Fuori c'è Luce

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FUORI C’È LUCE! Installazioni luminose permanenti Area pedonale Pigneto, Roma, xx/xx/xxxx

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Installazioni permanenti luminose al Pigneto

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FUORIC’è LUCE!

Installazioni luminose permanenti

Area pedonale Pigneto, Roma, xx/xx/xxxx

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Installazioni luminose permanentiArea pedonale Pigneto, Roma, ottobre 2009

FUORI C’è LUCE!Da un’ idea di ContestaRockLab e Claudio Libero Pisano

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Il progetto nasce dalla sinergia tra diverse entità che operano nel popolare quartiere romano del

Pigneto, in particolare nella zona pedonale, un’area che da qualche anno investe in creatività ed è

diventata meta e riferimento per artisti delle ultime generazioni.

Attività commerciali diversificate hanno poi reso decisamente peculiare lo spirito del quartiere.

Si tratta di un luogo, nella toponomastica romana, sempre più vicino alle trasformazioni sociali e

culturali, che ha dato prova di grande capacità solidale nell’accogliere culture altre. Il progetto

Fuori c’è luce! nasce come investimento culturale per tutta l’area e sarà realizzato con

l’utilizzo di materiali ad impatto zero. Le opere avranno l’impegno di inserirsi responsabilmente

in un contesto sociale e culturale particolare, con un ruolo attivo e non unicamente espositivo. Le

luci che con le opere degli artisti vengono accese sono una sfida al buio dell’intolleranza.

Quattro gli artisti invitati, David Casini, Rocco Dubbini, Marina Fulgeri, Luana Perilli, che hanno scel-

to il luogo dove realizzare il progetto luminoso. Vere e proprie opere all’aperto che resteranno come

installazioni permanenti, patrimonio stabile del quartiere.

Un gesto, quello della donazione delle opere alla città di Roma, che potrebbe rappresen-

tare il primo nucleo di un patrimonio di arte contemporanea all’aperto. Un percorso mu-

seale senza museo. Una mappa del quartiere dove saranno impresse anche le testimonianze del

contemporaneo.

Inoltre, come evento collaterale, una quinta artista Nordine Sajot si relazionerà con il ristorante

Primo e creerà, in relazione con lo chef, dei piatti d’artista sul tema della luce, che entreranno nella

proposta gastronomica del locale.

ContestaRockLab e Claudio Libero Pisano presentano :

FUORI C’è LUCE!

L’opera Ovunque proteggi sarà esposta durante i giorni dell’evento nei locali del ristorante Primo. Suc-

cessivamente il Comune deciderà una struttura pubblica dove esporre l’opera in modo permanente.

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ContestarockLab, vuole sottolineare che il forte spessore culturale dell’ini-ziativa e la volontà di coinvolgere realtà private e istituzioni pubbliche, sono componenti necessarie non solo per la realizzazione di questa edizione di Fuori c’è luce!, ma anche per sviluppare un processo che si auspica replica-bile e sempre più performante. Le potenzialità intrinseche dell’iniziativa uni-te al forte impegno professionale messo in atto hanno l’ambizione di fare di questo progetto un riferimento anche internazionale per quanto riguarda il messaggio ambientale, Di sostenibilità e di recupero del territorio, veicolati in modo non convenzionale attraverso l’arte.

Il progetto Fuori c’è luce! nasce dall’esigenza di veicolare, attraverso il linguaggio artistico contem-

poraneo, un messaggio di sostenibilità e di rispetto ambientale.

Grazie alle metodologie utilizzate per la realizzazione generale del progetto e per la produzione

delle opere, il messaggio ambientale e di sostenibilità sarà evidente:

Il materiale promozionale sarà stampato su carta riciclata

L’energia utilizzata per l’alimentazione delle opere sarà ricavata da fonti rinnovabili

Tutto l’evento, dall’organizzazione alla produzione del materiale informativo, sarà a im-patto zero. La compensazione di co2 è finalizzata a riqualificare e tutelare foreste in cre-scita sia in Italia che all’estero. Per maggiori informazioni: www.impattozero.it

