Città e Regione Marzo 2010

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Anno I n°08 Marzo 2010 Liberi di informare ben 10mila persone Libri di testo, fotocopie e tanto altro ancora! Siamo in via Roma 122 Telefono 06-91-11-714 Quale futuro per il Campus? Entro il 31 ottobre l’Univer- sità di Pomezia chiuderà i battenti. Lo ha deciso il Con- siglio di Amministrazione della Sapienza durante l’as- semblea tenutasi martedì 23 febbraio Una notizia giunta a conoscenza del Consorzio e dei rappresentanti di facol- tà del Campus soltanto una settimana dopo. Inutile ogni tentativo di me- diazione, oramai la delibera era stata approvata, a dispet- to degli incoraggianti risulta- ti ottenuti precedentemente grazie anche all’intervento diretto del Sindaco De Fusco con il Rettore della Sapienza Luigi Frati. Proprio quest’ultimo, du- rante un incontro con il rap- presentante di Economia del Polo di Pomezia ha confer- mato che “sono state sospese le attivazioni dei corsi nella sede di Pomezia per l’anno (continua a pag.3) Paranormal Politics di Antonio Armenia Poche settimane fa è uscito nelle sale italiane un nuovo film che, con un budget di poche migliaia di euro, ne ha guadagnati ben 100 mi- lioni: Paranormal Activity. Il regista Oren Peli, è riuscito a catalizzare le poche risor- se che aveva a a disposizio- ne (la propria casa, 5 attori, 10 giorni di riprese) in un prodotto che gli ha frutta- to ben 10mila volte tanto. Ottenere tanto spendendo molto poco: sarebbe il sogno di ogni cittadino. Ci pensate se, riscuotendo meno tasse, un ente pubblico riuscisse a fornire servizi di maggiore qualità? Sarebbe bello se lo Stato avesse più soldi per as- sumere e stipendiare più per- sonale nei tribunali, intasati di processi lunghi e costosi, e se magari potesse avere ab- bastanza soldi per investire sulla ricerca universitaria. In tempo di elezioni e di crisi, ci vorrebbe una classe diri- gente che sappia catalizzare le risorse del territorio per creare strutture e servizi che massimizzino la qualità della vita dei cittadini. Insomma, degli Oren Peli politici. Pag. 19 CULTURA Pag. 4 L’acqua ai privati Pag.12 La Regione si rinnova Il Ladro dei Fulmini LOCALE REGIONALE Il Sindaco De Fusco: “ci impegneremo a trovare una soluzione” Regione Città e e come non le avete mai viste

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Image not available Città e Regione Febbraio 2010 cittaeregione Mensile freepress edito e distribuito a Pomezia. Si occupa di: Politica e Attualità,Economia, Tecnologia, Salute e Benessere, Cultura e Spettacolo.

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Anno I n°08 Marzo 2010 Liberi di informare ben 10mila persone

Libri di testo, fotocopie e tanto altro ancora!Siamo in via Roma 122 Telefono 06-91-11-714

Quale futuro per il Campus?Entro il 31 ottobre l’Univer-sità di Pomezia chiuderà i battenti. Lo ha deciso il Con-siglio di Amministrazione della Sapienza durante l’as-semblea tenutasi martedì 23 febbraio Una notizia giunta a conoscenza del Consorzio e dei rappresentanti di facol-tà del Campus soltanto una settimana dopo.Inutile ogni tentativo di me-diazione, oramai la delibera era stata approvata, a dispet-

to degli incoraggianti risulta-ti ottenuti precedentemente grazie anche all’intervento diretto del Sindaco De Fusco con il Rettore della Sapienza Luigi Frati. Proprio quest’ultimo, du-rante un incontro con il rap-presentante di Economia del Polo di Pomezia ha confer-mato che “sono state sospese le attivazioni dei corsi nella sede di Pomezia per l’anno

(continua a pag.3)

Paranormal Politicsdi Antonio Armenia

Poche settimane fa è uscito nelle sale italiane un nuovo film che, con un budget di poche migliaia di euro, ne ha guadagnati ben 100 mi-lioni: Paranormal Activity. Il regista Oren Peli, è riuscito a catalizzare le poche risor-se che aveva a a disposizio-ne (la propria casa, 5 attori, 10 giorni di riprese) in un prodotto che gli ha frutta-to ben 10mila volte tanto. Ottenere tanto spendendo molto poco: sarebbe il sogno di ogni cittadino. Ci pensate se, riscuotendo meno tasse, un ente pubblico riuscisse a fornire servizi di maggiore qualità? Sarebbe bello se lo Stato avesse più soldi per as-sumere e stipendiare più per-sonale nei tribunali, intasati di processi lunghi e costosi, e se magari potesse avere ab-bastanza soldi per investire sulla ricerca universitaria. In tempo di elezioni e di crisi, ci vorrebbe una classe diri-gente che sappia catalizzare le risorse del territorio per creare strutture e servizi che massimizzino la qualità della vita dei cittadini. Insomma, degli Oren Peli politici.

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CuLturA

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L’acqua ai privati

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La regione si rinnova

Il Ladro dei Fulmini

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Il Sindaco De Fusco: “ci impegneremo a trovare una soluzione”

RegioneCittàeecome non le avete mai viste

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Dalla Città Città e regione n.8 marzo 2010

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A seguito di una segnalazio-ne recentemente effettuata dalla genitrice di un ragazzo in situazione di disabilità, la nostra redazione ha deciso di occuparsi di un fatto, per il vero delicatissimo, accaduto presso il Liceo Blaise Pascal di Pomezia. La madre dello studente diversamente abile del III H, T.F., ci informa di essere venuta a conoscenza solo a ridosso della parten-za della classe, di una gita scolastica per Barcellona. Un viaggio di cinque gior-ni, la cui organizzazione era stata iniziata già verso i primi di Novembre, e rispetto la quale suo figlio sembrava essere stato tenu-to all’oscuro. Citiamo fe-delmente la lettera inviataci: “Il 15 Febbraio scorso, una Professoressa che dovrebbe essere di sostegno... Comu-nica sul diario al genitore ignaro... Che «dal giorno 23 Febbraio la classe partirà per Barcellona, e tornerà il 27 Febbraio». Lo stesso ge-nitore, contento della noti-zia si reca a scuola il giorno seguente per formalizzare la partecipazione del figlio di-sabile. Ma qui l’amara no-tizia. I Giochi sono fatti da tempo!!! [...] E per il “DISA-

BILE” non c’è posto[...] An-cora una volta viene detto: TU NON ESISTI”. A questo punto ci siamo presentati presso la Presi-denza del Liceo, lettera alla mano, per approfondire e rintracciare quanto di vero vi fosse in quella gravissima segnalazione. Dopo un lun-go colloquio con l’attuale Preside, Virli, abbiamo otte-

nuto che venisse redatto un documento sottoscritto dal Collegio Docenti del Pascal, nel quale fosse esplicitata la versione della controparte. La Preside ha voluto en-fatizzare i numerosissimi sforzi passati e presenti, per il coinvolgimento degli stu-denti disabili in ogni attività formativa proposta. Ripor-tiamo come redatto: “L’Isti-tuto ha tra i propri iscritti un cospicuo numero di studenti disabili e tutti hanno sempre partecipato e parteciperanno

a viaggi d’istruzione e campi-scuola, nel rispetto di tutte le eventuali problematiche. «I viaggi, le visite e tutte le attività rappresentano un’op-portunità fondamentale per la promozione dello svilup-po relazionale e formati-vo di ciascun alunno e per l’attuazione del processo di integrazione scolastica dello studente diversamente abi-le, nel pieno esercizio del diritto allo studio». Questo non solo il Liceo lo sa, ma ne fa una modalità costan-te d’intervento per tutti”. Scavando nelle motivazioni che andavano a sostanziare l’evento, la cui attendibilità e veridicità non è stata tuttavia smentita, ci è stato permesso di comprendere l’esistenza di un precedente attrito tra il genitore e l’insegnante di sostegno, per cui rimandia-mo nuovamente al testo, che definisce la circostanza, una «situazione di fatto che ha le sue ragioni di essere». Insom-ma, stando alle dichiarazioni registrate al colloquio sem-bra che alla base di questa “estromissione” vi sia stata un’incrinatura del rapporto tra il genitore del disabile e l’insegnante di sostegno del-lo studente del III H. Que-sto disguido sembra aver reso problematica l’inclusione del disabile alla gita scolastica. Quanto è accaduto dimostra l’importanza delle relazioni interpersonali, e del dialo-go trasparente tra genitori e corpo docenti: la chiarezza degli obiettivi formativi che il disabile deve perseguire è anche un risultato della sin-tonia tra genitorialità e isti-tuzione.

Riccardo Romano Marino & Marta Mariani

esistere o non esistere: storia di un ragazzo disabile escluso

Il CommentoNonostante le motivazione appalesate dalle parti – il Liceo Blaise Pascal di Pomezia ed il genitore, resta comunque un dato incontro-vertibile: il ragazzo disabile non è partito. È stato escluso. E seppur vi sono delle incrina-ture nei rapporti tra genitori e corpo docen-ti, ciò non può rappresentare un ostacolo nel percorso di formazione del ragazzo. Anzi se sono state riscontrate delle problemati-che ci colpisce che queste ancora non siano state risolte dal Liceo che si prefigge, come riporta la nota, l’attuazione del processo di

integrazione scolastica dello studente diver-samente abile. Noi registriamo le posizioni e ci limitiamo a riportare i fatti. Tuttavia la situazione ci lascia perplessi. Siamo solidali con il ragazzo che non è partito. Speriamo soltanto che queste situazioni non si ripeta-no in futuro.

Francesco De Marco

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Città e regione n.8 marzo 2010 Dalla Città

3una Bonifica per la Salute Nel corso del 2009, le accuse del traffico illecito di rifiuti contenenti amianto sono state seguite dai Carabinieri per la Tutela Ambientale. Il Nucleo Operativo Ecologico di Roma fece un blitz nello scorso agosto che si rivelò determinante: l’evento si risolse in nove arresti emessi dal Gip del Tribu-nale di Velletri, con cui è stato possibile ostacolare la ma-lavita regionale. L’organizzazione di questi smaltitori veniva appoggiata da azioni di prevaricazione e corruzione da parte dei funzionari dell’ufficio commissariale dell’emergenza rifiu-ti del Lazio. Le scorie, provenienti da varie località Italiane, venivano trasportate direttamente nella discarica di amianto di Valle Caia presso Pomezia. Oggi, dopo l’accaduto, è in corso la messa in sicurezza della discarica da parte della ditta Cogea. La stessa, ha peraltro comunicato che è stato già pre-disposto il Piano di Lavoro integrato secondo le prescrizioni

formulate nella nota dell’azienda sanitaria. La “Ecologia srl” ha recentemente inviato al NOE, la richiesta di rimozione temporanea dei sigilli. L’obiettivo è quello di permettere l’ac-cesso all’interno dell’area sequestrata e dare inizio ai lavori. Il Sindaco si è espresso a riguardo, dichiarando la necessità di tale operazione di bonifica, da tempo richiesta per la salute della cittadinanza e della zona.

