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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 04 dicembre 2014

Pagina I

INGEGNERI

IngegneriItalia Oggi 04/12/14 P. 33 1

SIDERURGIA

«Ilva, possibile intervento pubblico a tempo»Sole 24 Ore 04/12/14 P. 12 2

Addio super produzioni, il futuro dell'acciaio italiano è qualità e innovazioneStampa 04/12/14 P. 26 Giuseppe Bottero 4

INDUSTRIA AEROSPAZIALE

ItalstellarRepubblica 04/12/14 P. 36 Silvia Bencivelli 5

APPALTI PUBBLICI

Bando da revocare se resta una sola impresaSole 24 Ore 04/12/14 P. 51 Francesco Clemente 9

FISCO E PROFESSIONISTI

L'autonomo non deduce i contributiSole 24 Ore 04/12/14 P. 48 10

FATTURAZIONE ELETTRONICA

Fattura elettronica senza rinviiSole 24 Ore 04/12/14 P. 48 Giorgio Costa 11

CASSA FORENSE

Da Cassa forense un progetto per i fondi europeiSole 24 Ore 04/12/14 P. 49 Maria Carla DeCesari

12

GEOGRAFIA ORDINI

Commercialisti, 17 ordini prorogati fino al 2016Italia Oggi 04/12/14 P. 33 Benedetta Pacelli 13

CONTRATTI DI RETE

Oltre 1.800 contratti di rete siglatiItalia Oggi 04/12/14 P. 32 14

NOTARIATO

Eredità digitale, oggi convegno in BocconiSole 24 Ore 04/12/14 P. 49 15

AVVOCATI

Sui compensi proposta da RomaSole 24 Ore 04/12/14 P. 50 16

NOTAI

La parcella del notaio più cara a Parigi e LondraSole24 Ore Casa Plus 04/12/14 P. 23 Paola Dezza 17

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Ingegneri. «Basta nonmare le eme rgenze. Occorremettere in atto un pianoprogrammatico di inter-venti atto a tutelare la si-curezza del nostro paese». El'appello lanciato da FeliceMonaco, presidente dell'Or-dine degli ingegneri dellaprovincia di Bologna, nelcorso dell'incontro pubblicoche si è tenuto nei giorniscorsi presso la Sala Borsadel capoluogo emiliano sultema della sicurezza neicantieri. L'evento, promossodall'Ordine degli ingegneridi Bologna, in collabo-razione con il Consiglionazionale degli ingegneri,ha visto la partecipazionedi Armando Zambrano,presidente del Consiglionazionale degli ingegneri,Giuseppe Piegari del mi-nistero del lavoro, Leonar-do Caruso, vicepresidentevicario Anaci, ElisabettaBrunelli, presidente ApeBologna - Confedelizia eMarco Garantola, presi-dente Cncpt.

Ingegneri Pagina 1

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«Siderurgia cruciale, oggi chiusa la vicenda AstGuerra sarà consulente di Palazzo Chigi»

Sul canone Rai possibile «norma ponte,>Per l'Imu agricola ipotesi decreto immediato

«Ilva, possíbfle íntervento pubblíco a tempo»Reni alla Camera sul tavolo tutte le ipotesi, dal 2015 via al piano di liberalizzazioni

ROMA

«SuEavicenda diTaranto e diliva

abbiamopresoin considerazione,elofaremonelleprossimeore,tuttiitipidisoluzione: dalla possibilità di investi-menti privati nazionali e intemazio-nali fino atinintervento pubblico, perun certo periodo di tempo, che con-senta all'azienda di affrontare le que-stioni ambientali e poi di tornare sulmercato per essere nuovamente lea-der in Europa». La conferma che il go-verno sta pensando a un interventopubblico sull'Ilva, siapure atempo, ar-riva dallo stesso Matteo Renzi duran-teilquestiontimediieriallaCamerasuvaritemidipoliticaeconomica edipo-liticainternazionale. Nel giorno della

«Vi tocca analizzare questiproblemi dopo averli causatiquando eravate al governo,a noi tocca risolverlie lo faremo anche per voi»

sisonodispersiinmillerivolï». Quan-to alle liberalizzazioni, Renzi ha con-

gliore dei denari europei che per anni

chiusura dellavicendaAst Terni sen-zail ricorso ai licenziamenti e alla Cignon poteva poi mancare un accennodi s oddi sfazion e da part e del premier:«La siderurgia italiana è cruciale e la-sciatemi esprimere oggi la soddisfa-zionedelgovemoperchéè statachiu-salavicendaAst»,hadettorisponden-do a una domanda sul miglior uso deifondi europei per rilanciare l'occupa-zione. Soprattutto al Sud, è stata la ri-sposta di Renzi nel merito, «per com-battere la disoccupazione siamo di-sposti a utilizzare strumenti non con-venzionali e a fare qualsiasi cosa»,partendo proprio dall'«utilizzo mi-

fermato che «nel 2oi5 affronteremoanchequestotenia» apartiredai«ser-vizi pubblici locali» con l'interventosull'«incredibile nugolo di municipa-lizzate che sono una vergogna inac-cettabile». Epiùtardi, su La 7, confer-ma lanomina diAndrea Guerra, ex addi Luxottica, a consigliere strategicodiPalazzoChigi, «acostozero».

SollecitatodalcapogruppodiFiRe-nato Brunetta, che ha definito «unapresaingiro» ilpianoJuncker sugliin-vestimenti, Renzi è tornato sul puntoribadendo che si tratta pur sempre diun primo passo: «Noi non pensiamoche Il che piano Junker possa essereetichettato cosi. Pensiamo sia un pri-mo segno di cambio di direzione: an-coranonsufficiente,timido,maunpri-mo passo». Né il premier si è rispar-miato unanotapolemicain risposta aitoni altrettanto polemici di Brunetta«La differenza tra noi evoi è che avoitoccaanalizzarequestiproblemidopoaverli causati con l'azione del vostrogoverno, anoitoccarisolverlielofàre-moanchepervoi».Enelrispondereal-l'interrogazione presentata dal leghi-sta Massimiliano Fedriga, Renzi hapuntato il dito anche contro Il Carroc-cio: «Ci sonovarimodiperrelazionar-siai cittadini, mai come in questo mo-mento è chiaro che c'è chi punta sullarabbia, su messaggi di terrore verso ilfuturo,echiinvececercadirappresen-tarelarealtàedilavorareperrisolvereiproblemi. Siamoprontiaparlareditut-tomasenzafare terrorismo mediaticoche si ritorce contro chi la fa». Ricor-dando al capogruppo del Carroccioche il primo ad aumentare l'età pen-sionabile è stato l'allora ministro delLavoro leghista Rob erto Maroni.

