Città e Regione Febbraio 2010

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CULTURA Anno I n°07 Febbraio 2010 Liberi di informare ben 10mila persone Un incontro per la Legalità di Francesco De Marco Erano poco meno di 10 per- sone quelle che un giorno di ottobre hanno dato vita al “Comitato Cittadini e Com- mercianti di Torvajanica per lo sviluppo, la legalità, la giu- stizia e la sicurezza”. Ora sono più di cento. Gli aderenti, armati di buona volontà si stanno lanciando, come alfieri nella battaglia, contro ogni forma di illegalità per risollevare le sorti di Tor- vajanica. Chi avrebbe pensato che in poco tempo i fondato- ri sarebbero riusciti a creare una tale partecipazione? Forse solo noi non ci abbiamo cre- duto ma un dato lo abbiamo: all’assemblea pubblica del 5 Febbraio vi erano così tante persone che molti sono rima- sti in piedi per più di 3 ore ad assistere ai lavori del comitato. Non sono mancati i colpi di scena come è prevedibile in un incontro pubblico. Molti cittadini hanno dato del filo da torcere ai politici inter- venuti ma tutto sommato è stato un incontro che ha re- gistrato un ennesimo punto a favore degli organizzatori. Tra gli ospiti erano presen- ti il Sindaco De Fusco, l’on. Storace leader de la Destra, il segretario provinciale del Psi Augusto Di Marco ed il giu- dice drammaturgo Francione. Sembra che qualcosa di positivo stia accadendo a Pomezia ed al di là del- le critiche quotidiane, sul buon o mal governo, sulle eventuali commistioni di affari economici e politici proclamati in volantini, conferenze stampa e via di scorrendo un dato positi- vo lo stiamo riscontrando. Parliamo del Teatro di Po- mezia o meglio di quello che diverrà teatro. La Regione Lazio ha in- fatti concesso un finanzia- mento di circa 2 milioni di euro al Comune di Pome- zia per terminare i lavori. “Le opere murarie – affer- ma il dirigente alla cultura Nino Maceroni – saranno pronte entro la fine del 2010”. L’intera struttura, disporrà di circa 700 posti ed ospiterà compagnie na- zionali ed internazionali. Veniamo all’antefatto. L’ufficio tecnico comuna- Pronti a entrare in scena di Francesco De Marco Nuovi finanziamenti per il teatro di Pomezia (continua a pag.3) (continua a pag.27) Pag. 2 Le Scritte che offendono Pomezia Pag. 12 Cara Emma, Cara Renata Pag. 19 Il ritorno dell’Uomo-Lupo LOCALE REGIONALE Regione Città e e come non le avete mai viste

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Mensile freepress edito e distribuito a Pomezia. Si occupa di: Politica e Attualità,Economia, Tecnologia, Salute e Benessere, Cultura e Spettacolo.

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Cultura

Anno I n°07 Febbraio 2010 Liberi di informare ben 10mila persone

Un incontro per la Legalità

di Francesco De Marco

Erano poco meno di 10 per-sone quelle che un giorno di ottobre hanno dato vita al “Comitato Cittadini e Com-mercianti di Torvajanica per lo sviluppo, la legalità, la giu-stizia e la sicurezza”.Ora sono più di cento. Gli aderenti, armati di buona volontà si stanno lanciando, come alfieri nella battaglia, contro ogni forma di illegalità per risollevare le sorti di Tor-vajanica. Chi avrebbe pensato che in poco tempo i fondato-ri sarebbero riusciti a creare una tale partecipazione? Forse solo noi non ci abbiamo cre-duto ma un dato lo abbiamo: all’assemblea pubblica del 5 Febbraio vi erano così tante persone che molti sono rima-sti in piedi per più di 3 ore ad assistere ai lavori del comitato.Non sono mancati i colpi di scena come è prevedibile in un incontro pubblico. Molti cittadini hanno dato del filo da torcere ai politici inter-venuti ma tutto sommato è stato un incontro che ha re-gistrato un ennesimo punto a favore degli organizzatori. Tra gli ospiti erano presen-ti il Sindaco De Fusco, l’on. Storace leader de la Destra, il segretario provinciale del Psi Augusto Di Marco ed il giu-dice drammaturgo Francione.

Sembra che qualcosa di positivo stia accadendo a Pomezia ed al di là del-le critiche quotidiane, sul buon o mal governo, sulle eventuali commistioni di affari economici e politici proclamati in volantini, conferenze stampa e via di scorrendo un dato positi-vo lo stiamo riscontrando. Parliamo del Teatro di Po-mezia o meglio di quello che diverrà teatro.La Regione Lazio ha in-

fatti concesso un finanzia-mento di circa 2 milioni di euro al Comune di Pome-zia per terminare i lavori. “Le opere murarie – affer-ma il dirigente alla cultura Nino Maceroni – saranno pronte entro la fine del 2010”. L’intera struttura, disporrà di circa 700 posti ed ospiterà compagnie na-zionali ed internazionali.Veniamo all’antefatto. L’ufficio tecnico comuna-

Pronti a entrare in scena

di Francesco De MarcoNuovi finanziamenti per il teatro di Pomezia

(continua a pag.3)(continua a pag.27)

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Le Scritte che offendono Pomezia

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Cara Emma, Cara Renata

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Il ritorno dell’uomo-lupo

loCale

regIonale

RegioneCittàeecome non le avete mai viste

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Dalla Città Città e Regione n.7 febbraio 2010

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Le scritte che offendono PomeziaGiusto qualche giorno fa, a fine gennaio, mi trovavo alla stazione di Santa Pa-lomba, ad aspettare il tre-no regionale che mi cata-pultasse a Roma Termini. Chi condivide con studen-ti e pendolari questa tratta, sa benissimo che il treno per Roma Termini viag-gia sul secondo binario, e che quindi, la banchina si raggiunge scendendo nel sottopassaggio. Avevo già notato che nel sotto-passaggio le pareti erano state imbiancate di nuo-vo, coprendo le scritte che hanno troppo spesso un carattere di oscenità. Scen-do gli scalini, senza fretta, e mi trovo in una galleria di altri e nuovi “murales”, su cui campeggiano frasi discriminatorie e fasciste. Dulcis in fundo, l’elogio scritto in grande, risalendo le scale verso la banchina: “W IL DUCE”. Un corre-do di svastiche e di insulti guarnisce il tutto. Mi ca-pita allora di soffermarmi a riflettere. Penso a quale possa essere il significato di queste scritte in fin dei conti anacronistiche e an-ticostituzionali, oltre il ge-

sto di imbrattare le pareti dei luoghi pubblici. Cosa vuol dire quel “fascismo” propagandato clandesti-namente e per sfregio sui muri di Pomezia? Vuol dire intolleranza. Purtrop-po. Vuol dire che c’è gen-te che manifesta un certo odio per altra gente, e lo codifica in questo modo. Vuol dire che ci sono ra-gazzi ben disposti alla vio-lenza, disposti ad alzare le insegne di non si sa quali ideali, che tra l’altro non gli appartengono nemme-no per generazione. “Fa-scismo”, se oggi è davvero una parola anacronistica e vuota, tuttavia è certo che non smette di evoca-

re rigidità ideologiche e politiche. Lo ribadisco per il doveroso rispetto che merita la memoria della Shoah, istituita per il 27 gennaio. Riportiamo qui, inoltre, l’opinione dell’Ita-lia e degli Italiani tutti sul fascismo e sulla sua apolo-gia, citando la legge del 20 Giugno 1952, n.645 (GU n. 143 del 23/06/1952) dove sono state fissate le norme di attuazione della XII disposizione transi-toria e finale, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.143. Art. 4. Apologia del Fascismo: Chiun-que pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo op-pure le finalità antidemo-cratiche proprie del parti-to fascista è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa. La pena è aumentata se il fatto è commesso con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione o di propaganda. La condan-na importa la privazione dei diritti indicati dell’art. 28, comma secondo, n. 1, del codice penale per un

periodo di cinque anni. Art. 5 Manifestazioni Fa-sciste: Chiunque con pa-role, gesti o in qualunque altro modo compie pub-blicamente manifestazioni usuali al disciolto partito fascista è punito con l’ar-resto fino a tre mesi o con l’ammenda. E’ importante sottolineare che la porta-ta positiva e propositiva del fascismo può essere celebrata meglio e in altri modi, piuttosto che attra-verso il vandalismo e gli atti di disorganizzazione sociale. Perché essere filo-fascisti è un reato, in Ita-lia. E’ vero, ognuno ha un debito con il passato e può vantarsi delle proprie ra-dici, purché lo faccia con cognizione di causa, e con la consapevolezza dei con-tenuti a cui si sta riferendo e della portata simbolica delle sue parole e dei suoi gesti.

Marta Mariani

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Dalla Città

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le - settore Lavori Pubblici - aveva partecipato al ban-do indetto dalla Regione all’inizio del percorso av-viato con la legge finanzia-ria del 2007, presentando un progetto per i lavori di completamento del teatro comunale con una richie-sta economica di 2 milioni e 700mila euro.Nella mattina del 3 feb-braio l’assessore regionale alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio presentava il programma “Più spazio alla cultura, 80 teatri per il Lazio” che in pratica significa un fi-nanziamento di circa 42 milioni da distribuire per le strutture teatrali di tutto il territorio regionale.

Infine la competente com-missione regionale acco-glieva per intero il proget-to del teatro di Pomezia.Tutto ciò ha generato entusiasmo ed apprezza-mento. “Grazie al finan-ziamento – ha affermato il sindaco De Fusco - la

nostra amministrazione riuscirà a portare a compi-mento un’opera nella qua-le abbiamo sempre credu-to e per la quale abbiamo sino ad oggi investito, lo abbiamo fatto con mol-to sforzo ma altrettanta determinazione. Il teatro con i fondi di questo ban-do potrà davvero entrare in piena attività entro il 2011”Ma le sorprese non sono finite, il Sindaco ha chie-sto a Pippo Baudo l’even-

tuale sua disponibilità a ricoprire il ruolo di Di-rettore Artistico del teatro comunale di Pomezia ed il conduttore ha precisato De Fusco “ha accolto con piacere la proposta”.

