Collaborazione Pastorale di: ASCENSIONE DEL Cuore ... · E poi le ultime parole, il suo testamento:...

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». L'ultimo appuntamento di Gesù ai suoi è su di un monte in Galilea, la terra dove tutto ha avuto inizio. I monti sono come indici puntati verso l'infinito, la terra che si addentra nel cielo, sgabello per i piedi di Dio, dimora della rivelazione della luce: sui monti si posa infatti il primo raggio di sole e vi indugia l'ultimo. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù lascia la terra con un bilancio deficitario: gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne tenaci e coraggiose. Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno amato molto, e sono venuti tutti all'appuntamento sull'ultima montagna. E questa è la sola garanzia di cui Gesù ha bisogno. Ora può tornare al Padre, rassicurato di essere amato, anche se non del tutto capito, e sa che nessuno di loro lo dimenticherà. Gesù compie un atto di enorme, illogica fiducia in uomini che dubitano ancora, non resta a spiegare e a rispiegare. Il Vangelo e il mondo nuovo, che hanno sognato insieme, li affida alla loro fragilità e non all'intelligenza dei primi della classe: è la legge del granello di senape, del pizzico di sale, dei piccoli che possono essere lievito e forse perfino fuoco, per contagiare di Vangelo e di nascite coloro che incontreranno. C'è un passaggio sorprendente nelle parole di Gesù: A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra... Andate dunque. Quel dunque è bellissimo: per Gesù è ovvio che ogni cosa che è sua sia anche nostra. Tutto è per noi: la sua vita, la sua morte, la sua forza! Dunque, andate. Fate discepoli tutti i popoli... Con quale scopo? Arruolare devoti, far crescere il movimento con nuovi adepti? No, ma per un contagio, un'epidemia divina da spargere sulla terra. Andate, profumate di cielo le vite che incontrate, insegnate il mestiere di vivere, così come l'avete visto fare a me, mostrate loro quanto sono belli e grandi. E poi le ultime parole, il suo testamento: Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo: con voi, sempre, fino alla fine. Cosa sia l'ascensione lo capiamo da queste parole. Non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo, ma si è fatto più vicino di prima. Se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro. Non è andato al di là delle nubi ma al di là delle forme. È asceso nel profondo delle cose, nell'intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come forza ascensionale verso più luminosa vita. Quel Gesù che ha preso per sé la croce per offrirmi in ogni mio patire scintille di risurrezione, per aprire brecce nei muri delle mie prigioni, lui è il mio Dio esperto di evasioni! ( di Ermes Ronchi ) nr. 103 Domenica 21 maggio 2017 (Matteo 28,16-20) ASCENSIONE DEL SIGNORE Anno A

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Hai dato appuntamento ai tuoi discepoli in quella Galilea dove tutto è cominciato. Proprio lì, in una terra che è crogiolo di razze, luogo di incontri e di scontri, nel mare aperto della storia tu affidi loro una missione che ha dell’impossibile: portare dovunque il tuo Vangelo perché sia conosciuto e vissuto, battezzare cioè immergere ogni credente nella vita divina, nella comunione profonda che unisce te al Padre e allo Spirito Santo. Il compito è veramente arduo, ma tu, Gesù, assicuri ai cristiani di ogni epoca e di ogni regione la tua presenza per tutti i giorni che si troveranno davanti. Ecco perché la festa di oggi, la solennità dell’Ascensione, ci rincuora e ci riempie di gioia. Annunciarti ad ogni uomo non è una passeggiata trionfale, ma un’esperienza densa di ostacoli, un’avventura in cui siamo esposti a fatiche, a pericoli, a rischi. E tuttavia non siamo soli: tu ci accompagni e, poiché vivi al modo di Dio, nessuno dovrà sentirsi abbandonato a se stesso, alla sua fragilità. Il tuo potere, il potere dell’amore, può trasformare la faccia della terra: a noi di diventare strumenti di un progetto meraviglioso di fraternità e di pace. Roberto Laurita