Em. Pa.0 RIPRODUZIONE RISERVATA

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Apagina 14Schema a tre per salva re Pllva

Siderurgia Pagina 2

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Question time . 11 presidente del Consiglio, Matteo Renzi, alla Camera

Intervento sull'IlvaMatteo Renzi ha annunciato

un intervento pubblico «perun certo periodo di tempo»per affrontare le questioniambientali e permettereall'Ilva di ritornaresulmercato «una volta chel'azienda sarà tornata adessere leader in Europa». Trale ipotesi di soluzioni unintervento normativo checambi la legge Marzano perpermettere all'Ilva di passaread un amministrazionecontrollata con un supercommissario. Ma è previstaanche l'opzione di un ricorsoalla Banca europea degliinvestimenti da partedell'attuale commissariostraordinario

Siderurgia Pagina 3

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il casoGIUSEPPE BOTTERO

TORINO

La buona notizia è chel'acciaio ha un futuro,quella cattiva è che,

per continuare a restare vi-ve, le fabbriche italiane do-vranno cambiare pelle, infretta. Qualcuno l'ha già fat-to: la Ori Martin di Bresciaha abbandonato la produzio-ne di tondi per cemento ar-mato e scommesso su pro-dotti particolari, dedicati al-l'automotive. Un successo.Foroni, nel Varesotto, fa bar-re in acciaio speciale per labionica e cresce da anni.

Mentre i colossi faticano,stretti tra crisi ambientali eindustriali, chi ha puntatoforte sulla specializzazionecontinua a correre. «Per i Pa-

CASI DI SUCC1~La Ori Martin ha lasciato

i tondini per l'ediliziae ha scommesso sull'auto

esi come il nostro l'unica solu-zione è investire sulle nicchie,non sui prodotti standard.Quelli li faranno la Cina, l'In-dia, dove c'è massa critica e ilcosto del lavoro è molto piùbasso», spiega GianfrancoTosini, direttore dell'ufficiostudi del portale specializza-to Siderweb. Secondo leproiezioni al 2030 sarà pro-prio Pechino il padrone del-l'acciaio mondiale, con unaquota del 51% (oggi è il 49%,ma solo 18 anni fa era il 12,7per cento). Crescerà anche

l'Africa e, grazie alla disponibi-lità di gas a prezzi bassi, gli Sta-ti Uniti resteranno in gioco.

Sarà soprattutto l'Europa,ridotta a un peso del 9%, a paga-re il prezzo più alto. «Pochi, pe-rò, hanno il nostro know how -dice Tosini -. Dobbiamo trasfor-marci da produttori di materia-li a esportatori di tecnologie».La ricaduta occupazionale, pe-

Addio super produzioni,il futuro dell'acciaio italiano

è qualità e innovazioneLa siderurgia vale il 2% del Pil: "Settore strategico"

La fotografiadell'acciaioin Italia

L'aumentodelle importazioni

nei primi 8 mesidel 2014

Il numerodegli occupatidel settore

L'aumentodell'export

nei primi 8 mesidel 2014

La produzionenei primi10 mesidel 2014

Il fatturatocomplessivoal terminedel 2013

rò, sarebbe devastante, perchél'Italia parte da numeri impor-tanti: con 24,1 milioni di tonnel-late prodotte durante lo scorsoanno, nel Vecchio Continente èseconda solo alla Germania. Ilfatturato complessivo delle in-dustrie associate a Federacciaivale 34 miliardi di euro, più del2% del Pil. « È un settore strate-gico», spiegava ieri il ministroallo Sviluppo, Federica Guidi,mentre il premier Renzi confer-mava che tra le soluzioni al va-glio per Taranto c'è la naziona-lizzazione, almeno temporanea,in attesa dell'ingresso di nuoviinvestitori. Eppure, allo Svilup-po, sanno che agli imprenditoriserve un cambio di mentalità.Le iniziative del governo e deiprivati - da Terni a Piombino -

In affannoII 66% delle

aziendeitaliane della

siderurgiaha subitonel 2013

un calodel fatturato

Altri30oio

Centimetri - LA STAMPA

Così -Germania-„_in Europa 25,7%

Polonia @-4,8% o --

. - Regno Unito -Francia7,2% 9 5%a ,Spagn

I sitiproduttivisu tuttoil territorionazionale

8,3%

milionidi tonnellate

30 ,

25

L'andamento20 della z e - `

nel nostro Paese15

RRI o`)tio tio tio tio tio tio tio

stanno tamponando una situa-zione complessa soprattuttoper quanto riguarda il lavoro,ma per il rilancio non può ba-stare, spiegano gli analisti. Il66% delle aziende italiane, atti-ve nella siderurgia, nel 2013 haregistrato un calo di fatturato, enegli ultimi sette anni la grandecrisi ha bruciato oltre tremilaposti. Un'erosione continua.Un'ottantina è appena stata sal-vata, grazie all'investimentodel gruppo piemontese Otlec,che ha scommesso sullo stabili-mento tarantino di Marcega-glia Buildtech. Tra gli impren-ditori circola un report che con-

tiene il più allarmante dei dati:il consumo apparente di accia-io, ovvero l'indicatore che inclu-de le scorte delle imprese, dal2006 a oggi è crollato del 42%.

Su tutto il settore inoltres'allunga il fantasma dell'Ilva.«Se chiudesse usciremmo dalsettore siderurgico: vorrebbedire perdita di Pil e di altre mi-gliaia di posti di lavoro», am-mette il presidente di Confin-dustria Squinzi. «Se sparisseTaranto, per quanto riguarda iprodotti piani, l'Italia divente-rebbe totalmente dipendentedai gruppi stranieri - confermaTosini -. Salvarla è giusto, ma aquale prezzo?»

