CISI FOGGI@ · 2019. 10. 8. · Impegno di 5 miliardi per 3,3 milioni dì dipendenti pubblici...

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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Impegno di 5 miliardi per 3,3 milioni

dì dipendenti pubblici

Statali, accordo sul contratt Aumento medio di 85 euro, Madia: «Sostegno ai redditi bassi»

/I Raggiunta l'intesa che sblocca, dopo sette anni, la contrattazione per 3,3 milioni di di­pendenti. Con il governo firmano Cgil, Cisl e Uil. Si tratta di un accordo politico, che dettala linea per i rim10vi, mettendo sul piatto 85 euro al mese, per un impegno complessivo di 5 miliardi di euro a regime.

La ministra della P.a, Marianna Madia, par­la di un patto «innovativo» che mette fine ai «premi a pioggia» e promuove la «lotta all'as­senteismo», ridando «spazio alla contrattazio­ne».

L'ailll1ento, chiarisce la ministra, è «medio» perché andrà poi gtaduato sui diversi livelli di reddito, con <mna maggiore attenzione e Ul1 maggiore sostegno ai redditi bassi». L'obiet­tivo dichiarato dell'intesa è infatti «ridurre la forbice» retributiva. Senza «penalizzazioni» per chi rivede il bonus Irpef. «Soddisfazione» anche dai leader di Cgil, Cisl e Uil. «La volta buona», scrive via Twitter il premier Matteo Renzi. E sintetizza: «Riconoscere il merito, scommettere sulla qualità dei servizi».

Ecco le principali novità.

PREMESSA, LAVORATORI MOTORE P.A. SERVE INTESA CON REGIONI- I dipendenti sono «il motore del buon funzionamento» della P.a. questo l'incipit dell'intesa. E ancora, «il settore pubblico ha bisogno di una profonda innovazione». Per cui è necessario un percorso che segni «una discontinuità con il passato». Il governo si impegna anche «a raggiungere l'in­tesa con le regioni» per le modifiche normative da inserire nel Testo Unico del lavoro pubblico, uno dei decreti Madia, in arrivo per febbraio, colpiti dalla recente sentenza della Consulta.

RelAZIONI SINDACALI, PIU' POTERE Al CONTRATTO PER TUTTI - Il Governo si im­pegna a rivedere il rapporto tra legge e con-

trattazione, «privilegiando la fonte contrat­tuale» in «tutti i settori». Non solo, l'esecutivo farà in modo che il ricorso all'atto unilaterale da parte della P.a sia limitato ai casi in cui ci sia stallo con conseguente «pregiudizio».

PARTE NORMATIVA, SPiNTA PRODUT­TIVITA' E WElFARE, PREMI SU PRESENZE­«Macro obiettivi» per migliorare i servizi. Il Governo promette di rimettere mano ai fondi per la contrattazione di secondo livello, il sa­lario accessorio, e di promuovere anche nel pubblico «una fiscalità di vantaggio» per la produttività. Si apre anche al welfare inte­grativo, dai fondi pensione alla sanità. Soprat­tutto si parla di «misure contrattuali che in­centivino più elevati tassi medi di presenza».

PARTE ECONOMICA, 85 EURO MEDI MENSILI, RIDURRE FORBICE REDDITI - Le parti, nella contrattazione, valorizzeranno i «livelli retributivi che maggiormente hanno sofferto la crisi economica e il blocco della contrattazione». La logica è quella della pi­ramide rovesciata, per cui si favorisce chi ha di meno. Non a caso si parla di ailll1enti «non

Il VERTICE la ministra Marianna Madia ieri al tavolo con i sindacati sullo sblocco dei contratti del pubblico impiego, al ministero della Pubblica amministrazione

inferiori a 85 euro mensili medi» e di «ri­duzione della forbice» retributiva, senza «p e­nalizzazioni indirette» per i beneficiari del bonus Irpef.

MONITORAGGIO RIFORMA P.A, OSSER· VATORIO E GARANZIE PRECARI- Gli effetti delle novità saranno sottoposti alla vigilanza delle parti. Particolare attenzione sarà dedi­cata al reclutamento del personale, si plmta ad eliminare il precariato. Intanto il governo «si impegna ad assicurare il rinnovo dei contrat­ti» in scadenza.

lE TAPPE PER lO SBLOCCO DELLA TRATTATIVA - La trattativa per lo sblocco è iniziata con l'incontro del 26 luglio al mini­stero della P.a. con i sindacati. Sono seguiti incontri tecnici all' Aran. Si è arrivati così alla riunione di giovedì scorso, con la messa a punto di una prima bozza. Ora la palla ripassa all' Aran a cui la ministra dovrà inviare l'atto d'indirizzo per riaprire i tavoli ufficiali di con­trattazione, che saranno quattro, quanti i com­parti (ridotti, erano 11, con l'accordo del 5 aprile).

Gli statali Gli ultimi dati della Ragioneria generale dello Stato RETRIBUZIONE

AMMINISTRAZIONE' RETRIBUZIONE MEDIA 34 348

PERSONALE euro/anno

Scuola 29.130 1.038.606

Accademie 35.496 9.365

Ministeri 29.229 157.808

Presidenza 57.240 2.209 I Agenzie fiscali 37.8)7 52.570 I Vigili fuoco 31.703 33.139 I Corpi polizia 37.930 313.987

Forze armate 38.263 187.388 III

Magistratura 142.554 10.588 I Diplomatici 87.925 933 I Prefetti 91.922 1.232 I

78.021 349 I Enti non economici 41.122 45.739 I

40.039 20.81D I Università 42.917 101.383

Sanità 38.573 663.793

Autonomie locali 29.109 472.523

Autorità indip. 83.984 2.085

TOTALE PUBBLICO IMPIEGO 3.252.959 ANSA f.:.e..ntime.tri

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REPUBBLICA

tù~tlf~l"l!ii~l~ta.. Perla ministra Madia il referendum non c' entra con la finna .

1 daremo più ai poveri ~ meno a chi già guadagna E· p . d'" d'" 'R' b@"H""d" ~,! aCCOfi -01 :0 ·ln; :00 .'

~@Iffi~!ìHij) i'1t"i"llUm maratona che ha portato allà firma dell' accordo cori Cgil-Ci-

ROMA. «È un accordo Robin sI e Uil, molto soddisfatta. . Hood che va nella direzione di l\Ji!inistra Madia, è 1m accor-quanto ha fatto il governo fino do "dlislnistta"? ad oggi, dagli 80 euro per i red- <<Accorcia la forbice tra chi -ditipiùbàssialtettodei240mi- guadagna di più e chi guada­la euro per quelli alti». Marian- gna di meno, era un nostro do­na Madia, ministra per la'Sem- vere farlo, in continuità con la plificazioneelaPubblicaammi~-- - ILllea che ha tenuto il governo nistrazione, esce dall'ultima fin: dall'inizio, perché i redditi

più bassi hanno subito la crisi più pesantemente. Sostenia­mo di più chi ha sofferto di più. È la prima vòlta nella storia, nonsolo.del comparto pubblico ma anche di quello privato, che si fa un accordo di questo gene­re. ·Lo hanno riconosciuto' an- . cheisindacati». _/

La :lir:ma arriva a ridosso del referendum, la scadenza ha contribuito? «Abattere il terppo è staiala

legge di Bilancio oltre all'inte­sa sulla.·riduzione dei compare

I dipe!'ìldl~i(j'Q:i pl!.lbblid dati2016 fFONTÈ: Agenzia Aran

Scuola

Istituti formazione musicale e artistica

Presidenza consiglio dei ministri

Agenzie fiscali

del fuoco

polizia

, Forze armate

Magistratura

Carriera diplomatica

Carriera prefettizia

Carriera penitenziaria

Enti pubblici non economici

Enti di ricerca

Università

Servizio sanitario nazionale

ee! autonomie locali

Regioni a statuto speciale

I

9.364

151.808 .

