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COME OTTENERE I FONDI EUROPEI
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COME OTTENERE I FONDI EUROPEI
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IL PROBLEMA
Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad
ottenere ciò che hai sempre ottenuto.
Warren G. Bennis
Non passa mese senza che sulla stampa nazionale e sulla
stampa specialistica venga pubblicato un articolo di commento
sulla scarsa capacità dell’Italia nell’utilizzare i fondi europei messi
a disposizione.
Fanno peggio di noi solamente Repubblica ceca, Romania,
Lussemburgo e Irlanda.
Benché gli articoli spesso non entrino nello specifico delle
problematiche, appare chiaro che certamente l’apparato
burocratico italiano è complice di questa situazione.
E’ altrettanto chiaro però che parte della responsabilità di questi
risultati sia da ricercare anche nel tessuto imprenditoriale italiano.
Altrimenti non si spiegherebbero nemmeno gli altrettanto
deludenti risultati della partecipazione delle imprese italiane ai
bandi diretti della comunità europea. In questo caso le regole e
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burocrazia non sono quelle italiane ed il confronto con le altre
nazioni è ad armi pari.
Questa guida, che mi sono impegnato al massimo per rendere
sintetica e utile, ha l’obiettivo di mettere in luce la “struttura” del
sistema delle agevolazioni alle quali possono accedere le aziende
italiane, proponendo degli approcci strategici innovativi, che
superano il tipico approccio “casereccio” diffuso in Italia.
Non voglio certamente criticare nessuno, né dare giudizi sulla
competenze e le abilità di imprenditori e consulenti.
Certo che però, di fronte ai risultati che si vedono, chiunque abbia
un minimo di onesta intellettuale, concorderà con me che è
assolutamente necessario un cambiamento radicale.
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CHE FONDI CI SONO A DISPOSIZIONE?
Melius abundare quam deficere.
Meglio abbondare che scarseggiare.
Detto latino
Occorre innanzi tutto fare una precisazione e distinguere tra
quello che è l’ente finanziatore dell’intervento agevolativo e l’ente
che gestisce concretamente il bando e l’agevolazione.
La maggior parte dei fondi peraltro è gestita in cofinanziamento,
cioè più soggetti (Europa, Stato, Regione…) contribuiscono con
una quota al finanziamento di un bando.
In questi casi la gestione concreta delle procedure di bando è
assegnata ad un soggetto determinato.
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Per chiarire riporto di seguito una schematizzazione riassuntiva
Finanziatori Strumenti
Europa fondi diretti
(Horizon 2020, Cosme,…)
Italia PON
(Piano Operativo Nazionale)
Agevolazioni e
contributi nazionali
POI
(Piano Operativo Interregionale)
Regioni POR
(Piano Operativo Regionale)
Incentivi gestiti dalle regioni
Questi sono naturalmente i principali attori di questo settore ma
occorre non dimenticare gli altri (BEI, Camere di Commercio,
ecc.).
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Attenzione!
Oltre il 76% del bilancio dell'UE è gestito in collaborazione con le
amministrazioni nazionali e regionali con un sistema di "gestione
concorrente"
Quindi la vera partita dei fondi europei non si gioca a
Bruxelles ma in Italia e nelle regioni!
La seconda distinzione che occorre fare è per tipologia di
contribuzione:
Contributo in Conto capitale
Il classico fondo perduto. La somma prevista arriverà
direttamente al beneficiario (con bonifico o altro) il quale NON
dovrà restituire NULLA.
Le percentuali di questi contributi partono dal 5% fino ad arrivare
in alcuni casi anche al 100% dell’investimento.
Credito d'imposta o bonus fiscale
E’ uno “sconto” sulle tasse cioè va a ridurre quanto previsto come
tassazione del soggetto beneficiario.
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Anche in questo caso possiamo parlare di “fondo perduto” in
quanto non è prevista la restituzione delle somme che si sono
andate a “togliere” dalle tasse.
La percentuale di recupero in questa formula varia generalmente
da un minimo del 6% e fino al 65%.
Contributo in Conto Interessi
In questo caso in questo l’ente erogatore contribuisce con dei
fondi ad abbattere il tasso di interesse che sarebbe normalmente
previsto per un determinato tipo di finanziamento. Si può arrivare
anche al tasso zero.
Garanzie
In questo caso l’ente promotore si fa garante, in tutto io in parte
delle somme richieste come finanziamento. Questo tipo di
agevolazione diventa importante quando ci sono delle difficoltà di
accesso al credito e comunque aiuta generalmente a contenere il
costo degli interessi.