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1947L'URSS mettein orbita Sputnik ie la cagnetta Laika

1961Jurij Gagarin,primo uomoIn orbita

L'Italia inviail San Marco 1nello spazio

1969La Nasa sbarca

sulla Lunacon l'Apollo i l

..,__. rtecipacon il lancio di Ricerca Industrláic:dei loro primo e Operativa),,l$?'ite(Cos-B) da tapeC',ave'ai

u.moaone-tar,ca.rr

1981Primo lancioper la navettaspaziale Columbia

Dal primo satellite europeo a Samantha Cristoforetti

il Belpaeseè tra i protagonisti nella conquista dello Spazio

uINDlci dicembre1964: dal poligonodi Wallops Island,lungo la costa dellal'irginia, il satellite

San Mai ,u Aviene lanciato nel-lo spazio. È il primo satellite co-struito in Europa. Ed è italiano.Comincia con lui la nostra av-ventura spaziale, e con un pri-mato: il nostro è il terzo paese almondo a lanciare un satellite inorbita dopo Urss e Usa. E men-tre le due superpotenze si sfi-dano per la conquista della Lu-na e i primi cosmonauti varca-no i confini del pianeta, l'Italiaconquista la medaglia di bron-zo grazie a un piccolo satellite dialluminio marcato da una ban-dierina tricolore.

Oggi, il nostro primato spa-ziale lo si afferra con un colpod'occhio guardando la fotogra-fia degli Shenanigans, i "bir-banti", come hanno scelto difarsi chiamare. Cioè i sei astro-nauti europei selezionati nel2009 dall'Agenzia Spaziale Eu-ropea (Esa). Su sei, gli italianisono due: Luca Parmitano e Sa-mantha Cristoforetti. Gli altrisono un tedesco, un danese, unfrancese e un inglese. Sono lorogli europei che in questi anniabiteranno la Stazione Spazia-le Internazionale (Iss), l'avam-

posto dell'umanità nello spa-zio. «Cosa ci andiamo a fare? -afferma Roberto Battiston,presidente dell'Agenzia Spa-ziale Italiana (Asi) -Andiamosoprattutto per capire come sivive nello spazio. Perché il gior-no che andremo su Marte do-vremo affrontare un viaggio diun anno all'andata e un anno alritorno». Anche il primo euro-peo della storia a salire a bordodell'Iss, a mettere i piedi sul no-stro futuro, è stato un italiano.Non un tedesco, come ci si po-trebbe aspettare scorrendo lalista dei principali finanziatoridell'Esa. Era Umberto Guidonied ebbe la priorità grazie al fat-to che il nostro paese aveva for-nito alla Nasa oltre il 50% dellaparte abitabile della stazione.Quei moduli - spiega ElisioGiacomo Prette, presidente diThales Alenia Space Italia - liabbiamo costruiti noi a Torino.Cioè adesso Sanlantha è a casanostra...». Thales Alenia Spaceè una joint venture della fran-cese Thales (che ha il 67%) edell'italiana Finmeccanica.Con Telespazio (che è al 67% diFinmeccanicae 33%diThales)costituisce una "space allian-ce" leader al mondo per la co-struzione e la gestione di "og-getti spaziali".

Industria Aerospaziale Pagina 5

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Ma l'Italia sull'Iss non si fer-ma qui: «Abbiamo costruito an-che la finestra», prosegue Pret-te. All'inizio, infatti, lalss avevasolo piccoli oblò. Oggi invece laCupola permette di avere le im-magini meravigliose della Ter-ra vista dallo spazio che ci han-no riempito gli occhi quando Lu-ca le twittava per noi sulla Ter-ra. SonostaticostruitidaThalesAlenia Space anche molti dei si-stemi che muovono le navetteper i rifornimenti. E sono italia-ni i migliori menu di bordo, rea-lizzati da una piccola e giovaneimpresa di Torino, la Argotec,che dopo essersi specializzatain ingegneria per lo spazio e inaddestramento di astronauti,ha deciso di oc-cuparsi an-che del lo-ro appeti-

to.Sono loro che preparano i co-

siddetti menu bonus per l'Esa.«Gli astronauti - spiega DavidAvino, amministratore delega-to di Argotec - mangiano i me-nu standard delle agenzie spa-ziali americana e russa. Gli eu-ropei hanno in più un bonus,che si scelgono loro». La Argo-tec ha preparato i pasti per Lu-ca (lasagne, melanzane allaparmigiana, tiramisù... ), perSamantha (ceci, fave, quinoa.. )

e per l'astronauta tedescoAlexander Gerst. Preparare ali-menti spaziali buoni e sani nonè facile: «Devono avere scaden-za almeno diciotto mesi a tem-peraturaambiente edevono es-sere scaldabili con le piastre,perché lassù non ci sono né fri-goriferi né forni a microonde»,prosegue Avino. E quello che èpiù importante è che possonoessere mangiati anche quag-giù. «Per noi lavorare sullo spa-zio è anche un modo di speri-mentare». Cioè: selo saifareperlo spazio, lo sai fare anche per laTerra.

Stesso discorso vale per Tha-les Alenia Space, come spiegaPrette: «Noi facciamo satellitiper le telecomunicazioni e perl'osservazione della Terra. Sia-mo i leader mondiali per i satel-liti radar, quelli che vedono ol-tre le nuvole e fanno foto anchedi notte». Con questi hanno co-struito i quattro satelliti del si-stema Cosmo Skymed, che og-gi è fondamentale per il moni-toraggio ambientale. «Ma ab-biamo anche clienti privati, peresempio gli operatori che ci fan-no vedere la tv o ci permettonodi telefonare». Oltre il romanti-cismo, tra le stelle c'è anche unbusiness molto concreto.

L'esplorazione spaziale,

cioè, è tante cose. «L'Italia è trai fondatori dell'Esa e ha parte-cipato a tutte le principali mis-sioni scientifiche», spiega Ro-berto Battiston. La scopriamoin prima linea nell'astronomiaaraggiX, nellaricerca sullama-teria oscura e sull' antimateria,e nella missione Planck, che hafotografato le origini lontanedell'Universo. E italiana eratanta della strumentazione dibordo della sonda Rosetta, cheha mandato il suo lander sullacometa 67P. Come è italiano ilprimo trapano spaziale dellastoria, progettato per l'analisidella composizione della come-ta stessa. Non solo: molto diquello che avviene nello spazioha già una ricaduta nelle nostrevite: «Il nostro monitoraggioambientale, per esempio, è sta-to usato anche nelle recentiemergenze maltempo ed è giàattivo nelle zone a rischiovulca-nico».

