telescopi che lanciati in orbita, come Hubble e Spitzer, sono in grado di scrutare angoli sconosciuti di Uni-verso e di scattare foto dettagliate.

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Dalla scienza alla poesia

Ora stellataFederico Garcia Lorca

Il rotondo silenzio della nottesul pentagrammadell’infinito.Esco nudo per la strada,gonfio di versi perduti.Il nero, foratodal canto del grillo,ha questo fuoco fatuo,morto,del suono.Questa luce musicale che percepisce lo spirito.Gli scheletri di mille farfalledormono nel mio recinto.C’è una giovinezza di brezze impazzitesopra il fiume.

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Interpretiamo insieme Ora stellata di Fe-derico Garcia Lorca

Il rotondo silenzio della nottesul pentagrammadell’infinito.Andrea: - L’infinito silenzioso della notte è scritto nel cielo stellato.Nicholas: - Le stelle sono note silenziose che si ripetono all’infinito nel pentagram-ma del cielo.Francesca: - Il cielo senza confini ha un suono muto.

Esco nudo per la strada,gonfio di versi perduti.Dolaji: - Il poeta si libera di tutti i suoi pensieri e si concentra a guardare il cielo.Michael: - Libera la mente da ogni preoc-cupazione e ascolta suoni che solo lui può percepire.Gonzalo: - Il poeta si libera dai suoi turba-menti e finalmente pensa a se stesso.Andrea:- Si libera dalla paura e si riveste di nuove ispirazioni poetiche.Marina: - Il poeta si lascia andare e ritrova dei sentimenti che prima, nell’affanno del-la vita quotidiana, non riusciva a sentire.

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Il nero, foratodal canto del grillo,ha questo fuoco fatuo,morto,del suono.Stefano: - Nella notte di luna pallida e morta il canto del grillo rompe il silenzio.Andrea: - Il canto del grillo rianima la not-te scura che ha spento anche la luna.Luca: - Fuoco fatuo è una metafora per descrivere un lumicino quasi spento.Matteo: - La luna sembra che sia un fuoco, ma in realtà è il sole che accende la luna con una luce tenue.Michael: - L’atmosfera è triste e silenziosa, ma il grillo con il suo canto allegro la inter-rompe, poi un ricordo lontano si riaffaccia alla mente del poeta.

Questa luce musicale che percepisce lo spirito.Marina: - Lo spirito del poeta percepisce la felicità quando avverte l’armonia del creato.Stefano: - L’alba ridà vita alla natura e alle persone.Andrea:- Ogni luce è una stella che emana una melodia che solo lo spirito percepi-sce.

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Gli scheletri di mille farfalledormono nel mio recinto.Michael: - È una metafora per dire che le farfalle sono andate via come il passato, ma hanno lasciato mille tracce (i ricordi).Andrea: - Le farfalle sono silenziose e stanche tanto da sembrare scheletri.Maria Teresa: - Nella mente del poeta riaf-fiorano mille ricordi belli e brutti.Matteo: - Gli scheletri sono crisalidi (i ri-cordi) da cui si formano le farfalle (il futu-ro).

C’è una giovinezza di brezze impazzitesopra il fiume.Gonzalo: - A causa del continuo passare del tempo della vita, dello scorrere dei vecchi pensieri e dell’arrivo di nuove idee il futuro del poeta si trasforma.Matteo: - Le nuove esperienze non sono ancora pronte per immettersi nel corso della vita.Stefano: - Il fiume si porta via il passato e le brezze portano nuove idee.Michael: - Le giovani idee vengono tra-sportate dal vento, ma essendo giovani sono ancora irragionevoli e temerarie.Marina: - Arrivano pensieri belli e felici e se ne vanno quelli tristi e brutti che turba-vano il poeta.Andrea: - I ricordi paurosi e tristi vanno

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sull’anima del fiume che li purifica. Il tempo attenua ogni dolore.

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Ora proviamo a raccogliere le immagi-ni più significative in un testo poetico

Notte stellataL’infinito è scritto nel cielo stellato. Le stel-le sono note silenziose che si ripetono da sempre nel pentagramma del cielo. Liberiamoci dai turbamenti, liberiamo la mente da ogni preoccupazione elasciamoci andare; ritroveremo sentimenti che prima, nell’affanno della realtà quoti-diana, non riuscivamo a sentire. Rivestiamo la nostra vita di nuove ispira-zioni poetiche.Improvviso il canto del grillo rianima la notte scura che aveva spento anche la Luna. Eppure ogni stella è una luce che emana una melodia che solo lo spirito per-cepisce.L’alba ridà vita alla natura e alle persone.Nella mente riaffiora il passato che ha la-sciato mille tracce.Nuove esperienze non sono ancora pron-te per immettersi nel corso della vita, ma l’inesorabile scorrere del tempo ci incanala già nel futuro. Paure e tristezze vanno sull’anima del fiu-me che li purifica e il tempo assopisce ogni dolore.

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Le nostre poesie

Stella cadente e splendenteMaria Teresa

Il 10 agosto sei tu la stella che si accende e si spegne nel cielo.Sei la stella più luminosache mi fa sentire una regina perché ogni volta che alzo la testa mi cade un diamantesulla mia corona luminosa e splendente.Esprimo un desiderioe spero che si avveriperché tu mi dai forza, coraggio e vita!Ti guardo, mi segui finché cammino,scompari quando mi fermo,cadi, non ci sei più perché ora sei dentro di me.

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Le stelleNicola

Le stelle sono tanteilluminano il cieloformano disegni anche divertenti.Sorgono e tramontano in quasi tutti i posti della Terrama al polo Nord seguono una stellachiamata Polareche aiuta ad orientarcise siamo dispersi nel nulla.

