IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto...

181
1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON GLI US GAAP Relatore: Chiar.mo Prof. Antonio Nuzzo Candidato: Giorgio Frasca matr. 068753 Correlatore: Chiar.ma Prof.ssa Barbara De Donno ANNO ACCADEMICO 2007/2008

Transcript of IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto...

Page 1: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

1

Facoltà di Giurisprudenza

Cattedra di Diritto Privato Comparato

IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON GLI US GAAP

Relatore:Chiar.mo Prof. Antonio Nuzzo Candidato: Giorgio Frasca

matr. 068753

Correlatore: Chiar.ma Prof.ssa Barbara De Donno

ANNO ACCADEMICO 2007/2008

Page 2: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

2

INDICE

Introduzione……………………………………………………………....p.2

I Capitolo

Quadro generale del sistema contabile UE

1 I principi IAS/IFRS…...………………………………………………..p.7

1.1 Ragioni che ne hanno ispirato l’introduzione nel sistema comunitario…………………………………………………………...p.7

1.2 I Regolamenti n.1606 del 19 Luglio 2002 e n.1725 del 29 Settembre

2003: i processi di enforcement e di endorsement……………………p.11 1.2.1 L’ enforcement……………………………………………….p.12 1.2.2 L’ endorsement………………………………………………p.15 1.2.3 Il Regolamento 1725/2003………………………………….p.18

1.3 La “First Time Application”………………………………………….p.28 1.4 L’approccio italiano: la Legge Comunitaria 2003 e il D.Lgs.

38/2005……………………………………………………………….p.30

1.5 Disposizioni di “coordinamento” tra il sistema nazionale e gli IAS/IFRS……………………………………………………………..p.36

2 Le direttive contabili………………………………………………….p.41

2.1 La funzione delle direttive dopo l’introduzione degli IAS/IFRS……………………………………………………………..p.41

2.2 La direttiva 65/2001 e suo recepimento in Italia……………………..p.43

Page 3: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

3

2.3 La direttiva 51/2003 e suo recepimento in Italia……………………..p.48 2.4 La direttiva 38/2003………………………………………………….p.55

II Capitolo

Raffronto tra i principi contabili internazionali e il

sistema contabile italiano

1 I soggetti tutelati.………………………………………………………p.57 2 I principi generali di redazione……………………………………...p.60

2.1 Gli assunti fondamentali.……………………………………………p.63 2.2 Le caratteristiche qualitative………………………………………...p.65

3 Gli schemi di bilancio……..………………………………………….p.77 3.1 Lo stato patrimoniale………………………………………………..p.78

3.1.1 La struttura dello stato patrimoniale……………………….p.81

3.2 Il conto economico………………………………………………….p.88 3.2.1 La struttura del conto economico………………………….p.91

3.3 Il rendiconto finanziario…………………………………………….p.97 3.4 Il prospetto delle variazioni delle poste del netto…………………...p.100 3.5 Le note a bilancio……………………………………………………p.102 4 Il fair value e il criterio del costo storico……...…………………..p.107

Page 4: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

4

III Capitolo

Gli US GAAP e le principali differenze rispetto ai

principi contabili internazionali.

1 Aspetti generali: l’evoluzione del sistema contabile nordamericano e le fonti dei principi contabili US GAAP………………………...p.116

2 Il processo di convergenza degli IAS/IFRS con gli US

GAAP………………………………………………………..…………..p.122 3 Finalità e destinatari del bilancio secondo i GAAP

statunitensi……………………………………………………….……...p.126 4 I postulati di bilancio………………………………………………….p.128 5 Gli schemi di bilancio………………………………………………...p.130

5.1 Lo stato patrimoniale………………………………………………..p.130 5.2 Il conto economico………………………………………………….p.133

5.3 La contabilizzazione dei ricavi e dei costi………………………….p.136

5.4 Il prospetto di “Comprehensive income”…………………………..p.138

5.5 Il rendiconto finanziario……………………………………………p.141 5.6 Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto…………………...p.143

6 Cambiamento dei principi contabili, correzione di errori e

cambiamenti delle stime contabili…………………………………p.144 7 Il trattamento contabile delle Aggregazioni aziendali………….p.147

Conclusioni……………………………………………………………p.157

Page 5: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

5

Page 6: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

6

Introduzione

Il bilancio d’esercizio è uno strumento tecnico-contabile in grado di

fornire, con cadenza periodica, una rappresentazione sintetica della situazione

patrimoniale e finanziaria e del risultato economico di un’impresa.

In Europa, il fenomeno della contabilità d’impresa ha preso vita intorno

alla metà del 1800, allorquando i legislatori hanno iniziato a regolamentare gli

aspetti attinenti alla procedura di adozione del bilancio. In seguito ha poi preso

avvio anche lo studio delle tecniche ragionieristiche e contabili, sfociate agli inizi

del ‘900 nella nascita di un vero e proprio ramo della scienza economica,

denominata “economia aziendale”.1

Da questo momento in poi l’attenzione si è spostata sulla formulazione di

norme specifiche in tema di struttura e valutazione del bilancio, al fine di limitare

l’assoluta discrezionalità di cui godevano gli amministratori nella scelta delle

regole da adottare nella redazione del bilancio. Si era infatti riconosciuto che ogni

valutazione di un bene o di un’attività cambia in relazione allo scopo che, di volta

in volta, il redattore si prefigge di raggiungere con la valutazione2: da ciò

l’esigenza di non lasciare alla libera discrezionalità degli amministratori una scelta

dall’evidente rilevanza e impatto pratico.

Dunque, dagli anni venti gli Stati europei si sono adoperati per

l’emanazione di regole tecnico-contabili vincolanti per i redattori dei bilanci. A tal

proposito si sono delineate due forme di normazione: nei Paesi di civil law (quali 1 G. ZAPPA, Tendenze nuove negli studi di ragioneria, Milano, 1927, 11; A. CECCHERELLI, La tecnica del bilancio con speciale riguardo alle aziende bancarie, Milano, 1921, 4. 2 M. PANTALEONI, Alcune osservazioni sulle attribuzioni di valori in assenza di formazione di prezzi di mercato, in Giornale degli economisti 1904, 205.

Page 7: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

7

Italia e Germania) la disciplina contabile è stata emanata dal legislatore ordinario;

invece negli Stati riconducibili alla corrente di common law (Regno Unito in

particolare), sono state istituite apposite autorità indipendenti3 con lo specifico

compito di vigilare e regolamentare l’attività delle società quotate, con particolare

riferimento ai cosiddetti “obblighi di disclosure” .4

Negli USA, la redazione di regole contabili ha invece avuto inizio negli

anni trenta quando, a seguito del crollo della Borsa di New York del 1929, è stata

istituita la SEC (Securities Exchange Commission). Tale organismo, vista

l’importanza di un’adeguata informativa di bilancio ai fini della prevenzione dei

dissesti finanziari, ha emanato un insieme di regole contabili per la redazione dei

bilanci d’impresa, successivamente denominati US GAAP (Generally Accepted

Accounting Principles). Tuttavia, sin dalle origini la SEC non ha mai svolto

direttamente il compito di individuare e redigere i suddetti principi, esercitando

invece i poteri di porre il veto finale sulla loro approvazione e quello di

modificarne il contenuto. La predisposizione di tali regole contabili è stata invece

originariamente affidata al CAP (Committee on Accounting Procedure), che nel

1959 è stato sostituito dall’APB (Accounting Principles Board) mentre dal 1973 e

3 In particolare è stato istituito il Financial Reporting Council, al cui interno agisce, con funzioni di standard setter (ossia col compito di emanare le regole contabili), l’Accounting Standard Board (ASB). Oltre all’attività di tali organismi indipendenti, occorre sottolineare anche il fatto che parte della disciplina contabile inglese – soprattutto quella emanata in attuazione delle direttive CEE – è contenuta all’interno del Companies Act del 1985, il quale è un atto legislativo. 4 Per obblighi di disclosure si fa riferimento all’insieme dei doveri informativi imposti a tutela degli investitori. In particolare, il nocciolo della disciplina è incentrato sull’informativa patrimoniale ed economico-finanziaria da rendere in bilancio, la quale si basa essenzialmente sui principi di trasparenza e correttezza. Altri obblighi di discosure sono poi quelli relativi alle informazioni in merito a singole operazioni (fusioni, scissioni, aumenti di capitale, ristrutturazioni aziendale, mutamento del gruppo di controllo), che sono ritenute rilevanti per il mercato finanziario, ossia influenti per le decisioni economiche degli attuali e/o potenziali investitori della società.

Page 8: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

8

ancora ad oggi opera il FASB (Financial Accounting Standards Board), un

organismo di natura privatistica, formalmente riconosciuto dalla SEC.5

Successivamente, negli anni settanta, è sorta l’ulteriore esigenza di

promuovere l’armonizzazione dei principi contabili a livello internazionale; sicché

su iniziativa dell’IFAC (International Federation of Accountants)6, è stato istituito

un ente di carattere non istituzionale, cui si è attribuito il compito di emanare un

insieme di principi contabili condivisibili a livello internazionale: l’International

Accounting Standards Commission (IASC). Nel 2001 tale organismo è stato

ridenominato IASB (International Accounting Standards Board) ed è confluito

all’interno della IASC Foundation, un’organizzazione indipendente costituita

nello Stato del Delaware sotto le vesti di una “no-profit corporation”.7

Lo IASC (ora IASB), nonostante accogliesse i rappresentanti di tutti i

principali sistemi contabili a livello internazionale, ha agito da sempre sotto la

predominante influenza inglese ed americana, al punto che la quasi totalità dei

principi contabili emanati fino al 1989 era in perfetta sintonia con gli U.S. GAAP

e gli U.K. SSAP.8.

Tali principi, denominati dapprima IAS (International Accounting

Standards), poi dal 2001 IFRS (International Financial Reporting Standards), 5 B. CAMPEDELLI, Ragioneria internazionale, Torino, 1994, 291; M. VENUTI, Il bilancio d’esercizio fino agli IFRS – finalità, principi e deroghe, Milano, 2006, 354. 6 L’IFAC è un organizzazione contabile internazionale, costituita dalle organizzazioni contabili nazionali di Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Paesi Bassi, USA e Regno Unito. 7 Tuttavia vi è chi ritiene che l’iniziativa in verità sia partita da un gruppo di professionisti contabili inglesi che miravano a preservare il sistema inglese dalle contaminazioni derivanti dalle direttive comunitarie. Sul punto A. HOPWOOD, Some reflection on the harmonization of accounting within the EU, in European accounting review 1994, 78; A. QUAGLI, I principi contabili di derivazione professionale nella revisione del bilancio di esercizio,Bologna, 1999, 89. 8 A. R. WYATT, International accounting standards and organizations:quo vadis? , in F. D. S. CHOI (a cura di), Handbook of international accounting, New york, 1991, 87; J. M. RIVERA, The internationalisation of accounting standards. Past problems and current prospects, in International journal of accounting, education and research 1989, 33.

