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SETTORE TERMOTECNICO PROF. MICHELE GUERRA CERTIFICAZIONE ATTIVITA’ DI CONTROLLO DI PERDITA E RECUPERO DI GAS FLUORURATI ( PATENTINO FRIGORISTI)

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SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

CERTIFICAZIONE ATTIVITArsquo DI

CONTROLLO DI PERDITA

E RECUPERO DI GAS FLUORURATI

( PATENTINO FRIGORISTI)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

TERMODINAMICA CONCETTI FONDAMENTALI

IL CALORE

Tutti i corpi sono costituiti da molecole soggette a dei moti continui tra di loro il CALORE non

egrave altro che questo moto

Fornendo calore ad un corpo se ne aumenta lrsquoagitazione molecolare

Sottraendo invece calore ad un corpo lrsquoagitazione molecolare viene ad essere rallentata fino ad

arrestarsi del tutto alla temperatura dello zero assoluto ( -273 degC )

Il calore tende naturalmente a fluire da dove egrave presente a un livello maggiore verso dove egrave presente

ad un livello minore Questa egrave una condizione molto importante poicheacute determina ciograve che noi

chiamiamo ldquo FREDDO ldquo Infatti in natura non si puograve parlare di freddo ma solo di calore che puograve

trovarsi a livelli diversi Ersquo la sottrazione di calore che determina quellrsquoeffetto da noi chiamato

freddo

Possiamo allora anticipare una considerazione

tutte le macchine cosiddette frigorifere ldquonon producono freddo ldquo bensigrave sottraggono calore

ai corpi o ai fluidi che devono trattare

Lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore nel sistema internazionale ( SI ) egrave il joule ( J )

Lrsquounitagrave di misura della potenza e del flusso di calore egrave il watt ( W ) 1 watt = 1 joule al

secondo

Nel sistema tecnico lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore egrave la caloria (cal ) a cui corrisponde

la caloria ora ( calh ) come unitagrave di misura della potenza e del flusso di calore

Un multiplo della caloria egrave la Kcal ( = 1000 cal )

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LA TRASMISSIONE DEL CALORE

Il calore si trasmette sempre da un corpo piugrave caldo a uno meno caldo esso cioegrave passa da un corpo a

temperatura maggiore ad un altro a temperatura minore Non si verifica mai il contrario

Il calore si puograve trasmettere in tre modi diversi

1 CONDUZIONE

Ersquo il sistema fondamentalmente di trasmissione del calore attraverso i solidi

Un esempio immediato puograve aversi scaldando una estremitagrave di un tondino di ferro il calore

raggiunge lentamente anche lrsquoestremitagrave opposta

2 CONVENZIONE

Ersquo il metodo di trasmissione tipico dei fluidi liquidi o gas sono le molecole stesse del fluido

che migrano attraverso lrsquoambiente Esempio di un termosifone e i moti convettivi dellrsquoaria

riscaldata

3 RADIAZIONE

Ersquo la forma di trasmissione di calore mediante onde di tipo infrarosso Un esempio tipico egrave

dato dal sole che scalda la terra

LA REFRIGERAZIONE

Possiamo definire lrsquoeffetto di refrigerazione come un trasferimento di calore da un luogo dove

risulti in eccesso ad un altro dove possa liberamente venire smaltito senza provocare danno o

inconvenienti

Nel sistema tecnico egrave in uso in Italia la frigoriaora ( Frigh ) che corrisponde alla calh nel senso

di sottrazione di calore

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LA TEMPERATURA

La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La

temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore

Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore

possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei

corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il

numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo

Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )

Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla

temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare

STATO DEI CORPI

In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi

SOLIDO

LIQUIDO

GASSOSO

IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio

UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene

UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene

Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole

In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa

Ersquo questa una proprietagrave molto importante

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LA PRESSIONE

La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione

viene misurata in Kgcm2

La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli

frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente

influenzato dalla pressione e dalla temperatura

CALORE SPECIFICO

Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la

temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in

KcalKg

Definizione di calore sensibile e latente

T

120deg

100deg

0deg

-20deg

10 80 90 540 6

Q

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CALORE SENSIBILE

Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato

fisico della sostanza

Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC

CALORE LATENTE

Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento

Solido ----- liquido

Liquido --- gas

Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg

I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante

CALORE TOTALE

Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE

SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA

SURRISCALDAMENTO

Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di

energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato

surriscaldato

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SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

