CERTIFICAZIONE ATTIVITA’ DI CONTROLLO DI PERDITA E...
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SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
CERTIFICAZIONE ATTIVITArsquo DI
CONTROLLO DI PERDITA
E RECUPERO DI GAS FLUORURATI
( PATENTINO FRIGORISTI)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
TERMODINAMICA CONCETTI FONDAMENTALI
IL CALORE
Tutti i corpi sono costituiti da molecole soggette a dei moti continui tra di loro il CALORE non
egrave altro che questo moto
Fornendo calore ad un corpo se ne aumenta lrsquoagitazione molecolare
Sottraendo invece calore ad un corpo lrsquoagitazione molecolare viene ad essere rallentata fino ad
arrestarsi del tutto alla temperatura dello zero assoluto ( -273 degC )
Il calore tende naturalmente a fluire da dove egrave presente a un livello maggiore verso dove egrave presente
ad un livello minore Questa egrave una condizione molto importante poicheacute determina ciograve che noi
chiamiamo ldquo FREDDO ldquo Infatti in natura non si puograve parlare di freddo ma solo di calore che puograve
trovarsi a livelli diversi Ersquo la sottrazione di calore che determina quellrsquoeffetto da noi chiamato
freddo
Possiamo allora anticipare una considerazione
tutte le macchine cosiddette frigorifere ldquonon producono freddo ldquo bensigrave sottraggono calore
ai corpi o ai fluidi che devono trattare
Lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore nel sistema internazionale ( SI ) egrave il joule ( J )
Lrsquounitagrave di misura della potenza e del flusso di calore egrave il watt ( W ) 1 watt = 1 joule al
secondo
Nel sistema tecnico lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore egrave la caloria (cal ) a cui corrisponde
la caloria ora ( calh ) come unitagrave di misura della potenza e del flusso di calore
Un multiplo della caloria egrave la Kcal ( = 1000 cal )
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LA TRASMISSIONE DEL CALORE
Il calore si trasmette sempre da un corpo piugrave caldo a uno meno caldo esso cioegrave passa da un corpo a
temperatura maggiore ad un altro a temperatura minore Non si verifica mai il contrario
Il calore si puograve trasmettere in tre modi diversi
1 CONDUZIONE
Ersquo il sistema fondamentalmente di trasmissione del calore attraverso i solidi
Un esempio immediato puograve aversi scaldando una estremitagrave di un tondino di ferro il calore
raggiunge lentamente anche lrsquoestremitagrave opposta
2 CONVENZIONE
Ersquo il metodo di trasmissione tipico dei fluidi liquidi o gas sono le molecole stesse del fluido
che migrano attraverso lrsquoambiente Esempio di un termosifone e i moti convettivi dellrsquoaria
riscaldata
3 RADIAZIONE
Ersquo la forma di trasmissione di calore mediante onde di tipo infrarosso Un esempio tipico egrave
dato dal sole che scalda la terra
LA REFRIGERAZIONE
Possiamo definire lrsquoeffetto di refrigerazione come un trasferimento di calore da un luogo dove
risulti in eccesso ad un altro dove possa liberamente venire smaltito senza provocare danno o
inconvenienti
Nel sistema tecnico egrave in uso in Italia la frigoriaora ( Frigh ) che corrisponde alla calh nel senso
di sottrazione di calore
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LA TEMPERATURA
La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La
temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore
Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore
possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei
corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il
numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo
Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )
Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla
temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare
STATO DEI CORPI
In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi
SOLIDO
LIQUIDO
GASSOSO
IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio
UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene
UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene
Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole
In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa
Ersquo questa una proprietagrave molto importante
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LA PRESSIONE
La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione
viene misurata in Kgcm2
La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli
frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente
influenzato dalla pressione e dalla temperatura
CALORE SPECIFICO
Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la
temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in
KcalKg
Definizione di calore sensibile e latente
T
120deg
100deg
0deg
-20deg
10 80 90 540 6
Q
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CALORE SENSIBILE
Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato
fisico della sostanza
Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC
CALORE LATENTE
Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento
Solido ----- liquido
Liquido --- gas
Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg
I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante
CALORE TOTALE
Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE
SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA
SURRISCALDAMENTO
Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di
energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato
surriscaldato
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SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
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- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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TERMODINAMICA CONCETTI FONDAMENTALI
IL CALORE
Tutti i corpi sono costituiti da molecole soggette a dei moti continui tra di loro il CALORE non
egrave altro che questo moto
Fornendo calore ad un corpo se ne aumenta lrsquoagitazione molecolare
Sottraendo invece calore ad un corpo lrsquoagitazione molecolare viene ad essere rallentata fino ad
