PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ · ü Funzione strumentale intercultura ü Funzione...

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ i.c. Trescore Balneario giugno 2015 deliberato dal Collegio Docenti il 24 giugno 2015 con delibera n ________ indice - PREMESSA - IL CONTESTO - LA NOSTRA IDEA DI INCLUSIVITÀ - METODOLOGIA E SCELTE DIDATTICHE - LE RISORSE UMANE - PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ - OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO - LE BUONE PRASSI INCLUSIVE NEL NOSTRO IC

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PIANOANNUALEPERL’INCLUSIVITA’

i.c.TrescoreBalneariogiugno2015

deliberatodalCollegioDocentiil24giugno2015

condeliberan________

indice

- PREMESSA

- ILCONTESTO

- LANOSTRAIDEADIINCLUSIVITÀ

- METODOLOGIAESCELTEDIDATTICHE

- LERISORSEUMANE

- PUNTIDIFORZAEDICRITICITÀ

- OBIETTIVIDI INCREMENTODELL’INCLUSIVITÀPROPOSTIPER IL

PROSSIMOANNO

- LEBUONEPRASSIINCLUSIVENELNOSTROIC

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PREMESSAIriferimentinormativiperlastesuradelPianoAnnualeperl’Inclusivitàdell’ICdiTrescoresono:

- laNotaMinisterialeprot.1551del27giugno2013cheha fornito indicazioniper la redazionedelPAI,

- laNotaMinisterialeprot.6945dell’11giugno2013- la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la C.M. n.8 del 2013 prot.561 “Strumenti di

interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusionescolastica”.Indicazionioperative.

PeriltramitedellaNotasiriferisconolecaratteristichesalientidelPAI,cheleistituzioniscolastiche,comeaffermatonellaC.M.n.8 sono tenutea redigereal terminediogni anno scolastico, esattamenteentro ilmesedigiugno:

• evidenziareilprocessodiinclusivitàconcretamenteagito;• relazionaresullostatodell’arteinmeritoagliinterventiinclusiviattivatioinitinere• presentare una proiezione di miglioramento che esso intende realizzare attraverso tutte le

specificherisorsechepossiede.Come sottolineato nella Nota, si è voluto evitare un procedimento di “mera compilazione delle attivitàinclusive” e non redigere “un documento che sia ad alto contenuto burocratico e privo di interessiqualificati”.IlPAIèprimadituttoundocumentocheinformasuiprocessidiapprendimentoindividualizzatiepersonalizzati,sullemetodologieestrategieadottateagaranziadelsuccessoformativo.

IlPAI inoltreè,perdefinizione,undocumentoin itinerechenonpuòesseredefinitounvoltapertutte: laNotadiceche“essoèprimadi tuttounatto internodella scuolaautonoma, finalizzatoall’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita epartecipazione”. Rimane chiaro, come suggerisce la Nota 1551 “che il PAI non sostituisce le richieste diorganicodi sostegnodelle scuole, chedovrannoavvenire secondo lemodalitàdefinitedaciascunAmbitoTerritoriale”; tale assuntoè contrastante conquantoaffermatonellaC.M.n.8del 2013, in essa infatti silegge che“il Piano saràquindidiscussoedeliberato inCollegiodeiDocenti e inviatoai competentiUfficidegli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioniterritoriali comepropostadi assegnazionedelle risorsedi competenza, considerandoanchegli Accordi diProgramma invigoreoaltre specifiche intesesull'integrazionescolasticasottoscrittecongliEnti Locali.Aseguitodiciò,gliUfficiScolasticiregionaliassegnanoallesingolescuoleglobalmentelerisorsedisostegnosecondoquantostabilitodall’art19comma11dellaLeggen.111/2011”.Unasimileprecisazioneavvienealla distanza di oltre tre mesi dalla suddetta Circolare, chiarendo così che il PAI non è uno strumentopropedeutico alla determinazione degli organici di sostegno delle scuolema che invero potrebbe ancheapparirecomeuncontrolloindirettodelleeffettivenecessitàemergentidallascuola.

IlPAInonvainterpretatocomeunpianoformativoperglialunniconbisognieducativispeciali,macomeuno“strumentodiprogettazione”dell’offertaformativadellescuoleinsenso“inclusivo”.Èlosfondoedilfondamentosulqualesviluppareunadidatticaattentaaibisognidiciascunonelrealizzaregliobiettivicomuni.LaredazionedelPainondevefornirel’occasionepercategorizzarelepersone,maperindividuarelesituazioniproblematichee lestrategieperfarvi fronte,qualificandolemodalitàdi insegnamento. IlPaiservequindiamigliorare il gradodi inclusivitànellanostra scuolaattraverso il coinvolgimentodi tuttigliattori in una progettazione seria e collaborativa.” Il PAI stabilisce protocolli, struttura dei documenti diaccompagnamentoesPEI;PDP…attivitàesupporti.ilPAIèdaconsiderarsiessenzialmenteunostrumentoperlaprogettazionedell’offertaformativainchiaveinclusiva; pertanto esso svolge una funzione fondamentale per tutte le componenti della comunitàscolasticaefungedaattodiindirizzoperl’insiemedellepoliticheedelleazioniintrapresedallascuola

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Con la presente nota si ritieneopportuno ribadire - come chiarito nel corsodella Conferenzadi Serviziotenutasi aMontecatini dal 7 al 9 giugno scorsi - che scopo del Piano annuale per l’Inclusività (P.A.I.) èfornireunelementodiriflessionenellapredisposizionedelPOF,dicui ilP.A.I.èparte integrante. IlP.A.I.,infatti,nonva intesocomeunulterioreadempimentoburocratico,bensìcomeunostrumentochepossacontribuireadaccrescerelaconsapevolezzadell’interacomunitàeducantesullacentralitàelatrasversalitàdeiprocessiinclusiviinrelazioneallaqualitàdei“risultati”educativi,percreareuncontestoeducantedoverealizzareconcretamente la scuola“per tuttieper ciascuno”.Essoèprimadi tuttounatto internodellascuola autonoma, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione, da sviluppare in un processoresponsabileeattivodicrescitaepartecipazione.

