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CATTEDRA DI DIRITTO COSTITUZIONALE COMPARATO (Prof. Marina CALAMO SPECCHIA) II Semestre (Sede di Taranto) PROGRAMMA (a.a. 2004-2005) - DIRITTI, LIBERTÀ E GIUSTIZIA COSTITUZIONALE- MODULO 1 (3 crediti): DIRITTI E LIBERTA’. Il metodo nel diritto comparato. Costituzionalismo e costituzioni. Giusnaturalismo e positivismo giuridico. Le Dichiarazioni dei diritti settecentesche. La tecnica dei Preamboli e loro valore giuridico. Le tradizioni giuridiche dei diritti: i “diritti pubblici soggettivi” di derivazione tedesca e le “libertà pubbliche” di derivazione francese. Le costituzioni e i diritti: i diritti inviolabili e i diritti “accessibili”. Le costituzioni e i “cataloghi di diritti”. Dalla teoria alla pratica: la tutela giurisdizionale dei diritti. MODULO 2 (3 crediti): GIUSTIZIA COSTITUZIONALE COMPARATA. Origini e precedenti del controllo di costituzionalità delle leggi: cenni storici. Analisi dei modelli del sindacato di costituzionalità delle leggi: controllo politico e controllo giurisdizionale, sindacato accentrato e sindacato diffuso. Una categoria “di mezzo”: il modello misto. La circolazione e la recezione dei modelli classici di controllo della costituzionalità delle leggi. Il ruolo “politico” del giudice delle leggi: dall’actio finium regundorum all’equal protection of law. Le tecniche decisorie: la tipologia delle sentenze e la forza delle decisioni costituzionali. Corti costituzionali e Parlamento: il controllo sulla ragionevolezza della legge e la tecnica decisoria come interferenza funzionale. La giurisdizione costituzionale delle libertà: i prototipi e gli epigoni. Il ricorso individuale di costituzionalità tra modello ibero-americano e modello tedesco. Le “altre” funzioni delle corti costituzionali in prospettiva comparata. N.B.: Si precisa che l’esame di Diritto Costituzionale Comparato si compone di sei crediti. Gli studenti che optassero per l’idoneità (3 crediti) di Diritto Costituzionale Comparato possono scegliere alternativamente uno dei due moduli indicati.

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CATTEDRA DI DIRITTO COSTITUZIONALE COMPARATO(Prof. Marina CALAMO SPECCHIA)

II Semestre (Sede di Taranto)

PROGRAMMA(a.a. 2004-2005)

- DIRITTI, LIBERTÀ E GIUSTIZIA COSTITUZIONALE-

MODULO 1 (3 crediti): DIRITTI E LIBERTA’. Il metodo nel diritto comparato. Costituzionalismo e costituzioni. Giusnaturalismo e positivismo giuridico. Le Dichiarazioni dei diritti settecentesche. La tecnica dei Preamboli e loro valore giuridico. Le tradizioni giuridiche dei diritti: i “diritti pubblici soggettivi” di derivazione tedesca e le “libertà pubbliche” di derivazione francese. Le costituzioni e i diritti: i diritti inviolabili e i diritti “accessibili”. Le costituzioni e i “cataloghi di diritti”. Dalla teoria alla pratica: la tutela giurisdizionale dei diritti.

MODULO 2 (3 crediti): GIUSTIZIA COSTITUZIONALE COMPARATA. Origini e precedenti del controllo di costituzionalità delle leggi: cenni storici. Analisi dei modelli del sindacato di costituzionalità delle leggi: controllo politico e controllo giurisdizionale, sindacato accentrato e sindacato diffuso. Una categoria “di mezzo”: il modello misto. La circolazione e la recezione dei modelli classici di controllo della costituzionalità delle leggi. Il ruolo “politico” del giudice delle leggi: dall’actio finium regundorum all’equal protection of law. Le tecniche decisorie: la tipologia delle sentenze e la forza delle decisioni costituzionali. Corti costituzionali e Parlamento: il controllo sulla ragionevolezza della legge e la tecnica decisoria come interferenza funzionale. La giurisdizione costituzionale delle libertà: i prototipi e gli epigoni. Il ricorso individuale di costituzionalità tra modello ibero-americano e modello tedesco. Le “altre” funzioni delle corti costituzionali in prospettiva comparata.

N.B.: Si precisa che l’esame di Diritto Costituzionale Comparato si compone di sei crediti. Gli studenti che optassero per l’idoneità (3 crediti) di Diritto Costituzionale Comparato possono scegliere alternativamente uno dei due moduli indicati.

Testi consigliati:

MODULO 1: - R. DAVID, C. JAUFFRET-SPINOSI, I grandi sistemi giuridici contemporanei, Padova, Cedam, ult ed., limitatamente alle pp. 1-15; - E. CECCHERINI, La codificazione dei diritti nelle recenti Costituzioni, Milano, Giuffrè, 2002MODULO 2: - L. PEGORARO, Lineamenti di giustizia costituzionale comparata, Giappichelli (Torino), 1998.

Prof. Marina CALAMO SPECCHIA

A.A. 2004/2005

ABILITÀ INFORMATICHE II(Corso di Laurea in Scienze Giuridiche)

prof. Nicola ConvertiniE-mail: [email protected]

Anno III

ProgrammaIl corso si pone l'obiettivo di presentare l'informatica come strumento per la risoluzione di problemi che interessano da vicino lo specifico indirizzo di studio. Si tratta, in sostanza, di utilizzare software general purpose, nel contesto disciplinare offrendo l'acquisizione di abilità informatiche su problemi e aree di specifico interesse.Il corso sarà dedicato alla trattazione dei seguenti argomenti:Tecniche avanzate per la produzione di documenti complessi. Gli editor di testi. Funzioni fondamentali di scrittura con i word processor. La strutturazione del testo e la creazione di modelli. Strutturazione di documenti amministrativi. La forma dell'atto amministrativo e sua implementazione. La costruzione di documenti multimediali.Strumenti di presentazioneCreazione di una nuova presentazione: modello predefinito e presentazione vuota. Inserimento di testo e immagini. Animazioni personalizzata e transizioni diapositiva. Formati di esportazione.Software e diritti di autoreSoftware proprietario e software libero: la regolamentazione giuridica. Software libero, licenza GPL, Common Creative. La tutela giuridica del software: il diritto d’autore. La brevettabilità del software.L’informatica giuridica documentaleArchivi e database: concetti introduttivi. Banche dati, sistemi documentari, indicizzazione, uso degli operatori logici booleani. Lo strumento thesaurus. Ricerca di documenti di interesse giuridico in banche dati on-line ed off-line. Le principali banche dati giuridiche italiane ed europee: il Centro Elettronico di Documentazione (CED), il sistema informativo di Camera e Senato, Celex, Eurlex. Internet: uso dei motori di ricerca per il reperimento di informazioni e documenti giuridici, risorse giuridiche on-line: riviste, informazione giuridica, leggi e giurisprudenza. Le banche dati su supporto ottico. Le reti telematiche e sicurezzaLa Netiquette. L’Etica hacker. Il file sharing. Spamming e netstrike. La partecipazione in Internet: mailing list, chat e forum di discussione. Libertà di manifestazione del pensiero e Internet, censura e anonimato, le tecniche di filtraggio e di tutela della privacy. Il documento informatico. Scopi e funzioni delle firme elettroniche: generazione delle chiavi.Crediti accademici 4Testi consigliati:

N. Renzoni, A. Guidi, Informatica di base, Apogeo, MILANO, 2004 oppureS. Bertolacci, F.Grossi, ECDL Guida facile, Milano 2004;R. Bin, N. Lucchi, Informatica per le Scienze Giuridiche, II ed., CEDAM, Padova, 2003

Fotocopie di materiali informatici e di esercitazione saranno distribuiti dal docente.