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

L'ultimo appuntamento di Gesù ai suoi è su di un monte in Galilea, la terra dove tutto ha avuto inizio. I monti sono come indici puntati verso l'infinito, la terra che si addentra nel cielo, sgabello per i piedi di Dio, dimora della rivelazione della luce: sui monti si posa infatti il primo raggio di sole e vi indugia l'ultimo. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù lascia la terra con un bilancio deficitario: gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne tenaci e coraggiose. Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno amato molto, e sono venuti tutti all'appuntamento sull'ultima montagna. E questa è la sola garanzia di cui Gesù ha bisogno. Ora può tornare al Padre, rassicurato di essere amato, anche se non del tutto capito, e sa che nessuno di loro lo dimenticherà. Gesù compie un atto di enorme, illogica fiducia in uomini che dubitano ancora, non resta a spiegare e a rispiegare. Il Vangelo e il mondo nuovo, che hanno sognato insieme, li affida alla loro fragilità e non all'intelligenza dei primi della classe: è la legge del granello di senape, del pizzico di sale, dei piccoli che possono essere lievito e forse perfino fuoco, per contagiare di Vangelo e di nascite coloro che incontreranno. C'è un passaggio sorprendente nelle parole di Gesù: A me è stato

dato ogni potere in cielo e sulla terra... Andate dunque. Quel dunque è bellissimo: per Gesù è ovvio che ogni cosa che è sua sia anche nostra. Tutto è per noi: la sua vita, la sua morte, la sua forza! Dunque, andate. Fate discepoli tutti i popoli... Con quale scopo? Arruolare devoti, far crescere il movimento con nuovi adepti? No, ma per un contagio, un'epidemia divina da spargere sulla terra. Andate, profumate di cielo le vite che incontrate, insegnate il mestiere di vivere, così come l'avete visto fare a me, mostrate loro quanto sono belli e grandi. E poi le ultime parole, il suo testamento: Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo: con voi, sempre, fino alla fine. Cosa sia l'ascensione lo capiamo da queste parole. Non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo, ma si è fatto più vicino di prima. Se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro. Non è andato al di là delle nubi ma al di là delle forme. È asceso nel profondo delle cose, nell'intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come forza ascensionale verso più luminosa vita. Quel Gesù che ha preso per sé la croce per offrirmi in ogni mio patire scintille di risurrezione, per aprire brecce nei muri delle mie prigioni, lui è il mio Dio esperto di evasioni!

( di Ermes Ronchi )

nr. 103 Domenica 21 maggio 2017

(Matteo 28,16-20)

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Anno A

Lettera sul Cammino Sinodale -undicesima parte- Abbiamo voluto anche avere davanti a noi, nel lavoro del Cammino Sinodale, un’icona evangelica, dalla quale trarre ispirazione, coraggio e gioia. È il racconto dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). Penso che sia una pagina conosciuta e amata da molti di noi. Essa contiene, in qualche modo, la vicenda di ogni vero discepolo di Gesù, e non finisce di stupirci per la ricchezza e la bellezza delle sue suggestioni. Parla di un cammino, anzi di un cammino di andata e di ritorno. Lo smarrimento dei due che lasciano sconsolati Gerusalemme può prendere anche noi, magari nel constatare ciò che attraversa la nostra Chiesa, le nostre comunità, la nostra stessa esperienza di credenti, l’esperienza di tanti uomini e donne. In questo farsi buio può accadere che Gesù stesso divenga, più che uno sconosciuto, un “non-riconosciuto” («i loro occhi erano impediti a riconoscerlo»). Ma leggendo la realtà con il suo sguardo, grazie all’intelligenza delle Scritture prodotta dalle sue parole che «fanno ardere il cuore», si può cogliere il dono che la Croce e la Pasqua immettono nell’umanità. E lo “spezzare il pane” insieme consente di identificare nel Gesù donato (“spezzato”, sacrificato per noi) il Gesù risorto, la cui vita si irradia nel mondo. Egli può allora divenire invisibile («egli sparì dalla loro vista») eppure presente. Il cammino dei discepoli allora cambia direzione e ritorna là da dove la vita e la speranza trovano il loro luogo indispensabile: la comunità, fragile e impaurita, è comunque il luogo in cui risuona l’annuncio del Risorto e si alimenta la fede in Lui. E così la “di-missione”, la rinuncia, l’abbandono, diviene una “missione”, un invio a testimoniare il Risorto. Il Cammino Sinodale si impegnerà a leggere la vicenda attuale della nostra Chiesa e la vita delle persone che la compongono, o la guardano dall’esterno. Vorremmo che fosse uno sguardo illuminato dalla Parola. Vorremmo che questo umile tentativo di conversione ci aiutasse a riconoscere meglio il Signore della Croce e della Vita che ci riscatta da ogni paura. Vorremmo compiere scelte ispirate al Vangelo della Croce e della Risurrezione. Vorremmo anche ritrovare il senso più vero delle nostre comunità: luoghi in cui si fa memoria di Lui e in cui risuona l’annuncio della Pasqua, che ci fa testimoni della “gioia del Vangelo”. Da G.A.Gardin Discepoli di Gesù per un nuovo stile di Chiesa, Lettera sul cammino Sinodale, Treviso 2017.

