Comitato di Sorveglianza FSE Regione Marche Senigallia, 31...
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Comitato di Sorveglianza FSE Regione Marche
Senigallia, 31 maggio 2013
Mauro Terzoni – Autorità di Gestione FESR e FSE
� Concentrazione sulle priorità della Strategia
Europa2020 per una crescita intelligente,
sostenibile, inclusiva;
� Concessione di riconoscimenti in base ai risultati;
� Sostegno alla programmazione integrata;
� Attenzione focalizzata sui risultati;
� Rafforzamento della coesione territoriale;
� Semplificazione dell’esecuzione.
� 3 fasce di Regioni (più sviluppate, meno sviluppate e in
transizione);
� L’accordo di partenariato;
� La concentrazione tematica;
� Il sistema delle condizionalità (ex ante, ex post e
macroeconomica);
� Il sostegno alla programmazione integrata (ev.
programmi plurifondo, approccio integrato allo sviluppo
locale di tipo partecipativo);
� Introduzione di una riserva di performance del 5%;
� Modifica regola n+2 � n+3
� Incrementare l’utilizzo degli strumenti di ingegneria
finanziaria (Fondi di rotazione tipo JESSICA).
Regioni meno sviluppateRegioni più sviluppate e in
transizione
60% 20%
6%
44%
Ricerva & InnovazioneEfficienza energetica & energie rinnovabili Competitività imprese
Concentrazione investimenti del FESR
Occupabilità
1 - accesso all'occupazione 2 – giovani3 – creazione impresa4 – conciliazione5 – adattabilità6 – invecchiamento attivo7 - istituzioni mercato lavoro
Inclusionesociale
Istruzione
Capacità istituzionale
1 - abbandono scolastico 2 – qualità istruzione superiore3 – formazione permanente
1 - inclusione attiva2 - comunità emarginate 3 - antidiscriminazione 4 - accesso a servizi5 - economia sociale 6 - sviluppo locale da collettività
1 - capacità istituzionale amministrazione pubblica
2 - rafforzamento parti interessate; patti settoriali / territoriali di riforma
- Stato membro: almeno 20% per inclusione sociale- Programma operativo: Almeno l’80% (compresa l’inclusione sociale) su 4 tra le seguenti18 priorità d’investimento:
2007200720072007----2013201320132013
Regioni della convergenza
Regioni in phasing-out
Regioni inphasing-in
Regioni dell’obiettivo
competitivitá e occupazione
2014201420142014----2020202020202020
((((indicativaindicativaindicativaindicativa))))
Regioni meno sviluppate
Regioni in transizione
Regioni piú sviluppate
1. Ricerca e innovazione
2. Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC)
3. Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI)
4. Transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio
5. Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione e
gestione dei rischi
6. Tutela dell'ambiente ed efficienza delle risorse
7. Trasporto sostenibile e rimozione delle strozzature nelle
principali infrastrutture di rete
8. Occupazione e sostegno alla mobilità dei lavoratori
9. Inclusione sociale e lotta alla povertà
10. Istruzione, competenze e apprendimento permanente
11. Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni
pubbliche efficienti
FESR FSE
1. Efficienza della spesa, in termini di velocità e di
semplificazione procedurale
2. Efficacia della spesa, in termini di qualità degli interventi e
impatto sulle politiche � concentrazione
3. Meno contributi a fondo perduto e più spesa che favorisca
l’accesso a ulteriori finanziamenti e l’accesso al credito (es:
strumenti di ingegneria finanziaria: fondi di rotazione, fondi di
garanzia, ecc..)
4. Meno spesa «assistenziale» e più spesa che agisca da leva
per lo sviluppo (sostenibilità futura della spesa)
5. Integrazione delle risorse tra i vari fondi e canali di
finanziamento (es: programmi UE a gestione diretta)
6. Integrazione con altre risorse, pubbliche e private (es: Sistema
bancario, Fondi Interprofessionali)
� Mantenimento della clausola di complementarietà (max 10% asse);
� E’ previsto che il FSE possa contribuire con le proprie priorità
d’investimento al conseguimento di alcuni obiettivi FESR (Ricerca, PMI,
T.I.C.);
� Lo SviluppoSviluppoSviluppoSviluppo LocaleLocaleLocaleLocale didididi tipotipotipotipo PartecipativoPartecipativoPartecipativoPartecipativo (approccio Leader): concentrato
su territori subregionali specifici; guidato da gruppi di azione locale
composti dai rappresentanti degli interessi socio-economici locali, pubblici
e privati; partecipazione di più Fondi.
