Belice c'è - Gennaio 2010

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C C on una cande- la accesa in mano. Una candela come segno di speranza. La sera del 14 gennaio, sin- daci e presidenti dei Consigli comunali, hanno stazionato a piazza Montecitorio, nella capitale, per riaccendere le luci su una storia dimenticata e per richiamare il Parlamento ed il governo al rispetto degli impegni più volte assunti con le popolazioni belici- ne, affinché siano stanziate le risorse necessarie a completare la ricostruzione e per progettare lo sviluppo della Valle. Il coordina- mento dei sindaci, riunitosi a Partanna l’11 gennaio, ha dira- mato un documento con il quale ha ribadito che «la questione Belice è ancora, purtroppo, attuale. I ritardi, gli errori, le responsabilità diffuse dello Stato e della Regione non hanno con- sentito di dare, dopo 42 anni, una casa a tutti coloro che l’hanno perduta né di onorare l’impegno assunto per uno sviluppo econo- mico del territorio». Per comple- tare la ricostruzione occorrono ancora 400 milioni di euro per l’edilizia privata e 133 per le opere pubbliche. «Lo Stato – ha ricordato Vito Bonanno, coordi- natore dei sindaci – aveva quan- tificato in 800 milioni la spesa complessiva. Noi amministratori abbiamo unilateralmente stabili- to di ridurre le pretese, dimezzan- do la cifra preventivata. Chiediamo ha aggiunto Bonanno – che vengano rispetta- ti i principi di parità di condizio- ni con altre popolazioni e altre regioni interessate, nel corso dei decenni, da analoghe catastrofi naturali». In tutti i centri colpiti dal sisma del 15 gennaio 1968 si sono tenu- te commemorazioni e manifesta- zioni. A Poggioreale, nel vecchio centro, nel pomeriggio del 14, alla presenza, tra gli altri, dell’as- sessore regionale Gaetano Armao e del vescovo Mogavero, è stata posta la prima pietra per la rico- struzione del campanile della chiesa madre crollato definitiva- mente il 30 novembre dello scor- so anno. La Regione ha stanziato 100 mila euro per ricostruirlo, ma l’obiettivo è recuperare tutti i manufatti della vecchia Poggioreale. A seguire un incon- tro-dibattito nella sala consiliare alla quale hanno partecipato anche i consiglieri dell’Unione dei comuni del Belice. In serata, nella chiesa della Santissima Trinità della vicina Salaparuta si è tenuta una veglia e sono stati effettuati collegamenti con l’Abruzzo. La mattina del 15 gennaio, nella sala conferenze della Società operaia a Santa Ninfa, si è aperto il convegno su «Le terre che tremarono», orga- nizzato dal Cresm, convegno che è proseguito nel pomeriggio e al quale è intervenuto, tra gli altri, Antonello Ciccozzi, docente di Antropologia culturale all’Uni- versità dell’Aquila, per il quale «nei terremoti, come nelle guer- re, c’è chi conta morti e danni e chi programma opportunità». In serata il Consiglio comunale ha assegnato la cittadinanza onora- ria all’ex sottosegretario ai Lavori pubblici, con delega alla ricostruzione del Belice, Gaetano Gorgoni. A Gibellina, nella sede della Fondazione Orestiadi, è stata invece inaugurata la mostra fotografica «Le operazioni di soccorso della Guardia di Finanza nel Belice», alla presen- za, tra gli altri, del comandante regionale Sicilia delle Fiamme gialle, gen. Achille, del capo del Diparti-mento della Protezione civile, Guido Bertolaso, e del prefetto di Trapani Stefano Trotta. Il momento più rilevante delle manifestazioni per il quaranta- duesimo anniversario del terre- moto si è avuto il 16 gennaio a Santa Ninfa, dove, al centro sociale, in occasione della pre- sentazione del libro di Pasquale Gruppuso «Giù nel Sud», si è tenuto un articolato convegno su «Vito Bellafiore, la comunità santaninfese, il Belice ed il Meridione», al quale sono inter- venuti Emanuele Macaluso (ex parlamentare e segretario regio- nale del Pci nella stagione del «milazzismo»), Gaetano Gorgoni (ex sottosegretario repubblicano ai Lavori pubblici, con delega alla ricostruzione del Belice, tra il 1983 e il 1987) e il tributarista Gaspare Falsitta. Macaluso ha fatto un raffronto tra il terremoto che distrusse Messina nel 1908 e il sisma del Belice: «Messina era una città attiva, sviluppata; dopo il terremoto, che distrusse un’in- tera classe dirigente, si trasfor- mò in una città parassitaria. Il contrario di quanto avvenuto nella Valle del Belice, un territo- rio che ancora portava addosso le “stimmate” del sistema feuda- le e che, grazie all’abilità della sua classe dirigente, ha saputo trasformare le proprie strutture economiche e sociali». Agricoltura, drammatico SOS per salvare il settore N N on si placa il malcontento del settore agricolo. Già nella scorsa edizione del giornale avevamo dato voce agli enormi disagi e alla disperazione di agricoltori e imprenditori del comparto, stretti nella morsa di un mercato che impone agli operatori prezzi da fame a fronte di prodotti che per qualità e quantità non sono secondi a nessuno e la cui coltiva- zione richiede spese consistenti che in molti casi non sono recupe- rate nemmeno con i magri incassi di stagione. Che la situazione non sia cambiata di una virgola dall'ul- tima volta che abbiamo sollevato la questione (a dispetto degli scio- peri eclatanti e dei picchetti orga- nizzati in questi mesi in provincia di Trapani) è chiaramente percepi- bile dalla lettera firmata inviata alla redazione e che qui di seguito pubblichiamo integralmente: «Caro direttore, in nome di tutti gli individui che hanno tanta voglia di lavorare, ma che oggi stanno per- dendo pure la voglia di vivere, per- ché calpestati nell'orgoglio e nella dignità, Le chiedo aiuto. Chi scri- ve è un povero padre di famiglia, un povero lavoratore, con tanti sogni, sogni di serenità che pur- troppo non ci sono. Mi ritrovo insieme ad altre migliaia di lavo- ratori a un bivio: abbandonare tutto e fuggire ma non so dove, o rimanere qui a combattere per portare un pezzetto di pane a casa. Sono un piccolo imprenditore, amo la nostra terra ma detesto la nostra mentalità di siciliani (indif- ferenza e immobilismo). C'è un set- tore, quello agricolo e della picco- la - media impresa che potrebbe essere una miniera, una chimera da sfruttare per creare sviluppo economico e ricchezza, ma qualcu- no ha deciso di farne la nostra tomba. Ogni mattina mi alzo per andare a lavorare insieme ad altri miei collaboratori sapendo che non porterò guadagno ma perdite. I nostri prodotti quali, uva, vino, olio, grano etc. hanno prezzi di mercato così bassi che non permet- tono di sopravvivere. Mi sono indebitato con le banche e fra non molto non basteranno né il terreno né la casa per pagare i debiti; dovrò licenziare lasciando in mezzo alla strada intere famiglie. Ho solo un pizzico di fede che mi dà la forza di andare avanti ma non so per quanto ancora resiste- rò… le chiedo di darci una mano, per superare questa amara crisi. Un'ultima considerazione: non si può distruggere la mafia e la cri- minalità organizzata se non si crea sviluppo, lavoro e ricchezza…» Caro lettore, esprimiamo a lei e a tutti i lavoratori del comparto che ha così efficacemente descritto in queste accorate parole, la massima solidarietà. Siamo consapevoli del tragico momento che state attra- versando e da parte nostra conti- nueremo a seguire da vicino l'evol- versi della drammatica crisi che sta investendo il settore e a darvi spa- zio sulle pagine del nostro periodi- co, come abbiamo sempre fatto. Ci auguriamo che la politica, al di là degli schieramenti, prenda in mano questa situazione per dare una svolta decisa a un settore che pur rappresentando il 15% del PIL nazionale penalizza quasi esclusi- vamente le aziende agricole, come sempre l'anello debole e bistrattato di una lunga catena che premia più i rivenditori che i produttori. L'auspicio è che le migliaia d'im- prese in difficoltà che nonostante tutto continuano a credere nel pro- prio lavoro non siano abbandonate e che il futuro della nostra agricol- tura non sia soppiantato da prodot- ti esteri, spesso inquinati, poco controllati, realizzati a basso costo con sfruttamento di manodopera e per fare arricchire solo qualcuno. Lucia Pedone Direttore Responsabile: Lucia Pedone Redazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email: [email protected] [email protected] Tel/Fax 0924.983783 Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali e dei periodici presso il Tribunale di Marsala. Anno IV n° 1 Pubblicato: Centro Studi Solidale Stampa: "Fashion Graphic" Gibellina Tiratura: 8000 copie Gibellina : V ita : PROFESSIONALITA’ E TRASPARENZA MARSALA Via Verdi, 15 tel 0923 715900 SALEMI Via P. Maurizio Damiani, 15 tel 0924 64386 Cala taf imi COPIA GRATUITA Santa Ninf a : pag. 14 pag. 10 pag. 12 Settima edizione di «Presepi in famiglia» Cittadinanza onoraria a Gorgoni La città ritorna ad avere una Chiesa Due testimonianze di religiosità calatafimese Giovanni Loiacono Ancora Toscani Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA P ar tanna : pag. 15 «Gli avvisi violano il Regolamento Tia» pag. 13 GENNAIO 2010 Belice, un calvario infinito I sindaci a Roma con una candela in mano per il 42° anniversario del sisma. Convegno a Santa Ninfa In stampa il 22 Gennaio Gaspare Baudanza P P ensavamo di non tor- nare a par- lare ancora una volta di questa vicenda che rite- nevamo conclusa, ma pare che al momento conclu- sa non lo è per niente. Ci rife- riamo all'assessorato alla Creatività, voluto a suo tempo dal sindaco Sgarbi e affidato a Oliviero Toscani. Sono note le vicende che hanno portato all'abbandono di fatto da parte del creativo nazionale, ne abbiamo criticato le intempe- ranze e le critiche feroci, le sue incompatibilità col nostro modo di vivere e di pensare. I suoi ragazzi sono scomparsi e nes- suno di loro è più ritornato, ma a rifarsi vivo è stato proprio lui, il capo, in una fugace appari- zione il cui scopo non c'è dato sapere. I maligni sostengono che è venuto a riscuotere lo sti- pendio, i più speranzosi invece dicono che è tornato per firma- re finalmente le dimissioni, altri ancora pensano che voglia riprendere il suo posto, non gradendo di essere sostituito da Alessandro Cecchi Paone. Manca ogni tipo d'informazio- ne, la cittadinanza resta all'oscuro di tutto e continua nella sua ridda d'ipotesi: le nostre ultime notizie sono ferme alla comunicazione dell'Ufficio Stampa del Comune che fa pre- sente che Toscani è stato sosti- tuito da Cecchi Paone. Ma l'ipotetico nuovo assessore non si è ancora fatto vivo, nono- stante sia stato annunziato come presente in diverse mani- festazioni. Da parte nostra rite- niamo che la cittadinanza meri- ti di essere informata, di sapere quali sono i suoi amministrato- ri, per poterne apprezzare o cri- ticare le capacità, e per avere un punto di riferimento per eventuali bisogni o segnalazio- ni. E poi, non sono proprio i cit- tadini che vanno a votare e, alla fine, quelli che pagano? Tutta questa vicenda ha l'aria di una presa in giro, e tutti sono stan- chi di essere presi per i fondel- li, anche perché lo sono già per situazioni ben più importanti, come la crisi agricola e gli alti e bassi dell'ospedale. E le toppe nei pantaloni rischiano di strapparsi, prima o poi! Perché il sindaco Sgarbi non la smette una buona volta di cercare qua e là un nuovo Creativo, riser- vando per sé questo incarico? Con tutti gli impegni che riesce a onorare come critico, scritto- re, attore e candidato in varie elezioni, sempre in giro per l'Italia e negli studi televisivi, un posticino per questo nuovo incarico potrebbe anche trovar- lo. Noi gli riconosciamo la capacità di farlo, per poter vedere finalmente frutti concre- ti e tangibili scaturire dall'atti- vità di questo assessorato. Sindaci terremotati a Roma Via Crucis: 42° stazione

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L'edizione di Gennaio 2010 del Mensile locale Belice c'è

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Page 1: Belice c'è - Gennaio 2010

CCon una cande-la accesa inmano. Una

candela come segnodi speranza. La seradel 14 gennaio, sin-daci e presidenti deiConsigli comunali,hanno stazionato a piazzaMontecitorio, nella capitale, perriaccendere le luci su una storiadimenticata e per richiamare ilParlamento ed il governo alrispetto degli impegni più volteassunti con le popolazioni belici-ne, affinché siano stanziate lerisorse necessarie a completare laricostruzione e per progettare losviluppo della Valle. Il coordina-mento dei sindaci, riunitosi aPartanna l’11 gennaio, ha dira-mato un documento con il qualeha ribadito che «la questioneBelice è ancora, purtroppo,attuale. I ritardi, gli errori, leresponsabilità diffuse dello Statoe della Regione non hanno con-sentito di dare, dopo 42 anni, unacasa a tutti coloro che l’hannoperduta né di onorare l’impegnoassunto per uno sviluppo econo-mico del territorio». Per comple-tare la ricostruzione occorronoancora 400 milioni di euro perl’edilizia privata e 133 per leopere pubbliche. «Lo Stato – haricordato Vito Bonanno, coordi-natore dei sindaci – aveva quan-

tificato in 800 milioni la spesacomplessiva. Noi amministratoriabbiamo unilateralmente stabili-to di ridurre le pretese, dimezzan-do la cifra preventivata.Chiediamo – ha aggiuntoBonanno – che vengano rispetta-ti i principi di parità di condizio-ni con altre popolazioni e altreregioni interessate, nel corso deidecenni, da analoghe catastrofinaturali».In tutti i centri colpiti dal sismadel 15 gennaio 1968 si sono tenu-te commemorazioni e manifesta-zioni. A Poggioreale, nel vecchiocentro, nel pomeriggio del 14,alla presenza, tra gli altri, dell’as-sessore regionale Gaetano Armaoe del vescovo Mogavero, è stataposta la prima pietra per la rico-struzione del campanile dellachiesa madre crollato definitiva-mente il 30 novembre dello scor-so anno. La Regione ha stanziato100 mila euro per ricostruirlo, mal’obiettivo è recuperare tutti imanufatti della vecchiaPoggioreale. A seguire un incon-tro-dibattito nella sala consiliarealla quale hanno partecipatoanche i consiglieri dell’Unionedei comuni del Belice. In serata,nella chiesa della SantissimaTrinità della vicina Salaparutasiè tenuta una veglia e sono statieffettuati collegamenti conl’Abruzzo. La mattina del 15gennaio, nella sala conferenzedella Società operaia a SantaNinfa, si è aperto il convegno su«Le terre che tremarono», orga-

nizzato dal Cresm, convegno cheè proseguito nel pomeriggio e alquale è intervenuto, tra gli altri,Antonello Ciccozzi, docente diAntropologia culturale all’Uni-versità dell’Aquila, per il quale«nei terremoti, come nelle guer-re, c’è chi conta morti e danni echi programma opportunità». Inserata il Consiglio comunale haassegnato la cittadinanza onora-

ria all’ex sottosegretario aiLavori pubblici, con delega allaricostruzione del Belice, GaetanoGorgoni. A Gibellina, nella sededella Fondazione Orestiadi, èstata invece inaugurata la mostrafotografica «Le operazioni disoccorso della Guardia diFinanza nel Belice», alla presen-za, tra gli altri, del comandanteregionale Sicilia delle Fiamme

gialle, gen. Achille, del capo delDiparti-mento della Protezionecivile, Guido Bertolaso, e delprefetto di Trapani StefanoTrotta.Il momento più rilevante dellemanifestazioni per il quaranta-duesimo anniversario del terre-moto si è avuto il 16 gennaio aSanta Ninfa, dove, al centrosociale, in occasione della pre-sentazione del libro di PasqualeGruppuso «Giù nel Sud», si ètenuto un articolato convegno su«Vito Bellafiore, la comunitàsantaninfese, il Belice ed ilMeridione», al quale sono inter-venuti Emanuele Macaluso (exparlamentare e segretario regio-nale del Pci nella stagione del«milazzismo»), Gaetano Gorgoni(ex sottosegretario repubblicanoai Lavori pubblici, con delegaalla ricostruzione del Belice, tra il1983 e il 1987) e il tributaristaGaspare Falsitta. Macaluso hafatto un raffronto tra il terremotoche distrusse Messina nel 1908 eil sisma del Belice: «Messina erauna città attiva, sviluppata; dopoil terremoto, che distrusse un’in-tera classe dirigente, si trasfor-mò in una città parassitaria. Ilcontrario di quanto avvenutonella Valle del Belice, un territo-rio che ancora portava addossole “stimmate” del sistema feuda-le e che, grazie all’abilità dellasua classe dirigente, ha saputotrasformare le proprie struttureeconomiche e sociali».

Agricoltura, drammatico SOS per salvare il settore

NNon si placa il malcontentodel settore agricolo. Giànella scorsa edizione del

giornale avevamo dato voce aglienormi disagi e alla disperazionedi agricoltori e imprenditori delcomparto, stretti nella morsa di unmercato che impone agli operatoriprezzi da fame a fronte di prodottiche per qualità e quantità non sonosecondi a nessuno e la cui coltiva-zione richiede spese consistentiche in molti casi non sono recupe-rate nemmeno con i magri incassidi stagione. Che la situazione nonsia cambiata di una virgola dall'ul-tima volta che abbiamo sollevatola questione (a dispetto degli scio-peri eclatanti e dei picchetti orga-nizzati in questi mesi in provinciadi Trapani) è chiaramente percepi-

bile dalla lettera firmata inviataalla redazione e che qui di seguitopubblichiamo integralmente:«Caro direttore, in nome di tutti gliindividui che hanno tanta voglia dilavorare, ma che oggi stanno per-dendo pure la voglia di vivere, per-ché calpestati nell'orgoglio e nelladignità, Le chiedo aiuto. Chi scri-ve è un povero padre di famiglia,un povero lavoratore, con tantisogni, sogni di serenità che pur-troppo non ci sono. Mi ritrovoinsieme ad altre migliaia di lavo-ratori a un bivio: abbandonaretutto e fuggire ma non so dove, orimanere qui a combattere perportare un pezzetto di pane a casa.Sono un piccolo imprenditore, amola nostra terra ma detesto lanostra mentalità di siciliani (indif-

ferenza e immobilismo). C'è un set-tore, quello agricolo e della picco-la - media impresa che potrebbeessere una miniera, una chimerada sfruttare per creare sviluppoeconomico e ricchezza, ma qualcu-no ha deciso di farne la nostratomba. Ogni mattina mi alzo perandare a lavorare insieme ad altrimiei collaboratori sapendo chenon porterò guadagno ma perdite.I nostri prodotti quali, uva, vino,olio, grano etc. hanno prezzi dimercato così bassi che non permet-tono di sopravvivere. Mi sonoindebitato con le banche e fra nonmolto non basteranno né il terrenoné la casa per pagare i debiti;dovrò licenziare lasciando inmezzo alla strada intere famiglie.Ho solo un pizzico di fede che mi

dà la forza di andare avanti manon so per quanto ancora resiste-rò… le chiedo di darci una mano,per superare questa amara crisi.Un'ultima considerazione: non sipuò distruggere la mafia e la cri-minalità organizzata se non si creasviluppo, lavoro e ricchezza…»Caro lettore, esprimiamo a lei e atutti i lavoratori del comparto cheha così efficacemente descritto inqueste accorate parole, la massimasolidarietà. Siamo consapevoli deltragico momento che state attra-versando e da parte nostra conti-nueremo a seguire da vicino l'evol-versi della drammatica crisi che stainvestendo il settore e a darvi spa-zio sulle pagine del nostro periodi-co, come abbiamo sempre fatto. Ciauguriamo che la politica, al di là

degli schieramenti, prenda in manoquesta situazione per dare unasvolta decisa a un settore che purrappresentando il 15% del PILnazionale penalizza quasi esclusi-vamente le aziende agricole, comesempre l'anello debole e bistrattatodi una lunga catena che premia piùi rivenditori che i produttori.L'auspicio è che le migliaia d'im-prese in difficoltà che nonostantetutto continuano a credere nel pro-prio lavoro non siano abbandonatee che il futuro della nostra agricol-tura non sia soppiantato da prodot-ti esteri, spesso inquinati, pococontrollati, realizzati a basso costocon sfruttamento di manodopera eper fare arricchire solo qualcuno.

Lucia Pedone

Dir ettore Responsabile: Lucia PedoneRedazione: Via Santa Croce, 5 - 91018 SALEMI (TP) email:[email protected]@infobelice.itTel/Fax 0924.983783Iscritto al Nr 166 del registro dei giornali edei periodici presso il Tribunale di Marsala.Anno IV n° 1Pubblicato: Centro Studi SolidaleStampa: "Fashion Graphic" GibellinaTiratura: 8000 copie

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Santa Ninfa: pag. 14pag. 10 pag. 12

Settima edizione di«Presepi in famiglia»

Cittadinanza onoraria a Gorgoni

La città ritorna adavere una Chiesa

Due testimonianze direligiosità calatafimese

Giovanni Loiacono

Ancora Toscani

Periodico di Opinioni, Politica, Attualità e Cultura di

SALEMI - VITA - CALATAFIMI SEGESTA - GIBELLINA - SANTA NINFA - PARTANNA

Partanna: pag. 15

«Gli avvisi violano ilRegolamento Tia»

pag. 13

GENNAIO 2010

Belice, un calvario infinitoI sindaci a Roma con una candela in mano per il 42° anniversario del sisma. Convegno a Santa Ninfa

In stampa il 22 Gennaio

Gaspare BaudanzaPPensavamodi non tor-nare a par-

lare ancora unavolta di questavicenda che rite-nevamo conclusa,ma pare che almomento conclu-sa non lo è per niente. Ci rife-riamo all'assessorato allaCreatività, voluto a suo tempodal sindaco Sgarbi e affidato aOliviero Toscani. Sono note levicende che hanno portatoall'abbandono di fatto da partedel creativo nazionale, neabbiamo criticato le intempe-ranze e le critiche feroci, le sueincompatibilità col nostro mododi vivere e di pensare. I suoiragazzi sono scomparsi e nes-suno di loro è più ritornato, maa rifarsi vivo è stato proprio lui,il capo, in una fugace appari-zione il cui scopo non c'è datosapere. I maligni sostengonoche è venuto a riscuotere lo sti-pendio, i più speranzosi invecedicono che è tornato per firma-re finalmente le dimissioni, altriancora pensano che vogliariprendere il suo posto, nongradendo di essere sostituito daAlessandro Cecchi Paone.Manca ogni tipo d'informazio-ne, la cittadinanza restaall'oscuro di tutto e continuanella sua ridda d'ipotesi: lenostre ultime notizie sono fermealla comunicazione dell'UfficioStampa del Comune che fa pre-sente che Toscani è stato sosti-tuito da Cecchi Paone. Mal'ipotetico nuovo assessore nonsi è ancora fatto vivo, nono-stante sia stato annunziatocome presente in diverse mani-festazioni. Da parte nostra rite-niamo che la cittadinanza meri-ti di essere informata, di saperequali sono i suoi amministrato-ri, per poterne apprezzare o cri-ticare le capacità, e per avereun punto di riferimento pereventuali bisogni o segnalazio-ni. E poi, non sono proprio i cit-tadini che vanno a votare e, allafine, quelli che pagano? Tuttaquesta vicenda ha l'aria di unapresa in giro, e tutti sono stan-chi di essere presi per i fondel-li, anche perché lo sono già persituazioni ben più importanti,come la crisi agricola e gli altie bassi dell'ospedale. E le toppenei pantaloni rischiano distrapparsi, prima o poi! Perchéil sindaco Sgarbi non la smetteuna buona volta di cercare quae là un nuovo Creativo, riser-vando per sé questo incarico?Con tutti gli impegni che riescea onorare come critico, scritto-re, attore e candidato in varieelezioni, sempre in giro perl'Italia e negli studi televisivi,un posticino per questo nuovoincarico potrebbe anche trovar-lo. Noi gli riconosciamo lacapacità di farlo, per potervedere finalmente frutti concre-ti e tangibili scaturire dall'atti-vità di questo assessorato.