Francesco De Marco

Bilancio e viabilitàGiorni febbrili e carichi di decisioni per il Consiglio Comunale, quelli che hanno aperto il mese di febbra-io. Il due e il cinque scorso sono stati discussi, infatti, i temi riguardanti l’esame previsionale del bilancio pre-ventivo 2010, nonché quello triennale che si concluderà nel 2012. La Commissione, riunitasi presso la Sala Ri-unioni di via Cicerone ha preso in esame il programma triennale delle Opere Pubbliche. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, il Presidente della Commissione Consiliare, Gianni Mugnaini, ha proposto la discus-sione del collegamento stradale tra la zona di Viceré e la strada regionale Pontina SS 148. L’innesto dovreb-be ascriversi all’altezza di via Tre Cannelle, riducendo notevolmente i tempi di percorrenza, il traffico, e ag-giungendo un’uscita per chi provenga da fuori. Risulta

quantomai evidente l’urgenza di ridiscutere la viabilità nei dintorni di Pomezia, una Città sempre più densa di abitanti che, assoggettata alla capitale, risente così spesso dell’intasamento della Pontina. Non dobbiamo dimenticare che questa arteria assorbe un amplissimo quadrante del territorio laziale, connettendo Roma con Terracina e San Felice. La Pontina è un segmento neces-sario per i lavoratori e per gli studenti pendolari.

Riccardo Romano Marino

Pronti a entrare in scena (segue da copertina)Nuovi finanziamenti per il teatro di Pomezia

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Dalla Città

4Inaugurazione dell’isola ecologica L’abbiamo tenuta d’occhio negli ultimi mesi, abbiamo monitorato la sua edi-ficazione, abbiamo fatto il conto alla rovescia, ed eccoci finalmente arriva-ti all’apertura dell’isola ecologica di via Cincinnato. Il 30 gennaio, in mattinata, si è svolta in presenza dell’Amministra-zione Comunale, con l’Assessore all’Am-biente Stefano Arciero e il Sindaco De Fusco, l’inaugurazione dell’area che permetterà il riciclaggio e il riutilizzo di moltissimi materiali di scarto: dalla carta e il cartone, al vetro, a un buon numero di plastiche, pile e batterie, e ancora frigoriferi, condi-zionatori, stampanti e toner, olio dei motori, farmaci e materiali inerti. Una grande conquista, insomma, e un

altro passo verso il rispetto dell’ambiente e della terra su cui abitiamo e, che abbiamo preso in prestito dalle gene-razioni passate, che siamo quindi tenuti ad amare e a tutelare. L’isola sarà attiva nelle seguenti fasce orarie: lunedì e giovedì dalle 9.00 alle 12.00; martedì, merco-ledì, venerdì e sabato dalle 15.00 alle 19.00. Per ulte-riori informazioni si può

consultare il sito istituzionale del nostro comune: www.comune.pomezia.rm.it

Marta Mariani

Don Bosco: il plesso storico rimarrà aperto“Non è nostra intenzione chiudere il vecchio plesso della Scuola elementare Don Bosco Afferma il sin-daco di Pomezia. Ed è con queste parole che si spaz-zano via i malumori dei genitori per una paventata chiusura della scuola ele-mentare. “La vecchia scuo-la necessita di manuten-zione è chiaro - ha detto il primo cittadino - ma non verrà mai chiusa”. “Non è mai stata dichiarata alcuna volontà in tal senso”. Gli ha fatto eco l’assessore alla Pubblica Istruzione Cinzia Marinelli che proprio nei mesi scorsi ha incontrato una delegazione dei geni-tori che avevano manife-stato tali perplessità. “Non

è intenzione della nostra amministrazione - ha con-cluso De Fusco - trasfe-rire, così come qualcuno andava dicendo, gli uffici comunali in quella che re-sterà un ‘pezzo’ della storia della nostra città”.Nel frattempo sono parti-ti i lavori di ampliamento della scuola elementare Don Bosco a Piazza Aldo

Moro.La struttura scolastica che oggi ha a disposizione die-ci aule, la mensa e la pa-lestra, nel giro di un anno e mezzo sarà arricchita da altre 15 aule, una ala nuo-va della mensa e un piano seminterrato da adibire a laboratori. Il costo totale dei lavori è di circa 2 mi-lioni e mezzo interamente

finanziato dalla Regione Lazio.Il Sindaco, che ha par-tecipato insieme agli as-sessori a molti consiglieri comunali e al presidente del Consiglio comunale, ha espresso la sua soddi-sfazione per l’opera svol-ta dagli uffici nell’iter per l’ottenimento del finan-ziamento “l’ampliamento della struttura - ha detto il sindaco Enrico De Fusco - era stata annunciata nel giorno dell’apertura del-la nuova scuola oggi con la posa della prima pietra passiamo dalle parole ai fatti”. Fatti importanti per una città in continua cre-scita.

Riccardo Romano Marino

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portamentali che consen-tano loro di praticare uno stile di vita sano e proiet-tato verso la filosofia della prevenzione. “È ben noto – ha dichia-rato l’Assessore Mirar-chi – che il movimento è una “medicina” molto importante ed un mezzo per socializzare, conosce-re persone, fare amicizia, migliorare la propria au-tonomia e la stima di se stessi. L’iniziativa si fonda sulla consapevolezza che il benessere della vita nasce dalla cura di tutti i gior-ni, dalla possibilità di fare incontri e di vivere in un ambiente che piace e che

offre servizi di aiuto”.Gli obiettivi del progetto, assegnato tramite bando pubblico alla cooperativa “Obiettivo Uomo”, sono quelli di stimolare le per-sone anziane dei Centri alla cura di sé, del proprio corpo e della propria men-te; di educare gli anziani al movimento corporeo nell’ottica della prevenzio-ne; di verificare l’efficacia dell’intervento nell’arco del progetto, al fine di ren-dere permanenti le attività previste.

Marta Mariani

Città e Regione n.7 febbraio 2010 Dalla Città

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Anziani più autosufficientiCon una serie di incontri nei Centri Anziani del ter-ritorio è stato presentato il progetto di miglioramento dell’autosufficienza ed il recupero psicofisico della persona anziana, che pro-prio in questi giorni è in partenza.Il progetto è rivolto alle persone anziane iscritte ai Centri Anziani e che quotidianamente li fre-quentano. Queste persone sono interessate in manie-ra crescente all’insieme di

attività sociali, ricreati-ve, educative, culturali e motorie che mantengono livelli adeguati di socializ-zazione, di partecipazione e di relazione. Questo tipo di attività direttamente ed indirettamente contribu-isce al mantenimento di una buona condizione di salute e di autosufficienza, oltre che di benessere ge-nerale.Il progetto punta ad offri-re agli anziani la possibilità di sviluppare abilità com-

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È tutto pronto per il 34° Carnevale di Pomezia. Questa volta l’ammini-strazione ha voluto fare le cose in grande. Per attirare l’attenzione dei pometini, ha offerto una somma di denaro ai gruppi che par-teciperanno in masche-ra alle sfilate del 14, 15 e 16 ed agli allestitori dei carri. Ottima iniziativa che ha impegnato lo staff dell’ufficio cultura di Po-mezia in febbrili riunioni con comitati e associazioni per soddisfare tutte le esi-genze. “Vogliamo realizza-re un carnevale che sia la festa di tutti i Pometini e cerchiamo di accontenta-re tutti” - ha affermato il dirigente Nino Maceroni dell’Ufficio cultura. Grande novità è l’ingresso del Comitato Cittadini e Commercianti di Torva-janica, che chiuderanno la 34a edizione del carnevale con le sfilate dei carri e la “torvicellata”. “Siamo en-tusiasti – dichiara il presi-dente del Comitato – per l’accoglienza che ci ha ri-servato l’amministrazione comunale accettando le nostre richieste e dando-ci fiducia. È pur vero che fino ad ora siamo stati bravi, infatti per l’epifa-nia siamo riusciti a por-tare in piazza più di 600 persone. Il nostro è un obiettivo sempre in cre-scita e per la chiusura del carnevale, il 16 febbraio, confidiamo di portare più di 1000 persone in piazza. Tanto spettacolo e tanti festeggiamenti ci saranno: i carri, i brasiliani che si

esibiranno, gli artisti del-la scuola Universo Danza che ha curato la direzione artistica e per tutti i par-tecipanti torvicelli, (piatto tipico di torvajanica, ndr) frappe e castagnole gratis”. Insomma tanto musica e divertimento. Naturalmente non pote-va mancare ai festeggia-menti il comitato Nuova Lavinium che con il suo

infaticabile presidente Di Ruocco, ha voluto anima-re il 34° Carnevale Pome-tino. allestendo dei carri a tema. Il primo ispirato al film di Shrek, l’orco dalla carnagione verde e il sim-patico Ciuchino. Altri invece ispirati alla mito-logia greco-romana e ai suoi protagonisti: Ulisse, il fondatore Enea e la sag-gia e devota Penelope. Ad

intrattenere i bambini ci sarà il magico illusionista Mister Sandro. I costumi e le decorazioni recheranno la firma del creativo Carlo Iannucci, mente fantasio-sa, a cui si deve anche, lo ricordiamo, la manualità del presepe dello scorso dicembre.

Riccardo Romano Marino

Città e Regione n.7 febbraio 2010Dalla Città

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E’ arrivato il 34° Carnevale di Pomezia!

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Dalla Città

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Uomo e donna come Italiani e stranieri

Il Dirigente del settore culturale pometino Nino Maceroni ha risposto po-sitivamente al progetto “Culture in genere, scrit-trici, lettori, letture” pro-mosso dalla Provincia di Roma in collaborazione con la Società Italiana delle Letterate (SIL). Si è svolto il cinque febbraio, nel pomeriggio, presso la Sala Conferenze del-la Biblioteca Comunale

di Pomezia l’incontro di presentazione dell’iniziati-va. Il Comune ha voluto incentivare lo scambio di opinioni circa le letture di romanzi che si incentrano sulle relazioni interperso-nali tra donne e uomini, come fra italiani e stranie-ri. L’incontro di due cul-ture, come dei due sessi, è un momento delicatissi-mo della civiltà, che deno-ta l’avanzamento culturale

di una società. Accogliere l’altro o l’altra è in fin dei conti, l’obiettivo più nobi-le di un gruppo di persone che condividono un terri-torio. Questo evento esalta il potere che hanno la cul-tura e i libri, nel rendere aperta e disponibile allo scambio una collettività.

