1
RASSEGNA MERATE MUSICA ndash XXI ANNO
CONCERTO STRAORDINARIO
CHIUSURA della RASSEGNA 20172018
ldquoMUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB CLASSIC Amsterdamrdquo
Myrthe Helder Violino Martina Forni Viola Fred Edelen Violoncello
Davide Lattuada Clarinetto Peter Hoeben Corno
Frank van de Laar Pianoforte
2
Il programma
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
Domenica 29 Aprile ore 1700
Auditorium di Merate Piazza degli Eroi Merate
La XXI edizione della rassegna Merate Musica si chiuderagrave Domenica 29 Aprile presso lrsquo
Auditorium del Comune di Merate in Piazza degli Eroi n 1 con uno straordinario concerto
Alle ore 1700 suoneranno infatti i MUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB
CLASSIC Amsterdam che proporranno lrsquo ascolto di un meraviglioso programma musicale in cui
spicca lrsquo esecuzione della VII Sinfonia di Antonin Dvoracirck adattata per sestetto dal compositore
olandese Henk de Vlieger autore di un lavoro monumentale di studio e trasposizione della
partitura originale
3
Una immagine dellrsquo Auditorium di Merate in Piazza degli Eroi 1
La ldquocasardquo della Royal Concertgebouw Orchestra
4
La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il
nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice
dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal
Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne
costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome
il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes
Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo
autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha
avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes
Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul
podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -
lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons
Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha
un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e
leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi
I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate
con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di
straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i
musicisti
Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama
della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia
Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra
Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno
successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non
olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra
comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di
Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese
Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito
Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65
anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni
Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso
Informazioni
Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186
sc_musicaliberoit
Facebook Merate Musica
wwwcomunemeratelcit
5
6
NOTE AL PROGRAMMA
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave
stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo
Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra
Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita
nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti
dei suoi tempi
Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di
Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu
direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua
rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10
anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso
la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955
La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico
Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa
diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due
quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37
Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei
sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi
del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con
il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo
movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con
corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo
movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e
divertenti
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
2
Il programma
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
Domenica 29 Aprile ore 1700
Auditorium di Merate Piazza degli Eroi Merate
La XXI edizione della rassegna Merate Musica si chiuderagrave Domenica 29 Aprile presso lrsquo
Auditorium del Comune di Merate in Piazza degli Eroi n 1 con uno straordinario concerto
Alle ore 1700 suoneranno infatti i MUSICISTI del ROYAL CONCERTGEBOUW e CLUB
CLASSIC Amsterdam che proporranno lrsquo ascolto di un meraviglioso programma musicale in cui
spicca lrsquo esecuzione della VII Sinfonia di Antonin Dvoracirck adattata per sestetto dal compositore
olandese Henk de Vlieger autore di un lavoro monumentale di studio e trasposizione della
partitura originale
3
Una immagine dellrsquo Auditorium di Merate in Piazza degli Eroi 1
La ldquocasardquo della Royal Concertgebouw Orchestra
4
La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il
nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice
dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal
Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne
costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome
il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes
Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo
autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha
avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes
Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul
podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -
lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons
Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha
un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e
leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi
I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate
con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di
straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i
musicisti
Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama
della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia
Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra
Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno
successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non
olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra
comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di
Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese
Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito
Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65
anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni
Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso
Informazioni
Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186
sc_musicaliberoit
Facebook Merate Musica
wwwcomunemeratelcit
5
6
NOTE AL PROGRAMMA
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave
stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo
Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra
Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita
nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti
dei suoi tempi
Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di
Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu
direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua
rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10
anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso
la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955
La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico
Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa
diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due
quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37
Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei
sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi
del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con
il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo
movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con
corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo
movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e
divertenti
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
3
Una immagine dellrsquo Auditorium di Merate in Piazza degli Eroi 1
La ldquocasardquo della Royal Concertgebouw Orchestra
4
La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il
nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice
dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal
Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne
costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome
il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes
Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo
autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha
avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes
Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul
podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -
lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons
Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha
un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e
leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi
I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate
con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di
straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i
musicisti
Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama
della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia
Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra
Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno
successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non
olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra
comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di
Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese
Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito
Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65
anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni
Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso
Informazioni
Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186
sc_musicaliberoit
Facebook Merate Musica
wwwcomunemeratelcit
5
6
NOTE AL PROGRAMMA
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave
stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo
Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra
Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita
nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti
dei suoi tempi
Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di
Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu
direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua
rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10
anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso
la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955
La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico
Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa
diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due
quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37
Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei
sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi
del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con
il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo
movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con
corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo
movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e
divertenti
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
4
La Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam (Koninklijk Concertgebouworkest) ha preso il
nome dalla sala da concerto in cui si esibisce il Concertgebouw Nel 1988 la regina Beatrice
dOlanda ha conferito alla compagine il titolo di Royal
Il Concertgebouw venne inaugurato l11 aprile 1888 ma la Concertgebouw Orchestra venne
costituita soltanto qualche mese dopo Essa tenne il primo concerto nella sala da cui prese il nome
il 3 novembre 1888 sotto la direzione del suo primo direttore Willem Kes
Lrsquoorchestra indubbiamente una delle 5 migliori nel panorama internazionale nominata dallrsquo
autorevole rivista Gramophone Magazine come la prima orchestra sinfonica del mondo ha
avuto nella sua lunga storia soltanto 6 direttori principali oltre al giagrave citato Kes
Willem Mengelberg ndash per 50 anni ndash Eduard van Beinum - fino alla morte improvvisa avvenuta sul
podio dellorchestra per un infarto nellaprile 1959 ndash Bernard Haitink ndash nominato direttore emerito -
lrsquoitaliano Riccardo Chailly e dal 2004 ad oggi il lettone Mariss Jansons
Un numero cosigrave basso di direttori principali egrave probabilmente uno dei motivi per cui lrsquoorchestra ha
un carattere cosigrave distinto con peculiaritagrave uniche ldquoil velluto degli archi loro degli ottoni e
leccezionale timbro dei fiatirdquo alcune volte descritti come tipicamente olandesi
I gruppi cameristici che sorgono in seno allrsquoorchestra come il Sestetto che si esibiragrave a Merate