L’incrocio tra i vari soggetti erogatori e le varie tipologie di
agevolazione dà un panorama molto vasto che rappresenta gli
incentivi disponibili.
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PRINCIPALI FONDI DIRETTI EUROPEI
Per fondi diretti europeo si intendono quei fondi che vengono
erogati e gestiti direttamente dalla comunità europea.
In questo ambito andremo ad analizzare sommariamente quelli
che possono avere un interesse per le aziende.
HORIZON 2020
BUDGET
€ 79 MILIARDI
Le sfide sociali individuate sono:
➢ Salute, cambiamento demografico e benessere
➢ Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima nonché bioeconomia
➢ Energia sicura, pulita ed efficiente
➢ Trasporti intelligenti, verdi e integrati
➢ Azione per il clima, efficienza delle risorse e materie prime
➢ Europa in un mondo che cambia – società inclusive ed innovative
➢ Società sicure – Protezione della libertà e della sicurezza dell’Europa e dei suoi cittadini
A chi si rivolge Si rivolge a Università, enti di ricerca, imprese e piccole medie imprese.
A seconda della tematiche possono partecipare gli enti locali, le regioni, le organizzazioni e le associazioni.
E’ il programma dedicato alla ricerca e all’innovazione, pensato per portare
l’industria nella ricerca al fine di rafforzare e garantire la competitività dell’Europa.
Incentiva la ricerca di frontiera; supporta lo sviluppo di tecnologie “chiave” per il
rafforzamento dell’innovazione in diversi settori quali l’ICT, le biotecnologie e le
nanotecnologie; finanzia progetti volti a rispondere alle cosiddette “sfide sociali”,
quali l’energia, l’ambiente e i cambiamenti climatici, i trasporti; facilita l’accesso al
credito attraverso strumenti finanziari dedicati alle imprese innovative.
Copre le attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su
quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione e il sostegno
agli appalti pubblici e alla diffusione commerciale.
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SME INSTRUMENT
BUDGET
€ 3 MILIARDI
Durata del progetto è pari a 6 mesi
Le 3 fasi, nello specifico finanziano:
➢ Idea e fattibilità o Proof of concept → Valutazione delle potenzialità tecnologiche e commerciali del progetto
o Studi di fattibilità, Valutazione del rischio, Analisi del regime di proprietà intellettuale (IPR), …
o Finanziamento attraverso una lump sum → € 50.000
➢ Progetto Innovativo o Sviluppo del progetto attraverso una strategia innovativa
o Dimostrazione, test, prototipo, studi su scala, design, verifica della performance,
miniaturizzazione, etc…
o Da 0.5 a 2.5 milioni di finanziamento UE
o Finanziamento 70%
o Durata dei progetti 1 -2 anni
o Proposta più sviluppata, business plan
➢ Commercializzazione o Non è supportata attraverso un finanziamento diretto
o Supporto indiretto attraverso un accesso facilitato agli strumenti finanziari → debt and equity
financial instruments
o Supporto con misure ulteriori coaching, assistenza in tema di proprietà intellettuale, networking
attraverso Enterprise Europe
➢ Tematiche: o Innovazioni ICT ad alto rischio o Nanotecnologie
o Ricerca nello spazio
E’ un nuovo strumento pensato per supportare le piccole e medie imprese con
potenziale di crescita. Supporta lo sviluppo di idee innovative per prodotti, servizi o
processi adatti ad essere immessi nel mercato. Suddiviso in tre fasi, finanzia lo studio
di fattibilità delle idee e le potenzialità di mercato; il test, la dimostrazione, il
prototipo e la verifica della performance delle idee; la commercializzazione delle
stesse.
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o Sistemi diagnostici e biomarkers
o Produzione alimentare sostenibile e processi
o Blue growth (risorse marine e degli oceani)
o Sistemi energetici Low carbon
o Trasporti verdi e più integrati
o Eco-innovation e fornitura di materie prime
o Infrastrutture critiche urbane
o Processi industriali basati sulle biotecnologie
o Applicazioni mobile per l’e-government
o SME business innovation model
A chi si rivolge Possono presentare la domanda le piccole e medie imprese innovative, con ambizioni di sviluppo, crescita e
internazionalizzazione. E’ Ammesso il finanziamento alla singola PMI.