Riccardo Romano Marino

Torvajanica, la Cenerentola del LazioL’Associazione Fare Verde di Pomezia ha organizzato per l’ultima domenica di Gennaio il censimento degli in-quinanti nelle spiagge di Campo Ascolano. L’obiettivo è stato chiaramente di carattere ambientalistico, per la salvaguardia della costa, dato che “Torvajanica è la ce-nerentola di tutti gli interventi che la Regione Lazio ha realizzato a nord e a sud, complice l’assenza della nostra Amministrazione”, per dirla con le parole di Giancar-lo Lanzone della Onlus. Se le mareggiate corrodono la spiaggia e l’acqua si trova a ridosso delle abitazioni, è corretto parlare di “emergenza”. Per il riassetto della co-sta “è necessario passare attraverso interventi strutturali” come ad esempio la cura e la tutela delle piante autocto-ne. Per l’evento è stata quindi simbolicamente effettuata la ripiantumazione dei preziosi bulbi dei Gigli di Mare salvati dalle mareggiate.Per informazioni visitate il sito della Onlus: www.fareverde.it

Marta Mariani

Concorso di poesiaVenerdì prossimo, 19 Febbraio, dalle ore 17.00, presso la Biblioteca Co-munale di Pomezia, l’As-sociazione Tyrrhenum ha organizzato la dodicesima edizione del Premio di Poesia intitolato: Il Fau-no. Per il certame lirico è stata data la possibilità ai partecipanti di presenta-re al massimo due poesie, ciascuna di trenta versi al più, in lingua italiana e a tema libero. La giuria asse-gnerà ai primi tre vincitori delle targhe premio, e ri-serverà altrettanti posti per la prossima visita culturale in programma. Ripercor-rendo proprio il calenda-rio delle festività latine, la Tyrrhenum non ha lascia-to nulla al caso, anzi, ha voluto dedicare alla poesia il medesimo mese della fe-sta del Dio Oracolare.

Marta Mariani

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Urbanisticamente

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Arrivati a questo punto della trattazione è indispensabi-le dare qualche definizione che ci servirà per affrontare meglio un argomento assai discusso: gli standard urba-nistici.Come primo concetto parliamo del carico urbanistico inteso come quella parte di persone insediate in un de-terminato quartiere e che quindi “usa” una parte di città.Più sarà alto il numero dei residenti di una certa area, e maggiore, in conseguenza, dovrà essere la dotazione di servizi ad essi rivolti.Questi “servizi” sono definiti dal Decreto Ministeriale 1444/68, standard urbanistici. Il decreto non si limita solo a classificarli ma ne dà delle misure minime indero-gabili che, a mio giudizio, quando non usate con intelli-genza, contribuiscono solamente a rendere macchinoso e a volte incomprensibile, alla maggior parte delle per-sone, il processo di pianificazione.La previsione del DM 1444/68 attribuisce ad ogni nuo-vo residente insediato in una data area, una dotazione di standard minima pari a 18 mq così articolati: 4,5 mq dedicati all’istruzione, 2,0 mq per attrezzature di inte-resse collettivo, 9,0 mq di parchi pubblici e 2,5 mq, per ogni abitante insediato, da destinare a parcheggi.

Riccardo Piersanti

L’evoluzione urbanistica in Italia/4Il cambiamento possibile e sperato. Da un passato ancora troppo presente, ad un presente ancora troppo futuro.

Il piano casaAnche il Comune di Po-mezia, recependo la Leg-ge Regionale 21/2009, si predispone ad accogliere i progetti relativi ad incre-menti volumetrici, se pur nel rispetto delle norme antisismiche, delle Leggi in materia di sostenibilità energetico-ambientale e della tutela dei beni pae-saggistici ed archeologici.Gli edifici che possono essere ampliati, come ben descritto nell’opuscolo re-datto della Regione Lazio,

sono le abitazioni civili uni/plurifamiliari o edifi-ci desti-nati ad usi del t u t t o d ive r s i come ad esempio le attivi-tà com-mercia-li. Gli amplia-menti sono possibili co-struendo a lato dell’edificio

esistente ma rimangono escluse le sopraelevazioni.

C h i vog l i a usufru-ire del p i a n o c a s a d e v e p r e -sentare la De-nuncia di ini-

zio Attività, firmata da un tecnico abilitato alla pro-

fessione, con i grafici rela-tivi all’ampliamento e con il riferimento della L.R. 21/09. Se, trascorsi 30 giorni dall’invio della DIA non si è ricevuta risposta, il parere, per il principio del silenzio-assenso, è da considerarsi favorevole.Per maggiori informazioni www.regione.lazio.it

Riccardo Piersanti

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Urbanisticamente

9Quantità o qualitàAll’atto della pianificazio-ne, colui che si appresta a progettare la trasforma-zione di una parte di cit-tà, può ragionare in due modi: considerare esclusi-vamente lo standard come un limite imposto da Leg-ge oppure usare lo stan-dard come vera occasione per il bilanciamento tra carico urbanistico futuro e spazi pubblici.Il significato stesso dello standard andrebbe quin-di riconsiderato non solo sotto l’aspetto meramente quantitativo, ma sotto il profilo qualitativo, come

contributo al migliora-mento della vivibilità dell’area oggetto di inter-vento.Questo perchè dotare un area di veri standard ur-banistici non può più solo significare rispettare un valore per mettersi l’ani-

ma in pace, ma dare ad un quartiere, ad una parte di città, un’opportunità. Deve significare qualifi-care lo spazio urbano: lo standard del “verde” può essere soddisfatto con l’in-dividuazione di un area inaccessibile confinata ai

margini della quartiere ed abbarbicata su qualche pendio, oppure essere me-ravigliosa occasione per dotare la città di un nuovo polmone verde.

Riccardo Piersanti

Dopo averne dato una de-finizione nei tratti salienti è il momento di muovere la prima critica all’urba-nistica tradizionale che troppo spesso ha inteso lo standard solo come un numero. Anche volen-do rimanere nei canoni dell’urbanistica classica è indispensabile essere reali-sti; si prenda come esem-pio il valore di standard da destinare a parcheggi: nel 1968, anno del De-creto Ministeriale, il nu-mero delle autovetture era esiguo e quindi il valore di 2,5 mq, per ogni nuo-vo insediato era un valore congruo.

Oggi giorno, invece, con un numero di automobile in commercio, imparago-nabile a quello di 40 anni fa, vale sempre lo stesso valore minimo? Beh, ad occhio c’è qualcosa che non funziona o per meglio dire che non può funzio-nare.

Riccardo Piersanti

Attualità degli standard

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Raccontiamoci

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Dal 1997, i Centri per l’Impiego hanno sostituito le “Sezioni Circoscrizionali per l’Impiego e collocamento in agricoltura” nel ruolo di collegamento con il mondo del lavoro. Il decreto legislativo n. 469 del 1997, con il quale i Cen-tri per l’impiego vengono istituiti, ha spostato alle Re-gioni e agli Enti Locali non solo il ruolo della gestione del mercato del lavoro, ma anche l’organizzazione delle attività di orientamento con l’obiettivo di creare una rete di servizi per cittadini e imprese.Con il Decreto legislativo 181/2000, integrato successi-vamente dal Dlgs 297/2002, l’operatività dei servizi per l’impiego cambia totalmente. La normativa prevede che tutte le liste di collocamen-to (ad eccezione del “collocamento obbligatorio”) e le relative graduatorie vengano sostituite da un unico elenco anagrafico, inoltre, i Centri per l’impiego do-vranno offrire a tutti i disoccupati almeno un colloquio di orientamento entro tre mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione, si chiude quindi il vecchio concetto di “collocamento” e nasce un nuovo percorso di crescita e orientamento per chi è in cerca di lavoro.Nella rete dei 23 centri per l’impiego della provincia di Roma, la struttura di Pomezia, rappresenta una delle re-altà fra le più attive, anche grazie al costante monitorag-gio del mercato del lavoro pontino. Il Centro svolge la sua attività su tre fronti: verso i lavo-ratori, verso le aziende e verso le altre istituzioni. Accan-

to alle attività amministrative classiche quali la compo-sizione delle liste ordinarie, per i lavoratori in mobilità, per gli invalidi civili, etc.m, vengono svolte attività in-novative come l’orientamento al mercato del lavoro lo-cale rivolto a giovani, adulti e agli over-45. In aggiunta vengono svolti servizi di preselezione del personale, con-venzioni per lo svolgimento di tirocini e apprendistato oltre alla consulenza sulle normative contrattuali. I lavoratori gestiti dal CPI di Pomezia sono complessi-vamente più di 30.000 e solo l’anno scorso le pratiche di iscrizione hanno riguardato circa 8.000 unità, rendendo la struttura del CPI un osservatorio privilegiato per le dinamiche del mercato di lavoro pontino. Per questo motivo Il CPI di Pomezia, adottando una logica a rete, ha creato un sistema di scambio di informazioni tra aziende, scuole, università e vari uffici del comune per essere di supporto nell’individuazione delle soluzioni più efficaci tese a favorire il completamento dell’obbligo formativo e il corretto inserimento delle risorse nel mer-cato del lavoro.

Centro per l’Impiego, trovare lavoro nel XXI secolo

Per le informazioni all’utenza ricordiamo che gli uffici al pubblico sono in via Pontina vecchia n.12. Gli orari di apertura: dal lun al ven 09.00 – 12.30 mar e gio anche dalle 14.45 – 16.45Tel 06 91801250 - e mail: [email protected], [email protected]

Antonello Serani

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Raccontiamoci

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5,6 mln di € di ricavi sot-tratti al fisco. Denunciata un’impresa edile di Boville Ernica.

Rom si schianta dopo truf-fa milionaria: poco prima aveva intascato da due italiani 40mila €, in cambio 1 mln di € contraffatti

Il sindaco ordina di abbattere oltre 40 alberi sulla via rurale della zona. Presentato un esposto ai carabinieri.

Sindaco scrive a Napolita-no ribadendo la contrarie-tà a un Centro d’Identifica-zione ed Espulsione nell’ex polveriera San Savino

FRoSInonE RomA oRTE TARQUInIACittà e Regione n.7 febbraio 2010Attualità Regionale

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Cara Emma, Cara Renata

Un invito, il mio, rivolto a tutti i concorrenti alle prossime elezioni regiona-li che antepongono il loro interesse privato, nel farsi pubblicità, all’interesse pubblico del decoro urba-no.Manifesti con faccioni giganti, che incutono ter-

rore piuttosto che rassi-curazione e che guardano dall’alto in basso i passan-ti. Volantini con slogan accattivanti che inondano le cassette postali, gli an-droni dei palazzi ed i pa-rabrezza delle auto. Sono ovunque fuorché nei luo-ghi autorizzati, imbratta-

no muri e facciate, vetri e vetrine. Sporcano le strade della città, ostacolano il passaggio sui marciapiedi, ostruiscono le caditoie dei tombini. L’augurio è che chi è preposto a vigilare vigili commini multe ade-guate seguendo il princi-pio della par condicio, ed

infine che, chi veramente ha l’ambizione di rappre-sentare Pomezia in Regio-ne, sia il primo cittadino modello che non inonda la città di spazzatura.