arrestarsi del tutto alla temperatura dello zero assoluto ( -273 degC )
Il calore tende naturalmente a fluire da dove egrave presente a un livello maggiore verso dove egrave presente
ad un livello minore Questa egrave una condizione molto importante poicheacute determina ciograve che noi
chiamiamo ldquo FREDDO ldquo Infatti in natura non si puograve parlare di freddo ma solo di calore che puograve
trovarsi a livelli diversi Ersquo la sottrazione di calore che determina quellrsquoeffetto da noi chiamato
freddo
Possiamo allora anticipare una considerazione
tutte le macchine cosiddette frigorifere ldquonon producono freddo ldquo bensigrave sottraggono calore
ai corpi o ai fluidi che devono trattare
Lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore nel sistema internazionale ( SI ) egrave il joule ( J )
Lrsquounitagrave di misura della potenza e del flusso di calore egrave il watt ( W ) 1 watt = 1 joule al
secondo
Nel sistema tecnico lrsquounitagrave di misura della quantitagrave di calore egrave la caloria (cal ) a cui corrisponde
la caloria ora ( calh ) come unitagrave di misura della potenza e del flusso di calore
Un multiplo della caloria egrave la Kcal ( = 1000 cal )
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LA TRASMISSIONE DEL CALORE
Il calore si trasmette sempre da un corpo piugrave caldo a uno meno caldo esso cioegrave passa da un corpo a
temperatura maggiore ad un altro a temperatura minore Non si verifica mai il contrario
Il calore si puograve trasmettere in tre modi diversi
1 CONDUZIONE
Ersquo il sistema fondamentalmente di trasmissione del calore attraverso i solidi
Un esempio immediato puograve aversi scaldando una estremitagrave di un tondino di ferro il calore
raggiunge lentamente anche lrsquoestremitagrave opposta
2 CONVENZIONE
Ersquo il metodo di trasmissione tipico dei fluidi liquidi o gas sono le molecole stesse del fluido
che migrano attraverso lrsquoambiente Esempio di un termosifone e i moti convettivi dellrsquoaria
riscaldata
3 RADIAZIONE
Ersquo la forma di trasmissione di calore mediante onde di tipo infrarosso Un esempio tipico egrave
dato dal sole che scalda la terra
LA REFRIGERAZIONE
Possiamo definire lrsquoeffetto di refrigerazione come un trasferimento di calore da un luogo dove
risulti in eccesso ad un altro dove possa liberamente venire smaltito senza provocare danno o
inconvenienti
Nel sistema tecnico egrave in uso in Italia la frigoriaora ( Frigh ) che corrisponde alla calh nel senso
di sottrazione di calore
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LA TEMPERATURA
La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La
temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore
Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore
possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei
corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il
numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo
Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )
Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla
temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare
STATO DEI CORPI
In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi
SOLIDO
LIQUIDO
GASSOSO
IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio
UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene
UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene
Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole
In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa
Ersquo questa una proprietagrave molto importante
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LA PRESSIONE
La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione
viene misurata in Kgcm2
La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli
frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente
influenzato dalla pressione e dalla temperatura
CALORE SPECIFICO
Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la
temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in
KcalKg
Definizione di calore sensibile e latente
T
120deg
100deg
0deg
-20deg
10 80 90 540 6
Q
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CALORE SENSIBILE
Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato
fisico della sostanza
Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC
CALORE LATENTE
Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento
Solido ----- liquido
Liquido --- gas
Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg
I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante
CALORE TOTALE
Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE
SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA
SURRISCALDAMENTO
Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di
energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato
surriscaldato
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SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
LA TRASMISSIONE DEL CALORE
Il calore si trasmette sempre da un corpo piugrave caldo a uno meno caldo esso cioegrave passa da un corpo a
temperatura maggiore ad un altro a temperatura minore Non si verifica mai il contrario
Il calore si puograve trasmettere in tre modi diversi
1 CONDUZIONE
Ersquo il sistema fondamentalmente di trasmissione del calore attraverso i solidi
Un esempio immediato puograve aversi scaldando una estremitagrave di un tondino di ferro il calore
raggiunge lentamente anche lrsquoestremitagrave opposta
2 CONVENZIONE
Ersquo il metodo di trasmissione tipico dei fluidi liquidi o gas sono le molecole stesse del fluido
che migrano attraverso lrsquoambiente Esempio di un termosifone e i moti convettivi dellrsquoaria
riscaldata
3 RADIAZIONE
Ersquo la forma di trasmissione di calore mediante onde di tipo infrarosso Un esempio tipico egrave
dato dal sole che scalda la terra
LA REFRIGERAZIONE
Possiamo definire lrsquoeffetto di refrigerazione come un trasferimento di calore da un luogo dove
risulti in eccesso ad un altro dove possa liberamente venire smaltito senza provocare danno o
inconvenienti