Ma dietro alla ricerca e allesue applicazioni c'è anche un'e-norme opportunità economica.«Abbiamo appena chiuso uncontratto per dieci lanciatori dipiccoli satelliti di progettazioneitaliana», prosegue Battiston. Eproprio due giorni fa si è tenutala riunione dei ministri della ri-cerca dei paesi che partecipanoall'Esae lì ci siamo assicurati unbel pezzo della costruzione deinuovi lanciatori (Ariane-6 e Ve-ga) più grandi su cui l'Europaha investito otto miliardi di eu-ro nei prossimi dieci anni. Nonsolo: sarà molto italiana anchela missione ExoMars, la missio-ne di esplorazione marzianache si terrà, in due momenti, nel2016 e nel 2018.

Insomma, dove si decidono lestrategie industriali e scientifi-che dell'Europa spaziale, l'Ita-lia si presenta a testa alta. Mol-to alta, e non solo per salutareSamantha mentre sfreccia trale stelle.

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GG ù fotografavo casa miae mi sentivo orgoglioso"

ITALIA è la nazionepiù rappresentatad'Europa nel corpoastronauti Esa. E lo

è sia neila nuova generazione diastronauti (siamo due su sei: Sa-mantha Cristoforetti e io ), sia intutto il Corpo astronautico euro-peo, dove con Paolo Nespoli eRo-berto Vittori arriviamo a quat-tro su quattordici. Per me il verovanto come astronauta italianoè arrivato nello spazio, quandoero a bordo dell'Iss. Perché c'èstato un momento in cui, primoeuropeo, ho catturato con ilbraccio robotico CanadArm l'a-stronave cargo Cygnus, il cuimodulo pressurizzato è stato co-struito in Italia. Con ATV e Cy-gnus attraccati, più del 50% delvolume della Stazione SpazialeInternazionale era italiano, co-me me. Ho voluto raccontarloanche al Presidente della Re-pubblica, perché penso che pos-sa essere un motivo di orgoglioper tutti: un astronauta che hastudiato e si è formato, profes-sionalmente e culturalmente,in Italia è il primo europeo a ef-fettuare un'attività del genere,e grazie a tecnologia anche ita-liana.

Non solo: durante la missioneVolare, ho svolto due EVA, atti-vità extraveicolari. Ed è ancheper questo che oggi l'Italia puòsedersi al tavolo delle nazionic he decidono il futuro delle E VA.Immaginate un astronauta im-pegnato nell'esplorazione ex-traplanetaria: camminerà sullasabbia di un altro pianeta e lafarà scorrere tra le dita inguan-tate del suo scafandro del futu-ro. E magari la tecnologia cheglielo renderà possibile sarà an-che italiana.

Mentre ero sulla StazioneSpaziale internazionale era an-che l'Italia a rendere orgogliosome! Dalla Cupola ho fatto un'in-finitàdi fotografie al nostro Pae-se, alla mia Sicilia: ho riempitointere schede dimemoria-per-ché era un'emozione straordi-

IL PILOTALucaParmitanoastronautasulla Soyuznel 2013

nana vederla da lassù. Tutti gliastronauti, di qualsiasi naziona-lità, amano fotografare il Medi-terraneo: e l'Italia è talmente ri-conoscibile, con le sue coste fra-stagliate, conia soleche avolteil-lumina il mare rendendone visi-bili le correnti, le nuvole che la«vestono» con una luce diversa;talmente bella, che continua aessere fonte di ispirazione an-che adesso che sono rientrato.

Infine, da buon italiano, hopensato all'arte culinaria. Mi so-no preoccupato di portarmi abordo del buon cibo delle nostreparti: lasagne, risotto, capona-ta, melanzane alla parmigiana.Tutto conforme alle regole dellospazio, ma buonissimo. Era la

Umberte Guidoni

'sl primo astronauta

itaiàanas sull'ISS

Rcrer:o Vittoriraggiunge l'iss

mia scorta, sarebbe dovuta du-rare sei mesi. Ma un giorno hopensatodi organizzareunacenaitaliana: in orbita, ogni occasio-ne conviviale è straordinaria-menteimportante. Cosiho scrit-to il menù su un foglio di carta eho invitato i miei colleghi astro-nauti. In breve: è finito tutto. Inuna sera ci siamo mangiati quel-loche avrei dovut o tenere per seimesi. In compenso, ne abbiamoparlato per sei mesi!

Oggi sono Ambasciatore delSemestre di Presidenz a italianadel Consiglio dell'Unione Euro-pea, un momento c hi ave dei miolavoro e una scelta eloquente daparte del nostro Paese. Perchéun astronauta parla di futuro -di un futuro che tutti vogliamomigliore. Oggi l'Europa ha l'op-portunità di costruirlo: e il primopasso che ciascuno di noi devecompiere è desiderare di essereeuropei, portando il nostro con-tributo da italiani.

(Testo raccolto da SilviaBen ci velli)

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il lander Philaeterra per la

prima voltasu una cometa

Luca Parmitanoil primo italianoa passeggiarenello spazio

±aberto Vittorie Paolo Nespoliinsieme suli'ISS

Umberto

Guidoni

e Maurizio

Cheli a bordodelColumbia

Franco Malerbadiventa il primoastronauta d'Italia

1990Nasce l 'Agenzia li 5elescopio sparaleSpaziale Italiana Hubbie entra n funzione

fasce l'Italsat F1il primo programmagestito interamente dall'Asi

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Se gli altri partecipanti si ritirano, l'assenza di concorrenza fa venire meno l'efficienza e l'economicità

Bando da revocare se resta una sola impresaFrancesco Clemente

La stazione appaltante puòrevocare l'appalto già indettoanche senza aver visto e valuta-to l'unica offerta rimasta in garase manca o èvenuto meno il con-fronto concorrenziale tra piùpartecipanti che consente di ot-tenerel'offertapiù conveniente.L'ha stabilito il Consiglio di Sta-to nella sentenza n. 5761, deposi-tata dalla Quinta sezione 3121 no-vembre scorso.

