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cinquant’anni di arte a Brugherio CARTELLA STAMPA 16 febbraio 2016

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cinquant’anni di arte a Brugherio

CARTELLA STAMPA

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cinquant’anni di arte a Brugherio

il sindacoMarco Antonio TTrrooiiaannoo

mostra promossa dall’Assessora alle Politiche Culturali e PartecipazioneLaura VVaallllii

responsabile del progetto Dirigente del Settore Servizi IstituzionaliGiuseppe MMoorrggaannttee

coordinamento del progetto Funzionario Sezione Cultura e ComunicazioneEdoarda CCaaiimmii

organizzazione e segreteria Sezione Cultura e ComunicazioneLetizia SSppaaddaarroo, Gennaro MMeellee, Francesco GGuuaarriinnii, Silvia AAnnttoonneellllii

curatela scientifica e ricerca documentariaLisa GGiioovvaannnnoonnii, Vittorio FFiioorrii

progetto graficoGennaro MMeellee

supporto alla fotografiaFabrizio MMeelliinnaa

supporto alla ricerca documentariaSilvia BBaarrzzaaggoo

supporto sistemistico e predisposizione base datiAndrea SSaannggaallllii

Si ringraziano tutte le persone che a vario titolo hanno consentito la ricostruzione storica delle vicende artistichedella città e hanno contribuito all’analisi di alcune opere.In particolar modo si ringraziano gli artisti per la disponibilità e la collaborazione con il Comune di Brugherio.

BRUART_catalogo:BRUART 50 ANNI ARTE 11-02-2016 10:20 Pagina 2

Nel ricco programma delle iniziative dedicate al 150° della fondazione del Comune di Brugherio, non poteva certamente mancare questa mostra, che permetterà a tutti di conoscere una parte del prezioso patrimonio artistico custodito e recuperato nella casa comunale. Anzi, possiamo proprio dire che BruArt è l’esempio perfetto di come intendiamo vivere questo anno dedicato alle celebrazioni del 150°.

BruArt, ci consente infatti di prendere coscienza di uno dei temi, quello dell’arte e della ricerca del bello, che da sempre caratterizza la storia di Brugherio, come evidenzia Laura Valli nella sua introduzione.

BruArt intende valorizzare un patrimonio che si configura come una vera e propria "collezione pubblica", la cui importanza è di potenziale richiamo per appassionati ed occhi esperti. Una collezione poco conosciuta agli stessi brugheresi, che avranno modo di vedere queste opere, finalmente riunite nello splendido scenario della Galleria Esposizioni di palazzo Ghirlanda Silva.

Questa mostra vuole riaffermare il senso di appartenenza alla nostra comunità e le opere esposte rappresentano la cura e la passione che tanti artisti hanno messo, lasciando "un segno tangibile” della loro presenza nella vita e nella storia di Brugherio.

Infine, BruArt, ci porta a riflettere sul futuro della nostra città, poiché la cultura è un fattore di svi luppo per Brugherio. Ragion per cui proseguiamo con il percorso delle attività espositive, dopo anni di pausa, e sempre per questo insistiamo nell’investimento di risorse economiche nella cultura, contrariamente a chi ritiene che in tempi difficili si debbano effettuare tagli in questo settore.

Valorizzare la nostra storia e ciò che abbiamo, rilanciare il senso di appartenenza, riflettere sul futuro: sono proprio questi gli elementi attorno ai qual i abbiamo costrui to i l proget to dei festeggiamenti del 150°. E allora godetevi e lasciatevi sorprendere da BruArt e da tutte le altre iniziative di questo anno. Perché abbiamo un grande bisogno, tutti insieme, di riconoscere le enormi potenzialità della nostra città, così da proiettarci nel nostro futuro con grande determinazione.

il SindacoAntonio Marco Troiano

BruArt è un sogno che si realizza. Questa mostra, dedicata al patrimonio artistico comunale e alla storia espositiva cittadina, è la prima bellissima pagina di un libro che -nell'anno del 150° di fondazione del Comune- consentirà di valorizzare uno dei tratti distintivi della nostra comunità: l’essere un laboratorio artistico vivo e ricco di idee, di incontri e di ricerca.

