Città e Regione giugno 2010

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Anno I n°11, 15 giugno-15 luglio 2010 Liberi di informare ben 20mila persone Editoriale di Francesco De Marco Presidente Movimento Buongiorno Legalità Una rivoluzione gentile [email protected] Continua a pag. 16 Da pochissimi giorni si è conclusa la Giornata Nazio- nale Donazione e Trapianto (30 maggio ndr) patrocinata dalla Presidenza della Repub- blica e promossa dal Ministe- ro della Salute insieme alle Associazioni e al Centro Na- zionali Trapianti, e noi della Redazione abbiamo ritenuto Un dovere di solidarietà sociale Giordano Antonelli Pag.18 CULTURA I ragazzi dell’A-Team sono tornati!!!! Pag. 12 A Roma la tassa di soggiorno REGIONALE Pag.2 LOCALE Pecoroni sì, ma della Legalità! Un nuovo soggetto si affac- cia nel territorio pometino. Si tratta del Comitato Com- mercianti e Cittadini di Po- mezia. Il fatto in sé è però particolarmente significativo poichè si tratta di far avan- zare attraverso un nuovo or- ganismo un piano di rispet- to delle regole. Un concetto apparentemente semplice ma talvolta astruso o di difficile applicazione. Voglio dire: se vi è rispetto e tutela delle re- gole, il sistema che gestisce e governa quel territorio è di per sé rispettoso delle regole. Ora veniamo a noi: siamo si- curi che la macchiana gover- nativa locale rispetti le regole in tutto e per tutto? Se fosse così, come mai il Comune di Pomezia non riesce ad ap- provare il Bilancio del 2009? Addirittura deve interveni- re il Prefetto per dichiarare l’illeggittimità di alcuni atti. (vedasi la nomina dei revisori dei conti compiuta d’impero dal Presidente del Consiglio Comunale e ritenuta per que- sto non legittima.) Ora senza entrare nei particolari di altre scelte politiche discutibili, si affaccia un altro problema: la crisi occupazionale. Ciò genera un paradosso infer- nale: da una parte gli operai lottano per evitare che le fab- briche chiudano; dall’altra la civica Amministrazione lotta con i suoi conti fuori con- trollo. Resta quindi ai com- mercianti e cittadini di orga- nizzarsi per proprio conto. De Fusco: “Il cuore non basta per governare una città” di Tonino Armenia “Si è raggiunto il massimo della indecenza” e così che esordisce De Fusco ai micro- foni di Città e Regione. La voce è serena il cuore sembra liberato da ogni peso però c’è tanta amarezza nelle parole di colui che è stato primo cittadino di Pomezia. “Sono stato uno di quelli che pur riconoscendo la difficoltà di governare una Città come la nostra, ho dedicato la mia vita al ruolo di Sindaco. Ho tralasciato i miei affetti e l’ho sempre fatto con tanta pas- sione e totale disinteresse”. “Ogni giorno innumerevoli erano i problemi a cui dove- vo far fronte. Continua a pag.5 come non le avete mai viste Periodico di informazione e cultura. Notizie, approfondimenti e aggiornamenti quotidiani su www.cittaeregione.it Pomezia - Ardea

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Mensile freepress edito e distribuito a Pomezia. Si occupa di: Politica e Attualità,Economia, Tecnologia, Salute e Benessere, Cultura e Spettacolo.

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Anno I n°11, 15 giugno-15 luglio 2010 Liberi di informare ben 20mila persone

Editoriale di Francesco De Marco Presidente Movimento Buongiorno Legalità

U n a r i v o l u z i o n e g e n t i l e

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Continua a pag. 16

Da pochissimi giorni si è conclusa la Giornata Nazio-nale Donazione e Trapianto (30 maggio ndr) patrocinata dalla Presidenza della Repub-blica e promossa dal Ministe-ro della Salute insieme alle Associazioni e al Centro Na-zionali Trapianti, e noi della Redazione abbiamo ritenuto

Un dovere di solidarietà sociale

Giordano Antonelli

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CuLturA

I ragazzi dell’A-Team sono tornati!!!!

Pag. 12

A roma la tassa di soggiorno

regIonALe

Pag.2

LoCALe

Pecoroni sì, ma della Legalità!

Un nuovo soggetto si affac-cia nel territorio pometino. Si tratta del Comitato Com-mercianti e Cittadini di Po-mezia. Il fatto in sé è però particolarmente significativo poichè si tratta di far avan-zare attraverso un nuovo or-ganismo un piano di rispet-to delle regole. Un concetto apparentemente semplice ma talvolta astruso o di difficile applicazione. Voglio dire: se vi è rispetto e tutela delle re-gole, il sistema che gestisce e governa quel territorio è di per sé rispettoso delle regole. Ora veniamo a noi: siamo si-curi che la macchiana gover-nativa locale rispetti le regole in tutto e per tutto? Se fosse così, come mai il Comune di Pomezia non riesce ad ap-

provare il Bilancio del 2009? Addirittura deve interveni-re il Prefetto per dichiarare l’illeggittimità di alcuni atti. (vedasi la nomina dei revisori dei conti compiuta d’impero dal Presidente del Consiglio Comunale e ritenuta per que-sto non legittima.) Ora senza entrare nei particolari di altre scelte politiche discutibili, si affaccia un altro problema: la crisi occupazionale. Ciò genera un paradosso infer-nale: da una parte gli operai lottano per evitare che le fab-briche chiudano; dall’altra la civica Amministrazione lotta con i suoi conti fuori con-trollo. Resta quindi ai com-mercianti e cittadini di orga-nizzarsi per proprio conto.

De Fusco: “Il cuore non basta per governare una città ”

di Tonino Armenia

“Si è raggiunto il massimo della indecenza” e così che esordisce De Fusco ai micro-foni di Città e Regione. La voce è serena il cuore sembra liberato da ogni peso però c’è tanta amarezza nelle parole di colui che è stato primo cittadino di Pomezia.“Sono stato uno di quelli che pur riconoscendo la difficoltà di governare una Città come la nostra, ho dedicato la mia vita al ruolo di Sindaco. Ho tralasciato i miei affetti e l’ho sempre fatto con tanta pas-sione e totale disinteresse”.“Ogni giorno innumerevoli erano i problemi a cui dove-vo far fronte.

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come non le avete mai vistePeriodico di informazione e cultura. Notizie, approfondimenti e aggiornamenti quotidiani su www.cittaeregione.it

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Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

Pecoroni sì, ma della Legalità!

con i cittadini, per favorire l’adesione di massa ad un comportamento socialmente corretto.Dire “buongiorno” alla lega-lità significa opporsi in linea

per info: Cell: [email protected]

filosofica e pragmatica a tutte le forme di micro e macro-criminalità.Partendo da questo presup-posto di conformità conse-quenziale tra etica, legge e

“il meeting è stata la pronta risposta di Buongiorno Legalità ad un foglio volante anonimo, affisso per le vie pometine, atto a denigrare l’operato e gli obiettivi, nonché i

protagonisti del movimento”

Si è tenuto giovedì 20 Maggio, presso la Kermesse, il sit-in organizzato dalla neonata associazio-ne Buongiorno Le-galità. Il meeting è stato presenziato da Francesco De Mar-co, dalla militante Maricetta Tirrito e dal Presidente di “Alleàti per Pome-zia”, con la parteci-pazione di numerose e varie associazioni del territorio.L’incontro ha volu-to rafforzare quan-to già annunciato pubblicamente nei convegni precedenti del 10 e dell’11 Maggio, inauguran-do peraltro quella che è stata definita la “seconda fase” del movimento, ossia la creazio-ne di un rapporto dialettico

adeguamento sociale all’ap-parato normativo, Francesco De Marco ha ribadito: “Io sono un pecorone della lega-lità!”.Tutti i presenti sono stati così invitati a sottoscrivere il motto su un cartellone, firmando simbolicamente la loro adesione alle regole del vivere civile.Il sit-in, è bene precisarlo, non aveva soltanto un inten-

to propositivo, ma anche una finalità di denuncia.Infatti, il meeting è stata la pronta risposta di Buon-giorno Legalità ad un foglio volante anonimo, affisso per le vie pometine, atto a deni-grare l’operato e gli obiettivi, nonché i protagonisti del movimento.Se è vero che “un arcobale-no è ancora possibile”, come crediamo, è importante so-stanziare la solidarietà verso i movimenti pro-legalità.Si può dire anche fuori di metafora che la legalità è tra-sparenza, è visibilità, antite-tica quindi agli atti di viltà e all’angheria. Tali concetti, sono stati enfatizzati (e mai abbastanza) da Maricetta Tirrito, come dai cittadini di Pomezia, infine, da alcuni consiglieri comunali interve-nuti durante l’incontro.All’evento, non sono certo mancati toni più accesi o dialoghi che si sono appros-simati di molto alle tinte del diverbio, turbando l’udito-rio.E’ chiaro che un movimento come Buongiorno Legalità è per statuto disponibile al confronto e all’apertura, ma è anche ovvio che esso consta di una basilare rigidità, in cui si individua il suo punto di forza: la tenacia nel promuo-vere l’onestà e la trasparenza luminosa del vivere civile.

Marta Mariani

foto: J.L.K.

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torvajanica chiama e Pomezia risponde

Sta per nascere il “Comitato Commercianti e Cittadini di Pomezia” ci informano gli organizzatori. “Nell’arco di pochi giorni verrà presentato alla cittadinanza il nuovo soggetto”. Simile a quello che è nato ad Ottobre a Torvajanica (comitato commercianti e cittadini di Torvajanica ndr), quest’ultimo meglio conosciuto come “SOS Torvajanica”. La voglia di riscatto del territorio si allarga a macchia d’olio nel territorio pometino che proprio in questo periodo sta vivendo uno dei più brutti momenti. Si pensi che la raccol-ta dei rifiuti solidi urbani viene effettuata soltanto in alcune zone mentre in altre (es. zona 167, Torvajanica alta e bassa) i cassonetti straripano di buste e rifiuti di ogni genere. A questo si aggiunga un disavanzo di bilancio spaventoso ed una impasse della classe politica che anziché rilanciare il ter-ritorio latita nella stanza dei bottoni. Sarà anche questo il motivo che spinge commercianti e citta-dini ad unirsi in una nuova battaglia di civiltà per il rispetto dei loro diritti? Probabilmente sì. Ecco perché i promotori ci riferiscono che “i problemi irrisolti di questo territorio e spes-

Con la nascita del Comitato Commercianti e cittadini di Pomezia

so le risposte delle istituzio-ni sono inadeguate o nulle. Mancanza di risorse. Inef-ficienza. Mancanza di vo-lontà. Clientelismi. Abusi e soprusi. Diciamo in parte questo in parte la mancanza della politica, quella vera, onesta, quella al servizio dei cittadini. Questa politica è latitante da sempre in questo territorio. “ “Siamo convinti che i cit-tadini organizzati, capaci di proporre iniziative per il rilancio e la difesa del ter-ritorio in cui vivono conti-no di più. - e continuano i promotori - Per cittadini noi intendiamo tutti coloro che hanno interessi commercia-li, abitativi, lavorativi, im-prenditoriali, di sicurezza, turistici, ecologici, in que-sto territorio.” Da questo

senso di disagio nasce la volontà di unirsi e fare squadra. E se i risultati saranno come quelli che abbiamo visto a Torva-janica, possiamo già affermare di vederne della belle anche a Pomezia. Un’anticipazione sui propositi ci viene fornita dai promo-tori anche se ci spiegano che il manifesto costitutivo non è ancora definito “siamo un insieme di persone oneste che condividono valori quali la giustizia, la legalità e lo sviluppo del territorio. Nella sua organicità il comitato dovrà essere autonomo, apartitico, senza fini di lucro e dovrà perseguire esclusivamente finalità sociali.” Due comitati, due voci forti che perseguono lo stesso obietti-vo. Quasi che quello di Pomezia - il neo comitato commer-cianti e Cittadini - fosse un risposta a quello di Torvajanica. O meglio ancora un’eco.

