CI PARLANO - StrAlessandria · DI MURI NOI PARLIAMO DI PONTI . CI RACCONTANO DI UNA PORTA CHE NON...
Transcript of CI PARLANO - StrAlessandria · DI MURI NOI PARLIAMO DI PONTI . CI RACCONTANO DI UNA PORTA CHE NON...
CI PARLANO
DI BARRIERE
DI FILO SPINATO
DI MURI
NOI PARLIAMO
DI PONTI
CI RACCONTANO
DI UNA PORTA
CHE NON SI APRE
DI UN VIAGGIO
SENZA UN LUOGO D’ARRIVO
DI UNA MANO
CHE NON NE INCROCIA ALTRE
DI UNA VOCE
CHE NESSUNO ASCOLTA
NOI PARLIAMO DI INCONTRI
NOI PARLIAMO DI
UNIRE
LE SPONDE
12 MAGGIO 2017
Tutti insieme di corsa per
STRALESSANDRIA
e STRARAGAZZI
12 Maggio 2017
Da 22 anni
organizza con il Comune di Alessandria
la StrAlessandria per tutti cittadini
la StraRagazzi per gli alunni della scuola
dell’infanzia e primaria.
Il ricavato di questa manifestazione è utilizzato
per sostenere progetti di cooperazione e
solidarietà.
22
Che cos’è la StraRagazzi E’ uno spazio di aggregazione e di amicizia
Attraverso il gioco e l’attività motoria favorisce lo spirito di gruppo e il valore educativo dello sport
L’anno scorso hanno partecipato più di 700 alunni
Per fare in modo che gli alunni arrivino a partecipare consapevoli e responsabili a questa manifestazione, i promotori organizzano incontri di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado della città
Ecco quello che hanno scritto gli alunni della scuola dell’Infanzia “Aquilone” dopo l’incontro La mano aiuta…accarezza…saluta… tiene un bambino piccolo. Dare una mano…un aiuto…perché da sola non ce la faccio. Vale per i grandi e i piccoli
E arriva il giorno tanto atteso….
Tutto è pronto per accogliere gli alunni che partecipano alla StraRagazzi
Gli alunni della scuola dell’Infanzia “Aquilone”
La StraRagazzi e’ aperta a tutti
Alcune delle tante persone impegnate ad animare la
giornata
Chi partecipa riceve un attestato e…
la scuola più numerosa una targa
Il trasporto gratuito dell’ARFEA
La merenda a base di frutta della COOP
Gli omaggi e gli attestati di Cantieri Sportivi
e il saponello
di PAGLIERI
TANTE PERSONE
Sono tante le persone che lavorano per far sì che la StrAlessandria sia una giornata speciale per tutti.
Non sempre si vedono perché lavorano “dietro le quinte” e il loro impegno è preziosissimo.
Sono mani laboriose, voci “silenziose” volti poco conosciuti.
A loro dobbiamo dire GRAZIE!
PROGETTI DA SOSTENERE Mio
fratello
maggiore
Integrazione
Les Etoiles de
Sidi Moumen
Progetto da sostenere “Mio Fratello Maggiore”
È un progetto pensato per aiutare gli alunni della scuola dell’obbligo a fare i
compiti e a studiare meglio; a diventare più bravi a scuola e a migliorare nella
vita con l’aiuto di giovani studenti che hanno voglia di rendersi utili e
diventare come dei “fratelli maggiori” che aiutano i “fratelli minori”.
Si parte…inizia l’avventura Il progetto è iniziato il 9 gennaio e terminerà il 31
maggio.
I tutor incontrano 4 ore alla settimana gli alunni che hanno bisogno di essere aiutati a migliorare nello studio.
Con l’aiuto dei nostri
tutor e tanto impegno
da parte nostra
riusciamo a migliorare
lo studio e prendere
bei voti.
Dove ci troviamo per fare i compiti?
In via Verona per gli alunni del Centro
In Via Cesare Battisti e la scuola Ferrero per gli alunni del Cristo
Nella scuola elementare e media di Spinetta per gli alunni della Fraschetta
Quanti sono i tutor? E gli alunni?