2209

52.516

33.139

313.981

181.389

.. : ................................. 1..~~S.38 933

1.232

349

45.740

41ZA3S

'3,421 .= ............................................ . ti». - Autorità indipendenti

A proposito ililegge di Bilan- . 2.0gS

451.124 cio, le risorse ci sono? «Sono assicurate per il pros-

simo biennio da un fondo,in legge'diBilancio, da 1,9 miliar­di per il 2017 e da 2,6 per il 2018. Parte di queste risorse andranno alle forze dell' ordine e alla: scuolà. Sarà compito del­la prossima legge di. Bilancio stanziare le ulteriori risorse».

Uno dei nodi dene ultime ore è Stato quello dli evitare che i lavoratori pubblici, che già beneficiano del' bo-­nus-Renzi di 80 euro, si tro­vassero ll' awnento contrat-· tuale mangiato datlle tasse scavalcando lo scaglione Jr.. pef. Come avete molto il pro­blema? «Un lavoratore pubblico su

quattro, circa 800 mila, ha be­neficiato della politica degli 80 euro. Con i sindacati abbiamo condiviso che saràla contratta­zione, con le risorse a disposi­zione, a coordinare l'aumento

. contrattuale con la politica de­gli 80 euro, rafforzando la logi­ca redistributiva per questi la, voratori. Per esempio, non dan- .

Altri enti

Ti>t"l" pubblici> impiego

Il ministro Marianna Madia

~Jell*~~i);lt~1f!;

Ci sono 1;9 miliardi per il 2017 e2,6 peri! 2018, poi ci penserà la nuova manovra

do tutto l'aumento parametra­le a chi guadagna 200 mila eu-' ro».

Sullaflrma dell' accordo èpe­sata fino all'ultimo la senten­za della Corte costituzionale sulla mancata "concertazjo­neucon le Regioni. Alla fine ce l'avete fatta? '«Sì abbiamo recuperato in

. e:l..'tremis.Ia procedura. Tutta la parte normativa dell'intesa va infatti nel Testo ~co sul pub­blico impiego. Ii[ elI' accordo è previsto il paSsaggio d'intesa con le Regioni».

Quando alITiveranno i solili nelle tasche degli statali? «Dipende dalle .parti: Inizia

un cammino, ci sarà l' atto di in~ clirizzo.Bpero si faccia presto .e bene». .

I precari che fine faranno? <,li' nostro governo ha eredi­

tato un cattivo reclutamento nella pubblica àmministrazio­ne. Nel Testo unico ci impegna-

~liMjYjtrjt«"J

I sindacati si sono impegnati sulla valutazione, niente aumenti a pioggia

mo a concorsi regolari fondati sui fabbisogni e non sulla pian­ta organica, come abbiamo già fatto con le maestre dei nidi. TI nostro L.-npegno è prorogare i contratti fino all'approvazion.e definitiva del Testo UIlÌco del pubblico in'lpiego che risolverà in modo strutturale il proble­n1.a».

Si parla molto di merito. C' è in questo a.ccordo? <<1 sindacati si sono impegna­

ti all' adozione di U1.l principio di valutazione. Niente più au­mÈmti a pioggia. Si premierà e si valorizzeranno le professio­nalità».

lE: i furbetti del C8JrtGllino 7. <Ci sono impegxli? «LanQrn1.a già esiste, CDUle è

noto, e diverse ·ammi.nistrazio­ni la stanno attuando, segno che funziona. La recente sen­tenza della Corte colpisce la de­lega e non il decreto legislati­vo: di conseguenza fu,drò in Conferenza delle Regioni a cer­care l'intesa in modo che non ci siano stop. Del resto il principio del contrasto all' assenteismo è ben chiaro an.che nell'accordo come pure, per innalzare la pro­duttività, si fa riferimento esplicito ad unaumento dei tas­si medi di presenza,».

I cittadini a>lr"'-'ll~O quaillche vantaggio? <,II vantaggio è anzitutto per

i cittadini e per la crescita del paese, oltre che naturalmente per le lavoratrici e ilavoraton

. pubblici. i\.bbiamo introdotto molte norme per la semplifica­·zione e la trasparenza, ma que­ste norme si attuano insiem.e e non contro i lç;voratori».

(lIIIPRODUZlONERISERVATA

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1- LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

I ,

«Fermato treno In cor vogliamo solo lavorare» l dipendenti difendono Sarni: «È il nostro papà, ci fidiamo»

Anche le ditte cominciano la conta dei danni: Zara ha bloccato

50 Tir carichi di merce

MASSIMO LEVANTACI

• «Non siamo contro qual­cuno in particolare, vogliamo solo dire con questa protesta che ci siamo anche nob>. Eccoli i lavoratori del GrandApnlia, invidiati e ammirati fmo alla mattina di venerdì 25 novem­bre; oggi appesi a un filo, delusi e amareggiati da un sogno di­ventato incubo per loro. Sono in tutto ottocento, unità in più o in meno, tutti neassunti; ieri mat­tina in 250 - fonte della Que­stura - hanno formato il pre­sidio davanti al Palazzo di città. PercIlè qui? «Abbiamo scelto una sede simbolica - risponde Giusi Sciarappa, portavoce dei lavoratori -semplicemente per­cIlè il Comune rappresenta la casa di un'intera comunità. E questa vicenda colpisce al cuo­re una moltitudine di foggiani».

Lei era nel blocco del pilotage del grande centro commercia­le, teneva i rapporti con le im­prese e le ditte che stavano fa­cendo gli allestimenti nel Gran­dApulia. Una neoassunta an­che nei: «Stavo completando il periodo di formazione, quella mattina quando sono entrate le forze dell'ordine ognuno svol­geva precisi compiti in vista dell'imminente inaugurazione. Gli operai sono stati fermati con gli attrezzi in mano. Siamo

. rimasti tutti spiazzati, è come se avessero fermato Wl treno in corsa. E comunque vogliamo ringraziare le forze dell'ordine per la gentilezza che hanno usa­to nei nostri confronti, per aver compreso la situazione. Ma molti di noi sono ancora scioc­cati».

