COMUNE DI LANGHIRANO - Comune di Lesignano de' Bagni · Direzione Generale per i beni Culturali e...

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COMUNE DI LANGHIRANO COMUNE DI LESIGNANO DE’ BAGNI (Provincia di PARMA) DOCUMENTO CONCLUSIVO DELLA CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA (Legge Regionale 24 Marzo 2000 n° 20) Gruppo di lavoro Centro Coop. di Progettazione : Responsabile del progetto : Maria Luisa Gozzi Arch. Aldo Caiti Roberta Bagnacani Grazia Bagnacani Simonetta Luciani Moreno Veronese Caterina Lucenti Giugno 2008

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COMUNE DI LLAANNGGHHIIRRAANNOO

COMUNE DI

LLEESSIIGGNNAANNOO DDEE’’ BBAAGGNNII

(Provincia di PARMA)

DOCUMENTO CONCLUSIVO

DELLA CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE

PER LA REDAZIONE DEL

PIANO STRUTTURALE COMUNALE

IN FORMA ASSOCIATA

(Legge Regionale 24 Marzo 2000 n° 20) Gruppo di lavoro Centro Coop. di Progettazione : Responsabile del progetto :

Maria Luisa Gozzi Arch. Aldo Caiti Roberta Bagnacani Grazia Bagnacani Simonetta Luciani Moreno Veronese Caterina Lucenti

Giugno 2008

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PREMESSA I Comuni di Langhirano e Lesignano de’ Bagni hanno dato avvio alla Conferenza di Pianificazione, di cui all’art. 14 della Legge Regionale 20/2000, in data 22 Aprile 2008 convocando i seguenti Enti: Provincia di Parma Comune di Parma Comune di Calestano Comune di Felino Comune di Neviano degli Arduini Comune di Tizzano Val Parma Comune di Corniglio Comune di Collecchio Comune di Terenzo Comune di Sala Baganza Comune di Colorno Comune di Torrile Comune di Traversetolo Comune di Berceto Comune di Fornovo Comune di Medesano Comune di Monchio delle Corti Comune di Montechiarugolo Comune di Palanzano Comune di Fontevivo Comune di Noceto Comunità Montana Appennino Parma Est ENIA ARPA AUSL Servizio Igiene Pubblica, Servizio Veterinario, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Consorzio di Bonifica Parmense Servizio Tecnico di Bacino Regione E.R. Direzione Generale per i beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna (terza seduta conclusiva) Soprintendenza Archeologica PR Soprintendenza Archeologica BO Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza Comando dei Vigili del Fuoco Enel Distribuzione S.p.A. Enel Gas Telecom Italia S.p.A. Successivamente, è stata convocata un’altra seduta in data 20 Maggio 2008. Nel presente documento si riportano i verbali delle sedute della Conferenza di Pianificazione ed i contributi conoscitivi e valutativi pervenuti sui documenti portati all'esame della Conferenza. Vengono poi brevemente descritte le integrazioni apportate al Quadro Conoscitivo, al Documento Preliminare e alla Valutazione preventiva di Sostenibilità Ambientale e Territoriale sulla base dei contributi conoscitivi e valutativi scaturiti dalla Conferenza di Pianificazione. Tale documentazione integrata, ed allegata al presente Documento, viene quindi presentata e portata nella seduta conclusiva della Conferenza di Pianificazione.

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VERBALI DELLE SEDUTE DELLA CONFERENZA DI PIANIFICAZ IONE

LANGHIRANO

Conferenza di Pianificazione per il P.S.C. in forma associata

1ª Seduta del 22 Aprile 2008

Enti e invitati presenti

1) Provincia di Parma – Sergio Peri 2) Comune di Calestano - Antonella Vescovi 3) Comune di Sala Baganza - Carlo Leoni 4) Comunità Montana Appennino Parma Est - De Francesco Enrico 5) Enìa - Scaravelli Giuliano 6) ARPA - Garbarini Francesca e Olivieri Matteo 7) AUSL - Lucia Reverberi e Massimiliano Guerci 8) Consorzio di Bonifica Parmense - Amilcare Bodria 9) Servizio Tecnico di Bacino E.R. - Michela Diena 10) Enel Distribuzione S.p.A. - Piero Mantovani Per il Comune di Langhirano sono presenti il Sindaco Ing. Stefano Bovis e il Responsabile del settore Uso e Assetto del Territorio Geom. Vittorio Ghirardi Per il Comune di Lesignano de’ Bagni sono presenti il Sindaco Dott. Michele Perlini e il responsabile del Settore Uso e Assetto del Territorio Geom. Amato Cabiddu.

Relatori: Ing. Stefano Bovis, Sindaco del Comune di Langhirano,

Dott. Michele Perlini, Sindaco del Comune di Lesignano de’ Bagni,

Arch. Aldo Caiti, progettista del piano,

Dott. Paolo Panicieri, consulente geologo comune di Langhirano,

Dott. Matteo Baldi, consulente geologo comune di Lesignano de’ Bagni,

Geom. Luca Savigni, dirigente tecnico dello Studio ALFA, consulente per le

questioni ambientali.

Il Geom. Ghirardi apre la conferenza e dà la parola ai due Sindaci: Dott. Michele Perlini – Sindaco di Lesignano de’ Bagni Illustra le motivazioni che hanno prodotto il percorso in forma associata per il nuovo PSC, ha prevalso una visione d’insieme per una prospettiva nuova su come affrontare i tanti temi di carattere generale. La metodologia seguita ha visto la partecipazione dei vari soggetti attori del territorio. Ing. Stefano Bovis – Sindaco di Langhirano Si è voluto non solo condividere ma anche dare forma concreta allo spirito della L.R. 20/2000 attraverso un lavoro attento e corposo nel suo risultato. Si è partiti con la nuova logica del Piano delle Strategie al fine di mettere in evidenza le vocazioni ed anche le criticità del territorio, Piano che approvato dai due Comuni è oggetto di Protocollo d’Intesa con la Provincia e la Soprintendenza che ne condividono i contenuti. Uno strumento che guarda al futuro.

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Contemporaneamente viene attivato l’Urban Center al fine di un confronto costruttivo con i soggetti che operano sul territorio, si sono programmati tre incontri sul tema, con i Professionisti, con le Categorie Produttive e con la Cittadinanza e le Forze Politiche. Il PSC dovrebbe essere approvato in questa legislatura al fine di permettere l’approvazione di un POC che copra i cinque anni della futura legislatura. Arch. Aldo Caiti – Estensore del PSC Illustra il percorso finora fatto per procedere verso il PSC e la scelta di partire dal Piano delle Strategie quale elemento di base per scelte di area ampia e riferite al contesto dei due Comuni. Illustra la metodologia del lavoro svolto, gli obiettivi di sviluppo, le criticità riscontrate e le proposte contenute nel Documento Preliminare e nel Quadro Conoscitivo. Dott. Savigni - Studio Alfa – Redazione VALSAT Illustra la metodologia utilizzata per la lettura dello stato di fatto in relazione alle matrici ambientali e le analisi conseguenti sui temi connessi alla qualità dell’acqua e dell’aria. Alcuni dati sono stati recuperati dagli Enti Gestori ed altri sono derivati da misurazioni puntuali in loco, così come per l’indagine sul rumore, sull’inquinamento atmosferico e sull’inquinamento elettromagnetico. Il Comune ha definito pure un Piano Energetico che individua fonti alternative al fine di dotare le strutture pubbliche di auto sufficienza mediante l’utilizzo del solare, del fotovoltaico ed un impianto di biomasse. Si è pure valutata la copertura per quanto alla telefonia mobile individuando soluzioni idonee. Dott. Matteo Baldi – Geologo incaricato comune di Lesignano de’ Bagni Lo studio parte dal PAI e dal PTCP ed è stato redatto in piena collaborazione tra i due Comuni e la Provincia, viste anche le caratteristiche similari dei due territori. Sono state evidenziate le zone a maggior criticità geologica, le zone di erosione e comunque si è andati ad un confronto approfondito con la Carta del Dissesto del PTCP. Dott. Paolo Panicieri – Geologo Incaricato comune di Langhirano Analizza ed illustra la Carta di Pericolosità Sismica, la metodologia e l’approccio seguito, precisando che ci si trova di fronte ad un territorio non soggetto a particolari problematiche. Riconoscimento delle aree soggette al Rischio Sismico, cartografata la vulnerabilità del territorio con indicazioni dei vari livelli del rischio stesso rispetto alle zone montane, amplificazione stratigrafica, alle zone di collina, instabilità dei versanti, alle zone di pianura liquefazione ed addensamento. Si deve comunque tener presente l’Atto Tecnico di Indirizzo della Regione Emilia Romagna che identifica come intervenire nella Pianificazione relativamente al Rischio Sismico. Ringrazia il Dott. Ruffini della Provincia che ha reso possibile la Carta del Rischio Sismico. Dott. Sergio Peri – Provincia E’ stata una esperienza positiva di co-pianificazione con il Servizio Geologico della Provincia per la fornitura e scambio di dati. Precisa che è in corso l’adeguamento del PTCP al nuovo Codice per i Beni Ambientali e Culturali per cui va ripresa la collaborazione con la Soprintendenza anche a conseguenza del progetto già condiviso di Valorizzazione Paesaggistica delle aree contermini il Castello di Torrechiara (PRPA). Si deve tener conto del nuovo orientamento della Regione in merito alla VALSAT in relazione alla Valutazione Ambientale Strategica, ed in particolare per i singoli ambiti di trasformazione vanno fatti i dovuti approfondimenti affinché vengano redatte Schede d’Ambito che siano idonee quale VAS per il POC e per i PUA futuri. Sul progetto per ora non entra nel merito ma valuta positivamente il contenimento dell’uso edificatorio dei suoli, tenuto conto che negli ultimi dieci anni nel territorio regionale si è raddoppiata la superficie urbanizzata. Occorre definire bene gli ambiti. Importante è la scelta sul riuso dei contenitori esistenti. Condivide il percorso metodologico per la individuazione delle scelte strategiche che si intendono fare.

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Per quanto al dimensionamento produttivo va fatta una attenta lettura dell’articolo del nuovo PTCP in merito. Alcune scelte sulla viabilità risultano in variante al PTCP e suggerisce un incontro con il Settore Viabilità della Provincia. Alcuni ambiti produttivi esistenti in ampliamento o nuovi potrebbero rientrare all’interno delle Aree Ecologicamente attrezzate. Ing. Stefano Bovis Sulle infrastrutture serve e si attiverà un rapporto operativo con la Provincia per verificarne la fattibilità ed i tempi di attuazione. Il PSC dovrà tenerne conto. Dott.ssa Garbarini - Arpa Va verificata la coerenza tra gli obiettivi strategici indicati e la sostenibilità Ambientale, individuando degli indicatori. Sui campi elettromagnetici si deve seguire attentamente la legislazione nazionale e regionale. Dott. Savigni Dichiara la propria disponibilità ad un confronto costruttivo con Arpa sui temi sopra esposti. Dott. De Francesco – Comunità Montana Si deve valutare la possibilità prevista di svincolare le aree del Tessuto Urbano dal Vincolo Idrogeologico ed inoltre è da tenere in considerazione il Piano Sperimentale di manutenzione del territorio che vede coinvolte la Comunità Montana e l’Autorità di Bacino. Precisa altresì di mettere a disposizione la Banca Dati sul Dissesto. La I^ Conferenza si conclude alle ore 12,00 con la proposta di convocazione della II° Conferenza dove gli Enti presenti inoltreranno le loro considerazioni ed osservazioni nel merito entro il 15.5.2008.