In questa ottica di sviluppo e monitoraggio delle capacità inclusive della scuola – nel rispetto delleprerogativedell’autonomiascolastica- ilP.A.I.nonvadunqueinterpretatocomeun“pianoformativoperglialunniconbisognieducativispeciali”,adintegrazionedelP.O.F.(inquestocasopiùchediun“pianoperl’inclusione”si tratterebbediun“pianopergli inclusi”). IlP.A.I.nonèquindiun“documento”perchihabisognieducativispeciali,maèlostrumentoperunaprogettazionedellapropriaoffertaformativainsensoinclusivo,èlosfondoedilfondamentosulqualesviluppareunadidatticaattentaaibisognidiciascunonelrealizzare gli obiettivi comuni, le linee guida per un concreto impegno programmatico per l’inclusione,basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, daperseguirenelsensodellatrasversalitàdelleprassidiinclusionenegliambitidell’insegnamentocurricolare,dellagestionedelleclassi,dell’organizzazionedei tempiedegli spazi scolastici,delle relazioni tradocenti,alunniefamiglie.

Tali complessiedelicatipassaggi–proprioaffinché l’elaborazionedelP.A.I.nonsi risolva inunprocessocompilativo,dinaturameramenteburocraticaanzichépedagogica–richiedonounpercorsopartecipatoecondiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante, facilitando processi di riflessione eapprofondimento,dandomodoetempoperapprofondire i temidelledidattiche inclusive,dellagestionedella classe, dei percorsi individualizzati, nella prospettiva di un miglioramento della qualitàdell’integrazione scolastica, il cuimodello– è bene ricordarlo – è assunto a punto di riferimento per lepoliticheinclusiveinEuropaenonsolo.Intalsensooccorrerà-siaalivellodiAmministrazionecentralecheperiferica–proseguirenelpercorsodiaccompagnamentogiàavviato,tesoapromuoverespecificheazionidi formazione, informazioneesupportoperaiutare le istituzioniscolasticheacimentarsi inquestanuovasfida, valorizzando le esperienze delle scuole che già adesso hanno saputo organizzarsi rispettando lescadenze indicate nella CM8/13, affinché il P.A.I. possa entrare, inmodo regolare, convinto ed efficacenellaprassiorganizzativadellenostrescuolecomestrumentoperpromuoverelaverainclusione.

ILCONTESTO

L’IstitutoComprensivodi Trescore riunisce6plessi che insistono suquattro comunidellaValCavallinaecherispecchianolediversitàdeiterritori;oltreadunbacinod’utenzaampioilnostroICcomprendescuoleconvocazionidifferenti:laScuolapotenziata,lascuoladell’infanzia,lescuoleelementarielescuolemedie;rientra anche all’interno di un contesto multiculturale caratterizzato da una grande disomogeneità inquanto le etnie rappresentate dalle famiglie degli alunni sono di provenienze diverse: in particolaremaghrebina ed Indiano pakistana, oltre che Est Europa, ed Africa centrale; gli alunni stranieri presentinell’IstitutoComprensivosonoil27%mentreinomadisonocircail3%(30alunniintotale).

Inuncontestocosìdifferenziato,trainostrialunni,nonmancanoleeccellenzeche,negliultimianni,sonorappresentateinnumerosempremaggioredaglistessialunnistranieri.

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LANOSTRAIDEADIINCUSIVITA’

La legislazione relativa a quanti oggi vengono chiamati BES ha origine a partire dalla chiusura dellescuole speciali e delle classi differenziali nella primametà degli anni settanta: ha portato alle innovativenorme che riguardano il concetto di “inclusività” (si riconosce che ciascuno di noi è portatore dicaratteristiche specifiche (non esiste più l’ottica di norma) come superamento di quello di ”integrazione”(secondo il quale un soggetto viene integrato in un sistema di riferimento presunto “normale”): nellacomplessitàdelleclassinellenostrescuole,ognialunnopresentaunarichiestadispecialeattenzione.