I ragazzi dall'altra parte del marciapiede intonano slogan da stadio, sono tutti molto gio­vani e parecchi di loro alla pri­ma esperienza lavorativa. «Noi siamo state assunte da Manga­naro, come commesse», rispon­dono con l'aria impaurita Ro­berta e Valentina. Anche Luigi è un ragazzo alle prime armi: «Ora che mi avevano preso a un colloquio mi ritrovo senza la­voro già prima di cominciare. Dovevo andare in uno dei bar di Sarni. Una disdetta, ma speria­mo che qualcosa si aggiusti>;. Sono tanti, forse la maggioran­za, coloro che invece un lavoro già lo av;wano e oggi sentono più forte il peso della beffa. Pa­squale, 22 anni, stava dietro il bancone del bar delle Rose a Lucera: «Ho deciso di licenziar­mi per andare a lavorare al GrandApulia, ero convinto di aver fatto la scelta giusta. Ma voi che dite? Si sblocca tutta questa storia? Il Natale porta serenità nelle famiglie, speria­mo che anche la magistratura lo capisca». I lavoratori sono tendenzialmente tutti dalla

parte di Sarni, non potrebbe essere altrimenti. Sull'inchie­sta della magistratura e in par­ticolare sulle accuse gravi, so­prattutto in materia ambienta­le, cercano però di essere cauti: «Ci siamo affidati a Sarni, lui è il nostro papà», taglia corto la portavoce.

La beffa non riguarda ovvia­mente solo ilavoratori, c'è tutto un modo economico-finanzia­rioche si agita in questi giorni burrascosi dietro il GrandApu­Ha. I lavoratori riferiscono che ci sono ancora contratti in es­sere «a mille euro al giorno» per il noleggio dei gruppi elettro­geni da parte di diverse ditte che ovviamente sono stati spen­ti la mattina del 25. Zara, uno dei marchi più attesi, aveva programmato nel fine settima­na del 26-27 novembre l'arrivo di 50 Tir carichi di merce per l'allestimento dell'enorme spa­zio acquistato all'interno del centro commerciale. Le ditte sono riuscite a riprendere ciò che poteva essere trasportato in tempi brevi, soprattutto le merci deperibili come è avve­nuto nel caso di Coop. Ma il GrandApulia oggi sembra la Costa Concordia adagiata sul fianco, 1m'enorme teoria di ca­pannoni circondata dal nastro del sequestro giudiziario e den­tro il vuoto che proprio ieri, giornata dell'inaugurazione, doveva essere pieno di visita­tori e clienti negli ottanta ne­gozi. Un'attesa tradita, ma al­meno tra ilavoratori aleggia un certo ottimismo. «Si mettano la mano sulla coscienza ... ».

Le mosse marchi Riunione di Zara con i dipendenti

Coop lascia i 40 in Mongolfiera ii!iII La disperazione dei dipendenti lascia il posto, almeno in chi se lo può permettere, a ipotesi al­ternative. Un po' tutti sono alla ricerca di vie di fu­ga per svincolarsi dal «cappio» del GrandApulia anche se questa opportunità, a quanto pare, sembra essere più alla portata dei dipendenti in­gaggiati dai grandi marchi. Così ieri Zara ha riuni­to all'hotel Ci cole Ila gli oltre cinquanta dipendenti assunti nell'enorme showroom che avrebbe do­vuto aprire a Foggia dove figurano tutte le linee della società spagnola (unico centro commercia­le al Sud). I lavoratori non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, si vocifera che Zara potrebbe deci­dere di smistare gli assunti in altri negozi del gruppo anche se molti di essi attualmente sono ancora in fase di formazione professionale e per alcuni la trafila è ancora tutta da confermare. Tra­sferiti anche i cinque dipendenti della Telecom nelle sedi di Napoli, Marcianise e Cassino ma so­lo fino al 1 O dicembre; hanno trovato (al momen­to) riparo nei negozi baresi anche i venti neoas­sunti della società Douglas (profumi e bigiotteria) che aveva acquistato uno spazio importante nel Grand'Apulia. Diverso invece il caso dei quaranta dipendenti dell'lpercoop che dal primo dicembre avrebbero dovuto prendere servizio nell'iper­mercato di borgo Incoronata e firmato conte­stualmente un contratto full-time per un anno. Il sequestro del 25 scorso ha bloccato il trasferi­mento dei lavoratori e il loro nuovo inquadra­mento contrattuale. Fortuna per loro che dalla "Mongolfiera" in viale degli Aviatori i quaranta non si erano ancora spostati, e non si sposteran­no tanto presto a giudicare dal groviglio giudizia­rio che avvolge il GrandApulia. E questa la loro consolazione: almeno il posto è salvo, tutto il re­sto si vedrà. Anche se probabilmente avevano sognato un futuro diverso dietro le prospettive che apriva il GrandApulia che oggi inevitabilmen­te dovranno essere riposte in soffitta. A meno di sorprese dell'ultimora.

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO «Gli uffici comunali hanno risposto al Cfs sostenendo che le pratiche sono in regola» «In una vicenda così delicata sarebbe più responsabile evitare strumentalizzazioni»

ijII Botta e risposta tra il con­sigliere Giuseppe Mainiero e l'assessore all'urbanistica Cic­cia D'Emilio a proposito del coin­volgimento del Comune nella vi­cenda GrandAp1ùia (non ci sono indagati né tra amministatori né tra tecnici) e della richiesta di discussione in Consiglio comu­nale del problema dopo il seque­stro del centro commerciale ope­rato dalla magistratura.

Secondo Mainiero «il Comune di Foggia nella sua accezione più ampia, Amministrazione politi-

ca e tecnostruttura, avrebbe do­vuto gestire e controllare su cia­scuno dei procedimenti e atti di­retti alla edificazione di 1m'at­tività commerciale di questa grandezza a garanzia di tutti im­preditori e cittadinanza compre­sÌ». Per il capogruppo di Fratelli d'Italia «ancora una volta. l'en­nesima, un provvedhnento giu­diziale getta ombre sull'operato dell'Amministrazione che certa­mente, al di là delle responsa­bilità penali prospettate, non è esente dalla gravissima colpa di

essere hnmobile e sorda, con in­terpellanze mai riscontrate ed inattiva.»

«Non è né concepibile, né mi­nhnamente ammissibile che l'Amministrazione con la sua tecnostruttura possa continuare in 1m assordante silenzio che la­scia attonita una città, tutta la classe dei lavoratori e quella hn­prenditoriale. Vi è un dovere ine­ludibile del soggetto politico elet­to dai cittadini: agire sempre e comunque a tutela e difesa della propria gente e del proprio ter-

«Assordante e imbarazzante il silenzio della politica» «Sottovalutato l'aspetto della

bonifica dei siti inquinati e non solo nel!' area industriale

ma anche in altre zone»

tjj «E' imbarazzante, quanto assordante, il silenzio "della politica" dopo Il seque­stro del Centro Commerciale GrandApu­lia. Imbarazzante il silenzio dopo aver ur­lato ai quattro venti che con il più grande centro commerciale del meridione la città avrebbe avuto benefici a cascata, comin­ciando dalle mille assunzioni negli eser­cizi commerciali senza dimenticare le ri­cadute occupazionali dell'indotto. Assor­dante perché con il sequestro è messo in dubbio un modello di sviluppo economico basato sull'apertura di nuovi centri com­merciali di grande e media superficie>), Lo afferma Giorgio Cislaghi, segretario del circolo Che Guevara di Rifondazione che aggiunge: «Inspiegabile il silenzio penma vicenda che fa emergere, il tutta la sua drammaticità, l'inquinamento ambienta­le derivante da mancate bonifiche o da

bonifiche mal fatte. Se sararmo confer­mati i ris1ùtati delle analisi ambientali diffuse dagli inquirenti ci troveremmo di fronte a 1m'altra emergenza ambientale che andrebbe a sovrapporsi alle altre già accertate: zona delle discariche di Passo Breccioso: inquinamento dell'area attor­no alla "cartiera" che si estende sino al centro città; criticità del funzionamento dell'hnpianto di depurazione delle acque; mancata bonifica dell'ex stabilimento chi­mico-militare dove giacciono tombate in­genti quantità di aggressivi chimici.»