I tutor sono 38 e aiutano 145 alunni
E il mondo è ben rappresentato sia nei tutor che negli alunni che provengono dai 5 continenti e hanno nazionalità diverse.
I nostri disegni e pensieri
Il motivo per cui partecipo al progetto “MIO FRATELLO MAGGIORE” è perché non ho la possibilità di essere seguito dai miei genitori. Qui posso fare i compiti con i ragazzi delle scuole medie e con i tutor. Gli amici che ho al progetto MIO
FRATELLO MAGGIORE sono Giolito Alessandro, Roberto Thomas, Karepi Luan.
Qui mi trovo benissimo e frequento l’ICS da due anni anche se due anni fa era più bello perché ero in 5° elementare ed i compiti erano più semplici, ma sono
contento e mi trovo bene con i ragazzi presenti.
Mi piace da matti poter stare qui dato che sono qui da due mesi e mezzo.
Con la mia tutor mi trovo benissimo ed è anche molto brava.
Si chiama Letizia ma io la chiamo Lety.
Non mi aspettavo che il progetto fosse così bello e spero davvero di poterlo frequentare anche il prossimo anno perché mi piace un sacco.
B.C.
Il sabato mattina vado a fare i compiti dalle 8,30 alle 10,30. La mia tutor si chiama Giada e quando finisco i compiti faccio i disegni e parlo con i bambini che sono al tavolo con me a fare i compiti. Uno si chiama Matteo, una Eya e uno Mohamed. Alla fine del progetto MIO FRATELLO MAGGIORE, facciamo una festa a maggio e mangiamo tante cose buone. L. S. S.
Mi sembra che questo progetto mi aiuta tanto; così tanto che forse diventerò maestro.
Questo progetto è bello, ti dà l’ispirazione per diventare quello che vuoi veramente.
Mi sento migliorato da quando vengo qui perché sono più sicuro di me stesso quando spiego alla maestra quello che ho studiato.
Questo progetto si chiama “MIO FRATELLO MAGGIORE” e qui faccio i compiti. Sono contento perché quando vado a scuola e la maestra li corregge io li ho fatti giusti, di solito non sbaglio niente.
Inoltre la maestra mi dice “bravo” e mi dà un voto in più all’interrogazione perché ho fatto i compiti e mi sono impegnato.
S.
Io sono Liridon e sono in Italia da 10 mesi. Il mio nome significa Libero e me lo ha dato mio nonno Agim. Io vivevo in Albania, anche lì ero felice e adesso sono in Italia con mia mamma, mia zia e i miei cugini. Appena arrivato in Italia mi sentivo bene ma per me era difficile parlare in italiano. Ho trascorso qui l’estate e poi ho iniziato la scuola. Io sono in prima media e sto studiando in italiano. Mi aiuta un progetto che si chiama MIO FRATELLO MAGGIORE. Mi aiutano a fare i compiti e leggiamo in italiano. Qui mi sento felice e sto migliorando molte materie. L. K.
Per me MIO FRATELLO MAGGIORE non è solo un aiuto nei confronti delle persone che non sono tanto brave a scuola ma ti dà una mano nella vita e in certi momenti ti cambia anche le abitudini. Per esempio, una persona che non ha mai studiato finalmente decide ad aprire il libro; sono piccole cose che ti cambiano la vita e ti aiutano a costruire un futuro solido. Poi i tutor sono fantastici: ti capiscono e qualche volta ti fanno anche da psicologi. Io sono contenta che tre anni fa mi abbiano scelta per entrare in questo progetto, che secondo me non va neanche chiamato progetto, ma va chiamato famiglia perché è così, è come se fossimo una famiglia. Non sono molto contenta che per me questo progetto stia per finire ma due cose sono certe: La prima è che sono cambiata tantissimo; tempo fa non mi sarebbe mai venuto in mente di aprire un libro; La seconda è che questo progetto non lo dimenticherò mai e in tutto il mio percorso di studi e in tutta la vita perché mi è stato molto prezioso ed altrettanto utile. N.E.H.