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COLLOCazIOnE pERmanEntE dELLE OpERE LUmInO-sE dEgLI aRtIstI sUL tERRItORIO URbanO dI ROma, nELL’aREa pEdOnaLE dEL pIgnEtO, è Un EspERImEn-tO, Un tEntatIvO dI aRtE RELazIOnaLE. dI Una RELa-zIOnE FItta E maI EpIsOdICa COn IL qUaRtIERE, COn La

sUa stORIa E COn qUantI LO abItanO. aRtE pUbbLICa IntEsa nOn sOLO COmE abbELLImEntO dEL tEssUtO CIttadInO O CELEbRazIOnE dI mEmORIE pUbbLI-ChE E IndIvIdUaLI. LE OpERE dEL pIgnEtO vOgLIOnO REstaRE nEL qUaRtIERE pER EssERE FRUItE dI COntInUO, aCCOmpagnatE nEL LORO mEssaggIO daL-La LUCE ChE nOn sE nE aLLOntana maI. OpERE ChE hannO L’ambIzIOnE dI EntRaRE a FaR paRtE dELL’EstEtICa dEL paEsaggIO URbanO Ed EssERE aL COntEmpO ELEmEntI da FRUIRE, da pOs-sEdERE In qUaLChE mOdO. da paRtE dI OgnUnO. OpERE pUbbLIChE, qUIndI dI tUttI.maRIna FULgERI COn EntRata In UsCIta REaLIzza, pROpRIO aLL’InIzIO dELL’aREa pEdOnaLE, Una pORta dI LUCE ChE tRasFORma dI COntInUO I CO-LORI, COmE a sIgnIFICaRE LO spIRItO In COstantE CambIamEntO dEL qUaR-tIERE. Una pORta ChE pUò EssERE attRavERsata, ChE COnsEntE L’EntRata O L’UsCIta, dIpEndEntEmEntE da dOvE CI sI tROva.LIght-pLay-gROUnd dI LUana pERILLI è Un dIvERtIssEmEnt, anCORa COn La LUCE. Un LampIOnE ChE RIpROpOnE pROIEzIOnI dI gIOChI da stRada da pRa-tICaRE. gIOChI ChE sOnO nELL’ImmagInaRIO dI tUttI, EppURE sULLa vIa dI EssERE dImEntICatI. La LUCE In qUEstO CasO è aL sERvIzIO dELLa mEmORIa, dEL RICORdO IntImO dI OgnUnO, dELLa pROpRIa InFanzIa ChE La LUCE FIssa E REndE EtERnI.ROCCO dUbbInI COn ChI ha aCCEsO La LUCE? sCEgLIE LE FOgnE pER FaR paR-tIRE L’ILLUmInazIOnE, gIOCa COn I dOppI sEnsI, COn La COstantE RICERCa dI sEnsO. sIngOLaRE ChE attRavERsO IL tOmbInO aRRIvI Un’EspLOsIOnE dI LUCE aL pOstO dI OdORI E LIqUamI. L’IROnIa stEssa dEL tItOLO è Un InvItO a nOn avER maI pREgIUdIzI nELL’OssERvaRE LE COsE, Ché EssE CambIanO

La

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anChE sOLO a mOdIFICaRE IL pUntO dI vIsta daL qUaLE LE sI gUaRda.pUbbLIC pERCEptIOn dI davId CasInI è Un pOtEntE RaggIO dI LUCE, pOstO tRa dUE paLazzI, ChE mIma Una stELLa CadEntE, Un REgaLO a ChI gUaR-da, Una pOssIbILItà dI RIsCattO pER qUantI, aLzandO gLI OCChI aL CIELO, vOgLIOnO EspRImERE Un dEsIdERIO. Un’OpERa ChE COnCEdE pER sEmpRE IL sOgnO, basta aLzaRE LO sgUaRdO E dEsIdERaRE ChE qUaLCOsa CambI O sI REaLIzzI. LE stELLE sOnO qUI E LavORanO pER nOI.nORdInE sajOt, COn OvUnqUE pROtEggI, IROnICamEntE gIOCa COn La pOssI-bILItà dI ChIEdERE gRazIE a pagamEntO: basta InsERIRE Una mOnEtIna, La LUCE sI aCCEndE E La gRazIE è COnCEssa. anChE qUEsta vOLta UnO sgUaR-dO LaICO sUI dEsIdERI, EvIdEnzIatO nELLa FORma dELL’Ex vOtO LUmInOsO, ChE REstItUIsCE IL COntORnO dI Una manO COn Un bICChIERE. sajOt, In COLLabORazIOnE COn IL RIstORantE pRImO, REaLIzza Un mEnù d’aRtIsta, ChE REstERà nELLa pROpOsta gastROnOmICa dEL LOCaLE.

