C'è Cedas Magazine 1 febbraio 2012

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Pubblicazione della Sezione Fotografia CEDAS Fiat FEBBRAIO 2012 5 0 M M 1 : 1 . 4 C Õ c e d a s m a g a z i n e INTERVISTE VINCENZO OLIVO TUTORIAL UNA FOTO “FRIZZANTE” REPORTAGE LA BAIO DI SAMPEYRE CONCORSI & MOSTRE « Nel fotoritocco ogni trucco svelato è una magia persa » (Max Ferrero) IL FREDDO PHOTOSHOP CREARE PENNELLI PERSONALIZZATI

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Magazine gruppo fotografico Cedas

Transcript of C'è Cedas Magazine 1 febbraio 2012

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INTERVISTEVINCENZO OLIVO

TUTORIALUNA FOTO “FRIZZANTE”

REPORTAGELA BAIO DI SAMPEYRE

CONCORSI & MOSTRE

« Nel fotoritocco ogni trucco svelato è una magia persa » (Max Ferrero)

IL FREDDO

PHOTOSHOPCREARE PENNELLI PERSONALIZZATI

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Fotografia di copertina: Carlo Miglio (Fuori Concorso)

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EDITORIALE5 2012 un anno da ricordare di Carlo Ferrari

LE VOSTRE FOTO6 Il freddo

UNA FOTO, UN PENSIERO14 Ritratto a Nessuno, 1978 di Renata Busettini

INTERVISTE16 Intervista al fotografo Vincenzo Olivo di Elisabetta Lucido

REPORTAGE22 La Baìo di Sampeyre : una storia lunga 1000 anni di Pierlorenzo Marletto

TUTORIAL24 Una foto “frizzante” di Gilberto Bottasso

PHOTOSHOP26 Creare pennelli personalizzati di Max Ferrero

28 NOTIZIE e APPUNTAMENTI

30 MOSTRE ed EVENTI

34 CONCORSI FOTOGRAFICI

In questo numero

Pubblicazione non periodica della Sezione Fotografia del Cedas.Torino 2012.Pubblicazione condivisa in formato PDF (Portable Document Format) non stampata su carta.

Ogni autore si assume qualsiasi respon-sabilità derivante dalle proprie immagini inviate a C’E’ Cedas Magazine per la pub-blicazione manlevando la redazione da ogni responsabilità che dovesse derivare dall’utilizzo delle immagini stesse.

Tutti i diritti relativi alle fotografie ed ai te-sti presenti in questa pubblicazione sono riservati ai rispettivi autori.

Per il contributo nel redarre questo numero si ringraziano: Gilberto Bottasso, Alessandro Sebastiano Rossi, Barbara Caricchi e Maurizio Biancotto.

Responsabile: Renata Busettini

Redazione: Renata Busettini, Elisabetta Lucido, Carlo Ferrari, Aureliano Casale, Max Ferrero, Pierlorenzo Marletto.

Contatti: [email protected]

La Sezione Fotografia del Cedas si propo-ne di favorire lo sviluppo tecnico e cre-ativo dei Soci fotoamatori, promuovendo iniziative idonee a raggiungere tali scopi. Impianti e attrezzature sono a disposizio-ne dei soci.Aderisce alla F.I.A.F.

Ritrovo: tutti i martedì sera dalle ore 20, 45 alle ore 22,30 c/o CEDAS Via Olivero 40 - Torino.Consultare il sito internet per verificare variazioni di orario e/o chiusure program-mate.www.fiatcares.com/cedas

Direttivo della Sezione Fotografia:Delegato: Piola RobertoVice Delegato: Terrini Prino LuisellaConsigliere: Olivo Vincenzo

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REPORTAGELA BAIO DI SAMPEYRE

CONCORSI & MOSTRE

« Nel fotoritocco ogni trucco svelato è una magia persa » (Max Ferrero)

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PHOTOSHOPCREARE PENNELLI PERSONALIZZATI

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2012 UN ANNO DA RICORDARE

EDITORIALEdi Carlo Ferrari

Siamo nel 2012, il fatidico anno tanto nominato da tutti per alcuni importanti eventi che vanno dalla

quotazione in Borsa di Facebook passando per neutrini ed innovazione digitale. Ma sarà anche l’anno in cui a Rio de Janeiro si terrà l’Hearth Summit, una nuova oc-casione per fare il punto sul futuro dell’ecosistema Ter-ra, l’anno delle Olimpiadi di Londra e delle votazioni negli Stati Uniti. Insomma, non c’è persona o magazi-ne che non discuta su quanto saranno realmente inten-si questi prossimi 366 giorni (anno bisestile, già…).

Scienza, società e politica affronteranno alcune delle più grandi sfide del secolo e – potete stare tranquilli – la fine del mondo potrebbe essere soltanto l’ennesimo motivo per cominciare a riempire le tasche dei book-makers di tutto il mondo.

E così abbiamo voluto farlo anche noi che siamo nati da poco ma che già abbiamo idee e volontà da vende-re per realizzare i progetti che abbiamo in mente.

Il 2012 per noi sarà sicuramente un anno di grande impegno. Se il mondo intero ha fissato le proprie date cardini, anche noi della Redazione di C’è Cedas Maga-zine ci siamo prefissati le nostre, e – badate bene – non abbiamo nessuna intenzione di deludere i nostri lettori e tutti quelli che collaborano con noi! Ab-biamo bisogno, per realizzare ciò che abbiamo in mente, della collaborazione di tanti appassionati di fotografia come noi. Per questo continueremo a chie-dere la Vostra collaborazione per far si che questa nostra rivista sia sempre meno nostra e sempre più Vostra. Così, oltre a continuare a bandire periodiche sfide fotografiche a tema, abbiamo pensato, per i numeri a venire, di aprire una nuova rubrica nella quale Voi lettori potrete sottoporre domande, inerenti la foto-grafia, per soddisfare le Vostre curiosità tecniche ed i Vostri dubbi o anche solo per condividere esperienze fotografiche che Vi hanno appassionato e coinvolto in modo particolare. Un filo diretto che possa unirci, al-meno in modo virtuale, per formare quel grande grup-po fotografico a cui, sono certo, ognuno di noi ambisce appartenere. Potete scrivere sin d’ora al nostro indiriz-zo e-mail [email protected] per iniziare a dialogare insieme.

Grazie anche agli altri appuntamenti che, di volta in volta, potrete leggere sulle nostre pagine, cercheremo anche noi, nel nostro piccolo, di aiutarci tutti insieme a trascorrere nel modo migliore questo 2012!

