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" CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom www.cis1foggia.it "

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CISI j FOGGI@ '\ UNIONE SINDACALE TERRITORIALE

a cura dell'Ufficio Informazione Via Trento, 42 - Foggia

TeL 0881,724388 - 348.8543490 Fax 0881,771681 e-mail: cislfoggia.stampa@gmaiLcom

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12 I Mercoledì 11 Marzo 2015 Corriere della Sera

Primo piano III welfare

IIcaso

eleriil ministro de! lavoro Giuliano Poletti (foto) è tornato sul tema esodatì, . cloèqueUe persone che, uscite dal lavorain antiçipo prima del 2012 per andare di Ra poca in pensione, sono rimaste bloc­cate dalla rifor­ma Fornero

ROMA Esodati, indietro tutta. Ieri il ministro del Lavoro, Giu­liano Paletti, ha annunciato un cambio di approccio. Prima di definire ulteriori allargamenti della platea di persone alle quali consentire di andare in pensione con le regole prece­denti la rifonna Fomero, si ve­rificherà bene la- situazione perché probabilmente i soldi già stanziati per finanziare questa operazione sono troppi e si possono spendere meglio. «Abbiamo risolto la situazione di 170 mila: esodati circa, ne manca ancora un pezzetto e il Senato sta facendo la verifica puntuale, perché sono diventa­ti esodati anche quelli che non lo sono», ha detto ieri Poletti intervenendo in tv a «Coffee Break» su La7. <<Al?biamo più. soldi che esodati - ha conti­nuato -. Sono stati stanziati quasi 12 miliardi di euro, pro­babilmente più del necessario. I risparmi possiamo darli a chi davvero ne ha bisogno».

Cosa si nasconde dietro le parole del ministro? Andiamo con ordine. Gli esodati sono quelle- persone che, ùscite dal lavoro anticipatamente (im­prese in crisi o accordi con l'azienda) prima del 2012 con l'attesa di .andare di lì a poco in pensione, sono invece rimaste bloccate dallo scalone della ri­forma Fornero, cioè dal: brusco. aumento dell'età e' dei contri­buti necessari per accedere al pensionamento, restando così senza stipendio' e senza pen­sione. Finora, con 6 decreti dal 2012 a oggi, è stata salvaguar­data una platea potenziale sti­mata in 170 mila persone, che appunto dovrebbero avere i re­quisiti per andare in pensione con le regole precedenti alla

Le sei operazioni di salvaguardia (datiaggiOrnatiaI23.o1.20~5) NUMERO PERSONE PENSIONI L10UIDATE (Non comprende SALVAGUARDATE pensioni liquidate nella gestione ex Inpdap)

aeggen~'i14i2òliì _~ ~ 2 3 SALVAGUARDIA ~Z&_ f<i'j}r.'iWl.1 ~ (!egge n, 135/2012) ~35.000" ti!"1.~ltkfA)j 17.11L1 ~ 9.593

3" SALVAGUARDIA _ !lll'l Heggen. 22812012) ~ 16.130 7.344 ~ 5.981

. 4 3 SALVAGUARDIA ~ 5000" )[,$ 5 870 ~ 1399 (legge h. 124/2013) ~." 't\:N . & •

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?3 SALV~~Y~I!'?~ 17.000 3)94 m 2.990 '

Più fondi (12 miliardi) che esodati E Polettiriapre il «cantiere pensioni»

. . ,\. n ministro: irispaimi vanno dati a chi ha più bisogno. Le ipotesi sull' età del ritiro

le cifre

o Gli esodati potenziali salvaguardati sono stimati in 170 mila persone. Sono stati stanziati 1-1,7 miliardi di euro fino al 2020

Fornero. II tutto per uno stan­ziamento di li, 7 miliardi fino al 2020. Gli interessati presenta­no domanda all'Inps, quindi, se hanno i requisiti previsti dai decreti di salvaguardia, si vedo­no certificato il diritto alla pen­sione con ~e vecchie regole che iÌl alcuni casi decorre subito e in altri all'esaurirsi degli am­mortizzatori sociali.

Secondo il monitoraggio più . recente fatto dall'Inps, aggior­nato al 23 gennaio, su una pla­tea potenziale di 170 mila salva­guardati, le certificazioni con­cesse sono 97.996 e le pensioni in pagamento 64.0770 • .

I comitati in difesa degli eso­dati contestano questi risultati, sostenendo da un lato' che l'Inps terrebbe un atteggja­mento ostruzionistico e dall'al­tro che le platee previste dai decreti del governo avrebbero creato numeros~ disparità di trattament<y'jasciando fuori

,. ancora decine di migliaia di persone per le qùali rivendica­no il diritto alla pensionè" conle vecchie rego~e. Ma il governo frena su ult~riori decreti. In Se­nato la commissione Lavoro ha preso l'iniziativa, su proposta diPietro Ichino (Pd), di un cen­simento di eventuali altri eso-

dati, come ha ricordato ieri Po­letti. In particolare, Annamaria Parente (Pd), presidente della commissione creata per af­frontare il proÌ>lèma, -ha an­nunciato che «a metà marzo» sul sito della stessa commissio­ne Lavoro del Senato verrà in­serito unlink «che collegherà a una pagina dell1stat» dove sarà caricato un. questionario che potrà essere compilato da tutti coloro che ritengono di essere esodati. n punto, come ha spie­gato ieri anche Poletti, è distin­guere eventuali «esodati in

. senso stretto» non ancora sal-vàguardati da chi teme di esse-

re esodato, cioè di perdere il la­voro a pochi anni dalla pensio­ne e restare senza reddito. «Non è esodato - dice il mini­stro ......:. chi sta lavorando _ e la legge Fornero gli ha cambiato le carte per andare in pensione, allungandogli i tempi». Per co­storo il ministro, che presto in­contrerà i sindacati, sta pen­sando ad altre soluzioni, preve­dendo, per esempio, forme di flessibilità dell'età di pensiona­mento, perché «la legge Forne­ro è'stata fatta male e dobbia­momettercimano».

Enrico Marro <!) RIPRODUZIONE RiSERVATA

CORRIERE DELLA SERA

L'andamento dell'economia

1,80/0 la contrazione su base annua registrata a gennaio dei prestiti bancari ad aziende e privati. I tassi d'interesse sui mutui casa sono leggermente

, scesi al 3,06%, quelli su! credito al consumo all'8,71%

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Boom' dell' auto, ma l'industria ancora non decolla Ponti e ferie frenano la produzione complessiva a gennaio. Banldtalia: giù i prestiti a imprese e famiglie

ROMA Balzo in avanti della pro­duzione di auto a gennaio (+35,9%): la crescita a due cifre si r-egistra per il quarto mese consecutivo d~ ottobre 2014. Ma passo falso dell'industria sempre a g,ennaio: l'indice de­stagionalizzato segna un -0,7% della produzione su dicembre scorso e -5,2 su base annua (in­dice grezzo), mentre si arriva a -2,2 su basetendenziale. L'inat­tesa doccia gelata sulle speran­ze di crescita arriva dall1stat A causare la frenata, secondo l1stituto, sono stati i ponti del­le ferie di gennaio.

n Centro studi di Confindu­stria, però, non vede nero e sti­ma un incremento della produ­zione industriale dello 0,4% in febbraio rispetto gennaio. Da notare poi che lo 0,7% del pri­mo mese dell'anno è stato infe­riore alle stime di Confindu-

stria e a quelle di consenso (+2,2%) e la minor Pr0duzion'e è arrivata dopo due incrementi consecutivi dell'attività (+0,3 in 'novembre e +0,4% di dieem-. bre), Qlllndi la frenata potreb­be essere riconducibile, in par­te, al calendario. In altre parole, per Confindustria, i conti del trimestre rimangono comun­que positivi e a febbraio è pos­sibile un rialzo della produzio­ne anche più forte di quello sti­mato.

Intanto'continuano a calare, per Bankitalia, i prestiti delle

«Trimestre positivo» AI di là del calendario, Confindustria stima una ripresa a febbraio dello OA per cento

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: )ililIlcio :cU ,Fca:·in Italia:,' l.a-<<Òpresina>~: , >.I.'.'.;:- ",.:,:;';:<::'.",.:.:, \'. :',:. __ ,,-',. --o ';, __ ::""~'" '. -,.':',

banche a imprese e famiglie, mentre i tassi sui mutui prose­guono la strada in discesa. A gennaio i prestiti al settore pri­vato hanno registrato una con­

,trazione su base annua del­f1,8% (-1,6 a dicembre 1- I presti­ti alle famiglie sono calati dello 0,5% sui dodici mesi, come nel mese precedente. Quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,8% su base an­nua (-2,3 a dicembre). I tassi d'interesse sui finanziamenti alle famiglie nel mese per l'ac­quisto di abitazioni sono stati pari al 3,06% (3,08 nel mese precedente). Quelli su 'nuove erogazioni di credito al consu­mo all'8,71% (8,10 a dicembre). Infine sale la raccolta bancaria a gennaio, stabili invece le sof­ferenze (sopra al 15%),

Francesco Di Frischia @RIPRODUZIONERiSERVATA

Corriere della Sera Mercoledì 11 Marzo 2015 PRIMO PIANO 113

ROMA La somma esatta non è stata ancora definita, anche se si ragiona su una quota intorno ai 7 euro l'ora, forse 6 e mezzo. Ma la decisione è presa e il sala­rio minimo arriverà anche in Italia. I dettagli saranno defini­ti in uno dei prossimi decreti attuativi delJobs act, la riforma del lavoro. In p;nticolare in quello sulle cosiddette politi­che attive, che dovrebbe riscri­vere le regole sm collocamento, e che nel giro dì qualche setti­mana arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri. il gover­no sarebbe orientato a fissare un'asticella minima per legge solo nei settori <;he non sono già regolamentati da un con­tratto nazionale. E - come da principio fissato nelle legge de­lega - ad applicarla per il mo­mento anche ai contratti dì col­laborazione, in attesa del loro superamento.

Prima dì andare avanti, pero, meglio un chiarimento di ter­mini e di sostanza. il salario minimo non ha nulla a che ve­dere con il reddito minimo. il salario minimo è la soglia al di sotto della quale non si può an­dare quando si paga un dipen­dente: se fai il çameriere, per dire, non puoi guadagnare me­no di sette euro l'ora. E una mi­sura che non riguarda tutti ma solo chi lavora. il reddito mini­mo, invece, è una somÌna che

Salario minimo per chi è senza contratto TI provvediÌnento in uno dei prossimi decreti attuativi delJobs act, ipotesi 6,5-7 euro r ora Si applicherà nei settori che non sono già regolati da un accordo nazionale. I dubbi dei sindacati

Le novità

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Collocamento, si cambia , Il prowedimento relativo al salario minimo dovrebbe essere inserito in uno dei prossimi decreti in attuazione della riforma del lavoro. In particolare quelfo riguardante le politiche atte a ricollocare i lavoratori usciti dal ciclo produttivo. Il testo dovrebbe riscrivere le regole sul collocamento e dovrebbe approdare sul tavqlo del consiglio dei ministri nel giro di qualche settimana

Licenziamenti e tutele Dal 7 marzo sono entrati in vigore i decreti legislativi 22 é 23, ossia il nocciolo duro del Jobs act.! due test! prevedono il nuovo contratto a tutele crescenti, la riforma degli ammortizzatori-sociali, ma soprattutto il superamento dell'articolo 18 e il demansionamento. Cambia il regime in tutela di licenziamento illegittimo con l'indennizzo al posto,de! reintegro

Gli ammortizzatori Per quanto riguarda i nuovi ammortizzatori sociali, entra in vigore la Naspi, che prende il posto di Aspi e miniAspi, per i disoccupati con almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti. La Naspi avrà una, durata massima di 24 mensilità (18 da! 2017), con un importo massimo di 1.300 euro (dal quarto mese scatta una riduzione del 3% al mese)

viene garantita per vivere. In realtà le ricette sono diverse:, dal reddito di cittadinanza del Movimento 5 stelle, che poten­zialmente riguarda tutti, fino alla versione del presidente dell'Inps, Tito Boeri, che scatte­rebbe al di sopra di una certa età per aiutare gli esodati, quel­li che rischiano di avere un bu­co tra stipendio e pensione. In ogni caso il reddito minimo è una misura che riguarda so­prattutto chi non lavora.

