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CONTRATTO DI AGENZIA diritti e obblighi delle parti Avv. Lorenzo Sisti

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CONTRATTO DI AGENZIA diritti e obblighi delle parti

Avv. Lorenzo Sisti

Le norme Art. 1742 - 1753 c.c. - Del contratto di agenzia

A.E.C. del settore del commercio (16 febbraio 2009) A.E.C. del settore industriale (30 luglio 2014)

Art. 1746 c.c. Obblighi dell’agente

Nell'esecuzione dell'incarico l'agente deve tutelare gli interessi del preponente e agire con lealtà e buona fede. In particolare, deve adempiere l'incarico affidatogli in conformità delle istruzioni ricevute e fornire al preponente le informazioni riguardanti le condizioni del mercato nella zona assegnatagli, e ogni altra informazione utile per valutare la convenienza dei singoli affari. È nullo ogni patto contrario.

Egli deve altresì osservare gli obblighi che incombono al commissionario ad eccezione di quelli di cui all'articolo

1736, in quanto non siano esclusi dalla natura del contratto di agenzia. È vietato il patto che ponga a carico dell'agente una responsabilità, anche solo parziale, per l'inadempimento del

terzo. È però consentito eccezionalmente alle parti di concordare di volta in volta la concessione di una apposita garanzia da parte dell'agente, purché ciò avvenga con riferimento a singoli affari, di particolare natura ed importo, individualmente determinati; l'obbligo di garanzia assunto dall'agente non sia di ammontare più elevato della provvigione che per quell'affare l'agente medesimo avrebbe diritto a percepire; sia previsto per l'agente un apposito corrispettivo.

Art. 1747 c.c. impedimento dell’agente

L'agente che non è in grado di eseguire l'incarico affidatogli deve dare immediato avviso al preponente. In mancanza è obbligato al risarcimento del danno.

Art. 1748 c.c. Diritti dell’agente

Per tutti gli affari conclusi durante il contratto l'agente ha diritto alla provvigione quando l'operazione è stata conclusa per effetto del suo intervento.

La provvigione è dovuta anche per gli affari conclusi dal preponente con terzi che l'agente aveva in precedenza acquisito come clienti per affari dello stesso tipo o appartenenti alla zona o alla categoria o gruppo di clienti riservati all'agente, salvo che sia diversamente pattuito.

L'agente ha diritto alla provvigione sugli affari conclusi dopo la data di scioglimento del contratto se la proposta è pervenuta al preponente o all'agente in data antecedente o gli affari sono conclusi entro un termine ragionevole dalla data di scioglimento del contratto e la conclusione è da ricondurre prevalentemente all'attività da lui svolta; in tali casi la provvigione è dovuta solo all'agente precedente, salvo che da specifiche circostanze risulti equo ripartire la provvigione tra gli agenti intervenuti.

Salvo che sia diversamente pattuito, la provvigione spetta all'agente dal momento e nella misura in cui il preponente ha eseguito o avrebbe dovuto eseguire la prestazione in base al contratto concluso con il terzo. La provvigione spetta all'agente, al più tardi, inderogabilmente dal momento e nella misura in cui il terzo ha eseguito o avrebbe dovuto eseguire la prestazione qualora il preponente avesse eseguito la prestazione a suo carico.

Se il preponente e il terzo si accordano per non dare, in tutto o in parte, esecuzione al contratto, l'agente ha diritto, per la parte ineseguita, ad una provvigione ridotta nella misura determinata dagli usi o, in mancanza, dal giudice secondo equità.

L'agente è tenuto a restituire le provvigioni riscosse solo nella ipotesi e nella misura in cui sia certo che il contratto tra il terzo e il preponente non avrà esecuzione per cause non imputabili al preponente. È nullo ogni patto più sfavorevole all'agente.

L'agente non ha diritto al rimborso delle spese di agenzia.

Art. 1749 c.c. Obblighi del preponente

Il preponente, nei rapporti con l'agente, deve agire con lealtà e buona fede. Egli deve mettere a disposizione dell'agente la documentazione necessaria relativa ai beni o servizi trattati e fornire all'agente le informazioni necessarie all'esecuzione del contratto: in particolare avvertire l'agente, entro un termine ragionevole, non appena preveda che il volume delle operazioni commerciali sarà notevolmente inferiore a quello che l'agente avrebbe potuto normalmente attendersi. Il preponente deve inoltre informare l'agente, entro un termine ragionevole, dell'accettazione o del rifiuto e della mancata esecuzione di un affare procuratogli.

