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Centro Studi C.N.I. 29 gennaio 2019
INDICE RASSEGNA STAMPA
Indice Rassegna Stampa
Centro Studi C.N.I. 29 gennaio 2019
Pagina I
OPERE PUBBLICHE
L'ITALIA DELLE OPERE DIMENTICATE, DALL'AUTOSTRADA TIRRENICA ALLA E45Sole 24 Ore 29/01/19 P. 1 PIERACCINI SILVIA 1
SEMPLIFICAZIONI
SEMPLIFICAZIONI SENZA RC AUTO E FARMACIESole 24 Ore 29/01/19 P. 1 FOTINA CARMINE 3
DOTTORATO DI RICERCA
DOTTORATI INDUSTRIALI, MIUR APRE ALLE IMPRESESole 24 Ore 29/01/19 P. 8 BRUNO EUGENIO 5
ILVA
TEMPI STRETTI PER RISANARE L'AREA DELL'ILVASole 24 Ore 29/01/19 P. 20 CASTELLANETAMARINA
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ITS
ITS, IN ARRIVO RISORSE STABILI E NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONEItalia Oggi 29/01/19 P. 42 MLCUCCLEMANUELA
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TAV
TAV, LA MAGGIORANZA LAVORA A UNA MOZIONESole 24 Ore 29/01/19 P. 2 PERRONEMANUELA
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BLOCKCHAIN
PROGETTO ICE, LA BLOCKCHAIN PER TUTELARE IL MADE IN ITALYSole 24 Ore 29/01/19 P. 1 FOTINA CARMINE 9
BITCOIN
LA CRISI DEI MINATORI: IL BITCOIN VALE MENO DEI COSTI PER ESTRARLOSole 24 Ore 29/01/19 P. 14 LONGO MORYA 12
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INCHIESTA
L'Italia delle opere dimenticate,dall'autostrada Tirrenica alla E45
Silvia Pieraccini e Giorgio Santilli a pag. 2
INCHIESTA
Dalla Tirrenica alla E45/55. Nel cassetto una quindicina di lavori: anche Val Trompia e Grosseto-Siena
L'Italia delle opere dimenticateSilvia Pieraccini
Giorgio Santilli
ori ci sono solo le opere bloc-cate, per varie ragioni, dai fi-nanziamenti asinghiozzo allecomplessità procedurali. In
Italia la prassi di abbandonare i pro-grammi infrastrutturali prioritari delleprecedenti maggioranze di governo haprodotto anche una stratificazione diopere dimenticate.ll centro-sinistra haseppellito la legge obiettivo, cavallo dibattaglia del centro-destra, e con lei nu-merose opere di quel programma fara-onico, soprattutto autostradali. E lamaggioranza attuale, nella sua compo-nente grillina, non vede l'ora di archi-viarele grandi opere ferroviarie del cen-tro-sinistra, a partire dalla Tav (ma è arischio anche un'opera sacrosanta co-me la Brescia-Padova).
Si moltiplicano così sulla carta del-l'Italia (si veda a fianco) opere considera-te un tempo priorità, ora rimaste senzapadre né madre. Abbandonate. Dimenti-cate. Al Nordunesempio è labretellaau-tostradaledella Val Trompia, richiesta a
granvoce dalle attività economiche dellazona. Scomparsa dai radar. Stesso di-scorso, in materia stradale, per il collega-mento Rho-Pero. Ufficialmmente la Geno-va-Ventimigliaè sempreneiprogranuniFs, ma da anni ha smesso di essere citata.
Una delle maggiori opere dimenti-cate d'Italia è la Civitavecchia-Orte-Ravenna-Mestre (E45/55)• Arteriaproposta in project financing auto-stradale ai tempi in cui era considerataun'alternativa di valico appenninicoalla Al, poi ridimensionata alla solaE45, infine uscita dalle priorità. Anchese le proposte stanno sempre lì e nes-
suna decisione è stata presa per an-nullare l'intervento.
In cima alle Regioni con più operedimenticate c'è però la Toscana. Tre sututte: la stazione fiorentina dell'Altave-locità col passante ferroviario (807 mi-lioni); l'autostrada "Tirrenica" A12 Li-vorno-Civitavecchia (1.29o milioni); ilcompletamento della superstrada"Due Mari" E78 Grosseto-Fano (828milioni), innanzitutto nel tratto Gros-seto-Siena. La stazione AV firmata daN ormanFoster è finita in un vicolo cie-co dopo i dubbi di Fs e istituzioni locali
sul progetto originario (alla fine con-fermato con modifiche per creare unhub della mobilità ferro-gomma), cuiha fatto seguito la crisi del gruppo ro-mano Condotte che hal'appalto del no-do fiorentinoAv. Oggi ilavori sono fer-mi, senza ipotesi di riavvio. Tutto fermoanche sulla"Tirrenica", attesada5o an-ni, oggetto di (ennesima) revisioneprogettuale da p arte del ministero delleInfrastrutture. Il problema, da anni, èdefinire un tracciato - in particolarenella zona di Capalbio - che metta d'ac-cordo enti locali, Regione e Anas. Sul-l'opera pende anche la sentenza (in ar-rivo) della Corte di giustizia Ue sulla de-cisione di Roma di prorogare fino al2046 la concessione alla società (grup-po Autostrade) perla gestione dell'arte-ria, senza gara d'appalto. Infine la Gros-seto-Siena a quattro corsie: mancanoda realizzare due lotti, il4 (2,8 km perunvalore 8o milioni), il cuibandoè ap-penastato aggiudicato daAnas; e il lot-to 9 (11,8km per un valore di 162 milio-ni), oggetto di una modifica progettua-le che ha allungato i tempi di approva-zione prima di indire il bando.