L ltalia è tra i pochissimi Pa­esi a~ati a non avere ancora il salario minimo. Fino a poco fa eravamo in,compagnia della Germania che però restate scorsa ha fatto il grande passo, fissando la soglia a 8,5 euro. Noi saremo su un livello un po' più basso, con quei 7 euro l'ora che vanno considerati netti ma non del tutto: su quella somma non bisognerebbe pagare i contributi Inps e Inailma si po­trebbero pagare le tasse a patto di superare il tetto degli 8 mila euro l'anno, uscendo dalla no tax area. Ma per-cneproprio 7 euro o qualcosina in meno? L'intenzione del governo è di non «spiazzare» i voucher, i buoni lavoro per le prestazioni occasionati che valgono 7,5 eu­ro netti l'ora, la stessa cifra pre­vista dal contratto dei lavorato­ri dei cali center. Resta da vede­re cosa diranno i sindacati, che

considerano il salario minimo come un altro modo per met­terIi all'angolo. il muro contro muro non sarebbe una sorpre­sa, visto che ieri iI segretario dellaFiom Maurizio Landini ha rilanciato la proposta eli una re­ferendum abrogativo contro l'intero Jobs act. il salario mini­mo, dunque, rischia di diventa­re il terreno di un nuovo scon­tro fra governo e sindacati. Ma anche di confronto visto che, come dice la delega, il governo dovrà consultarli prima di de-

in Germania L'anno scorso Berlino ha fissato la soglia base a 8,5 euro all'ora

cidere. E al di là della guerra di posizione, qualche punto di -contatto ci potrebbe essere. il salario minimo non sarà uno ,strumento contro la povertà estrema ma aiuterebbe co-

, :òJ.unque i cosiddetti working poor: Quelli che lavorano ma sono poveri lo stesso. Un club di «fortunati» che con la crisi ha visto salire il numero degli iscritti.

Lorenzo Salvia ?Iff@lorenzosalvia

@RlPRODUZlQNER1SERVATA

Protesta

$!erill segretario della Rom Maurizio Landini (nella foto) ha rilanciato la proposta di una referendum abrogativo contro l'intero Jobs ad: «Metteremo a punto una proposta d'iniziativa popolare per estendere lo Statuto dei lavoratori;-stiamo ragionando anche sui referendum abrogativi»

lA GAZZElTADELMJ:lZOGIORNO Mercoledì 11 marzo 2015

DUE GRU CRIMINALI ALLEANZE CON ROMANI E BARESI

Maxi-furto a Foggia nel caveau: arrestati dopo quasi tre anni E spunta la banda della Magliana

GIANNI RINALOI

• FOGGIA. I soldi sono spariti ma t _ pro7 tagonisti del maxi furto al caveau del Banco di Napoli di piazza Puglia, a Foggia, sono in carcere. E dietro le sbarre ci è fmito il foggiano Olinto Bonalumi che si sa~

covo del clan, facendo irruzione e mandando a della privacy. Protagonisti centrali dell'inchie· monte il raid progettato di lì a poco. Racconta sta sono il foggiano Bonalumi e il romano questo l'indagine «Goldfmgen), condotta dagli Stefano Vll'gili, indicati dall'accusa come i agenti della sezione antirapina della squadra capi del clan, anche se il gip ha ritenuto mobile di Foggia insieme e dai colleghi dello insufficienti gli indizi per il romano per il reato «ScQ)), coordinata dal capo della procura della associativo. Bonalumi è stato condannato in

repubblica di Foggia, Leonar· primo grado a 6 armi e lO mesi

ATTUALITÀ 1191

FOGGIA Le cassette svuotate al Banco di Napoli di piazza Puglia e il sop,alluogo a ridosso delle gioiellerie del centro commerciale del capoluogo dauno

datato luglio '99, nel quale fu coinvolto anche Massimo Carminati, cioè il principale in· dagato della recente inchiesta romana su «ma­fia capitale)}.

Chi svaligiò 165 delle 500 cassette di si­curezza del caveau del Banco di Napoli di

piazza Puglia tra il 9 e 1'11 rebbe alleato con romani ri­teputi un tempo vicini alla banda della Magliana per ru­bare nel marzo 2012 ben 15 milioni tra contant~ .9 preziosi dal caveau del Banco di Na· poli-Gruppo Intesa di piazza Puglia, eludendo i sistemi d'al­larme anche grazie alla com-

«COLPI» A SEGNO do Leone de Castris e dai pm per il furto da 5 milioni e Dominga Petrilli e Andrea 350mila euro del primo mag· Di Giovanni, sfociata nel gio 2009 nel caveau dell'isti· blitz con l'emissione di 15 tuto scorta valori «Np ~ser·_ ordinanze del gip Rita Curci vice» a Foggia; è sotto pro­(9 in carcere, una ancora da cesso ad Ancona perché eseguire; 4 ai domiciliari; 2 avrebbe progettato un furto da obblighi di fIrma) suU'asse. -200 milioni al Banca d'Italia; è

«COLPilI SFUMATI marzo del 2012 e tentò di scas­sinarne altre 150, rubò 15 mi­lioni tra contante e preziosi. «I ladri elusero i sistemi d'al· larme e agirono con la com­plicità di due guardie giurate infedeli)) (Domenico Di Sapio e Gennaro Rendine, ora ai

NellaBdN 15 milioni di bottino. 1,5 milioni

sottratti a un portavalori

Alcuni degli arrestati

plicità di due vigilantes; e per tentare di rubare chili e chili d'oro dal caveau delle gioiellerie «8arni orm> e «Follie d'orO» nel centro com­merciale di viale degli Aviatori, a Foggia, sempre grazie alla presunta complicità di una guardia giurata e della responsabile del gruppo «Barni oro)}, colpo sventato il 26 agosto del 2012 dalla squadra mobile di Foggia che individuò il

-accusati d'aver tentato di svaligiare due gioiellerie

Foggia-Roma. ' --- in attesa di giudizio a Fermo 120 indagati complessivi dell'inchiesta sono per la ricettazione di uno «yachh di 31 metri,

accusati a vario titolo di associazione per dalla cui spar~ione avrebbe intascato 400 delinquere, furto e tentato furto, riciclaggio dei milioni. proventi del colpo milionario, ricettazione, Virgili - e con lui il concittadino Vincenzo favoreggiamento, calunnia, interruzione frau· Facchini pure arrestato nel blitz «Goldfmgelì)­dolenta di comunicazioni tra sistemi infor· fu condarmato per il maxi-furto di soldi, gioielli mativi, formazione di falsi contratti di at· e cocaina avvenuto nel caveau della flliale della tivazione di utenze telefoniche e violazioni Banca di Roma presso il Tribunale di Roma,

domiciliari) <<per evitare con· trolli, per avere accesso negli orari non con­sentiti; e per acquisire notizie utili: i ladri riuscirono a superare le difese passive dell'isti· tuto di credito» hanno detto i poliziotti «pro­curandosi il clone della centralina utilizzata per gestire gli allarmi della banca, e riuscendo a duplicare le chiavi elettroniche che gestivano l'apertura delle porte».

I~O raOl\lAU ! la Repubblica MERCOlEO! 11 MARZO 2015

patto deputato con la banda caveau Foggia, così Lello Di Gioia, socialista eletto con ilPd e presidente di una commissione a Montecitorio mediò con i rapinatori perfarriavere la cassetta disicurezzaaun cliente del Banco di Napoli svaligiato

Il COlPO Ne! 2012, la rapina al Banco di Napoli a Foggia: svaligiate 165 cassette di sicurezza eOQ 15 milioni di euro

~INDAGINE Indagando sui sospetti rapinatori, la Squadra mobile scopre i rapporti di questi con Lello Di Gioia

l1NTERCUTAZIONE Una cimice rivela agli agenti . l'Incontro tra Di Gioia e due ,componenti della banda

GIUSEPPECAPORAlE

A'·'JciGGIA. per recuperare il bottino.<;liunarapinainban~ ca, -non: basta presentare

una denunci,a, chiedere aiuta alla polizia Q 49arabinierL Chi vUole avere indietro. i soldi deve rivol~ g,ér,si a mipoliticQ, a un onorevole. P,r'èctsamen,te al-deputata sociali~ stil'Léuo nfGioia, eletto. nene file delpd é'-ora-rieI'gi'uppo misto,:da s_emp~Brnm.iI$tratorepubblico di riferimento in città Questo aI~ m9!l0 è_'~ò che-ra~contano Ili'! car- -te d(Gò~difinger, l'incmestà che ieri ha fatto scattare su richiesta della procuradiFoggia quattordi~ ci arresti per la banda del caveau che, tre anni fa. sValigiò la filiale del' banco di Napoli, svuotando. 165 cassette di sicurezza, con un . bottina di 15 milioni di euro..

Seconda l'inforIIl,ativa de.11a squadra mobile, l'onorevole Di Gioia si adoperò per far aver in­dietro. una parte dellaTefurtiva a una delle vittime della rapina. ti~ tolare di una delle·tante cassette Qi. sicurezza._~Jlccheggiate in quel colpo.AttualInentè. a Montecito-

)'.

L'onoré\iòlérion è indagat6:all'epoca dei fatti non ricopriva incarichi pubblici

della refurtiva Annota ancOra la squadra mobile: \\Bonalumirisale sull'autovetturaesiodeilcrepitio di unsacchetto e contestualmen· te si sente De Matteis mandare

: baci con toni euforici». TI capo del~

l'assaltoalcaveau,quandoèstato do)} dice Bonalumi a De Matteis. fermato dalla polizia e identifica· Qualche minuto dopo, la questu­tolungounastradadiFoggi~veI'- ra ascolta una telefonata tra Bo­sa l'ora di pr;:ffizo, In~ieme con il nalumi e lo stesso Di Gioia: «Pron­capo della banda, blinto'BQnalu~', to.-sì, tra ~minuto sono davanti mi, detto Arsenio Lupin, e altri cas.a'wa}ùi;_,busso? .9k»',A-quel pregiudicati coinvol~ nel colpo .. -ptmtÌJ;.1'atitòSifermal'ropriosot-Malasuaamiciziael1i-àpport,cHli .. c ~o' :~: 4eL~p~li~ico. ~OnaIuiDf •. _ .... _~ediazionecònla:,gang-secd~do-... sc.ende é entra nel p.a}.azzO'-doye ',La CImICe che sv~la., gliinvestigaiori":sonòemersi ctm; ,-' abJtaDiGioia. Gli<lge~tialra:séòl~ -.T accordo: ai banditi-, : chiarezza solo due mesi dopq:,È;' <: y:i:si,~ccorgo~9clieid~~,~onomòl: una ricompenSa'per"--' stata una cimice sistemata nE!,l~·_',,:. to..agi.tatL E P~<i_:~_UScire dalla " . . _ '.: .­l'auto di Bonalumi e FedericQ_:De:-; macchina Bonalunli dice a, -De avere restituIto Il bottino. Matteis (anche lui arrestato l~ri)' ",Matteis:_ «A que~o dobbiàrno as.. .. à sv'illare il ruolo dell'ol1Clti;;Vole --solutamÉmte lasd<irlo._perdere». ' _ '- _ ....

tio Di Gioia presiede la conimis-- nella vicenda. _',\>':: ,:._- p~qtiasi mezzor;ae il c.a~9 del·' 'la banda esulta: «Con queSti dt>b­sionedicontrollosugli'entidi pre- Tutto a~ene il4 IIlélggiò q~r ,_ .. lab~datomainaù~. ?òÌi\due si piamofaremetàatesta,mihanlio videnza e assistenza socialè ed è 2012, quando i due pi'e9iudìf_~ìi , -recatto. solo per Wl ~~o:nel co- ,tenutotreoreperspiegarmicorné membro della quinta~orrunissio- corrono verso un apPtultaniertto; c, :vo,UÌlcaS-ol~dicampagn?:;-etor-: "1efanno. Vedi questaè~cinghia:, ne bilancio, tesoro e programma· per loro molt? importante. 'E non-', nano _nuoVam~nte _dall'onorevo-- le. Questo è -cotechino- e lo devi . zione.lldeputatoinrealtàèfinito sanno' di essere _.Interc;:ettati.,_ .Ie.Stavoltasolopet;pOyhissimimi~ m~ttere SlÙ sugo!». Pe-rlamobUe, 'nelle indagini quaSi p~r~-_càso •. La «Dobbiamo pòI1aré i sol~ ~d:IU~l~ : _. nuti. Secondo .lap_o.lii;:i!l~ il tempo_ «i due si riferisconò ,:~a:,iicom­prima volta, una settiinana dopo_ : o .10 ... all' onore\role. Ci sta aspettan· ': )"!-ece~sario per cònsg~are p~e ' pensa avuta in cambig deUaxesti:

tuzione di parte della refurtiva che identificano come un maiale da dividere. È agevole compren· dere che il politico abbia potuto avereunruolodiintennediazione perfarrecuperaretina parte della refurtiva in possesso della banda e che per questo abbia fatto eIar­gireloroungenerosocompenson•

TI deputato non è indagato. All'e-­pocadeifattinonsedevainparla­mento e non ricopriva incarichi pubblici, quindi non aveva nes-­SUD. obbligo di denunciare laban· da. né tantomeno è stato compli· cedeI furto. MasecondoilrappoI'­todella polizia, conosceescendea patti coi delinquenti: Nell'opera­zione è stato arrestato Stefano Virgilio il "mago delle vedove"·, già membro della banda diMagliana evicinoaMassiinoCanninati.

OI1IPR01lU<:lONE~!SawATA

Corriere del Mezzoglornò Mercoledì 11 Marzo 2015

tuttala stesso dirigente trasporto comunale a tIOvar~ l'auto· intorno alle 7-45 in questo stato.. : L'episodio è stato denunciato e sul posto sono stati fatti alcuni rilievi dalla polizia. «Sono schifato da quanto è accaduto. Non è un bel segnale» dice il presIdente di Alaf, Raffaele Ferrandino, «Dicecca . lavora nell'interesse dell'aziendID>.

