Concorso pascoliano Classe 2^E I.C. Castel d’Azzano · PDF fileLaura Bellè (Arte...
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Concorso pascoliano Classe 2^E I.C. Castel d’Azzano Verona a.s. 2012/2013
Introduzione Il concorso Il tempo della poesia è un’esperienza. È la storia di un laboratorio di poesia realizzato in classe da ragazzi di dodici anni che si sono immersi per qualche mese nel mondo poetico del Pascoli, cogliendo la consistente carica espressiva della parola poetica. Nella prima fase di lavoro gli alunni hanno letto e decodificato alcuni testi poetici pascoliani per coglierne il messaggio e quindi per esprimere sensazioni e impressioni suscitate dal linguaggio figurato. Per meglio possedere il lessico del Poeta hanno imparato a memoria diverse poesie facendo una ricerca sul significato di quelle parole a loro poco note, per poi usarle nelle produzioni personali. Le poesie del Pascoli analizzate sono state inserite nel lavoro e fanno da cornice a uno specifico tema: «Il nido», «Lampo, Tuono, Temporale», «Paesaggio», al quale gli alunni si sono ispirati. In un secondo momento gli alunni, con l’insegnante di Musica, hanno creato dei suoni che producessero le parole onomatopeiche del Pascoli racchiusi in un accompagnamento musicale. Con l’insegnante di Arte e Immagine hanno infine creato dei collage ispirandosi alle poesie più significative del Pascoli. Tra una metafora, un rullo di tamburo e una pennellata si è conclusa un’esperienza arricchente per i ragazzi tanto quanto per le insegnanti, che ringraziano gli alunni per l’impegno e l’entusiasmo che solo il loro cuore adolescente racchiude e sa manifestare. Le insegnanti: Laura Bellè (Arte e Immagine) Simonetta Paladini (Musica) Valentina Venturi (Lettere)
Il Nido
Il nido Marco Manara, Marco Finezzo, Georgiana Emanuela Patru, Luca Sguazzardo, Noemi Righetto
X Agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male.
Giovanni Pascoli
Mariuccina
Mentre siedo, o sorella, a te da canto
Anni tristi, ben tristi anni! rammento;
Ricordo un lutto, una famiglia in pianto
In mezzo alla miseria, al tradimento.
Un sorriso splendeva in quel dolore,
Caro sorriso che t’uscia dal cuore!
Caro il tuo balbettio, sempre lo stesso,
In mezzo al cupo ragionar sommesso!
Nostra, di tutti noi, consolatrice,
Angelo della tua madre infelice.
Giovanni Pascoli
La quercia caduta
Dov’era l’ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!
Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell’aria, un pianto… d’una capinera
che cerca il nido che non troverà.
Giovanni Pascoli
Un nido
Un nido romito
sfavilla tra gli alberi.
Si sente
distante un pigolio
un boato e poi nulla.
E un bambino attonito e triste
addita il nido caduto. Marco Finezzo
Il nido solitario
Sul ramo più alto della vecchia betulla
si nascondeva
fra il fogliame un solitario nidietto.
Tre soffici batuffoli
attendevano la mdre.
Fulmineo uno sparo ruppe
il silenzio.
Cercava il pigolio
la madre
invano. Marco Manara
Il bosco Nel tacito tumulto
i piccoli becchi guardano
il cielo rotto da uno sparo.
Ora aspettano il cibo
invano.
Si sentono i pigolii nella notte stellata.
E tu indifferente luna
dall’alto dei mondi
assisti alla tragedia. Luca Sguazzardo
Il nido
Romito un nido di piccoli rametti
intrecciati accoglie i piccoli esterrefatti.
Quando arriva la notte
come un diamante sull’albero
sfavilla, preso da una gazza
ladra fuggente. Georgiana Emanuela Patru
Lampo Tuono Temporale
Il lampo Giada Baciga, Thomas Bressan, Ilaria Castellini, Benedetta Ceriani, Cinzia Girolimetto, Valentina Michelazzi, Alessia Viola
Il lampo
E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d’un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s’aprì si chiuse, nella notte nera.
Giovanni Pascoli
Il tuono
E nella notte nera come il nulla,
a un tratto, col fragor d’arduo dirupo
che frana, il tuono rimbombò di schianto:
rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,
e tacque, e poi rimareggiò rinfranto,
e poi svanì. Soave allora un canto
s’udì di madre, e il moto di una culla.
Giovanni Pascoli
Temporale
Un bubbolìo lontano. . .
Rosseggia l’orizzonte,
come affocato, a mare:
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare:
tra il nero un casolare:
un’ala di gabbiano.
Giovanni Pascoli
Il lampo
Tacito un lampo fulminò la città.
D’improvviso sciolse
la sua cantilena la pioggia
come un lutto.
Si alzò un gemito,
donne e bambini
vagavano soli
dispersi. Alessia Viola
La tempesta
Prima la quiete
poi lontano un bubbolìo,
si oscura il cielo,
il mare è in tumulto.
Fuggente un lampo appare nel buio
d’mprovviso un frastuono.
Lampi e tuoni fan la guerra
mare e cielo si confondono
lo sciabordio del mare
e la pioggia sembrano calmarsi.
Tragico il cielo
tace.
È finita la tempesta. Alberto Morselli
Il tuono Elisa Zuanazzi, Greta Angiulla, Tea Dal Negro, Matteo Maragna, Francesco Carraro, Kazeem Abdul Mustapha
Il temporale
Tremendo
tragico
lontano
un bubbolìo che rammenta il passato
in un momento sparì.