Buona lettura a tutti. g

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Vidiskribi • Val Chisone

LE VOSTRE FOTO

IL FREDDO

Pierlorenzo Marletto (Fuori Concorso)

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Concorso

Stefania Garofalo, Prima Classificata

Ed eccoci arrivati alla prima tappa del nostro concorso. Il titolo, apparentemente semplice: il freddo, ha dato

spunto e stimolo a molti di Voi e noi abbiamo premiato in primo luogo la creatività e l’originalità.Al primo Posto si classifica Stefania Garofalo che con la sua fotografia ha saputo trasmetterci un simpatico sorriso facendoci immaginare anche la preparazione al set.Al secondo posto si classifica Danilo Ghibaudo con una foto molto evocativa dove il soggetto principale è composto da orme di zampette sulla neve ma sa trasmetterci l’armonia di un immaginario volo di uccelli su di un cielo bianco e gelido. Foto poetica

ed evocativa. Al terzo posto si classifica Maximiliano Cascini che con la sua foto è riuscito a trasmettere le sensazioni che richiedeva il titolo del concorso solo attraverso un particolare.Assegnamo una menzione speciale alla fotografia di Maria Evora Biletta. Anche lei è riuscita con un particolare minuto a ricreare sensazioni e ambien-tazioni di lontani e freddi oceani. Ricordiamo che tutti i partecipanti riceveranno automa-ticamente un punto, chi è stato selezionato per essere pubblicato su C’è Cedas altri 2 punti. Per il primo classificato altri 3 punti, 2 per il secondo e 1 per il 3°.

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Danilo Ghibaudo, Secondo Classificato

Maximiliano Cascini, Terzo Classificato

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Aureliano Casale (Fuori Concorso)Marco Fenoglio

Bruno Fontana Roberto Ricatto

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Valentina Rocca (Fuori Concorso)

Francesca Mittica

Carlo Ferrari (Fuori Concorso)

Maurizio Biancotto (Fuori Concorso)

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Il prossimo tema che Vi invitiamo a realiz-zare è “Il mondo in casa mia”, un tema facile perché tutto può essere realizzato senza neanche uscire dalla propria abita-zione ma intrigante perché Vi invitiamo a scoprire e a farci scoprire nuovi modi per osservare le cose, le azioni e gli oggetti. In fondo ogni casa è un microcosmo persona-le da far scoprire. A Voi stupirci come avete già saputo fare.Il termine per l’invio delle foto è il 10 aprile 2012. Non perdete l’occasione per entrare in clas-sifica e concorrere all’aggiudicazione di uno dei tre premi messi in palio: 1° premio stampante fotografica a getto d’inchiostro; 2° premio hard disk usb autoalimentato 500 GB; 3° premio libro fotografico “L’occhio del fotografo” di Michael Freeman.

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Questa foto è a parer mio geniale. Quando si pensa ad un ritratto si pensa ad un volto. In questa immagine

però il volto manca e nonostante ciò il volto coperto rimane soggetto di questo ritratto-autoritratto.Aldo non lasciava mai nulla al caso. Anche questa foto, come molte altre, è stata studiata nei minimi particolari. Ogni dettaglio è importante e con un proprio significato …. l’eleganza e lo stile del signor Nessuno, la bombetta, la sigaretta, la posa, l’ombra. In una intervista Aldo aveva detto : la fotografia è la conseguenza di un progetto, di una sensazione, di una curiosità e quindi va eseguita correttamente fin da subito. Pensata, inquadrata in quel momento e catturata con tutte le cure possibili. E qui ne abbiamo un perfetto esempio. Non so se Aldo si fosse ispirato ai manichini surrealisti di De Chirico, simboli dell’uomo-automa moderno. Un corpo senza volto ci costringe ad osservare tutti gli altri dettagli per provare a riconoscere il “nessuno” che si nasconde dietro il telo. Quell’abito e soprattutto la mano ed il modo di tenere la sigaretta mi ricordano mio padre. Uomo molto diverso da Aldo ma con lo stesso carisma e carattere forte.Un carattere forte come quello che sprigiona questo “Ritratto a nessuno”, molto più forte di tanti ritratti a personaggi ben noti.

RITRATTO A NESSUNO, 1978

UNA FOTO, UN PENSIERO

di Renata Busettini

Continua il nostro umile omaggio ad Aldo Manias, che grazie al suo entusiasmo,alla sua competenza

e soprattutto alla sua grande umanità ha lasciato un ricordo indelebile ed un esempio da seguire per tutti noi.

Manias, nato ad Aosta nel 1937, è scomparso a Tori-no il 24 luglio 2009. Delegato CEDAS per la sezione Fotografia dal 1999 al 2009, Delegato Regionale FIAF per il Piemonte dal 1992 al 2004, primo direttore della Galleria FIAF di Torino, membro del Centro Proposte FIAF, rimarrà fino all’ultimo un infaticabile organiz-zatore e promotore di eventi, mostre, rassegne e corsi di fotografia, contribuendo in maniera determinante all’ottenimento, da parte del CEDAS-FIAT, del titolo di Benemerito della Fotografia Italiana (BFI) nel 2001. Le sue immagini e le sue visioni spesso inquiete e sofferte, specchio di una lotta decennale contro la sua malattia, sono state apprezzate e premiate in numerosi concor-so italiani ed internazionali, tanto da meritargli l’ono-rificenza di Artista della Federazione Internazionale (AFIAP).

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INTERVISTA AL FOTOGRAFO VINCENZO OLIVO

In questo numero abbiamo l’occasione di conoscere un altro importante fotografo che ha contribuito, e

ancora contribuisce, a dare lustro al gruppo fotografico del CEDAS: Vincenzo OLIVO.

Vincenzo Olivo nasce a Capo d’Orlando (Me) il 23 aprile del 1943, attirato già da bambino dalla fotografia, si avvicina a questo mondo intorno al 1975, ormai trasferitosi a Torino dove inizia anche a frequentare il gruppo CEDAS. Da allora la sua produzione fotografica è stata inarresta-bile, entrando in statistica F.I.A.F. e conseguendo numerosi successi a livello sia nazionale che internazionale. Non si contano infatti le ammissioni delle sue fotografie a concorsi italiani e stranieri, e le relative vittorie (Londra Sport, Premio reportage del Belgio, 1979 Sobeka meda-glia d’oro ai campionati del mondo….per citarne alcuni), e le numerose mostre personali realizzate in Italia.La sua competenza ed i risultati ottenuti lo hanno portato ad ottenere l’onorificenza A.F.I.A.P.(Federation International de l’Art Photographique) “in omaggio ai sui sforzi, al suo lavoro e alla sua tecnica nel dominio dell’arte fotografica e in riconoscenza ai suoi servizi resi alla causa della fotografia”.Attualmente fa parte del direttivo del Centro Culturale FIAT.

Ciao Vincenzo, l’elenco dei tuoi premi e delle mostre è impressionante, chissà quante fotografie hai scattato?Tantissime, ho stampato personalmente più di 6’000 fotografie in BN nel formato 30x40 e ed ho un archivio di più di 20’000 diapositive ... mi chiedo cosa ne sarà un giorno di tutto questo lavoro...

Come hai archiviato e ordinato tutte queste foto?Ho conosciuto Antonio Cassera, un ottimo bianco-nerista, che classificava tutto in base al nome della modella, al luogo in cui aveva scattato l’immagine, la data, ecc., io non arrivo a questi livelli ma posso assicurati che mi ricordo tutti i miei scatti e riesco a trovare la foto che cerco.

Che cosa ha rappresentato per te la fotografia? Molto, anzi moltissimo. Posso dire che è stata la com-pagna di una vita, mi ha aiutato anche nei momenti difficili. E’ importante avere una passione. In un certo senso per me la fotografia è un po’ come il rito del

the per un giapponese... Il bello del fare una fotografia è rappresentato per un 10% dall’aver avuto un’idea, l’altro 10% dallo scattare materialmente l’immagine e il restante 80% dallo sviluppare e stampare.