!il RIPRODUZiONE RlS€RVATA

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Furto milionario al caveau: quinqici arresti a Foggia Colpo nel 2012 al Banco Napoli, i banditi avevano le chiavi

FOGGIA Avrebbero messo a se~ gno, nel marzo del 2012, iI furto milionario al caveau.della filia­le del Banco di Napoli di Foggia grazie a guardie giurate com­piacenti;ma anche perché era­no riusciti ad avere il clone del­la çentralina degli allanni e i duplicati delle chiavi elettroni­che delle porte. È quanto sco­perto dagli agenti della squa­dra mobile di Foggia e dello Sco, il Servizio centrale opera~ tivo di Roma che, ieri, hanno eseguito 15 ordinanze di custo­dia cautelare. Nove le persone finite in carcere, quattro agli arresti domiciliari e due. i sog­getti che hanno ottenuto gli obblighi di dimora. Per loro le

accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, furto, ricettazione, rapina e de­tenzione e porto illegale di ar­mi da guerra. Le indagini sono partite quasi per caso quando un poliziotto, libero dal servi~ zio, si era insospettito di aver visto unO degli arrestati di ieri, OHnto Bonalumi aggirarsi, qualche giorno dopo il colpo, con fare sospetto nei pressi del Banco di Napoli. Come emerso dalle indagini il furto del con­tenuto delle cassette di sicurez~ za, che fruttò 15rnilioni di euro, sarebbe stato messo a segno grazie anche alla complicità di alcune guardie giurate in servi­zio nell'istituto di credito. I la-

00, inoltre, avrebbero utilizza­to un clone della centralina che gesttva gllallanni della banca e duplicati delle chiavi elettroni­che per aprire le porte.

Nell'inchiesta è finito anche un tentativo di furto al caveau della gioielleria della Mongol­fiera di Foggia in cui è rimasto coinvolto Stefano Virgili, roma­no e arrestato oggi. Virgili, con un passato vicino alla Banda della Magliana, nel 1999 era stato coinvolto, con Massimo Carminati - altro pregiudicato romano molto noto - nel furto al caveau del Palazzo di Giusti­zia di Roma.

Luca Pernice !ilRIPRçDUZIONt: RtSERVATA

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

TI Gargano attira più stranieri del Salento Sorpresa: dietro la costa barese c'è il promontorio che non può contare su un aeroporto

BARI I voli di Ryanair (nono­stante i 17 milioni di euro di contributi pubblici erogati ogni anno dalla Regione alla compagnia irlandese, sconti di handling- compresi), probabil­mente servono più a portare i pugliesi all'estero che i turisti stranieri in Puglia. È l'unico modo per spiegare un dato sor­prendente che emerge dalle ul­time rilevazioni dell'Osservato­rio regionale del turismo, Che conteggia gli arrivi dei turisti nelle strutture ricettive, dagli alberghi au bed & breakfast: il 29,1% degli stranieri arrivati in Puglia l'anno scorsO ha scelto Bari e la sua costa; il 27,6% il Gargano e la Daunia (con il 27,6%) e solo il 21,4% il Salento, cui seguono la Valle dltria (con il 14,9%), la Magna Grecia (7%) e la cosiddetta Puglia Imperiale (4%) cbe comprende Castel del Monte, Trani e Barletta. Insom-

ma, gli stranieri che hanno, scelto Bari con la sua costa o il Gargano con la Daunia sono più di quelli che sono andati in Salento, che sicununente a li­vello internaiionale è conside­rato molto più di tendenza. E non è un problema legato alla collocazione degli aeroporti, dal momento che il principale scalo internazionale, cioè Bari, è lontano dal Salento più ci me­no quanto lo è dal Gargano. E, soprattutto, il Salento il suo ae­roporto, con tanto di voli inter­nazionali di Ryanair (uno per tutti quello da Londra), ce l'ha.

La situazione non cambia molto se si analizzano gli arrivi nelle principali città turistiche pugliesi: nel 2014 gli stranieri a Bari sono stati 8omila, cioè il 13% dell'incoming complessivo, sicuramente grazie soprattutto all'aeroporto Karol Wojtyla. Mentre ,sono soltanto 48mila

Il turismo pugliese in cifre Quota % arrivi complessivi e di stranieri per area territoriale (dati prowisori 2014) -

~.

{\~i} Salento

G GarganoeDaunia

Bari e la Costa

~ Valle d'!tria

~ Magna Grecia, Murgia e Gravine

• Puglia Imperiale

Bari e la CoSta

e 'Gargano e Daunfa

(,j~ Salento

~ Vaile'dJtrìa

4t .'Màgna'Greeia,:Mùrgia eGravine

• Puglia impèriale' -Computime

quelli arrivati a Lecce, superata da San Giovanni Rotondo (con 50mila arrivi, in crescita rispet­to al 2013 con·unpiù 36%) e Vie­ste (49mlia).

Leggermente diverso. è il di-' scorso se si analizzano gli arrivi complessivi, cioè sia di stranie­ri cbe di italiani (questi tùtImi utilizzano ~maniera minore l'aereo per arrivare in Puglia) .. 10 scettro indiscusso va al Lec­cese, scelto dal 29,3% dei turisti arrivati in Puglia l'anno scorso; seguono Gargano e Daunia (con iI 27,3); Bari e la costa (16,1%); Valie d1tria (14,8); Ma­gna Grecia (7,S) e Puglia Impe­riale (S,l). Bari città, però, ristù­ta in testa con 30mrila visitatori tra italiani e non; mentre 257mila hanno scelto Vieste, 235IDila San Giovanni Rotondo e 20gmila Lecce.

Carmen Carbonara @RIPROOOZ!ONERISERVATA

I ~ M ~ '3 ;19 DI el ~ I M VENERDì 13 IL SECONDO INCONTRO PER CELEBRARE I SETTANT'ANNI

Turismo e trasporti Confindustria fa festa e ridisegna il futuro

III MANFREDONIA.Jnfrastrutture.logistica, tra· sporti e turismo sono i temi prescelti per il di­battito al centro del secondo evento del settan­tennale di Confmdustria Foggia, che si svolgerà venerdì prossimo.13 marzo (ore 16) presso il Regio Hotel Manfredi di Manfredonia.

Un appuntamento di particolare interesse ed attualità, che sarà articolato in due momenti di dibattito animati dalla presenza di rappresentanti istituzionali, del mondo delle imprese e del si· stema associativo confindustriale.

Quanto mai ricco e articolato il programma dei lavori, che prevede l'introduzione di Gianni Ro­tice, presidente di Confrndustria Foggia ed i saluti istituzionali di Maria Tirone, -prefetto di Foggia, e di Marcello Luigi Notaro, comandante della Ca· pitaneria di Porto di Manfredonia.

Si proseguirà, secondo il programma, con la tavola rotonda sul tema di cui si è detto, "In~ frastrutture,logistica e trasporti". In scaletiasono segnati gli interventi preordinati di Vittorio Di Paola, presidente Comitato Tecnico Infrastruttu·

re, Logistica e Mobilità di Confrndustria Nazio­nale e di Antonio Leone del Consiglio superiore della Magistratura; previsti i contributi al dibat­tito, moderato da Micky De Finis, di Gerardo Bian­coflore, presidente Ance Foggia e vice presidente Confrndustria Foggia con delega alle infrastrut­ture; Nicola Biscotti, presidente Anav - Confm­dustria nazionale; Nazario De Girolamo, direttore commerciale Lotras; Angelo Riccardi, sindaco di Manfredonia; Gaetano Falcone, commissario Au­torità Portuale Manfredonia; Vincenzo Germano, direttore generale Ferrovie del Gargano; Roberto Pucillo, amministratore delegato Alidaunia; Lu- ~ ciano Rotondi, presidente Onorario Associazione Italiana per lo Sviluppo Economico; Giuseppe Vi­nella, presidente Sezione trasporti Confmdustria Foggia.

Alla tavola-rot6flda su '.'Turismo e sviluppo del territorio", moderata da Giovanni Tamburrano, partecipano: Michele D'Errico, presidente Gal DaunOfantino; Michele Esposto, preSidente Com· missione turismo Confindustria Puglia; Stefano

lA GAZZE1lADELMEZZOGIORNO Mercoled111 marzo 2015

MANFREDONIA La città • il suo golfo

Pecorella, preSidente Parco Nazionale del Gar­gano; Giancarlo Piccirillo, direttore generale Pu­gliapromozione -Agenzia Regionale del Turismo; Angelo Riccardi; Eliseo Zanasi, presidente Fon­dazione Mezzogiorno Sud Orientale.

Concluderà l'evento Ivan Scalfarotto, sottose­gretario di Stato ai Rapporti con il Parlamento. «La presenza di tutti gli autorevoli relatori - ha dichiarato il Presidente di Confindustria Foggia, Gianni Rotice - è per noi motivo di particolare soddisfazione perché testimonia l'attenzione del Governo alle manifestazioni del nostro settanten­nale, fortemente voluto proprio per condividere analisi e strategie per lo sviluppo del territorio di Capitanata e per la sua più autorevole proiezione nello scenario economico nazionale ed interna­zionale. Colgo l'occasione - ha aggiunto il pre­sidente Rotice -per ringraziare di cuore le aziende associate che stanno sostenendo il nostro sforzo organizzativo per il settantennale, che costituisce anche una preziosa occasione per far conoscere le nostre eccellenze produttive nei diversi settorb).

lA GAZZE'ID\ DELMEZZOGIORNO Mercoledl 11 marzo 2015

1\'1 @ ~ i i il # III l') ~ i ,ii IL SINDACO RICCAROI AL MINISTRO DEI TRASPORTI. LUPI

«TI nostro porto non può rimanere fuori dal piano autostrade del mare»

MleHElf APOLLONIO

., MANFREDONIA. «La nostra realtà portuale si conforma perfettamenie alle linee guida indicate nelle previsioni del Piano nazionale della portualità e della logistica nazionale a tal fme è stato mes­so a disposizione della segreteria del Ministro Lupi il nuovo master pIan del porto predisposto dall' Autorità portuale di Manfredonia>'.1l sindaco di Manfre­donia Angelo Riccardi interviene con una propria circostanziata nota, inviata agli Stati generali dell'Area sicurezza ANCI della quale Riccardi fa parte, nell'ambito della discussione propedeu­tica alla def'mizione del Piano strategico nazionale delle portualità e della logi­stica. Riccardi attraverso una disamina atientà e puntuale dei nove punti nei quali sono state sintetizzate le linee gui­da del Piano, evidenzia le specifiche ri­sorse operative del porto diManfredonia ;rapportandole alle prospettive portuali che si vanno connotando in Italia e in Europa. Una perorazione ad oltranza del porto supportata da riferimenti tecnici e logistici concreti di notevole portata purtroppo fin qui colpevolmente igno­rati.

Le linee guida connotate si sviluppa­no su tre direttrici di base: migliorare le opportunità del Sistema portuale e lo­gistico nazionale; favorire la crescita dei

traffici delle merci e delle persone; age­volare la promozione dell'intermodalità del traffico merci. Obiettivi condivisi dal sindaco di Manfredonia che prcspetta l'esigenza, per la necessaria specializ­zazione dei porti e delle aree logistiche retrostanti, un «(coordinamento perma· nente a livello centrale per gli interventi da realizzare nei singoli porth. Così co­me auspica una «sinergia con ogni altro settore economico in accordo con la po­litica marittima integrata europea» e una «governance del settore marittimo con la partecipazione di tutti i soggetti, pubblici e privati, al fine di promuovere politiche mirate allo sviluppo economi­CO») con particolare riguardo «al coor­dinamento degli investimenti pubblici e privati)).

Specifica attenzione Riccardi ha ri­chiamato sulla necessità di eliminare le strozzature infrastrutturali che limita­no l'accessibilità ai nodi portuali e in· termodali non consentendo il loro svi­luppo. In questo contesto e in questa prospettiva lo scalo marittimo di Man­fredonia è fortemente avvantaggiato: «poiché gode -espone Riccardi -di buona accessibilità in quanto connesso diret­tamente alla rete nazionale delle auto­strade (A16, A14) e alla rete ferroviaria; ha favorevoli collegamenti con le regioni nord-adriatiche, conle aree tirrenichedi Napoli e Roma. Dispone di un articolato

snodo ferroviario che consente di rag­giungere celermente il crocevia ferro­viario di Foggia, il porto commerciale, il porto alti fondali, le aree di servizio del porto, l'aeroporto di Foggia e di Bari".

Il sindaco Riccardi ha pertanto chie­sto «di inserire 11 porto di Manfredonia nelle rete delle Autostrade del mare".

Lo scalo marittimo di Manfredonia è infatti tra in pochi in Italia ad avere {(un sistema di collegamenti indipendente e funzionale alla operatività del Piano re­gionale dei trasporti che persegue il principiO della co-modalità, e dunque concorre ad accreditare il ruolo della Regione Puglia quale piattaforma logi­stica di livello internazional$). Non me­no di grande prospettiva è l'attivazione della rotta Manfredonia-Monfalcone per i traffici diretti in Europa. «li Master pIan regionale per le autostrade del ma­re - annota - prevede l'adeguamento, in particolare per i traffici Ro-Ro, del porto alti fondali di Manfredonia. Occorre -sollecita il sindaco -che gli investlmentt necessari per tali adeguamenti siano previsti nel Piano strategico nazionale della portualità e della logistica>'. Così come fondamentale è «una governance portuale integrata pubblico-privato che tenga conto delle strategie di svÌluppo territoriale che favoriscano le transa­zioni economiche e la crescita dell'oc­cupazione».