Il preponente consegna all'agente un estratto conto delle provvigioni dovute al più tardi l'ultimo giorno del mese successivo al trimestre nel corso del quale esse sono maturate. L'estratto conto indica gli elementi essenziali in base ai quali è stato effettuato il calcolo delle provvigioni. Entro il medesimo termine le provvigioni liquidate devono essere effettivamente pagate all'agente.

L'agente ha diritto di esigere che gli siano fornite tutte le informazioni necessarie per verificare l'importo delle provvigioni liquidate ed in particolare un estratto dei libri contabili.

È nullo ogni patto contrario alle disposizioni del presente articolo.

agente

lavoratore

datore di lavoro

preponente

te

LAVORATORE SUBORDINATO

•  Energia lavorativa

•  Tempo

AGENTE

•  Energia lavorativa

•  Tempo

•  Investimento economico

non ha diritto al rimborso delle spese (art. 1748 c.c.)

•  risultato

Obblighi Agente (art. 1746 c.c.)

•  deve agire con lealtà e buona fede •  adempiere in conformità delle

istruzioni ricevute •  fornire informazioni riguardanti le

condizioni di mercato •  informazioni per valutare la

convenienza dell’affare •  promuovere la vendita •  avvisare in caso di impedimento (art.

1747 c.c.)

Preponente (art. 1749 c.c.)

•  deve agire con lealtà e buona fede •  mettere a disposizione la

documentazione necessaria relativa a beni e servizi

•  fornire le informazioni necessarie all’esecuzione del contratto

•  comunicare l’accettazione o il rifiuto o la mancata esecuzione dell’affare

•  consegnare l’estratto conto provvigionale

Dopo l’attività di promozione dell’agente

La preponente, una volta ricevuto l’ordine, deve informare l’agente “entro un termine ragionevole dell’accettazione o del rifiuto e della mancata esecuzione di un affare procuratogli” (art.

1749 c.c.)

•  Termine ragionevole •  Rifiuto motivato •  Mancata esecuzione

Termine ragionevole previsto dagli aa.ee.cc.

•  Ai soli fini del diritto alla provvigione le proposte non confermate per iscritto dalla preponente entro 60 giorni si intendono accettate (art. 5 A.E.C. Commercio)

•  In assenza di termine nel contratto individuale, le proposte si intendono accettate, ai soli fini del diritto alla provvigione, se non rifiutate entro 30 giorni (art. 5 A.E.C. Industria)

Provvigione art. 1748 c.c.

Provvigione diretta: dovuta per effetto dell’intervento diretto dell’agente

“Per tutti gli affari conclusi durante il contratto l'agente ha

diritto alla provvigione quando l'operazione è stata conclusa per effetto del suo intervento” (art. 1748, 1 comma, c.c.)

Provvigione c.d. indiretta: dovuta per effetto dell’esclusiva concessa all’agente / affari su clientela dell’agente “La provvigione è dovuta anche per gli affari conclusi dal preponente con terzi che l'agente aveva in precedenza acquisito come clienti per affari dello stesso tipo o appartenenti alla zona o alla categoria o gruppo di clienti riservati all'agente, salvo che sia diversamente pattuito” (art. 1748, 2 comma, c.c.).

Provvigione c.d. postuma: dovuto per affari

promossi prima del recesso e conclusi successivamente “L'agente ha diritto alla provvigione sugli affari conclusi dopo la data di scioglimento del

contratto se la proposta è pervenuta al preponente o all'agente in data antecedente o gli affari sono conclusi entro un termine ragionevole dalla data di scioglimento del contratto e la conclusione è da ricondurre prevalentemente all'attività da lui svolta; in tali casi la provvigione è dovuta solo all'agente precedente, salvo che da specifiche circostanze risulti equo ripartire la provvigione tra gli agenti intervenuti” (art. 1748, 3 comma, c.c.)

Tipologia di provvigione

§  aliquota (percentuale sul prezzo di vendita)

§  provvigione per c.d. stacco prezzo

§  Minimo garantito

Minimo garantito Perfettamente lecita la remunerazione dell’agente in forma

di minimo garantito: la Direttiva 86/653/CEE del 18 dicembre 1986 (art. 6, paragrafo 3, della Direttiva) lo prevede espressamente (determinando la conseguente esclusione dell’applicazione a tale agente degli articoli da 7 a 12).

Al tempo stesso, la Commissione delle Comunità Europee, nella relazione sullo stato di

attuazione dell’art. 17 della Direttiva, nell’indicare i criteri di calcolo dell’indennità alla Fase 1 lettera a) rileva che nella base di calcolo “si possono includere le retribuzioni fisse

se queste possono essere considerate retribuzioni per nuovi clienti”.