SCIENZE GIURIDICHE SEDE DI TARANTOA.A. 2004/2005

DIRITTO ROMANO prof. Sebastiano Tafaro

E-mail: [email protected]

II Modulo: Istituzioni di Diritto romano.Fas e ius. La concezione antropocentrica del ius. Dal diritto dei patres al diritto degli “uomini” e dei “viventi”: ius Quiritium. ius civile novum

vetus ius honorarium, ius gentium, ius naturale. I facitori e i fruitori del diritto: Soggetti diversi dagli ‘uomini’. Disuguaglianze tra gli homines, cives romani: patres, filii, mulieres; ingenui, clientes, addicti, auctorati, mercennarii, liberti, coloni, ebrei, eretici, apostati, pagani, latini, socii, peregrini, servi. Il singolo e la collettività: le assemblee cittadine: dai comitia dei patres a quelli dei cives. Il popolo, l’esercito, l’appartenenza alla gens. L’appartenenza alla familia: struttura patrimoniale e struttura personale della familia. Le forme di ingresso e di uscita dalla familia: filiazione, adrogatio, adoptio, legittimazione. Le personae: patres, filii, mulieres, liberti, servi.La patria potestas: esclusività del potere del pater, pater et filius eadem persona, l’emersione delle autonomie dei sottoposti: i peculia, la capacità di contrarre mutui dei filii. La condizione delle donne. Le relazioni intersoggettive personali: sponsalia, matrimonium, rapporti patrimoniali tra fidanzati e tra coniugii rapporti sessuali, leciti e illeciti: in particolare, stuprum, adulterium; la prostituzione. le convivenze extra-matrimoniali: in particolare, il concubinato; padroni e servi: la specificità della schiavitù romana. Poteri e responsabilità del dominus. Il servus come persona: il diritto ai sacra, il ‘potere’ dello schiavo e la gerarchia tra schiavi, la responsabilità penale, il patrimonio dello schiavo, il peculium servile, i rapporti commerciali del servus. La protezione degli interessi della famiglia e dei “deboli”: per le donne (tutela mulierum); per gli orfani (tutela impuberum); per i pazzi (cura furiosi); per i prodighi (cura prodigi); per gli inesperti (cura minorum); per i nascituri (cura ventris), etc. I romani e le tasse. Il rapporto giuridico d’imposta, nel modello finanziario dello Stato-Città, delle Province e nel Dominato. Raccordo tra ‘oneri pubblici’, ‘utilità comune’ e ‘prestazione dei singoli’ nei diversi ‘modelli’ finanziari. Publicità e politica fiscale nel trasferimenti dei beni immobiliari. i romani e i beni. Formazione ed utilizzo della ricchezza. Beni della collettività (res communes omnium e res publicae, ambiente e salubritas), beni della famiglia, beni dei singoli. L’appartenenza e la circolazione delle res: Fonti dell’appartenenza: per atto della civitas e dei suoi magistrati (in particolare del pretore), per fatto proprio, per successione (tra vivi; mortis causa: bonorum venditio, eredità, legati, fedecommessi, bonorum possessio), per donazione, per contratto, per noxa; Forme temporanee e forme perpetue di appartenenza; appartenenza piena ed appartenenza parziale: la possessio dell’ager publicus; i latifondi; la detenzione, il possesso, le forme di proprietà, i diritti su cosa altrui. Interesse del singolo di interesse della collettività all’uso dei beni: occupazioni de espropriazioni per pubblica utilità. Dare e avere in Roma. Alle origini delle obbligazioni: l’assoggettamento personale. L’eterogaranzia. L’autogaranzia. La patrimonializzazione del contenuto dell’obbligazione: dare, facere, praestare. L’oportere. ‘Vincolo’ e ‘collaborazione’ nel rapporto obbligatorio. Il contenuto ed i limiti del debito. Le usurae. Le fonti delle obbligazioni. Le obbligazioni da atto lecito: il contractus. I contratti reali; i contratti letterali; i contratti verbali; i contratti consensuali; i pacta; i quasi contratti. Le obbligazioni da atto illecito: i delicta; gli illeciti pretori ed i quasi delitti. L’estinzione dell’obbligazione. L’adempimento; gli altri modi di estinzione; l’inadempimento. La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. La difesa dei diritti. Il diritto che nasce dall’azione. Dall’autotutela alle legis actiones. Le singole legis actiones: legis actio sacramento in rem, legis actio sacramento in personam, legis actio sacramento contro i magistrati concussori, legis actio per iudicis arbitrive postulationem,

legis actio per codictionem, legis actio per manus iniectionem, la pignoris capio, l’agere per sponsionem. La possibilità di agere per formulas: la lex Aebutia e la lex Iulia iudiciorum privatorum. Caratteri del processo formulare: i magistrati e le parti; le ‘azioni’ e loro classificazione; struttura della ‘formula’ tipo: demonstratio, intentio, adiudicatio o condemnatio; i praeiudicia; praescriptio ed exceptio. Centralità della litis contestatio. La straordinaria efficacia dell’actio e dell’exceptio doli. Le alternative del convenuto: se (o rem) defendere, confessio in iure, iusiurandum, indefensio. La sentenza e i suoi effetti. Le procedure esecutive. Provvedimenti integrativi dei magistrati: interdicta, in integrum restitutiones, missiones in possessionem, stipulationes praetoriae. L’avvento della cognitio extra ordinem: le cognitiones classiche, la scomparsa del processo fromulare e l’espansione delle cognitiones; i caratteri della cognitio postclassica e giustinianea. L’appello. Procedimenti speciali. L’episcopalis audientia. L’esecuzione forzata (personale e patrimoniale, in forma specifica, su tutti i beni o sui singoli beni). Le azioni e gli interdetti popolari; in particolare della difesa della religio e dell’ambiente.

Organizzazione del CorsoIl Corso sarà articolato in lezioni settimanali e seminari. Saranno stimolati incontri tra docenti e studenti, miranti al chiarimento degli argomenti trattati; nell’ambito dei quali gli studenti frequentanti, durante il Corso, avranno l’occasione di approfondire anche temi particolari e di personalizzare il proprio programma, tramite accordi con il professore della disciplina.In via sperimentale, su richiesta degli studenti, potranno essere organizzati corsi intensivi, facoltativi, per gli studenti che intendano impegnarsi con partecipazione assidua alle forme che saranno via via indicate e che prevederanno letture comuni, seminari ed elaborati scritti.

