Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune...

8

Transcript of Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune...

Page 1: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università
Page 2: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

Comune di Forlí Comune di Forlì Sindaco Franco Rusticali

Assessorato Cultura e Università Assessore Cultura e Università Mauro Bacciocchi Servizio Politiche Culturali, Direttore Teatro Diego Fabbri Franco Fabbri

Turistiche, Sportive e Giovanili Cantiere Internazionale Teatro Giovani Forlì Direzione Franco Fabbri, Walter Valeri

Segreteria organizzativa in collaborazione con: Mauro Montanari, Sergio Spada International Theater Center of New England

Ufficio di segreteria Valeria Giunchi, Marta Morini, Viviana Venturelli, Francesca Collina, Salvatore Vitolo

Università di Bologna, sede di Forlì Tecnici di palcoscenico Domenico Guidi, Lamberto Lucchi, Giancarlo Mazzini

Centro Maschere e Strutture Gestuali Rapporti con l’università

M.I.T Italy Program Isabel Fernández Segreteria operativa

Compagnia de’ Colombari Paolo De Lorenzi

Città di Orvieto Floriana Esposito

Teatro delle Albe Università di Bologna, sede di Forlì Lenz Rifrazioni Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e

Culture Motus Direzione Rosa Maria Bollettieri Bosinelli

Compagnia “Fuori Scena” Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori Direzione Guy Aston

Centro Maschere e Strutture Gestuali Istituto Statale d’Arte – Forlì Direzione Donato Sartori

Compagnia Teatrale “Fuori Scena” Liceo Musicale Angelo Masini Direzione Fabiola Crudeli

Centro di Studi Teatrali “Aula di Studi Italian Theater and Language Summer Program Direzione Walter Valeri

Scenici e Comunicazione Interculturale”

Dipartimento di Studi Interdisciplinari su in collaborazione con Harvard University – MIT University – Northeastern University

Traduzione, Lingue e Culture - Scuola Superiore

Harvard University Sr. Preceptor Elvira Di Fabio, Ph.D. Coordinator MIT Italy Program Serenella Sferza, Ph.D. NU, Chair, Department M.L.Dennis R.Cokely, Ph.D.

di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori

Autori Jacopone da Todi, Dante Alighieri, Mistery Plays (anonimo), García Lorca dell’Università di Bologna, sede di Forlì

Registi e Direttori Musicali

Karin Coonrod, Fabiola Crudeli Pierluigi Di Tella, Walter Valeri Scenografi Christofer Akerlind, Daniele Masini, Cristian Casadei, Paolo Trombetta, Elena Morató Docenti Serena Anderlini (University of Puerto Rico), Raffaello Baldini (poeta), Silvio Castiglioni (Santarcangelo dei Teatri), Enrico Casagrande (Motus), Karin Coonrod (Yale University), Elvira Di Fabio (Harvard University), Pierluigi Di Tella (Liceo Musicale Masini), Isabel Fernández (Università di Bologna), Franco Fido (Harvard University), Francesco Giardinazzo (Università di Bologna), Natalia Kardanova (Università di Bologna), Maria Federica Maestri (Lenz Rifrazioni), Marco Martinelli (Teatro delle Albe), Daniele Masini (Istituto Statale d’Arte Forlì), Rafael Lozano Miralles (Università di Bologna), Ermanna Montanari (Teatro delle Albe), Daniela Nicolò (Motus), Rachel Pearce (Università di Bologna), Paola Piizzi (Centro Maschere e Strutture Gestuali), Francesco Pititto (Lenz Rifrazioni), Franca Rame (attrice/autrice), François Rochaix (Théatre de Carouge), John Skillen (Gordon College), Donato Sartori (Centro Maschere e Strutture Gestuali), Serenella Sferza (MIT), Paolo Trombetta (Centro Maschere e Strutture Gestuali), Walter Valeri (Harvard University), Corrado Veneziano (Accademia Naz. d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”), Mari-Line Zucchiatti (Università di Bologna)

CANTIERE INTERNAZIONALE TEATRO GIOVANI In copertina:.

Particolare dell’Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti. QUINTA EDIZIONE Progetto grafico Sergio Spada.

