Ciclabilità delle strade a destinazione particolare: linee guida e caso di studio - Verni Silvio
-
Upload
silvio-verni -
Category
Documents
-
view
117 -
download
2
description
Transcript of Ciclabilità delle strade a destinazione particolare: linee guida e caso di studio - Verni Silvio
POLITECNICO DI BARI
Corso di Laurea inINGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, AMBIENTALE, DEL TERRITORIO, EDILE E DI CHIMICA
DICATECh
Ciclabilità delle strade a destinazione particolare
Relatore:Prof. Ing. Nicola Berloco
Correlatori:Prof. Ing. Pasquale ColonnaDott. Raffaele Sforza
Laureando:Silvio Verni
Tesi in Sostenibilità delle Infrastrutture di Trasporto
LINEE GUIDA E CASO DI STUDIO
Introduzione
OBIETTIVO:
Fornire indicazioni di natura tecnica per rendere fruibile alla mobilità ciclistica le strade a destinazione particolare (Complanari)
Redigere delle linee guida con lo scopo di aumentare i livelli di sicurezza per l’utenza ciclistica
Mobilità ciclistica
Strade di servizio
Linee guida
Caso di studio
Strade di servizio
Mobilità ciclistica
Linee guida
Caso di studio
• SVILUPPO SOSTENIBILE (Bruntland report) : MOBILITÀ SOSTENIBILE• PROTOCOLLO DI KYOTO
Parametri di scelta nell’ambito dei trasporti :- PARAMETRI CLASSICI- PARAMETRI AMBIENTALI
Spostamenti a piedi ,bicicletta, trasporto pubblico:RUOLO fondamentale nel promuovere politiche di mobilitàsostenibile
OFFERTA : -Potenziamento trasporto pubblico
-Tariffazioni diversificate della sosta per i veicoli-Utilizzo ZTL (Zone a Traffico Limitato)-Realizzazione rete di percorsi ciclabili
-Miglioramento sistema pedonale-Interventi di moderazione del traffico
DOMANDA : -Campagne di informazione
-Partecipazione attiva
STRATEGIA GLOBALE
VANTAGGI USO BICICLETTA:
• Maggiore libertà di movimento individuale
• Mezzo molto più fruibile ed appetibile
• IMPATTO ZERO
IN EUROPA: Abitudine ormai consolidata
IN ITALIA: Fatica a comprendere il ruolo fondamentale , nell’ottica della mobilità sostenibile
Strade di servizio
Linee guida
Caso di studio
Mobilità ciclistica
Caso di studio QUADRO NORMATIVO ITALIANO
Il Nuovo Codice della Strada art. 1 - finalità primarie la sicurezza delle persone nella circolazione stradale art. 3 - definizione Pista ciclabile , Utente debole
Legge 366/98 “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”
Il Decreto Ministeriale 557/99 “Norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili”
Legge della Regione Puglia n. 1 del 23 gennaio 2013“Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”
Strade di servizio
Linee guida
Mobilità ciclistica
Caso di studioMOBILITA’ URBANA: notevoli passi in avanti, già esistenti buone pratiche
MOBILITA’ EXTRAURBANA: non esistono in Italia buone pratiche
Funzioni mobilità extraurbana:- collegamento quotidiano tra i diversi centri urbani limitrofi- per raggiungere la fermata del trasporto pubblico o un luogo di studio o lavoro- per attività sportivo - salutistica nel tempo libero- per attività cicloturistica di breve, medio, lungo raggio
In questo senso, grande valenza assumono le STRADE DI SERVIZIO
Le strade di servizio interessate nella seguente trattazione saranno quelle asservite alle Strade Statali
Strade di servizio
Linee guida
Mobilità ciclistica
Linee guida
Caso di studio
STRADA DI SERVIZIO (art. 2, comma 4, C.d.S.)“(…) La strada affiancata ad una strada principale avente la funzione di consentire la sosta ed il raggruppamento degli accessi dalle proprietà laterali (…) nonché il movimento e le manovre dei veicoli non ammessi sulla strada principale stessa. (…)”
SICUREZZA: Occorre ridurre il rischio di incidentalità per i ciclisti su queste strade
Strade di servizio (SS) : realizzate nel passato, criticità legate alla scarsa regolamentazione
CNR 78/80 : le strade a destinazione particolare
D.M. 05/11/2001 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” : Strade locali a destinazione particolare
Strade di servizio
INCIDENTALITA’ IN BICICLETTA
RAPPORTO ACI/ISTAT 2011 : rappresentano il terzo veicolo, in graduatoria, dopo autovetture e motocicli, con il maggior numero di incidenti mortali
INDICE DI MORTALITA’: 1,6/1,7
Linee guida
Caso di studio
Strade di servizio
INCIDENTALITA’ IN BICICLETTA
Mortalità Velocità degli autoveicoliDifferenza di velocità veicoli/ciclisti
OBIETTIVO : abbassare le velocità di percorrenza
in via teorica : SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE
in via pratica: DISPOSITIVI DI TRAFFIC CALMING
Linee guida
Caso di studio
Strade di servizio
Linee guida
INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
CARATTERIZZAZIONE SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI CICLABILI ESISTENTI
INDIVIDUAZIONE LIMITI DI VELOCITA’, VELOCITA’REALI DI PERCORRENZA, VOLUMI DI TRAFFICO
GRIGLIA A – SCELTA PERCORSO
GRIGLIA B – SCELTA LIMITE DIVELOCITA’
GRIGLIA C – SCELTA INTERVENTI DI T.C.