= RiPROOUZONrRIsERVn-n
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Opere pubbliche Pagina 1
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Foglio 212
La mappa delle opere abbandonate
Collegamento stradaleRho-Pero
VALTROMPIA
RHO 0PERO I
FERRARAREGGIOLO -ROLOQ:.y_Q -
GENOVA
Q -
VENTIMIGLIA
LIVORNO
Raddoppio ferroviarioGenova-Ventimiglia GROSSETO
TARQUINI
Completamento TirrenicaLivorno-Civitavecchia
AutostradaRoma-Latina
Autostradadella Val Trompia
AutostradaCispadana
Passante ferroviario di Firenze(con nuova stazione AV)
AutostradaCivitavecchia- Orte-Ravenna
Grosseto-Fano, ultimo trattoGrosseto-Siena
CAIANQE-L LO
-Q$ENËVENTO
SALERNO .POTENZA
Collegamento -Ogliastrillo-Castelbuono
Statale
ROMA
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BARI
MATERA
Itinerario (quarta tratta)Salerno-Potenza-Matera-Bari
3
(`AITANIQCCTTA
, OGLIASTRILLOQ)CASTELBUONO
- AutostradaAgrigento-CaltanissettaAGRIGENTO b Ragusa-Catania
RAGUSA
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Quot.tluocreddito: "'parte la corsa(Y inissurcaLWatiVC)
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ORTE,,,
CIVITAVECCHIA.
Strada statale TelesinaBenevento-Caianello (2° lotto)
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esco: o riforma fiscale vc aDa Draghi allerta sul debito
Opere pubbliche Pagina 2
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Foglio 1 12
STOP DEL COLLE
Semplificazionisenza Rc autoe farmacieDopo lo stop del Quirinale aquello che era ormai un decreto"omnibus", sono stati dichiaratiinammissibili due emenda-menti su tre del decreto sempli-ficazioni all'esame del Senato.Stop alle norme sull'Rc auto,sugli appalti (gare dei conces-sionari oltre i5omila euro), sullaconcentrazione delle farmacie eal correttivo che escludeva dallaweb tax alcune categorie comele tlc. Via libera invece allamoratoria "trivelle", al riordinoNcc e all'ampliamento deitermini della nuova rottamazio-ne delle cartelle. -apagina5
L'ITER IN PARLAMENTO
Restano rottamazionecartelle, trivelle, Ncc e tlcLega: DI Carige, no a modifiche
Carmine FotinaMarco MobiliROMA
II passaggio nelle commissioni com-petenti del Senato lo ha gonfiato finoa farne quasi un mostro legislativo. Edopo le inevitabili perplessità espres-se dal capo dello Stato, il decretosemplificazioni che ha avviato ieril'esame dell'Aula è stato subito ridi-mensionato. II provvedimento ormai"omnibus" era stato licenziato dalgoverno con 12 articoli ed è uscitodalle commissioni a quota 69 per ef-fetto di quasi 9o emendamenti ap-provati. Di questi ultimi, dopo il va-glio di «proponibilità» illustrato ieridalla presidente del Senato, Elisabet-ta Casellati, ne sono sopravvissuti so-lo 23, un taglio nettissimo effettuatosecondo la logica di far andare avantiesclusivamente i correttivi con misu-re di sostegno, semplificazioni perimprese e Pa e quelli che semplifica-
Semplificazioni: stop su Rc auto,farmacie, Web tax, professori
no «l'esercizio e la tutela di posizionigiuridiche soggettive».
Ma nella scelta finale ha pesato disicuro anche l'intesa M5S-Lega sullepriorità da salvare, come dimostra ilvia libera sia alla moratoria su pro-spezione e ricerca nel settore degliidrocarburi, il cosiddetto "blocca tri-velle" voluto fortemente dai grillini,sia al passaggio alle Regioni dellecentrali idroelettriche, sostenuto dalCarroccio. Mentre l'opposizione de-nunciava la natura «incostituziona-le» dell'inserimento di numerosicontenuti, venivano dichiarati «im-proponibili», tra gli altri, gli emenda-menti che facilitano gli sconti sull'Rcauto legati alla cosiddetta "scatola ne-ra" (con riduzione aggiuntive per gliautomobilisti virtuosi del Sud), alcu-ne esenzioni dal campo di azione del-laWebtax, le semplificazioni peri Cafche dovranno avere un ruolo centralenell'operazione del reddito di cittadi-nanza, le modifiche al codice degliappalti con il rinvio degli obblighi digara oltre 15omila euro perAutostra-de e altri concessionari, l'accelerazio-ne delle bonifiche dei siti industriali.Disco rosso anche per l'intervento an-ti-Xylella contestato dalblogdi BeppeGrillo, il taglio da 4 a 2 dei componentidel cda Enac, la permanenza quin-
quennale di tutti di maestri e docentinelle rispettive scuole. Del pacchetto"sanità" resta in piedi l'intesa sul pay-back farmaceutico ma non la riduzio-ne dal 20% al lo%del tetto perla tito-larità, in capo a una unica società, del-le farmacie presenti nella stessa re-gione. Stop anche allo sconto sulladecurtazione degli incentivi pro rin-novabili per chi viola le regole e allaproroga, al 2 dicembre 2o19, della so-spensione degli obblighi tributari peri contribuenti colpiti dal crollo delPonte Morandi di Genova.