Sabato 27 Maggio (At 18,23-28; Sal 46; Gv 16,23-28)ore 18.30 Def.to Gianni Boraldo (10mo anniv.); def.ti MariaTeresa Marton, Rina, Luigi e Maria; def.to Antonio Coluccia (a 6 mesi);

Domenica 28 Maggio - AScenSione Del Signore(At 1,1-11; Sal 46; Ef 1,17-23; Mt 28,16-20)ore 10.00 Def.to Giovanni Pezzato (40mo anniv); def.ti Fedora e Angelo Codato; def.ti Angela e Giuseppe De Facci S.Messa in asilo insieme a San carlo per la festa del grAZie.

lunedì 29 Maggio (At 19,1-8; Sal 67; Gv 16,29-33)ore 18.30 non c’è lA MeSSA

Martedì 30 Maggio (At 20,17-27; Sal 67; Gv 17,1-11)ore 19.00 Santa Messa unica a S.ta M. Assunta per tutte le parrocchie di Mogliano

Mercoledì 31 Maggio (Sof 3,14-18; Is 12; Lc 1,39-56ore 18.30 Per tutti i consacrati

giovedì 1 giugno - San giustino martire (At 22,30;23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26)ore 18.30 non c’è lA MeSSA

Venerdì 2 giugno (At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19)ore 18.30 Per gli ammalati

Sabato 3 giugno - Santi carlo lwanga e compagni(At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25)ore 18.30 Per i migranti

Domenica 4 giugno - Domenica di Pentecoste(At 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,3-7.12-13; Gv 20,19-23)ore 9.30 def.ti fam. Magnan e Cappellesso; def.ti Casarin Carlo e Rosina

ParrocchiaSAn cArloINTENZIONI DELLA SETTIMANA

ParrocchiaSAnT’elenAINTENZIONI DELLA SETTIMANA

Don eDoArDo: cell. 340 8119646 - Confessa al sabato a san Carlo o Zerman (informarsi);

prima o dopo le Messe o previo accordo.

Don DAViDe: cell. 346 7834766 - Riceve o confessa presso la canonica di Zerman;- a San Carlo, generalmente al Mercoledì e Venerdì

dalle ore 17.00.

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94031180261 fondo comune per le Scuole dell’infanzia (anche per la nostra di Zerman).

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94132660260 per l’oratorio noi di San carlo.

MeSSe All’iSTiTUTo griS- Da lunedì a venerdì: ore 8.00 (via Torni);- Sabato: ore 15.30 (via Torni);- Domenica: ore 10.00 (Geriatrico).

conFeSSioni- Ogni sabato, dalle 16.00, un confessore a Santa Maria

Assunta.

Sabato 27 Maggio (At 18,23-28; Sal 46; Gv 16,23-28)ore 18.30 Def.ti Pierina e Vittorio; def.ti Lina e Silvio Carraro; def.to Gianni Visentin

Domenica 28 Maggio - AScenSione Del Signore(At 1,1-11; Sal 46; Ef 1,17-23; Mt 28,16-20)ore 09.00 Def.ta Renataore 10.00 Santa Messa di ringraziamento a Zerman (presso l’Asilo)ore 11.00 non ci SArA’ lA MeSSA A SAn cArlo

lunedì 29 Maggio (At 19,1-8; Sal 67; Gv 16,29-33)ore 18.30 liTUrgiA DellA PArolA Martedì 30 Maggio (At 20,17-27; Sal 67; Gv 17,1-11)ore 19.00 Santa Messa unica a S.ta M. Assunta per tutte le parrocchie di Mogliano