Francesco De Marco

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A l c o n v e g n o t e n u t o s i a l C a m p u s d i P o m e z i a a n c h e l ’ o n . D i P i e t r o

È stata una giornata inten-sa quella del 24 Maggio al Campus Universitario di Pomezia, dove si è potuto assistere ad un dibattito con uno dei protagonisti della politica nazionale. La Sapienza, insieme alla Ce.A.S. (Centro Alti studi per la lotta al terrorismo e alla violenza politica) ha or-ganizzato una serie di incon-tri volti ad analizzare i risul-tati dell’ultima consultazione elettorale. All’incontro hanno parte-cipato professori ed entità politiche della Provincia. Il programma si è incentra-to sulle tematiche politiche senza trascurare il territorio circostante. Hanno presenziato l’evento rispondendo alle numerose domande: il presidente del Consorzio dell’Università di Pomezia e il professore Gianluigi Rossi, preside della facoltà di Scienze Politiche

dell’Università “La Sapien-za”. A prendere la parola, articolando considerazioni relative alla politica italia-na, sono stati anche alcuni rappresentanti del Ce.A.S. che hanno voluto focalizza-re il discorso, accennando a tematiche come la disunità della Sinistra, i Network di riferimento, ma soprattutto portando in risalto il problema dell’etica: “Pongo al centro l’Etica della politica, il pro-blema non risolto della no-stra astrazione politica: servi-re le istituzioni e non servirsi delle soluzioni. Questo è il problema centrale della vita politica di oggi”. Infine, è intervenuto anche l’onorevole Antonio Di Pie-tro. Il leader dell’Italia dei Valori ha tenuto una lezione sulla funzione della “paro-la” nel dialogo politico “una cosa è saper parlare italiano e una cosa è saper lasciare qualcosa dopo aver parlato.

Sento tante persone che par-lano in modo sofisticato ma che riescono solo ad allonta-nare la gente”. Continuando a portare nell’aula aneddoti delle sue esperienze, Di Pietro, ha af-frontato tematiche come il senso della cultura, il crollo dei valori politici e morali, la stanchezza dei cittadini e la sfiducia nei confronti della vita politica reale. L’astensione da parte dei cittadini in queste ultime elezioni è stata elevata, cosa risponde a tal proposito il le-ader dell’Italia dei Valori? “Il Governo Berlusconi sta attuando politiche gover-native fatte di sole promes-se. Berlusconi ci promette qualcosa che ci verrà dato domani e lo dice in modo da farci dimenticare ciò che ha promesso ieri. Oggi la comu-nicazione non comunica più ciò che avviene ma comunica ciò che deve avvenire, La vita

politica si è appropriata della vita reale”. Tornando sui passi iniziali della conferenza, l’onorevole ha reintrodotto il capitolo della divulgazione escla-mando “bisogna sviluppare corpi di comunicazione ed anticorpi per resistere ad una cattiva comunicazione. Per non morirne è forse meglio ribellarsi”. Tali parole hanno concluso la conferenza, in cui l’Onore-vole non è riuscito a scorgere il Sindaco De Fusco, assente per motivi famigliari.

Riccardo Romano Marino

foto di Riccardo R. Marino

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S t a p e r a r r i v a r e a P o m e z i a l a r i c i c l a t a !L’importanza del riciclaggio e del recupero dei materiali di scarto nell’ambito della tutela ambientale è ad oggi piena-mente consolidata.Ecco perché l’ufficio appalti di via Cicerone ha indetto, il 24 maggio scorso, il bando per il servizio di stoccaggio, se-lezione, trattamento e recupero dei rifiuti differenziabili. La raccolta differenziata consentirà il riutilizzo delle scorie recu-perabili, come carta, cartone, plastiche e metalli; mentre sarà previsto lo smaltimento dei rifiuti ingombranti.Si provvederà: al recupero di imballaggi in legno, alle appa-recchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, ai materiali isolanti, ai rifiuti misti di costruzione, ai pneumatici, ai to-ner delle stampanti e alle cartucce inchiostranti.Bisognerà dividere il vetro, ad esempio, dagli sfalci e dalle potature, le vernici e le resine dai grassi commestibili.Una volta scaduto il termine ultimo per il ricevimento delle offerte da parte del Comune - il 23 di questo mese - ogni cittadino si impegnerà a ridurre sia la propria indifferenza sul tema dell’inquinamento ambientale che la mole dell’”in-differenziata” fra i rifiuti urbani.Acquisire delle buone abitudini riguardo il recupero dei ma-teriali di scarto significa fare un primo passo verso l’equili-brio sociale, forse politico, e dell’ecosistema. Il bando è di-sponibile sul sito comunale:www.comune.pomezia.rm.it.

Marta Mariani

C h e d i r e . . S t i m o l a n t e !Eccovi menzionato fin nel ti-tolo l’aggettivo maggiormen-te chiacchierato per definire l’emozionante iniziativa della mostra romana “Ai confini di Roma”. Fino al 20 giugno, il Com-plesso del Vittoriano a Roma, farà conoscere i tesori nascosti dei Comuni del ter-ritorio provinciale. Presenti nella collezione esposta nel-la mostra oltre cento reperti archeologici: tra cui tre delle più significative statuette in terracotta del Museo “Lavi-nium” pometino. È il primo evento della ras-segna culturale “La Provincia delle meraviglie” giunta alla seconda edizione e che preve-de ulteriori iniziative mirate alla conoscenza e all’apprez-zamento artistico culturale delle realtà provinciali.

Tutte le iniziative in pro-gramma, a ingresso gratui-to, vogliono far conoscere ai turisti e ai romani, il grande patrimonio di cui sono de-tentori. Anche il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha parlato della mostra in questi termini: “E’ una grande promozione del Territorio per scoprire que-sti bellissimi comuni intor-no alla Capitale che hanno dei Borghi ed opere d’arte meravigliose, dei prodotti eno-gastronomici straordi-nari e in questo caso anche un patrimonio archeologico che probabilmente non si conosce abbastanza”. www.provincia.roma.it; www.mu-seopomezia.it

Riccardo Romano Marino

De Fusco: “Il cuore non basta per governare una città ”

(segue da copertina)

Pomezia ha un territorio vastissimo quin-di potete immaginare. A questo si ag-giungeva ogni giorno il consigliere comu-nale di turno che ne creava uno in più. Le difficoltà che quel consigliere o quell’al-tro ancora mi rappresentavano non erano indirizzate al bene della Città. Magari lo fosse stato! Solo pochi l’hanno fatto. Gli

altri volevano e chiedevano solo una visibilità maggiore per il proprio ruolo o per il proprio gruppo.” Alla luce di ciò si denota una grande conflittualità all’interno delle varie cor-renti di maggioranza. “Non solo - afferma De Fusco - oserei dire conflittualità intestine spaventose che sono il retaggio di una classe politica che non si è riuscita a rinnovare”. Proba-bilmente si riferisce alle varie correnti di Sinistra “guardate – riprende De Fusco- la posizione di Alba Rosa, De Loren-zi e Mesturini i cui rapporti conflittuali hanno minato la stabilità dell’amministrazione. La fatica era quindi doppia. Oltre a far fronte ai problemi quotidiani ho sempre dovuto mediare tra di loro.” “Ieri la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mentre i lavoratori nelle varie fabbriche rischiano il po-sto di lavoro, il dramma dei rifiuti incalza, il conflitto tra le varie correnti politiche è salito a livelli assurdi per problemi di altro genere. Io stavo male a casa ed ho dovuto realizzare che il Sindaco di Pomezia non poteva nemmeno concedersi un giorno di riposo per riprendersi fisicamente. La maggio-ranza da sola non era in grado da sola di affrontare nessun problema in consiglio comunale.” Vane però sono risultate le ultime mediazioni del Sindaco. “Ho comunque cercato di trovare una sintesi dopo una lite feroce tra i vari esponenti di maggioranza, aggiunge De Fusco “Ho provato a recuperare una situazione che si profilava difficile in Consiglio Comu-nale e alla fine mi sembrava anche di aver raggiunto l’accor-do per esplicita disponibilità dichiarata dai vari esponenti della maggioranza. Purtroppo non è andata così infatti in aula all’improvviso alcuni esponenti (franchi tiratori) della Sinistra hanno votato con la destra. Un fatto gravissimo que-sto. Anche Sinistra Ecologia e Libertà ha preferito votare un candidato della destra pur di mandare in minoranza la maggioranza.” Allora a quel punto Sindaco tutto era ora-mai perduto! “E si. Mi sono convinto proprio e vorrei che lo scrivesse. Cari Cittadini è con profondo rammarico che rassegno le mie dimissioni a causa di questi amministratori. Pur mettendoci tutta la passione e la volontà di cui sono capace da solo è impossibile affrontare i tanti problemi che riguardano la Città di Pomezia. Non posso portare solo sulle mie spalle una responsabilità che non appartiene solo al Sin-daco perché io solo ho fatto di tutto per la Città. Alcune cose che tanto sognavo di realizzare sono rimaste nel cassetto. Per colpa di una maggioranza litigiosa, immatura e insensibi-le ha impedito una corretta amministrazione negli esclusivi interessi dei vari concittadini. ” Grazie sig. Sindaco, siamo curiosi di vedere l’epilogo di questa storia: chi trionferà? An-cora una volta i giochi di Palazzo o la giustizia politica del ritorno agli elettori.

Tonino Armenia e Francesco De Marco

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per info: Cell: [email protected]

A Pomezia il Mattone porta l’arte grezzaSi è conclusa il 4 di questo mese la meravi-gliosa esposizione di “Art Brut”, accolta con grande disponibilità dal Museo Archeologico Lavinium di Pomezia.La mostra presentava le opere create all’interno del laboratorio di espressione artistica “Il Mat-tone”, nato a Genzano nel 1993, nell’ambito del “Progetto Globale Riabilitativo dell’Istitu-to Psichiatrico San Giovanni di Dio”.Il Mattone è uno spazio di libertà e di simbo-li, di comunicazione e di dialogo con la parte profonda dell’anima. E’ uno spazio che vuole guidare dolcemente e senza pregiudizi la creati-vità degli utenti dell’Istituto, consentendo loro di plasmare ogni immagine interiore, ogni for-ma, cogliendo qualsiasi ispirazione. In questo laboratorio ogni figurazione, ogni sogno, ogni poesia diviene assoluta ed evocativa.Il Mattone, di Paolo Iavarone, è insieme un gioco di parole e un gioco più complesso di linguaggi che si mescolano, senza regole, senza costrizioni e senza paure.Ben aldilà del confine tra genio e follia, ci sono le storie degli utenti del centro San Giovanni di Dio, biografie densissime di vita e di emo-zioni. I loro vissuti sono inesausti serbatoi da cui trarre favole, racconti e possibilità di in-tendere il “diverso”, di cucire ferite apparente-mente insanabili.Ad accompagnare le opere d’arte – veri e propri miracoli di comunicazione – c’erano alcuni in-credibili scatti fotografici di Elisa Dal Brollo in suggestive sfumature di bianco e nero, metafo-ra degli opposti che si stemperano l’un l’altro.Il concetto di salute psichica si fa assai duttile, dopo questa esposizione, perché chiunque abbia visitato la mostra, ha potuto certamente notare la somiglianza delle opere create dagli ospiti del centro con quelle dei principali esponenti della cosiddetta “Arte Grezza”.Sono didascaliche a riguardo, le parole di Pierre Klossowski: «Non è da quando le anime sono abitate che esse sono malate, è da quando non sono più abitabili. La malattia del mondo moderno è che le anime non sono più abitabili».Chiunque fosse interessato alle opere o al laboratorio, all’indirizzo http://www.laboratorioartisticoilmattone.org/home.html potrà visitare la galleria virtuale della fotografa e degli artisti dell’Istituto: Andrea Angelo, Luigi Baldoncini, Franco Faroni, Paolo Giovannetti, Marco Olimpieri, Giovanni Perrone, Gaetano Porcellini, Ascer Raccah, Luigi Straccia, Luigi Tuveri, An-gelo Valentini, Alfredo Vitillo.