A partire dal soggiorno brugherese di Filippo De Pisis, sono molteplici gli artisti che hanno fatto germogliare nel tessuto culturale cittadino quella particolare sensibilità per l'arte che, fin dagli anni Sessanta, ha delineato una lunga stagione creativa ed espositiva: dal Primo Premio Brugherio del 1966, in occasione del centenario del Comune, alla feconda stagione della Comunità d’Arte dei primi anni Settanta, dallo Studio d'Arte Tre Re alle varie mostre collettive e antologiche, fino alla più recente Arte in Comune e al rilancio delle attività espositive di questi ultimi anni.

Questa mostra prosegue e consolida l’impegno di dare forma e contenuti alla valorizzazione del patrimonio artistico comunale. Si è cominciato con il recupero e il censimento di tutte le opere acquisite dal Comune di Brugherio nell'arco di 50 anni: la maggior parte collocate negli uffici comunali o nelle piazze cittadine, ma molte sepolte sotto strati di polvere e dimenticate in qualche armadio o magazzino. Ognuna di esse -più di cento- è stata analizzata, catalogata e digitalizzata. Attraverso lo studio delle relative fonti documentarie, si è riusciti in molte occasioni a ricostruire la storia dell’opera e la biografia artistica degli autori, nelle loro relazioni con la città di Brugherio. Un lavoro certosino e di grande spessore storico, artistico e documentario che -come l'originale e suggestivo allestimento della mostra- è stato interamente svolto grazie alla appassionata competenza dell'Ufficio Cultura e al prezioso supporto di due giovani collaboratori post universitari.

L'obiettivo ambizioso e finale è quello di mettere a disposizione della cittadinanza tutto questo importante patrimonio per fare di BruArt un ‘museo virtuale’, nonché un evento civico di democrazia e partecipazione, capace non solo di ripercorrere le stagioni artistiche della città, ma, per la prima volta, di restituire ai cittadini e alle cittadine ciò che appartiene loro: le opere, in primo luogo, ma soprattutto il racconto corale di una città che da più di cinquant'anni coltiva Arte e Bellezza.

l’Assessora alle Politiche Culturali e PartecipazioneLaura Valli

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La mostra BruArt è suddivisa in dieci sezioni. Queste ripercorrono i momenti salienti della storia artistica brugherese, alcuni dei quali strettamente collegati all’attività istituzionale del Comune di Brugherio. Ogni sezione è introdotta da un pannello didascalico che accompagna il visitatore nella ricostruzione di mezzo secolo di arte a Brugherio. Le opere selezionate dal patrimonio del Comune e inserite nel percorso espositivo fanno riferimento ad artisti provenienti non solo da Brugherio, ma anche dalla Brianza, da tutta Italia e addirittura dall’estero. Tali opere, acquisite a partire dagli anni sessanta dalle varie amministrazioni comunali, evidenziano l'interesse e l'attenzione della città nei confronti dell’arte, nonché la fervente attività degli artisti che hanno promosso numerose esperienze civiche e professionali, contribuendo alla crescita culturale e sociale della comunità.

La mostra BruArt si fonda su una minuziosa ricerca documentaria e sulla "riscoperta" del patrimonio pubblico in possesso del Comune. I manufatti rinvenuti, tra quadri e sculture, sono quasi centocinquanta, molti di questi già conosciuti e inventariati, altri invece ritrovati grazie a questa indagine approfondita e metodica. Parallelamente alla ricerca materiale delle opere è stata ricostruita la storia artistica cittadina a partire dal secondo dopoguerra. Fonti importanti sono stati i volumi che raccolgono le edizioni del Notiziario Comunale, le cui pubblicazioni cominciarono nel 1971, e di altri periodici locali. Le ricerche si sono basate anche sulla verifica del materiale di notevole interesse presente nella sezione di Storia Locale della Biblioteca che ha portato al ritrovamento di interviste, foto, cataloghi, pieghevoli, manifesti e molto altro.