'39;1 'HN-) ii' OGGI ALLE 16.30 AL TEATRO MERCADANTE

La Camusso ricorda ruolo eimpegno di Baldina Di Vittorio

41 CERIGNOLA. Ci sarà anche li segretario generale della Cgli, Susanna Camus so, questo pomeriggio alie 16.30 al teatro "Mercadante", alla iniziativa promossa da egli, "Fon­dazione Di Vittorio" e associazione "Casa Di Vittorio" per rendere omaggio a Baldina Di Vittorio, a due mesi dalla sua scomparsa. All'iniziativa, patrocinata della Regione Puglia e dal Comune di Ce· rignola, interver· ranno Silvia Berti, flglia di Baldina, li presidente della Fondazione Di Vito torio, Fulvio Fam­moni, il segretario generale della Cgli Puglia, Gianni Far· te, il coordinatore della Camera del La· varo di Cerignola, Gianni Marinaro ed il segretario genera­le della Cgli di Fog· Baldina Di Vittorio con Napolitano gia, Filomena Tri-zio. Per l'associazione "Casa Di Vittorio" ci sarà lo storico Vito Antonio Leuzzi. Nata a Cerignola nel 1920, Baldina Di Vittorio non aveva ancora vent'anni quando, nell'estate del 1940, la Francia capitolò sotto l'invasione nazista. Orfana d'ella madre, e dopo aver perso ogni contatto col padre e col fratello, fu internata dalle autorità francesi, per un breve periodo, nel campo di concentramento di Rieucros. Riuscì poi a raggiungere Marsiglia ed imbarcarsi per gli Stati Uniti, ove visse fmo alla fine della seconda guerra mondiale assieme al marito, Giuseppe Berti, che era stato uno dei fondatori del Pcd'I (Partito comunista d'Italia), cui la stessa Baldina aveva aderito in Francia nel 1938. Rientrata in Italia, Baldina intraprese una vita di attivista democratica che la portò a far parte per alcuni anni dell'Ufficio di presidenza dell'Udi, l'Unione delle donne italiane. Eletta alia Camera nelle liste del Pci nella primavera del 1963, fu poi eletta al Senato nel 1968. Più di recente si era dedicata alla riscoperta, su larga scala, della flgura e dell'opera di suo padre, attraverso l'associazione "Casa Di Vittorio", di cui era presidente onoraria. A. T.

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lA GAZZElfADELMEZZOGIORNO Mercoledì 11 marzo 2015

UNIVERSITÀ I NEO-DOTTORI SARANNO INTERPELLATI VIA E-MAIL

Lavoro dopo la laurea in partenza un'indagine Iniziativa di Almalaurea e Ateneo dauno

., Laurea e lavoro, quale te­ma è più «spinosO)) per uno studente tmiversitario? Per mi­gliorare se possibile questa dif­ficile «relazione» rAteneo dau­no e Almalaurea, il consorzio fra Università cui Foggia ade· risce, hanno promosso un'in­dagine proprio fra i neo-lau­reati.

llfuturo dei giovani è sempre più precario e i tanti segnali che pure giungono da più parti non sono certo incoraggianti. Proprio per questo, dicono gli artefici dell'indagine, il contri­buto dei laureati è prezioso: per far conoscere al ministero dell'Università, agli altri orga­ni di governo e alla stampa la situazione dei laureati (dopo II diploma di laurea hanno tro­vato lavoro? Se sì, in quali con­dizioni?), ecco l'indagine.

lJUniversità di Foggia par­tecipa all'iniziativa che è coor­dinata, come detto, dal Con­sorzio Interuniversitario Al­malaurea e riguarda appnnto

le esperienze di studio e lavoro compiute dai laureati che han­no cònc!uso gli studi nel 2014, 2012 e 2010.

La ricerca, è appena il caso di dirlo, non produrrà diretta­mente posti di lavoro, ma gra­zie alle informazioni che aiu­terà a raccogliere fornite sull'esperienza dopo la laurea, sarà possibile conoscere nel dettaglio gli esiti occupazionali dei laureati e contribuire a mi­gliorare l'efficacia dell'univer­sità a vantaggio delle nuove generazioni.

Nei prossimi giorni il Con­sorzio Interuniversitario Al­malaurea, fanno sapere dall' Ateneo, invierà ai laureati dell'Università di Foggia un'e-mall con tutte le indica­zioni per partecipare all'inda­gine. Le informazioni fornite saranno raccolte nel pieno ri­spetto della legge sulla privacy, è ovvio che è fondamentale la collaborarione dì tutti i «dot­torh) che saranno interpellati.

STRADE SEPAR ORA LA VICENDA È AL TAR PUGLIA mm\~$m,"\fu,W\Wi%00umnllm0mmmm~-uR~OOI1ml11'Mm

CONTRADDITIORIO L:assessore replica all'ex candidato sindaco Marasco che ha comunque messo in difficoltà l'amministrazione

Appalto dell' orbitale il Comune si difende CangeIlt «Polemiche strumentali, la gara poteva essere assegnata»

GI Seconda puntata sull'Orbi­tale di Foggia dopo il dibattito, in Consiglio, che ha visto l'esecu­tivo Landella «balbettare}} e non poco di fronte alle domande in­calzanti dell'ex candidatQ sinda­co Augusto Marasco. Sulla vicen­da torna proprio l'assessore al contenzioso e appalti, Sergio Cangelli.

«Con riferimento al dibattito scaturito dopo la concessione della sospensiva operata dal Tar Puglia in ordine all'assegnazione dei lavori per la realizzazione dell'Orbitale - destinata a met­tere in collegamento il traffico vèicolare tra i due caselli auto­stradali di Candela e Foggia e il nuovo casello autostradale Fog­gia Sud Incoronata - -s'ento il do­vere di consegnare all'opinione pubblica alcuni elementi di chia­rezza rispetto all'iter seguito dall'Amministrazione comunale e alle accuse che sono state mosse anche nel corso dell'ultima riu­nione del Consiglio comunale», dice Cangelli che aggiunge: «li contenzioso che è si è aperto tra l'ATI composta dalle ditte "Fa­vellato Spi\:' e "GRZ Costruzioni srl" (aggiudicataria deil'appalto) e la ditta Taddei SpA è abbaslan-

LO SCONTRO In alto l'assessore Cannelli e sotto l'ex candidato sindaco Marasco

za fisiologico vista l'importanza dell'opera, anche sotto il profllo economico. Va preCÌsato, però, che il ricorso presentato dalla dit­ta Taddei SpA esula dall'iter

:~\~;~l(i6~~i~~,r~,~i~~/ :···;dl!lc8PogrgpPlJ i.!

dell'aggiudicazione dei lavori se· -":~":: ,<>,':':;",'j:-;"_',,'::: ;;;:':,'é,»>::j::<,:<:',;;»: guito dal Comune di Foggia'»;IIIIII'«Hòc()rìyot:al~ perpg;::

«Ilaccerlamento dell'ipotetico.LgiaUe:9 pressò.làsedè.d~I·.i' mancato possesso dei requisiti i.gruIlPdc(j9silia.I~.PdaICb~/ perpartecipareallagara da parte :i::m'll':l~:di ,F.9g_~~~ :~na-r,ì~~i(}.j>j dall'ATI che è risultata aggiudi- :.:~ellérl'~lezio!1~del~uovo.:.:: cataria dei lavori spetta infatti,. ~ap~g[~[lR();.In~~gu.'19 ai:, alla Prefettura di Foggia. Rispet_!·lehi,!,a'Il1'SS'Onl,COrnu~'~:~:

. . ·.·cal,,113 marZO SdOrsOn{i,(' ,i' to a q~esto elemento, ~ partI- ,;iCclsì,ncdtlsigl,iertfC.Q,rnu.i\t>:;~: c,~lare,~opportunopreclsareche C'nalè.èrègioMleF'd,Selgic:r: llterdl aggIUdIcazIone defmltI- ,qem~ryle.è~~.feplicaaUe·':: vo dBllavon hanspettato quanto ':diéhiaraliohi -rilasciate. dai"' ::--<:

previstodalCodicedegilAppalti. ".,.'.$. eQr.e ... I.a.r.IP. r.D .. ··.V. i .•. n.c .•. ial .. e.·.•9. C ... '.I .•. ' .. · ..•..• ' ....•.. Il Comune dI Foggia, da questo :::-tadino/Manano,Rauseoj-èy,-,L punto di vista, ha preso atto delle il'!aff.aelèPiemofit~se che",. risultanze dell'attività della ·.ayevanq dalo 24 ore a Cle"';: Commissione di gara, provve- menle per rassegnare il dendo all'aggiudicazione defmi-. • mandato. «~ppare m,?llo. tiva dell'appalto lo scorso 22 af-- Fstran.o c,he, ,I.segretarlo ·!t·il cembre, così da trasmettere la do· :'~i:prO\fIhCl~le, ,p:I,e~()!)tese, Tn ',:; cumentazione relativa all'opera ~:': C~~_:~,u.n~.9Q,lJo~~e:',IJ:IJl~~~7i,>,:;

. . ,:loatahClrcoslante,s,un ... :.· alla RegIone Puglia, e",:endo l Or-;$C8 alsegr~la tìacittadIno!': bltale dI FoggIa finanzIata dal CI- .;.Rausèo.chedi.ll1erlliéa gli ••• pe neil'ambIto del p,~ano Strate- \ìli~ontrìgià,a\(v~l1utif?i .... ·, glco dI Area Vasta CapItanata 'menlardoun~poleml~a:.< 2020", La circostanza secondo la h!,i,nu,~j(e:,e; ar1zì,:peric91c:lsa::/,;i~;j quale questa aggiudicazione non ··.!per!'ill1magine.de.l'paI'lV·.!.;<l sarebbe potuta avvenire in via itO)!i~ggìùnge:Clem~nte;i':'; definitiva in assenza del parere -"~--o, --,,-., ,-, '-- , ______ ',, ---- -""",,,-,',, c_, __ ",;_

lA GAZZf:1TADELMEZZOGlORNO Mercoledì 11 marzo 2015

FOGGIA Palazzo di città, sede del Comune

della Prefettura circa il possesso dei requisiti da parte dell'ATI composta dalle ditte "Favellato SpA:' e "GRZ Costruzioni Srl" è smentita dalle norme e dalla giu­risprudenza in materia, che di­

~ stinguono in maniera chiara la defrnitività dell'aggiudicazione dalla sua efficacia. Differenza sancita dai commi 5 ed 8 dell'ar­ticolo 11 del Codice degli Appalti. Il comma 8 deil'articolo 11 del Codice degli Appalti, infatti, chiarisce esplicitamente che la fase di verifica dei requisiti pre­scritti per la partecipazione alla gara può essere effettuata anche dopo l'adozione dell'aggiudica­zione definitiva, posto che la nor­ma citata subordina l'efficacia dell'atto a taleademnimentm). so.

stiene l'assessore Cangelli che, va aggiunto, non ha fornito que­ste precisazioni in aula.

<<È quindi di tutta evidenza che l'operato del Comune di Foggia è avvenuto in maniera assoluta­mente coerente con le norme che regolano la materia. Tirare in ballo un presunto mancato ri­spetto della legalità da parte dell'Amministrazione comuna· le, come ha fatto il consigliere comunale Augusto Marasco, è dunque azione strumentale e de­stituita di ogni fondamento. Spet­terà adesso alla magistratura, nel maggio prossimo, stabilire la fondatezza o meno delle ragioni della ditta che legittbnamente ha presentato ricorso>}, conclude r,~nl'!p.lli

lA G/\ZZf:'ID\ DEL MEZZOGIORNO Mercoledì 11.marzo 2015

FOGGIA Palazzo Dogana, sodo dolla Provincia

La Provincia ente a forte rischio il presidente va dal prefetto Tirone

et li Presidente della Provincia, Francesco Miglio è stato ricevuto dal Prefetto di Foggia Maria Tirone per un esame congiunto sul delicato momento che attraversa la Provin~ cia,alla luce della Legge DeIrio e delle conseguenze che la stessa ha innestato sul personale e sulle società partecipate. Nel corso dell'incontro, presenti anche il Capo di Gabinetto dell'Ente Salvatore D'Agosttno e Il Vicario del Prefetto Fran­cesco Aritonìo Cappetta, sono state rappresentate le forti preoccupazioni sul futuro della Provincia, per quanto con~ cerne, tra l'altro i tagli di risorse finanziarie che incidono fortemente sui servizi da erogare ai cittadini ed allalacunosa applicazione della normativa di riferimento che definisce, solo in parte le funzioni essenziali dell'Ente. tn questo con­testo è stata avanzata alla Prefettura la richiesta di portare la questione all'attenzione del Governo e delle altre .. sedi isti~ tuzionali competenti. il Prefetto Tirone ha dato la propria disponibilità a seguire la vicenda, che vede coinvolte tutte le Province d'Italia, assicurando ogni intervento utile alfme di valutare con il dovuto interesse la complessa problematica.