Riccardo Romano Marino

Quale futuro per il Campus?(segue da copertina)

accademico 2010/2011”. Un completo giro di valzer quello a cui abbiamo assi-stito rispetto a quanto avevo deciso il Senato Accademico, organo politico apicale della prima Università romana. Sembrava infatti che, con la seduta del Senato Accademi-co tenutasi martedì 16 feb-braio, l’Università-Campus di Pomezia non solo si fosse salvata dalla chiusura, ma che si fosse fatto un passo avanti per rendere più diret-ti i rapporti tra il Consorzio per l’Università di Pomezia (il cui azionista di maggio-ranza è il Comune di Pome-zia) e la Sapienza.Da una parte era stata mes-sa fuori discussione la di-smissione del Campus,

In verità nessuno sa ancora che fine abbiano fatto questi soldi, né tanto meno il Con-sorzio, e si sa ancora poco circa il loro investimento. Fatto sta che a Pomezia, di ricerca “made in Sapienza”

zione della richiesta di ren-dicontazione all’associazione Polo dei soldi versati. Cosa raccontare agli studenti che sono riusciti a inserirsi nel settore produttivo locale, riuscendo a coniugare stage, lavoro e studio?E come spiegare agli studen-ti e/o genitori pometini che hanno pagato per anni 3 tas-se (regionali e universitarie, più quelle versate dal Comu-

dall’altra era stato sancito lo scioglimento del Polo Uni-versitario, associazione com-posta da docenti universitari e rappresentanti comunali, alla quale lo stesso Comune aveva già versato una parte della quota dovuta per la di-dattica (si parla di 3 milioni di euro).

se n’è vista poca, che la sala computer è stata attrezzata con donazioni private e che molti docenti vengono paga-ti poco o niente per svolgere lezioni, seminari e tutoraggi.Sembrerebbe che la chiusura (qui sotto, alcuni passi del-la bozza del CdA) sia stata chiesta dopo la formalizza-

ne, che a sua volta finanziava il Polo), con la sicurezza di frequentare corsi e laurearsi nella loro città, che a novem-bre... si ritroveranno senza più una sede?L’amministrazione per voce del Sindaco rassicura tutti “ci impegneremo a trovare una soluzione con la Sapienza e

se così non fosse non lasce-remmo al proprio destino gli studenti ma ci attiveremmo immediatamente a trasferire gli stessi presso altre univer-sità. Molte le proposte per-venute all’amministrazione - continua De Fusco - anche da parte di Università private che si impegnerebbero ad at-tivare gli stessi corsi di laurea al medesimo costo di quella pubblica.”

(omissis)

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Perché una moschea può suscitare scalpore Sembra che sia scoppiato un caso su l’immi-nente realizzazione di una moschea a Pome-zia. I fatti però stanno in un altro modo. Tut-to è cominciato qualche mese fa, ad ottobre passato, allorquando il Comune di Pomezia ha pubblicato un avviso per l’assegnazione di aree destinate alla costruzione di edifici per il culto. Vari associazioni hanno aderito all’av-viso tra cui l’associazione islamica Salam ed i testimoni di Genoa. Si “badi bene che le associazioni hanno fatto pervenire soltanto delle richieste, afferma il Sindaco De Fusco, che dovranno essere vagliata dall’amministrazione”. In effetti ancora nulla è stato fatto a riguardo anche se, da indiscrezioni il luogo richiesto dall’as-sociazione Salam per la costruzione della moschea sarebbe

l’ex selva dei Pini ora luogo del Polo universitario di Pomezia. Quello che suscita scalpore però non sembra questo aspetto ma le dimensioni dell’edificio. La moschea dovrebbe essere la quarta moschea più grande d’Italia. Ancora tanti i nodi da sciogliere per ora, noi della redazione, sul sito di www.cit-

taeregione.it abbiamo lanciato un sondaggio per capire cosa ne pensa la cittadinanza.

Francesco De Marco

Il diritto inalienabile di bere in mano ai privati

«Consegnare la gestione dei servizi idrici in mano ai pri-vati è ungesto scellerato, contro il quale ci opporremo in ogni sede». Nettissima e lodevole l’ultima presa di posizione del Sindaco De Fusco rispet-to alla delibera del Consiglio Comunale di Roma, con cui si dava il placet ed il via alla

conclusiva privatizzazione della multinazionale Acea spa. Lo ricordiamo, l’azienda ha un profilo già sufficiente-mente ambiguo, essendo di carattere misto: pubblico-privato. Il Comitato Loca-le di Attac, ha richiesto nei giorni scorsi, l’intervento del primo cittadino, subito dopo la decisione presa presso il

Comune della capitale. De Fusco ha voluto prospettare, se non promettere, un’immi-nente modifica dello statuto del Comune, proponendosi di definire l’acqua come “di-ritto umano inalienabile”, ed il Servizio Idrico Integrato “privo di rilevanza economi-ca”. Quest’ultima definizio-ne - è bene spiegarlo - lungi da essere veritiera, è piutto-sto l’unica forma verbale che in ambito legislativo rende impossibile ogni privatizza-zione di sorta. Il Comune di Pomezia aderisce quindi al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’Ac-qua Bene Comune e per la Gestione Pubblica del Ser-vizio Idrico. Rappresentanze comunali hanno partecipato

all’Assemblea Nazionale, che si è tenuta a Roma il 6 mar-zo presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini. E ancora: avremo una delegazione po-metina alla manifestazione nazionale per l’Acqua Pub-blica indetta per il 20 di que-sto mese. Le dichiarazioni del Sindaco hanno sottolineato l’importanza del sostegno di cui necessitano le varie realtà territoriali, affinché non ven-ga sottovalutata una questio-ne fondamentale. Attraverso tre referendum promossi dal Movimento Nazionale per l’Acqua, sarà possibile scal-fire le norme che tendono a privatizzare la gestione di un bene universale.

Marta Mariani

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L’Editrice Pomezia Notizie di Via Fratelli Bandiera di Pomezia ha indetto anche per quest’anno il ventesimo premio internazionale di scrittura. Sono previste sei sezioni formali. La prima è poetica, e si occupa di valu-tare un’intera raccolta di li-riche che non superi, i 500 versi. La sezione seconda riguarda, invece, una poesia singola di massimo 35 versi, con la più totale libertà di temi, soggetti e stili. Nella terza categoria sono incluse poesie vernacolari, da con-segnare con la relativa tradu-zione in lingua. Per la quarta sezione verranno considerati racconti o novelle di sei car-telle al più, da 1800 battute l’una, a tema libero. Per la

penultima e ultima sezione possono concorrere gli auto-ri, rispettivamente di fiabe o saggi critici. Il regolamento prevede l’esclusione dal con-corso dei_**i vincitori delle precedenti edizioni, e l’asso-luto carattere inedito delle opere. Le opere con firma, indirizzo chiaro dell’autore e dichiarazione di autenticità, devono pervenire all’indi-rizzo della rivista entro il 31 maggio 2010. Ai vincitori verrà inviata una copia della rivista, o del Quaderno Let-terario Il Croco, recante le loro produzioni. Per infor-mazioni: [email protected]; 06 / 91 12 113.

Marta Mariani

toppe Pericolose

Chi, ogni giorno, si reca a Santa Palomba per lavoro o semplicemente per prendere il treno, ha bisogno di pre-correre un tratto di strada prevalentemente disagiato, Via Solfarata. Le condizio-ni del manto stradale, sono sufficientemente discutibili, per mettere in discussione il piano della sicurezza strada-le. Le piogge e le intemperie, hanno favorito la creazione di fessure e crepe all’inter-no dell’asfalto, dando vita successivamente, a buche e “voragini”. In alcuni tratti bisogna procedere, in senso unico alternato, affidandosi al buon senso del guidatore e alla fortuna del momento. Gli assidui frequentatori del tragitto, come automobilisti e motociclisti, sono stanchi di dover ricorrere a mecca-nici o gommisti per riparare eventuali danni. Pertanto, sono giunti alla conclusione

di agire autonomamente, facendo pervenire al Mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai Lavori Pub-blici e astutamente anche a “Striscia la Notizia”, lettere di lamentela e varie mail. Il problema sollecita ulteriori preoccupazioni e incertezze, per quanto riguarda, il ri-pristino del manto aviario. I Cittadini, invitano i respon-sabili, a rispondere, alle loro richieste, con una tempestiva manutenzione delle carreg-giate e pretendono maggior attenzione, ai lavori di rico-struzione della via. Occorre evitare le cosiddette “toppe”, sotto le quali si cela, il risul-tato di un restauro stradale temporaneo.

Riccardo Romano Marino

XX edizione concorso di scrittura

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Braille news e Braille Music

Il primo Marzo è stata aper-ta in via delle Albicocche a Pomezia, la nuova sede di Braille News e di Braille Mu-sic. “Braille News” è un setti-manale che si occupa di dare informazioni sulla cronaca regionale tramite il sistema di scrittura a rilievo per non vedenti. “Braille Music”, in-vece, nasce come strumento di informazione musicale per gli appassionati del settore, in grado di leggere l’alfabeto del tatto. Il Braille News è disponibile ogni sabato nelle

edicole del Lazio, in allegato al quotidiano “Il Tempo”.Braille Music a sua volta, vie-ne distribuito mensilmente per abbonamento postale. Entrambi i giornali, di stra-ordinaria rilevanza sociale, sono stati editati dalla Handy Systems, un’affidabile coope-rativa Onlus, capace di ri-spondere ai bisogni dei disa-bili e alle molteplici richieste che provengono dal mondo della scuola, dalla famiglia e dalla collettività. Questi pro-getti sono stati realizzati rac-

cogliendo una splendida idea di Caterina Ferrazza e diretti da Angela Francesca D’Atri. Tale evento ha portato gli studenti dell’Istituto Ipsia Emilio Cavazza di Pomezia a partecipare all’inaugurazione dei laboratori dove viene rea-lizzata la stampa del giornale in braille. Guidati del presi-de Giuseppe Aliberti, gli stu-denti sono rimasti affascinati dalla redazione dei giornali e hanno preso a cuore l’ini-ziativa rimanendo coinvolti nella “gita di in-formazione”.

Tra i vari discorsi, Caterina Ferrazza, ha evidenziato l’im-portanza dell’accesso alle in-formazioni per i non vedenti ed ha enfatizzato la preziosità di condividere l’esperienza di chi vive la realtà approfon-dendola attraverso altre for-me percettive.

Riccardo Romano Marino

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Il parcour per recuperare piazza Aldo Moro

Al momento dell’ultimazio-ne del Piazzale Aldo Moro, a Pomezia - avvenuta qualche anno fa - i risentimenti del-la cittadinanza si sono levati puntuali, e a ragione, contro l’operato dell’Amministra-zione Comunale. Attual-mente, la piazza si presenta come uno slargo circoscritto e inospitale: tutto spigoli vivi e dislivelli, gradini e terrazza-menti in muratura. Insom-ma, un’aiuola in mattonato grigiastra e pericolosa, che non sembra adempiere alle sostanziali funzioni estetiche o sociali che una piazza pro-priamente detta dovrebbe svolgere. Non ci sono pan-chine, non si può parlare di un punto di ritrovo. Non si ravvisa un senso del bello e del gradevole, e per di più: i bambini più piccoli l’attra-versano sotto la sorveglianza del genitore, preoccupato dei

rischi di quel canyon arti-ficiale. Eppure da qualche mese a questa parte, anche a Pomezia si sta diffondendo una disciplina, anzi un vero e proprio sport: il Parcours, che ha suggerito un nuovo impiego della piazza in que-stione. Si tratta di uno sport nato a Parigi, nella Banlieu, ossia, nella periferia della ca-pitale francese. “Le Scimmie Urbane” erano per lo più disadattati e ribelli che pro-fessavano una certa filosofia selvaggia di “primitivismo” in ambiente cittadino. Il Par-cours consiste nel superare le barriere urbane attraverso gesti atletici e acrobazie spe-ricolate. Uno sport dall’am-bientazione postmoderna che si diffonde anche nella nostra città, contagiando a macchia d’olio adolescenti e preadolescenti audaci. Li si può vedere in verticale sul

piano inclinato di un gradi-no della piazza, a ricercare un difficilissimo equilibrio, oppure ad atterrare sulle mani, in capriola, saltando dalla piattaforma più alta. Uno sport imprudente, in cui però il corpo dialoga con le infrastrutture, e cerca di dominare il desertico pano-rama delle periferie.

Marta Mariani

In viaggio con le associazioni

Le Associazioni culturali di Pomezia sono in fermen-to: attendono la stagione primaverile proponendo ai più giovani e agli interessati un calendario di viaggi ed escursioni. La Thyrrenum ha pianificato per la prossima domenica una giornata dedi-cata alla natura, presso l’oasi di Farfa. Mentre per il primo di Aprile organizzerà una festa sulla neve presso San Martino di Castrozza. L’As-sociazione Giovani Amici di Singen dopo il viaggio a Ma-tera e in Irlanda, marcerà per la Pace ad Assisi, il 16 Mag-gio, e affronterà il brivido della sospensione a mezz’aria nel “volo dell’angelo” presso Pietrapertosa di Castelmez-zano. In estate: il 27 Giu-gno, si tufferà in un rafting emozionante, cavalcando le cascate delle Marmore. Per adesioni ed informazioni è possibile contattare gli Ami-ci di Singen: [email protected]; e la Tyrrhenum sul sito www.thyrrenum.it.