Nel sistema tecnico egrave in uso in Italia la frigoriaora ( Frigh ) che corrisponde alla calh nel senso
di sottrazione di calore
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
LA TEMPERATURA
La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La
temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore
Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore
possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei
corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il
numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo
Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )
Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla
temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare
STATO DEI CORPI
In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi
SOLIDO
LIQUIDO
GASSOSO
IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio
UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene
UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene
Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole
In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa
Ersquo questa una proprietagrave molto importante
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LA PRESSIONE
La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione
viene misurata in Kgcm2
La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli
frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente
influenzato dalla pressione e dalla temperatura
CALORE SPECIFICO
Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la
temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in
KcalKg
Definizione di calore sensibile e latente
T
120deg
100deg
0deg
-20deg
10 80 90 540 6
Q
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CALORE SENSIBILE
Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato
fisico della sostanza
Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC
CALORE LATENTE
Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento
Solido ----- liquido
Liquido --- gas
Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg
I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante
CALORE TOTALE
Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE
SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA
SURRISCALDAMENTO
Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di
energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato
surriscaldato
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SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
LA TEMPERATURA
La temperatura puograve essere definita come il livello o lrsquointensitagrave di calore di un corpo La
temperature costituisce solo unrsquoindicazione del livello o dellrsquointensitagrave di calore
Ersquo importante chiarire la distinzione tra temperatura e calore
possiamo dire che la temperatura indica solo la velocita delle molecole in movimento allrsquointerno dei
corpi Il calore invece costituisce un effetto che egrave la somma della velocitagrave delle molecole con il
numero di tutte le molecole che costituiscono il corpo
Nel sistema tecnico essa si misura in ( deg C )
Per convenzione viene dato il valore di 0degc alla temperatura del ghiaccio fondente e di 100 degC alla
temperatura di ebollizione dellrsquoacqua al livello del mare
STATO DEI CORPI
In nature le sostanze si presentano in tre stati diversi
SOLIDO
LIQUIDO
GASSOSO
IL SOLIDO ha una forma e un volume proprio
UN LIQUIDO ha un volume proprio ma la forma del recipiente che lo contiene
UN GAS ha forma e volume del recipiente che lo contiene
Ciograve che determina la differenza di stato delle sostanze egrave lrsquoagitazione delle molecole
In natura diversi liquidi possono passare dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa
Ersquo questa una proprietagrave molto importante
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LA PRESSIONE
La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione
viene misurata in Kgcm2
La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli
frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente
influenzato dalla pressione e dalla temperatura
CALORE SPECIFICO
Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la
temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in
KcalKg
Definizione di calore sensibile e latente
T
120deg
100deg
0deg
-20deg
10 80 90 540 6
Q
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CALORE SENSIBILE
Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato
fisico della sostanza
Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC
CALORE LATENTE
Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento
Solido ----- liquido
Liquido --- gas
Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg
I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante
CALORE TOTALE
Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE
SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA
SURRISCALDAMENTO
Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di
energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato
surriscaldato
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SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
LA PRESSIONE
La pressione viene definita come una forza per unita di superficie nel sistema tecnico la pressione
viene misurata in Kgcm2
La pressione ha unrsquoimportanza fondamentale nello svolgimento dei cicli
frigoriferi il comportamento dei fluidi impiegati nella refrigerazione viene profondamente
influenzato dalla pressione e dalla temperatura
CALORE SPECIFICO
Il calore specifico di una sostanza costituisce la quantitagrave di calore necessaria per elevare di un degC la
temperatura ddi un Kg della sostanza medesima nel sistema tecnico il calore viene misurato in
KcalKg
Definizione di calore sensibile e latente
T
120deg
100deg
0deg
-20deg
10 80 90 540 6
Q
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
CALORE SENSIBILE
Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato
fisico della sostanza
Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC
CALORE LATENTE
Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento
Solido ----- liquido
Liquido --- gas
Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg
I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante
CALORE TOTALE
Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE
SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA
SURRISCALDAMENTO
Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di
energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato
surriscaldato
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
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- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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CALORE SENSIBILE
Energia necessaria per aumentare o diminuire la temperatura di un elemento senza cambiare lo stato
fisico della sostanza
Calore specifico medio dellrsquoaria 024 Kcal kgdegC
CALORE LATENTE
Energia necessaria a modificare lo stato di un elemento
Solido ----- liquido
Liquido --- gas
Calore latente di evaporazione dellrsquoacqua 595 Kcal kg
I cambiamenti di stato avvengono a pressione e temperatura costante
CALORE TOTALE
Ersquo COSTITUITO DALLA SOMMA DEL CALORE SENSIBILE E DEL CALORE LATENTE
SI MISURA IN Kcal Kg VIENE RAPPRESENTATO DALLrsquoENTALPIA
SURRISCALDAMENTO
Dopo aver ottenuto del vapore saturo in seguito ad evaporazione tutto lrsquoapporto supplementare di
energia favorisce lrsquoincremento di temperatura del vapore che passa dallo stato saturo allo stato
surriscaldato
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SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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SOTTORAFFREDDAMENTO
Analogamente a quanto sopra con la continua cessione di calore in seguito a condensazione si puograve
ottenere liquido sottoraffreddato
PROCESSO DI LAMINAZIONE
Se un getto di gas o di liquido passano attraverso un tubo incontra un brusco restringimento di sezione ed in seguito
un allargamento la pressione finale risulta essere inferiore della pressione iniziale
V P1 P2
T1 T2
P2 lt P1
La caduta di pressione in seguito allrsquoattraversamento di di un restringimento locale egrave dovuta alla
dissipazione di energia
Il processo di laminazione puograve essere osservato in particolare modo nellrsquoorgano di laminazione
(capillare valvola di espansione termostatica ) Presente nel circuito frigorifero Come
conseguenza del processo di laminazione riscontriamo allrsquouscita della strozzatura una notevole
riduzione della temperatura del gas
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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
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- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il primo principio della termodinamica dice che Lrsquoenergia non si crea e non si puograve distruggere ma
puograve essere solamente trasformata in altre forme di energia
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Il calore passa naturalmente da un corpo a temperatura piugrave elevata ad un corpo a temperatura piugrave
bassa
Nel circuito frigorifero ci troviamo nella situazione di dover trasferire calore da una fonte a
temperatura piugrave bassa ( locale da climatizzare ) ad una a temperatura piugrave alta ( ambiente esterno )
teoricamente contravvenendo il II principio della termodinamica in realtagrave ciograve egrave reso possibile
fornendo lavoro al ciclo Precisamente nel condizionamento tale lavoro viene svolto dal
compressore
COSA VUOL DIRE PRODURRE FREDDO
Proprio in base al secondo principio della termodinamica lrsquoespressione ldquo PRODURRE FREDDO
rdquo non egrave corretta
Con un ciclo frigorifero non creiamo il freddo Semplicemente trasferiamo calore da un luogo (
locale da condizionare ) ad un altro ( ambiente esterno ) fornendo energia meccanica necessaria
per il compimento del ciclo
Il ciclo frigorifero piugrave utilizzato egrave quello che utilizza il compressore come fonte di energia
meccanica
PRINCIPI BASE DEL CICLO FRIGORIFERO
Il ciclo frigorifero si basa sui seguenti tre principi
1 Il calore tende sempre a fluire dal corpo a temperatura maggiore al corpo a temperatura minore
2 Qualsiasi cambiamento di stato implica una cessione od un assorbimento di calore
3 Temperatura e pressione sono sempre tra loro correlate
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
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- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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Cosrsquoegrave il Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto egrave un accordo internazionale per contrastare il riscaldamento climatico
il trattato di natura volontaria egrave stato sottoscritto lrsquo11 dicembre 1997 durante la Conferenza delle
parti di Kyoto (la COP3) ma egrave entrato in vigore solo il 16 febbraio 2005 grazie dalla ratifica del
Protocollo da parte della Russia (che era avvenuta nel precedente Novembre 2004)
Infatti percheacute il trattato potesse entrare in vigore era necessario che venisse ratificato da non meno
di 55 Nazioni e che queste stesse Nazioni firmatarie complessivamente rappresentassero non meno
del 55 delle emissioni serra globali di origine antropica un obiettivo raggiunto proprio grazie alla
sottoscrizione Russa
Obiettivi del Protocollo di Kyoto
Il Protocollo di Kyoto impegna i Paesi sottoscrittori (le Parti) ad una riduzione quantitativa delle
proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti che riscaldano il clima terrestre)
rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline) in percentuale diversa da Stato a Stato per
fare questo le Parti sono tenute a realizzare un sistema nazionale di monitoraggio delle emissioni ed
assorbimenti di gas ad effetto serra (lrsquo ldquoInventario Nazionale delle emissioni e degli assorbimenti
dei gas a effetto serrardquo) da aggiornare annualmente insieme alla definizione delle misure per la
riduzione delle emissioni stesse (consulta qui la serie storica delle emissioni nazionali italiane)