Nella potatura della presidenzadel Senato ha contato anche l'estra-neità di diverse materie rispetto ai 12articoli originari del decreto. Non èancora chiaro tuttavia se almeno unaparte di queste misure potrà essereripescata in un prossimo provvedi-mento o se ci sarà più avanti un"Semplificazioni bis". È certo inveceche, nel giorno in cui i lavoratori dellacategoria protestano davanti al Sena-to, viene confermato nel decreto ilriordino del noleggio con conducen-te. Ammissibili anche l'allargamentodei termini per la nuova rottamazio-ne delle cartelle esattoriali, il ritornoal 12% dell'Ires per il no profit, l'emendamento che apre ai professio-nisti la sezione del Fondo di garanzia
per chi ha crediti con la Pa, la defini-zione di «gravemente iniqui» per ipagamenti tra grandi imprese e Pinioltre 6o giorni, l'estensione a 24 mesidel termine per le imprese che inten-dono mettersi in regola con i contri-buti ai fini Durc. Così come vannoavanti la deburocratizzazione perleZone economiche speciali, la regiadell'Agenda digitale al premier, lava-lidità giuridica della tecnologiablockchain, le facilitazioni per l'allac-cio della banda ultralarga. Passa il va-glio anche l'emendamento M5S pergarantire al debitore ed ai suoi fami-liari conviventi il diritto di abitarel'immobile pignorato fino al decretodi trasferimento del bene che conclu-de il procedimento di espropriazione.
Dopo il caos delle oltre 6o boccia-ture, l'Aula del Senato dovrebbe oggiapprovare il provvedimento. Ma giàsi apre un altro terreno di scontroparlamentare per la maggioranza.Sempre oggi scade il termine per pre-sentare gli emendamenti in commis-sione Finanze della Camera e, di fron-te al preannunciato pacchetto grillinodi modifiche, la Lega già fa muro:«Per quanto ci riguarda non si modi-fica» dice il sottosegretario all'Econo-mia Massimo Garavaglia.
NIPRO JZ'.OVE R;SCRVATA
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Semplificazioni Pagina 3
in Sole3ZS
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Foglio 212
LE MISURE
COSA RESTA
Alimentare e agricolturaPossibilità di estenderel'obbligo di riportaresull'etichetta l'originedegli alimenti.Stop ai lotti non ancoraassegnati della gara per ilSistema informativo agricolo
Comuni , avvocati e RigopianoAmmissibili l'incremento delFondo Tasi per i Comuni, ledisposizioni sulle elezioni degliordini forensi, lo stanziamentodi io milioni in favore dellefamiglie colpite dai disastro diRigopiano
COSA SALTA
Web tax , Caf, appaltiBocciate alcune esenzioni dalcampo di azione della Web tax(ad esempio per le societàdi tic), le semplificazioniper i Caf e per le bonifiche deisiti industriali. Saltano anche icorrettivi sulle gare per iconcessionari
SanitàDel pacchetto "sanità" restanoin piedi l'intesa sul paybackfarmaceutico, le misuresull'esonero dall'obbligo difatturazione per prestazionisanitarie
Digitale e ticDal 2020 la regia del l'Agendadigitale passa al premier. Okalla validità giuridica dellatecnologia blockchain e allefacilitazioni per l'allaccio dellabanda ultralarga.
Equitalia Giustizia e PoliziaSaltano gli emendamenti sulleassunzioni chieste dalGuardasigilli per far funzionareEquitalia Giustizia le misure sulpersonale della Polizia
parte la corsa(Y misure aLWaii\e)
Ponte Genova, Dat, XylellaAlt alla proroga dellasospensione degli obblighitributari per i contribuenticoinvolti nel disastro dei ponte diGenova. Saltano le regole sulbiotestamento (Dat). Stralciatala norme anti Xylella pergli ulivi
IstruzioneStop ad aumento da 6 a g annidell'abilitazione dei professoriuniversitari, permanenzaquinquennale di tutti di maestri edocenti nelle scuole e concorsosemplificato per i presidi
Quou,oo e reddito: -°
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Semplificazioni Pagina 4
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Foglio
Dottorati industriali,Miur apre alle impreseFORMAZIONE
In arrivo le linee guidache semplificanoi rapporti atenei-aziende
Eugenio Bruno
ROMA
Incrementare i dottorati innova-tivi, intersettoriali, interdiscipli-nari. E, soprattutto, quelli indu-striali. Valorizzando anche, ovepossibile, l'esperienza del piano"IndustrY4.0" e delle sue dirama-zioni in ambito universitario. Èuno degli obiettivi principali dellenuove linee guida per l'accredi-mento dei corsi di dottorato, cheil ministero dell'Istruzione hamesso a punto e che il Sole 24 oreè in grado di anticipare.