Testi consigliati:È necessario lo studio di un manuale e di una monografia.Manuale: Premesso che le lezioni non seguiranno né nell’impostazione né (talora) nei contenuti i manuali esistenti, resta tuttavia essenziale lo studio da un manuale di Istituzioni di Diritto romano, per acquisire le nozioni di base, da confrontare con quanto verrà esposto nel Corso. Il quale si articolerà intorno alle fonti (che verrano sempre tradotte in italiano).Tenendo presente ciò, si può utilizzare uno qualsiasi dei numerosi manuali prodotti dalla dottrina. Ciascuno di essi ha impostazioni e pregi specifici, che risentono delle differenti visioni sul diritto romano.Tra i manuali in circolazione solo i più recenti offrono la contestuale traduzione delle fonti e delle frasi latine, cioè:MARRONE, Istituzioni di Diritto romano2, Palumbo, rist. 1995.TALAMANCA, Istituzioni di Diritto romano, Giuffré, 1990.

N.B. Nessun valore hanno i pretesi “appunti” delle lezioni che sono in circolazione. Nessuno di essi è stato mai autorizzato dal docente. Il più delle volte, anche se acquisiti da fonti ritenute sicure, possono essere fuorvianti ai fini della preparazione e rischiano di compremettere l’esito dell’esame finale.

Si prevede l’uscita durante il Corso di un testo curato dal prof. Tafaro. Monografia:Gli studenti dovranno aggiungere alla conoscenza del manuale quella più particolareggiata di un tema specifico. Per esso è necessario lo studio di: S. TAFARO, Debito e responsabilità. Profili romanistici, Cacucci, 2000.

A.A.2004/2005

DIRITTO DEL LAVOROprof. Domenico Garofalo

E-mail: [email protected]

Il programma e lo svolgimento del corso sono articolati in tre moduli.

MODULO N. 1: LA DISCIPLINA DEL MERCATO DEL LAVORO 1 – I servizi all’impiego 1° - Competenze e federalismo2 - I servizi all’impiego 2° - La politica attiva del lavoro3 - I servizi all’impiego 3° - L’incontro tra domanda e offerta di lavoro4 - I servizi all’impiego 4° - L’inserimento lavorativo dei disabili5 – La formazione professionale 1° - Principi costituzionali – riparto competenze6 – La formazione professionale 2° - Finanziamento – integrazione7 – La formazione professionale 3° - Apprendistato8 – La formazione professionale 4° - C.f.l. – C.I.9 – La formazione professionale 5° - Tirocini formativi10 – La formazione professionale 6° - Formazione continua11 – La flessibilita’ 1° - Il contratto a termine 12 – La flessibilita’ 2° - La somministrazione13 – La flessibilita’ 3° - Il part time 14 – Il lavoro intermittente e il lavoro a coppia 15 - Tipologie flessibili e certificazione16 – Il socio di cooperativa17 – Le eccedenze di personale 1° - La cassa integrazione18 – Le eccedenze di personale 2° - La mobilità19 – Le eccedenze di personale 3° - Il licenziamento collettivo per riduzione di personale

MODULO N. 2: LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO INDIVIDUALE DI LAVORO (anche alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni)1 – Il contratto di lavoro subordinato2 – La contrattualizzazione del Pubblico Impiego3 – Le assunzioni nel Pubblico Impiego4 - Il lavoro non subordinato: (autonomo- co.co.co./co.co.pro./occasionale –– associato)5 – I poteri dell’imprenditore (organizzativo – direttivo e disciplinare) e la procedimentalizzazione degli stessi (anche nel Pubblico Impiego)6 – la prestazione di lavoro – profilo soggettivo (donne – minori – extracomunitari)7 – La prestazione di lavoro – profilo oggettivo (categoria – qualifica – mansione) (anche nel Pubblico Impiego)8 – La prestazione di lavoro – profilo quantitativo (orario di lavoro – riposi – festività – ferie)9 – La tutela della salute nei luoghi di lavoro10 - La prestazione retributiva 11 – L’estinzione del rapporto (anche nel Pubblico Impiego)12 – Le garanzie dei crediti del lavoratore (sotto il profilo sostanziale)13 – Le garanzie dei crediti del lavoratore (sotto il profilo processuale) (anche nel Pubblico Impiego)14 – Il trasferimento d’azienda

MODULO N. 3: DIRITTO SINDACALE1 – La libertà sindacale e l’attività sindacale (art. 39 Cost.)2 – Il sindacato (fenomeno e regolazione giuridica)3 – Il sostegno e la promozione dell’attività’ sindacale4 – La rappresentatività sindacale5 – La repressione della condotta antisindacale6 – L’autonomia collettiva – tipologia 7 – Il contratto collettivo di diritto comune8 – Contrattazione e concertazione (i protocolli) 9- La contrattazione collettiva nel Pubblico Impiego10 – Il diritto di sciopero – nozione e limiti (art. 40 Cost.)11 – Il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali12 – Le forme di autotutela diverse dallo sciopero

Testi consigliati:- GIUGNI, Diritto sindacale, Cacucci Bari, ultima edizione;- GHERA, Diritto del lavoro, Cacucci, Bari, ultima edizione;- CODICE DEL LAVORO e cioè un compendio di legislazione in materia del lavoro purchè aggiornato; tra i tanti si segnalano:- Codice del lavoro edizione SIMONE;- Codice del lavoro edizione C.E.L.T.;- Codice del lavoro edizione L’ADRIATICA.

Sotto il profilo metodologico e teleologico l’articolazione del corso in tre moduli consente un approfondimento pressoché totale della materia che ne agevola lo studio e l’apprendimento. I nove crediti connessi alla disciplina vengono conseguiti con novanta lezioni frontali di 55 minuti primi cadauna, articolati in tre giorni settimanali.

A.A. 2004/2005

DIRITTO PENALE COMMERCIALEProf. Paolo de Felice

Programma: I reati societari: Principi generali – Gli interessi tutelati – I soggetti

– I delitti di false comunicazioni sociali – L’illegale ripartizione di utili e gli altri

reati societari

I reati fallimentari: Principi generali dei reati di bancarotta – I reati del curatore

e del fallito.

La responsabilità da reato degli enti collettivi.

Testi consigliatiF. Musco – I nuovi reati societari – Giuffrè 2002

F. Antolisei – I reati fallimentari – Giuffrè 2001

De Felice P. – La responsabilità da reato degli enti collettivi – Ed. Cacucci 2002 –

Cap I, III e IV.

A.A.2004/2005

STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNOprof. Francesco Mastroberti

E-mail: [email protected]

