Esperienze in medicina generale degli studenti di medicina (Vittorio Caimi)

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Esperienze in Medicina Generale degli studenti di medicina: la Formazione pre- laurea nella Facoltà di Medicina di Monza Vittorio Caimi Professore a contratto Università di Milano-Bicocca Facoltà di Medicina di Monza 1

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Seminario di Primavera CSeRMEG 16 aprile 2011 GIOVENTU' E MATURITA' DELLA MEDICINA GENERALE generazioni a confronto - www.csermeg.it

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Esperienze in Medicina Generale degli studenti di medicina:la Formazione pre-laurea nella Facoltà di Medicina di Monza

Vittorio Caimi

Professore a contratto

Università di Milano-Bicocca

Facoltà di Medicina di Monza

1

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Obiettivi didattici studenti 4° a.

1. Conoscere l’organizzazione del lavoro in Medicina Generale

2. Valutare l’epidemiologia delle malattie /problemi del territorio

3. Osservare la persona sana e malata nel suo ambiente di vita

4. Valutare la relazione medico/paziente in Medicina Generale

5. Osservare il rapporto con il medico specialista e con gli altri servizi del territorio

6. Valutare il metodo clinico e di approccio ai problemi in Medicina Generale

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Strumenti di valutazione (degli studenti, dei tutor, del percorso proposto;

formativa, certificativa, qualitativa, quantitativa)

1. Studenti: Questionario d’ingresso, al 1° incontro d’aula, base per introdurre i 4 debriefing

2. Studenti: Descrizione di una consultazione (a fine tutoraggio, utilizzata nell’esame e nell’incontro a fine anno dei tutor)

3. Tutor: Valutazione certificativa sul libretto dello studente a fine frequenza in ambulatorio

4. Studenti: Questionario di valutazione di raggiungimento obiettivi didattici (all’inizio di ogni debriefing, utilizzato nell’esame e nell’incontro a fine anno dei tutor)

5. Studenti: Debriefing, a fine frequenza ambulatori

6. Studenti: Questionario di valutazione del percorso formativo proposto (alla fine di ogni debriefing)

7. Tutor: Scheda di valutazione dello studente da parte del tutor, utilizzata nell’incontro a fine anno dei tutor

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Tirocinio in Medicina Generale

4° ANNO

Questionario anonimo d’ingresso dei 4 gruppi 2007-2008 (64 studenti)

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QUESTIONARIO D’INGRESSO (4° a.)

Che cosa pensi di fare dopo la laurea? Sei interessato a conoscere la MG? Con che frequenza vai dal tuo MG? In base alle tue esperienze quali sono

le caratteristiche positive e negative della MG?

Quale voto daresti alla MG, in base alle tue conoscenze ed esperienze?

5

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In quale settore ti piacerebbe svolgere la professione?

su 64 studenti

Area specialistica 51 Medicina territoriale 2 Medicina generale 2 Esercito 1

Non so 8

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Interesse a conoscere la Medicina Generale

5: 16: 167: 148: 229: 410: 7

voto medio: 7,5

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Caratteristiche positive

8: rapporto di confidenza più stretto col pz; conoscenza del pz nella sua globalità, clinica e personale; rapporto di fiducia; rapporto temporale col pz; continuità nel prendersi carico del pz; evoluzione nel tempo della persona; più tempo da dedicare al pz, soprattutto in ambito psicologico; maggior disponibilità da parte del medico;

8: si ha a che fare con tutte le patologie; varietà di casi clinici; coinvolge la medicina a tutto tondo; visione a 360° della popolazione e del territorio; continuo aggiornamento; non eccessiva specializzazione; ampia conoscenza; se non si sa qualcosa si può ricorrere allo specialista;

4: lavoro indipendente; maggior tempo libero, orari di lavoro gestibili, flessibili, senza notti e week-end; organizzazione del lavoro flessibile; migliore organizzazione, basso stress;

2: assistenza primaria e gratuita; primo medico cui ci si rivolge per la gran parte delle patologie;

1: importante ruolo nella prevenzione e diagnosi precoce;

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Caratteristiche negative 9: superficialità delle conoscenze; non approfondire alcuni campi clinici in modo adeguato; spesso

deve essere supportato da specialisti; spesso poco informati; troppo generale; a volte è svolta con sufficienza; impossibilità ad essere preparati in tutte le aree mediche; conoscenza deve essere troppo vasta, quindi meno approfondita; incapaci di gestire malattie complesse o molteplici;