Il mezzo per arrivarci è unasemplificazione in più punti del-l'intera procedura. Che in primabattuta riguarderà le università ele altre istituzioni di alta forma-zione e ricerca. Ma, a cascata, inte-resserà anche le aziende. Speciequelle più attente a investire inR&S. Nella speranza di far decolla-re anche da noi una figura fin quipoco utilizzata: il dottore di ricercaindustriale. Un report di qualchemese fa dell'Osservatorio Univer-sità-Imprese della FondazioneCrui aveva censito - su un bacinodi 9,5 dottorati totali - 41 corsi «in-dustriali» e altri 78 in cui eranopresenti curriculum organizzati incollaborazione con le imprese. Gliultimi dati in possesso del mini-stero quantificano in 802 i dotto-rati innovativi su una platea com-plessiva di 967.
Numeri che in entrambi i casipotrebbero ora aumentare. Il pri-mo elemento di snellimento inquesta direzione - voluto dal capodipartimento Università del Miur,Giuseppe Valditara, e fatto propriodal ministro Marco Bussetti - ri-guarderà il collegio dei docenti ne-
cessari per un corso di dottorato.Per farne parte basteranno due re-quisiti: aver pubblicato almeno treprodotti scientifici su fonti qualifi-cate e aver superato gli indicatoriper l'abilitazione scientifica nazio-nale per i prof associati. A frontedei tre previsti in precedenza, duedei quali calcolati secondo gli algo-ritmi applicati dall'Agenzia di va-lutazione Anvur.
Le regole "light" si applicheran-no anche ai coordinatori dei corsi.Che potranno limitarsi a dimostra-re di aver coordinato di percorsi diricerca o progetti nazionali o inter-nazionali e la direzione di rivistescientifiche o comitati editoriali.
E se l'effetto di questi nuovi cri-teri sulla diffusione dei dottoratipiù innovativi al momento appareindiretto in un altro paio di modifi-
MARCO
BUSSETTI
Ministrodell'istruzione,
Universitàe Ricerca
che messe a punto a viale Traste-vere sembra invece più diretto. Sipensi ai requisiti per istituire uncorso insieme a un'università o unente straniero. Basterà, ad esem-pio, che il partner accademico of-fra già corsi di dottorato nei mede-simi settori disciplinari accreditatidalla propria agenzia nazionale.
Al tempo stesso per i dottoratiin collaborazione con le impresesarà sufficiente la partecipazionecon esito positivo a progetti di ri-cerca nazionali e internazionalioppure la presenza di sezioniaziendali dedicate alle attività diricerca e sviluppo. Senza alcun ri-ferimento ai risultati conseguiti intermini di brevetti che nelle vec-chie linee guida era contemplato inabbinata o in alternativa con la se-zione specializzata in R&S.
RIPRODUZIONE RISERVATA
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Dottorato di ricerca Pagina 5
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ui(/ ' Foglio i
Tempi strettiper risanarel'areadell'Ilva
INQUINAMENTO
Contro l'obbligoil Governo potrebbeimpugnare la sentenza
Marina Castellaneta
Una condanna all'Italia per l'in-quinamento provocato dall'Ilva eper la prolungata inerzia, ma an-che molto di più perché la sen-tenza della Corte europea dei di-ritti dell'uomo depositata il 24gennaio lanciaun preciso monitoagli Stati (si veda «Il Sole 24 Ore»del 25 gennaio) che devono at-tuare i piani di bonifica e di risa-namento delle zone industrialiinquinate in tempi rapidi.
Nel caso Ilva, emblema di ungrave inquinamento industrialea danno della popolazione che vi-ve nelle zone a rischio, infatti,Strasburgo ha imposto all'Italiaun immediato intervento per bo-nificare lo stabilimento e il terri-torio flagellato dalle emissionitossiche. Non solo. La Corte haindicato in modo preciso l'obbli-go dello Stato tenuto a dare im-mediata attuazione alle misureper realizzare il piano ambientalegià approvato. Questo vuol direuna rapida revisione dei terminiprevisti per le attività di risana-mento alcune delle quali sonostate fissate per il 2023. Terminedel tutto incompatibile con le ri-chieste della Corte europea. Per-tanto, il Governo (che potrebbedecidere di "impugnare" il ver-detto dinanzi alla Grande Came-ra) dovrà rivedere i propri piani emettere sul campo «nel più brevetempo possibile» le misure di ri-sanamento previste nel piano re-lativo alle misure e alle attività ditutela ambientale e sanitaria ap-provato con decreto del presi-dente del Consiglio del 29 set-tembre 2017. Con una diretta in-
cidenza sul cronoprogrammadeciso in passato.