ProgrammaIl Corpus iuris civilis di Giustiniano e sue vicende in epoca alto-medievale. Istituzioni e diritto dei regni romano-barbarici. Fonti giuridiche alto-medievali, in particolare l’Edictum Teoderici e l’Editto di Rotari. Nascita e sviluppo della giurisdizione vescovile e del diritto canonico. Aspetti salienti del diritto bizantino. Sacro Romano Impero. Concetto di feudo, sua evoluzione e caratteri della giurisdizione feudale. L’Europa dopo il trattato di Verdun. La nascita della civiltà comunale in Italia settentrionale e in Francia. Istituzioni e diritto dei comuni italiani, in particolare Brevia e Statuta. L’espansione normanna in Europa: istituzioni e diritto dei regni normanni in Inghilterra e nel Mezzogiorno d’Italia. La lotta per le investiture e il concordato di Worms. Il riordinamento del diritto canonico: il Decretum di Graziano. Fioritura delle scuole di diritto in Europa, in particolare in Francia e in Italia. Le cause della riscoperta del Corpus iuris civilis di Giustiniano. La scuola di Bologna: origini e metodi. Organizzazione dell’università bolognese e l’autonomia dell’insegnamento del diritto. Irnerio, Bulgaro, Jacopo e Martino. Caratteri della Glossa e sua evoluzione. Ideologia e prassi del diritto comune e suoi elementi qualificanti: universalità, giurisprudenzialità, autorità. Concetti di interpretatio, aequitas, consuetudo, lex e loro elaborazione da parte dei glossatori. Quaestiones de iuris subtilitatibus. La Magna glossa di Accursio. La nascita delle grandi monarchie e la regionalizzazione del diritto comune. La monarchia francese: rex in regno suo est imperator, l’ordinanza di Filippo il Bello sul droit écrit. Federico II di Svevia e le costituzioni melfitane. Post-accursiani. Scuola del commento: caratteri e metodi. Cino da Pistoia, Bartolo da Sassoferrato e Ubaldo degli Ubaldi. Il Tractatus. Il Consilium sapientis iudiciale. Il processo romano-canonico. Differenze dalla scuola della Glossa. Rapporto ius comune-iura propria nei giuristi medievali: teoria della permissio, della iurisdictio e del diritto naturale. Evoluzione del diritto canonico e principali compilazioni. La recezione del diritto comune in Germania: pre-recezione e istituzione del Tribunale camerale dell’Impero. Nascita dei grandi tribunali e affermazione della giurisprudenza giudicante attraverso gli usus fori. L’Umanesimo giuridico e la nascita dello spirito critico in Europa. Umanesimo giuridico sistematico e filologico. Alciato, Donello, Zazio. Hotman e l’Antitribonianus. Le grandi scoperte geografiche e scientifiche. La crisi della chiesa: riforma e controriforma. L’età moderna: la critica del principio di autorità e l’affermazione del metodo scientifico: Cartesio, Bacone, Copernico, Galileo. Riflessi sul diritto e sulla scienza giuridica. Crisi del diritto comune: la communis opinio. Il giusnaturalismo: Grozio, Hobbes, Locke, Leibeniz, Wolff, Pufendorf. Razionalismo ed empirismo. La nascita degli stati moderni e le prime grandi consolidazioni: le ordonnançes di Luigi XIV e di Luigi XV. Illuminismo e diritto. Illuminismo francese, tedesco ed italiano: periodizzazione. Montesquieu e l’Esprit des lois. Principali tematiche illuministiche sul piano delle istituzioni e del diritto. L’Illuminismo penale in Italia. La critica delle prove legali, della tortura e del processo inquisitorio. Cesare Beccaria, Pietro Verri, Gaetano Filangieri, Francesco Mario Pagano. Le consolidazioni settecentesche, in particolare: le costituzioni piemontesi, il codice estense, i codici bavaresi. La Rivoluzione francese e suoi effetti sul piano sociale, giuridico ed istituzionale. Il diritto intermedio e i lavori per le codificazioni napoleoniche in Francia. Differenze

tra codificazioni e consolidazioni. Le codificazioni “giusnaturalistiche”: il Codice civile prussiano, il Code Napoléon e il Codice civile austriaco. L’Italia e la Rivoluzione: dalle “repubbliche sorelle” ai regni napoleonici. Il decennio francese nel regno di Napoli: le grandi riforme, l’introduzione dei codici e il nuovo ordinamento giudiziario. I codici della Restaurazione. Il dibattito sulla codificazione in Germania: Savigny e Thibaut. La scuola storica del diritto. La Pandettistica. Ottocento giuridico in Italia ed in particolare nel Mezzogiorno. L’età della decodificazione.

Questo programma è rivolto precipuamente ai frequentanti in corso i quali potranno avvalersi degli appunti presi a lezione e delle letture di volta in volta indicate dal docente.

I non frequentanti potranno studiare su:

A. CAVANNA, Storia del diritto moderno in Europa. I. Le fonti e il pensiero giuridico, Milano Giuffré, 1982, (pp. 1-478).A. DE MARTINO, Giustizia e politica nel Mezzogiorno 1799-1825, Torino, Giappichelli, 2003; oppureF. MASTROBERTI, Codificazione e giustizia penale nelle Sicilie dal 1808 al 1820, Napoli, Jovene, 2001.

A.A. 2004/2005

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA(Corso di laurea in Scienze Giuridiche)

prof. Antonietta Damato

Il corso è articolato in due parti: una parte istituzionale concernente i profili istituzionali dell’Unione europea e una parte relativa al diritto materiale dell’Unione.Profili istituzionali:La struttura e i caratteri dell’Unione europea. Il sistema istituzionale: il Consiglio europeo; le istituzioni comunitarie; altri organi dell’Unione. Il procedimento di formazione degli atti comunitari e la procedura di bilancio. Le relazioni esterne. Il sistema normativo. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. I rapporti tra diritto comunitario e diritto interno con particolare riguardo all’ordinamento italiano. La cittadinanza dell’Unione. La funzione giurisdizionale. La politica estera e di sicurezza comune. La cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Le cooperazioni rafforzate. L’unione economica e monetaria.Il diritto materiale:La realizzazione del mercato interno: la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.

TESTI CONSIGLIATIParte istituzionale: ZANGHI’ Claudio, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Quarta edizione, Giappichelli, Torino, 2003.Parte materiale:TESAURO Giuseppe, Diritto comunitario, Terza edizione, Cedam, Padova, 2003, Capitoli IV e V, da pag. 367 a pag. 563.

Per la consultazione dei testi normativi si consiglia: NASCIMBENE Bruno, Comunità e Unione europea. Codice delle istituzioni, Terza edizione, Giappichelli, Torino, 2003

A.A. 2004/2005

DIRITTO COMUNEprof. Francesco Mastroberti

E-mail: [email protected]

Il diritto comune nella storiografia giuridica europea. Il Corpus Iuris Civilis: caratteri e sue vicende nell’alto medioevo. L’idea di Europa: l’unificazione carolingia. Impero e Chiesa. Nozione di Feudo. Le origini del diritto comune. Periodizzazione del diritto comune secondo F. Calasso. Ius comune e iura propria. Crisi del pluralismo politico medievale. Utrumque ius. La scuola di Bologna. Aequitas, Interpretatio, Consuetudo. Glossatori e commentatori. L’età della communis opinio. Crisi del diritto comune.

Questo programma è rivolto precipuamente ai frequentanti il corso i quali potranno avvalersi degli appunti presi a lezione e delle letture di volta in volta indicate dal docente.

I non frequentanti potranno studiare su:P. GROSSI, L’ordine giuridico medievale, Bari, Laterza, 1997.

FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA – SEDE DI TARANTO

Programma di

CRIMINOLOGIAprof. Paolo De Felice

ANNO ACCADEMICO 2004-2005

PremessaIl programma dell’insegnamento di Criminologia per questo anno accademico sarà svolto in via sperimentale secondo una metodologia che ha il fine di coinvolgere lo studente in una diretta partecipazione, con la costante guida dell’insegnante e del suo staff, nell’approfondimento degli argomenti fondamentali programmati integrando gli stessi con ricerche personali finalizzate all’interesse di ciascuno studente per le aree di ricerca più significative ed attuali.“Lo studio della criminalità”, soprattutto riguardo alla sua fenomenologia, nonché ai sistemi di controllo sociale e agli interventi risocializzativi, ha ricevuto nuovi impulsi dalle recenti ricerche anche grazie alla crescente cooperazione ed integrazione europea consentendo in particolare l’analisi e la comparazione tra le diverse risposte date al fenomeno criminale nelle diverse esperienze di Politica criminale maturate nei singoli ordinamenti.Il Corso si compone di due parti: una generale ed una monografica.

