Considerazioni e valutazioni per la corretta ... 02_Ancona Def_30.01.2015... · Monitoraggio...
Transcript of Considerazioni e valutazioni per la corretta ... 02_Ancona Def_30.01.2015... · Monitoraggio...
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Considerazioni e valutazioni per la corretta pianificazione e progettazione degli interventi
• Le frane sono fenomeni complessi, molto differenti tra loro che vanno adeguatamente studiati, caso per caso
• La pianificazione e programmazione deve sempre precedere la progettazione di interventi preliminari – definitivi - esecutivi e di somma urgenza •La progettazione di un sistema/intervento non può prescindere da una piena conoscenza dei fenomeni (cinematismo, evoluzione, dinamica, ecc.)
• I recenti sviluppi nel campo dell’elettronica e dell’informatica rendono disponibili strumenti idonei ad ogni esigenza, fino a poter dare risposte anche in tempo reale
• Il monitoraggio ha potenzialità ancora inespresse e poco sfruttate; è auspicabile un maggiore utilizzo di queste tecniche in ambito sia scientifico, tecnico, professionale ed operativo per ottimizzare costi/benefici e la gestione del rischio, nell’emergenza e post-emergenza
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
BeeSens è composto da una nuvola di sensori applicati sulle reti per impatti superiori a 4g
quando eccitati inviano un
segnale ad un nodo centrale comunicando l’entità della
sollecitazione
Sistema BeeSens: sistema di monitoraggio barriere paramassi
sensori
unità di acquisizione
unità di trasmissione
periferiche
www. consulenzaeprogetto.it
BEST PRACTICES – CASI STUDIO
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
I nodi che formano la rete sono alimentati da una batteria a lunga durata ed una antenna di trasmissione
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
L’accesso a internet viene ottenuto tramite la connessione ad un modem UMTS ed un operatore telefonico fisso o mobile.
Il sistema è corredato di semaforo e telecamera per la gestione dell’allerta
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Monitoraggio delle condizioni di
innesco
Giunti in roccia:
• fessurimetri
• estensimetri a filo
Blocchi instabili:
• clinometri
• accelerometri
IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI MONITORAGGIO Frane di crollo e ribaltamento in roccia
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Esempio
Monitoraggio manuale con distometri Monitoraggio strumentale
Monitoraggio opere di
protezione
• celle di carico
• accelerometri
• contaurti
• estensimetri
• sensori a strappo
• ecc.
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Monitoraggio delle condizioni idrauliche
Sotto la falda:
• sensore di pressione in piezometro
• sensore di pressione sepolto
Sopra la falda:
• tensiometri
• sensori di umidità (TDR, sensori di
capacitanza), ecc.
Monitoraggio degli spostamenti
• inclinometri
• deformometri
• estensimetri a filo in foro
• estensimetri a filo in superficie
• GPS
• rilievi topografici, ecc.
Monitoraggio delle strutture
• clinometri
• fessurimetri
• celle di carico, ecc.
Esempio: Frane di scorrimento e colate in terra
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Esempio: versante instabile in coltre sabbiosa
Modello concettuale della zona di innesco Modello idro-geologico del versante
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Stazione di monitoraggio
Piezometro con
sensori di pressione
Versante instabile: condizionamento verticali strumentate su terreni granulari
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Stazione di monitoraggio
Sensori di umidità
Versante instabile: condizionamento verticali strumentate su terreni granulari
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Versante instabile: condizionamento verticali strumentate su terreni granulari
Stazione di monitoraggio
Tensiometri
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Considerazioni e valutazioni per una corretta pianificazione e progettazione anche in emergenza e post emergenza
• Schede dGPS a basso costo
• Accelerometri MEMS
Problematiche
• Un sistema di monitoraggio può essere “costoso”
• I dati sono talora puntuali
• Sono necessari tempi “considerevoli” per avere dati significativi
Sviluppo di ulteriori sistemi in evoluzione molto performanti •LIDAR - SAR interferometry - TLS e TInSAR
• Wireless Sensor Network
• Bisogna passare dal puntuale al generale di un intorno significativo
• Bisogna ottimizzare i costi
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Composto da:
• stazione TLC per il telecomando di impianti dotate dei sensori di:
pioggia, livello, temperatura, conducibilità, solidi sospesi, ecc.
• sonda di qualità acqua con dati integrati nel sistema centrale
• sistema di trasmissione dati via modem cellulare GSM
• Rete informatica (di tipo LAN) dotata di:
- Server funzione Front End dotato di sistema operativo Windows
- postazione locale di lavoro per la gestione del telecontrollo, la visualizzazione dati correnti (su mappa sinottica in GIS, in forma grafica e tabellare), gestione dell’allerta idrologica, gestione e consultazione archivi storici
• Modulo di Allertamento, installato sul Server, attraverso
messaggi di allarme vocali, inviati automaticamente dal centro al
superamento di soglie di allerta predefinite.