Marta Mariani

autore: Franco Faroni

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Pomezia aperta ai set per 48 ore

Anche quest’anno l’Istituto Statale d’Arte “G. Capogrossi” di Pomezia ha allestito una mostra d’arte, accogliendo i nu-merosi studenti dei licei e degli istituti limitrofi. La mostra ha raccolto disegni e acquerelli che hanno impressionato i visitatori. Non mancavano opere “autonome”, capolavori as-soluti, pensati e realizzati secondo metodi più quotidiani e tradizionali, come il carboncino, o la matita. Fondamentale la presenza dei “Photographers”, i quali sono riusciti a regalare agli appassionati sensazioni emozionanti e forti, quasi tangibili. Dall’altra parte dell’obiettivo si intravedeva la loro spiccata determinazione e grinta, associati ad una padronanza notevo-le della lezione dei grandi maestri della fotografia. “Prodotti artistici che si posizionano in linea con l’asse

“Non c’è pa-rola a cui non si accompa-gna fulminea-mente un’im-magine”. La pensava così Pier Pa-olo Pasolini. Ed è in sin-tonia con le sua parole il 48 Hour Film Project. Due giorni di tempo per montare un cortometraggio, e per dare la possibilità a pic-coli e grandi registi di sfoga-re la loro immensa fantasia. Potendo riassumere l’inizia-tiva, è un weekend selvaggio e insonne in cui i film-ma-ker di tutta Italia si sfida-no per realizzare il miglior cortometraggio, con le ore contate. 48 Hours Project è tornato a Roma per l’edi-zione 2010, e stavolta vuole lanciare oltreoceano il film vincitore, che parteciperà alla finale mondiale negli USA per il titolo di “Best 48 Hour Film of 2010”. Carmelo Mammoliti insie-me alla sua troupe cinema-tografica “Nomequalsiasi Production”, si è cimentato anche quest’anno nella sfida di tutti i tempi, affrontando un fine settimana veramente pazzesco. Pomezia è stata l’ambienta-zione principale delle ripre-

se con i suoi palazzi, i suoi quartieri, le fabbriche, i par-chi e le strade. Il 10 Giugno i cortometraggi sono stati proiettati al pub-blico presso l’Aula Magna del Rettorato della Sapienza. Internet darà la possibilità a tutti di gustare i film co-modamente da casa propria. Basterà cercare “life change” nel motore di ricerca di You Tube per ammirare “Pomezia in un Film”.

Riccardo Romano Marino

Per l’intervista integrale a Carmelo Mammolitihttp://cittaeregione.it/compo-nent/content/article/32-cultura-e-spettacolo/530-48-ore-film-project-edizione-2010.html

un Palcoscenico D’Arte

d’avanguardia, opere rigogliose, alterate da un’intensa empa-tia soggettiva che trova alleanza nella vita quotidiana” questo il giudizio di uno dei critici che sono stati presenti all’evento e che ha trovato d’accordo anche altri professionisti, professori e periti del ramo artistico/culturale. La giuria più importante però, resta quella del pubblico. Un’unica grande mostra collettiva, dunque, il cui scopo è quello di stimolare un vivace dialogo teso a valorizzare e so-stenere le nuove generazioni di artisti emergenti. Gli artisti hanno dimostrato un particolare eclettismo, oscil-lando fra antico e moderno, emancipandosi da ogni ristret-tezza e da ogni singola corrente, disponendo di grandi doti artistiche ed intellettuali.

Riccardo Romano Marino

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Da Ardea

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I bambini di Ardea cantano la PrimaveraQuesta mattina, presso la Scuola dell’Infanzia Cam-po di Carne 2 di Ardea, si è svolta la recita di fine anno scolastico della Sez. C.La manifestazione, “Can-tiamo la Primavera” ha visto la partecipazione dei bambini dai 3 ai 5 anni che si sono esibiti in modo esemplare, oltre che alla presenza dei genitori an-che di quella del Diretto-re Didattico del Circolo Ardea 2 che ha salutato i presenti. La mattinata è continuata con gli stessi bambini che hanno ese-guito un saggio musicale e strumentale, al termine del quale sono stati conse-gnati i diplomi ai bambini di 5 anni che lasceranno la scuola materna per co-minciare, l’anno prossi-

mo, a frequentare la scuola dell’obbligo.Un sentito ringraziamento da parte mia alle maestre Cinzia, Tiziana, Barbara ed a quelle che si sono av-

vicendate nel corso degli anni, per l’impegno profu-so nell’insegnare ai scolari ciò che hanno imparato in questi anni scolastici, e per la pazienza dimostrata sia

con loro che con noi geni-tori, che siamo, a mio pa-rere, a volte un po’ troppo esigenti. Grazie di tutto.

Walter Giustini

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Fosso dell’Idrovora: intervento del Foro giovanile

Si è svolta lo scorso 29 maggio la giornata di Pulizia del Ca-nale dell’Idrovora a cura dell’Associazione Culturale “Foro Giovanile” in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e con il patrocinio gratuito del Comune di Ardea. Presenti alla giornata oltre ai giovani volontari di “Foro Giovanile” e ai cittadini della zona di Via dell’Idrovora, il Nucleo Operativo Airone della Protezione Civile, le Associazioni Pioggerellina d’oro, Lipu di Ostia e Bimbi e Natura che hanno indossato i guanti e con grande senso civico si sono dedicati alla bonifica del condotto. Nel corso della giornata i volontari si sono occupati, grazie agli automezzi del Consorzio di Bonifica, dell’estrazione dal canale di tutti i rifiuti tra cui elettrodomestici, pneumatici e complementi d’arredo.L’Assessorato all’Ambiente mediante la ditta che gestisce i ri-fiuti sul territorio si è impegnato a prelevare e far avviare allo smaltimento i rifiuti rinvenuti.

“Un’iniziativa che rafforza ancor di più il ruolo dei giovani. Indispensabili protagonisti nella vita sociale del paese e sui temi che stanno a cuore alla cittadinanza come il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente” afferma Riccardo Iotti, delegato dal Sindaco per le Politiche Giovanili del Comune di Ardea. Soddisfatta per l’esito dell’iniziativa la presidente dell’Asso-ciazione Serena Costantini: “Ringrazio a nome dell’Associa-zione tutti coloro che sono intervenuti ed in particolar modo il Sindaco Carlo Eufemi, gli Assessori Nicola Petricca e Mas-similiano Gobbi, il Consigliere Riccardo Iotti, Aldo Capponi ed Evaristo Ascenzi del Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare, la ditta “L’igiene Urbana”, Gerardo di Leo e Fabrizio Cirillo del Nucleo Airone della Protezione Civile e l’educato-re ambientale Lorenzo Nottari per il loro contributo a questa importante azione di tutela del territorio ardeatino”.

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urbanisticamente

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cura

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i

Le parole non dette

Questo è un invito che vorrei fosse colto da tutti i lettori della rubrica, ed i cittadini in generale, e trae ispirazione dal convegno organizzato dal ns giorna-le l’11 Maggio presso l’ex cinema parrocchiale. Mi pare di aver capito che c’è una certa diffidenza nei confronti di questi stru-menti; proprio dal palco è venuto, infatti, l’invito ri-volto al Sindaco De Fusco di limitare il numero dei piani integrati visti come qualcosa di losco e di de-leterio per la città. Personalmente non la pen-

Sì ai programmi integrati

so così. I programmi e - non i piani integrati - sono nati per rendere possibile la riconversione urbana e

cioè per trasformare parti della città attualizzandole ai bisogni della collettività. La differenza che passa tra

piani e programmi non è solo lessicale ma di sostan-za: per programma dob-biamo intendere qualcosa di strutturale, un processo che si svolge secondo una pianificazione anche tem-porale e che deve per for-za di cose investire campi differenti.In fondo la riconversione urbana non può che essere positiva. Deve esserlo per forza, per il bene delle cit-tà però.

Riccardo Piersanti

Bisogna poi segnalare che, presente nella sala, durante il convegno, seduto in pri-ma fila, c’era il Sindaco De Fusco che purtroppo non è potuto rimanere fino alla chiusura dei lavori; era in-fatti previsto e garantito il diritto di replica, e sincera-mente mi sarebbe piaciuto e mi avrebbe tranquillizzato sentire il Sindaco discorrere assieme ai cittadini che rap-presenta, circa determinate scelte urbanistiche. Questo non perché in quella seduta

egli era tenuto a giustificare il suo operato politico, ma perché avrebbe potuto far capire ai presenti nella sala l’importanza e la valenza di certe scelte; mi aspettavo cioè due parole con le quali avrebbe potuto spiegare che lo sviluppo di una città passa anche dalla riconversione ur-bana e quindi dai programmi integrati di intervento.

Riccardo Piersanti

Riflessioni a margine del Convegno sulla Legalità dell’ 11/05

Riflessioni a margine del Convegno sulla Legalità dell’ 11/05

foto: J.L.K.

foto: J.L.K.

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urbanisticamente

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Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010A cura dell’arch. riccardo Piersanti

L e m i e c o n c l u s i o n iE così il termine della serata mi ha lasciato un po’ deluso, ci avevo sperato... invece niente; il Sindaco sicuramente ri-chiamato da impegni improrogabili, ha lasciato la sala ed è “passato” il concetto che i “piani integrati” sono qualcosa di negativo, da ostacolare. Effettivamente senza che qualcuno spieghi il perché di certe scelte chiunque è legittimato a pen-sare che esse siano state prese chissà per chi e per quale con-venienza, lecita e meno lecita.Forse c’è bisogno che chi ci rappresenta ci dedichi un po più di tempo, tempo speso per spiegare le scelte e le strategie per-

Piccoli narratori diamoci da fareIspirati proprio da questo principio cominciamo la nostra campagna alla sensibilizzazione della “ questione urbanistica”.La scelta è proprio ricaduta sui più piccoli, questo perché, così come si poteva leggere nella introduzione alla Rubrica dei Piccoli Narratori, coinvolgere i bambini permette loro di poter esprimere la loro libertà senza condizioni. Ai nostri piccoli narratori dunque il compito di aprire questa stagione di cambiamento; il compito è quello di scrivere e parlare della loro città, così com’è e così come la vorrebbero, gli spazi che frequentano e quelli ai quali è impedito accedere. Gli ostacoli che incon-trano nella città, e le loro aspettative per quando saranno grandi.E’ vero che il tutto può sembrare un gioco ma per noi è una opportunità senza pari; dovremmo essere in grado, però, di porci con un punto di vista diverso dal solito, un punto di vista di chi capisce che quelli raccontati sono sogni e non illusioni e che i sogni dei bambini, anche loro city users, hanno tutto il diritto di essere realizzati.

Riccardo Piersanti

Riflessioni a margine del Convegno sulla Legalità dell’ 11/05

ché il mistero alimenta brutti pensieri, ed i brutti pensieri portano a pensare che l’urbanistica sia solo una questione di malaffare. Apriamo l’urbanistica a tutti dunque, spieghiamo scelte e progetti, chiediamo il parere di chi la città la vive, cerchiamo la partecipazione dei cittadini.

Riccardo Piersanti

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Attualità regionale

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roma: il debito lo pagano i turisti!“Contributo di soggiorno” a cari-co dei turisti che usufruiscono delle strutture ricettive della città, da ap-plicare con criteri di gradualità fino ad un massimo di 10 euro. E’ questa la ricetta propo-sta dal comune di Roma per ri-sollevare le casse comunali ed è su-bito scoppiata la polemica.Non si è fatta at-tendere la risposta di Federalberghi per voce del suo presidente Bernabo’ Bocca durante la 60esima Assemblea Nazio-nale dell’associazione ‘’L’imposta di soggiorno su-

e’ allarme Kiwi nel Lazio

gli alberghi romani e’ un gra-vissimo, gravissimo errore’’ dice Bocca, secondo il quale la misura inserita dal gover-no nella manovra, ‘’se viene

traslata sul cliente aggrava ulteriormente, in un periodo di grave crisi, la concorren-zialita’ della nostra offerta, mettendo le nostre strutture

fuori mercato. Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha voluto sottolineare che le principali capita-li europee, e non solo, prevedono una tassa di soggiorno. Tra le gran-di capitali, ad esempio, New York ha un “ho-tel tax” pari al 14,75% del conto alberghiero e una “occupacy tax” di 3 dollari al giorno per turista; Amsterdam ha una tassa comunale di soggiorno pari al 5% del conto alberghiero, Barcellona una del 7%. In ogni caso la misura verrà comunque di-

scussa con tutte le associa-zioni di categoria interessa-te.

