"Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015

110

Transcript of "Centri Sociali 2020 - l'identità, il futuro" - World Cafè - Marzo/Aprile 2015

CAFFÈ SOCIALE

QUARESIMO

25/02/2015

Il percorso

L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza

del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di

questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere

in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a

gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione

comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi

direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno

chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del

percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala

Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei

centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti dicoinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consiglidirettivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri

sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo

momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere

le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. Imomenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per

delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel2020.

Presenti: Maria Cristina Denti, Giovanna Pellistri, Ideo Tassoni, Andrea Ferretti,

Francesco Ortu, Mario Guidetti, Livio Manzini, Mario Cocchi, Fabio Nasi, Electra

Ghisi, Giacomo Scillia.

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosacontribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

• Attività bar, servizio di aggregazione. Abbiamo recuperato 15/20 signore cheil pomeriggio del giovedì si danno appuntamento fisso per vedersi al Centrosociale. Primo di una serie di passi consequenziali, Codemondo manca di“un’anima”, di un centro, la piazza deve diventare il Quaresimo.

• Corsi di Ballo, fotografia, yoga, ginnastica• Postazione per ascolto della comunità, con libreria: il prendi e dona!

Bisogna informare di più la comunità della presenza del Comune presso ilCentro.

• Attività polisportiva: calcio, bigliardo, camminata della pace• Feste sociali, camminate, rassegne di viaggi. • Gnocco fritto• Riferimento funzionale/operativo del Comune/Istituzioni e cittadini• utilizzo sale per compleanni

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momentidi successo?

• Parrocchia• Polisportiva• Volontari delle associazioni• Collaborazione dei diversi attori interni al Centro per raggiungere il fine

comune di aggregarsi e fare attività (gruppo gnocco, ballo, ginnastica);implementare le relazioni tra i vari attori locali esterni al Centro, ad es. laparrocchia e la polisportiva, che collaborano per utilizzare al meglio lestrutture e le attività

• Voglia di trovarsi e di avere un posto dove discutere dei problemi e risolverli insieme

• Risposta ad un bisogno comune• Che rimanga e che migliori• Quando tu hai bisogno di qualcosa perché ti trovi in difficoltà sai che qua

puoi trovare la tua Comunità, quelli che sono vicino a te, tante voci insieme costruiscono qualcosa.

• Apertura al pubblico e forte collegamento tra i vari gruppi che lavorano insieme perche sentono l'appartenenza del centro sociale

• Raccolta firme per il passaggio autobus che ora funziona e adesso ci sono due corse in più, ogni ora c'è un autobus. Solidarietà tra la gente.

• La collaborazione tra centro sociale, polisportiva e parrocchia è fortificata dal giornalino parrocchiale "la sarabiga" che da notizie anche delle iniziative del centro sociale; servono più bacheche informative all'interno della frazione.

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

• Doposcuola per fare i compiti in cui i ragazzi più grandi aiutano quelli più piccoli, tutto l'anno

• Campi estivi• Orto botanico• Spazio famiglia, usando competenze volontari, ad es.ragazzo laureato in

scienze naturali per serate a tema; spostare i giochi da dove sono in uno spazio più utile e visibile con panchine per area relax, gazebo che possa essere utilizzato tutto l'anno (con costo molto inferiore al salone grande), distesa estiva.

• Parco con servizi. • Pista ciclabile per collegare Codemondo al centro sociale. • Pista polivalente. • Laboratorio teatrale e di musica. • Centro sociale per i giovani al centro/piazza/municipio del paese, partendo

dai progetti concepiti nel passaggi non ancora decaduti: • Completamento percorso che collega via Clementerovic, parco della vita e

passerella sul Quaresimo, che permetterebbe alla cittadinanza di arrivare al Centro in sicurezza

• Realizzare Greenaway e come punto terminale il centro sociale• Parcheggio asilo• Bretella per escludere il traffico

CAFFÈ SOCIALE

FORNACE

27/02/2015

Il percorso

L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza

del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di

questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere

in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a

gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione

comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi

direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno

chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del

percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala

Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei

centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti dicoinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consiglidirettivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri

sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo

momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere

le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. Imomenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per

delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel2020.

Presenti: Debora Spagni, Marcella Gambarelli, Alessandro Acri, Alessandro Origlia,Alessandra Iotti, Ivano Iotti, Gianfranco Brozzi

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosacontribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

• Il centro con il bar è un bel punto di ritrovo, i soci rispondono alle iniziative(es. torneo di bigliardino, ecc.) e più compagnie si sono unite; motivo diorgoglio.

• Le persone che gestiscono il centro sono valide, qui ho trovato una bellafamiglia, i giovani vengono cercati. Un valore del centro è la gratuità e lapartecipazione.

• Non siamo discriminanti nei confronti di nessuno, il centro è aperto a tutti.In passato ci sono stati problemi nel vecchio consiglio del laghetto, unaparte dei pescatori era in disaccordo. Ora nel nuovo consiglio ci sonopersone sui cinquant'anni.

• L'importante nell'accoglienza è l'attenzione al decoro nei comportamenti,non vengono distribuiti alcoolici “con leggerezza”.

• Gli eventi attraggono persone che vengono anche da altre zone.

• Sfilata di vestiti di abiti da sposa (più di 70 abiti storici) delle signoreresidenti in prossimità del centro sociale e contattate tramite il passaparoladei soci, per raccogliere fondi per la casa de los ninos (Bolivia).

• Tombolata di beneficenza, ognuno porta oggetti da casa come premio;raccolta di beneficenza per la casa de los ninos e mille soli onlus.

• Sono stati raccolti due furgoni di materiali che sono stati portati nella bassadopo il terremoto.

• Gite sociali, come ad es. per i mercatini di Natale.• Festa della donna e della birra.• Biciclettata di maggio da Borghetto sul Mincio al Lago di Garda. • Liscio dei mercoledì sera in estate, è un’attività che attira molti cittadini di

altre zone della città. In passato la Circoscrizione dava un contributoeconomico per il rimborso spese, ad oggi è un attività molto onerosa per ilCentro.

• Raduni d'auto e moto d’epoca. • Camminata di San Prospero. • Abbiamo un grande progetto: una festa con mercatino dell'artigianato,

momenti di esibizione (scuola di danza) e sfilate di moda per beneficenza.

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo?

• Non ci sono rapporti con associazioni, scuole, amministrazione adeccezione della UISP per la camminata di San Prospero.

• C'è poca attenzione alla partecipazione nelle generazioni oltre i sessantaanni.

• Sarebbe interessante realizzare un Progetto collettivo dedicato all'handicapadulto, ad esempio per fare manutenzione all’area verde attorno allaghetto. Viene già un ragazzo ad aiutare. Parlato con Anemos, bisognavalutare quanto personale e quante risorse possono essere a disposizione perseguire i ragazzi.

• Vorremmo dare maggiore visibilità agli eventi, anche tramite l’apporto deicanali istituzionali.

• Sarebbe utile avere un appoggio logistico da parte dell'Amministrazione peravere materiali necessari per gli eventi (ad. esempio sedie, tavoli, impiantoaudio, ecc…).

• Un altro progetto che si potrebbe sviluppare è prevedere una volta al mese ocirca la presenza di un medico di Avis, Aido, ecc… che viene a provare lapressione gratuitamente ai soci del Centro.

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

• Una grande sfilata di moda, ad esempio con abiti degli anni 20, 40, 60,ecc...• Continuare a fare la festa della birra. • Tombole di beneficenza. • Far divenire il centro un luogo che, grazie ad una rete di cittadini e

amministrazione, diventa il riferimento nel quartiere dove chi ha bisognopossa venire ascoltato, fonte di risorse per recuperare nuove forze divolontariato.

• Servizi per anziani che costituiscano una sorta di banca del tempo, un puntodi riferimento attento e sensibile ai temi dei disabili.

• Verranno tolte le slot machines; per fortuna non ci sono giocatori seriali,verranno sostituite da giochi elettronici.

• Maggiore visibilità e maggiore presenza da parte dell’Amministrazione, piùconsiderazione e coinvolgimento nelle iniziative. Vorremmo interfacciarcicostantemente con il Comune.

• Partecipazione dell'amministrazione nel trovare risorse per progettualitàquali musica per anziani e altri tipi di rassegne culturali, ad es. con progettoRestate, o altri.

Centro Sociale Circolo ARCI “LaFontana” – Pratofontana

2 marzo 2015

Presenti: Fabio Fantuzzi, Patrizia Iotti, Lorena Iottiper l'Amministrazione comunale: Vilma Castiglioni, Alessandra Margini, Francesca Ruozi

Quale è il tuo ruolo?

•Fabio Fantuzzi, consigliere dal 2003, cassiere, responsabile degli acquisti, fa turni come barista e partecipa a gran parte delle iniziative

• Iotti Lorena, volontaria ancora prima della nascita del C.S. di oggi, quando esisteva un circolo Arci più ridotto. Sempre presente e attiva nelle iniziative. Ha contribuito alla nascita del doposcuola 10 anni fa, segue la tombola del lunedì sera.

•Patrizia Iotti , è nel direttivo da 2 anni, abita in via Settembrini ma ha legami affettivi a Pratofontana, Ha contribuito a introdurre il dopo scuola delle medie e l'incontro tra mamme

1 Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo?

I presenti condividono come punto di forza l'impegno, la partecipazione, il buon clima tra i volontari “storici” . Si lavora bene insieme, si condividono le decisioni e c'è affiatamento tra le persone

• Tombola: tutti i lunedi sera. Viene definita “familiare” perchè ci sono al massimo 15 persone, che possono parlare mentre giocano, si conoscono tutti

• pranzo dell'8 marzo• “sagretto” - 3^ domenica di luglio, in passato facevano uno spettacolo (es comico

dialettale) con un contributo della circoscrizione, ora non hanno i soldi• affitto locali per feste private• organizzano un torneo estivo di pallavolo• altre cene, pranzi, feste.....

si dedica un momento di ascolto delle criticità:

• manca un ricambio generazionale di volontari, capita che ci siano idee per nuove progettualità ma mancano nuove leve su cui investire

• i nuovi abitanti di Pratofontana non partecipano alle iniziative, non sono conosciuti

• ad un assemblea pubblica Coopservice e CCFS, che hanno costruito la propria sedeall'inizio del Paese, avevano promesso di contribuire attivamente alle iniziative. All'inizio davano contributi importanti (fino a 1.500 euro). Ora hanno ridotto sensibilmente il contributo e creano solo problemi di viabilità. La loro presenza non ha portato alcun vantaggio al territorio.

