Conservazione - scienzedeglialimenti.files.wordpress.com · Serve per la produzione di latti...
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CONSERVAZIONE
Di Elisa Baricchi
PERCHÉ CONSERVARE?
Per far sì che l'alimento sia disponibile anche
quando non è la sua stagione
Per avere una maggiore distribuzione geografica.
Per creare una scorta e quindi risparmiare.
Per poter avere l'alimento integro e utilizzabile il
più a lungo possibile
COME EVITO ALL'ALTERAZIONE DEGLI
ALIMENTI?
Con diversi metodi di conservazione:
I metodi biologici
I metodi chimici
I metodi fisici
I metodi chimico fisici
METODI BIOLOGICI
Sono i metodi che utilizzano (sfruttano) la
naturale attività dei microrganismi: la
fermentazione per la trasformazione degli
alimenti
METODI BIOLOGICI
Fermentazione alcolica
Fermentazione omolattica
Fermentazione eterolattica
Fermentazione propionica
Fermentazione acetica
FERMENTAZIONI PIÙ COMUNI
Fermentazione lattica (omolattica): gli zuccheri dell'alimento vengono trasformati in acido lattico e anidride carbonica. Operata dai batteri lattici
Fermentazione alcolica: gli zuccheri dell'alimento vengono trasformati in alcol etilico e anidride carbonica. Operata dai lieviti.
Fermentazione acetica: l'alcol viene ulteriormente trasformato in aceto. Operata dai batteri del genere Acetobacter.
FERMENTAZIONE OMOLATTICA
• C12H22O11
CH3CHOHCOOH + altre sostanze +
energia
A opera dei batteri lattici dei generi Streptococcus e
Lactobacillus
Serve per la produzione di latti fermentati come lo yogurt, per la
produzione di formaggi, di crauti, di olive e cetrioli in salamoia e
di insaccati
Processo anaerobico
FERMENTAZIONE ALCOLICA
• C6H12O6
A opera dei lieviti del genere Saccaromyces
Serve per la produzione di pane, bevande alcoliche, impasti
CH3CH2OH + CO2 + energia
Processo anaerobico
FERMENTAZIONE ACETICA
Processo aerobico
Serve per la produzione dell’aceto a partire dal vino o da
altre sostanze alcoliche
A opera dei batteri del genere Acetobacter
• CH3CH2OH + O2 CH3COOH + H2O + energia
FERMENTAZIONE ETEROLATTICA
C6H12O6
CH3OHCOOH + CO2 + CH3CH2OH
+ energia
A opera dei batteri del genere Leuconostoc
Serve per la produzione di latti fermentati come il kefir
FERMENTAZIONE PROPIONICA
Processo anaerobico
• C6H12O6
CH3CH2COOH + CO2 + CH3COOH
+ energia
A opera dei batteri del genere Propionibacterium
Serve per la produzione dei buchi dei formaggi svizzeri come
l’Emmenthal
METODI CHIMICI
I metodi chimici sfruttano l’azione di alcune
sostanze (chimiche) per impedire la crescita
microbica, l’ossidazione, ecc..
Possono essere usate sostanze chimiche
naturali o artificiali
CONSERVANTI NATURALI
Sostanze che abbassano il pH (acidificano): succo di
limone, aceto
Sostanze che sequestrano l’acqua non rendendola
disponibile alla crescita microbica: sale e zucchero
Erbe aromatiche e spezie (antimicrobici naturali)
Antiossidanti (vitamine, ecc)
Alcol
SOTTO SPIRITO OVVERO IN ALCOL
L’alcol per i microrganismi è un prodotto di scarto del
metabolismo ed è quindi tossico: svolge un’azione
antisettica.
Una soluzione che contenga almeno il 50% (accettato
fino al 70%) di alcol etilico ha azione microbicida, ma
non elimina le spore. Uccide i microrganismi sciogliendo
le membrane e disidratando le cellule
Usata per la frutta che viene detta “sotto spirito”
L’alcool svolge un’azione antisettica anche perché è un
prodotto di scarto della fermentazione.
ERBE AROMATICHE E SPEZIE
Hanno note proprietà antisettiche e conservanti.
L’umanità si è abituata al loro sapore e al loro
aroma.
CONSERVANTI ARTIFICIALI
Appartengono alla categoria dei conservanti chimici e
in ogni caso degli additivi alimentari.
Possono essere aggiunti agli alimenti in qualunque
fase del ciclo produttivo.
Per legge devono essere indicati in etichetta come
tutti gli additivi
Devono essere preceduti dalla categoria di
appartenenza.
ANTIMICROBICI
Sostanze che impediscono o rallentano le azioni
causate dai microrganismi. In molti casi li uccidono,
raramente ne impediscono la proliferazione.
Molti antimicrobici sono contenuti nelle erbe
aromatiche, nelle spezie, nei legni utilizzati per
l’affumicamento.