Mercoledì 31 Maggio (Sof 3,14-18; Is 12; Lc 1,39-56) ore 18.30 Per la parrocchia

giovedì 1 giugno - San giustino martire (At 22,30;23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26)ore 18.30 15° anniv. di matrimonio di Marco e elisa Def.ta Leda Gattello

Venerdì 2 giugno (At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19)ore 10.00 SAnTA MeSSA

Sabato 3 giugno - Santi carlo lwanga e compagni(At 28,16-20.30-31; Sal 10; Gv 21,20-25)ore 18.30 Def.ti Famiglia Casarin; def.ti Pasquale, Adele, Pietro e Giancarlo; def.ti Mario e Famiglia Pavan

Domenica 4 giugno - Domenica di Pentecoste(At 2,1-11; Sal 103; 1Cor 12,3-7.12-13; Gv 20,19-23)ore 09.00 Per la comunità parrocchialeore 11.00 Def.ti Maria, Giuseppe, Antonio e Teresa; def.ta Adelina De Nadai (nel 1°anniv.)

SAn cArlo: 041.453102 [email protected]

SEGRETERIA: LUNEDI 9.30-11.30 MARTEDI 9.30-11.30 + 15.00-18.00 MERCOLEDI 9.30-11.30 GIOVEDI 9.30-11.30 + 16.00-18.00 VENERDI 9.30-11.30 SABATO CHIUSO SAnT’elenA: 041.457383 [email protected]

SEGRETERIA: DA LUNEDI A VENERDI: 9.00-11.30

SegreTeriAPArroccHiAle

DoMenicA 4 giUgnoRaccolta alimenti per il Punto Solidale e contributi per le Adozioni a vicinanza. Si confida nella vostra generosità! Un grazie di cuore.

ParrocchiaSAnT’elenA AVVISI

Parrocchie:SAnT’elenASAn cArlo AVVISI COMUNI

conclUSione PregHierA Del roSArio nel MeSe Di MAggio

A SAn cArlo (luoghi e orari)Via Scoutismo, 6 (giardino e/o garage sig.ra Marisa):Martedì alle ore 20.30 Via Casoni, 98 (sig.ra Renata): alle ore 20.30 Via Vanzo, “Madoneta”: Mercoledì alle ore 20.15

In chiesa: la preghiera del Rosario continua ogni sera, dal lunedì al venerdì alle ore 18.00

A ZerMAn (luoghi e orari)Via Malombra-Roette: lunedì e martedì ore 20.00Via della Croce: lunedì e martedì ore 20.30 Centro (cappellina dell’asilo): lunedì e martedì ore 18.00

Mercoledì 31 maggioPer tutti, preghiera del rosario in chiesa alle ore 20.30 (seguirà un momento conviviale negli spazi esterni della canonica).

PellegrinAggio DioceSAno A loUrDeSU.n.i.T.A.l.S.i. Trevisoin viaggio con la Vergine Maria…

invito giovani e adulti a considerare la partecipazione a questo pellegrinaggio: è una esperienza sempre molto arricchente, per la forza della preghiera e per i momenti che si vivono specialmente accanto agli ammalati, come pellegrini o come volontari in aiuto al personale Unitalsi. Anziani e ammalati avranno sempre le necessarie attenzioni e cure da parte di uno staff medico-infermieristico, sia durante il viaggio che durante la permanenza a Lourdes in strutture appositamente attrezzate. Sarei felice di partecipare anch’io con quanti, di San Carlo o di Zerman, hanno desiderio di iscriversi o provare questo viaggio… con Maria quando, in fretta, si mise in viaggio verso la cugina Elisabetta per portarle il suo aiuto!

Don Edoardo

Dal 27 agosto al 1 settembre (viaggio in treno)Dal 28 agosto al 31 agosto (viaggio in aereo)iscrizioni entro 30 giugno (don Edoardo e/o in sacrestia) - vedi anche volantino in fondo alla chiesa.