I gas climalteranti (GHG ndash GreenHouse Gases) oggetto degli obiettivi di riduzione sono
- la CO2 (anidride carbonica) prodotta dallrsquoimpiego dei combustibili fossili in tutte le attivitagrave
energetiche e industriali oltre che nei trasporti
- il CH4 (metano) prodotto dalle discariche dei rifiuti dagli allevamenti zootecnici e dalle
coltivazioni di riso
- lrsquoN2O (protossido di azoto) prodotto nel settore agricolo e nelle industrie chimiche
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
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- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
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- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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- gli HFC (idrofluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- i PFC (perfluorocarburi) impiegati nelle industrie chimiche e manifatturiere
- lrsquoSF6 (esafluoruro di zolfo) impiegato nelle industrie chimiche e manifatturiere
Ciascuno di questi gas ha un proprio e specifico GWP (Global Warming Potential) che
sostanzialmente corrisponde alla ldquocapacitagrave serrardquo di quel composto in relazione a quella della CO2
convenzionalmente posta =1 lungo un intervallo temporale che normalmente egrave a 100 anni (vedi
tabella sottostante)
Se tutti gli altri gas hanno un ldquopotere climalterante molto piugrave alto di quello della CO2 attualmente
la CO2 egrave comunque il principale e piugrave rilevante gas ad effetto serra (contribuendo per oltre il 55
allrsquoeffetto serra odierno e atropicamente modificato) quando si parla -quindi- degli obiettivi di
riduzione emissiva si fa sempre riferimento a valori espressi in termini di CO2eq (CO2
equivalente) una unitagrave di misura che considera la somma ponderata della capacitagrave serra di tutti i 6
diversi gas (o famiglie di gas) oggetto del Protocollo di Kyoto
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Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
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Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione emissiva per le Parti che mediamente vale il ndash 5
(rispetto alla baseline emissiva del 1990) da conseguire entro il 2012 Alcuni stati Europei giagrave nel
2009 hanno superato il proprio target di riduzione emissiva questo egrave segno che non si tratta di
obiettivi impossibili e che gli Stati che hanno voluto investire nellrsquoeconomia low carbon hanno
agevolmente conseguito risultati di alto livello (con positive ricadute sullrsquoeconomia nazionale)
Nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto lrsquoItalia ha sottoscritto un obiettivo di riduzione emissiva del -
65 tale obiettivo di riduzione egrave stato identificato sulla base delle indicazioni di Enti di ricerca
nazionali che lo avevano quantificato come risultato dellrsquoattuazione di un pool di azioni necessarie
per lrsquoammodernamento del Paese e per lo stimolo dellrsquoeconomia nazionale
Questo valore corrisponde ad una riduzione assoluta di 339 MtCO2eq in riferimento ad un
livello emissivo (baseline) italiano di 521 MtCO2eq al 1990 e ad un obiettivo di emissione al
2012 pari a 4871 MtCO2eq
A partire dallrsquoobiettivo sottoscritto nellrsquoambito del Protocollo di Kyoto in Italia sono stati realizzati
strumenti normativi di recepimento ed attuazione del Protocollo medesimo di cui a seguito si
illustrano i principali
- Delibera CIPE 13708 del 19121998 ndash ldquoLinee guida per le politiche e misure nazionali di
riduzione delle emissioni dei gas serraldquo
- Legge n 12002 del 02062002 ndash ldquoRatifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fatto a Kyoto lrsquo11 dicembre
1997ldquo la Legge di ratifica nazionale del Protocollo di Kyoto)
- Delibera CIPE 12302 del 19122002 ndash Approvazione del ldquoPiano Nazionale per la riduzione delle
emissioni di gas responsabili dellrsquoeffetto serra 2003-2010rdquo quale revisione delle linee guida per le
politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 1202002)
Si tratta di una serie di documenti che complessivamente che definiscono e ripartiscono lrsquoobiettivo
di riduzione nazionale a ciascun settore del Paese da conseguire entro il termine del secondo
periodo di impegno (cioegrave la fine del 2012)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
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Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
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percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
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Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
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QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Un discorso a parte deve essere fatto per alcuni settore fortemente impattanti a livello climatico e
come tali compresi nella Direttiva 200387CE ndash ldquoDirettiva Emission Tradingrdquo la direttiva che
regolamenta lrsquoEU-ETS ndash Emission Trading Scheme (il mercato europeo delle quote di emissione)
quali
Elettrico
Raffinazione
Cemento
Laterizi
Siderurgico
Carta
Vetro
Per queste aziende egrave stato definito un ldquoPiano Nazionale di Assegnazionerdquo (PNA) il quale alloca i
diritti di emissione per ogni singolo Stato nellrsquoambito di ciascuno dei due ldquoperiodi di impegnordquo del
Protocollo di Kyoto (PNA I = 2005-2007 PNA II = 2008 -2012) il Piano stabilisce il numero di
ldquodiritti di emissionerdquo (EUA ndash EU Allowance) che vengono assegnati gratuitamente a ciascun
impianto dei settori sopra elencati e chiarifica il procedimento utilizzato per lrsquoassegnazione
Obiettivi nazionali collegati al Protocollo di Kyoto a che punto siamo
Secondo il Rapporto ldquoItalian Greenhouse Gas Inventoryrdquo ndash ISPRA 2011 si evidenzia che nel 2009
le emissioni nazionali totali dei sei gas serra (GHG) espresse in CO2 equivalente sono diminuite
del 54 rispetto ai livelli del 1990