Page 9: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

9

dopo un periodo di piena indifferenza da parte delle istituzioni – soprattutto in

ambito comunitario – agli inizi del secondo millennio hanno iniziato a rivestire

un ruolo di primaria importanza. Infatti, la Commissione europea ha indicato in

tali principi il corpus di regole da adottare in sede di convergenza delle

legislazioni contabili nazionali europee.

Inoltre, contestualmente ha preso avvio un processo di coordinamento tra

gli US GAAP e gli IAS/IFRS. Infatti, nel 2002 lo IASB e il FASB hanno

stipulato un Protocollo d’intesa con il quale si sono impegnati a promuovere la

convergenza delle rispettive norme contabili. L’accordo è stato accolto con favore

sia dalla Commissione europea che dalla SEC, le quali hanno formalmente

espresso il loro impegno per la realizzazione del progetto in un incontro tenutosi

nel 20059. Da ultimo, il 20 giugno 2007 la SEC ha reso nota la proposta di

riconoscere i due sistemi IAS/IFRS e US GAAP come “equivalenti”10, e quindi di

consentire alle società estere di depositare i bilanci redatti in base agli IAS/IFRS

senza alcun obbligo di riconciliazione. Attualmente, dopo che la Commissione ha

accolto con favore l’annuncio della SEC, sono ancora in corso i lavori di

coordinamento e avvicinamento delle discipline contabili comunitaria e

statunitense.11

9 L’incontro è avvenuto a Washington tra il Presidente della SEC W. Donaldson e il Commissario europeo al Mercato interno C. McCreevy, in data 21 Aprile 2005, ed è stato focalizzato proprio sulla riaffermazione del supporto al “progetto convergenza” e sui tempi necessari per arrivare all’eliminazione del prospetto di riconciliazione dei dati di bilancio, attualmente previsto negli Stati Uniti a carico delle imprese che redigono bilanci IAS/IFRS e che vogliono quotarsi nei mercati americani. A tal proposito è stato indicato come termine ultimo il 2009. 10 Il concetto di equivalenza è stato fornito nel 2005 dal CESR (Committee of European Securities Regulators). Tale organo ha specificato che il termine equivalente non significa identico, ma invece si riferisce alla circostanza in cui “gli investitori sono in grado di prendere una decisione economica analoga indipendentemente dal fatto che il bilancio sia stato redatto con gli IAS/IFRS o con gli US GAAP”. 11 F. DEZZANI, “IAS/IFRS” equivalenti a “gaap statunitensi”, in Impresa c.i. 2007, 1477.

Page 10: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

10

In forza di tali recenti sviluppi la seguente trattazione si propone di

analizzare anzitutto il sistema contabile attualmente vigente in ambito

comunitario, composto dagli IAS/IFRS e dalle normative nazionali preesistenti,

così come modificate in recepimento delle direttive contabili CEE. In secondo

luogo, dopo aver affrontato le principali differenze rispetto alla disciplina

contabile italiana, nell’ultima parte vengono analizzate le principali divergenze

ancora esistenti tra gli IAS/IFRS e gli US GAAP e i possibili sviluppi futuri.

Page 11: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

11

I° CAPITOLO

Quadro generale del sistema contabile UE

1 I principi IAS/IFRS

1.1 Ragioni che ne hanno ispirato l’introduzione nel

sistema contabile comunitario

Gli International Accounting Standard (IAS), denominati dal 2001

International Financial Reporting Standard (IFRS), rappresentano l’ultimo

traguardo raggiunto dall’Unione Europea nell’ambito del processo di

armonizzazione delle legislazioni contabili di tutti gli Stati membri.

L’esigenza di creare un sistema contabile uniforme nasce dalla

considerazione che per dar vita al mercato comune è necessario operare anche il

riavvicinamento delle legislazioni contabili nazionali, dal momento che ciò

favorisce la comparabilità e la trasparenza delle informazioni economiche fornite

Page 12: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

12

dalle imprese e, quindi, migliora la qualità e l’utilità di tali informazioni per gli

utilizzatori esterni12.

Tale processo di armonizzazione ha preso avvio già negli anni ’70

allorquando la Commissione europea ha emanato la “quarta direttiva societaria” e

la “settima direttiva societaria”13, relative rispettivamente ai conti individuali e

consolidati.

Tali direttive, tuttavia, non hanno prodotto il risultato sperato: le numerose

opzioni concesse ai legislatori degli Stati membri e le lacune normative su alcune

questioni contabili non hanno permesso di uniformare sufficientemente i variegati

sistemi contabili nazionali; inoltre la Germania ha previsto solo un‘attuazione

parziale del principio della “true and fair view”, che nell’intento del legislatore

comunitario costituiva il principio cardine in materia di legislazione contabile14.

Registrata l’incapacità delle direttive di fronteggiare la sfida

dell’armonizzazione dei sistemi contabili in ambito UE, è stato anche

evidenziato15 come tale processo non possa esaurirsi entro i confini europei.

Infatti, la crescente richiesta di capitali di rischio, determinata sia dal fenomeno

della “new economy”, sia dalle imponenti privatizzazioni attuate da alcuni Stati

membri, ha reso necessario il ricorso alla quotazione di un numero sempre

maggiore di società europee.

E’ nata così, per le società, l’esigenza di muovere i propri orizzonti oltre

oceano, dal momento che il mercato finanziario più appetibile, perché più 12 S. AZZALI, Il Sistema delle informazioni di bilancio delle aziende di produzione, Milano, 1996, 57. 13 Si tratta delle direttive 660/ 1978 e 349/ 1983 , alle quali hanno fatto seguito le direttive sui bilanci degli intermediari finanziari (86/635/CEE) e delle assicurazioni (91/674/CEE). 14 A. LOLLI, Il regolamento di adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, in Le nuove leggi civili commentate 2003, 785. 15 M. PAGANO, A. ROELL E J. ZECHNER, The geography of equity listing. Why do companies list abroad?, CSEF working paper n. 28, 2001, 10.

Page 13: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

13

sviluppato e conveniente, è certamente quello nord americano16. Tuttavia il diritto

del mercato mobiliare statunitense impone onerosi obblighi di disclosure, e

proibisce alle società straniere la vendita di valori mobiliari agli investitori

statunitensi nonché la quotazione degli stessi nei mercati americani, qualora tali

società non redigano un bilancio secondo gli U.S. GAAP, o non procedano ad una

riconciliazione tra i propri principi e quelli statunitensi17.

In ragione di tale limite è sorta l’ulteriore esigenza di creare un sistema che

possa esser riconosciuto dalla SEC come “equivalente” a quello americano, in

modo da evitare che le società europee siano gravate dei suddetti oneri.

L’opportunità di ovviare a tale inconveniente ha indirizzato la

Commissione europea verso una radicale inversione di tendenza: si è deciso di

abbandonare lo strumento delle direttive e di utilizzare quello del regolamento (in

quanto direttamente applicabile ed efficace in tutti i suoi elementi), col quale

investire di efficacia i principi internazionali elaborati dallo IASC18, caratterizzati

da una pedissequa similitudine con gli US GAAP.

16 A testimonianza di tale tendenza basta riportare i dati forniti dalla World Federation of Exchanges. Infatti secondo l’analisi svolta da tale organismo, nel 2003 la capitalizzazione delle borse statunitensi rappresentava il 46% di quella mondiale, mentre il totale delle borse europee raggiungeva solo il 26%; vieppiù quanto alla raccolta di capitali di rischio mediante i mercati regolamentati per il 54% questi confluivano nelle borse americane, mentre il totale raccolto dalle borse dell’Unione Europea ammontava al 29%. I dati sono disponibili sul sito www.fibv.com. 17 A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005, 18; 18 Si tratta della International Accounting Standard Commission , un organismo di carattere non istituzionale, fondato nel 1973 in seguito ad un accordo tra le organizzazioni contabili di Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Messico, Paesi Bassi, USA e Regno Unito. Tuttavia l’iniziativa parte da un gruppo di professionisti contabili inglesi che miravano a preservare il sistema inglese dalle contaminazioni derivanti dalle direttive comunitarie. L’organo ha agito da sempre sotto la predominante influenza inglese ed americana, al punto che la quasi totalità di principi contabili emanati fino al 1989 era in perfetta sintonia con gli U.S. GAAP e gli U.K. SSAP. Nel 2001 lo IASC si è ridenominato IASB ed è confluito all’ interno della IASC Foundation, un’organizzazione indipendente costituita nello Stato del Delaware nel 2001 sotto le vesti di una “non profit corporation”.

Page 14: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

14

In verità, tale soluzione, seppur necessaria, è risultata alquanto sofferta

proprio perché non spontanea. Infatti, nonostante il ruolo marginale rivestito dallo

IASC nel processo di armonizzazione (perché troppo lontano dalla cultura

contabile di civil law), l’incapacità da parte dell’UE di adottare propri principi in

grado di convergere con quelli statunitensi, ha reso necessario rivolgersi allo

standard setter londinese. Tuttavia, al fine di rendere il processo il più indolore

possibile per il “vecchio continente”, è stata prevista una graduale introduzione

delle nuove regole contabili, nonché la predisposizione di un meccanismo di

“omologazione” che esclude la diretta e immediata vigenza di quanto approvato

dallo IASC19.

Oltre alla già descritta esigenza di armonizzare i sistemi contabili degli

Stati membri facendoli convergere col modello americano, vi sono almeno altre

due ragioni che hanno spinto verso l’adozione degli IAS/IFRS.

Da un lato, un obiettivo di primaria importanza in ambito comunitario,

soprattutto alla luce dei recenti scandali contabili avvenuti oltreoceano (vedasi ad

esempio i casi Enron e WorldCom), è quello di giungere ad una più efficace e

trasparente comunicazione contabile, in grado di fornire agli stakeholder

informazioni utili sulla situazione patrimoniale e sul risultato economico dell’

impresa che permettano scelte economiche consapevoli20: finalità questa, tipica

dei bilanci anglosassoni, quindi sia degli U.S. GAAP che dei principi elaborati

dallo IASC.21

19 Si fa riferimento alle procedure di enforcement e di endorsement previste dal regolamento 1606/2002. A tal proposito cfr. p. 5 e ss. 20 P. MORETTI, Finalità e destinatari di un bilancio IAS, in Corriere Tributario 2004, 2593. 21 Per un maggior approfondimento di tale aspetto e un raffronto con le diverse finalità perseguite dal sistema contabile italiano, cfr. pag. 44 e ss.

