Come disegnare la New Customer Experience con il Mobile
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Milano, 4 marzo 2014
Come disegnare la New Customer Experience con il Mobile INTERVISTA A Giuseppe Gramazio, Digital Interaction Manager, Cefriel
TIG: La qualità della User Experience delle App bancarie si è dimostrata all’estero come una carta vincente, in quanto gli utenti richiedono semplicità, velocità, rilevanza delle informazioni e delle modalità di fruizione dei servizi finanziari. Quali strategie devono essere seguite per realizzare una CX di successo nello sviluppo di App Mobile?
Giuseppe Gramazio: E’ sempre stato molto difficile realizzare una “UX soddisfacente” che garantisca la popolarità e la diffusione di qualsiasi applicazione. Riuscire a realizzare invece una “UX di vero successo”, che sposi alla perfezione i bisogni degli utenti fin quasi riuscire ad anticiparli, rendendo l’esperienza d’uso unica e pervasiva in ogni contesto della giornata, rappresenta “la chiave di successo unica” per un’applicazione. Nell’ambito delle applicazioni bancarie questi concetti sono ancora più importanti in quanto l’utilizzo di tali applicazioni è legato ad una necessità primaria dell’utente di gestire i propri interessi finanziari e quindi rilevanti per la sua stessa vita quotidiana, di conseguenza avere la percezione e la chiarezza che le operazioni che si stanno compiendo siano limpide, certe, facili e sicure appare ancor più essenziale che in altri contesti. Essere vicini all’utente ed ai suoi bisogni, cercare di soddisfarli in maniera rapida, semplice ma sicura, rendere trasparente all’utente la complessità delle operazioni che si stanno compiendo e garantire sempre ed ovunque la disponibilità dei servizi, queste le chiavi di una UX di successo anche e soprattutto in ambito bancario.
TIG: Il canale Mobile è oggi per le Banche un ambito in rapida evoluzione: in Italia si contano oltre 3 milioni di utenti di servizi Mobile Banking e questo numero è in rapida crescita. Il canale Mobile si presta particolarmente a innovazioni e avvio di nuovi servizi, come pagamenti in prossimità o invio di denaro. Quali sono le possibilità di integrare la CX Mobile con altre esperienze digitali e realizzare un Customer Journey multicanale consistente?
Giuseppe Gramazio: Le nuove tecnologie di localizzazione insieme a quelle di autenticazione e trasmissione dati, hanno aperto numerosi scenari di utilizzo nell’ambito del mobile banking. La tendenza attuale di dotare di sensori biometrici anche gli oggetti mobili con cui interagiamo quotidianamente, rende l’esperienza d’uso sempre più seamless, incentivando ancor di più l’utilizzo di device mobili (e non solo) nell’arco della customer journey. Alcune tecnologie sono ormai assestate in termini di maturità, quindi possono essere ritenute debitamente affidabili per essere messe nelle mani anche di utenti non propriamente tecnologici. Poter ritrovare la propria identità digitale su ogni strumento con il quale si interagisce durante le attività di ogni giorno, recuperare e condividere eventualmente i propri dati e disporne nella maniera che si ritiene più opportuna su qualsiasi canale, rappresentano le reali potenzialità di una CX consistente e di successo.
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TIG: In aggiunta, si stanno affacciando nuove tecnologie digitali, come le Wearable technologies e l’Internet of Things: quali nuovi utilizzi si prefigurano, quali saranno gli sviluppi con riferimento alle interfacce verso gli utenti e come sfruttare queste opportunità dal punto di vista della comunicazione, brand awareness e integrazione verso servizi tradizionali?
Giuseppe Gramazio: L’attenzione al proprio stato di salute c’è sempre stata anche in passato da parte di chiunque avesse a cuore il proprio benessere fisico. Oggi la possibilità di farlo senza dover ricorrere a mezzi esterni e a volte dispendiosi quantomeno in termini di tempo (analisi mediche, visite specialistiche, dietologi, … ), fornisce la possibilità alle persone di avere una maggiore percezione del proprio stato di benessere fisico semplicemente indossando della tecnologia per misurare se stessi autonomamente ed in ogni momento. Ovviamente la valenza delle grandezze misurate autonomamente non è paragonabile a quella fornita con i tradizionali metodi specialistici, ma per l’utente finale rappresenta un’occasione in più per imparare a conoscere se stessi ed entrare eventualmente in contatto con altre persone (pensiamo all’aspetto social della condivisione del proprio stato di fitness).
Wearable technologies non vuol dire solo health e fitness, ma anche sicurezza, servizi personali e localizzati. Ogni servizio che può essere attivato in maniera sicura e ancora una volta seamless ricade nella sfera di applicazioni utili all’utente finale che vede tutelata la sua privacy e facilitato l’accesso ad informazioni o servizi altamente personalizzati semplicemente indossando smart devices o smart sensors. Wearable è quindi sinonimo di utilità, efficenza ed ogni oggetto che può entrare in contatto con le nostre attività quotidiane può trasformarsi in un mezzo attraverso il quale veicolare informazione e servizi. L’internet delle cose rappresenta ormai una realtà in forte crescita e non sfruttarne le peculiarità di pervasività e vicinanza all’utente finale per offrire nuove chiavi di accesso ai servizi tradizionali o inventarsene di nuovi per rendere sempre più efficiente l’ingaggio con l’utente, significherebbe perdere l’occasione unica di essere veramente innovativi. Giuseppe Gramazio di Cefriel-‐Politecnico di Milano porterà la sua testimonianza diretta all’evento “BANKING: MOBILE E NEW CUSTOMER EXPERIENCE” organizzato da The Innovation Group per il prossimo 6 marzo a Milano. Lo scopo dei Workshop è di fornire un supporto efficace ai Decision Maker delle Banche per quanto riguarda le scelte relative alla gestione della multicanalità, allo sviluppo di nuove modalità di interazione con i clienti e alla definizione di strategie innovative in ambito Mobile. Oltre a Giuseppe Gramazio, parteciperanno in qualità di speaker: • Paolo Gatelli, Research Manager, CeTIF -‐ Università Cattolica S. Cuore di Milano • Paolo Giambertone, Head of Digital Channels, ING DIRECT Italy • Andrea Bellinzona, Responsabile Web Marketing, Compass Gruppo Bancario
Mediobanca • Marco Scolé, Mobile Marketing Canali Diretti, Banca Mediolanum • Raoul Brenna, Responsabile della Practice Security, CEFRIEL -‐ Politecnico di Milano