Simone Stoppioni

La batteriosi che ha colpito la coltura del Kiwi non tende a fermarsi. Nell’agro Pontino dove il Kiwi del Lazio è diventato uno dei prodotti simbolo dell’agricoltura del nostro territorio promosso anche dell’assessorato regionale. A rischio l’intero raccolto, l’allarme lanciato dalla Coldiretti sia alla Regione che alla province di Roma e Latina maggiormente colpite dalla batteri osi per arginare il fenomeno e salvare le aziende agricole. Delimitare le aree colpite per richiedere lo stato di calamità è questo il primo passo richiesto dalla Coldiretti. Pseudomonas syringae pv. Actinidia è il nome del microrga-nismo che causa la «Batteriosi del Kiwi», un cancro batterico che conduce a morte la pianta di cui non sarebbe stata chia-rita la provenienza e per la quale, al momento, non sarebbe stata individuata alcuna cura.

Simone Stoppioni

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Attualità regionale

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ecomafia, Lazio al secondo posto

Il presidente della Provin-cia di Roma ha firmato un protocollo d’intesa che ha l’obiettivo di realizzare una rete per prevenire e contra-stare la violenza contro le

u n o s p o r t e l l o p e r l e d o n n e

donne.Punto di inizio è l’apertura, presso il Policlinico Casilino, di uno Sportello antiviolenza gestito dall’associazione Tele-fono Rosa.Oltre allo sportello, il do-cumento firmato, prevede la realizzazione di un tavolo attuativo per promuovere la formazione degli operatori psico-sociali e sanitari.Il progetto avrà una durata di 36 mesi e lo Sportello sarà aperto due giorni la settima-na (lunedì e mercoledì) dalle 9 alle 12.30.

Simone Stoppioni

“Pronto barriere” è il nuovo servizio presentato in cam-pidoglio dall’On. Antonio Guidi delegato del sindaco di Roma per le politiche della disabilità e in collaborazio-ne con l’Assessore ai Lavori Pubblici Ghera.Il servizio offrirà consulenze

P r o n t o b a r r i e r ein materia di barriera archi-tettoniche. Ogni cittadino potrà contattare il nume-ro 0667105252 (da luglio risponderà ad un numero verde) per chiedere informa-zioni e soprattutto segnalare tutte le barriere architetto-niche presenti nella città che non la rendono accessibile.A questi servizi si affianca-no iniziative come i corsi di formazione per dipendenti del comune e dei municipi (“Progettare Senza Barriere”) e un sito dedicato ai proble-mi dell’handicap.

Simone Stoppioni

Il giro d’affari dell’ecoma-fia e’ pari a 20,5 miliardi di euro. E’ quanto denuncia il rapporto Ecomafie 2010 di Legambiente.Secondo il dossier, aumenta-no gli arresti (+43%), gli ille-citi accertati (28.576), il nu-mero delle denunce (33,4%, da 21.336 persone a 28.472) e i sequestri (11%, da 9.676 a 10.737). Il racket degli ani-mali - in base alle stime della Lav - si conferma di 3 miliar-di di euro, mentre l’agricol-tura vale affari per circa 50 miliardi di euro l’anno (150 reati al giorno).Nella classifica sull’illegalità ambientale del 2009, il La-zio sale al secondo posto (era al quinto nel 2008), soprat-

tutto per i reati contro il patrimo-nio fauni-stico, men-tre il suo territorio è sempre più esposto alle infiltrazioni dei clan, in particolare nel Sud pontino, con Lati-na che si attesta addirittura al terzo posto nella classifica provinciale del ciclo del ce-mento in Italia.“Il business dell’ecomafia minaccia gra-vemente il futuro del Paese sottraendo risorse preziose all’economia legale e con-dannandolo all’arretratezza

– ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. Ma la mafia ha scoperto da tempo un altro modo per fare ottimi guadagni nel ramo del commercio: apri-re direttamente i propri ne-gozi, supermarket e grandi centri. Un ottimo metodo

per riciclare soldi, ma anche per esercitare il controllo sociale attraverso la gestione degli appalti, delle forniture e dei posti di lavoro.Anche il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, nella recente relazione all’assem-blea nazionale di Bankitalia, ha sottolineato la stretta con-nessione tra la densità della criminalità organizzata e il livello di sviluppo, ribaden-do la necessità di combattere la corruzione per rilanciare il Mezzogiorno.

Simone Stoppioni

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per info: Cell: [email protected]

Lazio: l’acqua dei rubinetti è off limits

possono commercializzare fuori dal territorio alimenti prodotti con l’acqua ‘pota-bile’ della zona. Le imprese hanno dovuto dotarsi di un impianto di potabilizzazio-ne, ma questo non rassicura chi quell’acqua la beve tutti i giorni. Questo l’elenco dei comuni segnalati nel 2009: Per l’arsenico: Anzio, Net-

tuno, Lariano (Rm), Latina, Aprilia, Cisterna, Cori, Ser-moneta, Pontinia, Sabaudia, San Felice Circeo, Sezze, Pri-verno, (Lt). Per i trialometani: Civitavec-chia e Santa Marinella (Rm). Per arsenico, fluoruro, vana-dio e selenio: tutti i comuni appartenenti all’Ambito ter-ritoriale 1 (la provincia di

Viterbo), Civitavecchia, San-ta Marinella (Rm), Magliano Sabina (Ri). Per arsenico, fluoruro e vanadio: Ciampi-no, Albano Laziale, Lanuvio, Castel Gandolfo, Genzano, Velletri, Ariccia (Rm). Per arsenico e fluoruro: Trevi-gnano Romano, Tolfa, Cer-veteri (Rm).

Sara Massini

estate, tempo di cantieri. ecco come muoversi preparatiSi aprono i cantieri di manutenzione dalle prime settimane di giugno, che causeranno lievi problemi di viabilità, in particola-re: a san Lorenzo sulla Tiburtina i bus 71 e 140 verranno deviati, al Flaminio invece previsti lavori lampo in notturna: deviate le ultime corse serali delle linee 81 e 590. A Trastevere, via della Lungara, si avviano i lavori per il gas, deviato il 125 per tutta la durata dei lavori. A Casal Monastero, chiusa via Poppea Sabina per interventi alla rete fognaria. Cambieranno strada le linee bus 344 e 404. Ultimi i cantieri per la realizzazione dei corridoi della mobilità tra Eur- Tor de’ Cenci ed Eur Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria. Non ci saranno cambi di viabilità ma i lavori dureranno 2 mesi, e i cantieri si sposteranno ogni 10 giorni.

Sara Massini

92 risultano essere i comu-ni “non a norma”, sparsi tra Viterbo (62), Roma e La-tina. L’acqua del rubinetto in alcuni comuni del Lazio non è potabile, in particola-re per i minori di 14 anni. L’ultimo decreto del ministe-ro della Salute che concede le deroghe è datato marzo 2010 e conferma anche per quest’anno tolleranza per vanadio, clorito e trialome-tani. Non è specificato per quali territori (solo “per i comuni per cui è stata fatta richiesta”), e non fornisce un quadro completo, perché l’emergenza si chiama anche fluoro, arsenico, boro. La Asl Roma ha inviato mes-saggi chiari alla cittadinanza: niente dentifrici al fluoro per bambini, niente integratori e alimenti con elevato conte-nuto di fluoro, e soprattutto, niente acqua del rubinetto fino ai 14 anni. Più preoccu-panti sono le indicazioni ver-so le aziende che producono alimenti in zona: in base alle prescrizioni di Regione e Mi-nistero queste aziende non

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Attualità regionale

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8 arresti dalla gdF di Frosinone per evasione e reciclaggio

Otto le persone arrestate dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Frosinone per evasio-ne fiscale internazionale e riciclaggio. L’operazione, scattata durante la notte, ha portato oltre che al fermo delle 8 persone residenti tra Roma e Cassino anche al sequestro di uno stabili-mento nella zone industria-le di Cassino.

Sara Massini

I P o r t i d e l L a z i o : l a g u e r r a è i n i z i a t a

A g r o P o n t i n o s o s t e n i b i l e p e r u n ’e c o n o m i a p i ù s o l a r e

Ostia raddoppia a sorpresa i posti barca, Anzio fa «pres-sing» sulla presidente della Regione Renata Polverini per approvare il progetto del nuovo approdo, al quale manca solo il rilascio del-la concessione, Fiumicino ha posato la prima pietra proprio di fronte al vecchio faro: la guerra dei porti sta crescendo con un’offerta di posti barca che parte con 7 mila ancoraggi. Anche se presto potrebbero superare i 10 mila.Costruire un approdo è mo-tivo di orgoglio e costituisce la possibilità di aprire la stra-da a un indotto che smuove edilizia e commercio. Ma il business accende la rivali-tà tra cittadine costiere. È il caso di Ostia e Fiumicino: mentre sulla sponda destra del Tevere sono partiti i lavo-ri per la costruzione del nuo-vo approdo turistico per un totale di 1.445 posti barca,

Aprilia Solar, controllata da Volteo Energie si avvia alla costruzione, gestione e manutenzione di un impianto fotovoltaico ad Aprilia, in provincia di Latina. Dopo aver siglato un contratto con Centrobanca, Banca Agrileasing e Popolare dell´Etruria e del Lazio, per un finanziamen-to da 39 milioni di euro, infatti, impiegherà le risorse, ottenute con la formula del project financing, per la realizzazione di uno dei più grandi parchi fotovoltaici in Italia, con una potenza complessiva di 9,77 MWp (MegaWatt di picco).

Sara Massini

su quella sinistra a sorpresa si stanno accelerando i tem-pi della conferenza dei servi-zi che prevede il raddoppio degli ormeggi da 900 a circa 1.600. Inoltre c’è il tentati-vo di consentire l’attracco di aliscafi e traghetti veloci, un affare «strappato» a dirimpet-

tai di Fiumicino che hanno visto la Tirrenia in crisi ab-bandonare l’imbarcadero del porto canale da dove si parti-va per Olbia. Non resta che aspettare i prossimi sviluppi.

Sara Massini

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Socialità e Diritto Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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Donazione di organi, tessuti e cellule: dovere di solidarietà socialeL’A.I.D.oL’ A.I.D.O. – Associa-zione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule – ha come missione quel-la di creare e mante-nere una sensibilità sociale adeguata di modo che la popo-lazione sappia che la sua collaborazione è essenziale per rea-lizzare la terapia del trapianto; pertanto l’AIDO promuove la cultura della dona-zione, la conoscenza di stili di vita atti a prevenire l’insorge-re di patologie che possano richiedere come terapia il tra-pianto e provvede, per quanto di com-petenza, alla raccol-ta di dichiarazioni di volontà favorevoli alla donazione post mortem di organi, tessuti e cellule.

Per info:Gruppo Intercomunale A.I.D.O. di Pomezia e Ardea Via Cesena 33, 00040 Pomezia; Tf.: 069111420 – 3290726164; [email protected]

di incontrare il presidente del Gruppo Intercomunale dell’AIDO di Pomezia e Ar-dea dott. Angelo Iurilli allo stand allestito a Pomezia in Piazza San Benedetto.

Presidente perché l’AIDO ha scelto come slogan “Par-lane subito” ?

Più che uno slogan, è un’esi-genza. Se da un lato in Italia la terapia del trapianto ha raggiunto elevati livelli di qualità con risultati addirit-tura superiori a quelli di altre nazioni non solo europee, dall’altro le liste di pazienti in attesa di un trapianto re-stano lunghe e moltissime persone che potrebbero fare una vita normale continua-no a soffrire o muoiono. Le cause sono varie e di diversa natura: parlare della propria morte mentre si è ancora vivi

suscita in molti un sentimen-to di forte disagio; la scarsa e spesso “cattiva” informazione alimenta credenze che fatica-no a dissiparsi; il non averne mai parlato in famiglia molte volte ha come conseguenza l’opposizione da parte dei fa-miliari al prelievo post mor-tem degli organi del proprio congiunto. Per superare que-sti ostacoli è quindi essenzia-le informare, educare meglio alla socialità e promuovere lo sviluppo di una coscien-za sociale e l’assunzione di responsabilità nei confronti della salute degli “altri” sot-tolineando che noi stessi (o i nostri familiari) potremmo essere uno di quegli “altri” a cui un domani la donazione di un organo potrebbe salva-re la vita.