Forlì 15 MAGGIO - 1 luglio 2004

Paesi rappresentati Italia, USA, Porto Rico, Canada, Spagna, Inghilterra, Francia, Germania, Irlanda, Russia, Svizzera

Page 3: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

IL CANTIERE INTERNAZIONALE DI FORLI’ ALLA SUA QUINTA EDIZIONE Il Cantiere Internazionale Teatro Giovani di Forlì è alla sua quinta edizione. Un’edizione promossa dall’Assessorato alla Cultura Università e Turismo di Forlì in collaborazione con l’International Theater Center of New England a cui si affiancano l’Assessorato alla Cultura della città di Orvieto, il Centro di Studi Teatrali “Aula di studi scenici e comunicazione interculturale” del Dipartimento SITLeC dell’Università di Bologna, sede di Forlì, docenti della Harvard University, MIT Italy, Northeastern University of Boston, University of Puerto Rico, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, il Centro Maschere e Strutture Gestuali di Padova, la Compagnia Internazionale de’ Colombari, la Compagnia Fuori Scena, l’Istituto Statale d’Arte di Forlì, il Liceo Musicale “Masini” con il patrocinio e finanziamento della Regione Emilia Romagna. Al di là di ogni ottimistica previsione, quest’anno il Cantiere ha ampliato il periodo delle proprie attività ed è approdato al palcoscenico invernale del Teatro Comunale “Diego Fabbri” presentando una prima rassegna di ricerca e sperimentazione dal titolo Un Altro Teatro. Si consolida inoltre il rapporto con il Centro di Studi Teatrali “Aula di studi scenici e comunicazione interculturale” del Dipartimento SITLeC dell’Università di Bologna, sede di Forlì, che da quest’anno avrà una funzione permanente di collegamento tra il Cantiere e la crescente popolazione universitaria della città. Gli studenti della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori apriranno la sezione primaverile del Cantiere e presenteranno cinque creazioni realizzate in varie lingue e materia di studio, diretti dai loro rispettivi docenti. A loro spetta la realizzazione della seconda parte del laboratorio teatrale TRITTICO DI LORCA inaugurato lo scorso anno con Yerma e che quest’anno avrà per titolo Un piano sin manos. Fra le molte novità di questa quinta edizione del Cantiere si segnala un laboratorio teorico/pratico da tempo auspicato e interamente dedicato allo studio della maschera che avrà per titolo La maschera teatrale, diretto da Donato Sartori. Realizzato per soddisfare le esigenze dei giovani allievi dell’Istituti Statale d’Arte di Forlì diretto da Vittorio Servadei Morgagni. Finalmente gli allievi potranno apprendere, attraverso la teoria e la pratica, i fondamenti della costruzione di uno dei più antichi strumenti dell’arte scenica. Mentre Maschile, femminile, neutro sarà il titolo di un laboratorio condotto da Silvio Castiglioni, attore, regista e direttore del festival di Santarcangelo, collaboratore del Cantiere sin dagli esordi. Materia del laboratorio sarà l’esplorazione e l’utilizzo della maschera dal punto di vista dell’attore, secondo pratiche teatrali attribuite dalla tradizione alla Commedia dell’Arte e considerate da alcuni alla base di significative evoluzioni del teatro contemporaneo. Seguirà Voce, prosodia, recitazione.- A partire dalle indicazioni di regia di Giorgio Strehler, un intenso laboratorio di due settimane per dodici allievi diretto e tenuto da Corrado Veneziano, regista, drammaturgo e docente dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Attraverso un lavoro teorico e pratico, con esercizi appropriati, Corrado mostrerà come non tutti gli autori drammatici si possano recitare allo stesso modo. La dizione associata al testo, la lingua creata come evento polifonico e l’uso improvvisato della voce attenta alla natura e situazione in cui si trovano i personaggi, saranno i contenuti di questo laboratorio altamente professionale. Teatro del Rinascimento: La commedia sarà un ciclo completo di quattro lezioni rivolto a tutti, compreso gli studenti dell’Università degli adulti, tenute da Franco Fido,