Riccardo Piersanti

Ed a tutti i concorrenti alle prossime elezioni regionali

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Attualità Regionale

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Fiumicino: avanguardia europea nel 2015Al via i lavori del grande cantiere per il nuovo porto turistico di Fiumicino. Per la costruzione dell’opera, destinato a es-sere una delle più grandi strutture di questo tipo in Europa, saranno im-piegati 650 lavoratori, e si stima che, una volta com-pletata, darà lavoro a circa 2.000 persone, compreso l’indotto.Il nuovo porto, sarà este-so su un’area di 104 ettari, di cui 77 sul mare e per realizzarlo ci vorranno 40-42 mesi per completa-re le opere a mare e 60 in tutto per quel-le a terra, terminando nel 2015. Avrà 3.400 posti auto e 460 box, due yacht club, un albergo con spa e centro con-gressi. Il progetto prevede anche 80mila metri quadrati di aree verdi, il restauro

dell’antico faro e la realizzazione di una torre di controllo e di una chiesa.I comparti residenziali verranno costru-

iti con tecnologie a basso impatto am-bientale; verranno utilizzati impian-ti fotovoltaici con l’obiettivo di rea-lizzare una struttu-ra autosufficiente, a ridotto consumo energetico.Secondo le due candidate alla re-gione il porto turi-

stico rafforzerà lo sviluppo economico e produttivo locale, portando immediati benefici anche alle attività commerciali, artigianali, turistiche e di servizio cam-biando il volto dell’economia della zona.

Sara Massini

al via i lavori del cantiere per il nuovo porto turistico

Agricoltura lazialefiore all’occhiello italiano

Nel Lazio, la Produzione Lorda Vendibile del setto-re sull’intera agricoltura si attesta al 32%, maggiore della media nazionale che e’ al 27%, risultando tra le regioni italiane piu’ im-portanti. Questo è quan-to emerge dall’edizione 2010 della Fruit Logistica di Berlino che quest’anno dedica al Lazio uno stand di oltre 300 mq che ospita 10 consorzi in rappresen-tanza di oltre 5.000 pro-duttori.

Sara Massini

Piano casa: incentivi per le case popolariSono 70 i milioni stanziati dalla Regione per l’attua-zione del primo program-ma per l’housing sociale garantendo una forte azio-ne nei confronti dell’edili-zia popolare.Saranno destinati 65 mi-lioni per la costruzione, ristrutturazione e acquisto di case popolari, 2 milioni di euro alle agevolazioni per favorire l’offerta di al-

loggi privati in locazione e 3 milioni agli interventi di auto recupero.Queste le direttrici prin-cipali attorno le quali si sviluppa la strategia per il contrasto del disagio abi-tativo nella Regione.

Sara Massini

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Attualità Regionale

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Internet tra libertà e prigionia

E’ il Gemelli di Roma ad aver attivato, primo in Italia, un laboratorio che accoglie e sostiene persone affette da una dipendenza da internet. Il professor Federico Tonioni, psichia-tra responsabile del repar-to dipendenze del policli-nico Gemelli, ha deciso di avviare un primo centro che sia laboratorio, per monitorare il fenomeno delle web dipendenze, e insieme centro di soccor-so e cura per chi accusa sintomi di dipendenza dal mondo virtuale.Che tipologia di pazienti fanno richiesta di essere inseriti nel vostro dipar-timento e che tipo di sin-tomi presentano?Abbiamo due tipologie di pazienti, da un lato si pre-sentano pazienti adulti che hanno trasportato total-mente la loro vita nel con-fondendo reale e virtuale. Dall’altro lato abbiamo giovani adolescenti che comunicano con gli altri solo attraverso la rete. I

sintomi più evidenti sono: difficoltà a guardare in viso e negli occhi l’interlocuto-re, propensione a stabilire relazioni unidirezionali come davanti al computer e difficoltà a riconoscere le priorità, alcuni ragazzi ad esempio vanno a dormire alle 18 per svegliarsi alle 3 del mattino e iniziare a giocare ai giochi di ruolo con gli amici on line di al-tri continenti. Internet rappresenta un pericolo per i ragazzi? Quali i rimedi? Come tutte le cose, ogni eccesso porta a disturbi e patologie, ma gli allar-mismi sono ingiustificati: internet in se non è un pericolo, e il nuovo stile comunicativo che si sta diffondendo è solo il sin-tomo di un evoluzione

del pensiero che non è di per sé patologico, ma come tutti i cambiamenti trova resistenze in coloro che sono portatori della comunicazione utilizzata fino ad oggi. Mai elimina-re internet, qui al Gemelli possono trovare l’acco-glienza e le chiarificazioni di cui hanno bisogno se-guendo tre passi specifici: un colloquio iniziale, de-

Nasce a Roma il primo laboratorio per web dipendenze

gli incontri individuali e inserimento in gruppi di riabilitazione per riattivare un contatto dal vivo con i pari. Informazioni allo 063015 4455, 4122, 4922

Sara Massini

Cultura e

Regione

Scade il 20 febbraio il ban-do per la presentazione delle domande per il soste-gno ad attività di promo-zione culturale e di spet-tacolo nella Regione Lazio

con carattere ricorrente. Per partecipare al bando i soggetti interessati de-vono presentare domanda utilizzando la procedura informatica con la relativa

modulistica. Informazioni al sito regione.lazio.it

Sara Massini

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Attualità Regionale

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Tutti al cinema

Ripartono per il 2010 le iniziative di “Voglia di Ci-nema” e “Cin Cin Cine-ma”: film di prima visio-ne al costo di 2,50 euro, il martedì’ e mercoledì’ in trentadue cinema del Lazio a partire da ora per quasi tutto l’anno, mentre a Roma solo per tre setti-mane a maggio dal lunedì al giovedì, si potrà andare al cinema a 3 euro il po-meriggio e a 5 euro la sera.

Sara Massini

Elezioni regionali: nasce la rete

Stanchi dei cartelloni elet-torali e manifesti attaccati ovunque? Nasce per il Lazio la lista civica “Rete dei cittadini”, che si propone di unire le forze di singoli cittadini, comitati, associazioni e

movimenti che abbiano a cuore la cosa pubblica e gli interessi dei cittadini e del paese.Per dare segno della loro concretezza si sono messi a lavoro e, al grido di “Loro sporcano, noi puliamo”,

hanno iniziato a ripulire i muri di Roma dalle affis-sioni abusive lanciando un appello per evitare di im-bruttire le città durante la campagna elettorale.

Sara Massini

Ambiente: Latina si “illumina di meno” Rai2 Caterpillar ha lanciato l’appello, il Comune di La-tina lo ha ascoltato, aderendo a “M’illumino di meno”.Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare l’opinione pubblica ad un consumo più moderato dell’energia e ad una ri-duzione di quelle sostanze che, se emesse nell’atmosfera, possono alterare in modo sensibile il clima.Appoggiata anche dal Consiglio Comunale dei Giovani, “M’illumino di meno” si terrà venerdì 12 febbraio dalle ore 18.00 alle 19.00, e prevederà l’oscuramento dell’il-luminazione in Piazza del Popolo.A pochi giorni dall’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto (16 febbraio 1992, ndr), l’Asses-sorato all’ambiente sta avviando altre iniziative, tra cui una collaborazione con la LEMA (Agenzia dell’Energia

di Latina) per una campagna di informazione presso le scuole elementari e medie del territorio comunale, e l’avviamento di un progetto pilota per la realizzazione di impianti fotovoltaici su tre istituti scolastici.“Tutto questo – ha commentato l’assessore all’Ambien-te Patrizia Fanti - rappresenta un momento importante di confronto e di verifica del lavoro svolto e ancora da svolgere da questo Assessorato, finalizzato allo sviluppo sostenibile del proprio Territorio, nonché un importan-te stimolo a proseguire nel cammino di informazione e sensibilizzazione sulle energie alternative.”

Jean-Luc Krautsieder

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Pubblicità

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Eventi

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Nicholas Negroponte, guru statunitense delle tec-nologie dei nuovi media e co-fondatore del Media-Lab del MIT, ha aderito all’iniziativa “Internet for Peace” finalizzata alla can-didatura di Internet al No-bel per la Pace e lanciata in Italia dall’edizione nazio-nale della rivista “Wired”, e per testimoniare il suo impegno ha presenziato il 15 gennaio scorso al Fe-stival delle Scienze che si è svolto all’Auditorium Par-co della Musica di Roma.Nell’arringa a sostegno del Web, il padre dell’era di-gitale ha illustrato il pro-getto non-profit che lo ha visto più impegnato negli ultimi anni, al punto di coinvolgere anche la mo-glie Elaine, e cioè l’asse-gnazione di un computer del costo di appena 100 dollari a ciascun bambino dei Paesi in via di svilup-po. L’obiettivo è quello di sanare il cosiddetto Digital divide, cioè la forbice che impedisce ai più poveri l’accesso alle nuove tecno-logie e pertanto all’infor-mazione.Singolare nel design, con i caratteristici colori bian-co e verde, resistente oltre ogni aspettativa –il guru lo scaglia a terra con gran-de stupore del pubblico e dimostra che è ancora

intatto, a prova di bimbo che non vive nei nostri appartamenti ovattati- il laptop che Negroponte è riuscito ormai a distribui-re in molti Paesi, copren-do, ad esempio, quasi tut-to l’Uruguay, costituisce uno strumento innovativo e utile per chi lo riceve, al punto che tra il pubblico c’è persino chi propone di diffondere l’iniziativa an-che in Italia, ché non sarà

un Paese in via di svilup-po, ma i computer nelle scuole sono praticamente assenti. Quel che viene da chie-dersi, tuttavia, è quanto si possa considerare reali-stico il binomio Internet-Cultura, perché infor-mazione non è sempre sinonimo di formazione, e quanto di effettivamente democratico e umanitario ci sia nell’esportazione di

una tecnologia i cui conte-nuti sono comunque pla-smati dalle grandi potenze mondiali. La speranza è che tra i bambini che ricevono questo gioiellino informa-tico ci siano i futuri fonda-tori di nuovi Google.

Alessandra Pagliacci

Il bello è lo splendore del vero

Platone

Chi ha paura di sognare è destinato a morire.

Bob Marley

La diversità tra culture è qualcosa da valorizzare,

non da temere.

Kof i Annan

Riponi in uno stipetto un desiderio: aprilo: vi trove-

rai un disinganno.

Luigi Pirandello

Il futuro di internet all’auditoriumnicholas negroponte al Festival delle Scienze ambasciatore di “Internet for peace”

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Città e Regione n.7 febbraio 2010TV e Video

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Il Concerto

Andreï Filipov è il più grande direttore d’orche-stra dell’Unione Sovietica e dirige la celebre orche-stra dei Bolshoi. La sua gloria viene però arrestata quando, rifiutando di se-pararsi dai suoi musicisti Ebrei, viene licenziato. Dopo trent’anni egli lavo-ra ancora al Bolshoi, ma come uomo delle pulizie. Le cose cambiano quan-do una sera Filipov trova casualmente un fax che invita la celebre orchestra a suonare al Théâtre du Châtelet di Parigi, e una strana idea gli passa per la testa: riunire i suoi vecchi musicisti anche loro finiti a fare umili lavori, e an-dare a suonare in Francia, spacciandosi per l’attuale orchestra dei Bolshoi. Per il gruppo quindi è iniziata l’ora della rivalsa...

