Comunicare col web2.0 (Vesuviocamp 2010

11
Dott. Luca M. Spoldi (6 In Rete Consulting) aka Lukemary Slade (www.slnn.it) Comunicare col web2.0 Sfide e opportunità

description

 

Transcript of Comunicare col web2.0 (Vesuviocamp 2010

Page 1: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Dott. Luca M. Spoldi(6 In Rete Consulting)

aka Lukemary Slade(www.slnn.it)

Comunicare col web2.0Sfide e opportunità

Page 2: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Chi siamo e che facciamo

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

6 In Rete Consulting (www.6inrete.it) è nata nel 2000 a Napoli. La nostra missione è realizzare per i nostri clienti analisi e contenuti originali su temi economico-finanzari o previdenziali. Tre anni fa abbiamo dato vita al sitoSLnn.it al momento classificato da Alexa.com entro i primi 208 mila siti al mondo (siamo 2700

esimi nel ranking italiano) su oltre 15 milioni di siti monitorati. Per tematica siamo il secondo più visitato sito italiano (il primo a carattere redazionale) dopo la community di Koinup.com.

Page 3: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Il nostro credo

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Già il web premia chi cresce più rapidamente e riesce a fidelizzare i propri utenti: col web2.0 (mondi virtuali, social network, piattaforme di file sharing e altro) aumenta la necessità di dotarsi di un ampio spettro di competenze e collaborazioni per comunicare efficacemente. Siamo quindi favorevoli a sviluppare partnership e progetti condivisi, così da tenere sotto controllo costi e rischi pur potendo disporre delle necessarie competenze e tecnologie. Esempi concreti? Con Koinup.com abbiamo dato vita a una partnership basata sulla rubrica Graphic Dreams dalla quale stanno per nascere ulteriori prodotti multimediali, con Domostyle Srl stiamo dando vita all’associazione Green Geek per far nascere eventi e progetti no-profit, in grado peraltro di sviluppare futuri business.

Page 4: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Cambia anzitutto il modo di comunicare: non più dall’alto verso il basso, da un punto verso tanti punti, ma nelle due direzioni oltre che orizzontalmente, con un ciclo delle notizie 24/7 e conversazioni/letture sempre più frammentate. Cresce così l’importanza della reputazione, in più emergono nuovi problemi quali:

Cosa cambia col web2.0

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Dion Hinchcliffe, Hinchcliffe&Co.

1) affidabilità/selezione delle fonti (e dei canali); 2) segmentabilità dell’audience;3) Tutela della privacy e neutralità della rete.

NB: a fine 2009 Technorati seguiva 113 milioni di blog, ad aprile 2010 Netcraft segnalava 205,3 milioni di siti di cui circa 79,5 milioni attivi.

Da parte delle aziende appare necessaria una maggiore trasparenza, mentre cresce l’importanza della gestione efficiente delle relazioni sociali.

Page 5: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Trend e problemi

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Dal 2009, nonostante la crisi, metà delle aziende mondiali usa strumenti di web2.0; l’uso personale e quello business si equivalgono in termini percentuali, eppure un quarto degli utenti web non usa né prevede di usare il web2.0 a breve termine (fonte: Forrester, The Enterprise 2.0 Buyer Profile: 2009). Le sfide per comunicatori e content creators: -il gap tra vecchi e nuovi social media si lega a scelte (centralizzazione vs distribuzione, identità verificata vs anonimato, app standard vs non standard) di cui occorre essere consapevoli; - crescono la consapevolezza delle carenze nella tutela della privacy e le proteste al riguardo;- migliora la fruibilità del web sui dispositivi mobili, ma per alcune piattaforme immersive, come i mondi virtuali, la strada resta lunga;- i “signori della rete” (proprietari di infrastrutture, di piattaforme, di tecnologie per la ricerca e la visibilità in rete) vivono di contraddizioni: predicano uguaglianza e condivisione, ma di fatto sfruttano i nuovi monopolisti del XXI secolo.

Page 6: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Vince chi collabora, ma…

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

favorire e sviluppare la collaborazione, così da poter gestire più canali/strumenti, rivolti a più target di utenti, con le necessarie competenze, tenendo sotto controllo i costi. Di fatto non sempre è così, anche perché i “signori della rete” non hanno alcun interesse che il modello collaborativo si diffonda, mettendone a rischio il predominio. La situazione è particolarmente difficile per chi crea contenuti, visto che ad oggi tali contenuti, pur essendo il motore del web e della comunicazione che su di esso transita, non vengono di fatto pagati in base alla loro qualità o affidabilità, ma attraverso la pubblicità una volta resi omogenei tramite un processo di standardizzazione perfino dei modi di proporre i contenuti stessi al pubblico, che così spesso non trova valore in essi.