Ho avuto occasione di vedere alcuni tuoi lavori, molti dei quali in BN: lo prediligi al colore?Sono nato con il bianco e nero e l’ho sempre amato molto. Con il bianco e nero alcune situazioni, o mo-menti, acquistano una maggiore forza di contenuto ed espressione difficilmente ottenibili con il colore.

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dire che disdegno il colore. L’ultimo mio premio, vinto nel 2011 al concorso di Cherasco, è proprio una foto a colori. Comunque vedere a colori e fotografare in BN richiede esercizio e pratica.

Hai detto che l’80% della soddisfazione di fare foto consiste nello sviluppo e nella stampa: provvedevi tu personalmente?Non più adesso, ma non immagini quante notti ho passato in camera oscu-ra… Ore ed ore di lavoro per ottenere quello che volevo, tanti sacrifici ma anche soddisfazioni. Oggi purtroppo non c’è più il BN di una volta.

Cosa intendi?Con l’arrivo del digitale i procedimenti di stampa so-no diversi e sia la camera bianca che la stampa digi-tale non ti garantiscono più tutte quelle tonalità di grigio che ottenevi con l’analogico.

Quindi sei contrario al digitale?Non sono nè contrario nè favorevole: sono due cose diverse, anche se ritengo che il digitale ab-bia contribuito un po’ ad abbassare il livello della fotografia.

Spiegati meglio.Per me un’immagine per essere considerata “ Foto- grafia” deve presentare necessariamente tre ele-menti:

k contenutok tecnicak composizione

I giovani oggi vivono tutto molto più velocemente rispetto alla mia genera-zione ed il digitale ri-sponde a quest’esigenza, vedi subito l’immagine, puoi scattare quanto vuoi, puoi non curare troppo la composizione tanto poi, a casa in post produzione, pensi di poter sistemare tutto, ma non sempre è così, e non sempre i risultati sono buoni. Non

si ha più voglia di per- dere tempo per osser-vare, imparare la tecnica, pensare alla composizi-one....Una foto non ha bisogno di molti elementi per esse- re buona, così come non ha bisogno di soggetti particolari: la fotografia deve nascere prima nella tua testa. Per farti alcuni esempi: una volta ho fotografato i miei piedi vicino ad un sasso, detto così uno può

pensare che la foto non sia niente di chè, invece con la luce giusta, sviluppata in un certo modo... una foto che poteva sembrare banale è diventata qual-cosa di originale.Con la foto di un chiodo ho addirittura vinto un concorso...Una volta, in occasione di una gita fotografica, invitati da Bolondi, un ottimo fotografo par-mense, andammo con il Gruppo Cedas a foto-

grafare un paesino del-l’Emilia Romagna. Era stato organizzato un concorso a tema fisso proprio su quel borgo. Quando arrivammo ci trovammo di fronte a non più di dodici, tredici case e un rudere di un vecchio castello. Subito pensammo che in un posto così non c’era nulla da fotografare, poi cominciammo a girare intorno alle case e ad osservare meglio tutto. Il nostro gruppo vinse tutti i premi!

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Com’è stato il tuo passaggio dall’analogico al digitale?Diciamo che in un certo senso sono stato costretto...: oggi è difficile trovare le pellicole per non parlare degli acidi per stampare... e poi, già qualche anno fa, frequentando gli ambienti fotografici sentivo i giovani parlare di jpg, photoshop, file compressi..., mi sentivo un pesce fuor d’acqua perchè non capivo. Allora mi sono detto che era tempo di mettermi a studiare e così ho fatto, dopo sei mesi ero in grado di usare Photoshop.Mi piace sperimentare; adesso mi diverte molto creare immagini surreali.

Hai scoperto un nuovo modo di far fotografia?Anche con tutte le manipolazioni possibili, con l’analogico rimani, almeno concettualmente, fedele alla realtà mentre con il digitale puoi fare veramente ciò che vuoi. I risultati che ottieni così - per me - non sono più “Fotografia”.Devi sapere che io sono anche un pittore, pertanto nel creare queste immagini surreali l’uso di Photoshop per me è come utilizzare dei pennelli moderni per dar sfogo alla mia fantasia. Photoshop è un utile strumento per i professionisti ma può essere pericoloso per i fotoamatori se non approfondiscono la tecnica fotografica che rimane indispensabile anche con l’avvento del digitale.

Fra tutte le tue foto ce ne è una che ami particolar-mente e se si perchè?Dopo cinquant’anni che faccio foto, posso dire che ho fotografato quasi tutto e sono molti gli scatti che mi hanno dato soddisfazione. Se proprio devo dirti cosa amo di più, ti dico le foto di reportage. Fino ad alcuni anni fa per un fotoamatore era più facile

riprendere le persone (non c’erano tutti questi vincoli sulla privacy, la necessità di farsi rilasciare liberatorie ecc.) pertanto se eri un buon osservatore potevi fermare con la tua macchina fotografica momenti irripetibili. Un paesaggio invece rimane li ad aspettarti, puoi tornare se la luce non ti soddisfa, puoi trovare angolazioni diverse e così via.La foto deve sempre raccontare qualcosa. Ad alcune foto sono affezionato perchè mi ricordano il momento in cui le ho scattate, il sacrificio per ottenere proprio quel risultato, altre perchè mi hanno gratificato vincen-do più concorsi, non ovviamente per il premio in se,

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ma perchè voleva dire che le immagini erano state capite per il loro contenuto ed avevano colpito la sensibilità dei selezionatori, come ad esempio la foto del bambino che gioca fra le auto. In questo caso quello che volevo raccontare era la mancanza di spazi dovuta alla cementificazione delle città sempre più assediate dal traffico.

Attualmente qual’è il tuo corredo fotografico?Con l’avvento del digitale ho optato per una Bridge: questo tipo di compatte sono sufficientemente versatili e non ti costringono a portarti dietro pesi come succedeva

invece con le reflex. Oltre al corpo macchina portavo con me almeno i tre obiettivi che usavo maggiormente: il 28mm, il 100 mm ed il 200 mm.

Quando hai incontrato il gruppo CEDAS e come descriveresti la tua esperienza nei circoli fotografici?Al CEDAS sono arrivato negli anni 1975/1976; per me giovane, ha significato molto, ho avuto la possibilità di conoscere grandi personaggi come Prieri, Manias, Quarone, Quaglino... Ho avuto occasione di vedere molte foto e di potermi confrontare, quante discussioni sono state fatte...

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Ho preso anche delle “bacchettate”, anche se a dir la verità è difficile farmi cambiare opinione quando sono convinto di una cosa. Il confronto e le partecipazioni ai concorsi erano comunque uno stimolo per migliorarsi sempre di più.

Cosa consiglieresti ad un giovane che si avvicina al mondo della fotografia?Oggi sono cambiate molte cose rispetto ad una volta, forse oggi non è più così importante sapere tutto sulle ottiche o sui filtri, ma devi almeno conoscere la luce, la macchina che utilizzi e soprattutto avere un’idea e cercare gli strumenti per realizzarla. Non aver paura del giudizio di chi ha più esperienza e quando si tratta di critiche, farne tesoro per migliorare.