FASE I - Analisi e caratterizzazione strada di servizio
FASE II - Scelta del percorso ciclabile
FASE III - Scelta dei dispositivi di traffic calming
Caso di studio
FASE I - ANALISI E CARATTERIZZAZIONE STRADA DI SERVIZIO
Tronchi di strada con caratteristiche omogenee di lunghezza pari a 1 km
INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
CARATTERIZZAZIONE SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI CICLABILI ESISTENTI
INDIVIDUAZIONE LIMITI DI VELOCITA’, VELOCITA’ REALI DI PERCORRENZA,
VOLUMI DI TRAFFICO
Caso di studio
Linee guida
Caso di studio
FASE I - ANALISI E CARATTERIZZAZIONE STRADA DI SERVIZIO
rilevazioni e sopralluoghi; sarà necessario ricondurle attraverso un’operazione di confronto alle categorie proposte nella tabella 3.1
INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
CARATTERIZZAZIONE SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI CICLABILI ESISTENTI
INDIVIDUAZIONE LIMITI DI VELOCITA’, VELOCITA’ REALI DI PERCORRENZA,
VOLUMI DI TRAFFICO
Linee guida
FASE I - ANALISI E CARATTERIZZAZIONE STRADA DI SERVIZIO
Indice di tortuositàRettilineo: T=0Parzialmente Rettilineo: T<0,3 Curvilineo: 0,3<T<1
INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
CARATTERIZZAZIONE SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI CICLABILI ESISTENTI
INDIVIDUAZIONE LIMITI DI VELOCITA’, VELOCITA’ REALI DI PERCORRENZA,
VOLUMI DI TRAFFICO
Caso di studio
Linee guida
FASE I - ANALISI E CARATTERIZZAZIONE STRADA DI SERVIZIO
Ogni nuovo intervento dovrà assicurare una completa integrabilità con interventi già effettuati, assicurando la continuità con percorsi esistenti a vantaggio di una maggiore sicurezza
INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
CARATTERIZZAZIONE SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI CICLABILI ESISTENTI
INDIVIDUAZIONE LIMITI DI VELOCITA’, VELOCITA’ REALI DI PERCORRENZA,
VOLUMI DI TRAFFICO
Caso di studio
Linee guida
Caso di studio
FASE I - ANALISI E CARATTERIZZAZIONE STRADA DI SERVIZIO
Indirizzare la scelta su interventi che non creino, disagi, situazioni di congestione e di pericolo per tutti gli altri utenti della strada
INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
CARATTERIZZAZIONE SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO
INDIVIDUAZIONE PERCORSI CICLABILI ESISTENTI
INDIVIDUAZIONE LIMITI DI VELOCITA’, VELOCITA’ REALI DI PERCORRENZA,
VOLUMI DI TRAFFICO
Linee guida
Caso di studio
FASE II – SCELTA DEL PERCORSO CICLABILE
Tale scelta dovrà considerare tutti gli aspetti coinvolti nella prima fase di analisi
Linee guida
GRIGLIA A – SCELTA PERCORSO
GRIGLIA B – SCELTA LIMITE DIVELOCITA’
Caso di studio
FASE II – SCELTA DEL PERCORSO CICLABILE
GRIGLIA A – SCELTA PERCORSO
GRIGLIA B – SCELTA LIMITE DIVELOCITA’
Griglia A - Possibili percorsi in funzione delle caratteristiche geom.