� I pianipianipianipiani didididi AzioniAzioniAzioniAzioni ComuniComuniComuniComuni (J.A.P.): comprende un gruppo di progetti (non
infrastrutture) realizzati sotto la responsabilità del beneficiario (organismo
di diritto pubblico) nell’ambito di uno o più Programmi Operativi.
� InvestimentiInvestimentiInvestimentiInvestimenti TerritorialiTerritorialiTerritorialiTerritoriali IntegratiIntegratiIntegratiIntegrati: qualora una strategia di sviluppo urbano
o un’altra strategia o patto territoriale richieda un approccio integrato che
comporti investimenti nell’ambito di più Assi prioritari di uno o più
Programmi Operativi, l’azione viene eseguita sotto forma di ITI.
� Il regolamento generale e i regolamenti dei Fondi, pubblicati in bozza già
nel 2011, sono stati emendati nel corso del 2012 grazie all’impulso della
presidenza danese e di quella cipriota. All’inizio dell’anno anche la
presidenza irlandese è intervenuta sul quadro regolamentare con un
proprio testo di compromesso.
� Rispetto alla versione iniziale, i Regolamenti non appaiono granché
modificati nonostante l’intenso dibattito sviluppatosi sui testi:
� il meccanismo di concentrazioneconcentrazioneconcentrazioneconcentrazione rimane sostanzialmente invariato ma vengono
introdotti degli elementi di flessibilità consentendo di «mixare» all’interno di un
singolo asse prioritàprioritàprioritàpriorità didididi investimentoinvestimentoinvestimentoinvestimento facentifacentifacentifacenti capocapocapocapo aaaa piùpiùpiùpiù obiettiviobiettiviobiettiviobiettivi tematicitematicitematicitematici.
� Alcuni temi che apparivano preclusi (turismoturismoturismoturismo) o con un ruolo marginale
(culturaculturaculturacultura), soprattutto dopo la pubblicazione del position paper per l’Italia,
vengono invece ripresi su impulso delle proposte del parlamento europeo.
� Nell’obiettivo 9 viene introdotta una nuova priorità d’investimento destinata
specificamente allo svilupposvilupposvilupposviluppo localelocalelocalelocale partecipativopartecipativopartecipativopartecipativo (CLLD)
� Le disposizioni in materia di gestionegestionegestionegestione eeee controllocontrollocontrollocontrollo, che
sembravano introdurre nuovi vincoli (in contrasto
rispetto alle aspettative di semplificazione) sembrano
invece in parte «ammorbidirsi» :
� scompaiono le chiusurechiusurechiusurechiusure annualiannualiannualiannuali e il meccanismo di
accreditamentoaccreditamentoaccreditamentoaccreditamento delle autorità dei PO,
� permane l’introduzione del periodoperiodoperiodoperiodo contabilecontabilecontabilecontabile (con relativo
aggravio dei compiti di tenuta della contabilità da parte
dell’AdC, o dell’AdG se la regione decide di accorpare le
funzioni delle due autorità )
� La tempistica di presentazione dei programmi nelle proposte della nuova
presidenza viene allungata: i PO possono essere presentati insieme
all’Accordo di Partenariato o al più tardi 3 mesi dopo.