A partire dalla metà degli anni Novanta si cominciò a dire che il termine “integrazione scolastica“ricordavatroppoquellodell’integrazionedisistema,cheavevacertamenteunvalorenegativo,svuotandotale termine della valenza positiva che aveva avuto ai suoi esordi negli anni Settanta ed anzi facendogliassumere un significato riduttivo, di perdita di autenticità e di libertà. Sotto l’influsso della letteraturasociale e culturale di origine anglosassone, più recentemente si è venuto affermando il termine“inclusione”,checomportaunallargamentosemanticochecomprendealmenoduepiani.Ilprimoèinternoalla scuola. Questa diventa inclusiva quando sa accogliere tutte le diversità e riformulare al tal fine leproprie scelteorganizzative,progettuali,metodologichedidattichee logistiche. Il secondopiano riguardaciò cheèesternoalla scuolae richiedecollaborazioniealleanze tra scuola, famiglia, servizi, istituzionidivariotipoeassociazionismo,inunafittaretedisolidarietàgarantitadapolitichestrutturateedanormativecoerenti. La norma evidenzia alcune motivazioni che possono portare a difficoltà nel processo diapprendimento: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivispecifici,difficoltàderivantidallanonconoscenzadellaculturaedellalinguaitalianaperchéappartenentiaculture diverse. L’area dello svantaggio scolastico viene indicata comearea dei Bisogni Educativi Speciali(BES).Vi sonocompresetrecategorie:quelladelladisabilità;quelladeidisturbievolutivi specificiequelladello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Così intesa, l’inclusione diventa un paradigmapedagogico, secondo il quale l’accoglienza non è condizionata dalla disponibilità della “maggioranza” aintegrareuna“minoranza”,mascaturiscedalriconoscimentodelcomunedirittoalladiversità,unadiversitàchenon si identifica solamentecon ladisabilità,macomprende lamolteplicitàdelle situazionipersonali,cosìcheèl’eterogeneitàadivenirenormalità.

L’inclusività, quindi, si configura non come un aiuto per scalare la normalità, ma una condizioneconnaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione deve intervenire sul contesto nonmeno che sulsoggetto.

LA SCUOLA CHE INCLUDE LA SCUOLA CHE INTEGRA

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IstitutoComprensivodiTrescoreBalneario

PianoAnnualeperl’Inclusionea.s.2015/2016-dettaglio

ParteI–analisideipuntidiforzaedicriticitàA-RilevazionedeiBESpresenti: n°

1. disabilitàcertificate(Legge104/92art.3,commi1e3) 57Ø minorativista 1Ø minoratiudito 1Ø Psicofisici 55

2. disturbievolutivispecifici 55Ø DSA 39Ø ADHD/DOP 4Ø Borderlinecognitivo 4Ø Altro 8

3. svantaggio(indicareildisagioprevalente) 60Ø Socio-economico 0Ø Linguistico-culturale 20Ø Disagiocomportamentale/relazionale 10Ø Altro(Itineranti) 30

Totali 172%supopolazionescolastica 11,5%

N°PEIredattidaiGLHO 0N°diPDPredattidaiConsiglidiclasseinpresenzadicertificazionesanitaria 47N°diPDPredattidaiConsiglidiclasseinassenzadicertificazionesanitaria 49B-Risorseprofessionalispecifiche Prevalentementeutilizzatein… Sì/No

Insegnantidisostegno Attivitàindividualizzateedipiccologruppo SI Attivitàlaboratorialiintegrate(classiaperte,laboratoriprotetti,ecc.)

NO

AEC Attivitàindividualizzateedipiccologruppo SI Attivitàlaboratorialiintegrate(classiaperte,laboratoriprotetti,ecc.)

NO

Assistentiallacomunicazione Attivitàindividualizzateedipiccologruppo SI Attivitàlaboratorialiintegrate(classiaperte,laboratoriprotetti,ecc.)

NO

Funzionistrumentali/coordinamento

ü Funzionestrumentaleinterculturaü Funzionestrumentalemultimedialitàü Funzionestrumentalesostegno

infanzia/primariaü Funzionestrumentalesecondariaü Funzionestrumentalecontinuità-

orientamento

SI

ReferentidiIstituto(disabilità,DSA,BES)

ü Referentesostegnoscuolasecondariaü ReferenteDSA/BES

SI

Psicopedagogistieaffiniesterni/interni

Psicopedagogisteinterned’istituto SI

Docentitutor/mentor NOAltro: NO

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Altro: NOC-Coinvolgimentodocenticurricolari

Attraverso… Sì/No

Coordinatoridiclasseesimili PartecipazioneaGLI NO Rapporticonfamiglie SI Tutoraggioalunni SI Progettididattico-educativiaprevalente

tematicainclusivae/operl'inclusioneSI*

Altro:Progettoaccoglienzad'Istituto SIDocenticonspecificaformazione PartecipazioneaGLI SI Rapporticonfamiglie SI Tutoraggioalunni SI Progettididattico-educativiaprevalente

tematicainclusivaSI*

Altro: Altridocenti PartecipazioneaGLI NO Rapporticonfamiglie SI Tutoraggioalunni SI Progettididattico-educativiaprevalente

tematicainclusivae/operl'inclusioneSI*

Altro: NO

D. CoinvolgimentopersonaleATA

Assistenzaalunnidisabili SIProgettidiinclusione/laboratoriintegrati NOAltro:

E. Coinvolgimentofamiglie

Informazione/formazionesugenitorialitàepsicopedagogiadell’etàevolutiva NO

Coinvolgimentoinprogettidiinclusione NOCoinvolgimentoinattivitàdipromozionedellacomunitàeducante SI

Altro:

F. Rapporticonservizisociosanitariterritorialieistituzionideputateallasicurezza.RapporticonCTS/CTI

Accordidiprogramma/protocollidiintesaformalizzatisulladisabilità SI

Accordidiprogramma/protocollidiintesaformalizzatisudisagioesimili SI

Procedurecondivisediinterventosulladisabilità SIProcedurecondivisediinterventosudisagioesimili SI

Progettiterritorialiintegrati SIProgettiintegratialivellodisingolascuola SIRapporticonCTS/CTI SIAltro: NO