PellegrinAggio DioceSAno Al SAnTo Di PADoVAMercoledì 7 giugno

Come l’anno scorso, partiranno due corriere da Mogliano (ore 15.00 dal Cinema Busan e dalla chiesa di Sacro Cuore): è necessario dare la propria adesione entro venerdì 2 giugno telefonando in segreteria (Nora: 041-453102). Contributo spese 10 euro (da versare anche al momento del viaggio).

cATecHiSMo - 4° eleMenTAregiovedì 2 giugno dalle ore 09.00 alle ore 16.00, per tutti bambini della Diocesi che hanno celebrato quest’anno la Prima comunione, c’è la proposta di partecipare ad una giornATA eUcAriSTicA, un incontro di preghiera con il VeScoVo e poi giochi in Seminario a Treviso. Per informazioni e adesioni entro domenica 28 maggio: Silvia Cooperatrice.

PASTorAle gioVAnile - cAMPi eSTiViIn fondo alla chiesa sono disponibili i moduli di iscrizione per i campi estivi per le medie e le superiori.

lA PeScA Di BeneFicenZA… Dalle forze che abbiamo, sembra che non la faremo! Ad oggi, solo qualche persona ha dato la propria disponibilità… Nel prossimo Consiglio Pastorale (13 giugno) decideremo in merito.

reSTAUro Del cAMPAnile

Nelle scorse settimane, i lavori sono stati momentaneamente fermi per una revisione al progetto che si è resa necessaria alla luce di alcune verifiche sulle strutture interne al campanile.Martedì 30 maggio saranno effettuati dei lavori di messa in sicurezza delle merlature e del pinnacolo esterno.In attesa della stesura finale del progetto esecutivo, la ditta Gobbo smonterà la struttura di elevazione che ora vediamo (necessaria al cantiere per i lavori al campanile della chiesa di San Nicolò di Treviso).Considerando l’estate ormai alle porte, i lavori di restauro al nostro campanile riprenderanno a settembre.Non ci dobbiamo spaventare, i lavori andranno terminati! Stiamo operando su un edificio storico di pregio, del 1400, che richiede le adeguate attenzioni e i giusti tempi… è lì da 600 anni e per altri 2 mesi possiamo attendere anche noi!

Nel frattempo, sempre nelle scorse settimane, un riconoscimento importante: grazie ad un lavoro altrettanto prezioso, faticoso e nascosto dei nostri tecnici con rilievi, indagini e ricerche storiche, abbiamo ricevuto comunicazione della noTiFicA Dell’inTereSSe cUlTUrAle da parte del Ministero dei Beni e delle Attività culturali! Significa che, considerato il parere della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia, il Ministero ha accertato e dichiarato la sussistenza dell’interesse culturale per il complesso della Chiesa di Sant’Elena Imperatrice insieme al campanile e al sagrato. Significa altresì che, per la preziosità e il valore culturale della nostra chiesa e del campanile, avremo una importante credenziale per accedere a possibili contributi. Siamo grati ai nostri tecnici per questo riconoscimento e per il loro preciso lavoro di questi mesi!

50° Anni Di PreSenZA A ZerMAn Delle SUore SAleSiAne oBlATe Del S. cUoreDomenica 18 giugno apriremo i festeggiamenti con la Messa di ringraziamento a Zerman (ore 10.00), un buffet comunitario e giochi per bambini, ragazzi e famiglie. Per motivi organizzativi, vi preghiamo di comunicare entro domenica 4 giugno quanti parteciperanno al buffet: segr. Scuola/canonica, Alessandra 041-457383 (oppure via mail [email protected]).

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Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Hai dato appuntamento ai tuoi discepoli in quella Galilea dove tutto è cominciato. Proprio lì, in una terra che è crogiolo di razze, luogo di incontri e di scontri, nel mare aperto della storia tu affidi loro una missione che ha dell’impossibile: portare dovunque il tuo Vangelo perché sia conosciuto e vissuto, battezzare cioè immergere ogni credente nella vita divina, nella comunione profonda che unisce te al Padre e allo Spirito Santo. Il compito è veramente arduo, ma tu, Gesù, assicuri ai cristiani di ogni epoca e di ogni regione la tua presenza per tutti i giorni che si troveranno davanti. Ecco perché la festa di oggi, la solennità dell’Ascensione, ci rincuora e ci riempie di gioia. Annunciarti ad ogni uomo non è una passeggiata trionfale, ma un’esperienza densa di ostacoli, un’avventura in cui siamo esposti a fatiche, a pericoli, a rischi. E tuttavia non siamo soli: tu ci accompagni e, poiché vivi al modo di Dio, nessuno dovrà sentirsi abbandonato a se stesso, alla sua fragilità. Il tuo potere, il potere dell’amore, può trasformare la faccia della terra: a noi di diventare strumenti di un progetto meraviglioso di fraternità e di pace. Roberto Laurita