Sulla base della tua esperienza, se dovessi definire la fotografia cosa diresti?Disegnare con la luce, usare l’obiettivo di una mac-china fotografica per tradurre in immagini le nostre sensazioni visive. La realtà che ci circonda, sia reale che irreale, può essere espressa attraverso il nostro modo di recepire; la fotografia in bianco e nero ne è un mezzo molto efficace.

Con queste parole salutiamo Vincenzo Olivo, che con la sua disponibilità ci ha permesso di condividere con lui la sua passione e l’entusiasmo per la fotografia.k

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REPORTAGE

LA BAÌO DI SAMPEYRE: UNA STORIA LUNGA 1000 ANNI

Era dai tempi dei nostri padri che non nevicava così tanto. Il villaggio di San Pèire, dove vivo, è total-

mente sparito, sulla coltre bianca si vede solo qualche buco dove fuoriesce il fumo dei nostri focolari e dove le persone si intrufolano velocemente. Il rumore delle slavine, che scendono dai ripidi pendii del Cordon, ci accompagna di giorno e di notte. La paura si è presto tramutata in abitudine.

In questo Anno Domini del Nostro Signore 1012 anche i lupi e gli orsi sono scesi sempre più a valle in cerca di cibo. La fame li spinge ad essere sempre più intraprendenti e pericolosi. Ma anche noi abbiamo fame.

Ma io comunque sono felice. Finalmente il nostro

esercito, capitanato dal valoroso Abà, ha sconfitto e messo in fuga i nemici Saraceni ricacciandoli definitiva-mente in Provenza. Le loro tremende scorribande nelle nostre vallate Occitane sono ormai solo il ricordo di un brutto passato. Il nostro grido di battaglia “Baìo” ha riecheggiato a lungo fra le pareti delle nostre valli.

La battaglia è stata dura, i nemici nella loro ritirata hanno lasciato dietro a se morte e distruzione, hanno anche cercato di rallentare la nostra avanzata costruen-do enormi barriere di tronchi che noi prontamente abbiamo distrutto, anche grazie all’abilità nell’uso dell’ascia dei nostri Sapeur, abituati al duro lavoro nei boschi.

Finalmente ora siamo liberi… è tempo di festeggiare!

Foto dell’edizione del 2007. Nella prima pagina, in alto da sinistra a destra: una Serazìna cioè una bambina, ma nelle Baìe non sono ammesse femmine, quindi è interpretato da un maschietto (p.m.); un Escarlinìe (scampanellatore) un soldato di fanteria con la sua mazza decorata dagli “escarlin”, i campanelli (c.f.); gemelli (p.m.); un Sapeur (zappatore) con la sua ascia (c.f.); in basso da sinistra a destra: copricapo riccamente decorato con i “bindel” (m.f.); un Arlequin (arlecchino) con i gusci di lumache appesi al cappello (b.c.); gli Abà i comandanti supremi delle Baìe (m.f.); un Tambourin (tamburino) (c.f.); un’altra Serazìna (p.m.); il Segretario e il Tezourìe condannati per tradimento (b.c.). Nella seconda pagina, in alto

da sinistra a destra: momenti di relax durante la sfilata (p.m.); balli occitani (b.c.); un Suonadour (m.f.); in basso da sinistra a destra: le catene dei prigioneri Saraceni (m.f.); la pipa di un Grec (p.m.); Sapeur in azione (p.m.); altri momenti di relax (c.f. e m.f.); particolare di un Cavalìe (c.f.); danze sfrenate (p.m.) e suonatori (m.f. e c.f.).

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Testi di Pierlorenzo MarlettoFotografie di Max Ferrero, Barbara Caricchi, Carlo Ferrari e Pierlorenzo Marletto

E si continua a festeggiare anche ai giorni nostri. Nel 2012, puntualmente dopo 5 anni di attesa, ritorna, nelle prime due domeniche di febbraio e il giovedì grasso, la grande festa che coinvolge tutta la popolazio-ne di Sampeyre e di alcuni borghi vicini. Siamo in Val Varaita in provincia di Cuneo.

La Baìo, mi raccomando non chiamatelo Carnevale, pena sguardi biechi dei locali, trae origine dagli av-venimenti storici di 1000 anni fa, anche se nel tempo ha subito delle trasformazioni rendendola pure il mo-mento dove il borgo si confessa mettendo in piazza gli avvenimenti particolari avvenuti negli ultimi cinque anni, ma per capirli occorre conoscere l’occitano, allo

scopo di riconciliare e riappacificare tutta la comu-nità.

Spero che queste poche righe abbiano acceso in voi la curiosità e che siano uno stimolo a partecipare (an-che a livello fotografico) a questa grande festa popo-lare, piena di personaggi particolari e coloratissimi grazie ai costumi impreziositi dagli antichi e variopinti nastri di seta detti “bindel”.

Maggiori informazioni le potete trovare su:www.ghironda.com/vvaraita/rubriche/baio.htmwww.vallevaraita.cn.it/ita/baio.asp

Foto dell’edizione del 2007. Nella prima pagina, in alto da sinistra a destra: una Serazìna cioè una bambina, ma nelle Baìe non sono ammesse femmine, quindi è interpretato da un maschietto (p.m.); un Escarlinìe (scampanellatore) un soldato di fanteria con la sua mazza decorata dagli “escarlin”, i campanelli (c.f.); gemelli (p.m.); un Sapeur (zappatore) con la sua ascia (c.f.); in basso da sinistra a destra: copricapo riccamente decorato con i “bindel” (m.f.); un Arlequin (arlecchino) con i gusci di lumache appesi al cappello (b.c.); gli Abà i comandanti supremi delle Baìe (m.f.); un Tambourin (tamburino) (c.f.); un’altra Serazìna (p.m.); il Segretario e il Tezourìe condannati per tradimento (b.c.). Nella seconda pagina, in alto

da sinistra a destra: momenti di relax durante la sfilata (p.m.); balli occitani (b.c.); un Suonadour (m.f.); in basso da sinistra a destra: le catene dei prigioneri Saraceni (m.f.); la pipa di un Grec (p.m.); Sapeur in azione (p.m.); altri momenti di relax (c.f. e m.f.); particolare di un Cavalìe (c.f.); danze sfrenate (p.m.) e suonatori (m.f. e c.f.).

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Per spezzare la monotonia di un numero dedicato al freddo, arriva un articolo pieno di colori effervescenti e caldi, che si possono facilmente ricreare anche all’interno della propria casa, mentre fuori infuria la bufera.

di Gilberto Bottasso

UNA FOTO “FRIZZANTE”

TUTORIAL

L’idea, non originale, mi è venuta leggendo un libro di un fotografo americano che pubblica libri e fa work

shop in giro per il mondo (Bryan Peterson), ma che a sua volta probabilmente l’avrà ricevuta da qualcun altro.

Mi piaceva molto l’effetto finale che si può ottenere.

Il materiale necessario non è molto, e si può re-cuperare in economia.