«L'inquinamento, accertato o presunto, di tutti questi siti ha prodotto gravi con­seguenze perché, se va bene, le aree sono state poste sotto sequestro giudiziario (ex stabilhnento chhnico-militare) o, sempre nel migliore dei casi, harmo prodotto un aumento dei costi indnstriali (inquina­mento diffuso nell'area della cartiera), mentre nei casi peggiori harmo prodotto danni difficilmente quantificabili per l'in­terdizione nell'uso dei pozzi a fini irrigui (zona adiacente la discarica di Passo Brec­cioso), il diniego all'ampliamento della di­scarica comunale con costi indefiniti per la sua bonifica e l'ibernazione del nuovo centro commerciale», conclude Cislaghi. FilllSUD Il masterplan

ritorio. Questa Amministrazio­ne è giunta ormai a concepire come unica possibilità di gallego giamento quella di rhnanere hn­mobile dopo tutti gli errori com­messi. Il che politicamente è più grave di essere colpevoli», affero ma ancora Mainiero che ha chie­sto la discussione in Consiglio.

«Il consigliere Mainiero, nel tentativo di strmnentalizzare qualunque questione contro 1'Amministrazione comunale, non ha avuto alcm1a remora ad utilizzare per questo scopo an­che la vicenda giudiziaria che riguarda il

Unico per le Attività Produttive. che hanno formahnente chiari: to, rispondendo alla richiesta avanzata dal Corpo Forestale del­lo Stato, la regolarità dell'iter dei procedimenti e degli atti prodot­ti dall'Amministrazione comu' nale che ci ha preceduto. Di fron­te a questo pronunciamento, la rappresentanza politica attual­mente in carica non ha alcun ruolo o potere di intervento, così come la norma prescrive in mo­do preciso, senza per questo vo­lerscaricare su altri alcun tipo di responsabilità», dice D'Emilio

che aggiunge: Centro Com­merciale GrandApulia. Mi meraviglio di come non abbia ancora attribuito al sindaco Lan­della anche la

E RISPOSTA «Per l'ennesi­ma volta, quindi, 1'os­sessione della polemica per­sonale nei confronti del sindaco ha fat-

li Comune replica con D'Emilio alle accuse del

consigliere Mainiero

responsabilità delle sette piaghe d'Egitto», afferma l'assessore all'urbanistica D'Emilio che ag­gi1mge: «È chiaro che siamo in presenza di una polemica pre­testuosa, in cui si fmge voluta­mente di ignorare la differenza di compiti e re-

to perdere di vista al consigliere la realtà delle cose, a cominciare dal fatto che l'Amministrazione com1male, come ebbi modo di dire dando riscontro lo scorso 21 luglio 2015 alla sua interrogazione in Aula, ha sempre messo a disposizione

della società sponsabilità tra la rappre­sentanza poli­tica e la lecno­struttura in un'Ammini­strazione co­munale, sanci­ta e disciplina-

I PREICEDIENTI L.J.COS. Srl tutta la docu­mentazione istruita e pro· dotta dall' Am­ministrazione comunale che ci ha precedu-

La vicenda era emersa a gennaio 2015 ed ha

avuto un seguito

ta dall'articolo 107 del Testo Uni­co per gli Enti Locali. Al prhno organo compete l'indirizzo poli­tico, al secondo la potestà gestio­nale, compreso il potere di even­tuale revoca degli atti, specie se di natura prettamente tecnica.»

«Nel merito delle osservazioni formulate dal consigliere Mai­niero, quindi, è il caso di pre­cisare che alla relazione prodot­ta dal Servizio Avvocatura hafal­to seguito un pronunciamento degli uffici tecnici, nella persona dell'allora dirigente del Servizio

to, a dimostra­zione della volontà di assicurare, ora come allora, la massima tra­sparenza a tutti i livelli.»

«In 1ma vicenda così delicata e così complessa sarebbe stato più opportuno e più responsabile evitare sh'umentalizzazioni po­litiche, così da dhnostrare con­cretamente, e non solo a parole. rispetto sia per il lavoro che la Magistratura sta svolgendo sia per l'apprensione con cui tutti i soggetti coinvolti attendono le ri­sultanze giUdiziarie», conclude l'assessore D'Emilio.

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GIOVEDì 1 DICEMBRE 2016 LL'l\!,':h;'!j;x\1

un "UNAREALT À COMMERCIALE così IMPORTANTE

_NON PUÒ ESSERE LASCIATACHIUSA"

t! , Due a tre giorni di canfusionementale'~. ne di una intera pravincia. Nessuna gli chie- o

Casì descrivano. il loro. stata d'anirtlO i· o derà di andare dal GIP e far aprire il centro dipendentideIGnippaSarrii.Amanife- 'cammerciale", asserva e scrive qualcuno.,

stare ieri mattina nan c'erano. 700 lavorato- delusa .dal compartamenta attendista di ri, ma paca più di un centinaia dilaro, quel- Landell'a; che .resta ilsindaca del popala, li cansalidati, quelli che sarebbero stati tra- una a cui tanti prima sirivalgevana nanfas­sferiti nel nuava centro cammerciale insie- s'altra per. canascere qualche natizia di la­me ai 60 ragazzi dei tre punti vendita rista- vora. raziane di Tanino Sarni. ' Qualcun altro sul gruppo. simastra insaddi­Canlara anche una deirespansabilidelPerc ' sfatto. per l'esita della manifestaziane. "Ma sanale di studia a Chieti, il direttare artisti- scusate tanta, sta guardando. i video. da vai ca della Multisala Min1Il1a Morsuilla, altri pastati, emi accorga che nan eravate più di espanenti della grande famiglia Sarni e i cir- un centinrua a frante dei 800 e passa lavaÌa­

,ca40 dipendenti CaapAlleanza, che avreb- tori''' presi", tramite seleziane! Dave sana berodavutaaprireierimattinailprimaiper: tutti quelli che fina a ieri erano. arrabbiati

«J!@l!:nlftrt~ al @ii~tifm~dan 0ienn m$Eiàrt©~~ ~h~t1i w.$%,:g;;at~ m

W:TI~§W,Dm C@Sfu* M@*v 5M~0l2k JP'èW'i:Rìid·J..t~ffiiil

amareggiati delusi pronti a tutta purO di sal-o vaguardare il prapria pasta di lavoro atte­nuta tramite' seleziane'.? Sana unPa delu­sa da vai, anche se nan ve ne può fregar di mena, ma.mi aspettava almeno. un 500 per­sane che gridavano. illara diritta allavaro giustamente avuta tramite seleziane". Pron-