Parte generaleLa prima parte generale tratterà, secondo un corretto approccio epistemologico, tutti i temi fondamentali della Ricerca Criminologica. La struttura di tale impianto di argomenti fondamentali potrà essere approfondita secondo la scelta di indirizzo dei temi di interesse dello studente.Saranno trattati i seguenti argomenti:Le Scienze criminali. Lo spettro di indagine della Criminologia. La Criminologia come scienza. La Criminalistica. La Criminologia ed il Diritto penale. Approccio sociologico e approccio antropologico.La Criminologia tra diritto ed evoluzione del costume sociale. Definizione di delitto. Rapporti tra cultura, legge e potere. Rapporti interdisciplinari tra diritto penale e criminologia.Evoluzione della Criminologia. Le ideologie e l’illuminismo. Concezione liberale del diritto penale: Cesare Beccaria. La scuola classica. Primi studi sociologici sul crimine. La scuola positiva. Lombroso. L’indirizzo individualistico. Superamento dei determinismi. La nuova difesa sociale. L’indirizzo sociologico: dalla concezione marxista alla criminologia critica.I metodi e le fonti delle conoscenze criminologiche. Molteplicità di metodo e di fonti. Il numero oscuro.Fenomeni che inducono al delitto. Approccio descrittivo e approccio causale. Variazioni qualitative e quantitative nel tempo. Relazione tra età e delitto. Delinquenza femminile. Relazione tra razza, nazionalità e delitto. Relazione tra immigrazione e delitto. Distinzione regionale, agricola e urbana della criminalità. Pauperismo e criminalità. Classi sociali e criminalità. Criminalità e sistemi politici. Rivolgimenti sociali e criminalità. Strumenti di controllo sociale. Famiglia e delinquenza. Scuola e criminalità. Il crimine nei suoi rapporti con la religione e i mass-media.Tipologia legale. Classificazione dei delitti secondo l’oggetto della tutela giuridica. Delinquenti imputabili e non imputabili. Infermità. Stati emotivi e passionali. Imputabilità e

abuso di alcool e stupefacenti. Imputabilità dei minorenni. Delinquenti recidivi e fattori favorenti il recidivismo. Delinquenti pericolosi e non pericolosi.Tipologia dei delitti. Delinquenza comune. Cultura, controcultura e sottocultura. Sottoculture criminali. Altre forme sottoculturali di delinquenza. Delittuosità in ambito familiare. Criminalità economica. Criminalità informatica. Criminalità organizzata. Relazione tra potere e delitto. Delitti politici.Tipologia delle finalità dei delitti. Criminalità per fini appropriativi e per aggressività. Delitti sessuali. Delinquenti normali e anormali.Teorie sociologiche. Premessa. Teoria delle aree criminali. Teoria della disorganizzazione sociale. Teoria dei conflitti culturali. Teoria dell’asso-ciazione differenziale. Teoria della identificazione differenziale. Sviluppi delle teorie sottoculturali. Teorie funzionalistiche: devianza ed anomia. Teorie del consenso e teorie del conflitto. Labelling approach o teoria dell’etichettamento. La criminalità radicale. La criminologia critica. Relazioni tra crimine e devianza, emarginazione e marginalità. Teoria della neutralizzazione.Teorie psicologiche. Cenni introduttivi. Freud. Relazione tra criminalità e psicoanalisi. Jung. La psicologia sociale. Identità personale e teoria dei ruoli. Psicologia comportamentistica.Teorie multifattoriali. L’integrazione psico-ambientale. La teoria non direzionale. La teoria dei contenitori.Teorie biologiche. Lo studio del comportamento. Teorie della predisposizione. Relazione tra crimine ed eredità. Relazione tra crimine ed anomalie cromosomiche. Relazione tra delittuosità e costituzione. Teorie degli istinti. Orientamenti relativi al comportamento. L’aggressività nella commissione del crimine. Relazione tra ambiente e aggressività. Relazione tra cultura e aggressività. Altre teorie. Sociobiologia. L’aggressività nella psiconeurofisiologia.Studi sui disturbi mentali. Generalità. Evoluzione storica del concetto di malattia mentale. Rilevanza dei disturbi mentali ai fini della responsabilità. Relazione tra disturbi mentali e pericolosità. Relazione tra intelligenza e criminalità. Le psicosi. La schizofrenia. La paranoia. Depressione ed euforia. La detenzione come causa di disturbi mentali. Le nevrosi. Le psicopatie. Disturbo mentale transitorio. Perversioni sessuali.Droga e alcool nella condotta delittuosa. Generalità. Diffusione della droga. La droga: evoluzione della legislazione in materia. Consumatori, tossicodipendenti e tossicomani. a) Consumatori. b) Tossicodipendenti. c) Tossicomani.Le droghe. a) Eroina. b) Cocaina. c) Cannabis indica. d) Allucinogeni. e) Anfetamine. Relazione tra droga e delitto. Alcoolismo. Etilismo acuto. Etilismo cronico. Relazione tra alcool e delitto.La risposta del legislatore al fenomeno criminale. Evoluzione del concetto di pena. Funzioni della pena. a) La funzione retributiva. b) La funzione deterrente. c) La funzione rieducativa. Ideologia del trattamento. Neo-classicismo e neo-retributivismo. Correnti successive. L’attuale politica penale. a) Depenalizzazione. b) Degiurisdizionalizzazione. c) Decarcerizzazione. La riforma penitenziaria. a) Organizzazione carceraria. b) Decarcerizzazione e risocializzazione. Misure di sicurezza e misure di prevenzione speciale. Delinquenza minorile: politica penale e innovazioni legislativeCriminologia clinica. Cenni introduttivi. Contributo criminologico al sistema penale attuale. L’osservazione criminologica. Giudizio predittivo sul futuro comportamento del detenuto. Risocializzazione del detenuto.La vittimologia. Profili di intervento del legislatore: quale tutela penale della vita umana prenatale?

Parte monografica

L’esame della personalità del reo nel processo penale. Criminologia e processo penale. Introduzione. Con particolare attenzione alle seguenti parti: Premessa. Il codice di procedura penale del 1913. Il progetto Ferri. I Codici del 1930: I codici del 1930 e la cosiddetta Terza Scuola. La perizia nella formulazione originaria del codice di procedura penale 1930. Le innovazioni introdotte dalla riforma del 1955. L’esame della personalità del reo e l’art. 314 comma 2 c.p.p. 1930. L’art. 314 comma c.p.p. alla luce della giurisprudenza di legittimità e costituzionale.La Riforma del Processo Penale: La legge delega del 1974. Il progetto preliminare del codice di procedura penale del 1978. La categorizzazione della perizia. La perizia criminologica.La legge delega, il Progetto Preliminare e Definitivo: La legge delega del 1987. Il progetto preliminare ed il progetto definitivo del nuovo codice.Il sistema processuale penale vigente: la perizia nel diritto processuale penale vigente: la natura giuridica. La ammissibilità della perizia “criminologica” nel vigente codice di procedura penale. Le discrasie ed i dubbi di legittimità costituzionale.L’esame della personalità e l’attuale sistema sanzionatorio.Il Parere Criminologico: Natura giuridica, caratteri, contenuti. L’opzione processuale bifasica e il modello anglo-americano.Parere Criminologico e Sistema Penale: Le linee delle prospettive di riforma del codice penale. Parere criminologico e processo penale.