I giudici hanno dato ragione a

un Comune che aveva interrotto(e quindi non aggiudicato al-l'unica impresa ancora in garacon un'offerta) la procedura perun contratto di affidamento inconcessione dei lavori di recu-pero ambientale di un'area di unex cava locale, ritenendo di nonpoter scegliere l'offerta econo-micamente più vantaggiosa, cri-terio fissato dal bando e discipli-nato dal Codice degli appalti (ar-ticolo 83 del Dlgs n. 163/20o6).

Alla gara avevano partecipato

altre due aziende, una poi esclu-saper irregolarità amministrati-va e un'altra ritiratasi per lo stal-lo creatosi con lo "stop" decisoper le indagini di magistrati pe-nali e Corte dei conti (presuntaconcussione e responsabilitàcontabile contestata agli ormaiex amministratori comunali).

Secondo il collegio, la revocaper l'assenza di concorrenza è le-gittima perché «basata su criteridi economicità ed efficienza»: ilbando conprocedura aperta - si-

stema in cui ogni operatore eco-nomico interessato può presen-tare un'offerta- «deve essere ag-giudicato sullabase delraffrontodi più offerte, secondo il princi-pio già fissato dall'articolo 69 delregio decreto n. 827 de11924 (astapubblica, Regolamento perl'amministrazione del patrimo-nio ela contabilità generale delloStato, ndr), per cui le disposizio-ni che derogano a tale principiocostituiscono norme ecceziona-li di stretta interpretazione».

Perigiudici, tale annullamen-to è previsto dal Codice: quandoil bando - come nel caso in esa-me - prevede la possibilità di ag-giudicazione anche conuna solaofferta valida (articolo 55, com-ma 4), si può non procedervi senessuna è conveniente o idoneaal contratto (articolo 8i, comma3). Così, licela sentenza, «ragio-nevolmente il Comune ha rite-nuto che - impostando una nuo-vagara- fosse possibile ottenereunamigliore offerta», dopo aver«dovuto valutare se fosse con-forme all'interesse pubblico laconclusione».

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Fondi assistenziali

Uautonomonon deduce1contributi

,9t Una persona fisica , non di-pendente , non può dedurre dalreddito icontributiversati a entio casse che hanno solo fini di as-sistenza sanitaria . L'agevolazio-ne è riservata ai dipendenti (ri-soluzione delle Entrate 3 dicem-bre 2014 , n.1o7/E).I fondi sanita-ri integrativi del Ssn istituiti oadeguatiinbase all'articolo 9 deldecreto legislativo 502/92 cheerogano prestazioni negli ambi-ti di intervento stabiliti dal Dm31marzo2oo8 , sono «finalizzatial-l'erogazione di prestazioni noncomprese nei livelli essenzialidi assistenza». I contributi ver-sati da tutte le persone fisiche(non solo dipendenti) sono de-ducibili dal reddito complessi-vo, fino a 3.615,20 euro . Gli «entio casse aventi esclusivamentefine assistenziale», che operanonegli ambiti stabiliti dal Dm 31marzo 2008 , invece , «possonofinanziare anche prestazioni so-stitutive rispetto a quelle giàerogate» dal Ssn e i contributi aessiversatida datore o lavorato-re non concorrono a formare ilreddito del dipendente . Secon-do un parere della Salute , acqui-sito dalle Entrate, gli enti o casseaventi solo fine assistenziale,«nonpossono essere equiparatiai fondi s anitari integrativi di cuiall'articolo 9», decreto 502/1992e,pertanto ,nonpuò applicarsiladeduzione dell'articolo 1o delTuir riservata a tutti.

L.D.S.

Fisco e professionisti Pagina 10

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Dal confronto in commissione bicamerale emergono possibili novità sulla conservazione

Fattura elettronica se a rinviiOrlandi: utilizzo in tutta la Pa dal 31 marzo - I commercialisti cauti

Giorgio Costa

Nessun rinvio della scaden-za del 31 marzo 2015 per l'esten-sione a tutta la Pa dell'obbligo difatturazione elettronica da par-te dei fornitori, obbligo per oralimitato a ministeri, agenzie fi-scali ed enti nazionali di previ-denza e assistenza sociale.

Lo ha chiesto con forza ierinotte Rossella Orlandi, diretto-re dell'agenzia delle Entrate,durante l'audizione effettuatadalla commissione parlamen-tare di vigilanza sull'anagrafetributaria nell'ambito dell'in-dagine conoscitiva sulla pro-spettiva diunarazionalizzazio-ne delle banche dati pubblichein materia economica e finan-ziaria. Banche dati a cui contri-buiranno anche gli elementi ge-stiti attraverso la fatturazioneelettronica. Dati che, ha ribadi-to Rossella Orlandi, stanno di-

ventando sempre più precisi; intotale, dal 6 giugno a13o novem-bre, il sistema di interscambio -chiamato a gestire l'operazione- ha ricevuto 1.482.283 file di cuioltre 294mi1a (19,8%) sono statiscartati per errori formali. Unelemento questo che aveva in-dotto il presidente del Consi-glio nazionale dei dottori com-mercialisti ed esperti contabili,Gerardo Longobardi, a chiede-re un rinvio dell'estensione atutte le amministrazioni pub-bliche se questa percentuale dierrore fosse rimasta così eleva-ta. Rossella Orlandi ha precisa-to che,inrealtà, ifile scartatipererrori che indicano una diffi-coltà nell'utilizzo dei supporti(ad esempio formato e regole dicolloquio) è pari a 97.789 file,vale a dire poco più del 6%io deifile ricevuti. E proprio per que-sto Rossella Orlandi ha rib adito

come la scelta di ritardare l'ade-guamento «non appare in lineacon gli obiettivi di efficienta-mento delle fasi amministrati-ve e contabili delle imprese».Da parte sua Longobardi ha in-sistito sugli aspetti problemati-ci relativi alla conservazionedella fattura elettronica e ai co-sti che essa determina per im-prese e professionisti, propo-nendo che siano i server dellaSogei a gestire, appunto, la con-servazione sostitutiva delle fat-ture elettroniche. In alternati-va, sempre secondo Longobar-di, si potrebbero esonerare leimprese dalla conservazionevisto che si tratta di documentigià in possesso della Pa. Stradenon percorribili, secondo Or-landi, stante l'attuale sistemanormativo (articolol, comma 9,legge 244/2007) che obbligaemittente e destinatario alla