Diciamo che serve:1. Un contenitore tra-sparente: io ho utilizzato una vasca per pesci rossi da 2 litri2. Uno sfondo colorato: io ho comprato dei fogli in gomma del formato A4 per poterli utilizzare per altri lavori, ma va benis-simo qualsiasi cartoncino colorato.3. Un pannello rifletten-te: serve per avere molta luce che salga dal basso. Io ho recuperato l’involu-cro di un uovo di pasqua dei miei figli. Il lato inter-no è argentato, ed il fatto che sia tutto spiegazzato fa anche un bell’effetto.

4. Acqua frizzante: ne ho comprati 9 litri in un di-scount. Si può utilizzare anche il bicarbonato di sodio (la vecchia Idrolitina), ottenendo molte più bollicine e di dimensione inferiore, quindi con un effetto “cham-pagne”. Appena avrò tempo voglio provare anche altre combinazioni.

5. Un cavalletto: su que-sto, se ne siete sprovvisti, i tecnici di c’è magazine possono darvi molte in-formazioni. 6. Un ripiano su cui ap-poggiarsi: due cavalletti con una tavola sopra, un tavolo da campeggio o quant’altro abbiate a di-sposizione.7.Un sostegno per lo sfondo colorato: basta una scatola di cartone.8. Un soggetto: io ho usato delle fragole, delle ciliegie e un limone, ma qui la fantasia regna so-vrana.9. Tanta luce: ho sfruttato il cortile in una giornata piena di sole. Avendolo a disposizione si può sfrut-tare uno studio e control-larne meglio le luci.

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A questo punto mettete la vaschetta sul foglio rifletten-te, riempite d’acqua e posizionate lo sfondo colorato. Il cavalletto va posizionato in modo che l’obiettivo ri-copra solo l’area che volete inquadrare. Un problema che si presenterà saranno i riflessi. Io ho spostato tutto un po’ di volte per minimizzarli. Una soluzione, anche questa in economia, è procurarsi un pannello in poli-stirolo 50x50 spesso un paio di centimetri, rivestirlo di stoffa nera e fargli un foro della larghezza dell’obietti-vo, l’ho visto fare da un fotografo che per lavoro foto-grafava spesso monitor di computer (faceva brochure aziendali) e al tempo non c’erano ancora gli LCD.

La messa a fuoco va fatta tenendo con le dita il sog-getto dove si pensa che verrà immortalato e tenendola bloccata. A questo punto fate in modo che il soggetto si muova nell’acqua e scattate.

Si possono provare varie combinazioni di tempo e dia-framma, foto macro o programmi della macchina, cer-cando il risultato che più vi piace. In 40 minuti io ho scattato 145 foto.Tempi brevi e profondità di campo aiutano molto.

Si può anche provare a far cadere dall’alto la frutta, giocando così con gli spruzzi ed i vortici che si creano nell’impatto con l’acqua. Occorre solo sincronizzare bene il “lancio” e lo scatto.

Il lavoro in postproduzione può andare dal semplice controllo dei livelli a interventi più pesanti che pos-sono modificare molto il risultato dando effetti parti-colari.Per esempio saturando un limone su sfondo blu, può diventare una arancia su sfondo magenta.

Per chi fosse interessato qui ci sono i link ai video del fotografo a cui ho “rubato” questa idea:

http://www.youtube.com/watch?v=KqBVWlrHqG8http://www.youtube.com/watch?v=u6yM8cxLPzM&feature=related

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Seconda parte dell’articolo che spiega i molteplici usi di uno degli strumenti principali del famoso programma di fotoritocco.

CREARE PENNELLI PERSONALIZZATIdi Max Ferrero

PHOTOSHOP

Nella prima parte abbiamo imparato a conoscere le funzioni di questo importantissimo strumento e

poi, tramite un semplice ma utile esercizio, abbiamo imparato a creare un pennello personalizzato per ve-locizzare il nostro flusso di lavoro nell’applicazione di una firma digitale veloce.

Se avete provato il suggerimento, quanto state per leg-gere non è altro che una ulteriore ma simile applicazi-one. Impareremo a sfruttare scanner e foto di textures per organizzarci un archivio di pennelli utili e, soprat-tutto, personalizzati.

L’immagine che state vedendo non è altro che una scansione di una riproduzione di foglio antico (sem-pre il codice atlantico di Leonardo Da Vinci pubblicato integralmente qualche anno orsono dall’Editoriale La repubblica). Qualche scarabocchio di scrittura è anco-ra rimasto ma la maggior parte del foglio presenta solo ombreggiature e macchie casuali.

Il problema della scansione di una stampa offset è che si riproduce la rosa di punti della quadricromia. Per ovviare a questo problema uno dei tanti metodi è quello di utilizzare il filtro Intermedio (filtro/disturbo/intermedio).

Ovviamente, chi possedesse fogli antichi con caratteri-stiche simili, ma originali, potrà saltare il passaggio di

Potremo scansionare o riprodurre qualsiasi superficie: carta stagnola accartocciata, polistirolo, pavimenti, pareti incrostate o crepate, tele macchiate o persino dipinte. Qualsiasi cosa che sia bidimensionale potrà diventare oggetto del nostro interesse e stimolo per la creazione di nuovi strumenti per Photoshop.

Creazione di un set di pennelli

Come avevamo indicato per la creazione di un pennel-lo firma, la stessa procedura avverrà anche adesso con le nuove textures che abbiamo preparato. Vediamo in-sieme tutti i passaggi.

riduzione nitidezza attraverso il filtro di Photoshop uti-lizzando la scansione diretta. Chi non avesse scanner potrà utilizzare la macchina fotografica come riprodut-tore, magari posizionandola su di uno stativo o caval-letto in grado di eliminare problemi di micro mosso.

Un esempio di texture usata per la creazione di un pennello personalizzato.

Uso del filtro intermedio

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Scansionate o scattate una fotografia texture bidi-•mensionale rendendola così un’immagine digitale. Ponete attenzione che tutta la superficie riceva una luce uniforme.Ridimensionate il file ponendo attenzione che • il lato più largo non superi i 2500 pixel (limite imposto per la creazione dei pennelli). Aprite lo strumento dimensione immagine (immagine/dimensione im-magine) e impostate sul lato più lungo dell’imma-gine il valore di 2500 pixel. E’ fondamentale che le caselle con le diciture Mantieni proporzioni e Ricampiona immagine siano spuntate. In questo modo al cambio di risoluzione del lato lungo, il lato corto sarà dimensionato in proporzione senza alcun rischio di provocare distorsioni prospettiche rispetto all’originale.

Ora siamo pronti per creare un nuovo pennello •personalizzato: con il file giustamente dimensio-nato apriamo il comando definisci pennello pre-definito (modifica/definisci pennello predefinito).Assegnate un nome al pennello e memorizzatelo. •Il pennello sarà salvato sul set impostato sul co-mando pennello. Se non avete fatto modifiche sarà salvato sul set predefinito di Photoshop.

Seguite le indicazioni riportate nell’immagine sot-•tostante: cliccate prima sul triangolo verso il basso per aprire la finestra dei pennelli predefiniti, poi cliccate sul triangolo orizzontale della finestra ap-pena aperta, per la gestione di tutti i pennelli pre-senti in Photoshop.