Mancata discussione sull'isola pedonale il centrosinistra attacca la tecnostruttura Affondo dei consiglieri contro il segretario generale oltre che sulla maggioranza

• ~<Sindaco e assessori si arrampicano sugli specchi nel tentativo di mascherare l'illegittimità dei loro atti e la mag~ gioranza si preoccupa di inesistenti for· malismi,» Così i consiglieri comunali di minoranza del centrosinistra Alfonso De Pellegrino, Augusto Marasco, Luigi Buo­narota, Saverio Cassitti, Marcello Scia· gura dopo il rinvio di ogni decisione sulla nuova isola pedonale e sulla mobilità urbana nell'ultimo Consiglio comunale.

«La discussione sulla mobilità urbana è stata bloccata dall'impossibilità di ot­tenere chiarimenti specifici sul senso e l'obiettivo delle scelte fatte, a causa dell'assenza del dirigente che ha fIrmato le ordinanze, e dalla irrisolta questione pregiudiziale relativa alla legittimità del­le ordinanze stesse», proseguono i con~ siglieri comunali del centrosinistra in una nota i cui aggiungono: «il segretario generale ha schivato il quesito dichia­rando la sua incompetenza e assumen­dosi una grave responsabilità, giacché è suo specifico ed ineludibile compito ac­certare la legittimità o l'illegittimità de­gli atti amministrativi}}.

«L'indifferenza dell' Amministrazione e della maggioranza esprimono appieno quale idea abbiano dell'azione di go­verno: noi decidiamo e voi fate che volete! A che serve avanzare proposte se è dubbia la legittimità degli atti su cui si fondano? Quale proposta si può avanzare senza alcuna certezza di fatto e di diritto? Non possiamo condividere atti illegit· timi», sostengono ancora Alfonso De Pel­legrino, Augusto Marascg.....-Luigi Buo~ narota, Saverio Cassitti, MafcellO' Scia­gura.

«Noi eravamo e siamo pronti ad af·

frontare il dibattito e ad avanzare pro­poste formali, pur non essendo previsto alcun obbligo dal regolamento del Con­siglio comunale, ma dopo che il se­gretario generale si sarà espresso sulla correttezza delle procedure e degli atti con cui è stata istituita l'isola pedonale di via Lanza. Atto che ha stravolto la via­bIlità del centro cittadtno, provocato dis­servizi nel trasporto pubblico e con­tribuito ad aggravare lo stato di crisi finanziaria dell'AtaD>, dicono ancora i consiglieri comunali del centrosinistra che infine aggiungono: «Al Comune di

FOGGIA l:area pedonale di via lanza

Foggia si assegnano gare milionarie sen­za preoccuparsi dei controlli antimafia, si inaugurano parchi e orti urbani ina­gibili, mettendo in imbarazzo tutti noi con l'arcivescovo, si adottano ordinanze scavalcando Giunta e Consiglio e la mag­gioranza tace. Anzi punta l'indice verso i banchi della minoranza e fa finta di non vedere quanto accade nella stanza del sindaco.»

Fin qui, dunque, la replica dei con­siglieri del centrosinistra che, tuttavia, hanno una posizione politica e non di merito sul rinvio della discussione che, comunque, prima o poi dovrà pur essere fatta.

Sui lavori dell'tùtimo consiglio comu­nale da registrare una dichiarazione del preSidente dell'assemblea muncipale, Luigi Miranda: «li confronto tra i Con· siglieri Comunale ed il Governo della Città è uno dei momenti più alti del confronto democratico. Ringrazio i Con· siglieri, gli Assessori ed il Sindaco per la disponibilità al dialogo e la pazienza reciproca nell'ascolto e nel confronto».

Nella stessa nota diffusa dalla pre­sidenza del Consiglio comunale si precisa inoltre che <<l'Atùa ha rinviato la di~ scussione stù secondo punto all'Ordine del giorno (Mobilità urbana), proposto dai Consiglieri di minoranza».

«L'accapo è stato rinviato in quanto mancava un documento ufficiale da di· scutere. L'Atùa ha quindi deciso di non accantonare l'argomento, ma di affron" tare una prima fase di discussione nella commissione competente», conclude la nota diffusa dalla presidenza del Con­Siglio comunale a margine dei lavori dell'ultima seduta a Palazzo di città.

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lA GAZZE1L\DELMEZZOGlORNO Mercoledì 11 marzo 2015

Biblioteca «Magna Capitana» fare chiarezza sul suo destino Con la riforma della Provincia dovrebbe passare alla Regione

FOGGIA La Biblioteca provinciale Magna Capitana

• «Le Biblioteche provinciali pu­gliesi rappresentano un patrimonio di valore inestimabile per le rispet­tive comunità, per il marcato ra­dicamento al territorio e per il ri­ferimento non semplicemente sim­bolico sul piano culturale, sociale, formativo, per la funzione di crescita

e aggregazione diventata nel tempo sempre più importante. In partico­lare la Biblioteca provinciale 'Magna Capitana' di Foggia, che rientra a pieno titolo nella storia della città, una storia che nessun rimpallo am­ministrativo, nessuna programma­zione mancata o sbagliata, nessuno stallo dettato dalla campagna elet­torale in corso possono e devono

cancellare), Giannicola De Leonardis, consi~

gliere regionale del Nuovo Centro~ destra, invita l'Anuninistrazione pro­vinciale di Foggia e la giunta re­gionale a «scuotersi da un torpore inaccettabile e fare chiarezza, alla luce della riforma Detrio, sul pre­sente e sul futuro di centinaia di dipendenti e delle loro famiglie, e di un'istituzione imprescindibile per studenti, fuorisede, operatori, per quanti hanno a cuore la crescita e lo sviluppo di un territorio che non potrebbe reggere al devastante im­patto dell'ennesimo ridimensiona~

mento e chiusura, e che verrebbe di fatto privato di un pilastro della propria identità».

«Un pilastro nel quale contenitore e contenuti diventano un insieme che non può essere messo in discussione da ritardi e superficialità disarmanti, in palese contraddizione con slogan e proclami che diventano vuoti e ir­ritanti slogan, se puntualmente di· sattesi e traditi}}, afferna ancora De Leonardis che raccoglie II grida d'al­larme lanciato sulla Gazzetta in que­sti giorni a proposito del futuro della Biblioteca provinciale di Foggia ma anche dei musei provmciali (l'ente ne ha tre) e della Galleria d'arte mo­derna.

Oltre alla protesta sarebbe oppor­tuno che l'esponente del Nuovo cen­trodestra si facesse carico anche di interrogazioni ed interpellanze di· rette al governo regionale pugliese a proposito del futuro di questi presidi culturali.

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DENUNCIA NON ANCORA CONSEGNATE AGLI ASSEGNATARI 0mJmm!1Iif~Jl!!mf>ffilW1V4mWW'4~umwm:-6Jm'\\illt%m!

Degrado e abbandono alle case per anziani di via D'Addedda

• «E' senza fine il degrado delle case per anziani di via D'Addedda perché quando non sono in azione i vandali, oggi scoraggiati da un minimo ser~ vizio di guardiania, ci pensa il vento a far scomparire le tapparelle)). Lo de~ nunciano in una nota i consiglieri comunali Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura ed il segretario di Rifon­dazione, Giorgio Cislaghi.

«Dopo aver costatato che negli ul­timi giorni il palazzo in "ristruttu­razione" perdeva le tapparelle delle fmestre su due lati dell'edificio, ab­biamo chiesto spiegazioni al servizio "lavori pubblici". Ci è stato risposto clle del fatto erano stati portati a conoscenza dall'impresa che ha ap~ pena terminato i lavori di ristrut­turazione di alcune parti dello stabile, che la "perdita" ilelle tapparelle è dovuta all'eccezionale vento che ha investito la città nelle giornate di giovedì 4 e venerdì 5 marzo. Doveva essere un vento molto forte per far letteralmente "volare via" le tappa­relle che, anche se malamente fissate e non più trattenute dalle guide, hanno resistito per anni a venti forti, evento non eccezionale per la Capitanata. Resta poi da capire II perché siano volate via le tapparelle di alcuni ap­partamenti mentre altre, ancorché in evidente equilibrio instabile, siano ri~

maste al loro posto. Resta da capire anche dove siano andate a fmire le tapparelle volate via perché non ci è stato detto se sono state recuperate, se sono precipitate nelle vicinanze, se hanno causato danni a cose o persone. Da un sopralluogo sommario effet­tuato attorno all'edificio, non ne ab· biamo trovata traccia. Che le tap­parelle fossero in equilibrio instabile

--.:-

FOGGIA le case per anziani di via D'Addedda da anni attendono di essere consegnate agli assegnatari

era cosa nota e forse, ovviamente col senno del poi, sarebbe stato Jl1.eglio fISsarle affinché non costituissero un pericolo per cose o persone. Forse, con un piccolo intervento, non si sarebbe messa a rischio l'incolumità di ignari passanti o dei residenti delle case adiacenti)), prosegue la nota dei con­siglieri di opposizione che aggiungono: «Ora, dopo che le tapparelle sono "vo·

lA GAZZE1D\DELMUZOGIORNO Mercoledì 11 marzo 2015

late via", c'è il problema di come proteggere i vani esposti alle infù­trazioni di acqua poiché gli appar~ tamenti non hanno più neanche questo minimo riparo. Ci sembra opportuno che si trovi velocemente una soluzione al problema prima che di quella sirUt· tura restino solo dei muri fradici.))

«La storia delle "case per gli an­ziani" assomiglia sempre più alla sto­ria della "tela di Penelope", tessuta di giorno e disfatta di notte. Speriamo che questa Amministrazione Comu­nale prenda a cuore la vicenda co­minciando con l'assicurare la con­tinuità nel tempo della guardiania. Restano poi da trovare i soldi necessari per la ristrutturazione totale dell'im­mobile, soldi che potrebbero essere recuperati magari incassando le fi­dejussioni a garanzie delle opere di urbanizzazione che tardano a essere consegnate alla città come, per esem­pio, i 30 appartamento che deve il Consorzio Unitario Coop Casa o le urbanizzazioni secondarie dei piani in 167, sia quelli originari che quelli per il recupero delle volumetrie residue o quelli per il recupero delle volumetrie disperse)), concludono infine i con~ siglieri del gruppo misto Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura ed il se­gretario di Rifondazione comunista, Giorgio Cislaghi.

i'IAI((.~iJtata~.~lo').; •• 'iL~gillitil.iI$çll .. la.: •.. _.·~rCl~~~G~\'l~~!ljit~·~.;.

scuòla"il. progettota,.· .. ••. gato Acli, Lìbera,As~.~;.i< cia~iòneanti.racket; •••• • ••

;:;(~Jl"i9van,l1ì J:),at:lu,n~iQ1~,;:;;:;h;;:; ·fondazio.neanti.usuraWV: ,i;}:Buon,:$am,aritan()r; ì ;::::;:,:::,:'­.• Gio\lani<ìeHeAcliéF~., •• rum deipiòvani.che •. · •. ; ·vuole.èoi~vqlge.rètnE •. ·•• ••

una;r.etesolidale.le··.·· •.• , •• .;scuolesuperiori·seéon''''. darie di.l'0ggia' Pggi al,.

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' .•. .I .. e.· ...... d.i F. 0.'. 9 ... 9 .. ia ... u ... n·.lt.e .. n ..... e .. I1a.·.· .•.••..•. ' ... > .•.....• ••• peer'education·pèr·lale';'· f·9alità.conk,sforz.odi •• ;:;. , •. docehtie.dirigeflli.9o.in·;'; >voltitra.Notara"9.e, .• ;;;/ •• ,. •· .•. lofRosllti .. e;Gia.nno~· •• ; •••••• ;

ne/Masi,Adàprileperil.! :'"onve!ilnò fi.nale in cui i" rela~o""protàgonisti:;:',:

.·s~rann().ì rag~zzi é.lè'r~r,,% '~"~i'~cleU"'~8·ilple:iq·ri •.. '

LA DIGA AL LIMITE DIMINUISCE LA PORTATA DELrACQUA CHE DEFLUISCE DALrINVASD. QUADRO "SOTTO CONTROLLO" LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Occhito, paratoie aperte Il Consorzio bonifica: «Poche inondazioni dalla piena del Fortore»

4) La piena del Fortore sta passando, le previsioni clima~ tiche dei prossimi giorni volw

gano al meglio. Sembra scamw

pata la paura per le monda· zioni della diga di Occhito, purtroppo abituali per gli agri· coltori della valle che anche quest'anno hanno dovuto fare i conti con i terreni allagati. Anche se non nelle dimensioni del passato, avvertono dal Conw

Borzio di bonifica della Capi· tanata che monitora minuto dopo minuto l'andamento della diga. «Le paratoie dell'invaso resteranno aperte almeno fmo a quando il livello di lami­nazione dell'acqua non entrerà nei giusti parametri}), spiega l'ingegner FaUibene direttore del grande invaso sul fiume

Fortore. «In questi giorni stia­mo rilasciando a valle 67 metri cubi al secondo, qualche gior­no fa eravamo intorno ai 100 metri cubi: una portata oggi sopportabile per il letto del Fortore».

l lavori effettuati della Re­gione due anni fa nell'alveo del torrente e zone circostanti hanno dato i loro frutti. li disboscamento di arbusti, al­beri e altri ostacoli ha impedito al torrente di ingrossarsi e di esondare nelle campagne cir­costanti. «Un'opera di pulizia necessaria e che il consorzio aveva richiesto da tempo - ri­corda il direttore dell'ente, Francesco Santoro - in questo l1:l0do la diga di acchito sarà meno demonizzata dagli agri-

coltori tenuto conto che in pas­sato più volte è accaduto che fosse proprio la diga, con i suoi massicci rilasci, a inondare i terreni proprio perché il For­tore era in grado di reggere che portate minime)}.