La pronuncia di ieri, inoltre,non ha importanza solo perla vi-cenda dell'Ilva e dei i8o ricorren-ti, ma è destinata ad avere effettisu larga scala. Almeno per dueprofili: in primo luogo perchéfornisce agli individui che vivonoin zone degradate sotto il profiloambientale la possibilità di ricor-rere a Strasburgo e di azionare ildiritto a vivere in un ambientesalubre, con effetti diretti anchesulle decisioni dei giudici nazio-nali tenuti ad applicare la Con-venzione europea come inter-pretata da Strasburgo. In secon-do luogo perché le scelte del Go-verno, per evitare ricorsi seriali econdanne dalla Corte europea,dovranno essere rapide ed effet-tive sotto il profilo della tuteladell'ambiente.
Un effetto, quello dell'inciden-za diretta sulle scelte dei tempi diattuazione delle bonifiche am-bientali, che potrebbe estendersi,infatti, anche ad altri casi, comeil piano per Gela. Questo perchéla dilatazione dei tempi di inter-vento contrasta con l'obbligo po-sitivo degli Stati di evitare effettinefasti sull'ambiente e, quindi,sulla vita privata degli individui.
Di conseguenza, il Governo,per rispettare gli obblighi inter-nazionali ed evitare ricorsi aStrasburgo dovrà anticipare labonifica dello stabilimento e delterritorio colpito dall'inquina-mento ambientale. È vero, infatti,che la Corte dichiara la libertà discelta degli Stati nell'individua-zione delle misure e la compe-tenza del Comitato dei ministri,ma è anche vero che detta una ta-bella di marcia anticipata noncompatibile con misure e azionidilazionate nel tempo.
E potrebbe non essere finitaqui perché i ricorrenti potrebbe-ro chiedere alla Grande Cameradi rivedere la sentenza nella par-te in cui non ha accordato un in-dennizzo per il danno non patri-moniale. Scelta che, in effetti, afronte della constatazione delgrave inquinamento e del dete-rioramento della vita dei cittadi-ni della zona a rischio, è pococomprensibile.
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Pagina 42Foglio i
LA MANOVRA STANZIA 45 MILIONI DI EURO . MA NON È FINITA
Its, in arrivo risorse stabilie nuovi criteri di valutazione
Di EMANUELA Micucci
Sbloccati e resi disponibili 45 milionidi euro per gli Its, gli istituti tecnicisuperiori post diploma. Risorse che,previste dalla manovra dello scorso
anno, mancavano ancora dei provvedimentiattuativi. La legge di Bilancio 2019 li fa oraarrivare nelle casse di queste scuole per i su-pertecnici delle tecnologie applicate e dell'in-novazione organizzative richieste da Industria4.0, incrementandone l'offerta formativa. Sitratta di 20 milioni di euro per il 2019 e di35 milioni a regime dal 2020 con cui si incre-menta il Fondo per l'istruzione e formazionetecnica superiore. Di fatto, una conferma dellerisorse dello scorso anno e il segnale di un in-vestimento da parte di Lega e M5S sugli Its,sistema che garantisce l'occupazione all'82%dei diplomati. Il governo Conte , infatti, nellamanovra «ripartisce tra le regioni e assegna»queste risorse «in modo da rendere stabilee tempestiva, a partire dall'anno formativo2019/2020, la realizzazione dei percorsi degliistituti tecnici superiori coerenti con i processidi innovazione tecnologica in atto e inclusi neipiani territoriali regionali».
Il Miur assegnerà queste risorse «entroil 30 settembre di ciascun anno, direttamen-te all regioni», che le riversano agli Its «chenell'annualità formativa precedente hannoriportato una valutazione realizzata secon-do i criteri e le modalità stabiliti dall'accordoin Conferenza unificata il 5 agosto 2014, poimodificato da un nuovo accordo il 17 dicem-bre 2015. «Resta fermo», sottolinea la norma,
«l'obbligo di cofinanziamento delle regioni aipiani triennali di attività degli istituti tecnicisuperiori per almeno il 30% dell'ammontaredelle risorse statali stanziate». In questi pianigli Its possono comprendere «anche ulterioripercorsi e attività, coerenti con l'ambito tec-nologico di riferimento, finanziati da soggettipubblici e privati per potenziare la propriaofferta formativa».
Una stabilizzazione , dunque, per faruscire gli Its dalla logica della startup e deibandi sulle risorse nazionali. Le fondazioniIts potranno così contare su fondi certi e per ilmedio e lungo periodo, agevolando, ad esempio,la possibilità di accedere a un muto in bancaper migliorarne l'offerta formativa. Restano,tuttavia, aperte alcune questioni che necessi-tano di chiarimenti per evitare, ad esempio,che le risorse si blocchino. Infine, la legge diBilancio apre uno spazio al miglioramento delsistema Its attraverso un decreto del Miur cheentro 180 giorni dall'entrata in vigore della leg-ge attualizzi, «anche ai fini dell'istituzione dinuovi istituti tecnici superiori o dell'eventualeaccorpamento di quelli già istituiti», gli stan-dard organizzativi delle strutture e dei percorsie i criteri di valutazione dei piani di attivitàrealizzati, «con particolare riferimento agli esitioccupazionali dei giovani specializzati e allarispondenza alle esigenze di innovazione tec-nologica e organizzativa delle filiere produttiveterritoriali». Aspetti che lasciano intravederenuovi criteri di valutazione, monitoraggio e ri-partizione delle risorse su cui sarà fondamen-tale il confronto fra i diversi stakeholder.