docente di Letteratura italiana alla Harvard University, che ci onora con la sua presenza. Franco Fido è autore di testi e saggi fondamentali per la conoscenza, l’approfondimento e la comprensione delle origini e sviluppo del nostro teatro, oltre che uno dei massimi esperti del teatro di Carlo Goldoni. Nel corso delle lezioni si ripercorreranno le forme e contenuti del teatro italiano dal Medioevo (la liturgia cristiana e il Dramma sacro) sino alle prime compagnie dell’Arte (le maschere e la reinvenzione del teatro). Laude in Urbis: sacra rappresentazione nel XXI secolo, è invece un laboratorio/spettacolo che nasce dall’ intensa collaborazione con la città di Orvieto e la Compagnia de’ Colombari diretta da Karin Conrood, docente di regia alla Yale University, che già l’anno scorso aveva tenuto un laboratorio per giovani registi a Forlì dedicato ad alcune tragedie di Shakespeare. Quest’anno, assieme a venticinque attori, alcuni americani e altri italiani, prevalentemente di Forlì, la Compagnia de’ Colombari realizzerà uno spettacolo ispirato alle origini della Sacra Rappresentazione medievale italiana ed inglese. Per tema e affinità farà eco il laboratorio/spettacolo della durata di quattro settimane Donna de Paradiso sull’opera drammatica di Jacopone da Todi diretto da Walter Valeri e Fabiola Crudeli. Come di consueto nella sezione L’orecchio di Dioniso sono previsti convegni, dibattiti, proiezioni di materiali cinematografici, video, conferenze di insigni studiosi e momenti di riflessione con compagnie autorevoli che operano nella nostra regione e in ambito internazionale. Non meno importanti: una lettura di poesie realizzata dalla rivista “l’Ortica”, diretta da Davide Argnani e una serata di musica sacra eseguita dagli allievi del Liceo Musicale “Masini” diretto dal maestro Pierluigi Di Tella, nel parco della Rocca di Ravaldino, poco prima dell’inizio di Laude in Urbis.

Walter Valeri

Page 4: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

FORME DI TEATRO RELIGIOSO NEL MEDIOEVO: LA LITURGIA CRISTIANA E IL DRAMMA SACRO. In uno degli ultimi Ricordi, la raccolta di pensieri e massime che il grande storico fiorentino Francesco Guicciardini finì di mettere insieme nel 1530, leggiamo: la laude o biasimo degli uomini ha da nascere da'portamenti loro, non dallo stato in che si truovano [ cioè da come si comportano, non dalla posizione sociale in cui sono nati ]; come in una commedia o tragedia non è più in prezzo chi porta la persona del padrone e del re che chi porta quella di un servo, ma solamente si attende chi la porta meglio cioè un attore sarà da ammirare non perché sostiene la parte del personaggio più importante ed illustre, ma perché recita meglio, magari nella parte di un servo. Qualche anno prima lo stesso austero storico, che era allora Presidente della Romagna per conto del Papa, non aveva potuto realizzare un progetto che gli stava a cuore, mettere in scena a Faenza una commedia, La Mandragola del suo amico Machiavelli, perché intanto era scoppiata la guerra fra la lega di Cognac (la Francia, il papa e Firenze) e l'imperatore: guerra che terminerà col sacco di Roma, con la vittoria di Carlo V, e con la fine dell'indipendenza italiana. Così, proprio nel momento in cui la grande civiltà italiana del Rinascimento si trova sull'orlo del tracollo politico, il teatro afferma ancora la sua presenza nelle preoccupazioni di uno dei più lucidi testimoni di quella civiltà e della sua crisi. Di fatto, i primi trent'anni del Cinquecento costituiscono uno dei momenti più alti --anzi, il momento della fondazione-- del moderno teatro occidentale, che vede il passaggio dalle rappresentazioni religiose e dalle recite di commedie di Plauto e Terenzio in latino, da parte di studenti e dirette ad altri chierici e dotti, alla produzione di commedie in volgare composte dai maggiori scrittori, come Ariosto o Machiavelli, ambientate in scenografie dovute ai maggiori artisti dell'epoca, (architetti come Baldassarre Peruzzi e i Sangallo, o pittori come Andrea Del Sarto e Raffaello) e interpretate da attori semi-professionisti davanti a un ampio pubblico cortigiano o cittadino. Ma si tratta, come sempre, di un inizio che è anche punto d'approdo o sbocco di fenomeni e tradizioni più antiche. Già nel Medioevo la vita cittadina, cioè la presenza da un lato di un popolo vario e attivo per le strade e negli spazi pubblici, della Chiesa dall'altro, coi suoi riti, le sue feste, i suoi edifici, che costituivano il luogo d'incontro per eccellenza dei fedeli, non poteva non esprimere delle forme embrionali di teatro, se per teatro intendiamo un'azione che allude a una storia, eseguita da alcune persone (gli attori), e destinata ad essere guardata e ascoltata da altre, di solito più numerose persone, gli spettatori. Così a partire dal nono-decimo secolo abbiamo da un lato, sulle piazze, buffoni, giocolieri, mangiatori di fuoco e di sciabole, specialmente durante il carnevale; dall'altro, dentro o intorno alla chiesa, nei momenti salienti dell'anno liturgico, parti dialogate della Messa, drammatizzazioni di episodi del Vangelo o delle vite dei santi: quegli spettacoli all'inizio semplicissimi e, come si diceva, integrati al rito, poi via via più complicati ed autonomi, che si chiamano di solito mystères o passions in Francia, autos sacramentales in Spagna, Geistspiele in Germania, miracle plays in Inghilterra, e drammi liturgici in Italia. Risale a questi spettacoli, tra l'altro, una delle prime interessanti soluzioni al problema della scena, cioè dello sfondo o spazio fittizio entro il quale si muovono i personaggi. Vari "luoghi deputati", dentro o davanti alla chiesa, costituivano per così dire frammenti o spezzoni di palcoscenico, e l'azione si spostava dall'una all'altra di queste mansiones. Negli altri paesi, e specialmente in Francia, un teatro laico e satirico si affiancò presto a quello religioso, spesso sotto lo