� Il template di AccordoAccordoAccordoAccordo didididi PartenariatoPartenariatoPartenariatoPartenariato diffuso ad inizio 2013 richiede una
strettastrettastrettastretta connessioneconnessioneconnessioneconnessione tratratratra AdPAdPAdPAdP eeee PORPORPORPOR;;;;
� Il template di POPOPOPO disegna un’impostazione diversa dei documenti
programmatici rispetto a quella cui siamo abituati finora: una struttura
asciutta, spesso tabellare (per favorire il confronto fra POR), un focusfocusfocusfocus
moltomoltomoltomolto accentuatoaccentuatoaccentuatoaccentuato suglisuglisuglisugli aspettiaspettiaspettiaspetti didididi strategiastrategiastrategiastrategia (raccontare il «cambiamento»
atteso) rispetto a quelli operativi (niente più descrizione del funzionamento
di strutture e procedure, le autorità del PO devono semplicemente essere
individuate)
� Trasmissione bozza completa Accordo di Partenariato alla CE
(luglio 2013)
� Approvazione delibera CIPE per mandato al negoziato formale con
CE
� ApprovazioneApprovazioneApprovazioneApprovazione CECECECE AccordoAccordoAccordoAccordo didididi PartenariatoPartenariatoPartenariatoPartenariato (ottobre/novembre(ottobre/novembre(ottobre/novembre(ottobre/novembre 2013201320132013)
� ApprovazioneApprovazioneApprovazioneApprovazione RegolamentiRegolamentiRegolamentiRegolamenti CECECECE (ottobre/novembre(ottobre/novembre(ottobre/novembre(ottobre/novembre 2013201320132013)
� PresentazionePresentazionePresentazionePresentazione PORPORPORPOR allaallaallaalla CECECECE (dicembre(dicembre(dicembre(dicembre 2013201320132013----gennaiogennaiogennaiogennaio 2014201420142014)))) ::::
- confronto istituzionale e parti sociali (settembre – ottobre 2013)
- esame POR del Consiglio Regionale (novembre-dicembre 2013)
- trasmissione alla CE del POR (dicembre 2013 – gennaio 2014)
� ApprovazioneApprovazioneApprovazioneApprovazione PORPORPORPOR dadadada parteparteparteparte delladelladelladella CECECECE (aprile(aprile(aprile(aprile----maggiomaggiomaggiomaggio 2014201420142014))))
� Convocazione tempestiva del 1 C.d.S. per l’approvazione dei
criteri per la selezione progetti (si ipotizza entro 30 giorni
dall’approvazione dei POR)
Presentazione del CountryCountryCountryCountry PositionPositionPositionPosition PaperPaperPaperPaper della CE (“seleziona” priorità)
(28/11/2012 – Roma) ; il giudizio della Conferenza delle Regioni è
complessivamente positivopositivopositivopositivo mamamama:
� Non tiene sufficientemente conto della dimensione regionale
� Conferma la condizionalità macro economica legata alla stabilità dei conti
� Scarso rilievo a fattori esterni (oneri imprese: appalti, patto stabilità, ecc.)
� Ipotizza riduzione cofinanziamento nazionale
� Propone aumento programmi Ministeriali
� Suggerisce esternalizzazione servizi di controllo di secondo livello
� Preferenza dei Plurifondo (Italia ha eccessivo numero di P.O. su EU 27)
� Scarsa rilevanza al tema dell’internalizzazione nel Centro Nord
� Eliminato ogni riferimento ai temi del patrimonio culturale per l’Italia
� Riduzione interventi formativi per i lavoratori in ambito FSE
� Accezione ampia del principio dell’inclusione sociale (non solo lavorativa)
� Scarso rilievo alla strategia macroregionale per blue economy e turismo
� DicembreDicembreDicembreDicembre 2012201220122012: si apre la fase di consultazione pubblica con
l’approvazione documento del Ministro per la Coesione «MetodiMetodiMetodiMetodi eeeeObiettiviObiettiviObiettiviObiettivi»
� 4 Tavoli Tematici per l’individuazione di risultati attesi, indicatori, azioni� 7 Innovazioni di metodo (risultati attesi, azioni, tempi, trasparenza,
partenariato, valutazioni , forte presidio naz.le) e 3 Opzioni strategiche (Città,Aree Interne, Sud)
� 1 Tavolo regole e questioni orizzontali
� Il giudizio della Conferenza delle Regioni su «Documento “Barca» è
mediamentemediamentemediamentemediamente positivopositivopositivopositivo mamamama :
� Scarso coinvolgimento regionale
� Centralizzazione delle politiche di coesione
� Preferenza dei programmi Plurifondo
� Indeterminatezza sui criteri per l’Opzione Aree Interne e Città
� Proposta di aumentare programmi Ministeriali
� Assenza di riferimento alla Cooperazione Territoriale Europea e allestrategie Macroregionali
� FebbraioFebbraioFebbraioFebbraio –––– MarzoMarzoMarzoMarzo 2013201320132013 � rispetto alle 4 «missioni» strategiche individuate dal
Ministro sono stati attivati e conclusi i lavori di 4444 tavolitavolitavolitavoli tematicitematicitematicitematici di confronto per
preparare e orientare la redazione dei documenti programmatici (partecipano
tutte le Regioni):
� Tavolo A (Lavoro, competitività, sistemi produttivi e innovazione)
� Tavolo B (Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente)
� Tavolo C (Qualità della vita e inclusione sociale)
� Tavolo D Istruzione, formazione e competenze
E’ stata prevista poi la costituzione (avvio aprile 2013) di 1 Tavolo “regole e
questioni orizzontali” (partecipano “solo” 8 Regioni tra cui le Marche),
articolato in 8 sottogruppi: questioni finanziarie, aiuti di Stato, VAS,
tempistica e sorveglianza, indicatori, valutazione ex ante, monitoraggio,
mono-plurifondo.