L’AIDO di Pomezia e Ar-dea oramai è divenuta una realtà importante, quali

obiettivi per il futuro?Il gruppo Intercomunale AIDO di Pomezia e Ardea, fondato nel 1994, oggi con-ta circa 400 iscritti. A metà dello scorso anno sono stati definiti obiettivi più strin-genti da perseguire nell’im-mediato per una operatività più efficace e più allineata al modus operandi fissato dalle regole statutarie dell’Associa-zione. Nel 2009 sono state intraprese diverse iniziative che si sono concretizzate in manifestazioni e in inter-venti informativi che hanno riguardato organizzazioni so-ciali che operano nel territo-rio, come ad esempio il Co-mitato di Quartiere “Nuova Lavinium” e alcuni Gruppi Operativi dell’Aeroporto di Pratica di Mare presso cui lo scorso 10 maggio abbia-mo organizzato – insieme al Coordinamento Donazione, Prelievo e Trapianti della AUSL Roma H con cui la-

(Segue da Prima pagina)

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Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010 Socialità e Diritto

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Gli uomini sono così: in-ventano la bomba atomica, uccidono con essa centina-ia di migliaia di creature,

e poi vanno sulla Luna. Né angeli né bestie ma angeli

e bestie.

(Oriana Fallaci)

Donazione di organi, tessuti e cellule: dovere di solidarietà socialevoriamo in modo sinergico – un convegno in cui medi-ci specialisti degli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno hanno trattato alcuni temi ben specifici come la morte cerebrale, gli aspetti medico legali, il prelievo di cellule staminali dal cordone ombe-licale e l’organizzazione del trapianto in Italia. Abbiamo programmato altre iniziative di questo tipo, di cui infor-meremo di volta in volta, ma ci preme soprattutto fare educazione civica nelle scuole poiché aiutando i ra-gazzi a riflettere serenamente sul problema dei trapianti e sul profondo significato umano e civile del consen-so al prelievo di organi, si contribuisce concretamente al superamento delle paure, quasi sempre irrazionali, con

cui abitualmente ci si scon-tra. A tale proposito abbia-mo portato questa necessità all’attenzione degli Assessori alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Sociali con i quali abbiamo avviato un percor-so di collaborazione che do-vrebbe dare i primi risultati nel corso del 2010; l’Assesso-re Mirarchi in particolare si è mostrata molto sensibile e attenta al problema.

Mi rendo conto che il tema è degno di essere approfon-dito. Perché non riparlarne nei prossimi numeri di Cit-tà e Regione?

La ringrazio per questa op-portunità, il vostro invito denota un’encomiabile at-tenzione al problema. Si

Le donne sono sempre povere di parole precise

(Italo Svevo)

Tutto si è perfezionato da Omero in poi, ma non la

poesia

(Giacomo Leopardi)

Chi domanda timorosa-mente, insegna a rifiutare

(Lucio Anneo Seneca)

potrebbe di volta in volta parlare di uno specifico ar-gomento e dare riferimenti a chi, magari, volesse appro-fondire. Nel frattempo, la prego solo di voler segnala-re ai vostri lettori l’indirizzo www.aido.it del nostro sito ufficiale dove sono accessibi-li un gran numero di docu-menti, i nostri riferimenti e la nostra piena disponibilità a “parlarne oggi, a parlarne subito, a parlarne tanto, a parlarne con tutti”:

Gruppo Intercomunale A.I.D.O. di Pomezia e Ardea Via Cesena 33, 00040 Pomezia; Tf.: 069111420 – 3290726164; [email protected]

Francesco De Marco

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tV e Video

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Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

Il segreto dei suoi occhiBenjamìn Esposito è un ex pubblico ministero di Bue-nos Aires ormai andato in pensione, ma ciò che lo ri-avvicinerà nuovamente al palazzo di Giustizia sarà la sua vecchia passione per la scrittura. Desideroso di cimentarsi in una nuova storia che riguar-di la sua vita vera, chiede a Irene, la sua superiore anco-ra in servizio, di riaprire un caso chiuso venticinque anni prima: quello della morte di Liliana Coloto, una venti-treenne stuprata e uccisa da qualcuno che non fu mai trovato. Scoprire l’assassino diventa il nuovo chiodo fisso di Ben-jamìn, più che mai deciso ad indagare scrutando lo sguar-do di chi si trova di fronte a lui, fermamente convinto che gli occhi non mentano mai. Grandi onori e anche il pre-mio Oscar per il thriller più visto in Argentina dal 1983.

Martina Federico

Esp lo s ion i a l c inema con l ’A -TEAM

About Elly, il noir di Asghar Farhadi

Gli anni ’80 ritornano a capofitto nelle nostre vite con l’at-tesissimo film di una delle serie televisive più amate di quel decennio: A-TEAM. I nostri 4 eroi infatti sono di nuovo insieme per deliziar-ci con un’altra nuova ed incredibile sfida all’ultimo respiro. Dopo venti anni è il regista Joe Carnahan a riportare in vita e addirittura sul grande schermo i quattro eroi maledetti e combina guai. L’unica pecca del film è che gli attori storici del telefilm non interpretano i loro ruoli classici. Sono infatti presenti Dwight Schultz (capitano Murdock) e Dirk Benedict (Te-nente Sberla) sotto forma di cameo. Per chi non lo sapesse si ha un cameo quando in un film o - più in generale in uno spettacolo recitativo - una persona nota interpreta se stessa; in seguito questa pratica che tanto piace ai cultori del cinema, si è estesa anche a interpretazioni di personaggi. Il film questa volta ci racconta le vicende di un commando militare chiamato per l’appunto A-TEAM. Questo è composto da ex combattenti in medio oriente; qui notiamo già la prima differenza con lo storico telefilm in quanto i militanti avevano affrontato la guerra in Vietnam. Giustamente passano gli anni e i concetti vengono ricontestualizzati. Il nostro nuovo A-TEAM che un tempo apparteneva alle forze speciali dell’esercito statunitense si trovano a causa di un errore giudiziario ad essere continuamente braccati dalle autorità. Il film sarà distribuito nelle nostre sale a partire da venerdì 18 giugno. Buona visione!

Marco Manfrin

Ahmad, che vive in Germa-nia e ha divorziato dalla mo-glie tedesca, torna per qual-che giorno a Teheran. Nel frattempo i compagni di Università, ora accasati, deci-dono di organizzare un week end sul Mar Caspio, e Sepi-deh, con fare intraprendente cerca di far conoscere Elly - maestra di sua figlia - ad Ah-mad, invitandola proprio a trascorrere il fine settimana insieme. Il clima giocoso e sereno si arresta bruscamente quando Elly abbandona i bambini affidati alle sue cure. Perché Elly è scomparsa? Perché ha abbandonato i bambini che gli erano stati affidati? Asghar Farhadi con “About Elly” realizza un noir drama dagli imprevedibili risvolti, ma il cui reale obiettivo è quello di una profonda ana-lisi umana e sociologica, che avanza senza indugio fino a mostrare il vero volto dei protagonisti. Farhadi orchestra con mae-

stria questo dramma al tem-po stesso intimo e sociale, il suo sguardo è mobile quanto deciso è il suo obiettivo, ov-vero lo svelamento di un ap-parato di valori puramente di facciata. About Elly ha il merito di co-struire pezzo per pezzo una critica rigorosa all’Iran con-

temporaneo, realtà dominata da un regime teocratico e dal retaggio di tradizioni ance-strali.

Manuel Mannarà

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La recessione attuale ha origine nel 2002, quando il rad-doppio dei prezzi (senza controlli) ha dimezzato il potere d’acquisto dei redditi di lavoratori e pensionati; assieme all’ampliamento della precarietà permanente, rappre-sentano il “macigno”, senza la cui rimozione rapidissima, è impensabile una risalita, al termine della fase recessiva.

A differenza degli altri paesi europei, in Italia le risorse ci sono: nell’Evasione Fiscale! Il cui recupero (sul modello USA) può servire a riequilibrare i redditi fissi che non arri-vano a fine mese e trasformare la precarietà in flessibilità temporanea e finalizzata; dando un futuro ai giovani, in-vestendo nella Information Technology, sempre più deci-siva nella competizione fondata sulla conoscenza.

La gerontocratizia al vertice del potere non si autorifor-merà: la speranza del ricambio è nei giovani che potran-no diventare generazione politica solo attraverso una rottura generazionale.

FLAVIO PELLIS (1946) Parmigiano, diplomato perito tecnico.Dall’impiego alla Barilla (Direzione Ricerca), all’impegno nel sindacato, per oltre 31anni (segretario degli Alimentaristi a Parma, Roma, Latina, regionale Lazio,segretario confederale a Pomezia-Aprilia); di cui gli ultimi 16 anni neiMetalmeccanici (Segretario Regionale Lazio, di Roma, di Rieti).Romano d’adozione, in pensione dal 2003, in cui è stato Coordinatore nazio-naledel Centro Studi Euro-mediterranei La Rosa di Gerico, nonché componente delComitato di redazione dell’omonima rivista periodica; collaboratoredell’Associazione Italiani per l’Europa; attualmente è Segretario Generale diAReS – Associazione per il Riformismo e la Solidarietà.

“Sono viva”, l’esordio da registi dei fratelli GentiliUn giovane inquieto dall’esistenza irrisolta incaricato di ve-gliare il cadavere di una ragazza morta in circostanze poco chiare è il protagonista di questo giallo dall’atmosfera quasi surreale, una vicenda che si svolge tutta in una notte luttuosa all’interno di una villa percorsa da lunghi piano-sequenza. Il tempo si dilata mentre si viene gradualmente a capo di una morte che appare tanto più ingiusta quanto la regia la rende palese, mostrando senza censure il corpo diafano della giovane. Tra incontri inattesi, decisioni che maturano, sogni infranti e che s’infrangono, riflessioni sui conflitti nei legami familiari, all’alba il vivo riuscirà a venire a capo del mistero e renderà giustizia alla ragazza, riscattando anche se stesso da una situa-zione che lo avrebbe condotto al fallimento. Una storia evocativa fatta di mistero e silenzi nella quale è una morta a insegnare ad un vivo a vivere; un’indagine psico-logica sulle possibili derive dell’esigenza edipica di “uccidere il padre”. “Sono viva” si distingue come valida prova d’esordio per una coppia di registi misurati e consapevoli, i fratelli Dino e Filip-po Gentili, forti di una solida esperienza come sceneggiatori, che per il futuro promettono di sperimentarsi anche in nuovi generi.

Alessandra Pagliacci

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Mostre

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per info: Cell: [email protected]

Kutlug Ataman con il suo ultimo lavoro Mesopotamian Dra-maturgies, presentato al MAXXI per la prima volta nella sua interezza, indaga la natura dell’identità personale che investe una particolare area geografica, la Turchia, terra di mezzo tra Oriente e Occidente. Film, video-installazioni e fotografie mostrano la tensione, lo sforzo, le contraddizioni, i risultati dell’incontro di due mon-di, tra spinta verso la modernità e persistenza della tradizione. Ataman ha affermato: “Mi interessa il concetto di Mesopota-mia, che si riferisce all’area tra i fiumi Tigre ed Eufrate oggi divisa tra la Turchia e l’Iraq, perché è stata uno dei più im-portanti centri di civilizzazione nel mondo antico. Ancora oggi questa zona mantiene una sua importanza strategica e simbolica perché si trova su quello che noi percepiamo come il confine tra Est ed Ovest, inteso in senso geografico e, ancor più, culturale. Lo scontro – ha continuato l’artista nato ad Instanbul - tra questi due mondi è uno delle grandi questioni contemporanee. La Mesopotamia è uno spazio di tensione, una zona grigia dove le formule elaborate nei cosiddetti ‘cen-tri’ iniziano a trasformarsi, a confondersi”. Il MAXXI ha mostrato particolare attenzione alle opere di Kutlug Ataman segno di un interessamento ai temi che ri-guardano l’identità culturale e il rapporto tra globalizzazione e tradizioni locali.