stimolo di grandi feste popolari che non ebbero la stessa voga da noi, come la fête des fous o des innocents, durante le quali venivano recitate farse e sotties (letteralmente, sciocchezze). In Italia i maggiori episodi teatrali del tardo medioevo restano religiosi: come la lauda drammatica umbra nel Duecento (che culmina come è noto in un grande testo poetico di Jacopone da Todi: Donna del Paradiso, o la sacra rappresentazione fiorentina del Quattrocento, che pur senza divisioni in atti e scene possiede ormai una struttura drammatica pienamente sviluppata, con molti personaggi, precise indicazioni sceniche o didascalie, e testi di valore letterario, dovuti ad autori come Feo Belcari con la Rappresentazione di Abram e Isaac; Castellano Castellani autore della Rappresentazione della conversione di Santa Maria Maddalena; o lo stesso Lorenzo de' Medici che scrisse Rappresentazione dei SS. Giovanni e Paolo. Franco Fido (Harvard University)

Compagnia de’ Colombari Laude in Urbis

sacra rappresentazione nel XXI secolo” regia Karin Coonrod

direttore musicale Paul Vasile luci e scene Christopher Akerlind

Presentazione

20 maggio ore 16 Ridotto del Teatro

Incontro ad Orvieto 6 giugno ore 15 Orvieto Laboratorio/spettacolo

11-18 giugno ore 19,30-23 Rocca di Ravaldino

Spettacolo

Sabato 19 giugno ore 21,00

Canti medioevali concerto corale degli allievi del Liceo

Musicale “A.Masini” di Forlì ore 21.30

Laude in urbis Rocca di Ravaldino

- ingresso libero

Page 5: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

UN CONVITO A TODI TRA REALTA’ E LEGGENDA Il laboratorio/spettacolo Donna de Paradiso sarà liberamente tratto e ispirato da varie Laude di Jacopone da Todi, il Detto d’amore e il Fiore di Dante Alighieri. Con particolare attenzione ai quei componimenti satirici ricostruiti nella loro verosimile stesura originaria da Biordo Brugnoli, secondo le varianti dei manoscritti più importanti e l’edizione principe di Francesco Bonaccorsi (1490). Donna de Paradiso, che dà il titolo al nostro intero lavoro, sarà integralmente recitata in forma drammatizzata solo alla fine, come visione di Jacopone stesso. In essa Jacopone ci parlerà del Corpo di Cristo martoriato, ma anche del proprio corpo, secondo una esegesi accettata dalla critica più attenta, imprigionato ed incatenato per anni in una piccolissima cella di un sotterraneo, in completo isolamento, secondo l’ ordine di papa Bonifacio VIII. Il laboratorio spettacolo quindi inizierà, per ragioni drammaturgiche, con la festa della primavera, nel corso della quale, a seguito del crollo del pavimento muore Vanna (moglie di Jacopo de Benedetti – poi Jacopone da Todi). L’episodio è all’origine della conversione di Jacopo che, accorso sul luogo della tragedia, scopre che la moglie indossa ‘il cilicio’, a sua insaputa (secondo la leggenda). Tenteremo di mettere in scena la storia di Jacopone e del suo tempo attraverso la teatralizzazione di alcune Laude, così come gli storici e i medioevalisti si rivolgono all’opera di questo straordinario poeta per saperne di più sulla sua (misteriosa) biografia e lo spirito di quel tempo a noi così vicino; fra musica rock, costumi punk e canti gregoriani. W. Valeri