G. Rapporticonprivatosocialeevolontariato

Progettiterritorialiintegrati SIProgettiintegratialivellodisingolascuola SIProgettialivellodiretidiscuole NO

H. Formazionedocenti

Strategieemetodologieeducativo-didattiche/gestionedellaclasse SI

Didatticaspecialeeprogettieducativo-didatticiaprevalentetematicainclusiva SI

Didatticainterculturale/italianoL2 SIPsicologiaepsicopatologiadell’etàevolutiva NO

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(compresiDSA,ADHD,ecc.)Progettidiformazionesuspecifichedisabilità(autismo,ADHD,Dis.Intellettive,sensoriali…) SI

Altro: Sintesideipuntidiforzaedicriticitàrilevati*: 0 1 2 3 4Aspettiorganizzativiegestionalicoinvoltinelcambiamentoinclusivo x

Possibilitàdistrutturarepercorsispecificidiformazioneeaggiornamentodegliinsegnanti ×

Adozionedistrategiedivalutazionecoerenticonprassiinclusive; × Organizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’internodellascuola ×

Organizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’esternodellascuola,inrapportoaidiversiserviziesistenti; x

Ruolodellefamiglieedellacomunitàneldaresupportoenelparteciparealledecisionicheriguardanol’organizzazionedelleattivitàeducative;

x

Sviluppodiuncurricoloattentoallediversitàeallapromozionedipercorsiformativiinclusivi; x

Valorizzazionedellerisorseesistenti × Acquisizioneedistribuzionedirisorseaggiuntiveutilizzabiliperlarealizzazionedeiprogettidiinclusione ×

Attenzionededicataallefasiditransizionechescandisconol’ingressonelsistemascolastico,lacontinuitàtraidiversiordinidiscuolaeilsuccessivoinserimentolavorativo.

x

Altro: Altro: *=0:perniente1:poco2:abbastanza3:molto4moltissimoAdattatodagliindicatoriUNESCOperlavalutazionedelgradodiinclusivitàdeisistemiscolastici

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ParteII–Obiettividiincrementodell’inclusivitàpropostiperilprossimoannoAspettiorganizzativiegestionalicoinvoltinelcambiamentoinclusivo (chi facosa, livellidiresponsabilitànellepratichediintervento,ecc.)

IlGruppodilavoroperl’inclusivitàsvolgelefunzionirelative:

- Propostaassegnazionemonte-orediinsegnantedisostegnoperilGLHO;- all’elaborazionedelPianoAnnualeperl’Inclusività;- allarilevazione,monitoraggioevalutazionedell’inclusivitàdellescuoledell’IstitutoComprensivo.

L’insegnante/i Funzione Strumentale sostegno alla persona e la Commissione sostegno alla persona sioccupadella:

- rilevazionedeiBESpresentinell’IstitutoComprensivo;- formazioneattraversoprocessidiricerca-azione;- formulazione progetti per la continuità fra scuola dell’infanzia e scuola primaria/scuola primaria e

scuolasecondariadi1°grado/scuolasecondariadi1°gradoeorientamento:- elaborazioneprogettispecificiperisoggettidisabili,inrelazioneallediversetipologie,promozionediattivitàdiinclusionechecoinvolgonotuttiglialunni.

GLHO-supervisionedi7PEIsucasimoltospecifici

L’insegnante referenteDSA coordina e realizza la rilevazioneprecocedelle difficoltà di apprendimentoerispondeasegnalazionidicasidapartedeidocentie/ogenitori;predisponematerialedidatticoedistudioin relazione a screening per l’individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento, strumenticompensativi, piani educativi didattici personalizzati; realizza azioni di supporto a casi e situazioni didifficoltà e supporta le docenti nella lettura orientativa in chiave didattica delle diagnosi. Fornisceconsulenza inmeritoalladidatticaerelativistrumenti insupportoalle famiglie (es.per icompitiacasa).Attiva azioni a sostegno della realizzazione di strategie, strumenti per un efficace metodo di studio(forniscestruemntieconsigliadocenti,genitoriealunni)

Gli insegnanti, la Funzione strumentale all’intercultura e la Commissione allestiscono materiali perl’accoglienzadeibambiniedei lorogenitori,favorendounserenoinserimentonellecomunitàscolastiche;organizzanoinoltreincontriconlefamiglieperlaconoscenzaelacondivisionedeidiversielementiculturali.Supportanolamessainpraticadellebuoneprassiperl’accoglienzael’inserimentodialunninonitalofonicontenuti nel POF: le famiglie che si rivolgono alla segreteria devono poter trovare un ambienteaccogliente, contare sull’aiuto di personale competente e di una modulistica adeguata plurilingue.Richiedono la presenza del mediatore culturale nei momenti istituzionali dell’istituto: assemblee perl’iscrizione,consegnaschede,presentazionedelPOF,colloquiindividuali.Attivanocorsidialfabetizzazione.

Coordinanolaproduzionediposterplurilinguedastampareaffiggereediffonderenellevariesedidell’I.C;suggeriscono attività per valorizzare le lingue presenti nell’I.C. curano e aggiornano la bibliografia e lasitografiaragionatasulsitoistituzionaledell’I.C.perapprofondiretematicheinterculturali,ItalianocomeLSoL2eproporredicorsidiformazione

Lafunzione

Tuttiidocentioperanonellesingoleclassiperattuarepercorsi/progettidiinclusivitàinlineaconilpresentePianoAnnuale,monitorandoneirisultati.