MIO FRATELLO MAGGIORE mi ha reso una persona migliore. Se penso alla mia situazione in 1° media e la confronto con quella di oggi, noto che ci sono delle grandi differenze.
Io sono felice di essermi iscritta a questo progetto e mi impegno ad essere migliore di quello che sono.
T.D.
Questa esperienza, ancora una volta, mi ha fatta grande.
Mi ha migliorata non solo in ambito scolastico come semplice studente ma anche come giovane adolescente.
Il recarmi in sede a studiare con la mia tutor, mi ha resa felice, perché sapevo di non essere sola di fronte a mille difficoltà, che insieme abbiamo schiacciato.
A.E.
Questo per me è il primo anno in cui partecipo al progetto MIO FRATELLO MAGGIORE a causa delle mie poche insufficienze che sto recuperando anche grazie alla mia tutor Letizia che è una diciassettenne.
Il mio compagno di compiti (che viene dalla mia scuola) si chiama Cristian Badea.
Vado il lunedì e il mercoledì; è da tre mesi che frequento e sto migliorando molto.
Per inciso sono ancora in seconda media per colpa dei prof e della vicepreside.
Il progetto mi piace perché è bello.
Il mio nome è Chayma, la mia città è Alessandria.
Io abito qui da 5 mesi e non capisco bene l’italiano. La mia mamma si chiama Zoubida e anche lei non capisce l’italiano bene. Lei è qui da 4 anni. Io prima abitavo in Marocco con la mia mamma, gli zii, la nonna e il nonno.
La mia nonna si chiama Fatima e il nonno Babcer.
Io vado a migliorare l’italiano in via Verona 17 dove ci sono tanti altri bambini che studiano.
Ci sono delle studentesse che li aiutano.
Io studio con Lorenzina.
Anche i genitori sono protagonisti del progetto
SIAMO BRAVI GENITORI! IL GRUPPO DEI GENITORI
L’anno scolastico scorso e
l’attuale, oltre a vedere lievitare
i numeri , sia dei minori
beneficiari, sia dei tutor
volontari, ha previsto il
coinvolgimento dei genitori:
tre gruppi: uno delle scuole del
Centro, uno del quartiere Cristo
e uno nel sobborgo di Spinetta
Ci si incontra per riflettere
su:
Quali competenze mettiamo in
atto come genitori
Cosa sappiamo fare
Che cosa sogniamo per il futuro
dei nostri figli?
La foto che segue può essere utile per introdurre il progetto di cooperazione con il Marocco, il
finanziamento ottenuto dal Ministero e lavorare all’idea di un possibile “gemellaggio” tra MIO FRATELLO
MAGGIORE e LES ETOILE di Sidi Moumen
Progetto da sostenere
“Les Etoiles
de Sidi Moumen”
Les Etoile de Sidi Moumen e’ il Centro culturale
che opera nell’omonimo quartiere di
Casablanca in Marocco
La loro bandiera Questo è il loro alfabeto
Le Stelle di Sidi Moumen
Sidi Moumen è un quartiere povero alla periferia di Casablanca.
Qui, centinaia di persone vivono facendo lavoretti ai margini della
legalità.
In questo luogo la morte è stata una presenza familiare come la droga
e la violenza, i piccoli furti.
Il 16 maggio 2003 14 kamikaze decisero di uccidersi in cinque luoghi
diversi. Gli attentati produssero 45 morti e una cinquantina di feriti.
Provenivano quasi tutti dal quartiere disagiato di Sidi Moumen.
Proprio per reagire al degrado, per aiutare i bambini e i giovani a
crescere a contatto la cultura e con l’arte, è nato il Centro culturale Les
Etolile di Sidi Moumen, con l’aiuto di tante persone e tanti artisti.
Una
struttura
creata nel
2007 sul
terreno di
una
discarica a
cielo aperto
e diventata
la seconda
casa per
oltre 400
bambini e
adolescenti
.