Nella nuova finestra che vi apparirà, selezionate •tutti i pennelli che avete creato e assegnateli ad un nuovo set.Quando riavvierete Photoshop essi saranno cari-•cati automaticamente tra i set di pennelli disponi-bili.

Ridimensionamento dell’immagine

Creazione di un pennello predefinito.

Gestione pennelli

Set pennelli

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Anche quest’anno e per il secondo anno consecutivo la Rassegna Fotografi Cedas ha avuto l’onore di es-

sere ospitata presso la Galleria FIAF in via P.Santarosa 7 a Torino. Il successo dell’inaugurazione è stato un ulteriore conferma della popolarità di questa rassegna. Con 398 opere proposte, 59 autori partecipanti, 42 au-tori e 56 opere ammessi la rassegna del 2012 verrà ricordata tra quelle più riuscite.Alla serata hanno partecipato oltre al Direttivo del-la Sezione fotografia al completo, la Dott.ssa Maria Teresa Fissore (Presidente del Centro Culturale), Clau-dio Pastrone (Presidente nazionale FIAF) e Renato Longo (responsabile Galleria FIAF di Torono).

Sabato 12 novembre 2011 presso i locali della Picco-la Galleria Materica, in via Beccaria 35/f a Mondovì

è stata inaugurata la Mostra “L’altra Mondovì”, sotto-titolo “Mondovì interpretata da chi di Mondovì non è, da chi Mondovì non la vive e non la conosce”.L’idea, nata dalle “vulcaniche” menti di Max Ferrero e Michele Badino, è stata subito condivisa con entusia-smo dai soci del Circolo fotografico CEDAS che si sono prontamente messi al lavoro per presentare immagini aventi una singolare particolarità: dimensione di stam-pa quadrata (1 metro per 1 metro).E’ stata un’occasione per approfondire la conoscenza del-la città di Mondovì, una delle “sette sorelle” della provin-cia di Cuneo (le città più importanti della Granda), visi-tarla, studiarla e fotografarla sino ad amarne i suoi locali tipici, la sua gente, il suo mercato, la sua piccola funico-lare e la sua veduta panoramica sulla Pianura Padana e sulle Alpi che si può gustare dal “Belvedere”, dove c’è il grande orologio.Ogni singolo autore ha avuto modo di lavorare in ma-niera autonoma, presentando un numero limitato, ma qualitativamente valido, di immagini che sono poi sta-te oggetto di selezione nelle serate di riunione, sino ad

Che cos’è il Sermig?Così Ernesto Olivero ha dato inizio a quella che sarà la

nostra avventura fotografica più importante in questo anno.Avvicinandosi a quella parte di città ci si rende conto di quanto si potrebbe fare per migliorare la qualità della vita ed entrando dentro all’Arsenale della Pace ci si stupisce di quanto possa essere solido un sogno fatto di bontà e gene-rosità. Una volta aperta una porta dove campeggia la scritta “entrare senza bussare” ci si è presentato davanti agli occhi un nonno, un padre di tre figli naturali e di migliaia di persone al giorno. Abbiamo conosciuto una persona che ha fatto del- l’umiltà la sua migliore amica e della voglia di costruire la sua migliore alleata nella quotidianità. Si, perché l’Arsenale della Pace è in continuo mutamento, ad esempio la famiglia è troppo grande per entrare tutta nella meravigliosa chiesetta costruita sotto il tetto di una palazzina e allora sono iniziati i lavori che, tra le altre cose, seguiremo in questi mesi, per una chiesa più grande, simbolo già adesso di un abbraccio che non vuole escludere nessuno.Anche noi siamo stati avvolti in questa aura particolare: in quel salottino con le sedie disposte in circolo sembrava di essere in casa di amici la domenica pomeriggio, in cui il si-gnificato della frase “ti voglio bene” appare vero e profondo (tanto che Ernesto la sostituisce al classico e anonimo “pron-to” per rispondere al telefono).Rispondendo alle nostre domande si intuisce la grandezza di

NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTIarrivare alla scelta delle 12 esposte.Un’esperienza bella, formativa ed aggregativa, dove non sono mancati momenti di dibattito costruttivo, soprattut-to in fase di scelta delle immagini, e che hanno fatto, di questa esperienza fotografica del nostro Gruppo, una so-lida base sulla quale innestare nuove e creative attività.

il Gruppo insieme con Ernesto Olivero al SERMIG

tutto l’operato di quest’uomo che non vuole assolutamente usarle per pavoneggiarsi.Nel prossimo numero scriveremo ciò che è stato detto, que-sto articolo nasce dall’esigenza di fare una premessa a quella che ho già definito una grande avventura. Grande ma, anco-ra una volta, semplice, come la frase pronunciata da Carlo uscendo da quel salotto: “é stato tutto molto bello”.

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NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTI NOTIZIE APPUNTAMENTIA gennaio sono ripresi i nostri consueti incontri del

martedì sera a partire dalle 9.00, nella nuova sede (speriamo anche definitiva) in via Olivero 40 a Torino presso la Sisport FIAT.

Di seguito riportiamo il calendario degli appuntamenti speciali dei prossimi mesi:

- 24 gennaio, inizio corso di Photoshop della durata di 7 lezioni, docente Max Ferrero (fotoreporter) presso la Sala Polivalente Gianni Fornero in corso Siracusa 213 a Torino;- 14 febbraio, inizio selezione fotografie per il concorso FOTODIGIT 2012. Per chi fosse interessato il regola-mento e le modalità di partecipazione si possono con-sultare in sede;- 9 marzo, presso il circolo CRDC in corso Sicilia 12 a Torino è in programma la serata “Donna Fotografa” a cui parteciperanno con le lore opere alcune delle nostre valenti rappresentanti. Si invita tutte le fotogra-fe iscritte al Cedas a proporsi se interessate, maggiori informazioni su: www.fotocrdc.it/;

- 20 marzo, presso la Sala Polivalente Gianni For-nero in corso Siracusa 213 a Torino, in collabo-razione con il Circolo Pinerolese Astrofili Pola-ris (CPAP) (www.cpap.altervista.org), si terrà la conferenza di Roberto Ostorero sulla fotografia astronomica. Verranno descritti alcuni metodi per la ripresa di fotografie astronomiche con macchina fotografica su cavalletto. La serata si svolgerà illustran-do tre metodi di ripresa diversi, sia come soggetti che come tecniche. Nel primo verranno illustrate tecniche per la ripresa della Luna e pianeti a grande campo e con teleobiettivi. Il secondo metodo illustra la ripresa di strisciate stellari usando obiettivi a focale corta ed inquadrando determinati punti del cielo e del paesag-gio. Per ultimo si illustra la ripresa di costellazioni o parte di esse con il metodo della composizione digita-le di molte immagini; Nebulosa Merletto fotografata da Roberto Ostorero (CPAP)

- mese di aprile, inizio del corso di fotografia (tecnica di base) di Max Ferrero.- dal 1 al 6 maggio, 64° Congresso Nazionale FIAF a Garda (VR). Informazioni su www.fiaf-net.it;- a seguire, serata dedicata a Richard Avedon in col-laborazione con l’Accademia Torinese di Fotografia (www.accademiatf.eu)). Sandro Grisà ci racconterà la vita di questo grande fotografo attraverso le sue foto-grafie più celebri;

Per aggiornamenti e modifiche dei programmi vi invi-tiamo a consultare il sito: www.fiatcares.com/Cedas/Gruppi/sezioni/foto/Pages/home.aspx oppure inviate una mail all’indirizzo: [email protected] indicando sull’oggetto: “appuntamenti” e sarete infor-mati direttamente dalla redazione sui programmi del gruppo.