In lontananza si sentirono
tanti gemiti fuggire.
Non si sentì
più nulla
nelle vie, solo silenzio.
Il temporale se ne andò
in un momento. Giada Tacchella
Il tuono
Arriva e va
qua e là
senti il tuono
rimbombar.
Arriva e va
qua e là
il suo fragor
nell’aria divulgar.
Arriva e va
qua e là
fuggente se ne va
lasciando il bubbolìo
pian piano digradar. Elisa Zuanazzi
Fragoroso tumulto
Appare
scompare
fugge
provoca tumulto
è in continua tenzone con il cielo
ansante
un fragor spaventa quest’atomo opaco. Thomas Bressan
Il vortice
Vento, rumore, ancora vento
continuava a soffiare.
Sciabordavano il fiume e il mare
ed ecco un fragoroso rimbombo.
Ecco apparire il vortice
immortale nel mio cuore. Isabella Vaccari
Lampi e tuoni
Che succede?
Mi affaccio alla finestra
luci a intermittenza.
Qualcosa apparì e sparì come un occhio esterrefatto.
Metto d’istinto le mani sulle orecchie
per attutire il frastuono.
Il tuono rimbombò di schianto
nel cielo lampi e tuoni fan la guerra. Ilaria Castellini
Il lampo
All’improvviso una luce abbagliante
come un flash illumina la notte.
Il buio appare familiare
come luce che illumina la strada.
Poi un tuono… Benedetta Ceriani
Il tuono
In un notte nera
inquieta e attonita
sentii rumori
rombanti e fuggenti
come vetri infranti.
Bubbolii ora lontani ora vicini
ovunque ancora odo. Greta Angiulla
Il lampo
Arriva e scompare
una tacita luce oscura.
Esterrefatto, tragico
un manto di colori svanisce.
Il sole esce e
gli uccillini pigolano
arriva la serenità. Cinzia Girolimetto
Il soffio
Tacito e soave passa
tra i tetti di schianto.
Forma un turbinio
tenzona tra le case.
Oh, vento, vento, vento. Paul Alexandru Dima
Il lampo
Tutto cambia il sentimento
la rabbia batte sul cielo
il desiderio di uccidere è diventato lento.
Niente passa.
Solo si sente un rumore infernale
tutto passa, meno male
solo una lacrima resterà. Tea Dal Negro
Il vento
Romito, gelido è il vento
un vuoto pensiero.
L’allegria pare dimenticata
tra questo dolore
questo amaro silenzio
chiuso dentro
se il vento vuole stare. Alessandra Bruschi
Il lampo
Lo vedo arrivare
poi scappare
si cela tra le nuvole
indicibile viene
sorprendendo le persone. Valentina Michelazzi
Paesaggi
La via ferrata
Tra gli argini su cui mucche tranquillamente
pascono, bruna si difila
la via ferrata che lontano brilla;
e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.
Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
Giovanni Pascoli
Lavandare
Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato, tra il vapor leggiero.
E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:
Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
Quando partisti come son rimasta!
Come l’aratro in mezzo alla maggese.
Giovanni Pascoli
Il ponte
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Giovanni Pascoli
La primavera annuncia il temporale
La natura in primavera
è una giovane ragazza
con un abito elegante.
Mi rammenta il cinguettio
degli uccellini
tra gli alberi in fiore.
Il paesaggio trasforma
chi lo ammira.
Si ode un vento leggero
nel tacito giorno,
coprono le nuvole il sole
un rombo annuncia il temporale.
Impauriti i bambini
corrono
come rondini al nido. Veronica Zorzella
La Tempesta Veronica Zorzella, Isabella Vaccari, Kevin Turrini, Alberto Morselli, Giada Tacchella, Alessandra Bruschi, Paul Alexandru Dima
La sera La sera arriva inondando di blu
il tacito mondo.
Si sentono ranelle e civette
che innalzano il loro canto
al cielo stellato.
Le graziose stelle illuminano
la scura tela
e colorano i cirri d’oro.
I suoni tranquilli della sera
sussurrano “Dormi”. Matteo Maragna
La neve
Tacita la neve digrada
sul mio giardino e sulla casa
come un lenzuolo bianco
che tutto copre
ghiacciando la gora. Noemi Righetto
La natura
Boom ecco il tuono, si sente, ma non si vede
Flash ecco il lampo, si vede, ma non si sente
Tic tac tic tac ecco la pioggia bagna il paesaggio
Fliu fliu ecco l’arcobaleno rasserena tutte le persone
Cip cip ecco gli uccelletti cantano
e tutta la natura risplende. Kevin Turrini
Il tramonto
E viene il tempo che il sole
si corica sul letto rosso fuoco.
Un corteo di nuvole
scintillanti cantano per lui
una dolce ninna nanna
come una mamma al suo bambino. Francesco Carraro
Alunni Classe 2^E Angiulla Greta Baciga Giada Bressan Thomas Bruschi Alessandra Carraro Francesco Castellini Ilaria Ceriani Benedetta Dal Negro Tea Dima Paul Alexandru Finezzo Marco Girolimetto Cinzia Manara Marco Maragna Matteo Michelazzi Valentina Morselli Alberto Mustapha Kezeem Abdul Patru Georgiana Emanuela Righetto Noemi Sguazzardo Luca Tacchella Giada Turrini Kevin Vaccari Isabella Viola Alessia Zorzella Veronica Zuanazzi Elisa