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ITS Pagina 7
D Sole28
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Su
ilsole24ore
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LE TENSIONI
NEL GOVERNO
Reddito-pensioni,
banche, Consob,
Inps e Tav, tutti i
temi sul tavolo dei
governo
Pagina
Foglio
IL CASO IN PARLAMENTO
Tav, la maggioranzalavora a una mozioneVenerdì Salvini a Chiomontementre Toninelli si preparaal confronto con Francia e Ue
Manuela Perrone
ROMA
Matteo Salvini sarà a Chiomontevenerdì, per la visita annunciata alcantiere della Tav presidiato dalleforze dell'ordine. Ancora ieri mat-tina, ai microfoni di Rtl 102.5, il vi-cepremier della Lega ha ribadito lalinea: «L'Italia ha bisogno di viag-giare più e meglio, è assurdo fer-mare la Tav perché costa più fer-marla che finirla. Che occorre laPedemontana, il Terzo valico, iltunnel sotto le Alpi che toglie i Tire fa risparmiare inquinamento èovvio, è buon senso».
Ma al di là delle dichiarazioni ilCarroccio non forza la mano, com-plice la tensione tra gli alleati di go-verno sulla richiesta di autorizza-zione a procedere nei confronti diSalvini perla vicenda Diciotti, con iCinque Stelle orientati a votare"sì".E anche ieri la strategia è stata la so-lita: prendere tempo. Alla Camerasono approdate per la discussionegenerale le tre mozioni a favore del-l'Alta Velocità Torino-Lione pre-sentate dalle opposizioni di Pd,Forza Italia e Fdi, che invocano losblocco delle gare. I banchi di Legae M5S sono rimasti deserti. Si tentadi lavorare a una mozione di mag-gioranza, attendista: un documen-to in cui si ancori ogni decisione alconfronto sull'analisi costi-benefi-ci. Le distanze, però, sono ancoraampie, come ha dimostrato il bottae risposta tra sottosegretari: dalla
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Lega Massimo Garavaglia convintoche sia impossibile dimostrare chel'opera non sta in piedi, dal M5SStefano Buffagni che invitai leghi-sti a fare attenzione ai numeri. «Ri-cordo che Garavaglia diceva che laBrebemi stava in piedi e funzionava- ha detto - e ricordo a tutti che laBrebemi non ha utenza, che alla fi-ne i privati dovevano pagarla e in-vece abbiamo pagato centinaia dimilioni di euro dei cittadini».
Domani la Conferenza dei capi-gruppo dovrà decidere il calendariodi febbraio e non si esclude che ilvoto sulle mozioni possa slittare ol-tre la conclusione dell'esame delDdl costituzionale sul referendum,per dare la precedenza ai decreti inarrivo (semplificazioni e Carige).Temporeggiare permette anche diaspettare l'esito del confronto conla Francia e l'Ue. Il ministro delleInfrastrutture, Danilo Toninelli,presenterà infatti a breve la relazio-ne costi-benefici alla sua omologafrancese, Elisabeth Borne, e allacommissaria europea ai Trasporti,Violeta Bulc. Quando ancora non sisa. Anche perché il documento è an-cora oggetto di confronto presso laStruttura tecnica di missione delMit, soprattutto per il nodo delleperdite legate alle mancate accisedel gasolio dei Tir, contabilizzatecome costi nell'analisi coordinatada Marco Ponti. Pure la relazionegiuridica è in corso di definizionecon l'aggiornamento di alcuni dati.Intanto il governatore dem del Pie-monte Sergio Chiamparino avverte:«Se non si sbloccano i lavori il ri-schio è che i fondi europei vadanoperduti. Decidano, tutto il resto so-no parole e stanno a zero».
RI PROL uZIONE RISERVATA
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.exportFARE IMPRESA
SULLE ROTTEDEL MONDO
Progetto Ice,la blockchainper tutelareil made in Italy
Carmine Fotina -a pag. 30
Carmine Fotina
Il progetto Ice. Il neo presidente Carlo Ferro: in quattro anni puntiamo a 3omilaaziende esportatrici in più e a una quota di export del Sud che passi dal 12 al 20%
«Useremo la blockchainper tutelare il Made in Italy»
l'export alla crescita nazionale: oggiun euro esportato rappresenta 73centesimi di valore aggiunto dome-
stico. Dobbiamo aumentare questodato con una maggiore integrazio-ne di filiera».