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

L'ultimo appuntamento di Gesù ai suoi è su di un monte in Galilea, la terra dove tutto ha avuto inizio. I monti sono come indici puntati verso l'infinito, la terra che si addentra nel cielo, sgabello per i piedi di Dio, dimora della rivelazione della luce: sui monti si posa infatti il primo raggio di sole e vi indugia l'ultimo. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù lascia la terra con un bilancio deficitario: gli sono rimasti soltanto undici uomini impauriti e confusi, e un piccolo nucleo di donne tenaci e coraggiose. Lo hanno seguito per tre anni sulle strade di Palestina, non hanno capito molto ma lo hanno amato molto, e sono venuti tutti all'appuntamento sull'ultima montagna. E questa è la sola garanzia di cui Gesù ha bisogno. Ora può tornare al Padre, rassicurato di essere amato, anche se non del tutto capito, e sa che nessuno di loro lo dimenticherà. Gesù compie un atto di enorme, illogica fiducia in uomini che dubitano ancora, non resta a spiegare e a rispiegare. Il Vangelo e il mondo nuovo, che hanno sognato insieme, li affida alla loro fragilità e non all'intelligenza dei primi della classe: è la legge del granello di senape, del pizzico di sale, dei piccoli che possono essere lievito e forse perfino fuoco, per contagiare di Vangelo e di nascite coloro che incontreranno. C'è un passaggio sorprendente nelle parole di Gesù: A me è stato

dato ogni potere in cielo e sulla terra... Andate dunque. Quel dunque è bellissimo: per Gesù è ovvio che ogni cosa che è sua sia anche nostra. Tutto è per noi: la sua vita, la sua morte, la sua forza! Dunque, andate. Fate discepoli tutti i popoli... Con quale scopo? Arruolare devoti, far crescere il movimento con nuovi adepti? No, ma per un contagio, un'epidemia divina da spargere sulla terra. Andate, profumate di cielo le vite che incontrate, insegnate il mestiere di vivere, così come l'avete visto fare a me, mostrate loro quanto sono belli e grandi. E poi le ultime parole, il suo testamento: Io sono con voi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo: con voi, sempre, fino alla fine. Cosa sia l'ascensione lo capiamo da queste parole. Non è andato lontano o in alto, in qualche angolo remoto del cosmo, ma si è fatto più vicino di prima. Se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro. Non è andato al di là delle nubi ma al di là delle forme. È asceso nel profondo delle cose, nell'intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come forza ascensionale verso più luminosa vita. Quel Gesù che ha preso per sé la croce per offrirmi in ogni mio patire scintille di risurrezione, per aprire brecce nei muri delle mie prigioni, lui è il mio Dio esperto di evasioni!

( di Ermes Ronchi )

nr. 103 Domenica 21 maggio 2017

(Matteo 28,16-20)