• i giovani lamentano una difficoltà di collegamento: pur avendo autobus e treno manca un punto vendita dove acquistare i biglietti e non ci sono collegamenti con Massenzatico

• in passato diversi interlocutori del paese si erano riuniti in “tavoli di confronto” per riflettere sui mutamenti che attraversavano la frazione, esperienza poi convogliata in “pratofficina” seguito dal centro per le famiglie. Tante “promesse”non si sono poi realizzate

• la nuova pista ciclabile è definita una “presa in giro”• il settore sport è del tutto sguarnito: non esistono società sportive, non ci sono

impianti adeguati, c'è un campo di calcetto ma è poco utilizzato perché mancano gli spogliatoi.

2 Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo?

• doposcuola elementari e medie gratuito, dovrebbero pagare 5 euro per la tessera,ma molti sono esentati. Il Centro paga un educatore di Solidarietà 90 (partecipatoa progetto bandone). Ricevono un contributo da Coopservice e CCFS; un altro educatore è pagato dal Progetto Nomadi del servizio sociale

• collaborazione buona e frequente con la Parrocchia• c'è una comunità evangelista, ma si limitano ad affittare i locali per loro iniziative

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

• investimento sull'attivazione e partecipazione giovanile alle attività del Centro• maggiore coinvolgimento delle nuove famiglie residenti• desiderio di sviluppare l'area “sport”

INTERVISTA CS SPALLANZANI _ 02.03.2015(focus group)

Presenti: Giuliana Melioli, Agostino Maniero, Giulio Brighenti, Giuseppe Ferrari, Domenica Cattini, Anita Rabitti Presenti per l'amministrazione: Elisa Ferretti, Patrizia Pederzoli

Prima sessione Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

1 – orti sociali (186 orti) come elemento di socialità e di scambio tra le persone2 - “caffé alzheimer” (in collaborazione con Aima) tutti i venerdì mattina il CS è a disposizione delle attività dei malati di alzheimer3 - serra gestita dai disabili dell'associazione Anemos. Si è sviluppato nel tempo un rapporto tra i ragazzi e i soci (miglioramento integrazione, aiuto nei lavoretti, ….)4 – accordo-collaborazione con istituto comprensivo Einstein Cà Bianca: volontari del CS hanno dato una mano nelle manutenzioni del giardino scolastico, e diverse classi dell'istituto faranno incontri e visite guidate su vari temi (cos'è il centro sociale, le stagioni e gli orti, l'agricoltura biologica, …)5 – iniziative di festa e ricreative, tra cui il ballo tutti i venerdì, che hanno permesso di coinvolgere nuovi soci (rincresco offerto, carnevale per gli adulti, ….)6 – campo giochi estivo in collaborazione con Arte in gioco7 – gruppi di ragazzi che giocano a ping pong

Seconda sessione Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti di successo?

– numerose scuole della città, in primo luogo Cà Bianca – Einstein- Telefono Amico (festa di primavera)– Aima- Anemos- chiese evangeliche (si incontrano qui per le loro attività)

Terza sessione Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

Problematica: coinvolgere i più giovani nel CS e attivarli come volontari.Ipotesi di intervento:- Installare attrezzature per i giovani (anche se sono problematici)- Tentare l'integrazione con i nuovi cittadini (dando spazi per le loro attività, come fannocon le chiese evangeliche)- aprirsi alle famiglie, anche tramite l'affidamento di orti a non pensionati (già in corso)

Il percorso Presentazioni dei conducenti e ruoli, quindi spiegazione del pieghevole posizionato sui tavolidel progetto “Dove corri siamo QUA” in particolare la nascita delle nuove due figuredell’architetto di quartiere e del mediatore civico (in pochi ne erano a conoscenza). Dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potrannosvolgere in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più agestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale.L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gliorganismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essisaranno chiamati a svolgere nei prossimi anni.

Spiegazione del metodo del World CAFFÈ lasciandoli liberi di formare due o 3 gruppi per,confrontarsi e ragionare per delineare priorità ed idee del Vostro Centro Sociale

Presenti 14 persone di cui 11 uomini e 3 donne:Formati due tavoli Accoglienza dalle 20.20 alle 21.00Inizio ore 21 fine ore 23.20

Bertani Lorenzo, Gualtieri Sergio, Bonacini Ugo, Cosentini Natalia Romina, Ilari IvanPinessi Frida, Valli Margaret, Manzini Luciano, Meglioli Maurizio, Montecchi Saverio,Sezzi Marco, Catellani Remo, Coccomeri Loris, Beggi Loris

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?Sincerità

- Il Centro funziona perché c’è una buona organizzazione interna, una prontezza nellarisoluzione dei problemi e partecipazione dei volontari

- La buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione deicompiti, comunicazione tra i membri del comitato di autogestione e con ilpresidente; gli incontri avvengono una volta la mese

- Ottima gestione della barista che contribuisce alla riuscita delle varie attività- Coinvolgimento di altri centri sociali - Numerose le iniziative estive grazie alla gestione e conduzione del Parco e capacità

nella logistica delle persone che vi lavorano - Gestione del Parco con i volontari del centro sociale, frequentatissimo in primavera e

estate. - Si distingue per numerose iniziative di solidarietà, attraverso attività e feste

finalizzate alla raccolta fondi da destinare a beneficenza. Le cene servono anche perautofinanziare attività del Centro Sociale, per esempio la serata dialettale che laCircoscrizione non è più stata in grado di finanziare.

- Numerose le attività sportive grazie alla presenza di strutture che funzionano, sonoben gestite accoglienti e curate ( campi da calcio, bocce, basket, arcieri della notteecc..)

- Campo giochi e feste dei bambini in età scolare- Utilizzo della casetta per compleanni dei bambini - Il gioco delle carte, tornei una volta al mese con la collaborazione della barista- Collaborazione col PD per la festa estiva di Biasola - Nel Direttivo/Comitato si è cercato di inserire rappresentanti delle attività/società

sportive.

Seconda sessione

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

- Comitato per la Festa della Biasola- UISP e CSI per campi sportivi- Collaborazione con la gestione del Bar che si è sempre adattato alle esigenze

organizzative - Scuole (campo estivo)- Comune di RE è da sempre un punto di riferimento, per esempio organizzazione

campi gioco estivi- Fondazione per lo Sport per la gestione del campo sportivo- Bocciofila di Coviolo,- Arcieri della notte - Associazione di pesca

Piccola pausa prima del rush finale

Terza sessione

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

Tavolo 1: Visione più legata al buon funzionamento di quello che già c’è per non “perderlo”ma patrimonializzarlo e mantenerlo- Nuovi giochi per bambini , quelli che ci sono sono mal ridotti e non incentivano la

frequentazione del parco, oltre che stesura di un tappetino anti trauma per evitareallagamenti quando piove e maggiore sicurezza

- Maggiore sinergia tra gruppi sportivi alla collaborazione per l’utilizzo delle strutture chepotrebbero essere utilizzate anche per altri sport . Adattamento della struttura dellabocciofila (oggi poco utilizzata rispetto al passato) anche per il tiro con l’arco

- Nuove strutture e servizi: migliorare illuminazione del parcheggioservizi igienici esterni per quando il centro sociale è chiusoarea pic-nic nel parco nuove panchineammodernamento dell’attrezzatura sportiva

- Necessità di fondi attraverso la sponsorizzazione esterna per poter costituire squadra dicalcio giovani e mettere in valore i campi sportivi, oltre che poter organizzare più torneisia di bocce che di calcio

Tavolo 2: Visione più rivolta al futuro e alla ricerca di nuove attività o strategie per poterattrarre e far conoscere ai giovani il centro sociale rendendolo un catalizzatore. - Coinvolgimento di nuovi soggetti come la Biblioteca per costituire un Centro Culturale

all’interno del centro sociale e avere la disponibilità di materiale didattico- “Spazio Giovani” dedicare parte delle struttura ai giovani e attivare connessione Internet - Maggiori sinergie con il Comune per organizzare le attività nello spazio giovani- Il centro sociale come collegamento e punto di riferimento del territorio - Attivazione di doposcuola , anche con il supporto di Insegnanti esperti , aperto anche ai

ragazzi delle medie. Anche come possibilità di aggancio per offrire poi altre opportunitàludiche e ricreative.

- Apertura del bar anche alla mattina- Rinnovamento del comitato (tema del “dopo di noi”. Non c'è ricambio)

Segnalazioni e richieste fuori tema- La ciclo- pedonale di San Rigo è molto frequentata ma manca di collegamenti ed è

interrotta, servirebbe anche da collegamento con le scuole - Manca il collegamento ciclo pedonale San Rigo - Rivalta che potrebbe sopperire

almeno in estate e la domenica alla mancanza di una linea bus- Problemi di viabilità a Rivalta, nei pressi del distributore

PRIMA SESSIONE

Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce

a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

- La buona armonia fra il consiglio direttivo, i volontari del verde e delle attività varie

del centro sociale (cucina, gestione degli spazi, ecc.);

- La buona armonia e la collaborazione con gli altri operatori del territorio (associazioni,

organizzazioni, servizi dell'amministrazione comunale, scuole, circoli e parrocchie);

- La presenza della cucina interna e del bar;

- L'accessibilità e la fruibilità del centro sociale nonché la sua collocazione territoriale;

- La posizione interna al parco e la vicinanza con esso;

- La presenza frequente del Presidente e dei consiglieri nelle ore di apertura;

- La struttura, che è nuova, funzionale, a piano terra e senza barriere architettoniche;

- Le iniziative estive di animazione del quartiere molto partecipate dalle famiglie

SECONDA SESSIONE

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il

territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti

di successo?