� AlcuniAlcuniAlcuniAlcuni spuntispuntispuntispunti didididi caratterecaratterecaratterecarattere generalegeneralegeneralegenerale emersiemersiemersiemersi � possibili misure anticicliche nella
prima fase della programmazione, raccordo tra politiche ordinarie e politiche
aggiuntive, politiche di formazione orientate all’ottenimento di qualifiche
riconoscibili e spendibili per l’accesso al mercato del lavoro, accento sulla qualità
dei servizi al cittadino
� 9999 aprileaprileaprileaprile 2013201320132013 � gli esiti dei lavori dei tavoli sono confluiti in un prima proposta di
contenuti per l’Accordo di partenariato, disponibile al seguente link:
http://www.dps.tesoro.it/view.asp?file=2013/104345_accordo_partenariato.htm&i
mg=new
� Tre dimensioni strategiche: Mezzogiorno,Mezzogiorno,Mezzogiorno,Mezzogiorno, CittàCittàCittàCittà edededed AreeAreeAreeAree InterneInterneInterneInterne
� ProposteProposteProposteProposte perperperper lelelele CittàCittàCittàCittà: responsabilizzare amministrazioni comunali e
favorire modelli di coordinamento con altri soggetti che investono nelle
città; potenziare il ruolo delle Città Metropolitane come protagoniste delle
politiche aggiuntive; valorizzare le città impegnate nelle strategie di
qualità per la crescita e la sostenibilità.
� Si ipotizza un piano nazionale per 14 città metropolitane (no le Marche) e
programmi regionali per le altre aree urbane.
� AreeAreeAreeAree interneinterneinterneinterne: caratterizzate dalla «lontananza dai servizi essenziali» �
individuare i poli di attrazione capaci di offrire servizi essenziali.
� Conclusioni seminario di Rieti (11-12 marzo) sulle aree interne:
� Scatola progettuale da montare nei luoghi ma con una strategia coordinata a
livello nazionale
� Programmazione comunitaria deve promuovere la gestione associata dei
servizi fra gli enti locali nelle aree interne
� Favorire politiche per la scuola, la salute, la mobilità coerenti con le esigenze
delle aree interne
� Assegnazione dei fondi: meno bandi più pianificazione
� Sulla prima bozza di Accordo di partenariato:
- troppe azioni � ridurle per concentrare
- partire dagli obiettivi e poi passare ai risultati attesi, alle azioni e agli
indicatori
� Concentrazione forte su poche priorità, indicando la scala delle
gerarchie: un’ azione è ammissibile se si trova ai primi posti di tale
scala
� Per il FESR: attenzione specie sugli obiettivi tematici che assorbono
l’80%: innovazione, ricerca (in particolare industriale applicata),
competitività PMI, e strategia per le energie; per il resto pochi O.T., tra
cui una strategia per lo sviluppo dei centri urbani;
� Per il FSE: occupabilità in particolare per giovani e donne; politiche di
inclusione soprattutto lavorativa e non di tipo assistenziale; sull’ O.T.
11 (capacità istituzionale) attenzione a e-government, riorganizzazione
uffici giudiziari, semplificazione per le imprese, migliorare la capacità
di utilizzo dei fondi UE.
� Rischio di un neo-centralismo statale, in parte giustificato dalle scarse
performance di alcune regioni, in particolare del sud e di avere su alcuni temi
(trasporti, scuola, inclusione sociale, ecc..) strategie nazionali;
� Incremento dei Programmi Nazionali con contestuale riduzione delle risorse
per i Programmi Regionali;
� Definire al più presto le quote di cofinanziamento nazionale;
� Incertezza sulle risorse disponibili per le Regioni stante la non chiarezza sulla
portata dei PON (numero e peso finanziario);
� Chiarezza sui programmi per le città: non sottrarre risorse ai POR, come le
Marche, che non rientrano nel piano nazionale città metropolitane;
� Necessità di avviare al più presto il negoziato nazionale sul riparto delle
risorse, anche a bilancio UE non ancora approvato (definire criteri e
percentuali);
� Tentativo statale di ingerenza negli assetti organizzativi interni delle Regioni
(es: collocazione delle varie Autorità: di gestione di Certificazione, di Audit);
� Scarsa attenzione del Governo alle politiche macroregionali, in particolare
della Macroregione Adriatico-Jonica.