Marta Mariani

per info: Andrea PiazzaCell: 338.66.74.643Tel/Fax: [email protected]

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urbanisticamente

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Abbiamo sin qui parlato dell’Urbanistica tradizionale, e cioè di quella parte di disciplina che usa come strumenti il Piano Regolatore Generale, la zonizzazione e gli standard regola-mentati dal D.M. 1444/68, tutti elementi che abbiamo im-parato a conoscere nei numeri precedenti. Chi si occupa di Urbanistica oggi sa però che non sono questi gli unici termini della questione. Se da un lato non c’è mai stata una vera riforma Urbanistica a livello Nazionale, tant’è che ancora si fa riferimento alla LUN (Legge Urbanistica Nazionale 1150/1942), dall’altro la rifor-ma al Titolo V della Costituzione del 2001 ha comportato una maggiore autonomia regionale. Per questo motivo, pian piano, le Regioni più virtuose hanno innescato delle vere e proprie dinamiche di ricerca e riforma che hanno portato ad individuare dei metodi pianificatori at-tualizzati e più dinamici.

Riccardo Piersanti

L’evoluzione urbanistica in Italia/5Il cambiamento possibile e sperato. Da un passato ancora troppo presente, ad un presente ancora troppo futuro.

L’urbanistica delle regioniLa “nuova urbanistica” fonda i suoi principi sulla scompo-sizione dello strumento pia-nificatorio, il vecchio PRG, in due documenti: - Il Piano Strutturale- Il Piano Operativoal fine di individuare la scelta migliore all’uso del territo-rio. Co-determinandola con gli interessi privati ma so-prattutto garantendo che alla fissazione delle prescrizioni segua, simultaneamente, l’attuazione delle scelte con-cordate.L’esito più evidente di questo

cambiamento è il passaggio da un’urbanistica per prov-vedimenti ad un urbanistica per accordi.

E’ guardando alla legislazione regionale più recente quindi, rispetto al sistema descritto previsto dalla L.U.N., la Legge Urbanistica Nazionale 1150/1942, che ci si trova di fronte ad un nuovo scenario. Ad un diverso clima culturale che incide fortemente sulle modalità del processo di formazione ed at-tuazione delle scelte pubbliche, sulle tecniche di pianificazio-ne e sul diverso rapporto che si instaura tra godimento della proprietà privata e indicazioni pianificatorie.Come innovazione, rispetto al passato, è da evidenziare la tendenza ad assicurare che le scelte pianificatorie vengano attuate. Non ci si accontenta più solo di un bel disegno su carta, di un disegno artistico ma allo stesso tempo utopico, si persegue un risultato concreto.Sembra una cosa da niente ma non lo è, per decenni ed anco-ra oggi, purtroppo, si è portata avanti infatti una politica del-lo stallo o in alternativa dei piccoli passi, per lo più vincolati in maniera unidirezionale; e la direzione è, purtroppo, quella più conveniente per i soliti noti.

Riccardo Piersanti

non basta più un disegno, ora si persegue il risultatoL’urbanistica alla portata di tutti.

Si introduce inoltre il prin-cipio di giustizia distributiva attraverso le tecniche della perequazione che si contrap-

pone al sistema classico dello zooning inteso come distri-buzione ordinata sul terri-torio delle diverse funzioni urbane che tuttavia produce una discriminazione tra pro-prietari. Ultimo elemento da porre in evidenza, circa la nuova filo-sofia pianificatoria, è la mar-ginalizzazione dell’istituto dell’esproprio.

Riccardo Piersanti

Foto: J. K.

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urbanisticamente

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L’IdeaIn considerazione del fatto che Pomezia non ha un vero e proprio capolinea per gli autobus, e con questo non si intende di certo la fermata di largo Columella, ma un’area dedicata ai viaggiatori dove si possano trovare una bi-glietteria, un punto infor-mazioni, una sala di aspetto con video aggiornati con gli orari di transito dei bus qua-le migliore sito da adibire a questa funzione? Quell’area, allo stato attuale, in che modo può servire alla città? Le radici dei pini hanno reso difficoltoso ed a tratti impos-

Miglioriamo il territorio dalle piccole coseCominciamo dalle piccole cose, da semplice proposte che vengono dai cittadini e che riguardano coloro che vivono in città: la prima che inaugura questa “rubri-ca nella rubrica” è inerente l’area verde collocata al bivio di Pomezia tra Via Roma e la via del Mare. Perché non recuperare que-sto spazio? Mi hanno posto questa do-manda proprio alla fermata dell’autobus diretto a Roma. Solitamente viaggio con i mezzi pubblici e mi capita di frequente di trovarmi al bivio, appunto, indeciso se attendere il bus proveniente da Ardea che transita su via

Roma o quello proveniente da Nettuno che invece passa sulla via del Mare. Effettivamente la zona sareb-be strategica.

Quotidianamente infatti si assiste a scene drammatiche. Persone in attesa alla palina di via Roma, scorgendo la sagoma del bus proveniente da Nettuno si precipitano con buste, valige, carrozzine

e quant’altro pur di raggiun-gere il bus, compiendo delle vere e proprie corse ad osta-coli tra le auto in transito su via Roma.

Riccardo Piersanti

sibile il transito, le panchine sono danneggiate la sporcizia è ovunque. La proposta sembra interes-sante, qualcuno la prenderà in considerazione? Sicura-mente non è uno spot politi-co, come i tanti che si leggo-no in giro, ma una semplice idea che renderebbe la vita dei pendolari pometini, già tragica, un poco migliore.

Riccardo Piersanti

Una proposta al giorno

Foto: J. K.

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raccontiamoci

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chi era lo specialista o il più versato in un settore metteva la sua competenza a disposizione degli altri, trasformando le-zioni, laboratori e allenamenti calcistici in classi estese alle quali partecipavano tutti. Raramente, il rigore e la serietà ve-nivano scambiati o contestati come eccessi di severità, in un mondo che ancora non aveva messo in disuso questi termini e, quando c’era qualche problema, eravamo noi i primi ai quali genitori e bambini si confidavano. Adesso quando mi capita di rincontrali, ex-bambini cresciuti, padri a loro volta, ripenso a quando osservavo quelle teste chine intente a scri-vere sui banchi e chiudendo gli occhi immaginavo: “questo da grande farà…”, oppure quest’altro, con questo carattere lo vedrei bene così…”, ripetendomi però che l’importante era che fossero stati felici e soddisfatti delle loro vite. Quando li rincontro e vedo la gioia con la quale mi salutano, per qual-che attimo ho una fugace apprensione. Devo chiedere, devo sapere che cosa ne è stato delle loro vite e com’è il loro presen-te. Attento li ascolto. Che siano bancari, medici o semplici lavoratori nella pacatezza dei loro sguardi e delle loro parole l’ansia s’allenta, ascoltando la costruzione delle loro vite, rin-tracciandovi qualcuno di quei piccoli mattoncini con i quali ho contribuito a costruirne le fondamenta.

Antonello Serani

La storia di AchilleArrivai a Pomezia nel 1967, un giovane maestro di 22 anni con tante idee e tanta voglia di fare. Davanti a me c’era una città che la modernità industriale aveva appena cominciava a cambiare, dove il passato agricolo conviveva affianco alle pri-me fabbriche, coi suoi riti scanditi dal calendario della terra. I miei primi alunni furono proprio quelli di una zona rurale, la Castagnetta. Una classe, come a quei tempi si usava, plurima con bambini di terza, quarta e quinta tutti insieme. Li rac-coglievo al mattino lungo la via che costeggiava i loro casali, dopo essere sceso dalla corriera ai Cinque Poderi. Con loro mi avviavo a scuola, conducendoli per mano, salutato dai genitori che iniziavano a conoscermi. Dopo qualche tempo, venne attrezzata una piccola foresteria dove mi trasferii e da lì la mia vita cominciò a legarsi definitivamente con questo territorio. Fui adottato subito, come a quei tempi s’usava, come un membro importante di quella piccola comunità, diventando l’ospite d’onore di vendemmie e raccolte d’olive, ritrovando in quei riti un po’ di casa mia, la terra d’Abruzzo che avevo lasciato. La città, intanto, cresceva e nuove classi venivano fondate per accogliere i figli delle famiglie che si trasferivano a Pomezia, popolando le aule di nuovi volti e nuovi dialetti. Far fronte alla crescita improvvisa di questa popolazione di alunni non era semplice e a volte alcune classi furono costrette a essere ospitate in locali destinati ad altri usi, situazioni precarie nelle quali la forma oltre alla sostanza erano rappresentate solo dalla nostra autorevolezza. Non ero solo, comunque, nel compito di far crescere le generazioni di questa città. Altri colleghi insieme a me sorvegliavano questo fiume di giovani anime, i futuri cittadini di Pomezia, lavo-rando con sobrietà e serietà come la scuola di quei tempi richiedeva. Muletto, Mezzina, Blancodini, Pratesi, Grossi, Miani e tanti altri che come me hanno trascorso le loro vite nelle aule delle scuole di questa città. Era una scuola un po’ diversa da quella di oggi, molto era lasciato alla capacità degli insegnanti che da soli dovevano provvedere al loro aggior-namento ed erano anni anche di sperimentazione, nei quali iniziavano a introdurre l’utilizzo dei primi registratori per in-segnare musica o della televisione per i film di storia. Ognu-no di noi era maestro di lettere e di scienze, di arti e di sport e c’era tra noi una sorta di tacito accordo, di mutuo supporto:

Pomezia, città nuova di genti diverse. Una città spesso definita “senza storia”, senza passato. A settanta anni dalla sua fondazione, forse un po’ di Storia c’è. Non quella dei libri di scuola ma quella delle persone che qui hanno vissuto, lavorato, facendo di tanti passati l’inizio di uno solo.

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La provincia di Roma ha 41 seggi, mentre sia Latina che Frosinone ne hanno 5 ciascuna. Viterbo ne ha 3 e Rieti ne conta 2.

I SeggI Per ProvInCIA

Le liste vincenti hanno diritto ad eleggere al consiglio regionale dei candidati presenti nel listino maggioritario collegato al presidente vincitore.

IL PreMIo DI MAggIorAnzA

La regione si rinnova...Il 28 e il 29 Marzo prossimo i cittadini del Lazio saranno chiamati nuovamente alle urne per rinnovare i dirigenti che li amministreranno per i prossimi 4 anni.Fondamentale sarà fare una scelta di voto ben calibrata rispetto al presidente regio-nale e al candidato al consi-glio a cui dare fiducia poiché moltissimi sono le questioni sulle quali saranno chiamati a scegliere per conto degli elettori: la Regione rappre-senta, infatti, gli interessi dei cittadini e delle comuni-tà locali nelle sedi nazionali ed ha un’autonomia tale da poter disporre e deliberare sulla quasi totalità dei settori riguardanti il territorio regio-nale. Gli elettori sono chiamati a scegliere in particolare con-siglio regionale che si com-pone di 70 membri, più il presidente, eletti in liste cir-coscrizionali. Attraverso que-ste liste, i cittadini votano

ed eleggono 56 consiglieri. Gli altri 14 consi-glieri regionali sono eletti gra-zie al cosiddet-to «listino di maggioranza». Si tratta di una lista regionale, il cui capolista è il candidato a presidente del-la Regione.Chi può vo-tare: Possono votare in ogni Comune tutti gli iscritti alle liste elettorali. Per votare gli elettori devono recarsi ai seggi muniti di documento di identità valido e della tes-sera elettorale.Come votare: Ciascun elet-tore può scegliere di votare esclusivamente per un can-didato alla carica di Presi-dente della Giunta regiona-le tracciando un segno sul

rettangolo che ne contiene il nome: il voto così espresso è attribuito solo al candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e non alla lista ad esso collegata.Tracciando un segno su una lista si esprime un voto per la lista e per il candidato Presi-dente ad essa collegato. È inoltre possibile dare un

voto disgiunto. Tracciando un segno sul nome di un candidato Presidente, poi su una lista che risulta collegata ad un altro candidato Presi-dente. Il voto così espresso sarà valido sia per il candida-to Presidente sia per la lista.