4: poco spazio alla visita del pz; a volte visite frettolose; organizzazione non buona; lunghi tempi di attesa; elevato numero di pz;

3: mancanza di confronto con colleghi, scarso confronto professionale; poca collaborazione con i colleghi; no consulto d’equipe;

3:esami più approfonditi per diagnosi di patologie più complesse; decorso clinico con tempistiche lunghe; impossibilità di avvalersi di servizi diagnostici in tempi brevi;

2: lavoro ridotto a mera burocrazia; burocrazia;

1: non si tratta il pz in urgenza/emergenza;

1: bisogna avere molta pazienza;

1: scarsa considerazione;

1: standardizzazione;

1: non vorrei giudicare, per assenza di conoscenza;

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Voto alla Medicina generale

2: 14: 45: 6 6: 227: 138: 159: 3

voto medio: 6,5

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Tirocinio in Medicina Generale

4° ANNO

Questionario di valutazione raggiungimento obiettivi didattici (20 studenti)

2009-2010

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QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

DIDATTICI Studente ___________ Data______________

1. Quali sono le caratteristiche fondamentali della Medicina Generale nel SSN?

2. Quali sono i problemi clinici che si incontrano più frequentemente nella pratica quotidiana della Medicina Generale?

3. Quali sono le caratteristiche/originalità/peculiarità della consultazione in Medicina Generale?

4. Qual è il metodo clinico specifico della Medicina Generale?

5. Quali sono le difficoltà/problemi che si incontrano nella pratica quotidiana della Medicina Generale?

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Quali sono le caratteristiche fondamentali della Medicina Generale nel SSN? (I)

18: funzione di gatekeeper per garantire accesso corretto e appropriato alle strutture sanitarie della popolazione (10); si occupa a livello basilare e sul territorio dei pz, modulando le richieste di prestazioni (5); coordinamento fra specialista e vita quotidiana del pz (2); branca fondamentale prima di arrivare alle certezze specialistiche (1);

11: rapporto col medico che diventa punto di riferimento per la salute del pz (2); è il medico che è più vicino ai pz (2); è il riferimento più personalizzato del pz (1) approccio quasi familiare M-P (1); rapporto di fiducia (1); peculiarità del rapporto M-P (1); attenzione anche verso problemi psico-socio-economici e familiari (1); contestualizzare la malattia nella vita di quello specifico pz (1); compito di discriminare tra i bisogni reali/appropriati della popolazione e quelli non strettamente correlati all’area medica (1);

9: 1° contatto col SSN (7); accesso libero e gratuito (1); il primo contatto e più facile da raggiungere (1);

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Quali sono le caratteristiche fondamentali della Medicina Generale nel SSN? (II)

8: ruolo fondamentale nella prevenzione (3); prevenzione primaria (2) e secondaria grazie ai frequenti contatti coi pz (1); preservare la salute dei pz, intesa non solo come cura della malattia ma della persona in senso olistico (1); punto di riferimento per concetto più ampio di salute, intesa come benessere generale dell’individuo (1)

6: seguire evoluzione clinica pz per tutta la vita (1); possibilità di gestione nel tempo del pz (2); impostare e controllare le terapie (1); controllare evoluzione di patologie croniche, seguendo costantemente il pz (1); il MG è la memoria storica (clinica) degli stessi pazienti (1);

3: capillarità sul territorio (3); 1: visite domiciliari (1);

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Quali sono le caratteristiche, originalità, peculiarità della consultazione in Medicina

Generale? (I) 11: rapporto di fiducia (4); la consultazione avviene in tono amichevole

che significa fidarsi e seguire di più le indicazioni (2); rapporto quasi familiare (1); tono informale per mettere a suo agio il pz (1); rapporto M-P molto più profondo rispetto ai medici di reparto (1); l’assoluta centralità del pz (1); rapporto meno formale M-P, maggior confidenza fra M e pz (1);

10: non si sofferma sulla clinica ma si interessa della totalità del pz, della sfera psicologica e sociale (2); approccio olistico al pz (1); integrare informazioni cliniche con quelle psicosociali (1); la parte clinica non è preponderante sugli aspetti psicosociali e relazionali, oltre a una mole insuperabile di burocrazia da smaltire (1); un buon MG deve avere anche una forte componente psicologica (1); capacità di ascolto, cautela nel comunicare, rapporto emozionale che manca in H (1); grande umanità soprattutto nelle visite a domicilio (1); valutare il pz come persona e non come patologia (1); rapporto informale centrato sulla persona, oltre che sui problemi clinici (1);