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Gli Assistenti alla comunicazione ed all’autonomia intervengono in presenza di alunni conminorazionifisiche, sensoriali o tali chene riducanoo impediscano l'autonomia e la comunicazione, operandoper lapromozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nell’area dell’autonomia personale,dell’autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e dellerelazionisociali.IlPersonaleAta:icollaboratoriscolasticisvolgonocompitidivigilanzanell’ambientescolasticoeduranteleattivitàdidattichechesisvolgonoall’internoeall’esternoallascuolaincollaborazioneconidocenti.Gliassistentiamministrativiseguonoconmodalitàaccoglientil’utenzaconparticolaribisogniinclusivi(stranieriemodulisticabilingue…)Possibilitàdistrutturarepercorsispecificidiformazioneeaggiornamentodegliinsegnanti

• Favorirel’autoformazioneattraversositografieebibliografieragionate(Disabilità,DSA,Intercultura,Inclusione,ValutazioneBes)

• Sostenereazionidiformazionesull’italianocomeL2• Favorirepercorsi formativi sull’autismo e ilvaloredelladisabilitàgraverivoltiaidocentidiclasse

(qualedidatticaperleisolediautonomia• Implementare azioni formative e di ricerca azione sulla stesura del Pei e delle relazioni in chiave

inclusiva• Qualedidatticaoperativainterminidiinclusività• Utilizzareleopportunitàformativeoffertedalterritorio(es.ilCentroZelinda)• Ruolodell’equipepsicopedagogicad’istitutonelcrearesituazionidiformazioneericercaazionesl

campo(onthejob)• Lasezionepotenziataeladisabilitàgravecomerisorsaperl’inclusione

Adozionedistrategiedivalutazionecoerenticonprassiinclusive

• Realizzazione di un protocollo di valutazione attento alle diversità e all’ottica inclusiva (sarànominatounappositogruppodilavoro);

Organizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’internodellascuola- Orariofunzionaleall’apprendimentoedalleesigenzedeibambini;

- Spazistrutturatiperattivitàlaboratorialieapiccoligruppi;

- Gestione della compresenza con l’insegnante di sostegno e l’assistente alle autonomie per larealizzazionediattivitàapiccologruppoeaclassiaperte;

- InterventoesupportodapartedelpersonaleATAconincarichispecifici.

- Istituzionedell’equipepsicopedagogicad’Istitutocomedaprogettoinallegato,parteintegrantedelPAI

- FormazionepersonaleCollaboratoriScolasticisulladisabilità

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Organizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’esternodellascuola, inrapportoaidiversiserviziesistenti- InterventidapartedeglioperatoridelServiziodell’U.O.N.P.I.A.diTrescoreBalneario.

- InterventidapartedeiServiziSocioassistenzialidelCentroZelinda

- Istituzionedell’equipepsicopedagogicad’Istitutoe l’attivazionediuna retemultidisciplinare comedaprogettoinallegato,parteintegrantedelPAI

Ruolodelle famiglieedella comunitàneldare supportoenelparteciparealledecisioni che riguardanol’organizzazionedelleattivitàeducative- Incontriperiodicicongliinsegnanti;

- Partecipazioneallastesuradeipianieducativipersonalizzatieindividualizzati;

- Costruzionedipercorsieducativicondivisiepattiformativi;

- Adesioneaiprotocollid’accoglienzaperibambininonitalofonieperibambiniBES;

- Partecipazioneaprogettiscolastici.

SviluppodiuncurricoloattentoallediversitàeallapromozionedipercorsiformativiinclusiviPromozione di attività finalizzate alla definizione di buone pratiche inclusive da inserire nel curricoloannuale delle classi; costruzione nella primaria del curricolo di lingua inglese per sperimentare prassiinclusive.

ValorizzazionedellerisorseesistentiL’Istitutopuòfareaffidamentoa:

- DirigenteScolastico-vicarioecollaboratoridelDs.

- Docenti funzionestrumentaleperBES,per iDSA,per l’ interculturalità,multimedialità,continuità;psicopedagogiste.

- Commissionidilavoro.

- GLI.

- PersonaleDocenteeATA.

- Attenzionededicataallefasidiaccoglienzaedipassaggiotraidiversiordinidiscuola.

- Implementazionedellenuovetecnologie.

AcquisizioneedistribuzionedirisorseaggiuntiveutilizzabiliperlarealizzazionedeiprogettidiinclusionePresenzadidocentiche,perareetematiche,valutanolapossibilitàperl’istitutodipartecipareaeventualibandie/oprogettiesterni.

Attenzionededicataallefasiditransizionechescandisconol’ingressonelsistemascolastico,lacontinuitàtraidiversiordinidiscuolaeilsuccessivoinserimentolavorativo.Realizzazione del protocollo di accoglienza alunni con disabilità; protocollo continuità e passaggioinformazioni.ApprovatodalGruppodiLavoroperl’Inclusioneindata_22giugno2015________DeliberatodalCollegiodeiDocentiindata___24giugno2015______

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Allegati:

1. Protocolloaccoglienzadialunnicondisabilità

2. Serviziodipsicologiascolasticaepsicopedagogia-equipepsicopedagogica

3. Protocolloaccoglienzaalunnimigranti

4. Protocollomonitoraggio-screeningabilitàdiletto-scrittura,calcoloenumero

ALLEGATOALPAI-PIANOANNUALEPERL’INCLUSIVITÀ

ALLEGATON.1

PROTOCOLLODIACCOGLIENZAALUNNICONDISABILITÀ

“...Tudiventiresponsabilepersemprediquellochehai“costruito”.Tuseiresponsabiledellatuarosa..."