Sara Massini

Ma cosa vuol dire nello specifico?

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Attualità regionale

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Le funzioni del consiglio regionaleI consiglieri regionali rappresentano la Re-gione ed esercitano le funzioni senza vincolo di mandato.Il Consiglio ha piena auto-nomia organizzativa, am-ministrativa, contabile e di gestione patrimoniale, che esercita con le modalità sta-bilite dai propri regolamenti interni.Spetta al Consiglio in parti-colare: formulare voti e pro-poste di legge al Parlamento ed esprimere i pareri relativi alle modifiche territoriali; istituire nel proprio territo-rio nuovi comuni e modifi-care le loro circoscrizioni e denominazioni con legge; eleggere i delegati della Regione per l’elezione del Presidente della Repubbli-ca; deliberare per la richiesta di referendum abrogativo e di quello costituzionale.Il consigliere può presentare proposte di legge e proposte di regolamento e di deli-berazione; può presentare ordini del giorno,

mozioni o proposte di risoluzione per con-correre a determinare l’indirizzo politico, sociale ed economico della Regione, non-

ché interrogazioni ed interpellanze.I consiglieri hanno diritto di ricevere tutte le notizie, le in-formazioni ed i docu-menti utili all’esple-tamento del proprio mandato e di esami-nare ogni documento attinenteall’attività svolta.Sono tenuti ad inter-venire alle sedute del

Consiglio e delle commissioni delle qualifanno parte. Esercitano l’attività di control-lo e di sindacato ispettivo nei confronti del-la Giunta e del Presidente della Regione.

Sara Massini

Attività e poteri dei nostri consiglieri

Il presidente della regione

Eletto a suffragio universale e diretto in concomitanza con il rinnovo del Consi-glio regionale, il Presidente della Regione rappresenta la Regione, dirige la politi-ca dell’esecutivo, convoca, presiede e dirige la Giunta della cui azione è responsa-bile. Le sue funzioni sono più svariate, dal promulgare leggi regionali a promuo-verne l’impugnazione, da indire referendum regio-nali a designare membri di commissioni e comitati. Per questo è il ruolo attorno al quale si sviluppa la politica regionale.

Sara Massini

gli organi della regioneDue organi principali: il Consiglio Regionale, com-posto dai 70 consiglieri oltre il presidente della regione, che esercita la funzione legi-slativa, concorre alla deter-minazione dell’indirizzo po-litico regionale ed esplica le funzioni di controllo sull’at-tività dell’esecutivo; e la Giunta Regionale, composta dal Presidente della Regione

e da un numero di compo-nenti non superiore a sedici. La Giunta regionale è l’orga-no esecutivo della Regione, realizza gli obiettivi stabiliti nel programma politico e amministrativo del Presiden-te della Regione e negli atti di indirizzo del Consiglio re-gionale.

Sara Massini

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Attualità regionale

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per info: Andrea PiazzaCell: 338.66.74.643Tel/Fax: [email protected]

Liste regionali, liste provinciali...Come si presenta una lista elettorale per le regionali?

La legge del 13 gen-naio 2005 fornisce le disposizioni in materia di elezio-ne del Presidente della Regione e del Consiglio regio-nale e in materia di ineleggibilità e incompatibilità dei componenti della Giunta e del Con-siglio regionale. La legge elettorale regionale ha intro-dotto nuove dispo-sizioni in materia di presentazione e ammissione delle candidature, perciò è supportata dalla pubblicazione delle “istruzioni integra-tive per la presen-tazione e l’ammis-sione delle candidature” pubblicate sul sito della re-gione, che fornisce, ai par-titi e ai gruppi politici che intendono partecipare alle prossime elezioni regiona-li e agli organi competenti, le istruzioni tecniche per la

loro corretta applicazione. La composizione delle liste deve essere equilibrata per rappre-sentanza territoriale, almeno uno per ogni provincia, e per genere: nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due ter-

zi. Prevede la deposizione di un simbolo che non sia con-fondibile con gli altri simboli partitici e che non faccia ri-ferimento a simboli o imma-gini religiose. Fondamentali sono le indicazioni riguar-danti la consegna delle liste,

che devono c o n t e n e r e tutti i docu-menti relativi ai candidati, i documenti dei delegati depositari e le firme au-tenticate dei s o s t e n i t o r i della lista, dai 3500 ai 5000 abitanti dei comuni laziali. Una volta soddi-sfatti questi criteri, le liste devono essere c o n s e g n a t e entro le sca-denze stabi-lite. Qualora uno o più di

queste disposizioni vengano omesse la lista verrà dichia-rata inammissibile.

Sara Massini

Qualcosa è andato storto....

La lista del PDL non è stata ammessa poiché presentata oltre il termine consentito secondo la legge elettorale re-gionale. Per il deposito delle liste per le Regionali, oltre ai

documenti dei presentatori e sull’accettazione delle candi-dature, vanno rispettati i ter-mini temporali, che nel caso in questione andavano dalle 8 di venerdì alle 12 di sabato.

Dopo il ricorso, sta ai giudici decidere il responso.

Sara Massini

Sondaggi e controsondaggiA poche settimane dal voto per la regione Lazio si ricorre ai sondaggi per prevederne l’esito. Il sondaggio di Microcosmos riportava la differenza tra le due candidate alla presi-denza regionale al di sotto del punto percentuale, con una netta preferenza, in ogni caso, per i partiti afferenti all’area di centro destra: 50,4% - 47,4%. Le ultime vicende hanno, però, scombussolato i recenti equilibri facendo scendere la Polverini di due punti percentuali e portando la Bonino a un punto di vantaggio: 38 a 39%. Le vicende legate alla presentazione delle liste hanno smosso gli elettori: senza il Pdl nella provincia di Roma si è passati da 20,7% a 33,4% di indecisi, segno di una de-stabilizzazione dell’elettorato. Crespi, autore di uno degli ultimi sondaggi, sostiene che quando la gente capirà che non potrà votare Pdl, effetti positivi cadranno sulla Destra di Storace, possibile beneficiario di questa situazione. I partiti litigiosi non piacciono agli elettori: funeste previsioni si prospettano per il partito, che si definiva dell’amore, se non cambia rotta. Demopolis, tuttavia, rileva che peserà molto il valore del voto disgiunto e personale ai candidati presidenti dato che resta stabile la bidirezionalità nella competizione Bonino-Polverini.

Sara Massini

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Attualità regionale

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Mostra su De André

Al Museo dell’Ara Pacis di Roma, fino al 30 Maggio 2010 è possibile ammirare la bellissima mostra in ono-re di Fabrizio De André. Attraverso un percorso multimediale si percorre-re tutta la vita, la musica, i successi e le passioni di uno tra i cantautori italiani più amati degli ultimi tempi. Un percorso emozionale, più che una mostra, un omaggio a Fabrizio De André e alla sua poetica musicale. “Fabrizio De André. La mo-stra”, affronta le tematiche care all’artista, attraverso un percorso suggestivo rappre-sentativo di un’Epoca.

Maria Federica Pellino

Prezzi ridotti per musei e siti archeologiciChe occasione!!! Quella offerta dalla Provincia di Roma è vera-mente una bella iniziativa! Grazie ad una conven-zione sottoscrit-ta con ‘Musei in Comune’, il si-stema dei musei civici cittadini del Comune di Roma, tutti gli iscritti a Provinz -  la newsletter on line gratu-ita settimanale della Provin-cia di Roma, possono avere agevolazioni economiche.  “Questa iniziativa - spiega il presidente della Provin-cia di Roma, Nicola Zin-garetti - rispecchia appieno il principio secondo cui la cultura non rappresenta mai

una spesa, ma deve essere un investimento. La scelta di offrire ai cittadini di tutte le età la possibilità di usufruire di sconti e prezzi ridotti per accedere nei più noti e ricchi musei della nostra città va in questa direzione.”Che dire, approfittiamone e riscopriamo le bellezze cu-

stodite a Roma.Per ulteriori informazioni:www.provincia.roma.it/pro-vinzwww.museiincomuneroma.it.

Maria Federica Pellino

Il boom delle civicheLe civiche presentano tipologie ancora diverse di candidati, i soliti uscenti o addetti ai lavori che decidono di sostenere il partito trasversalmente, e sopratutto non politici: impren-ditori, giornalisti o persone che provengono da schieramenti differenti. Candidati che pur non schierandosi apertamente con un partito, ne condividono i valori, tanto da supportarlo attraverso il candidato alla presidenza aumentandone la forza e la possibilità di governare.

Sara Massini

Le liste presentate sono composte da tipologie differenti di candidati, nelle liste di partito i candidati sono consiglieri uscenti o addetti ai lavori: “militanti” di partito, tecnici o contribuenti al gruppo. I nomi famosi vengono inseriti per la notorietà del personaggio che “tirerà” voti per la lista da chi non ama la politica. I “non politici” sono quelle persone che hanno a disposizione una grossa fetta di preferenze personali legati al loro nome sulla base della stima e delle conoscenze maturate nel corso della vita. Queste persone vengono inseri-te per accedere ad un elettorato che diversamente non avreb-be votato quel partito.

Sara Massini

I candidati della regione Lazio

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Socialità e diritto

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A cura del prof. giampiero CastricianoCittà e regione n.8 marzo 2010

Se è vero che l’ordinamento giuridico è l’insieme delle norme che regolano la vita di una comunità e che, quindi, in quanto tale, rappresenta il cardine di un’organizzazione civile ed ordinata, è anche vero che quanto più esso è complicato e ricco di regole tanto più si deve ritenere che quella comunità ha bisogno di essere regolamentata, non solo per via della sua com-plessità, ma anche in ragione di una carenza dell’etica, del rispetto e della legalità. Det-to in altre parole, ciò significa che quanto più una società è articolata ed anche arretrata

dei diritti fondamentali. Un esempio: ricordo che quando ero bambino in molti esercizi pubblici vi erano dei cartelli con la scritta: “vietato sputa-re per terra”. Oggi quei car-telli non li vediamo più per il semplice motivo che risul-terebbero inutili in quanto, fortunatamente, nessuno più si sogna di sputare per terra in un esercizio pubblico! In tema di disabilità, possiamo dire che l’Italia è forse il pri-mo paese al mondo ad esser-si dotato di una legislazione

Se dovessi scegliere tra il tradire il mio paese e

tradire il mio amico, spero di avere il fegato di tradire

il mio paese.Edward Morgan Foster

L’uomo sereno procura serenità a sé e agli altri

Epicuro

Se la conoscenza può crea-re dei problemi, non è con l’ignoranza che possiamo

risolverli.

Isaac Asimov

Basta poco per consolar-ci, perché basta poco per

affliggerci.

Blaise Pascal

Diritto e disabilità: un cammino alla scoperta della complessità

ricchissima e per certi versi anche molto avanzata. Di-stricarsi in questo complesso sistema di leggi, regolamen-ti, circolari e sentenze non è facile. Noi ci proveremo ci-tando le leggi fondamentali e, per quanto possibile, sof-fermandoci almeno su que-gli aspetti più comuni che riguardano la vita quotidiana di molti disabili e delle loro famiglie.

Giampiero Castriciano

• Legge 118/1971 nuove norme in favore dei disabili• Legge 104/1992 legge quadro sulla disabilità• Legge 68/1999 legge sulla disabilità• DPR 503/1996 sulle barriere architettoniche• Legge 69/2009 sulla invalidità civile• Legge 31/2008 sulle pensioni di reversibilità• Legge 21/1992 sul trasporto• Legge 13/1989 sulle barriere architettoniche• Legge 284/1997 sulla prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva

• Decr. L.vo 626/1994 sull’accessibilità nei luoghi di lavoro• Legge 328/2000 legge quadro per la realizzazione del siste-ma integrato di interventi e servizi sociali• Decr. L.vo 285/1992 nuovo codice della strada

Seguono una quantità enorme di leggi regionali, decreti e circolari ministeriali, regolamenti di attuazione, disposizio-ni di province e comuni nonché sentenze di tribunali, della Cassazione ecc.