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Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

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QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

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- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

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TERMODINAMICA CONCETTI FONDAMENTALI

IL CALORE

Tutti i corpi sono costituiti da molecole soggette a dei moti continui tra di loro il CALORE non

egrave altro che questo moto

Fornendo calore ad un corpo se ne aumenta lrsquoagitazione molecolare

Sottraendo invece calore ad un corpo lrsquoagitazione molecolare viene ad essere rallentata fino ad

arrestarsi del tutto alla temperatura dello zero assoluto ( -273 degC )

Il calore tende naturalmente a fluire da dove egrave presente a un livello maggiore verso dove egrave presente

ad un livello minore Questa egrave una condizione molto importante poicheacute determina ciograve che noi

chiamiamo ldquo FREDDO ldquo Infatti in natura non si puograve parlare di freddo ma solo di calore che puograve

trovarsi a livelli diversi Ersquo la sottrazione di calore che determina quellrsquoeffetto da noi chiamato

freddo

Possiamo allora anticipare una considerazione

tutte le macchine cosiddette frigorifere ldquonon producono freddo ldquo bensigrave sottraggono calore

ai corpi o ai fluidi che devono trattare

Lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore nel sistema internazionale ( SI ) egrave il joule ( J )

Lrsquounitagrave di misura della potenza e del flusso di calore egrave il watt ( W ) 1 watt = 1 joule al

secondo

Nel sistema tecnico lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore egrave la caloria (cal ) a cui corrisponde

la caloria ora ( calh ) come unitagrave di misura della potenza e del flusso di calore

Un multiplo della caloria egrave la Kcal ( = 1000 cal )

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LA TRASMISSIONE DEL CALORE

Il calore si trasmette sempre da un corpo piugrave caldo a uno meno caldo esso cioegrave passa da un corpo a

temperatura maggiore ad un altro a temperatura minore Non si verifica mai il contrario

Il calore si puograve trasmettere in tre modi diversi

1 CONDUZIONE

Ersquo il sistema fondamentalmente di trasmissione del calore attraverso i solidi

Un esempio immediato puograve aversi scaldando una estremitagrave di un tondino di ferro il calore

raggiunge lentamente anche lrsquoestremitagrave opposta

2 CONVENZIONE

Ersquo il metodo di trasmissione tipico dei fluidi liquidi o gas sono le molecole stesse del fluido

che migrano attraverso lrsquoambiente Esempio di un termosifone e i moti convettivi dellrsquoaria

riscaldata

3 RADIAZIONE

Ersquo la forma di trasmissione di calore mediante onde di tipo infrarosso Un esempio tipico egrave

dato dal sole che scalda la terra

LA REFRIGERAZIONE

Possiamo definire lrsquoeffetto di refrigerazione come un trasferimento di calore da un luogo dove

risulti in eccesso ad un altro dove possa liberamente venire smaltito senza provocare danno o

inconvenienti

Nel sistema tecnico egrave in uso in Italia la frigoriaora ( Frigh ) che corrisponde alla calh nel senso

di sottrazione di calore

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LA TEMPERATURA

La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La

temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore

Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore

possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei

corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il

numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo

Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )

Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla

temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare

STATO DEI CORPI

In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi

SOLIDO

LIQUIDO

GASSOSO

IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio

UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene

UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene

Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole

In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa

Ersquo questa una proprietagrave molto importante

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LA PRESSIONE

La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione

viene misurata in Kgcm2

La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli

frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente

influenzato dalla pressione e dalla temperatura

CALORE SPECIFICO

Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la

temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in

KcalKg

Definizione di calore sensibile e latente

T

120deg

100deg

0deg

-20deg

10 80 90 540 6

Q

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CALORE SENSIBILE

Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato

fisico della sostanza

Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC

CALORE LATENTE

Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento

Solido ----- liquido

Liquido --- gas

Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg

I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante

CALORE TOTALE

Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE

SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA

SURRISCALDAMENTO

Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di

energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato

surriscaldato

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SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

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Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

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QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

LA TRASMISSIONE DEL CALORE

Il calore si trasmette sempre da un corpo piugrave caldo a uno meno caldo esso cioegrave passa da un corpo a

temperatura maggiore ad un altro a temperatura minore Non si verifica mai il contrario