. ta la reaziane. "Organizzare una manifesta­ziane nan è una casa semplice e c'è gente, che nemmeno ha capita che casa è succes­

mercato. can maduli sperimentali del Sud. sa, quindi ritenga che aggi sia stata camun­Tantissimi addetti e assunti dagli altri grup- que un, successa indipendentemente dai pi da Inditex awycan Casmetics erano. in . numeri grandi a piccali, tanta dadimastra­riuniane straardinaria a a proseguire la loro. re che chi c'era è venuta" spantaneamente" farmaziane aziendale. La "protesta" è stata e nan vi erano. strumentalizzaziani di alcun arganizzata, grazie'al gruppo. sacial "Salvia-genere. Nansarà certa qui che cifermerema, ma illavaro a Faggia", dall'avvacata Giusy ma palemica e la divisiane non devano. es­Sciarappa; addetta al pilatage, il centro ape- sere alimentate, ripàrtiama da aggi pernua­

ve iniziative asastegna dei)avqratari e degli imprenditari cainvalti in questa situaziane drammatica". . "lo. c'ero e manteneva quel cartellane assie­me ai ragazzi di Sarni e tra il fredda assurda eIeurla c'erano. anche le lacrime al sal pen­siero che nai davevama essere nei 'nastri

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stare ad iniziare unanuava avventura, tan­tafaticasprecata per far parte di GrandApu­lia trappe natti insanni a mandare curricu­lum p er arrenderci ca sì", dice una ragazza. Il futura rischia di esseni campromessa, sebbene aggisi guardi sala allafacaltàd'usa. "Un centro caminerciale di quelle dimen­siani nan garantisce lavara sala a chi "ha passata le seleziani", ma canlbia radical­menteilprofila cammerciale di una città in­tera. Basti pensare ad un casella autastrada­le realizzilta appasitamente. Lavaro per chi l'ha realizzata e giavamenta per le aziende di tuttala zana asi, vecchie e probabilmente futurenuave, vistalarivalutaziane dell'in te­raarea". '

rativa di GrandApulia come cansulente e can prosp ettive successive di entrare e far carriera iri amministraziane. "Abbiamo. riu-' nita la protesta pacifica, dapa il sequestra si .. erano. create delle cellule disparate, in un mamenta di smarrimento. è facile perdere i puntidi riferimento., abbiamo. presa quindi lasituazianeinmana. Gli umarisana dispe­ranza, siha fiduCia, una realtà cammerciale cosìimpartante:per il territaria nan può es­sere lasciata chiusa, è impensabile e impas­sibile che nan sia riaperta", rimarca alla na­stra testata. "I.:aziendahafatta un grassa in­.vestimenta, l'unica speranza è che la magi­stratura passa' ricredersi", spiegano. altri manifestanti, tra una slagan e l' altra diinci­tamenta .. "Se qualcasa vuai camprare al GrandApulia devi andare", hanno. urlata:

. 'Cauti dallaclifesa, il ricorso sarà depositato solo .domani

Illaro gesta è stata quasi ignorata dalle isti­tuziani, sebbene una delegaziane abbia pai parlata can una degli assessari del sindaca Franca Landella. Dei sindacati sala la Fi­smichadecisa di partarele sue bandiere in­sieme ai giavani, in attesa di futura. "Chi sta dicendo. che il prima cittadina debba cam­mentare il lavara della magistratura? Un sindaca davrebbe salD star vicina alla ca:: munità che rappresenta anche sala per da­re un gesta di vicinanza, di salidarietà, di di­stensiane vista il caas che c' è'e l' apprensia-

I!IMPRENiirrORE Tonino Sarni ai microfani

, del T g3 regionale ieri l'altro

',S~.bastau~aca:nicepiÙC?iaraperSm?!l~areils~candacapadiaccusa,as-sIalalattizzazIane abUSIva, appare pm ImpervlO quella di reato. ambien­

tale. Da quel che trapela dalla difesa, se il sito. fasse realmente insalubre, ca­sì carne dimastrerebbero gli ultimi rilievi dell'Arpa, che attesterebbero l'in­quinamento. della falda acquifera; tuttaJ'areaindustriale sarebbe cantami­nata. Mativa per cui anche altre attività ecanamiche davrebbero esserepre­ventivamentesequestrate. llrischia ambientale, se c'è, esistepertutti, anche peri lavaratari dei vicini stabilimenti industriali. Dalla Latras all'Alenia. "Si è datalafacaltà d'~so all'llva, nan 12Uò ~ssel:e cancessa al GrandApulia?", è la damanda sarcastica di qualcuno.. E chiara che il ricorsa degli avvacati pun­terà tutta su questa incangruenza, che mira all'apertura del centro cam­merciale. Dalla difesa, smantanaperò l' attimisma di alcuni dipendenti. Le carte nan sana casì chiare né è scantato che la magistratura nan vaglia se· guire la linea dura sul centra commerciale. Tutti i file sana stati cansegnati agli avvacatisala lo. scorsò lunedì. Damanisarà depasitata il ricorsa, perpai arrivare in udienza in Camera di Cansiglia presumibihnente dapa il poilte dell'8 dicembre;

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Bocca cucita dal sindaco , , Franco Landella, a par­lare è sul sequestro Gran­dAlmlia, è l'assessoré co­munale all'Ur,banistica, Ciccio D'Emilio, ma per di­,fenderei' esecutivo dall' op­posizione del capogruppo dei Fratelli d'Italia. "Per il consigliere Ma~niero anche le sette piaghe d'Egitto po­trebbero essere' responsa­bilità del sindaco Landella­osserva l'amministratore­nel tentativo di strumenta­lizzare qualunque questio­necontrol'Ammihistrazio­ne comunale, non ha avuto alcunaremora ad utilizzare per questo scopo anche la vicenda giudiziaria che ri­guarda il Centro Commer­ciale GrandApulia. È chiaro che siamo in presenza di

ParlaCiccio D'Emilio: "La rappresentanza politica in carica non ha alcun ruolo o potere diintervento" .

, '

una polemica pretestuosa, in cui si finge volutamente di ignorare la differenza di compiti eresponsabilità tra la ni.ppresentanza politica e la tecnostruttura in un'Amministrazione' co­munale, sancita e discipli­nata dall' articolo 107 del

Testo Unico per gli Enti Lo­cali. Al primo organo com­:pete l'indirizzo politico, al secondo la potestà' gestio­nale, compreso il potere di eventuale revoca degli atti, specie se di natura pretta­mente tecnica. Nel merito delle osservazioni formu-

late dal consigliere Mainie­ro, quindi, ii il caso di preci­sare che alla relazione pro­dotta dal Servizio Avvoca­tura ha fatto seguito un pronunciamento degli uf­fici tecnici, nella persona dell'allora dirigente del Servizio Unico per le Attivi-

((kF1?e~ ~11&~P~;0~"O

,tà Produttive, che hanno formalmente chiarito, ri­spondendo alla richiesta avanzata dal Corpo Fore­stale dello Stato, laregolari­tàdell'iterdeiprocedimen­ti e degli atti prodotti dal­l'Amministrazione comu­nale che ci ha preceduto. Di

fronte a questo pronuncia­mento, la rappresentanza politica attualmente in ca- -rica non ha alcun ruolo o potere di intervento, cosÌ come la norma prescrive in modo preciso, senza per questo voler scaricare su al­tri alcun tipo diresponsabi­lità". r;assessoreè schietto. "Come ebbi modo di dire dando riscontro lo scorso 211uglio 2015 allasuainter­rogazione in Aula, l'ammi­nistrazione ha sempre messo a disposizione della sociètà L.I.COS. Srl tuttala doculTlentazion,e istruita e prodotta dall'Amministra­zione comunale che ci ha preceduto, a dimostrazio­ne della volontà di assicu­rare, ora come allora, la massima trasparenza a tut­ti i livelli".