Alcune delle principali leggi sulla disabilità

Normativa sulla disabilitàsiti di approfondimento

http://www.italia.gov.it/servlet/ContentServer?pagename=e-Italia/HomeHttp

http://www.provincia.roma.it/

http://www.provincia.torino.it/cid/html/leggi.htm

http://corsiadistanza.polito.it/diplomi/servizi/normativa.php

http://www.handylex.org/

http://www.ambientediritto.it/legislazione/disabili/disabili.htm

http://www.disabili.com/

http://www.aimps.it/leggidisabilita.htm

http://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/25591UTE0308

culturalmente, socialmente e civilmente tanto maggiore è la ricchezza delle regole che lo stato è costretto ad ema-nare per garantire l’assenza di conflitti sociali e il rispetto

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Poker Italia 24il primo canale italiano dedi-cato al poker

Nasce in Italia il primo canale televisivo dedicato completa-mente al mondo del poker sportivo. “Poker Italia 24”, questo il nome scelto, sarà vi-sibile sia su Sky al canale 222 che sul Digitale Terrestre. Questo nuovo canale tema-tico trasmetterà ogni giorno tutti gli eventi più impor-tanti del panorama pokeri-stico mondiale. Dalle World Series of Poker a l’European Poker Tour, dall’Italian Poker Tour al Campionato Italiano di Italian Rounders e anche tutti i tornei più importanti che si disputeranno nei quat-tro casinò italiani. A dirigere la trasmissione sarà Maurizio Caressa, già commentatore Sky per gli eventi di poker. Si attende un grande successo visti gli incassi record rac-colti tramite poker online e il boom mediatico del texas hold’em.

Manuel Mannarà

Tv per ragazzi - Lupo Lucio rischia l’estinzione“Salviamo il Fantabosco dalla chiusura!” È l’appello a cui hanno già aderito più di 13 mila esponenti della comunità di Facebook contro la decisione della Rai di chiudere entro ottobre 2010 i programmi per ragazzi, compresa l’ormai sto-rica Melevisione. Molte anche le lettere di disappunto che quotidianamente vengono inviate presso la redazione della trasmissione, a Torino. L’argomento fa discutere, visto che la Melevisione –in onda nel primo pomeriggio su Rai Tre dal 1999- ha il merito di aver riportato la dimensione della fiaba nelle case dei bambini, ma dalla Rai assicurano che il centro di produzione di Torino sarà coinvolto in nuove iniziative destinate al digitale terrestre e non escludono a priori che la Melevisione si continuerà a trasmettere.

Alessandra Pagliacci

L’inizio della fine : LOST6 anni di passioni, intrighi, misteri, colpi di scena in-credibili, suspance portata all’estremo e molto altro an-cora: è LOST. Questa serie televisiva americana, che ha debuttato il 22 settembre del 2004 con l’ormai famoso disastro aereo, sta per termi-nare il suo volo. Il 2 febbra-io 2010 è stato l’inizio della fine, si perché questa sarà la stagione conclusiva del serial televisivo che ha cambiato le regole. Si, ha cam-biato il modo di fare le serie televisive e non solo, ha mod i f i c a to persino il r a p p o r t o tra la fin-zione, il reale e gli spettatori che per la prima volta si sono sen-titi parte integrante del mecca-

nismo funzionale. Il 10 feb-braio inizierà l’ultima stagio-ne anche in Italia sul canale FOX di SKY. Cosa stranissi-ma in verità, dato che negli anni passati la serie veniva trasmessa in Italia qualche mese dopo il suo inizio ame-ricano. Forse hanno tutti fretta di sapere come andrà a finire? Gli autori hanno co-m u -

nicato che questa ultima serie rivelerà tutti i misteri inerenti all’isola e che sarà un gran finale col botto!!! Se non avete mai visto Lost, oppure vi siete persi lungo la strada in questi 6 anni, il consiglio è di guardarlo (ov-viamente dall’inizio alla fine se no si rischia di non capir-lo) perché ne vale veramente

la pena. Namastè!!!

Marco Manfrin

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tv e video

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per info: Andrea PiazzaCell: 338.66.74.643Tel/Fax: [email protected]

Il ladro di fulmini

Il Ladro di Fulmini è ambientato nel mondo moderno, abita-to dalle mitiche divinità del Monte Olimpo, situato 600 pia-ni al di sopra del celebre Empire State Building di New York. Percy -figlio adolescente di Poseidone - è affetto da deficit di attenzione e da dislessia,problemi che non gli rendono una vita facile a scuola,ma non va meglio neanche nella vita privata dato che non ha mai conosciuto il padre. Tutto di-venta più chiaro quando,in gita scolastica, una professoressa si trasforma in mostro alato e minaccia di ucciderlo se non le rivela dove ha nascosto il fulmine di Zeus, l’arma più po-tente dell’universo. Per provare la sua innocenza ed evitare una guerra devastante tra dei, Percy intraprende un’odissea attraverso il continente alla ricerca del vero ladro. Lungo il viaggio, il ragazzo dovrà affrontare acerrimi nemici decisi a fermarlo e tentare di salvare la madre dalle grinfie mortali di un altro dio greco, Ade. Tratto anch’esso da una serie omo-nima di libri, il film come del resto il romanzo ripropone la medesima situazione potteriana di un ragazzo che sembra meno dotato di altri ma in realtà è predestinato a grandi cose.

Manuel Mannarà

La prima cosa bellaVirzì torna a Livorno, sua città natale, e sembra voler riannodare il filo della sua stessa storia. Con un film co-rale, familiare, centrato sulla figura eccentrica di una ma-dre malata e nonostante tut-to vitalissima, prende forma attraverso i ricordi di Bruno –un tormentato Valerio Ma-standrea- il maggiore di due figli, quarantenne professore di lettere in un istituto alber-ghiero di Milano, depresso, insoddisfatto e occasional-mente tossico. Il personaggio della madre si evolve dall’età della giovinezza a quello del-la maturità minacciata da una morte stonata e prema-tura, interpretato rispetti-vamente da Micaela Ramaz-

zotti e Stefania Sandrelli. Le due attrici danno prova di grandi capacità mantenen-do entrambe lo stesso stile recitativo. È proprio risco-prendo il contatto con que-sta donna straordinaria e col suo corpo malato che Bruno inizierà a venire a capo del suo problema di uomo irri-solto, sospeso tra i ricordi di un’infanzia romanzesca, vis-suta all’ombra di lei, ottima madre ma forse troppo bella, ingenua ed esuberante, e la complicata convivenza con una fidanzata che lo pone costantemente davanti alla sua inadeguatezza.

Alessandra Pagliacci

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Mostre

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I Giorni di Roma: L’età della Conquista, Roma e il mondo greco

Dal 5 marzo si inaugura presso i Musei Capitolini l’esposizione “L’Età della Conquista. Il fa-scino dell’arte greca”, che fa parte del ciclo “I Giorni di Roma”. Il percorso espositivo partirà dalla seconda guerra punica (III secolo a.C.) per arrivare alla cultura artistica dei decenni in cui Roma giunse ad espandere progressivamente il proprio controllo su tutto il bacino del Mediterraneo, dalla Spagna alle coste dell’Asia Minore. I reperti che si potranno ammirare spazieranno dall’ambito religioso, in cui sono presentati frontoni e statue di divinità come quello di San Gregorio dei Capitolini, alle statue di terracotta del British Museum, fino ai monumenti onorari. Nella Roma all’apice dello splendore, l’arte diventa così un veicolo pri-vilegiato per esprimere non solo messaggi estetici ma anche politici, ideologici e morali: for-me specifiche, mutuate dall’arte greca, comunicano altrettanti valori specifici, squisitamente romani. Attraverso la mostra “I giorni di Roma” si potrà entrare in contatto con il sistema semantico dell’arte romana, spesso - ma non sempre - contaminato da quello dell’arte greca.

Manuel Mannarà

“Si può ancora fermare l’ignoranza prima che essa ci faccia sprofondare”Avete mai pensato alle per-sone che ritroviamo quoti-dianamente sull’autobus, in ufficio, a scuola, ed alle quali non abbiamo mai rivolto la parola perché eravamo trop-po presi dai nostri pensieri. E se quella fosse la persona dalle qualità giuste per cam-biare il paese? Quanti volti, sguardi, espressioni ci sia-mo persi, chiudendoci in voi stessi, magari con il nostro ipod. Visi che potevano na-scondere molte cose, alcune avrebbero potuto essere ba-nali, è vero, ma altre avreb-bero potuto affascinarci, e non abbiamo avuto il tempo di fermarci a cogliere queste opportunità?Dalla persone si può impa-rare tanto. Tutti vorrebbero una vita diversa, un mondo diverso, eppure sembra che

le cose girino sempre allo stesso modo e sempre favo-rendo solo pochi eletti. Ebbene, nessun Dio e nes-suno strano destino hanno mai stabilito questo. Sicura-mente stare con gli occhi al cielo ad aspettare che qual-

che Superman ci salvi da questa situazione non potrà aiutarci. Cosa possiamo fare quindi? Partire dai piccoli gesti, che piano piano diver-ranno grandi. Per questo un ragazzo, Al-berto Schiariti, ci propone di

muovere il primo importan-te passo il 26 Marzo, giorno in cui tutti noi ci alzeremo la mattina, prenderemo uno dei nostri libri preferiti e lo regaleremo ad uno scono-sciuto. Quello che passa pa-rallelo alle nostre vite tutti i giorni ma con cui non ci siamo mai incontrati vera-mente. Naturalmente senza dimen-ticare di sfoggiare il nostro bel sorriso e di guardare negli occhi, anzi, nell’anima, della persona a cui stiamo regalan-do una parte di noi. Un’ini-ziativa nuova, sensazionale, unica e assolutamente da seguire. In un’Italia che ormai ra-ramente apre un libro per lasciarsi travolgere dall’ener-gia di cui esso è intriso, In un’Italia che non sa più al-largare i propri orizzonti, segnata dall’ignoranza di al-cuni, dall’arretratezza e dalla solitudine mentale e fisica, non c’è più spazio per la ver-gogna, perché tutti noi sap-piamo in fondo che la divul-gazione della cultura, quella vera, e la libera circolazione del pensiero, sono più im-portanti di tutto. Si può ancora fermare l’igno-ranza prima che essa ci faccia sprofondare nel suo oscuro baratro…ma dipende da tut-ti noi.

Martina Federico

per info: Andrea PiazzaCell: 338.66.74.643Tel/Fax: [email protected]

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Mostre

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Venezia e il secolo della Biennale

Dal 10 marzo fino al 9 mag-gio, verrà ospitata al Museo Carlo Bilotti di Villa Bor-ghese di Roma la mostra ‘Venezia e il secolo della Biennale. Dipinti,vetri e fotografie della Collezio-ne della Fondazione di Venezia’.Saranno presenta-ti 50 dipinti di Boccioni, Ciardi, De Pisis, Carena, Casorati,Depero,Cagnaccio di San Pietro, Marussig,Vedova, Santo-maso, Pizzinato, Tancredi e Plessi. Si potranno inoltre ammirare 30 vetri di Mura-no e una selezione di foto-grafie dei maggiori protago-nisti dell’arte del XX secolo. La mostra è curata da Enzo Di Martino ed è proposta dalla Fondazione di Venezia e promossa dal comune di Roma,Assessorato alle Politi-che Culturali e della Comu-nicazione-Sovraintendenza ai Beni Culturali.