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22 Cronache dal comune di Salemi

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CalatafimiPUNTI DI DISTRIBUZIONE DEL GIORNALE

BAR BACILEVIA VITTORIO EMANUELEBAR CHIOFALO VIA VITTORIO EMANUELEBAR DIVINO VIA ZAGATOBAR CREMERIA D'ITALIAP. FALCONE BORSELLINOBAR FANTASYVIALE GRAMSCIBAR GRIFOVIA LUIGI STURZOBAR LA CROISSANTERIAVIA SELINUNTEBAR MADISON CAFE'VIA REGINAELENABAR TABACCHI PIAZZAVIA ROMABAR ROADHOUSECAFFE'VIATRIESTE BAR STASSIVIA VITTORIO EMANUELEBAR ROXICARLO PISACANEBAR TRIESTEVIATRIESTECARTOTECNICA TIGRIVIA VITTORI EMANUELECARTOLIBRERIAVIATRIESTEMACELLERIA SCIACCAVIA CAPRERAPANIFICIO FIORELLINOVIAA. DA MESSINAPARRUCCHIERIA VITAVIA CAPRERAPARRUCCHIERIA N & GPALAZZO MOLINARIPIZZERIA LA MONTAGNAVIA PALERMOQUATTRO ZAMPEVIA CIALONARIFORNIMENTO TAMOILRIVENDITA RIC. STIVALAVIALE D'ITALIARICEVITORIA LOTTOM.V. L. STURZOSALONE CESAREVIA ROMASPEEDY PIZZAVIATRIESTESUPERMERCATO CONADSUPERMERCATO DESPARVIA CIALONASTUDIO FALCETTAVIA PALERMOSUPERMERCATO SIGMAVIALE ITALIATAB. GIORNALI PALAZZOVIA PALERMOTAB. RICEV. SCIACCOTTA VIAVITT. EMANUELETECNCNOCARTAZINNATI VIA GRAMSCI

Partanna

Si preparano le nuove strategie per salvare il Pronto soccorso e i reparti dell’ospedale

Difesa ad oltranza del «Vittorio Emanuele III»II

mpegnarsi in prima linea per salva-guardare il «Vittorio Emanuele III».Nei giorni scorsi in un incontro nei

locali dell’ospedale si è tornato a discuteredel nuovo «Piano della rete ospedaliera»predisposto dall’assessore regionale allaSanità Massimo Russo. Presenti alla riu-nione il sindaco Vittorio Sgarbi, il deputa-to regionale del Pd Baldo Gucciardi, i con-siglieri comunali al completo oltre ai medi-ci e ai dirigenti sanitari del nosocomio. Irappresentanti delle istituzioni locali e ilpersonale della struttura hanno confermatol’intenzione di far fronte comune per man-tenere le funzionalità essenziali dell’ospe-dale. L’obiettivo dichiarato è quello di evi-tare la perdita del Pronto soccorso e diprovvedere al suo potenziamento, mante-nere i reparti presenti, aumentare i postiletto assegnati all’ospedale e il numerodegli anestesisti in particolare per il prontointervento. «Il “Vittorio Emanuele III” - hachiarito Baldo Gucciardi - dovrà esserenecessariamente ridimensionato a causadei tagli alla spesa sanitaria decisi a livel-lo nazionale e regionale in considerazioneanche dei costi elevati che il mantenimentodi tutte le unità richiede, tenuto conto del-l’attuale rapporto fra utenza e servizi sani-tari offerti. E’ anche vero che già molto èstato fatto per garantire l’integrità del-l’ospedale ma continueremo ad adoperarciin ogni modo con l’assessore Russo percercare di conservare tutto il possibile. Ilnuovo piano fa di Salemi un ospedale inlinea con i nuovi standard di qualità edefficienza della riforma sanitaria e ne raf-forzerà certamente le funzioni e l’operati-vità». Sulla stessa lunghezza d’onda ancheil sindaco Vittorio Sgarbi che ha ribadito ilsuo impegno in difesa dell’ospedale ancheattraverso il lavoro congiunto svolto conl’onorevole Gucciardi e ha precisato che«negli incontri avuti con l’assessore regio-

nale alla Sanità sono state fattediverse proposte per garantire lasopravvivenza e il buon funziona-mento del nosocomio cittadinoche diventerà il centro di riferi-mento del distretto sanitario perquanto riguarda la riabilitazione eaccoglierà pazienti provenientianche da altri comuni. Un esem-pio concreto: a Salemi potrannoeffettuare la riabilitazione ipazienti che hanno subito uninfarto o un ictus, fino a iericostretti a lunghe trasferte in altreprovince siciliane». Nel corsodella discussione hanno preso laparola anche diversi rappresentan-ti del personale ospedaliero chehanno criticato il ritardo nellapresa di posizione a favore del«Vittorio Emanuele III» e il silen-zio che ha preceduto la chiusuradel reparto di Ostetricia, trasferitoall’ospedale di Alcamo o di altreunità, spostate al nosocomio diCastelvetrano. «In quelle occasio-ni - hanno aggiunto - non è statofatto nulla e allo stato attuale si hala netta sensazione che le decisio-ni ormai siano state prese e che afarne le spese saranno soprattuttoi pazienti». Sulla vicenda è inter-venuto anche il vice presidente delConsiglio comunale FrancescoSalvo che ha affermato: «Sul pro-blema dell’ospedale mi auguroche non vi siano divisioni politi-che, penso che tutti dobbiamoessere grati all’indiscusso lavorosvolto dall’on.le Baldo Gucciardinell’ultimo anno, che è riuscito asalvare una struttura che era pros-sima alla chiusura definitiva.Certo, ancora c’è molto da lavo-

rare, per tentare tutti insieme diridare al nosocomio la dignità diun tempo e per garantire ai nostriconcittadini e non solo, l’assisten-za sanitaria che meritano. Perquanto nelle nostre possibilità,convocheremo subito un consigliocomunale aperto, invitando il sin-daco, il manager dell’Asp diTrapani, i politici interessati e tuttii salemitani, al fine di stabilire unpercorso comune nell’esclusivointeresse dell’ospedale». Sul man-tenimento e potenziamento delPronto Soccorso con l’aumento delpersonale medico e paramedicohanno invece insistito il presidentedel Consiglio comunale GiusyAsaro e i consiglieri LeonardoBascone, Salvatore Verde eLeonardo La Grassa del gruppo«Donne e giovani di centro», inter-venuti con una nota sul nuovoassetto del «Vittorio Emanuele III».La riforma presentata prevede perl’ospedale cittadino un totale di 64posti letto così suddivisi: un modu-lo di 10 posti per Medicina e 10 perChirurgia finalizzati a garantire iricoveri ordinari e le attività ambu-latoriali, di day - service e day sur-gery di Chirurgia, Ortopedia,Otorino e Urologia, 12 perLungodegenza e altrettanti per laRiabilitazione. A questi si aggiun-geranno 2 moduli di RSA(Residenza sanitaria assistita)destinata a persone anziane nonautosufficienti che non necessitanodi specifiche prestazioni ospedalie-re, ma che richiedono un’assistenzacontinua impossibile da garantire aldomicilio, un PTA (PresidioTerritoriale di Assistenza) che

includerà i servizi relativi all’assistenzamedica e pediatrica di base, all’assistenzaspecialistica extraospedaliera, domiciliaree preventiva, a quella farmaceutica e inte-grativa e all’assistenza sanitaria in regimeresidenziale e semiresidenziale, e un PTE(Presidio Territoriale di Emergenza). Nelpiano di riordino sono previsti inoltre 10posti letto per l’Hospice, entrato in funzio-ne in questi giorni, e 10 per la «Casa deirisvegli» riservata a malati in coma irrever-sibile o in «stato vegetativo». Una previ-sione che per il gruppo consiliare «Donne egiovani di centro» trasformerebbe il noso-comio «non in un polo specialistico comeaffermato inizialmente, ma in un miniospedaletto, un semplice dormitorio nelquale, fra l’altro, unico caso in provinciadi Trapani, verrebbe soppresso il ProntoSoccorso». I consiglieri comunali defini-scono positiva ma non risolutiva «la pro-posta dell’Onorevole Baldo Gucciardi diaumentare a 12 posti letto “Chirurgia” e“Medicina”» nella convinzione «cheprima o poi sarà soppresso l’intero presi-dio». Un’ipotesi alla quale intendonoopporsi con particolare riferimento al futu-ro del Pronto Soccorso del quale chiedonoil mantenimento per il ruolo fondamentalesvolto nei confronti degli abitanti diSalemi, Vita, Gibellina e S.Ninfa nell’assi-curare «adeguati livelli di assistenza findal primo intervento, i collegamenti con glialtri ospedali del territorio, la valutazionee la promozione della qualità dell’assisten-za, l’aggiornamento del personale, inizia-tive finalizzate all’umanizzazione dell’assi-stenza e l’educazione alla salute dei citta-dini per un corretto uso del sistema delleemergenze sanitarie».

Letizia Loiacono

UUno è brizzolato, il fisico longilineo, il telefoninocostantemente a portata di mano e l'andaturadinoccolata e spedita di chi ha sempre mille impe-

gni da assolvere e almeno un aereo da prendere ogni ora.L'altro condivide con lui alcune insospettabili somiglianze:gli stessi capelli sale e pepe, la figura alta e sottile e unanatura attiva, sempre in movimento. Punti in comune maanche divergenze. A cominciare dalla fisionomia politica,quasi un dettaglio insignificante per l'uno, ben precisa emantenuta con costanza negli anni dall'altro. Se ancoranon fosse chiaro ci riferiamo ai due "alleati per caso"Vittorio Sgarbi e Baldo Gucciardi, divisi da una differentestoria personale e politica ma uniti da un'insolita "pax"suggellata in difesa del "Vittorio Emanuele III". Una tre-gua fra il sindaco e il deputato regionale del Pd scoppiatadopo scontri agguerriti sulle pagine dei giornali, fra accu-se al vetriolo e reciproche denigrazioni. Rancori che oggisembrano già un lontano ricordo, ombre del passato supe-rate dallo sforzo comune a sostegno dell'ospedale. Ubimaior, minor cessat: come dire, di fronte al bene superiorenon c'è più tempo per le beghe personali!

Sgarbi e Gucciardi alleati per caso

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MMolti cittadini ci hanno segnalato nuovi disagi relativi al cimi-tero. In particolare alla redazione del giornale sono arrivatediverse proteste sull'assenza di ringhiere parapetto in grado

di garantire una maggiore sicurezza soprattutto per gli anziani chelamentano difficoltà a muoversi all'interno del cimitero. Ai problemidi ordine pratico si aggiungono anche questioni più generali comel'appello che molti hanno rivolto agli amministratori per ridurre l'ec-cessiva espansione e cementificazione del cimitero e per una revisio-ne del regolamento comunale che consenta un riutilizzo più razionaledei loculi e renda retroattiva la legge che permette dopo un minimo di21 anni, 6 mesi e un giorno di spostare le salme. L'emergenza loculi èuna questione che si trascina da anni e alla quale finora l'amministra-zione aveva cercato di porre rimedio annunciando, nei mesi scorsi, lacostruzione e progettazione di circa duecento loculi nell'area nuovadel cimitero e la previsione di altri 250 nella zona vecchia per un tota-le di 450 nuovi "posti". Una soluzione che non convince tutti perchéporterebbe a un ampliamento eccessivo del cimitero senza prendere inconsiderazione le altre misure proposte in questi anni: dal riutilizzo,una volta riacquisiti ed effettuati i necessari lavori di ripristino, deinumerosi loculi che nella zona vecchia ormai hanno più di cinquantaanni, all’acquisto di loculi prefabbricati in vetroresina che consentono,in breve tempo, la disponibilità materiale di posti cimiteriali.Alternative che potrebbero concretamente dare una risposta alle tantefamiglie ancora in attesa dell'assegnazione di un loculo per dare unasepoltura più dignitosa ai propri defunti, che in mancanza di altradestinazione, sono stati seppelliti sottoterra senza particolari riguardi.

Nei mesi scorsi, inoltre, era stata annunciata una serie di interventistraordinari nel camposanto che avrebbe riguardato l'informatizzazio-ne di tutti i dati relativi all'archivio anagrafico dei defunti (ancora oggidi tipo cartaceo) per rendere meno confusa l'individuazione dell'esattacollocazione di ogni tomba, la realizzazione di una sala autoptica e ilripristino delle vie principali, delle zone destinate al verde e dei muridi sostegno che delimitano il confine del cimitero per renderlo piùsicuro e fruibile per i cittadini. Misure che al momento restano confi-nate alla sfera delle dichiarazioni senza nessun intervento concreto.Così come l'annunciata installazione di un sistema di videosorveglian-za che avrebbe dovuto limitare il numero dei furti al cimitero dove daanni ormai spariscono misteriosamente non solo fiori, ma anche lumi-ni, batterie per lampade, lampade votive, vasi, statuette e rosari. Perprevenire questi episodi era stata promessa l'installazione di telecame-re a circuito chiuso, al fine di garantire un totale controllo di tutto ilcampo santo. Anche questo un intervento garantito solo sotto forma diannuncio e finora mai realizzato. Sul problema è intervenuto di recen-te anche il consigliere Nino Ardagna che ha contattato l'UfficioUrbanistica per avere alcune delucidazioni sulle nuove procedure diassegnazione dei loculi e sull'elenco dei richiedenti. I criteri infattisarebbero cambiati con l’intento di assegnare prima i loculi già prontinella parte alta del cimitero e a seguire quelli collocati nella partebassa, ancora in fase di ristrutturazione. E intanto i defunti in cerca diriposo, tranquillità e pace eterna sempre più spesso sono costretti adover fare i conti con la realtà: fra liste d’attesa, razionalizzazioniimprobabili e croniche carenze di posti. (ll)

55Cronache dal comune di Salemi

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Polemiche al vetriolo per il ritiro del regolamento «case a un euro» e per la denuncia di interferenze esterne

Il cimitero al collasso richiede interventi straordinari tecnici e organizzativi

AAcque agitate nelle ultimesedute del Consiglio comu-nale. La discussione e

approvazione del regolamento delle«Case a un euro» ritirato per laseconda volta dall’assessoreall’Urbanistica e al Centro storicoAntonina Grillo, ha causato unoscontro acceso fra il consigliere delPd Domenico Venuti e il presidentedel Consiglio Giusy Asaro. Dopo ilritiro del punto all’ordine del giornoil coordinatore comunale del Pdaveva chiesto, fra gli altri, di inter-venire per discutere sulle modalitàcon cui era stato stilato il documen-to. Di fronte al rifiuto del presiden-te del Consiglio di dargli la parola ilconsigliere d’opposizione ha inizia-to a protestare. L’alterco fra Venutie Asaro è presto degenerato nellarichiesta di intervento dei carabinie-ri e dopo una breve sospensione deilavori per riportare la calma in aulala seduta consiliare è stata scioltaper mancanza del numero legale erinviata al giorno successivo. «Aseguito del secondo ritiro, in pochimesi, del Regolamento perl’Alienazione del PatrimonioImmobiliare del Centro Storico(“Case a 1 euro”) da parte dellaGiunta – è stato il commento diVenuti sulla vicenda - il Presidenteha ritenuto di non concedere aiconsiglieri la possibilità di un con-fronto democratico e, di fronte allemie proteste animate, ha fatto inter-venire le Forze dell’Ordine». Ilconsigliere, quindi, ha precisato che«di fronte all’incapacità a portare atermine la stesura delRegolamento, già deliberato dallaGiunta per ben due volte e, questavolta, ritirato in Consiglio per lapalese illegittimità di alcuni artico-li, l’assessore Antonina Grillodovrebbe trarre le dovute conclu-sioni e dimettersi, al netto di squal-lidi espedienti tesi ad individuare ilcapro espiatorio di turno su cuiscaricare le proprie ineludibiliresponsabilità. Al Sindaco VittorioSgarbi, invece, rivolgo l’invito aprendere spunto dall’accaduto perrivedere l’azione amministrativache, ad oggi, risulta assolutamenteinadeguata rispetto alle esigenzeconcrete della Città». Sulla questio-ne è intervenuto anche il capogrup-po Udc Nino Ardagna che haespresso solidarietà al consigliere

Venuti e ha accusato la giunta dinon «riuscire a portare avanti ipunti fondamentali del suo pro-gramma elettorale e politico. I pro-blemi sono sempre gli stessi: lamancanza di coordinamento fra ilsindaco, la giunta e il consiglio chenon permette di produrre nulla diconcreto. Il ritiro del regolamentone è la prova. La definizione deldocumento sulle case a un euro nonè il frutto della necessaria concer-tazione politica, della comunicazio-ne e del dialogo fra le parti, ma didecisioni prese unilateralmente. Ilrisultato è che al di là dei consiglistraordinari o dell’ordinaria ammi-nistrazione si riesce a fare benpoco”. Alle accuse di Venuti ha,invece, replicato Giusy Asaro. «Ilconsigliere Venuti sa che quando unpunto viene ritirato– ha detto ilpresidente del Consiglio - il dibatti-to è sospeso fino alla successivatrattazione dell’argomento. Ed èper questo che non gli ho dato laparola così come non l’ho data aiconsiglieri Ardagna e Rubino chel’avevano richiesta prima di lui.Non ho fatto altro che applicarequanto previsto nel regolamento delConsiglio comunale. L’ho quindirichiamato per ben due volte primadi chiedere l’intervento dei vigiliurbani e dei carabinieri unicamen-te per segnalare il comportamentodi Venuti che aveva bloccato il nor-male svolgimento dei lavori».Secca anche la risposta dell’asses-sore Grillo che sul regolamento haaggiunto: «è stato ormai stilato, c’èstato solo un errore di sovrapposi-zione con il documento precedente.Sono stata l’unica a portare avantiun regolamento che ha tenuto contodegli spunti proposti da tutti i con-siglieri. Quello di Venuti è un atteg-giamento strumentale nei confrontidi un atto così importante e che lacittà aspetta per poter risollevare lesorti del centro storico. Lo vedocome un attacco personale, unosfogo sterile e povero di contenuti,che intende colpire più il mio tra-scorso politico che l’essenza delregolamento. Il consiglio dovrebbepreoccuparsi di collaborare per lariuscita di progetti utili alla cittàpiuttosto che accapigliarsi sugliassessori da sistemare in giunta. Micommuove poi che il consigliereVenuti si interessi del mio futuro ma

vorrei sapere da cosa dovrei dimet-termi: se da assessore o da vicepre-sidente del Pd». A confermare l’at-mosfera tesa degli ultimi tempi è lostesso vicepresidente del Consigliocomunale Francesco Salvo che haaggiunto: «Ormai da qualche mesesi respira un’aria piuttosto pesante,si vive in un clima di polemiche eritorsioni. A mio avviso si sta per-dendo di vista l’obiettivo principaleche è quello di fare il bene dei sale-mitani, a prescindere dal colorepolitico di ognuno. Mi auguro chele festività natalizie siano serviteper riflettere e per ricordarci l’im-portante ruolo che siamo stati chia-mati a rivestire, al fine di porre finea tali ingiustificabili comportamen-ti che servono solo a mettere in cat-

tiva luce le funzioni del consigliocomunale». A tenere banco nellaseduta del 29 dicembre scorso èstato invece il duro affondo del ViceSindaco Antonella Favuzza che hadenunciato il rischio di «pesantiinterferenze esterne» sul funziona-mento di alcuni uffici comunali.Nel segnalare il pericolo di ingeren-ze che ostacolerebbero la normaleattività amministrativa il ViceSindaco ha precisato: «L’ammi-nistrazione comunale verificherà setaluni dipendenti comunali, chedisattendono le direttive program-matiche del sindaco e degli asses-sori, subiscano condizionamenti daparte di soggetti estranei alComune, e se rispetto ad atteggia-menti che sembrano rivelare un

intento chiaramente ostruzionisti-co, non ci sia in realtà un disegnopremeditato teso a frapporre osta-coli tra le indicazioni dell’esecutivoe l’attività gestionale degli uffici.Rispetto a queste situazioni sullequali pretendo trasparenza - haaggiunto quindi il vicesindaco - miriservo di informare la magistratu-ra inquirente per l’accertamento dieventuali responsabilità». «Tornoanche a rivolgere un invito- con-clude Favuzza - ai consiglieri dimaggioranza perché sappiano sem-pre tenere distinta l’attività di con-trollo sull’attività dell’esecutivo –funzione che è riconosciuta lorodalla legge – da quella propria-mente gestionale che attiene agliamministratori, ai funzionari e aidirigenti, e non certo agli stessiconsiglieri, a molti dei quali questadistinzione non è ancora sufficien-temente chiara». Un intervento sulquale si è registrata la presa di posi-zione dei consiglieri Udc LoCastro, Ardagna, Fici, Ferro, delprofessore Nino Scalisi e dell’im-prenditore ed ex assessoreVincenzo Lo Castro che hanno invi-tato il vicesindaco a circostanziarele sue affermazioni “che, se nondimostrate, servono solo a masche-rare le proprie inefficienze gestio-nali. Il gruppo Udc constata chequesto ultimo episodio certifica lostato di crisi della giunta Sgarbi. Ledimissioni di Toscani, finite sullepagine di Repubblica, e sulle scri-vanie di qualche magistrato, il riti-ro per la seconda volta del regola-mento delle case ad un euro, perdisfunzioni interne alla giunta, l’ar-rivo preannunciato in consiglio didiversi debiti fuori bilancio, consu-lenti che vanno, funzionari esterniche vengono sostituiti improvvisa-mente, sono tutti fatti che impongo-no al Sindaco Sgarbi di riprenderein mano la situazione, per operarein tempi rapidi un radicale cambia-mento del suo esecutivo. L’Udccontinua, pertanto, a rimanere delparere che, nell’opera di rilancio, ilSindaco debba partire dal rispettodelle indicazioni dell’elettorato,consultando e discutendo con ilprincipale partito che lo ha soste-nuto e che lo ha agevolato almomento della competizione, met-tendogli al fianco i suoi uomini piùrappresentativi. In caso contrario,

riteniamo che l’unica alternativapossibile sono le sue dimissioni e ilritorno a nuove elezioni, nelle qualiSgarbi potrà ripresentarsi con lealleanze che più gli sono congenia-li”. Il Pd dal canto suo ha replicatocon una nota a firma di CalogeroAngelo e Domenico Venuti chie-dendo maggiore chiarezza sullecontestazioni del vicesindaco e hatenuto a precisare che “su fatti cosìdelicati e gravi non è pensabilelasciare alcun margine di interpre-tazione, a salvaguardia delComune oltre che di quanti, consi-glieri e dipendenti, nulla hanno ache spartire con tali presunte torbi-de commistioni”. Anche il presiden-te del Consiglio comunale GiusyAsaro ha difeso l’organo collegialeche rappresenta e ha comunicatoche nella conferenza dei capigrup-po dell’11 gennaio scorso il vicesindaco ha chiarito le sue dichiara-zioni spiegando che le interferenzea cui ha fatto riferimento riguarda-no alcune riunioni avvenute a suainsaputa con persone esterneall’amministrazione«che in ognicaso - ha precisato Asaro - nonhanno niente a che fare con l’attivi-tà amministrativa e nelle quali nonè stato deciso nulla. Per quantoriguarda i consiglieri - ha concluso– il vicesindaco ha parlato di ungenerico malcostume al quale horeplicato specificando che nessunoha violato le regole o dato direttiveai capisettore». Al termine dellariunione è stato comunque deciso dinon avviare alcuna commissione diindagine in mancanza dei presup-posti essenziali. La seduta conall’odg l’elezione del difensorecivico si è invece risolta in un nulladi fatto. La discussione sulla propo-sta, supportata e sostenuta dallamaggioranza consiliaree in partico-lare dall’UDC con l’appoggio delPD, del consigliere Russo e delvicepresidente Salvo, è stata boc-ciata per evidenti contrasti con lanuova Finanziaria nazionale 2010.Alla luce della nuova manovrafinanziaria dello Stato che all’art. 2,commi 176 e 173 al punto “a” pre-vede la “soppressione della figuradel difensore civico di cui all’arti-colo 11 del Testo unico”, la discus-sione è stata rinviata a data da desti-narsi.