Il centro sociale mette a disposizione i suoi spazi e i volontari della cucina interna per

incontri pubblici e cene promossi da associazioni onlus, coop sociali, organizzazioni no

profit e tanti altri attori. Fra questi:

- Coop Il Fiore, che si porta avanti attività diurne per ragazzi portatori di handicap;

- Casa protetta I Girasoli di RETE, Pieve Modolena per la realizzazione dell'orto in

collaborazione con le scuole

- Istituto scolastico comprensivo J.F.Kennedy, Pieve Modolena; Comitati genitori presenti

nella scuola

- Auser;

- Gruppo micologico;

- Il Bello del Ballo (scuola di ballo);

- Il Coro Selvatico;

- Scuola di musica “Il Riccio d'estate”;

- “Maggio in strada”, educazione stradale ai bambini della scuole, promossa dalla Polizia

Municipale al circuito del parco;

- Ass. di genitori Mattone su Mattone, Cella;

- Ass. Ascmad-Prora, pinnacolo benefico;

- GGEV, Gruppo guardie ecologiche volontarie;

- Unità pastorale di Pieve Modolena;

- UISP, Coop Solidarietà 90 per la realizzazione del Campo-giochi estivo nel parco;

- Libera (ass. antimafia);

- Coop Anemos, integrazione e inserimento sociale di persone con disabilità;

- AUSL;

- Comune di Reggio Emilia, progetti di pulizia esterna con persone in difficoltà o disagio

nel patto di cittadinanza attiva;

TERZA SESSIONE

Come ti immagini il centro sociale nel

2020? Quali idee, proposte o "nuovi"

spazi ti immagini per una comunità che

voglia essere più attiva in questi luoghi

pubblici?

- Avere forze nuove, dando spazio a una

generazione nuova di volontari;

- Dotare il sistema centro sociale-parco di

una pista polivalente per lo svolgimento di

attività sportive e di divertimento oggi

assenti, specie nei mesi estivi. È la

priorità e sarebbe una grande potenzialità

per la vitalità del centro sociale;

- Terminare (da parte degli uffici comunali

competenti) l'opera di messa a norma della cucina;

- Attrezzare il parco con diverse panchine nella parte nord-est verso l'area di

sgambamento cani;

- Istallare della segnaletica per l'indirizzamento al centro sociale da via Kennedy e via

Brigata Reggio

- Istallare alcune bacheche e stalli con divieto di fermata in prossimità degli accessi

pedonali al centro sociale da Via Gallinari;

Centro sociale Reggio Est

04 03 2015

Presenti: Lachmia Riho, Salvatore Carulli, Giovanni Guatelli, Mario Fecondo

Circa 150 soci. Costruire attività a misura del quartiere.

Convenzione modificata circa due anni fa. Rapporto economico diverso da tutti gli

altri, poiché i Centro è un vero e proprio presidio del quartiere; il Comune copre

buona parte delle spese vive.

Si trova in una zona difficile, circolo frequentato da tanti bambini di giorno e allo

stesso tempo situazioni di degrado. Circolo abbandonato di sera. All'interno del

circolo tensioni tra i soci.

Vogliamo moltiplicare tutte le iniziative possibili di tutte le etnie.

Importante decidere le cose insieme e non per interesse privato.

Nel quartiere coesistono diverse realtà e due comitati critici verso gli immigrati,

vogliono che il territorio sia presidiato e controllato. Importante un approccio di

integrazione con i nuovi cittadini.

Il seminterrato va riqualificato se si vuole renderlo agibile, attività di ginnastica

dolce per anziani. Bagni insufficienti per un numero sopra le cinquanta persone.

Le telecamere sono in buona parte disconnesse e non funzionano.

Bisogna trovare il modo di avere finanziamenti per coprire le spese.

Prima sessione

Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa

contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?'

• La decisione non la prende una persona, ma viene presa insieme per il bene

del circolo e del quartiere, che deve essere uno sviluppo delle città.

• 1, 6, 7 contatto!

• C'è una squadra che usa il campo da calcetto, i ragazzi del quartiere lo

vogliono usare per avere garanzie sull'uso. Pista con due canestri da basket

molto utilizzata.

• Cinque ragazzine che usano il campo da calcetto di via paradisi alla

domenica pomeriggio.

• Come Centro d'incontro stiamo facendo un corso d'italiano per trenta

bambini all'Abaco di pomeriggio (da lunedì fino a venerdì una decina di

adulti) insegna loro Lucia Sangiorgi, con sostegno provinciale (FEI accademia

della vita quotidiana).

• Bisogna cercare di parlare con tutti uomini, donne e diverse etnie.

• Organizzare alcune cuoche del quartiere per fare un incontro con AUSL per

serata etnica, per portare e attrarre persone e renderle importanti per il

centro e per il resto della città.

• Ragazzi che vengono a fare il pomeriggio, gli educatori sono culla del mondo

e si occupano di loro a partire dagli stranieri.

• Condivisione di regole e situazioni di integrazione per fare crescere i giovani

con rispetto l'uno dell'altro al di là delle provenienze e dei pregiudizi degli

italiani.

• Gita al Ventasso multietnica con dieci nazionalità diverse.

Seconda sessione

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il

territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti

di successo?

• Atlas (era un'associazione di sole donne) che faceva laboratori di soli donne,

ma l'associazione si è sciolta.

• Associazione albanese che tra le altre cose ha organizzato un torneo di

scacchi è interessante perché mette insieme nazionalità e generazioni

diverse.

• 2 associazioni ghanesi si incontrano almeno una volta al mese, incontri in

cui simpatia dei problemi del loro gruppo, solidarietà agli immigrati rispetto

alle persone che faticano a soppravvivere in Italia.

• Avvocati di strada presenti il sabato mattina ogni due settimane.

• Ambasciata tunisina due volte la settimana lezione di arabo.

Terza sessione

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti

immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

• Poter parlare davanti a tutti donne libere come gli uomini. Feste miste.

• Tutti insieme qua, senza un bar dove ci sono solo uomini, con tutte le

persone che si incontrano la domenica, le famiglie vicine che parlano,

ognuno porta le sue tradizioni, un luogo dove si puó parlare dei problemi,

una piazza dove ognuno può dare il meglio di se stesso senza giudizi.

• Vedere qua dentro tutte le varie etnie che si rispettano in una vera

coesione.

• Creare un gruppo che faccia da motore, conoscersi meglio, aumentare la

convivenza con il sostegno del comune (è necessario un gruppo affiatato che

attrae eventi esterni), superare il problema di lavoro che attanaglia tutti

quanti.

• Vedere se anche gli anziani possono mettersi in gioco mentre i giovani sono

attivi.

• Un punto di riferimento importante è la piazza del bar analcolico.

• Problema è dentro i condomini.

• Andare al di là dei comitati, Reggio est, via IV Novembre, via Melato.

• Prevedere dei momenti di comunicazione e di studio di educazione civica e

costituzione.

Accoglienza dalle 20.20 alle 21.00Inizio ore 21 fine ore 23.15

1. Bonacini Enrica - Presidente circolo2. Ives Motti – presidente coop. e Consigliere circolo3. Trunzo Cristina – consigliere circolo4. Porta Paolo –consigliere circolo e amministratore5. Nasi Sergio - consigliere circolo 6. Trinelli Enzo – volontario circolo7. Vernillo Giulio – consigliere circolo e coop8. Primavori Domenico - consigliere circolo e coop9. Moratti Gilberto – consigliere centro insieme10. Guatelli Renato - consigliere

centro insieme11. Prampolini Umberto – presidente

Gruppo sportivo bismantova sez ciclismo12. Dell’Amico Silvia – volontaria

telefono azzurro

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

- Sala Polifunzionale ampia e accogliente Le iniziative vengono fatte dal lunedì alladomenica all’interno della sala , escluso il giovedì reso disponibile per il quartiere eper le serate di beneficenza o assemblee

- Presenza dei volontari molto attivi (una cinquantina)- Un parco attrezzato molto frequentato: buona la gestione del Parco con i volontari

del centro, frequentatissimo in primavera e estate ma anche in inverno grazie allapresenza di diverse scuole

- Molte attività: la buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota unabuona divisione dei compiti, comunicazione tra i membri del comitato di autogestionee con il presidente. Tutte le iniziative sono gratuite

- Le nostre attività settimanali sono : tombola , pinnacolo, scala 40, 3 serate di balloliscio e country,

- Punto di aggregazione e non solo del quartiere ma anche anche territoriale - Presenza del bar aperto al pubblico, ottima gestione che contribuisce alla riuscita

delle varie attività, provvede alla divulgazione degli eventi anche sulla paginafacebook (molto frequentata); organizza eventi musicali per giovani.

- La presenza di diverse associazioni gruppi sportivi e associazioni onlus con sedenell’edificio che collaborano attivamente offrendo i propri volontari, aiuta il buonandamento del centro

- Serate di beneficenza in collaborazione con i volontari che si prestano ad aiutare leassociazioni ospiti alle quali viene data gratuitamente la sala

- La buona riuscita delle iniziative gestite dai volontari denota una buona divisione eorganizzazione dei compiti, comunicazione tra tutti i membri

- Festa di inizio estate ( giugno) che dura 2/3 giorni rappresenta un momento dicondivisione molto alto, le associazioni che hanno sede nel CS., le scuole, gli asili ,il quartiere partecipano attivamente sia nell’organizzazione che realizzazione.

- Le manutenzioni effettuate permettono di mantenere la struttura ordinata edefficiente in modo che le attività siano svolte nel modo migliore e in un ambienteospitale e accogliente.