con orgoglio esportano nel mondo lo stile musicale del Concertgebouw Amsterdam fatto di
straordinaria qualitagrave del suono grande compattezza di insieme spiccato virtuosismo di tutti i
musicisti
Certamente anche le 1000 e piugrave registrazioni effettuate hanno contribuito ad accrescere la fama
della formazione per le case discografiche piugrave prestigiose Philips Records EMI Columbia
Records e infine RCO live un marchio fondato dalla stessa orchestra
Riccardo Chailly fece il suo debutto alla guida della Concertgebouw Orchestra nel 1985 e lanno
successivo venne eletto direttore principale succedendo ad Haitink Come primo direttore non
olandese Chailly tenne lincarico dal 1988 al 2004 Le sue registrazioni con lorchestra
comprendono il ciclo completo delle sinfonie di Mahler molte sinfonie di Bruckner brevi opere di
Shostakovich Kammermusiken di Paul Hindemith e diverse opere orchestrali di Edgard Varegravese
Dopo la sua partenza nel 2004 Chailly venne nominato direttore emerito
Il biglietto di ingresso al concerto di Domenica 29 Aprile costa euro 10 euro 8 il ridotto (maggiori di 65
anni) Lrsquoingresso egrave gratuito per i minori di 12 anni
Scrivendo allrsquoindirizzo sc_musicaliberoit egrave possibile prenotare lrsquoingresso
Informazioni
Scuola di Musica ldquoSan Francescordquo di Merate Tel 039 9905009 oppure 347 7061186
sc_musicaliberoit
Facebook Merate Musica
wwwcomunemeratelcit
5
6
NOTE AL PROGRAMMA
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave
stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo
Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra
Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita
nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti
dei suoi tempi
Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di
Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu
direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua
rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10
anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso
la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955
La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico
Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa
diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due
quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37
Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei
sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi
del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con
il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo
movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con
corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo
movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e
divertenti
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
5
6
NOTE AL PROGRAMMA
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave
stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo
Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra
Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita
nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti
dei suoi tempi
Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di
Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu
direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua
rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10
anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso
la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955
La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico
Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa
diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due
quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37
Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei
sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi
del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con
il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo
movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con
corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo
movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e
divertenti
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
6
NOTE AL PROGRAMMA
Ernst von Dohnaacutenyi (1877 - 1960)
Sestetto in do maggiore op 37
I Allegro appassionato
II Intermezzo Adagio
III Allegro con sentimento
IV Finale Allegro vivace giocoso
Ernst von Dohnaacutenyi nato a Bratislava il 27 luglio 1877 e morto il 9 febbraio 1960 a New York egrave
stato un compositore pianista e direttore dorchestra ungherese principalmente noto per il suo
Variazioni su una Canzone per pianoforte e orchestra
Dohnaacutenyi studiograve a Budapest alla Royal Academy of Music dove la sua prima sinfonia fu eseguita
nel 1897 Come pianista viaggiograve molto e si guadagnograve la reputazione di uno dei migliori interpreti
dei suoi tempi
Ha insegnato allAccademia di musica di Berlino (1908-15) ed egrave stato direttore della Filarmonica di
Budapest e direttore associato dellAccademia di musica di Budapest (1919) Nel 1931 Dohnaacutenyi fu
direttore musicale della radio ungherese Nel 1948 lasciograve l Ungheria come esiliato politico la sua
rilevanza fu utilizzata contro di lui e la sua musica fu bandita nell Ungheria comunista per piugrave di 10
anni Insegnograve in Argentina e dal 1949 ricoperse la carica di compositore in residenza presso
la Florida State University Divenne cittadino statunitense nel 1955
La musica di Dohnaacutenyi influenzata principalmente da Johannes Brahms egrave in stile tardo romantico
Le sue opere comprendono la Ruralia Hungarica per violino tre sinfonie un balletto la Suite in Fa
diesis Minore tre opere e molti brani cameristici in particolare il Secondo Quartetto dArchi i due
quintetti per archi e pianoforte e il Sestetto op 37
Questrsquo ultimo composto a metagrave degli anni 30 sfrutta abilmente tutto il potenziale espressivo dei
sei strumenti per cui egrave stato concepito Lapertura un Allegro appassionato si articola su arpeggi
del violoncello e presenta i suoi temi con rigore e chiarezza Il secondo movimento Intermezzo con
il suo inquietante senso di suspense richiama il mondo del compianto Brahms cosigrave come il terzo
movimento un Allegro con un episodio di scherzo in posizione centrale forse ispirato al trio con
corno Il momento piugrave felice ed interessante del Sestetto op 37 si verifica quando il terzo
movimento si trasforma improvvisamente nel finale giocoso insolito dai temi accattivanti e
divertenti
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
7
Antonin Dvoracirck (1841 ndash 1904)
Sinfonia n 7 in re minore op 70 (B 141)
adattamento per sestetto di Henk de Vlieger
I Allegro maestoso
II Poco adagio