W.

ler

V

aDonna de Paradiso

i da Martedì 18 maggio a Mercoledì 30 giugno

ore 20 – 22.30 laboratorio/workshop

sede: Compagnia “Fuori Scena” via Fusconi 59 Cesena

Rocca di Ravaldino

Giovedì 1 luglio ore 21,30

Compagnia Cantiere Internazionale di Forlì in collaborazione con Compagnia “Fuori Scena”

presenta Donna de’ Paradiso

da Jacopone da Todi, Dante Alighieri adattamento e regia

Fabiola Crudeli, Walter Valeri scene e costumi

Daniele Masini, Cristian Casadei organizzazione

Paolo De Lorenzi

Page 6: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

LABORATORI fondamentali per la conoscenza, l’approfondimento e la comprensione delle origini e sviluppo del nostro teatro, oltre che uno dei massimi esperti del teatro di Carlo Goldoni ed autore del volume Nuova guida a Goldoni: teatro e società nel Settecento, edito da Einaudi (Torino 2000).

Nel corso delle lezioni si ripercorreranno le forme e i contenuti del teatro italiano dal medioevo (la liturgia cristiana e il Dramma Sacro) sino alle prime compagnie dell’Arte (le maschere e la reinvenzione del teatro). Sede: Rocca di Ravaldino da lunedì 7 giugno a giovedì 10 giugno ore 18-19,30 LABORATORIO SULLA MASCHERA La maschera teatrale direzione Donato Sartori Il laboratorio teorico/pratico La Maschera teatrale, diretto da Donato Sartori, viene realizzato per soddisfare le esigenze dei giovani allievi dell’Istituto Statale d’Arte di Forlì che potranno apprendere, attraverso la teoria e la pratica, i fondamenti per la costruzione di uno dei più antichi strumenti dell’arte scenica. Il mestiere dei Sartori, famosi in tutto il mondo, risale agli anni dell’immediato dopo Guerra e si tramanda di padre in figlio. Amleto Sartori è lo scultore che ha realizzato la prima maschera in cuoio utilizzata nell’Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni messo in scena da Giorgio Strehler nel 1947. Alla morte di Amleto Sartori, all’apice della carriera, il figlio Donato ha ereditato il patrimonio culturale e tecnico del padre e ne ha continuato la ricerca, ampliandola. Nel 1979 Donato, assieme all’architetto Paola Piizzi e allo scenografo Paolo Trombetta ha fondato il Centro Maschere e Strutture Gestuali che ha sede ad Abano Terme continuando un’intensa attività di studio, sperimentazione e definizione di una metodologia applicata alla costruzione della maschera teatrale secondo vari aspetti: etnologico, antropologico e spettacolare. Da alcuni anni dirige anche un importante laboratorio in Scandinavia e collabora attivamente con il regista Peter Oskarson.

LABORATORIO DI RECITAZIONE Maschile, femminile, neutro con Silvio Castiglioni Il laboratorio teorico/pratico per giovani attori Maschile, femminile, neutro, diretto da Silvio Castiglioni, è stato pensato per 12 giovani allievi. Materia del laboratorio saranno alcune pratiche teatrali attribuite dalla tradizione alla Commedia dell’Arte e considerate alla base di alcune significative evoluzioni del teatro contemporaneo. Dopo una ricognizione sulla preparazione fisica vocale minima necessaria si affronterà il lavoro attorale specifico. Si partirà dall’idea che ognuno si è fatto e dalle pratiche realizzate all’insegna di una tradizione in gran parte reinventata: le principali maschere, il gioco scenico, i tipi fissi, la lingua dello spazio, tentando anche la “scrittura” e la realizzazione di una breve scena. Una ricognizione sul significato del mito e su quanto è stato ricostruito secondo piacere e necessità nella cultura teatrale del novecento.

