Cenni sulle più comuni malattie dell’infanzia · 2014. 12. 20. · La diffusione del virus...

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Cenni sulle più comuni malattie dell’infanzia

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Cenni sulle più comuni malattie dell’infanzia

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parotite epidemica

Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare.

La principale manifestazione clinica della

malattia è la tumefazione delle ghiandole salivari, in particolare di una o di entrambe le parotidi.

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parotite epidemica

La malattia è benigna e autolimitantesi e può avere decorso subclinico.

Le manifestazioni più importanti, (anche se fortunatamente poco frequenti) sono:

la meningite, l’orchiepididimite e la pancreatite.

(Il virus colpisce le ghiandole a secrezione esocrina)

La malattia è ubiquitaria, più frequente in

inverno e in primavera.

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parotite epidemica

Si manifesta con epidemie periodiche specie in comunità.

La vaccinazione estensivamente praticata ha

ridotto del 95% il tasso di incidenza della malattia.

Serbatoio dell’infezione è l’uomo malato; il

contagio si realizza per trasmissione diretta attraverso le goccioline infette.

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morbillo

Il morbillo è una malattia ad alta contagiosità, è endemico in tutti i paesi sviluppati e presenta riaccensioni epidemiche ogni due-quattro anni con una stagionalità spiccata nei mesi invernali.

La malattia colpisce elettivamente l’età pediatrica (prima e seconda infanzia) con un massimo di morbosità nel primo biennio di vita.

Esiste un vaccino specifico che, se utilizzato su vasta scala, porta alla riduzione del 90% dei casi di morbillo.

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morbillo

E’ causato da un virus appartenente alla famiglia delle Paramyxoviride.

Colpisce elettivamente il bambino e clinicamente si caratterizza per la presenza di febbre, mucositi ed esantema maculo-papuloso che evolve in senso cranio-caudale.

Il contagio è diretto da ammalato a sano. Il virus viene eliminato con le goccioline con

gli starnuti e con la tosse. Il paziente rimane infettante fino a 48 ore dopo

l’inizio dell’esantema.

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rosolia

E’ una malattia infettiva contagiosa, benigna, che colpisce

prevalentemente il bambino, caratterizzata da febbre (non particolarmente elevata), esantema maculo papuloso, ad insorgenza cranio-caudale, spesso fugace e linfoadenopatia retronucale.

In corso di gravidanza può interessare l’embrione o il feto (fino al 20% dei casi) determinando l’aborto o la comparsa di malformazioni caratteristiche (embriopatia rubeolica) o una malattia sistemica evolutiva (feopatia rubeolica).

La frequenza di rosolia congenita è massima (90%) se l’infezione

viene contratta dalla madre nel primo trimestre di gravidanza, diminuisce (50%) nel secondo trimestre ed è quasi inesistente nel terzo.

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rosolia La rosolia è ubiquitaria e tende ad avere ricorrenze epidemiche

con intervalli variabili dai 5 ai 10anni.

Colpisce elettivamente il bambino dai 6 ai 12 anni ma può interessare anche adolescenti e adulti.

La trasmissione avviene per contagio diretto tramite goccioline. Il malato è contagioso da 8 – 10 giorni prima della comparsa dell’esantema, fino a 8 – 10 giorni dopo.

Esiste un vaccino specifico che viene preparato insieme a

quello del morbillo e a quello della parotite e si effettua a 12 mesi di vita.

L’immunità non dura tutta la vita e attualmente si prevede un richiamo in età adolescenziale.

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megaloeritema (quinta malattia)

E’ una malattia infettiva acuta e contagiosa causata da un virus (Parvovirus 19).

Si caratterizza per la presenza di esantema eritematoso al volto (aspetto a farfalla) e di maculo-papule sulla superficie estensoria degli arti e sul tronco.

La malattia ha diffusione ubiquitaria, si manifesta prevalentemente in forma epidemica durante i mesi estivo-primaverili.

Colpisce elettivamente i bambini della seconda e terza infanzia e si trasmette per contagio diretto tramite goccioline.

Conferisce immunità duratura.

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varicella - zoster

Sono due manifestazioni cliniche diverse causate dallo stesso virus ( virus varicella – zoster). La varicella è una malattia acuta ed altamente contagiosa, prevalentemente infantile, caratterizzata da febbre, esantema vescicoloso (vescicola-papula-crosta) a gittate successive ed evoluzione asincrona. L’herpes zoster è una affezione che si manifesta per lo più nell’età adulta, caratterizzata da eruzione vescicolosa dolorosa, distribuita lungo il territorio di innervazione di un ganglio nervoso.

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varicella - zoster

La varicella dà puntate epidemiche a distanza di vari anni. Talora un’epidemia di varicella è legata alla comparsa di casi di herpes zoster.

La varicella è più frequente in autunno inoltrato, inverno e primavera.

La malattia è più frequente nell’infanzia (tra i 2 e i 6 anni), ma può colpire tutte le età.

La diffusione del virus avviene per via aerea sia in fase pre-esantematica che fino a 3 – 4 giorni dopo l’inizio dell’eruzione.

L’herpes zoster insorge in modo sporadico. Attualmente esiste un vaccino specifico.