III Scherzo Vivace - Poco meno mosso
IV Finale Allegro
I cechi attribuiscono ad Antonigraven Dvorak un posto importante nella rinascita non soltanto della loro
musica ma anche della loro patria questo non significa che Dvorak fosse un compositore
nazionale in senso limitativo poicheacute era pienamente inserito nella grande musica europea della
sua epoca cosigrave come Praga era uno dei centri culturali piugrave importanti dEuropa tra la fine del
Diciannovesimo secolo e linizio del Ventesimo Per queste ragioni egrave storicamente esatto inserirlo
nellambito delle scuole nazionali e allo stesso tempo egrave lecito essere un po sospettosi nei confronti
di questa categoria storica e critica creata in anni dimperversante nazionalismo quando si credeva
che lappartenenza a una tradizione nazionale e lidentificazione con uno spirito nazionale
costituissero i primi e principali ingredienti della personalitagrave dun artista e fornissero la chiave
necessaria e sufficiente ad aprire tutte le porte della sua opera Indubbiamente nella seconda metagrave
dellOttocento il concetto di nazione era fondamentale nella politica come nellarte e molti musicisti
ne subirono il fascino ma gli atteggiamenti patriottici il colore locale e i riecheggiamenti di
melodie e ritmi popolari pur non potendo certamente essere liquidati come totalmente ininfluenti
costituiscono solo uno degli aspetti di queste musiche Lo conferma anche unanalisi priva di
pregiudizi che rivela come lelemento folklorico abbia meno spazio di quanto generalmente si
creda
Non si deve dunque cadere nellequivoco di cercare un linguaggio musicale semplice popolaresco e
dialettale in un musicista come Dvorak molto sensibile ai problemi della musica europea del suo
tempo senza alcuna avversione di principio per la musica darea tedesca Come tanti giovani
compositori della seconda metagrave del Diciannovesimo secolo Dvorak era stato inizialmente un
wagneriano (ma bastava poco per guadagnarsi laffiliazione a quella setta) fincheacute tra il 1873 e il
1875 attraversograve una profonda crisi artistica che lo spinse ad affrancarsi da Wagner a ripudiare quel
che aveva composto fino ad allora e avvicinarsi a Brahms riscoprendo le forme classiche della
Sinfonia del Concerto del Quartetto del Quintetto della Serenata Gli ultimi dieci anni della sua
attivitagrave a partire dal 1895 videro il ritorno degli ideali wagneriani e il predominio dellOpera e del
Poema sinfonico
Le nove Sinfonie sono il punto dincontro del Dvorak popolare e del Dvorak educato alla tradizione
tedesca in quanto la ricca invenzione melodica sunisce alla riflessione su come fosse possibile
dopo Beethoven e Schubert e accanto a Brahms espandere la Sinfonia oltre le regole convenzionali
La Sinfonia n 7 in re minore op 70 (fino ad alcuni anni fa indicata come n 2 questoscillazione
dipende dal fatto che quattro Sinfonie giovanili sono state riscoperte solo in tempi recenti) ha un
carattere equilibrato compatto e austero che si potrebbe definire brahmsiano in effetti pare che il
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
8
successo della Terza Sinfonia di Brahms avesse fatto nascere in Dvorak - la cui notorietagrave era allora
legata al successo delle Danze slave - il desiderio di dimostrare di non essere inferiore al grande
maestro tedesco nei cui confronti provava ammirazione e amicizia Diretta dallo stesso Dvorak a
Londra nel 1885 questa Sinfonia ebbe un immediato successo tuttavia fu poi eclissata dalla
celeberrima Sinfonia Dal Nuovo Mondo Ingiustamente percheacute egrave una delle Sinfonie piugrave mature e
profonde del compositore boemo
LAllegro maestoso ha un tono severo e grave attraversato da momenti di grande energia e di
tensione drammatica da cui il sottotitolo Del tempo torbido Il primo tema egrave una frase cupa di
violoncelli e contrabbassi che pur essendo compressa in un ambito ristretto da subito la sensazione
dessere pronta a liberare una potente carica denergia come infatti avviene ben presto Con la
generositagrave di melodie tipica di Dvorak due altri motivi compaiono nella transizione al secondo
tema semplicissimo e poetico inizialmente affidato a flauti e clarinetti in cui si puograve riconoscere
una chiara reminiscenza dellAndante del Secondo Concerto per pianoforte di Brahms La sezione di
sviluppo interamente basata sui due temi principali egrave ammirevole per la sua ampia e solida
articolazione (anche in questo Dvorak sembra volersi mettere in concorrenza con Brahms) che
alterna episodi contrastanti facendo emergere ora le sonoritagrave eroiche degli ottoni ora i timbri dolci
dei legni Dopo aver raggiunto un apice di grande potenza sonora il movimento si conclude
nellatmosfera grave dellinizio
Il Poco adagio egrave indubbiamente una delle migliori pagine del Dvorak sinfonico per labbondanza e
la bellezza delle melodie unite alla magistrale ed elegante abilitagrave costruttiva Inizia con una specie
di corale religioso degli strumenti a fiato cui si collega una melodia piugrave lirica e sensuale di flauti e
oboi che apre la strada a un sorprendente passaggio in cui lautore evoca i languori e i cromatismi
wagneriani del Tristano Una nuova idea tematica magnificamente valorizzata dal timbro dei corni
e un vigoroso crescendo portano allultimo tema affidalo ai clarinetti cui rispondono i corni
Ritornano quindi i temi precedenti ma in un diverso ordine e con raffinate modifiche melodiche e
strumentali fincheacute il movimento si conclude con lo stesso sommesso corale che laveva aperto
Nel vivace e spigliato andamento danzante dello Scherzo emerge per la prima volta in questa
Sinfonia lo spirito della musica boema Due temi danzanti uno presentato dal fagotto e laltro dai
violini si sovrappongono e si integrano con un artificio contrappuntistico abile ma non esibito
come da tradizione al centro del movimento sinserisce il Trio che ha un carattere essenzialmente
melodico contrastante con limpulso ritmico delle due sezioni esterne
NellAllegro finale si afferma ancora la vitalitagrave ritmica tipica di Dvorak sia nelliniziale tema un po
alla zingara ardente e appassionato sia nel successivo tema scandito come una Marcia
in fortigravessimo Latmosfera cambia radicalmente con una modulazione a la maggiore quando
unaccattivante melodia dal sapore slavo di viole e violoncelli diffonde un senso di serenitagrave e
ottimismo Il movimento prosegue con andamento rapsodico e riprende liberamente i diversi temi
privilegiando dapprima quello zingaresco poi quello slavo per concludersi infine trionfalmente col
ritmo di Marcia
Mauro Mariani
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
9
GLI SPONSOR DELLA RASSEGNA
Top Related