Sede: Rocca di Ravaldino da martedì 8 a martedì 15 giugno dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30 LABORATORIO DI DIZIONE Voce, prosodia, recitazione a partire dalle indicazioni di regia di Giorgio Strehler con Corrado Veneziano Il laboratorio teorico/pratico di dizione per giovani attori Voce, prosodia, recitazione, diretto da Corrado Veneziano, regista, drammaturgo e docente dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, è stato pensato per 12 giovani allievi. Attraverso un lavoro teorico e pratico, con esercizi appropriati, Corrado Veneziano mostrerà come non tutti gli autori drammatrici si possano recitare allo stesso modo. La dizione associata al testo, la lingua creata come evento polifonico e l’uso improvvisato della voce attenta alla natura e situazione in cui si trovano immersi i personaggi, saranno i contenuti di questo laboratorio altamente professionale.

Sede: Rocca di Ravaldino da giovedì 3 giugno a lunedì 7 giugno ore 19,30-22 LEZIONI DI STORIA DEL TEATRO Teatro del Rinascimento: la commedia con Franco Fido Sede: Ridotto del Teatro Diego Fabbri E’ un ciclo completo e straordinario di quattro lezioni rivolto a tutti, compreso gli studenti dell’Università degli adulti, tenute dal Prof. Franco Fido, docente di letteratura italiana alla Harvard University. Franco Fido è autore di testi e saggi

da mercoledì 16 giugno a sabato 26 giugno ore 20-22

Page 7: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

Once Upon a Time in the Far Fart West Il teatro universitario al Cantiere (in lingua inglese) Teatro alla SSLMIT di All Together docente responsabile Rachel Pearce L'attività nasce nel 1992. I gruppi sono sempre formati da studenti aiutati nella scelta e/o composizione del testo e nella regia da un docente, spesso di madrelingua. Si tratta di una stretta collaborazione tanto nella fase di lettura e di approfondimento del testo di partenza quanto nella sua elaborazione e nella messa in scena. La maggior parte dei partecipanti si cimenta nella recitazione (docenti compresi, talvolta), altri preferiscono dedicarsi alla regia o alle attività, non meno importanti, di costumista o scenografo. Il lavoro essenziale è imperniato comunque sulla lingua, la comunicazione, l'oralità. Per questo, l'attività teatrale è un campo di ricerca scientifica che si è dimostrato nel tempo un prezioso strumento per l'apprendimento delle lingue e di quelle competenze fondamentali che vengono richieste agli interpreti e ai traduttori: controllo della voce e della gestualità, dizione, documentazione, manipolazione e trasformazione del testo, etc.

Traccia: Siamo nel selvaggio Far Fart West in un periodo non meglio precisato, in cui saloon, rapine, “soubrettes” e duelli sotto il solleone vanno ancora di moda, e non i grattacieli o le auto, ma i verdi e spinosi cactus regnano silenziosi e incontrastati qui. La quiete del tranquillo villaggio di Fort-Lee -la cui specialità gastronomica è la Fresh Home Baked Peeada- viene sconvolta dall’arrivo di un curioso e quanto mai ambiguo personaggio … Chant-âge (in lingua francese) di A. Hanotelle docente responsabile Marie-Line Zucchiatti

Traccia: In un modesto teatrino parigino, la regista Antoinette assiste alle prove del suo spettacolo, un musical che porta in scena l’evoluzione del rapporto uomo-donna nel corso delle varie epoche, e come spesso accade, realtà e finzione si sovrappongono e confondono …

Università di Bologna, sede di Forlì Dipartimento SITLeC – SSLMIT 17 e 18 maggio ore 10/18

Prove generali delle recite/saggio presso il Teatro Diego Fabbri

Teatro Diego Fabbri

19 maggio, ore 20

TRITTICO DI LORCA (seconda parte) Un piano sin manos

(in lingua spagnola) da Federico García Lorca docente responsabile Isabel Fernández 20 maggio, ore 20 Federico García Lorca (Fuentevaqueros, Granada, 1898) è considerato il più popolare poeta di lingua spagnola e uno dei principali rappresentanti del teatro moderno. I suoi versi cantano passioni umane in una forte compenetrazione di sogno e realtà. Loraca visse in prima persona le tensioni artistiche e sociali del suo tempo. Questa tensione ripercorre con intensa profondità la sua vita personale ed artistica, sfociando in una ricerca sfrenata del dicibile/non dicibile, attraverso molteplici linguaggi: musica, poesia, disegno, teatro, danza. Viene ora messa in scena la seconda parte del Trittico di Lorca, iniziato con la rappresentazione di Yerma nel corso della passata edizione del Cantiere Internazionale.