� Nella seduta del 7-8 febbraio il ConsiglioConsiglioConsiglioConsiglio hahahaha approvatoapprovatoapprovatoapprovato ilililil MFFMFFMFFMFF 2014201420142014----
2020202020202020 con una proposta di compromesso rispetto alle richieste della
Commissione:
� particolarmente significativo l’aumento delle risorse per le regioni
«più sviluppate»;
� attivazione di uno specifico fondo europeo per i giovani “Youth
Employment Initiative” (6 miliardi €, di cui 3 provenienti dal Fse)
destinato alle regioni con un tasso di disoccupazione giovanile 15-24
anni > 25% (sì Marche) di cui in gran parte dovrebbe beneficiarne
l’Italia;
� nel complesso la posizione italiana viene ad essere rafforzata.
� Il ParlamentoParlamentoParlamentoParlamento europeoeuropeoeuropeoeuropeo il 13 marzo ha tuttavia bocciatobocciatobocciatobocciato le
conclusioni del Consiglio, chiedendo un bilancio più flessibile ma
soprattutto più efficiente, opponendosi al deficit. Ciò potrebbe
tradursi in una riduzione del Quadro finanziario di febbraio, che
però dovrebbe interessare i fondi strutturali in misura marginale.
AAAA livellolivellolivellolivello EuropeoEuropeoEuropeoEuropeo::::
-RegioniRegioniRegioniRegioni obobobob.... CompetitivitàCompetitivitàCompetitivitàCompetitività eeee OccupazioneOccupazioneOccupazioneOccupazione 2007200720072007////2013201320132013:::: 38383838,,,,74747474 mdmdmdmd €€€€
---- RegioniRegioniRegioniRegioni ++++ sviluppatesviluppatesviluppatesviluppate 2014201420142014////2020202020202020 (Accordo(Accordo(Accordo(Accordo ConsiglioConsiglioConsiglioConsiglio UE)UE)UE)UE):::: 49494949,,,,49494949 mdmdmdmd €€€€
���� ++++ 27272727,,,,75757575 %%%%,,,,
AAAA livellolivellolivellolivello ItaliaItaliaItaliaItalia (lieve(lieve(lieve(lieve incrementoincrementoincrementoincremento pesopesopesopeso ItaliaItaliaItaliaItalia all’internoall’internoall’internoall’interno UE)UE)UE)UE)
- RegioniRegioniRegioniRegioni obobobob.... CompetitivitàCompetitivitàCompetitivitàCompetitività eeee OccupazioneOccupazioneOccupazioneOccupazione 2007200720072007////2013201320132013:::: 5555,,,,32323232 mdmdmdmd €€€€
---- RegioniRegioniRegioniRegioni piùpiùpiùpiù sviluppatesviluppatesviluppatesviluppate 2014201420142014////2020202020202020:::: 7777,,,,00000000 mdmdmdmd €€€€
ConsideratoConsideratoConsideratoConsiderato ancheancheancheanche chechecheche esconoesconoesconoescono dalledalledalledalle regioniregioniregioniregioni «competitivit໫competitivit໫competitivit໫competitività» AbruzzoAbruzzoAbruzzoAbruzzo eeee
Molise,Molise,Molise,Molise, avremoavremoavremoavremo::::
���� ++++ 31313131,,,,50505050%%%%,,,,
PerPerPerPer lelelele MarcheMarcheMarcheMarche avremo,avremo,avremo,avremo, ipotizzandoipotizzandoipotizzandoipotizzando ilililil cofinanzcofinanzcofinanzcofinanz.... naznaznaznaz....lelelele invariatoinvariatoinvariatoinvariato::::
FESRFESRFESRFESR ++++ FSEFSEFSEFSE 2007200720072007////2013201320132013 ==== 570570570570 MEUROMEUROMEUROMEURO ((((FesrFesrFesrFesr 289289289289 ++++ FseFseFseFse 281281281281))))
FESRFESRFESRFESR ++++ FSEFSEFSEFSE 2007200720072007////2013201320132013 (solo(solo(solo(solo quotaquotaquotaquota UE)UE)UE)UE) ==== 225225225225 MEUROMEUROMEUROMEURO (Fesr(Fesr(Fesr(Fesr114114114114+Fse+Fse+Fse+Fse 111111111111))))