Martina Federico

Sessantesima edizione del Festival di SanremoSanremo quest’anno vuole conquistare anche quella parte piu’ giovane di pubblico-generalmente non attira-ta da quest’evento- e imporsi come appuntamento fon-damentale per la musica italiana; La cosa salta immedia-tamente agli occhi leggendo la lista dei cantanti in gara. Una sorta di operazione di svecchiamento insomma,ma come?Portando in gara tutti quegli artisti cresciuti musical-mente in tv. Non sorprende infatti vedere concorrenti come Noemi,Valerio Scanu o Marco Mengoni, tutti provenienti dai vari talent show. Altra importante novi-tà nelle canzoni in gara nel girone dei”Big” è che non c’è l’effetto melassa,quindi pezzi piu’ movimentati. Tra le canzoni che spiccano di piu’ c’è “La cometa di Halley” di Irene Grandi, scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle. Un bel ritorno è quello di Enrico Ruggeri di nuovo ro-

ckettaro che con “La notte delle fate” conferma di essere un autore che sa raccontare l’universo femminile. La più divertente è “Meno male” di Simone Cristicchi, tornato all’ironia dei suoi esordi con un testo che scher-za su Carla Bruni e Sarkozy mentre la più chic è “Rico-mincio da qui” di Malika Ayane, che conferma tutto il suo talento. Spinto dalla sua popolarità di giudice, arriva Morgan, che con il suo pezzo “La sera” potrebbe spaventare le giurie popolari e piacere alla critica. Non mancheranno pero’ tutti quei cantanti che possono definirsi “classici” come Nino D’Angelo,Toto Cutugno o Pupo che rappresentano la storia del festival.

Manuel Mannarà

Barbareschi vuole il web in tvLuca Barbareschi un uomo sempre fuori da-gli schemi televisivi, ma sempre apprezzato dal pubblico ha avuto un’idea geniale e diabolica. Ov-vero quella di portare sul piccolo schermo, blog e video che hanno grande successo su internet. Questo caso di trasposizio-ne da web a tv renderebbe il suo program-ma del vener-dì sera su La 7, ancora più politicamen-te scorretto, più sincero, più violento e più sessua-le…insomma d i v e r r e b b e nudo e crudo. Già nel suo

programma il conduttore non risparmia battutine e frecciatine a raffica ai suoi ospiti. Quindi chissà se i “piani alti” di La 7 daran-no carta bianca a Barbare-schi ed a questa sua idea cross-mediale. D’altron-de questa è l’unica, tra le reti generaliste, ad essere più indipendente e meno inamidata. Si pensi all’ir-riverente ed autoironico programma di victoria Ca-bello che ad oggi è diven-tato uno dei programmi di punta di La7.

Marco Manfrin

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 TV e Video

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per info: andrea PiazzaCell: 338.66.74.643tel/Fax: [email protected]

I love you Phillip Morris

È di novo giunto il momento del conturbante Jim Car-rey, questa volta con una cruda commedia inspirata ad una storia vera. In I love You Phillip Morris (in italiano Colpo di fulmine – Il mago della truffa) Steven Russell (Jim Carrey) è un perfetto americano, un marito per-fetto, un padre perfetto ma dopo un risveglio in ospe-dale causato da un incidente ha una rivelazione da fare : è gay. Lasciata la moglie e trasferitosi a Miami dove trova subito un compagno, capisce che il tenore di vita richiesto va al di là delle sue possibilità. La truffa è la soluzione più a portata di mano. Ma la truffa può por-tare al carcere dove non necessariamente è tutto nega-tivo. Perché è qui che Steven incontra Phillip Morris (Ewan McGegor) che pende dalle sue labbra e del quale lui non può fare a meno. Jim Carrey ed Ewan McGre-gor: un’accoppiata per una love story che farebbe gola a qualsiasi produzione. Si ha però, come l’impressione che non si voglia operare una scelta precisa tra commedia, storia d’amore e dramma. I Love You Phillip Morris è il mix ben riuscito tra il grottesco alla Farrelly e la rivisita-zione colta alla Coen.

Marco Manfrin

Il ritorno dell’ uomo lupoL’uomo lupo, creatura mostruosa presente nella mitologia e nel folclore, è una di quelle figure che sono divenute tipiche nel cinema horror; Joe Jo-hnston dirige un remake dell’Uomo lupo. In que-sta nuova versione inter-pretata da viene raccon-tata la storia di Lawrence Talbot; tornato in fami-glia e in patria per cercare suo fratello scomparso, scopre per se un destino terrificante. L’infanzia di Talbot è finita con la mor-te della madre , e dopo aver lasciato il paesino di Black-moor ha impiega-to decen-ni per r i p r e n -dersi e c e rca re

di dimenticare. Rintrac-ciato dalla fidanzata del fratello, Talbot ritorna in famiglia e si unisce alla ricerca. Condannato però dal fato e dal morso di un mostro sarà costretto a scoprire le zone buie del suo essere. Da sottoline-are la difficile gestazione che ha caratterizzato que-sta pellicola. Il film, an-nunciato nel 2006, ha su-bito vari cambi alla regie e la sceneggiatura è stata scritta due volte. Il film sarà nelle sale dal 12 feb-braio.

Manuel Mannarà

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Città e Regione n.7 febbraio 2010mostre

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Vita e opere

Joan Mirò

Joan Mirò era un pittore, scultore e ceramista spagnolo del ‘900, uno dei più radicali teorici del surrealismo, al pun-to che André Breton, fondatore di questa corrente artistica, lo descrisse come “il più surrealista di noi tutti”. Mirò cominciò a disegnare dall’età di 8 anni. Dopo la sua prima esposizione personale alle Galeries Dalmau nel 1918, si stabilì a Parigi dove conobbe Picasso ed è qui che iniziò a manifestarsi il suo stile originalissimo, influenzato dai dadaisti prima e dai surrealisti poi. Nel 1926 Mirò collaborò con Max Ernst per la scenografia di Romeo e Giulietta e realizzò il celebre Nudo. In età avanzata invece produsse la sua celebre scultura “Dona y ocell” che oggi è possibile ammirare nel parco a lui inti-tolato “Joan Mirò” di Barcellona. Per la gloria nella madre patria però egli dovette aspettare: Fu solo nel 1979 che l’Università di Barcellona gli conferì la laurea honoris causa, sebbene l’Università di Harvard ci avesse già pensato più di dieci anni prima.

Martina Federico

le Parole dell’universo

Chi non si è mai incantato di fronte al meraviglioso spettacolo che le stelle ci regalano ogni notte, dan-doci un bellissimo senso di immensità e allo stesso tempo di irraggiungibili-tà?L’Universo è sempre stato un mistero pieno di fasci-no per tutte le generazio-ni e culture del mondo, ma oggi gli scienziati ed i grandi uomini che han-no dedicato la loro vita al magnifico cosmo, ci of-frono in una grande mo-stra, i loro esperimenti ed i frutti dei loro studi per permetterci di trovare una risposta ad alcuni di questi misteri. Pertanto, fino al 14 Feb-braio continua a Roma la mostra Astri e Particelle: le Parole dell’Universo. La

mostra, voluta dall’istituto nazionale di Astrofisica e dall’Agenzia Spaziale Ita-liana per festeggiare l’anno internazionale dell’Astro-nomia, presenterà telesco-pi, rivelatori di radiazione cosmica e tutti gli stru-menti che consentono agli uomini di studiare e avvi-cinarsi alle infinite meravi-glie dell’Universo. Per tutti quelli che sem-plicemente, anche solo una volta si sono trovati col naso in su chiedendo-si quali verità nascoste ci riserva il nostro Spazio, è il momento di iniziare il viaggio al Palazzo delle Esposizioni di Roma, Via Nazionale,194.

Martina Federico

Calder, il giocattolaio dell’arte Chiude i battenti il 15 febbraio la prima mostra monografica a Roma sullo scultore più innovativo del XX secolo. Alexander Calder, scompar-so nel 1976. For-me archetipiche e minimali so-spese a mezz’aria suggeritegli dopo che entrò in con-tatto con la pit-tura geometrica ed essenziale di Mondrian, ne-gli anni trenta. Strutture in continuo mu-tamento fatte anche per essere ascoltate, perché, intuizione cruciale nella storia delle Avanguardie, fanno anche rumore, al semplice passaggio di un soffio di vento. La mo-

stra presenta un’accurata selezione tra le opere del

geniale giocattolaio dell’arte, e non si

limita alle più celebri scul-

ture cine-tiche, ma compren-de anche p r e z i o s i i olii e le gouaches degli esor-di insieme ai raffinati manufatti in bronzo

di poco successivi, docu-mentando nel dettaglio l’evoluzione dell’artista verso l’astrazione. Una mostra in cui immergersi con tutti i sensi.

Alessandra Pagliacci

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 mostre

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Boldini e gli italiani a Parigi

Dart Chiostro del Bra-mante ospita la mostra de-dicata al pittore Giovan-ni Boldini (1842-1931) e agli artisti italiani che soggiornarono a Parigi nella seconda metà del XIX secolo. L’esposizione fruibile fino al 14 mar-zo 2010, presenta alcune opere provenienti da col-lezioni private e da presti-giose istituzioni museali, come la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, la Galleria degli Uffizi e il Musée d’ Orsay. Figure chiave dell’intera mostra sono Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini e Fede-rico Zandomeneghi e at-traverso la loro produzio-ne artistica ci si muove tra i luoghi cari al mito della modernità di Parigi, i tea-tri, i caffè, i boulevards, gli ateliers degli artisti celebri e quelli dimessi dei pittori bohemien.