Alla ricerca del tesoro dello zar: Cosa Nostra sfida la mafia russa

(in lingua russa) di Carmen Savarese

docente responsabile Natalia Kardanova Traccia: … tutti insieme a Mosca, uomini della mafia russa ed italiana, gli uni contro gli altri a giocarsi una partita un po’ fuori dal comune, schierando improbabili formazioni capitanate da due boss molto particolari, che insieme presenteranno numerosissime sorprese… la possibilità di aprire una finestra inconsueta su un argomento che in ambito cinematografico, e non solo, è stato quasi sempre rappresentato con sfumature tutt’altro che leggere. Tutto ciò non per sminuire o trattare con superficialità l’argomento, quanto semplicemente per dimostrare che in teatro tutto è possibile…

Traccia: Un piano, una rosa e il silenzio. Tre elementi per vivere il caos dell’esperienza, per rendere visibili le presenze invisibili che popolano il sottosuolo del palcoscenico-arena.

Lettere a Giulietta (in lingua italiana)

di Francesco Giardinazzo docente responsabile F. Giardinazzo

Traccia: Isolati nel frastuono della solitudine, a volte due anime possono incontrarsi e amarsi, con quello che amarsi comporta, con gli sforzi, le lotte, le rinunce, i dolori…tutto vissuto soltanto per poter ascoltare, in tutto quel frastuono, una sola voce, un cuore soltanto che detta il ritmo. Perciò vedrete l’amore, la disperazione, la follia, la cecità al dolore altrui, il dolore che ci annienta, l’ironia, il cruento e caustico tormento di lettere che uno scrive a chi non risponde. L’autore di queste lettere sarebbe il drammaturgo, la voce di un assente che crede di tenere i fili della trama dei suoi personaggi e non immagina cosa stanno invece tramando loro per lui.

Page 8: Comune di Forlì - unibo.itsslmit.unibo.it/Dox/Eventi/cantiere2004/brochuretestidef.pdf · Comune di Forlì Comune di Forlí Sindaco Franco Rusticali Assessore Cultura e Università

L’ORECCHIO DI DIONISO Informazioni Incontri, convegni, mostre,

conferenze & dibattiti ingresso libero Segreteria operativa informazioni e iscrizioni Sabato 15 maggio, ore 21

per i laboratori Motus Tel 389 9781789 con Enrico Casagrande, Daniela Nicolò

(fondatori Compagnia Motus) e-mail [email protected] Ridotto del Teatro Diego Fabbri C.so Diaz 47

Teatro Diego Fabbri Corso A.Diaz 47 – Forlì Venerdì 4 giugno, ore 18

Tel. 0543 712162-160-165-166 Lenz Rifrazioni con Maria Federica Maestri, Francesco Pititto Fax 0543 712163 (fondatori Compagnia Lenz Rifrazioni) e-mail Sala Affrescata – Palazzo dalle Vacche

[email protected] C.so Diaz 64 [email protected]

Mercoledì 9 giugno, ore 17 García Lorca: disegni, ritratti, scenografie con Rafael Lozano Miralles (docente Università di Bologna) Sala Affrescata – Palazzo delle Vacche c.so Diaz 64 Sabato 12 giugno, ore 20 Le Théatre de Carouge con François Rochaix (direttore Théâtre de Carouge) Rocca di Ravaldino ITALIAN THEATER AND LANGUAGE Martedì 15 giugno, ore 18 SUMMER PROGRAM Realismo e performace IN FORLI’, ITALY nei monologhi di Franca Rame

June 2 – July 1, 2004 con Serena Anderlini (docente University of Puerto Rico) Crediting Rocca di Ravaldino Harvard University, MIT, Northeastern University Domenica 20 giugno, ore 21

Incontro con Raffaello Baldini (poeta) Course Director Ridotto del Teatro Diego Fabbri Walter Valeri, MFA A.R.T./MAXR Institute at Harvard University Lunedì 21 giugno, ore 21

Managing Director, ITCNE Teatro delle Albe: un incontro Gail Macdonald con Marco Martinelli, Ermanna Montanari (fondatori Teatro delle Albe) Teatro Rasi – Ravenna Faculty

Prof. Franco Fido, Harvard University, Prof. Elvira G. Di Fabio, Harvard University, Prof. Corrado Veneziano, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, Silvio Castiglioni, Director Santarcangelo dei Teatri, Donato Sartori, Director Centro Maschere e Strutture Gestuali, Paolo Trombetta Set Designer, Paola Pizzi Architect Forli, Italy