Usati in vinificazione, per la conservazione di prodotti
da forno, di frutta secca,
ANTIOSSIDANTI
Composti che preservano gli alimenti dai processi ossidativi
Sono antiossidanti naturali la vitamina E, la vitamina C, il licopene, molte sostanze contenute in frutta e verdura, soprattutto di colore scuro, nel tè verde (polifenoli).
Usati per i succhi di frutta, gli oli di semi, gli insaccati.
ACIDIFICANTI
Sostanze che abbassano il pH e questo rende l'alimento
inospitale alla vita di molti microrganismi.
A seconda delle quantità, quindi del pH raggiunto,
possiamo avere effetti batteriostatici o microbicidi
Uccidono i microrganismi, ma non le spore.
Sono acidificanti naturali l'aceto, il succo di limone
SEQUESTRANTI
Sostanze che, per effetto dell'osmosi, legano a sè
l'acqua, la "sequestrano", non rendendola più
disponibile per la crescita dei microrganismi.
Sono sequestranti naturali il sale, lo zucchero.
CONSERVANTI SECONDARI
Sono sostanze che, usate per altri scopi, svolgono
anche un’azione conservante.
Usati su tutti i tipi di prodotti alimentari
Es.: gas usati per l’atmosfera modificata
METODI CHIMICO-FISICI
Sono metodi che utilizzano un’entità per
scatenare una reazione chimica (come nel caso
dell’affumicamento) oppure utilizzano una
sostanza chimica con valenza fisica (come nel
caso del sott’olio).
SOTT’OLIO
Il metodo di conservazione sott'olio è contemporaneamente un
metodo chimico (perché utilizza una sostanza chimica) e fisico
(perché la sostanza viene utilizzata non per le sue proprietà
chimiche ma come barriera tra l'alimento e l'aria). In ogni caso
impedisce sia una contaminazione dai microrganismi sia
l'azione dell'ossigeno.
Non può fare nulla per evitare la vita a quei microrganismi,
eventualmente già presenti, che non hanno bisogno di ossigeno
per sopravvivere (anaerobi obbligati e facoltativi)
AFFUMICAMENTO
È contemporaneamente un metodi fisico chimico
perché gli alimenti vengono sottoposti all’azione del
fumo ottenuto per combustione lenta ed incompleta di
trucioli di segatura di legni contenenti sostanze
microbicide.
La sola affumicatura, però, non è sufficiente a garantire
una lunga conservabilità. Quindi viene associata ad altre
tecniche (soprattutto salagione e refrigerazione).
METODI FISICI
I metodi fisici utilizzano l’azione di alcune entità,
grandezze fisiche o elementi per uccidere o
impedire la crescita ai microrganismi.
Metodi fisici
temperatura
pastorizzazione (uccide molti
microrganismi ma non le spore)
freddo
(batteriostatico)
sterilizzazione (uccide tutti i
microrganismi e le spore)
refrigerazione (temperatura impostata
intorno ai 5°C variabile a seconda delle
zone)
surgelazione (da -19°C fino a
anche a -40°C industriale)
congelazione (da 0°C fino a -
18°C)
calore
(microbicida)
Metodi fisici
Sottrazione
di acqua
Concentrazione (parziale eliminazione
dell'acqua). Agli alimenti viene sottratta
una parte dell’acqua che contengono
Essiccamento (disidratazione): eliminazione dell'acqua
praticamente totale
Liofilizzazione: gli alimenti vengono prima
congelati poi essiccati sottovuoto (eliminazione
dell'acqua praticamente totale)
Metodi fisici
Sottrazione
di aria
Sottovuoto: elimina l'aria dalla
confezione
Atmosfera modificata: sostituisce
l'aria della confezione con un gas
inerte (anidride carbonica, azoto…)
Metodi fisici
Radiazioni
radiazioni UV (usate per la sterilizzazione di
diversi alimenti soprattutto acqua latte; usata
per la sterilizzazione anche della superficie
delle confezioni
Microonde innalzamento uniforme della
temperatura. Usata per l'essiccamento, la
sterilizzazione, la pastorizzazione dei cibi.
ALIMENTI E LORO DURATA
Alimenti molto deperibili: latte fresco, fragole, carne,
prodotti ittici, molti vegetali freschi.
Alimenti deperibili: mele, patate, latte UHT.
Alimenti poco deperibili: farine, pasta, riso, legumi secchi, gli
utilizzati
Da quest'elenco possiamo notare che una delle tecniche per
meglio conservare un alimento è quella di togliere, o almeno
ridurre, l'acqua.
L'acqua è uno dei fattori necessari per la crescita dei
microrganismi che, nel cibo, trovano anche il proprio nutrimento.
Possiamo togliere completamente l'acqua essiccando o
liofilizzando (metodi fisici), oppure far sì che l’acqua contenuta
negli alimenti non sia disponibile per la crescita dei
microrganismi; aggiungendo zucchero e sale (metodi chimici).