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Quali sono le caratteristiche, originalità, peculiarità della consultazione in Medicina

Generale? (II) 7: lavorare su un quadro clinico già conosciuto (1); conoscenza profonda del

pz (2); conoscenza lavorativa, emotiva, familiare che rappresenta un aiuto all’inquadramento clinico del problema (1); conoscenza pregressa del pz, della sua storia clinica, del contesto sociale (2); l’assistito non è un estraneo, come può essere per il medico ospedaliero, è una persona nota di cui spesso si conosce anche la sfera privata, e ciò garantisce un miglior percorso clinico (1);

7: continuità della cura (5), che consente di fare prevenzione, valutare familiarità e fattori di rischio (1); la possibilità di rivolgersi sempre allo stesso medico (1);

2: negoziazione delle terapie (1); il processo di negoziazione (informazione e rassicurazione) (1);

2: varietà delle patologie osservate (1); possibilità di vedere il pz per ogni tipo di disturbo (1);

1: non solo cura, ma anche prevenzione (1); 1: la rapidità di assistenza anche se il problema non è urgente (1); 1: ho capito l’importanza del lavoro del MMG, ho cambiato totalmente il mio

giudizio (1);

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Qual è il metodo clinico specifico della Medicina Generale? (I)

7: seguire i pz nel decorso della malattia (1); rapporto prolungato nel tempo che consente di valutare variazioni anche minime del quadro clinico (1); si avvale di una continuità nell’assistenza difficile in H (1); rapporto di fiducia perché ha numerosi incontri, quindi controlla meglio il pz, la compliance (1); monitorare la compliance del pz alle terapie dello specialista (1); inquadramento pz anche in base ad altri problemi noti al medico (1); prevede un’accurata anamnesi, soprattutto prossima, perché quella fisiologica, remota e lavorativa è spesso già nota (1);

6: approccio centrato sul pz nella sua interezza (1); anteporre la persona e il suo benessere alla malattia (1); metodo biopsicosociale, modulando la terapia all’inquadramento sociale e familiare (1); deve informarsi sulle condizioni sociali per trovare le migliori soluzioni (1); ascoltare il pz (1); il MMG riconosce le problematiche sia cliniche che personali, in cui è importante il ruolo delle visite a domicilio che permettono al medico di inserirsi e comprendere meglio la situazione del pz nella sua interezza (1);

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Qual è il metodo clinico specifico della Medicina Generale? (II)

4: terapia sintomatica, in attesa, dopo esami, di terapia risolutiva (1); consultazione adiuvata da un buon ragionamento clinico con l’aiuto del metodo induttivo (1); eseguire gli esami clinici più appropriati al caso (1); la MG integra le proprie competenze con quelle degli specialisti e con le esigenze assistenziali dei pz (1);

2: trovare un compromesso col pz, venendo incontro alle sue esigenze senza prescindere dalla clinica e dalla patologia (1); giungere a un compromesso tra obiettivi del medico e del pz, cioè tentare di “venirsi incontro” (1);

2: controllo periodico della salute del pz, prevenzione (1); gestire prevenzione primaria, secondaria e terziaria (1);

1: individuare le reali problematiche rispetto a quelle non rilevanti clinicamente, seppur oggetto di lamentele (1);

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Quali sono le difficoltà/problemi che si incontrano nella pratica quotidiana della

Medicina Generale? (I)

RELATIVI AL MEDICO (14) 3: vasto spettro di malattie (1); vastissima gamma di problematiche cliniche (1);

casi clinici molto eterogenei, serve abilità per agire su molti argomenti diversi (1); 2: necessità di comprendere la gravità del problema clinico prescindendo dal modo

di vivere la malattia del pz (1); seguire pz. difficili a domicilio (1); 2: rapportarsi con anziani che tendono a capire poco e quello che vogliono (1);

gestire depressione-anzianità, spesso presenti insieme (1); 2: saper gestire situazioni socio-economiche particolari (1); gestione di situazioni

socio-psicologiche che richiederebbero una assistenza ben più ampia di quella del MMG (1);