Manuel Mannarà

Lüthi : un viaggio interiore tra passato e futuroFino al 5 di aprile sarà ancora possi-bile andare a visi-tare l’introspettiva mostra fotografi-ca di Urs Lüthi al MACRO di Roma. Questa Persona-le, voluta da Luca Massimo Barbero ed Elena Forin e promossa dal Co-mune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, si pone come obbiettivo quel-lo di ripercorrere i fili con-duttori delle tematiche che hanno accompagnato l’arti-sta in tutta la sua vita, coin-volgendo il museo e la città in un modo inedito e mai visto prima. Just another Story about leaving, questo è il titolo della mostra, ri-chiama i temi della partenza

Da Corot a Monet. La sinfonia della NaturaPresso il Complesso Vitto-riano di Roma, dal 6 marzo al 29 giugno avrà luogo una prestigiosa esposizione, ‘’Da Corot a Monet. La sinfonia della natura’’. Si potranno ammirare le straordinarie innovazioni, attraverso cui gli Impressio-nisti rivoluzionarono la pit-

tura tradizionale. Oltre 170 opere per riper-correre l’evoluzione della rappresentazione della na-tura nella pittura francese dell’Ottocento. Tanti presti-giosi musei di tutto il mon-do hanno sostenuto questo ambizioso progetto. Tra questi il “The Art In-

stitute di Chiacago”, il “The Metropolitan Museum of Art” e “The New York public Library di New York”, “The National Gallery of Art” e il The Corcoran Gallery of Art di Washington’, il ‘Toledo Museum of Art’ e molti altri. Questa mostra è un occasio-ne per ammirare opere mai

viste in Italia e per esplorare a fondo la rivoluzione degli impressionisti apportata dal-la Scuola di Barbizon.

Manuel Mannarà

e dell’allontanamento, in un complesso progetto multi-forme che comprende un percorso guidato all’interno del museo ed un innovati-vo percorso introspettivo e personale attraverso le di-verse cronologie della “città eterna”, Roma. Attraverso lo studio di se stesso, Lüthi ha creato degli spazi dove pas-sato presente e futuro della

storia della città si incontra-no e donano all’animo uma-no infiniti momenti di rifles-sione. Quindi non resta che partire per questa travolgente odissea interiore in nome del ricordo, della testimonianza, della ricerca, dell’esplorazio-ne, del dolore e della fred-dezza.

Marco Manfrin

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Musica

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Città e regione n.8 marzo 2010

Nina Zilli sempre lontanoNina Zilli fi-nalmente sbar-ca sulla terra ferma dei ne-gozi di dischi. Dopo anni di grandi successi cantati sotto-voce, la can-tante che at-traverso la sua voce rievoca il passato, può finalmente cantare a squar-ciagola. Il disco si chiama “Sempre Lontano” ed inclu-de ben 12 brani dall’animo anni ’50. Lei che al festival di Sanremo tra la sezione

Simple Plan: fare musica è un semplice pianoI Simple Plan, cinque musi-cisti unitisi nel 2001, sono tornati qualche tempo fa con il loro omonimo album. Già, perché fare musica è sempre stato il loro semplice piano, il loro lavoro e la loro passione. Dopo il primo al-bum del 2002, No Pads, No Helmets…Just Balls, e il secondo, Still Not Getting Any… del 2004, le sonorità si fanno un po’ più serie, e dai loro accordi emerge la volontà di estraniarsi da un mondo che non si riesce a comprendere, ma senza limitarsi a lamen-

tarsi di questo “mondo che fa schifo” come oggi fanno in tanti. I Simple Plan usano la loro voce, i loro strumen-ti, per alzare il proprio grido di battaglia, un invito a rea-gire, per tutti, a fare nostra la consapevolezza che siamo

persone che valgono qualcosa e che credono in qualcosa, rifiutando tutti quei comporta-menti meschini e superficiali che oggi mol-ta gente ci propina nel suo insulso teatro dei burattini.

Martina Federico

Re Marco Mengoni

giovani ha vinto il premio della critica, ma che merita-va molto di più, vi farà im-pazzire con la sua voce retrò ed una musica piena di ritmi sincopati. Uno spasso per

le orecchie i n s o m m a , le melodie di oggi che si mescola-no con i bei vecchi tem-pi. Nel disco è presente anche la par-tecipazione di Giuliano Palma nel

singolo 50mila, che presen-tò Nina al grande pubblico qualche mese prima del fe-stival della canzone italiana.

Marco Manfrin

Ascolta:Save you

Ascolta:Dove si vola

Ascolta:L’Inferno

Se ti piace questo artista

Il campione dell’ultimo X Factor torna dopo il suo pri-mo EP contenente l’inedito presentato nel programma ed una serie di cover realiz-zate veramente bene. Ora nel

suo primo disco, Re Matto, il ragazzo si mostra in tutte le sue sfaccettature, sempre con la sua inconfondibile voce che riesce ad arrivare dove quasi nessuno osa. Ne disco è presente il singolo re matto, per l’appunto, con il quale si è presentato a Sanremo .

Marco Manfrin

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Suggerimenti

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Città e regione n.8 marzo 2010

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Consigliati da noiSuper Sanremo 2010

Dopo l’enorme successo del sessantesimo Festival di Sanremo condotto dalla solare Antonella Clerici, è ora disponibile nei negozi la omonima compilation. Nel doppio disco sono presenti i successi degli artisti in gara. E’ anche presente la canzo-ne di Morgan, La Sera, no-nostante la squalifica dalla gara. Il doppio cd sta regi-strando un boom di vendite, sembra proprio che Sanremo stia tornando ai suoi tempi d’oro.

Manuel Mannarà

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Piccoli narratori

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A cura della dott.ssa M. Federica Pellino Città e regione n.8 marzo 2010

Bambini e AmbienteQuesto numero della rubrica è dedicato all’ambiente, all’attenzione che le classi V della scuola Primaria Statale II Circolo di Pomezia, gli hanno rivolto con l’aiuto delle loro maestre.Leggeremo di un viaggio attraverso il tempo che i nostri amici fanno fare ad un loro ipotetico com-pagno, Mirko.Con questo viaggio i nostri piccoli narratori si responsabilizzano nei confronti dell’ambiente, della natura e del futuro che è anche nelle loro mani che possono migliorare attraverso i piccoli gesti di ogni giorno.Per il mondo che ci auguriamo di lasciare ai nostri figli e nipoti, è importante che l’educazione am-bientale vada insegnata già alle scuole elementari, rendere i più piccoli sensibili ad un problema così significativo nella realtà di oggi può certamente aiutare anche i più grandi a soffermarsi sul problema.Concludo citando le parole che maggiormente mi hanno colpito del nostro giovane Mirko, esplo-ratore di mondi lontani, passati e futuri, parole particolarmente ricche di significato se si riflette sul fatto che i nostri piccoli narratori hanno appena 11 anni:“Un solo pittore con la sua tavolozza non basta a ridare colore al mondo, ma se ognuno prende

tra le sue mani un pennello e colora il suo angolino, allora si che la magia si realizza!!”Parola di Mirko e di tanti eco-ragazzi in gamba!

Maria Federica Pellino

Il futuro che vorreiCronaca di un viaggio semi fantastico tra passato e futuroE’ una bella giornata di primavera. La natura cerca di fare del suo meglio: cielo azzurro, sole, erba fresca, fiorellini variopinti, canti di uccelli...Gli uomini hanno fretta, non hanno tempo per ammirare tutto quello splen-dore.Al semaforo tutti danno gas, bisogna essere pronti a scattare e, poiché qualcuno in attesa del verde parla al cellulare, è meglio premere la mano sul clacson e smuoverlo.Intanto quello dietro mangia una caramella e butta la carta dal finestrino, un altro fuma e getta a terra cicca e pacchetto vuoto.In un attimo l’asfalto rovente si copre di tanti rifiuti diversi, il suono dei clac-son si moltiplica.Il gas di scarico sale su e forma un nuvolone grigio che copre il sole mentre il lamento dei clacson copre il cip-cip degli uccellini.Negli uffici e nella case, riscaldano al massimo, finestre aperte, luci accese, elettrodomestici in stand-by.La bella giornata di primavera comincia a perdere i suoi colori e i suoi odori!Mirko sta in casa, deve studiare storia, prende il pesante volume “La storia del mondo dalle origini al 2009” e cominci a ripetere.E’ così concentrato che a poco a poco le pareti della sua camera svanisco-

no e si ritrova nella Preistoria.Mirko sgrana gli occhi, si trova al centro di un paesaggio incontaminato.Gli uomini vivono di poco: caverne naturali per ripararsi, un fuoco per riscaldarsi e le stelle per illumi-nare la notte; per cibo ciò che la natura offre.

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Piccoli narratori

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A cura della dott.ssa M. Federica PellinoCittà e regione n.8 marzo 2010

Libri di testo, fotocopie e tanto altro ancora!Siamo in via Roma 122 Telefono 06-91-11-714

Il necessario per tutti senza sprechi e con rispetto.Mirko osserva quegli uomini primitivi, li vede muoversi nelle praterie sterminate e pensa:- Quegli uomini, a piedi, hanno attraversato i continenti. Noi moderni usiamo l’auto anche per percorrere pochi metri.D’istinto mette le mani in tasca e trova una caramella, la scarta e la mangia, però non vedendo cestini nei dintorni nei dintorni, butta la carta a terra. Gli uomini primitivi arrabbiati lanciano urla di rabbia e Mirko scappa..corre così forte che non vede cosa succede intorno.Senza fiato si ferma e si trova...davanti alle Piramidi!! L’Egitto, terra di faraoni e del Nilo. Qui gli uomini costruiscono canali e dighe per irrigare anche i campi più lontani, si lavora per dominare la natura.Mirko vuole fare una foto da mostrare a scuola, quindi prende la macchina fotografica e.. CIAK!!La luce del flash risveglia tutti i coccodrilli del Nilo che inferociti lo inseguono, lui butta tutto, macchinet-ta, rullino, pile e se la da a gambe levate.Si ritrova in piena rivoluzione industriale. Gli uomini finalmente possono ottenere forza ed energia sfrut-tando le risorse della natura e della scienza.Nasce la stampa..e poi le armi da fuoco :( l’invenzione in sé poteva anche essere valida, ma l’esagerazione porta alla nascita della bomba atomica, con questa non si può certo dire che gli uomini abbiano saputo usare al meglio le conquiste ottenute con gli studi scientifici!Mirko chiude il libro, finalmente ha finito di ripetere e può riprendere a giocare..ma non si era accorto che il suo volume aveva ancora un capitolo che non aveva studiato...non fa in tempo a valutare la situazione che viene prelevato da una navicella spaziale e, dopo un movimentato viaggio lungo la via Lattea, atterra in uno strano mondo, tutto grigio. Gli alberi sono grigi, anche i fiori e gli uccelli sono grigi. Mirko pensa che sarebbe triste vivere in questo mondo. Al centro vede una montagna di rifiuti e intravede: la carta della caramella lasciata nella preistoria, la macchinetta fotografica lasciata sulle sponde del Nilo, i residui industriali, lo smog, le scorie atomiche..Gli odori nauseanti e la polvere lo fanno starnutire, si toglie gli occhiali, pulisce le lenti e se li rimette.Mette a fuoco e finalmente capisce:- Ma non mi trovo su un altro pianeta! Che disastro! Sto vedendo la Terra del futuro! Così si vivrà sulla Terra nel 2500!Il nostro amico sente che la testa gli sta per scoppiare! Se la stringe forte tra le mani, chiude gli occhi, trattiene il respiro..e finalmente si ritrova sulla poltrona della sua scrivania. Ora tante idee gli sono chiare, adesso Mirko sa cosa deve fare, non solo nello studio ma soprattutto in tanti piccoli gesti eco-responsabili:-raccolta differenziata;-riciclaggio;-risparmio energetico;-uso di energie pulite e rinnovabili-niente sprechi.Mirko ha ora una missione ambiente alla quale dedicarsi con tutte le energie che ha e da condividere con i compagni.

Mirko sa che se ognuno si impegna a fare la sua parte, la missione diventa possibile!!