- Spettacoli serali estivi- Croce verde, servizio per il quartiere

Seconda sessione

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

- G.S. Bismantova sezione ciclisti ( molti anziani) - Moto club ( realtà extra territoriale) - Vespa club - G.S. podistica Bismantova- Lenza reggiana ( pescatori)- Telefono azzurro- Amici anni ‘60- Auser (porta anziani in Via Compagnoni per “Filòs”)- Emmaus- Croce verde- Bar ristorante “ah bein bar”-- Reggio calcio- Lega tumori- CEIS- numerose scuole del quartiere ( infanzia, elementari, ecc..)

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

- Si dovrebbe avere un ricambio generazionale attirando con le attività la fascia di etàche va dai 40 ai 50 anni e quella degli adolescenti

- Parco: sistemazione del parco attraverso la piantumazione di nuovi alberi e nuovigiochi per bambini per dare un miglior servizio alle tante famiglie e giovani che lofrequentano; una pedana per fare attività serali

- Maggiore sinergia e coordinamento con i circoli stabilendo almeno un incontroall’anno per scambiare buone pratiche e per non fare attività che si sovrappongono;

- Ristrutturare la sala polivalente per renderla più appetibile ai giovani, ampliamentocon una struttura prefabbricata in legno o altro a piano terra con la possibilità diaffiancarla all’edificio esistente per collocare una stanza da dedicare esclusivamenteai giovani con dei bigliardi

- Spazio Giovani :con la collaborazione del comune la costruzione di una pistapolivalente per attività sportiva come pattinaggio, basket, pallavolo ecc..

- Trovare delle attività per animare la sala anche durante i pomeriggi( oggi sono soloattività serali) , potrebbero essere :

1. collaborazione con qualche cooperativa per l’attivazione di un doposcuola 2. centro culturale per iniziative sociali ( abbiamo lavorato con i servizi sociali in

passato relativamente alle attività svolte nella palestrina di via fenulli) …3. momenti di aggregazione con personale competente attraverso la lettura di

libri , favole , sostegno per bambini ecc..4. scuola di recitazione, teatro 5. Attivare corsi di cucina

- Ci si augura che i volontari siano sempre presenti e in numero sempre maggiore persvolgere le attività del circolo . Attività che dovrebbero rispondere alle esigenzefuture della comunità.

PRIMA SESSIONE

Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce

a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

- La grande storia che ha il centro sociale (quando nel 1924 fu inaugurato il

bocciodromo dell'allora cooperativa di consumo parteciparono al pranzo più di 500

persone!);

- L'“onda” sportiva del centro costituita in prevalenza da pesca, boccette e bocce;

- È il principale punto di aggregazione per i meno giovani e gli anziani del quartiere

(molti anziani vengono qui anche senza consumare per guardare la tv, giocare a carte o

leggere il giornale). Funge un po' da “centro diurno”;

- Il bocciodromo è contraddistinto da strutture “adattabili” per le diverse iniziative,

caratteristica che potrebbe essere utile nel futuro che, però, richiede tempo ed energie

per la messa in opera e pertanto questo implicherebbe un'iniziativa diluita nel tempo,

(non è fattibile x una serata es. ballo o altro: sarebbe troppo gravoso l'impegno);

- La nuova giovane barista, che ha già promosso due feste in piazzetta che hanno avuto

un ottimo successo;

- Il piccolo gruppetto dei giovani, che però non è interessato a svolgere attività di

volontariato, non partecipa ai giochi e consuma poco;

- siamo aperti a chiunque vuole entrare a far parte del gruppo che gestisce il centro

sociale, purché si impegni in prima persona a fare il volontario e senza cancellare le

nostre attività (bocce, boccette).

I consiglieri e i volontari del circolo presenti al tavolo hanno voluto sottolineare anche

le problematicità che gravitano intorno al centro sociale:

- Bassissima, se non assente, presenza di donne, ragazzi e bambini (il fatto di non avere

un'area verde non consente la frequentazione di mamme con bambini);

- Il Gattaglio era un centro sociale di cultura e partecipazione: facevamo cene da oltre

300 persone.

- La nostra è una generazione che non è riuscita a rinnovarsi, quindi i pochi rimasti sono

ormai vecchi e non hanno più le forze per andare avanti;

- Non c'è dialogo né molta collaborazione fra le varie attività di gioco del centro sociale.

Lo confermano anche le cene sociali “separate” (gruppo delle bocce, gruppo delle

boccette, gruppo dei pescatori...);

- Forte esigenza di riqualificare il quartiere;

- Problemi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti;

- Problemi di parcheggio e di viabilità;

- Manca il passaggio degli autobus urbani, una volta presenti e utilizzati dagli anziani;

- Manca il volontariato: siamo rimasti meno di una decina;

- Problematica legata alla struttura, caratterizzata da un edificio con i locali del piano

superiore accessibili solo con l'ascensore (le scale sono scale di sicurezza esterne);

- L'affitto chiesto dal Comune è troppo alto e diventa sempre più insostenibile per il

nostro centro;

- L'accesso ai soli possessori della tessera è vincolante per le attività che si potrebbero e

vorrebbero fare (doposcuola, campi-gioco, incontri pubblici di cultura e formazione);

- Antonia (la cittadina presente) critica che c'è stata - e c'è - poca apertura verso nuove

e diverse opportunità (riguardo l'uso delle sale in modo diverso o altri progetti ad hoc): il

centro sociale è troppo ancorato a tutto quello che è la vecchia “tradizione”.

SECONDA SESSIONE

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il

territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti

di successo?

Il centro sociale non ha rapporti con altri attori territoriali. Gli unici incontri o

assemblee che vengono effettuate all'interno riguardano:

- Assemblee condominiali di un palazzo del vicinato;

- Assemblee e incontri delle federazioni sportive cui sono affiliate le attività di gioco e

sport del circolo (FIB Federazione italiana di bocce, FIPSAS Federazione italiana della

pesca sportiva, FIBIS Federazione italiana bigliardo sportivo...);

TERZA SESSIONE

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti

immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

- Affitto ponderato e più equo rispetto alle vita reale del centro sociale;

- Dotare la copertura dell'edificio di pannelli solari, ne trarremmo un enorme vantaggio

sulle bollette;

- Coibentare l'edificio poiché vi è una dispersione di calore altissima;

- Agevolare, da parte del Comune, iniziative svincolate dal tesseramento;

- Portare nuovi soggetti portatori di interesse dentro gli spazi del centro sociale, magari

giovani, bambini e donne;

Centro sociale Laghi di Reggio

05 03 2015

Prima sessione

Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa

contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?'

• Il luogo è sempre frequentato, per studiare e leggere.

Tradizione culturale del dialetto, delle carte, della passione di uno sport

all'aria aperta.

Funziona un'amicizia vera e intensa, un'amicizia che riguarda un'età oltre il

lavoro.

• I laghi sono un patrimonio per Reggio, ma oggi non funzionano. I pesci

venivano immessi in vasche con acque ossigenata, che oggi sono bucate. C'è

stata una perdita importante da un tubo che ha comportato un notevole

onere ed ora è necessario fare perizia dei danni e degli interventi. Su sette

laghi solo due sono funzionanti. Quello dei bambini ha chiuso. Ci sono

diverse priorità di carattere strutturale: togliere un porticato caduto con la

neve, rimettere a posto un pó i laghetti, aggiornare le attrezzature e gli

impianti della cucina. Bisognerebbe allargare leggermente la cucina per

renderla maggiormente utilizzabile anche per cene del centro.

• Il bar ha qualche problema gestionale: si vorrebbero avere orari elastici e

offrire un servizio di ristorazione a pranzo.

• Vengono fatte gare di pesca una/due volte la settimana. Sarebbero necessari

dei vasconi (che costano circa 600/700 euro l'una) per proteggere le trote

dai cormorani.

• Sarebbe importante la presenza di un mediatore culturale con altre realtà.

• Costruire rapporto con l'Azione Cattolica di Sesso per giornate di pesca

dedicate ai bambini.

• Essere una risposta per altre zona come luogo di attrazione.

• Parco giochi che può essere attivato per le famiglie, devono essere inserite

nuove strutture e una rete metallica per proteggere l'accesso al lago.

• Secondo i presenti, il Comune attraverso un proprio tecnico deve valutare il

livello di problematiche specifiche anche per dare fattibilità dal punto di

vista economico. Si ritiene necessaria una supervisione tecnica per rendersi

conto di come può funzionare questo centro dal punto di vista strutturale.

Seconda sessione

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il

territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti

di successo?

Non ci sono associazioni che fanno attività.

Terza sessione

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi ti

immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

• Attivare un sistema di luci esterne.

• Rifare il parcheggio.

• La cantina si allaga ogni volta che piove ed è lo spazio dove si trova

l'impianto elettrico.

• Barchette da fidanzati (laghetto a chiaro di luna).

• Contattare associazioni che chiedono uno spazio per dare la disponibilità per

rivitalizzare il centro sociale.

• Dove c'era laghetto bimbi si potrebbe dare lo spazio ad addestratori di cani.

• Ripristinare la cura delle piante.

• Intrecciare gli interessi e le attività creando nuove opportunità di incontro e

animando il circolo.

CAFFÈ SOCIALE

VASCA CORBELLI

05/03/2015

Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza delmodello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questa esperienza occorre riflettere sul ruoloche i Centri sociali potranno svolgere in futuro, anche per evitare che progressivamentealcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività per mancanza di ricambiogenerazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazioneaperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovoruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosirappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momentoprevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alleassociazioni locali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buonepratiche presenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza percondividere le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmentepraticabili. I momenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionareper delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.