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Anno A

Lettera sul Cammino Sinodale -undicesima parte- Abbiamo voluto anche avere davanti a noi, nel lavoro del Cammino Sinodale, un’icona evangelica, dalla quale trarre ispirazione, coraggio e gioia. È il racconto dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). Penso che sia una pagina conosciuta e amata da molti di noi. Essa contiene, in qualche modo, la vicenda di ogni vero discepolo di Gesù, e non finisce di stupirci per la ricchezza e la bellezza delle sue suggestioni. Parla di un cammino, anzi di un cammino di andata e di ritorno. Lo smarrimento dei due che lasciano sconsolati Gerusalemme può prendere anche noi, magari nel constatare ciò che attraversa la nostra Chiesa, le nostre comunità, la nostra stessa esperienza di credenti, l’esperienza di tanti uomini e donne. In questo farsi buio può accadere che Gesù stesso divenga, più che uno sconosciuto, un “non-riconosciuto” («i loro occhi erano impediti a riconoscerlo»). Ma leggendo la realtà con il suo sguardo, grazie all’intelligenza delle Scritture prodotta dalle sue parole che «fanno ardere il cuore», si può cogliere il dono che la Croce e la Pasqua immettono nell’umanità. E lo “spezzare il pane” insieme consente di identificare nel Gesù donato (“spezzato”, sacrificato per noi) il Gesù risorto, la cui vita si irradia nel mondo. Egli può allora divenire invisibile («egli sparì dalla loro vista») eppure presente. Il cammino dei discepoli allora cambia direzione e ritorna là da dove la vita e la speranza trovano il loro luogo indispensabile: la comunità, fragile e impaurita, è comunque il luogo in cui risuona l’annuncio del Risorto e si alimenta la fede in Lui. E così la “di-missione”, la rinuncia, l’abbandono, diviene una “missione”, un invio a testimoniare il Risorto. Il Cammino Sinodale si impegnerà a leggere la vicenda attuale della nostra Chiesa e la vita delle persone che la compongono, o la guardano dall’esterno. Vorremmo che fosse uno sguardo illuminato dalla Parola. Vorremmo che questo umile tentativo di conversione ci aiutasse a riconoscere meglio il Signore della Croce e della Vita che ci riscatta da ogni paura. Vorremmo compiere scelte ispirate al Vangelo della Croce e della Risurrezione. Vorremmo anche ritrovare il senso più vero delle nostre comunità: luoghi in cui si fa memoria di Lui e in cui risuona l’annuncio della Pasqua, che ci fa testimoni della “gioia del Vangelo”. Da G.A.Gardin Discepoli di Gesù per un nuovo stile di Chiesa, Lettera sul cammino Sinodale, Treviso 2017.

AVViSi inTerPArroccHiAli Durante tutto il mese di maggio recita del santo Rosario: il venerdì ore 21 presso la famiglia Pistolato Giuliano, via Cavalleggeri 14; il sabato ore 17 presso la casa alloggio per anziani Tronchin, via Bianchi 83.

DoMenicA 28 MAggio ore 9-15 Parrocchia di Campocroce Festa della Parola: riflessioni, preghiere, S.Messa e Vespri. Pranzo a buffet. Info e prenotazioni, entro 21 maggio: 041-457529 – 3803622687 – 3492944761.

MercoleDì 7 giUgnoPellegrinaggio diocesano al Santo a Padova. Alle ore 15 partiranno un autobus dal cinema Busan e uno dalla chiesa del Sacro Cuore. Costo euro 10. Info e iscrizioni in Segreteria delle parrocchie.

cAMPi ScUolA Per i ragazzi della Collaborazione: presso la casa alpina Odar ad Auronzo. Prima e seconda media: 15-22 luglio. Terza media: 22-29 luglio. Preiscrizioni esclusivamente online dal sito della Collaborazione e dell’oratorio don Bosco: www.parrocchiemogliano.it; oratoriomogliano.it.

VicAriATo DioceSi

SABATo 10 giUgno ore 9,30-16,30 Treviso, Casa Toniolo, Abita la Terra, vivi con fede: giornata di studio per i coordinatori e i referenti della catechesi. A tema la stretta relazione tra fede e vita. info e iscrizioni entro il 3 giugno: ufficio catechistico diocesano 0422 576940 [email protected].

SABATo 10 giUgno ore 14,45-17 Treviso, Monastero della visitazione, “non ardeva forse il nostro cuore…”, incontro diocesano organizzato dall’Apostolato della preghiera. Info: 391 3800541; [email protected].

gioVeDì 22- DoMenicA 25 giUgnoCasa incontri di Roverè Veronese, Tracciare itinerari di iniziazione: percorso di formazione per i coordinatori di catechisti. II anno. L’esperienza è aperta anche a nuovi iscritti, previa presentazione del parroco. Info e iscrizioni entro il 3 giugno: ufficio catechistico diocesano 0422 576940 [email protected].

DAl 9 Al 18 AgoSTo La Scuola di formazione Teologica e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose propongono un pellegrinaggio viaggio studio in Turchia, Terra Santa della chiesa.Info: Seminario Vescovile di Treviso. Orari segreteria martedì 17-19,30; giovedì 10-12; 17-19,30. Tel. 0422324835, [email protected].

S.TA MAriA ASSUnTA: Tel. 041.5900375 - cell. 334.2590290SEGRETERIA: ORARIO 11-13 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ[email protected]

SegreTeriAPArroccHiAle