Quest' anno i terreni che cor­rono lungo il torrente non sono stati comunque lasciati immu­ni. Ma i lavori di disbosca­mento hanno permesso, quan­tomeno, che l'acqua del tor­rente non tracimasse oltre il bacino fluviale e non invadesse la picCOla stazione di Ripalta, II primo obiettivo sensibile del combinato diga-torrente. Al punto che Rfi ha realizzato un progetto di sopraelevazione della stazione tenuto conto che la linea è particolarmente stra-

tegica in quanto collega (a bi­nario unico) il Nord con il Sud dell'Adriatica.

«Hanno svolto un egregio lavoro anche le idrovore in­stallate dal Consorzio a valle del Candelaro, un'altra area agricola (alle pendici del Gar­gano: ndr) devastata dall'al­luvione dello scorso settembre - ricorda Santoro - e che ora abbiamo messo in sicurezza installando nuove idrovore con i fondi post-alluvione stanziati dalla Regione (circa 2 milioni di euro: ndr)>>. Insomma dopo anni di devastazioni e di dis­sennata gestione del territorio qualcosa sta cambiando anche in Capitanata sul piano della sicurezza idr<rgeologica. An" che se molto resta ancora da

PIENO CARICO La diga di OcchHo

fare e gli interventi di cui so­pra sono giusto un palliativo, una manutenzione sporadica in un torrente come il Fortore talmente irregolare da non avere quasi più un letto in cui scorrere placido e tranquillo. Oggi con i lavori di risiste­mazione dell'alveo il Fortore può ospitare una capacità sti­mata di 110 metri cubi al se­condo, la soglia di sicurezza è

OCCUPAZIONE IL SINDACATO DENUNCIA UNA SITUAZIONE ORMAI FUORI CONTROLLO. UNA SERIE DI INCONTRI

Donne senza lavoro, «scenario tragico» Lo Spi-Cgil: «Il tasso di Inattività in Capitanata ha raggiunto il 66 per cento»

.. La condizione delle donne che non lavorano in Capitanata è sempre più tragica, denuncia il sindacato Spi-Cgil che ha promosso una serie di iniziative, fino al lO aprile, per tenere vivo l'ar­gomento. I dati sulla condizione oc­cupazionale delle donne di Capitanata spiegano solo in parte quanto si sia aggravato il carico di difficoltà cui le donne, in tutta la provincia, devono fare fronte in famiglia e sui luoghi di lavoro: il tasso di occupazione fem­minile, nel Foggiano, si attesta al 26,8%; il tasso di disoccupazione fem­minile, in Capitanata, è salito al 20,4 %; il dato provinCiale sul tasso d'inattività

«Le carenze del sistema sanitario nazionale e del welfare - rileva lo Spi -oggi più che in passato, fanno delle donne il primo (e, in molti casi, l'unico) ammortizzatore sociale contr9la crisi. Ricade sulle donne, in ambito fami­liare, il maggior peso del ruolo di "ca­regiver", vale a dire il compito di as­sicurare la cura alle persone che ne­cessitano quotidianamente di assisten­za». Secondo dati Istat, una donna su quattro svolge un'attività in favore de­gli altri (per gli uomini il rapporto è di uno su cinque). Diventa sempre più difficile, per le donne, amministrare il bilancio della famiglia riuscendo an-

1'81 per cento delle donne italiane non ha più alcuna possibilità di mettere qualcosa da parte a fine mese.

Lo Spi-Cgil ha organizzato una serie di iniziative sui diritti delle donne che, cominciate 1'8 marzo, proseguiranno venerdì 13 con "Donne di carta": alle 18, nella sede Auser Foggia in via della Repubblica, sarà possibile assistere al­le letture teatrali dell'Associazione ScenAperta, con testi tratti dalla ri­cerca di Mara Cinquepalmi sulle ope­raie della Cartiera di Foggia; a seguire, la proiezione del video "I figli della rivolta" di Giovanni Rinaldi.

Gli lnf!ontri nrn.~PPllir~nn(lfinn -:.11/1

stata elevata così di almeno 51J.60 metri cubi. La diga di Occhito oggi strapiena con i suoi 217 milioni di metri cubi, non fa più paura grazie al sistema di lamin~ione dell'in­vaso, alle paratoie aperte (su ordine della Protezione civile) e al suo torrente in grado di accogliere molta più acqua del solito.

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le altre notizie ;i':!~.E~.;ti!::YJ:!~mmlIV!J;;!;llili!l

BORGO MEZZANONE

Bando per il trasporto degli ospiti del Cara • Sui sito della Prefettura

(www.prefettura.it/foggia). sezione "Amministrazione trasparente", è stato pubbli­cato l'avviso con il quale è stata avviata la procedura di gara per l'affidamento del servizio annuale di tra­sporto degli ospiti del Cen­tro di accoglienza Richie­denti Asilo da borgo Mez­zanone a Foggia e viceversa. Il termine per la presenta" zione delle offerte è stato fis" ...... l.-" .... 11 ........ ~ 10 ...l_l,."n ______ _

OSPEDALI RIUNITI OGGI LA NOMINA DI PEDOTA Imrrmm01wvmp#(=\m*mil~~"ml\%ffi;:mwmuhl!fIt1iUW

«SCELTA CONDIVISA» Landella: «Sicuro che sia stato scelto un manager qualificato e esperto, Ma una telefonata da Vendola l'avrei voluta anch'io»

«La sanità ha bisogno di tutti non resteremo a guardare»

lA GAZZE1Iì\.DELMEZZOGlORNO Mercoledì 11 marzo 2015

Il sindaco al nuovo «dg»: «Pronto a collaborare, c'è molto da fare» OSPEDALI RIUNm t:ingresso di via Pinto

MASSIMO UVANTACI ,

.. Oggi potrebbe cominciare la stagione di Antonio Pedota, nuovo direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria. Nel pome~ riggio, infatti, si riunisce la giunta che dovrebbe ratificare la decisione assunta

lificato e esperto. Resta però un problema di metodo: tenere fuori il sindaco da certe con~ sultazioni, significa escludere un'intera collet­tività che vede nell'ospedale uno dei suoi prin­cipali punti di riferimento. il sindaco è la prin­cipale autorità sanitaria di un territorio; dico

questo non perché intendessi in­dall'università, previa condivi~ sione della nomina fra il rettore Maurizio Ricci e il governatore Nichi Vendola. Tutto si muove nella direzione di un sollecito cambio della guardia in via Pino to, nel pieno di una riorganiz­zazione aziendale già avviata dal commissario Tommaso Moretti e

MORElli cidere sulla scelta, ma solo nel rispetto di quel principio di sus­sidiarietà delle autonomie locali che viene considerato un valo­re»).

«Tradito dalla politica: ha costruito tante strutture, senza poterle riempire»

il sindaco è entrato a gamba tesa, qualche settimana fa, sulla nuova programmazione ospeda-

che toccherà al nuovo direttore adesso portare avanti. Proprio in vista di questo passaggio de· . licato, nel pieno di una riorganizzazione azien­dale, il sindaco Franco Landella, in un'intervista alla Gazzetta, preannuncia che in questa fase il Comune «non se ne starà con le mani in mano».

«Rivolgo i miei auguri di buon lavoro al nuovo direttore generale - dice il primo cittadino - sono convinto che sia stato scelto un manager qua~

liera lamentando in una lettera al commissario Moretti e ai direttori Battista (sanitario) e Arnetta (amministrativo), lo scarso coinvolgimento dei medici nell'elaborazi6l1e-ctel piano, nonché dello stesso primo cittadino. La linea di Landella sembra chiara anche sulla «stro~ ke unii", l'unità di terapia intensiva neurologica, sulla quale il Consiglio comunale è stato chiamato a esprimere un voto (all'unanimità) sull'istitu~ zione nel futuro ospedale di una struttura com~

plessa, al posto deil'attuale unità di struttura semplice.

«Abbiamo il dovere di affrontare i problemi della gente - dice Landella - pensare a come il pronto soccorso a volte imploda perché tutti si rivolgono a quell'unica struttura per le emergenze sanitarie è un problema che non dovrebbe farci dormire la notte. Totale la mia disponibilità al nuovo direttore generale, abbiamo bisogno di affrontare con l'impegno di tutti i problemi del nostro ospedale che sconta ritardi e attese ormai da lunghissimo tempo».

Nel confronti di Moretti il sindaco ha parole di «stima e gratitudine per i). lavoro svolto in nove annÌ». «Ha modificato radièaImente l'ospedale, costruito come nessuno aveva fatto. Ma anche lui - sottolinea il primo cittadino - è stato tradito dalla politica e da una programmazione regionale miope, che ha fatto costruire tanti contenitori senza pensare che quelle strutture andavano riem­pite di attrezzature e di personale. Ecco, sono questi alcuni dei problemi che ci aspettano e che vanno risolti con il confronto e la capacità di giudizio di più soggetti chiamati a intervenire su questa complessa materia».

DISAGIO PSICHICO IN VIA LEONE XIII

LAsI inaugura un centro diurno

• Sarà inaugurato stamane alle ore lO in via Leone XIII 181, il centro diurno "La Casa di Antonio e Margherita", destinato all'ac~ coglienza, tutela e riabilitazione del disagio psichico. il centro, il cui nome si ispira alla canzone "Ti regalerò una rosa" di Simone Cristicchi, è stato voluto dalla Asl in col~ laborazione con l'associazione Noos.

«La Casa di Antonio e Margherita ~ si legge in una nota - è una struttura semi~ residenziale aperta nelle ore diurne la cui attività è volta alla ricerca di soluzioni pos­sibili per un percorso di piena integrazione sociale al fme di creare le condizioni emo~ !ive e psicologlche ideali affinché gli utenti possano condurre una vita».

!AHacal MERCOLEDì 11 MARZO 2015

"Trale carte che l'Urbanistica cihapassatononc'ètraccia di unpiano di bonifica d "f. . ghi" d . 'ali Sfif' ellan . m ustri . ex ~ li ~;~~r:~~~~ata~~~~~Ò~~~

La riconversione industria­le dei suoli exSfir svolta dal gruppo Finsud spa di Anto­nio Sarni consistette in un enorme movimento terra servito a "colmare, con i ter­rapieni, le pi:ofonde ed im­mense Il vasche sull'intera area, per circa 267milametri quadrati (ossia 26,7) piene di liquidi". Casl scrive l'av­vocatura del comune nel suo pane trasmesso il 22 gennaio scorso all'assesso­rato all'urbànistica\pubbli­cato . da l'Attacco < sabato scorso e che ha·fahQ- esplo­dere un vero caso sui lavori di bonifica svolti ne12010 su oltre 34 ettari nella zona in­dustri.aledi Borgo Incorona­la. Oggi l'asse~s~)r,ato all'Urba_ nistica di Antonio De Filip­pis dovrà dècid~re. se acco­gliere-oppure no l'istanza di annullamento dell'autoriz· zazione a costruire rilascia­ta a Sarni cinque anni fa. Istanza presentata da colui che ha dato la miccia allo scandalo: il costruttore FrancoLecceseche,dallon-

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tana 2011, è in "guerra" con Sarni per via dei danni che afferma di aver subito sui suoi telTeni confinanti con quelli di Finsud. I liquidi a cui fa riferimento il parere comunale non sono altro che i fanghi dì scarto

FRANCESCO BELLIZZI

dell'attività industrfale- del vecchio zuccherificio. Que­sti fanghi, quindi, non sa­rebbero stati asportati dalle vasche e si sarebbero ancJ,ati a mescolare con i 640mila metri cubi di terra che risul­tano dalle carte ufficiali. Il'risultato è'stato "un terra­pieno che crea un. ripiàno di . terrazzamento artificiale 'sopraelevato a circa 2,7 me­tri di altezza", scriveva anco­ra il servizio avvocatura. "Lacompetenzasuicontrol­li e il rilascio dei permessi, come quello a costruire, so­no del comune. Noi ci siamo occupati di approvare il bu­siness pIan e ìl progetto ge­nerale. E voglio specificare che queste pratiche non so· no competenza dell'ammi­nistrazione e della mia pre­sidenza ma dei nostri uffici tecnici". Così diceva sul· i' edizione di ieri de l'Attacco Franco Mastroluca, presi­dente del consor~io che ge­stisce l'area industriale di Borgo Incoronata. Afferma­zione che viene smentita da