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Libri

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Città e regione n.8 marzo 2010

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Luoghi di Cultura a Pomezia

Biblioteca Comunale “ugo tognazzi“Largo Catone, Pomeziatel 06.91.11.768; Fax 06.91.14.64.82

Museo Archeologico LaviniumVia Pratica di mare - Loc. Pra-tica di maretel. [email protected]

Polo univers.rio La Sapienza di PomeziaVia Pontina Km 31,400tel. 06.91.25.50; Fax 06.91.25.56.00

Cimitero Militare germanico(Deutscher Soldatenfriedhof Pomezia)Via Pontina c/o Km 31,400

Le perfezioni provvisorieL’avvocato Guido Guerrieri sta lavorando su un ricorso da presen-tare l’indomani in cas-sazione, fino a quando non riceve la telefonata di un suo amico; Sabi-no Fornelli, avvocato civilista, lo contatta per collaborare ad un caso molto delicato. Tonino e Rosaria Ferraro, mari-to e moglie, sono ormai disperati perché la loro figlia Manuela, studen-tessa di ventidue anni, è scomparsa ormai da sei mesi dopo una vacanza ai trulli con gli amici. I genitori hanno fatto tutto il possibile, si sono affidati alle ricerche della polizia, dei carabinieri e alla collaborazione della trasmis-sione Chi l’ha visto?, ma

senza risultati. Inizialmente Guerrieri è un po’ scetti-co e non intende accettare l’incarico, più adatto ad un detective che ad un legale,

ma superata l’esitazione iniziale si mette subito a lavoro e incomincia a studiare le carte e a in-contrare i personaggi coinvolti nell’inchiesta. Vengono contattate le amiche, l’ex fidanzato e vengono inoltre sentiti gli agenti e i commissa-ri per rimettere ordine tra i tasselli di un puzzle oggettivamente molto complicato. Caterina, la migliore amica di Ma-nuela, aiuterà Guerrieri a capire, a far emergere la verità; storie di co-caina, violenza e atteg-giamento da stalker da

parte dell’ex fidanzato sono tutti elementi del mondo se-greto di Manuela.

Manuel Mannarà

L’Ipnotista, il thriller rivelazione di Lars KeplerErik Maria Bark era l’ipnoti-sta più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato dram-maticamente storto e la sua vita è stata a un passo dal baratro. Ha p r o m e s s o dinnanzi al mondo in-tero di non praticare mai più l’ipnosi e ha tenuto fede alla pro-messa per dieci anni. Oggi, otto dicembre, lo squillo del telefono lo desta di colpo. Joona Linna, com-missario della polizia crimi-nale, gli dice che un paziente ha bisogno di lui. Un ragaz-

zo poco più che adolescen-te, di nome Josef Ek,è stato

appena testi-mone del mas-sacro della sua famiglia e...Gli elementi propri del ge-nere ci sono tutti: suspense, colpi di scena e finale adrenali-nico; in sintesi un libro che nonostante le quasi 600 pa-gine si legge

tutto d’un fiato con estrema facilità.

Manuel Mannarà

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opinioni

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Con le ultime sfilate, Milano Moda Donna si avvia verso la chiusura: quattro giorni in cui hanno sfilato le proposte dei grandi stilisti italiani e sono state presentate le collezioni autunno – inverno 2010-2011. Dolce & Gabbana hanno saputo suscitare emozioni continue ed ap-plausi interminabili, dimostrando ancora una volta di essere degli abi-lissimi precursori di tendenze.Le giacche sono ancora sempre in primo piano: avvitate, precise, co-struite, le spalle perfette ed inoltre abiti di velluto e seta.Lodevole inoltre, l’iniziativa presa dai due stilisti che hanno posto in primo piano rispetto ai loro lavori, l’operato svolto dal loro staff: attra-verso la proiezione delle foto di tec-nici e sarti, D&G hanno voluto rac-contare il dietro-le-quinte che c’è dietro un lavoro perfetto.E dire che questa edizione sembrava essere partita con il pie-de sbagliato!Una polemica assai aspra si era infatti accesa tra la direttrice di Vogue America, Anna Wintour, gli organizzatori ed i par-tecipanti alla kermesse. La Wintour aveva richiesto una contrazione del programma di sfilate milanese, quasi a volerne liquidare i contenuti, su-scitando un coro di protesta unanime da parte di tutte le più grandi griffe italiane.Ma la polemica non è riuscita a distogliere l’attenzione dalla

Polemiche e sfilate alla Milano Moda Donna

Ricordo solo: Noi due seduti sui gradini Ed io che ti ritrovo nelle statueposte lì, negli anfratti più bui del giardino Imbarazzate come noi della loro sussistenza Tu che mi posi una giacca sulle spalle in un gesto antico benignamente discutibile:

forse voluto dalla provoca-zione di rimarcar le due genera-zioni Ed’è tutto qui : I tuoi gessi Noi Questa poesia Il resto non lo posso dire: Lo capisci o no, che debbo ferirti?

(Laura Mazzoni)

L’unico ricordo che mantengo

moda, un settore chiave del Made in Italy che non ha ri-vali nel mondo.Durante la sfilata di Fendi a bordo passerella la diret-trice di Vogue America ha potuto osservare la donna Fendi per l’autunno-inver-no 2010-2011: una donna che recupera l’eleganza di un tempo con gonne sotto il ginocchio, con cappottini femminili e gilet dalle linee sartoriali e con la stessa ele-ganza che forse la Wintour ha per un momento smar-rito.

M.Federica Pellino

Foto: J. K.

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Sport

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BASket A2Classifica 6° giornata ritorno:ducato Lucca 38GS.P.S.Giorgio 34Virtus La Spezia 32G.m. Alcamo 30C C orvieto 26Calabra m.R. 26 Sma Ancona 22C.it Siena 22GC.C. napoli 18R.S.S.S.P.Pomezia 12Virtus Viterbo 12P.S.Ragusa 12C.u.S. Chieti 16il Fotoamatore Firenze 8

unA X unALe ragazze in campo*quintetto iniziale

4 manzotti Giulia 0ppt5* Filippi marcella 14ppt6 Foco ilaria 0ppt7* Paladino Sarah 19ppt8* Gatti Giulia 10ppt9 Farina erica ne14 Carbini Giulia 0ppt 15* Georgieva dimana 7ppt18 Berton Claudia 0ppt19* Grima Josephine 4ppt

CALenDArIo A2Prossimi appuntamenti

6 marzo ore 16:30Avversaria: RagusaPalaPadua RAGuSA (RG)

14 Marzo ore 18:00Avversaria: Fotoamatore Fi-renzePala Lavinium, Pomezia21 marzo ore 18:30 Avversaria: SmA AnconaPala Rossini (An)

Pomezia: la giostra della folliaContinua la serie negativa del Pomezia con la sconfitta in casa ad opera del Chieti ter-zultimo in Classifica. Il primo rimbalzo è delle teatine ma il gioco è talmente farraginoso da entrambe le parti che dopo il 5’ di gioco il risultato è ancora fermo sullo 0-3 e Pomezia chiama il primo T/O. Il Chieti con la De Luca prova ad allungare, risponde la Palladino con un tiro da 3, poi è la Gatti che d’autorità interrompere il gioco rifattosi sonnacchioso, accorciando su 6-7. Il Pomezia continua a sbagliare e il Chieti ne approfitta, chiudendo il primo quarto con un mediocre 11-12. Si riparte con le teatine che manovrano im-postate sulla Di Rocco e la De Luca men-tre il Pomezia fatica a farsi trovare presente anche sui rimbalzi sotto canestro, complice una Georgieva non in serata. La Filippi riesce a infilare un paio di bei ca-nestri, ma ha parecchio da farsi perdonare. Per un soffio il Pomezia non c’è la fa e si va all’intervallo su 21-22. Dopo il riposo il Pomezia entra sul Parquet più determinato con una Gatti e una Palla-dino con la mano calda che spinge con i suoi canestri da 3 le compagne all’allungo, sino a un parziale di 39-29. Anche la Georgieva, dopo uno scadente primo tempo, sem-bra essersi in parte ripresa e il terzo quarto si chiude su 42-34 con i tifosi che cominciano ad assaporare il pensiero di una vittoria in casa. Poi, la follia. In una girandola di errori, passaggi errati e una giostra di sostituzioni, il Pomezia butta via tutto. Anziché giocare amministrando il vantaggio, in una serata in cui la Filippi e la Palladino sembravano avere la mano buona, il coach pometino da il via ad una giostra di cambi

che lascia perplessi. Così, in meno di 7’ la situa-zione si ribalta con un Chie-ti che rimonta 12 punti e si porta su 50-52. Mancano 3’ alla fine quando Sara Palladino va in lunetta.

Nonostante i cambi subiti, fino a qui una delle migliori in campo. Due tiri liberi per lei pesan-tissimi e decesivi per le sorti dell’incontro, che sbaglia. Poi le teatine infilano quei pochi punti che fanno la differen-za e il Chieti va a 54. La Palladino risponde con un tiro da 3 a pochi secondi dalla fine, portando il risultato su 54-55. La panchina e il pubbli-co sono tutti in piedi a chiedere il miracolo, ma La De Luca dalla lunetta non sbaglia, 56. L’ultimo assalto è per la Grima che sbaglia un rimbalzo da allenamento e cala il sipario, mentre le teatine, incredule la-sciano il campo vittoriose per 54 a 56.

Antonello Serani

Foto: F. marino

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Sport

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voLLey A2Classifica 4° giornata ritorno:Aprilia Volley 55m.tr.Chieri 49LJ Volley Carpi 46Cp Parma 42Volta mantovana 37oB Vicenza 36C85 San Vito 36B&B Busnago 31 L.d Pontecagnano 30KVZ donoratico 29Verona V.F. 27S.S. ed Loreto 27S.G.S. Roma Pallavolo 21e. Ancona 20infotel Forlì 16L. C. italia 2

unA X unALe ragazze in campo

-Corjeutanu mirela 5ppt-Garcia Zuleta 11ppt-tanturli Giorgia 3ppt-Ravetta monica 13ppt-Cella elisa 15ppt-musti de Gennaro Lulama 8pt

Aprilia conquista la Coppa Italia

CALenDArIo A2Prossimi appuntamenti

20 Marzo - ore 20:30 Avversaria: Verona VolleyPalavinium3 Aprile - ore 18:00 Avversaria: KVZ donoraticoPala Lavinium17 Aprile* Avversaria: L.doc Ponteca-gnanoPala Lavinium

*data in conferma dalla federazione

Il 28 febbraio, nell’impianto del Pala Raschi di Parma le ra-gazze dell’Aprilia Volley hanno attraversato, accompagnate dal Coach Cristofani, l’impalpabile linea che separa le belle squadre, che fanno sognare i tifosi di provin-cia da quelle che il volley nazionale guarda con attenzione e rispetto e che tutti invidiano. Battendo in finale la temibile formazione del Carpi per 3-0, per la prima volta nella storia della società, l’Aprilia si aggiudica la Coppa Italia A2. In terra emiliana, le pontine han-

no dimostra-to il carattere che le ha fin qui contrad-distinte, gio-cando un incontro per-fetto dall’ini-zio alla fine, senza mai c o n c e d e r e nulla alle av-versarie con una prestazio-ne maiuscola, da incornicia-re. L’Aprilia parte subito alla grande al-lungando sino ad 8-3. Il Carpi fatica a prendere la misura e le pontine conti-nuano a macinare punti su punti. Le emiliane prova-no ad abbozzare una timi-da reazione che però nulla può contro il solido muro dell’Aprilia che chiude il pri-mo set su 25-16. Il secondo set vede Capi-tanCella e il suo equipaggio recitare il medesimo copione con un parziale iniziale di 5

a 0 che vola fino a 11-4. Il Carpi punto sull’orgoglio e trasci-nato dai tifosi di casa prova a reagire ma Ravetta, Corjetanu & Compagne rimettono subito le cose in chiaro martellando

le emiliane con le loro potenti schiacciate ribadendo con un pe-rentorio 25-20 di che pasta sono fatte.Il Carpi non molla però e vuole giocarsela tutta fino in fondo da quella grande squadra che è, lottando punto a punto in un terzo set nel quale prova sistematicamente a mettere in difficoltà l’Aprilia. La Romanò e la Bac-chi trascinano le emi-liane mentre Capitan-Cella e una Ravetta dagli occhi di tigre dall’altra parte ribat-tono colpo su colpo.Il set e tiratissimo si arriva sul 18-18 con le due squadre consape-voli che, data la loro

bravura, solo il cuore sarà l’elemento che farà la differenza. Il Carpi molla leggermente e subito le pontine l‘aggrediscono per l’assalto finale guidate da CapitanCella. Sull’ultima schiacciata 25 a 20 le magnifiche ragazze di Cri-stofani chiudono l’incontro e sollevano in trionfo la Coppa Italia, regalando ai tifosi e ai sostenitori che le hanno accom-pagnate in questa trasferta emozioni indimenticabili, in una serata magica da 10 e lode.