Il calore si puograve trasmettere in tre modi diversi

1 CONDUZIONE

Ersquo il sistema fondamentalmente di trasmissione del calore attraverso i solidi

Un esempio immediato puograve aversi scaldando una estremitagrave di un tondino di ferro il calore

raggiunge lentamente anche lrsquoestremitagrave opposta

2 CONVENZIONE

Ersquo il metodo di trasmissione tipico dei fluidi liquidi o gas sono le molecole stesse del fluido

che migrano attraverso lrsquoambiente Esempio di un termosifone e i moti convettivi dellrsquoaria

riscaldata

3 RADIAZIONE

Ersquo la forma di trasmissione di calore mediante onde di tipo infrarosso Un esempio tipico egrave

dato dal sole che scalda la terra

LA REFRIGERAZIONE

Possiamo definire lrsquoeffetto di refrigerazione come un trasferimento di calore da un luogo dove

risulti in eccesso ad un altro dove possa liberamente venire smaltito senza provocare danno o

inconvenienti

Nel sistema tecnico egrave in uso in Italia la frigoriaora ( Frigh ) che corrisponde alla calh nel senso

di sottrazione di calore

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

LA TEMPERATURA

La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La

temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore

Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore

possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei

corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il

numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo

Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )

Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla

temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare

STATO DEI CORPI

In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi

SOLIDO

LIQUIDO

GASSOSO

IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio

UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene

UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene

Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole

In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa

Ersquo questa una proprietagrave molto importante

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

LA PRESSIONE

La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione

viene misurata in Kgcm2

La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli

frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente

influenzato dalla pressione e dalla temperatura

CALORE SPECIFICO

Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la

temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in

KcalKg

Definizione di calore sensibile e latente

T

120deg

100deg

0deg

-20deg

10 80 90 540 6

Q

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

CALORE SENSIBILE

Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato

fisico della sostanza

Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC

CALORE LATENTE

Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento

Solido ----- liquido

Liquido --- gas

Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg

I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante

CALORE TOTALE

Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE

SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA

SURRISCALDAMENTO

Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di

energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato

surriscaldato

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

LA TEMPERATURA

La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La

temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore

Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore

possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei

corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il

numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo

Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )

Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla

temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare

STATO DEI CORPI

In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi

SOLIDO

LIQUIDO

GASSOSO

IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio

UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene

UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene

Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole

In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa

Ersquo questa una proprietagrave molto importante

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

LA PRESSIONE

La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione

viene misurata in Kgcm2

La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli

frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente

influenzato dalla pressione e dalla temperatura

CALORE SPECIFICO

Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la

temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in

KcalKg

Definizione di calore sensibile e latente

T

120deg

100deg

0deg

-20deg

10 80 90 540 6

Q

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

CALORE SENSIBILE

Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato

fisico della sostanza

Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC

CALORE LATENTE

Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento

Solido ----- liquido

Liquido --- gas

Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg

I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante

CALORE TOTALE

Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE

SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA

SURRISCALDAMENTO

Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di

energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato

surriscaldato

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

LA PRESSIONE

La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione

viene misurata in Kgcm2

La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli

frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente

influenzato dalla pressione e dalla temperatura

CALORE SPECIFICO

Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la

temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in

KcalKg

Definizione di calore sensibile e latente

T

120deg

100deg

0deg

-20deg

10 80 90 540 6

Q

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

CALORE SENSIBILE

Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato

fisico della sostanza

Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC

CALORE LATENTE

Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento

Solido ----- liquido

Liquido --- gas

Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg

I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante

CALORE TOTALE

Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE

SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA

SURRISCALDAMENTO

Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di

energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato

surriscaldato

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

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- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

CALORE SENSIBILE

Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato

fisico della sostanza

Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC

CALORE LATENTE

Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento

Solido ----- liquido

Liquido --- gas

Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg

I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante

CALORE TOTALE

Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE

SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA

SURRISCALDAMENTO

Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di

energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato

surriscaldato

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

SOTTORAFFREDDAMENTO

Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve

ottenere liquido sottoraffreddato

PROCESSO DI LAMINAZIONE

Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito

un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale

V P1 P2

T1 T2

P2 lt P1

La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla

dissipazione di energia

Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione

(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come

conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole

riduzione della temperatura del gas

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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