(cit.da“IlPiccoloPrincipe”)Accoglieresignificafareilmodochetuttiglialunnisianoparteintegrantedelcontestoscolastico.

Ilseguenteprotocollodiaccoglienzanascedall’esigenzadiaveredellebuoneprassicondivisecheguidinol’azioneeducativasoprattuttoneipassaggideivariordinidiscuola.

FASI TEMPI PROCEDURE/ATTIVITA’ OPERATORICOINVOLTIIscrizioni Entro i termini

stabilitiLa famiglia procede con l’iscrizioneonline dell’alunno/a nei terministabiliti e consegna la certificazionemedica attestante la disabilità agliuffici di segreteria (VERBALE DICOLLEGIO E DIAGNOSIFUNZIONALE/RELAZIONECLINICA).

Famigliaepersonaledisegreteria

Pre-accoglienza eacquisizionedelleinformazioni.

Febbraio-giugno Lascuolaorganizza:• Un colloquio tra la famiglia e la

Dirigente scolastica e/o laFunzione Strumentale SostegnoallaPersona.

• Incontriconglioperatoriecongliinsegnanti della scuola diprovenienza al fine di acquisireinformazionisull’alunno.

• Un progetto di accoglienza oprogetto ponte in previsionedell’inserimento dell’alunno nellascuola.

• Una serie di attività di continuitàper tutti gli alunni in ingresso

-Famiglia-Funzionestrumentale-DirigenteScolastica-Docentidellascuoladiprovenienzaediaccoglienza-Alunno/a-OperatoriNPIe/opsicopedagogista

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(visitaai locali scolasticieattivitàconcordate fra i due ordini discuola).

Formazionedelleclassi

settembre • Presentazione del caso a tutti gliinsegnantidelteam.

• Ipotesiformazioneclassi.

-DirigenteScolastico-Insegnantiinteressate-FunzioneStrumentale-Psicopedagogistad’istituto

Accoglienza Settembre, primoperiodo diaccoglienza

• Predisposizione dell’ambiente eattuazione del progetto diaccoglienza per tutti gli alunni inentrata.

• Osservazione e conoscenzadell’alunnoedellaclasse.

• Attività di sensibilizzazione sullaclasse di accoglienza dell’alunnocertificato.

- Docenticurricolariedisostegno

- Assistentieducatori- Genitori- Operatorisocio-

sanitari- Psicopedagogista

d’istituto

Analisi dellasituazioneindividualeper stesuradel P.D.F. eP.E.I.

Settembre-Novembre

• Conoscenza e osservazionedell’alunno.

• Colloqui informativi con lafamiglia

• Colloqui informativi con glioperatorisocio-sanitari.

• Stesura e condivisione degli assidelP.D.F.

• Progettazione, stesura econdivisione del Piano EducativoIndividualizzato.

- Docenticurricolariedisostegno

- Assistentieducatori- Genitori- Operatorisocio-

sanitari

Incontri conoperatorisocio-sanitari

Nell’arcodell’annoscolastico

• Siprevedonoalmenodueincontri(dacalendarizzare):

-inizioannoscolastico-fineannoscolastico

- Docenticurricolariedisostegno

- Assistentieducatori- Genitori- Operatorisocio-

sanitariIncontriconlafamiglia

Nell’arcodell’annoscolastico

• Gli incontri con la famiglia sonostabilitinelcalendarioconsegnatodalla scuola. Gli operatori dellascuolasonocomunquedisponibiliadincontrareigenitoriqualoraseneravvisilanecessità.

- Docenticurricolariedisostegno

- Assistentieducatori- Genitori

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ALLEGATON.2ALPIANOANNUALEDELL’INCLUSIVITÀ

ISTITUTOCOMPRENSIVODITRESCOREBALNEARIO

SERVIZIODIPSICOLOGIASCOLASTICAPSICOPEDAGOGIA

EQUIPEPSICOPEDAGOGICAA.S.2015/2016

PREMESSA

Il Progetto di Consulenza Psicopedagogica di Psicologia Scolastica, caratterizza l’Istituto Comprensivo diTrescoreBalnearioapartiredall’a.s.2000/01.Costituisceelementodiinnovazioneedeccellenzaehaprevistoildistaccodall’insegnamentodidocentiinpossesso di specifica formazione così come citato dall’art. 14, comma 6, legge 270/82, e dell’art. 3 D.I.11/04/95n.129,rivolgendosiadalunni, insegnanti,genitoridellascuolapotenziatadiTrescoreBalneario(così comecontemplatodalProtocollod’Intesa tra I.C., ScuolaPotenziata,UONPIA,USTdiBergamo); edestendendosiadalunni,insegnanti,genitoridellascuoladell’infanzia,primariaesecondariadiprimogradodell’I.C.diTrescoreBalneario.Ha risposto con professionalità specifica e specialistica ai bisogni emotivi intercorrenti nell’ambitodell’apprendimento,all’attenzioneversoglialunniconDisabilità(L.104/92)all’attenzioneversoglistudenticon Bisognosi Educativi Speciali (Direttiva 27/12/2012 e CM. 6/03/2013) e con Disturbo Specificodell’Apprendimento(L.170/2010).A partire dall’a.s. 2015/2016, con la dirigenza della dott.ssa Raffaella Chiodini, si proponel’implementazionediun’equipePsico-pedagogicacosìcomedelineatonelpresenteprogetto.