Gli orti per i progetti di agricoltura urbana, i laboratori di pittura e di
sartoria, la biblioteca con oltre 4000 volumi, i computer, le
attrezzature sportive e il piccolo teatro per i saggi di musica e
danza.
Il Centro,
animato da
numerosi
volontari, ha
saputo porre un
efficace rimedio
all’abbandono
scolastico,
piaga sociale
del Marocco più
povero. Un
progetto che
regala ai
giovani
partecipanti
uno sguardo
nuovo verso il
proprio
quartiere, le
proprie origini
ed il proprio
futuro
Il centro offre corsi settimanali di arti figurative, danza,
percussioni, rap, zumba con professori qualificati e atéliers con
artisti internazionali. Nei fine settimana si propongono concerti e
spettacoli, mentre spesso, durante la settimana, vengono
roganizzati incontri e dibattiti.
Il centro è vissuto dal
quartiere come un luogo
aperto e vivibile da
qualsiasi fascia d’età e
senza distinzione di
sesso: bambine, bambini,
donne, uomini che
rispecchiano pienamente
lo spirito di un luogo che
crede fermamente nella
capacità della cultura e
dell’arte di formare delle
menti capaci di
esprimersi
coscientemente, di
credere nel proprio futuro
e nelle proprie facoltà. Le
persone frequentano lo
spazio con serenità e
fiducia: una seconda
casa in cui si sa di essere
accolti con rispetto.
Nel centro troviamo una biblioteca con un’ampia sezione per bambini, un
teatro, la stanza delle percussioni, l’atélier di arti figurative, lo spazio per la
danza e lo studio di registrazione.
Nel marzo 2017 ICS onlus ha inviato un’operatrice per uno scambio artistico
culturale con il centro proponendo alcune attività di incisione stampa a rilievo.
Agli atélier hanno
partecipato gli adulti e i
bambini che abitualmente
frequentano il centro, la
naturalezza, la fiducia e la
voglia di sperimentare
hanno caratterizzato gli
incontri.
Il centro ospita periodicamente
l’associazione Street Art Sans Frontières
che propone numerosi progetti di street art
cui partecipano gli abitanti del quartiere
Les Etoiles di Sidi Moumen propone delle attività a cadenza settimanale
anche presso il Centre des protéction des Mineurs Abdeslam Bennani, un
«Centro di protezione» in cui vengono accolte bambine e ragazze
abbandonate dalle famiglie, ragazze madri e ragazze che hanno commesso
dei reati.
Anche qui ICS Onlus
ha proposto, in
collaborazione con
Les Etoiles,
un’attività di stampa
per decorare delle
magliette per le
ragazze ospiti del
centro .
Il Centro Culturale di Sidi Moumen è molto importante
per gli abitanti del quartiere e la Fondazione
ha deciso di finanziarlo proponendo un concorso
ai ragazzi che lo frequentano. Ha come oggetto la “mano”
in arabo “khmissa”.
Progetto da sostenere
“INTEGRAZIONE”
Il progetto coinvolge tutte le Associazioni presenti sul territorio che si occupano dell’
ACCOGLIENZA PROFUGHI
Direcucireaccudire
Progetto per realizzare 3 laboratori diffusi sul
territorio
Lo scopo è formare e successivamente avviare al lavoro profughi che, una volta formati, potranno fornire nuovi servizi ai cittadini.
(Dire) Comunicazione linguistica
(Cucire) Sartoria e tessitura
(Accudire)
Cura della persona in stato di necessità
Partecipano al progetto le associazioni:
Social Domus;
Auser Volontariato;
Cambalanche;
Centro Down;
Coompany;
Cissaca;
San Benedetto;
E le Istituzioni pubbliche:
Istuto Scolastico Fermi-Nervi;
Prefettura;
Comune e Provincia
E la fondazione SociAL.
Il Profugo (o Titolare di Protezione Internazionale) dal lat. profŭgus, der. di profugĕre «cercare scampo», «fuggire» è una persona costretta ad abbandonare la sua terra, il suo paese, la sua patria in seguito a eventi bellici, a persecuzioni politiche o razziali, oppure a cataclismi come eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni, ecc.