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un documento dello studio di progettazione Arvalli in· viatoil14luglio2011 (nume­

. fO di protocollo 1279) alcon­sorzio Asi: "In riferimento alle.ope!e di sistemazioni esterne, per le quali è stato rilasci;1to il nulla osta Asi in data21 giugno2010con pro· tocollo n. 878 C •.. )". Una delle caratteristica del- ' la documentazione relativa ai lavori sull'area dell'ex zuccherificio è che né la so­cietà né il suo studio di pro­gettazione utilizzano mai il termine "bonifica", tant'è che nelle comunicazioni uf· ficiali con Palazzo di Città si parla di "sistemazione area vasche". I..:impressione che sihaè che ilavori di bonifica e quelli di demQlizione dei

l!Jl'I<i;iidi~ -_ .... ~ ~,~

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fabbricati che componeva· no lo stabilimento Sfirsisìa­no sovrapposti temporal­mente. Eineffetti, è la stessa Finsud a scrive su internet che "a causa dei ristretti tempi di ralizzaizone della­voro (6 mesi) l'intervento di demolizione è stato esegui­to in parallelo con la bqnifi-

. chiacchierata con il redatto­re del parere inviato all'av­vocatura il 22 gennaio scor-· so dall'ufficio avvocatura. Si tratta deU' avvocato Antonio Puzio, funzionario con alta professionalità responsabi-

ca dell'area". E ancora:."in contemporanea con l'ese­cuzione dei lavori, Sfir ha

. portatoavantilaristntttura­zione della costruzione ri· masta, supportata da Co­bart, per la rimozione delle lastre di fibrocemento amianto",

lP"e.uik~:i@ 1t'à@sre.$@se il!f'~di~_ ~ne~e:1~ $@*~chenom~

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le del settore edilizia dell'as· sessorato al Legale di Sergio Cangelli. Insieme a lui, al terzo piano del palazzo comunale di via Gràmscic'èanche ilsuo diri· gente Domenico Dragonet­ti (riconfermato dopo un breve spo'stamento all'An­nona). "Puzio non ha fatto altro che mettere in ordine i documentifornitidall'urba­nistica - dice Dragonettì -

lAttacco

parliamo della documenta­zione relativa ai lavori svolti nel 2010", '~Quilldi' è a loro che dovete ,chiedere infor­mazioni", aggiunge Puzio. Dichiarazioni che - oltre a smentire l'assessore Can­gelii che sabato dichiarava: "Quel parere è stato elabora­to sulla base della documen­tazione che ci ha fornito la ditta ricorrente", ndr.) non fa:nno altro che al!mentare l'allarme di disastro <pn­bientaIe. Ecco perché. Nelsuo parere, Puzio scrive che Finsud spa ha proceduto con un mas­siccio intervento.autorizza­to «con un~Semplice l?ia dal, consorzio AS~ e dal comune di Foggia, quasi fosse una semplice sistemazion,e su­perficiale del terreno che mantenesse inalterata la presenza delle-vasche stesse con i loro liquidi". La verità dei lavori condotti daSarni è invèce un'altra per l'avvoca~ turadelcomune:"Siètratta­to di un vero e proprio scon­volgimento urbanistico ed ambientale di vaste propor­zioni che ha demolito ed eli~ minatodifattolevecchieva~ scheconiliquidisenzasiste­mazione, cosl come dichia­rato". Se è vero che questa affer­mazione si basa sui docu­menti che erano' già in pos~ sesso dell'assessorato al­l'Urbanistica di Antonio De Filippis, allora vuoI dire che il comune sa dal lontano 2010 che i documènti relati­vi alla bonifica delle tonnel~ late di scarti industriali dcllo zuccherificio,.,mancano· tra quelli presentati da Finsud srI. "Noi non sappiamo se le carte relative ai fanghi esi­stano oppure no, diciamo solo che non sono presenti nella pratica ~he ci è stata . trasmessa dall'urbanistica", aggiungono Puzio e Drago~ . netti. Nonostante tutti sapessero, nessuno, "durante quei mesi di cantiere e nel çorso degli ultimi cinque anni ha mai apertoboccamentreruspee tir spost.avano milioni di metri cubi di terra e fanghi senza un piano di bonifica

preventivamente visìonato. Ricercare e trovare chi mate"­rialmente ha prodotto quel­la Dia e chi avrebbe dovuto accertarsi dell'esistenza di un piano di bonifica, non è facile. Il dirigente all'urbani­stica' il consruente esterno Vincenzo Lombardiricorda di essere in quell'ufficio "da pocbimesi,quindinonsono io che ho gestito quella pra­tica e al momento non so darvi elementi al riguardo". Peccato che il caso sia scop­piato da cinque giorni e che la richiesta di un parere al~ ravvocatura sia stata pre~ sentata proprio da lui. Sesi tratta di Dia, allora, l'uf~ ficio che si occupò di visio~ narla fu lo Sportello Unico per le Attività Produttive. Gassessore co.mpetent~ nel 201 OeraFederico Iuppa (So­cialisti) che, però non può aiutarci. "Se ne occupò il di­rigente, non io. Mica passa: tutto sulla scrivania degli as­sessori". A quanto pare l'at~ tenzione di un amministra­tore non è attirata neanche da un intervento dì scavi su un'ex area i.ndustriale da 35 ettari. Il dirigente del Suap era l'ar­chitetto Pino Casolaro, dal 2011 in pensione. "Ricordo chela Dia aveva ad oggetto la

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demolizione di alclUli ma­nufatti ma non ricordo cen­ni a bonifiche. In ogni caso, i controlli' in questo· settore attengonoasoggetticomela Asl, non il comune", spiega il tecnico a l'Attacco. Siamo davanti ad un disa­stro ambientale perpetrato da un privato neIl'àssenza totale di qualsiasi controUo pubblico? A distanza di cin­

. que anni dall'accaduto, ci si pone per la prfmavolta que~ sta domanda. Per larisP!'Jsta speriamo non saranno ne­cessari altri cinque anni.

MERCOLEDì 11 MARZO 2015 ~

Nei lavori del 2010 C era anèhe ilsipontino De

da1edi~ Bellis, • asI LlMPRENDITORE RICEVEllE L'APPALTO DA PARTE DI SARNI VIAASSINDUSTRIA CHE ALLEPOCA ERA GUIDATA DA ELISEO ZANASI. PARE:NTE DI TERZO GRADO DEL RE DEI RIFIU'TI ROCCO BONASSISA, DE BELLIS È DI CASA A FOGGIA

L'impressione che si ha leggendo la documenta· zione relativa -ai lavori svolti nel 2010 sui terreni ex Sfir è che la bonifica e la demoliziòne dei fabbricati che componevano lo sta· bilimentb si siano sovrap· ' posti temporalmente. E in effett.i. è la stessa. Finsud spa a scrive su intemet che "a causa dei ristretti tempi di ralizzaizone del lavoro (6 mesi) l'intervento di de­molizione ,è stato eseguito in parallelo con la bonifica dell'area". E 'ancora: "in contemporanea con l'ese­cuzidne dei lavori, Sfir ha portato' avanti la ristruttu-

La S'de", .. ;ti De Bem" ha "",d",

... Foggi .. m.mwe

Cande!,.,...

razione della costruzione rimàsta, supportata da Co­bart, per la rimozione delle lastre di" fibro,cemento amianto". Cobartèungrandegruppo industriale italiano che si occupa anche di bonifiche di sitÌ industriali come lo zuccherificio della zona Asi di Borgo Incoronata. Insieme a lei c' era anche La foggi'ana Sideco srl di pro­prietà di Carlo De Bellis, imprenditore sipontino. Il 18 maggio de12011I'At­tacço pubblicava in secon­da pagina un articolo dedi­cato alla misteriosa bonifi­ca dell'area su cui sta sor­gendo il centro commer­ciale e produttivo firmato da Sarni: "Ex Zuccherificio Sfi" i misteri della bonifica che valeva30 milioni, poi appena 1,5 e poi ... ma è sta:­ta fatta?". Ve ne ripropo­niamo il contenuto. "( ... ) Un ruolo nçm meglio definito nei lavori sui ter­reni exSfir, probabilmente di smaltimento degli scarti industriali, lo ha svolto la società di De BeUisarrivato

all'appalto deI1aSfir anch~ grazie all'intermediazione dell'avvocato. Vincenzo

IL CASO

Disidoro, fino ad sette an­ni fa di anni fa, di casa sia in comune che nell'azienda

llmisterodeilavori ARVALLI: LAVORI FINrrI NEL 2010. MA LE CARTE COMUNALI SMENTISCONO

Labonificadell'areaexSfirha iniziato a creare problemi sin dall'inizio. Sarebbe dovuta iniziare. nel febbraio de120l0econcluderM

si in sei mesi (come scritto anche sul sito internet deUa socie­tà), inrerutàsarebb~­roduratimoltodipiù. Per la precisione, stando ad una comunicazione ufficiale dello studio Arvalli"": autore del progetto - inviata il141u~ glio 2011 (numero di proto­collo 1279) alconsorzioAsi di Franco Mastroluca, quelle 'che vengono defmitè in ma· do generico "opere di siste~ mazioni esterne", sarebbero stateconcluseil26novembre de120lo_ La data viene smentita da un secondo documento. "Nella pratica edilizia non risultaal­cuna comunicazione di ini­zio lavori e a tal riguardo una dipendente della Siir riferiva cheerano'iniziatialcunimesi fa e che erano temporanea­mente" fermi per via del catti­vo tempo". Cosl scriveva il la febbraiodel2011 un6dei tec-

nici dell'ufficio per il control­lo del territorio di Palazzo di Città (composto da tre dipen-

denti) in una relazio­ne inviata al respon­sabile dell'ufficio, il geometra Antonio

_Aucello, e al coman­datedellaPoliziamu­nicipale, Romeo Del­

le Noci, per informare della situazione riscontrata nel cantiere della zona Asi. TI so­Rralluogo, svolto insieme ai duevigili urbani DellaPace e Zara, fu svolto il 15 febbntio· del 201 l. Quindi, tre mesi dopo la data indicata dal progettista di Sarni all'Asi come conclusio­ne dei lavori, il sopralluogo del tecnico dell'ufficio diAu· cello testimoniavala presen­zadilavori ancorain corso. Contattare lo studio Arvalli è stato praticamente impossi-:. bile:ilcelIuÌarepresentesulle carteintei;tate, dopo una pri­ma telefonata durante la quale lasegretariaassicura~ che avrebbe proweduto ad informare l'ingegnere, risul~ ta dagiomi disattivato.

dei rifiuti foggiana Amica spa. Questo imprenditore foggiano è proprietario di una cava all'ingresso di Manfredonia, sulla statale che la collega a Foggia, per la quale presentò per il contratto d:area, un pro­getto di ampliamento che gli fu bocciato. De Be1lìs è di casa a Foggia, dove per un breve periodo di sei me­si, è stato anche proprieta~ rio del Ristorante In Fiera poi rilevato da Michele Di Foggia. Dopo un periodo di iscrizione in Assindu­stria, Carlo De Bellis è pas~ sato alla Confartigianato del costruttore Pino Caso~ laro. Spostamento che coincise con la frattura in~ tema al gruppò di interessi che comprendeva oltre che l'ex presidente degli Indu­stri~U oggi a capo di Cassa Edite, Eliseo Zanasi e Ca­solaro an-che RJrio Loiodi­ce e il notaio Dino Giulia­ni. I rapporti tra Zanasi e De Bellisirisultanoottimi, ieri come oggi. A Bari, un'altra da'manda ancora senza risposta è quella relativa al luogo in cui le tonnellate di fanghi derivanti dalla lavorazione della barbabietola da zuc­chero, siano stati stoccati. Grossi problemi al riguar­do, CarloDe Bellis, non do­vrebbe averne, vista la sua parentela con la famiglia Bonassisa. Carlo è cugino di terzo grado, da parte di madre, di Rocco, proprie­tario della Agecos spa, co­losso dello smaltimento ri­fiuti (protagonista del pro­cesso per disastro?" tale per la mega (. abusiva di Castelluccio 'Sauri) delicetano con; ri in provincia com" r estero. E non -solo. i- Q ... \..

imprenditori condividono anche qualche interesse nel settore delle rinnovabi­li: De Bellis ha interessi su parchi . eolici sui Monti Dauni, area di competenza della Elce Energia, società targata Bonassisa.