COSME
BUDGET
€ 2,5 MILIARDI
Ha quali obiettivi:
➢ Facilitare l’accesso ai finanziamenti per le PMI
➢ Creare un ambiente favorevole alla creazione e crescita delle PMI
➢ Migliorare le condizioni di base a favore della competitività e sostenibilità delle imprese europee, in
particolare le PMI, incluso il settore del turismo
➢ Incoraggiare una cultura imprenditoriale
➢ Rafforzare la competitività sostenibile delle imprese
➢ Supportare l’internazionalizzazione delle PMI e migliorare il loro accesso ai mercati.
A chi si rivolge Si rivolge alle imprese, piccole e medie imprese, imprenditori, cittadini che intendono avviare un’attività
imprenditoriale, autorità degli Stati membri (nazionali, regionali e locali) responsabili dell’elaborazione e
realizzazione delle politiche di riforma.
E’ il programma dedicato alla competitività delle imprese e delle piccole e medie
imprese, che ha come obiettivi facilitare l’accesso ai finanziamenti per le PMI,
creare un ambiente favorevole alla creazione e crescita delle PMI, incoraggiare la
cultura imprenditoriale, rafforzare la competitività delle imprese europee, supportare
l’internazionalizzazione delle imprese e migliorare il loro accesso ai mercati.
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LIFE
BUDGET
€ 3,5 MILIARDI
A chi si rivolge Si rivolge agli enti pubblici e privati, imprese, associazioni, organizzazioni senza scopo di lucro.
Sono finanziati sia progetti che introducano buone prassi, progetti pilota e dimostrativi, di informazione e
diffusione di tecniche, metodi, approcci nuovi o già testati, progetti integrati rivolti all’applicazione su larga
scala (a livello regionale, multi-regionale, nazionale o transnazionale) delle strategie ambientali o climatiche.
La linea relativa ad “ambiente ed efficienza energetica prevede quali priorità tematiche:
➢ l’acqua
➢ i rifiuti
➢ l’efficiente utilizzo delle risorse inclusi suolo e foreste
➢ la green economy
➢ l’aria, le emissioni e l’ambiente urbano
➢ gli effetti sulla salute in particolare delle sostanze chimiche e del rumore
Possono presentare domanda i soggetti pubblici e le organizzazioni private, commerciali e non (incluse le
organizzazioni non governative). Non è obbligatorio coinvolgere altri partner nel progetto, anche se essendo
progetti di ampia portata e con un impatto rilevante, è consigliabile.
Il Bando prevede una percentuale di cofinanziamento da parte della Commissione Europea del 60% dei costi
totali del progetto.
La durata dei progetti è in genere tra i 2-5 anni
E’ lo strumento europeo dedicato all’ambiente ed all’azione per il clima. Finanzia
progetti su natura e biodiversità, tutela dell’ambiente ed efficienza delle risorse,
mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici ed ai relativi effetti, politiche di
governance e informazione nei suddetti ambiti. Tra gli ambiti prioritari di intervento
vi sono la tutela delle acque e del suolo, i rifiuti, l’efficienza delle risorse, la green
economy, la qualità dell’aria.
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COME AVERE LE INFORMAZIONI CORRETTE
“Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di
adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede.”
Papa Francesco
Naturalmente, la prima fase che occorre affrontare per poter
ricevere delle agevolazioni è quella di avere le giuste
informazioni, nel giusto momento.
Benché la sensazione
diffusa sia quella di
conoscere tutte le norme
disponibili, la realtà dei
dati dimostra altro.
Secondo quanto riportato
nel Rapporto Annuale
2015 sullo stato di
attuazione dello Small
Business Act, appare
evidente che ci sia scarsa
% di aziende che dichiarano di NON conoscere le
recenti misure di politica industriale
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conoscenza delle principali di agevolazione.
Interessante notare inoltre
la differenza dei dati tra
chi dichiara di NON
conoscere le normative e
chi invece dichiara di
conoscere le normative.
Il differenziale (enorme)
tra i due dati rappresenta
molto probabilmente tutta
l’informazione “per sentito
dire” che in questo settore è
particolarmente pericolosa.
Con queste chiare premesse, vediamo quindi quali sono le fonti
principali di informazioni. Ovviamente si tratta di indirizzi internet!
Fondi Europei Diretti
http://www.finanziamentidiretti.eu/
Fondi Europei Indiretti
% di aziende che dichiarano di NON conoscere
le recenti misure di politica industriale
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Siti delle varie regioni italiane
Siti delle camere di commercio locali
http://www.camcom.gov.it/
Sito del Ministero dello Sviluppo economico
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/
Sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze
http://www.mef.gov.it/
Agenzia delle Entrate
http://www.agenziaentrate.gov.it/
ReteAgevolazioni.it
http://finanziamenti.reteagevolazioni.it/
L’elenco naturalmente potrebbe continuare pressoché all’infinito.