conservazione sostitutiva. EMichele Pelillo (Pd), a questoriguardo, ha proposto di utiliz-zare lo strumento della delega,in particolare un secondo prov-vedimento di semplificazione,per modificare la normativa insenso più favorevole a impresee professionisti. Daparte diCri-stiano Cannarsa, presiedenteamministratore delegato di So-gei, è arrivata la conferma che ilsistema operativo non avrà al-cuna difficoltà a sostenere il ca-rico di lavoro in arrivo e che lascadenza del 31 marzo 2015 puòessere perfettamente sosteni-bile: a patto però che tutte lepubbliche amministrazioni siregistrino sul sito di Italia digi-tale e dispongano quindi di quelcodice che è indispensabile af-finché possa essere emessa dalfornitore la fattura digitale.

O RIPRO DUZIO NE RISERVATA

Fatturazione elettronica Pagina 11

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Parla il presidente Luciano

Maria Carla De Cesari

Gr,zDPI La Cassa di previdenza

forense aiuterà gli iscritti

nell'accesso ai fondi europei

per avviare o riorganizzare

lo studio, per partecipare a

progetti innovativi, per ri-

qualificare o reindizzare le

competenze. Un pacchetto

chiavi in mano per i bandi

delle Regioni è stato elabo-

rato da alcuni consulenti

della Cassa e sarà affidato al-

le autonomie, che program-

mano e intermediano una

grande fetta dei fondi euro-

pei. La presentazione uffi-

ciale del progetto è stata fis-

sata a metà gennaio, nel cor-

so diun convegno a cui inter-

verranno i rappresentanti

delle Regioni.

Il" dossier" per rendere ac-cessibili le risorse comunita-rie ai professionisti è solouna tessera della nuova stra-tegia della Cassa degli avvo-cati: non più solo previdenzae assistenza, anche se natu-ralmente queste due voci so-no la missione fissata dallostatuto. «Ci siano resi conto -spiega Nunzio Luciano, pre-sidente della Cassa forense -che per fare previdenza oc-corre anche fornire serviziper la professione». Da un la-to c'è la crisi economica cheha tagliato reddito e fattura-to medio, dunque gli imponi-bili previdenziali, che assi-curano il pagamento dellepensioni e parte degli inter-ventidiwelfare. Dall'altro la-to, però, c'è la consapevolez-za che occorre fornire agliavvocati gli strumenti per ilriassetto e la riorganizzazio-ne degli studi, per affrontareunmercato caratterizzato dauna sempre maggiore con-correnza e che richiede spe-cializzazione. «Sono gliiscritti che sollecitano inter-venti di supporto per rende-re più efficiente l'attività»,continua Luciano.

La nuova fase della politi-cadella Cassa è iniziata dopola riforma dell'ordinamento

Da Cassa forenseun progettoper i fondi europeiforense, che ha imposto a chiè iscritto all'Albo l'iscrizio-ne e la contribuzione allaprevidenza: migliaia di av-vocati, giovani ma non solo,per anni non hanno avuto"cittadinanza previdenzia-le" perché il reddito non rag-giungeva il livello minimo.Ora, dopo il regolamento ap-provato in agosto dai mini-steri vigilanti, questi avvo-cati potranno pagare zoo eu-ro l'anno invece di 2.800.

In questo quadro, la Cassaorganizzerà anche una seriedi eventi formativi dedicatiai giovani: si tratterà di se-minari gratuiti, in varie città.Nello stesso tempo si pensaa un accordo con il ministe-ro della Giustizia per fornireall'avvocatura l'accessogratuito al Ced della Cassa-zione (si veda «Il Sole 24Ore» del 25 ottobre).

C'è poi il capitolo dei rap-

porti con le amministrazionistatali. Molti avvocati chehanno avuto incarichi di gra-tuito patrocinio sono in diffi-coltà per i forti ritardi nei pa-gamenti: negli anni si sonoaccumulate cifre ingenti, siparla di i4o milioni. La solu-zione potrebbe passare dal-l'anticipo di parte di questicrediti, certi perché certifi-cati dai magistrati, da partedella Cassa, che potrebbe re-cuperarli attraverso un mec-canismo di compensazionesulle ritenute effettuate sullepensioni. «Il ministro dellaGiustizia Andrea Orlando -ricorda Luciano - ha mostra-to interesse verso la propo-sta, che però deve riceverel'avallo dal ministero del-l'Economia».

Tutte queste iniziative,però, fanno i conti con lepossibilità della Cassa dimettere in campo risorse asostegno dei professionisti:se non verrà corretta la mi-sura della tassazione suirendimenti - che potrebbepassare da12o a126%- saran-no a rischio molti interventidi assistenza. Senza contarel'impatto sulle pensioni: ilsistema delle Casse ha sti-mato che la misura conte-nuta nel Ddl Stabilità po-trebbe comportare un ta-glio del io per cento.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Al vertice . Nunzio Luciano

L'Ente degli avvocatiha preparato un dossierda affidare alle Regioniper bandi accessibilianche ai professionisti..........................................................................

Le azioni di sostegnomesse a puntoperi giovanipuntano alla formazionee alla specializzazione

Cassa forense Pagina 12

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La linea che intende adottare il ministero della giustizia

Commercialisti, 17 ordiniprorogati fino al 2016

DI BENEDETTA PAGELLI

J 17 ordini dei dottori commercialisti che, aseguito della nuova geografia giudiziaria(dlgs 155/12), hanno visto sopprimere il lorotribunale di riferimento (Avezzano, Bas-

sano del Grappa, Casale Monferrato, Chiavaci,Crema, Lanciano, Lucera, Melfi, Montepulciano,Nicosia, Rossano, Sala Consilina, Sanremo, Tor-tona, Vasto, Vigevano, Voghera) resteranno invita fino a dicembre 2016. Data entro la quale,poi, secondo l'ordinamento della professione, sidovrà procedere al voto per il loro rinnovocon una geografia professionale, a quelpunto, modificata. Salvo colpi di sce-na è questa, secondo fonti vicine alministero della giustizia, la stradaper sbrogliare la matassa dell'ab-binamento tra l'organizzazionedella professione e la nuova giuri-sdizione voluta con il dlgs 155/12.Un appuntamento ormai non piùrinviabile per il dicastero guidato daAndrea Orlando che nel frattempo sitrova sul tavolo una nuova emergenza,tale da accelerare il processo: il voto per il rinno-vo del consiglio dell'ordine di Castrovillari (cheattende solo il decreto di commissariamento)dove a votare saranno probabilmente anche gliiscritti dell'ordine di Rossano (tra i 17 destinatia essere soppressi), visto che sulla carta questoordine già non esiste più.