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LANGHIRANO

Conferenza di Pianificazione per il P.S.C. in forma associata

2ª Seduta del 20 Maggio 2008

Presenti: 1) Provincia di Parma - Sergio Peri - Gian Luca Gennari – Andrea Ruffini 2) Comune di Calestano - Antonella Vescovi 3) Comune di Sala Baganza - Carlo Leoni 4) Comunità Montana Appennino Parma Est - Enrico De Francesco 5) AUSL - Lucia Reverberi

6) Servizio Tecnico di Bacino E.R. - Michela Diena 7) Comune di Palanzano - Carlo Montali

Per il Comune di Langhirano sono presenti il Sindaco Ing. Stefano Bovis ed il Responsabile del settore Uso e Assetto del Territorio Geom. Vittorio Ghirardi, per il Comune di Lesignano de’ Bagni è presente il Sindaco Dott. Michele Perlini

Panicieri Paolo - geologo incaricato del Comune di Langhirano Caiti Aldo - estensore PSC associato Gozzi Maria Luisa - collaboratore C.C.D.P. Il Geom. Ghirardi introduce la Conferenza mediante le seguenti comunicazioni:

1) Enìa ha inviato una nota in cui esprime parere sostanzialmente favorevole, con eventuali

approfondimenti in fase operativa. 2) ENEL ha comunicato parere favorevole; 3) ARPA non può partecipare ai lavori della Conferenza; 4) Relativamente al tema dei Beni Culturali è stato fissato un incontro specifico a Parma in Via

Bodoni n. 6 per il giorno 4.6.2008 con le Soprintendenze Archeologica e Per i Beni Architettonici e il Paesaggio al fine di un parere di competenza da portare nella prossima Conferenza a completamento del processo di Pianificazione;

Dott.ssa Reverberi – AUSL Complessivamente la documentazione prodotta è di buon livello e nello specifico si fanno le seguenti considerazioni ed osservazioni: - Sistema acquedottistico, ci vorrà, seppur in fase successiva, la carta delle sorgenti, delle reti e

dei serbatoi; Si dovrà individuare la zona di rispetto delle sorgenti con metodo geometrico o cronologico,

ponendo molta attenzione alla vulnerabilità del sito; Il Dott. Panicieri precisa in merito che è estremamente difficile definire le zone di rispetto trattandosi di pozzi localizzati nelle zone di subalveo;

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Riprende la Dott.ssa Reverberi - Andrà verificata la sostenibilità degli interventi previsti dal futuro PSC e vanno indicati i consumi

che questi prevedono; - Si dovrà lavorare per ridurre le perdite in rete che per Lesignano sono ora circa al 37% mentre

risultano molto più basse per Langhirano 18 – 20%; - Il PSC proponga comunque misure che vadano nella direzione del rispetto della risorsa acqua; - Si proceda verso un Piano Energetico Comunale che incentivi le fonti alternative, il tutto rivolto

al rispetto di quanto previsto nel PTA della Provincia; - Mobilità - L’indagine è puntuale anche sui punti critici e le proposte sono condivisibili; E’ importante porre attenzione e priorità a sicurezza e sistemi volti alla riduzione della velocità,

così pure va fatta attenzione alla fruibilità ed accessibilità ai servizi da parte dei portatori di handicap;

E’ una buona soluzione allontanare il traffico dai centri abitati come Pilastro e Langhirano; Per il Capoluogo, dove viene usato eccessivamente il mezzo privato diviene molto utile

l’individuazione e realizzazione di piste ciclabili; - Relativamente alle strutture scolastiche mentre è previsto l’ampliamento di Torrechiara e

Lesignano Capoluogo, nulla viene detto per Langhirano Capoluogo anche in relazione alle previsioni del PSC;

Dott.ssa Diena – Servizio Tecnico di Bacino E.R. - Per quanto riguarda l’Abitato da Consolidare di Vidiana la Regione sta lavorando per predisporre la Perimetrazione e Zonizzazione e chiede che sia modificato il testo degli elaborati del QC, del DP e della Valsat in modo che si possa evincere che è dal 2004, con l’entrata in vigore della L.R. 7/2004 art. 25, che lo studio per la zonizzazione e la perimetrazione degli abitati da consolidare, ai sensi della L. 445/1908, deve essere redatto dagli STB d’intesa con l’Autorità di Bacino e sentito il Comune - Risulta apprezzabile la Carta del Rischio Sismico e degli effetti attesi, ora serve collegare la carta stessa con le previsioni del PSC; auspica quindi che tra gli elaborati a corredo del PSC si preveda una carta su cui siano sovrapposti i due temi (effetti attesi e previsioni del piano) - Per quanto riguarda il Rischio idraulico chiede se la carta in cui sono rappresentate le criticità idrauliche esiste anche per il territorio di Lesignano; - Serve approfondire un Piano di manutenzione per i corsi d’acqua di collina; - Ritiene che sia opportuno un approfondimento sul tema dell’impermeabilizzazione dei suoli; - Chiede di non trascurare il fatto che le previsioni insediative (soprattutto produttive) comporteranno un aumento del fabbisogno idrico; e, poiché in entrambi i comuni il problema dell’approvigionamento idrico è una realtà, chiede che PSC introduca e affronti questa tematica (evidenziando la criticità e/o quantificando gli impatti delle previsioni e/o adducendo soluzioni); Si riserva di apportare ulteriori contributi in occasione della seduta di chiusura della conferenza.

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Dott. De Francesco – Comunità Montana Parma Est - I temi centrali sono l’aspetto sismico, la manutenzione del territorio e l’Assetto Idrogeologico; - La Legge Regionale prevede la possibilità di svincolare le aree sottoposte a Vincolo

Idrogeologico in sede di PSC per tutto il territorio urbanizzato consolidato; - Per la manutenzione la Comunità Montana sta predisponendo un Piano che può essere messo

a disposizione per l’uso del suolo e le risorse forestali; - Sul tema sismico è stata realizzata la carta per i Comuni di Palanzano, Monchio e Tizzano che

nel punto di contatto si pone in sintonia con quella predisposta per i Comuni di Langhirano e Lesignano;

- Su Manutenzione, Difesa Idrogeologica e Difesa Attiva saranno presentate le linee strategiche

in un incontro programmato per il 6.6.2008 e saranno messe a disposizione le informazioni disponibili.

Ing. Bovis – Sindaco di Langhirano Si prende atto delle disponibilità manifestate dal Dott. De Francesco, ritenendo che si possa procedere verso una visione unitaria del territorio collinare e montano con la stesura di un quadro normativo unitario; Dott. Paolo Panicieri – Geologo Incaricato Si dovrà valutare la ricaduta economica del lavoro di analisi da fare per togliere il Vincolo Idrogeologico nel territorio urbanizzato; Dott. Leoni – Vice-Sindaco di Sala Baganza L’interesse è concentrato soprattutto sulle previsioni Residenziali e Produttive localizzate ai margini dell’Asse Pedemontana; Chiede se esiste una quantificazione del Produttivo Esistente e di Progetto ed in particolare, considerato che si è parlato di un’area per il Distretto Agroalimentare del Prosciutto a livello sovracomunale, localizzata sui Comuni di Langhirano e Felino, chiede come sarà la gestione dello stesso anche in relazione al tema della perequazione e con quale criterio verrà attuato; Dott. Sergio Peri – Provincia - E’ iniziata l’attività istruttoria e per il 19 giugno sarà pronto anche il parere della Provincia; - E’ importante il parere della Soprintendenza, confermata la prima valutazione positiva, il

Quadro Conoscitivo è approfondito, per il Dimensionamento è positivo il contenimento anche mediante il riuso di contenitori esistenti e l’ampliamento dei centri abitati consolidati;

- Apprezzabile indicare nel documento preliminare le scelte strategiche che possono essere

stimolo di confronto e partecipazione, così pure per quanto alla Valutazione di Sostenibilità. - Eventuali contributi di soggetti attori del territorio possono essere portati in Conferenza; - Nel PSC è utile avere una Carta di Sintesi per Ambiti;

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- Sul Produttivo occorre rispettare il PTCP, il quale prevede che le aree produttive esistenti

possano essere ampliate sino a 5 ettari senza diventare Variante al PTCP, se supera i 5 ettari l’area stessa diventa di interesse sovracomunale e va attuata attraverso accordo con la Provincia ed i Comuni confinanti, va poi attuata quale area ecologicamente attrezzata, la concertazione con i Comuni confinanti dovrebbe avvenire in fase di Conferenza, prima del PSC vanno verificati gli ambiti produttivi, in termini di dimensionamento;

- Si confermano le perplessità sulla viabilità, vanno verificate le vere priorità per i due Comuni

anche nella logica dell’Accordo con la Provincia e la fattibilità; - Perplessità per problematiche geologiche sulla proposta di riqualificazione della strada di

arroccamento verso Mulazzano Ponte. Il nuovo Ponte comporterebbe variante al PTCP; Se le previsioni saranno confermate serve valutare le procedure di Variante o in alternativa il

nuovo Ponte può essere lasciato solo quale indicazione di riferimento; Dott. Ruffini – Geologo Provincia

La sovrapposizione della Carta Sismica con le previsioni del PSC è stata fatta in fase di Collaudo; Buono il lavoro fatto dalla Comunità Montana anche nella logica di adeguamento del PTCP; Sul Residenziale e sul Produttivo non sono presenti particolari criticità; A Manzano e Cascinapiano si verificano alcune modeste difformità; Va dato merito ad Amministratori e Tecnici per aver dato uno scopo ed un senso al lavoro svolto ponendolo quale elemento determinante della Pianificazione; Per il tratto di strada da riqualificare (Case Sorgenti – Mulazzano Ponte) la situazione è per 1/3 libera da vincoli, per 1/3 interessata da fenomeni quiescenti e per 1/3 da fenomeni attivi, presenta una criticità sia superficiale che di profondità, va fatta una verifica di compatibilità e fermarsi un attimo per riflettere e valutare i costi ed i benefici, anche nella logica della manutenzione; Arch. Gennari – Provincia Non ha trovato le tavole delle infrastrutture a rete, serve una Carta di Sintesi per Ambiti; Per i Centri Storici ci sono lievi variazioni ai PRG, vanno evidenziate meglio, così anche per il Galassino di Monte Sporno; Chiede quale è il livello di approfondimento della Carta Archeologica; Perplessità per il Comparto Residenziale 4L in relazione al cono visivo per il Castello percorrendo la Pedemontana; Arch. Gozzi – collaboratore Centro Cooperativo Di Progettazione - Relativamente al perimetro del Galassino di Monte Sporno, si precisa che sarà migliorata la

parte grafica; - In merito ai Centri Storici si precisa che tutte le località sono state oggetto di un approfondito

studio che ha portato a definirne le perimetrazioni e la sussistenza degli elementi e delle caratteristiche storiche attuali. Sono quindi stati apportati alcuni limitati adeguamenti ai perimetri di zona “A”. Rispetto al PTCP sono stati inseriti quali Centri Storici nuclei di antico impianto già classificati come tali nel vigente PRG di Langhirano;

- E’ stata realizzata la Carta Archeologica dove sono state evidenziate le emergenze

attualmente conosciute e che diventerà una carta aperta, inserendo man mano i nuovi siti;

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- Per quanto riguarda la Carta del Rischio Archeologico, si ritiene possibile produrla solo in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, anche perché è solo la Soprintendenza che può definire le diverse vincolistiche. In ogni modo la normativa del PSC e del RUE tuteleranno i siti conosciuti e quelli che saranno successivamente scoperti.