Manuel Mannarà

la pianista bambinaGreg per cinquant’anni della sua vita ha convis-suto con un segreto di cui non era a conoscenza; se-greto che sua madre, a piu’ di ottant’anni,decide di svelare. La vicenda è am-bientata in ucraina,dove la piccola Zhanna, so-stenuta dal padre,studia pianoforte. La bambina mostra fin da subito ta-lento fino a quando,nel 1941, i tedeschi invado-no l’ucraina e deportano gli ebrei,compresa la sua famiglia,nei campi di ster-minio. «Ci hanno messi in colonna, diretti a nord. Sa-pevamo che ci avrebbero uccisi, perché a nord non c’era niente. Mio padre al-lora mi diede la sua giacca e mi disse: ‘Non m’im-porta come, ma vivi’».

alla riscoperta di Dada e SurrealismoL’evento autunnale del Complesso del Vittoriano di Roma sarà all’insegna della riscoperta delle gran-di correnti artistiche Dada e Surrealismo. Volutamente caotica, la mostra ospiterà oltre 500 tra sculture, olii, assem-blaggi, readymade (ovvero un’opera d’arte ottenu-ta da oggetti per lo più appartenenti alla realtà

quotidiana, lontani dal sentimentalismo), collage e disegni automatici (otte-nuti per esempio facendo gocciolare colla sulla tela e dipingendo a olio sulla base delle forme che vi si creavano casualmente). Tutte opere che vanno dalla nascita e percorrono tutto il cammino dei molti protagonisti di questi due movimenti che tanto han-

no rivoluzionato e ispi-rato l’arte del novecento. Tra queste non potevano mancare il primo ready-made della storia, la “Ruo-ta di Bicicletta” di Marcel Duchamp, il “Castello Sospeso” di Renè Magrit-te e il “Metronomo con l’Occhio” di Man Ray. A cura dello storico dell’ar-te Arturo Schwarz, questa rassegna si svolgerà, come

recita il suo sottotitolo, curiosando tra i lavori e le sperimentazioni dei tanti, meno conosciuti o stori-camente meno importanti che comunque vi milita-rono.

Martina Federico

Poco alla volta, la storia di Zhanna rivive agli occhi di Greg, che scoprirà che quelle note che nelle sue notti di bambino lo ac-compagnavano nel sonno, erano il modo dolce di sua

madre di renderlo parteci-pe del suo segreto. Come una confessione sussurrata a mezza voce.

Manuel Mannarà

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Città e Regione n.7 febbraio 2010musica

22ascolta anche:

Respiro

le Vibrazioni sulle Strade Del tempoDopo otto anni sui gran-di palchi italiani, dopo tre album di successo e un dvd del loro ultimo tour, le Vibrazioni sono pronti a tornare in pista con un nuovo album : “Le Strade Del Tempo”. Album che comprende undici pezzi inediti che vanno ascolta-ti con la giusta calma per dare tempo all’orecchio di abituarsi a queste nuove sonorità ed a distinguere i vari brani che ad un primo ascolto sembrano somi-gliarsi. Questo è di sicuro un album più maturo e

per tornare in Italia. I fra-telli veronesi Luca e Diego Fainello sono pronti a pre-sentare il loro nuovo lavo-ro, di cui non si conosce ancora il titolo, registrato nei prestigiosi Abbey Road Studios di Londra. Come antipasto prima dell’uscita ufficiale del disco è stato rilasciato il singolo “Salva-mi o Uccidimi”.

Martina Federico

Magari oppure noFederica Cam-ba, autrice di brani di succes-so interpretati da artisti come Laura Pausini o Gianni Moran-di ma anche da nuove promes-se della musica italiana come Alessandra Amoroso, de-cide di farsi conoscere al grande pubblico con un suo album. Ora si cimen-ta nelle vesti di cantau-trice pubblicando per la Warner Music Italy “Ma-

gari oppure no”, album di debutto an-ticipato dal singolo omo-nimo in rota-zione sui prin-cipali network radiofonic i . Tutte le can-zoni di “Ma-

gari oppure no” rappre-sentano un inno alla vita e la visione dell’amore che la muove.

Manuel Mannarà

Il ritorno dei Sonohra

Dopo mesi trascorsi in giro per il mondo a pro-muovere il loro album di esordio “Liberi da Sem-pre”, I Sonohra, vincito-ri dell’edizione 2008 di Sanremo giovani, stanno

adulto rispetto ai prece-denti, che alterna momen-ti molto pop a fuoriuscite

di rock anni settanta me-scolati con un pizzico di basi elettroniche. Con Le

ascolta anche:Bellissimo Così ascolta anche:

L’Amore

Strade Del Tempo, le Vi-brazioni sono così usciti definitivamente dal gu-scio embrionale che li te-neva chiusi in un mondo di discografici assetati di successi. Non che questo disco sia esonerato da quel mondo, anche perché con i loro ritornelli molto me-lodici, le Vibrazioni, sicu-ramente faranno di nuovo cantare tutti quanti, come già successo per i loro al-bum precedenti.

Marco Manfrin

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Suggerimenti

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Consigliati da noigiovanni guidi - the unknown rebel Band

Appena 25enne, Giovan-ni Guidi, che col fare di un folletto un po’ timido ma pieno di talento ed energia, da qualche tem-po incanta le platee dei più prestigiosi palchi del-la musica internazionale toccando in modo inec-cepibile e suadente i tasti del suo pianoforte. Con assoli affascinanti e dolci arpeggi, il nostro “ribelle sconosciuto” ci regala una creatura musicale in grado di conquistare anche i ne-ofiti di questo genere diffi-cilmente fruibile ai più.

Alessandra Pagliacci

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Piccoli narratori

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A cura della dott.ssa m. Federica Pellino

Piccoli Narratoridi Maria Federica Pellino

Le StregheA Pomezia il grande Sabba,per le vie in un gran bal-lo...la sfilata è cominciatama la gente è agitata.

Le streghe son cattive?Chissà!Son forse birichine?Ma!

Tu non averne a male,è solo Carnevale e......ogni scherzo vale...Allora, cosa fare?Non stiamoci a pensa-re,lasciamoci stregare!

Chiara e Alessia

W Il CarnevalePreciso e puntuale è arrivato il carnevalecon le sue mascherinesimpatiche e birichine.

Ci son tutti i bambini?

E allora...via con le stelle filanti,i coriandoli, i sorrisile trombette, gli schiamazzi,girotondi gai e pazzi.

Viva le mascherine allegre e birichine,caccian la malinconia e portan l’allegria.

Sapete cosa vi dico?

La vita è come una minestra senza salese non c’è il Carnevale!

Edoardo

CarnevaleIl Carnevale è allegria, per me è fare festa in compagniae se qualcuno mi fa uno scherzopensando di farmi arrabbiare, io non ci casco,anzi dico:-Pazienza è Carnevale!-

Dario

La maschera piumataLa maschera piumataè forse la più amata,da tutti è apprezzataquando in sfilatafa la strampalata.

Eleonora e Valeria

Il significato del Carnevale

Il Carnevale è il periodo che precede la Quare-sima, è l’adattamento cri-stiano di alcune usanze pagane quali i lupercali (riti di purificazione del 15 Febbraio celebrati dai sacerdoti “luperci”) e i saturnali (festa popo-lare dell’antica Roma in onore di Saturno che nel periodo di svolgimento, tra il 17 ed il 23 Dicem-bre, annullava le barriere servili e sociali).Fin dal Quattrocento il Carnevale sostenne una serie di attacchi repres-sivi, mal tollerati erano i festeggiamenti e le sa-gre popolari, ritenuti dai moralizzatori dell’epoca rituali troppo pagani, ma nonostante questo continuavano a nascere altre forme celebrative: combattimenti tra classi diverse di cittadini o fra rionie contrade.Nel tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle città.Il mascherarsi consenti-va lo scambio dei ruoli, il burlarsi di figure gerar-chiche, il satireggiare i vizi delle persone, il mostrare le debolezze umane ed i malcostumi popolari.La tradizione del Car-nevale è diffusa in tutto il mondo, in Italia tra i più noti ricordiamo quello di Viareggio, di Venezia, di Putignano e quello di Cento, nel ferrarese, ge-mellato con il Carnevale di Rio de Janeiro.Questa festa viene vis-

suta dai bambini come un momento di evasione dalla realtà. Masche-rarsi per i più piccoli si-gnifica fare un piccolo volo con la fantasia e così i maschietti sogna-no di diventare l’eroe del cartone animato che seguono ogni giorno, il “buono” che sconfig-

ge i cattivi, mentre tra le bambine è diffusa la fantasia di vivere un mondo lontano, così os-serviamo delle bellissime damine con ampi vestiti di velluto e dolci princi-pesse con le coroncine in testa.La scelta della ma-schera da parte dei più

piccoli offre un ottimo spunto per gli adulti, permettendo loro di entrare nel mondo in-cantato, a volte ancora inespresso, dei desideri e delle ambizioni dei no-stri giovani amici.

Dott.ssa Maria Federica Pellino

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Piccoli narratori

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A cura della dott.ssa m. Federica Pellino

Il CarnevaleIl Carnevale è quella cosa cherende felice l’anima.Canta canzoni e nonsmette mai.Il Carnevale lo sentinel vento capace dicolorare il pianeta Ter-ra.Esso si sente anchenel paese più lontano,nei mari più remoti eperfino nei boschi.Evviva il Carnevale!

Nicolò

CarnevaleCarnevale è arrivato e prima di andare viala gente scende sulla viae nelle piazzeper fare sfilate pazze.

Tutti si vestonoe si travestono.

A Carnevaleogni scherzo vale,adulti e bambinidiventano birichini!

Carri e bande musicalifanno a gara per non essere tutti uguali!

Tra Arlecchino e Pulcinellac’è di mezzo un po’ Brighella,ecco arriva Colombinasembra proprio una damina.

Poi arriva Balanzonee si pappa un bel calzone.Ecco arriva Rugantinosembra proprio un malandrino.

Stelle filanti e coriandoli rimangono sulla stradae la gente se ne è andata,Carnevale ritornerà il prossimo annoe noi lo aspettiamo con tanto affanno.

Annalisa

E’ CarnevaleFinalmente è arrivato Carnevaleche per noi è la festa che più valeci si può divertiree sempre gioire.Fra coriandoli e stelle filantia giocare siamo in tantidiventa sempre più di-vertentestare con tanta gente.Certo si può essere an-gosciataper la gente mascheratama stare in compagniafa tornare l’allegria.

Sara

Il CarnevaleIl Carnevaleè come un concerto teatrale.Tutti festeggiano e si divertonocon coriandolie le stelle filanti.Le maschere danzanodi qua e di làfinchè il carnevale non finirà.Arlecchino, Pulcinella e Colombinacorrono in cerchiocon il Carnevale in mezzo

Elisa

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Libri

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Luoghi di Cultura a Pomezia

Biblioteca Comunale “Ugo Tognazzi“largo Catone, Pomeziatel 06.91.11.768; Fax 06.91.14.64.82

museo Archeologico LaviniumVia Pratica di Mare - loc. Pratica di Maretel. [email protected]

Polo Univers.rio La Sapienza di PomeziaVia Pontina Km 31,400tel. 06.91.25.50; Fax 06.91.25.56.00

Cimitero militare Germanico(Deutscher Soldatenfriedhof Pomezia)Via Pontina c/o Km 31,400

Tim Burton: morte malinconica Del Bambino ostricaIl titolo è un po’ strano e fa quasi allontanare l’idea di un possibile acquisto, lo so, ma già sfogliando le prime pagine si viene ca-tapultati in quell’universo bizzarro e spettrale di uno dei più grandi registi del mon-do. Il genio in questione è Tim Burton, da sempre al massimo dell’ eccletticismo, il regista che inventa e met-te in scena le favole nere più impensabili, si cimenta molto spesso nello scri-vere poesie per poi dise-

gnarle. Morte malinconi-ca del bambino ostrica ne è proprio un esempio. In questo volume, sono rac-colte le poesie, ovviamen-te anch’esse macabre, più sentimentali dell’autore.