Claudio Libero Pisano

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E n t R a t a

I n

U s C I t a

m a R I n a F U L g E R I

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IL progetto “entrata in uscita” è frutto di due riflessioni sul quartiere pigneto fatte già dal

primo istante ovvero il primo sicuramente la frequentazione continua di gente e gene-

razioni, la seconda il mutare continuo del quartiere pur rimanendo sempre fedele a se

stesso. L’autenticità delle persone che vi hanno sempre abitato convive con i giovani e gli stranieri

arrivati da poco. Un passaggio non solo generazionale ma anche culturale.

Da questi presupposti è nata l’idea di installare una grande porta all’entrata della zona

pedonale dove si svolge il mercato (che potrebbe essere però considerata anche l’uscita)

e di renderla non solo luminosa ma che cambia colore continuamente.

Come il quartiere che muta continuamente pur rimanendo sempre se stesso, così questa struttura

semplice alterna continuamente i suoi colori, dai toni caldi ai toni freddi, pur rimanendo sempre

un’apertura sul quartiere.

Le opere d’arte inserite nel contesto urbano diventano luoghi del pensare e non solo del vivere, il

confronto libero e talvolta involontario con il passante porta ad un primo momento d’ inaspettata

sorpresa soprattutto per chi lo vive quotidianamente ed è proprio da questo iniziale chiedersi cos’è

e perchè si trova proprio lì, che comincia il viaggio culturale verso la comprensione dei significati

dell’opera dove ognuno, spero, vorrà troverà i propri.

Via Casilina

Via

Asco

li Pi

ceno

Via

Gros

seto

PiazzaDel Pigneto

Via L’Aquila

Via del Pigneto

Marina Fulgeri

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s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Realizzazione di n°1 portale in profilato di ferro con sezioni quadre 120x120x0,03 per i montanti

mentre per la trave superiore la sezione del profilo metallico sarà da 200 x120 x0,04. L’arco monta-

to sopra la trave sarà realizzato con un profilo metallico centinato da 50 x 50 x 0,02. I montanti nella

parte a terra saranno forniti di piastre e contro piastre dallo spessore di mm.15 con opportune barre

filettate per il fissaggio dei dadi e controdadi.

Il fissaggio a terra dei portali sarà realizzato previa predisposizione di scavi e plinti in cemento

armato progettati per la bisogna. Tutta la struttura sarà illuminata da un filo di luce perimetrale a

LED con effetto RGB variabile. Tale illuminazione sarà opportunamente incassata in carter metallici

montati sopra la struttura eprotetti da lastra in policarbonato trasparente.

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C U R R I C U L U m v I t a E

s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Esposizioni personali2009

MARINA FULGERI - Personale - Casa dell’Ariosto - Ferrara

2006

NO LIMITS - personale - Galleria Continua - San Giminiano (SI)

2004

DROMOCROMA - bipersonale- Galleria Autoricambi -

2003

OPERAZIONE IMPOSSIBILE- Galleria Placentia Arte- Piacenza

2002

PUNTO DI FUGA - CARE/OF - Milano

Esposizioni collettive2009

DISHARMONIC HARMONY - ART FOR ART’SHAKE - Museo della Musica - Bologna ARTEFIERA

2008

LOST - Progetto per il piazzale antistante l’entrata, Domaine Pommery, Riems

all’interno della mostra “ART EN EUROPE”-

COMING AND GOING - Installazione luminosa in Vicolo dell’Anguilla, Brescia

all’interno della mostra “RE-LIGHTING THE CITY”

2007

SPAZIONONMATERIALE - Progetto Site-specific

all’interno della mostra-Workshop con Anne e Patrick Poirier - Santa Sofia (FC)

2006

LIGHT PERCEPTION - Installazione luminosa, p.zza Maggiore, Bologna “ART FIRST” - Bologna

2005

“AN UNKNOWN PACE IS AN IMMAGINARY PLACE”- Installazione site-specific,

p.zza della Subburra, Roma - all’interno della mostra “ 41? 53’ x 12? 29’ “

2004

I AM NOT HERE - Intervento site-specific, Rocca Sforzesca di Imola - all’interno della mostra “Ad’A

2003

PRAGUE BIENNALE I - Galleria Nazionale Veletrznì Palac - Praga

2002

From 4th july to 4th september 2002 - Progetti di Arte Ambientale, Parco di Rimini

2001

LIGHTNOTLIGHT / 15421-25 - Intervento site-specific, Stazione Ferroviaria di Bologna

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L I g h t -

p L a y -

g R O U n d

L U a n a p E R I L L I

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area pedonale ha un forte aspetto ludico e di aggregazione e mi piaceva l’idea di

offrire dei giochi per adulti e bambini, come campana e twister, che richiamas-

sero alla memoria atmosfere retrò e ricordi d’infanzia.