Dott. Perlini - Sindaco di Lesignano de’ Bagni I temi della Viabilità sono estremamente complessi e vanno valutati attentamente ponendo il Ponte quale elemento strategico ma non di immediata realizzazione, in merito ci sono incontri con il Comune di Langhirano e la Provincia; Difende la scelta urgente della Circonvallazione Ovest di Lesignano; La II^ Conferenza si conclude alle ore 12,00 e viene convocata la III° Conferenza per il giorno 19.6.2008 alla quale, previa acquisizione di tutti i pareri ci si presenterà con un documento di sintesi da proporre per la condivisione.

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I CONTRIBUTI CONOSCITIVI E VALUTATIVI PERVENUTI IN FORMA SCRITTA I punti di seguito riportati contengono la sintesi dei contributi conoscitivi e valutativi che gli Enti hanno espresso in forma scritta. 1) A.U.S.L. DISTRETTO SUD - EST In riferimento al Procedimento di approvazione Piano Strutturale Comunale dei Comuni di Langhirano e Lesignano dè Bagni, esaminati gli elaborati tecnici illustrati nel corso della seduta del 22.04.2008, si riportano di seguito, suddivise per argomento, le valutazioni di competenza. Acque destinate al consumo umano – sistema acquedot tistico 1. in riferimento all’analisi effettuata nel quadro conoscitivo relativamente al sistema di

approvvigionamento e distribuzione delle acque destinate al consumo umano, si fa presente che manca una cartografia adeguata con l’individuazione di tutte le fonti di approvvigionamento, i serbatoi e le reti di distribuzione; nella relazione relativa al quadro conoscitivo mancano i dati relativi alle caratteristiche e alla portata di ogni singola fonte;

2. è necessario individuare in cartografia, preferibilmente mediante criterio cronologico, le Zone di

Tutela Assoluta e le Zone di Rispetto di ogni singola fonte, le stesse devono essere recepite formalmente nel PSC con la vincolistica prevista nel D. Lgs.vo 152/2006;

3. al fine di poter valutare correttamente la sostenibilità degli interventi edificatori previsti nel PSC,

oltre alle informazioni di cui sopra, dovrà essere effettuata l’analisi dei dati relativi all’utilizzo di acqua destinata al consumo umano e della capacità della rete di distribuzione dei due acquedotti comunali di far fronte al previsto aumento della popolazione residente nel prossimo ventennio (popolazione stimata al 2026 di 10.600 unità per Langhirano pari ad un aumento del 15.2 %, e di 5300 unità per Lesignano, pari ad un aumento del 23.7%);

4. dall’analisi dei dati forniti dal Gestore del Servizio Idrico emerge una forte criticità dovuta alle

perdite in rete nell’acquedotto di Lesignano dè Bagni (37.4 % nel 2005): sarà quindi prioritaria, come riportato anche nel documento di Valsat, l’opera di risanamento della rete acquedottistica non solo per rispettare gli obiettivi del PTA provinciale ma soprattutto per effettuare un importante intervento di risparmio della risorsa che potrà contribuire a far fronte all’aumento della richiesta conseguente al previsto aumento di popolazione nei prossimi anni (vedi punto precedente);

5. il crescente aumento del fabbisogno e il progressivo deficit idrico registrato negli ultimi anni

(causato da cambiamenti climatici che determinano una sempre maggiore siccità), rendono necessario introdurre, anche negli strumenti di pianificazione, misure atte a contrastare queste problematiche. Pertanto, come già nel PTA provinciale, è necessario che anche a livello di PSC comunale tali misure vengano recepite ed esplicitate, perseguendo quindi una politica di risparmio e recupero della risorsa anche attraverso la differenziazione degli usi delle acque.

Energia Si concorda con quanto proposto nella Valsat riguardo l’uso di fonti rinnovabili e alternative al fine del risparmio e del recupero energetico: gli interventi previsti saranno indispensabili per contrastare efficacemente gli usi impropri di energia e fornire indicazioni strategiche per il risparmio e la razionalizzazione delle fonti. A tale proposito si sottolinea che il Comune di Langhirano ha già predisposto il piano energetico comunale (consumi nei vari settori d’utenza per tipo di energia e finalità), è quindi auspicabile che anche il Comune di Lesignano dè Bagni provveda in breve tempo.

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Mobilità – incidenti stradali L’analisi effettuata nella Relazione illustrativa e nella Valsat evidenzia alcuni punti della rete viabilistica di entrambi i Comuni particolarmente critici quali l’incrocio di Pilastro, la zona di Cascinapiano, il centro di Langhirano e di Lesignano, lo svincolo di Pastorello e la zona di Mulazzano Ponte. Particolare criticità è rappresentata dal transito importante di veicoli pesanti con conseguenti impatti negativi anche per quel che riguarda l’inquinamento atmosferico e acustico. Sono quindi condivisibili le soluzioni proposte di viabilità alternativa in particolare per quel che riguarda l’incrocio di Pilastro, ed è assolutamente prioritaria la risoluzione delle problematiche di sicurezza evidenziate a Pastorello e nel centro di Lesignano. Il Documento preliminare appare invece particolarmente carente per tutti gli aspetti inerenti la sicurezza e la prevenzione degli incidenti stradali. Gli incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la sanità pubblica. La grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti a una serie di comportamenti scorretti, principalmente eccesso di velocità, guida distratta e pericolosa, mancato rispetto della precedenza o della distanza di sicurezza, assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. Per combattere l’impatto derivante dagli incidenti stradali risulta di fondamentale importanza puntare sulla prevenzione. Affinché i programmi di prevenzione possano essere efficaci è necessario innanzitutto informare tutti gli attori coinvolti, dagli operatori sanitari alle autoscuole, dalle famiglie alle scuole, per favorire la consapevolezza dei rischi derivanti da comportamenti sbagliati e per mettere a punto azioni preventive coordinate e attuabili. A corredo e supporto del PSC comunale appare però essenziale individuare anche specifici interventi di moderazione del traffico e della velocità, soprattutto nei punti critici individuati nel documento preliminare. Tali interventi potranno consistere in rotatorie (vedi soluzione proposta a Pastorello) ovvero con altri oggetti fisici e/o dispositivi ottici in grado di indurre al rallentamento i veicoli. E’ importante anche sostenere la messa in sicurezza degli attraversamenti ciclo-pedonali ed implementare l’offerta di alternative al traffico motorizzato (mezzi pubblici, isole pedonali, piste ciclabili). Si dovrà migliorare la visibilità negli incroci e nei punti critici (dissuasori di sosta in prossimità degli incroci, riduzione siepi ed alberature stradali in prossimità degli incroci per migliorarne la visibilità, dissuasori di velocità, ecc.). Inoltre si dovrà promuovere l’accessibilità e la fruibilità dei percorsi pedonali alle persone con ridotta o impedita capacità motoria e con deficit sensoriali anche con l’utilizzo di specifici materiali e tipologie di pavimentazione stradale. Aria Le fonti principali dell’inquinamento atmosferico possono essere identificate in traffico autoveicolare, impianti termici ad uso domestico, impianti di produzione industriale. Nella Valsat si evidenzia come nei Comuni di Langhirano e Lesignano non ci siano pesanti criticità e anche le previsioni a breve e medio termine illustrano uno scenario conforme ai limiti di legge se non addirittura migliorativo se verranno effettuati gli interventi proposti di by-pass che allontanerà il traffico veicolare dai centri urbanizzati. Anche se il quadro riportato in questo documento preliminare è sostanzialmente positivo e pur nella consapevolezza che l’inquinamento atmosferico non è un fenomeno localizzato al solo territorio dei Comuni di Langhirano e Lesignano, in questa fase di pianificazione non ci si può esimere dal proporre azioni volte alla riduzione dello stesso quali:

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1. ridurre la necessità del trasporto motorizzato privato e promuovere alternative valide e accessibili (si fa riferimento a quanto riportato nella Valsat preliminare e cioè al fatto che la popolazione residente nel capoluogo di Langhirano effettua un uso preferenziale del mezzo privato anche per brevi tragitti a causa della scarsa presenza di piste ciclabili e di collegamenti alternativi agli abitati circostanti);

2. incrementare la quota di spostamenti effettuati tramite i mezzi pubblici introducendo tipologie o modalità di trasporto collettivo innovativi;

3. facilitare l’integrazione dell’attività fisica nella vita di tutti i giorni creando od ampliando le isole pedonali, le piste ciclabili, spazi per attività sportive o le zone a traffico limitato e inserendo la promozione dell’attività motoria nel contesto più ampio della promozione della salute nella società;

4. promuovere il passaggio a veicoli con basse emissioni di scarico;

5. promuovere azioni di controllo riguardanti la manutenzione ed il corretto utilizzo dei mezzi di trasporto;

6. sviluppare un piano di mobilità urbana integrato e sostenibile introducendo criteri per aumentare la velocità di scorrimento dei flussi di traffico.

Inoltre, pur tenendo conto che l’apporto dovuto agli impianti termici ad uso domestico e agli impianti di produzione industriale è minimo se non trascurabile, si ritiene comunque sia doveroso incentivare (anche in riferimento alla problematica già citata del risparmio energetico) l’utilizzo di fonti alternative e rinnovabili ed effettuare una rigorosa vigilanza sulla minimizzazione delle emissioni sulle aziende presenti sul territorio. Servizi scolastici Nell’analisi demografica dei due comuni relativa al prossimo ventennio, si prevede un incremento delle classi generatrici di domanda per i servizi prescolastici e scolastici dell’obbligo (0 – 14 anni) pari al 19.4% per Langhirano e al 19.0 % per Lesignano dè Bagni; dal momento che nel documento relativo all’analisi dello stato di fatto relativa al Comune di Langhirano si rileva che “le strutture per l'istruzione risultano ad oggi deficitarie per soddisfare la domanda attuale (27.011 mq, corrispondenti ad uno standard per abitante residente al 2005 di 2,98 mq e quindi inferiore ai minimi fissati all’art. A-24 dalla Legge Rg. 20/2000), anche in considerazione del fatto che Langhirano, per il ruolo di centro di riferimento per le popolazioni montane dovrebbe in parte intercettare il forte pendolarismo che dai territori di montagna si spinge fino a Parma” e nonostante sia giunto ormai a termine l’ampliamento della scuola elementare del Capoluogo, si ritiene sia necessario valutare più attentamente e/o meglio precisare l’opportunità di ampliare ulteriormente le strutture destinate ai servizi scolastici anche nelle frazioni, si fa particolare riferimento al previsto polo scolastico di Pilastro che non trova riscontro nel documento presentato. Per quel che riguarda invece il Comune di Lesignano nel quadro conoscitivo si evidenzia che “nel complesso, le strutture per l'istruzione risultano ad oggi soddisfacenti e adeguate a soddisfare la domanda attuale, ad esclusione della scuola materna, dove sono in lista di attesa 15 bambini. A questo proposito l’Amministrazione Comunale sta predisponendo un progetto di ampliamento della struttura esistente” : anche in questo caso sarebbe opportuno valutare in modo più attento ed esplicito se l’ampliamento delle strutture scolastiche previsto nel comparto C9 punto 4R sia sufficiente a far fronte al previsto aumento della richiesta. Servizi cimiteriali Nella medesima ottica di valutazione dei fabbisogni conseguenti all’aumento della popolazione, è necessario stabilire la necessità di ampliamento anche delle strutture cimiteriali; si sottolinea infatti che nel Comune di Langhirano si è previsto solo l’ampliamento del cimitero del capoluogo e nel Comune di Lesignano non si è previsto alcun ampliamento, né nel capoluogo né nelle frazioni.