Il caso di Castrovillari. Secondo la nuovamappa degli ordini ridisegnata dalla soppressio-ne dei tribunali, all'ordine di Castrovillari con-fluiranno tutti gli iscritti dell'ordine di Rossanoche, avendo perso il suo tribunale di riferimento,si appresta a chiudere battenti. L'imminentecommissariamento dell'ordine obbligherà il mi-nistero a indire, entro 60 giorni dalla nominadel commissario, nuove elezioni. Il punto è che,secondo le indiscrezioni, alle urne saranno chia-mati non più solo gli iscritti di Castrovillari maanche quelli di Rossano. Ancora prima ouindi

è atteso un provvedimento che preveda il tra-sferimento di tutti i professionisti che hanno laresidenza o il domicilio professionale nei comuniche ricadono nell'ex circondario del soppressotribunale di Rossano ora accorpati in quello deltribunale di Castrovillari. Un'operazione facilesulla carta visto che i numeri dei professionistiche mutano il proprio ordine di iscrizione in con-seguenza della riorganizzazione dei tribunalisono già in possesso del ministero. Ma non cosìsemplice in pratica visto i mal di pancia chequesto processo sta creando. Gli ordini soppri-

mendi temono infatti di trovarsi con lespalle al muro e con una situazione

di fatto mutata con un «semplice»trasferimento di iscritti.

Gli ordini interessati . Dunqueil principio della proroga si con-fermerebbe lo stesso adottato pergli avvocati quando, a settembre2013, sollevarono il problema del-le conseguenze della riduzione dei

tribunali sull'assetto degli ordini, edebbero dal ministero l'interpretazione

giuridica che ne escludeva un'immedia-ta cancellazione, per poi avere la proroga delleloro attività fino a dicembre 2014. Nel caso deicommercialisti la questione è ancora più com-plicata, perché gli ordini secondo il dlgs 139/05sono articolati in relazione al circondario del ti i-bunale (l'insieme dei comuni sui quali lo stessodecide), quindi, la loro nuova articolazione de-termina non solo una loro soppressione ma an-che un'estensione del bacino di competenza. Peri rappresentanti degli ordini territoriali, però,la sua formulazione giuridica si presta a unaduplice interpretazione tale da non vincolarnela presenza a quella del relativo tribunale. Lasperanza per loro è che in questo arco di tempoche li separa dalla chiusura si riesca a trovareil passaggio legislativo corretto che chiarisca ilprincipio secondo il quale fra tribunale e ordinenon vi è un legame diretto alla sopravvivenzal'uno dell'altro.

Geografia Ordini Pagina 13

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INFOCAMERE

Oltre 1.800contrattidi rete siglati

Oltre 1.800 contratti e 9mila aziende coinvolte. Tut-to in quattro anni. All'isti-tuto del contratto di rete siispira un numero semprecrescente di imprenditorie così il recente modello diaggregazione prende slanciocon buone carte da giocareanche per il futuro. É quantoemerge da un monitoraggioeffettuato da InfoCamere suquesto tipo di accordi iscrit-ti nel registro delle impresegestito dalle camere di com-mercio italiane. All'inizio dinovembre in Italia sono statisiglati 1.836 contratti di retecon 9.238 imprese coinvolte.Il nuovo strumento si confer-ma per le imprese, di tuttele dimensioni, un'occasioneper rispondere alla difficilecongiuntura economica emantenersi competitive sulmercato. La classifica re-gionale continua ad essereguidata dalla Lombardiacon 2.021 imprese in rete,mentre consolida la sua po-sizione l'Emilia-Romagnacon 1.133 imprese. In terzaposizione la Toscana con939 soggetti coinvolti. Oltreil 44% delle imprese in retesi trova in queste tre regioni.Fanalini di coda Valle d'Ao-sta (3) e Molise (38).

Contratti di rete Pagina 14

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Eredita digitale, oggiconvegno in BocconiSi svolgerà questo pomeriggioalla Bocconi di Milano ilconvegno «Identità ed ereditàdigitali. Stato dell'arte epossibili soluzioni al serviziodel cittadino», organizzato dalCenter on internationalmarkets, money and regulationdell'ateneo in collaborazionecon il Consiglio nazionale delNotariato. Esperti e notaifaranno il puntosul tavolo di lavoro avviato conMicrosoft e Google.

Notariato Pagina 15

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ompensíproposta da RomaJ?ìà pri?pi?sl di 1 =c A,lt;lacs:ui pru;ti? dineti?ì-clir:r d i I: i?nm, 'Oli I; i

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Avvocati Pagina 16

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I COSTI ELI.. _ _ RAI

La parcella del notaio40 09 ODpiù cara a Parigi e Londra

In Spagna e Franciapesano le tassedi trasferimentoIn Italia per l'agenziasi paga dall'1 al 3%

di Paola Dezza

La scelta o meno di comprare una abita-zione o cambiare la casa dove si vive devenecessariamente fare i conti con i costi ac-cessori della transazione, dalla mediazio-ne per l'agenzia alla parcella del notaio, dal-le imposte sulla compravendita alle tasserelative al mutuo laddove ci sono. E in unmomento di crisi economica e immobilia-re, quando lo sforzo per acquistare un'abi-tazione è più impegnativo, anche questiesborsi hanno un loro peso sulla cifra com-plessiva.