Testi consigliatiPer la I parte:Compendio di Criminologia, Edizioni Giuridiche Simone, 2000. F. SAPONARO, Le Scienze criminali, Collana di Criminologia, Psicologia e Vittimologia, Quaderni di Criminologia n. 5, Bari, Cacucci.

Testo per la II parte:A. SAPONARO, L’esame della personalità del reo nel processo penale. Evoluzione, Involuzione, Modelli alternativi, Prospettive, Bari, Cacucci, 2000.

Eventuale lettura di approfondimento consigliata:F: PALUMBO, Studi di Diritto penale comunitario, Giuffrè, 1999.E. SICILIA, Economia, Impresa e Criminalità dei Colletti Bianchi, Bari, Cacucci, 2001.A. BALLONI, Criminologia in prospettiva, Bologna, CLUEB. G.L. PONTI, Compendio di Criminologia, Milano, Cortina. F. MANTOVANI, Il problema della criminalità, Padova, Cedam. F. FERRACUTI (a cura di), Trattato di Criminologia, Medicina criminologica e Psichiatria forense, Giuffrè, 1987.

Nel corso della 1° lezione sarà meglio esposto il programma

A.A. 2004/2005

DIRITTO AMMINISTRATIVO (Corso di laurea in Scienze Giuridiche)

prof. Donatantonio MastrangeloE-mail: [email protected]

Organizzazione amministrativaLe pubbliche amministrazioni e la loro struttura. La tipologia dei rapporti intersoggettivi e interorganici. Il disegno organizzativo generale e la sua evoluzione. Il pubblico impiego.

Attività della pubblica amministrazioneLe funzioni amministrative. L’atto e il provvedimento. Il procedimento e la L. 241/1990. I vizi dell’atto e il silenzio. L’autotutela. L’attività consensuale.

Giustizia amministrativaLe situazioni giuridiche soggettive nei confronti della P.A. I ricorsi amministrativi. Il riparto di giurisdizione. Il giudice ordinario e l’amministrazione. Il giudice amministrativo e la sua giurisdizione.

Testi consigliati:Diritto amministrativo, a cura di L. MAZZAROLLI, G. PERICU, A. ROMANO, F.A. ROVERSI MONACO, F. SCOCA, 3. ed., Bologna, Monduzzi, 2001; oppure E. CASETTA, Manuale di Diritto amministrativo, 5a. ed., Milano, Giuffrè, 2004; oppure per i frequentantiE. CASETTA, Compendio di Diritto amministrativo, 3a. ed., Milano, Giuffrè, 2003.oppure G. Corso,Manuale di diritto amministrativo,2° ed., Giappichelli,Torino 2004.

Università degli Studi di Bari – Sede di TarantoFacoltà di Giurisprudenza

a.a. 2004-05II semestre

Corso di DIRITTO COSTITUZIONALE (M-Z)

Prof. Alessandro TORRE

PROGRAMMA

Unità didattica n. 1 : L’ordinamento giuridico; lo Stato come ordinamento “ n. 2 : Forme di stato e forme di governo; i caratteri dello Stato moderno “ n. 3 : Le fonti del diritto “ n. 4 : Vicende costituzionali in Italia: dallo Statuto Albertino alla Costituente “ n. 5 : Costituzione repubblicana: struttura, princìpi, tecniche di tutela e di revisione “ n. 6 : Libertà e diritti; lo status del cittadino “ n. 7 : La sovranità: caratteri, attribuzioni, forme d’esercizio; democrazia rappresen- tativa e democrazia diretta; sistema elettorale e referendum “ n. 8 : Il Parlamento della Repubblica “ n. 9 : Il Governo della Repubblica “ n.10 : Il Presidente della Repubblica “ n.11 : La Magistratura “ n.12 : La Corte Costituzionale “ n.13 : La pubblica amministrazione e la giustizia amministrativa “ n.14 : Le autonomie territoriali “ n.15 : I rapporti esterni dello Stato; l’Unione europea e lo Stato italiano

TESTI

Un manuale a scelta tra:

CARETTI, DE SIERVO, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ult.ed. (*)

BIN, PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, ult.ed. (*)

RESCIGNO, Corso di diritto pubblico, Bologna, Zanichelli, ult.ed. (*)

(*) in considerazione delle correnti evoluzioni dell’ordinamento costituzionale, gli studenti sono invitati a usare sempre l’edizione più aggiornata del testo da essi

prescelto

Il docenteProf. Alessandro Torre

CORSO DI <<DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE>>impartito agli studenti di giurisprudenza e scienze giuridiche – sede distaccata di Taranto

Programma per l’anno accademico 2004 – 2005

Parte generale- Le origini e l’evoluzione del sistema previdenziale italiano

- Il sistema di previdenza sociale: i soggetti protetti

- La tutela degli extracomunitari

- La tutela dei co.co.co.

- Il rapporto giuridico previdenziale

- Il rapporto giuridico contributivo: natura, tipologia, disciplina dei contributi, sgravi

contributivi, regime prescrizionale, tutela dell’evasione ed omissione

- Segue: il reddito imponibile ai fini contributivi

- La tutela amministrativa e processuale del soggetto protetto

Le prestazioniSezione 1ª Temporanee

A) La tutela della salute

- Gli infortuni sul lavoro

- Le malattie professionali

- La tutela contro il mobbing

- La tutela della maternità

- La tutela della malattia – tbc

- Il servizio sanitario nazionale

B) La tutela contro la disoccupazione

- La C.I.G.

- La C.I.G.S.

- La mobilità e il trattamento speciale ed ordinario di disoccupazione

C) La tutela contro l’insolvenza

Sezione 2ª Pensionistiche - L’assegno di invalidità

- La pensione di inabilità

- La pensione di vecchiaia

- La pensione di anzianità

- La tutela dell’invalidità civile

- L’assegno sociale

- La previdenza complementare: natura, sistema di finanziamento, prestazioni.

Testi consigliati- studenti frequentanti: per la preparazione dell’esame è sufficiente integrare quanto

illustrato nel corso delle lezioni ed il materiale volta per volta distribuito con il testo

di LAGALA – GAROFALO D., <<Lineamenti di diritto della previdenza sociale>>,

Bari, Cacucci, ultima edizione (in corso di stampa);

- studenti non frequentanti: per la preparazione dell’esame si può utilizzare l’ultima

edizione del manuale di diritto della previdenza sociale di PERSIANI (Cedam) o

CINELLI (Giappichelli).

Avvertenze metodologiche e teleologicheIl diritto della previdenza sociale è materia autonoma ma nel contempo complementare

rispetto al diritto del lavoro, nel senso che consente a chi lo studia di completare la

conoscenza di fenomeni quali la tutela del lavoratore nel mercato del lavoro (specie per

quanto riguarda la tutela contro la disoccupazione), la tutela dello stesso all’interno del

rapporto di lavoro (specie con riferimento alle prestazioni temporanee connesse alla

salute).