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RAGNAR AXELSSON – IMMENSO E FRAGILE, UN RACCONTO DAL NORDDal 30/11/2011 al 15/02/2012 presso Centro Culturale – Via Zebania, 2 – Milano – www.cmc.milano.it/Pro-gramma.asp?IdCategoria=12&IdEvento=6221#appro

Il rigore e l’eleganza del bianco e nero per raccontare la triste storia di villaggi ormai deserti, di antichi me-stieri destinati a scomparire, di comunità ridotte a po-chi abitanti, nella cornice estrema e affascinante delle terre artiche.

A MENO DI NON RICORRERE A UNA FOTOGRA-FIADal 08/12/2011 al 19/02/2012 presso M&D arte -Via Monsignor Cazzaniga, 43 - Gorgonzola (MI) - [email protected]

La Galleria M&D arte presenta una corposa collettiva di maestri e artisti di spicco del panorama internazio-nale. Tema la meravigliosa fotografia, intesa come stru-mento d’indagine e riflessione, ma anche come punto di partenza per una commistione dei nuovi linguaggi tecnologici.

L’ITALIA E GLI ITALIANIDal 25/11/2011 al 26/02/2012 presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1, Torinowww.italiaitaliani.com/it

Nove fotografi dell’agenzia fotografica Magnum docu-mentano l’immagine dell’Italia del 2011, in occasione del 150° anniversario dell’unità nazionale.La mostra raccoglie una selezione di ben 400 scatti e un libro che la accompagna.Dopo la tappa torinese, ce ne saranno altre in Italia e all’estero.

MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTI

(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

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MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTI

ROBERT MAPPLETHORPEDal 02/12/2011 al 09/04/2012 presso Fondazione For-ma per la Fotografia – piazza Tito Lucrezio Caro, 1 – Milano - www.formafoto.it

La mostra, proveniente dalla Robert Mapplethorpe Foundation di New York, comprende 178 fotografie e rappresenta un’occasione unica per ripercorrere, con un unico sguardo retrospettivo, il lavoro di Map-plethorpe, dalle prime polaroid di inizio anni Settan-ta, fino ai suoi celebri still life, ai fiori, ai ritratti, alla sconcertante serie dedicata a Lisa Lyon, alle splendi-de immagini dedicate al corpo maschile, indagato e celebrato come mai prima di allora, all’omaggio alla sua musa Patti Smith, agli insoliti, teneri e malinconici ritratti di bambini.

EVGEN BAVCAR. IL BUIO È UNO SPAZIODal 19/01 al 25/03/2012 presso Museo di Roma in Tra-stevere - www.museodiromaintrastevere.it/mostre_ed_eventi/mostre/evgen_bavcar_il_buio_e_uno_spazio

Una selezione di oltre cinquanta scatti di uno dei più apprezzati autori del mondo della fotografia: Evgen Bavcar. Le immagini dell’artista sloveno non vedente, filosofo e fotografo, sono visioni evocative di spazi, luci, odori e forme dell’infanzia, istantanee di perce-zioni tattili e sensoriali colte dal suo spregiudicato e poetico occhio interiore. Evgen Bavcar ci permette di “vedere” da un’altra prospettiva. Una fotografia – arric-chente e inedita - che va al di là di quella tradizionale.

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(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

STEVE MC CURRYDal 03/12/2011 al 29/04/2012 presso MACRO Testac-cio / La Pelanda – piazza Orazio Giustiniani 4 – Roma – www.macro.roma.museum

La mostra comprenderà oltre 200 fotografie: non man-cheranno alcune delle icone di McCurry, come il cele-bre ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scat-tate nel corso degli oltre 30 anni della sua straordinaria carriera di fotografo e di reporter; ma insieme ad una selezione del suo vasto repertorio, saranno presentati per la prima volta i lavori più recenti, dal 2009 al 2011: il progetto the last roll con le 32 immagini scattate in giro per il mondo utilizzando l’ultimo rullino prodotto dalla Kodak, gli ultimi viaggi in Thailandia e in Birma-nia con una spettacolare serie di immagini dedicate al Buddismo, un lavoro inedito su Cuba.

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GUIDO HARARI – My Back Pages #1Dal 03/02 al 13/03/2012 presso Galleria Wall Of Sound – via Gastaldi 4, Alba (CN)www.wallofsoundgallery.com/

Sul modello di Morrison Hotel a Los Angeles, o di Snap a Londra, Wall Of Sound è specializzata in fotografia musicale. La mostra “My Back Pages #1, fa dialogare le foto di Harari, il massimo fotografo italiano di rock e affini, con quelle di altri sei maestri della generazione precedente la sua.

ALICE SPRINGSDal 22/02 al 22/04/2012 presso la Galleria Carla Soz-zani – Corso Como 10 – Milano - http://www.galleria-carlasozzani.org/#/gallery/

Pensare che i suoi primi passi, nel mondo della fotogra-fia, li aveva mossi per caso. Alice Springs, all’anagrafe June Browne nella vita faceva tutt’altro, era un’attrice. Nel ‘48 sposò Helmut Newton, che all’epoca era un giovane fotografo in fuga dai nazisti e che si guada-gnava da vivere scattando ritratti. Lei gli fece anche da modella ma continuò la sua carriera sul palco. Poi capitò che nel 70 sostituì il marito, fermo a letto con l’influenza, scattando, al suo posto, una pubblicità per le sigarette Gitanes. Da lì continuò a scattare sotto lo pseudonimo di Alice Springs (nomignolo scelto pun-tando il dito a caso su una mappa dell’Australia).

MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTI

Bob Dylan (1984) © Guido Harari

(Le fotografie presenti in questa pagina, nel rispetto del diritto d’autore, vengono riprodotte ai sensi degli artt. 65 comma 2, 70 comma 1 bis, 101 comma 1 legge 633/1941)

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MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTI MOSTRE EVENTIEVENTI

PHOTOSHOW 2012Dal 30/03 al 02/04/2012 presso Fiera di Roma, via Portuense 1645/1647 – Romawww.photoshow.it/

Il Photoshow, organizzato dall’AIF (Associazione Italiana Foto-Di-gital Imaging) è l’occasione di incontrare tutti i maggiori operatori del settore e gli altri appassionati di fotografia, partecipare a work-shop, eventi, mostre, gare, seminari, live-set. Ma al centro resta la possibilità di vedere e provare tutte le novità dell’anno appena presentate a Las Vegas.E’ possibile registrarsi in anticipo per entrare al costo di 1 Euro anziché 8.