Una ricerca di Nomisma ha paragonatola spesa per il notaio e il ruolo del professio-nista in cinque Paesi europei (Italia, Fran-cia, Spagna, Germania e Regno Unito), conun occhio al costo dell'attività notarile sianei Paesi di "civil law" (dove esiste la figuradel notaio, 86 Nazioni nel mondo) sia inquelli di "common law" (dove tale figura è

In molti Paesi la mediazioneè a carico soltanto della partevenditrice e può sfiorareanche il 6% della transazione

sostituita da avvocati specializzati in realestate). «La nostra ricerca - dice marcoMarcatili, analista di Nomisma e coordina-tore del report - mostra come nel prossi-mo futuro un notaio debba porsi semprepiù come consulente per non essere vissu-to solo come voce di costo».

Il Comitato regionale dei consigli notari-li dell'Emilia-Romagna ha poi elaboratodelle tabelle di confronto dei costi comples-sivi di una transazione immobiliare relati-va a una abitazione da 25omila euro conmutuo ipotecario da 15omila euro (in Italiacirca il6o% delle compravendite viene rea-lizzato con un mutuo, dato Nomisma). Allequali Casa24 ha aggiunto la spesa perl'agenzia immobiliare.

«I costi vanno dai 1.300-1.400 euro (piùIva del 21%) in Spagna ai 3.294 euro com-plessivi in Italia (di cui 1.200 euro più Ivaper l'atto del mutuo) fino ai circa4.300-4-40o euro in Francia e Regno Uni-to» spiega il notaio del distretto di BolognaRita Merone. Sul costo complessivo pesa-no diverse imposte: in Italia 5o euro perciascuna l'imposta ipotecaria e catastale eil 2% del valore catastale dell'immobile co-me imposta di registro per la prima casa(9% per la seconda), oppure l'imposta ditrasferimento in Francia (nel caso in esa-me 14.500 euro circa) o in Spagna (6-10%del valore dell'abitazione). Analizzandoun atto di compravendita con mutuo si ve-de come Regno Unito e Stati Uniti (Paesinei quali è in vigore il sistema di commonlaw) spicchino sia per le transazioni senzamutuo sia per quelle effettuate con mutuoperi livelli più alti del compenso corretto.

In Germania - dove esiste una tariffavincolante per tutta la Nazione - il notaionon esegue il pagamento dell'imposta re-lativa alla compravendita e non è respon-sabile della sua liquidazione e percezione.Non solo: la pubblicità immobiliare degliatti non viene eseguita direttamente dalnotaio, ma attraverso un magistrato cheopera in preture di zona e sovrintende airegistri tavolari. Il compenso aggiuntivoper gli adempimenti tavolari è percepitodirettamente dagli uffici preposti. In Spa-gna registrazione dell'atto e pubblicitàimmobiliare vengono eseguiti dai Regi-

stradores, funzionari pubblici pagati dalcittadino. Nel Regno Unito solo in teoriasi potrebbe acquistare un immobile sen-za rivolgersi ad un avvocato (solicitor),ma in realtà è praticamente impossibileottenere un finanziamento bancario sen-za l'intervento dell'avvocato specializza-to nel segmento del real estate. Gli avvo-cati devono essere due: uno per il vendi-tore e uno per l'acquirente. «Esiste in In-ghilterra il Land Registry, simile al no-stro Catasto, i cui dati possono però noncontemplare taluni diritti di terzi sugliimmobili» dice Meroni.

Secondo la ricerca, emerge l'importanzadell'istituzione e della tenuta dei Registri oArchivi immobiliari, con dati sicuri e affida-bili perla certezza dei trasferimenti immo-biliari e anche per un risparmio economi-co nell'acquisto. Si segnala su tale argo-mento anche un importante Forum previ-sto in Vietnam per il 12 e 13 dicembre 2014.

Sulla transazione nel suo complesso pe-sano però altre voci di costo significative.Per esempio in Francia l'imposta di trasfe-rimento per una casa da 25omila euro è diquasi 15mila euro e in Spagna è compresatra il 6 e il 1o% del valore dell'abitazione(nel nostro caso 15mila-25mila euro). In Ita-lia l'imposta di registro è contenuta per leprime case (da quest'anno al 2%), mentreperle seconde abitazioni è del 9 per cento.

E i costi di mediazione? Non sempre so-no a carico di chi acquista casa. In Italia icosti di agenzia vanno dall'1 al 3%, ma sem-pre più si stabilizzano nella parte bassa del-la forchetta (in tempi di crisi si contrattaquasi sempre) e sono a carico sia del vendi-tore sia dell'acquirente. In Inghilterra van-no dallo o,5% fino al 4% del valore dell'im-mobile e sono a carico del venditore. Nor-malmente la percentuale va dal 2% al 4%.

In Francia la provvigione massima è del6% ed è pagata in genere dal venditore. InGermania la commissione d'agenzia per ci-fre superiori a SSmila euro oscilla tra il 3%e il 6%, in Spagna dal 2,5% al 3% e anche quiè a carico del venditore.

Notai Pagina 17

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Quanto costaacquistare un'abitazione

REGNO UNITO

Tasse e costo del notaio in euro per un'abi-tazione da 250.000€ con mutuo da150.000 €

Con so avvocati compravendita e mutuo`"2.600 /

5.000

Iva sul compenso (20%)502/

1.000

Tassa di registrazione

2.700

ITALIA SPAGNA

Compenso totale del notaio + Iva (22%)' Compenso totale dei notaio + Iva (21%)

Imposta ipotecaria e catastale Imposta di trasferimento (6-10%)................................................................................................................................ 50+50

15.000/25.000

Imposta di registro (2% prima casa)" Compenso del registrador sulla compravendita

Tasse relative al mutuo

*di cui 1.464 per il mutuo**Ipotizzato un valore catastale di 200 mila curo

FRANCIA

4.000 1 136.20

Compenso del registrador sul mutuo

65

I prezzi a Londra sono più alti che nel resto dei Regno Unito

Tasse relative al mutuo (0,75-1,5%)

GERMANIA.

1.875/3.750

Compenso totale del notaio con Iva Compenso del notaio con Iva........... ._...._.............. ........._...._................ 4.980 ........... ............ ............ ....._............... ........ 3.250

Imposta di trasferimento Tassa di acquisto (Grunderwerbsteuer)

14.517 15.000

Imposta di pubblicazione Tassa di registrazione catastale (0,6-1%)1.300/a

250

Tasse relative al mutuo Spese di registrazione libro fondiario....................................................................................... ......................... 125 ...............................................................................................................802,50

Notai Pagina 18