MERCOLEDì 11 MARZO 2015 ~

Foggia come Baghdad Le strade pericolose di Aleniaed Ex I LAVORATORI DELLE DUE AZIENDE COSTRETTI A PERCORRERE OGNI GIORNO IL MANTO STRADALE, COSTELLATO DA BUCHE, VORAGINI COLME DI ACOUA E PERICOLI VARI. SALEMME: "GLI ULTIMI LAVORI RISALGONO A DUE ANNI FA"

Buche profonde, voragini che si dcolmano d'acqua, manto stradale precario, cunette inesistenti. È quel­lo che quotidianamente trovano in Via Trinitapoli gli operai della ex Sofim e dell'Alenia che si recano negli stabilimenti ai diversi turni. A denunciare lo stato disastrato della strada è To­nio Salemme, ex presiden~ te della prima circoscrizio­ne con delega al Lavori Pubblici e dipendente Fiat. "Gli ultimi lavori sulla via

. risalgono a due anni fa, og-gi sembra di stare a Ba­ghò,ad, la strada è talmente pèrfcolosa che ogni lavora-

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tore sa bene di rischiare la vita quando va fi lavoro. Il manto stradale· non esiste più, 'è sdruccioJevole, ci so­no continui dislivelli. E co­me se non bastasse manca anche l'illuminazione", spiega Sal emme a l'Attacco. Conlachiusuradelpontedi Via Bari, ViaTrinitapoli è di­ventata l'arteria principale per raggiungere l'azienda. In condizioni normali, ad ogni turno almeno il 50% dei lavoratori sceglie Via Trinitapoli, da tutti cono­sciuta anche come "la ser­pe" per le sue curve e i suoi tornanti ingannevoli. Oggi con il blocco diViaBari tut­ti i dipendçnti sono obbli­gati a percorrerla. "Qualche anno fa, un colle­ga perse la vita in curva.l.e insiHie sono numerose, quando piove le buche si riempiono d'acqua e quelli che sono dei veri e propri pozzi e trappole di morte si trasformano agli occhi del~ l'automobilista come delle pozzanghere. Tutti gli ope­rai lamentano questo stato di cose, siamo tutti su Via Trinitapoli, è diventata molto trafficata e ancora più pericolosa, ovviamen-

te. Cel'te volte, soprattutto di notte è spaventosa, Re­clamiamo sicurezza, non possiamo aspettare che qualcun altro perda la vita". La legge di stabilità 2015 impone forti tagli agli enti

"L'EVENTO

locali,.di fatto ridefinendo­ne il perimetro di azione. I vincoli di natura finanzia­ria, contabile e di persona­le sono utilizzati come leva per accelerare i processi di riassetto istituzionale, in,

U teretted' amemorie VENERDì LO SPETTACOLO PROMOSSO DAUJNTERNATIONAL INNER WHEEL '

L'Internation'allnnerWhe­el Club di Foggia M Distretto 210 Italia - ha organizzato per venerdl 13 Marzo 2015 alle ore 20,30 presso l'Auditorium Santa Chiara a Foggia, uno spettacolo tea­trale dal titolo " 'U terette d' 'a memorie" di e con il noto arti· . sta foggiano Giov~nni Mancini. Questo service va a favore della FASNE-Foggia Amici per lo Sviluppo della Neo­natologia, con sede presso

il Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neona· tale degli 00. RR. di Foggia,

zienti.

per l'acquisto dell'apparecchio a luce infrarossa AccuVeinAV300il quale consente di visualizzare il si­stema venosa in modononinvasi~

vo, facilitando coslia ricerca dei vasi sanguigni nei piccoli pa-

L'InnerWheel club di Fog­gia ringrazia la Fondazione Apulia Felix per la collabo­razione all'evento.

una rischiosa riorganizza­zione "spontanea". Come è noto, la legge di stabilità 2015 non porta per i comu­ni l'attesa riduzione del pe­so della manovra. Anche quest'anno il contributo ri­chiesto al comparto è di quasi 4 miliardi di euro, d-

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ducendo la capacità di azione degli enti per un im­porto pari a un ulteriore 6 per cento della spesa cor­rente. Ma queste giustifica­zioni non possono essere sufficienti per chi ogni gior· no percorre una strada dis­sestata per andare a lavoro. "So che alcuni consiglieri comunalihannoaccesoiri­flettori su questo proble­ma- aggiunge il dipendente ed ex consigliere circoscri­zionale- ho parlato· con Luigi Buonarota, non c'è solo la' Sofim, ma anche Alenia. il suo intervento è stato di certo un rafforzati­vo alle nostre richieste".

Antonella Soccio

6 Mercoledì 11 MARZO 2015 FOGGIA E PROVINCIA

~d consiglieri Amiu guadagnano troppo~~ Il consigliere comunale di minoranza

Leonardo laccarino fa i conti in tasca ai consiglieri di amministrazione delle ruu· nidpalizzate di Foggia, puntando il dito soprattutto contro i compensi percepiti dai rappresentanti del Comune nelll\MIU, cioè Luda Lambresa e Francesco Borgese,

«Gli amministratori deUe società par­tecipate e i loro relativi compensi nascon­dono cose inaudite e che l'intera cittadi­nanza ha il diritto di sapere, Il consigliere del Comune di Foggia, Leonardo Iaccarino, svela i segreti delle società partecipate e "­punta il dito contro l'intero sistema che porta a far intascare ai componenti de­gli stessi c.d.a. cifre da capogiro. Nelle scorse settimane il Sindaco di Foggia ha provveduto alla costituzione dei Consigli di amministrazione nelle cosiddette ex municipalbrlatei nulla di illegittimo fino a quando, carte alla mano, non ci si rende

presidente che riceve un compenso di €306,66 e i due consiglieri di e180 cia­scuno mensili; Amgas blu vede un uni­co componente e nello stesso momento presidente, il quale ottiene € 833,33 al mese, Fin qui nulla di speciale e nulla di scandaloso, anche perché è giusto ri­conoscere ,a chi amministra, un giusto compenso, ma lo scandalo, e la denun­cia del Consigliere Iaccarino parte dal momento in cui si scoprono i compensi del CdA Amiu Puglia, Dalla documenta­zione richiesta e prontamente ottenuta dagli uffici comunali si scopre che ogni consigliere di amministrazione di Amlu Puglia percepisce un compenso mensile di e 2414,00 che porta ad un totale an­nuo di € 28968,00. Considerato il fatto che in questo momento si chiedono sa­crifici ai soliti noti, e cioè ai lavoratori,

conto che i costi che gravitano intorno a questi ''baracconi'' sono davvero esorbitanti. Prendendo in esame ogni singola società i conti sono presto fatti: Amgas che porta in incarico un presidente e due componenti CdA, costa alle casse comunali 12000 euro annui poiché ogni consigliere perce­pisce un compenso mensile dì -€ 500; Atafha il suo presidente che perce­pisce €800 mensilì e due componenti i quali hanno un compenso di €SOO ciascuno; Am Service, che come costi risulta il più contenuto, vede il suo

sarebbe opportuno darsi una regolata e cercare di ridurre il proprio compenso portandolo agli stessi importi dei consiglieri di Ataf ed Amgas. Un consigliere comunale di Foggia percepi­sce un terzo dello stipendio del consigliere Amiu Puglia e se il buon senso prevale anche il signor Francesco Borgese e la signora Lucia Lambresa po­tranno autonomamente ridursi lo stipendio, Oggi è il momento di offrire un segnale concreto a chi di queste esagerazioni non ne vuole più sentire parlare!», dice Iaccarino.

LA POL~ICA. I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA PASSANO Al CONTRATIACCO

I consiglieri di mino­ranza Alfonso De Pellegrino, Augusto

Marasco, Luigi Buonarota, Saverio Cassitti, Marcello Sciagura passano al contrat­tato di Landella sull'isola pe­donale e sulla mobilità urba­na, Il sindaco aveva accusato i consiglieri di minoranza di incondudenza sult'iso!a pe­donale, loro rispondono di aver chiesto il rinvio del di­battito in aula per l'impossi­bilità di ottenere chiarimen­ti dal dirigente che aveva firmato le ordinanze e sulla legittimità delIe stesse dal segretario generale,

«Sindaco e assessori -sostengono i consiglieri dell'opposizione presenti alla riunione di Consiglio Comunale a cui ha fatto ri­ferimento Landella, e nel quale di fatti è stato deciso il rinvio della discussione sui

temi della mobilità urbana, compresa l'isola pedonale -si arrampicano sugli specchi nel tentativo di mascherare l'illegittimità dei loro atti e la maggioranza si preoccu­pa di inesistenti formalismi. La discussione sulla mobi­lità urbana è stata bloccata dall'impossibilità di ottene­re chiarimenti specifici sul senso e l'obiettivo delle scel­te fatte, a causa dell'assenza del dirigente che ha firmato le ordinanze, e dalla irrisol­ta questione pregiudiziale relativa alla legittimità delle ordinanze stesse.

II segretario generale ha schivato il quesito dichia­rando la sua incompetenza e assumendosi una grave responsabilità, giacché è suo specifico ed ineludibile com­pito accertare la legittimità o l'illegittimità degli atti am­ministrativi.

Mobilità ccLandella non dà chiarimenti» Il sindaco li aveva accusati di aver chiesto il rinvio della discussione sull'isola pedonale

L'indifferenza dell'Ammi­nistrazione e della maggio­ranza esprimono appieno quale idea abbiano dell'a­zione di governo: noi deci­diamo e voi fate che volete!

A che serve avanzare proposte se è dubbia la le­gittimità degli atti su cui si fondano? Quale proposta si può avanzare senza alcuna certezza di fatto e di diritto? Non possiamo condividere atti illegittimi!

Noi eravamo e siamo pronti ad affrontare il dibat­tito e ad avanzare proposte formali, pur non essendo previsto alcun obbligo dal regolamento del Consiglio comunale, ma dopo che il segretario generale si sarà espresso sulla correttezza delle procedure e degli atti con cui è stata istituita !'i­sola pedonale di via Lanza, Atto che ha stravolto la via­bilità del centro cittadino, provocato disservizi nel tra-

sporto pubblico e contribu­ito ad aggravare lo stato di crisi finanziaria dellJ\taf,

Al Comune di Foggia si assegnano gare milionarie senza preoccuparsi dei con­trolli antimafia, si inaugura­no parchi e orti urbani inagi­bili (mettendo in imbarazzo

tutti noi con l'arcivescovo), si <ldottano ordinanze sca­valcando Giunta e Consiglio e la maggioranza tace, Anzi punta !'indice verso i banchi della minoranza e fa finta di non vedere quanto accade nella stanza del sindacQ»).

PUGliA ReCUpeRO~ i ll'_ç-#pèf;;:!' ~ ~mQ-jU"'111#\,,,,lQ.

lA GAZZEllA DEL MEZZOGIORNO Mercoledì 11 marzo 2015

I 5itH 9 ;M LA GIUNTA HA APPROVATO IL DOCUMENTO CHE SALVERÀ IL POSTO A TUTTlI21 OCCUPATI NEL SERVIZIO

Trasporto alunni e disabili ecco le norme «salva personale» Adesso tocca alla Provincia redigere il bando che durerà sei anni

RICCARDO ZINGARO

• LUCERA. Lavorare meno, lavorare tutti, ma soprattutto lavorare sicuramente. È questo l'aspetto più importante dal punto di vista so­ciale e occupazionale previsto nel progetto pro­pedeutico alla nuova gara d'appalto per il ser­vizio di trasporto alurmi, disabili e acqua po­tabile per la città di Lucera. il documento è stato approvato qualche giorno fa dalla GitUlta Tutolo, per cuI comincia a diradarsi qualche nube scura su una vicenda che da circa due anni è diventata discussa e travagliata, con clamorose proteste e denunce e accuse incro­ciate tra dipendenti e ditta privata. Poco più di un mese fa, per esempio, alcuni autisti e as­sistenti avevano scioperato senza preavviso per due giorni, provocando polemiche e disagi con il coinvolgimento dell'Amministrazione comunale, In effetti l'obiettivo primario era quello di escludere esuberi di personale sti­mato per cinque unità, cosicché l'esecutivo ha inserito una soluzione defmita clausola sociale che sembra un compromesso apparentemente accettabile: la suddivisione del monte ore per 21 persone anziché per 16, fermo restando gli accordi tra i sindacati e l'azienda,

«In questa maniera lavoreranno meno ma lavoreranno tutti - ha commentato il sindaco Antonio Tutolo - altrimenti si rischiava che il nuovo soggetto vincitore avrebbe licenziato cinque persone, e non potevamo permetlerlo», Comunque sia, ora saràla Provincia di Foggia,

in quanto Stazione Unica Appaltante a cui il ConSiglio comunale aveva aderito a luglio poco dopo il suo insediamento, a gestire le proce­dure fmalizzate a stabilizzare una situazione che si trascina da circa due anni con precarietà sia logistica che fmanziaria, anche a causa dei ritardi dovuti alla procedura del pre dissesto e quindi all'incertezza delle somme da mettere a disposizione. il nuovo appalto è stata stabilito per una durata di sei anni, per un importo totale di poco superioreai3milioni dì euro, con una percorrenza totale annua per i veicoli di

TRASPORTO AWNNIE DISABILI La giunta ha approvato le norme per salvaguardare il lavoro degli attuali impiegati

153 mila chilometri, rispetto ai 220 mila pre­visti in precedenza, Nel frattempo la stessa Giunta ha prorogato ancora una volta i singoli servizi fmo al 31 maggio (54 mila euro per ognuna delle tre mensilità) senza la possibilità di andare oltre, concordando costi e modalità di espletamento con la Lucera service, l'azien­da della famiglia Colatrugiio che ha intenzione di tenere per sé solo il trasporto pubbliCO locale, lasciando tutto il resto perché ritenuto poco remunerativo, con inunancabile risarcimento a carico del Comune,