Manuel Mannarà

F i l i p p o L a Va c c a r a - P i c n i c i n H e a v e nLa Vaccara, maestro della luce, dei colori e dei mondi immaginari. Il suo tratto illustrativo e spontaneo, che ricorda spesso le antiche fiabe della nonna, che somiglia molto all’immediatezza del fumet-to si riempie di colori posati con grande maestria e ragio-namento. Le sue immagini che appaio-no come sospese dal tempo e dallo spazio, ci incantano come poetici frammenti del mondo che viviamo tutti i giorni. Quello che al nostro sguardo ci appare banale, os-servandolo attraverso le sue tele, ci appare meraviglioso, eclatante, quasi magico. Le sue tele possono sembrare micro-universi narrativi in cui si racchiudono e si svi-

luppano delle storie. In realtà la narrazione non si sviluppa, viene solamente ac-cennata, lasciando allo spet-tatore la scelta della chiave interpretativa da utilizzare. La mostra (personale) si ter-rà alla galleria Traghetto di Roma e sarà possibile visitar-la sino al 26 di questo mese.

Marco Manfrin

La Festa di Roma

Le grandi opere architetto-niche di Roma verranno ce-lebrate nella prima edizione della Festa dell’Architettura, Index Urbis, a cura dell’ar-chitetto Francesco Garofalo, per celebrare la grande pro-gettazione e costruzione de-gli edifici Romani antichi e contemporanei. Una vasta agenda aspetta tut-ti con mostre, lezioni, conve-gni, presentazioni di libri e film sull’argomento, nonché esposizione di nuovi proget-ti. Quattro saranno i luoghi della festa: la casa dell’archi-tettura, l’Auditorium Parco della Musica, il grande Mu-

seo Nazionale delle Arti del XXI secolo e il Macro Testac-cio, cui si aggiungono oltre cinquanta luoghi satellite. Tra questi le Officine Foto-grafiche, dove un gruppo di fotografi ci mostrerà attra-verso i loro scatti il loro per-corso e la loro concezione del famoso quartiere dell’Eur, da sempre fonte di ispirazione per molti artisti. L’evento sarà un’ottima oc-casione per visitare la città e conoscere la sua storia…let-teralmente dalle fondamenta ai tetti.

Martina Federico

Kutlug Ataman, Mesopotamian DramaturgiesDal 30 maggio al 12 settembre al Maxxi

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Mostre

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Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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V i a g g i e t a n t o o t t i m i s m o c o n C u b a Q u e r i d aDa sempre chi si appassiona alla foto-grafia lo fa anche per amore di viaggia-re, conoscere e condividere le usanze di popolazioni e culture diverse, esplorare i loro paesaggi e gli oggetti con cui vivono quotidianamente, ma soprattutto immor-talare le loro emozioni, gli sguardi e i sor-risi per conservare un’indelebile traccia di ogni angolo del mondo. Fino al 18 giugno 2010 la libreria Al-troquando di Roma, in via del Governo Vecchio 82, ospiterà fino all’una di notte le testimonianze fotografiche a colori e in bianco e nero di un viaggio nella stupen-da isola di Cuba. La Bella Cuba, come la definì Colombo quando vi approdò, un luogo fuori dal mondo e da ogni epoca insomma, che molti sognano di poter ve-dere almeno una volta nella vita, e dove vive gente animata da grande dignità e voglia di non arrendersi alle situazioni difficili, che lotta costantemente per liberarsi dall’immagine di precariato e desolazione a cui viene spesso associata. Gente che tiene alta la sua voglia di vivere a suon di coinvolgenti danze e canti popolari - tutto quello che hanno - e che sa regalare gioia con la loro semplicità. Insomma, veramente un popolo che ha molto da dare e insegnare a tutti noi, a cominciare dal suo antico detto: ‘”Aquì se puede quitar todo, pero mientras exista el aire para respirar, tendremos un motivo para sonreìr” (Ci si potrà portar via tutto, ma finché ci sarà aria per respirare, avremo un motivo per sorridere).

Martina Federico

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Musica Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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R o y Pa c i i l L a t i n i s t a

Ascolta:Cantu Siciliano

Se ti piace questo artista

Guns ‘N’ Roses: il 4 settembre concerto a Roma

E’ ufficiale, i Guns ‘N’ Roses tornano in Italia. L’attesa per i fan è stata lunga, ma la loro pazien-za verrà ripagata con due show esclusivi nel mese di settembre. La prima data è prevista per il 4 settem-bre a Roma al Palalotto-matica, mentre per la se-conda bisognerà aspettare ancora un po’. Al concerto verranno proposti gli ultimi pezzi dell’album ‘Chinese De-mocracy’, come quelli del debut album ‘Appeti-te For Destruction’, im-portantissimo contributo per il rock mondiale. Si avrà modo di riascoltare i grandi classici: da ‘Para-dise City’ a ‘Sweet Child O’ Mine’, passando per ‘It’s So Easy’, ‘Don’t Cry’ e ‘November Rain’. Senza dimenticare le favo-lose acoustic songs come ‘Patience’, ‘Used To Love Her’ e ‘One In A Mil-lion’ oltre alle nuove per-le contenute in ‘Chinese Democracy’ da ‘Street Of Dreams’ a ‘Irs’ a ‘Catcher In The Rye’ e ‘There Was A Time’.

Manuel Mannarà

Stato libero di LitfibaBenvenuti nello stato libero di Litfiba!!! Dopo 10 lunghi anni di separazione i due esemplari più rock d’Italia sono di nuovo insieme. Pie-ro Pelù e Federico “Ghigo” Renzulli fanno nuovamente parlare di sé. La fortunatissima reunion, che li ha portati ad esibirsi in cinque date italiane e tre estere negli scorsi mesi, regi-strando tutti sold out nelle primissime settimane, ha partorito come ultima fatica un’eccellente doppio disco live tratto proprio dalle due date di Firenze. Nell’album sono presenti tutte le canzoni suonate durante lo scorso mini tour: sono tutti pezzi storici che ripercorrono la loro carriera come “Resta”, “Dio”, “Maudit”, “Dimmi il nome”, “El Diablo”, “Lacio Drom”.Ad accompagnare queste perle di musica rock italiana ci sono anche ben due nuovi inediti. Uno, il singolo che gira da settimane per le radio, “Sole nero”, una ballata molto aggressiva e travolgente in pieno stile Litfiba; l’altro, “Barcollo”, un pezzo più tirato e ben studiato che ci fa capire che i Litfiba sono tornati insieme e più rock che mai. Visitate il sito www.litfiba.net per tenervi aggiornati e per visualizzare le prossime date del tour estivo. Buon rock ‘n roll!!!

Marco Manfrin

Già disponibile nei negozi da qualche settimana il nuovo album del trombettista ita-liano più famoso nel mondo: Roy Paci. Con questo nuovo lavoro che si chiama “Latinista” il trom-bettista siciliano si avvicina sempre di più a quel sound multiculturale che aveva già sperimentato nei suoi album

precedenti. Sono molte infatti le influen-ze dei ritmi brasiliani, delle sonorità africane che fanno da contorno allo stile ska che in alcuni brani grazie all’ag-giunta del sitar sposano gli stili dell’Asia. Con il primo singolo Bon-jour Bahia, scritto in colla-borazione con Lorenzo Jo-

vanotti, inizia questo nuovo capitolo che, dopo ben dieci anni di intensa attività live in tutto il mondo del progetto Roy Paci & Aretuska, con-ferma la maturità artistica del cantante e fiatista, am-pliando ancora di più il suo mondo musicale e creativo.

Marco Manfrin

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MusicaCittà e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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Pino Daniele

RICOmInCIO DA 30

MGMT

COngRATULA-TIOnS

Michael BuBlé

CRAzy LOvE

SuSan Boyle

I DREAmED A DREAm

JiMi henDrix

vALLEyS OF nEpTUnE

Jeff Beck

EmOTIOn & COmmOTIOn

Gorillaz

pLASTIC BEACh

nickelBack

DARk hORSE

finley

FUORI!

xx

vCR

Consigliati da noiMuse Collection

Nove milioni di copie ven-dute in tutto il mondo e concerti con il tutto esau-rito nei più grandi stadi d’Europa sembrano pro-prio un buon risultato. Questi sono i Muse che grazie alla potenza della loro musica sono riusciti a sfondare e ad accaparrarsi una bella fetta di pubblico. La bella notizia è che La Gazzetta dello Sport por-terà in edicola una collana che ripercorre la discografia completa del gruppo. Una panoramica comple-ta del gruppo inglese, dal cd d’esordio Showbiz fino all’ultimo The Resistance. Rock spettacolare, lirismo pop, echi di musica classica e suggestioni elettroniche si mescolano in cd sofisticati che hanno, però, raccolto un grandissimo apprezza-mento di pubblico.

Marco Manfrin

Avril ci riprovaE’ nata a settembre, il suo nome è Aprile, ma il suo al-bum dovrebbe uscire entro giugno: si tratta della giovane e scatenata cantante canadese Avril Lavigne, che a 25 anni ci regala un nuovo lavoro, del quale però ancora non ci ri-vela il nome. Il nuovo album sarà il successore di “The Best Damn Thing”, quello che tre anni fa ha scaldato i cuori di milioni e milioni di fan: alcuni hanno giudicato po-sitivamente il palese cambio di stile della cantante, altri lo hanno pesantemente criti-cato per le novità troppo ec-cessive. Di recente la rockstar ha anche collaborato con il regista Tim Burton, offren-dogli la colonna sonora per il film “Alice in Wonderland”, attualmente tra i primi posti

delle classifiche mondiali. Per quanto riguarda i suoi nuovi progetti, una raccolta di hit in versione acustica intitola-ta “Pink Crust”, e un nuovo album di inediti. Ci sarà da aspettare ancora, magari ac-compagnati dalle note del suo nuovo cd.

Martina Federico

Mina : Caramella

Mina, la leggenda della musica popolare italiana, ritorna a distanza di pochi mesi dal suo ultimo lavoro con un altro imperdibile disco: Caramella. Nuove emozionanti canzoni ed altrettanti duetti per ascoltare l’inconfondibile e melodio-sa voce della regina nostrana della musica. Un altro album ragionato e sentimentale che ci porta ad esplorare l’animo della cantante più amata dal nostro popolo, una donna che ha fatto la storia sia della musica che della televisione e che sa regalarci ogni volta meravigliose perle da ascoltare e riascol-tare nei momenti di solitudine delle nostre giornate.

Marco Manfrin

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Libri Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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Luoghi di Cultura a Pomezia

Biblioteca Comunale “ugo tognazzi“Largo Catone, pomeziaTel 06.91.11.768; Fax 06.91.14.64.82

Museo Archeologico Laviniumvia pratica di mare - Loc. pratica di mareTel. [email protected]

Polo univers.rio La Sapienza di Pomeziavia pontina km 31,400Tel. 06.91.25.50; Fax 06.91.25.56.00

Cimitero Militare germanico(Deutscher Soldatenfrie-dhof Pomezia)via pontina c/o km 31,400

Il cenacolo delle sorelle

Il bar sotto il mareUna storia un po’ vecchia in verità, ma senza tempo: una storia che parla di altre sto-rie. Questo è Il bar sotto il mare, di Stefano Benni. Dal paese di Sonpazzo, il luogo più stravagante e esa-gerato del mondo dove tutto è sottosopra, si può arrivare a Parigi, nel ristorante del più grande cuoco di Francia che riesce ad ingannare il diavo-lo.E poi ci sono il capitano Charlemont che fa innamo-rare una balena, il marziano innamorato in cerca del re-galo per la sua fidanzata, il misterioso conte Oleron che nasconde segreti non proprio oscuri e la storia di Pronto Soccorso e Beauty Case.Calato in un mondo così surreale, il lettore potrebbe –

a rischio e pericolo della sua salute mentale – convincersi che dopotutto è normale im-battersi in un terribile verme di nome Disicio che si nutre di parole, e di un pazzo di nome Shimizè che si diverte a condire i suoi discorsi con i termini più astrusi. Astute bambine che risolvo-no misteri, spaventosi auto-grill, folletti delle brutte figu-re, donne coraggiose, amori non corrisposti, chitarre ma-giche e tanto altro sono i rac-conti dei mitici frequentatori del bar sotto il mare.