Ferro, che in St prima come Cfoe poi come presidente per l'Italia halavorato ai cambiamenti in questocampo, insiste sul «matching tra in-novazione e mercati». «Vogliamoallargare e modernizzare i servizi -dice il neo-presidente - facendo le-va sulle tecnologie digitali e rivol-gendoci particolarmente alle mediee piccole imprese e agli artigiani chehanno minore capacità autonomadi accedervi. Penso alle piattaformeinternazionali di e-commerce, allatracciabilità del prodotto con eti-chette "smart", a nuovi modelli diofferta, a un big data dei buyers nelmondo». Sulla blockchain il mini-stero dello Sviluppo (Mise) sta pre-parando una strategia nazionale el'Ice si aggancerà al treno. «La trac-ciabilità dei prodotti serve a proteg-gere il brand, a indicare l'origine diun DOCG,DOC, DOP, IGP, a contra-stare la contraffazione e il fenome-no dell"'italian sounding", quindiinteressa molte filiere diverse, dalfashion all'agroalimentare». L'in-tenzione è utilizzare il protocolloblockchain per assicurare la dispo-nibilità in rete di informazioni cer-tificate accessibili a partire daun'etichetta. «Oppure anche unadigital tag - continua Ferro - puòcontenere queste informazioni leg-gibili da uno smartphone. Esistonodiverse opzioni e progetti, da ren-dere praticabili anche rispetto al co-
sto e all'accessibilità. Ecco, vorreicreare in Ice un centro di competen-za digitale - in stretto collegamentocon le iniziative del Mise - che rendadisponibili alle imprese che espor-tano delle piattaforme standard».
La difficoltà vera starà probabil-mente nella capacità di strutture eorganizzazioni tradizionali di as-sorbire la velocità di cambiamento.Ferro, che non esclude «un nuovoconcorso se sarà superato il tetto di450 unità per l'organico», ha sceltoColdiretti e Confartigianato per isuoi primi incontri ufficiali. «Contutto il rispetto per la filiera delle
medie e grandi imprese, che ovvia-mente continueremo a sostene-re,abbiamo voluto iniziare da que-ste associazioni per dare un segna-le, dal momento che intendiamocoinvolgere sempre di più gli arti-giani e la filiera agroalimentare».L'attenzione alle microimprese e aicoltivatori diretti sarà probabil-mente visibile nelle iniziative delPiano straordinario per il2oi9, an-cora all'esame del Mise per il via li-bera finale. Molta attenzione, in li-nea con le indicazioni del ministroLuigi Di Maio, anche per le impresemeridionali. «A mio modo di vedereil 12% di esportazioni nazionaliespresse dal Mezzogiorno è un datoestremamente basso». Un obiettivodi incremento? «Direi che dobbia-mo ambire ad arrivare al 17-20% inun orizzonte di quattro anni». Edanche per l'aumento degli esporta-tori c'è già un target da raggiungere.«Le ultime statistiche parlano dicirca i96mila aziende. Nei quattroannidi riferimento possiamo pun-
opo quasi 20 anni inStMicroelectronics,
D non sorprende che neiprimi progetti di CarloFerro per il nuovo cor-so dell'Ice ci sia tanta
innovazione, un'elevata fiducia nelcambio di passo che può avvenirecon la digitalizzazione.
Ferro è stato indicato alla presi-denza dell'Ice dal consiglio dei mi-nistri alla fine di novembre e si è in-sediato agli inizi di gennaio. Vener-dì scorso ha presieduto il primoconsiglio di amministrazione amargine del quale ha illustrato alSole 24 Ore le linee strategiche dellapromozione del commercio estero.Un progetto pubblico sulla tecnolo-gia blockchain per tracciare i pro-dotti made in Italy, un Piano giova-ni «puntando molto sulle startup ela formazione», un'attenzione cre-scente al sistema delle fiere e all'in-coming dei buyers rispetto agli anniprecedenti, una strategia di filieraper coinvolgere in modo maggiorele piccole e micro imprese al fiancodelle medie e grandi che interna-zionalizzano. Si partirà da qui, pro-prio mentre l'export italiano ha ini-ziato a frenare dopo la grande corsadegli ultimi anni.
«Scontiamo il rallentamentodella domanda dell'economia mon-diale e dobbiamo rispondere fis-sando alcuni obiettivi molto chiari:allargare la base dei mercati, gua-dagnare quote su quelli esistenti,aumentare il numero di aziendeesportatrici e il contributo del-
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Foglio 213
Le aziende
L'EXPORTIn milionidi euro
Fonte: ice-Istat
tare ad almeno 3omila imprese inpiù». Per tradurre nella pratica que-ste ambizioni si punta al mix di Pae-si (Cina, India ma anche Giappone,Corea, Brasile, area del Golfo e Ase-an) e settori strategici (quelli classi-ci del made in Italy più energie rin-novabili, tecnologie emergenti) fis-sati dalla cabina di regia governati-va. Grandi speranze Ferro le ripone
nel progetto Export manager, «cheandrà avanti, coinvolgendo sempredi più giovani professionisti conpartite Iva». E nelle startup. «Ci de-dicheremo molto alla crescita dellegiovani imprese innovative suimercati esteri, facendole partecipa-re sempre di più ai grandi eventi do-ve possono incontrare buyers di al-to livello. Ad esempio abbiamo già
449.129500.000
369.016
400.000 1 390.182398.870
200.000
2008 2010 2012 2014 2016 '17
LA CRESCITANumerodi impreseesportatriciitaliane
189.995
180,000
2012 2013 2014 2015 2016
I NUMERI
20%Export SudObiettivo massimo di quota delleesportazioni espresso nelMezzogiorno da raggiungere neiprossimi 4 anni. Oggi il Sudesprime meno del 12% nazionale.L'aumento del "peso" delle regionimeridionali sarà tra i temicentrali del nuovo corso Ice,insieme a un maggiorecoinvolgimento nelle strategiepromozionali per le categoriedei coltivatori diretti e degliartigiani
30milaNuove imprese esportatriciÈ il target di incremento delleimprese esportatrici, fissato daFerro sempre su basequadriennale («+15%/2o%»).Oggi si viaggia intorno alle196milaaziende.Si punta molto sul contributoaggiuntivo che potrà arrivaredalle startup attive nelletecnologie emergenti, dacoinvolgerecon la partecipazione alle grandifiere internazionali
e RIPRODUZIONE RISLRVA-A
NUOVOPRESIDENTE
Carlo Ferrosi è insediato
a gennaioalla presidenza
dell'Ice
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raddoppiato gli spazi per l'annoprossimo al Consumer ElectronicShow di Las Vegas. Penso poi dicoinvolgere le imprese in un pro-gramma "adotta una startup" estiamo preparando I-Erasmusstartup" proposto dal sottosegreta-rio al Mise Michele Geraci».