Come in molti hanno detto, oggi siamo nell’epoca dell’[eccessiva]
informazione.
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E’ evidente che il monitoraggio di tutte queste fonti normative
risulta per l’azienda pressoché inaffrontabile (o quantomeno
antieconomico)
Esistono peraltro delle società di consulenza o alcune
associazioni di categoria che si incaricano di reperire e inviare
agli imprenditori le informazioni necessarie.
Uno dei più grossi problemi di questo tipo di servizi e di questa
impostazione è che difficilmente risultano efficaci. La mole di
informazioni da gestire risulta estremamente elevata e
tipicamente questi invii di informazione vengono fatti tramite email
con pochi filtri relativi alla zona e al settore.
Le norme segnalate in questo modo sono comunque molte e,
dopo un primo periodo di attenzione, questo tipo di informazioni
va a finire direttamente nel cestino della casella di posta
elettronica.
Ulteriore problema è che per queste normative occorre una
“traduzione” in pratica che difficilmente si riesce a rendere tramite
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email. Occorre cioè valutare l’applicabilità concreta e l’interesse
della norma in modo specifico per ogni singola azienda.
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COME VALUTARE IL BANDO Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare chi ce la
sta facendo
Albert Einstein
Come accennato prima una volta che si ha in mano il testo del
bando o dell’agevolazione occorre tradurlo dal “legalese” (nel
caso dei fondi europei inglese) alla pratica e capire e verificare
l’applicabilità concreta al caso specifico.
Spesso occorre non lasciarsi ingannare dai titoli delle normative
che possono essere fuorvianti come non è sufficiente fermarsi ad
una prima lettura della norma.
Occorre anzi scavare a fondo in quanto descritto per capire tutte
le sfaccettature e tutti i possibili campi di applicazione della
norma.
Occorre peraltro inserire il tutto nel quadro complessivo delle
norme. Accade infatti che compatibilità o incompatibilità con altre
norme specifiche compromettano l’applicazione oppure per altro
verso ne amplifichino i vantaggi.
Unica soluzione per ottenere questo risultato è l’esperienza di
specialisti delle agevolazioni.
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Pena utilizzare in maniera ridotta o addirittura non utilizzare le
risorse disponibili e per le quali l’azienda ha diritto.
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COME PARTECIPARE
Una cosa è certa: per vincere occorre partecipare
Anonimo
La partecipazione evidentemente è la parte cruciale di tutto il
processo per l’acquisizione delle risorse messe a disposizione
delle aziende.
Occorre evidentemente rispettare tutto quanto previsto dal
regolamento del bando stesso con alcune precisazioni:
- Non sempre è tutto scritto.
- Non sempre è tutto chiaro.
- Non sempre i chiarimenti fugano tutti i dubbi.
Ancora una volta vale il principio che occorre avere grande
esperienza nella preparazione e presentazione di questi bandi.
Occorre utilizzare tutte le “malizie” del caso per rendere la
presentazione più solida ed inattaccabile possibile.
Poi a seconda del meccanismo di selezione si aprono tutta una
serie di considerazioni.
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In particolare nel caso di selezione mediante graduatoria, è
evidente che la pratica vada analizzata con estrema attenzione
per valutare tutte quelle misure che contribuiscono ad aumentare
il punteggio.
Occorre tenere ben presente la competizione sarà anche con altri
specialisti del settore. Non bisogna quindi illudersi che una
preparazione generica o un corso di formazione di pochi giorni,
come se ne vedono tantissimi, sia sufficiente per acquisire non
solo le capacità per partecipare ma le capacità essenziali per
vincere.
Esistono diverse procedure di partecipazione. Vediamo di seguito
le principali:
Procedura automatica
E' il procedimento adottato quando non ci sono istruttorie
complesse, quando cioè non si richiede per la concessione del
provvedimento una fase preliminare tendente ad accertare i
requisiti tecnici economici e finanziari del programma.
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In pratica il beneficiario deve presentare una sorta di
autocertificazione in cui attesta il possesso dei requisiti richiesti
per l'accesso alle agevolazioni. Il soggetto competente verifica la
completezza e la regolarità delle dichiarazioni che vengono
registrate.