Linee guida
CATEGORIAPRESENZA/ASSENZA
MARCIAPIEDE
SVILUPPO PLANIMETRICODEL TRACCIATO
(1)SEDE PROPRIA
(2)CORSIA RISERVATA su carreggiata stradale
(2)CORSIA RISERVATA su
marciapiede
(3)ZONA TRENTA
PROMISCUITA’ CICLABILE -VEICOLARE
1
aR
no nono
si
P no no no si
Cno no
nosi
b
R no no si si
Pno no si si
Cno no si si
2
aR
no nono
si
Pno no
nosi
Cno no
nosi
bR
no no si si
Pno no si si
Cno no si si
3
aR
no nono
si
P no no no si
Cno no
nosi
b
R no no si si
Pno no si si
Cno no si si
4
aR
si sino
si
Psi si
nosi
Csi si
nosi
bR
si si si si
Psi si si si
Csi si si si
Caso di studio
FASE II – SCELTA DEL PERCORSO CICLABILE
PERCORSO LIMITE DÌ VELOCITA’ (Km\h)
(1) SEDE PROPRIA 50
(1) CORSIA RISERVATA su carreggiata stradale 50
(1) CORSIA RISERVATA su marciapiede 50
(1) ZONA TRENTA PROMISCUITA’ CICLABILE E PEDONALE
30
GRIGLIA A – SCELTA PERCORSO
GRIGLIA B – SCELTA LIMITE DIVELOCITA’
Griglia B – Limiti di Velocità in funzione del percorso individuato
Linee guida
Caso di studio
FASE III - SCELTA DEI DISPOSITIVI DI TRAFFIC CALMING
DEFINIZIONE: Interventi sulla geometria o sulla pavimentazione della strada Inducono gli utenti a moderare la velocità e adottare comportamenti di guida consoni al CdS
- Interventi puntuali- Interventi diffusi
- Interventi coordinati
1. Rallentatori ottici e bande sonore2. Dossi artificiali
3. Attraversamenti pedonali rialzati4. Sopraelevazione della pavimentazione
stradale5. Cuscini Berlinesi
6. Disassamento planimetrico dell’asse stradale (chicanes)
7. Sistemi fissi di rilevazione della velocità8. Rotatorie e rotatorie compatte
9. Impiego di più elementi di moderazione del traffico
10. Porte di accesso
DISPOSITIVI UTILIZZATI:
Linee guida
Caso di studio
FASE III - SCELTA DEI DISPOSITIVI DI TRAFFIC CALMING
Griglia C - Possibili combinazioni per tipologia di percorso individuato
GRIGLIA C – SCELTA INTERVENTI DI T.C.
Linee guida
Applicazione delle linee guida su di un tratto di complanare esistente
Bari - Torre a Mare - Mola di Bari
Tratto pugliese della Ciclovia Adriatica ( percorso n° 6 della Bicitalia)
Caso di studio
- SOPRALLUOGO IN SITO
Caso di studio
- SUDDIVISIONE TRATTI
FASE I - INDIVIDUAZIONE SEZIONI E SCELTA CATEGORIE
TRONCO CATEGORIA
TRATTO 1
TRONCO 1A 3a
TRONCO 1B 2a
TRONCO 1C 4b
TRONCO 1D 2a
TRATTO 2
TRONCO 2A 3b
TRONCO 2B 3a
TRONCO 2C 2a
TRONCO 2D 2a
TRONCO 2E 4a
Tab 3.1 - Categorie stradali individuate
Caso di studio
FASE I - CARATTERIZZARE LO SVILUPPO PLANIMETRICO DEL TRACCIATO STRADALE:
TRONCO L tot (m) L curv T
TRATTO 1
TRONCO 1A 1035,0 m 477,7 m 0,46
TRONCO 1B 958,2 m 575,5 m 0,60
TRONCO 1C 301,7 m 301,7 m 1
TRONCO 1D 1144,9 m 427,2 m 0,37
TRATTO 2
TRONCO 2A 618,7 m 0 0
TRONCO 2B 1323,0 m 232,1 m 0,17
TRONCO 2C 1017,3 m 0 0
TRONCO 2D 1442,0m 456,0 m 0,32
TRONCO 2E 887,3 m 0 0
Caso di studio
FASE I - INDIVIDUARE EVENTUALI PERCORSI CICLABILI ESISTENTI:
Caso di studio
- Tratto 1: assenza piste ciclabili- Tratto 2: presenza di una pista ciclabile in sede propria con doppio senso di
marcia (in entrata al comune di Mola di Bari)
FASE I - INDIVIDUARE LIMITI DI VELOCITÀ, EFFETTIVA VELOCITÀ DIPERCORRENZA, VOLUMI DI TRAFFICO VEICOLARE E PEDONALE:
Limite di velocità : 40 km/h. Volumi di traffico veicolare : molto bassi
Volumi di traffico pedonale : nulli.