SONY WORLD PHOTOGRAPHY AWARDS EXHIBITIONDal 26/11/2011 al 20/05/2012 presso la Somerset House di Lon-dra - http://www.worldphoto.org/london/

Assieme alla cerimonia di premiazione del Sony World Photogra-phy Award e alla mostra dei vincitori, si terranno una serie di ini-ziative, workshop, seminari e incontri, per tutti gli appassionati di fotografia.

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Le date indicate sono quelle dell’ultimo giorno per la consegna delle opere.

08/02/2012 - VICENZA14° Città di Vicenza - Racc. FIAF 2012F01Tema Libero - [email protected] - http://www.ilpuntofocale.it

11/02/2012 - COTIGNOLA (RA)8° “Premio Segavecchia” - Patr. FIAF 2012H1Tema Libero - [email protected] - http://www.fotoamatoricotignola.it

12/02/2012Concorso fotografico nazionale “E’ donna”Tema Obbligatorio “La donna ai giorni nostri” - associazioneidealmente.blogspot.com/

15/02/2012International Donkey Art Prizewww.donkeyartprize.com

15/02/2012 – BRIGNANO GERA D’ADDA (BG)Concorso fotografico “ALTROVE”Tema Obbligatorio: “Altrove” - www.atipicateatrale.org

15/02/2012 – ROMAGeCo - The Geometry of the ColorTema Obbligatorio: “Architettura e Colore” - www.awrcompetitions.com

17/02/2012 - SCERNI (CH)1° Concorso “Donna è...”Tema Obbligato “donna è…” - [email protected] - [email protected]

22/02/2012 – CASTELNUOVO RANGONE (MO)Concorso fotografico VIAGGIO NELL’UNIVERSO DI TIZIANO TERZANITema Obbligatorio: “Viaggio nell’universo di Tiziano Terzani” - www.gruppofotograficolimmagine.it/con-corso_fotografico_2012.html

23/02/2012 – LONDRA (UK)48° edizione del Veolia Wildlife Photograper of the yearTemi Obbligatori: “Ritratti di animali”; “Comporta-mento dei mammiferi”; “Mondo subaqueo”; “Paesaggi incontaminati”; “Natura in città”;… - http://www.nhm.ac.uk/resources-www/visit-us/whats-on/temporary-exhibitions/swpy/assets/Call%20for%20Entries%20Italian.pdf

24/02/2012 – SANVITO DEI NORMANNI (BR)Concorso fotografico 24 SCATTI BIKETema Obbligatorio: “L’Uomo e la Bicicletta” - w w w . s a n v i t o b r . i t / i n d e x . p h p ? o p t i o n = c o m _content&view=article&id=1101:1d-concorso-fotogra-fico-internazionale-dal-titolo-24-scatti-bike&catid=52:comunicazioni&Itemid=101

26/02/2012 - CALCATA (VT)Concorso fotografico OBIETTIVO CALCATATema Obbligatorio: “Borghi e Misteri” - www.calcataborgomedievale.com

29/02/2012 – FERRARAConcorso fotografico Rotaract Club FerraraTema Obbligatorio: “La Bicicletta” - www.rotaractfer-rara.org/concorsofotografico-labicicletta/

29/02/2012 - ROMA32° “Vittorio Bachelet” - Patr. FIAF 2012Q1Tema Libero - [email protected] - http://www.photographers.it/articolibachelet.it

29/02/2012 - ASCOLI PICENO10° Il Carnevale di Ascoli - Racc. FIAF 2012L01Tema Obbligato “Il Carnevale di Ascoli. Personaggi e “ - [email protected]

01/03/2012LEICA OSKAR BARNACK AWARDTema Obbligatorio: “Portfolio di max 12 immagine per raccontare l’interazione tra l’uomo e l’ambiente” - http://www.leica-oskar-barnack-award.com/#/en/home

01/03/2012 - MERANO (BZ)7° Digital Slide Show - Patr. FIAF 12AVF01Tema Libero - http://www.fotoclubimmagine.net

03/03/2012 - PISTOIA9° “Giuliano Carrara” - Patr. FIAF 2012M9Tema Libero e Tema Obbligato “Carta e cartone, un mondo da scoprire”INDIRIZZO: G.F. Pistoiesi - Via Franchetti, 11 - 51100 PISTOIA.

04/03/2012 - MANFREDONIA (FG)Conc. Fot. Estemporaneo “Il Fotocoriandolo”Tema Obbligato “Il Carnevale di Manfredonia” - [email protected]

CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI

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CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI CONCORSI FOTOGRAFICI

10/03/2012 - FOLLONICA (GR)1° Città di Follonica - Patr. FIAF 2012M12Tema Libero e Tema Obbligato “Natura” - [email protected] - http://www.fotoclubfollonica.com

15/03/2012Concorso fotografico EXAREA2012Tema Obbligatorio: “Archeologia industriale ed aree dismesse” - www.exarea.it

17/03/2012Concorso fotografico nazionale GEOMETRIETema obbligatorio: “Geometrie” - www.costaphoto01.it

18/03/2012 – PARMAConcorso e Maratona fotografica OLTRETORRENTE PHOTO MARATHONTema obbligatorio: “8 ore 8 temi 8 foto” - oltretorrentephotomarathon.weebly.com

25/04/2012Concorso fotografico I BAMBINI DI VETROTema Obbligatorio: “raccontare la fragilità dei bambi-ni…” - www.purplemiddleway.org/

30/04/20121° Edizione del Concorso Internazionale di Fotografia UNESCO La cartolina delle Dolomiti – premio Dino BuzzatiTema Obbligatorio: Il sistema dolomitico delle Dolo-miti Friulane e d’Oltre Piave - www.settimanadolomitiunesco.it/concorso.html

01/05/2012 – VENTIMIGLIA (IM)Concorso fotografico OBIETTIVO HANBURY 2012Tema Obbligatorio: “Il Parco in Autunno, Inverno e Primavera” - www.g ia rd in ihanbury .com/hanbury4/ index .php?option=com_content&view=article&id=139&lang=it

05/05/2012 - FIGLINE VALDARNO (FI)16° Gran Tour Colline - 30° Trofeo Arno - Patr. FIAF 2012M1Tema Libero e Temi Obbligati “Natura” e “Foto Gior-nalismo” - [email protected] - http://www.arnofoto.it

10/05/2012 – CORTINA D’AMPEZZO (BL)5° Concorso fotografico “GUIDEDOLOMITI” 2012Tema Obbligatorio: “L’acqua e la montagna; pioggia, laghi, torrenti, cascate in ambiente montano” - www.guidedolomiti.com/concorso_fotografico.html

12/05/2012 - MORCIANO DI ROMAGNA (RN)17° Città di Morciano di Romagna - Patr. FIAF 2012H2Tema Libero e Temi Obbligati “Vita animali e fenome-ni climatici”, “La musica in foto” e “L’acqua in tutti gli aspetti”: - [email protected]

30/05/2012 – TORINOConcorso fotografico “STORIE STRAORDINARIE”Tema Obbligatorio: “da 8 a 18 opere per raccontare una storia” - www.graphito.it/GRAPHITO/HOME.html

20/12/2012Concorso fotografico “Obiettivo Italia”Tema Obbligatorio: “I Comuni d’Italia” - www.corriere.it/concorso/about_page.shtml

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Sezione Fotografia CEDAS Fiat