SISTEMA DI TELECONTROLLO E GESTIONE ALLERTA IDROLOGICA-IDRAULICA
BEST PRACTICES – CASI STUDIO
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Principali caratteristiche:
• applicativo per sistemi Windows, massima semplicità
• architettura Client-Server con protocollo TCP/IP per funzionamento in rete LAN/WAN
• visualizzazione stazioni e dati della rete di monitoraggio e telecontrollo in tempo reale su mappa sinottica
• gestione in tempo reale allarmi provenienti dal campo, allertamento personale con messaggi visivi e sonori
• gestione completa del telecontrollo organi regolazione (paratoie, valvole, clapet, ecc.), impianti idrovori, sistemi di bonifica, irrigazione, ecc.
• inoltro automatico in tempo reale allarmi a utenti reperibili
• invio misure di stazione tramite messaggio SMS
• visualizzazione dei dati di archivio in forma grafica e tabellare con possibilità di estrazione mirata
• gestione utenti con diversi privilegi/accesso al sistema
• gestione chiamate ad una o più stazioni meteo
• gestione teleconfigurazione stazioni
• controllo evoluzione afflussi/deflussi a scala di sottobacino
• costruzione serie storiche a taratura modelli idrologici-idraulici di previsione delle piene in tempo reale
GESTIONE RETI MONITORAGGIO E TELECONTROLLO A SCALA DI DETTAGLIO
Gestione eventi di piena – Gestione emergenza e post-emergenza
DAL GENERALE AL PUNTUALE
DAL PUNTUALE AL GENERALE
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
scenari di rischio idraulico analisi mitigazione e gestione del rischio
BEST PRACTICES – CASI STUDIO
DAL GENERALE AL PUNTUALE
DAL PUNTUALE AL GENERALE
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
17
Capo III: Mappe del rischio di alluvione
Art. 6 Le autorità di bacino predispongono, a livello di distretto idrografico, mappe di pericolosità da alluvione e mappe del rischio di alluvioni, entro il 22 giugno 2013
Le mappe - dovrebbero contenere - la perimetrazione delle aree che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo i seguenti scenari: :
a) alluvioni frequenti: tempo di ritorno tra 20 e
50 anni (elevata probabilità)
b) alluvioni poco frequenti: tempo di ritorno tra 100 e 200 anni (media probabilità)
c) alluvioni rare di estrema intensità: tempo di ritorno fino a 500 anni (bassa probabilità)
DLGS N.49 del 23 febbraio 2010
(recepimento Direttiva 2007/60/CE)
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
18
DLGS N.49 del 23 febbraio 2010
(recepimento Direttiva 2007/60/CE)
Per ogni scenario di rischio andrebbero indicati almeno i seguenti elementi:
•Area inondazione
•Altezza idrica o livello
•Caratteristiche del deflusso: velocità, direzione, portata, densità/viscosità del mezzo (liquido/viscoso - acqua/fango).
*Ciò implica la necessità di effettuare studi analitici e modellazioni
Le mappe del rischio di alluvioni - dovrebbero indicare - le potenziali conseguenze negative, esprimendo:
Numero indicativo degli abitanti potenzialmente interessati;
Infrastrutture e strutture strategiche
Beni ambientali, storici culturali
Distribuzione e tipologia attività economiche insistenti sull’area
potenzialmente interessata
Impianti che potrebbero provocare inquinamento accidentale e aree
protette potenzialmente interessate
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
19
Capo IV: Piani di gestione del rischio di alluvione Art.7 • I piani di gestione, predisposti sulla base delle mappe di cui all’art. 6, riguardano tutti gli
aspetti della gestione del rischio alluvioni, in particolare la prevenzione, la protezione e la
preparazione, comprese le previsioni di alluvione e il sistema di allertamento nazionale.
• Nei piani di gestione sono definiti gli obiettivi della gestione del rischio alluvioni,
evidenziando in particolare la riduzione delle potenziali conseguenze negative per la salute
umana, il territorio, etc.