Le proiezioni appaiono la sera ricostituendo lo spazio e trasformando la funzione del luogo; i giochi

che sfruttano l’uso del corpo e le superfici della città si materializzano attraverso la luce con lo stes-

so aspetto impermanente, improvvisato e leggero dei giochi di strada.

L’installazione è così godibile sia dal punto di vista evocativo sia come semplice gioco senza sacrifi-

care né il funzionamento né l’aspetto visivo.

Mi piacerebbe che gli abitanti del quartiere non vivessero l’installazione come un’intrusione visiva

nel loro quotidiano, ma che in qualche modo potessero utilizzarla come strumento di divertimento

o solo come strumento della memoria integrando così ricordi o esperienze soggettive nel tessuto

urbano.

L’

Via Casilina

Via

Asco

li Pi

ceno

Via

Gros

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PiazzaDel Pigneto

Via L’Aquila

Via del Pigneto

Luana Perilli

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s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Realizzazione di n°1 struttura metalliche bilaterali porta proiettori con una sagoma a “V “.

Tale struttura con i 2 lati realizzati in tubolare di ferro con diametro di 80mm. e con una sporgenza

rispetto all’asse del palo di mt. 1,50.

Alle due estremità della struttura saranno installate due protezioni metalliche, per i proiettori, ver-

niciate esternamente di colore rosso ed internamente di colore crema. La struttura così realizzata

sarà montata su di un palo realizzato per l’occasione.

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C U R R I C U L U m v I t a E

s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Luana Perilli è nata a Roma nel 1981 dove attualmente vive e lavora.

Il suo lavoro è basato su una ricerca incentrata sull’analisi del linguaggio, delle strutture narrative e

della memoria attraverso l’uso di media differenti quali installazioni, scultura, video, animazione e

progetti site specific.

Il lavoro è stato esposto in mostre collettive e personali in Italia e all’estero tra le quail: 15° Quadrien-

nale d’arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma IT; video as video rewind to form, Swimming

Pool Project Space, Chicago IL; Signale-Ostrale, Ostrale, Dresden, DE; Nomad space-wandering

gallery, Karlin studios, Prague CZ; Studiovisit-a review on works by Italian artists, 91mq, Berlin,DE;

Ballo all’Opera – Memoria/Memorie, CIAC Genazzano, IT; Tattile Duttile, V.M.21 artecontempora-

nea, Roma IT; Abres tus Ojos, Buenos Aires, RA; Interplay Premio Termoli 2009, Galleria Civica D’ar-

te Contemporanea, Termoli, IT; Written City-scrivere la città, site specific,Frascati IT; Tra-Monti,

site specific Rione Monti, Roma, IT; Micropaesaggi/Microlandshaften Austrian institute, Roma IT;

Multiprises, Citè Internationale des Arts, Paris, FR; Why?, Fondazione Pastificio Cerere-The Gallery

Apart, Roma; Video Project Room#4 , Rialrosantambrogio, Roma; Pay Attention (follow the instruc-

tion) Studio Lipoli&Lopez, Roma; Y.I.A. Young International Artists, Rialtosantambrogio, Roma.

Nel 2009 ha ricevuto il premio Musicbox alla fiera Artò di Roma con il lavoro The Man of The Season

(in loving memory of loving memories)-coming soon.

Ha partecipato inoltre a residenze all’estero come Citè Internationale des Arts, Paris attraverso un

premio di Incontri Internazionali D’Arte e artOMI , New York, USA, su selezione della Dena Founda-

tion for Contemporary Art.

Nel 2008 ha collaborato con la Temple University e la Conell University dove attualmente insegna

per il semestere autunnale.

Inoltre nel 2007 ha fondato insieme ad un gruppo di giovani artisti e curatori 26cc, spazio no-profit

per l’arte contemporanea a Roma.

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C h I

h a a C C E s O

L a L U C E ?