Secondo unrsquoaltra fonte lrsquoldquoInventario annuale delle emissioni di Gas Serrardquo (Enea 2010) il totale di
emissioni di CO2 italiane nel 2009 ammontava a circa 491 MtCO2eq cosigrave ripartite
- 33 settore energetico
- 27 trasporti
- 20 settore civile (terziario residenziale PA)
- 18 industria
- 2 agricoltura
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
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La generazione dellrsquoenergia in Italia gioca il ruolo principale nellrsquoambito della generazione delle
esternalitagrave ambientali negative a livello climatico ma anche gli altri settori contribuiscono in
maniera complessivamente rilevante
Il Protocollo di Kyoto e la mitigazione climatica
Secondo le specifiche indicazioni del Protocollo di Kyoto in merito alla mitigazione climatica
(operativamente realizzata soprattutto da soggetti privati) viene realizzata sia attraverso misure di
prevenzione e riduzione delle emissioni di gas serra sia attraverso attivitagrave per la promozione
dellrsquoassorbimento forestale compensativo di CO2 secondo le indicazioni delle Good Practice
Guidance for Land Use Land-Use Change and Forestry (GPC for LULUCF) dellrsquoIPCC le superfici
forestali nazionali operano infatti come carbon sink assorbendo ed immobilizzando il carbonio in
stock di biomassa e in forma di carbonio organico nel suolo)
Lrsquoobiettivo di riduzione assegnato nei PNA nazionali a ciascun ldquosoggetto obbligatordquo puograve essere
individualmente raggiunto sia mediante attivitagrave dirette promosse a livello nazionale ma anche
attraverso i ldquomeccanismi di flessibilitagraverdquo quali ET ndash Emission Trading JI ndash Joint implementation
CDM ndash Clean Development Mechanism) si tratta di meccanismi che permettono di realizzare
interventi di contrasto alle emissioni di gas serra anche non direttamente (ovvero comperando
crediti di carbonio da soggetti virtuosi ldquoobbligatirdquo o ldquonon obbligatirdquo) o a livello non nazionale
(quindi in luoghi del Mondo diversi rispetto al Paese dove opera il medesimo ldquosoggetto obbligatordquo)
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Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Critiche al Protocollo di Kyoto
Crsquoegrave chi critica questi meccanismi perchegrave costosi e non completamente utili per contrastare
efficacemente le emissioni di gas serra (vedi la Conferenza di Cochabamba) particolari critiche
sono rivolte al carbon offset internazionale cioegrave la compensazione di carbonio realizzata attraverso
la forestazione e la gestione forestale in Paesi tropicali vista quale attivitagrave di neocolonialismo
emissivo o comunque strumento per la deresponsabilizzazione nel contenimento emissivo da parte
dei Paesi industrializzati (approfondiamo la tematica alla pagina Il processo compensativo)
Accordi post Protocollo di Kyoto e sviluppi futuri
Il Protocollo di Kyoto egrave un trattato importante anche se si tratta solo di un primo passo
insufficiente per contenere i cambiamenti climatici in atto Tuttavia si tratta di un inizio
importante nella speranza che i futuri obiettivi di riduzione identificati dagli scienziati si
trasformino in accordi internazionali ed in politiche efficaci necessariamente molto piugrave ambiziosi
rispetto a quelli passati
Attualmente le COP (Conference of the Parties) piugrave recenti sono rivolte alla definizione degli
obiettivi per il periodo ldquopost-Kyotordquo dal momento che il Protocollo di Kyoto termina nel 2012 la
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Conferenza di Copenhagen (Cop 15 Dicembre 2009) ha lasciato molta delusione non
riuscendo a raggiungere alcun accordo Anche la Conferenza di Cancun (Cop 16 Dicembre
2010) non egrave riuscita ad organizzare una azione coordinata tra gli Stati nazionali per il
contrasto al cambiamento climatico obiettivo che non egrave stato ottenuto neppure con la piugrave
recente Conferenza di Durban (Cop 17 Dicembre 2011)
Ersquo notizia recente che anche alla Cop 18 di Doha non si siano raggiunti accordi adeguati
allrsquourgenza climatica
ldquoKyoto 2Prime il secondo periodo drsquoimpegno del Protocollo di Kyoto
(2013-2020)
A dicembre 2012 si egrave conclusa la deludente Cop 18 di Doha (in Quatar) dove egrave stato approvato un
documento finale (ldquoDoha climate gatewayrdquo) che si costituisce come una specie di ldquoponterdquo che
dovrebbe far passare dal vecchio sistema di contrasto al climate change basato sul Protocollo di
Kyoto (e sui suoi impegni vincolanti) al nuovo sistema ldquoKyoto 2Prime basato in buona parte su obiettivi
meno vincolanti (e comunque non ancora definito a livello di contenuti)
Tutto ciograve nonostante la scienza concordi nel dire che entro il 2015 le emissioni debbano
necessariamente calare per poter sperare di restare entro i + 2degC di riscaldamento del clima del
pianeta (ed avere cosigrave effetti climatici relativamente contenuti) dovendo quindi avviare da subito
azioni importanti per la salvaguardia del clima globale
Come ben descritto nel report ldquoWarnings of climate science ndash again ndash written in Doha sandrdquo
(realizzato dal Climate Action Tracker del Potsdam Institute for climate impact research (Pik) da
Ecofys ndash experts in energy e da Climate Analytics) gli impegni di riduzione emissiva definiti a
Doha sono ampiamente inferiori a quelli che sarebbero necessari per garantire un trend di
riduzione emissiva idoneo a limitare lrsquoaumento delle temperature medie globali al di sotto dei
+ 2degC (rispetto ai livelli pre-industriali)
Le preoccupazioni sono molte dal momento che ad oggi avviato il secondo periodo di impegno del
Protocollo di Kyoto sono usciti dal Protocollo anche Giappone Nuova Zelanda Canada e Russia
ad oggi quindi il nuovo trattato ldquoKyoto 2Prime copre solo il 15 circa delle emissioni di gas serra
globali con Unione Europea Australia Norvegia e Svizzera al primo posto
Il rimanente 85 delle emissioni (comprese quelle di USA e Cina) saranno gestite allrsquointerno del