Page 15: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

15

Dall’altro lato, gli IAS/IFRS si inseriscono nell’ambito del processo che

potrebbe condurre verso l’adozione della cosiddetta EUCCBT (EU Common

Consolidated Base Taxation), ossia di un sistema unico di regole volte alla

determinazione dell’imponibile fiscale delle società, da applicarsi uniformemente

in tutti gli Stati membri. Si tratta di una prospettiva molto affascinante, ma che

deve fronteggiare la scarsa propensione degli Stati membri ad acconsentire ad una

riduzione della loro sovranità in ambito fiscale. Inoltre, rebus sic stantibus,

occorrerebbe anche una profonda revisione degli attuali principi, o la

predisposizione di altri, perché la finalità cui si ispirano gli IAS/IFRS – quella

cioè di comporre un quadro informativo utilizzabile dagli investitori – poco si

concilia con l’obiettivo di fornire dati certi e prudenti all’amministrazione

finanziaria 22.

1.2 I regolamenti n. 1606 del 19 Luglio 2002 e n. 1725 del

29 settembre 2003 : i processi di enforcement e di

endorsement.

L’adozione a livello comunitario dei principi contabili internazionali è

concretamente avvenuta con l’approvazione del regolamento 1606/2002 e del

regolamento 1725/2003.

22 W. SCHON, International Accounting Standard: a “starting point” for a Common European Tax Base, in International Bureau of Fiscal Documentation, 2004, 428.

Page 16: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

16

La nuova strategia è stata attuata, come detto prima, con l’utilizzo di due

meccanismi previsti dal regolamento 1606/2002 volti a render il processo meno

radicale e repentino per gli Stati membri: si tratta delle procedure di enforcement e

di endorsement.

Mediante tali due strumenti l’Unione Europea ha da un lato specificato

l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione dei principi contabili

internazionali; dall’altro lato ha disciplinato una vera e propria procedura di

approvazione dei principi emanati dallo IASC, che ne evita l’automatica

introduzione in ambito comunitario.

Quanto al regolamento 1725/2003, esso rappresenta il momento

conclusivo del processo di endorsement, ossia quello di adozione definitiva e

quindi di entrata in vigore in ambito comunitario, di gran parte dei principi

contabili internazionali preesistenti.

1.2.1 L’enforcement

La procedura si propone di delimitare il raggio di applicazione degli

IAS/IFRS, nel senso di individuare quali imprese dovranno applicare gli

IAS/IFRS, su quale tipo di bilancio (d’esercizio e/o consolidato) e da quale

periodo amministrativo. In particolare, l’art. 423 del regolamento 1606/2002

23 L’art. 4 del regolamento 1606/2002 dispone quanto segue: “Per ogni esercizio finanziario avente inizio il 1° gennaio 2005, o in data successiva, le società soggette al diritto di uno Stato membro redigono i loro conti consolidati conformemente ai principi contabili internazionali adottati secondo la procedura di cui all’articolo 6, paragrafo 2, qualora, alla data del bilancio, i loro titoli siano ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato di un qualsiasi Stato membro, ai

Page 17: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

17

prevede che i principi contabili internazionali dovranno esser applicati ai

rendiconti consolidati redatti a partire dal periodo amministrativo avente inizio il

1° Gennaio 2005 dalle società quotate dell’UE.24 Si può osservare che tale scelta è

stata di certo coerente con la volontà di restringere l’applicazione degli IAS/IFRS

entro un ambito più marcatamente legato allo scopo di tali principi.

Infatti, ci si riferisce alle soluzioni imprenditoriali naturalmente e più

chiaramente collegate al pubblico risparmio e agli investimenti finanziari e che, di

conseguenza, sono anche quelle maggiormente sensibili alle problematiche della

trasparenza ed efficacia dell’informazione societaria e della convergenza col

sistema contabile nord-americano25.

Quanto all’art. 5 del medesimo regolamento26, esso introduce la facoltà per

gli Stati membri di prescrivere o autorizzare l’adozione degli IAS/IFRS anche per

i bilanci d’esercizio delle quotate, nonché ai rendiconti, sia annuali che

consolidati, di tutte le altre società. Tale disposizione invita i legislatori nazionali

a prendere in considerazione il problema - originato dall’ art. 4 - di un sistema

contabile “biunivoco”, in cui cioè convivono due discipline: quella facente capo

sensi dell’articolo 1, paragrafo 13 della direttiva 93/22/CEE del Consiglio, del 10 maggio 1993, relativa ai servizi di investimento nel settore dei valori mobiliari.” 24 L’art. 4 fa riferimento, infatti, alle “società soggette al diritto di uno Stato membro che alla data di bilancio abbiano i propri titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato”. Quanto alla nozione di titoli ci si riferisce all’ elenco contenuto nell’ allegato B della direttiva CEE 22/93: valori mobiliari, quote di un organismo d’ investimento collettivo, strumenti del mercato monetario, future su strumenti finanziari, FRA e swap su tassi, valute ed indici azionari nonché opzioni per acquistare o vendere quanto citato. 25 A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005, 28. 26 L’art. 5 del regolamento 1606/2002 dispone quanto segue: “ Gli Stati membri possono consentire o prescrivere: a) alle società di cui all’articolo 4, di redigere i loro conti annuali. b) alle società diverse da quelle di cui all’articolo 4, di redigere i loro conti consolidati e/o i loro conti annuali, conformemente ai principi contabili internazionali adottati secondo la procedura di cui all’articolo 6, paragrafo 2.”

Page 18: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

18

agli IAS/IFRS e quella contenuta nelle previgenti regole nazionali conformi alle

direttive contabili27.

In definitiva, il Legislatore comunitario, se da un lato non ha previsto

l’applicazione degli IAS/IFRS a tutti i bilanci e a tutte le società, né ha abrogato le

direttive contabili, dall’altro lato (oltre ad auspicarsi una modifica di tali direttive

volta a coordinale con la nuova filosofia contabile28) ha lasciato

all’autodeterminazione di ciascuno degli Stati membri di decidere se applicare

uniformemente gli IAS/IFRS a tutte (o quasi) le società29 non contemplate

dall’art. 4.

Per ragioni di completezza occorre anche considerare che l’art. 9 del

regolamento prevede che, in deroga all’art. 4, l’applicazione degli IAS/IFRS

possa esser differita sino al 1° Gennaio 2007 per le seguenti società : a) quelle i

cui titoli sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato di un

qualsiasi Stato membro; b) quelle i cui titoli sono ammessi alla negoziazione

pubblica in uno Stato terzo e che, a tal fine, già utilizzano principi contabili

riconosciuti internazionalmnte (ci si riferisce agli U.S. GAAP).

27 Infatti mentre gli IAS/IFRS verrebbero applicati solo ai bilanci consolidati delle quotate, i bilanci d’esercizio di tutte le società e quelli consolidati delle non quotate continuerebbero a esser redatti secondo i principi e la disciplina contabile domestica. In merito a tale problematica si confrontano diverse opinioni contrastanti, riassumibili in due schieramenti: il primo che denuncia come un sistema biunivoco comporti oneri e disagi sia alle società che agli stakeholder; il secondo che invece sottolinea come non vi sia tale necessità di estendere l’ ambito applicativo degli IAS/IFRS soffermandosi sulle diverse finalità del conto individuale rispetto a quello consolidato e sulla difficoltà di far attecchire un sistema così diverso da quello previdente presso gli operatori. A tal proposito vedasi p. 21. 28 La modifica auspicata è stata effettuata con le direttiva 65/2001 e soprattutto con la direttiva 51/2003. Vedasi p. 31 e ss. 29 Il legislatore italiano ha esercitato la facoltà di cui all’ art. 5 con l’ emanazione della Legge Comunitaria 2003 e del D. Lgs. 28/2005. Vedasi p. 19

Page 19: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

19

1.2.2. L’ endorsement

Tale procedura consiste in un vero e proprio processo di omologazione cui

devono essere sottoposti i principi elaborati dallo IASC prima di acquistare

vigenza nell’ordinamento contabile comunitario.

Il meccanismo richiede la cooperazione dei seguenti organismi:

- lo IASC30, dal 2001 denominato IASB (International

Accounting Standard Board). Tale struttura, composta da quattordici membri

selezionati solo in base alle competenze tecniche, svolge l’ attività tecnica di

elaborazione dei principi contabili da sottoporre ad omologazione, servendosi del

supporto fornito da uno Standard Advisory Council (SAC), avente funzioni

consultive e propositive. Della redazione dei documenti interpretativi dei principi

contabili invece si occupa la SIC (Standing Interpretation Committee), che dal

2001 è stata denominata IFRIC (International Financial Reporting Interpretations

Committee)31;

- l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) è un

organo tecnico composto dai rappresentanti degli standard setter nazionali, delle

professioni contabili e degli utilizzatori (ossia coloro che fruiscono del bilancio),

al cui interno sono presenti, in funzione di osservatori, sia la Commissione

europea, che lo IASB32.Proprio a detto ente è stato assegnato il compito di

contribuire ai lavori dello IASB nella fase iniziale del processo di normazione

30 Cfr. nota 18 pag. 9. 31 A. ZURZOLO, I tempi e i protagonisti dell’ applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2003, 471. 32 A. LOLLI, Il regolamento di adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, in Le nuove leggi civili commentate 2003, 785.

Page 20: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

20

inviando commenti e osservazioni sui documenti predisposti; ma sopratutto la sua

attività rileva nella fase di omologazione, in cui fornisce alla Commissione un

giudizio sul rispetto delle regole e delle procedure. Oltre che svolgere le suddette

attività all’EFRAG compete assistere la Commissione durante il processo di

modifica delle direttive contabili, e di fungere da canale di collegamento tra gli

apparati normativi nazionali e lo IASB in modo da creare un forum europeo nel

quale proporre e risolvere le questioni inerenti all’ applicazione degli IAS/IFRS33;

- l’ARC (Accounting Regulatory Committee), composto da

rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della

Commissione, è l’organo che assiste la Commissione con funzione consultiva.

