CONCERTO STRAORDINARIO - Merate

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1 RASSEGNA MERATE MUSICA XXI ANNO CONCERTO STRAORDINARIO CHIUSURA della RASSEGNA 2017/2018 “MUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB CLASSIC AmsterdamMyrthe Helder Violino; Martina Forni Viola; Fred Edelen Violoncello; Davide Lattuada Clarinetto; Peter Hoeben Corno; Frank van de Laar Pianoforte

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Page 1: CONCERTO STRAORDINARIO - Merate

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RASSEGNA MERATE MUSICA ndash XXI ANNO

CONCERTO STRAORDINARIO

CHIUSURA della RASSEGNA 20172018

ldquoMUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB CLASSIC Amsterdamrdquo

Myrthe Helder Violino Martina Forni Viola Fred Edelen Violoncello

Davide Lattuada Clarinetto Peter Hoeben Corno

Frank van de Laar Pianoforte

2

Il programma

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

Domenica 29 Aprile ore 1700

Auditorium di Merate Piazza degli Eroi Merate

La XXI edizione della rassegna Merate Musica si chiuderagrave Domenica 29 Aprile presso lrsquo

Auditorium del Comune di Merate in Piazza degli Eroi n 1 con uno straordinario concerto

Alle ore 1700 suoneranno infatti i MUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB

CLASSIC Amsterdam che proporranno lrsquo ascolto di un meraviglioso programma musicale in cui

spicca lrsquo esecuzione della VII Sinfonia di Antonin Dvoracirck adattata per sestetto dal compositore

olandese Henk de Vlieger autore di un lavoro monumentale di studio e trasposizione della

partitura originale

3

Una immagine dellrsquo Auditorium di Merate in Piazza degli Eroi 1

La ldquocasardquo della Royal Concertgebouw Orchestra

4

La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il

nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice

dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal

Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne

costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome

il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes

Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo

autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha

avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes

Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul

podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -

lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons

Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha

un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e

leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi

I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate

con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di

straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i

musicisti

Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama

della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia

Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra

Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno

successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non

olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra

comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di

Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese

Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito

Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65

anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni

Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso

Informazioni

Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186

sc_musicaliberoit

Facebook Merate Musica

wwwcomunemeratelcit

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NOTE AL PROGRAMMA

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave

stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo

Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra

Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita

nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti

dei suoi tempi

Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di

Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu

direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua

rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10

anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso

la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955

La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico

Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa

diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due

quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37

Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei

sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi

del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con

il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo

movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con

corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo

movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e

divertenti

7

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

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GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA

Page 2: CONCERTO STRAORDINARIO - Merate

2

Il programma

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

Domenica 29 Aprile ore 1700

Auditorium di Merate Piazza degli Eroi Merate

La XXI edizione della rassegna Merate Musica si chiuderagrave Domenica 29 Aprile presso lrsquo

Auditorium del Comune di Merate in Piazza degli Eroi n 1 con uno straordinario concerto

Alle ore 1700 suoneranno infatti i MUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB

CLASSIC Amsterdam che proporranno lrsquo ascolto di un meraviglioso programma musicale in cui

spicca lrsquo esecuzione della VII Sinfonia di Antonin Dvoracirck adattata per sestetto dal compositore

olandese Henk de Vlieger autore di un lavoro monumentale di studio e trasposizione della

partitura originale

3

Una immagine dellrsquo Auditorium di Merate in Piazza degli Eroi 1

La ldquocasardquo della Royal Concertgebouw Orchestra

4

La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il

nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice

dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal

Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne

costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome

il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes

Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo

autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha

avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes

Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul

podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -

lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons

Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha

un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e

leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi

I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate

con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di

straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i

musicisti

Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama

della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia

Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra

Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno

successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non

olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra

comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di

Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese

Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito

Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65

anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni

Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso

Informazioni

Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186

sc_musicaliberoit

Facebook Merate Musica

wwwcomunemeratelcit

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6

NOTE AL PROGRAMMA

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave

stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo

Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra

Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita

nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti

dei suoi tempi

Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di

Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu

direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua

rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10

anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso

la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955

La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico

Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa

diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due

quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37

Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei

sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi

del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con

il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo

movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con

corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo

movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e

divertenti

7

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

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GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA