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Nelle previsioni di ampliamento delle strutture cimiteriali si dovrà tenere conto delle disposizioni dettate dalla recente normativa in materia con particolare attenzione agli spazi destinati ad accogliere le urne cinerarie, all’individuazione di un’area, in almeno un cimitero del comune, da destinare a giardino delle rimembranze in cui disperdere le ceneri e ai reparti speciali e separati per la sepoltura di cadaveri di persone professanti un culto diverso da quello cattolico. 2) A.R.P.A. La ridenominazione della pianificazione in “governo del territorio” così definito in quasi tutte le ultime leggi regionali, presuppone una gestione integrata delle problematiche urbane territoriali e ambientali. Se si considera che la strategia della sostenibilità urbanistica si basa su un approccio di conservazione delle risorse non riproducibili e di trasformazione di quelle riproducibili, si può affermare che la trasformazione urbanistica -il Piano- è un elemento indispensabile per il miglioramento della qualità ambientale e del territorio. Premesso ciò ed esaminata la documentazione pervenuta, si prende atto che il Quadro Conoscitivo e la VALSAT hanno trattato in modo sufficientemente esauriente gli aspetti ambientali. Tuttavia è necessario come condizione oggettiva, la verifica della coerenza tra gli obiettivi strategici indicati e la sostenibilità ambientale del Piano, utilizzando il metodo dei bilanci ambientali della trasformazione attraverso l’individuazione di indicatori come garanzia della sostenibilità. Nel caso di specie si osserva che manca la valutazione degli obiettivi del Piano, da farsi attraverso una valutazione di coerenza interna ed esterna. Inoltre nel merito di quanto sopra, e in relazione alla proposta di variante alla strada comunale Via Cavo, vanno valutate sia la sua opportunità strategica che le possibili ricadute ambientali. 1-Riguardo all’opportunità :

- come correttamente descritto nel Quadro conoscitivo della VALSAT, al Capitolo 1 relativo alla viabilità, non risultano criticità nell’asse attuale di via Cavo. L’arco non risulta infatti sottoposto ad alcuna congestione, seppur sottoposto ad un consistente flusso di mezzi pesanti a servizio degli stabilimenti di stagionatura del prosciutto siti sul lato destro (senso di marcia Mulazzano Ponte – San Michele Cavana);

- Tali flussi insistono in un’area in cui, sul solo lato sinistro, sono presenti edifici residenziali con una sufficiente separazione dalla sede stradale, determinata sia dalla tipologia costruttiva (ampi spazi a verde ed eventualmente piantumabili per il contenimento dell’impatto acustico), sia dalla posizione in rilievo e dalla distanza che intercorre tra il fronte delle abitazioni e la sede stradale stessa;

- Il completamento del bypass della località di Mulazzano Ponte, come continuazione del nuovo asse potenziato di Strada degli Argini, potrebbe avvenire in prossimità del ponte per poi rientrare sulla attuale sede di via Cavo, senza prevedere il completo sviluppo lungo tutta l’asta fluviale a servizio di tutti gli stabilimenti produttivi, come invece indicato nel Documento Preliminare.

2- Riguardo agli effetti ambientali:

- come indicato nella relazione sullo Screening ecosistemico del Torrente Parma (Quadro Conoscitivo) il tratto fluviale interessato dall’opera risulta il più soggetto a degrado, viste le pressioni antropiche che già insistono su questo tratto altamente urbanizzato;

- l’obiettivo di riqualificare le aree naturali e seminaturali del torrente rappresenta uno dei principali obiettivi del PSC, che comporta la limitazione di nuove ed eventuali pressioni (come il nuovo ponte) in relazione alla realizzazione di opere strategiche, e di ridurre le pressioni esistenti, specie nei tratti più degradati come quelli in oggetto;

- l’area interessata dall’opera è sede di importanti emungimenti di acque di falda destinate all’uso idropotabile negli stabilimenti del prosciutto, da cui si evince un evidente incompatibilità tra l’opera stessa e gli usi in essere.

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3- Per quanto concerne la fase del Piano di Monitoraggio e assodato che non si effettua durante il processo di VASAT/VAS poiché avviene durante l’attuazione del Piano, tuttavia in questa fase devono essere enunciate le misure decise per il monitoraggio, indicando il monitoratore responsabile a fianco di ciascun indicatore ambientale scelto, e le risorse che si mettono in campo. 4- Manca la redazione di una sintesi non tecnica peraltro richiesta espressamente dalla normativa nazionale, con chiari riferimenti cartografici di base delle attività pianificate e degli effetti ambientali valutati. Si richiede pertanto, di elucidare gli aspetti sopra indicati tramite le necessarie integrazioni. 3) REGIONE EMILIA ROMAGNA - SERVIZIO TECNICO DI BAC INO AFFLUENTI DEL PO a) Per quanto riguarda l’Abitato da Consolidare di Vidiana la Regione sta lavorando per

predisporre la Perimetrazione e Zonizzazione e chiede che sia modificato il testo degli elaborati del QC, del DP e della Valsat in modo che si possa evincere che è dal 2004, con l’entrata in vigore della L.R. 7/2004 art. 25, che lo studio per la zonizzazione e la perimetrazione degli abitati da consolidare, ai sensi della L. 445/1908, deve essere redatto dagli STB d’intesa con l’Autorità di Bacino e sentito il Comune

b) Risulta apprezzabile la Carta del Rischio Sismico e degli effetti attesi, ora serve collegare

la carta stessa con le previsioni del PSC; auspica quindi che tra gli elaborati a corredo del PSC si preveda una carta su cui siano sovrapposti i due temi (effetti attesi e previsioni del piano)

c) Per quanto riguarda il Rischio idraulico chiede se la carta in cui sono rappresentate le

criticità idrauliche esiste anche per il territorio di Lesignano; d) Serve approfondire un Piano di manutenzione per i corsi d’acqua di collina; e) Ritiene che sia opportuno un approfondimento sul tema dell’impermeabilizzazione dei

suoli; f) Chiede di non trascurare il fatto che le previsioni insediative (soprattutto produttive)

comporteranno un aumento del fabbisogno idrico; e, poiché in entrambi i comuni il problema dell’approvigionamento idrico è una realtà, chiede che PSC introduca e affronti questa tematica (evidenziando la criticità e/o quantificando gli impatti delle previsioni e/o adducendo soluzioni).

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RISPOSTE AI CONTRIBUTI

1) A.U.S.L. DISTRETTO SUD - EST Acque destinate al consumo umano – sistema acquedot tistico Punti 1 – 3 – 4 - 5 Al fine di valutare la sostenibilità degli interventi edificatori previsti nel PSC, si riporta di seguito il fabbisogno idrico previsto per ogni comune sulla base del previsto aumento della popolazione e delle perdite di rete proprie. Comune di Langhirano ( perdite di rete: 17,4% nel 2005) -popolazione stimata al 2026: 10.600 unità (incremento del 15,2 %) -volume di acqua richiesto: circa 1.193.630 mc Comune di Lesignano dè Bagni ( perdite di rete: 37,4% nel 2005) -popolazione stimata al 2026: 5.300 unità (incremento del 23,7%) -volume di acqua richiesto: circa 987.396 mc

Riguardo all’aspetto dell’approvvigionamento idrico si evidenzia che la criticità presente per il Comune di Lesignano de’ Bagni, durante i mesi estivi, è stata parzialmente risolta tramite la costruzione di una vasca di accumulo acque in località S. Maria, ad opera di Enia Spa sezione Parma, ed entrata in funzione nei primi mesi del 2007. Relativamente alla criticità legata all’alta percentuale di perdite di rete esistenti sul territorio di Lesignano de’ Bagni (37,4% nel 2005), si precisa come ENIA spa, sede di Parma, abbia in atto un’analisi completa delle reti idriche presenti sul territorio provinciale; l’obiettivo risulta essere l’individuazione dei punti critici relativi alle perdite di carico esistenti, con il fine di ottenere un netto miglioramento gestionale, abbassando da 33% a 18% il valore medio delle perdite di carico. Il Comune di Langhirano rientra nel target previsto dal progetto di Enia, infatti nel 2005 presentava il 17,4% di perdite di carico. Tutti i nuovi piani dovranno essere dotati di Vasche di Recupero acque con l’obiettivo del suo riutilizzo in eventuali cicli produttivi o in ambito agricolo. Si stima che questo porti ad un recupero di circa un 5% di acqua sulla richiesta totale. In ogni modo, le amministrazioni comunali dovranno concordare un programma attuativo con l’ente gestore del servizio idrico (Enia spa), che sia in grado di rispondere concretamente alla criticità del fabbisogno idrico legato alle previsioni insediative e produttive; a questo proposito si potrebbe considerare l’inserimento di apposite vasche di accumulo nei territori comunali. Per quanto concerne il settore industriale, si sottolinea che si dovranno prendere a riferimento gli obiettivi previsti dal PTA, sia relativi al contenimento degli usi (per il 90% emungimenti da falde), peraltro già in calo da molto tempo, che alla riduzione dell’inquinamento dei corpi idrici; come obiettivo si considera di ridurre il volume utilizzato di acqua da 232 Mmc/anno attuali a 193 Mcm/anno entro il 2008, fino a 162 Mcm/anno nel 2016. Si condivide la richiesta di elaborare una cartografia di individuazione dei servizi tecnologici a rete e, a questo proposito, il Quadro Conoscitivo viene integrato con gli ulteriori elaborati cartografici in scala 1:20.000 a titolo: “Tav. 6.1 Rete Acqua - Langhirano ”; “Tav. 6.2 Rete Fognatura – Langhirano”; “Tav. 6.3 Rete Gas – Langhirano” e “Tav. 6.4 Reti Tecnologiche - Lesignano de’ Bagni”.