Procedura valutativa
Questo procedimento viene adottato per i programmi in cui è
prevista una istruttoria economico finanziaria e che vengono
realizzati dopo la presentazione delle domande, e si distingue in
valutativo a graduatoria e a sportello.
Procedura negoziale
Utilizzato per gli interventi di sviluppo territoriale che presentino
una necessità di negoziazione con gli enti locali interessati.
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RENDICONTAZIONE
La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
Cesare Pavese
Questa può essere considerata l’ultima fase del processo. Non
per questo è meno importante.
O meglio, è importante che dall’acquisizione del bando, in tutte le
successive fasi di spesa ed infine in quest’ultima fase di
rendicontazione sia posta l’attenzione che un processo
burocratico richiede.
Il principio di base è che occorre fare quanto previsto dal bando e
quanto si è dichiarato che si farà. Semplice a parole, molto più
difficile nella realtà aziendale.
Mutamenti di esigenze e delle condizioni, cambiamenti nelle
tecnologie e nel mercato, spesso portano a dover rivedere il
progetto di investimento iniziale.
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E’ in questi casi che occorre porre particolare attenzione e
verificare la possibilità della specifica variazione nonché la
compatibilità con il bando.
Occorre in alcuni casi fare delle valutazioni di convenienza che
tengano conto di tutti i fattori e soprattutto del mutevole conteso.
Non rispettare questi principi porta quasi sempre a cattive e
amare sorprese, che oltretutto sono quanto più spiacevoli quanto
più la fase di rendicontazione e controllo è spostata avanti nel
tempo.
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QUALE APPROCCIO ?
Se il nostro solo strumento è un martello, ogni problema
assomiglierà ad un chiodo da battere.
Bill Gates
Anche il settore delle agevolazioni e degli incentivi a fondo
perduto negli ultimi anni ha subito radicali evoluzioni.
Come in tutti gli ambiti della società moderna, anche in questo
ambito la competizione tra aziende e la preparazione necessaria
sono cresciute moltissimo.
Questa evoluzione non è però stata seguita da un cambio di
approccio e di metodo da parte di tutte le aziende.
Vediamo in pratica quali sono gli approcci che si sono via via
susseguiti nel tempo.
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Approccio “Anni d’oro” ( Anni ’80-‘90)
Fino alla fine degli anni ’90 il mondo della finanza agevolata è
stato caratterizzato da una certa “abbondanza” e “genericità” delle
agevolazioni disponibili. L’utilizzo di queste risorse avveniva
quindi con un approccio del genere:
• L’imprenditore decide l’acquisto, l’investimento o lo sviluppo
che vuole attuare nella sua azienda
• L’imprenditore fa o avvia l’investimento
• Solo in seguito ci si pone il problema di ricercare degli
incentivi
Se negli “anni d’oro” questa metodologia poteva in qualche
misura funzionare è chiaro a tutti che oggi porta a scarsissimi
risultati.
Approccio “Anni di Ristrettezze” (Anni 2000)
I primi anni del 2000 sono stati caratterizzati da una sostanziale
riduzione delle risorse disponibili nel bilancio dello Stato.
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Di conseguenza si sono “chiusi i rubinetti” della finanza agevolata.
Le agevolazioni sono diminuite di numero e sono stati aumentati i
vincoli (soprattutto per quanto riguarda la retroattività).
In questo contesto era chiaro che l’approccio “anni d’oro” non
avrebbe portato alcun risultato. Era necessario reperire le
informazioni tempestivamente.
Questo periodo e stato peraltro segnato dall’esplosione di
Internet e dell’Information Tecnology.
Avere informazioni era divenuto estremamente più semplice e gli
imprenditori più avveduti hanno subito colto l’occasione per
sfruttare al meglio questa opportunità.
Sono comparsi in quegli anni i servizi di informazione sulle
normative e agevolazioni in uscita, fatti da società specifiche ma
anche dalle associazioni di categoria.
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Approccio “Super Competizione” (dal 2014)
Con il 2013 si è chiuso il programma settennale delle
agevolazioni 2007-2013.
I nuovi programmi ed indirizzi delle agevolazioni e dei contributi a
fondo perduto sono caratterizzati oggi una “super competizione”.
Super competizione che è segno dei tempi ed è oggi presente in
ogni ambito aziendale.
Oggi non è più sufficiente essere informati ma occorre conoscere
approfonditamente le normative e saperle mettere concretamente
in pratica.