R O C C O d U b b I n I

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L avorare con la luce è significato per me definire che cosa illuminare, che cosa sottolineare

del luogo con cui il mio lavoro stava stringendo una relazione duratura.

Essenzialmente mi sono avvicinato al quartiere del Pigneto con il chiaro intento di stabilire

un rapporto di continuità estetica con la quotidianità del luogo, pensando ad un progetto che in

modo inaspettato entrasse negli elementi già presenti e neutri nel territorio.

Il quartiere del Pigneto dopo anni di abbandono sta vivendo una grande rinascita culturale e sociale

grazie alla spinta di un perfetto esempio di convivenza multietnica e multicuturale che negli anni si è

radicata nel territorio. Allora nasce l’esigenza di raccontare ciò che sta alla base dei grandi cambia-

menti, ciò che in modo nascosto e silente pone le basi per la crescita e la vita sociale. Ho scelto di

lavorare con la fogna poichè è un luogo comune all’intero quartiere, una sorta di struttura

arteriosa in cui convogliano tutti gli scarti che inoltre tiene legata una struttura. E’ il luogo

della civilizzazione, la possibilità di convivere in uno spazio. Infine è anche il luogo buio

per eccellenza che metaforicamente viene illuminato e quindi con questo lavoro avviene il

massimo dello sconvolgimento che la luce può creare.

Quando si pensa ad un progetto pubblico è giusto interrogarsi sui contenuti e su ciò che rimane al

fruitore dell’opera ma in questo caso ritengo che la suggestione debba avere una propria autono-

mia, spero che chiunque passi possa recuperare e vivere attivamente una propria immagine parten-

do dalla mia opera scenografica, quasi gortica, magari utilizzando l’immaginario che proviene dalla

letteratura dal cinema o dal teatro.

Via Casilina

Via

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PiazzaDel Pigneto

Via L’Aquila

Via del Pigneto

Rocco Dubbini

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s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Realizzazione di n°1 scultura luminosa con proiettori denominata “Chi ha acceso la luce?”.

La scultura sarà realizzata con 5 proiettori luminosi con custodia stagna e con 150 w di potenza da

posizionare all’interno dei tombini di scolo, posti sulla pavimentazione del sito progettuale.

Sarà necessario portare un cavo d’alimentazione del tipo “ad immersione” all’interno dei tombini

interessati al fine di poter alimentare i 5 proiettori.

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C U R R I C U L U m v I t a E

s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

La ricerca estetica di Rocco Dubbini è difficilmente incastonabili in correnti, stili o linguaggi: si muo-

ve sperimentando la realtà, intesa in senso antropologico, sociale, individuale e il mistero in essa

celato, attraverso l’utilizzo di differenti media.

Comunica scegliendo più spesso il mezzo dell’installazione in cui fa convivere video, fotografia di-

gitale, scultura, performance, in progetti dal lessico minimale e scrupoloso lucidamente studiati

e dotati di un’elevata rigorosità. Alla “lucidità” e coerenza formale corrisponde una concettualità

trasversale, fatta di continui ribaltamenti della visione e del senso, di testi polisemantici e strania-

mento sensoriale, di letture ed interpretazioni stratificate, non concilianti, volte ad aprire continue

domande cui non vogliono seguire altrettante risposte.

Ha esposto in diverse collettive e personali in Italia e all’estero tra cui Palazzo delle Esposizioni di

Roma, Vittoriano di Roma, Chelsea Museum di New York, GAM di Bologna, Certosa di Padula, Fon-

dazione Furlan di Pordenone, CIAC di Genazzano.

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p U b L I C

p E R C E p t I O n

d a v I d C a s I n I

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IL mio lavoro ha sempre subito il fascino dei paesaggi lunari, meteoriti, degli infi-

niti stellari. Tutti ambienti di fatto astratti, e che fanno parte della mia immaginazione.

In questa ricerca, mi piace abbinare anche una dimensione meccanica, in una sorta di

messa in scena dell’eternità, non piu naturale ma umana! Ho allora pensato ad un progetto che

viaggiasse in questa direzione, e il risultato è stato quello di ricreare una Stella cadente.

La stella sarà composta da un cavo luminoso “led”, sospeso all’altezza di circa 20-30 metri, anco-

rato tra due palazzi opposti lungo la strada del pigneto. L’opera è in relazione con l’ambiente, e vuol

essere il piu discreta possibile per il pigneto, un quartiere che, come tanti a Roma, è ricco di forti

elementi di vita quotidiana.