Letizia Loiacono

Duro scontro tra il consigliere del Pd Venuti eil Presidente del consiglio Asaro. Per riportarela calma in aula chiesto l’intervento dei carabinieri.

Il vice sindaco Favuzza lamentaingerenze nell’attività amministrativa.

Antonella Favuzza, Antonina Grillo e Giusy Asaro

Alta tensionein Consigliocomunale

Emergenza loculiUno spreco

continuare con lacementificazione

Page 6: Belice c'è - Gennaio 2010

TTornano in primo piano le pre-carie condizioni di moltiquartieri e vie centrali della

città ad alto rischio idrogeologico.A riportare alla ribalta la questione,già trattata dal giornale nel mese diottobre, gli ultimi episodi dellescorse settimane che hanno interes-sato la via Francesco PaoloClementi e il quartiere Rabato.Episodi causati sia dalle abbondan-ti piogge di questi mesi ma anchedalla mancanza di interventi dimessa in sicurezza che avrebberopotuto limitare i danni nei punti piùsoggetti a frane e crolli. Il primocaso ha riguardato i residenti di unapalazzina in via Clementi dove il 12gennaio scorso, intorno alle sei, unmuro di contenimento fatto costrui-re per motivi di sicurezza sul retrodell'edificio dagli stessi proprietarialcuni anni fa ma privo del drenag-gio necessario a far defluire leacque piovane, è crollato sotto ilpeso di una frana di 40 metri cubi diterra scesa da Monte delle Rose. Losmottamento e la conseguentecaduta del muro, spesso 80 centi-metri alla base e trenta nella partepiù alta, sono stati avvertiti in tuttala via. Sul posto sono intervenuti iVigili del Fuoco di Salemi eTrapani, guidati da GiuseppePedone e Giuseppe Marino, laProtezione civile provinciale e ilNucleo Saf (Speleologo-alpino-flu-viale) di Trapani che hanno riscon-trato dei movimenti su tutto il ver-sante per la presenza di diverse frat-ture. Nessun ferito fra i residentimentre ci sono stati dei danni alcortile dell'edificio dove tra l'altroun muratore che stava effettuandoalcuni lavori per conto di una dellefamiglie dello stabile è scampato

per un soffio al crollodel muro. E pochigiorni dopo anchel'ultima parte delmuro rimasta in piediè caduta. «La causaprincipale - ha spie-gato l'ingegnereGiuseppe Placenza,dell'Ufficio Manuten-zione - è la mancanzadi drenaggio maabbiamo già un pro-

getto da un milione e 888mila euroapprovato e finanziato dallaRegione per la messa in sicurezzadi questa e altre strade limitrofe incui gli edifici sono costruiti a ridos-so della montagna». L'altro episo-dio ha invece riguardato il crollo didue case disabitate nel quartiereRabato, già transennate dai vigilidel fuoco del distaccamento diCastelvetrano, guidati dal capore-parto Felice La Gumina. A segnala-re il crollo è stato un abitante delquartiere, il signor Francesco PaoloAdamo. «Il rischio c'era già quat-

tro o cinque anni fa - ha precisatoAdamo -. Avevo notato un rigonfia-mento nei muri e più volte mi eropremurato di segnalarlo alComune. Poi intorno alle tre delpomeriggio(del 12 gennaio scorso,ndr) ho sentito un forte rumore,sono uscito e ho visto che entrambele case erano venute giù. E moltialtri edifici in questa zona sononelle stesse condizioni». Anche inquesto caso l'ingegnere Placenza hadato disposizioni per far inibire l'ac-cesso alla zona attraverso la costru-zione di barriere invalicabili inmuratura fissa. Ultima in ordine ditempo la frana che ha interessato lastatale Salemi-Marsala, ancorachiusa al traffico. Se i lavori nellevie Paolo Oliveri, Marsala eClementi inizieranno a breve, resta-no ancora in attesa di interventi ilversante sud della montagna chericade sopra Piano Fileccia (per cuiè già pronto un progetto prelimina-re), Via Duca degli Abbruzzi(attualmente inclusa in un progettoesecutivo predisposto dall'ammini-strazione comunale) e le vie LoPresti, Giotto e Cremona.

Letizia Loiacono

CCon l'avvio del nuovo annoriparte il progetto del Serviziocivile nazionale con l'inseri-

mento di tre giovani che collabore-ranno con la Pro Loco nel corso del2010. I neo volontari GiuseppeGaluffo, Adriana Vultaggio e GiusiFavuzza saranno impegnati, durantel'anno di servizio, in attività chemireranno alla valorizzazione e pro-mozione del territorio, mettendo inluce le loro abilità e competenze perfar conoscere a visitatori e turisti, lecaratteristiche principali che meglioesaltano e rappresentano il patrimo-nio artistico, storico e culturale dellacittà. "Auguro ai volontari un serenoanno di servizio - ha detto il presi-dente della Pro Loco Giuseppe

Pecorella -. Che sia per loro un'occa-sione di vita da sfruttare nel miglioredei modi per l'inserimento e l'integra-zione nel mondo del lavoro e dellacultura". (Nella foto da sinistra: inuovi volontari Giuseppe Galuffo,

Adriana Vultaggio e Giusi Favuzza,il Presidente Giuseppe Pecorella e iformatori Antonella Conforto ePaolo Cammarata).

Maria Cristina Drago

BBuona affluenza di visita-tori nelle giornate del26, 27 e 28 dicembre per

la terza edizione del presepevivente che si è svolto nel cuoredel centro storico, fra i sugge-stivi vicoli del quartiere"Rabato Alto". Nonostante lecondizioni meteorologiche nonsiano state delle migliori, unriscontro positivo è arrivato daitanti intervenuti, giunti anchedai paesi limitrofi per ammirareed apprezzare le scene chehanno fatto rivivere la magiadel Natale. Fiabesca l'atmosferaricreata nei vicoli del quartieree nei locali utilizzati per la rap-presentazione vivente di arti emestieri antichi, che hannofatto riscoprire ai visitatoriscorci di vita vissuta nell'umiltà e nell'essenzialità.Ancora una volta ad inaugurare il percorso è stato il sin-daco Vittorio Sgarbi, che, nel rivedere gli angoli e lescene minuziosamente ricostruite nei dettagli, ha avutoparole di apprezzamento per la Pro Loco, l'associazioneorganizzatrice, ma anche per le tante associazioni e lescuole della città che hanno allestito i quadri. IlPresidente della Pro Loco, Giuseppe Pecorella, ha rivol-to un sentito e doveroso ringraziamento a tutti i parteci-panti, ai figuranti, agli organizzatori, e alla struttura divolontariato che ha permesso la realizzazione di tutta lamanifestazione. "Senza dimenticare - ha conclusoPecorella - i ragazzi del servizio civile nazionale Unpliche si sono alternati in questi anni e che ancora unavolta in occasioni come questa si ritrovano assieme perraggiungere l'obiettivo che la città attende e merita". Adanimare il centro storico anche l'esposizione dei prese-pi nelle vetrine dei negozi di via Amendola, che hariscosso un notevole apprezzamento grazie all'impegnodei commercianti. Un'idea che sicuramente troveràriscontro e attenzione negli anni a venire e che la Proloco spera di riproporre anche il prossimo anno. Lemanifestazioni natalizie si sono concluse il 6 Gennaio2010 con una messa celebrata all'aperto dall'arciprete

Salvatore Cipri sul sagrato dell'ex Chiesa Madre, dove èstata riproposta la scena della Natività realizzata graziealla disponibilità dei figuranti del presepe vivente.Un'altra rappresentazione della Natività è stata partico-larmente apprezzata dai visitatori. Si tratta del preseperealizzato nella parrocchia dei frati Cappuccini che que-st'anno si è concentrato attorno alla Sacra Famiglia.Nicola e Giuseppe Maniscalco, il primo artista e l'altroarchitetto, hanno avuto un'idea davvero originale, met-tendo in risalto la cultura, la tradizione, e la storia delnostro paese: la ricostruzione in scala di un antico loca-le ubicato nella discesa di via Duca degli Abbruzzi ecitato anche nel romanzo "Gli Illusi" di AlessandroCatania come taverna di "Pascilucani", ( poi utilizzatacome pescheria). La fedele riproduzione dei cuginiManiscalco, è diventata così il luogo della Natività,dove la ricostruzione accurata degli arredi, delle antichetecniche costruttive, delle luci soffuse delle candele,degli attrezzi di un tempo, ne hanno fatto uno scenariodavvero interessante. Da qui, la riscoperta del tempo cheè trascorso, dove Cristo è nato per noi, in una casaumile, semplice e povera. Pochi, gli elementi che carat-terizzano il presepe, ma nello stesso tempo esaltano tuttala scena. "Il messaggio che si è voluto dare quest'anno-

affermano gliartisti e il par-roco padreVincenzo DiRocco -rimanda allascoperta deipropri valori edella propriai d e n t i t à .D ' a l t r o n d eCristo è natoanche aSalemi".

EugeniaLoiacono

66 Cronache dal comune di Salemi

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Arte e tradizione nelle rivisitazioni della Natività

Il paese cade a pezzi Il presepe vivente anima il «Rabato»

Concerto della banda Alberto Favara

Foto Giuseppe Pumilia

Nuovi volontari alla pro loco

AAnche quest’anno la bandamusicale «Alberto Favara»ha presentato il Concerto di

Natale che si è tenuto lo scorso 5gennaio nella Chiesa Madre diSalemi. Il concerto diretto dal mae-stro Antonino Pedone si è articola-to in due parti: la prima eseguitadalla banda solo con parti strumen-tali, la seconda con la partecipazio-ne del coro polifonico «ArsAntiqua» di Salemi diretto dalmaestro Francesco Caradonna.Durante la prima parte la banda haproposto due marce militari scrittedal maestro Pedone, brani jazz, enatalizi come «Jingle Bells», «Theprayer» e «Last Christmas». Laseconda parte del concerto, iniziata

con due classici natalizi arrangiatidal professore Pedone, ha prose-guito poi ricordando la scomparsadel grande Michael Jackson con«We are the world», uno dei suc-cessi più noti del re del pop. Per ibrani successivi, alle note dellabanda e del coro si è aggiunta comevoce solista Monia Grassa che hainterpretato «Silent Night» (equi-valente in italiano ad Astro delCiel) e un brano jazz di Callowayfamoso per il suo testo piuttostobizzarro. La serata si è conclusacon due celebri brani gospel: «Ohhappy day» e «I will follow him».Il maestro si è detto soddisfatto dellavoro svolto sia con i suoi ragazzisia con il coro, e che sicuramente

non mancheranno occasioni perripetere l’esperienza, ha poi sottoli-neato che uno dei brani che più lohanno emozionato è stato «ThePrayer» interpretato da GiuseppePedone al sassofono e FrancescaPatti al corno, che hanno eseguitoparti non semplici, infine haespresso a Francesco Caradonna ilsuo più vivo ringraziamento.Queste iniziative avvicinano ededucano i giovani alla musica dalvivo, suscitano nei presenti emo-zioni uniche e a ogni interprete conla propria partitura, il piacere di farparte di un unico grande quadro.

Tiziana Ardagna Serena Renda

Frane in via Clementi e SS 188. Crollano due case nel centro storico

Page 7: Belice c'è - Gennaio 2010

«HHo lasciato perderetutto al fine di gua-dagnare Cristo». Le

significative parole di S. PaoloApostolo lanciano un messaggionon facile da seguire: quello diabbandonare tutto, rinunciarealla propria vita, ai beni materia-li, per dedicarsi totalmente aCristo. Una scelta che oggi permolti di noi è inconcepibile. Eforse per questo che negli ultimianni si registra un calo dellevocazioni sacerdotali e religiose,proprio perché è impensabiledecidere di abbandonare le cosedi questo mondo. Così non èstato per Sushila Horo, giovaneragazza indiana di 33 anni che 5anni fa ha deciso di rinunciare a tutto, abbandonando la pro-pria famiglia e quindi anche la propria vita, intesa come vitamateriale e di dedicarsi totalmente a Cristo. Accolta congioia nella congregazione delle «Figlie della Beata VergineMaria Assunta in Cielo», Sushila ha così iniziato un percor-so di formazione che l’ha portata prima al diploma in peri-to tecnico commerciale e successivamente alla vestizionereligiosa. Dotata di una straordinaria forza di volontà, nono-stante le immense difficoltà incontrate, nulla le ha fattocambiare idea sul compiere questo importante passo; e cosìlo scorso 28 dicembre, nella parrocchia «Maria SS. DiTrapani» di contrada Ulmi, stracolma di gente, accorsa adassistere a quest’evento, Sushila ha indossato le vesti chel’hanno resa «Sposa di Cristo». Particolarmente toccante èstato il momento della funzione, in cui lei si è recata insagrestia, accompagnata dal coro che intonava il canto«Veni Sponsa Christi», ovvero «Vieni Sposa di Cristo»,dove si è spogliata per sempre delle vesti tipiche del suopaese. Un lungo applauso l’ha poi accolta al suo ritorno,dove «vestita con vesti di salvezza» ha ricevuto la regola divita delle assuntine e il libro della liturgia delle ore che leconsentiranno, in questo anno di noviziato, di continuare lasua formazione in vista del suo sì definitivo a Dio, cheavverrà il prossimo anno. «Il suo carattere deciso e quel suo

dominio di sé forte e sicuro, mihanno dato piena fiducia in leiche non ha mai titubato in questi5 anni». Queste sono state leparole di Suor Gabriella Butticè,gestore dell’Istituto «Figlie dellaB.V.M. Assunta in Cielo» diUlmi, che ha seguito la giovaneindiana durante il suo percorso.«Immensa è stata la gioia el’emozione provata – continua lareligiosa – quando Sushila èdiventata Sposa di Cristo. Lei èuna ragazza molto valida chemerita tantissimo e sono sicuradi un suo corretto percorso diformazione all’interno dellanostra congregazione».Altrettanto profondo e pieno di

gioia è stato il commento della Madre Generale di tutta lacongregazione delle Assuntine, Suor Agnese, che haaggiunto: «E’adesso importante continuare sempre in que-sta direzione, soprattutto nella formazione. Io sono Professada 45 anni e tuttora sono in continua formazione, perchébisogna essere sempre aggiornati e stare al passo con itempi». Poi il discorso si sposta sul tema della vocazionereligiosa: «Oggi purtroppo si registra un calo delle vocazio-ni religiose e sacerdotali nel mondo. Questo dato allarman-te deriva dal fatto che meno spesso ci si innamora di Dio. Simette sempre per ultima la preghiera e mai al primo postoil Signore. Purtroppo ciò deriva anche dalla società moder-na che è sempre più corrotta e distratta da altro. Se invece –continua la superiora – i giovani di oggi s’innamorasseroveramente di Cristo, sicuramente le vocazioni non sarebbe-ro in calo». D’altra parte come detto all’inizio se non si èdisposti a «lasciare tutto per il Tutto» non si può pensare divivere una vita all’insegna di Cristo. Di contro però, ciincoraggia il fatto che ci sono, nel mondo, ancora giovanidisposti a rinunciare a tutto, facendo morire in loro «l’uomovecchio», per rivestirsi dell’«uomo nuovo». ( Nella foto dasinistra: suor Anna, suor Sushila, suor Carmelina e suorGabriella).

Andrea Ardagna

PPresso i locali del JuventusClub "Alessandro Del Piero"di via Matteotti, è stata pre-

sentata ufficialmente l'associazionemusicale "Blue Jazz, jazz e nonsolo". L'iniziativa, partita pervolontà di alcuni appassionati,vuole dare nuova vita al filonepopolare della musica che segna unpunto d'incontro tra il professioni-smo delle sette note sincopate etutto quel vasto settore di piccolifruitori/esecutori che nella nostracittadina non sono per la verità maimancati. Salemi ha infatti unalunga e degnissima tradizione diappassionati musicisti, con rispet-tabili figure che hanno abbracciatotutti i vari ceti sociali. In particolarmodo essa ha dato natali e fortilegami affettivi a due dei più presti-giosi nomi della ricerca musicaleinternazionale: Alberto Favara eTony Scott. Due figure sicuramen-te lontane per periodo storico e perambito di ricerca musicale, ma chehanno in comune i tratti di unaviscerale necessità di ricostruire,attraverso l'incontro con i trattipopolari e istintivi dell'espressionemusicale, una storia dell'uomo fattadi spontaneità, limpida comunica-zione e di afflato poetico. Nel casodell'associazione appena costituita,essa è direttamente collegata allamemoria del grande clarinettistaitalo-americano (Tony Scott, invita, si è sempre definito 'semplice-

mente' "un ebreo-siciliano-vikin-go-africano"), di cui vuole celebra-re il nome con iniziative ed appun-tamenti. Molto interessante quelloche Ignazio Scalisi, CarmeloFiscelli ed il presidente dell'asso-ciazione, il noto musicista NinniPedone, hanno delineato come pro-gramma di massima del consesso;l'apertura di corsi di musica jazzche riavvicinino la gente a questameravigliosa forma di espressione,un possibile concerto tra maggio egiugno in memoria di Tony Scott,pensando magari ad un recital dellafiglia Monica, apprezzata vocalistdi fama mondiale, la proiezione inprima mondiale assoluta del film(pare bloccato per beghe legali conalcuni eredi del musicista) che ilregista palermitano FrancoMaresco ha finito di girare sulla

figura di Tony e tutta una serie dipossibili collaborazioni conl'Orchestra Jazz Siciliana ed ilBrass Group di Palermo.All'incontro era presente l'assesso-re Antonina Grillo che ha manife-stato la sua intenzione di portare indiscussione, nelle sedi amministra-tive più appropriate, le ragioni e levitali suggestioni che la nascita di"Blue Jazz" pone da oggi sul piattodel nostro esile panorama culturale.Staremo a vedere. Insomma, anchegrazie a questa nuova associazione,da oggi siamo tornati a un grandesogno; che torni con fervore l'atten-zione verso il jazz, che sia possibi-le arricchire questa già allettanteproposta con altre iniziative di frui-zione e valorizzazione in ambitoculturale e - perché no? - vincendole incomprensioni e gli ostacoli che

si sono frapposti finora al progetto,sia possibile portare a Salemi i"Tony Scott Public Jazz Archives". Che questo paese, depresso e anga-riato, possa tornare a trasalire, afremere e a sudare dentro le magi-che armonie di 'Xaca'. Una sorta di'via tutta salemitana alla cultura',che riaccenda il dibattito culturalevero e concreto e finisca con l'inne-scare un processo virtuoso di emu-lazione, confronto e crescita creati-va. Come diceva Tony: "Ci sonomolti demoni dentro di me; qual-che volta li devo lasciare risalire,accarezzare loro la testa e qualchevolta devo baciare loro il culo!".Che le blue note ci tirino fuori inostri demoni, allora!

Marco Bagarella

77Cronache del comune di Salemi

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Presentata l’associazione «Blue Jazz, e non solo»

Torna il jazz nella città di Tony Scott

Giovane indiana diventa suora

«Ho lasciato tutto per il Tutto…»

NNasce a Salemi l'associazione socio-cultura-le «Il mondo del cavallo». Istituita nelmese di novembre da otto soci fondatori,

ha lo scopo di promuovere, organizzare e gestireiniziative di carattere socio-culturale, folcloristico,turistico, ricreativo e sportivo nel campo del-l’equitazione. «E’ un’iniziativa - afferma PeppeLombardo (nella foto), uno tra i soci fondatori -frutto di una smodata passione per il cavallo, unitaalla voglia di valorizzare le proprietà terapeuticheche esso ha nella cura di alcune problematiche legate alla sfera psico-motoria, cognitiva e dello sviluppo affettivo relazionale». E’già possibi-le iscriversi alla scuola di equitazione che presto inizierà la sua attività,con l'ausilio di istruttori qualificati. Il maneggio gestito dall'associazio-ne ha sede nei pressi dello svincolo autostradale. Per maggiori informa-zioni contattare l'indirizzo e-mail [email protected]

L’associazione «Il mondo del cavallo»

MMartedi 3 febbraio alle ore 18 prenderà il via, da un'idea diRosanna Sanfilippo, il Corteo storico rievocativo del Miracolodi San Biagio. Si snoderà dal Castello Normanno Svevo per

piazza Alicia, via Garibaldi, via Amendola, via D'Aguirre, via Verdiscae via San Biagio. Al rullo dei tamburi di Aspra, tradizione e religiositàpopolare si fondono in questa singolare sfilata allegorica che rievoca laliberazione di Salemi dall'invasione di cavallette ad opera di San Biagio.

Il miracolo di San Biagio

EE' già iniziato il corso organizzato dalla Parrocchia della ChiesaMadre che comprende 21 lezioni, condotte dalla Prof.ssa ErinaFerlito e dal Prof. Don Marco Renda, di introduzione alla Sacra

Scrittura, un percorso che attraverserà tutta la Bibbia ripercorrendol'Antico e il Nuovo Testamento.Le lezioni sono aperte a tutti coloro chevogliono intraprendere uno studio della Bibbia, e si svolgeranno ogniMercoledì alle ore 19.30 nella Chiesa di S. Antonino.Per informazionirivolgersi al Parroco Don Salvatore Cipri. (dani)

Corso sulle scritture bibliche

LL’associazione Fidapa, anchequest’anno, è stata presentenelle manifestazioni per le festi-

vità natalizie con numerose iniziativeculturali e di beneficenza. Le sociehanno curato in particolare l'allesti-mento di uno dei quadri del presepevivente, realizzato con tutta l’atmosfe-ra della notte magica di Natale, trasfe-rita nelle strette vie dell’antico quartie-re del Rabato, un quartiere che si pre-sta splendidamente a questa rievoca-zione e che riprende vita e voce facen-do riscoprire il passato di una voltacon gli antichi mestieri, l’artigianato ela semplicità di quei tempi. La Fidapaha sempre valorizzato queste iniziativeper non perdere tradizioni, usi, costu-mi e valori che col tempo sono stati unpo’ abbandonati, travolti dalla vita fre-netica di tutti i giorni. La partecipazio-ne a questa iniziativa rientra nello spi-rito dell'associazione teso alla difesa evalorizzazione della famiglia: da qui lanecessità di mostrare alle nuove gene-razioni come una volta con la fatica eil lavoro manuale se ne portava avantiil sostentamento e la semplicità delvivere quotidiano, oggi diventato arti-ficioso e superficiale. Fra le altre ini-ziative anche una simpatica tombola dibeneficenza, organizzata lo scorso tredicembre presso la casa di villeggiatu-ra della presidente, Paola Lo Grasso,che ha ospitato le socie per la serata. Eancora un gesto di solidarietà graziealle offerte raccolte dall'associazione edestinate alle necessità più urgentidella Caritas di Salemi. Un segno tan-gibile di fratellanza per la cui riuscitala Presidente ha ringraziato tutti igenerosi partecipanti.