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Le belle stelleMichael

Stella stellinadal colore giallinobrilli lassù in quel cielo carino.Noi da quaggiù ti guardiamo incantatiper i tuoi splendori fatati.Ma la cosa più bella è vederti lassùmentre splendi in quel cielo blu.

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StelleMarica

Stelle stelline che brillate nel cielo blufate compagnia a noi quaggiù.

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Le stellineDolaji

I piccoli puntini luminosirendono il cielo più allegro,romantico, favoloso, spettacolare.Se scomparissero il cielo diventerebbe triste e infelice.Quando guardo le stellesono affascinata dalla loro bellezzae mi sento felice.Le stelle ci regalano un tocco di magia.

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La stella e’…Marina

È notte.Mi affaccio alla finestrae tra una stella e l’altravedo la più luminosa.Se la guardo mi rilasso,se la guardo mi appassiono,se la guardo penso,se la guardo vivo,vivo di felicità,di amore, di emozioni, di pianti, di sensazioni.Guardo quella stella e un fremito mi percorre.Quella stella è la felicità.

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Sole ole’!!Stefano

Viva il Soleche ci illumina, che ci fa abbronzare,che ci fa sognare,che fa crescere la naturacol suo calore e la sua luce.

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SoleLuca

Sole, palla infuocata, tu illumini tutto, anche i pianeti più lontani.Tu sorgi e tramonticon pennellate di lucearancione, rossa e rosa.Tu fai germogliare e crescerefrutta e verdura e non solo...regali vita con il tuo calore.

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Il cielo infinitoGonzalo

Tu sei infinito,tu sei azzurro, arancione, rosso, blu.Quando noi partiamo verso i tuoi spazi senza fine potremmo perderci, ma vedendo le tue stelle e le tue meraviglieci sentiamo in paradiso.Tu sei pieno di sorpresebellissime, brutte, deludenti, pericolose.Per questo sei magico.

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La Via LatteaMatteo

Di notte srotoli il tuo veloche avvolge un insieme di sistemi solari.Come dei fans tutti noi ti ammiriamo,per via del tuo nome pure scherziamo,ma siamo tutti felici che ci sei.

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Meraviglioso cieloAhmed

Tu ricopri noi,tu ricopri tutto quello che è sotto di te,tu sei solo il cielo.Di giorno splendi sopra di noi,ma incuti paura con i tuoi fulmini e i tuoi tuoni,di notte diventi buio e severo, ma come sei bello con le tue splendide stelle!In estate il nostro viso splende come te,in inverno la nostra faccia diventa tristeperché il Sole che tu nascondi non ci dà energia.

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L’UniversoAlessandro

L’Universo è infinitoe senza formadove giocanopianeti, satelliti, stelle, comete, meteore, galassie.Tu Universo, nato dal Big Bang, hai dato inizio alla vita.Sei immenso e da esplorare,sei pieno di sorprese.Il tuo silenzio e la tua oscuritàmi fanno venire i brividi alla pelle.Noi ti lodiamo per quel che sei e per quel che ci hai dato: la vita.Grazie, o Universo.

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Universo infinitoNicholas

Eterna ricerca sulla fine dell’universo mai soddisfatta.Partenza, atmosfera superata, distesa neraforata da luci infulminabili,silenzio siderale,la grande stella non riesce più a spegnere le altre.Avanti, avanti, avanti, la fine è vicina,ci avviciniamo pian piano,eppure la meta si allontana,non riusciamo a raggiungerla,si allontana sempre di piùci illude e ci delude.

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NotteLaura

Durante la nottequando la città si spegne,si accende il cielo.Lo guardo dalla mia finestra. Vedo il buio neroche innocente e affabile abbraccia e coccola un milione di stelle luccicanti e brillanti.

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La Dea della notteFrancesca

Tu Luna pienasatellite divino,splendi nel cielo,illumini la vita:la notte di ogni anima.Tu sei piccola, tonda e pallida,ma emani una grande luceper i vicoli,per le strade,per le città, per gli stati,per il mondo.

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LunaRoberto

Tu Lunache brilli fra le stelle,che sorgi e tramonti sopra la Terradando luce alla notte scura,sei splendida.

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MarteMichele

O Marte, ti vedo la notte brillare insieme alle stelle.Tu sei diverso, unico con quel colore rossastro,unico con quel terreno ardente, unico con due satelliti.Tu sei esaminatoinvidiatoammiratoosservato. Tu giochi con la nostra fantasiaregalandoci simpatici marziani.

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PlutoneDiana

Sei lontano nel cielo immensoed è per questo che io sempre ti penso.Tu sei strano e misteriosoe alcune volte un po’ curioso.Il nostro Sole fatica ad illuminartima tu, indifferente, continui a rigirarti.La tua faccia difficilmente vediamoanche se un grosso binocolo agli occhi portiamo.

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UranoElisa

L’atmosfera che circonda Uranoè composta principalmente di metano,è di colore turchesenel nero dello spazio più oscuro.Urano non è a portata di mano,è molto lontano.Per la lontananzai raggi del sole non lo penetrano con costanzaperciò Urano è ghiacciato abbastanza.Finora solo due navicelle lo hanno raggiunto,gli astronauti cosa faranno a questo punto?

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GioveMarco

Hai tante cinture colorate di mille colori che ti fanno diventare luminoso, sei il più grande del sistema solare; i greci ti chiamavano Zeus perché sei il re degli dei.

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Il buco neroAndrea

O grande buco nerogrande aspirapolvere che succhipianeti, stelle, asteroidi,tu nasci da una grande stellachiamata gigante rossa.O grande buco nerovalvola che impedisci a chiunque di sopravvivere,tu disintegri pianeti, stelle e navicelle.Tu sei la grande valvola della morte.

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