La decisione sull’omologazione dei principi elaborati dallo IASC viene

presa dalla Commissione europea, sulla base delle valutazioni espresse

dall’EFRAG, in conformità ai pareri resi dell’ARC (in caso di contrasto la

decisione è rinviata al Consiglio).

L’ art. 3 del regolamento 1606/2002, disciplina i criteri da utilizzare in

detto giudizio di omologazione:

1) il principio di “true and fair view”, già presente nelle direttive

contabili, e la cui previsione nell’ambito del regolamento 1606/2002 non fa che

ribadire la sua centralità all’interno del sistema contabile comunitario. Il richiamo

a tale criterio va inteso non nel senso che ogni principio contabile debba esser

conforme a tutte le norme delle direttive, ma solamente nel senso che vi condivida

la medesima ratio di garantire una rappresentazione veritiera e corretta della realtà

patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa;

33 U. MARINELLI, Ruolo e compiti dell’ Efrag – European Financial Reporting Advisory Group, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2003, 487.

Page 21: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

21

2) “ l’interesse pubblico europeo”, ossia il principio della tutela del

mercato europeo. Questo criterio impone la previsione di regole che scongiurino

manipolazioni dei bilanci volte ad alterare le percezioni economiche degli

investitori. Si tratta di una specificazione del principio di cui sopra, volta a

ribadire che l’obiettivo principale ed essenziale del sistema contabile comunitario

è la tutela del mercato finanziario e dei soggetti che vi investono i loro risparmi.

3) “i criteri di comprensibilità, pertinenza, affidabilità e comparabilità

richiesti dall’informazione finanziaria necessaria per adottare le decisioni

economiche e valutare l’idoneità della gestione”. Questo ulteriore requisito si

risolve nella riproduzione, dettagliata e esplicata, del principio della tutela del

mercato europeo, in quanto elenca quattro caratteristiche già di per se tipiche di

una informazione destinata al mercato borsistico, precisando poi ulteriormente che

il loro rispetto è volto alla tutela del processo decisionale degli investitori.

La portata di tali tre criteri può ben riassumersi nel limite della

rappresentazione veritiera e corretta (appunto true and fair view) della situazione

patrimoniale, finanziaria e del risultato economico delle imprese incluse nel

consolidamento, volta a garantire decisioni economiche coscienti e consapevoli.

Dal momento che tale principio (di derivazione anglosassone) è già proprio degli

IAS/IFRS, può già anticiparsi come tali limitazioni abbiano esercitato un’efficacia

estremamente ridotta nei confronti del legislatore comunitario34.

Quanto al meccanismo nel suo insieme, come già detto si tratta di uno

strumento posto a tutela del mercato comune e delle diverse culture contabili del

vecchio continente. Tuttavia, considerato l’effimero vincolo rappresentato dai

34 A. LOLLI, La nota integrativa nel bilancio d’ esercizio delle S.p.a.,Milano, 2003, 97.

Page 22: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

22

criteri ex art. 3 e tenuto conto della natura “politica” sia della Commissione che

dell’ARC (solo l’EFRAG è organo squisitamente tecnico), ben può ritenersi che

tale meccanismo rappresenti, nella sostanza, uno strumento per mantenere una

indiretta influenza da parte sistemi contabili del vecchio continente35. Appare

d’altronde difficile, come viene sottolineato in dottrina36, che i suddetti organi e

criteri possano dar vita a valutazioni squisitamente tecnico-contabili.

1.2.3. Il regolamento 1725/2003

Momento fondamentale del lungo iter che ha condotto all’introduzione del

modello contabile IAS/IFRS, è rappresentato dall’emanazione del regolamento

1725/2003, con il quale la Commissione ha adottato tutti i principi contabili

internazionali esistenti al 14 settembre 2002, fatta eccezione per i seguenti: IAS

32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative”,

IAS 39 “Strumenti finanziari: valutazione e rilevazione” e le relative

interpretazioni ( SIC 5, SIC 16, SIC 17).

Tale esclusione è stata decisa sulla base della considerazione che si

trattava di principi troppo innovativi ed in relazione ai quali era in corso un

significativo processo di revisione, sicché è parso più opportuno posticipare la

35 È quello che è accaduto per l’adozione dello IAS 39, principio troppo innovativo per i sistemi non anglosassoni, il quale inizialmente non è stato approvato, dopo lo si è omologato parzialmente e per ragioni diverse dalla difformità al principio del fair value. 36 A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005, 39.

Page 23: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

23

loro adozione al momento in cui tali modifiche sarebbero state ultimate37. Ciò è

avvenuto attraverso l’emanazione dei regolamenti 2237/2004 e 2086/2004, per

l’adozione dei quali si è optato per il sistema dell’omologazione parziale, che

consente di stralciare le parti ancora in corso di modifica e approvare solo quelle

definitive. Tale scelta è stata dettata dalla necessità di rispettare il termine per

l’adozione dei principi fissato il 1° Gennaio 2005.

Gli IAS approvati con tale regolamento sono stati successivamente oggetto

di revisione da parte dello IASB. Questo aggiornamento ha comportato la

soppressione di alcuni principi adottati in precedenza, nonché l’integrazione, nei

singoli principi, di numerosi documenti interpretativi. Da parte sua, la

Commissione ha adottato una serie di regolamenti38, volti a rendere efficaci tali “

improvements” sul piano comunitario: sicché oggi il quadro dei principi contabili

internazionali vigenti è notevolmente cambiato rispetto a quello iniziale (cfr.

Tabella n.1).

37 P. BISONI e D. BUSSO, L’unione europea indica gli IAS da utilizzare dai bilanci 2005, in Il fisco 40/2003. 38 Si tratta dei regolamenti n. 707/ 2004; n. 2086/2004; n. 2236/2004; n. 2237/2004; n. 2238/2004; n. 211/2005; n. 1073/2005; n. 1751/2005; n. 1864/2005; n. 1910/2005; n. 2106/2005; n. 108/2006; n. 708/2006; n. 1329/2006; n. 610/2007; n. 611/2007.

Page 24: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

24

Tabella n. 1

IAS 1 : presentazione del bilancio vigente, ma modificato con reg.2236/2004,

reg. 1910/2005 e reg. 108/2006

IAS 2 : Rimanenze vigente

IAS 7 : Rendiconto finanziario vigente, ma modificato con reg. 2238/2004

IAS 8 : Utile (perdita) d’ esercizio,

cambiamenti nelle stime contabili ed errori.

vigente

IAS 10 : Fatti intervenuti dopo la data di

riferimento del bilancio

vigente, ma modificato da reg. 2236/2004

IAS 11 : Commesse a lungo termine vigente

IAS 12 : Imposte sul reddito vigente, ma modificato da reg. 2086/2004,

reg. 2236/2004 e reg. 211/2005.

IAS 14 : Informativa di settore vigente, ma modificato da reg. 2236/2004,

reg. 2238/2004 e reg. 108/2006.

IAS 15 : Informazioni relative agli effetti

delle variazioni dei prezzi

eliminato da reg. 2238/2004

IAS 16 : Immobili, impianti e macchinari vigente, ma modificato da reg. 2236/2004,

reg. 211/2005 e reg. 1910/2005.

IAS 17 : Leasing vigente, ma modificato da reg. 2236/2004

e reg. 108/2006

IAS 18 : Ricavi vigente, ma modificato da reg. 2086/2004

e reg. 2236/2004

Principi adottati con il reg. 1725/2003

Quadro attuale dei principi contabili

Page 25: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

25

IAS 19 : Benefici per i dipendenti vigente, ma modificato da reg. 2086/2004,

reg. 2236/2004, reg. 2238/2004, reg.

211/2005 e reg. 1910/2005.

IAS 20 : Contabilizzazione dei contributi

pubblici e informativa sull’assistenza

pubblica

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004.

IAS 21 : Effetti delle variazioni dei cambi

delle valute estere

vigente, ma modificato da reg. 708/2006

IAS 22 : Aggregazioni d’ impresa eliminato da reg. 2236/2004

IAS 23 : Oneri finanziari vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

IAS 24 : Informativa di bilancio sulle

operazioni con parti correlate

vigente, ma modificato da reg. 1910/2005

IAS 26 : Fondi di previdenza vigente

IAS 27 : Bilancio consolidato e

contabilizzazione delle partecipazioni in

controllate

vigente, ma modificato da reg. 2086/2004

IAS 28 : Contabilizzazione delle

partecipazioni in collegate

vigente, ma modificato da reg. 2236/2004

IAS 29 : Informazioni contabili in economie

iperinflazionate

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

IAS 30 : Informazioni richieste nel bilancio

delle banche e degli istituti finanziari

vigente, ma modificato da reg. 2086/2004

e reg. 2238/2004

IAS 31 : Partecipazioni in joint venture vigente, ma modificato da reg. 2236/2004

IAS 32: Strumenti finanziari – esposizione

in bilancio e informazioni integrative.

Introdotto da reg. 2237/2004 e modificato

Page 26: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

26

da reg. 211/2005, reg. 1864/2005 e reg.

108/ 2006

IAS 33 : Utili per azione vigente, ma modificato da reg.

2236/72004, reg. 211/2005 e reg. 108/

2006

IAS 34 : Bilanci intermedi vigente, ma modificato da reg.2236/2004 e

reg. 2238/2004

IAS 35 : Attività destinate a cessare eliminato da reg. 2236/2004

IAS 36 : Riduzione durevole di valore

delle attività .

Introdotto da reg. 2236/2004 e modificato

da reg. 2238/2004

IAS 37 : Accantonamenti, passività e attività

potenziali

vigente, ma modificato da reg. 2086/2004,

reg. 2236/2004 e reg. 2238/2004

IAS 38 : Attività immateriali vigente, ma modificato da reg. 2236/2004,

reg. 2238/2004, reg. 211/2005 e reg.

1910/2005

IAS 39 : Strumenti finanziari – rilevazione

e valutazione.

Introdotto da reg. 2086/2004e modificato

da reg. 211/2005, reg. 1751/2005, reg.

1864/2005, reg. 2106/2005 e reg. 108/2006

IAS 40 : Investimenti immobiliari vigente, ma modificato da reg. 2236/2004

IAS 41: Agricoltura vigente, ma modificato da reg. 2236/2004

e reg. 2238/2004

IFRS 1 : Prima adozione degli

Page 27: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

27

International reporting standard.

Introdotto da reg. 707/2004 e modificato

da reg. 2238/2004, reg. 211/2005, reg.

1751/2005, reg. 1864/2005 e reg.

1910/2005

IFRS 2: Pagamenti basati su azioni.