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Una immagine dellrsquo Auditorium di Merate in Piazza degli Eroi 1

La ldquocasardquo della Royal Concertgebouw Orchestra

4

La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il

nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice

dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal

Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne

costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome

il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes

Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo

autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha

avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes

Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul

podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -

lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons

Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha

un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e

leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi

I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate

con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di

straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i

musicisti

Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama

della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia

Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra

Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno

successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non

olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra

comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di

Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese

Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito

Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65

anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni

Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso

Informazioni

Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186

sc_musicaliberoit

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wwwcomunemeratelcit

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6

NOTE AL PROGRAMMA

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave

stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo

Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra

Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita

nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti

dei suoi tempi

Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di

Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu

direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua

rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10

anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso

la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955

La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico

Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa

diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due

quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37

Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei

sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi

del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con

il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo

movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con

corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo

movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e

divertenti

7

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

9

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Page 4: CONCERTO STRAORDINARIO - Merate

4

La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il

nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice

dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal

Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne

costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome

il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes

Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo

autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha

avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes

Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul

podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -

lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons

Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha

un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e

leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi

I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate

con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di

straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i

musicisti

Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama

della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia

Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra

Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno

successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non

olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra

comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di

Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese

Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito

Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65

anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni

Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso

Informazioni

Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186

sc_musicaliberoit

Facebook Merate Musica

wwwcomunemeratelcit

5

6

NOTE AL PROGRAMMA

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave

stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo

Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra

Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita

nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti

dei suoi tempi

Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di

Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu

direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua

rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10

anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso

la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955

La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico

Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa

diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due

quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37

Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei

sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi

del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con

il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo

movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con

corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo

movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e

divertenti

7

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

9

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Page 5: CONCERTO STRAORDINARIO - Merate

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6

NOTE AL PROGRAMMA

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave

stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo

Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra

Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita

nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti

dei suoi tempi

Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di

Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu

direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua

rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10

anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso

la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955

La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico

Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa

diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due

quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37

Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei

sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi

del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con

il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo

movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con

corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo

movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e

divertenti

7

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

9

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Page 6: CONCERTO STRAORDINARIO - Merate

6

NOTE AL PROGRAMMA

Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)

Sestetto in do maggiore op 37

I Allegro appassionato

II Intermezzo Adagio

III Allegro con sentimento

IV Finale Allegro vivace giocoso

Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave

stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo

Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra

Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita

nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti

dei suoi tempi

Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di

Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu

direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua

rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10

anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso

la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955

La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico

Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa

diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due

quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37

Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei

sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi

del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con

il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo

movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con

corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo

movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e

divertenti

7

Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

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Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)

Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)

adattamento per sestetto di Henk de Vlieger

I Allegro maestoso

II Poco adagio

III Scherzo Vivace - Poco meno mosso

IV Finale Allegro

I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro

musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore

nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della

sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del

Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo

nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti

di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva

che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale

costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave

necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave

dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti

ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di

melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti

costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di

pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si

creda

Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e

dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo

tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani

compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un

wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il

1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel

che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della

Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua

attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del

Poema sinfonico

Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione

tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile

dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali

La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione

dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un

carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il

8

successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

Mauro Mariani

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successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora

legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande

maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a

Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla

celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e

profonde del compositore boemo

LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di

tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di

violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione

dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la

generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo

tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere

una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di

sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida

articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che

alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci

dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude

nellatmosfera grave dellinizio

Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e

la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie

di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e

oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi

wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni

e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni

Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e

strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto

Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa

Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai

violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito

come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente

melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne

NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po

alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia

in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando

unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e

ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi

privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col

ritmo di Marcia

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