Tiziana Ardagna

DDue ex dipendenti comunali chiedono di poter utilizza-re i locali del Centro diurno per anziani in via EnricoFermi per le attività dell'Associazione per i diritti

degli anziani (ADA) di cui entrambi fanno parte. EttoreSafina, già vice comandante del corpo di Polizia municipalee Nino Curia, ex dirigente dell'Ufficio scolastico, dal 17 gen-naio scorso hanno inscenato, a nome di tutti gli anziani sale-mitani, una singolare protesta per sollecitare l'assegnazionedell'immobile. "L'edificio, di fatto ultimato da diversi annima mai utilizzato - spiegano in un volantino distribuito inquesti giorni in città - era stato concesso all'associazione dalsindaco Vittorio Sgarbi tramite una direttiva del 6 novembre2009 ma da quella data a oggi l'assegnazione non si è maiconcretizzata". Sembra, continuano i due pensionati, che ilocali del centro costruito con fondi regionali e a destinazio-ne d'uso vincolato, debbano essere utilizzati come ufficicomunali. "Una scelta che non condividiamo - concludono -e contro la quale continueremo a protestare con un picchettopermanente di fronte al centro (da qualche giorno spostato inpiazza Libertà, ndr) finché il sindaco non terrà fede all'impe-gno assunto oltre tre mesi fa". (Nella foto Safina e Curiadavanti al centro diurno. (ll)

Protesta per l’assegna-zione del centro diurno

Iniziativedella Fidapa

Page 8: Belice c'è - Gennaio 2010

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Consiglio comunale, rinviati alcuni punti all’ordine del giorno

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Segesta, nuovi fondi per il teatro antico

Debiti, sotto accusa i funzionari UU

n consiglio comunaleprefestivo per rico-noscere alcuni debiti

fuori bilancio, come al soli-to, viene monopolizzatodalle interrogazioni. Inizia ilconsigliere Cangemi chechiede chiarimenti su even-tuali accordi del Sindaco sul-l'elezione del presidente evice presidente durante laprima seduta dell'unione deicomuni «Valle degli Elimi».Poi ha centrato l'attenzionesugli edifici scolastici cheritiene trascurati dall'ammi-nistrazione sia per l'ineffi-cienza del sistema di riscal-damento sia per la carenza disicurezza delle strutture sco-lastiche. Ha ritenuto, inoltre,inopportuno svolgere il mer-catino settimanale in piazzaSanta Maria poichè ubicatoin una zona che offre pocasicurezza. Alla fine haespresso soddisfazione perl'alta percentuale di raccoltadifferenziata che ha colloca-to Calatafimi ai primi postinella provincia. Ha conti-nuato il consigliere Gerbinoche ha chiesto notizie sullaconsulta giovanile, sul ren-diconto dell'estate calatafi-mese 2009 e sulle iniziativedell'amministrazione nelcampo dell'energia rinnova-bile. Ha bollato come sba-gliata la scelta dell'ammini-strazione di pagare un affittoesoso per il cine teatroAlambra per mantenerlo poisottoutilizzato. Consideratoche il comune dispone dialtre strutture che potrebbeusare per questo scopo comeil Palasegesta e l'ex conven-to di San Francesco. Il consi-gliere Spatafora ha puntato ildito sul degrado degli edificiscolastici e la carente manu-tenzione della caldaia per i

riscaldamenti, sulla carenzadi addobbi natalizi. Il consi-gliere Cataldo, invece, haindirizzato l'attenzione sulleindennità degli amministra-tori e sulla carenza di areeattrezzate per i camper nellazona di Segesta.Soddisfazione è stata espres-sa dall'assessore Gruppusoche ha sottolineato comel'ente si candida ad essere ilprimo comune riciclone alivello regionale. «Il trend èin continuo aumento- haaffermato l'assessoreGruppuso - ed il merito è ditutti ma in particolare dellavirtuosità dei cittadini.Stiamo studiando altre stra-tegie per migliorare ancorala raccolta differenziata». «Isuccessi dell'azione ammini-strativa sono evidenti e l'op-posizione non fa altro checriticare in modo pretestuo-so e preconcetto» è invece lasecca risposta del sindacoche ha poi affrontato i variquesiti. Riferendosi al consi-gliere Cangemi ha afferma-to: «Non mi sto occupandodi poltrone ma adoperandoper dare impulso all’Unioneper concretizzare iniziativeutili al nostro comune». «Ilcinema Alambra - ha conti-nuato rispondendo alle altreinterrogazioni - ci è servito eci servirà soprattutto in futu-ro per le manifestazioni cul-turali ed è l'unico locale che

ha i requisiti per poterlofare. É stato un incentivo perchi ha voluto organizzaremanifestazioni. L'affitto ècongruo ed è stato stabilitodai tecnici comunali». Inrisposta alle critiche delConsigliere Spatafora haaggiunto: «Adifferenza dialtre amministrazioni, siamointervenuti su tutte le urgen-ze e abbiamo risposto a tuttele esigenze manifestate dal-l'istituzione scolastica.Abbiamo deciso gli addobbinatalizi con responsabilità eoculatezza senza eccedereper evitare sperperi cheapparirebbero ancora piùinsensati in piena crisi eco-nomica». Per le fonti dienergia rinnovabili ed in par-ticolare per i pannelli foto-voltaici ha comunicato che èin contatto con diverse ditteper la collocazione dei pan-nelli sopra gli edifici scola-stici e presso la discarica diCultromeggio mentre sullearee di sosta per i camper hariferito che sono stati predi-sposti i fondi e presto saran-no realizzate. La proposta dimodificare l'articolo 2 dellafinanziaria 2010 che prevedela possibilità di vendita deibeni confiscati alla mafia èstata approvata all'unanimi-tà. Durante la seduta il consi-glio ha riconosciuto tutti idebiti fuori bilancio senzaparticolari polemiche trannequella che ha riguardatol'esame e riconoscimento deldebito a favore dell'impresaEdilgand per i lavori diristrutturazione e realizza-zione dell'impianto di pota-bilizzazione della stazione dipompaggio Ponte Patti. Suquesta delibera i revisoriavevano rilasciato parerefavorevole dal punto di vista

contabile sollecitando peròla Corte dei conti a verifica-re eventuali responsabilitàper il danno. I consiglierisono stati molto duri nei lorointerventi soprattutto neiconfronti dei funzionaricomunali. «I funzionari- hasostenuto il consigliere Bonì- non si parlano tra di loro enon collaborano a scapitodel comune. L'amministra-zione deve agire con sanzio-ni disciplinari nei confrontidi coloro che omettono disvolgere con scrupolo il pro-prio dovere. La vicenda checontorna questo debito è unaulteriore conferma dellostato di degrado degli uffi-ci». Non meno duri nei lorointerventi sono stati i consi-glieri Marino e Adamo. Ilprimo ha chiesto di inviaregli atti anche alla Procuradella Repubblica mentreAdamo ha sottolineato l'as-senza dei funzionari respon-sabili del procedimentononostante fossero stati invi-tati. «Il sindaco- ha conclu-so - non può trascurare que-sti fatti». Ritirati su propostadel presidente Mario Minorequattro debiti fuori bilancioper imprecisioni nelle propo-ste di delibera che tra l'altroavevano avuto il parerenegativo dei revisori deiconti.

Gaspare Baudanza

UUn maxifinanziamento di 700mila euro per sostenere le ini-ziative culturali e turistiche del

teatro antico di Segesta. E' lo stanzia-mento concesso dal Ministero delloSviluppo economico e in particolaredal Dipartimento nazionale per loSviluppo e la Coesione Economica, surichiesta dell'assessorato regionale alTurismo, Comunicazione e Trasporti,ai comuni ricompresi nel "Circuito deiteatri antichi di Sicilia" che includeoltre a Calatafimi anche Patti, in pro-vincia di Messina, Aidone nell'agrigen-tino e Palazzolo Acreide in provincia diSiracusa. I quattro centri nel 2008 ave-vano sottoscritto un Accordo di pro-gramma "per promuovere la realizza-zione di un circuito teatrale di eccellen-za nei siti archeologici di Segesta,Tindari, Morgantina e PalazzoloAcreide, attraverso un'azione comuneimprontata alla collaborazione, all'indi-viduazione di obiettivi comuni e all'at-tuazione dei relativi interventi". Il pro-getto presentato dal circuito allaRegione ha incontrato subito il soste-gno dell'assessore regionale al TurismoAntonino Strano che si è fatto portavo-

ce della proposta dei comuni nell'in-contro che si è svolto a Roma e al qualehanno partecipato anche il dirigentegenerale pro tempore del DipartimentoTurismo, Sport e Spettacolo dellaRegione siciliana, Marco Salerno,Lorenzo Canova e Tiziana La Pila inrappresentanza del Ministero e il presi-dente del Comitato di coordinamento,Alberto Versace. Il contributo concessodal dicastero servirà a finanziare inter-venti di tipo culturale e in particolare larealizzazione di spettacoli classici emoderni, mostre, eventi o manifesta-zioni che potranno avere ricadute turi-stiche importanti per i comuni del cir-cuito, i cui teatri già da tempo sonoinseriti nel piano regionale di tutela evalorizzazione dei siti storico-archeo-logici di interesse culturale e turistico.Per la definizione dei dettagli riguar-danti la ripartizione del finanziamentofra i quattro centri sarà necessariaun'ulteriore riunione congiunta, nelcorso della quale si procederà alla sti-pula di un'apposita convenzione. "Conquesto finanziamento - ha commentatocon soddisfazione il sindaco NicolòFerrara - concretizziamo il progetto

avviato l'anno scorso dal Comune diCalatafimi come ente capofila del cir-cuito. E' l'inizio di un percorso semprepiù impegnativo per il teatro di Segestache speriamo possa avere ulteriori svi-luppi soprattutto con una produzionecostante degli spettacoli per ognunodei comuni del circuito. Se il progettoraggiungerà una sua stabilità, infatti,abbiamo in programma di utilizzareper le manifestazioni delle comparselocali o degli specialisti per le luci e lescenografie rigorosamente della zona.Con ricadute occupazionali che ciauguriamo di incentivare anche attra-verso l'istituzione di una scuola di artisceniche in grado di formare tutte lefigure necessarie alla realizzazionedegli spettacoli. Si tratta di un ricono-scimento, dopo l'assegnazione del tito-lo di città, che premia gli sforzi del-l'amministrazione nell'organizzazionee nella cura del cartellone di Segestache negli anni ha raccolto criticheestremamente positive per l'alta qualitàdegli spettacoli offerti. E' la dimostra-zione pratica del buon lavoro svoltofinora".

Letizia Loiacono

Filippo Cangemi Pietro Bonì

LL'associazione culturale musicale «bandaCalatafimi Segesta» ha organizzato in col-laborazione col Rotary Club

Castellammare il tradizionale concerto natalizioal cineteatro Alhambra. L’onere organizzativo èstato affidato alla grande professionalità diMatteo Sciortino, segretario dell'Associazionebandistica. Il concerto è servito anche a finanzia-re la realizzazione di una Ludoteca per la comu-nità di Calatafimi. Il concerto come già avvenu-to in altre precedenti manifestazioni ha riscossogrande successo e fatto registrare il pienone delcineteatro. La serata, dal punto di vista musica-le, ha entusiasmato il pubblico intervenuto, conl'esecuzione di brani che hanno abbracciato tuttii gusti musicali e le diverse fasce d'età: dai piùpiccoli con colonne sonore di cartoni animati, aipiù grandi con ouverture di opere classiche. Ilrepertorio, nello specifico, ha compreso unmedley della Traviata di Verdi, la sinfoniad'apertura della Gazza ladra ed una raccolta dibrani tratti da colonne sonore dei più celebri car-toni animati: la Bella e la Bestia, Aladino, Uforobot e Lupin. Soddisfazione e un pizzico dicommozione per il direttore artistico, maestroGiuseppe Maiorana, che ha sottolineato "la dedi-zione e la costanza con cui questi ragazzi, molti

giovanissimi, si sono cimentati per la realizza-zione di questo concerto". "Questi ragazzi - hadetto Maiorana - fino a pochissimo tempo fa nonavevamo mai suonato uno strumento e adessoben 20 di loro frequentano il Conservatorio dimusica con buoni risultati". "Aquesti risultati siè giunti - ha dichiarato il presidentedell'Associazione Filippo Cangemi - grazieanche al duro lavoro di valenti maestri che, incollaborazione col direttore artistico, hannosaputo far spiccare il volo ai giovani allievi". Laserata ha avuto anche momenti di eccellenzagrazie al contribuito dei maestri interniall'Associazione: la maestra Mary Maiorana hadato il meglio di sé con una parte da solista vir-tuoso in un pezzo per sax soprano e banda daltitolo "Ballata"; la maestra Claudia Mirabella siè cimentata in un medley del grande Santana conpezzi arrangiati per sax contralto e banda; lemaestre Anna Gandolfo, Maria Simone eAntonella Navarra insieme a Francesco DiGiacomo (vicepresidente dell'Associazione)hanno dato il loro contributo nelle parti di recita-tivi ed arie della Traviata e della Gazza Ladra. Ilconcerto è stato poi replicato con altrettanto suc-cesso anche al centro sociale di Vita. (aran)

«CCalatafimi Segesta è Città», questo èlo slogan che l'amministrazionecomunale ha lanciato per solenniz-

zare, con la manifestazione del 29 dicembre, laconcessione del titolo di città al Comune diCalatafimi Segesta da parte del Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano. «Un prestigiosoriconoscimento, che dà alla Città il prestigiostorico e culturale che essa ha avuto nel corsodei millenni, un riconoscimento che richiamaalla memoria il diploma di grazie e privilegimunicipali concessi nell'aprile del 1393 daiConti di Peralta alla Città di Calatafimi, e chesegnò la nascita del comune come identità auto-noma ed auto gestita». La manifestazione si èsvolta all'insegna della sobrietà e semplicità,con la benedizione in piazza Municipio (oggipiazza Unità d'Italia) del nuovo gonfalone.Straordinaria la parteciopazione di autorità e digonfaloni. Presenti tutti i "ceti" Calatafimesi coni rispettivi stendardi che in solenne sfilata per levie del paese hanno accompagnato il nuovo gon-falone al museo cittadino, nell'ex Convento diSan Francesco. Qui è stata inaugurata una singo-lare mostra sui Simboli della Città e l'Albod'Oro, un libro artistico pregiato in cui verrannotrascritte tutte le cittadinanze onorarie e i sigillicivici concessi dall'amministrazione comunale.Nel pomeriggio si è svolto un convegno sultema: «Dalla "Universitade" dei Conti di Modica(Guglielmo e Nicolò Peralta) al decreto di

"Città" del Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano. Sei secoli di Storia, Tradizioni eCultura». Il convegno ha visto una grande pre-senza di gente che ha apprezzato gli interventi,molto precisi ed interessanti, dei relatori NicolaBonello e Leonardo Vanella. La manifestazionesi è conclusa la sera con un concerto a cura del-l'associazione musicale "SOLE DELSUD"Natale in Jazz, con Nick Giammarinaro.Eseguiti brani natalizi riarrangiati in chiave jazz.Molto interessante e singolare è stata la mostradei Simboli della città nella quale sono statiesposti tutti gli stendardi civili e religiosi presen-ti del paese e la mazza d'Argento, simbolo dellacittà. E' stato realizzato anche un percorsotematico, con pannelli esplicativi, sui principalisimboli della Repubblica, dell'identità siciliana eEuropea. Per la prima volta dopo circa ottantaanni dalla fine della prima guerra mondiale, nel-l'angolo dedicato alla memoria sono state espo-ste le lapidi commemorative con tutti i nomi deicaduti di guerra della città. La mostra per la partetematica è ancora oggi visitabile al museo citta-dino. Un giorno di festa unico ed irripetibile,forse un po' snobbato e poco valorizzato nel-l'aspetto organizzativo e significativo, dallapolitica che conta, ma che comunque rimane tragli eventi celebrativi più importanti e significati-vi che hanno interessato la comunità calatafime-se nell'ultimo secolo. (Pietro Bonì)

Concerto della banda «Calatafimi Segesta»

Solenne cerimonia per la «Città»

Foto Studio fotografico Antonella Cascio

Page 9: Belice c'è - Gennaio 2010

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Nuovo contratto di servizio: c'èla firma degli undici sindaci

99Cronache dal BeliceTariffa di igiene ambientale, un centro di costo per Comune

IIl nuovo contratto di serviziodella "Belice Ambiente" è statofirmato da parte dei sindaci (o

tecnici delegati) degli undici comu-ni che fanno parte dall'Ato Tp2. Dapochi giorni sono iniziati gli incon-tri tra il direttore generale dellasocietà, Vito Bonanno, con i sinda-ci dell'ambito per la definizionedelle prestazioni e dei centri dicosto. «Contemporaneamente -spiega Bonanno - abbiamo avviatol'istruttoria della Carta dei servizi egli indicatori di qualità delle nostreprestazioni». Il vecchio con-tratto di servizio, firmato nel2004, è scaduto il 31 dicembre2009. Il nuovo avrà la duratadi due anni. L'assemblea inter-comunale di controllo, presie-duta dal sindaco diCastelvetrano, Gianni Pom-peo, aveva approvato all'una-nimità il quadro coi principiche regolano il nuovo contrat-to. «Si tratta- ha commentatol'amministratore unico,Francesco Truglio - di unoschema innovativo che vedrà isindaci ancora più protagoni-sti perché cambieranno leregole nel rapporto tra lasocietà di gestione e l'entelocale». La novità principaleriguarda la formazione diundici centri di costo, checostituiscono anche i pianifinanziari di ogni Comune perla determinazione della Tia edelle agevolazioni. «Abbiamocreato così lo strumento tecni-co - ha aggiunto Truglio -affinché i Consigli comunalipossano, in piena autonomia,determinare la tariffa» . Nelvecchio contratto di servizio(stilato dal cda del 2004),invece, esisteva un unico cen-

tro di costo, con l'attribuzione delpotere organizzativo alla società,che lo esercitava in piena autono-mia. Il nuovo accordo prevedeanche un nuovo metodo di ripartodei costi generali che, a differenzadel passato, prevede la comparteci-pazione della Provincia in base allaquota di capitale posseduta. «Conquesto nuovo strumento la societàd'ambito testimonia di continuarela sua attività di innovazione nelsettore dei rifiuti, realizzando conun atto di autonomia privata tra i

soci, quell'obiettivo di restitu-zione dei poteri decisionali aicomuni che non è ancora riu-scito alla politica regionale»,ha commentato l'assessore pro-vinciale Francesco Regina.«Belice Ambiente - ha dettoGianni Pompeo - continual'azione di coinvolgimento deicomuni nella gestione di un ser-vizio delicato come quello deirifiuti». Novità è l'obbligo dellastipulazione di una Carta deiservizi con le associazioni deiconsumatori che stabilisce l'in-dividuazione degli standard diqualità del servizio, la parteci-pazione degli utenti alla verifi-ca, nonché procedure snelle perla soluzione dei reclami presen-tati dagli utenti con la possibili-tà di risarcimenti o rimborsi ditariffa nelle ipotesi di mancatorispetto degli indici di qualitàprevisti. «Entro il mese di gen-naio - chiarisce il direttoregenerale Vito Bonanno - convo-cheremo le associazioni deiconsumatori per individuare ipunti programmatici e le lineeguida della Carta dei Serviziche ci impegniamo a firmareentro il 28 febbraio, per rispet-tare la volontà dei soci».(gaba)

È’ stato presentato all'assesso-rato regionale al Turismo, unprogetto riguardante la con-

versione della linea ferrataCastelvetrano San Carlo-Burgio, in"green-way" extraurbana. Il proget-to è in attesa di finanziamento daparte della Regione. Il percorso,lungo 34 km, si snoda attraverso iterritori dei comuni diCastelvetrano, Partanna, SantaNinfa, Gibellina e Salaparuta. Latratta in questione apparteneva allarete ferroviaria a scartamento ridot-to della Sicilia occidentale e vennerealizzata tra il 1910 ed il 1931 fun-gendo da collegamento tra i comunidella Valle del Belice. Rimasta inesercizio fino al 15 gennaio 1968,venne chiusa in maniera definitivail 15 gennaio 1972. Il progetto, pro-mosso da "Adaciu", associazioneper la cultura del tempo, è stato tec-nicamente redatto da Gioacchino DeSimone, Gaetano Brucoli eGiuseppe Taddeo in collaborazionecon Legambiente Sicilia, laProvincia di Trapani ed i comunibelicini.Il recupero della tratta rappresentauno strumento importante di fruizio-ne turistico-sostenibile del territorio.Il Comune di Salaparuta è stato indi-viduato quale capofila del progetto.Il tracciato, dal punto di vista pae-saggistico, è caratterizzato da colti-vazioni estensive a grano e vigneto,da colture arboree, oliveti, mandor-

leti e da tratti collinari a macchiamediterranea. L'idea progettuale hacome obiettivo il restauro e la manu-tenzione straordinaria delle reti via-rie secondarie per dare al turista lapossibilità di percorrere luoghi diinteresse storico, naturalistico edenogastronomico, nel pieno rispettodel paesaggio e della storia dei luo-ghi. Il progetto prevede interventileggeri sulle percorrenze esistentiaggiungendo servizi per i viaggiato-ri attraverso una specifica segnaleti-ca. Il tracciato della "greenway"infatti si muove in stretta adiacenzacon la Riserva Naturale Grotte di

Santa Ninfa e permetterà di creareun sistema di connessione che servi-rà a legare aree di interesse naturali-stico e luoghi a forte valenza stori-co-culturale. Alcune infrastruttureesistenti lungo il percorso verrannorecuperate diventando parte inte-grante del patrimonio storico-artisti-co. Le aree attraversate dalla lineaferrata Castelvetrano-Salaparutapossiedono un'elevata rilevanza cul-turale, in quanto accomunati dallamemoria delle comunità che hannovissuto il sisma del 1968 e la conse-guente ricostruzione dei nuovi cen-tri. La conversione dell'ex ferroviaconsentirebbe anche la connessionetra luoghi a forte valenza sociale: sipensi ai centri storici diCastelvetrano, Poggioreale eSalaparuta, al Cretto di Burri, ainuovi centri abitati di Partanna,Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta ePoggioreale. Lungo il percorso èprevista la creazione di un sistemainformativo di accoglienza postonelle adiacenze dei centri abitati.Inoltre verrà previsto un parcheggioper autovetture e pullman. Il sistemadi accoglienza prevede anche l'istal-lazione di casette in legno dotate diservizi igienici e bookshop, la crea-zione di punti di accoglienza, auto-nomi dal punto di vista energetico edotati di pannelli fotovoltaici. (Nellafoto uno dei caratteristici paesaggiattraversati dalla "greenway")

Maurizio Marchese

Il progetto dell'associazione «Adaciu» attende il finanziamento

Una «via verde» unirà i comuni del Belice

SSono numerosi i pendolari beli-cini che per lavoro utilizzanola tratta ferroviaria

Castelvetrano-Trapani, che i sindacidi Mazara e Campobello intendereb-bero sopprimere a causa dei passag-gi a livello che quotidianamente pro-vocano ingorghi alla circolazionestradale. Il sindaco di MazaraCristaldi, ha chiesto alla Regione dipoter inserire nel piano del trasportoun progetto di riqualificazione per ilcollegamento tra Campobello eMazara del Vallo. Tale progetto miraall'eliminazione dei passaggi a livel-lo che dividono in due il territoriocomunale, prevedendo, in alternati-va, un sistema di trasporto passegge-ri, integrato tra ferrovia e gommato,più adatto alla moderna mobilità. "Il

nuovo progetto - ha affermatoCristaldi - ha già registrato la condi-visione del Comune di Campobello edella Provincia, con i quali abbiamosottoscritto un protocollo d'intesa, edanche il gradimento di Trenitalia, edell'assessorato regionale aiTrasporti". Nel frattempo la questio-ne ferrovia è approdata nel Belice: aPartanna il Consiglio comunale haapprovato un ordine del giorno indi-rizzato alle Ferrovie ed alla RegioneSiciliana. Alla protesta si sono unitianche i sindaci di Castelvetrano e diAlcamo. Contro il paventato rischiodi soppressione della tratta si è schie-rato anche l'ingegnere GaspareBarraco, che fin dal 1996 si occupadi problematiche relative al trasportoferroviario ed è anche promotore di

un comitato di pendolari. "Ho cerca-to - afferma Barraco - di convincereFerrovie e politici che esiste una pos-sibile soluzione alternativa che pre-vede l'interramento dei binari neicentri di Mazara del Vallo, Marsala eTrapani; inoltre le linee guide nazio-nali privilegiano il trasporto su rota-ia più che quello su gomma. AMazara - continua Barraco - baste-rebbe interrare circa un chilometro dilinea, con copertura a piano di cam-pagna, per affrontare e risolvere laquestione. Mi sono già recato aPalermo, invitato dal direttore regio-nale delle Ferrovie della Sicilia, cheha manifestato la propria contrarietàal taglio della Ferrovia a Mazara delVallo".