Introdotto da reg. 211/2005

IFRS 3: Aggregazioni aziendali.

Introdotto da reg. 2236/2004

IFRS 4: Contratti assicurativi.

Introdotto da reg. 2236/2004 e modificato

da reg. 108/2006

IFRS 5: Attività non correnti possedute

per la vendita e attività operative cessate.

Introdotto da reg. 2236/2005

IFRS 6: Esplorazione e valutazione delle

risorse minerarie.

Introdotto da reg. 1910/2005 e modificato

da reg. 108/2006

IFRS 7: Introduzione dell’ euro.

Introdotto da reg. 108/2006

IFRS 8: Settori operativi.

Introdotto da reg. 611/2007

SIC 1: Coerenza nell’applicazione dei

principi contabili – Utilizzo di diversi metodi

di valutazione

eliminato da reg. 2238/2004

Page 28: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

28

delle rimanenze

SIC 2: Coerenza nell’applicazione dei

principi contabili – Capitalizzazione di oneri

finanziari

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 3: Eliminazione di utili e perdite non

realizzati da operazioni con società collegate

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 6: Costi per la modifica del software

esistente

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 7: Introduzione dell’euro vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

SIC 8: Prima applicazione degli IAS come

sistema contabile di riferimento principale

eliminato da reg. 707/2004

SIC 9: Aggregazioni di imprese –

Classificazione come acquisizione o unione

di imprese

eliminato da reg. 2236/2004

SIC 10: Assistenza pubblica – Nessuna

specifica relazione alle attività operative

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 11: Valute estere – Capitalizzazione

delle perdite derivanti da drastiche

svalutazioni della valuta

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 12: Consolidamento – Società a

destinazione specifica (società veicolo)

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

e reg. 1751/2005

SIC 13: Imprese a controllo congiunto –

Conferimenti in natura da parte dei

partecipanti al controllo

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

SIC 14: Immobili, impianti e macchinari –

Rimborsi per riduzioni durevoli di valore o

eliminato da reg. 2238/2004

Page 29: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

29

perdite di beni

SIC 15: Leasing operativo – Incentivi vigente

SIC 18: Coerenza nell’applicazione dei

Principi contabili – Metodi alternativi

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 19: Moneta di conto – Valutazione e

presentazione dei bilanci secondo quanto

disposto dallo IAS 21 e dallo IAS 29

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 20: Contabilizzazione con il metodo del

patrimonio netto – Rilevazione di perdite

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 21: Imposte sul reddito – Recupero delle

attività rivalutate non ammortizzabili

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

SIC 22: Aggregazioni di imprese – Rettifiche

successive apportate ai fair value (valore

equo) e

all’avviamento inizialmente iscritti

eliminato da reg. 2236/2004

SIC 23: Immobili, impianti e macchinari –

Costi dovuti a significative verifiche o

revisioni generali

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 24: Utile per azione – Strumenti

finanziari e altri contratti che possono essere

convertiti in azioni

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 25: Imposte sul reddito – Cambiamenti

di condizione fiscale di un’impresa o dei suoi

azionisti

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

SIC 27: La valutazione della sostanza delle

operazioni nella forma legale del leasing

vigente, ma modificato da reg. 2086/2004

e reg. 2238/2004

Page 30: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

30

SIC 28: Aggregazioni di imprese - «Data

dello scambio» e fair value (valore equo)

degli strumenti

rappresentativi di capitale

eliminato da reg. 2236/2004

SIC 29: Informazioni integrative – Accordi

per servizi in concessione

vigente

SIC 30: Moneta di conto – Conversione dalla

moneta di valutazione alla moneta di

presentazione

eliminato da reg. 2238/2004

SIC 31: Ricavi – Operazioni di baratto

comprendenti servizi pubblicitari

vigente

SIC 32: Attività immateriali – Costi connessi

a siti web

vigente, ma modificato da reg. 2238/2004

SIC 33: Consolidamento e metodo del

patrimonio netto – Diritti di voto

potenzialmente esercitabili e

attribuzione del capitale posseduto

eliminato da reg. 2238/2004

IFRIC 1 : Cambiamenti nelle passività

iscritte per smantellamenti, ripristini e

passività similari.

Introdotto da reg. 2237/2004

IFRIC 2 : Azioni dei soci in entità

cooperative e strumenti simili.

Introdotto da reg. 1073/2005

IFRIC 4 : Determinare se un accordo

contiene un leasing.

Page 31: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

31

Introdotto da reg. 1910/2005

IFRIC 5 : Diritti derivanti da interessenze

in fondi per smantellamenti, ripristini e

bonifiche ambientali.

Introdotto da reg. 1910/2005

IFRIC 6 : Passività derivanti dalla

partecipazione ad un mercato specifico –

Rifiuti di apparecchiature elettriche ed

elettroniche.

Introdotto da reg. 108/2006

IFRIC 7 : Applicazione del metodo di

rideterminazione ai sensi dello IAS 29 –

Informazioni contabili in economie

iperinflazionate.

Introdotto da reg. 708/2006

IFRIC 8 : Ambito di applicazione

dell’IFRS 2.

Introdotto da reg. 1329/2006

IFRIC 9 : Rivalutazione dei derivati

incorporati.

Introdotto da reg. 1329/2006

IFRIC 10 : Bilanci intermedi e riduzione

durevole di valore.

Introdotto da reg. 610/2007

IFRIC 11 : Operazioni con azioni proprie

e del gruppo.Introdotto con reg. 611/2007

Page 32: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

32

1.3 La “First Time Application"

Per i legislatori degli Stati membri il passaggio agli IAS/IFRS ha posto,

innanzitutto, una serie di problematiche relative all’iscrivibilità e alla valutazione

di alcune poste di bilancio, derivanti proprio dalle differenze tra le metodologie

previste dai principi contabili nazionali e quelle previste dagli IAS/IFRS.

Nell’intento di fronteggiare tale fase di transizione la Commissione ha

adottato il regolamento 707/2004, con il quale il SIC 8 viene sostituito dall’ IFRS

1.

Il documento – di concerto con lo IAS 1 e il Framework39- illustra le

tecniche contabili da utilizzare nel momento della prima adozione degli IAS/IFRS

da parte delle imprese che fino al 2005 hanno redatto conti annuali in base ai

principi contabili nazionali: si tratta della cosiddetta FTA (First Time

Application).

Nello specifico lo IAS 1 è volto a definire dei criteri che consentano la

comparabilità del bilancio IAS/IFRS, tanto con i bilanci precedenti della stessa

impresa, quanto con i bilanci di altre imprese; inoltre l’obiettivo è anche quello di

presentare “bilanci redatti a scopi generali”40, ovvero che soddisfino le esigenze

informative di tutti gli utilizzatori41. A tal fine il principio indica i documenti che

compongono il bilancio – tra i quali assume particolare rilievo il prospetto

riepilogativo dei movimenti del patrimonio – e attribuisce maggiore importanza al

39 Si tratta del “Framework for the preparation and presentation of financial statement”, un documento approvato nel 1989 dallo IASC e contenente le linee guida per la corretta applicazione dei principi contabili internazionali da parte degli operatori. 40 Vedi IAS 1 par. 2 41 In realtà tra tutti gli stakeholder quelli maggiormente tutelati dal sistema IAS/IFRS sono gli investitori, sia attuali che potenziali. Vedasi p. 43 e ss.

Page 33: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

33

principio di “true and fair view”, il cui raggiungimento è presunto per i bilanci

conformi agli IAS/IFRS42.

Lo stesso scopo è ribadito sostanzialmente anche nel Framework, laddove

(paragrafo 12) si afferma che lo scopo è quello di offrire “informazioni in merito

alla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa, utili ad un’ampia serie di

utilizzatori nel processo di decisione economica”. In particolare, i principali temi

affrontati dal documento sono le cosiddette caratteristiche qualitative

(comprensibilità, significatività, attendibilità e comparabilità43) e i concetti di

patrimonio netto e conservazione dello stesso.

Passando ad analizzare lo IFRS 1, esso impone alle società che passano

all’adozione dei principi contabili internazionali di “predisporre uno stato

patrimoniale di apertura in conformità agli IAS/IFRS alla data di passaggio agli

stessi”.

Ciò vuol dire che nell’esercizio di prima adozione degli IAS/IFRS il

bilancio deve esser redatto come se fosse stato sempre redatto in conformità agli

stessi, quindi rilevando retroattivamente le rettifiche derivanti dal passaggio ai

principi contabili internazionali. In particolare il documento prescrive che lo stato

patrimoniale di apertura sia redatto osservando le seguenti prescrizioni:

1) indicazione di tutte le attività e passività la cui iscrizione è richiesta

dagli IAS/IFRS e storno delle voci non riconosciute dai principi come attività o

passività;

42 D’ABRUZZO e PUCCI, Introduzione ai principi contabili internazionali, in Boll. Trib. 2004, 969. 43 Per un’analisi approfondita di tali caratteristiche qualitative e un loro raffronto con i principi nazionali vedasi secondo capitolo, par. 2.2.

Page 34: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

34

2) riclassificazione delle poste di bilancio secondo i principi

internazionali;

3) valutazione di tutte le attività e passività secondo gli IAS/IFRS.

Le differenze positive o negative conseguenti all’applicazione delle

suddette regole devono imputarsi a patrimonio netto.44

Da ultimo l’IFRS 1 stabilisce due tipologie di esenzioni:

a) l’esenzione facoltativa dall’applicazione di alcune disposizioni

contenute negli IAS/IFRS. Essa riguarda situazioni in cui i costi sostenuti per

conformarsi alla regola internazionale potrebbero superare i benefici apportati agli

utilizzatori;

b) l’esenzione obbligatoria dall’applicazione retroattiva di alcuni

IAS/IFRS. Essa invece è volta a evitare valutazioni soggettive e retroattive di

operazioni che nell’esercizio precedente erano ancora in corso, ma il cui esito ora

è noto45.

1.4 L’ approccio italiano: la Legge Comunitaria 2003 e il

D. Lgs. 38/2005.

Il legislatore italiano già nel 1998 ha tentato il primo approccio agli

standard internazionali. Infatti, l’art 117 del decreto Draghi (D. Lgs 58/98)

44 M. NESSI, Bilancio IAS: principi di redazione e conseguenze per le imprese,in Il fisco 23/2004; G. D’ABRUZZO e E. PUCCI, Introduzione ai principi contabili internazionali, in Boll. Trib. 2004, 974 45P. PISONI, F. BAVA e D. BUSSO, Regolamento (CE) n. 707/2004 del 6 aprile 2004: adozione dell’IFRS 1 per il passaggio agli IAS nella redazione del bilancio, in Impresa c.i. 2004, 590.