…Qualche termine
Il Richiedente asilo è una persona che, avendo lasciato il proprio paese, chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale. Il Richiedente asilo ha diritto di soggiornare regolarmente nel paese di arrivo, anche se privo di documenti d’identità o giunto in maniera irregolare.
…Qualche termine
Il Rifugiato è una persona che gode di uno speciale statuto giuridico, concesso in base all’art. 1 della Convenzione di Ginevra del 1951.
Si tratta di un individuo che, per ragioni essenzialmente politiche, ma anche economiche e sociali, è costretto ad abbandonare lo Stato di cui è cittadino e dove risiede, per cercare rifugio in uno Stato straniero
…Qualche termine
In Italia sono arrivate, ad oggi, 153.842 profughi e sono approdati sulle coste siciliane, calabresi, pugliesi, sarde, campane, liguri.
Le principali nazionalità di provenienza sono Eritrea; Nigeria; Somalia; Sudan; Gambia; Siria; Mali; Senegal; Bangladesh; Marocco
…Qualche cifra
Il Piemonte ha accolto, ad oggi, circa l’8% del totale di queste persone, circa 1 profugo ogni 1200 abitanti
In provincia di Alessandria, attualmente, vi sono 1.600 profughi accolti
Nel comune di Alessandria sono presenti circa 400 profughi
…Qualche cifra
Sono in prevalenza uomini, al di sotto dei 30 anni, provenienti principalmente dall’Africa sub-sahariana
Ma sono presenti anche alcune famiglie con donne e bambini
Ad Alessandria, vi sono diverse realtà che si occupano dell’accoglienza dei profughi, con il sostegno della Prefettura:
APS Social Domus e Soggiorno Borsalino
APS Cambalache
Casa di Quartiere
Cooperativa Coompany&
Ostello della Gioventù
Croce Rossa
…chi siamo
I nostri Progetti di accoglienza Profughi non vogliono essere solo interventi di «assistenza», ma hanno lo scopo di:
1. restituire dignità e protagonismo ai singoli individui accolti
2. costruire un rapporto di reciprocità tra operatori e beneficiari
3. Favorire il dialogo e lo scambio tra la cittadinanza e i profughi
…cosa facciamo
I nostri progetti si basano su una visione di ACCOGLIENZA INTEGRATA, che prevede la messa in atto di interventi materiali di base (vitto e alloggio), contestualmente a servizi svolti a supporto di percorsi di inclusione sociale, funzionali alla (ri)conquista dell’autonomia individuale.
I nostri progetti di accoglienza intendono garantire ai Profughi inseriti nel percorso progettuale:
mediazione linguistico-culturale
…Tutti a scuola di lingua italiana!
…cosa facciamo
orientamento e accesso ai servizi del territorio;
formazione e riqualificazione professionale;
orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo;
…cosa facciamo
orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo
orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale
Tutela legale
…cosa facciamo
Siamo convinti che accogliere sia meglio che respingere e che l’accoglienza sia una manifestazione concreta di
SOLIDARIETA’
…perché lo facciamo
Siamo convinti che non si debba rimanere indifferenti di fronte ai drammi umani e che non si debbano erigere muri
ma unire le sponde e costruire PONTI
…perché lo facciamo
Siamo convinti che strumento essenziale di convivenza pacifica e di arricchimento reciproco sia
L’INTEGRAZIONE
…perché lo facciamo
…anche in questo modo, potremo…
UNIRE LE SPONDE!
In collaborazione e con il patrocinio di
CONTRIBUISCONO
ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA
STRALESSANDRIA
DEI RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO
Coordinata dal Comune di Alessandria
DANNO IL LORO SOSTEGNO
GLI SPONSOR
MAIN SPONSOR
DANNO IL LORO SUPPORTO
Con il contributo dei social media partner
Partecipiamo in tanti alla
StrAlessandria e
UNIAMO LE SPONDE.
GRAZIE!