Presenti: Pilò Giuseppina, Concioni Marina, Frizzi Gianni, Pallanzani Eugenio, Zannoni Ermes, Tantanti Edoardo, Bondarelli, Codeluppi Domenico, Orlandini Luciano, Bazzani Adolfo, Bernardi Delia, Galli Giorgia, Depietri Erminio, Baroni Angelo, Gorrini Glauco, Marangoni Giuliano

Prima sessione - Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosacontribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

• Manutenzione esterna, giardinaggio e pulizia del centro sociale, del parco esterno el’intorno del lago (fatta dal sig. Canepari)

• Gnocco fritto fatto dai volontari alla domenica• Il bar e i volontari che se ne occupano• L’amministrazione del centro sociale/il consiglio direttivo• Le cene sociali (tortellata)• Le manifestazioni organizzate in collaborazione con la Uisp• Punto di ritrovo per arrivo e partenza di gare podistiche/sportive• Il volontariato e l’attiva presenza dei soci• Armonia del centro sociale: si sta bene con le persone che lo frequentano• Territorio di luoghi e servizi• Conoscenza delle persone• Il gioco delle carte• L’amicizia

Seconda sessione - Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? Inquale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare imomenti di successo?

• Abbiamo già collaborato con Uisp, ci siamo trovati molto bene e ci piacerebberiorganizzare altre manifestazioni

• F.I.P.S.

• Ci piacerebbe aumentare la collaborazione con le scuole del comune, la Parrocchia el’associazione gli Amici di Rivalta

Terza sessione - Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o"nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghipubblici?

• Una nuova sede per il centro sociale, regolarmente accatastata, a norma e capace diospitare più persone (sfruttare il lotto di area verde in cui è già prevista la nuovasede del centro)

• Maggiore collaborazione con altri centri sociali del comune, associazioni del territorioe la Parrocchia

• Riprendere l’attività della pesca, solo ricreativa/turistica con laboratori rivolti abambini e ragazzi delle scuole del territorio (ad esempio la pesca senza artiglio) e aragazzi diversamente abili (ad esempio realizzando una piccola piattaforma sul lungolago dedicata alla pesca per diversamente abili)

• Prevedere un mercatino dell’usato o mostra di auto/moto d’epoca, organizzatoperiodicamente

• Una pista per il gioco delle bocce• Un centro sociale collegato al percorso naturalistico del Crostolo, con un’area

dedicata allo svago/pic nic per ospitare le persone che arrivano la domenica(panchine, tavolini, spazi d’ombra,ecc…)

PRIMA SESSIONE

L'incontro è iniziato con una presentazione generale del centro sociale ai facilitatori e ai

soci da parte del presidente Villiam Orlandini, che ha ritenuto di inserirlo come primo

punto all'ordine del giorno di un consiglio direttivo convocato appositamente la stessa

serata.

Sin dall'inizio si sono quindi determinate condizioni che non hanno permesso di

effettuare il “world café”. Nonostante la presenza di oltre 20 persone, si è optato per

dar luogo a un grande “focus group”.

Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce

a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

- L'elemento di successo che emerge chiaramente su tutti è il volontariato: attorno

all'Orologio gravitano 150 volontari che dedicano più di 20.500 ore totali di bilancio

sociale alla gestione del bar, della cucina, dello stabile e alle varie iniziative come per

esempio la tombola o la preparazione dei cappelletti. Alle associazioni che collaborano

stabilmente con il centro e alle quali servono i locali per lo svolgimento delle loro

attività il centro non chiede contributi economici ma ore di volontariato. Questo è il

vero valore del centro sociale.

- molte le iniziative che il centro mette in campo: le quattro che catalizzano il maggior

numero di partecipanti riguardano la Giornata della memoria, il cartellone del Restate,

il Motoraduno e la Tombolata di fine anno.

- importanti anche le 4 convenzioni che l'Orologio intrattiene con il Comune di Reggio

per la gestione dell'area cortiliva interna e del centro di lettura; l'adiacente parco del

Gelso; Parco Ottavi e la biblioteca del nuovo Centro culturale, sulla quale lavorano 20

volontari in più. Le aree verdi gestite in totale ammontano a circa 100.000 metri

quadrati.

- Funzionano molto bene anche le iniziative di solidarietà: fra queste 6 pinnacoli di

beneficenza; 6 lotterie per scuole, associazioni, enti; vendita delle uova di Pasqua per i

bambini Saharawi.

- Punto di forza è avere una gestione totalmente trasparente dei compensi che

riguardano le poche persone che svolgono attività remunerate al bar, in regola con Inail

e gli istituti preposti.

Area Pianificazione strategica I La Città solidale e del Capitale sociale Politiche per l'Integrazione, l'Inclusione e la Convivenza

Via S. Pietro Martire, 3 - 42121 Reggio Emilia tel. + 39 0522 456326 - fax + 39 0522 456640

CENTRO SOCIALE “CATOMES TOT”

10/3/2015

Presenti:Paolo Bertolini (Presidente), Franca Aguzzoli, Carlo Vestrali (Presidente ANCESCAO),Marco Menozzi (Barista), Ferrari Galliano (Consigliere), Tincani Carlo, Aguzzoli Franca,Romagnani Zoe, Augugliano Ignazio, Zanni Mario, Codeluppi Renata, Iotti Liliana, BaruzziBruno, Casoli Giuseppina, Passerini Emilio, Cappigli Salvatore.

Per l'Amministrazione Comunale: Lisa Baricchi, Vilma Castiglioni

Cosa funziona bene nel tuo Centro sociale? Puoi descrivere chi e/o che cosa contribuiscea determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

- Gioco carte, tombola, pinnacolo- gestione Bar,gli addetti sono cordiali con clienti- gnocco fritto la domenica- lettura giornali- presentazione libri- attività ricreative estive- periodo estivo il ritrovo dei bambini- la sera: musica d'ascolto, scuola tango, corso fotografia- posizione: è l'unico del centro storico, si raggiunge facilmente con mezzi pubblici- luogo: spazi interni ed esterni, consente di diversificare varie presenze

Quali sono gli attori territoriali con cui il Centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

- Amministrazione comunale- scuola tango- gruppo fotografico, rassegna Fotografia europea

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o “nuovi spazi” per lacomunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici?

- il circolo nel 2020 immagino che sia sempre all'altezza di adesso- istituire di nuovo fermata del minibus davanti al centro, questo è molto importante- attività di conoscenza del centro città- sviluppo nuove tecnologie per gli anziani- attività ludiche/ricreative nel parco per ogni età (anziani, giovani e bambini)- integrazione reale giovani, anziani e immigrati- è molto importante che rimanga questo centro come punto di ritrovo per le personesole

Area Pianificazione strategica I La Città solidale e del Capitale sociale Politiche per l'Integrazione, l'Inclusione e la Convivenza

Via S. Pietro Martire, 3 - 42121 Reggio Emilia tel. + 39 0522 456326 - fax + 39 0522 456640

CENTRO SOCIALE “PRIMAVERA”

10/3/2015

Presenti:Goliardo Corradini (vice Presidente), Fiaccadori Mirco, Corradini Giorgio, Vezzani Vanda,Camuncoli Vilde, Colli Nadia, Prandi Monica, Sassi Rita, Mussini Marta, Barbi Marianna,Salardi Emilio, Montermini Vivaldo, Iemmi Ettore, Montanari Giorgio, Guidetti Adele.

Per l'Amministrazione Comunale: Vilma Castiglioni, Elisa Ferretti

Cosa funziona bene nel tuo Centro sociale? Puoi descrivere chi e/o che cosa contribuiscea determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

- attività culinarie: pranzi e cene, gnocco- gioco carte con organizzazione curata- impegno personale dei gruppi- volontariato al bar- giochi società- iniziative sportive- Feste; per esempio Festa dell'uva 3 giorni con anche pigiatura per i bambini- sagra e pranzi in collaborazione con Parrocchia- organizzazione gite sociali- contribuisce la disponibilità e l'affiatamento che attualmente regna

Quali sono gli attori territoriali con cui il Centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

- Parrocchia (pranzi, sagra e torneo calcetto)- UISP per camminata di primavera e corso ginnastica- comunità Focolare (cene e attività per ragazzi disabili)- società sportive che hanno sede presso il Centro (club pesca a mosca, ciclistica Veloclub e Masonese, gioco tavolo subbuteo)

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o “nuovi spazi” per lacomunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici?

- vorremmo le donne in Consiglio- vorremmo arricchire il Centro di soci volontari giovani- fare più attività sociale- avere più rapporti con altri centri- avere meno paura di rischiare nel proporre innovazione- vorremmo avere la possibilità di sensibilizzare la popolazione del territorio per capirele esigenze e soddisfarle- spostare il centro in una nuova struttura integrata nel parco/zona sportiva perrenderlo più comodo a tutti i cittadini- sviluppare proposte didattiche e sportive per ragazzi- fare più iniziative che possano attrarre i giovani, dare spazio alle tecnologie per igiovani- potenziare i collegamenti tra cittadini e Comune- integrazione di tutte le etnie presenti sul territorio

Il percorso Presentazioni dei conducenti e ruoli, quindi spiegazione del pieghevole posizionato sui tavolidel progetto Dove corri siamo QUA in particolare la nascita delle nuove due figuredell’architetto di quartiere e del mediatore civico ; essendo Fogliano sede al sabatomattina del mediatore civico ne erano a conoscenza.

