Presa in carico o linee guida sulle patologie? - introduzione al congresso (Vittorio Caimi)

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XXI Congresso CSeRMEG 23-24 ottobre 2009 PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI o LINEE GUIDA SULLE PATOLOGIE? Per una pratica guidata non solo dalla nosografia - www.csermeg.it

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INTRODUZIONE

Vittorio Caimi

Presidente

Centro Studi e Ricerche in

Medicina Generale

CSeRMEG

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“Presa in carico”: perché?

da dove siamo partiti

governo clinico, responsabilità, accountability…ma responsabilità di che cosa?rendicontare che cosa?

quanto l’approccio (solo) nosografico (patologie, linee guida, relativi indicatori…) si avvicina al

paziente reale con “quelle” patologie?

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“Per una pratica guidata NON SOLO dalla nosografia”

le tante domande cui cercheremo di rispondere

cosa vuol dire “presa in carico”?chi definisce i bisogni di presa in carico?chi prende in carico?con quali modalità?esistono indicatori specifici?quali implicazioni organizzative e cliniche?quali implicazioni formative?quale ricerca?

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LA RICERCA PER LA MEDICINA GENERALE: DATI POVERI DA NUMERI SIGNIFICATIVI O DATI CONSISTENTI DA PERSONE

“INSIGNIFICANTI”?

……La maggioranza degli epidemiologi raccoglieva pochi dati da vaste popolazioni, così ampie che i singoli individui coinvolti nelle ricerche

perdevano la loro identità e diventavano numeri: dati anonimi, depersonalizzati e quindi dati impoveriti……

I nostri studi più ampi, che includevano tutta la parte nord della Afan Valley e parte della Llynfi Valley (Galles del sud), contavano al

massimo 5000 persone. Nonostante ciò, avevamo un’immensa banca dati di questa popolazione…Erano persone in carne ed ossa, non

numeri. Erano dati rappresentativi di coloro che, in tutto il mondo, hanno bisogni più urgenti e complessi, che dispongono di scarse

risorse e registrano alti tassi di eventi clinici. Agli esperti che supervisionano centinaia di migliaia di pazienti nelle cliniche

ospedaliere in trial multicentrici……le evidenze ricavate dalla nostra piccola popolazione sembravano insignificanti: troppo pochi e troppo

complicati per essere utili alle loro assunzioni riduzionistiche……Quando gli esperti insinuano che l’esperienza nelle cure primarie non è mai vasta abbastanza da andare al di là dell’aneddoto, noi

possiamo rispondere organizzando la raccolta dei nostri aneddoti in storie comuni. Queste storie potrebbero essere decisamente molto più interessanti di tutto ciò che al momento

troviamo sulle nostre (francamente noiose) riviste di medicina……J. T. Hart. Conferenza della European General Practice Research Network,

Centro Residenziale Universitario di Bertinoro, 9 Maggio 2009

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LA RICERCA PER LA MEDICINA GENERALE: DATI POVERI DA NUMERI SIGNIFICATIVI O DATI CONSISTENTI DA PERSONE

“INSIGNIFICANTI”?

……Con il tempo ci siamo resi conto di un’altra dimensione, altrettanto importante: i singoli problemi

di salute sono rari, e la maggior parte dei problemi nelle cure primarie coinvolgono più di una categoria medica o sociale. I sistemi sanitari che si basano su linee guida per la gestione dei singoli problemi presi

separatamente, non lavoreranno in modo efficiente se si limiteranno a giustapporre queste linee guida, soprattutto quando la maggior parte dei pazienti

presenta problemi multipli. Le linee guida diventano tubi verticali creati da e per gli

specialisti, senza che i medici generici possano riconoscere e mantenere i legami interdipendenti, orizzontali, che si presentano nel mondo reale……J. T. Hart. Conferenza della European General Practice Research Network,

Centro Residenziale Universitario di Bertinoro, 9 Maggio 2009

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Alla ricerca di “senso”…

“Come avrete capito, il tema centrale è (ancora una volta) quello del senso, di

ciò che facciamo, di ciò che osserviamo, di ciò che ci viene richiesto; un invito esplicito a vedere dietro i numeri e le

“etichette” le persone con i loro molteplici problemi, e formarsi,

attrezzarsi e fare ricerca per cercare di affrontare e risolvere ciò che è

possibile”

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E per cominciare da ora… l’Organizzazione cercherà di prenderVi in carico (coccolarvi) durante il

Congresso …