Metodologicamente, l’approccio alla disciplina viene proposto approfondendo i profili

attinenti alla materia degli istituti strettamente connessi al diritto del lavoro con rinvio

per quelli più squisitamente lavoristici (es. procedura di intervento della cigs); per

quanto riguarda, poi, il finanziamento viene proposto un approfondimento in stretta

connessione con i profili fiscali, rilevanti a seguito del processo di armonizzazione

realizzato nel 1997; con riferimento, infine, al sistema pensionistico, l’approfondimento

riguarda il sistema obbligatorio e quello complementare.

I sei crediti della materia vengono realizzati con un corso articolato in 60 lezioni di 45

minuti primi cadauna.

Ove l’esame fosse sostenuto come <<disciplina a scelta libera>>, la parte generale e

un istituto a scelta di parte speciale equivale a tre crediti.

FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI CORSO DI LAUREA DI TARANTO

PROGRAMMA DI DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO- ANNO ACCADEMICO 2004/05 -Prof. Vincenzo Vito Chionna

Presentazione del corsoIl Testo unico bancario (d. lgs. n. 385/93) e Testo unico della finanza (d. lgs n. 58/98) hanno segnato una tappa di fondamentale importanza nell’evoluzione della disciplina del mercato finanziario, ancora essenzialmente articolato – probabilmente in maniera meno netta rispetto al passato – nei settori del mercato bancario, del mercato mobiliare e di quello assicurativo.Scopo principale del corso è quello di riflettere sulla nozione di attività (di intermediazione) finanziaria attraverso l’esame delle disposizioni di diritto comune e di quelle che sembrano tendere a delineare un micro-sistema normativo di diritto speciale. La riflessione – che si svilupperà attorno alle capacità operative e ai profili di responsabilità dei soggetti che esercitano le diverse attività finanziarie – richiederà, in via preliminare, l’ampia analisi delle fattispecie (i valori mobiliari, gli strumenti finanziari e i prodotti finanziari) che in termini oggettivi contribuiscono a specificare la nozione di attività finanziaria.Nell’ambito del corso saranno svolte, qualora se ne dovesse presentare l’occasione, anche attività tipicamente seminariali con la specifica funzione di aiutare gli studenti a prendere confidenza con la realtà operativa degli intermediari finanziari.

Argomenti del corsoI) L’attività di intermediazione finanziaria e la sua disciplina. II) Valori mobiliari.III) Strumenti finanziari.IV) Prodotti finanziari.V) Le banche fra diritto comune e diritto speciale.VI) Gli intermediari finanziari non bancari, gli emittenti e gli investitori. La “specialità”

della società per azioni con titoli quotati: cenni.VII) Le imprese di assicurazione.VIII) Banche, intermediari finanziari e partecipazioni al capitale.IX) La vigilanza sulle banche e sugli altri intermediari finanziari.X) Trasformazioni, fusioni e scissioni.XI) La crisi degli intermediari finanziari.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame1) AA.VV., Diritto della banca e del mercato finanziario, Monduzzi, Bologna, ultima

edizione (solo i paragrafi riportati nel presente programma come argomenti del corso);ovvero, in alternativa

2) F. ANNUNZIATA, La disciplina del mercato mobiliare, Giappichelli, Torino, ultima edizione (solo i paragrafi riportati nel presente programma come argomenti del corso, integrati da quanto oggetto di lezione).

Lezioni ed esamiLe lezioni si terranno nel secondo semestre il martedì di ogni settimana alle h.10.00. Per essere ammesso a sostenere l’esame lo studente dovrà depositare presso la segreteria didattica lo statino d’esame almeno quattro giorni prima della data dell’appello.Il corso – giusta delibera del consiglio di Corso di studi del 10 marzo 2004 – si articola in due moduli da tre crediti ciascuno rispettivamente intitolati “Prodotti finanziari” (I modulo) e “Responsabilità degli intermediari finanziari” (II modulo).TESI DI LAUREAPer un più agevole e proficuo lavoro di tesi, il prof. Chionna consiglia agli studenti interessati di chiedere la tesi di laurea in Diritto degli intermediari finanziari solo dopo aver già sostenuto con esito positivo l’esame di Diritto commerciale.

A.A. 2004/2005DIRITTO SINDACALE

prof. Roberto VozaE-mail: [email protected]

Il Corso avrà carattere monografico e affronterà il tema del contratto collettivo, articolandolo nei seguenti punti fondamentali:

Programma da 3 crediti Alle origini del diritto sindacale: il contràhere per gruppi di fronte alla crisi dello Stato

liberale. Il contratto collettivo come strumento di regolazione del mercato (common rule). Il concordato di tariffa nell’esperienza italiana.

Il contratto collettivo corporativo: dalla legge sindacale del ’26 al codice civile Contratto collettivo e libertà sindacale. Il contratto collettivo in rapporto al problema

della rappresentatività sindacale. Le funzioni del contratto collettivo: parte normativa e parte obbligatoria. Autonomia collettiva e autonomia individuale: l’inderogabilità in peius. L’efficacia soggettiva del contratto collettivo I contratti collettivi gestionali. Il contratto collettivo nel lavoro pubblico. Il fenomeno sindacale ed il ruolo della

contrattazione collettiva prima della riforma del pubblico impiego. La disciplina vigente: natura giuridica, ambito, materie, soggetti, livelli e procedure.

La contrattazione collettiva. I modelli: l’evoluzione storica e l’assetto attuale. Il rapporto tra contratti collettivi.

Legge e autonomia collettiva. Il tradizionale modello del favor. Il contratto collettivo in deroga alla legge. La determinazione di tetti alla contrattazione collettiva.

Funzione di governo e contrattazione collettiva: la concertazione.

Programma da 6 crediti . Comprende, oltre gli argomenti sopra indicati, anche le seguenti tematiche:

Efficacia temporale e disdetta del contratto collettivo. La funzione autorizzatoria devoluta dalla legge al contratto collettivo. Il contratto collettivo nella stagione della flessibilità. Autonomia collettiva e lavoro non subordinato. Il dialogo sociale comunitario. Attività negoziale dei sindacati in ambito europeo.

L’attuazione degli accordi sindacali secondo il diritto comunitario. L’attuazione delle direttive comunitarie attraverso la contrattazione collettiva.

Il ruolo dell’autonomia collettiva nella disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Contratto collettivo e processo.

Testi consigliati Gino Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, Bari, ultima edizione (esclusi i capitoli da I a

VI e da XI a XIV) Rosario Santucci e Lorenzo Zoppoli (a cura di), Contratto collettivo e disciplina dei

rapporti di lavoro, Giappichelli, Torino, 2004 (escluso il capitolo XV)

N.B. La comprensione della materia presuppone la conoscenza dell’insegnamento di Diritto del lavoro, il quale, peraltro, è propedeutico a tutti gli insegnamenti opzionali racchiusi nel settore scientifico-disciplinare IUS/07.