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Punto 2 Per quanto concerne l’individuazione delle aree di salvaguardia, distinte in zone di tutela assoluta e di rispetto, delle acque sotterranee e superficiali destinate al consumo umano, erogate a terzi mediante impianti acquedottistici aventi carattere di pubblico interesse, si rimanda a quanto riportato nel D.Lgs. 152/2006 Sez. II - Tutela delle acque dall’inquinamento, Titolo III - Tutela dei corpi idrici e disciplina degli scarichi, Capo I - Aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento, Art. 94 Disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano. Non essendo stata effettuata, allo stato attuale, da parte degli Enti preposti alcuna individuazione di aree di salvaguardia per le opere di captazione ad uso acquedottistico (pozzi e sorgenti) presenti sul territorio comunale, dovranno essere eseguiti specifici studi dai suddetti soggetti nel caso non ci si attenga ai criteri geometrici di cui all’Art. 94 D.Lgs. 152/2006. Gli studi di cui sopra, per le opere di captazione acquedottistica che emungono acque di subalveo e, quindi, per la quasi totalità delle opere di presa presenti nel Comune di Langhirano e di Lesignano de’ Bagni, dovranno avere rilevanza sovracomunale essendo il succitato acquifero continuo a falda libera direttamente interconnesso al deflusso del T. Parma il cui bacino idrografico interessa, a monte delle predette opere di presa, anche i Comuni di Lesignano dé Bagni, Tizzano Val Parma, Neviano degli Arduini e Corniglio. In accoglimento della richiesta si individueranno i rispetti di tipo geometrico ai pozzi e alle sorgenti in sede di stesura del PSC. Energia In merito all’auspicio che il Comune di Lesignano de’ Bagni provveda in breve tempo a predisporre il Piano Energetico Comunale, si precisa che l’Amministrazione è intenzionata a elaborare tale strumentazione nell’esercizio 2009, ed in ogni modo si fa presente che già da tempo il Comune sta adottando misure per il contenimento energetico negli edifici pubblici, come è avvenuto ultimamente nella realizzazione del Centro Diurno e nell’ampliamento della Scuola Media ed Elementare. Mobilità – incidenti stradali Si prende atto del fatto che AUSL condivide le scelte effettuate relativamente alla viabilità alternativa proposta e alle nuove soluzioni a rotatoria previste nel Documento Preliminare, finalizzate a migliorare la situazione ambientale dei territori comunali di Langhirano e di Lesignano de’ Bagni. Per quanto riguarda il tema della sicurezza e prevenzione degli incidenti stradali, si precisa che la scelta di razionalizzare gli incroci attraverso la realizzazione di rotatorie è stata fatta proprio nell’ottica di aumentare le condizioni di sicurezza in corrispondenza delle confluenze viarie. Infatti, queste tipologie di svincolo, calmierano la velocità e agevolano le manovre. Gli obiettivi di miglioramento della sicurezza stradale, oltre alla modifica degli svincoli, sono evidenziati nel Documento Preliminare laddove si individuano le nuove piste ciclo – pedonali, che verranno realizzate in entrambi i comuni, a completamento della rete dei marciapiedi e ciclabili esistente, al fine di connettere in sicurezza i centri abitati tra di loro e con i servizi esistenti e di progetto (vedi capitolo 7.2 del Documento Preliminare). Si sottolinea inoltre che è stata prevista dal Piano di Risanamento Acustico una zona a traffico 30 in territorio di Langhirano lungo Via Roma. Di seguito si evidenziano quali saranno le opere di bonifica e i sistemi Attivi e Passivi, in grado di fornire un miglioramento concreto sul territorio, che le Amministrazioni Comunali hanno intenzione di attivare nei prossimi anni.

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Le misure di controllo passive della velocità, incrementano la consapevolezza nei conducenti dei limiti di velocità attraverso l’impiego di segnaletica stradale. I provvedimenti maggiormente utilizzati sono le deviazioni verticali (dossi) e orizzontali (chicane, chokers, splitters).

• Sistemi Di Controllo Passivo

L’obiettivo principale di questo tipo di sistemi è ridurre la velocità e aumentare la consapevolezza

nei conducenti dei limiti di velocità imposti nelle aree urbane. Questi metodi sono meno costosi di

quelli attivi e non modificano la geometria delle vie.

Vantaggi:

• Non modificano né la capacità né l’efficienza delle intersezioni

• Sono meno costosi dei dispositivi attivi

• Non recano effetti negativi sull’efficienza del servizio dei veicoli d’emergenza

• Possono essere utilizzati in qualsiasi tipo di strada

Svantaggi:

• non necessariamente sono rispettati dai conducenti

• non sempre mantengono la sua efficacia nel tempo

I principali sistemi di controllo passivo della velocità sono i seguenti:

1. segnaletica stradale: dà informazioni ai conducenti riguardo i limiti di velocità e riguardo altre

condizioni della zona (presenza di scuole, ecc);

2. radar: viene rilevata la velocità dei veicoli e comunicata ai conducenti mediante un display

grafico;

3. demarcazione sull’asfalto: linee trasversali sulla corsia che creano nei conducenti la percezione

di transitare a velocità elevate;

4. trattamento delle zone di transizione: trattasi d’ingressi che segnalano ai conducenti la

transizione da una zona ad un’altra e li allertano che stanno per entrare in un’area avente

caratteristiche geometriche e operative diverse da quella che percorrevano.

Fondamentalmente includono pavimentazioni con diversi colori, texture e altri elementi d’arredo

urbano utili a comunicare il cambio d’ambiente (pareti decorative, archi, colonne, elementi di

arredo verde).

• Sistemi Di Controllo Attivo

Gli obiettivi principali di queste misure sono di ridurre la velocità del traffico, di incrementare la

sicurezza dei ciclisti e dei pedoni e di aumentare la consapevolezza da parte dei conducenti dei

limiti di velocità.

Vantaggi: • Buona efficienza nella limitazione della velocità

• Aumento della consapevolezza nei conducenti dei limiti di velocità

Svantaggi:

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• possono porre limitazioni al transito dei motocicli e ciclisti

• possono limitare il servizio dei veicoli di emergenza

• sono più costosi dei sistemi passivi

I principali sistemi di controllo attivo della velocità sono:

1. Splitter: isola di divergenza laterale per il traffico. Riduce la velocità di circolazione e allo stesso

tempo agevola gli attraversamenti pedonali.

2. Chicane: serie di cambi di direzione dell’asse stradale che causa uno spostamento orizzontale

dei veicoli. Riducono la velocità di circolazione senza limitare l’efficienza dei veicoli di

emergenza né la funzionalità degli incroci.

3. Chokers: restringimento della carreggiata in una intersezione o in mezzo a un arco stradale

attraverso l’allargamento dei marciapiedi oppure mediante il ridisegno della demarcazione.

Come nel caso precedente, riduce la velocità attraverso uno spostamento orizzontale dei

veicoli senza limitare l’efficienza del servizio dei veicoli di emergenza.

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Sempre in merito al tema della sicurezza stradale, si concorda con la necessità di adottare misure per migliorare la visibilità negli incroci e nei punti critici (dissuasori di sosta in prossimità degli incroci, riduzione siepi ed alberature stradali in prossimità degli incroci per migliorarne la visibilità, dissuasori di velocità, ecc.) e di promuovere l’accessibilità e la fruibilità dei percorsi pedonali alle persone con ridotta o impedita capacità motoria e con deficit sensoriali anche con l’utilizzo di specifici materiali e tipologie di pavimentazione stradale. Le Amministrazioni Comunali si impegnano in questo senso, precisando che verrà predisposta una normativa di RUE tesa a migliorare la situazione attuale. Aria La necessità di ridurre l’inquinamento atmosferico è uno dei principali obiettivi strategici evidenziati nel Documento Preliminare. A questo proposito, le azioni che le Amministrazioni Comunali intendono attivare vengono evidenziate nei capitoli 7.1 “Il sistema viabilistico locale” e 7.2 “Una rete per la fruizione leggera del territorio” e di seguito riportate: - recepimento del piano provinciale della mobilità; - risanamento delle situazioni di degrado e superamento dei limiti di legge per quanto concerne il clima acustico e l’inquinamento atmosferico nelle zone laterali alla viabilità di scorrimento e in ambiente urbano; - formazione e consolidamento delle fasce verdi di mitigazione degli impatti con particolare riferimento alla viabilità di scorrimento; - separazione del traffico di attraversamento da quello di distribuzione interna dei flussi veicolari; - eliminazione di alcune criticità in corrispondenza di intersezioni pericolose del sistema viario; - tutela delle siepi esistenti e miglioramento dell’equipaggiamento arboreo lungo la viabilità minore anche come esigenza di tutela delle componenti paesaggistiche e delle vedute più significative;

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- messa in sicurezza e mantenimento delle strade comunali come rete di rafforzamento delle relazioni tra frazioni e capoluogo, tra borghi e frazioni e tra i centri abitati ed il territorio agricolo, e ciò anche per garantire la permanenza di funzioni di presidio delle aree più marginali; - miglioramento dei collegamenti interni ai tessuti urbani; - potenziamento dell’offerta di parcheggi pubblici; - qualificazione del servizio di trasporto pubblico su gomma, rafforzando la rete di comunicazione d’area vasta. Oltre a quanto sopra elencato, si considerino azioni strategiche importanti quali: � la conservazione di un determinato valore di biopotenzialità territoriale rispetto all’espansione

di nuove zone residenziali e produttive; � la politica comunale di riqualificazione degli edifici, come la sostituzione degli infissi con la

conseguente riduzione dei consumi; � una politica di livello soprattutto sovracomunale che incentivi l’utilizzo dei mezzi pubblici, che

promuova il passaggio a quei veicoli con basse emissioni di scarico e che possa sviluppare un piano di mobilità urbana;

� le scelte infrastrutturali previste nel Documento Preliminare legate al tema della mobilità, le quali andranno a ridisegnare l’assetto territoriale futuro, migliorandone il grado di qualità viabilistica.

Servizi scolastici In merito al previsto polo scolastico di Pilastro si fa presente che tale nuova dotazione territoriale sarà realizzata all’interno della Direttrice DR2 (Punto 4L ), così come evidenziato sia nella Relazione che nella Cartografia del Documento Preliminare. Sempre nell’ottica di incrementare e migliorare le dotazioni scolastiche, il Comune di Langhirano riconferma le aree, già previste nel vigente PRG, da destinare all’ampliamento della scuola elementare di Torrechiara; questo obiettivo strategico è riportato nel capitolo 5.2. “IL SISTEMA DELLE DOTAZIONI TERRITORIALI” del Documento Preliminare. Relativamente alla situazione dei servizi scolastici in Comune di Lesignano de’ Bagni, si precisa che non sussistono problematiche in merito al futuro aumento della popolazione in quanto : � relativamente alla scuola elementare, le aule attualmente sono sottoutilizzate (infatti le classi

ospitano 12-17 bambini) e inoltre sussiste la possibilità di usufruire di due aule della scuola media attualmente libere per cui, per il futuro, è possibile incrementare il numero di alunni per ogni aula fino al massimo di 250 bambini suddivisi in10 aule. Nel momento in cui la dotazione di questo servizio diverrà insufficiente, verrà utilizzata l'attuale scuola media (attigua alla scuola elementare);

� relativamente alla scuola media, sarà realizzata una nuova struttura scolastica all'interno dell'area per servizi pubblici individuata nel comparto C9, così come evidenziato al punto 4R del Documento Preliminare.