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AVl'cbbe dovuto essere il giOl'110 della festa; del lavoro, per centinaia di foggiani, so­prattutto giovani.Invece, è sta­to quello della protesta. Sul ca­lendario, la data del 30novem­bre era cerchiata come quel­la dell'inaugm·azione· del mega centro commerciale Granda-

fiNo'· ,~;",\~".,1J,1 Rfi:l"ccg'J ltilH!l8ju~@lli~~utiÈ ~~~ frt!j~j~jQi~

giovedì 1 dicembre 20'16

periscono in poco tempo, ma l'obiettivo è quello di vender­li per Natale. E a ciò dovran­no pensarci gli avvocati della Finsud, proprietaria del cen­tro commerciale Grandapulia, che chiederanno al tribunale del riesame la concessione del­la facoltà d'uso per consentire

all'ipermercato della zona indu­striale çli Foggia di aprire i bat­tenti prima delle feste. Al tempo stesso, potrebbero tirare.un so­

. spiro di sollievo quasi mille la­voratori: il sogno occupazionale si è interrotto con il sequestrò, ordinato dal gip, per presunti reati edilizi e ambientali.

~"""~ ~ ~!ID 1 ® t t d@ltGJd'@ ~lt~l.ll (ili pl~o~es a . el avora, ori' .1

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randapulia pulia, nella zona industriale di Feggla.TI sequestro per presun­ti rea.ti ambientali ed edilizi, or­din?"to dal tribunale, ha stravol­to i piani dei lavoratori. .

.... 4li11eno duecento quelli sce­si in strada pel' denunciare pa­eificamente le loro paure e chie­dere aiuto <ilie istituziolli.li sit in si è svolto davanti al Comu­ne.m attesa che il tribunale del riesame si pronunci ,ml ricorso deìJ.a Finsu:d - proprietaria del ceiTtro .commerciale - _per COll­

eedere almeno la. facoltà d'uso, pI'08Sg'U& il silemio della poli­tica e dei rappresentanti delle imuI'sse.Un "no comment" ri­sp;ttoso del lavoro della m'agi­stratura, ma anche della delica­tezza delle ipotesi di reato, a co­minciare. dalla omessa. bonifica

. dell'area, in cui sarebbe stata realizzata una roaxi discarica abusiva ili ClÙ stòccal'e gli iner­ti della demolizione dell' ex zuc­cherificio.

Adesso, intanto, sorge UII problema: solo la concessione della facoltà d'uso potrà per-

mettere di vendere a Natale la I merce già presente nei negozi.

. Per I prodotti freschi - in. particolare la quarta gamma I dell'ortòfrutta - si è cercato di correre ai ripari, tentando di . ·trasferire la !llerce, ma l'ope­razione sarebbe riuscita solo in parte; diverso il discorso per tutti gli altri generi in vendita, ad esempio abbigliamento, elet­tronica o articolÌ per la: casa: i non si tratta di oggetti che de-

_______________________________________________ 1

.'

Uassessore all'Urbanistica, D'Emilio: "Uamministrazione non ha competenza"

Dall'assessore comunale all'Urbanistica, Francesco D'Emilio, riceviamo e pubblichiamo:

"li consigliere Mainiero, nel tentativo di stru­menta.lizzare qualunque questione contro l'Am­ministrazione comunale, non ha avuto alcuna re­mora ad utilizzare per questo scopo anche la vi­cenda giudiziaria che riguarda il Centro Commer­ciale GrandApulia. Mi meraviglio di come non ab­bia ancora attribuito al sindaco Landella anche la responsabilità delle sette piaghe d'Egitto.

È chiaro che siamo in presenza di mia pole­IlÌica pretestuosa, in cui si finge volutamente di ignorare la differenza di compiti e responsabili~ tà tra la rappresentanza politica e la tecnostrut­tura in lm'Amministrazionecomunale, sancita e disciplinata dall'articolo 107 del Testo Unico per·

. gli Enti Locali. Al prirrlo organo compete rincfuiz­zo politico, al secondo la potestà gesfionale, com­preso il potere di eventuale revoca degli atti, spe­cie se di natura prettamente tecnica.

Nel merito' delle osservazioni formulate dal consigliere Mainiero, quindi, è il caso di precisa­re che alla relazione prodotta dal Sèrvizio Avvo­catura ha fattosegnito un pronunciamento degli uffici tecnici, nella persona dell' allora dirigente del Servizio Unico per le Attività Produttive, che hanno formalmente chiarito, rispondendo alla ri­chiesta avanzata dal Corpo Forestale dello Sta-

to, la regolarità dell'iter deiprocedLilenti e de­gli atti prodotti dall'Amministrazione comunale che ci ha preceduto. Di fronte a questo pronun­ciamento, la rappresentanza politica attualmen-

. te in carica non ha alcun ruolo o potere di inter­vento, così come la norma prescrive in modo pre­ciso, senza per questo voler scaricare su altri al­cun tipo di responsabilità. _

Per l'ennesima volta, quindi, l'ossessione del­la polemica personale nei confronti del sindaco ha fatto perdere di vista al consigliere la realtà delle cose, a cominciare dal fatto che l'.Armnini­strazione comunale, come ebbi modo di dire dan-. do rIscontro lo' scorso 21 luglio 2015 allà sua in­terrogazione in Alùa, ha sempre messo a disposi­zione della società L.I.COS. Srl tutta la documen­tazione istruita e prodotta dall'Amministrazio­ne comunale che ci ha preceduto, a dimostrazio­ne della volontà di assicurare, ora come allora, la massima trasparenza a tutti i livelli. . In una vicenda così delicata e così comples­sa sarebbe stato più opportuno e più responsa­bile evitare strumentalizzazioni politiche, così da dimostrare concretamente, e non solo a paro­le, rispetto sia per il lavoro che la Magistratura sta svolgendo sia per l'apprensione con cui tut­ti i soggetti coinvolti attendono le risultanze giu­diziarie".

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E Benetton riapre il megastore nell'isola del passeggio cittadino Chiuso da 7 mesi, sarà gestito da Ponzano dopo l'affidamento locale

,. Nello scenario cupo del Gran­dApulia torna invece a risplendere nell'isola pedonale il m'll'chio della Benetton che proprio ieri mattina -ironia della sorte - ha riaperto i battenti al pubblico dopo quasi sette mesi di chiusura forzata. Nel giorno dell'inaugurazione (saltata) del me­ga centro commerciale nell'area in­dustriale, il salotto cittadino si riap­propria così finalmente di uno dei suoi angoli più percorsi dal pas­seggio festivo e non, rimasto de­solatamente orfano di insegne e di interesse per l'utenza commerciale in questi lunghi sette mesi di oblìo. Il palazzo degli alberelli di ulivo aveva suscitato apprensione nei me­si scorsi anche per il presunto stato di abbandono delle piante stilla fac­ciata, ora con la riapertura si potrà anche rimediare anche alla manu­tenzione dell'insolita vegetazione.