1: spesso il MMG deve decidere da solo, perché ha rare possibilità di confronto con i colleghi (1);

1: ignoranza (1); 1: informare il pz sulle cure, la loro efficacia, la loro eventuale necessità/inutilità (1); 1: difficoltà di rapporto con alcuni pz per mancanza di fiducia (1); 1: al medico il duro compito di essere delicato ma chiaro (1);

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Quali sono le difficoltà/problemi che si incontrano nella pratica quotidiana della

Medicina Generale? (III)RELATIVI AL PAZIENTE (22)

8: non compliance del pz (4); riuscire a ottenere compliance (1); adesione alle terapie e indagini (1); compliance non sempre ottimale (1); pz che si rifiutano di fare visite specialistiche/esami (1);

4: pz ansiosi e assillanti che non richiedono prestazioni mediche (1); a volte relazione problematica con pz eccessivamente ansiosi, altri disinteressati o poco aderenti alle terapie (1); pz che pretendono di avere patologie che non hanno (1); pz che si dilungano eccessivamente su problemi non inerenti al motivo della visita (1);

4: difficoltà linguistiche con extracomunitari (3); molto spesso vengono intere famiglie che non sono in grado di comunicare (1);

2: autodiagnosi e autoterapie (es. con internet) (1); pz che si autogestiscono la terapia (1);

1: sfiducia del pz in se stesso e negatività nell’affrontare i problemi clinici (1); 1: il pz non è solo un caso clinico, ma una persona con i suoi problemi, anche familiari

(1); 1: eccessiva richiesta di esami strumentali, spesso i pz si sentono ignorati e non curati

se non li fanno (1); 1: il paziente, che spesso è un conoscente, può essere reticente per motivi di imbarazzo

più che se si rivolgesse a uno sconosciuto (1);

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Quali sono le difficoltà/problemi che si incontrano nella pratica quotidiana della

Medicina Generale? (II)PROBLEMI ORGANIZZATIVI (21)

7: problemi burocratici (4); districarsi nel mare della burocrazia (1); compilazione di certificati di morte o ricoveri in H di ASL diverse da Monza (1); problematiche burocratiche che spesso inficiano anche l’attività clinica (1);

6: rapporto a volte complesso con gli specialisti (2); difficoltà nel relazionarsi con gli specialisti (1); difficoltà a coordinare la gestione dei pz psichiatrici (1); referti dello specialista non spiegati al pz (1); difficoltà a comprendere la scrittura degli specialisti (1);

5: visite sommarie per numerosità dei pz e quindi poco tempo, con i rischi diagnostici che ne seguono (1); sovraccarico di lavoro per richieste inutili, di scarsa rilevanza clinica (1); dover gestire e organizzare il tempo per le visite (1); mancanza di tempo; grande afflusso dei pz (1); dover raccogliere i dati anamnestici dei tanti pz seguiti (1);

2: l’obbligo di dover richiedere accertamenti a strutture esterne dilata i tempi della diagnosi (1); limitati mezzi diagnostici immediati (1);

1: problemi organizzativi risolti da appuntamenti e informatica (1);

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In sintesi (I)

prima… forte attrazione per la specialistica, comunque

discreto interesse a conoscere la MG voto non esaltante alla MG, in base alla propria

esperienza… comunque identificate alcune, significative

caratterististiche positive e negative

… e dopo visione ovviamente più articolata della MG

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In sintesi (II)

spesso risposte simili a domande diverse… problemi soprattutto nella comprensione del metodo

clinico specifico della MG

Alcune classiche parole-chiave della MG… peculiarità del rapporto medico-paziente continuità della cura, conoscenza del pz approccio biopsicosociale prevenzione varietà dei problemi …..

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In sintesi (III)

… e alcune “sorprese” compare poco il negoziato (“compromesso”) colpisce il problema-compliance appropriatezza (dell’intervento, dei bisogni dei

pz…) i pz ansiosi, assillanti ……

Si può fare meglio (ma anche peggio) in 30 ore… ma gli studenti (e noi) siamo comunque

molti soddisfatti

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In sintesi (IV)

ma più ancora della grande soddisfazione complessiva, il questionario dimostra che in 30 ore gli studenti capiscono “molto” della Medicina Generale (pur con qualche inevitabile sbavatura…)

e crediamo che andrà ancora meglio quando arriveranno al 4° anno quelli che hanno frequentato la Medicina Generale anche al 2°