Servizi cimiteriali Si ritiene soddisfatto il fabbisogno di servizi cimiteriali conseguenti l’aumento della popolazione in quanto: � per quanto concerne il Comune di Langhirano si precisa che sarà nell’ampliamento del cimitero

del Capoluogo, per il quale è già stato predisposto un progetto di massima di ampliamento per

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la localizzazione di tali nuove tipologie di spazi, che i fabbisogni di aree cimiteriali specifiche, necessarie a servire tutto il territorio comunale relativamente agli spazi di accoglienza delle urne cinerarie, ai giardini delle rimembranze e ai reparti speciali e separati per la sepoltura di cadaveri di persone professanti un culto diverso da quello cattolico, saranno soddisfatti;

� nel Comune di Lesignano de’ Bagni, nei cimiteri del capoluogo e delle frazioni sono disponibili

cellette per le urne cinerarie e le aree necessarie alla sepoltura in terra nuda; in particolare nel cimitero di S.Maria del Piano, è prevista un'area da destinare a giardino delle rimembranze in cui disperdere le ceneri e per la sepoltura dei cadaveri di persone professanti un culto diverso dal cattolico.

2) A.R.P.A. Punti 1 e 2 Si ritengono superate le osservazioni formulate da ARPA, relative agli effetti ambientali e alle opportunità strategiche inerenti sia la previsione del nuovo Ponte sul Parma (Punto 1A), che la proposta di variante alla strada Comunale di Via Cavo (Punto 1g), a seguito dell’accoglimento del parere istruttorio provinciale, che ha chiesto di mantenere la previsione del ponte a livello programmatorio senza inserirlo nel PSC e di stralciare la previsione della viabilità di gronda posta tra i prosciuttifici di Mulazzano e il torrente Parma. Punto 3 In relazione alla richiesta di predisporre un sistema che consenta di verificare, durante il percorso, la congruenza e l’efficacia delle scelte di PSC e degli interventi previsti per il conseguimento degli obiettivi preposti, si propone l’adozione del seguente set di indicatori ambientali: Per meglio valutare l’evoluzione temporale della situazione ambientale complessiva, e per verificare il progressivo conseguimento degli obiettivi di piano, si ritiene utile la verifica periodica (es. su base annua) di tali indicatori.

Tema Obiettivo Indicatore Parametro di valutazione 1 – favorire la mobilità ciclabile

1 – estensione rete piste ciclabili

1 - variazione dell’estensione rete piste ciclabili nello scenario di previsione

1 - Mobilità

2 - eliminare tratti e nodi critici della viabilità

2 – tratti e nodi critici di viabilità rilevati

2 - tratti e nodi critici rilevati nello scenario di previsione

1 – Popolazione esposta al rumore stradale

1 – percentuale di popolazione soggetta ad un superamento dei limiti per rumore stradale

2 – Rumore 1- ridurre il numero di soggetti esposti a rumore stradale e industriale

2 – Popolazione esposta al rumore industriale

2 – percentuale di popolazione soggetta ad un superamento dei limiti della classificazione acustica

3 – Qualità dell’aria

1- ridurre la percentuale di soggetti esposti ad emissioni inquinanti

1 – Popolazione esposta ad emissioni inquinanti (CO, NO2, PM10, C6H6, SO2)

1 – percentuale di popolazione esposta a sostanze inquinanti (CO, NO2, PM10, C6H6, SO2)

4 - Campi elettromagnetici

1 – non incremento del numero di soggetti esposti a campi magnetici ad alta e bassa frequenza

1 – Numero di edifici nelle vicinanze stazioni radio base

1 – verifica periodica del livello di campo elettrico generati dalle stazione radio base

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2 – Numero di edifici nelle vicinanze di elettrodotti

2 - verifica periodica del livello di campo magnetico generato dagli elettrodotti a media e alta tensione

5 – Ciclo idrico 1 – non incremento degli insediamenti esposti al rischio idraulico

1- carico insediativo in condizioni di rischio idraulico attuale (in Ha di territorio)

1- variazione carico insediativo in situazioni di rischio idraulico nello scenario di previsione (in Ha di territorio)

6 – Rifiuti 1 – favorire la riduzione della produzione totale dei rifiuti urbani

1 – percentuale di riduzione/incremento produzione totale dei rifiuti urbani

1 – variazione della percentuale riduzione/incremento produzione totale dei rifiuti urbani

1 - estensione delle aree tutelate per interesse paesaggistico/naturalistico

1- variazione dell’estensione delle aree di tutela di interesse paesaggistico/naturalistico

7 – Aspetti naturalistici

1 – conservazione e riqualificazione

2 - estensione delle aree di valore storico/architettonico

2- variazione dell’estensione delle aree di valore storico/architettonico

Tali indicatori specifici verranno inseriti per ogni comparto, a seconda delle necessità oggettive delle diverse aree, nelle schede norma di PSC. Punto 4 Si accoglie la richiesta di provvedere alla stesura della “Sintesi Non Tecnica” dell’intero studio di Valsat, che viene allegata quale nuovo documento del Quadro Conoscitivo. In relazione a quanto emerso nel corso della 1^ Conferenza di Pianificazione riguardo il tema dei Campi Elettromagnetici, si è provveduto ad identificare le linee elettriche a 3 e 10 microTesla, in conformità con la Legge Quadro 36/01 e DPCM 8 luglio 2003. Si precisa che le fasce di rispetto verranno riportate solo in legenda sulle Tavole 5.A e 5.B, in quanto la riproduzione a livello grafico a lato dei tracciati non renderebbe visibile la fascia stessa. 3) REGIONE EMILIA ROMAGNA - SERVIZIO TECNICO DI BAC INO AFFLUENTI DEL PO a) Si prende atto e si concorda con la necessità di specificare che la Regione ha iniziato a

predisporre la Perimetrazione e Zonizzazione dell’Abitato da Consolidare di Vidiana successivamente al 2004, e cioè dopo l’entrata in vigore della L.R. 7/2004 art. 25, la quale stabilisce che tali studi debbano essere redatti dai Servizi Tecnici di Bacino d’intesa con l’Autorità di Bacino e sentito il Comune. In accoglimento della richiesta, tale precisazione viene introdotta al capitolo 2.4 del Documento Preliminare originario.

b) Nel merito della richiesta di elaborare una cartografia di sovrapposizione tra carta degli effetti attesi e previsioni di piano, si precisa che le valutazioni sismiche puntuali relative ad ogni nuovo ambito di espansione e/o di riqualificazione inserito nel Documento Preliminare, sono state dettagliatamente riportate nella “Relazione Preliminare di Fattibilità Geologica per le aree di nuovo inserimento” che definisce con precisione i livelli di analisi che dovranno essere eseguiti su ogni ambito prima dell’attuazione. Oltre a ciò, si sottolinea che la metodologia che ha portato alla scelta localizzativa delle nuove previsioni edificatorie, è stata effettuata dopo aver valutato che non esistessero impedimenti ostativi all’intervento sia dal punto di vista sismico che geologico.

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Si ritiene inoltre che la scala alla quale sono state realizzate le cartografie relative agli Effetti Attesi, male si presti ad un tale uso di dettaglio.

c) Le criticità idrauliche rilevate nel territorio di Lesignano de’ Bagni, sono state rappresentate

nella Tav. 2 a titolo <<Carta del Dissesto e della Criticità Idraulica>> costituente parte integrante dello STUDIO GEOLOGICO - SISMICO – AMBIENTALE LESIGNANO DE’ BAGNI.

d) Per quanto concerne la richiesta di approfondire un <<Piano di manutenzione per i corsi

d’acqua di collina>>, si sottolinea il fatto che il piano di manutenzione non può e non deve essere presente a livello del P.S.C.; tale argomento, unitamente ad un eventuale regolamento relativo alle pratiche agrarie, potrebbe essere trattato in sede di R.U.E. Nella normativa del P.S.C. potranno, eventualmente, solo esplicitate le possibili azioni.

e) Relativamente al tema dell’impermealizzazione dei suoli, si fa presente che, dal punto di vista

geologico, la localizzazione in territorio di alta pianura delle maggiori variazioni di uso del suolo con conseguente impermeabilizzazione consente un agevole scarico delle acque piovane nella rete scolante di superficie. La stessa, soprattutto in corrispondenza della località Pilastro, è principalmente rappresentata dal Cavo artificiale Riana che non ha mai originato problematiche di carattere idraulico anche in corrispondenza di eventi calamitosi.

f) Riguardo l’aspetto dell’approvvigionamento idrico si rimanda a quanto espresso nel merito, in

risposta al Parere AUSL sul tema <<Acque destinate al consumo umano – sistema acquedottistico>>.

4) COMUNITÀ MONTANA PARMA EST Si prende atto delle disponibilità manifestate dal Dott. De Francesco in merito alla consultazione del Piano per l’uso del suolo e le risorse forestali, attualmente in fase di elaborazione presso i competenti uffici della Comunità Montana. A questo proposito si ritiene interessante verificare la possibilità di predisporre un quadro normativo unitario su tutto il territorio collinare e montano.

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VERBALE CONCLUSIVO DELLA SEDUTA DELLA CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE

Seduta del 19 Giugno 2008

Enti invitati e presenti

Provincia: Arch. Gennari

AUSL – Distretto Sud/Est: Dott.ssa Reverberi

Comunità Montana Appennino Parma Est : De Francesco

Regione Emilia Romagna – Servizio Tecnico di Bacino : Dott.ssa Diena

Direzione Regionale per i Beni culturali e Paesaggi stici dell’Emilia Romagna: Arch. Sposini

Enia: Dott. Scaravelli

Comune di Traversetolo: Ing. Garlassi

Arpa: Dott.ssa Garbarini

Per il Comune di Langhirano : Vittorio Ghirardi, Responsabile Uso e Assetto del Territorio.