A.A. 2004/2005

ECONOMIA POLITICAprof. Giulio Cainelli

E-mail: [email protected]

Il programma del corso di Economia Politica mira a fornire allo studente alcuni strumenti di base ai fini di comprendere il funzionamento dei sistemi economici. In questo senso, il corso si compone di due parti: una istituzionale ed una monografica. Nella parte ‘istituzionale’ – distinta nelle due tradizionali componenti quella di microeconomia e quella di macroeconomia – verranno affrontati i seguenti argomenti: (1) l’oggetto ed il metodo delle scienze economiche; (2) il consumatore e la domanda di mercato; (3) l’impresa e la teoria della produzione; (4) le teorie alternative dell’impresa; (5) i mercati dei beni in concorrenza perfetta; (6) l’analisi della domanda e dell’offerta; (7) i mercati non concorrenziali; (8) la contabilità nazionale e le variabili macroeconomiche; (9) la disoccupazione e l’inflazione: fatti stilizzati; (10) La determinazione del PIL; (11) i mercati finanziari e la domanda aggregata. Nella parte ‘monografica’ verranno invece analizzati alcuni temi inerenti l’evoluzione del capitalismo italiano. In particolare, i temi trattati saranno: (1) il modello di specializzazione settoriale ed i problemi di crescita dimensionale delle piccole e medie imprese italiane; (2) i percorsi evolutivi dei distretti industriali; (3) il ruolo dell’attività innovativa; (4) i problemi di finanziamento e di struttura proprietaria.

Riferimenti bibliografici

Antonelli G., Cainelli G., De Liso N., Leoncini R. e Montresor S. (2004), Economia (seconda edizione), Giappichelli Editore, Torino.

Onida F. (2004), Se il piccolo non cresce. Piccole e medie imprese in affanno, Il Mulino, Bologna.

Altre letture verranno proposte durante il corso.

A.A.2004/2005ABILITÀ INFORMATICHE

(II anno dei Corsi di Laurea in Scienze Giuridiche)prof. Nicola Convertini

E-mail: [email protected]

Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti di Scienze Giuridiche e Scienze Giuridiche d’Impresa le conoscenze di base per l’uso degli strumenti informatici. A tal fine si farà riferimento alle applicazioni di maggiore interesse per la loro futura attività professionale. Il conseguimento dell’idoneità comporta il riconoscimento di 3 crediti.

Programma

Concetti teorici di base: Il personal computer sulla scrivania del giurista: componenti hardware fondamentali ed accessori. I software: sistemi operativi, linguaggi di programmazione, software applicativi. Sicurezza dei dati e virus. Salute, sicurezza e ambiente: cenni al D.Lgs 626/1994. Sicurezza dei dati; privacy; backup; cenni alla legge 547/1993. Virus informatici e malware: rischi potenziali e tecniche di protezione. Aspetti giuridici: copyright e legislazione sulla protezione dei dati; equiparazione dei prodotti software alle opere letterarie: D.Lgs 518/1992; cenni al D.Lgs 196/2003.

Uso del computer e gestione dei file: L'ambiente del computer: primi passi, informazioni e operazioni fondamentali. Desktop: gestione di finestre e icone. Gestione di file e cartelle. Stampa di documenti. Accenni di crittografia. Metodi di crittografia per la protezione di documenti riservati.

Elaborazione testi: Concetti generali: primi passi con un elaboratore di testi. Operazioni principali: inserire dati, selezionare, modificare e spostare parti di testo e paragrafi. La formattazione di testo e paragrafi. Inserimento di oggetti: tabelle, grafici, immagini e disegni. Cenni sull'impiego degli stili.

Reti informatiche: Concetti generali e terminologia. Reti LAN. WAN, MAN. La rete tipica di uno studio legale. Internet. Primi passi con un browser. Navigazione e ricerca in internet. La posta elettronica: concetti fondamentali; struttura di un indirizzo e-mail. I programmi client di posta elettronica: impostazione ed utilizzo.

Testi consigliati:N.Renzoni, A.Guidi, Informatica di base, Milano, Apogeo 2004, cap. 1-2-3-7;oppureS.Bertolacci, F.Grossi, ECDL–Guida Facile–Syllabus 4.0, Milano, Apogeo 2004, pp.1-148;

pp. 319-370

Nel corso delle lezioni sarà distribuito dal docente materiale fotocopiato di informatica giuridica.

Come supporto all’attività didattica svolta durante le lezioni, la cui frequenza è vivamente consigliata, il docente provvederà a distribuire materiale didattico inerente tematiche giuridiche di attualità rispetto agli argomenti trattati. Gli studenti muniti di indirizzo e-mail potranno inoltre usufruire dell’attività di supporto fornita dal docente attraverso il sito sperimentale di e-learning della Facoltà di Giurisprudenza.

FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZASEDE DI TARANTO

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHEPROGRAMMA DI DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA

Corso impartito dalla prof. Antonietta Damatoa.a. 2004/2005(II semestre)

Il corso è articolato in due parti: una parte istituzionale concernente i profili istituzionali dell’Unione europea e una parte relativa al diritto materiale dell’Unione.Profili istituzionali:La struttura e i caratteri dell’Unione europea. Il sistema istituzionale: il Consiglio europeo; le istituzioni comunitarie; altri organi dell’Unione. Il procedimento di formazione degli atti comunitari e la procedura di bilancio. Le relazioni esterne. Il sistema normativo. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. I rapporti tra diritto comunitario e diritto interno con particolare riguardo all’ordinamento italiano. La cittadinanza dell’Unione. La funzione giurisdizionale. La politica estera e di sicurezza comune. La cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Le cooperazioni rafforzate. L’unione economica e monetaria.Il diritto materiale:La realizzazione del mercato interno: la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.

TESTI CONSIGLIATIParte istituzionale: ZANGHI’ Claudio, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Quarta edizione, Giappichelli, Torino, 2003.Parte materiale:TESAURO Giuseppe, Diritto comunitario, Terza edizione, Cedam, Padova, 2003, Capitoli IV e V, da pag. 367 a pag. 563.

Per la consultazione dei testi normativi si consiglia: NASCIMBENE Bruno, Comunità e Unione europea. Codice delle istituzioni, Terza edizione, Giappichelli, Torino, 2003.

ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO

Prof.ssa Maria Luisa De FilippiSede di Taranto

Anno Accademico 2004-2005

Un diritto in funzione della personaa) Il concetto di personab) La priorità del valore vitac) La tutela della controparte deboled) La difesa contro i poteri forti

Letture e testi saranno consigliati via via durante il corso che si articolerà in lezioni settimanali e seminari per i quali è necessaria una frequenza assidua.

Università degli Studi di Bari – Sede di Taranto

Facoltà di Giurisprudenza a.a. 2004-05II semestre

Corso di DIRITTO PUBBLICO COMPARATOProf. Alessandro TORRE

PROGRAMMA

MODULO 1 (3 crediti) Il costituzionalismo: cicli storici e sue trasformazioni ; Le forme di governo: tipologia e trasformazioni ; Sistemi elettorali: metodi e percorsi della democrazia rappresentativa.

MODULO 2 (3 crediti) Regno Unito, Germania, Francia: costituzioni e sistemi di governo ; Costituzioni nazionali e processo costituente europeo: linee generali Stati Uniti: costituzione e sistema di governo.

L’esame di Diritto Pubblico Comparato si compone di 6 crediti. Gli studenti che optano per l’idoneità (3 crediti) possono seguire alternativamente uno dei due moduli didattici sopra indicati.

TESTI

VOLPI, Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo

Torino, Giappichelli, 2000

Un volume a scelta tra:

TORRE, Regno Unito

Bologna, Il Mulino, 2004

PALERMO, WOELK, Germania Bologna, Il Mulino, 2004

GROSSO, FranciaBologna, Il Mulino, 2004

Il docenteProf. Alessandro Torre