Page 35: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

35

prevede la possibilità, per società quotate in mercati italiani o comunitari, di

redigere il proprio bilancio consolidato sulla base di principi contabili

internazionalmente riconosciuti e compatibili con le direttive contabili; a tal fine

detta norma delega al Guardasigilli, di concerto con il Ministro dell’economia e su

proposta della Consob, l’emanazione di un regolamento volto ad individuare i

principi suddetti.

Tuttavia il regolamento non è mai stato adottato e, d’altra parte,

l’emanazione dei regolamenti CE 1606/2002 e 1725/2003 ha fatto perdere

rilevanza alla questione, dal momento che l’individuazione dei suddetti principi e

del loro ambito applicativo è stata svolta a livello comunitario. Sicché l’attenzione

del legislatore si è spostata sul recepimento delle opzioni previste dall’art. 5 della

fonte comunitaria. La disposizione, come già detto, attribuisce agli Stati membri

la facoltà di consentire o imporre l’adozione degli IAS/IFRS anche ai conti

d’esercizio delle quotate e ai bilanci, sia d’esercizio che consolidati, di ogni altro

tipo societario.

In particolare, il Parlamento ha approvato la Legge 306/2003, detta anche

Legge Comunitaria, il cui art. 25 delega il Governo ad “adottare uno o più decreti

legislativi per l’esercizio delle facoltà di cui all’ art. 5 del regolamento

1606/2002”. La delega prevede anche l’eventuale modifica della normativa

fiscale in materia di reddito d’impresa al fine di armonizzarla con le innovazioni

derivanti dall’applicazione degli IAS/IFRS ed il coordinamento delle disposizioni

vigenti in materia di bilancio con quelle derivanti dall’adozione dei principi

contabili internazionali. Non è stato invece previsto l’esercizio della facoltà di cui

Page 36: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

36

all’art. 9 del regolamento comunitario che consente di posticipare l’applicazione

degli IAS/IFRS per alcune tipologie di società .46

La delega, seppur in ritardo, è stata esercitata con l’emanazione del decreto

legislativo 38/2005. Quanto all’ambito temporale e soggettivo di applicazione, il

provvedimento normativo stabilisce quanto segue:

1) le società quotate, quelle con strumenti finanziari diffusi presso il

pubblico, le banche e gli intermediari finanziari47 devono applicare i principi

contabili internazionali a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 Dicembre

2005 per quanto riguarda i conti consolidati; invece per quanto riguarda il bilancio

d’esercizio l’obbligo scatta dall’esercizio successivo;

2) le imprese assicurative sono soggette allo stesso regime di cui

sopra, ma per le non quotate e le quotate che redigono il conto consolidato

utilizzando gli IAS/IFRS vi è la facoltà – e non l’obbligo – di adottare le regole

internazionali nei conti individuali;

3) le società incluse nel bilancio consolidato redatto dalle società

precedenti, diverse da quelle che possono redigere il bilancio in forma abbreviata,

hanno la facoltà di applicare gli IAS/IFRS per il bilancio consolidato e per il

bilancio individuale a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 Dicembre

2005;

4) le società capogruppo non quotate, possono redigere il conto

consolidato secondo gli IAS/IFRS e, qualora decidano in tal senso, è loro

46 P. PISONI e D. BUSSO, Società quotate: come cambia il bilancio con l’utilizzo degli IAS: alcuni punti significativi, in Impresa c.i. 2004, 225; P. MORETTI, L’applicazione dei principi IAS nell’ ordinamento italiano, in Corr. Trib. 2004, 2357. 47 Per intermediari finanziari si intendono: banche, società finanziarie holding dei gruppi bancari, società di gestione del risparmio, società di intermediazione mobiliare, le società finanziarie iscritte nell’albo, gli istituti di moneta elettronica.

Page 37: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

37

concessa la facoltà di applicare i principi internazionali anche al bilancio

individuale;

5) le rimanenti società, fatta eccezione per quelle che possono

redigere il bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.), hanno la facoltà di

adottare gli IAS/IFRS a partire dall’esercizio individuato con decreto del Ministro

dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro della Giustizia.

Il decreto prevede inoltre che qualora le società – tra quelle che ne hanno

la facoltà – decidano di adottare gli IAS/IFRS, possono revocare la scelta solo in

casi eccezionali: in tal caso occorre indicare i motivi nella nota integrativa e

comunque il bilancio d’esercizio in cui si esprime la revoca deve esser redatto

secondo gli IAS/IFRS.48

La volontà del legislatore appare dunque chiara: si vuol avviare un

processo che conduca ad una adozione generalizzata dei principi internazionali,

con la sola esclusione dei bilanci in forma abbreviata. È una scelta netta, che vuol

mostrare la piena apertura del nostro ordinamento alla tendenza comunitaria: la

già citata armonizzazione delle regole contabili degli Stati membri. Ma le

considerazioni da cui muove il legislatore sono anche altre: data la notevole

difformità delle norme italiane rispetto a quelle internazionali, limitare

l’applicazione degli IAS/IFRS ai soli conti consolidati delle società quotate

provocherebbe diversi problemi derivanti dalla necessità di gestire un doppio

regime di bilancio e dai connessi ingenti oneri amministrativi. Da qui l’esigenza

di utilizzare un corpo di regole omogeneo, proprio per evitare tali inconvenienti.

48 P. MORETTI, Coordinamento tra principi IAS e disciplina civilistica, in Corr. Trib. 2005, 998.

Page 38: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

38

In dottrina, ad autori che condividono tale ratio legis49, se ne

contrappongono altri che invece hanno criticato la scelta del legislatore. Ad

esempio, c’è chi sostiene che l’esigenza di mantenere due distinti gruppi di regole

permane, partendo dall’assunto che mentre il sistema IAS si rivolge ai bilanci

consolidati (in quanto basato essenzialmente sulle esigenze informative delle

imprese che operano sul mercato internazionale dei capitali), al contrario il

bilancio individuale di una società del gruppo (quindi, a maggior ragione, il

bilancio di una non quotata) non ha alcuna rilevanza per gli investitori finanziari,

ma è rivolto alla diversa finalità (sopratutto nei sistemi contabili come quello

italiano) di determinare l’utile distribuibile.50

Altri autori, come il Fradeani51, si sono mostrati ancor meno fiduciosi

ritenendo che un’applicazione così diffusa e improvvisa degli IAS/IFRS

difficilmente avrebbe attecchito presso coloro che devono farne uso nella pratica

(redattori e utilizzatori del bilancio): ciò perché la nostra cultura contabile oltre a

essere profondamente diversa dagli IAS/IFRS è anche fortemente radicata e poco

propensa a subire contaminazioni esterne. Tale orientamento ha trovato ulteriore

49 Ad esempio il Nessi evidenzia l’ipotesi delle società di un gruppo che continuino ad applicare i principi nazionali per i bilanci individuali. Ove la capogruppo fosse soggetta all’adozione degli IAS/IFRS nel bilancio consolidato, sorgerebbe la necessità di redigere costosi prospetti di raccordo tra i bilanci di esercizio e il conto consolidato. M. NESSI, Nuovo bilancio: il passaggio agli IAS, in I Corsi di pratica professionale 2005, 7. Altri autori invece evidenziano come la presenza di un doppio regime comporterebbe un ‘armonizzazione a “differenti velocità”, ossia in cui il processo di riavvicinamento dei sistemi contabili sia rapido e totale per certi tipi di bilanci, lento e parziale per altri. S. ADAMO, Prospettive e limiti del processo di armonizzazione contabile internazionale, in Rivista dei dottori commercialisti 1998, 802; DE MARTINI, Globalizzaizone dei mercati ed aspetti evolutivi dell’informazione economico-finanziaria delle imprese, Cedam, Padova, 1999, 183; G. VERNA, Le nuove frontiere dell’ informazione contabile in Europa, in Rivista dei dottori commercialisti 2002, 432. 50 F. DEZZANI, 1 gennaio 2005:il bilancio consolidato sarà redatto secondo principi IAS, in Impresa c.i. 2002, 1518; R. SACCHI, Principi contabili internazionali e finalità dell’ informazione finanziaria, in Corriere Giuridico 2007, 599. 51 A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005, 42.

Page 39: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

39

spunto nel ritardo con il quale il Governo ha adottato il decreto e, vieppiù, nella

circostanza che non è stata fornita alcuna informazione sul contenuto del

provvedimento, che, pertanto, avrebbe rappresentato per gli operatori un’incognita

da affrontare senza i necessari “consiglio per l’uso”.

Volendo assumere una posizione in merito, ritengo condivisibile la tesi che

ritiene di dover mantenere un doppio regime, in quanto più che il problema

dell’effetto sorpresa, vi è l’esigenza di non trascurare interessi – quali quelli dei

creditori sociali – che in sistemi come il nostro sono più rilevanti della tutela degli

investitori. In merito a ciò basta considerare due dati: anzitutto che il nostro

sistema borsistico è ancora in fase di sviluppo e soffre la poca propensione dei

risparmiatori a investirvi; in secondo luogo che il sistema produttivo si regge

principalmente sull’attività di piccole-medio imprese che si finanziano con

capitale di debito per lo più di provenienza bancaria, e che dunque non hanno

alcun rapporto col mercato dei capitali. Da ciò non può che conseguire una scarsa

attenzione verso la tutela di interessi connessi al mercato regolamentato, in favore

della maggiore importanza rivestita dalla cautela delle garanzie patrimoniali e in

generale delle ragioni dei creditori sociali.

D’altra parte quanto ai costi connessi al mantenimento di un doppio

bilancio, questi in ogni caso dovranno essere sostenuti per la redazione dello stato

patrimoniale di apertura, nonché per la determinazione delle plusvalenze da fair

value52 di cui ai successivi artt. 6 e 7 del decreto (cfr. pag. 24 e ss.).

52 Infatti la determinazione dei plusvalori è fatta confrontando le due valutazioni al fair value e al costo storico, sicché è necessario comunque effettuare entrambe le valutazioni.

Page 40: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

40

1.5 Disposizioni di “coordinamento” tra il sistema

nazionale e gli IAS/IFRS.

Il D. Lgs. 38/2005 si occupa anche del “coordinamento delle disposizioni

vigenti in materia di bilancio con quelle derivanti dall’adozione degli IAS/IFRS”,

al fine di risolvere alcune problematiche di diritto contabile interno.