• I piani di gestione dovrebbero tenere conto:
– Portata piene e estensione inondazione
– Vie di deflusso acque e zone di espansione naturale delle piene
– Gestione del suolo e delle acque
– Pianificazione e previsioni sviluppo del territorio
– Uso del territorio
– Conservazione natura
– Costi e benefici
– Condizioni morfologiche e meteomarine alla foce
DLGS N.49 del 23 febbraio 2010
(recepimento Direttiva 2007/60/CE)
I piani di gestione dovrebbero essere ultimati e pubblicati entro il 22/06/15
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
“scenari di rischio idraulico analisi mitigazione e gestione del rischio
in Comune di Pesaro”
BEST PRACTICES – CASI STUDIO
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
IDENTIFICAZIONE DELLE PLANIMETRIE DI ALLAGAMENTO E DEI CANALI DI ESONDAZIONE
RICOSTRUZIONE DELLE CONDIZIONI DI CRITICITA’ IDRAULICA E DEFINIZIONE DEL LIVELLO DI RISCHIO
IDENTIFICAZIONE DEI POSSIBILI INTERVENTI DI PROGETTO DA ADOTTARE E VERIFICA DELLE CONDIZIONI
DI COMPATIBILITA’
DEFINIZIONE DELLA CASISTICA DEGLI SCENARI DI RISCHIO POSSIBILI SULL’AREA DI STUDIO ED IDENTIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE PRESCRITTI E CONSIGLIABILI
ELABORAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Caratteristiche geomorfologiche
idrologiche ed idrauliche
Aspetti storici e programmatici
Ambiente fisico ed altimetria
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Lo scenario di rischio previsto dalla normativa regionale, pur prevedendo 4 aree a rischio di esondazione (R1-R2-R3-R4) non discrimina fasce a diversa pericolosità, facendo riferimento unicamente al limite massimo raggiunto dalle acque di esondazione associate ad un evento di piena con Tr=200 anni, e definendolo come ambito territoriale di riferimento per il deflusso idrico.
Rischio basso
R1
18%
Rischio moderato
R2
12%
Rischio elevato
R3
54%
Rischio molto
elevato
R4
16%
R1 Rischio basso R2 Rischio moderato R3 Rischio elevato R4 Rischio molto elevato
MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO A PESARO
Rischio basso
R1
0%
Rischio elevato
R3
44%
Rischio molto
elevato
R4
47%
Rischio moderato
R2
9%
R1 Rischio basso R2 Rischio moderato R3 Rischio elevato R4 Rischio molto elevato
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO A PESARO
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
1955
1996
ANALISI DIACRONICA
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Per poter riconoscere e perimetrare le aree territoriali omogenee all’interno delle zone a rischio rispetto alla morfologia del terreno ed alle dinamiche di esondazione che vi si sviluppano è indispensabile avere a disposizione un modello digitale del terreno (DTM) il più possibile accurato.
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Il modello idraulico (HEC-RAS) utilizzato nella definizione dei fenomeni di esondazione del F. Foglia per portate associate ad un tempo di ritorno
duecentennale, utilizzata la geometria risultante da uno rilievo topografico strumentale delle aree golenali e delle arginature;
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
In sintesi si assume che i punti critici precedentemente descritti riversino, al passaggio del colmo di piena di tr = 200 nelle rispettive zone omogenee in diretta connessione, i valori di portata seguenti:
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
AREE OMOGENEE DEL TORRENTE GENICA
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Punti critici sullo scenario associato al Tr= 200 anni
Insufficienza dei ponti di via Boiardo e via Boccaccio Esondazione in sinistra idrografica
prima del quartiere La Celletta
Allagamento delle aree con sormonto della livelletta di via Fratti
Deflusso sui quartieri Muraglia e Loreto
Entrata in crisi del Ponte della Ferrovia ed esondazione in dx e sx
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
Gli scenari ricostruiti sono stati elaborati a scala di zona omogenea, in funzione di una portata esondata stimata a fini pianificatori
non possono essere utilizzati a scala del singolo intervento edilizio, con il semplice ingrandimento dell’elaborato, fotografia - aggiornamento
precauzioni
Sono utili come partenza per scendere al dettaglio del singolo intervento edilizio: approfondimenti nella progettazione esecutiva
opportunità
Le sofisticate informazioni e conoscenze dei fenomeni, sono uno straordinari punto di partenza per la gestione dell’emergenza e post emergenza ai sensi del Dlgs 49/2010 (direttiva alluvioni)
potenzialità inespresse
Enrico Gennari
ANCONA 30.01.2015 - VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
QUINDI
Il territorio prima lo si abita e poi lo si pensa,
o prima lo si pensa e poi lo si abita?
Si chiedeva Martin Heidegger
A voi la risposta!
Verso una gestione “innovativa” del Territorio nella Regione Marche
Il contributo delle buone pratiche agroforestali e geologico-ambientali al governo del territorio ed alla prevenzione del dissesto idrogeologico
"CONFERENZA SEMINARIO FORMATIVO“
Venerdì 30 Gennaio 2015, ore 09:00
UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Aula Magna - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Via Brecce Bianche 10, Monte Dago - ANCONA
Enrico Gennari Docente di Progettazione Geologico Ambientale Università di Urbino [email protected] www.consulenzaeprogetto.it [email protected]
GRAZIE PER L’ATTENZIONE