L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gliorganismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essisaranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. E’ stato ricordato che la convenzione in scadenza sarà rinnovata, e che sarà tarata anche suquanto emergerà da questo percorso. Spiegazione del metodo del World CAFFÈ lasciandoli liberi di formare due o 3 gruppi perconfrontarsi e ragionare e per delineare priorità ed idee del Centro Sociale

Presenti 15 persone di cui 6 donne:Formati 3 tavoli Accoglienza dalle 18.10 alle 18.40Inizio ore 18.40 fine ore 20.30

Campanini Matteo, Muratori Erica, Rinaldi Adriano, Ficarelli Adriano, Genitori Francesca,Ruozzi Cecilia, Rossana Corti, Daniele Paglia, Iodici Matteo, Silingardi Mauro, CattaniRossana, Neviani Luca, Giorgia Bertani, Magnani Moreno, Rinaldi Alessia

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo? Sincerità

- raduno aquilonistico : aggrega tante persone di cui molti bambini- parapendio- gioco del pinnacolo e tombola :contribuisce all’economia del centro sociale e aggrega

tante persone- il gioco delle carte: attività che coinvolge altri circoli e persone di diverse età- mantenimento e pulizia aree verdi : un volontario si occupa tutto l’anno del verde

( convenzione con il comune ) in estate molte attività si svolgono all’aperto nel parco- iniziative di solidarietà, attraverso attività e feste finalizzate alla raccolta fondi da

destinare a beneficenza- consiglio direttivo coeso perché collabora e porta avanti il centro- festa di carnevale in collaborazione con Ente Veneri- tutte le iniziative si auto-finanziano- posizione e struttura favorevole - partite di calcio la domenica su Sky- utilizzo degli spazi per i compleanni

Seconda sessione

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

- ente Veneri -Scuola materna: feste con i bambini, cena con i genitori per raccoltafondi

- parrocchia - poche le occasioni : carri di carnevale, elezione candidato unico perente Veneri

- centro commerciale Sigma: attività di autofinanziamento e di sostegno alle scuole- scuola elementare”tricolore”: sostegno- Comune e Enia: concessione spazi per assemblee, concessione trattorino per

manutenzione parco - comitato tangenziale : concessione spazi per pubblicità e incontri- associazione degli aquiloni Flying Sheeps: manifestazioni avviate da molti anni- associazioni aeromodelli : una festa all’anno da tanti anni- attività commerciali, Sigma e Tamoil per la sponsorizzazione dei giochi del pinnacolo,

carte ecc..- collaborazione con SPI per la distribuzione delle tessere e feste per pensionati

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

- dovrebbe diventare un luogo catalizzatore per le associazioni che gravitano sulterritorio, un punto di riferimento un luogo di relazioni dove ci si possa incontrareperiodicamente ; in cambio le associazioni stesse potrebbero prendersi cura del luogofino all’appropriazione per portare ad un ricambio generazionale e del direttivostesso

- i locali potrebbero essere utilizzati per un doposcuola organizzato assieme allaparrocchia ( sdoppiato su due sedi, al centro sociale e in parrocchia

- più apertura verso il territorio nella concessione degli spazi per assemblee pubbliche,serate culturali, conferenze

- sfruttare gli spazi mettendo in campo più attività per attirare le persone:Puntare sulle manifestazioni sportiveCorso di computerCorsi manuali tenuti dai volontari più adulti /anziani per i ragazzi ( come si ripara una bicicletta, falegnameria, ecc.. i mestieri di una volta …)Festa della birra in estateCorsi di cucinaInvestire sull’utilizzo della pista per attività sportive ( basket e pattinaggio)

- un centro sociale per la comunità dove discutere dei problemi e risolverli, punto diaggregazione sociale

- Costruire una pagina Facebook per promuovere le iniziative e lo spazio (potrebberocostruirla i giovani del direttivo)

C.S. TRICOLORE

11/03/2015

Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza delmodello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questaesperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, ancheper evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività permancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso dipartecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale,sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosirappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momentoprevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazionilocali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratichepresenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividerele buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momentisaranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità edidee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.

Presenti:Frascari, Iotti, Per il comune di Reggio Emilia Sebastiano Milazzo Francesca Ruozi

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

• Il Centro funziona perché c’è una lunga tradizione di associazioni sportive che fannoriferimento a questo luogo per tornei, manifestazioni ed eventi non solo a scala diquartiere ma a livello cittadino. Il quartiere in sé non esiste, ma spazi e attrezzaturecome quelle che ci sono qui sono difficili da trovare altrove

• Il servizio bar è professionale ed è aperto tutti i pomeriggi e le sere. Per una zonadella città dove non ci sono molti pubblici esercizi questo è l’unico luogo di ritrovo

• Abbiamo anche un sistema di tessere differenziate a seconda dei servizi cheeroghiamo: chi viene solo a giocare a tombola paga un po’ meno di chi viene tutte lesere o gioca a bocce. C’era anche il gruppo dei ciclisti che purtroppo quest’anno non si sono tesserati perun problema personale del principale promotore del gruppo, ma confidiamo chepresto si riorganizzeranno

• Un altro punto di forza è la società sportiva delle Bocce, che vanta numerosicampioni italiani e squadre che anche oggi partecipano a tutte le categorie dicampionati (amatori, serie C, B, A): qui si svolgono raduni a livello nazionale

• Tutti questi fattori (bar sempre aperto, attrattiva del luogo a livello regionale enazionale, ecc. ) consente di sopperire ad alcuni aspetti gestionali complessi, come ilfatto che la proprietà dell’immobile non è comunale e che ci siamo spesso accollati lespese delle manutenzioni straordinarie che di volta in volta si sono rese necessarie

• La cosa fondamentale però che tiene unito il consiglio direttivo e i principaliorganizzatori del centro è lo spirito che ci anima, cioè la voglia di fare qualcosa per icittadini, per farli star bene, senza speculazioni o doppi fini: questo ci consente diandare avanti nonostante il grosso impegno che una struttura di questo tipo comporta

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

Le collaborazioni con le associazioni sono per il momento sospese, ma trovava luogo qui unapostazione della Associazione Alice per la prevenzione dell’Ictus che faceva visite gratuite.Per un periodo si sono tenuti corsi di ginnastica della UISP nello spazio della sala da ballo.Poi ci sono le serate a tema come la serata a favore di ASCMAD PRORA, l’associazione dellepersone soggette a traumi cranici (tutti ragazzi che hanno problemi e che condividono leloro esperienze e difficoltà), il 25 aprile festeggiato con il CEPAM di piazzale Europa, ilraduno della Resistenza, la Gara Podistica della UISP, iniziative con il CRAL dell’Act.Diciamo che le collaborazioni sono sempre flessibili: la nostra filosofia è di essere aperti atutti, non mandare via nessuno, sempre nel rispetto reciproco delle persone e degli spazi.

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

La speranza è che il Centro Sociale Tricolore sia ancora così come è oggi. Ci vuole unricambio del consiglio direttivo che stiamo per fare, e un ricambio dei volontari (sempretroppo pochi, attualmente una trentina). Il coinvolgimento dei giovani è sempre difficile. Cisono stati dei gruppi sporadici che hanno frequentato il Centro, però sono presenzepasseggere che si disperdono: quello che sosteniamo è che il ricambio non deve esserenecessariamente rivolto ai giovani, che spesso sono volubili e poco affidabili e noncondividono il modo di divertirsi degli anziani, ma semplicemente a persone volenterose econ passione. Lo sport è sempre un catalizzatore multigenerazionale, ma creare dei vivaiper nuovi giocatori dilettanti o professionisti non è il nostro compito, è solo un aspetto chenoi sosteniamo concedendo gli spazi alle attività sportive.

Presenti: Gianni Prati, Rino Barbieri, Giorgio Benevelli, Lina Cilloni, Giancarlo Davoli, Alex Ferrari, Roberto Mazzoli, Daniele Orsini, Savino Serri, Marco sissa, Carlo Vezzani, Rossana Sassi, Paolo Donadelli, Nazareno Sirotti

Per il Comune: Sebastiano Milazzo

Il Centro Sociale ha circa 600 soci e può contare sull'apporto di circa 150 volontari

Cosa funziona bene nel tuo Centro Sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Il tuo ruolo?

- Attività gastronomiche, anche a scopo benefico (Ascmad Prora)- Rassegne teatrali con il Rosebud- Rapporto con le scuole- Giochi sociali- Iniziative culturali- Gestione impianti sportivi- Volontariato e collaborazione con enti locali- Partecipazione volontari- Rapporto con il territorio (Associazioni e cittadini)- Partecipazione cittadini ad attività ricreative- Siamo disponibili e aperti a proposte provenienti “dall'esterno”- Collocazione geografica strategica- Volontari: impegno, passione, sacrificio- Locazione della struttura vicina al parco, biblioteca, scuole, impianti sportivi, Rosebud- Attenzione artistica e culturale e in ottica interculturale e multietnica- Varietà delle iniziative: tombola, teatro, cucina, pinnacolo, musica, solidarietà- Cena con i volontari

Particolari iniziative:

- siamo al 18° anno di Dialettiamoci con gusto, spettacoli abbinati a momenti di degustazione al Rosebud

- attività teatrali anche all'aperto (“Aspettando Godot”)- micro cinema estivo- Libri ad alta voce- Libri a disposizione gratuita dei soci- Spesa a domicilio- Corso gratuito computer dei ragazzi del Pascal con Leva Giovani- Una associazione di danza usa gli spazi

Con il progetto “Scusate mi suono confuso” si cercò di far esibire gruppi musicali evenne acquistato diverso materiale tecnico. Oggi la manifestazione non si tiene più ma ilcentro presta le attrezzature. Torneo interetnico di calcio, uso gratuito del campetto in cemento (esclusa la spesa perla luce). Locanda della memoria in collaborazione con Polo sociale. Il Centro cura lo sfalcio di MQ 134.000 di verde in base sad una convenzione col Comune.Non ci sono sedi fisse di associazioni (il gruppo mountain byke è del centro).

Quali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc...) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

- Capacità/competenze elevate dei volontari- Massimo sfruttamento delle risorse anche quando persistono difficoltà- Buona coesione fra gli organi sociali- Impegno costante dei volontari- Disponibilità dei soggetti con cui si collabora- FIDES, calcio giovanile e gestione campo/spogliatoio- Scuole, Istituto Comprensivo Pertini- Biblioteca- Diverse attività commerciali di vicinato finanziano attività- Parrocchie, associazioni sanitarie, associazioni sportive, gruppi teatrali- Diversificazione delle proposte in differenti tipologie di spazi- Disponibilità alla relazione con differenti etnie

Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee proposte o “nuovi” spazi per la comunità che vuole essere più attiva in questi luoghi pubblici?