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
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e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
percorso negoziale definito alla Cop 17 di Durban nel dicembre 2011 in cui si prospetta un regime
ldquopledge and reviewrdquo ossia di impegni non vincolanti ma volontari da verificare collettivamente
Al momento entro il 2015 abbiamo perograve purtroppo solo il poco concreto impegno di Doha di
stabilire modalitagrave e strumenti per colmare il gap tra emissioni attese (58 GtCO2eq) quelle
raggiungibili con gli attuali impegni (52-57 GtCO2eq) ed il limite di 44 GtCO2eq che gli scienziati
considerano invalicabile per sperare di limitare il riscaldamento climatico a + 2degC si tratta di un
gap enorme che varia tra gli 8 e i 13 miliardi di tonnellate di CO2eq un valore che ci porterebbe in
maniera irreversibile verso un riscaldamento stimato tra i 35degC e i 6degC e che sostanzialmente
renderebbe invivibile il nostro Pianeta
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
Il Protocollo di Kyoto e le responsabilitagrave di tutti noi
Lo sforzo di riduzione emissiva identificato dal Protocollo di Kyoto a carico degli Stati nazionali egrave
troppo limitato per avere effetti significativi sul contenimento del cambiamento climatico e le
politiche successive tardano a venire
Al di lagrave degli impegni nazionali il contrasto al cambiamento climatico egrave perograve uno sforzo che non
deve comunque lasciare indifferente nessuno giagrave da ora anche i cittadini le aziende le realtagrave
locali sono ldquosoggetti emettitorirdquo corresponsabili del problema climatico e quindi moralmente
chiamati ad intervenire in maniera volontaria in attivitagrave di tutela climatica (vedi il post
Lrsquouomo e le sue emissioni) Per limitare ldquoa monterdquo le proprie emissioni limitando i propri consumi
e per compensare le ldquoemissioni inevitabilirdquo legate alle proprie necessitagrave di energia beni e servizi in
un sistema consumistico la prima operazione sarebbe quella di capire quali sono le nostre ldquonecessitagrave
vererdquo oggettivamente indispensabili
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
QUESTIONARIO
- Cosa sono il DPR147 e Regolamentazione Europea 84206
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto impianto
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
- Quanti libretti di impianto devo mettere su ogni macchina
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o ispezioni periodiche sulle macchine
- Se cambio manutentore dellimpianto
- Se scopro di avere una Perdite Refrigerante CFC HCFC HFC
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
- Cosa sono il DPR147 e la Regolamentazione Europea 84206
il DPR 147 regola le sostanze dannose per lrsquoozono e cioegrave quei gas refrigeranti che contengono
Cloro (CFC e HCFC) come i gas R11 R12 R22 etchellip impone la compilazione di un libretto
dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg di refrigerante)
La regolamentazione Europea 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 regola le sostanze che
invece sono dannose percheacute contribuiscono ai cambiamenti climatici i refrigeranti in
discussione sono i gas fluorati HFC come i gas R134a R407C R410a etc impone la
compilazione di un libretto dlsquoimpianto per il controllo dei refrigeranti (per unitagrave sopra i 3 kg
di refrigerante o 6 kg se si tratta di unitagrave sigillata ermeticamente)
- Secondo il DPR 147 quando devo redigere il Libretto dimpianto
Cegrave lobbligo che per impianti con quantitagrave di refrigerante (HCFC CFC secondo il DPR 147 )
superiore ai 3 kg venga compilato il libretto dimpianto su di esso verranno descritte le
operazioni effettuate sulla macchina perdite refrigerante ispezioni periodiche e i problemi
dellimpianto stesso (lrsquoATF mette a disposizione per chi lo richiede il libretto dimpianto della
nostra associazione che soddisfa i requisiti del DPR 147 e anche il registro delle
apparecchiature della 84206 contattare la segreteria al 0142 453684)
- Anche la Regolamentazione 84206 impone lrsquoobbligo della stesura di un libretto
Per la regolamentazione 84206 egrave obbligatorio che tutti gli impianti che hanno al loro interno
piugrave di 3kg di refrigerante oppure 6kg se il circuito egrave sigillato ermeticamente di refrigeranti
HFC (R134a R407C R410a etc ) abbiano un libretto che si chiama in questo caso Registro
dellrsquoApparecchiatura per distinguerlo da quello usato per i gas CFC-HCFC (libretto di
impianto)
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Quanti libretti di impianto devo compilare per ogni macchina
Ogni macchina con piu di 3 kg deve avere 1 libretto di impianto ma per le macchine con piu
unitagrave interne tipo i VRVVRF o le unitagrave con piugrave evaporatori interni (parliamo ovviamente
sempre con piu di 3 kg totali nel circuito) bisogna dotare lunitagrave esterna di 1 libretto di
impianto su cui vengono annotate le operazioni che sono state effettuate su di essa e ciascuna
unitagrave interna di un libretto di impianto in cui vengono annotate le operazioni svolte su di esse
- Tali regolamentazioni impongono delle visite o Ispezioni Periodiche sulle macchine
Secondo il DPR 147 tutte le unitagrave con gas refrigerante CFC o HCFC devono essere ispezionate
da personale tecnico qualificato periodicamente per verificare che non ci siano perdite di
refrigerante e lrsquoesito di questa ispezione deve essere annotato sul libretto di Impianto
da 3 a 100kg 1 controllo allrsquoanno
sopra i 100kg 1 controllo ogni 6 mesi
Secondo la regolamentazione 84206 entrata in vigore nel luglio 2007 tutte le unitagrave contenenti
gas refrigeranti HFC devono essere ispezionate da personale qualificato che tramite metodo
diretto (direttamente con una ricerca della presenza della fuga con ad esempio il cercafughe) o
indiretto (con la verifica dei parametri di funzionamento pressione temperatura
assorbimento elettrico etc) deve verificare la presenza della perdita e lrsquoesito dei questa