EQUIPE

L’Equipesaràcompostada:- Dott.ssaRaffaellaChiodini–DirigenteScolastica.- Dott.ssaIvanaSimonelli-DocenteinruolopressoICdiTrescoreBalneario,dal2001assegnataal

ruolo di Psicopedagogista e Psicologa Scolastica per l’I.C. di Trescore Balneario per decreto deiDirigenti Scolastici. In possesso dei seguenti titoli: Psicologa Clinica, Psicopedagogista,Psicoterapeuta in formazione in Psicoterapia Psicanalitica dell’Adolescente e delGiovaneAdulto.Cultrice della materia in Psicologia dell’educazione insegnamento di Psicologia dello Sviluppo,Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bergamo.Membro del Laboratorio di EcologiaEvolutivafondatodalProf.WalterFornasaeadoggidirettodalProf.EmilioGattico,DipartimentoScienze della Persona. Docente a contratto Master area clinica ed evolutiva e Consulentepsicopedagogicaacontrattopressol’UniversitàdegliStudidiBergamoServiziodisabilitàeServiziodisturbispecificidell’apprendimento.

- Dott.ssa Denise Zappella - Docente in ruolo presso IC di Trescore Balneario, da diversi anniassegnataalruolodiPsicopedagogistaperl’I.C.diTrescoreBalnearioperdecretodeiDirigentiScolastici. In possesso dei seguenti titoli: Psicopedagogista, Dottore in Scienze dell’educazione,MasterinConsulenzaeInterventipsicoeducativieorganizzativinellascuolaDiplomadiformazionediterzolivello“Lavalutazionedeidisturbidell’apprendimentoeprogrammazionedell’intervento”

- Dott.ssa xxxxx - In possesso dei seguenti titoli: Psicologa/o, Psicoterapeuta in formazione inPsicoterapiaPsicanaliticadell’AdolescenteedelGiovaneAdulto.

- Funzionestrumentalesostegnoallapersona- Funzionestrumentaleintercultura

SETTORIDIINTERVENTO

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Il progetto è rivolto a bambine, bambini, ragazze, ragazzi, insegnanti e genitori dell'Istituto, secondo lespecificitàseguenti:

-inriferimentoalla/albambina/oealla/alragazza/o:prevedeerispettalacentralitàdeibambiniedeiragazzisecondoiprocessidicrescitaematurazioneformativo-didattica,relazionale,cognitiva,comportamentale,sociale,emotiva;

-inriferimentoagliinsegnanti:supportal’attivitàeducativo-didatticadeidocentidalpuntodivistapsicopedagogicoepsicologico;prevedecolloquiperlapresentazioneediscussionedeicasi;supportopsicologico–prevenzioneburnout

-inriferimentoaigenitori:prevedecolloquirichiestidaigenitorisucasispecifici(persituazionidiordinepsicopedagogicoepsicologico,difficoltàemotive,relazionali,comportamentali,diapprendimento);colloquiconcordaticonlaDirigenzaegliinsegnantiaseguitodicasisegnalatidaidocenti.

METODOLOGIA

Inriferimentoaibambini/ragazzi:inaccordoconigenitori:analisidelcaso,colloquiinrapporto1:1conlaspecialistae/oosservazioneinpiccologruppooinclasse.Attivitàmirateinclasserispettoadeventispecifici.Sportellodiprimoascoltopsicologico.

Inriferimentoagliinsegnanti:colloquiindividualiodiclasseperlapresentazioneediscussionedeicasi.Sportellodiprimoascoltopsicologico

Inriferimentoaigenitori:colloquiindividualie/ocongliinsegnantielaDirigenza.LaConsulenzasiconfiguracomeprimaconsulenzaspecialisticarispettoallasituazione.ServiziodiprimoascoltopsicologicoIlServiziononpuòprevederelapresaincaricodellasituazionemasupportalapossibilitàdiinvioeraccordoinreteconiServiziterritorialieglispecialistidelterritorioindividuatidallafamiglia.

RUOLIDIINTERVENTONELL’EQUIPE

- Dott.ssaRaffaellaChiodini–Dirigente.Presenzieràalleriunionid’Equipe.MonitoreràillavorodiEquipe.

- Dott.ssa Ivana Simonelli - Referente e Supervisore. Si occuperà di analizzare le richieste diintervento e assegnare il caso alla specialista di riferimento. Si occuperà di situaizoni specificheinerentiaspetticognitivi,emotivi,relazionali,evolutivi.

- Dott.ssa Denise Zappella - Si occuperà della casistica inerente i disturbi dell’apprendimentospecifici(conpriorità)enonspecifici.