- Mantenere le offerte di socialità e continuare le iniziative di aggregazione- Collaborazione fra biblioteca e Rosebud in iniziative dedicate ai più piccoli- Gli adolescenti stanno attorno al centro ma è difficile intercettarli- Un centro ristrutturato per essere più accogliente e versatile- Punto d'incontro per tutte le fasce d'età- Con strutture limitrofe (campo/zona sport) in grado di generare indotto in senso lato- Un luogo dove è bello stare e “succedono belle cose”- Un centro sociale che diventi un punto di aggregazione per il quartiere e non solo per

i soci- Un centro sociale che diventi un luogo di servizio pubblico, di esercizio attivo dei

diritti di cittadinanza- Centro Sociale che acquisti sempre più un ruolo di carattere pubblico e diventi un

punto di aggregazione di tempo libero, culturale, sportivo ecc...- Un centro sociale le cui attività si concretizzano attraverso un volontariato più

professionalizzato, specializzato ma con meno tempo a disposizione!- Ristrutturare il centro, con altri spazi, anche per intercettare i giovani tipo mettere il

sintetico nel campetto per poterlo usare sempre. Essere sempre più aperti.

CAFFÈ SOCIALE

TASSELLI

15/03/2015

Presenti: Enea Fratti, Eros Buffagni ([email protected])

Eros Buffagni (Vice Presidente e Cassiere): siamo arrivati al punto che i volontari giornalierisono due, massimo tre. Abbiamo ancora le persone che hanno costruito il circolo chesentono il circolo come loro (in senso negativo). La funzione del circolo è diventata scarsa.Tenerlo aperto richiede un grosso impegno. Tutti i giorni alle 13 alle 15 (d’inverno) e dalle20 alle 23. Le nuove socie sono nipoti di soci e sono quelle che possono organizzare deglieventi. È attiva anche la cucina. Esisteva una serata giovani (il giovedì) che è finita perdiversi obiettivi. Il centro sociale è nato perché tutti i bar chiudevano la sera adesso nonesiste più questa necessità. Hanno banco bar, cucina e friggitrice. I costi annui fissi sonopari a 10.000 €. Altri 20.000 euro di costi di acquisto materiali.C’erano diversi ragazzi con cui ci sono stati problemi di convivenza.Facevano le commedie dialettali ma hanno smesso perché non veniva più nessuno.Il socio più anziano ha 104 anni.

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

Festa aperitivo che è aperto al paese.Ronkofest (festa della birra).Festa della scuola con i genitori (che non sono soci). Genitori del consiglio scolastico(raccolta di fondi per la scuola).Festa della donna.Sagra la prima domenica di febbraio (soldi ricavati a favore della chiesa).Gara di bocce l’ultima settimana di agosto.

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

RING 14 (un consigliere), un’associazione che si occupa di bambini con deficienze. Lepersone distribuiscono il cibo e i soci fanno il cibo.APE (un consigliere, Associazione Progetto Endometriosi), cene per cento persone.

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

Si rischia che il buco annuo sia di 2.000 euro e di chiudere.Le ragazze di aperitivo in paese potrebbero gestire il bar dalle 20 alle 23 il venerdì.

Attrarre i meridionali della zona per provare a ridar vigore al centro sociale, ma bisognafare della mediazione sociale per costruire nuove relazioni tra le differenti provenienze delpaese.Rilanciare l’uso del campo di calcetto (partendo dai bambini e ragazzi che utilizzano ilcampo che hanno una compagnia molto mista tra reggiani, meridionali e stranieri).Disponibili a fornire spazi per organizzare un dopo scuola.Organizzazione di corsi di ginnastica dolce e step.Ricerca di una maggiore collaborazione con il comune ad esempio attraverso anagrafedecentrata. Disponibili ad attivare una connessione. Sarebbe più sensato posizionare qua ilservizio di decentramento perché Cavazzoli è molto vicino (circa un km) all’anagrafe diPieve e molto più accessibile, mentre qua non arriva neanche la ciclabile.

CAFFÈ SOCIALE

COVIOLO

16/03/2015

Il percorso

L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza

del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di

questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere

in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a

gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione

comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi

direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno

chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del

percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala

Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei

centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti dicoinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consiglidirettivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri

sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo

momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere

le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. Imomenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per

delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel2020.

Presenti: Sezzi alberto, Braglia Claudio, Vezzosi Massimo, Margiotta Renato, Motti

Livio, Tagliavini Alberto, Simonini Giancarlo, Caroni Paolo, Bocedi Luciano, Pedroni

Claudio, Ferri Flavio, Soncini Giacinto, Garlassi Fabio, Tagliavini Alberto, Ferretti

James, Gilioli Stefano

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosacontribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

•••• Centro di aggregazione e luogo di partecipazione da parte del territorio•••• Disponibilità dei soci e dei sostenitori•••• Iniziative che incontrano le aspettative del paese; dedizione ai cittadini•••• Volontariato e trasferimento delle risorse per iniziative di beneficienza

condivise dai soci e dalla popolazione ( ad es. per il terremoto, la scuola materna, il monumento dei caduti, ecc)

•••• Il superamento delle divisioni ideologiche e apolicità delle iniziative e dei partecipanti

•••• Rinsaldare amicizie che con il tempo si erano allontanate•••• Risoluzione di problemi sociali, punto di ritrovo per discutere dei problemi•••• Condivisione di idee a favore della comunità•••• Costruzione della struttura del centro con l’aiuto del Comune e auto-

tassazione dei soci•••• La festa annuale di Villa Levi e altri eventi culturali e sociali

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momentidi successo?

•••• Circoscrizioni•••• Università (Villa levi)•••• Istituto tecnico Zanelli•••• Istituto Alberghiero•••• Scuole elementari, materne, asili•••• Parrocchia•••• Polizia•••• L’Amministrazione (Restate)•••• Gli sponsor che permettono lo svolgimento degli eventi•••• Il centro sociale Biasola

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

•••• In collaborazione con i centri sociali limitrofi e le associazioni confinanti•••• Luogo di aggregazione per i giovani della comunità residente•••• In collaborazione con le Istituzioni per migliorare le problematiche

territoriali (viabilità, parcheggi, sicurezza, ecc…)•••• In continua collaborazione con gli attori del territorio, ad es. Parrocchia,

Scuole, ecc…•••• Con attivo il progetto wi-fi Coviolo•••• Con una pista polivalente •••• Centro di riferimento del paese•••• In connessione con percorsi diretti a ville e monumenti storici della zona•••• Fonte di reddito per la cittadinanza•••• Luogo di insegnamento, ad es. di nuove tecnologie•••• Con spazio per campi estivi per bambini

CAFFÈ SOCIALE

STRANIERI

16/03/2015

Il percorso

L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza

del modello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di

questa esperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere

in futuro, anche per evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a

gestire le loro attività per mancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione

comunale ha attivato un percorso di partecipazione aperto a tutti gli organismi

direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale, sul nuovo ruolo che essi saranno

chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del

percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21 gennaio 2015 presso la Sala

Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosi rappresentanti dei

centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti dicoinvolgimento: il primo momento prevede un gruppo di lavoro rivolto ai consiglidirettivi dei Centri sociali e alle associazioni locali che interagiscono con i centri

sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio. Il secondo

momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividere

le buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. Imomenti saranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per

delineare priorità ed idee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel2020.

Presenti: Davide Cocconi, Fiorenza Mediani, Mauro Simonazzi, Davide, Enrico

Benassi, Jose Fabio Serra

Prima sessione - Cosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chie/o cosa contribuisce a determinare questi momenti di successo? Quale è il tuoruolo?Negli ultimi anni il Circolo ha avuto un cambiamento molto radicale dal punto di

vista delle iniziative promosse. Si è lavorato su un ottimo potenziale che andava

sviluppato, amalgamato con il vecchio direttivo, i gestori del bar, con la creazione

di eventi musicali, culturali, sociali (anziani, disabili, ecc.). L’incontro con Serra

(vice presidente e componente dei Break street boys) è stato determinante per il

nuovo corso. Il presidente è l’alimentatore del pc dello Stranieri. Sono quattro o

cinque anni che il Circolo è punto di riferimento per il quartiere. Funziona

benissimo il rapporto con i ragazzi, tant’è che non ci sono atti di vandalismo. Si è

trovata una soluzione rendendo partecipi un po’ tutti nelle attività del circolo (es.

piantumazione, raccolta tappi per inserire un defibrillatore nel circolo, alcune

ragazze marocchine aiutano in cucina, ecc…). Questo quartiere è caratterizzato da

molti anziani e molte famiglie giovani straniere (madri sole con figli); è un

quartiere duro, difficile. Molti residenti si chiedono cos’è un centro sociale, e che

cosa fa.

Le attività:

• Per gli anziani organizzano serate di musica, cena e grande apertura

all'esterno nel rispetto delle regole.• Convivenza tra giovani e anziani, ognuno ha un proprio spazio ma con ricerca

di relazioni, in interazione con il circolo. Le attività sono per tutti. • Sede di ginnastica per tutti (anziane italiane e signore più giovani con

bambine).• Riunioni di condominio.• Circa 220 soci, 75 donne, 72 giovani sotto i trent’anni e 56 oltre i 60 anni.• Manutenzione campo di marte.• Ospitato tirocinio di una ragazza dislessica.• Progetti importanti (sala per documentari, autofinanziamento attraverso

pranzo, festa degli alberi).• Collaborazione con i break street boys (Qui hanno trovato una famiglia,

accolti da un mondo completamente diverso attraverso serietà ed impegno

senza chiedere nulla in cambio).• Evoluzione dei progetti artistici e sociali. 16 maggio seconda edizione, zeta

battle ground, unisce realtà di Piacenza, Modena, Parma e Reggio, break

street boys.• Festa del quartiere con una scuola di ballo (ASD for life), insieme Break

street Boys (scuola per bambini di hip hop, autofinanziano le persone senza

lavoro). Ognuno apporta un’idea. • Giornata di esposizione di modellini di moto 1 a 10 con materiali di

recupero. • Tanti ragazzi stranieri che hanno trovato un punto di ritrovo importante • Lo spettacolo per i bambini disabili ha creato nuovo rapporto con il quartiere

e la città. • Esiste un gruppo teatrale di ragazzi dai 17 ai 21 (erano senza sede, amavano

il teatro, hanno abitato il circolo).