Per il Comune di Lesignano de’ Bagni : Amato Cabiddu, Responsabile Uso e Assetto del

Territorio. Introduzione del Geom. Ghirardi

Si comunica l’intenzione di aprire e chiudere in unica seduta la presente conferenza. Si mette a verbale che vengono consegnati: • i verbali della Soprintendenza Archeologica e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e

del Paesaggio di Parma e Piacenza, che trovano sintesi nel parere unificato della Direzione Regionale

• il parere di ARPA • il parere della Provincia

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I CONTRIBUTI CONOSCITIVI E VALUTATIVI APPORTATI IN SEDE DI CONFERENZA: I punti di seguito riportati contengono la sintesi dei contributi conoscitivi e valutativi che gli Enti hanno espresso in sede di conferenza: 1) PROVINCIA DI PARMA In merito al Documento preliminare in oggetto, si prende atto dell’impegno congiunto dei due Comuni per rinnovare i propri strumenti urbanistici comunali, in un territorio ricco di eccellenze, ma nel contempo non privo di problematicità a livello socioeconomico. La fase di formazione del documento preliminare è stata molto elaborata ed ha portato alla stesura di una proposta indubbiamente ben strutturata nelle varie componenti e ben documentata a livello analitico. I temi principali che hanno caratterizzato il d.p. discendono dal Piano delle Strategie, (il cui protocollo d'intesa per l'attuazione è stato approvato dalla Provincia con atto di C.P. n. 295/08), e ineriscono ad una crescita insediativa ventennale contenuta, e soprattutto, alla valorizzazione delle specificità territorio, nonchè al miglioramento della qualità della vita e della salubrità ambientale. Al riguardo il d.p. propone una consistente revisione della viabilità, volta soprattutto a diminuire drasticamente i carichi inquinanti veicolari nel capoluogo di Langhirano. La proposta parte dal nodo di Cascinapiano, dove viene previsto un ponte sul Torrente Parma a collegamento tra la S.P. Massese e la strada comunale Lesignano - Mulazzano Ponte. Tale soluzione consentirebbe di evitare al Capoluogo tutto il traffico pesante in transito per i prosciuttifici di Mulazzano. Inoltre sono previste due varianti ad est ed ad ovest di Lesignano capoluogo, al fine di limitare il traffico nella zona centrale. Per quanto attiene il settore residenziale si rilevano due previsioni significative in loc. Pilastro, lungo la pedemontana, dove viene riconfermata la vocazione abitativa del PRG vigente, e altre due nel capoluogo di Lesignano. Il settore produttivo prevede alcune quote in aumento in loc. Mulazzano ponte, al Pilastro e in misura minore a Lesignano Capoluogo. Le dotazioni territoriali vengono incrementate con la creazione di un parco fluviale urbano sovracomunale, con l’aumento delle aree a parcheggio, della rete ciclopedonale, e con il percorso naturalistico dei Barboj. Per quanto attiene le criticità rilevate in questa prima fase istruttoria, si evidenzia che la nuova articolazione della viabilità non appare pienamente convincente, per i motivi che si elencano: 1. Il ponte di Cascinapiano, che rappresenta un’opera assai onerosa e comunque non priva di

problematiche di ordine realizzativo, non è previsto dal PTCP, e conseguentemente il suo inserimento nel piano sarebbe da subordinare a specifica variante. Pertanto, considerando la difformità con la pianificazione sovraordinata, potrebbe risultare opportuno, in questa fase, mantenere la previsione a livello programmatorio all’interno del documento preliminare, senza l’inserimento del PSC.

2. La viabilità che da Lesignano conduce a Mulazzano Ponte, che rappresenta una tratta

viabilistica essenziale per tutto il nuovo assetto previsto, e il territorio limitrofo, in destra idraulica, evidenzia un assetto geomorfologico fortemente condizionato dalla presenza di fenomeni di dissesto idrogeologico sia attivi che quiescenti, come rappresentato nella cartografia del P.T.C.P. approvato con Del. C.P. n.134 del 21/12/2007. Nel dettaglio si ritiene evidenziare alcune considerazioni in merito ai dissesti idrogeologici rilevabili nell’area di interesse. La presenza di fenomeni gravitativi attivi, oltre che condizionare la stabilità geomorfolgica dei versanti a monte di diversi tratti stradali, potrebbero rendere critico l’utilizzo

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della viabilità in occasione di eventi meteorici intensi. Nello stesso tempo la pericolosità geomorfologica del tratto in esame si potrebbe tradurre in una frequente e difficoltosa manutenzione delle rete viaria con evidenti ricadute su costi di gestione. La presenza di fenomeni gravitativi quiescenti, in ragione delle scadenti caratteristiche geotecniche delle coltri detritiche e della potenziale riattivazione dei fenomeni di instabilità, renderebbe la progettazione e l’esecuzione di eventuali interventi di ampliamento della sede stradale particolarmente problematica e non sostenibile senza mirati interventi di mitigazione del rischio idrogeologico che caratterizza la porzione di territorio in esame. Eventuali interventi potrebbero essere programmati solo dopo approfonditi studi e valutazioni di carattere geomorfologico - applicato finalizzati ad una valutazione di compatibilità del progetto con la situazione dei dissesti presenti. La valutazione di compatibilità dovrebbe essere finalizzata ad una riduzione delle vulnerabilità delle strutture previste attraverso la progettazione di interventi di bonifica e stabilizzazione dei fenomeni di dissesto. Si ritiene pertanto utile, per l’eventuale conferma e l’inserimento del PSC, che in questa fase sia eseguita una prima valutazione preliminare della fattibilità degli interventi proposti con un approfondimento tecnico sostenuto da studi e rilievi effettuati in loco.

3. La nuova previsione riguardante la viabilità di gronda posta tra i prosciuttifici di Mulazzano

Ponte e il Torrente Parma, non risulta attuabile, in quanto ricadente entro le delimitazioni di fascia “B” del PTCP e quindi in contrasto con gli artt. 12 e 13 del PTCP

Pertanto, alla luce delle considerazioni elencate, occorrerà ricercare, almeno in un prima fase, un’altra viabilità in grado di garantire alla viabilità pesante un percorso diretto al ponte di Mulazzano senza l’attraversamento parziale del Capoluogo di Langhirano. Inoltre riguardo gli altri aspetti del documento preliminare, si evidenzia che: 4. Per quanto attiene alla Valsat, si condividono le richieste fatte da AUSL in relazione alla

verifica della sostenibilità generale per ciascun ambito. 5. Le valutazioni tecniche inerenti le aree interessate dalle previsioni urbanistiche del piano,

relative alla riduzione del rischio sismico, risultano conformi alle direttive della normativa vigente secondo quanto previsto dalla Del. di G.R. n.1677/2005 in relazione alla nuova normativa sismica.

6. Si ricorda inoltre che con l’entrata in vigore della L.R. 9 del 2008, è necessario considerare

anche gli aspetti tecnici e legislativi legati alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Conseguentemente il Comune dovrà, in sede di PSC, provvedere al tale adempimento.

7. Per quanto riguarda la puntuale definizione in sede di PSC degli ambiti produttivi, si dovrà

verificare quanto dettato dell’art. 36 del PTCP, relativamente alle aree sovracomunali e Apea. Si esprime pertanto parere favorevole vincolato all’accoglimento delle osservazioni elencate, e si ritiene conseguentemente di assentire la proposta comunale avanzata in conferenza di pianificazione e di acconsentire la successiva stipula dell’Accordo di Pianificazione. 2) Regione Emilia Romagna – Servizio Tecnico di Bac ino - Dal momento che il documento preliminare identifica la località Pilastro come un'area di sviluppo importante nell'ambito del comune di Langhirano prevedendo 2 ambiti insediativi residenziali ed uno indutriale-artigianale a valenza sovracomunale, si chiede di affrontare la problematica idraulica che potrebbe essere generata da tale scelta. Pertanto si chiede una verifica idraulica del Cavo La Riana valutandone l'attuale efficienza idraulica e la conseguente adeguatezza a sopportare le future modifiche dell'assetto idrogelogico ed idraulico apportate dagli interventi antropici previsti.

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- Le linee strategiche relative al sistema della mobilità di Lesignano de' Bagni e di Langhirano individuate nel Documento Preliminare con le sigle 1g, 1D, 1F e 2A sottendono tutte ad un stesso tratto del torrente Parma, pertanto si ritiene che prima ancora di essere analizzate singolarmente meriterebbero, a questo livello di pianificazione di essere prese in considerazione nel loro complesso per valutare la combinazione delle interferenze e degli impatti sul corso d'acqua. - Riguardo a punti di captazione delle acque destinate al consumo umano anche il STB chiede che, in attesa di studi secondo metodi più appropriati, vengano campite le aree di rispetto e di salvaguardia individuate secondo il criterio geometrico. - "Visto che lo studio idraulico del Cavo la Riana esiste già si chiede di inserirlo nel quadro conoscitivo, di esaminarne gli esiti e le eventuali prescrizioni (anche ai fini di autorizzazione delle opere idrauliche e dei processi di convogliamento e scarico delle acque da parte del STB) e di ultilizzare tali dati già a questo punto del percorso di pianificazione al fine di rendere le scelte del Documento Preliminare aderenti alla realtà ed alle eventuali criticità dei luoghi".

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- Fotocopia del Parere della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna:

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RISPOSTE AI CONTRIBUTI PERVENUTI NELLA SEDUTA DELLA CONFERENZA CONCLUSIVA 1) PROVINCIA DI PARMA Punto 1) Si accoglie la richiesta di mantenere la previsione del nuovo ponte sul Parma (Punto 1A del Documento Preliminare) a livello programmatorio all’interno del documento preliminare, senza l’inserimento nel PSC, precisando comunque che la questione sarà affrontata e approfondita in accordo con l’Amministrazione Provinciale successivamente. Punto 2) In merito all’obiettivo strategico evidenziato nel Documento Preliminare (Punto 1D ), relativo alla proposta di provincializzare un tratto della Strada Comunale della Parma, si ritiene al momento di non confermare tale previsione nel PSC, ma di mantenerla come ipotesi di livello programmatorio nel Documento Preliminare, in quanto la riorganizzazione gerarchica di questo asse viabilistico era inscindibile rispetto alla realizzazione del nuovo Ponte sulla Parma. Punto 3) Si prende atto delle problematiche evidenziate in merito alla nuova previsione riguardante la viabilità di gronda posta tra i prosciuttifici di Mulazzano Ponte e il Torrente Parma e, conseguentemente, si stralcia dagli elaborati cartografici e descrittivi del Documento Preliminare la soluzione viabilistica identificata dal “Punto 1g” . In merito alla necessità di ricercare, almeno in un prima fase, un’altra viabilità in grado di garantire alla viabilità pesante un percorso diretto al ponte di Mulazzano senza l’attraversamento parziale del Capoluogo di Langhirano, si ritiene che questo obiettivo venga garantito dalla proposta viabilistica della circonvallazione Est, individuata nel Documento Preliminare al Punto 1F , che partendo da Via Nenni e raggiungendo la strada del Mulino Fabiola, è in grado di eliminare il traffico pesante di attraversamento del centro storico di Langhirano. Punto 4) Si accoglie la richiesta e a tale proposito si rimanda a quanto precedentemente espresso nel merito, in risposta al Parere AUSL sul tema <<Acque destinate al consumo umano – sistema acquedottistico>>. Punto 5) Si prende atto della valutazione positiva relativamente alla conformità delle aree interessate dalle previsioni urbanistiche del piano, rispetto alle direttive della normativa sismica vigente, secondo quanto previsto dalla Del. di G.R. n.1677/2005. Punto 6) Si condivide la necessità di considerare anche gli aspetti tecnici e legislativi legati alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in sede di PSC. Punto 7) In merito alla richiesta di puntualizzare in sede di PSC, quanto dettato dall’art. 36 del PTCP relativamente alle aree produttive sovracomunali e Apea, si precisa che la direttrice produttiva DP1 prevista in località Pilastro (Punto 5A del Documento Preliminare), avendo una dimensione