Maurizio Marchese

VitoBonanno

Nel tratto tra Campobello e Mazara. Proteste nel Belice

«No alla soppressione della ferrovia»

I l Comitato Mosaico di Gibellina torna acontestare la Tia. «Nelle scorse settimane- scrive in un comunicato - la Belice

Ambiente ha inviato a tutti gli utenti dell'AtoTp2 le bollette per la tariffa rifiuti 2009. Sitratta di un invito bonario ad effettuare ilpagamento recapitato per posta ordinaria».Un atto grave ed inopportuno secondoMosaico. «Grave perché la stessa societàBelice Ambiente, pur sapendo che le tariffedevono essere approvate dal Consigliocomunale, invia i bollettini violando ancorala legge. Inopportuno perché questo attoindurrà ancora una volta i cittadini ad atti-vare il contenzioso innanzi le Commissionitributarie provinciali». Il Comitato argo-menta: «Fino ad oggi i Consigli comunalinon hanno disciplinato e determinato la pro-pria tariffa, né approvato il passaggio dallaTarsu alla Tia. In questo modo, per prorogatacita, l'unica tassa sui rifiuti applicabile èla Tarsu 2004, quale ultima determinazionevalida adottata dal Consiglio comunalenegli anni precedenti». Per queste ragioniMosaico annuncia che nei prossimi mesi,quando verrà inviata dalla Belice Ambientela somma totale da pagare per il 2009, prepa-rerà e metterà a disposizione dei cittadini imodelli di ricorso per contestare le bolletterifiuti del 2009. «Gli importi eventualmentegiunti a casa in queste settimane- precisa ilComitato - non sono definitivi, quindi nonimpugnabili».

P.O. Sicilia 2007-2013. Finalmente si fa sul serio

LL'ultimo giorno dell'anno2009 sono state pubblicati,sulla Gazzetta regionale, una

serie di bandi, relativi al P.O.FESR Sicilia 2007-2013, chesbloccano fondi per quasi duecen-to milioni di euro da destinare alleimprese siciliane sotto forma diincentivi. Ad essere premiato èsoprattutto il settore, particolar-mente rilevante nell'Isola, dell'arti-gianato di produzione e di servizio.Dal 20 gennaio al 19 febbraio,infatti, è possibile, per le impreseartigiane, presentare la propriarichiesta per l'acquisto di macchi-nari ed attrezzature con la possibi-lità concreta di ottenere il 50% afondo perduto sul nuovo acquistonon superiore comunque ai 50mila euro. Un sistema non a spor-tello, ma a graduatoria, sulla basedi un punteggio costruito su variindicatori (localizzazione in areeartigianali, interventi che compor-tano risparmio idrico ed energeti-co, riduzione della quantità e peri-colosità dei rifiuti prodotti, etc.), èprevisto per gli investimenti piùconsistenti, anche in opere mura-rie, per la realizzazione o l'amplia-mento degli opifici artigianali.Ancora, un ulteriore bando premiale imprese artigiane localizzate in

aree PIP, per l'acquisizione di ser-vizi che comportino innovazionitecnologiche o organizzative perl'azienda ovvero risparmio energe-tico, riduzione delle emissioni inatmosfera e dei rifiuti prodotti, uti-lizzo di fonti energetiche rinnova-bili. Un quarto bandodell'Assessorato Cooperazione,infine, riguarda l'agevolazione deiservizi ai raggruppamenti d'impre-se secondo una logica di filiera.Novità importanti anche sul frontedell'Assessorato regionale all'In-dustria, con la pubblicazione del-l'atteso bando per la concessionedelle agevolazioni alle impresegiovanili, femminili o di nuovacostituzione, in attuazionedell'Obiettivo operativo 5.1.3,linee di intervento 1, 4 e 5. Dettalinea di azione intende favorire lanascita di nuove imprese di giova-ni sotto i 36 anni o di donne, attra-verso una agevolazione in contoimpianti pari al 50% dell'investi-mento, che può essere integrata daun contributo in conto interessi suun mutuo bancario ordinario chel'impresa potrà acquisire per farfronte al fabbisogno finanziariodell'investimento. Gli indicatorifondamentali per determinare lagraduatoria sono il punteggio

complessivo acquisito dall'impresasulla base delle specifiche prioritàregionali, il rapporto tra le speseper opere murarie ed il totale dellespese ammissibili, il grado di par-tecipazione femminile o giovaniledell'impresa, indicatore questo,che premia in modo particolare leimprese individuali costituite dagiovani o da donne, e le societàcomposte per intero da donne o dagiovani sotto i 36 anni. Molto rile-vante, quale incentivo, risultaanche la previsione, per le impresedi nuova costituzione, di un soste-gno alla fase di start-up attraversoun contributo sulla gestione per iprimi tre anni di attività pari al35% delle spese effettivamentesostenute. Una novità rilevante,riguardo al passato, riguarda i set-tori ammissibili agli investimenti:infatti oltre alle attività industrialiovvero manifatturiere ed ai servizialle imprese, risultano ammissibilialcune particolari categorie diattività quali l'assistenza residen-ziale (case di soggiorno) e nonresidenziale ad anziani e disabili,le attività di istruzione prescolasti-ca, i servizi degli asili nido, delleludoteche e di altre attività diintrattenimento.

Lorenzo Monaco

Mosaico contesta ancora la Tia

LLa prima seduta del Consigliodell'Unione dei comuni della‘Valle degli Elimi’ (Salemi,

Vita, Calatafimi e Campobello) haeletto come presidente il campobelle-se Tonino Di Natale. Vice sarà il vite-

se Giuseppe Internicola. Presidentedella Giunta dell'Unione è VittorioSgarbi. «Le Unioni in genere - spiegaDi Natale - hanno come obiettivo ilsuperamento delle capacità ridottedei piccoli comuni di affrontare pro-grammazioni e progettazioni com-plesse e l'ottimizzazione delle pocherisorse in loro possesso. È intenzionedei quattro comuni facenti parte diquesta aggregazione mettere insiemele poche risorse e le loro professiona-lità per affrontare le grandi sfide avenire». «L'unione dei comuni- haprecisato il consigliere salemitanoFrancesco Salvo - dovrà essere unvalore aggiunto per la crescita e losviluppo del nostro territori. Miauguro - ha aggiunto Salvo - che in

futuro si possa trovare una sinergiacomune al fine di garantire gli inte-ressi e le aspettative di tutti i comuniinteressati e personalmente mi impe-gnerò in tale direzione». (gaba)

Insediamento dell’Unione comuni «Valle degli Elimi»

Di Natale è il presidente

Tonino Di Natale Giuseppe Internicola

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CCalatafimi. All'interno delCine Teatro Alhambra èstato presentato il libro di

Emilio Papa e Pietro Ancona "DueTestimonianze di religiosità cala-tafimese" suddiviso in due partidedicate al "Culto dei Santi MartiriCoronati" e a "Sant'Alberto degliAbati e la presenza Carmelitana aCalatafimi Segesta". Il patrociniodel libro è stato voluto daiPresidenti dei comitati dei festeg-giamenti dei SS. Quattro Coronati:Salvatore Savalli, Sebastiano LaPorta, Giuseppe Accardo e dei lororispettivi comitati. Nell'interventofinale il Presidente La Porta haevidenziato che la pubblicazionedel libro indirettamente è statafinanziata dai cittadini, attraversoil loro contributo offerto ai comita-ti durante le raccolte cittadine per ifesteggiamenti. Sono intervenutialla presentazione del volume ilsindaco Nicolò Ferrara,l'Assessore alla Cultura Domenico

Scavuzzo, l'arciprete Don FabioPizzitola, gli storici Carlo Cataldoe Leonardo Vanella, i Presidentidei tre comitati promotori dell'ini-ziativa e gli autori del libro. Tuttigli anni puntualmente l'ottonovembre rivive a CalatafimiSegesta il culto della festa deiSanti Quattro Coronati. In realtà ifesteggiamenti si effettuano ilsabato più vicino a questa ricor-renza e vanno avanti da tempoimmemorabile. Per l'occasione il

comitato prepara i tradizionali"Muffuletti", pane votivo dallaforma rotondeggiante e morbidache viene farcito con ricotta zuc-cherata, un tempo condito con oliodi oliva ed un pizzico di sale. Inoccasione dei festeggiamenti ilPresidente e gli Amministratori incarica, accompagnati da un picco-lo gruppo di strumenti musicali sirecano presso le case di riposo"Blundo" e "Domenico Saccaro"per offrire agli anziani ospiti il

tipico pane votivo. Segue il sug-gestivo rito religioso nella ChiesaMadre dove si trova la tela cheraffigura i Quattro Santi Coronati.Qui durante l'omelia il Rettoredella Chiesa Madre da lettura uffi-ciale dei nominativi dei compo-nenti della nuovaAmministrazione che si occuperàdei festeggiamenti per l'anno suc-cessivo. Terminato il rito, ilComitato organizzatore offre atutta la cittadinanza che intervie-ne, un rinfresco con dolciumi varie i tradizionali mufoletti farciti. Ilmomento folkloristico invece sicompie la notte seguente quandoil Comitato con l'aiuto dei simpa-tizzanti muratori si accinge adeffettuare per le vie del paese ladistribuzione dei mufolettiaccompagnati dal suono squillan-te di alcuni musicisti che allietanol'evento.

Ignazio Bianco

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Cronache dal Belice

«Il sindaco ha copiato»

Santa Ninfa, «giallo»sulla relazione annuale

Due testimonianze di religiosità calatafimese

Salemi, mostra di Modigliani

SSta riscuotendo l'apprez-zamento del pubblicola mostra "Amedeo

Modigliani. La linea delcuore. Disegni e dipinti1910-1917", allestita presso ilocali del Museo Civico. Inove quadri del più grandeartista ebreo del XX secolo,provenienti da collezioni pri-vate e sconosciuti alla mag-gior parte del pubblico, furo-no realizzati durante il sog-giorno francese del pittore:periodo nel quale Modiglianielaborò uno stile proprio,contemporaneo al cubismo,ma del tutto estraneo almovimento artistico diPicasso. Stile che si manife-sta soprattutto nelle operevisitabili nel Museo Civico,che ha accresciuto il suo pre-stigio grazie alle esposizionidi alto valore artistico allesti-te a più riprese negli ultimimesi: da Caravaggio aGuercino, passando perRubens. La mostra, che siprotrarrà fino al 15 febbraio2010, è stata inaugurata loscorso 28 novembre, nell'am-bito del "Festival dellaCultura ebraica e d'Israele"ed è stata seguita dalla degu-stazione di due nuovi vinipresso il castello Arabo-Normanno: il "Vittorio

novello Garibaldi", in onoredel sindaco, e il "Salemi1860", il vino dell'Unitàd'Italia, disponibile in solemille bottiglie numerate.L'apertura della mostra èstata accompagnata daun'esposizione di venti dise-gni di Osvaldo Licini dal tito-lo "Angeli ribelli e altri", acura del sindaco VittorioSgarbi e della coordinatriceGiada Cantamessa. Il con-fronto fra le opere dei duepittori ha permesso ai visita-tori più appassionati di cono-scere meglio i due grandiartisti che s'incontrarono estrinsero amicizia nellaParigi della Prima GuerraMondiale e condivisero unapropensione pittorica per lalinea. Inoltre la rassegna dioggetti sacri della tradizioneebraica, concessi dallaFondazione Orestiadi diGibellina, e la lettura dellaTorah secondo le regole reli-giose hanno senza dubbiocontribuito all'improntamistica dell'evento che havalorizzato ancora una voltail ruolo svolto dalla città diSalemi come storico luogo diconvivenza fra le tre grandireligioni monoteiste.

Francesco ManiscalcoMirko Surdi

SSi è svolto domenica scorsa a Favara in provincia di Agrigento il primo corso di formazione generaleper i volontari del SCN Unpli di Trapani, organizzato dall'Unpli Sicilia. Hanno preso parte all'inizia-

tiva i volontari in servizio presso le Pro Loco di Calatafimi Segesta, Partanna, Vita e Salemi. I ragazzisaranno impegnati nel corso del 2010 nel progetto "La Provincia di Trapani: storia, sapere e sapori" voltoalla valorizzazione e promozione del territorio per far conoscere a visitatori e ai turisti il patrimonio sto-rico, artistico e culturale della provincia.

Calatafimi saluta le suore

DDopo venticinqueanni di umile ser-vizio alla Chiesa

Calatafimese le suorefrancescane del Vangelohanno lasciato il nostropaese. Si tratta certamen-te di una perdita per lanostra comunità, dove,nel silenzio, rappresenta-vano un punto di riferi-mento per le famiglie eper i giovani. La loroparola era luce e confortoin tante situazioni diffici-li. Spesso andavano per lenostre case a richiamare e rin-cuorare i cristiani, e poi, sem-pre, la loro porta, in qualsiasiora della giornata, era apertaper accogliere ed incoraggiarenel cammino di fede. Vivevanodi carità e facevano carità. Neisecoli passati i francescanierano stati a Calatafimi nellaChiesa di S. Francesco, aiCappuccini e a San Michele,attingendo nella nostra terranumerose vocazioni. Anche lesuore del Vangelo avevano tra-smesso il loro amore incondi-zionato al poverello di Assisi aquattro nostre ragazze:Gioacchinella Pampalone (suorEster), Antonietta Gruppuso(suor Claudia), GiovannaMastro-lembo (suor Ernesta), eMaiorana Morena (suor Maria

Laura). Mentre ringraziamo lamadre generale e tutte le suoreche in questi venticinque annisono state a Calatafimi, deside-riamo esprimere la nostra grati-tudine per il lavoro svolto con ilterz'ordine secolare, con i gio-vani di Azione cattolica e intutte le circostanze che Dio soloconosce. Desideriamo ricordarequanto fece il parrocoScandariato per far sì che lesuore venissero a Calatafimi edanche Padre Gennaro, PadreScavuzzo, e tutte le persone chein maniera anonima aiutaronole buone suore. Mentre auguria-mo alle suore buon lavoro dovela provvidenza le vorrà, impe-gniamoci a seguirle con la pre-ghiera, certi che anche loro nonci dimenticheranno.

Don Francesco Campo

Corso di fomazione per i volontari delle Pro Loco

UUna due giorni intitolata "SalaamIran - Incontri/scontri sulla cul-tura persiana". L'iniziativa, nel-

l'ambito del Progetto Terremoto pro-mosso dal sindaco Vittorio Sgarbi, èstata ideata dopo la recente intitolazio-ne della "Via Studenti di Teheran".L'ampia risonanza che l'iniziativa hariscosso prosegue ora con "SalaamIran", due giorni di esplorazioni, avvi-stamenti e confronti con la millenariacultura persiana. Seguendo il filo rossodel cinema, ma anche quello dei piùdiversi linguaggi quali la poesia, le artivisive, la musica e la danza, la cucina,la politica e la religione, il progetto sipropone di offrire un'occasione perpercepire più da vicino l'Iran comepopolo e come paese. La due giornicomprende anche un seminario sulcinema iraniano, condotto dal cineastaBabak Karimi, realizzato in collabora-zione con l'Università Kore di Enna.Ospiti della manifestazione AndreaPezzi, il giornalista Ahmad Rafat,Amir Seradji, presidente dell'Associa-zione Giovani Iraniani di Milano, ildanzatore Mattia Doto, l'attrice SandraCeccarelli, la pittrice Lucia Stefanetti eDaniele Nahum, presidente uscenteUgei. In collegamento webcast, SaeedValadbaygi, editore del blogRevolutionary Road e giornalista diastreetjournalist.com. Teatro degliincontri-scontri di Salaam Iran sarà ilCentro Kim e il Castello Normanno-Svevo e altre sedi storiche della città.(Eugenia Loiacono)

Salemi incontra l’Iran

AAl via il primo défilé di acconciatura chesi terrà il 31 gennaio alle ore 20,30presso il centro sociale di Vita. Ad

organizzarlo il parrucchiere Nino Aloisi cheproporrà le nuove acconciature maschili e

femminili e i nuovi look del 2010. Leacconciature saranno presentate con lasfilata in passerella e con due esibizionidi taglio in pedana. Durante il defilè gliallievi di danza della palestra BodyPlanet di Salemi si esibiranno con deiballi. Lo show man della serata saràAntonello Lena mentre la musica saràcurata da Vincenzino. Giuseppe Ma-niscalco, invece ha realizzato la sce-nografia. «ringrazio gli sponsor etutti gli amici che mi hanno sostenu-to in questa iniziativa- afferma ilcoiffeur Nino Aloisi - e auspicoche lo spettacolo sia di gradimen-to per quanti vorranno trascor-rere una serata all'insegna deinuovi stili di acconciatura».

Vita, primo défilé di acconciaturaP u b l i r e p o r t a g e

Santa Ninfa: «Le terre che tremarono», sistema turistico per la Valle

"LLe terre che tremarono -Cultura dell'ospitalità e svi-luppo del turismo sostenibi-

le nella Valle del Belice". Questo iltitolo del convegno organizzato, il 15gennaio, dal Cresm di Gibellina esvoltosi alla Società operaia di mutuosoccorso. Suddiviso in due sessioni,l'incontro è stato importante non soloper rinsaldare la memoria collettiva,ma anche utile per riflettere sul patri-monio culturale della Valle del Belicee sulla sua fruizione turistica 42 annidopo il sisma. Finanziato dallaFondazione per il Sud, il progetto hapermesso di promuovere e realizzareattività di ricerca sul recupero dellamemoria e sull'identità belicina: iltutto in collaborazione con il Centro

Laboratorio Arti Con-temporanee, laCooperativa Eco di Palermo, e "LeMat" (Agenzia di sviluppo per un turi-smo sostenibile e responsabile). Si èdiscusso dell'importanza del recuperodella cultura e della storia, ma anchedei luoghi del Belice. Il seminario hacoinvolto tutti coloro che hanno con-tribuito al progetto, concretizzatosinell'attivazione di laboratori teatrali, dinarrazione, fotografia e scrittura neicentri colpiti dal sisma del 1968. Unaraccolta di informazioni che verrannoinserite, in un secondo tempo, in unamappa interattiva del territorio.Durante i lavori è emersa la necessitàdi creare un sistema turistico che possaoffrire al viaggiatore non solo i pro-dotti di una comunità, ma anche la sua

storia, e che miri, al contempo, a valo-rizzare un distretto rurale con grandipotenzialità incentivando anche nuoveimprese a lavorare nel settore delturismo. "Un sistema turistico locale -ha spiegato Alessandro La Grassa,presidente del Cresm - non può fare ameno di nessuno e deve coinvolgeretutti gli attori del territorio, perchécoscienza e diversità sono elementifondamentali per una vera cultura del-l'ospitalità". Buona la partecipazionedel pubblico e degli amministratoribelicini, tra cui Giuseppe Bivona, pre-sidente della Società operaia, PaoloPellicane, sindaco di Santa Ninfa,Gianni Pompeo, primo cittadino diCastelvetrano.