L’art. 5 introduce una clausola di salvaguardia, secondo la quale nei casi

(eccezionali) in cui una disposizione prevista dai principi internazionali risulta

incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione

patrimoniale, finanziaria e del risultato economico dell’impresa, la stessa non

deve esser applicata. In questa circostanza, gli eventuali utili derivanti devono

iscriversi in una riserva non distribuibile, fatta eccezione per l’ammontare di

valore recuperato. Tale disposizione ribadisce la centralità del criterio di true and

fair view, imponendo ai redattori del bilancio lo stesso limite che il regolamento

CE 1606/2002 ha fissato per l’endorsement dei principi dello IASB; trattandosi

del momento applicativo vero e proprio, ha poi previsto un trattamento contabile

“prudente” degli utili derivanti dalla deroga, vietandone la distribuzione.

L’art. 6 invece si occupa della disciplina civilistica delle plusvalenze

derivanti dall’ applicazione del fair value. La norma tutela l’integrità del capitale

sociale, evitando che rivalutazioni derivanti da fair value vengano considerate

come veri e propri utili e come tali vengano distribuite o utilizzate per aumentare

il capitale sociale.

Al primo comma, lettera a), è fatto divieto di distribuire utili

corrispondenti a

Page 41: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

41

plusvalenze imputate in conto economico per effetto dell’ applicazione del

fair value o del metodo del patrimonio netto53 54, imponendone l’iscrizione in una

riserva indisponibile. Il divieto subisce un’eccezione: i plusvalori relativi a

strumenti finanziari di negoziazione, nonché quelli connessi ad operazioni di

cambio e di copertura,55 anche se non realizzati, possono iscriversi in conto

economico e distribuirsi come utili dell’esercizio56. Tale trattamento si giustifica

col fatto che queste plusvalenze, anche se derivanti da valutazioni, possono

comunque considerarsi come se fossero realizzate; infatti, soprattutto i plusvalori

da operazioni di valuta possono in qualsiasi momento venir realizzati sul sempre

attivo mercato dei cambi.57

Quanto alla lettera b) del primo comma, essa vieta la distribuzione delle

riserve di patrimonio netto costituite in contropartita diretta delle valutazioni al

fair value di attività e strumenti finanziari58: si tratta delle plusvalenze da fair

value non iscritte in conto economico, ma confluite in una riserva di patrimonio

netto.

Per entrambe le situazioni il regime della riserva è sostanzialmente il

seguente: le plusvalenze vengono calcolate al netto del relativo onere fiscale e

53 Il divieto di distribuire plusvalori da patrimonio netto era già presente nel nostro sistema all’art. 2426, n. 4 c.c.: la sua espressa previsione nel decreto tuttavia è volta puntualizzare che il divieto vale anche per i bilanci IAS/IFRS. 54 Si tratta, in sostanza, delle valutazioni imposte da IAS 40 e IAS 28. 55 Per strumenti finanziari impiegati in operazioni di copertura si intendono quelli volta a coprire rischi derivanti da variazioni del fair value. Ciò in quanto inseriti nella lettera a), relativa al trattamento degli utili da fair value. 56 Questa disposizione diverge da quella di cui all’art. 2426, comma 1, n. 8-bis c.c. , in quanto questa prescrive che gli eventuali utili su cambi devono essere accantonati in una specifica riserva non distribuibile. Dunque il trattamento degli utili relativi all’ operatività dei cambi è diverso a seconda che si sia soggetti ai principi internazionali o a quelli italiani. 57 Alcuni in dottrina criticano la scelta optata per gli strumenti di negoziazione, i quali non sono supportati da un mercato così “attivo” da garantire immediato e sicuro realizzo. G. COLOMBO, Il regime civilistico degli utili e delle riserve da adozione degli IAS/IFRS, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 1338. 58 Si tratta delle riserve costituite e movimentate sulla base delle valutazioni di cui allo IAS 16 e IAS 38.

Page 42: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

42

vengono iscritte nella riserva indisponibile; laddove gli utili di esercizio risultano

inferiori all’ammontare delle plusvalenze da fair value, una quota delle riserve

disponibili (laddove ve ne siano) pari alla differenza dei due ammontari deve

essere riclassificata all’interno della suddetta riserva indisponibile.

Il legislatore avrebbe potuto semplicemente stabilire che era fatto divieto

di distribuire dividendi laddove non vi siano riserve disponibili sufficienti a

coprire gli utili non distribuibili (come art. 2426 n. 5 relativo all’ iscrizione di

oneri pluriennali non ancora ammortizzati); invece ha voluto prevedere

l’iscrizione di una specifica riserva per consentire l’esatta individuazione della

parte di utili non distribuibili derivanti dal conto economico e la sua

modificazione nel corso degli esercizi successivi.

A questo proposito, secondo il disposto del 3° comma dell’articolo, la

riserva può nei successivi esercizi o divenire nuovamente disponibile per effetto

dell’effettivo realizzo del plusvalore (ad esempio mediante una cessione), o subire

una riduzione pari all’importo delle plusvalenze divenute insussistenti per effetto

della svalutazione.

Il quarto comma specifica poi che in relazione alla suddetta riserva, oltre

alla distribuzione ai soci, sono precluse anche le seguenti operazioni:

- imputazione ad aumento del capitale sociale;

- distribuzione a possessori di azioni correlate (art. 2350,

3°comma c.c.);

- utilizzo come parametro per l’acquisto di azioni proprie (art.

2357, 1° comma c.c.) o di azioni o quote della controllante (art. 2359bis, 1°

comma c.c.); per la concessione di prestiti o garanzie ai dipendenti (art. 2358, 3°

Page 43: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

43

comma c.c.); per la partecipazione agli utili di promotori, soci fondatori,

amministratori (art. 2432 c.c.).59

Il quinto comma infine espressamente stabilisce che “la riserva

indisponibile può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo

dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale”. L’utilità di

tale previsione non è unanimemente condivisa60 in quanto pregiudicherebbe tutto

l’impianto costruito a protezione del capitale sociale. Infatti, nonostante la riserva

venga posta all’ultimo posto tra quelle cui attingere, e nonostante sia disposto

l’obbligo di reintegrarla con gli utili degli esercizi successivi, la previsione fa in

sostanza venir meno la tutela dei creditori sociali proprio nel momento più

pericoloso, ossia quando la società è in crisi.61

Passando ad analizzare l’ art. 7, questo si occupa della disciplina relativa

alla “First Time Application”. La norma disciplina i diversi regimi di disponibilità

cui sono assoggettati i plusvalori che, in seguito alle operazioni richieste

dall’IFRS 1, emergeranno dal patrimonio netto. Invece, quanto agli effetti della

FTA sul conto economico, questi restano disciplinati dalle disposizioni di cui

all’art. 6.

In sintesi, oltre a riprodurre il disposto di cui all’art. 6, comma 1, lett. b) e

la relativa eccezione, l’articolo distingue tre gruppi:

59 G. COLOMBO, Il regime civilistico degli utili e delle riserve da adozione degli IAS/IFRS, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 1337; F. DEZZANI, Art.6 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38: distribuzione di utili e riserve nel bilancio di esercizio redatto con i principi IAS/IFRS, in Impresa c.i. 2005, 1314; F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il” reddito prodotto” e il” reddito potenziale”, in Impresa c.i., 2007, 1329; M. NESSI, Nuovo bilancio: il passaggio agli IAS, in I Corsi di pratica professionale 2005, 8. 60 R. SACCHI, Principi contabili internazionali e finalità dell’ informazione finanziaria, in Corriere Giuridico 2007, 599. 61 Poniamo il caso che la riserva da fair value, utilizzata per coprire la perdita, dovesse venir meno per un mutamento del valore di mercato del bene: in tal caso la perdita risulterebbe coperta con un valore che è venuto meno, cioè con niente.

Page 44: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

44

- plusvalori non distribuibili, da iscrivere in apposita riserva

indisponibile (art. 7, commi 2 e 7);

- plusvalori distribuibili con regole identiche a quelle fissate

dalla legge Visentini sui saldi attivi di rivalutazione monetaria (art. 7, comma 6)62;

- plusvalori liberamente distribuibili (art. 7, commi 3, 4, 5).

Dall’esame della norma può evidenziarsi come il legislatore abbia voluto

disciplinare con attenzione un aspetto molto delicato del passaggio al sistema

IAS/IFRS, evidenziando l’enorme attenzione che ancora viene prestata dal nostro

ordinamento alla tutela del capitale sociale. Dunque, almeno sotto il profilo delle

intenzioni – meno forse sotto quello del risultato - può senz’altro dirsi che il

legislatore si sia preoccupato delle tradizionali esigenze avvertite dal nostro

ordinamento.63

Le disposizioni descritte in questo paragrafo hanno di fatto dato origine ad

un quadro piuttosto complesso della disciplina degli dividendi. Per fare un

esempio, basti pensare al fatto che tale sistema consente la formazione di utili

distribuibili fuori dal conto economico, collocati direttamente nello stato

patrimoniale: viceversa, nel nostro sistema si è tradizionalmente abituati a

rintracciare la quota di utili distribuibili d’esercizio solo nel conto economico, non

anche all’interno dello stato patrimoniale. È pertanto evidente come una simile

situazione possa pregiudicare la chiarezza del bilancio e come dunque sia

necessario per le società predisporre il cosiddetto prospetto di riconciliazione di

62 Ai sensi di tale disciplina (legge 72/1983), la riserva può esser distribuita solo con l’osservanza dell’ art. 2445, commi 2 e 3; inoltre, se la riserva è utilizzata per coprire delle perdite, non possono distribuirsi utili fin quando essa non sarà reintegrata o ridotta con decisione assembleare. 63 A. QUAGLI, Le “riserve ias” nel D. Lgs. N. 38/2005, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2006, 754; G. COLOMBO, Il regime civilistico degli utili e delle riserve da adozione degli IAS/IFRS, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 1341.

Page 45: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

45

cui allo IAS 1. Infatti tale documento, come vedremo, partendo dal risultato di

conto economico, determina l’ammontare di utili distribuibili, spiegando l’origine

di ogni voce computata.64

2 Le direttive contabili

2.1 La funzione delle direttive dopo l’introduzione degli

IAS/IFRS

Come precedentemente evidenziato, il regolamento 1606/2002 ha imposto

l’applicazione del sistema IAS/IFRS solo per alcune tipologie di società, le

quotate, e solo per la redazione dei conti consolidati; l’art. 5 ha altresì previsto la

facoltà di estendere l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione, rimettendone

la facoltà ai singoli ordinamenti. Dunque, le direttive contabili continuano a

trovare ancora applicazione e la loro funzione armonizzatrice non si è per nulla

esaurita.