Certamente nello stesso modo in cui viene percepita una stella cadente! E cioè con la sorpresa e

l’imprevedibilità che comporta il lampo di luce, con l’augurio finale nell’espimere un desiderio...

Via Casilina

Via

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PiazzaDel Pigneto

Via L’Aquila

Via del Pigneto

David casini

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s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Realizzazione di n°1 scultura luminosa a LED denominata “public perception”. La scultura sarà re-

alizzata con un tubo luminoso di circa mt. 5 di lunghezza. che sarà montato su una fune in acciaio

stesa da una facciata di palazzo ad una di fronte.

Saranno necessari due montanti da ancorare sui due rispettivi palazzi per tensionare la fune d’ac-

ciaio atta a sostenere il cavo elettrico d’alimentazione e la scultura luminosa. Sarà necessario por-

tare un cavo d’alimentazione a ridosso di uno dei montanti e predisporre una piattina metallica per

la scarica atmosferica.

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C U R R I C U L U m v I t a E

s C h E d a t E C n I C a I n s t a L L a z I O n Ea cura della Progetto Neon s.r.l.

Nato a Montevarchi (AR) nel 1973, vive e lavora a Faenza e Ginevra

Personali2008 Bologna, Galleria CAR Projects. 2007, Critica in Arte, curated by D. Lotta, Ravenna, MAR Mu-

seo d’Arte della città. 2006, Genève (CH), Analix Forever Gallery; Napoli, Galleria T293.

Collettive2009, Oltre lo Specchio, curated by Adriana Rispoli, Eugenio Viola, Sasa Janjic, Belgrado (Serbia),

Istituto Italiano Cultura. 2008, Nothing but Sculpture, curated by Francesco Poli, Carrara, XIII Bien-

nale Internazionale. 2007, Deutsche Bank Collection, curated by F. Boehm, F. Hutte, C. Schicktanz,

Milano, Deutsche Bank. 2006, Everything is Wrong, curated by A. Donze-Van Saanen, Liestal (CH),

Kunsthalle. 2005, Residenza d’Artista – Workshop di ceramica nell’arte contemporanea (invited

as guest artist), curated by D. Lotta, Faenza, Museo Carlo Zauli. 2004, The Black Album, London,

Maureen Paley Interim Art Gallery. 2002, Corso Superiore di Arti Visive (Visiting professor Giulio

Paolini), curated by A. Vettese, G. Di Pietrantonio, Como, Fondazione Antonio Ratti.

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è

O v U n q U E

p R O t E g g I

da tempo che avevo pensato a sviluppare dei progetti da realizzare con la luce.

Questi vari progetti erano pensati come sviluppi della mia ricerca artistica, uno in partico-

lare (quello che ho poi proposto al curatore Claudio Libero Pisano), intitolato “Ovunque

proteggi” ci ha accomunato visto che si pensava di lavorare nel contesto del pigneto anche insieme

allo chef del ristorante Primo, Marco Gallotta.

Il mio progetto si è chiaramente delineato come ponte fra il lavoro di collaborazione con Marco e la

proposta di una scultura luminosa a sè stante.

Sarà un opera “votiva-interattiva” e anche gustativa, che parla della vivacità di questo quartiere e

che, appunto, prendere vita grazie al coinvolgimento e all’interazione dei fruitori.

Spero che i vari livelli di lettura e di interpretazione di questo lavoro verranno letti in chiave ironica.

Il progetto è comunque animato da un discorso socio-culturale di fondo. Ad ogni modo, si spera

sempre di incontrare l’apprezzamento del pubblico quando si va in mostra. Per me è un momento di

condivisione e di scambio come, appunto, quello della condivisione del pasto.

Nordine Sajot

n O R d I n E s a j O t

Ex -tra

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Via Casilina

Via

Asco

li Pi

ceno

Via

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PiazzaDel Pigneto

Via L’Aquila

Via del Pigneto

C U R R I C U L U m v I t a E

Artista francese residente a Roma (diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Nantes nel 1999, con

un master di ricerca in Arte e Design all’Accademia di Saint-Etienne nel 2000). Indaga l’aspetto

antropologico della società, riflettendo in particolare sulle tematiche del cibo e del consumo. La sua

produzione ha compreso finora fotografie, video, sculture, installazioni, performance e multipli.