In tale scenario occorre far crescere più rapidamente possibile il proprio sistema sociale. In teoria per raggiungere la massa critica sarebbe necessario

Page 7: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Le incognite italiane

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Prescindendo da valutazioni politiche, comunicare e informare efficientemente col web2.0 è in Italia reso ulteriormente difficile rispetto all’estero per una serie di limiti culturali e tecnologici specifici: -l’arretratezza infrastrutturale non consente di fruire appieno di piattaforme come i mondi virtuali;

- tali piattaforme, di particolare interesse per i creatori di contenuti, nascono e si sviluppano nel Nord Europa, negli Usa e in Asia: nei paesi neolatini stentano a decollare;-lo sviluppo di piattaforme social avviene quasi solo all’estero, anche per carenza di capitali adeguati;

- gli utenti italiani sembrano attratti dalla possibilità di usare questi nuovi strumenti per esprimere i propri lati e talenti nascosti, ma temono anche di diventarne succubi o di attribuire più importanza alla fantasia che alla realtà.

Page 8: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Mercati invisibili ma reali

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Nonostante la crisi nel 2009 sono stati acquistati >8 Mld $ di beni virtuali in tutto il mondo (3 Mld $ all’interno dei quasi 150 mondi virtuali che raccoglievano 803 mln di utenti registrati, di cui solo 39 mln >25 anni). Per il 2010-2012 le previsioni di Kzero parlano di un aumento del 30%-50% medio annuo delle vendite di beni virtuali. Entro il 2012 il giro d’affari potrebbe superare i 15 mld $ (>9 Mld $ nei soli mondi virtuali, destinati a salire a oltre 800 in tutto). Mercati che da soli giustificano l’interesse delle aziende di tutto il mondo di cercar di farne parte e di curare relazioni e comunicazioni coi propri stakeholder anche attraverso tali piattaforme/canali.Certo, il grosso della crescita verrà dai segmenti “teen” (12-19 anni) della popolazione web, che già oggi pesa per il 73% delle transazioni con ARPU (ricavi medi per utente) tra i 2,65 e i 3,85 dollari (contro i 3,1-5,2 dollari degli utenti tra i 20 e > 50 anni)… Lukemary su IMVU

(Fonte: http://andrewchenblog.com/2009/09/22)

Page 9: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Le conseguenze

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Tutto questo potrebbe ulteriormente aumentare la standardizzazione del web2.0 sia come “scrittura” sia come contenuti, riducendo ulteriormente il già modesto potere di chi i contenuti li crea. A meno di non pensare a soluzioni legislative che incentivino la concorrenza piuttosto che tutelino la qualità dei contenuti stessi, l’originalità, la nazionalità o la creazione da parte di specifiche categorie di addetti. O, in alternativa, forme di autoregolamentazione stabilite dagli aderenti al mercato che si va sviluppando sul web2.0.Anche i segmenti “adult”, interessanti per reddito, vedranno un aumento dell’offerta con siti, social network e mondi virtuali dedicati specificamente a:- gioco d’azzardo- servizi di dating online - piattaforme creative - genere fantasy/sci-fi… Come già acceduto in tv conl’arrivo del satellite e del digitale terrestre, si potrà e dovrà selezionare il canale più adatto a ciascuno.

Page 10: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Possibili soluzioni

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Utenti e aziende italiane hanno già dimostrato di saper sviluppare contenuti di qualità sfruttando il web2.0. Nei mondi virtuali, ad esempio, hanno ottenuto buoni risultati nel campo della grafica, della

format e contenuti ad hoc, ponendo però l’accento non tanto sulle varie piattaforme quanto sulla qualità di contenuti ed esperienze realizzabili. Trovando il modo di coagulare le forze attorno ai pochi progetti in grado di

fare da traino al settore e ottenere risultati che siano misurabili anche in termini di efficienza economica.

moda e dell’arte, sia digitale sia reale. E’ necessario partire da tali punti di forza e sviluppare nuovi

Page 11: Comunicare col web2.0  (Vesuviocamp 2010

Conclusioni e domande

“Comunicare col web2.0, sfide e opportunità”dott. Luca M. Spoldi - 6 In Rete Consulting /SLnn.it

(www.6inrete.it – www.slnn.it) Vesuviocamp - 5-6-2010 - Napoli

Social network, community online e mondi virtuali possono essere strumenti molto concreti e coinvolgeti per comunicare e informare, per sfruttare al meglio i quali occorrerà fare tesoro delle proprie esperienze e cultura applicandole in contesti innovativi, sviluppando partnership nazionali e internazionali. Sia per motivi demografici sia tecnologici a tali piattaforme si farà ricorso sempre più di frequente per tematiche e settori ad elevato tasso di personalizzazione dei prodotti/servizi offerti, con un prevedibile aumento della domanda di competenze e servizi ad hoc da parte del mondo delle imprese anche in Italia.---Per ulteriori approfondimenti e informazioni: http://www.slnn.it (mail to: [email protected])http://www.6inrete.it (mail to: [email protected])Trovate queste e altre presentazioni scaricabili su: http://www.slideshare.net/SLnnitalySiamo presenti anche su: Facebook, Plurk, LinkedIn, AvatarsUnited e Twitter.