Minimo garantito o “acconto provvigioni”?

elementi da valutare: Ø  ritenuta d’acconto (reddito)

Ø  ritenuta Enasarco Ø  mancato conguaglio periodico della preponente

Ø  Versamento quota FIRR Ø  Scritture contabili della preponente ex art. 2709 c.c.

Ø  Attività di finanziamento

pagamento della provvigione art. 1748 c.c.

Criterio legale: la provvigione va corrisposta nel momento in cui il preponente ha eseguito o avrebbe dovuto eseguire la

prestazione (c.d. provvigione sul fatturato)

Derogabile ma solo fino al momento in cui il terzo ha eseguito la prestazione (c.d. provvigione sull’incassato)

Storno della provvigione Art. 1748, 6 comma, c.c.

Se adottato criterio legale l’agente è tenuto a restituire la provvigione solo nell’ipotesi in cui sia certo che il contratto non

avrà esecuzione (es. mancato pagamento del cliente) per una causa non imputabile al preponente

La preponente ha l’onere di provare (ripetizione di indebito) di

aver pagato la provvigione e l’insolvenza del cliente

Estratto conto provvigionale art. 1749 c.c.

Il preponente è tenuto a consegnare all’agente alla scadenza del trimestre un estratto conto provvigionale contenente gli

elementi essenziali per il calcolo delle provvigioni

Onere probatorio per riconoscimento delle provvigioni

Giurisprudenza costante afferma che sia onere dell’agente provare i contratti di cui chiede il pagamento delle provvigioni

Esibizione dell’estratto conto provvigionale

“pacifico che gli artt. 633 e ss. c.p.c. prevedano il diritto del ricorrente alla consegna di cosa mobile determinata tra le ipotesi in cui può essere utilizzato il procedimento di ingiunzione. Pacifico, inoltre, che l’agente ha diritto ad ottenere dalla mandante l’estratto conto provvigionale (art. 1749 c.c.): tale diritto discende direttamente dalla legge. Da ciò la correttezza del procedimento seguito e del provvedimento concesso” (Trib. Pavia, Sezione Lavoro, 29 giugno 2007 n. 130; in tal senso Trib Parma, Sezione Lavoro, 13 marzo 2008 n. 898)

Termine pagamento Entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza del

trimestre, insieme all’estratto conto provvigionale, la preponente deve corrispondere le provvigioni

In caso di ritardato pagamento si applicano gli interessi in misura

pari al tasso determinato in applicazione del D.Lgs. 231/2002 (art- 7 A.E.C. Commercio e art. 7 A.E.C. Industria)

Il “sistema” delle variazioni di cui agli AA.EE.CC.

•  Zona / Clientela

•  Prodotti

•  Provvigioni

A.E.C. Commercio art. 3

variazione percentuale preavviso accettazione

Lieve entità fino 5% nessuno Non richiesta

Media entità Da 5% a 20% 2 mesi / 4 mesi Non richiesta

Sensibile entità Superiore a 20% Pari al recesso non accettazione da formalizzarsi entro 30 giorni

A.E.C. Industria art. 2

variazione percentuale preavviso accettazione

Lieve entità Fino a 5% nessuno Non richiesta Media entità Da 5% a 15% 2 mesi / 4 mesi non accettazione

da formalizzarsi entro 30 giorni

Sensibile entità Superiore a 15% Pari al recesso non accettazione da formalizzarsi entro 30 giorni

Attività complementari e/o accessorie art 5 A.E.C. Commercio - art. 6 A.E.C. Industria

•  Attività di incasso (no insoluti) •  coordinamento di altri agenti

•  assistenza tecnica pre e post vendita •  consegna della merce (tentata vendita)

•  rilevamenti prezzi e/o esposizione prodotti •  Inserimento dati a sistema

Compenso aggiuntivo

Specifico compenso aggiuntivo, in forma non provvigionale

Se non previsto, deve provvedere il Giudice a determinarlo ai sensi dell’art. 1709 c.c. vuoi in

applicazione dell’art. 2225 c.c., vuoi in applicazione analogica dell’art. 2099 c.c.

Criterio: equità del Giudice (art. 63 della c.d. Legge

Biagi)

Revoca dell’incarico accessorio

Il preponente può revocare tale incarico senza essere tenuto al rispetto dei termini di preavviso previsti in materia di agenzia (Cass n. 196798/2005;

Cass. n. 14436/2000).

Con successive pronunce la Suprema Corte ha ritenuto che costituisse giusta causa di recesso la revoca improvvisa dell’incarico accessorio di capoarea, tale da impedire all’agente l’opportunità di continuare il rapporto con la

preponente (Cass, Lav. n. 22295/2008).