Maurizio Marchese

LL'accusa, esplicita, l'hanno formulata iconsiglieri di minoranza Giuseppe Spinae Carlo Ferreri: «Il sindaco ha copiato la

relazione annuale da quella del primo cittadinodel Comune di Casteldaccia». Per i due espo-nenti dell'opposizione si è trattato «di un attodeprecabile che mortifica l'intero Consigliocomunale», al quale Paolo Pellicane ha presen-tato il resoconto dell'attività amministrativa loscorso 15 dicembre. I consiglieri del gruppoMpa-Udc hanno quindi diffuso copia della rela-zione annuale del sindaco di Casteldaccia: «Sitratta di una pratica- ha affermato Ferreri - allaquale è ricorso anche il sindaco diCalascibetta». Messe a confronto, le due rela-zioni presentato analogie piuttosto evidentinelle prime otto pagine, mentre la rimanenteparte della relazione (altre otto pagine), più spe-cifica, non pare risentirne. In aula PaoloPellicane si è difeso sostenendo di «non cono-scere il sindaco di Casteldaccia». Nei giornisuccessivi, dopo che Spina e Ferreri, assieme adEnza Murania, avevano diffuso un documentonel quale hanno parlato di «presa in giro dell'in-tera città», Pellicane ha ammesso che nel suoufficio di gabinetto qualcuno è ricorso alla pra-tica del «copia e incolla». In ogni caso il primocittadino si è assunto la piena responsabilità diquanto accaduto. Come d'altronde aveva ricor-dato in Consiglio comunale Vincenzo Di Prima(Mpa): «Se la relazione è copiata o meno, pocoimporta; il sindaco l'ha firmata, quindi se neassume la paternità». (gaba)

Foto Studio fotografico Antonella Cascio

Un momento della presentazione del libro

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IIl dieci gennaio scorso al museo San Francesco di Calatafimi - Segestaè stato presentato il libro di Salvatore Lanno "Il ricordo del 9". Alla pre-senza dell'assessore alla cultura Domenico Scavuzzo e di oltre un cen-

tinaio di persone l'autore ha illustrato il senso della sua opera e le ragioniche lo hanno ispirato. L'assessore ha preso la parola per primo sottolinean-do alcune frasi del volume che lo avevano colpito particolarmente e dedi-cando una poesia all'autore. Poi è stata la volta dello scrittore SalvatoreLanno che dopo aver ringraziato tutti i presenti, l'assessore e il sindaco peravergli dato la possibilità di essere lì, ha sintetizzato il contenuto del libro.L'opera abbraccia il periodo dell'infanzia, della vendemmia, ma soprattuttola tragica esperienza personale vissuta il 9 settembre del 1999. Un giornoche non potrà mai dimenticare. In quella data, infatti, un incidente stradalecausò la morte dell'amico Simone e lasciò in gravi condizioni l'autore. Ilmessaggio che Salvatore Lanno ha voluto trasmettere attraverso il suo libro è quello che bisogna averesempre la forza di andare avanti, malgrado gli ostacoli che ci riserva la vita. Parte del ricavato dell'opera,in vendita presso la cartolibreria Giacalone in Via De Gasperi al prezzo di dieci euro, andrà in beneficen-za alla parrocchia Mutoyi del Burundi nel centro Africa. (Eugenia Loiacono) LL

a sala dei ricevimenti dell'Hotel Villa Mokarta haospitato, il 20 dicembre scorso, la cerimonia di pre-sentazione del libro "Racconti del Belice", in una

cornice di pubblico competente e interessato, che ha volu-to essere presente a un avvenimento che andava ben oltreil fatto stesso della prima uscita del volume, poiché essoera dedicato alla memoria del noto giornalista GiovanniCalvitto. E proprio a questo nostro concittadino, per lun-ghi anni anima di "Belice c'è", è stato reso omaggio daparte di pubblico, relatori, amici e autori. Il direttore delnostro mensile, Lucia Pedone, ha coordinato i lavori, rin-graziando gli autori per il loro impegno, ed intervenuti eautorità presenti per la loro sentita partecipazione, impe-gnandosi a dare sempre più impulso sulle colonne del suogiornale alle testimonianze del passato e ai racconti tantocari all'amico Giovanni. Dopo il saluto del VicesindacoAntonella Favuzza, da tanti anni amica di famiglia, ilnostro redattore Giovanni Loiacono ha tracciato un profi-lo della vita e delle attività di Giovanni Calvitto, metten-done in evidenza la bravura, la rettitudine, l'impegno el'amore per i propri cari, e ricordando in particolare imomenti salienti della loro collaborazione durata oltrecinquant'anni. Alla signora Enza Calvitto Scalisi, presentecon figli e nipoti, è stata consegnata la prima copia delvolume, a nome di tutti gli autori e collaboratori. Il dott.Giacomo Clemenzi, componente del Consiglio nazionaledei giornalisti, più che di Giovanni, ha parlato conGiovanni, in un commovente colloquio fatto di ricordi, e

di un susseguirsi di immagini, di episodi, di avvenimentivissuti insieme in una affettuosa, indissolubile amicizia.Un saluto e un ringraziamento sono stati rivolti agli auto-ri e collaboratori, che con il loro lavoro hanno reso possi-bile la realizzazione del libro. Dal curatore Loiacono aPaolo Cammarata, appassionato cultore della storia e delletradizioni di Salemi, dal Senatore Vito Bellafiore, l'animadella ricostruzione del Belice, al dottor Salvatore Lo Curtoinnamorato della sua Santa Ninfa, dalla delicata giornali-sta Letizia Loiacono, colonna portante di Belice c'è, all'af-fermato saggista Salvatore Maurici, e la coordinatrice dimanifestazioni, scritti e poesie Rosanna Sanfilippo, dallamaestra dei versi Giovanna Gucciardi, alla valida esor-diente Flavia Tramonte, la voce di Gibellina. E poi MariaStabile, l'autodidatta di Vita che scrive col cuore, vincitri-ce di parecchi premi letterari, Valentina Barresi la nostramascotte di Partanna, e Gaspare Baudanza, mago del com-puter e valido organizzatore. Ed inoltre il fine eruditoVincenzo Di Stefano, Francesca Agostina Marchese estre-mista dell'arte e del cinema, il teologo di CalatafimiGiuseppe Bruccoleri ed infine Maria Scavuzzo, la dinami-ca operatrice delle tradizioni e del sociale. La bravissimaGiordana Safina ha letto alcuni racconti di GiovanniCalvitto che hanno commosso il pubblico, mentre AdrianaNicolosi ha creato l'atmosfera col dolce suono della suaarpa. A tutti gli intervenuti è stata consegnata una copiadel libro. (Nella foto gli autori del libro con i relatori)

Eugenia Loiacono

SSe la globalizzazioneinveste anche il mondodell'Opera Lirica, l'Arte

di un ottimo musicista, comeil nostro LeonardoCatalanotto, non può che ade-guarsi e sbarcare in…Cina!Il Maestro salemitano, direcente, è stato invitato a tene-re uno stage di 20 giorni nelprestigioso Conservatoriodella città di Shenyang cheaccoglie fra i cinque e i seimi-la allievi in una metropoli dioltre sette milioni di abitanti,situata 700 chilometri a nord-est di Pechino, e sede del piùantico Palazzo Imperiale dellaCina. Leo ha insegnato aglistudenti delle classi di Cantole peculiarità dell'Opera Liricaitaliana, con particolare atten-zione alla pronuncia, al fra-seggio ed all'emissione voca-le. "Una studentessa delConservatorio che ha parteci-pato ad un mio stage presso ilTeatro "Bellini" di Catania, -racconta il MaestroCatalanotto - una volta tornatain Cina, ha mostrato il videodelle mie lezioni ai suoi inse-

gnanti che mi hanno contatta-to con entusiasmo proponen-domi di tenere lo stage nellaloro città". Il Maestro ha cura-to non solo le lezioni ma haanche accompagnato al piano-forte una delegazione di gio-vani cantanti che partecipava,con la rappresentazione di unascena tratta da "Le Nozze diFigaro" di Mozart, ad unConcorso Lirico, presso ilConservatorio di Pechino,rivolto a tutti i conservatoricinesi. "Ho riscontrato ungrande interesse verso laLirica italiana - ha detto consoddisfazione Leo, commen-tando la sua prima esperienzaasiatica -. Le nostre Operesono molto apprezzateall'estero e, se confrontate conaltre tradizioni, come la tede-sca o la spagnola, sono sicura-mente le più famose e le piùrappresentate in ogni parte delmondo. Non è un caso cheanche Mozart abbia scrittonumerose opere in italiano, inomaggio alla bellezza, dolcez-za e musicalità tipiche dellanostra lingua. Purtroppo, l'altonumero di conservatori, chetestimonia anche l'interesse ditanti giovani cinesi verso la

Lirica, non è premiato daun'analoga presenza di teatriche, in definitiva, restanopochi e concentrati nelle cittàprincipali". Catalanotto, conalle spalle una lunga carrieracostellata di successi nelmondo della Lirica, svolge da16 anni il ruolo di Maestro diSala al Teatro Massimo "V.Bellini" di Catania dove sioccupa di far provare e studia-re, al pianoforte, i cantantiprotagonisti delle opere chepoi vengono rappresentate.Ma, negli anni, si è anchecimentato con grande succes-so nella Direzione d'orchestra,

attività che, in futuro, spera diincrementare sempre di più.Fra le sue ultime esperienze,figura anche un incarico comeDirettore Musicale diPalcoscenico al Teatro delMaggio Musicale Fiorentino(il Teatro Comunale diFirenze, oggi guidato dal cele-bre Maestro Zubin Mehta),nell'ambito della rassegna"Recondita Armonia 2009"che, la scorsa estate, ha propo-sto la trilogia Verdiana:"Rigoletto", "Trovatore" e "LaTraviata". Una passione quel-la per la musica, e la lirica inparticolare, che il Maestro hainiziato a coltivare fin da gio-vanissimo: a 11 anni ha inizia-to a suonare il pianoforte e,per un lungo periodo, ha alter-nato gli studi al Conservatoriodi Palermo alle esecuzioni aSalemi come organista inChiesa. "Persino durante ilservizio militare obbligatorioa Palermo - ricorda sorridendo- facevo parte del "Gruppo diMusica da Camera delComando Regione Militaredella Sicilia" e continuavo atenere concerti. Si vede chegià allora ero più bravo comemusicista che come soldato!".

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Storia & CulturaIl Maestro Leo Catalanotto ospite al Conservatorio di Shenyang Ricordo di Nino Cascio

L’Opera lirica sbarca in CinaLetizia Loiacono

Solitudine per scelta

Presentata l’antologia «Racconti del Belice»

EE' morto dasolo, come dasolo è vissuto.

L'amico NinoCascio ha lasciato ilmondo e la societàche già in vita loavevano allontanato,e dai quali forse erastato il primo adallontanarsi. Gliamici, che hannocercato di aiutarlotanto quanto la sua ritrosia ha per-messo, lo ricordano come un gio-vane compagno allegro e vivace,bravo e dotato di una innata sarca-stica ironia. Poi le vicende dellavita, a torto o a ragione, lo hannoisolato. Noi preferiamo ricordarlocon le parole che la sorella Rita hapronunciato il giorno del funerale:«Carissimo Nino, per abitudineancestrale pensiamo che le animevadano verso l'alto, nel cielosopra di noi, ma tu potresti essereovunque, anche qui con noi adascoltare le nostre parole e ilnostro saluto. Sarebbe bello! Lavita non ci ha consentito di cresce-re vicini e di conoscerti bene. Latua è stata difficile, lo sappiamo, enon ti ha dato la possibilità di rea-lizzare i sogni che certamenteavevi, né di avere gli affetti a cui

certamente anelavi. Tu,uomo sensibile e orgo-glioso ti sei chiuso almondo per difendere ituoi sentimenti, credodelicati ma certamenteoffesi, anzi feriti, daavvenimenti più grandidi noi. La tua improntaecologica sulla terra èstata lievissima, condu-cevi in questi ultimi anniuna vita parca e priva di

sprechi. Amavi gli animali e lanatura, non sopportavi i soprusisui più deboli, ma sapevi ancheessere spinoso come un istrice.Bisognava saperti prendere, e nonera facile! Hai voluto semprebastare a te stesso, non dovernulla a nessuno, ma eri profonda-mente onesto e generoso. Solonegli ultimi anni il decadimentofisico ti ha spinto a mandarci unsegnale, forse una richiesta diaiuto. Ma nulla abbiamo potuto:la malattia era andata troppoavanti e tu hai scelto di morire neltuo letto. Forse incontrerai i nostrigenitori ed i nostri nonni: non sap-piamo se in te era rimasta fede.Ma noi ti salutiamo con il sacra-mento della fede nella quale seistato cresciuto!»

Giovanni Loiacono

«Il ricordo del 9»Libro di Salvatore Lanno

Comu lu mari sbatti 'nta la costa,accussì lu nomu tò mi sbatti 'n testa;

pari chi s'arrassa ma nun si spostafermu pi dunn'è sempri s'arresta.

Ciuscia lu ventu, ciuscia la timpesta,ciuscia ma la so forza nun ci abbasta

a livarimi su nomu di la testa!

Chiù chi nun ti penzu, e chiù mi lu fai appostachiù chi respiru, chiù senza ciatu arrestu;

si tu sapissi quantu a mia mi costalivarimi su nomu di la testa.

Batti lu cori, e batti senza sostaBatti ma veni lu jornu chi s'arresta;e allura dimmi tu chi vita è chista

senza di tia lu tempu nun m'abbasta.

Curri lu ciumi, e curri versu 'u marie comu un ciumi currinu li pinzeri;

lu ciumi s'arriposa quannu è a mari…e quannu chi haju a tia, li me pinzeri!

I v e r s i d i P a o l o F e r r a n t e

Lu ciumi e lu mari

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MMolti gli appuntamenti,patrocinati dal Comune ecoordinati dalla Pro Loco,

che anche quest’anno hanno allieta-to le festività natalizie. La sesta edi-zione di “Finestre in Pittura” hacoinvolto 50 ragazzi che hannodecorato le vetrate lungo le vie delpaese. Dedicata a grandi e piccinil’iniziativa “Babbo Natale aScuola”: alcune ragazze (Agostina,Francesca, Antonella e Sara) e ilsignor Mario Tibaudo, rigorosa-mente vestiti da Babbo Natale, sisono recati nelle scuole e nelle casedi riposo della città. «RicordandoDon Gaspare Bruno - Santo Stefanoin festa», invece, è stato pensato percelebrare, in onore del centenariodella nascita, uno dei personaggi piùconosciuti e apprezzati del paese. Lafigura del prete è stata tratteggiatanel racconto della presidente dellaPro Loco, Maria Scavuzzo, inclusonell’antologia «Racconti delBelice», letto al pubblico dall’autri-ce all’inizio della serata. La manife-stazione è proseguita con il concer-to di canti mariani a cura del mae-stro Raineri e con la lettura dellapoesia dell’arciprete GiuseppeMarchello, che ha speso straordina-rie parole d’ammirazione nei con-fronti di Don Bruno. Anche il pro-fessore Paolo Abate, nipote di“Padre Bruno”, ha ringraziato quan-ti ancora conservano vivo il ricordodell’educatore e la gratitudine perquello che ha fatto per la comunità(nella foto un momento della sera-

ta). Ha riscosso l’apprezzamentodel pubblico il «concerto di musicaJazz» patrocinato dalla provinciaRegionale di Trapani. Per ringrazia-re tutte le associazioni che operanonel territorio, l’amministrazionecomunale ha promosso l’iniziativa«Insieme per un nuovo anno». Perl’occasione la Pro Loco ha realizza-to un video, con tutte le immaginipiù suggestive degli eventi e dellemanifestazioni 2009. La manifesta-zione è stata seguita dalla consegnadelle borse di studio assegnate dalComune agli alunni che si sonodistinti negli studi nell’anno scola-stico 2008/2009 (nella foto in bassoi premiati). Al termine della serata irappresentanti delle associazioni delterritorio hanno ricevuto dai membridell’amministrazione comunale ilDVD con il video proiettato in pre-

cedenza e dalla Presidente della ProLoco la pubblicazione «Il patrimo-nio Dimenticato» realizzatadall’UNPLI. La manifestazione si èchiusa con un aperitivo con brindisi,e l’augurio che il 2010 possa esserecaratterizzato da una nuova e piùattiva collaborazione tra le associa-zioni e l’Amministrazione. Di gran-de interesse anche le due iniziativerealizzare all’interno del salone par-rocchiale della Chiesa Maria SS diTagliavia: il Concerto DuoColombo e il «Concerto diCapodanno» per arpa, violino eflauto. Per la serata conclusiva delNatale, «Aspettando la Befana»,l’Associazione Musicale CalatafimiSegesta ha eseguito uno splendidoconcerto che ha allietato i presenticon brani di ogni genere.

Daniela Gucciardi

FFavole remote, intrise di leg-genda quelle raccontate daCaterina Marsala nel libro i

"Cunti di Vita, storie della tradi-zione siciliana", edito da ArmandoSiciliano. Favole che riportano adun tempo passato in cui si era soli-ti riunirsi attorno ad una "tannura"e ascoltare storie inverosimili dipersonaggi semplici come le mas-saie o le contadinelle. Racconti incui il povero, l'onesto protagonistadelle fiabe riesce sempre a riscat-tarsi dai soprusi di un qualche pre-potente o da una vita fatta di sten-ti. A raccontarle la zia Sara, zia ditanti bambini che in quelle giorna-te trascorse in sua custodia siimmergevano con la fantasia in unmondo magico al confine dellarealtà di quei luoghi, di quellecasette del borgo vitese e che ora adistanza di anni, di decenni nonpuò far altro che far apprezzare inmaniera ancora più significativa ilproprio paese, le proprie tradizio-

ni. Ad essere orgogliosi delle pro-prie origini appartenenti ad unpaesino rurale, ma di cui non sipossono non amare gli aspetti piùumili e la semplicità di una vitache a dispetto dei tempi moderni èfortemente intrisa dell'affettofamiliare e della solidarietà trapersone. Il libro presentato il 19dicembre 2009 all'auditorium di

Vita, data la valenza pedagogicaverrà pubblicizzato dallo stessoeditore anche al Salone del Librodi Torino dal 13 al 17 Maggio. Ungrande vanto per la città di Vita eper la Pro loco Vitese, associazio-ne che oltre ad avere curato l'even-to si presta alla vendita del libro.

Fra.sca Agostina Marchese

Presentato il libro di Caterina Marsala

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Cunti di Vita, storie della tradizione siciliana

BBen dieci presepi, ognunocon una sua sorprendentepeculiarità, sono stati prota-

gonisti del concorso "Presepi infamiglia", giunto quest'anno allaVII edizione. Dalla versionedisposta totalmente in verticale suparete a quella su piani concentriciispirata a un albero di Natale; daquello le cui colline, case, grotte, e

scalinate sono state ricavate dal-l'utilizzo dei ceppi d'albero di variadimensione al presepe ambientatoin un acquario e in cui coloratipesciolini tropicali hanno, in sim-biosi, dato origine ad una loroNatività. E poi ancora presepi daincantati deserti, scalinate tipichedi paesi antichi, muri e fontaneartigianali, ponti vertiginosi e sug-

gestive grotte; ambienti domesticicurati minuziosamente: "cucchie"di aglio, pomodori in essiccazione,piccole giare, "nimmule", "vertu-le" e attrezzi vari hanno arricchitole piccole case dei presepi dando-gli un'impronta tipicamente sicilia-na. A primeggiare con i suoi perso-naggi di stoffa il presepe dellafamiglia Buffa-Pampalone che avalutazione unanime della raffina-ta giuria "manifesta una originalitàparticolare, nel rispetto del temadella Natività e del Presepe. Laricchezza dei personaggi negliatteggiamenti e nella rappresenta-zione dei mestieri, è una rivisita-zione particolare di un momentostorico che ancora oggi appassionagrandi e piccini". Tutti i presepisono comunque meritevoli di lode.Ad organizzare ancora una voltal'evento con il patrocinio delComune, la Pro Loco Vitese chedata la crescente partecipazioneall'evento rinnova l'invito al pros-simo anno.

fragoma

Si è aggiudicato il premio la famiglia Buffa Pampalone

Settima edizione «Presepi in famiglia»

Tante iniziative nel periodo natalizio

UUna delegazione russa dellacittà di Stariy Oskol è statain visita per una settimana

nel centro belicino nell'ambito degliscambi culturali promossi dalComune di Vita e dall'associazioneMediterranea. La delegazione eraformata dal sindaco Pavel Shishkine dagli assessori al Commercio eall'Urbanistica Igor Peslyak e GalinaGorozhankina. Il primo cittadinorusso, in viaggio con la famiglia eparte della sua giunta, si è detto col-pito dalla cordialità e dall'ospitalitàdei siciliani per l'accoglienza corteseincontrata in tutti i luoghi che ladelegazione ha visitato. La città diStariy Oskol ha una popolazione di250mila abitanti ed è situata nella

regione di Belgorod, a seicento chi-lometri da Mosca. Il centro russo èprevalentemente industriale e l'eco-nomia della città è trainata dalla pre-senza di una cava di ferro, entratanel guinness dei primati sia per ledimensioni - è la più grande delmondo - sia per la quantità di estra-zioni annuali di questo minerale."Grazie ai progetti di scambi cultu-rali i nostri ospiti hanno scelto divenire qui in Sicilia - ha detto il pre-sidente dell'associazione mediterra-nea Vincenzo Cuttone -. E' un’ulte-riore conferma ai nostri sforzi, fruttodel lavoro svolto finora con i variprogetti. Se inizia questo ciclo vir-tuoso si potrebbe sviluppare unimportante sbocco turistico oltre che

culturale. I russi, infatti, ci hannochiesto di instaurare uno stabile rap-porto di carattere culturale e turisti-co che potrà avere un sicuro ritornoeconomico per il territorio". Il sinda-co Antonino Accardo ha dichiarato:"Sono felice di aver ospitato anchese per breve tempo il sindaco diStariy Oskol con il suo staff. La suapresenza nella nostra terra è frutto diun'amicizia nata nei mesi scorsi congli scambi culturali e che si è via viarafforzata. Oltre al rapporto istitu-zionale si è creato un buon rapportopersonale che ci avvicina sempre dipiù e che lascia presagire in futuroun dialogo sempre più intenso con lenostre province". (marma)

Delegazione russa visita la città

Una Delegazione del Gruppo fol-kloristico Sicilia Bedda si è recata aMosca, per pianificare futuri scam-bi culturali nell'ambito del pro-gramma del Festival InternazionaleCitta di Vita che si svolge ognianno la prima settimana di agosto.(Nella foto da sx Vito Armata,Giovanni Monaco e NinoCacioppo).