Infatti, come è genere del regista, si crea un connu-bio tra senso dell’orrido e

le cose più belle della vita come : l’Amore. Vedremo prendere vita, attraverso le sue rime ed i suoi di-segni, personaggi come il bambino con i chiodi negli occhi, la bambina

che fissava, la regina puntaspilli e James. Non lasciatevi spaven-tare da questi nomi e dai suoi disegni ma andate oltre le appa-renze e guardate den-tro il cuore di questi personaggi, troverete un mondo fantastico e meraviglioso da cui non vorrete più fare

ritorno.

Marco Manfrin

umberto eco: Dall’albero al labirintoPerché oggi classifichia-mo le nostre conoscenze in un certo modo?Come inve-ce i filosofi del passato le struttura-vano? Nel suo “Dall’Albe-ro al Labi-rinto“, Um-berto Eco ricostruisce il modo di organizzare e classifica-re la conoscenza, percor-rendo un percorso inizia-to già dai filosofi antichi come Aristotele e Porfirio, continuato nel medioevo da Tommaso D’Aquino

e culminando in età mo-derna con la pubblicazio-

ne dell’Enci-clopedia di D’Alambert e Diderot.Sebbene sia pieno di ci-tazioni lati-ne poco av-vicinabili ai più, il libro di Eco non è povero di

esempi semplici e com-prendibili.

Simone Stoppioni

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 opinioni

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Tantissimi i temi trattati così come le critiche piovute sull’am-ministrazione comunale, che al dire degli intervenuti “è poca attenta a Torvajanica, ai suoi abitanti ed ai commercianti che quotidianamente debbono fare i conti con una microcrimina-lità che agisce indisturbata. Ogni giorno – afferma un signore che chiede il microfono – chiudiamo il negozio ed abbiamo paura che qualcuno ci danneggi le saracinesche o ci imbratti i muri”. Tantissime le domande rivolte al primo cittadino il qua-le ha precisato “non ho voluto sottrarmi alle vostre domande e sono contento di stare con voi. La mia presenza rappresenta l’inizio di una collaborazione con voi per affrontare insieme i problemi che attanagliano Torvajanica.” Il tasto dolente sollevato durante l’assemblea è stato quello le-gato al rispetto delle regole, alla legalità ed alla sicurezza che non viene garantita dagli organi preposti. “Non è possibile - affermano dal comitato - che non ci vengano accettati neanche gli esposti. Ci siamo recati alla Stazione dei Carabinieri di Tor-vajanica per presentare un esposto e quando abbiamo chiesto un firma per avvenuta ricezione c’è stata negata.” Ma non è tutto qui. “abbiamo invitato il comandante della Polizia Locale e i comandanti della Compagnia e della Stazione Carabinieri e nessuno di loro è venuto. Pur sapendo che oggi era in pro-gramma un’assemblea pubblica non hanno inviato neanche una pattuglia”. Stupito il Sindaco che ha affermato di “aver istituito volonta-riamente un distaccamento della Polizia Locale per avvicinare le istituzioni al territorio. Sto cercando – continua il primo cit-tadino – di ascoltare le vostre richieste, ne sto prendendo nota però sappiate che ho sempre avuto un’attenzione particolare al territorio di Torvajanica; non per nulla ho deciso di venirci a vivere con la mia famiglia. Io e la mia amministrazione abbia-mo ereditato una situazione difficile. Ricordo che tre anni fa, appena mi insediai era crollata la passeggiata a mare e noi l’ab-

Un incontro per la legalità (segue da pag. 1)

Tutto travisaUna candela al buioPersino i pensieri

Imita oggettiSpinge sulla parete

La formaTrattiene il neroDi quello s’accontentaI colori li lasciaalle farfalle

Una sedia, un tavoloSi fanno uominiLa prima,donnaBen erettaCoglie il secondo,uomoChino

Sul proprio petto

A consolarPrima che la fiammellaS’invecchi ai piediD’una baseE il giorno sbattaAncora, ancora e poi ancoraSulla finestra

Due amanti, loroClandestiniLa notte vivono sulle muraNell’ombra

Il giorno fingonoIndifferenza

Sei tu l’amore, candela?

Fioca fiocaSì discretaProtagonistaForse gelosaDell’abat-jourCosì simileAl giovanottoSul controsoffittoE tu che invece

Non hai promesseDa regalareCostruisci sogniA gli inetti

Soltanto sullo specchioT’arrestiVinta da una rifrazioneSì concreta e sincera

CandelaE chiedi nenia

CandelaAmicaGioca,Gioca ancora

Sicchè ti riconosco, Vita!

Che ti si lascidi cera scioglieresu te stessad’una morte intimaoppure ti si plasmitogliendo al ceppoil libero arbitrio

(Laura Mazzoni)

biamo sistemata, finalmente abbiamo posto fine al degrado in cui versava l’ex l’ostello istituendo la sala delle mostre e tra poco apriremo anche una biblioteca. Abbiamo potenziato l’illumi-nazione” e subito dal coro una voce “Sindaco le nostre strade sono buie.” Ma imperterrito il primo cittadino ha continuato ad elencare le opere che l’amministrazione ha realizzato sul ter-ritorio “abbiamo installato nuovi semafori per moderare la velo-cità vicino le scuole ed abbiamo finalmente inaugurato la strada che collega Torvajanica Alta con la zona Viceré alleggerendo il traffico della Via del Mare. Ed inoltre abbiamo ottenuto un finanziamento per completare i marciapiedi”. Molti voglio prendere la parola ed esprimere le loro ragioni ma il tempo degli interventi oramai è finito ed il Sindaco lascia la sala. Finalmente ritorna la calma nella sala quando interviene il Giu-dice Francione, drammaturgo che adotta nella vita quotidiana un rimedio per combattere la criminalità e diffondere quel sen-so di legalità tra i giovani. Parafrasando Dostoevskij afferma “la bellezza salverà il mondo, e noi con le nostre compagnie teatrali, cerchiamo di avvicinare gli studenti alla legalità, contro il bullismo e la droga. Ciò che è bello, come afferma Dostoe-vskij, salverà questo territorio. Il nostro impegno - termina il giudice - dovrà concretizzarsi nel realizzare spazi dove aggregare i giovani in modo permanente anche facendo teatro”. Ed in chiusura l’on. Storace, invitato a partecipare dal responsabile locale de “La Destra” di Pomezia, Andrea Ruggeri, si è compli-mentato con il Comitato “ perché è riuscito a creare una forma di partecipazione attiva dei cittadini “ ed ha consigliato agli in-tervenuti di “realizzare un dossier sulla sicurezza del territorio” per sensibilizzare le istituzioni sulle reali necessità del territorio.

Francesco De Marco

Il Sindaco interviene ai lavori del Comitato cittadini e commercianti impegnandosi ad individuare delle soluzioni. Intanto molti si indignano per la latitanza delle istituzioni preposte al controllo della legalità.

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Sport

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BASkET A2Classifica 6° Giornata ritorno:Ducato lucca 32GS.P.S.Giorgio 30Virtus la Spezia 28C C Orvieto 24G.M. alcamo 24Sma ancona 22Calabra M.R. 20C.it Siena 18GC.C. Napoli 18R.S.S.S.P.Pomezia 12Virtus Viterbo 12P.S.Ragusa 10C.u.S. Chieti 10il Fotoamatore Firenze 6

UnA X UnALe ragazze in campo*quintetto iniziale

4 Manzotti Giulia 1ppt5* Filippi Marcella 13ppt6 Foco Ilaria 2ppt 7* Paladino Sarah 10ppt8* Gatti Giulia 4ppt9 Farina Erica 0ppt 15* Georgieva Dimana 15ppt 19* Grima Josephine 6ppt

CALendARio A2Prossimi appuntamenti

14 febbraio 18:00avversaria: Gea Magazzini alcamo Palazzetto tre Santi alCaMO (tP)

28 febbraio 18:00 avversaria: CuS ChIEtI Pala lavinium

21 febbraio 18:00avversaria: GS P. S. Giorgio Palasport, Porto S. Giorgio (aP)

Pomezia: Tutto da rifareContinua la serie negativa del Pomezia di nuovo sconfitta in casa dal Rende in una partita sulla carta alla portata del team. Dopo l’incolore prestazione con-clusasi con la sconfitta in casa contro il Viterbo per 55 a 58, il team pome-tino nonostante la riorganizzazione non sembra riscuotersi dalla pericolosa china intrapresa. Anche le cosentine, reduci da una stagione mediocre, sono scese sul parquet del Pala Lavinium pronte a lottare con le unghie e con i denti per riportare a casa punti preziosi, utili in una posizione di classifica non brillan-te. L’incontro parte lento e con qualche incomprensione tra pontine mentre le calabresi cercano di disporsi seguendo lo schema impartito dal coach Romano. Il primo rimbalzo è per la Georgieva che va a canestro dopo una buona azione di recupero sulla Granieri che subito però replica, seguita a ruota dalla Di Battista. Le pontine abbozzano qualche schema, ma sono imprecise e, ripetutamente, la Gatti inascoltata deve urlare alle compa-gne durante la manovra. Fortunatamen-te il risultato non ne soffre più di tanto perché anche le calabresi da parte loro sono, in questa fase, piuttosto impreci-se. Prova la Palladino da destra e riesce a segnare un bel canestro da 3, ritenta la Gatti e guadagna i suoi primi due tiri liberi che realizza portando il parziale su 7-5, l’incontro fino a qui sembrerebbe essere alla portata delle pontine. Si ri-parte dopo il time-out con la Di Bat-tista che continua a spingere il Rende, portando le calabresi sempre più vicine. Il Pomezia è in affanno e lascia troppi spazi alle calabresi sia in contropiede che, come di consueto, sotto canestro. La Granieri continua a giocare libera e riesce a portare le calabresi, alla fine del prima quarto, su 13-12. Si riparte con un bel contropiede creato da una stoppata della Georgieva a cui il Rende pronto ri-sponde con due canestri, l’ultimo dei quali genera-to da un grossolano errore

delle pontine, così il Rende passa: 15 a 17 e il Coach Bisinella chiama il time-out. Seguono 3’ di follia durante i quali il Rende allunga e si porta su 15-25. La Georgieva riesce a interrompere questa serie con un’azione di forza, guadagnan-do anche due tiri liberi che concretizza. Il gioco prosegue con un Pomezia che prova a impostare qualcosa ma la mano-vra complessiva non c’è.