L’incrementoL’incrementoL’incrementoL’incremento delladelladelladella solasolasolasola quotaquotaquotaquota UEUEUEUE porterebbeporterebbeporterebbeporterebbe iiii duedueduedue PORPORPORPOR nelnelnelnel 2014201420142014////2020202020202020 aaaa::::
FESRFESRFESRFESR ++++ FSEFSEFSEFSE 2014201420142014////2020202020202020 ==== 662662662662 MEUROMEUROMEUROMEURO (quota(quota(quota(quota UEUEUEUE 317317317317)))) ���� ++++ 16161616%%%%
CIO’ CIO’ CIO’ CIO’ A CONDIZIONE CHE:A CONDIZIONE CHE:A CONDIZIONE CHE:A CONDIZIONE CHE:
• ILILILIL ParlamentoParlamentoParlamentoParlamento EuropeoEuropeoEuropeoEuropeo approviapproviapproviapprovi lalalala propostapropostapropostaproposta deldeldeldel ConsiglioConsiglioConsiglioConsiglio sulsulsulsul bilanciobilanciobilanciobilancio;;;;
• ILILILIL PESOPESOPESOPESO DELL’ITALIDELL’ITALIDELL’ITALIDELL’ITALI AAAA ALL’INTERNOALL’INTERNOALL’INTERNOALL’INTERNO DELLADELLADELLADELLA UEUEUEUE RIMANGARIMANGARIMANGARIMANGA INVARIATOINVARIATOINVARIATOINVARIATO
• LaLaLaLa quotaquotaquotaquota delladelladelladella RegioneRegioneRegioneRegione MarcheMarcheMarcheMarche nelnelnelnel ripartoripartoripartoriparto tratratratra lelelele RegioniRegioniRegioniRegioni ItalianeItalianeItalianeItaliane rimangarimangarimangarimanga
sostanzialmentesostanzialmentesostanzialmentesostanzialmente invariatoinvariatoinvariatoinvariato;;;;
• ILILILIL COFINANZIAMENTOCOFINANZIAMENTOCOFINANZIAMENTOCOFINANZIAMENTO NAZIONALENAZIONALENAZIONALENAZIONALE (Stato(Stato(Stato(Stato----Regione)Regione)Regione)Regione) siasiasiasia lolololo stessostessostessostesso delladelladelladella
programmazioneprogrammazioneprogrammazioneprogrammazione 2007200720072007////2013201320132013....
MAMAMAMA
• il bilancio europeo potrebbe essere ridotto dal Parlamento � ---- 5555%%%% ?
• inininin taltaltaltal casocasocasocaso lalalala quotaquotaquotaquota UEUEUEUE scenderebbescenderebbescenderebbescenderebbe perperperper iiii duedueduedue fondifondifondifondi aaaa complessivicomplessivicomplessivicomplessivi 301301301301 MEUROMEUROMEUROMEURO
• il cofinanziamento nazionale, stante la crisi della finanza pubblica, potrebbe
attestarsi al minimo indispensabile (pari alla quota ue) � ---- 15151515%%%% ���� 301301301301 MEUROMEUROMEUROMEURO
• IlIlIlIl recenterecenterecenterecente «documento«documento«documento«documento Barca»Barca»Barca»Barca» auspicaauspicaauspicaauspica maggiorimaggiorimaggiorimaggiori risorserisorserisorserisorse perperperper iiii PONPONPONPON aaaa dannodannodannodanno deideideidei PORPORPORPOR
chechecheche potrebberopotrebberopotrebberopotrebbero stimarsistimarsistimarsistimarsi inininin –––– 10101010%%%%
in tal caso il totale dei due fondi FESRFESRFESRFESR eeee FSEFSEFSEFSE potrebbepotrebbepotrebbepotrebbe scenderescenderescenderescendere aaaa 542542542542 meuromeuromeuromeuro, con una
riduzione rispetto alla programmazione 2007/2013 di 28 meuro in termini assoluti e in
termini percentuali del ----5555,,,,00000000 %%%% (senza tener conto della perdita di valore
d’acquisto dopo 7 anni)
Rispetto al 2007:- il PIL regionale si è ridotto del 6,8%;- l’industria manifatturiera ha registrato una
contrazione pari al 6,9% in termini di valoreaggiunto e del 14%, nonostante gli ammortizzatorisociali in deroga, in termini occupazionali;
- la quota di fatturato export sul PIL è passata dal30% al 23,5%;
- il tasso di natalità delle imprese si è ridotto dal 7,4%al 5,9%; ecc.