Martina Federico

Il Cenacolo delle sorelle, un thriller tutto al femminile intri-so di mistero e magia, così come l’autore, Roger R. Talbot, che nessuno ha mai visto e di cui nulla si sa, tranne che è irlandese.Italiano d’adozione, Talbot è appassionato studioso di teolo-gia, storia e letteratura ed è al suo secondo romanzo. Il racconto inizia con la morte di una famosa attrice in un tragico incidente sul set; il marito, l’oligarca russo Gavrijl Derzhavin, sospetta si tratti di omicidio. La figlia Nadja ne è convinta, anche se l’unico indizio è un vecchio fondale teatrale, riapparso dopo decenni di oblio. Perché quel pezzo di scarso valore aveva colpito sua madre, negli ultimi giorni di vita? E come mai aveva incuriosito an-che Lena Leskov, la bellissima amante di Gavrijl? Nadja si getta a capofitto in un’indagine inquietante e peri-colosa, ma a vegliare su di lei c’è Kirill, ex soldato e guardia del corpo di Derzhavin, un siberiano silenzioso e all’appa-renza impenetrabile. Il lettore è catapultato tra Londra, Mosca, San Pietroburgo e Irlanda, sulle tracce del fondale e del Libro di Foglie, seguendo piste vere e false, tra organi di stato corrotti e pilotati. Seguendo testi scritti con l’alfabeto ogamico, antico alfabeto celtico, ed una lunga scia del sangue. Decifrando codici, interpretando segni. In un crescendo di suspense, dove le sorprese si mol-tiplicano pagina dopo pagina, il romanzo corre verso l’imprevedibile epilogo, confermando il talento di Roger R. Talbot nel miscelare magistralmente storia e avventura, esoterismo e tecnologia in un thriller originale e appassionante.

Manuel Mannarà

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opinioniCittà e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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Scusi, prof, non ho capito!Ripetizioni: sostantivo de-verbale difettivo della voce “ripetiscere”. “Ripetizioni” si dice al plurale perché le no-zioni si ripetono molte volte.E quante volte! E non sem-pre il sapere si trasmette con la tecnica del martellamento. Anzi, come nell’ingegne-ria sismica, tale strategia ha piuttosto esiti distruttivi.E’ probabilmente per questo che nelle scuole, la padro-nanza intellettuale dei vari settori disciplinari è sempre più difficile da richiedere e da affermare. Studiare, se pure un tempo lo fosse sta-to, ad oggi (per i più) non è assolutamente un’attività elettrizzante.Le bacheche, come le pa-gine dei giornali locali ab-bondano di annunci –basta

sfogliarli- le lezioni private vengono impartite con sem-pre maggiore frequenza (e verosimilmente in nero), con un conseguente aumento del costo dell’istruzione, ed una delega sempre più ineluttabi-le da parte del “pubblico” alle risorse “private”.Altra gravissima conseguenza è la svalutazione del sapere. Da un lato (a scuola) abbia-mo una conoscenza ridotta a poche, comode, selettive risposte multiple.E una vera e propria quantiz-zazione nozionistica. Dall’al-tro lato (a casa) una demoli-zione dell’autorità-docente, e una progressiva diminuzione dell’importanza del ruolo istituzionale nonché delle competenze settoriali e più prettamente educative del

professore/maestro.Dalle elementari fino alle scuole superiori, dall’orto-grafia delle coniugazioni del verbo avere, fino agli integra-li indefiniti: pare che le in-formazioni non vadano rac-colte, ma inculcate, infitte, marchiate a fuoco! Gli stu-denti arrivano alle interroga-zioni perlopiù balbuzienti.Si presentano ai compiti in classe con un’insicurezza cro-nica e con i bigliettini dap-pertutto: dentro i calzini, ar-rotolati nelle bic, nel risvolto dei jeans, sotto le maniche lunghe, microchippate nel cellulare... e improvvisamen-te mi sovviene una sola do-manda: come siamo arrivati a questo punto?

Marta Mariani

Amici Libri

Utilizzo questo spazio per fare un appello alle nuove ge-nerazioni, LEGGETE, fatelo per voi, fatelo per diventare migliori, per avere qualcosa di interessante da racconta-re, fatelo per ricevere quegli spunti che non trovate nel-la nostra società, fatelo per sapere di mondi lontani, di culture nuove e affascinanti che vi renderanno curiosi e aperti verso l’ignoto che da chiusi, al contrario, erige bar-riere pericolose.Infine, leggete per sognare..sognate anche ciò che non avrete mai, perché aiuterà la vostra mente a non conoscere limiti e barriere invalicabili, che la realtà a volte impone.

M.Federica Pellino

Disabile fuori casa per 9 ore. Possibile?!Per nove ore è rimasto fuori casa. Incredibile oltre ad essere sconcertante quanto accaduto a Pomezia su Via Ugo La Mal-fa. Erano le 16 circa quando dopo la consueta passeggiata con i genitori Francesco T faceva ri-torno a casa. Ma di lì a poco avrebbe subìto la brutta sorpre-sa. Una volta giunto all’abita-zione l’amara constatazione: l’ascensore era fuori uso. Francesco però è un ragazzo di-sabile di 30 anni che sta sulla sedia a rotelle. Abita al sesto piano ed il fare ritorno a casa diventa una barriera. Un osta-colo grande quanto quelle centinaia di grandini che separa-no Francesco dalla porta di ingresso.Ma questo non è il primo episodio. Ci spiegano “varie volte abbiamo vissuto il problema inverso cioè che Francesco sia rimasto per 20 giorni murato a casa e che, nonostante le numerose chiamate, nessun operaio dell’Ater - la società che gestisce le case popolari dove vive Francesco - si presentava a riparare l’ascensore. Ogni volta sta diventando una sofferen-za inimmaginabile”Invano sono trascorse le ore ad attendere i responsabili della

Manutenzione “abbiamo provato innumerevoli volte a con-tattare l’Ater per ore, ma non ci ha risposto nessuno” ci fanno sapere dalla famiglia che alla fine si è recata alla Caserma dei Carabinieri di Pomezia.Finalmente la chiamata veniva dirottata ai Vigili del Fuoco che soltanto in tarda serata, sono riusciti a condurre France-sco finalmente a casa.Dopo l’ennesimo accaduto i genitori hanno deciso di sporge-re regolare denuncia.

Francesco De Marco

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Piccoli narratori

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Pelli

noCittà e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

Strade larghe e poco trafficate,giardini, prati ecentri polivalenti dove tutti gli sportsono praticati.

Piste ciclabili eaiuole fioritepiene di viole, primulee margherite.

Vorrei una città tutta coloratacon casette piccoleben allineate,graziose, carine, sorridenti,come i bambini divertenti.

Strade sicureper adulti e bambini dove muoversi e camminarea piedi, in bici,con le macchinine.

Giardini, pontie tanto verde sconfinatodove trascorrere piacevoli giornate.

Incroci, segnali,piste ciclabili a volontà…poi gente,tanta genteche a piedi va.

E per finire,nel rispetto dell’ambiente,mezzi ecologiciper tutta la gente.

La città che vorreiIn questo numero i nostri piccoli narratori si cimentano proponendo l’idea di una città, in risposta al sassolino lanciato dal collega della rubrica Urbanisticamente. Attraverso le loro vignette ed i loro pensieri spontanei, aiuteranno gli addetti ai lavori a conoscere ciò che desidererebbero dalla loro città, e grazie ad alcune parole in rima, mostreranno in maniera molto semplice quali sono gli ostacoli che trovano ogni giorno passeggiando e andando in bici. Ci offrono un punto di vista privilegiato, non inquinato dalla sovrastrutture mentali - tipiche degli adulti - e immune da qualsiasi condizionamento che non appartenga al “io vorrei..”.Non mi resta che augurare a tutti noi che la voce dei nostri bambini possa far breccia più di altro nella testa di chi decide le sorti delle nostre città. Buon lavoro a tutti!!!

Noi vogliamo una CITTA’ SOSTENIBILE , fatta di strade ecologiche dove circolare LIBERA-MENTE come al tempo dei nonni.

M.Federica Pellino

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Piccoli narratori

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Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010A cura della dott.ssa M

. Federica Pellino

Avventura in cittàNoi siamo alunni dei tempi moderni,tecnologici e scattanti,ci piacciono play, computer e tv,ma stare all’aria aperta ci piace di più.

Il nostro motto eccolo qua:“Giocare, correre, camminare,mettere in moto energia, sempre sudare!”

Un giorno siamo partiti per un giro in bici,l’idea era semplice, ma dura la partita.Piste ciclabili nella nostra città?Manco a parlarne, per carità…Solo auto e moto a volontà,occupano ogni spazio e il fumo intanto va!

Siamo partiti ben equipaggiati,tutti in gruppo, ben allineati,ma lungo il percorso buche e intoppi,forse un gruppo di ciclisti eravamo troppi?

Le difficoltà non ci hanno scoraggiati,tutti insieme abbiamo continuatoper dimostrare alla nostra cittàche si può cambiarese c’è volontà.

Leggendo il titolo della poesia ci si immagina di in-traprendere attra-verso la lettura, un’avventura sim-patica. Non ci aspettia-mo che dei bimbi di 8 anni possano scrivere qualcosa di diverso; inve-ce i nostri giova-ni scrittori ci sor-prendono ancora una volta e ci re-galano un’imma-gine della nostra città poco grade-vole, dove regna lo smog, pochi spazi verdi, e troppe dif-ficoltà per chi si “illude” di poter fare un giro in bi-cicletta.Ancora una vol-ta i nostri giovani amici ci insegna-no a non perdersi d’animo, ad essere volenterosi e de-terminati per mi-gliorare lo stato della nostra città. Ma gli adulti col-laboreranno?

M.Federica Pellino

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iCittà e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010Sport

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ricordando FrancoC’erano tutti i suoi amici, anche quelli nuovi che il destino non gli ha permesso di incontrare, il 2 giugno allo stadio che la città ha voluto intitolargli. Il 3° torneo Franco Maniscalco anche quest’anno si è svolto dando la rappresentazione di quel calcio di amicizia e soli-darietà che Franco amava. Un’idea di sport come sodalizio e ritrovo, in cui il campo di gioco è luogo e motivo d’incontro, pur nella competizione e nel rispetto delle regole. Quest’anno l’occasione è stata particolarmente significativa, in quanto per l’occasione la cittadinanza ha potuto ammira-re il risultato dei lavori di ammodernamento dell’impianto, tra cui il nuovo fondo in erba sintetica che, permettendo di migliorare le caratteristiche di gioco, consente alle squadre residenti l’aumento qualitativo degli allenamenti, oltre ovvia-mente ad arricchire il parco delle infrastrutture sportive della città. Proprio la città, da questo punto di vista, ha saputo spontaneamente onorare la memoria di uno dei suoi cittadi-ni, dando il suo contributo, attraverso le varie amministrazio-ni, nella realizzazione e nella dedica di questo impianto a uno come Franco, non un grande della politica ma un cittadino, umile, lavoratore, arrivato in questa città all’età di 6 anni, quando Pomezia aveva appena iniziato a rinascere dal dopo-guerra. Chissà cosa avrà pensato Franco, appena arrivato dal-la nativa Tunisi, guardando questa città. Certo che il pallone, il tirare quattro calci sui campetti improvvisati tra le rovine e le prime fabbriche lo avranno aiutato a trovare i suoi primi amici, in un dopoguerra difficile per tutti, soprattutto per le famiglie rimpatriate, obbligate a costruirsi oltre al presente anche un passato, adattandosi ai lavori più umili. Alcuni di quegli amici, comunque, Franco se li ritrovò, in molti casi, sempre al suo fianco, oppure di fronte e tra di loro un pallo-ne. Dai campetti sterrati sino al primo campo “vero”, quello di via Columella dove oramai cresciuto, il calcio cominciava ad essere qualcosa di più importante, senza mai però perdere quello spirito con cui vi si era avvicinato. Da lì in poi, la storia di Franco si legherà sempre di più al cal-cio pometino, sino a fondare, con alcuni amici, la Polispor-tiva Pro Pomezia, società destinata ad incarnare quei valori

che avevano fatto dello sport un sodalizio amicale che tuttora trasmette a quanti vi si avvicinano. Per ricordare e onorare questi valori, il 15 settembre del 2007 i suoi amici, di ieri e di oggi, diedero l’inizio a questo torneo, giunto alla 3°edizione. Un torneo celebrativo in cui la competizione cede il posto all’incontro, proprio come a Franco sarebbe piaciuto. Non è per caso perciò che, anche quest’anno, si sono visti bambini e vecchie glorie tirare insieme quattro calci a un pal-lone, scegliendosi il campo facendo a pari e dispari, come Franco, da ragazzino aveva fatto, divertendosi e facendo di-vertire i numerosi spettatori e amici che hanno voluto essere presenti nel ricordarlo, immaginandolo seduto in panchina, attento a guardare i suoi ragazzi. Ed alla fine, salutarlo con il consueto saluto che oggi intitola il memorial: “Ciao Franco!” E arrivederci all’anno prossimo.