Per leggere la versione integrale dell’arti-colo: www.cittaeregione.it/sport/basket.html

Antonello Serani

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Sport

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VoLLEy A2Classifica 4° Giornata ritorno:aprilia Volley 49M.tr.Chieri 44lJ Volley Carpi 43Cp Parma 39Volta Mantovana 34MB Vicenza 33C85 San Vito 32B&B Busnago 28l.D Pontecagnano 27 KVZ Donoratico 26Verona V.F. 24S.S. ED loreto 24E. ancona 20S.G.S. Roma Pallavolo 19Infotel Forlì 13l. C. Italia 1UnA X UnALe ragazze in campo

-Casuscelli Stefania 6ppt-Corjeutanu Mirela 16ppt -Pappacena Federica -tanturli Giorgia 2ppt -Pinci Simona (l) -Ravetta Monica 16ppt -Cella Elisa 12ppt -De Gennaro Monica (l)-Musti De Gennaro lulama 5ppt

ta. Poi, è la volta di CapitanCella che astuta sorprende il muro del Forlì con una palla lenta. Le forlivesi cominciano a dare segni di ripresa e, cambiando tat-tica, provano con successo ad aggirare il muro dell’Aprilia con dei pallonetti cor-ti, riuscendo ad accorciare sino a 9-6. La Cella al servizio manda la palla fuori facendo arrabbiare il Coach Cristofani, dall’altro lato la Caponi fa lo stesso se-guita a ruota dalla Musti De Gennaro. Sul servizio della Matthes ci pensa la Corjetanu a far riprendere all’incontro il suo corso, con una potentissima schiac-ciata si va a 14-10. Continua il gioco delle palle lente sotto rete con salvataggi spettacolari da una parte e dall’altra, poi Cella sale in cattedra e schiacciando il 19° punto fa chiamare il secondo time-out. Si riparte con le pontine che ormai hanno aperto il gas ed è Monica Ravetta a suggellare il primo set su 25-18. Il se-condo set parte molto equilibrato sino al 5–5. Le forlivesi, concentrate, prova-no a fare solo quello che hanno capito che funziona ma non basta. Le pontine, a rotazione, salgono in cattedra tutte, facendo vedere che magnifica squadra il Coach Cristofani ha saputo forgiare. La Cella con una micidiale sciabolata taglia il campo delle emiliane portando il parziale a 13–9, si chiama il time-out. Prova ancora il Forlì di forza, prima con la Matthes, poi con la Poli ma dall’altra parte della rete Tanturli e De Gennaro sono ad attenderle, 17 a 12. Sugli spalti i tifosi scatenati sospingono le pontine, sottolineando con clamore ogni gesto atletico. Su 19-16 standing ovation di tutto il Pala Lavinium per Giorgissima Tanturli, che compie un recupero sotto rete ad una velocità osservabile solo gra-zie alla moviola. Ma non c’è tempo per

applaudire tanto il gioco e velocemente bellissimo.

http://www.cittaeregione.it/sport/volley

Antonello Serani

Continua la marcia delle biancoblu pontine che dopo la trasferta ad Anco-na, nella quale hanno saputo domare l’Edilcosta, si sono presentate all’appun-tamento con il Forlì in testa alla classifica con 5 punti di vantaggio sulle dirette in-seguitrici. Nell’altra metà campo il For-lì, penultimo in classifica, reduce dallo 0-3 inflittole in casa dal Chieri schierato con un nuovo modulo di gioco, studia-to dal coach Breviglieri nel tentativo di provare a contenere lo strapotere delle pontine. Parte l’Aprilia, realizzando su-bito il primo punto grazie al muro della Musti De Gennaro, bissa qualche istante dopo la Corjetanu e, subito dopo, sem-pre su muro la Tanturli e la Zuleta det-tano alle emiliane il “non si passa”. La Wittock sprona energica le compagne, ma non c’è verso. Questi primi bellissi-mi minuti si concludono con la Ravet-ta che schiacciando manda il parziale su 6-1 e costringe il Forlì a chiamare il pri-mo time-out . Si riparte con la Matthes che passa con una potente schiacciata alla quale risponde perentoria la Ravet-

Splendida Aprilia

CALendARio A2Prossimi appuntamenti

13 Febbraio 17:30 Pala sport Monterotondoavversaria: linkem Club Italia

20 Febbraio* 20:30 Pala lavinimavversaria: Volta Mantovana

6 marzo* 20:30 Pala laviniumavversaria: SiS ED loreto*data in conferma dalla federazione

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Città e Regione n.7 febbraio 2010Info e Psicologia

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Hable con ella!Dalla nostra reDazione

giunge un’inaspettata novità per voi lettori.

prenDerà il suo avvio Da questo mese, la nuova rubrica Di psicologia

curata Dalla Dott.ssa rachele mariani e inti-

tolata “hable con ella”. si tratta Di uno spazio

entro cui la professiona-lità Darà risposte esau-

stive ai vostri quesiti. chiunque avrà Delle Do-manDe circa i meccanismi Della nostra complessa psiche, potrà contatta-re la psicologa ai link

inDicati qui a fianco. per febbraio, mese Del car-

nevale e Della maschera, la Dott.ssa mariani ci

propone una riflessione sul gioco Di ruolo e su

cosa significhi per la nostra mente l’espeDiente

Del travestimento.

Perché mascherarsi ad essere un altro

Per gioco di ruolo si in-tendono diverse attività, come i giochi da tavolo, attorno al quale si riuni-sce un gruppo di persone, videogiochi di ruolo, ge-neralmente via internet e giochi dal vivo con gioca-tori in costu-me durante le quali vengono anche utiliz-zate repliche di armi e coreografie mar-ziali. Quest’ultimo ci in-curiosisce perché richiede da parte del giocatore uno sforzo fisico e creativo im-portante nella realizzazio-ne del suo personaggio. Soprattutto la domanda che spesso ci si pone è

perché mascherarsi? Il giocare ad essere un al-tro, come il bambino che gioca a fare il genitore, ha radici lontane nel nostro sviluppo soggettivo. Imparare a giocare richie-de una capacità creativa

di sapersi mettere in uno spazio potenziale e di pla-smare attraverso l’illusio-ne uno spazio di condivi-sione con l’altro. Questo permette di sperimentare parti nuove di sé e di tro-vare il proprio modo di essere.

I giochi dal vivo consen-tono di avere capacità e poteri che nella vita reale non sempre possediamo, questo aspetto stimola il rapporto tra il possibile e l’impossibile. La delimitazione e le re-

gole del gioco permettono di contenere questo spazio e di ritor-nare alla realtà.

Il passaggio tra illusione e realtà, tra illusione e di-sillusione è un momento delicato che prevede il tollerare la frustrazione che l’illusione non è la re-altà.

Dott.ssa Rachele Mariani

“I giochi dal vivo consentono di avere capacità e poteri che nella vita reale

non sempre possediamo”

Potete scrivere alla dott.ssa Mariani ai seguenti indirizzi:

[email protected]; http://rachelemariani.splin-der.com/

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Città e Regione n.7 febbraio 2010 Loisir

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Città e [email protected] mensile di cultura registrato presso il tribunale di Velletri il 30.06.2009 n°14/09Anno 0 n°7Febbraio 201000040 Pomezia (Roma)ItaliaDirettore Responsabile:Francesco De [email protected]

Editore:antonio armenia

Coordinamento Editoriale: antonello Serani

Caporedattore e Grafica:Jean-luc [email protected]

Amministrazione e Pubblicità:Simone [email protected]

Cultura e Spettacolo:Marco [email protected]:Marta MarianiRegionale:Sara [email protected]:antonello [email protected]

Hanno Collaborato:Martina Federico, Jean-luc Krautsieder, Marco Manfrin, Marta Mariani, Riccardo Roma-no Marino, Sara Massini, laura Mazzoni, alessandra Pagliacci, andrea Piazza, antonello Sera-ni, Simone Stoppioni.

Servizi Fotografici:Francesco Marino, Donato Savi.Distribuzione:Karim Eltiri

Sito Internet:www.cittaeregione.it

Chiuso in Redazione in data:09.02.2010

l’Oroscopo di Branfox

libri di testo, fotocopie e tanto altro ancora!Siamo in via Roma 122 telefono 06-91-11-714

Non è certamente questo il momento giusto per espandervi, anzi dovreste prender-vi una pausa di riflessione.

Bilancia (23 settembre-22 ottobre)

Sprizzate voglia di fare da tutti i pori!!! Nessuno fermerà la vostra corsa, perché vi sentite invincibili. Si prevede un marzo carico di eros e passione

Scorpione (23 ottobre-21 novembre)

lavoro un po’ al di sotto delle vostre aspettative. Presto però otterrete un riconosci-mento.

Sagittario (22 novembre-21 dicembre)

Essere o non essere? Questo sarà il vostro dilemma primaverile: restare nella situa-zione attuale, oppure accettare quell’offerta che vi si parerà dinnanzi?

Capricorno (22 dicembre-19 gennaio)

Fortunati in gioco, sfortunati in amore. Godetevi i lati positivi della vita, perché i vostri disagi saranno temporanei.

acquario (20 gennaio-18 febbraio)

tutto va per il verso giusto, e, anche se qualcosina dovesse andarvi storta, beh, ride-teci su. Sarà infatti insignificante di fronte al vostro successo in amore e negli affari.

Pesci (19 febbraio- 20marzo)

Sarà un periodo instabile per voi, e marzo, beh, sarà un po’ pazzo. Soltanto dopo la metà del mese prossimo riuscirete ad avere una visuale più chiara.

ariete (21 marzo-20 aprile )

Vincite inaspettate sia in amore che nel lavoro. Continuate così, state andando bene.

toro (20 aprile-21 maggio)

Ottimo l’eros! amore alle stelle, ma controllate il vostro stato da stress lavorativo: la salute va prima di ogni altra cosa!

gemelli (21 maggio-20 giugno)

Momenti difficili, ma mai terribili, perché le stelle vi proteggono. Situazione econo-mica in rialzo, e buone prospettive amorose

Cancro (21 giugno-22 luglio)

arrancate un po’, ma siate tenaci, ancora poche settimane e ritornerete splendenti come prima!

leone (23 luglio-23 agosto)

State facendo il passo più lungo della gamba! Non è il momento giusto per rischiar-vela, cercate di mettere da parte le vostre energie. Discreto l’amore.

Vergine (24 agosto-22 settembre)

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