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D Sole28 IMIS Pagina 1Foglio 3 1 3
La tecnologia . La tracciabilità del la provenienza dei prodotti, nell'alimentare e in altri settori (il tessi le, ad esempio) servirà anche a contrastare la contraffazione e il fenomeno del l'Italian sounding
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D Sole28
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La crisi dei minatori:il Bitcoin vale menodei costi per estrarloCRIPTOVALUTE
Dopo un forte calo dellapotenza computazionale,si registra però una ripresa
Morya Longo
Una professione in via di estinzio-ne, oppure nel bel mezzo di una sa-lutare selezione darwiniana? Ilcrollo del prezzo del Bitcoin, chedai massimi di fine 2017 ha persol'82%, sta mettendo con le spalle almuro tanti «minatori»: cioè coloroche, con giganteschi computer econ un enorme consumo di elettri-cità, "estraggono" i Bitcoin. Secon-do uno studio di JP Morgan, questaattività non è più conveniente: perestrarre un solo Bitcoin si spendo-no infatti mediamente 4.060 dolla-ri, costo superiore all'attuale prez-zo della criptovaluta che ieri quo-tava a 3.414 dollari. Eppure altri da-ti, di Blockchain.com, sembranomostrare che l'attività dei "minato-ri" si stia riprendendo dopo unacerta debàcle nei mesi scorsi: la lo-ro potenza computazionale a livel-lo mondiale, dopo essere diminui-ta, ultimamente è infatti tornata acrescere. Questo significa che i"minatori" stanno tornando a "mi-nare". E che il Bitcoin, nonostanteil tracollo del prezzo, ancora ha unesercito di persone che investonoin super-computer e in elettricitàper cercarli.
Per capire questi dati bisognaaddentrarsi nel mondo della cripto-valuta più famosa al mondo. I mi-natori sono nodi della rete che dan-no la potenza computazionale ne-cessaria per finalizzare le transa-zioni in Bitcoin: di fatto, congiganteschi cervelloni elettronici ingrado di fare calcoli altrettanto gi-ganteschi, "estraggono" nuovi Bi-tcoin. Questa attività era molto red-
ditizia quando il Bitcoin valeva oltreiomila dollari: perché il costo perestrarre un Bitcoin era molto infe-riore. Era una vera manna quandola criptovaluta valeva i8mila dollarie volava verso i 2omila. Ma ora imargini sono troppo bassi. Anzi:ormai in molte parti del mondo so-no negativi. Questo perché, secon-do i calcoli di JP Morgan appunto,costa 4.060 dollari "estrarre" (an-che se questo termine tecnicamentenon è esatto) ogni Bitcoin.
Bene inteso: questo è il costomedio, che deriva in gran parte daquanto si paga l'energia elettrica ingiro per il mondo. In alcuni posti èancora conveniente lavorare come"minatore": per esempio in Cina,dove il costo di estrazione - sempresecondo i calcoli di JP Morgan - èintorno ai 2.400 dollari. E questo èil punto, che ha evitato l'estinzionedei minatori. «Con il calo del prezzodel Bitcoin i minatori che non eranoefficienti hanno dovuto spegnere lemacchine, dato che nessuno conti-nua a svolgere un lavoro come que-sto in perdita - osserva FerdinandoAmetrano, direttore del Digital GoldInsititute e professore di Bitcoin al-l'Università Bicocca di Milano-. Mala competizione in questo campo ètale che probabilmente sono entratiin gioco nuovi palyer oppure alcunidi quelli che si sono ritirati hannoaperto in zone del mondo dove è piùconveniente svolgere questo tipo diattività. E la ripresa della crescita dipotenza computazionale confermain maniera empirica che ci sono an-cora margini di redditività».
Per questo, a suo avviso, la po-tenza computazionale dei minatorinel mondo, dopo il forte calo, si stariprendendo: perché il settore èprobabilmente passato attraversouna selezione darwiniana. L'oro di-gitale, di certo, oggi brilla moltomeno di un tempo. Ma forse è pre-sto per dire che non brilla più.
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irto punta la vaId--(per il colosso delle rìnn wM1ili
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