Il suo lavoro è stato presentato in diverse gallerie, spazi istituzionali e festival, tra cui: Palazzo delle

Esposizioni (Roma 2009-2008); MACRO Future- Museo d’Arte Contemporanea (Roma 2009-2008);

MNAC Museo Nazionale di Arte Contemporanea Bucarest (2009) ; Museo del Corso (Roma 2008);

Velan Centro d’arte contemporanea (Torino 2008); Studio Stefania Miscetti (Roma 2008-2007);

Notgallery Napoli (2008); CIAC Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Castello Colonna

(Genazzano, Roma 2007); Palazzo Lucarini Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea (Trevi

2007); Galleria Metis_NL (Amsterdam 2007-2004); C/O Careof Fabbrica del Vapore (Milano 2006

– 2005 – 2002); MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università “La Sapienza”

(Roma 2006); Ex-Macello (Padova 2006); Teatro Miela e Galleria LipanjePuntin (Trieste 2006);

Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano 2006); Galleria Civica (Modena 2006); Teatro Sociale (Ber-

gamo 2005); Fournos Center for the Art and New Technology (Atene 2005); QUARTER Centro Pro-

duzione Arte (Firenze 2005); Istanbul Contemporary Art Museum (Istanbul 2005); Goethe-Institut

(Toronto, Canada 2005); Luigi Pecci Centro per l’Arte Contemporanea (Prato 2005); Museo d’Arte

Moderna Casa Serodine Ascona 2004 - 11a Biennale dei giovani artisti d’Europa e del Mediterraneo

(Atene 2003); Centro d’Arte Contemporanea (Bruxelles 2001); Biennale internazionale di Design

(Saint-Etienne, Francia 2000); Galleria EOF (Parigi 2000).

Ristorante “Primo”Via del Pigneto 46

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stRUmEntI pROmOzIOnaLI E dI COmUnICazIOnE REaLIzzatI pER FUORI C’E ’ LUCE!Il logo dello Sponsor Ufficiale verrà inserito su locandine, manifesti, depliant vari, pianificazioni

stampa su riviste e quotidiani nazionali e su ogni altro strumento di comunicazione che verrà

realizzato in base al piano promozionale.

CaRtELLIna IstItUzIOnaLE FUORI C’E ’ LUCE!Il logo dello Sponsor Ufficiale verrà riprodotto sulla cartellina istituzionale di Fuori c’è Luce!

in totale copie per inviti, comunicati stampa, invio documentazione a personalità e media che

parteciperanno a vario titolo alla manifestazione.

2 pannELLI EstERnI zOnE IngREssO IsOLa pEdOnaLEIl logo dello Sponsor Ufficiale verrà inserito su grandi pannelli collocati all’ingresso dell’Isola

Pedonale nel quartiere Pigneto.

mERChandIsIngIl logo dello Sponsor Ufficiale verrà riprodotto su tutti i gadget promozionali che saranno distri-

buiti prima e dopo l’evento.

EspOsItORIIl logo dello Sponsor Ufficiale verrà riprodotto su n° 10 espositori destinati alla distribuzione del

materiale promozionale dell’evento. Gli espositori verranno collocati lungo tutta l’ area pedonale.

CataLOgO gEnERaLEInserimento di n° 1 pagina pubblicitaria a 4 colori f.to DA DEFINIRE cm fornite dall’azienda.

UFFICIO stampaIl logo dello Sponsor Ufficiale verrà riprodotto all’interno della sala utilizzata per le conferenze

stampa in posizione utile anche per le riprese televisive.

COmUnICatI stampaComunicati di una cartella, forniti dall’azienda già stampati, verranno inseriti all’interno delle

cartelline distribuite ai giornalisti che si accrediteranno presso l’Ufficio Stampa dell’ organiz-

zazione.

EvEntI dI pREsEntazIOnE E pROmOzIOnE dI FUORI C’E ’ LUCE!Il logo dello Sponsor Ufficiale verrà inserito in apposito collophone nella sala ove si svolgerà la

conferenza stampa nazionale per presentare a tutti i media italiani ed esteri il progetto. Comuni-

cati di una cartella, forniti dall’azienda già stampati, verranno inseriti all’interno delle cartelline

distribuite ai giornalisti intervenuti.

pIanO spOnsORA tutti gli Sponsor Ufficiali saranno riservate le seguenti opportunità:

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Contesta Rock Lab

Via Ascoli Piceno 6, 00176 Roma

+39 06 70 61 30 36

[email protected]

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