Una riapertura attesa da giorni, da quando le vetrine hanno ripreso a colorarsi dei capi e degli maglioni colorati della collezione «inverno». Sulla vetrina della pprta d'ingresso ieri mattina era stato affisso un

cartello: "Informiamo la gentile clientela che il negozio aprirà alle ore 10.30". I vetrinisti avevano finito di completare le vetrine ieri po­meriggio, in evidenza un fiocco ros­so molto natalizio. Così sono stati sufficiÈmti quegli avvisi a far ra­dunare ireri mattina davanti all'in­gresso una trentina di persone che hanno atteso pazientemente l'aper­tura per rientrare f'malmente «alla Benetton», un po' come anni fa si entrava «alla Standa» che si trovava nello stesso immobile.

Nel palazzo con gli alberi di ulivo si è dunque subito rivista la clien­tela dei tempi migliori. All'interno sono tornati al lavoro (con contratto a tempo determinato) gli 11 dipen­denti della struttura, quasi tutti rimasti in servizio fino all'ultimo giorno della vecchia gestione af­fidata dalla casa madre di Ponzano alla società Palmada dei fratelli Pal­ladino di San Giovanni Rotondo, esclusivista del marchio Benetton per quasi dieci anni prima della rottura definitiva con strascichi an­che legali. Il negozio di corso Vit-

"

NUOVA APERTURA Il megastore ieri mattina prima del nuovo battesimo con la clientela

torio Emanuele è stato infatti chiuso per così tanto tempo a causa di un contenzioso fra la Benetton e Pal­mada, i dipendenti in questa con­troversia sono stati un po' come il vaso di coccio fra vasi di ferro ed hanno seriamente temuto di per­dere il posto di lavoro.

TI megastore ha riaperto su due piani, gli stessi aperti al pubblico negli ultimi tempi della precedente attività commerciale. Attualmente il negozio viene gestito direttamen­te alla casa di Ponzano Veneto che aveva rinnovato la licenza commer­ciale dal giugno scorso evidente­mente confidando in una risolu­zione positiva della controversia. Un indizio che ha alinlentato la

speranza degli 11 lavoratori anche se poi i tempi hanno fatto il loro corso e Benetton è riuscita a ria­prire il megastore soltanto quasi in prossimità con la vigilia di Natale, periodo commercialmente parlando tra i più appetibili dell'anno.

Per un megastore che riapre, un altro marchio storico dell'isola pe­donale che ammaina bandiera. Da alcuni giorni è ufficiale la chiusura di Max Mara, negozio chiuso e insegna già rimossa. Un esercizio tra i più frequentati dalle signore della «Foggia bene», annuncio co­municato un paio di mesi fa dal gruppo e che risponde a un ri­posizionamento aziendale del mar­chio nei centri commerciali.

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lA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Giovedì 1 dicembre 2016

1 'I I VIII

I I SEMINARIO ANCE-REGIONE

C'è l'annuncio del grande piano governativo da 9,8 miliardi di prevenzione antisismica e contro il dissesto idrogeologico

Esperti, rappresentanti e.dirigenti di Ance, Regione Puglia, Protezione civile, ex lacp e sindaci della Capitanata

icurezza degli edifici e riqualificazione dei centri storici

Domani alle 15,30 ad iniziativa dell'Ance

presso la sala riunioni di Confindustria

., Definire il livello di vulnerabilità degli edifici, le modalità operative di intervento, le azioni per la messa in sicurezza dei centri storici, i possibili canali di frnanziamento. Per approfon­dire un tema di estrema attualità, anche alla luce del progetto Casa Italia, Ance Foggiaha promosso una Tavola Rotonda per domani venerdì 2 dicembre alle ore 15.30. All'iniziativa, che si svolgerà pres­so la Sala Convegni Fantini Wpiano) di via Valentini Vista Franco 1, Foggia, e che ha come titolo "Pianificare, moder-

nizzare il patrimonio pubblico partendo dalla sostenibilità, dalla sicurezza si­smica e dal dissesto idrogeologico, per un grande piano di rigenerazione"; in­terverranno: il Presidente di Ance Fog­gia, Gerardo Biancofiore, i Sindaci della Capitanata, il Governatore della Regio­ne Puglia, Michele Emiliano, l'Asses­sore regionale all'Urbanistica, Anna Maria Curcuruto, l'Amministratore di Arca Capitanata, Donato Pascarella, la Dirigente Regionale della Protezione Ci­vile, Lucia Di Lauro, la Dirigente di

ANCE Nazionale, Amelia Sabatini, e l'Ing. Amedeo VitOl1e. Modererà i lavori Filippo Santigliano. Per il Presidente di Ance Foggia, Gerardo Biancofiore, "l'in­contro può essere il presupposto per coniugare l'esigenza di salvaguardare il territorio con la prospettiva di una cre­scita economica dei nostri territori. C'è l'annuncio del grande piano governa­tivo da 9,8 miliardi di prevenzione an­tisismica e contro il dissesto idrogeo­logico. Dobbiamo esaminare le modalità migliori per integrare questo strumento

Rimettere in moto l'edlizia con il piano sicurezza degli edifici

pluriennale con l'incentivazione per l'efficienza energetica, gli sviluppi dell'industria digitale e dell'edilizia 4.0, le auspicabili modifiche alla normativa sugli appalti per accelerare le gare senza detrimento della trasparenza e della qualità di progetti e realizzazioni. Le prospettive per la Capitanata sono enor­mi. Proprio per questo bisogna che dalle parole si passi aifatti, partendo col piede giusto, che è quello di una pianifica­zione rigorosa ma al tempo stesso fun­zionale rispetto agli obiettivi fissati".

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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

«il premier Matteo Renzi sostiene che sono 150 le crisi risolte positivamente dal Mini­stero dello sviluppo economico, dal lontano dicembre 2014, ma intanto la vertenza del gruppo Sangalli Vetro risulta totalmen­te paralizzata». Così l'ono Giu­seppe L'Abbate (Cinquestelle) che ha presentato un'interroga­zione al governo. «Mi auguro -dice il parlamentare pugliese -che, invece di concentrare gli sforzi sulla campagna referen­daria, si salvaguardino i livelli occupazionali e si sostengano i redditi degli oltre 270 di­pendenti. Chiedia­mo che il Governo favorisca la ricerca di un player nazio­nale in grado di mantenere una quota italiana in se­no al comparto del vetro per 1'edilizia, invece di limitarsi ad accettare il fal­limento».

GAbbate chiede «chiarimenti sui torbidi aspetti che costellano la vicen-da, a cominciare dal ruolo ambiguo svol-to dalla fmanziaria Friulia e dalla presidente del Friuli Ve­nezia Giulia, Debora Serrac­chiani, vicesegretario del Par­tito Democratico». Numerosi sarebbero, infatti, gli aspetti da chiarire. L'on. L'Abbate sotto­linea che«tra lebanche fmanzia­tricidel fido accordato nel 2008 alla Sangalli Porto Nogaro (e garantito dalla Sangalli Man­fredonia spa) si rinvengono Unicredit, Banca Friuladria spa, Veneto Banca spa, Bnl spa, Banca Popolare di Vicenza sc­pa. Lo scorso 28 luglio -riferisce il parlamentare - nell'incontro

NUOVA INTERROGAZIONE DELrON. rABBATE CHE ACCUSA: UN GROVIGLIO FINANZIARIO DIETRO LA CHIUSURA , ne assentI «Governo

dimenticato il caso Ili»