«Sicilia Bedda»a Mosca

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UUn periodo fitto di appun-tamenti all'insegna dellavivacità culturale per

l'Ipsia di Santa Ninfa. Nellescorse settimane si è concluso illaboratorio di maieutica, orga-nizzato nella classe I A, su pro-getto della professoressaGiovanna Capizzo (coadiuvatadal professor FrancescoBellafiore). A tenere il laborato-rio sono stati Amico Dolci ePino Lombardo, membridell'Associazione peruno sviluppo creativo"Danilo Dolci".Obiettivo del laborato-rio era quello di portareall'interno della scuolaun metodo di lavoro nelquale il rapporto docen-te-alunno non è trasmis-sivo e unidirezionale,ma consente ad entram-bi di essere sullo stessopiano di ricerca e diapprofondimento sultema che viene discusso. Postoil tema di partenza, né l'educa-tore né l'educando sanno qualesarà il risultato finale. Questodato di fatto, non solo favorisceuno studio ed un approfondi-mento vero ed autentico dell'ar-gomento, ma instaura tra docen-te e alunno un rapporto nuovobasato sulla reciproca compren-sione e sulla complicità: ele-menti che fanno aprire entrambialla comunicazione vera edessenziale. Inoltre, all'internodella classe, si instaura un climadi collaborazione e di apparte-nenza che fortifica la solidarie-tà, favorendo, al contempo, il

lavoro e la ricerca di gruppo.Tale esperienza, sviluppata inotto incontri di due ore ciascu-no, ha avuto un successo ina-spettato non solo per il profon-do interesse dei partecipanti,difficile da prevedere vista laproverbiale vivacità dei ragazzi,ma anche per il materiale pro-dotto. I risultati dell'iniziativasono stati anticipati durante lafesta di fine anno organizzatadagli alunni dell'Istituto. Le ini-

ziative sono continuate con laproiezione di un documentariosulla vita e l'opera di DaniloDolci e con la visione, il 16 gen-naio, in occasione del quaranta-duesimo anniversario del terre-moto, di un documentario rea-lizzato nel 1988 dall'associazio-ne culturale "Arias" sul sismadel Belice. Alla proiezione sonointervenuti l'assessore allaPubblica istruzione, MariannaConforto, e uno degli autori del-l'opera, Elio Biondo (Nella fotoi ragazzi che hanno frequentatoil laboratorio di maieuticaassieme ai docenti) (aran)

LL'11 gennaio 2009 don FrancoCaruso annunciava a tutta laComunità Parrocchiale e civile la

gioia di potere celebrare l'Anno GiubilareParrocchiale, in occasione del IVCentenario della fondazione di SantaNinfa, dall'11 gennaio 2009 al 10 genna-io 2010. La comunità santaninfese si èmolto adoperata in ogni ambito dandosiuna sferzata di energia e di voglia di fare.Ciascuno ha contribuito con il propriolavoro, con impegno e caparbietà alasciare un segno. Le attività svolte sonostate molteplici, e tutte volte a coinvolge-re soprattutto i giovani, le scuole e lagente, perché lo sguardo rivolto al futurosi accompagni alla coscienza del passato,sempre con la concretezza del futuro."Chiesa Madre tra passato e presente:storie, racconti, musica e pittura di untempo che fu" è stato il concorso indettodalla Parrocchia in occasione dei 400anni della fondazione della ChiesaMadre di Santa Ninfa. Il concorso è statorivolto agli studenti ed a tutti i cittadinimaggiorenni, affinché il passato nondebba cessare di esistere, ma debba con-tinuare ad avere un valore sempre cre-scente come lievito nelle coscienze ditutti. Obiettivo fondamentale compren-dere che la storia ci insegna ad apprez-zare ciò che è stato, perché tutto ciò loportiamo dentro e ci permette di proget-tare meglio il futuro. In questa ottical'Istituto Comprensivo di Santa Ninfa,insieme alla Parrocchia, ha organizzatoun corteo storico in occasione della festadella santa patrona, Santa Ninfa, cercan-do di creare un rapporto armonico frauomo, territorio e tradizioni, prefissan-dosi diversi obiettivi, come la conoscen-za delle principali tappe storiche dellafondazione del paese e lo sviluppo diuna coscienza storica e civica. Il tutto èstato armonizzato in un progetto appro-vato dal Collegio dei docenti. Diversiinsegnanti hanno guidato un gruppo di

bambini della scuola elementare, che harecitato la storia di Santa Ninfa in versidialettali e le classi terze della ScuolaMedia, che hanno indossato circa cin-quanta costumi d'epoca, sfilando per levie del paese, tra l'approvazione e gliapplausi della popolazione. Apriva ilcorteo un gruppo di sbandieratori e ditamburinai di Caccamo, in una corniceveramente suggestiva. L'Ipsia moda hacontribuito in questo lavoro di equipe,realizzando sette costumi d'epoca riguar-danti la famiglia del principe AriasGiardina, fondatore del paese, con gran-de maestria e laboriosità. La collabora-zione di tutti, l'armonia degli intenti edelle finalità ha soddisfatto molto gliorganizzatori. Un grazie particolare va alparroco don Franco Caruso, che ha per-messo la realizzazione di questo corteoche si è snodato per le vie del paese inun’atmosfera suggestiva che ha sorpresoe meravigliato l'intera comunità. A con-clusione di questo ciclo di festeggiamen-ti, il Comune ha indetto un concorso daltitolo "Buon Compleanno Santa Ninfa",che ha visto impegnati i ragazzi dellaScuola media e della Scuola elementarenella composizione di poesie, nella ste-sura di relazioni e nella creazione didisegni. Tantissimi sono stati i lavoriconsegnati, che una commissione ha poivisionato, scegliendo i migliori. Ai vin-citori sono stati assegnati dei premi indenaro. Un anno è trascorso: unanno di lavoro e di partecipazione del-l'intera città a tutte le manifestazionicivili e religiose. L'intera città si è impe-gnata con fatica ed amore contribuendoalla buona riuscita delle attività cheerano state programmate. A conclusionedi questo anno giubilare la comunitàsantaninfese guidata dal suo parroco e daquanti hanno voluto collaborare con lui,può ritenersi contenta per avere scrittouna nuova pagina di storia della città diSanta Ninfa. (Agata Sinacori)

Cronache dal comune di Santa Ninfa 1313

Cittadinanza onoraria a Gaetano GorgoniRiconoscimento all'ex sottosegretario ai Lavori pubblici che «ha difeso la dignità della gente del Belice»

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Ipsia, concluso illaboratorio di maieutica

Tenuto da Amico Dolci e Pino Lombardo

Concluso l'anno giubilareUna festa per la comunità

SSi è tenuto il 16 gennaio, presso il centro sociale, in occasionedella presentazione del libro di Pasquale Gruppuso «Giù nelSud», il convegno su «Vito Bellafiore, la comunità santaninfe-

se, il Belice ed il Meridione». Vi hanno partecipato il sindaco, PaoloPellicane, il presidente del Consiglio comunale, GiuseppeLombardino, il vescovo di Mazara, Domenico Mogavero, il vicepre-sidente dell’Assemblea regionale siciliana Camillo Oddo, il deputa-to questore all’Ars Baldo Gucciardi, il presidente della ProvinciaMimmo Turano, Pasquale Gruppuso, Emanuele Macaluso (ex parla-mentare e segretario regionale del Pci nella stagione del «milazzi-smo»), Gaetano Gorgoni (ex sottosegretario ai Lavori pubblici, condelega alla ricostruzione del Belice), il tributarista Gaspare Falsitta,il coordinatore dei sindaci del Belice, Vito Bonanno, l’ex coordinato-re degli amministratori della Valle Enzo Ingraldi, l’ex sindaco diSanta Ninfa Stefano Giaramita, e il senatore Vito Bellafiore. Hamoderato i lavori il giornalista Vincenzo Di Stefano. Il convegnorientrava tra le iniziative programmate per la commemorazione delquarantaduesimo anniversario del terremoto che il 15 gennaio 1968sconvolse i comuni della Valle del Belice. Pubblicato con il patroci-nio del Comune di Santa Ninfa, dell’Assemblea regionale siciliana edella Provincia di Trapani, il volume di Pasquale Gruppuso, «Giù nelSud», ricostruisce la storia di un comunista italiano, nato e cresciutoin una comunità che ha conosciuto l’oppressione feudale e le primebattaglie dei pionieri del socialismo, iniziate con le società operaie econ i Fasci siciliani. Il saggio riporta le vicende del movimento con-tadino tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento; losviluppo del riformismo socialista e comunista a Santa Ninfa; l’elen-co dei sindaci che si sono succeduti nel XX secolo e, al centro, ponela figura del senatore Vito Bellafiore, primo cittadino per 28 anni (dal1955 al 1983), poi deputato regionale ed infine parlamentare nazio-nale, oltre che coordinatore, per trent’anni, dei sindaci della Valle delBelice. (Da sinistra, Gaetano Gorgoni, Paolo Pellicane, VitoBellafiore, Vincenzo Di Stefano e Pasquale Gruppuso). (gaba)

GGaetano Gorgoni, ex sottose-gretario ai Lavori pubblici,con delega alla ricostruzione

del Belice, è cittadino onorario diSanta Ninfa. Il riconoscimento gli èstato consegnato durante una sedutastraordinaria del Consiglio comuna-le il 15 gennaio. Per aver «risposto atutti i denigratori del Belice in dife-sa della dignità della gente dellaValle», per essere stato uno degliartefici della legge 120 del 1987,che ha consentito «ai cittadini delBelice, dopo 19 anni, di avere glistessi contributi spettanti ai terremo-tati del Friuli». Così recita la mozio-ne approvata all’unanimità dal con-sesso civico l’11 gennaio. Il presi-dente del Consiglio comunale,Giuseppe Lombardino, ricordandol’ennesima trasferta dei sindaci aRoma del giorno prima, ha eviden-ziato che «dopo 42 anni rappresen-tare le richieste del Belice può sem-brare una forzatura. La Finanziariaha previsto nuovi stanziamenti perla Valle; manca ancora la certezzadella somma: noi speriamo in alme-no 100 milioni di euro».Lombardino ha poi sottolineatol’importanza, per gli amministratorilocali, di avere validi interlocutoriistituzionali: «Gorgoni, uno di que-sti, è stato capace, da sottosegreta-

rio, di tenere testa a chi denigrava ilBelice». Vincenzo Cusenza(«Unitiper Santa Ninfa»), ha rievocato lelotte di quel periodo, esprimendo aGorgoni «tutta la nostra stima». Ilcapogruppo di minoranza GiuseppeSpina (Mpa), nell’evidenziare comecomunisti, socialisti, democristiani,repubblicani abbiano lavorato fian-co a fianco, ha invitato a «prenderelezione da quanto avvenuto neglianni successivi al sisma, ossia ante-porre il fatto di essere cittadini delBelice, cittadinidi questo territo-rio martoriato,alla propriaappar tenenzapartitica». PerCarlo Ferreri(Udc), «Gorgoni,nel momento incui diventa citta-dino di SantaNinfa, diventaanche cittadinodel Belice». Ha poi voluto ricordare«la coesione sociale che ha consen-tito ai cittadini della Valle di soprav-vivere a quella tragedia». VincenzoDi Stefano (Pd) ha detto che «ungrande terremoto non solo uccidel’esistenza biologica, ma rompe icardini della natura, spinge la socie-

tà e la storiaall’indietro, dallacultura alla natu-ra più incom-prensibile eminacciosa. È inquesta regressio-ne che spesso la

popolazione di una regione terremo-tata rimane bloccata. Se questo nelBelice non è avvenuto è stato graziealla capacità dei suoi abitanti disbracciarsi e alla bravura della suaclasse dirigente di fare sistema». Ilcapogruppo di maggioranzaFrancesco Bellafiore (Pd) ha volu-

to sottolineare che «Gorgoni hafatto il suo dovere, e questo di per sénon dovrebbe costituire titolo dimerito, ma rispetto ad altri chehanno cercato di mettere i bastonitra le ruote, è tanto: in un Paese nor-male ciascuno dovrebbe semplice-mente fare il suo dovere». Nel ricor-dare le battaglie civili e sociali deglianni Sessanta e Settanta, Bellafioreha voluto indicare «un percorso perpianificare dal basso uno sviluppoorganico del territorio». Il sindaco,Paolo Pellicane, ha ricordato losforzo comune delle popolazionidella Valle: «Fino al 1977 – ha detto

– nel Belice nonera stata costruitanessuna casa.Nel 1968 in Italianon esisteva laProtezione civi-le; solo dopodiversi giorni ilGoverno dell’epoca fece giungerel’esercito e si cominciarono a mon-tare le tende sulla nuda terra. Se danoi non ci fossero stati i volontarisaremmo morti». Pellicane ha poirievocato il viaggio-odissea in trenoa Roma nel marzo ‘68: «Ci trattava-no da straccioni, da mendicanti;

anche alcuni giornali contribuivanoa dare dei terremotati questa imma-gine, mentre noi reclamavamo sem-plicemente i nostri diritti». Ultimo aprendere la parola GaetanoGorgoni: «Sono commosso comemai in vita mia di ricevere la cittadi-nanza onoraria di Santa Ninfa». Nelfare una carrellata delle vicende chehanno contraddistinto la ricostruzio-ne, l’ex sottosegretario ha spiegatoche «i guai per il Belice sono inizia-ti nel momento in cui si ritenne che

la progettazionedovesse essereaffidata a studi diingegneria ester-ni, togliendo lagestione dellaricostruzione aisindaci, gli uniciche invece cono-scevano lenecessità dellapropria gente edel proprio terri-

torio». (Nella foto grande ilConsiglio comunale nella sedutadel 15 gennaio; nella fotina a sini-stra il sindaco consegna la perga-mena a Gorgoni; nella fotina adestra Gorgoni e Lombardino)

Gaspare Baudanza

Giù nel Sud c’è Santa NinfaIl libro di Pasquale Gruppuso

Page 14: Belice c'è - Gennaio 2010

IIn occasione delle festività natalizie,la Fidapa di Gibellina ha allestitonella sua sezione un presepe popola-

re i cui temi sono stati il mistero dellaNatività e i vecchi mestieri del paese.L'inaugurazione del presepe è stata pre-ceduta da una conferenza sul tema "LaNatività nell'arte e nella fede", tenutadal direttore del Museo delle TrameMediterranee, Enzo Fiammetta, e dal-l'arciprete Rino Randazzo. Erano pre-senti la delegata provinciale dell'Unicef,Mariella Grillo (in quanto, quest'anno,la Fidapa di Gibellina ha aderito al pro-getto "Vaccinazione Plus") e la respon-sabile della Fidapa nazionale "Politichesociali e pari opportunità", MarilùGambino. Nell'ambito dell'iniziativa èstato indetto un concorso, "Il mio prese-pe", al quale hanno partecipato i ragaz-zi dell'Istituto comprensivo "PapaGiovanni XIII", che hanno realizzatootto presepi. Questi sono stati votati daivisitatori. Il migliore è risultato quello

della V A della scuola primaria. (Nellafoto da sinistra: Giuseppina Seidita,presidente nazionale della Fidapa,Paola Di Giovanni, presidente dellaFidapa di Gibellina e Maria PiaPellegrino, revisore dei conti deldistretto Sicilia della Fidapa).

1414 Cronache dal comune di Gibellina

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La cerimonia di consacrazione il 23 dicembre. Don Pino Randazzo: «I gibellinesi erano stanchi di aspettare»

La città dopo 42 anni ritorna ad avere una ChiesaDD

opo 42 anni Gibellina ritor-na ad avere una vera e pro-pria Chiesa. Dopo il terre-

moto del '68 che distrusse comple-tamente la città, gli abitanti delluogo si sono ritrovati dinnanzi unaserie di difficoltà, tra cui la mancan-za di un edificio dedicato al culto.Tuttavia non sono mancati edifici difortuna, ricavati spesso in baracche,come è avvenuto a Rampinzeri e aVillagrazia. Quest'ultima, addirittu-ra, è ancora oggi meta di pellegri-naggio in quanto vi si venera la"Madonna delle Grazie". Con l'ini-zio della ricostruzione del paese, siè anche dato il via alla costruzionedi una Chiesa. Nel frattempo i fede-li continuavano a frequentare luo-ghi di culto provvisori, ricavati inedifici di fortuna. La costruzionedella Chiesa di "S. Giuseppe", sita apoche centinaia di metri dal comu-ne, ha richiesto notevole tempo, masicuramente ha reso, oggi, gli abi-

tanti di Gibellina molto contenti.Alla cerimonia di consacrazioneche si è svolta lo scorso 23 dicem-bre, era presente il Vescovo delladiocesi di Mazara del Vallo, Mons.Domenico Mogavero che ha cele-brato insieme all'arciprete don RinoRandazzo e ad altri sacerdoti.Presenti anche il sindaco di

Gibellina, l'avvocato Vito Bonanno,il Comandante della Compagnia deiCarabinieri di CastelvetranoCapitano Emanuele Fanara, ilComandante della locale Stazionedei Carabinieri di Gibellina ilMaresciallo Filiberto Colarossi, ilPresidente della locale Associa-zione Nazionale Carabinieri Vice

Brigadiere Cavaliere LeonardoCataldo. Alla cerimonia era presen-te l'intero popolo di fedeli, accorsiper questo evento atteso da ben 42anni."Questo momento è stato fortemen-te voluto da tutti - ha così commen-tato l'arciprete Don Rino Randazzo- i Gibellinesi erano stanchi di

aspettare invano. In particolare sot-tolineo come, a volere una propriaChiesa, era anche la Congregazionedi San Giuseppe che insieme a mesi è molto prodigata per questogiorno". Da notare anche che lagente ha manifestato la propriadisponibilità, prodigandosi per l'ac-quisto dei numerosi banchi, dispo-nibilità dimostrata anche dalleautorità militari e di volontariato diGibellina: infatti la locale Stazionedei Carabinieri e l'AssociazioneNazionale Carabinieri, hanno dona-to alla Chiesa un quadro raffiguran-te la "Virgo Fidelis", un momentomolto sentito da tutti i militari pre-senti alla funzione, visto il partico-lare legame tra la Madre Celeste el'Arma dei Carabinieri.Ancora mancano alcune opere chesaranno presto realizzate anche conl'apporto dei fedeli, quali l'ambone,il fonte battesimale, il completa-mento del tabernacolo e dell'altare.

Opere che richiederanno certamen-te del tempo, ma che comunque nonimpediranno più alla gente di avereun chiesa tutta propria con la qualemettersi in relazione con Dio emagari senza quel pensiero oppri-mente di dover abbandonare, perl'ennesima volta, l'edificio. "Dobbiamo molto alla cocciutaggi-ne ed alla tenacia di BenedettoPalazzolo e Rocco Bonanno"sostiene il signor Giacomo Tortorici"che insieme ai collaboratori dellaCongregazione di San Giuseppehanno lottato con coscienza e deter-minazione perché si potesse entrarefinalmente in una chiesa dedicata alSanto. Per quarantadue anni infattile amministrazioni e le forze politi-che non si sono interessate, giocan-do spesso a scaricabarile. Ma è unpassato da dimenticare: oggi final-mente abbiamo la nostra chiesa!"

Andrea Ardagna

La cerimonia inaugurale della nuova Chiesa

Auditorium stracolmo di genteper il concerto di Capodanno.Oltre 2 ore di buona musicahanno entusiasmato coinvolto edivertito il pubblico presente.L’esecuzione musicale è stata dioltre 40 musicisti che formanorispettivamente le associazionimusicali: “G. Rossini” diGibellina, “V. Bellini” diSalemi, “Arias Giardina” di S.Ninfa magistralmente diretti dalmaestro Rosario Rosa. Ad apri-re il concerto, alla presenza dimolte autorità, è stata la“Marcia Serena”, opera compo-sta dal maestro salemitanoPietro Pedone, seguita da alcunibrani famosi come le polche diJ. Strauss Jr, una marcia diWagner e una marcia di JuliusFucik. Anche il canto ha avutouna parte molto apprezzata eapplaudita durante lo spettaco-lo. Una giovane promessa delcanto lirico, allieva di CinziaPuccia, Vita Maria Binaggia, hainterpretato, incantando i pre-senti, due brani tipici natalizi

quali: “Bianco Natal”, nellaversione di Irene Grandi e“Astro del Ciel”. Il concerto si èpoi concluso con l’esecuzionedella marcia di Radetzky.«Sono molto contento – haaffermato Rosario Rosa– didirigere un gruppo di giovani efantastici talenti, con cui setti-manalmente, da ben 5 anni, ciincontriamo per fare musica.Sulla scia di questo successo –continua il maestro– auspico dipoter ripetere lo stesso neglianni a venire e magari realizza-re qualcosa di più grosso,

rispetto ad un semplice concer-to». «Ringrazio le amministra-zioni comunali di Gibellina eSanta Ninfa – afferma FabioGotadoro, presidente dell’asso-ciazione V. Bellini città diSalemi – per il sostegno chedanno alle iniziative musicali.Purtroppo non posso dire lastessa cosa dell’amministrazio-ne comunale di Salemi che nonriesce a valorizzare questonostro gruppo, escludendociaddirittura dal circuito dellemanifestazioni natalizie salemi-tane. La cosa, peraltro, ci ram-

marica ancor di più – continuail presidente Gotadoro– per lamancanza di un locale idoneoalle nostre prove, nonostante lecontinue e numerose sollecita-zioni fatte al sindaco e a tuttal’amministrazione comunale.Spero – conclude il presidente–che a Salemi si intraprendanoiniziative per incentivare esostenere tutti i gruppi musica-li, senza pregiudizi e conl’obiettivo di valorizzare la cul-tura musicale».

Andrea Ardagna

Quaranta musicisti diretti dal maestro Rosario Rosa

In scena il concerto di Capodanno

AAlla lunga lista di papabili nella corsa asindaco pare iscriversi d'imperio VitoCascio. Il consigliere di maggioranza,

che ama definirsi "critico", ha annunciato lacostituzione, a Gibellina, del movimento Alleatiper il Sud (si tratta dei ribelli dell'Mpa). Per l'oc-casione dovrebbero essere ufficializzati i nomidei candidati per il rinnovo del Consiglio comu-nale e potrebbe anche spuntare fuori, a sorpresa,un candidato-sindaco. A "benedire" i candidatidovrebbe essere l'assessore provinciale GiovanniLo Sciuto, del cui staff politico Cascio si defini-sce "collaboratore". Con Lo Sciuto giungerebbe-ro a Gibellina anche i consiglieri provinciali chehanno rotto con il movimento di RaffaeleLombardo, ossia Enzo Chiofalo, GiuseppeAngileri e Matteo Angileri. Il nome di Cascio siaggiunge quindi a quelli circolati negli ultimimesi nella cittadina d'arte: ossia Salvatore Capo,Giovanni Navarra, Nino Papania, Nino Plaia,Rosario Fontana, Antonio Inzerillo e GiuseppeParisi. (gaba)

Cascio si candida?Presepe popolare alla FidapaIn campo Alleati per il Sud

Acque: presentato il sistema duale

ÈÈstato presentato,nella sala consi-liare, il progetto

di riutilizzo delleacque reflue, finanzia-to dall’Agenzia regio-nale per i rifiuti e leacque con i fondicomunitari destinatiall’ammodernamentodei sistemi idrici e almonitoraggio ambien-tale. L’importo com-plessivo del finanziamento è di 3.920.000euro. I lavori sono stati appaltati alConsorzio «Aedars» di Gioiosa Marea. Lelinee guida del piano di lavoro, dei risulta-ti ambientali attesi, dei risparmi per ilbilancio comunale e delle opportunità percittadini e imprese sono state illustrate amargine della consegna dei lavori, avve-nuta lo scorso 18 dicembre. L’ingegnereDomenico Galbo (incaricato del progettonel lontano 1990) ha voluto ringraziare ilsindaco Bonanno per aver completato ope-rativamente il progetto «che all’inizio erasolo un’idea. Quando fu proposto la primavolta – ha aggiunto Galbo – sembravaassurdo, quasi fantascientifico; oggi èrealtà. L’impianto di depurazione – haconcluso il progettista – sarà tra i più effi-

cienti della provinciae dell’intera regione».Per il sindaco, VitoBonanno, «la reteduale consentirà unrisparmio notevole».«Ci sarà – ha precisa-to Bonanno – una retedoppia: una normalee l’altra di acquedepurate e debatteriz-zate: il che significarisparmio per le fami-

glie, rispetto per l’ambiente, ricadute posi-tive per l’occupazione, oltre che risparmioper le casse del Comune». Il primo cittadi-no ha poi voluto ringraziare pubblicamen-te Totò Cuffaro, che, ai tempi in cui eracommissario straordinario per i rifiuti e leacque, volle inserire il progetto nell’elen-co delle opere da finanziare. «Mancaancora la sensibilità culturale per il siste-ma duale: questo impianto – ha aggiuntoBonanno – farà da apripista per sensibiliz-zare altre realtà e far percepire i suoi van-taggi». Il sindaco ha voluto infine espri-mere gratitudine al responsabile unico delprocedimento, l’ingegnere GiuseppeRizzo. (Nella foto Giuseppe Rizzo, ilresponsabile del consorzio «Aedars»,Domenico Galbo e Vito Bonanno). (gaba)

LL'assessore alla Cultura, SalvatoreCapo, ha proposto l'istituzione diuna Scuola di restauro del contem-

poraneo. "Gibellina, città d'arte e d'archi-tettura - spiega Capo - è la sede ideale perquesta Scuola. Le opere d'arte e architettu-ra contemporanea, infatti, necessitano dicontinui restauri e manutenzioni". Il mesescorso sono stati effettuati restauri, daparte di una equipe universitaria guidatada Antonio Rava, sulle dieci grandi tele diMario Schifano e su alcune opere (diTurcato, Accardi, Scialoja, Spazzapan,Simeti) del Museo Civico: Sono stati inol-tre puliti i pannelli di ceramica di PietroConsagra e di Carla Accardi presenti nellaPiazza XV Gennaio. La Scuola di restaurodel contemporaneo prevede due stagedella durata di due settimane ciascuno, darealizzarsi tra aprile e luglio. Sarà riserva-ta a studenti di corsi di laurea in Restauro

e Conservazione di diverse facoltà italia-ne. Ad ogni stage parteciperanno 60 stu-denti, di diverse estrazioni, per movimen-tare il dialogo interdisciplinare. Otto gliinsegnanti, quattro per ogni stage, e saran-no specialisti del restauro e critici d'arte.Ogni stage comprenderà una parte teorica,che svilupperà temi specifici con lezionimonografiche, e si terrà pressol'Auditorium del Museo Civico, e unaparte pratica, in cui gli studenti sarannodivisi in gruppi, che effettueranno inter-venti specifici e diretti di restauro e manu-tenzione sulle opere d'arte e di architetturapresenti nel territorio. "Per far fronte aicosti - precisa l'assessore alla Cultura - chenon possono essere sostenuti dal bilanciocomunale, si sta cercando di coinvolgerenel progetto la Regione e qualche spon-sor".