- Dott.ssa……….(personaleesterno)-Sioccuperàdellosportellodiprimoascoltopsicologicorivoltoadocenti(prevenzionedelburnout);alunniegenitori

- Funzioni strumentali sostegno alla persona – Si coordinerà con la Referente per la casisticainerenteglialunnielealunnediversamenteabili

- Funzione strumentale intercultura - Si coordinerà con la Referente per la casistica inerentel’interculturalità

- Referente Valutazione- Si coordinerà con la Dirigenza ed equipe per le tematiche relative allavalutazionealunnieautovalutazioned’istituto

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RETEMULTIDISCIPLINAREIlprogetto,surichiestae/oinbaseaparticolariesigenze,inaccordoconidocentieigenitori,vedràl’attivazionediunareteconleseguentifigurecoinvolte:

- DirigenteScolasticaI.C.TrescoreBalneario- DirigentiScolasticiterritoriali,- Referentidell’UfficioScolasticoTerritoriale- AssistentiSocialiTerritoriali- Psicologiterritoriali- Consulentiespecialistiprivatisceltidallefamiglie- Logopediste- Neuropsichiatriterritoriali- CoordinatoridiCooperative- ReferentiComunitàMontana- Medicidibase- Mediatoriculturali- ConsultorioZelinda

TIPOLOGIADEGLIINTERVENTISielencanogliinterventichepotrebberoessereoperati,incontinuitàconglianniscolasticiprecedenti:

- ColloquiconlaDirigenza- Osservazione diretta dei bambini/ragazzi singolarmente (osservazioni individuali - con il consenso

deigenitori-oosservazioniinclasse)- Osservazionedeibambini/ragazziinpiccologruppooinclasse- Colloquiindividualiconigenitori- Colloquiindividualiconiragazzi- Colloquicongliinsegnanti- Elaborazionediprogettiindividualizzati- Stesuradirelazionienoteinformative- Colloquieraccordiconentie/oprofessionistidelterritorio,- Partecipazioneaincontriformativieconvegni- Partecipazioni a incontri di raccordo con l’equipe degli psicopedagogisti coordinata dall’Ufficio

ScolasticoProvinciale- Formazionedeidocentiedeigenitori- SupervisioneesupportoalGli/aireferentiinclusionedeiplessi

TIPOLOGIADELLESITUAZIONIIn continuità con gli anni scolastici precedenti, la tipologia delle situazioni che potrebbero essere posteall’attenzione dell’Equipe, potrebbero riguardare situazioni conclamate o preventive. Interrogativi epreoccupazioni evolutive potrebbero pertanto trovare una prima risposta nel contesto scolastico esuccessivamenteessereinviatiaglientiterritorialicompetenti.Ciòpotrebbecostituireunimportantenodoeducativo e formativo della rete promossa dall’Ufficio Scolastico Territoriale “Patto di CorresponsabilitàEducativa”.Sielencanoletipologiedisituazioni:

- Diversabilità- Interculturalità- Orientamento- Difficoltàevolutive- Difficoltàcomportamentali- Disturbispecificidell’apprendimento- Mediazioneculturale- Difficoltàd’apprendimento- Disturbispecificidellinguaggio

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- Disturbidell’attenzione,dellaconcentrazione,dellamemorizzazione- Difficoltàcomportamentali- Rifiutoscolastico- Gestionedeiconflittidiclasse- Dinamichedigruppo- Difficoltàemotive- Difficoltàfamiliari- Difficoltàsociali- Allarmiautolesionistici- Sofferenzaemotivaaseguitodisituazionifamigliaridelicate- Difficoltàrelazionali- Relazionegenitori-figli

CasisticaIsoggetticoinvoltiinterminidiprevenzioneeinterventosaranno:Bambinidiscuoladell'infanziaBambinidiscuolaprimariaepotenziataRagazzidiscuolasecondariaDocentidiscuoladell'infanziaDocentidiscuolaprimariaepotenziataDocentidiscuolasecondariaGenitoridiscuoladell'infanziaGenitoridiscuolaprimariaepotenziataGenitoridiscuolasecondariaClassi

MODALITA'DIATTIVAZIONEDELSERVIZIO

IlserviziovieneattivatodagliinsegnantiodaigenitoriinaccordoconlaDirigenzadell’Istitutoutilizzandoilmodulospecificoelaboratodall’Equipe.LoSportellodiascoltopsicologicorivoltoadalunnieinsegnantiverràattivatosecondolamodalitàconcordatadall’Equipeapartiredasettembre2015.

TEMPILespecialisteindividuerannogiorniprestabilitimapotrannoancheoperareconorarioflessibile,ilmattinoe/o il pomeriggio, in tempi non necessariamente coincidenti con l’orario delle lezioni, documentatimediante report computando un monte ore annuale. Le dott.sse Simonelli e Zappella e le FunzioniStrumentali garantiranno la presenza ai collegi docenti e, ove richiesto, ai consigli di classe, interclasse,sezione.SPAZILe specialiste avranno a disposizione spazi per ricevere i genitori e accogliere i ragazzi presso la scuolasecondariadiprimogradodiTrescoreAltrispazidautilizzarsi:auledeidiversiplessiscolasticidell’Istituto.RISORSEeCOSTIIl progetto prevede l’utilizzo di risorse interne. L’unico costo da sostenersi è la consulenza psicologicaesterna

- Dott.ssaRaffaellaChiodini–Dirigente.RisorsaInterna

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- Dott.ssa Ivana Simonelli - Referente e Supervisore. Psicologa Clinica, Psicopedagogista ePsicoterapeutainformazione.RisorsaInterna436oredasettembre2015agiugno2016.

- Dott.ssaDeniseZappella-Psicopedagogista.Risorsainterna.132oredasettembre2015agiugno2016.

- Dott.ssa xxxxxx (personale esterno) - Psicologa Clinica, Psicopedagogista e Psicoterapeuta informazione.Risorsaesternaacontratto.150oredasettembre2015agiugno2016.

- Funzionestrumentalesostegnoallapersona–Risorsainterna.- Funzionestrumentaleintercultura-Risorsainterna.

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