Gli spazi del centro sociale sono condivisi tra giovani e anziani. Ci sono diversi

ragazzini fino a 12 anni che si riconoscono nel circolo. Molti vengono perché

risiedono nel quartiere Don Pasquino Borghi attratti anche dall’attività sportiva

(180 ragazzi metà stranieri). (es. una gruppetto di bambini si è aggregato per pulire

la zona antistante il circolo, grazie ad una caramella in cambio). Forte contiguità

con la scuola Elsa Morante.

Seconda sessione - Quali sono gli attori territoriali con cui il centro socialecollabora? In quale modo il territorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) hacontribuito a determinare i momenti di successo?

• Associazione Quattro zampe, dato la possibilità di realizzare un evento sucome ci si approccia ad un animale (con l’ambulatorio Belvedere),organizzato cena vegetariana per associazione e canili. Possibilità disocializzare famiglie con animali.

• CORESS, mostra di quadri più pranzo con ragazzi disabili.• Baobab, progetto di coinvolgimento con i Break Street Boys. Punto di

riferimento, zero costi per incontri con le mamme di portatori di handicap.• Associazione Santa Cecilia, con i genitori e spettacoli bambini.• Emergency, giornata di raccolta fondi.• Scuola di cinese per cinesi.

Terza sessione - Come ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee,proposte o "nuovi" spazi ti immagini per una comunità che voglia essere piùattiva in questi luoghi pubblici?

• Luogo del riuso e della valorizzazione della merce che viene dismessa dalComune, tutto ciò che può essere riutilizzato, può essere rimesso in Circolo(ad es. bobine di legno per fare i tavoli). Il comune getta molte strutture chepotrebbero essere proposte ai centri sociali.

• Centro che possa dare la possibilità di vivere i propri spazi e le proprieattività in ogni suo punto di riferimento (raccontare, cucinare, costruire,investire tempo), consapevolezza di fare qualcosa per altri ma anche per sestesso.

• Gestore dello spazio del campo da basket (e campo a fianco, di cui il circolofa manutenzione ordinaria e straordinaria) per utilizzo sportivo, culturale edi socializzazione.

• Con un’area dedicata ai ragazzi (con pc, e maxi schermo). • Con spazio nella sede per accogliere il servizio delle circoscrizioni (es.

sacchetti immondizia) dedicato alla cittadinanza. Spazio di ascolto delcomune.

• Non ci saranno più macchinette, non sono mai esistite situazioni diaccanimento.

• Snellire tutte le burocrazie rispetto alle attività per indurre i circoli adessere attivi. I circoli sono in difficoltà a risolvere tutte le graneburocratiche. E' faticosa l'organizzazione delle iniziative estive (occorronodue autorizzazioni diverse a seconda che sia o meno aperte ai soci),semplificare e rendere più flessibile e accessibili le creazioni di eventiculturali. Dare ai centri sociali strumenti facili per costruire eventi (per es.autorizzazione per tutta l’estate e non ogni volta).

C.S. PIGAL

17/03/2015

Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza delmodello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questaesperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, ancheper evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività permancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso dipartecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale,sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosirappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momentoprevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazionilocali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratichepresenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividerele buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momentisaranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità edidee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.

Presenti:Per il centro sociale Pigal IL PRESIDENTE Ivano Ballarini Per il comune di Reggio Emilia Paolo Tamagnini Francesca Ruozi

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

• La forte presenza di associazioni che hanno sede nella struttura e che collaborano perrealizzare le loro iniziative che fanno vivere il centro

• Il servizio bar è professionale ed è aperto tutti i pomeriggi e le sere• La cucina, ampliata di recente, è una attività molto remunerativa e di forte

attrattiva• La coesione fra il nucleo dei volontari più affiatati, 75 in tutto (di cui 20-25 svolgono

un servizio continuativo, gli altri un servizio più occasionale• La qualità della struttura, che consente di svolgere molte attività grazie alla varietà

degli spazi offerti (sale grandi e attrezzate, affiancate a salette più piccole): gli spaziforse non sono molto versatili e richiederebbero, alla luce delle attività attuali,qualche modifica edilizia e interventi di manutenzione, però rispetto ad altre sedioffrono la possibilità di accogliere molte persone e creare grandi eventi (ballo,raduni, assemblee, ecc…)

• Il centro sociale non offre un servizio di quartiere, trovandosi in una zona pococonnessa al tessuto residenziale, ma ha una valenza cittadina per le attività che vi sisvolgono, anche perché i residenti storici di Santa Croce che animavano gli originaricircoli Pistelli e Galileo dalle cui ceneri è nato il Pigal si sono trasferiti altrove:questo è un punto di forza e un elemento di svantaggio, nel senso che il centro develavorare a vasta scala con tutti i pro e contro che questo comporta

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

• Associazione Anemos (reinserimento dei giovani affetti da malattie psichiatriche)• Polisportiva Falk – Galileo• Reggio Volley• Sci club Cusna• Polisportiva Pistelli (ciclisti)• Associazione Fuoristradisti • Gruppo Campeggiatori Pigal• Associazione Teste Quadre – Tifoseria della Reggiana• Emergency (Cene con Delitto)• Non solo Vela• Associazione Italia- Cuba

Con tutte queste associazioni si organizzano cene sociali di finanziamento alle associazioni,conferenze sulla salute e sull’ambiente, serate pubbliche a tema. Per i ragazzi sonodisponibili i campi di calcetto gratuiti, il parco attrezzato e la pista di pattinaggio, la salaTV. Sono poi organizzati spettacoli teatrali, serate di ballo (country, anni 70, liscio). Iconcerti sono invece troppo onerosi.

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

La collocazione del centro sociale Pigal a fianco dello stadio Mapei è un elemento disvantaggio per la socialità del centro che nel corso degli anni deve essere corretto: occorrestudiare nuovi percorsi che minimizzino l’impatto del pubblico durante le partite cheprecludono ogni altro tipo di attività contestuale. Occorre poi strutturare l’impegno delleassociazioni che hanno sede nella struttura in modo da renderle maggiormentecorresponsabili della gestione complessiva del centro. Inoltre occorre ragionare sulle licenzed’uso attualmente consentite ai circoli, in modo da avere maggiore flessibilità e una utenzapiù varia che comprenda non solo i soci.

http://www.arcipigal.it/

Circolo Arci La Capannina Paradisa

23/04/2015

Il percorso L'esperienza dei Centri sociali di Reggio Emilia è stato ed è uno dei punti di forza delmodello reggiano di coesione sociale. A distanza di quattro decenni dall'inizio di questaesperienza occorre riflettere sul ruolo che i Centri sociali potranno svolgere in futuro, ancheper evitare che progressivamente alcuni di essi non riescano più a gestire le loro attività permancanza di ricambio generazionale. L'Amministrazione comunale ha attivato un percorso dipartecipazione aperto a tutti gli organismi direttivi dei Centri sociali e alla comunità locale,sul nuovo ruolo che essi saranno chiamati a svolgere nei prossimi anni. Il primo incontro di presentazione del percorso di coinvolgimento si è tenuto il giorno 21gennaio 2015 presso la Sala Conferenze dell'Ex Tribunale, e ha visto la presenza di numerosirappresentanti dei centri sociali. Il percorso inclusivo è organizzato in due momenti di coinvolgimento: il primo momentoprevede un gruppo di lavoro rivolto ai consigli direttivi dei Centri sociali e alle associazionilocali che interagiscono con i centri sociali, allo scopo di raccogliere le buone pratichepresenti sul territorio. Il secondo momento sarà un evento pubblico rivolto all’intera cittadinanza per condividerele buone esperienze e ragionare su nuove strategie e idee realmente praticabili. I momentisaranno strutturati per lavorare in gruppo, confrontarsi e ragionare per delineare priorità edidee per descrivere come vi immaginate i Centri sociali nel 2020.

Presenti:Per il centro sociale La Capannina Paradisa IL PRESIDENTE Roberto Bertacchini (a nome delCircolo)Per il comune di Reggio Emilia Paolo Tamagnini Francesca Ruozi

Prima sessioneCosa funziona bene nel tuo centro sociale? Puoi descrivere chi e/o cosa contribuisce adeterminare questi momenti di successo? Quale è il tuo ruolo?

• Rapporto con i volontari • Rapporto con la frazione• Rapporto con le associazioni• Coinvolgimento di molti volontari (30 nel consiglio, 7 nell’esecutivo), i soci sono circa

250 di cui 170 dal circolo Arci La Capannina e 80 dal Centro sociale La Paradisa (cheinclude la sua attività nel Circolo Arci La Capannina Paradisa dal 31/10/2013).

Seconda sessioneQuali sono gli attori territoriali con cui il centro sociale collabora? In quale modo ilterritorio (luoghi, persone, servizi, ecc…) ha contribuito a determinare i momenti disuccesso?

• Associazioni di volontariato della Frazione• La parrocchia• La scuola• Gruppo Donne Massenzatico• Real Massenzatico - società sportiva• La casa protetta (referente atelierista Francesca)• UISP per il doposcuola per 15 bambini• Le cucine del Popolo • Persone singole che offrono le loro competenze per la socialità (Poeta Stefano

Reggiani)Con tutte queste associazioni si organizzano tutte le attività annuali e tradizionali delCircolo, la fiera di Massenzatico l’ultima di Agosto, Notti Rosa a Massenzatico, Convegni,iniziative di beneficenza (Grade e Ascmad Prora). Gruppi di attività all'interno del Circolo Arci La Capannina Paradisa:- Centro di Lettura- Gruppo Verde- Gruppi di interesse culturale

Terza sessioneCome ti immagini il centro sociale nel 2020? Quali idee, proposte o "nuovi" spazi tiimmagini per una comunità che voglia essere più attiva in questi luoghi pubblici?

Si auspica l'inserimento di nuovi volontari (giovani, nuove famiglie, nuovi residenti),l’allargamento del centro di lettura, cercare abbinamento di una ludoteca al progetto didoposcuola.