Antonello Serani

I l B a s k e t P o m e t i n o , g u a r d a a l f u t u r oUna stagione terribile, per i tifosi, è terminata con il so-spirone finale della salvezza, sul campo del Firenze, che ha evitato alla squadra la retro-cessione. La prova contro le fiorenti-ne, conclusasi 43 a 58 per le pometine ospiti, è stata per le ragazze la “linea del Piave”, anche se - ci preme ricordare - contro una squadra ultima in classifica e con alle spalle una stagione per quanto pos-

sibile peggiore di quella della Romasistemi So.Se.Pharm Pomezia. Perciò poco da festeggiare e molto a cui pensare, per l’anno prossimo. Speriamo che il presidente e la società muovano i necessari passi per preparare la nuova stagione, facendo le dovute valutazioni soprattutto sulla rosa attuale delle giocatrici titolari.

Antonello Serani

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SportCittà e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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A cura di Antonello Serani

L’Aprilia Volley riceve il Premio uSSI roma

A completare la straordinaria stagione dell’Aprilia Volley è arrivato un ulteriore impor-tante riconoscimento. Presso il Circolo Aniene, la società pontina ha ricevuto lo scorso 17 maggio l’ambito premio USSI 2010, il rico-noscimento del Gruppo Ro-mano Giornalisti Sportivi in virtù dei due storici successi consecutivi: nella stagione appena conclusasi, e cioè la conquista della Coppa Italia di A2 e la promozione in A1. “Questa squadra ha compiu-to qualcosa di straordinario, di unico, che rimarrà nella storia della pallavolo lazia-le. Mai nessuno era riuscito nell’intento di vincere cam-pionato e Coppa Italia nello stesso anno – ha affermato il coach, Luca Cristofani -

Queste ragazze si meritano un premio così prestigioso e ringraziamo la giuria per averci affiancato a grandi nomi dello sport romano”. Al Circolo Aniene oltre al tecnico Cristofani erano pre-senti per la società Gianfran-co Salvadori (Presidente), Pa-olo Cosmi (Vice Presidente), Giuseppe Scopetta (DG) e in rappresentanza della squadra “Capitan” Cella, impegna-ta tra l’altro in questi gior-ni nella tappa romana dello Swatch FIVB World Tour, Monica De Gennaro, Gior-gia Tanturli, Lulama Musti De Gennaro e Stefania Ca-suscelli.

Antonello Serani

S t r a n i p e s c i …a l l a L e g a n a v a l ePer tutti gli appassionati di vela, la prossima estate regalerà una serie di eventi da non perdere. Diverse manifestazioni avranno luogo durante la stagione con una novità assoluta per gli amanti delle derive. La sezione di Pomezia della Lega Navale ha introdotto nella sua flotta 4 sunfish, la deriva monoposto più diffusa al mon-do. La leggenda narra che il primo sunfish venne realizzato nel 1947 a Waterbury (Connecticut) da due amici appassionati

di mare, Alexander Bryan e Cortlandt Heyniger, mentre cer-cavano il modo migliore per applicare una vela su una tavola da surf, realizzando quello che venne subito chiamato sailfish. L’evoluzione successiva dello scafo, allargato e con l’aggiunta del pozzetto, portò alla nascita del sunfish, a tutt’oggi la de-riva monoposto costruita in maggior numero di esemplari. Sempre la leggenda narra che fu lo stesso Heyniger a creare il logo di classe, tracciandolo con un nichelino al quale aggiun-se pinne, coda e un occhio. Da allora questo simpatico stemma è apparso un po’ in tutto il mondo, Torvajanica inclusa, dove è stato “avvistato” per la prima volta lo scorso 25 aprile nel corso del Trofeo “Le vele di Enea”. Per il prossimo 26 e 27 giugno, sempre presso la LNI è in fase di preparazione un’altra importante manifestazione che sarà un’altra importante occasione per vedere, e - perché no - pro-vare, questi “strani pesci” che ci auguriamo diventino sempre più frequenti sul nostro litorale.

Antonello Serani

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Hable con ella! Città e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010A

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La nascita della creatività nei bambini e l’oggetto transizionaleCapita spesso di ve-dere i bambini pic-coli, tra i sei mesi e l’anno di età, sce-gliere e affezionarsi ad un piccolo faz-zoletto, un peluche oppure un pezzet-tino di stoffa, che difficilmente può essere lavato o tolto dalle loro mani sen-za scatenare pianti disperati. Questo fenomeno fu studiato da Do-nald W. Winnicott, un pediatra psicoa-nalista, che osservò con attenzione e cura diversi bambini in differenti momenti del loro sviluppo. La sua scoperta fu sorpren-dente soprattutto perché comprese il ruolo fonda-mentale di questi oggetti nello sviluppo del “mondo interno” del bambino. Il pezzo di stoffa viene preso e succhiato oppure accarez-zato, producendo contem-poraneamente con la bocca mugolii, balbettii, che as-somigliano quasi alle prime note musicali. Tutti questi elementi assu-mono un’importanza vitale per il piccolo al momento di addormentarsi e costitu-iscono un’importante difesa contro l’ansia di rimanere solo nella stanza prima di

abbandonarsi al sonno. Questi oggetti, secondo Winnicott, hanno una rile-vante proprietà: non sono pienamente parti di sé, come il proprio pollice da succhia-re, né sono pienamente parti dell’altro come il seno della mamma dal quale esce il lat-te, ma sono a metà strada tra il me e il non-me. Questo oggetto e i rituali che il bambino fa con esso, gli consentono di imparare a stare da solo in assenza del-la mamma senza essere tor-mentato dalla paura di essere abbandonato, rappresentan-do quindi il primo passo ver-so l’indipendenza. Lo spazio transizionale nasce, quindi, dalla giusta distanza

tra il bambino e la madre; l’eccessiva presenza o l’ec-cessiva assenza impediscono questo delicato equilibrio tra il necessario tempo di unio-ne ed il necessario tempo di distanza. Quando il bambino rima-ne solo, investe sull’oggetto transizionale dando vita alla sua capacità di far assume-re un significato all’oggetto scelto. Infatti il bambino investe gli oggetti affettiva-mente, li anima, dà loro vita, li ricrea e li usa come prote-zione contro l’angoscia e la solitudine, pur riconoscendo progressivamente che gli og-getti non sono una sua parte ma sono del mondo, sono nella realtà.

Hable con ella!hable con hella! vuole es-sere una rubrica assoluta-mente interattiva, attraver-so la quale i lettori possono inviarci le loro domande su una disciplina per certi versi affascinante come la psico-logia.

potete scrivere alla dott.ssa mariani ai seguenti indirizzi:

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Questa capacità di fantasti-care sull’oggetto e di creare uno “spazio potenziale” per l’illusione che l’oggetto sia qualche cosa di specifico, consente il primo passo per poter sviluppare attività cre-ative, uniche ed originali, quali il gioco e la fantasia. L‘oggetto transizionale rap-presenta l’inizio di un’attività simbolica che evolverà suc-cessivamente nel gioco e più tardi nell’esperienza cultura-le dell’adulto. Il centro di questo fenomeno transizionale non è l’oggetto in sé ma la sua funzione per il bambino; questa, infat-ti, consente di far avvenire lo sviluppo dell’oggettività, l’autonomia, la capacità di essere creativi.

Dottoressa Rachele Mariani

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LoisirCittà e regione n°11, 15 giugno-15 luglio 2010

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periodico mensile di cultura registrato presso il Tribunale di velletri il 30.06.2009 n°14/09Anno I n°11, 15 maggio-15 giugno 2010

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Hanno Collaborato:martina Federico, Walter giustini, Jean-Luc krautsieder, marco manfrin, manuel man-narà, marta mariani, Rachele mariani, Riccardo Romano marino, Sara massini, Alessan-dra pagliacci, maria Federica pellino, Riccardo piersanti, Antonello Serani, Simone Stoppioni.

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Chiuso in redazione in data:12.06.2010

nuove dal Futuro

giugno è un mese importante per voi: finalmente scoprirete se tutte le vostre fati-che saranno ricompensate o disattese.Incontri interessanti sul posto di lavoro.

Bilancia (23 settembre-22 ottobre)

Un mese un po’ giù di tono. nulla di grave, anzi, sarebbe meglio un po’ di relax per raccogliere le vostre energie. Si prevedono miglioramenti verso la fine di giugno.

Scorpione (23 ottobre-21 novembre)

Sarà un giugno all’insegna del divertimento e dello svago. L’estate sta arrivando e voi ne state cogliendo lo spirito. ma non esagerate!

Sagittario (22 novembre-21 dicembre)

Certe scelte sono state dure e non sempre hanno dato esiti vantaggiosi. ma avete la possibilità di rifarvi: cercate meglio sia dentro che fuori voi stessi e capirete di stare a soli due passi da ciò che avete sempre desiderato.

Capricorno (22 dicembre-19 gennaio)

E’ ora di cambiare il vostro guardaroba! La stagione sta cambiando, così come la vostra vita. Siete pronti per queste trasformazioni? C’e solo un modo per saperlo: passate più tempo con gli amici, loro vi sapranno aiutare.

Acquario (20 gennaio-18 febbraio)

Avrete molte proposte di lavoro ma solo una sarà quella che aspettavate da tempo. Fate attenzione in amore ostacoli in vista. Buona la salute, ma attenti a non affati-carvi troppo con gli impegni!

Pesci (19 febbraio- 20marzo)

Futuro incerto a causa di vari eventi che sconvolgeranno la vostra vita. ma una cosa è sicura: l’amore sarà il vostro alleato principale.

Ariete (21 marzo-20 aprile )

Attenzione! non abbuffatevi troppo perché la stagione estiva è ormai alle porte!!! Oltre che in amore, ci guadagnerete in salute. Buoni gli affari.Sfigometro: -3

Toro (20 aprile-21 maggio)

non potete rinnegare che le vostre aspettative siano state confermate. È un mo-mento solare per voi, e tutto questo a dispetto dei sacrifici che avete dovuto affron-tare per mantenere uno stile di vita dignitoso. Bravi, continuate così!

Gemelli (21 maggio-20 giugno)

Il vostro coraggio è stato premiato! Quello di giugno sarà un mese caldo... in tutti i sensi. per quanto riguarda gli affari finalmente avrete tutto il necessario per fare degli investimenti.

Cancro (21 giugno-22 luglio)

Impegno, impegno, impegno. Siete forti, e sicuramente andrete lontano: però at-tenti a non mettere da parte amore e salute. perché alla lunga potrebbe essere sfiancante.

Leone (23 luglio-23 agosto)

non date retta alle provocazioni, affrontatele semplicemente con solide argomen-tazioni e fatevene una ragione: quando vi va tutto per il meglio c’è sempre qualche invidioso a sparlarvi dietro.

Vergine (24 agosto-22 settembre)

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