Le “informative” generiche fornite dalle varie associazioni, dal
commercialista o dai vari consulenti, non sono più idonee a
consentire di ottenere risultati nell’ambito della finanza agevolata,
anzi, per l’esplosione della quantità di informazioni sono divenute
più un intralcio.
Sommersi dalle email in poco tempo si perde l’attenzione per ciò
che realmente interessa ed è utile.
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Occorre peraltro ricordare che per “capire” se si può o meno
accedere ad una agevolazione occorre un certo approfondimento.
Non ci si può fermare al titolo!
E tutto questo comporta un grosso investimento di tempo e
denaro.
Il rischio è quindi di partecipare solamente ai bandi più noti (e se
sono noti, lo sono per tutti!) ritrovandosi a battagliare con
moltissime altre imprese (“super competizione” appunto).
Un esempi su tutti è il Bando INAIL ISI dove mediamente
partecipano oltre 23'000 aziende e di queste meno del 15%
riesce ad ottenere il finanziamento.
E secondo te chi tra le aziende che partecipano ottiene il
finanziamento?
Chi si arrangia o si fa seguire da qualche suo consulente oppure
quelli che si affidano a degli specialisti della finanza agevolata?
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Di fronte a questa situazione è necessario affrontare e
rivoluzionare l’approccio alle agevolazioni e agli incentivi.
Gli assi attuali sui quali fondare una strategia vincente che
consenta di ottenere soddisfazione dell’utilizzo di questi importanti
strumenti passa per delle fasi principali:
1) Pianificazione
Non è più tempo oggi di improvvisare! Occorre avere una
pianificazione, benché di ordine generale, che dia la
direzione e la rotta verso la quale si sta’ andando. In questo
modo si possono “anticipare” gli eventi e decidere avendo
una migliore conoscenza delle normative disponibili e di
quelle in arrivo. Chiaramente i piani saranno adattati via via
alle mutevoli esigenze dell’azienda ma in un quadro
complessivo che da comunque la possibilità di non
improvvisare.
2) Monitoraggio
Cambiano le norme e cambiano le esigenze delle aziende.
Per questo il processo va tenuto sempre aggiornato. Ed è in
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questo aggiornamento a “due vie” che si colgono le migliori e
più interessanti opportunità
3) Consulenza continuativa
L’email e le newsletter sono strumenti utilissimi ma non
possono sostituire il dialogo tra le persone.
E’ solo da un tale dialogo che il consulente capisce
effettivamente quali sono i bisogni dell’azienda e quali
normative possono essere applicate.
E dall’altra parte e sempre con il medesimo dialogo che
l’aziende capisce le varie opportunità che si presentano e
può valutare concretamente la validità dell’utilizzo degli
strumenti della finanza agevolata.
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CONCLUSIONI
Credo che a questo punto sia chiaro a tutti che la logica
dell’”arrangiarsi”, che fino a poco tempo fa aveva dominato questi
ambiti, sia ormai sorpassata.
E’ evidente che nella misura in cui è aumentata la competizione
su tutti i mercati, anche nell’ambito agevolativo, la presenza di
professionisti specializzati, ha alzato di molto il livello
competenza e professionalità necessarie per ottenere
l’assegnazione delle risorse.
Mentre fino a poco tempo fa erano sufficienti i consueti consulenti
dell’azienda, commercialista, consulente del lavoro, consulente
della sicurezza, associazioni. Oggi, per poter avere alte
probabilità di aggiudicazione dei fondi, è indispensabile farsi
affiancare da degli specialisti che sappiano affrontare la questione
con preparazione ed esperienza.
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La considerazione del resto è banale: tra due concorrenti di una
qualsiasi gara, è più probabile che vinca lo specialista di quella
disciplina o chi invece si adatta a fare un pò di tutto?
E’ una considerazione che è valida per lo sport, per le aziende e
anche per i consulenti!
Attendo con ansia le vostre osservazioni, i vostri commenti e
suggerimenti, saranno lo spunto per tenere viva questa breve
guida, per integrare le informazioni che ritenete utili o chiarire dei
dubbi.
In bocca al lupo per i prossimi vostri bandi!
Dr. Franco Rasotto Consulenze su Agevolazioni e Contributi a Fondo Perduto it.linkedin.com/in/francorasotto
http://www.facebook.com/reteagevolazioni franco.rasotto
Rev. 1.1 – 16/08/17
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non puoi né copiare né distribuire in nessun modo questo ebook ma puoi farlo scaricare direttamente dal sito http:/ / www.ReteAgevolazioni.it