ispezione deve essere annotato sul libretto drsquoimpianto
da 3 (6kg se sistema sigillato ermeticamente) a 30 kg 1 controllo allrsquoanno
da 30 kg a 300 kg 1 controllo ogni 6 mesi (1 controllo allrsquoanno se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
sopra i 300 kg 1 controllo ogni 3 mesi (1 controllo ogni 6 mesi se egrave presente un sistema fisso di
rilevamento delle perdite)
- Se cambio manutentore dellimpianto
Se voi siete stati incaricati dal proprietario della unitagrave di redarre il libretto dimpianto egrave
meglio che nessun altro scriva su quel libretto dimpianto da voi redatto in quanto egrave presente
il vostro nome contatti etc Se una nuova ditta vuole intervenire dovragrave annullare il Vostro
libretto dimpianto e crearne uno nuovo a suo nome (il vecchio libretto dovragrave rimanere
comunque come storico)
- Se scopro di avere una Perdita Refrigerante di CFC HCFC HFC
Viene regolamentato che in caso di perdita limpianto (che richieda una ricarica con piursquo del
10 di refrigerante) debba essere fermato e immediatamente riparato da personale
qualificato
Dopo qualsiasi riparazione dovuta a perdita di refrigerante il tecnico deve tornare entro 1
mese a verificare che la sua riparazione abbia avuto successo
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
- Cosa egrave il Patentino Frigoristi e come ottenerlo
Il patentino frigoristi egrave la certificazione obbligatoria per essere abilitati ad effettuare le
operazioni da regolamento europeo 84206 su tutte le macchine di condizionamento e
refrigerazione contenenti gas refrigeranti fluorurati HFC (R410a R134a R407C R404
R507hellip) solamente chi possiede il patentino potragrave quindi svolgere quelle attivitagrave tipiche del
tecnico frigorista installazione manutenzione recupero (indistintamente dalla quantitagrave di
gas contenuta nellrsquounitagrave) e la ricerca periodica delle perdite (solo per le unitagrave con piugrave di 3 kg-
6kg se si tratta di sistemi sigillati ermeticamente)
La procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita Per gli ultimi
aggiornamenti e tutti i dettagli vedere domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
La regolamentazione 84206 impone che vengano effettuati ogni 3-6-12 mesi (a seconda della
carica di refrigerante) controlli periodici di ricerca delle perdite e di buon funzionamento
delle macchine contenenti piugrave di 3 kg di gas refrigerante HFC (6 kg se il sistema egrave sigillato
ermeticamente) secondo le procedure stabilite dalla Commissione Europea Il risultato del
controllo deve essere trascritto sul registro dellapparecchiatura (saragrave un unico registro in cui
verranno inserite tutte le voci sul refrigerante aggiunto o recuperato
Lrsquoinstallazione la manutenzione e il recupero refrigerante di tutte le unitagrave contenenti gas
fluorurato (in questo caso invece qualsiasi sia la quantitagrave in esse contenuta) possono essere
effettuati solo da un tecnico abilitato che possieda il patentino frigoristi
Come detto la procedura per il rilascio del patentino non egrave ancora stata definita e per vedere
gli ultimissimi aggiornamenti visionare le domanderisposte del punto 1 Patentino Italiano
Frigoristi
Tutti i dettagli della regolamentazione 84206 e i requisiti minimi di conoscenza che devono
essere in possesso dei Tecnici del Freddo e che sono anche programma dei corsi del Centro
Studi Galileo per passare positivamente lrsquoesame ed ottenere la certificazione sono
ampliamente discussi sul sito ufficiale dellrsquoAssociazione dei Tecnici del Freddo
wwwassociazioneatforg e per quanto riguarda i relativi corsi sul sito ufficiale del Centro
Studi Galileo wwwcentrogalileoit
- Per aprire una azienda che cosa devo fare
Per aprire una azienda (di riscaldamento refrigerazione condizionamento impianti
fotovoltaici) bisogna avere la rispettiva lettera della 3708 (ex 4690) che rilascia la Camera di
Commercio
a) impianti di produzione trasformazione trasporto distribuzione utilizzazione dellenergia
elettrica impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nonche gli impianti per
lautomazione di porte cancelli e barriere
b) impianti radiotelevisivi le antenne e gli impianti elettronici in genere
c) impianti di riscaldamento di climatizzazione di condizionamento e di refrigerazione di
qualsiasi natura o specie comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali
d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1
SETTORE TERMOTECNICO PROF MICHELE GUERRA
e) impianti per la distribuzione e lutilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di
evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali
Per poter avere la lettera della Camera di Commercio bisogna rispettare uno dei requisiti
tecnico-professionali
a) diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita statale o
legalmente riconosciuta
b) diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con
specializzazione relativa al settore delle attivita di cui allarticolo 1 presso un istituto statale o
legalmente riconosciuto seguiti da un periodo di inserimento di almeno due anni
continuativi alle dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per
le attivita di cui allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di un anno
c) titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione
professionale previo un periodo di inserimento di almeno quattro anni consecutivi alle
dirette dipendenze di una impresa del settore Il periodo di inserimento per le attivita di cui
allarticolo 1 comma 2 lettera d) e di due anni
d) prestazione lavorativa svolta alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
attivita cui si riferisce la prestazione delloperaio installatore per un periodo non inferiore a
tre anni escluso quello computato ai fini dellapprendistato e quello svolto come operaio
qualificato in qualita di operaio installatore con qualifica di specializzato nelle attivita di
installazione di trasformazione di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui
allarticolo 1