Contesto
Mercato del lavoro – dati 2012
0,00,00,00,0
20,020,020,020,0
40,040,040,040,0
60,060,060,060,0
80,080,080,080,0
15-64 Totale15-64 Totale15-64 Totale15-64 Totale 15-29 Totale15-29 Totale15-29 Totale15-29 Totale 15-6415-6415-6415-64
FemmineFemmineFemmineFemmine
15-2915-2915-2915-29
FemmineFemmineFemmineFemmine
62,662,662,662,6
37,637,637,637,6
54,754,754,754,7
32,332,332,332,3
Tasso di occupazioneTasso di occupazioneTasso di occupazioneTasso di occupazione
MarcheMarcheMarcheMarche
CentroCentroCentroCentro
ItaliaItaliaItaliaItalia
Mercato del lavoro – dati 2012
0,00,00,00,0
5,05,05,05,0
10,010,010,010,0
15,015,015,015,0
20,020,020,020,0
25,025,025,025,0
30,030,030,030,0
15-64 Totale15-64 Totale15-64 Totale15-64 Totale 15-29 Totale15-29 Totale15-29 Totale15-29 Totale 15-6415-6415-6415-64
FemmineFemmineFemmineFemmine
15-2915-2915-2915-29
FemmineFemmineFemmineFemmine
9,39,39,39,3
21,221,221,221,2
10,710,710,710,7
22,822,822,822,8
Tasso di disoccupazioneTasso di disoccupazioneTasso di disoccupazioneTasso di disoccupazione
MarcheMarcheMarcheMarche
CentroCentroCentroCentro
ItaliaItaliaItaliaItalia
Domanda di lavoro regionale
230
240
250
260
270
280
290
300
310
2007 2008 2009 2010 2011 2012
309309309309306306306306
262262262262
276276276276
285285285285
270270270270
Avvii per anno (dati in migliaia)
Dinamiche recenti: ammortizzatori sociali in deroga
Lavoratori autorizzati Ore autorizzate
2009 11.427 4.638.816,17
2010 17.667 15.295.818,57
2011 13.486 10.497.611,20
2012 26.519 17.858.112,28
Totale 69.099 48.290.358,22
000020202020404040406060606080808080
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Puglia
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Numeri indice 2009/12 (ore cig in deroga Numeri indice 2009/12 (ore cig in deroga Numeri indice 2009/12 (ore cig in deroga Numeri indice 2009/12 (ore cig in deroga
autorizzate/occupati)autorizzate/occupati)autorizzate/occupati)autorizzate/occupati)
ALCUNE INDICAZIONI DI POLICY DERIVANTI DALL’ANALISI DI CONTESTO
� Favorire, in sinergia sia con il FESR che con altri programmi diintervento, il riposizionamento competitivo del sistemaproduttivo locale per innalzare la domanda di lavoro
� Favorire l’inclusione socio-lavorativa di soggetti a risc hio diesclusione attraverso azioni finalizzate soprattuttoall’empowerment delle competenze e all’inserimento lavora tivo.
Definizione di una strategia di intervento integrata attrav ersol’incrocio degli obiettivi tematici e delle priorità FSE e F ESR con lepriorità e i progetti strategici regionali (DGR 581/2012 e s .m.i.)