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complessiva (esistente più ampliamento) superiore a 5 ha, per effetto dell’invito alla Conferenza di Pianificazione del Documento Preliminare del PSC, inviato secondo i modi di legge, ai comuni dell’aggregazione territoriale n°5, ha conseguito l ’Intesa. 2) DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESA GGISTICI DELL’EMILIA ROMAGNA Si recepiscono integralmente le richieste formulate nel parere In particolare si condivide la necessità di verificare lo studio progettuale del nuovo tratto viabilistico di connessione tra la sponda destra e la sponda sinistra del Parma, non solo rispetto alle caratteristiche ambientali, storiche, archeologiche, idrauliche, vegetazionali e faunistiche del territorio interessato, individuando le misure di mitigazione – compensazione da prevedere per ripristinare e incrementare le risorse ambientali presenti, ma anche rispetto alle valenze paesaggistiche, al fine di attivare una riflessione sul rapporto tra forme architettoniche e luogo specifico. La presenza “formante” del nuovo Ponte giustamente impone lo studio di un progetto di integrazione dell’infrastruttura con la morfologia del suolo e del contesto urbano e paesaggistico circostante, che viene indicato tra gli obiettivi del Documento Preliminare al capitolo 7.1 Il Sistema Viabilistico Locale: Criticità e Strategie del Documento Preliminare originario. 3) Regione Emilia Romagna – Servizio Tecnico di Bac ino Per quanto concerne la richiesta di elaborare una verifica del rischio idraulico inerente il cavo Riana per l’ambito di Pilastro, a questo proposito si puntualizza che tale studio è stato redatto nel 2003 dall’Ing. Telò su incarico dell’Amministrazione Comunale di Langhirano; l’elaborato viene quindi allegato al Quadro Conoscitivo. Si accoglie la richiesta di individuare nel PSC il rispetto dei punti di captazione delle acque destinate al consumo umano secondo il criterio geometrico. In merito alla necessità di valutare complessivamente le linee strategiche relative al sistema della mobilità individuate nel Documento Preliminare con le sigle 1g, 1D, 1F e 1A, si precisa che la richiesta appare superata dal fatto che la viabilità 1g viene stralciata nel Documento Preliminare, mentre le proposte 1D e 1A sono mantenute a livello programmatorio all’interno del documento preliminare, senza l’inserimento nel PSC. Si accoglie inoltre la richiesta di introdurre nella cartografia del PSC il limite della fascia C non riportato nella cartografia del Documento Preliminare. La III^ Conferenza si conclude alle ore 12,30 con la firma di tutti i presenti.

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LE INTEGRAZIONI E LE MODIFICHE APPORTATE AGLI ELABO RATI RELATIVAMENTE ALLE MODIFICHE AL QUADRO CONOSCITIVO 1. Si evidenzia con maggior chiarezza il perimetro del Galassino di Monte Sporno riportato nella

tavola A.5 “Sistema dei vincoli in atto sul territorio” in scala 1:15.000. 2. Si integra la Valutazione Preliminare di Sostenibilità Ambientale introducendo gli ulteriori

elaborati cartografici sotto elencati: Tav. 6.1 RETE ACQUA – Langhirano (1:20.000) Tav. 6.2 RETE FOGNATURA – Langhirano (1:20.000) Tav. 6.3 RETE GAS – Langhirano (1:20.000) Tav. 6.4 RETI TECNOLOGICHE – Lesignano de’ Bagni (1:20.000) Sintesi Non Tecnica RELATIVAMENTE ALLE MODIFICHE AL DOCUMENTO PRELIMINA RE Vengono apportate modifiche rispetto alla cartografia del Documento Preliminare, alla Relazione del Documento Preliminare e alla Valutazione Preliminare di Sostenibilità Ambientale, come evidenziato dettagliatamente in risposta ai contributi pervenuti sia in forma scritta, che durante le Conferenze di Pianificazione.

ALLEGATI AL PRESENTE DOCUMENTO CONCLUSIVO

QUADRO CONOSCITIVO

VOL. A.1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA GENERALE VOL. A.2 RELAZIONE STORICA TAV. A.0.1a-b CENSIMENTO DEL PATRIMONIO EDILIZIO EXTRAURBANO Langhirano

(Schede d’indagine) TAV. A.0.2.1 CENSIMENTO DEL PATRIMONIO EDILIZIO URBANO DI VALORE STORICO -

CULTURALE - TESTIMONIALE Langhirano (Schede d’indagine) TAV. A.0.3.1a-b QUADRO DI RIFERIMENTO DELLECHEDE D’INDAGINE Langhirano (1:10.000) TAV. A.0.1.2 a-b CENSIMENTO DEL PATRIMONIO EDILIZIO EXTRAURBANO Lesignano de’

Bagni (Schede d’indagine) TAV. A.0.2.2 CENSIMENTO DEL PATRIMONIO EDILIZIO URBANO DI VALORE STORICO -

CULTURALE - TESTIMONIALE Lesignano de’ Bagni (Schede d’indagine) TAV. A.0.3.2 QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE SCHEDE D’INDAGINE Lesignano de’ Bagni

(1:10.000) TAV. A.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE (1:50.000) TAV. A.2 ESTRATTO P.T.C.P. DELLA PROVINCIA DI PARMA (1:15.000) TAV. A.3 ESTRATTO PIANO PROVINCIALE PER LA VIABILITA’ CICLO-PEDONALE

(1:50.000) TAV. A.4 PREVISIONI DEI PRG VIGENTI NEI COMUNI CONFINANTI (1:25.000) TAV. A.5 SISTEMA DEI VINCOLI IN ATTO SUL TERRITORIO (1:15.000) TAV. A.6 SISTEMA NATURALE / AMBIENTALE (1:15.000) TAV. A.7 SISTEMA INSEDIATIVO (1:15.000) TAVV. A.8 RESTITUZIONE DELLE ANALISI SULLO STATO DI FATTO DEGLI AMBITI

STORICI 8.1a – Epoca di costruzione, stato di conservazione, destinazione e regime d’uso

prevalente del patrimonio edilizio Langhirano (1:1.000 - 1.2000) 8.2a – Analisi dei valori morfologici Langhirano (1:1.000 - 1.2000)

8.1b – Epoca di costruzione, stato di conservazione, destinazione e regime d’uso prevalente del patrimonio edilizio Lesignano de’ Bagni (1:1.000 - 1.2000)

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8.2b – Analisi dei valori morfologici Lesignano de’ Bagni (1:1.000 - 1.2000) TAV. A.9.1a-b-c-d RESTITUZIONE SINTETICA DELLE ANALISI SULLO STATO DI FATTO E

STATO DI ATTUAZIONE DEL VIGENTE PRG DI Langhirano (1:5.000) TAV. A.9.2a-b-c RESTITUZIONE SINTETICA DELLE ANALISI SULLO STATO DI FATTO E

STATO DI ATTUAZIONE DEL VIGENTE PRG DI Lesignano de’ Bagni (1:5.000) TAV. A.10 SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA’

(1:15.000) TAV. A.11 CARTA ARCHEOLOGICA (1:15.000) VALUTAZIONE PRELIMINARE DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE RELAZIONE CAP.1 MOBILITA’ CAP.2 INQUINAMENTO ACUSTICO CAP.3 QUALITA’ DELL’ARIA CAP.4 ASPETTI NATURALISTICI CAP.5 CAMPI ELETTROMAGNETICI CAP.6 GESTIONE DELLE ACQUE CAP.7 RIFIUTI CAP.8 ILLUMINAMENTO CAP.9 ASPETTI ENERGETICI TAVOLE TAV. 1.1 CARTA VIABILITA’ Langhirano (1:10000) TAV. 1.2 CARTA VIABILITA’ Lesignano de’ Bagni (1:10000) TAV. 2.1 CARTA RUMORE Langhirano (1:15000 - 20000) TAV. 2.2 CARTA RUMORE Lesignano de’ Bagni (1:10.000 - 20.000) TAV. 2.3 CARTA ALLEVAMENTI (1:20000) TAV. 3.1 CARTA QUALITA’ ARIA Langhirano (varie) TAV. 3.2 CARTA QUALITA’ ARIA Lesignano de’ Bagni (varie) TAV. 4.1.a CARTA USO REALE DEL SUOLO (1:20000) TAV. 4.1.b CARTA BIOPOTENZIALITA’ (1:20000) TAV. 5.A-B CARTA CAMPI ELETTROMAGNETICI (1:10000) Tav. 6.1 RETE ACQUA – Langhirano (1:20.000) Tav. 6.2 RETE FOGNATURA – Langhirano (1:20.000) Tav. 6.3 RETE GAS – Langhirano (1:20.000) Tav. 6.4 RETI TECNOLOGICHE – Lesignano de’ Bagni (1:20.000) TAV. 8.1 CARTA ILLUMINAMENTO Langhirano TAV. 8.2 CARTA ILLUMINAMENTO Lesignano de’ Bagni STUDIO GEOLOGICO - SISMICO – AMBIENTALE LESIGNANO DE’ BAGNI VOL. 1 RELAZIONE GEOLOGICA TAV. 1 CARTA GEOLOGICA (1:10000) TAV. 2 CARTA DEL DISSESTO E DELLA CRITICITA’ IDRAULICA (1:10000) TAV. 3 CARTA COMUNALE DELLE AREE SUSCETTIBILI DI EFFETTI LOCALI

(1:10000) TAV. 4 CARTA COMUNALE DEGLI EFFETTI ATTESI (1:10000) STUDIO GEOLOGICO - SISMICO – AMBIENTALE LANGHIRANO VOL. 1 RELAZIONE GEOLOGICA TAV. 1a-1b CARTA GEOLOGICA (1:10.000) TAV. 2a-2b CARTA DEL DISSESTO E DELLA CRITICITA’ IDRAULICA (1:10.000) TAV. 3a-3b CARTA DELLE AREE SUSCETTIBILI DI EFFETTI LOCALI (1:10.000) TAV. 4a-4b CARTA DEGLI EFFETTI ATTESI (1:10.000) STUDIO IDRAULICO DEL BACINO DEL CAVO RIANA

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DOCUMENTO PRELIMINARE

DOCUMENTO PRELIMINARE - STRATEGIE E AZIONI – Relazione SCHEMA PRELIMINARE DI ASSETTO TERRITORIALE CON STRA TEGIE E AZIONI: TAV. P.1A - P.1B - P.1C SISTEMA AMBIENTALE 1:10.000 TAV. P.2A – P.2B - P.2C SISTEMA INSEDIATIVO 1:10.000 VALUTAZIONE PRELIMINARE DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTAL E - Relazione TAVOLE TAV. 2.1 CARTA MOBILITA’ Comuni Langhirano e Lesignano de’ Bagni (1:10000) TAV. 2.2 CARTA MOBILITA’ LDS Comune Langhirano (1:10000) TAV. 2.3 CARTA MOBILITA’ LDS Comune Lesignano de’ Bagni (1:10000) TAV. 3.1 CARTA RUMORE (1:15000-20000) TAV. 4.1 CARTA ARIA Comune Langhirano breve termine (varie) TAV. 4.2 CARTA ARIA Comune Lesignano de’ Bagni breve termine (varie) TAV. 4.3 CARTA ARIA Comune Langhirano medio termine (varie) TAV. 4.4 CARTA ARIA Comune Lesignano de’ Bagni medio termine (varie) TAV. 5.1 CARTA BIOPOTENZIALITA’ (1:20000) TAV. 7.1 CARTA ACQUE (varie) RELAZIONE PRELIMINARE DI FATTIBILITA’ GEOLOGICA DEL LE AREE DI NUOVO INSERIMENTO LANGHIRANO RELAZIONE PRELIMINARE DI FATTIBILITA’ GEOLOGICA DEL LE AREE DI NUOVO INSERIMENTO LESIGNANO DE’ BAGNI

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