Seminario sulla tutela di paesaggio e siti storici

fL:~~~ ~~

iNDUSTRIA DEL VETRO La fabbrica dall'alto, a sin. i lavoratori

~ MONTE SANT'ANGELO. Italia nostra, Parco del Gargano, Lipu, Collegio provinciale Geo­metri e Geometri laureati di Foggia, Provincia di Foggia, Regione Puglia, Archeoclub d'Italia sede di Foggia, organizzano il seminario {{Ra­dici ... il seme del futuro» in programma domani venerdì 2 dicembre 2016 alle ore 9 all' Audi­torium della Basilica di San Michele. Tra i re­latori: padre Ladislao Suchi, Rettore della Ba­silica di S.Michele; Andrea Cantadori, Commis­sario Prefettizio; Leonardo Pietrocola, presi­dente del Collegio dei Geometri di Foggia; Mi­chele Emiliano, presidente Regione Puglia; Ste-

fano Pecorella, presidente Parco del Gargano; Maurizio Di Stefano, presidente Icomos; Rober­to Banchini, direttore generale Paesaggio-Mi­bact; Maria AdeleTeti, docente Università Reg­gio Calabria; Ferruccio Izzo, docente Univer­sità_ Napoli; Alessandro Castagnaro, docente Università Napoli; Anita Guarnieri, Soprinten­denza della Puglia; Simonetta Bonomi, Soprin­tendente all' Archeologia, Belle Arti e Paesag­gio Foggia BAT; Antonello Antonicelli; Stefano Balloch, presidente Associazione Italia Lango­bardorum; Luigi De Falco, architetto; Matteo Trotta, geologo. Modera: Micky de Finis.

al tavolo tecnico riguardante le società manfredoniane del Gruppo Sangalli, prese la pa­rolal'avvocato Ambrosini (ex commissario della fase concor­dataria e attuale presidente di Veneto Banca),il quale assiste unbrokerinternazionale svizze­ro di origine greca che ha ma­nifestato un interesse a rilevare il sito produttivo. dichiarandosi disponibile a richiedere al pro­ponente garanzie ulteriori, del­le quali non si ha notizia. E se lapossibilità di fuga dell'im­

prenditore Sangalli è solo una eventua­lità, per quanto ve­rosimile - aggiunge il deputato dei Cin­questelle -è ufficiale invece che, nel no­vembre 2015, iltru­stdelle Isole Britan­niche, East Inve­sting L td, già tito­lare delle azioni del­la società lussem­burghese al vertice della Sangalli, ha ceduto le sue azioni alla Acondale Ltd, untrustdomiciliato presso lo studio le­gale panamense D'Aleman, Cordero

e Lee Trust già noto alle cro­nache per lo scandalo riguardo il riciclaggio di danaro sporco del dittatore cileno Pinochet.Un torbido scenario di paradisi fi­scali che si somma alle vicende italiane, in attesa di chiarimen­ti da parte del Ministero dello Sviluppo economico».

«All'appello - conclude l' ono L'Abbate -manca il governatore dellaPuglia Michele Emiliano che, come al solito, dopo aver promesso un impegno persona­le e concreto si è disinteressato completamente della vicenda Sangalli».

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lA GAZZETTA DELMEZZOGfORNO Giovedì 1 dicembre 2016

IL BILANCIO DEl CONSORZIO DI BONIFICA CON LA REGIONE PUGLIA

La filiera del legno I o aSIOn isvilup o

Avviata la sperimentazione su 1100 ettari del Gargano • MONTE SANT'AMNGELO. Re·

gione Puglia, Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali e Con­sorzio di Bonifica Montana del Gar­gano implementeranno quanto pri­ma l'accordo di programma sul pro­getto pilota per la filiera legno, con la partecipazione del Parco Nazionale del Gargano. E' quanto è emerso al convegno tenuto si a Monte Sant'An­gelo che ha anche presentato i primi dati sperimentali sulle essenze ar­boree tipiche del comprensorio, dai quali sono emerse indicazioni sod­disfacenti sulla resistenza dei le­gnami saggiati - Abete bianco, Ca­stagno, Pino d'Aleppo - con carat­teristiche ottimali per l'utilizzo strutturale in edilizia. Le sperimen­tazioni su travi e tavole ricavate dalle specie citate proseguiranno nei pros­simi mesi nei circa 1.100 ettari dell'area oggetto della sperimenta­zione, al fine di acquisire le con­ferme necessarie alla successiva va­lorizzazione commerciale dei legna­mi.

Ma l'avvio è senz'altro incorag­giante, come ricordato nei loro in­terventi da: Stefano Pecorella, Pre­sidente Ente Parco Nazionale del Gargano, Eligio G.B. Terrenzio, Pre­sidente Consorzio di Bonifica Mon­tana del Gargano, Anna Ilaria Giu-

liani, Sub Commissario Agenzia Re­gionale Attività Irrigue e Forestali (Ari±); Rosario Cusmai, Vice Pre­sidente Provincia di Foggia; Leo­nardo Di Gioia, Assessore Risorse Agroalimentari e Forestali della Re­gione Puglia; Raffaele Piemontese, Assessore Bilancio, Demanio e Pa­trimonio della Regione Puglia. Di grande interesse anche le relazioni tecniche a cura di: Marco Muciaccia, Direttore Consorzio di Bonifica Montana del Gargano; Michele Bru­netti, Ricercatore del Consiglio Na­zionale delle Ricerche-Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Spe­cie Arboree, Raffaele Sgambati, fun­zionario Arif.

"Sono particolarmente soddisfatto per le risultanze del convegno e per l'ampia partecipazione di rappre­sentanti istituzionali e del mondo agricolo, come pure di imprese e maestranze del settore forestale maggiormente interessate alle ri­cadute economiche ed occupazionali del progetto", ha dichiarato Eligio G.B. Terrenzio, Presidente Consor­zio di Bonifica Montana del Gar­gano".

"Tra pochi giorni, inoltre, il Con­siglio che ho l'onore di guidare si accinge a traguardare il primo anno di amministrazione, intenso e ricco

di soddisfazioni, che ha visto il Con­sorzio impegnato in nuove proget­tualità a diverso stadio di avan­zamento. Mi riferisco al completato impianto di irrigazione denominato III lotto di Carpino, che consentirà di servire circa 350 ha di territorio, nonché al progetto per servire oltre 400 ha nella piana di San Giovanni Rotondo con l'utilizzo delle acque reflue depurate del medesimo Co­mune; iniziative, queste, in aggiunta a quelle ordinarie per la program­mazione, la progettazione e l'ese­cuzione di numerosi interventi di sistemazione idraulico-agraria ed idraulico-forestale», sottolinea il pre­sidente del Consorzio.

«Per quanto riguarda, invece, altre attività nel frattempo avviate - ha concluso il Presidente del Consorzio per la bonifica montana del Gar­gano, Giovanni Terrenzio -ricordo le candidature a finanziamento sia per il terzo lotto degli acquedotti rurali, per il quale abbiamo interessato il Ministero delle Infrastrutture e Tra­sporti e la Regione nell'ambito del Patto per la Puglia, sia il progetto integrato per la difesa del suolo e la prevenzione delle alluvioni nel pro­montorio del Gargano, all'attenzione della cabina di regia di Italia Si­cura".

MONTE S.ANGELO Alcuni momenti dell'incontro organizzato dal Consorzio di bonifica del Gargano

I XII