Eugenia Loiacono

«Una Scuola di restauro»La proposta dell'assessore Capo

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La questione dei 1.300 avvisi diaccertamento Tia, notificati dalla«Maggioli Tributi» per conto della«Belice Ambiente», è approdata inConsiglio comunale. L’assembleaera stata convocata su richiesta diundici consiglieri in considerazio-ne, tra l’altro, «dei numerosi ricor-si già presentati e di un prevedibileelevatissimo contenzioso tra i citta-dini e la società d’ambito». Nellaseduta del 18 gennaio, il massimoconsesso civico ha quindi approva-to, all’unanimità, un ordine delgiorno, nel quale, tra l’altro, silegge che «gran parte degli avvisisono stati emessi in violazione del-l’articolo 12, comma 2, delRegolamento Tia, in quanto privi dielementi identificativi dei locali edelle aree assoggettabili». In piùessi conterrebbero «grossolanierrori». «I cittadini – prosegue l’at-to – sono esasperati e già sono statipresentati numerosi ricorsi controla “Belice Ambiente”». IlConsiglio chiede quindi alla socie-tà d’ambito di «revocare immedia-tamente tutti gli avvisi di accerta-mento, invitando, in via bonaria, icittadini all’eventuale regolarizza-zione delle loro utenze» e impegna

il sindaco Cuttone «ad attivarsiimmediatamente per dare soluzio-ne all’ordine del giorno». Ai lavoriconsiliari era presente il responsa-bile dei servizi finanziari dell’AtoTp2, Francesco Nicosia, per ilquale «gli avvisi di accertamentosono stati emessi al fine di farpagare tutti ed avere così una tarif-fa più leggera». «L’ufficio della

Maggioli di Partanna – ha aggiuntoNicosia – è stato già potenziato».Nicosia ha chiarito di non potersiprendere, «perché non sono titola-to», la responsabilità di revocaregli avvisi. Il sindaco ha raccoltol’indicazione del Consiglio di rive-dere le cartelle esattoriali per veri-ficare, di concerto con il comitatointercomunale dei sindaci, se esi-

stono altri meccanismi che, salva-guardando una tassazione equa peri cittadini, possano venire incontroalle esigenze della popolazione.Anche il locale coordinamento delPd ha voluto dire la sua sulla «que-relle», precisando di non voler«tutelare nessun tipo di evasione oelusione della Tia», ma ribadendo«che i costi dei servizi pubblicidevono essere congrui. Questo èpossibile con una diversa e più ocu-lata gestione della raccolta deirifiuti da parte della “BeliceAmbiente”, in modo da ridurre icosti di gestione, partendo dall’eli-minazione dei tanti evidenti spre-chi». Il Pd ha inoltre comunicato aicittadini che è possibile presentarericorso e che a tal proposito sono adisposizione gli uffici dellaFederconsumatori e del ComitatoMosaico. Il difensore civico,Raffaela Sanfilippo, dal canto suoha chiesto «di incrementare il ser-vizio prestato dal funzionario della“Belice Ambiente” presso ilComune per ricevere un maggiornumero di utenti entro la scadenzadel termine per la presentazione deiricorsi».

Gaspare Baudanza

«A«A ttornu a la bracera… lanonna cuntava» è il titolo diuna pubblicazione che rac-

coglie sedici «cunti partannisi», ovveroracconti popolari, pubblicati dagli alunnidelle classi III C e III D del Circolodidattico «Capuana» di Partanna. Il lavo-ro, curato dall'insegnante EmanueleSignorelli, è stato realizzato grazie ad ungruppo di lavoro composto da alunni egenitori con la supervisione di alcunidocenti. I «cunti» rappresentavano per ibambini di un tempo le favole racconta-te alla sera, spesso da persone anziane,con i piccoli disposti in cerchio. Talvoltanei racconti erano contenuti insegna-menti di vita, che, in maniera sapiente,venivano intercalati nelle trame. Nel rac-cogliere le testimonianze, gli alunnihanno ascoltato ed intervistato genitori e

nonni. Il progetto, finalizzato alla risco-perta delle tradizioni locali, permette discoprire una società diversa, quandoancora non esistevano né televisione nécinema, né social network, ed i raccontiassumevano quindi una forma di dialogoimportante nelle famiglie. Le famiglie,nei periodi invernali, erano solite racco-gliersi attorno alla «bracera» per ascoltareproprio «li cunti», i racconti popolari che,partendo da fatti accaduti, subivano tra-sformazioni, arricchendosi di particolarifantastici proprio per affascinare e coglie-re l'attenzione dei piccoli uditori. «Miauguro - afferma Emanuele Signorelli -che questo lavoro, nella sua semplicità,possa essere da stimolo per nuove inizia-tive che servano a valorizzare le tradizio-ni e la nostra cultura». (marma)

1515Cronache dal comune di Partanna

I «cunti» della «bracera»La raccolta pubblicata dal «Capuana»

«Gli avvisi violano il Regolamento Tia»Critico il Partito democratico. Il Consiglio comunale approva l’ordine del giorno

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LL'ufficio dellaMaggioli Tributi divia Garibaldi sarà

potenziato con più persona-le per far fronte alle richie-ste degli utenti destinataridegli avvisi di accertamen-to. Lo ha deciso l'aziendaemiliana dopo l'incontrocol responsabile delServizio finanziario della«Belice Ambiente», FrancoNicosia. Proprio Nicosia,assieme all'amministratoreunico Francesco Truglio,aveva partecipato ad unincontro con i consigliericomunali a Partanna -erano presenti anche il sin-daco, Giovanni Cuttone, el'assessore Nino Termini -per affrontare il problemalegato al massiccio afflusso

di utenti allo sportello. APartanna la MaggioliTributi ha già notificato1.300 avvisi d'accertamen-to per infedele denuncia e2.000 lettere di pre-conten-zioso. «L'arrivo di questiavvisi - ha spiegatoCuttone - ha generato dellelamentele tra i cittadini. Cisiamo subito attivati affin-ché la questione venisseaffrontata, ecco perché hosubito convocato, di comu-ne accordo col presidentedel Consiglio comunale,Giuseppe Aiello, e con ildifensore civico RaffaellaSanfilippo, una riunioneurgente. In quella sede - haaggiunto il primo cittadino- è emerso un aspetto sututti, cioè quello dei diversi

criteri coi quali si è calcola-ta la Tarsu anni addietro eche fanno parte della bancadati in possesso dellaMaggioli, e quelli nuoviche fanno riferimento,invece, alla Tia». «Per lelettere di pre-contenzioso -ha chiarito l'amministratoreunico Francesco Truglio - iltermine di 10 giorni, entroil quale il cittadino dovreb-be fornire la documentazio-ne necessaria, è stato pro-rogato. L'attività - ha preci-sato Truglio - continueràgradualmente anche neglialtri comuni dell'ambito.Far pagare tutti ci consenti-rà di avere una Tia semprepiù leggera».

Gaspare Baudanza

PPresa di posizione da partedegli operatori partannesi delservizio del 118, che con una

lettera indirizzata al sindacoCuttone, all'assessore regionalealla Sanità Massimo Russo ed aigruppi consiliari, chiedono la fatti-va collaborazione delle istituzioniper sostenere, presso la Regione, larichiesta di ripristino del serviziosanitario 24 ore su 24. «Nonostantesiano passati diversi mesi e sianostate raccolte duemila firme - scri-vono gli operatori nel documento -ad oggi non abbiamo avvertitoalcuna iniziativa concreta finaliz-zata ad evitare la chiusura parzialedel servizio, che attualmente vieneeffettuato in forma ridotta, penaliz-zando di fatto la collettività». Gli

operatori del servizio, il cui nume-ro impiegato nel soccorso nel frat-tempo è sceso da 12 a 6 unità,affermano di non aver visto uneffettivo interesse per la vicenda.«Sappiamo - scrivono - che l'asses-sorato alla Sanità sta definendo unnuovo assetto e potrebbe rivalutarela riapertura della postazione». Glioperatori ritengono sia utile la con-vocazione di un Consiglio comuna-le specifico, perché non si sottova-luti il problema del diritto alla salu-te e venga tutelato il loro lavoro.«Ricordiamo - dicono - che il servi-zio sanitario riveste un'importanzanotevole per l'intera cittadinanza;da circa dieci anni opera un servi-zio continuativo; Partanna, infatti,è stato il primo Comune della Valle

del Belice ad usufruire di tale servi-zio, ma un decreto regionale ne hadisposto la soppressione perl'emergenza notturna». La conclu-sione del documento: «Non si puòconsentire che avvenga una dispa-rità di trattamento tra i cittadini, inalcuni centri l'ambulanza è disponi-bile 24 ore al giorno, in altri, inve-ce, è a disposizione solo 12 ore. Sispera pertanto che attraverso lasensibilità e le iniziative poste inessere degli amministratori e dailoro rappresentanti regionali, sigiunga presto ad una conclusionepositiva della vicenda e vengagarantito il pieno diritto alla salutedei cittadini partannesi».

Maurizio Marchese

L'appello degli operatori del 118

«Si ripristini la postazione notturna»

La Maggioli Tributi «avvisa»Lotta all'evasione Tia: potenziati gli uffici

SSuccesso di pubblico per ilconcerto di Natale orga-nizzato dall'associazione

musicale "Vincenzo Bellini"(nella foto) di Partanna, tenutosiin occasione delle festività nata-lizie presso il Santuario dellaMadonna della Libera. La partesolistica ha ottenuto granderisalto con l'interpretazione delclarinetto di AntoniettaMuratore in "Divertimento inDo maggiore" di Ferreira Lima,e con l'esecuzione della trombadi Nicola Li Causi in "AveVerum Corpus" di Mozart. Sullenote suggestive del "Sogno" diServillo, grazie alla proiezionedi immagini, si è creata un'at-mosfera che ha coinvolto il pub-blico. Non sono mancati pezzidi musica leggera come "Cantoalla Terra" e "Vivo per lei",

diventati famosi grazie alle vocidi Andrea Bocelli e di Giorgia,né quelli autori come Jacob DeHann, di cui sono state eseguite"Oregon" e "Ross Roy". Aseguire "Inno alla gioia" di

Ludwing van Beethoven. A con-cludere il concerto la celeberri-ma "Marcia di Radetzky" diStrauss senior. Il concerto èstato diretto dal maestro NicolaMuratore, che da diversi anni

segue la banda musicale. Lapresentazione dei vari pezzi el'intrattenimento del pubblico èstata affidata ad Anna MariaVarvaro.

Giuseppe Petralia

Concerto della banda «Bellini»Al Santuario della Madonna della Libera

In riferimento all'articolo pubbli-cato nel numero di dicembre, rela-tivo all'assestamento di bilanciovotato dal Consiglio comunale, iconsiglieri di maggioranzaSalvatore Bevinetto e MassimoCangemi fanno sapere che le loro

richieste, avanzate alla Giunta, diaumentare il capitolo destinato alservizio di pubblica illuminazione,sono state accettate, diversamenteda quanto da noi riportato. Dellaprecisazione prendiamo atto e nediamo conto.

La precisazione di Bevinetto e Cangemi

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«CCome eravamo» ritrarrà momenti unici e irripetibili del passato, proposti dai lettori. Invitiamo tutti gli interessati a rivolgersi allaredazione di «Belice c’è» per chiedere di inserire le immagini d’epoca. Le fotografie più curiose e interessanti saranno pubblica-

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Gibellina - 1969 La signora Francesca Bonuralavora a maglia sullo sfondo delle macerie del vec-chio centro belicino (Archivio Tortorici)

Salemi - 1961. Pasqua all’asilo Ulmi. 1 Saladino Salvatore, 2 Pietro Blunda, 3 Giuseppe Patti, 4 RosaArdagna, 5 Giuseppe Trapani 6 Giuseppe Maltese 7 Antonietta Terranova 8 Gino Caradonna 9 MariaAgnese 10 Francesco Cappello. Gli adulti: la maestra Crocetta Scalisi e Pasquale Agueci. Molti bambi-ni non sono nella foto perchè piangevano, spaventati dalla macchina fotografica. (Archivio Saladino)

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1919Auguri a ...

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L’Avis di Gibellina ha raccolto 267 sacche di sangue nel 2009. Ildirettivo augura a tutti un buon anno sempre più ricco di donatori.

Nicola Marroneha festeggiatocinquant’anni

Alice Cascio è stata la prima bambina battezzatanella nuova chiesa San Giuseppe di Gibellina.Nella foto con Tony Alessandro Cascio e NinfaDistefano e il parroco don Rino Randazzo. (foto studio fotografico Vincenzo Cusenza)

Francesco Chirco e GiuseppinaMangogna festeggiano il loro40° anno di matrimonio. Auguri dai figli

Il personale e gli ospisti di Villa dei Girasoli hanno festeggiatoinsieme il nuovo anno.

I ragazzi della 3°B dell'ITTdi Salemi hanno organizzato insieme ailoro professori una cena augurale per l’Anno Nuovo

Angela La Rosa il 3 Gennaio 2010 si è bat-tezzata. I più cari auguri dalla madrinaMonica Cuneo, nella foto insieme ai genitoriFilippo e Rosa.

Emanuele Grassa ha festeggiato con i familiarii suoi primi quarantanni

I nonni, i genitori e le sorelline fannotanti auguri a Dario Perricone che hacompiuto sette anni

I fratellini Mario eAlessandro conmamma e papà annun-ciano la nascita dellapiccola Aurora Pendola

Pasquale Marrone ha compiuto otto anni.

Nella foto con la sorella

Le allieveO.S.A. diGibellinahanno festeg-giato la finedel corso assieme ai loroprofessori .

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via Santa Croce, 5Salemi

Cleria Arena ha compiuto un anno.

Vincenzo Caputo, Melchiorre Leone, Gino Selvaggio, Giovanni Vattiata, Mario Surdi, Vincenzo Genco, Giacomo Palmeri, AntoninoFavara, Giovanna Reina, Sebastiana Palermo, Crocetta Pipia, Franca Vattiata, Maria Daidone, Sara Villafiorita, Angela Mirlocca, GaetanaPonzo, Maria Terranova, Bice Scandariato, Enza Messina, Nina Riserbato. Sono i vitesi della classe di ferro 1959 che hanno organizzatouna rimpatriata per festeggiare insieme il traguardo del mezzo secolo.

Il 17 dicembre scorso Giuseppa Drago ha compiuto 102 anni.L'arzilla signora, ancora in ottima salute è un’esperta di filastrocchee una gran chiacchierona. Ha vissuto da sola fino all'età di 98 anni esolo da poco ha iniziato a fare la spola fra Salemi e Vita dove risie-dono le due figlie. Ha superato brillantemente anche una complessaoperazione al femore dalla quale si è ripresa con grinta. La signoraha altri due figli maschi che vivono e lavorano a Toronto, in Canadae che la vegliarda è già andata a trovare ben cinque volte.

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EE' ricominciata, dopo lapausa natalizia, l'attivitàsportiva della Volley Club

Vita che per il campionato mistoCSI giunge alla fase di ritorno.Nuovi impegni si prefiguranoper l'associazione che ha appenacominciato l'Open Femminile eche si affaccia verso un nuovocampionato il P.G.S. , per lesquadre maschile e misto.Nonostante i discreti risultatil'auspicio è di raggiungere ambi-ziosi traguardi con l'impegno e ladedizione della dirigenza e degliatleti. Fondamentale per la promo-zione dell'attività sportiva dellaVolley Club Vita è stato il sostegno

degli sponsor Farmacia "Caputo" eRistorante Pizzeria "La Giummara"e dell'allenatrice Sandrine Guyllot a

cui tutta la squadra fa gli auguri perla nascita del piccolo Leonardo.

Barbara Benenati

Sport e satira Gennaio 2010

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Volley Club Vita: ricomincia l’attività

Salemi, secondo memorial Scirea

SSi è concluso con la vittoria delmarsalese Giacomo Bertino iltredicesimo Torneo Open di

scacchi Città di Partanna, organiz-zato dall'Associazione "Arcadia".La manifestazione, articolata in tregiornate, è stata realizzata con ilpatrocinio del Comune. Gli incontrisi sono svolti presso l'IstitutoComprensivo "Amedeo di SavoiaAosta". Le partite sono state direttedall'arbitro mazarese Nino Profera.In contemporanea al torneo princi-

pale se ne è disputato uno minore,riservato agli alunni delle scuoleelementari. Vincitore della manife-stazione principale è stato GiacomoBertino, tesserato con l'associazio-ne scacchistica "Amici della scac-chiera" di Erice; secondo classifica-to il mazarese Francesco Spedale;terzo il palermitano VincenzoInternicola. Buone le prestazionidei partannesi, con Sergio Pandolfoclassificatosi primo nella Categoria2N, Giuseppe Pantano nella

Categoria 3N. Per il Torneo scola-stico si è invece classificato alprimo posto il mazarese AngeloBucca; secondo gradino perGianluca Savalla dell'associazionescacchistica Lilybetana; terzo postoper la partannese GabriellaPantano. Soddisfatto FilippoGuirreri, presidente del sodalizio,"per il sempre maggiore interesseper questa disciplina che necessitadi riflessione e capacità di ragiona-mento". (marma)

Partanna, Open di scacchi. Vince Bertino

IIn ricordo del grande giocatore della Juventus, Gaetano Scirea è stato organizzato un torneo di calcio a 5 traquattro "Juventus Club Doc", rispettivamente di Salemi, Alcamo, Partanna e Castelvetrano. La manifestazio-ne già alla sua seconda edizione, si è svolta al palazzetto dello sport "M. Cavarretta" di Salemi. Ad organiz-

zare l'evento il Juventus Club Doc "Alessandro Del Piero" di Salemi guidato dal presidente Davide Ganci e daicomponenti del direttivo Baldo Benenati, Emanuele Grassa e Vito Scalisi. Tutto il club si è adoperato per la riu-scita della manifestazione e per ricordare, in maniera egregia e simpatica uno dei più grandi giocatori di calciodegli ultimi tempi e forse l'unico giocatore, nella storia del calcio ad avere una sola ammonizione nella sua car-riera sportiva. «E' stato un torneo riuscitissimo e sicuramente molto apprezzato- afferma BaldoBenenati -. Oltre all'aspetto agonistico è importante valorizzare Gaestano Scirea che sono sicura-mente da seguire ed imitare. Speriamo di potere ripetere questa giornata il prossimo anno, magaricoinvolgendo più Club Doc Juventus siciliani». Il torneo è stato vinto dal Club Doc Juventus diCastelvetrano, Pavel Nedved che ha ricevuto il premio dall'assessore Antonina Grillo. (aran)

PPrima partita in casa per la Taoil Basket Salemi ed è vittoria. Il risultato arriva dopo due partite disputatefuori casa e la squadra salemitana conquista la sua prima vittoria nel campionato di promozione, doveattualmente milita. A dirigere ed allenare i ragazzi sono i tecnici Salvatore Bongiorno e Diego Cusumano.

Fra le vecchie glorie che compongono le file salemitane, spicca l'atleta Salvatore Renda, ottimo giocatore di espe-rienza su cui punta molto la società. Vanno anche bene gli under 17 che stanno disputando un ottimo campiona-to. Hanno incassato ben 6 vittorie su 6 match disputati. La società, oltre che ai campionati di promozione e under17, è iscritta anche al campionato under 14, dove ha totalizzato ben 4 vittorie su 6 gare disputate, e al campio-nato esordienti che presto prenderà il via. La Taoil Basket Salemi, è una società abbastanza rodata nel settoresportivo, con ben 6 anni di attività alle spalle. L'obiettivo di tutta la dirigenza è quello di valorizzare i giovaniragazzi salemitani attraverso lo sport. (aran)

SSi è svolto a dicembre il quarto raduno nazionale off-road "Country life day" riservato a fuoristrada e QUADed organizzato dall'Associazione Country Life Club 4x4 di Castelvetrano con il patrocinio del Comune diCastelvetrano e della Federazione Italiana Fuoristrada. Il percorso per una lunghezza complessiva di 100

km, ha toccato la Valle del Belice attraversando i comuni di Partanna e Salaparuta. L'itinerario predisposto èstato apprezzato dagli sportivi, giunti per l'occasione da tutta la Sicilia. Particolarmente gradita è stata la sostaristoro ed i prodotti tipici ,offerti a Triscina di Selinunte, presso i locali dell'Associazione Progetto Triscina.. Lagiornata si è poi conclusa presso il Kartodromo di Triscina con la premiazione di tutti gli equipaggi e l'assegna-zione di premi e targhe,alla presenza dell'Assessore allo Sport del Comune di Castelvetrano, Nino Centonze.Grande soddisfazione infine, è stata espressa da parte del presidente dell'Associazione Paolo Guerra, che nel rin-graziare gli intervenuti e tutti coloro che hanno permesso di realizzare l'evento, ha ricordato le iniziative pro-mosse dal COUNTRY LIFE il cui scopo statutario è quello di organizzare manifestazioni, gare, escursioni, viag-gi, corsi di guida, raduni, aventi come finalità la vita all'aria aperta, nel pieno rispetto dell' ambiente e del terri-torio. (Maurizio Marchese)

Quarto raduno Off Road «Country Lyfe Day»

Taoil Basket Salemi: «valorizzare i ragazzi con lo sport»

Fatti e personaggi passati per le rime

Che rabbia!Nella sabbia

sepolti tra le dune,nel deserto dell'indifferenza

restiamo viviSOLO NOI CREATIVI !

Ma prima o poisiamo distrutti:

la fine, quando arriva,tocca a tutti!

Ora che sonosalito sul trono

per Eminenze grigie due cognati

perennementemi ritrovo ai lati!Son diventato

IL RE SCALOGNATO!

Fui già pulcinoancora implume,

dalla sinistraebbi le piume!Da gallinellad'opposizioneson del pollaionella gestione:adesso sono

GALLINA IN TRONO !

di Giovanni Loiacono

Ti risolveogni situazionecon gesti ed urla

e qualche parolaccia:al suo cospetto

è meglio che si taccia!Tutte le volte

che qui si fa vivousa un laconico

RITO SBRIGATIVO