� Ridurre gli attuali livelli di disoccupazione, attivando in terventimirati sui giovani, sulle donne e sugli over 50
OBIETTIVI TEMATICI E PRIORITA’
8.1 8.2 8.7 9.1
Promozione dell'occupazione e
sostegno alla mobilità
professionale
8.1) Accesso all'occupazione
8.2) Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani
8.3) Attività autonoma, spirito imprenditoriale e la creazione di imprese DP
8.4) Uguaglianza tra uomini e donne DP
8.5) Adattamento dei lavoratori, delle imprese.. DP
8.6) Invecchiamento attivo e in buona salute
8.7) Modernizzazione e rafforz. delle istituzioni del mercato del lavoro
Promozione dell'inclusione
sociale e lotta contro la povertà
9.1) lnclusione attiva
9.2) Integrazione delle comunità emarginate quali i rom
9.3) Lotta contro la discriminazione
9.4) Migliore accesso a servizi
9.5) Promozione dell'economia sociale DP
9.6) Strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività
Investimento nell'istruzione,
nelle competenze…
10.1) Riduzione dell'abbandono scolastico DP
10.2) Qualità, efficacia e apertura dell'istruzione superiore DP
10.3) Aumento delle possibilità di accesso alla formazione permanente DP
Capacità Istituzionale11.1) Capacità istituzionale amministrazione pubblica DP
11.2) Rafforzamento parti interessate; patti settoriali/territoriali di riforma
POSSIBILE PIANO FINANZIARIO DEL PROGRAMMA
Euro % %
8.1) Accesso all'occupazione 94.500.000,00 36,5% 35,0%
8.2) Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani 40.500.000,00 15,6% 15,0%
8.3) Attività autonoma, spirito imprenditoriale e la creazione di imprese 5.400.000,00 2,1% 2,0%
8.4) Uguaglianza tra uomini e donne 12.690.000,00 4,9% 4,7%
8.5) Adattamento dei lavoratori, delle imprese.. 10.800.000,00 4,2% 4,0%
8.6) Invecchiamento attivo e in buona salute - 0,0% 0,0%
8.7) Modernizzazione e rafforzamento delle istituzioni mdl 32.670.000,00 12,6% 12,1%
9.1) lnclusione attiva 39.690.000,00 15,3% 14,7%
9.5) Promozione dell'economia sociale 2.700.000,00 1,0% 1,0%
10.1) Riduzione dell'abbandono scolastico 2.700.000,00 1,0% 1,0%
I0.2) Qualità, efficacia e apertura dell'istruzione superiore 5.400.000,00 2,1% 2,0%
I0.3) Aumento delle possibilità di accesso alla formazione perm. 6.750.000,00 2,6% 2,5%
11.1) Investimento nella capacità istituzionale 5.400.000,00 2,1% 2,0%
TOTALE AL NETTO DELL'A.T. 259.200.000,00 100,0%
Assistenza tecnica 10.800.000,00 4,0%
Totale 270.000.000,00 100,0%
STIMA DELLE RISORSE DISPONIBILI PER TARGET E FINALITA’
Creazione di impresa -> 35 milioni
Donne -> 120 milioni
Giovani -> 84 milioni
Formazione -> 108 milioni
Obiettivi specifici:Rafforzare l’occupabilità dei giovani
Rafforzare le misure per l’inserimento lavorativo delle donne
Sviluppare misure di sostegno all’occupabilità dei lavoratori anziani
Rafforzare l’inserimento lavorativo degli immigrati
Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata
Migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi per il lavoro
Promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità
Azioni:Formazione finalizzata all’occupazione (qualifiche , specializzazioni, IFTS, ITS, ecc.)
Incentivi all’assunzione e altri interventi di politica attiva (es .dottorati)
Promuovere l’apprendistato e le work experiences
Incentivi all’autoimpiego
Incentivi alle «staffette intergenerazionali»
Incentivi alla mobilità professionale
Indicatori per la misurazione dei risultati attesi
Tassi di copertura per target
O.T. PROMOZIONE DELL’OCCUPAZIONE
Obiettivi specifici:Rafforzare le competenze delle persone più vulnerabili
Inclusione socio lavorativa delle persone in condizione di svantaggio
Azioni:Percorsi di empowerment funzionali all’inserimento lavorativo
Misure a sostegno di percorsi di auto-imprenditorialità
Incentivi all’autoimpiego e all’assunzione, ecc.
Indicatori per la misurazione dei risultati attesi
Tassi di copertura per target
O.T. PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE SOCIALE
Obiettivi specifici:Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale
Azioni:Azioni di internazionalizzazione dei sistemi educativi e mobilità
Azioni di sistema per il miglioramento del sistema formativo
Indicatori per la misurazione dei risultati attesi
Innovazioni di sistema introdotte
O.T. INVESTIMENTO NELL’ISTRUZIONE, NELLE COMPETENZE…
Obiettivi specifici:Sviluppo dell’e-government
Rafforzamento delle competenze della Pubblica Amministrazione
Azioni:Potenziamento dei servizi alle imprese e ai cittadini fruibili in modalità telematica
Formazione funzionari pubblici
Indicatori per la misurazione dei risultati attesi
Incremento servizi digitali a favore dell’utenza
O.T. CAPACITA’ ISTITUZIONALE