L’insieme di queste informazioni ha reso possibile una precisa analisi tecnico-stilistica di ogni opera d'arte, ovvero una catalogazione che ad oggi ha dato vita ad un voluminoso archivio digitale della collezione del Comune, composto di due sezioni: la prima raccoglie le opere d'arte organizzate per artista; la seconda, invece, ricostruisce cronologicamente la sequenza delle mostre, non solo artistiche, svolte a Brugherio a partire dagli anni cinquanta. Le sezioni sono composte da schede contenenti le informazioni e le immagini di tutti i documenti relativi alle mostre, agli artisti e alle opere: foto, pieghevoli e locandine, rimandi interattivi, fonti archivistiche e bibliografiche. Tutto implementabile dal ritrovamento di nuove informazioni.

BruArt rappresenta dunque un importante punto di partenza, non solo per "rispolverare" le vicende artistiche cittadine, ma anche per fruire del cospicuo patrimonio ancora tutto da riscoprire e valorizzare.

i curatori scientifici,Lisa Giovannoni, Vittorio Fiori

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IN MOSTRA LE OPERE DI

CINQUANT’ANNI DI ARTEA BRUGHERIO

IL PERCORSO ESPOSITIVO

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27 FEBBRAIO

20 MARZO

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Galleria EsposizioniPalazzo Ghirlanda-Silvavia Italia 27

INAUGURAZIONEsabato 27 febbraio, ore 17.00

APERTURA AL PUBBLICOmartedì-sabato 15.00-18.00domenica 15.00-19.00

VISITE GUIDATEsabato 5 e domenica 6 marzo, ore 17.00

ARTE IN SALOTTOgiovedì 17 marzo, ore 21.00

cinquant'anni di arte a Brugheriocinquant'anni di arte a Brugherio

mostra di arte moderna e contemporanea

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GLI STUDI D’ARTE

Apartire dalla fine degli anni sessanta sorsero a Brugherio una serie di espe-rienze artistiche professionali di studi d'arte. Lo Studio Cavour, promosso daFranco Ghezzi con la partecipazione di Antonio Teruzzi, Adriano Marangonie Giovanni Teruzzi, fu il primo luogo di condivisione di spazi e idee tra arti-sti brugheresi. Lo studio fece da apripista alla costituzione dello spazio ci-vico della Comunità d'Arte, che vide la partecipazione anche degli artistimenzionati.A metà degli anni settanta, finita l'esperienza di Villa Sormani, Antonio Te-ruzzi, Adriano Marangoni e Sergio Maino crearono un nuovo studio collet-tivo in via Tre Re. Questo luogo divenne un punto di riferimento per moltiartisti di Brugherio e, dopo un anno di attività, in seguito al trasferimentodei suoi fondatori, fu aperto un nuovo Studio Tre Re da Gianmario Mariani,Max Squillace, Walter Gatti, Franco Ghezzi e Armando Fettolini. Molti altriprotagonisti parteciparono alle attività dello studio, tra questi: Carlo Cap-pelletti, Milena Sangalli, Enrica Schiro, Carla Bonalumi e Elio Nava, che entròa far parte del gruppo. Nella stessa via era presente lo studio di altri mae-stri tra i quali Giuseppe Volpe.Contemporaneamente altri artisti aprirono studi personali. Franco Ghezzi,dopo l'esperienza dello Studio Cavour, si stabilì nella Cascina Guzzina.AdrianoMarangoni inaugurò la Bottega d'Arte in piazza Battisti, in cui eranoesposte in permanenza le sue opere. Antonio Teruzzi, infine, fondò la Gal-leria-Studio Lascaux che divenne un importante spazio espositivo e discambi culturali. La galleria acquisì una certa fama grazie alle esposizioni diartisti provenienti da tutto il mondo e alla pubblicazione di un giornale in-dipendente.Nel 1988, in concomitanza con l'istituzione del gemellaggio con Le Puy-en-Velay, nacque l'esperienza de I Mestieri delle arti, un gruppo aperto alquale parteciparono diversi artisti nel corso degli anni. Nella prima mostraesposero Giovanni Teruzzi, Armando Fettolini, Max Squillace e GiuseppeValcamonica. In seguito, quest'ultimo si allontanò eOrazio Barbagallo entròa far parte del gruppo. I Mestieri delle arti espose, insieme ad altri artisti, ingiro per l'Italia e in Svizzera fino al suo scioglimento alla fine degli anni no-vanta.

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