Antonello Serani

Foto: d. Savi

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Hable con ella

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Città e regione n.8 marzo 2010

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nel computo delle tarif-fe è già inclusa l’iVA.il tariffario è in riferimen-to alle elezioni regionali del 28-29 marzo 2010.

Il mal d’amore e le forme di gelosia

amiamo e desideriamo. Le diverse forme di gelosia van-no dalla gelosia normale sino a quella più assillante: spesso chiamata “gelosia di Otello” dalla famosa tragedia Shake-speariana. Queste, segnalano la presenza di un conflitto di paure e desideri che spesso

Un proverbio arabo afferma “L’amore vede nettamente, l’odio vede ancora più niti-damente: ma vede la gelosia acuta che è al tempo stes-so, amore e odio”. Questo proverbio mette il segno sul meccanismo alla base del mal d’amore, l’ambiva-lenza, ossia la presenza simul-tanea di amore e aggressività. Lo stato emotivo scatenato dalla gelosia è determina-to dalla paura, fondata o non fondata, di perdere la persona amata. I pensieri tormentati che ne deriva-no, provengono da una co-esistenza di amore e odio rivolti verso la persona che

non accettiamo. Freud indi-cava tre diverse forme di ge-losia: la prima tipologia ri-guarda l’incapacità di amare in modo autentico, per cui l’amore per l’altro è legato al soddisfacimento del pro-prio bisogno narcisistico. La seconda, nasce dall’auto-

censura dei propri desideri di infedeltà che vengono proiettati sull’altro. La terza può scaturire da deliri croni-ci privi di fondamenti reali in cui, la ricerca continua di indizi porta all’elaborazione di una costruzione paranoi-de. Il mal d’amore si attenua

solo quando au-menta la nostra ca-pacità di accettare le idee di infedeltà

e la dipendenza dall’altro, grazie ad una maggiore con-sapevolezza di sé.

Dott.ssa Rachele Mariani

“Freud indicava tre diverse forme di gelosia”

Hable con ella!dalla nostra redazione giunge un’inaspettata no-vità per voi lettori. Rachele mariani e intitolata “hable con ella”. Si tratta di uno spazio en-tro cui la professionalità darà risposte esaustive ai vostri quesiti. Chiunque avrà delle domande circa i meccanismi della nostra complessa psiche, potrà contattare la Psicologa ai link indicati qui a fianco.

Potete scrivere alla dott.ssa mariani ai seguenti in-dirizzi:

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per info: Andrea PiazzaCell: 338.66.74.643Tel/Fax: [email protected]

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Loisir

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Città e [email protected] mensile di cultura registrato presso il tribunale di Velletri il 30.06.2009 n°14/09Anno 0 n°8Marz 201000040 Pomezia (Roma)italiaDirettore responsabile:Francesco de [email protected]

editore:Antonio Armenia

Coordinamento editoriale: Antonello Serani

Caporedattore e grafica:Jean-Luc [email protected]

Amministrazione e Pubblicità:Simone [email protected]

Cultura e Spettacolo:marco [email protected]:marta marianiregionale:Sara [email protected]:Antonello [email protected]

Hanno Collaborato:Giampiero Castriciano, martina Federico, Jean-Luc Krautsieder, marco manfrin, manuel manna-rà, marta mariani, Rachele ma-riani, Riccardo Romano marino, Sara massini, Laura mazzoni, Alessandra Pagliacci, maria Federica Pellino, Andrea Piazza, Riccardo Piersanti, Antonello Serani, Simone Stoppioni.

Servizi Fotografici:Francesco marino, donato Savi.Distribuzione:Karim eltiri

Sito Internet:www.cittaeregione.it

Chiuso in redazione in data:03.03.2010

Città e regione n.8 marzo 2010

L’oroscopo di Branfox

Libri di testo, fotocopie e tanto altro ancora!Siamo in via Roma 122 Telefono 06-91-11-714

Questa luna in Gemelli è in aspetto eccellente a mercurio dunque i soldi non man-cano in questo periodo così impegnativo della vostra vita.Sfigometro: -7

Bilancia (23 settembre-22 ottobre)

Continuate ad essere favoriti dalle stelle, che si fanno sempre più positive! non siate frettolosi e aspettate il vostro momento che di certo con Giove in Pesci, arriverà molto presto. Sfigometro: -8

Scorpione (23 ottobre-21 novembre)

Qualche piccolo imprevisto nella giornata di oggi è possibile! L’amore continua a farvi perdere la calma, in questo mese soprattutto sono possibili degli scontri con il partner. Sfigometro: +2

Sagittario (22 novembre-21 dicembre)

marzo mese molto interessante, grazie ai pianeti nel segno amico dei pesci, iniziate a fare grandi progetti, soprattutto in amore. Saturno vi impone delle scelte.Sfigometro: -6

Capricorno (22 dicembre-19 gennaio)

Con la Luna in Gemelli e’ il momento giusto per lanciarsi in nuovi progetti! Saturno vi sorride non è da meno la Luna! Approfittatene!Sfigometro: -9

Acquario (20 gennaio-18 febbraio)

Questa Luna in Gemelli va poco d’accordo con sole e con venere dunque vi sentirete più stanchi del solito e ve la prenderete con il parntner!Le Stelle consigliano di riposare di più!

Pesci (19 febbraio- 20marzo)

mese molto produttivo per voi. Le buone notizie non tardano ad arrivare e l’eros è sempre intrigante. Favoriti i nuovi incontri. Sfigometro: -2

Ariete (21 marzo-20 aprile )

A Parte le finanze, che adesso risentono dell’influsso di mercurio negativo, il cielo su di voi è meraviglioso!Sfigometro: -6

Toro (20 aprile-21 maggio)

Continua un periodo denso di soddisfazioni, nel lavoro le cose vanno per il meglio; l’amore però proprio non vi convince. Rifatevi con l’eros.Sfigometro: -4

Gemelli (21 maggio-20 giugno)

Adesso anche il Sole vi è amico, dunque, la schiera di pianeti in pesci vi aiuterà a trovare la vostra strada nel lavoro e nell’amore.Sfigometro: -8

Cancro (21 giugno-22 luglio)

Siete in piena ripresa e la luna di oggi vi darà la conferma del fatto che intorno a voi le cose stanno cambiando favorevolemente!Sfigometro: -6

Leone (23 luglio-23 agosto)

Gli imprevisti sono all’ordine del giorno, l’amore vi rende un po’ nervosi e nel lavoro non procede tutto secondo i vostri piani. Concedetevi un po’ di relaxSfigometro: +4

Vergine (24 agosto-22 settembre)

Page 32: Città e Regione Marzo 2010

Pubblicità elettorale

1.Perché gli elettori del Lazio dovrebbero votare il centrodestra guidato da renata Polverini?Perché? Semplice. Crediamo fermamente nei valori fondanti di una società civile: crediamo nel bene della vita, nella famiglia che della società è il nu-cleo essenziale, crediamo nel lavoro come forma nobile di espressione delle capacità di ogni uomo e di ogni donna. e perché, difendendo questi, che per noi sono valori non negoziabili, siamo conseguentemente contro ogni for-ma surrogatoria della famiglia tradizionale, pur nel sacrosanto rispetto delle singole scelte private di ciascuno, siamo contro la droga, contro la violenza in qualsiasi modo espressa, contro la perdita procurata o indotta della vita. detto questo, che mi pare già tanto per distinguerci dagli altri, noi ci propo-niamo agli elettori come coloro che vogliono fortissimamente modificare quel corso delle cose che spinge la gente a pensare che “tanto resta tutto uguale”. Siamo per una politica partecipata e se il voto popolare ci premie-rà, come mi auguro, dimostreremo con i fatti che si può agire nell’interesse della collettività, di cui vogliamo essere garanti e attivi ascoltatori, dando gambe a progetti seri e concreti, cominciando dalla famiglia che sopporta il maggior peso derivante dalle problematiche complesse dei figli a carico,dei giovani in difficoltà, degli anziani, delle persone sole, delle donne in diffi-coltà, delle persone con disabilità. La famiglia non può essere lasciata sola.

2.Scuola e formazione per i giovani, promozione della famiglia, difesa del lavoro, educazione allo sport e salute, sono questi i punti fondamentali del suo programma?esattamente. e nel programma indico con chiarezza come intendo muover-mi se sarò eletta. mi metto in gioco forte di una competenza specifica che mi deriva da un’esperienza professionale di settore, ma ancor più per avere una spiccata sensibilità ai temi del sociale. io provengo dalle Acli, oltre che dall’enaip, e le Acli sono una grande associazione di promozione sociale che contribuisce da più di 60 anni a tessere legami sociali, favorendo forme di partecipazione e di democrazia attraverso una radicata rete di circoli, servizi, imprese, progetti ed associazioni. ed è qui che ho affinato la mia sensibilità sociale rispetto alle condizioni dei più deboli, rispetto al dramma delle fami-glie che non riescono a traghettarsi sino alla fine del mese, a quanti si tro-vano senza un posto di lavoro, alle donne sole con figli verso le quali spesso difetta lo stato sociale, agli anziani che hanno bisogno di assistenza o più semplicemente cercano di superare la propria solitudine. tutte attenzioni da assumere come servizi che voglio portare nella politica della nostra regione, perché sono ancora le più disattese. Altresì dicasi per lo sport che rappresen-ta una grande esperienza educativa e di crescita e che per questo intendo

portare alla ribalta nelle politiche di valorizzazione della persona, nessuno escluso.

3. Quali iniziative avvierete per sostenere la famiglia, cellula fondamentale della società?Credo di avere in parte già risposto. tuttavia la ringrazio perché la sua domanda mi consente di fare un rapido approfondimento, in linea con lo slogan della nostra candidata governatore “Sicuramente la Famiglia”. La famiglia, in quanto nucleo di persone che si forma a fon-damento dell’esistenza di uno Stato, può definirsi vero e proprio “laboratorio sociale”, in cui le persone che co-abitano acquisiscono forme e modelli a cui ispireranno la loro vita di cittadini. La famiglia, quindi, in quanto società naturale, ha una sua propria, insostituibile, sog-gettività ed è per questo importante riconoscere, sostanzialmente e strutturalmente, propri diritti sociali, politici ed economici. Peraltro, se opportunamente sostenuta e promossa, essa è un capitale umane fortissimo, risorsa sociale in senso stretto. occorre allora lavorare in ottica di family mainstreaming in grado di considerare in tutti i settori (sociali, di welfare, sanitarie, fiscali, abitative, formative, del lavoro, ecc.) i bisogni, le risorse e le potenzialità della famiglia, ponendola al centro dei programmi e delle strategie politiche, amministrative ed economiche. Ciò potrà finalmente consentire di valutare l’impatto di tutte le politiche sul soggetto famiglia, superando la sterile equazio-ne politiche familiari uguale a politiche assistenziali. Penso quindi di proporre l’istituzione di una agenzia regionale della famiglia, sempre secondo un approccio di sussidiarietà, in collaborazione con gli enti locali, con la società civile organizzata e con gli enti ecclesiali, che funga da raccordo per elaborare politiche integrate. ovviamente dovremo contestualmente darci da fare per il riconoscimento anche della soggettività fiscale delle famiglie, garantirne l’equità orizzontale (quoziente familiare) e sostenere il formarsi di nuove famiglie, promuo-vendo politiche abitative e lavorative che accompagnino i giovani nel loro progetto familiare attraverso la riduzione del costo dei mutui, aumentando i servizi materno-infantili, valorizzando anche le competenze maturate nel privato sociale. Certo il programma è ambizioso, dovremo trovare i fondi necessari (penso all’unione europea ma anche a fondazioni bancarie, vedremo..) e cinqueanni di legislatura sono un limite alla sua completa realizzazione, ma ci metteremo tutto il nostro impegno, sapendo che poi saremo giu-dicati per quello che avremo fatto.

a cura di a.u.

Cuore e competenza: in sintesi, Maria Domenica giaccari

Candidata alle elezioni regionali 2010, collegio Lazio 1