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Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

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QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma

puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia

SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave

bassa

Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a

temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )

teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile

fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal

compressore

COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO

Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO

rdquo non egrave corretta

Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (

locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria

per il compimento del ciclo

Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia

meccanica

PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO

Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi

1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore

2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore

3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate

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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico

il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle

parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del

Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)

Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno

di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno

del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla

sottoscrizione Russa

Obiettivi del Protocollo di Kyoto

Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle

proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)

rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per

fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed

assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti

dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la

riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)

I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono

- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave

energetiche e industriali oltre che nei trasporti

- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle

coltivazioni di riso

- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

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- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere

- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere

Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che

sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2

convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi

tabella sottostante)

Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente

la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55

allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di

riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2

equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6

diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto

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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

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Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5

(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel

2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di

obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno

agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)

Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -

65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca

nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie

per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale

Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un

livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al

2012 pari a 4871 MtCO2eq

A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati

strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si

illustrano i principali

- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serraldquo

- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla

Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre

1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)

- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle

emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le

politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)

Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo

di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo

periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e

come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che

regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)

quali

Elettrico

Raffinazione

Cemento

Laterizi

Siderurgico

Carta

Vetro

Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i

diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del

Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di

ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun

impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione

Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo

Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009

le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite

del 54 rispetto ai livelli del 1990

Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di

emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite

- 33 settore energetico

- 27 trasporti

- 20 settore civile (terziario residenziale PA)

- 18 industria

- 2 agricoltura

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle

esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in

maniera complessivamente rilevante

Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica

Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica

(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di

prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione

dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice

Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici

forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in

stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)

Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere

individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche

attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation

CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare

interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando

crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale

(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Critiche al Protocollo di Kyoto

Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare

efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche

sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso

la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo

emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte

dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)

Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri

Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo

insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio

importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si

trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi

rispetto a quelli passati

Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli

obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non

riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre

2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il

contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave

recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)

Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati

allrsquourgenza climatica

ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto

(2013-2020)

A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un

documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che

dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di

Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi

meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)

Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano

necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del

pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito

azioni importanti per la salvaguardia del clima globale

Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo

(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da

Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a

Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di

riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei

+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)

Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del

Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia

ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra

globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto

Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime

ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente

Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di

stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle

raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati

considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un

gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in

maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente

renderebbe invivibile il nostro Pianeta

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi

Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave

troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le

politiche successive tardano a venire

Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non

deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave

locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente

chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post

Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi

e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in

un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave

vererdquo oggettivamente indispensabili

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

QUESTIONARIO

- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine

- Se cambio manutentore dellimpianto

- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206

il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono

Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto

dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)

La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che

invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in

discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la

compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg

di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)

- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto

Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )

superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le

operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi

dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della

nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle

apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)

- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto

Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno

piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti

HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro

dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di

impianto)

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina

Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu

unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente

sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di

impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna

unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse

- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine

Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate

da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di

refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto

da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno

sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi

Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti

gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo

diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o

indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura

assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa

ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto

da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno

da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di

rilevamento delle perdite)

- Se cambio manutentore dellimpianto

Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave

meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente

il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro

libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere

comunque come storico)

- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC

Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del

10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale

qualificato

Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1

mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo

Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le

operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e

refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404

R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del

tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di

gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-

6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)

La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi

aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della

carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento

delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato

ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del

controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui

verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato

Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas

fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere

effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi

Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere

gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano

Frigoristi

Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono

essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro

Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono

ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo

wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro

Studi Galileo wwwcentrogalileoit

- Per aprire una azienda che cosa devo fare

Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti

fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di

Commercio

a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia

elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per

lautomazione di porte cancelli e barriere

b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere

c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di

qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e

delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali

d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1

SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA

e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di

evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali

Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti

tecnico-professionali

a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o

legalmente riconosciuta

b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con

specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o

legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni

continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per

le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno

c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione

professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle

dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui

allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni

d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di

attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a

tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio

qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di

installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui

allarticolo 1