FASE II - SCELTA DEL PERCORSO CICLABILE“Griglia A - dei possibili percorsi” :
TRONCO CATEGORIACLASSIFICAZIONE
PLANIMETRICAPERCORSO
TRATTO 1
TRONCO 1A 3a Curvilineo Promiscuità Cicl.-Veic.
TRONCO 1B 2a Curvilineo Promiscuità Cicl.-Veic.
TRONCO 1C 4b CurvilineoCorsia Riservata su
Marciapiede
TRONCO 1D 2a Curvilineo Promiscuità Cicl.-Veic.
TRATTO 2
TRONCO 2A 3b RettilineoCorsia Riservata su
Marciapiede
TRONCO 2B 3a Parzialmente Rettilineo Promiscuità Cicl.-Veic.
TRONCO 2C 2a Rettilineo Promiscuità Cicl.-Veic.
TRONCO 2D 2a Curvilineo Promiscuità Cicl.-Veic.
TRONCO 2E 4a Rettilineo Sede Propria
Caso di studio
FASE II - SCELTA DEL LIMITE DI VELOCITA’
“Griglia B - dei limiti di velocità”
TRONCO PERCORSO LIMITE DI VELOCITA’ (Km/h)
TRATTO 1
TRONCO 1A Promiscuità Cicl.-Veic. 30
TRONCO 1B Promiscuità Cicl.-Veic. 30
TRONCO 1C Corsia Riservata su Marciapiede 40
TRONCO 1D Promiscuità Cicl.-Veic. 30
TRATTO 2
TRONCO 2A Corsia Riservata su Marciapiede 40
TRONCO 2B Promiscuità Cicl.-Veic. 30
TRONCO 2C Promiscuità Cicl.-Veic. 30
TRONCO 2D Promiscuità Cicl.-Veic. 30
TRONCO 2E Sede Propria 40
Caso di studio
FASE III - SCELTA DEI DISPOSITIVI DI TRAFFIC CALMING
Caso di studio
“Griglia C - delle possibili combinazioni per tipologia di percorso individuato”
TRONCO 1A: Sopr. pavimentazione stradale, Cuscini berl. , Rallentatori ottici e bande sonoreTRONCO 1B: Sopr. pavimentazione stradale, Cuscini berl. , Attr. pedonali rialzati, Rotatorie, Rallentatori
ottici e bande sonoreTRONCO 1C: Rallentatori ottici e bande sonore, Rotatorie compatte, Attr. ciclabili rialzatiTRONCO 1D: Sopr. pavimentazione stradale, Cuscini berl. , Rallentatori ottici e bande sonore, RotatorieTRONCO 2A: Rallentatori ottici e bande sonore, Attr. pedonali rialzati, Attr. ciclabili rialzati, RotatorieTRONCO 2B: Sopr. pavimentazione stradale, Cuscini berl., Rallentatori ottici e bande sonore,RotatorieTRONCO 2C: Sopr. pavimentazione stradale, Cuscini berl.,Rallentatori ottici e bande sonoreTRONCO 2D: Sopr. pavimentazione stradale, Cuscini berl., Rallentatori ottici e bande sonore, RotatorieTRONCO 2E: Rallentatori ottici e bande sonore, Attr. ciclabili rialzati
Esempio Applicativo
TRONCO 1B
CATEGORIA : 2a
CLASSIFICAZIONE PLANIMETRICA : CURVILINEO
SCELTA PERCORSO : PROMISCUITA’ CICLO-VEICOLARE
VELOCITA’ : 30 KM/H
- Sopraelevazione della pavimentazione stradale- Cuscini berlinesi- Attraversamenti pedonali rialzati- Rotatorie- Rallentatori ottici e bande sonore
DISPOSITIVI DI TRAFFIC CALMING:
Caso di studio
LINEE GUIDA possono rappresentare un valido strumento per la moderazione del traffico nelle strade adestinazione particolare
FORNISCONO indicazione per guidare il moderatore alla scelta delle più idonee soluzioni
SOLUZIONE FINALE non sarà unica, in questo senso il moderatore dovrà effettuare una propria valutazione,anche in funzione di una analisi costi-benefici
L’APPLICAZIONE E IL RISPETTO DI TALI INDICAZIONI potranno teoricamente innescare un processo “virtuoso”finalizzato al riutilizzo delle strade di servizio, dedicato alla ciclabilità, elevando i fattori di sicurezza, riducendogli incidenti e limitando gli impatti principali sull’ambiente
Altresì sarà importante APPROFITTARE di eventuali interventi di moderazione del traffico per evidenziarel’eventuale stato di degrado delle infrastrutture, predisponendo delle iniziative di recupero e risanamento
Conclusioni
Grazie per l’attenzione