In particolare la Quarta direttiva societaria continua ad applicarsi ai conti

individuali delle società di capitali non investite dall’applicazione IAS/IFRS,

64 A. QUAGLI, Le “riserve ias” nel D. Lgs. N. 38/2005, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2006, 764.

Page 46: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

46

nonché ai conti individuali delle società di persone in forma commerciale (che

corrispondono alle società in accomandita semplice e società in nome collettivo

del nostro ordinamento) in cui tutti i soci illimitatamente responsabili siano

società di capitali o altre società di persone (art. 1, par. 1, commi 1 e 2 della

Quarta dir. soc.).

La Settima direttiva societaria si applica ai bilanci consolidati di imprese

organizzate secondo una delle forme societarie soggette alla Quarta dir. soc. che

detengano il controllo di una o più imprese ugualmente organizzate secondo uno

dei suddetti tipi societari.65

Il quadro contabile comunitario risulta così costituito da due corpi di

regole, dal diverso ambito applicativo, ma le cui ragguardevoli differenze di

disciplina sono tutt’altro che tollerabili: si è in pratica venuto a creare quel già

citato problema del doppio sistema contabile che si riflette anche sui sistemi

nazionali.

Data la situazione, il legislatore comunitario ha avvertito l’esigenza di

modificare la disciplina delle direttive contabili, in modo da renderla

maggiormente conforme a quella dettata dagli IAS/IFRS. In sostanza, possiamo

evidenziare come si sia passati dal vecchio obiettivo di riavvicinare le normative

contabili nazionali – nell’ottica tipicamente continentale della prioritaria tutela

dell’integrità patrimoniale della società 66 – a quello di conformare i sistemi

65 M. CASSOTTANA- A. NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario, Torino, 2006, 108; A. LOLLI, Il regolamento di adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, in Le nuove leggi civili commentate 2003, 785. 66 Tale finalità viene esplicitata nel secondo considerando della Quarta dir. soc., il cui testo viene riportato di seguito: “considerando che per le società per azioni e per quelle a responsabilità limitata si impone in questi campi un coordinamento simultaneo, dato che l'attività di tali società si estende spesso oltre i limiti del territorio nazionale e che esse offrono come tutela dei terzi soltanto il patrimonio sociale; che peraltro la necessità e l'urgenza di tale coordinamento sono state riconosciute e ribadite dall'articolo 2, paragrafo 1, lettera f), della direttiva 68/151/CEE”. Peraltro

Page 47: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

47

contabili nazionali, facendoli convergere verso il modello IAS/IFRS e la connessa

finalità, squisitamente anglosassone, di tutela dell’informazione societaria degli

stakeholder.

La modifica delle direttive contabili è stata sviluppata principalmente

attraverso l’emanazione della direttiva 65/2001 e della direttiva 51/2003,

entrambe fondate su due assunti fondamentali: in primo luogo quello secondo cui

la globalizzazione dei mercati ha coinvolto anche le piccole e medie imprese,

sicché anche per queste è sorta l’esigenza di fornire informazioni utili e

comparabili che consentano un confronto con i competitors stranieri e quindi una

maggiore competitività sul mercato. In secondo luogo, si è dato rilievo alla

necessità di creare una piattaforma di regole contabili comune a tutte le forme di

intrapresa economica, al fine di evitare il verificarsi di situazioni di disparità tra

imprese di dimensioni diverse.

2.2 La direttiva 65/2001 e suo recepimento in Italia.

La direttiva in questione ha introdotto il fair value sugli strumenti

finanziari. In particolare essa ha inciso sulla Quarta dir. soc., prevedendo la

possibilità per gli Stati membri di “autorizzare o imporre per tutte le società, o per

al terzo considerando la direttiva mostra anche un’apparente apertura verso la tutela del mercato finanziario, infatti afferma che “è inoltre necessario che nella Comunità si stabiliscano condizioni giuridiche equivalenti minime quanto all'estensione delle informazioni finanziarie che devono essere fornite al pubblico da parte di società concorrenti”. Tuttavia, nella sostanza tale scopo riveste un’importanza del tutto secondaria all’interno delle direttive contabili, almeno fino alla recente introduzione delle modifiche volte al riavvicinamento con i principi IAS/IFRS (cfr. par. 2.2 e 2.3).

Page 48: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

48

talune categorie, la valutazione al fair value degli strumenti finanziari iscritti in

bilancio, compresi gli strumenti finanziari derivati”.

La nozione di strumenti finanziari e derivati, non viene fornita dalla

direttiva 65/2001, ma si può ricavare dai principi contabili internazionali, in

particolare dagli IAS 32 e IAS 39 67. Piuttosto, la direttiva in esame si occupa di

specificare quali strumenti finanziari sono esclusi dall’applicazione del fair value:

si tratta delle attività e passività finanziarie indicate al comma 4 dell’art. 42-bis

della Quarta dir. soc. .

67 Secondo la definizione fornita nel regolamento 2237/2004, nell’ambito della disciplina dello IAS 32, uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine ad una attività finanziaria per una entità e a una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale (qualsiasi contratto che rappresenti una quota ideale di partecipazione residua nell’attività dell’entità dopo aver estinto tutte le sue passività) per un’altra entità. Una attività finanziaria è qualsiasi attività che sia: (a) disponibilità liquide; (b) uno strumento rappresentativo di capitale di un’altra entità; (c) un diritto contrattuale a ricevere disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria da un’altra entità o a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra entità alle condizioni che sono potenzialmente favorevoli all’entità; (d) un contratto che sarà o potrà essere estinto tramite strumenti rappresentativi di capitale dell’entità. Una passività finanziaria è qualsiasi passività che sia: (a) un’obbligazione contrattuale a consegnare disponibilità liquide o un’altra attività finanziaria a un’altra entità o a scambiare attività o passività finanziarie con un’altra entità alle condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli all’entità; (b) un contratto che sarà o potrà essere estinto tramite strumenti rappresentativi di capitale dell’entità. Il principio contabile suddivide le attività finanziarie in quattro categorie: • investimenti detenuti fino a scadenza (held to maturity); • finanziamenti e crediti “originati” dall’impresa non a scopo di trading (ossia quelli che non sono creati con l’intenzione di essere immessi sul mercato finanziario nel breve termine); • attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (held for trading); • attività finanziarie “disponibili per la vendita”. Invece il regolamento 2086/2004, recante l’endorsement dello IAS 39, fornisce la nozione di strumento finanziario derivato, definendolo come quello strumento finanziario o contratto che presenta le seguenti caratteristiche: a) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, prezzo di uno strumento finanziario, prezzo di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, merito di credito o indici di credito o altra variabile prestabilita; b) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale che sia minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratto da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato; c) è regolato ad una data futura.

Page 49: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

49

Per quanto riguarda la nozione di fair value, nella sostanza tale criterio

prevede che lo strumento finanziario venga inizialmente iscritto al costo sostenuto

per il suo acquisto, ma che in seguito il valore suddetto venga aggiornato in

dipendenza delle variazioni del valore di mercato e che i rispettivi utili o perdite

siano iscritti in bilancio ove si tratti di strumenti finanziari posseduti per essere

negoziati o di attività finanziarie disponibili per la vendita68.

Preme sottolineare come la direttiva 65/2001 abbia introdotto, con la

previsione del fair value, un riferimento valutativo del tutto nuovo in ambito

comunitario, dal forte carattere innovativo. A tal proposito basta ricordare come il

sistema tradizionalmente adottato dalle direttive contabili prevedeva invece

l’utilizzo del costo storico (ossia di acquisto o di produzione), che solo in casi

eccezionali poteva esser sostituito da altri valori.69

68 Il criterio di fair value, o “valore equo” secondo la sua letterale traduzione, viene definito dal regolamento 2086/2004 come “il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione fra parti consapevoli e disponibili”. La definizione pone l’accento sugli elementi di consapevolezza e disponibilità dei contraenti, intendendo con ciò sottolineare i caratteri di volontarietà e spontaneità dell’operazione conclusa, la cui violazione esclude la possibilità di qualificare il prezzo pattuito come “valore equo”. La direttiva 65/2001 è a riguardo più specifica, in quanto all’articolo 42-ter fornisce i seguenti criteri per la determinazione del valore equo: a) valore di mercato, per gli strumenti finanziari per i quali è possibile individuare facilmente un mercato affidabile; qualora il valore di mercato non sia facilmente individuabile per uno strumento, ma possa essere individuato per i suoi componenti o per uno strumento analogo, il valore di mercato può essere derivato da quello dei componenti o dello strumento analogo; o b) valore che risulta da modelli e tecniche di valutazione generalmente accettati, per gli strumenti per i quali non sia possibile individuare facilmente un mercato affidabile; questi modelli e tecniche di valutazione devono assicurare una ragionevole approssimazione al valore di mercato. Gli strumenti finanziari che non possono essere valutati in maniera affidabile mediante uno dei metodi descritti, devono valutarsi secondo gli altri criteri di valutazione previsti dalla direttiva agli articoli da 32 a 42. 69 In particolare, era consentito di derogare al costo storico in tre ipotesi:

- adozione del costo di sostituzione, ossia di un sistema valutativo basato su valori correnti (entry values);

- utilizzo dei valori per l’ inflazione; - applicazione delle rivalutazioni per le immobilizzazioni materiali e finanziarie.

È importante sottolineare come le direttive contabili lasciassero liberi i legislatori nazionali di adottare o meno le suddette possibilità di deroga: infatti, ad esempio in legislatore italiano al momento del recepimento non ha accolto né il costo di sostituzione, né il sistema di correttivi per inflazione, bensì ha recepito la possibilità di applicare le rivalutazioni delle immobilizzazioni limitandola ai soli casi previsti da apposite leggi di rivalutazione monetaria per quanto riguarda la

Page 50: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

50

A tal riguardo, nel momento in cui si è dovuta recepire la direttiva e quindi

scegliere se introdurre o meno l’adozione del fair value per le valutazione degli

strumenti finanziari, si è aperto un dibattito a livello nazionale: in particolare parte

della dottrina70 ha evidenziato come il recepimento della direttiva da un lato

sarebbe stato inutile per le piccole imprese, dall’altro lato avrebbe creato problemi

di coordinamento con tutto l’impianto contabile preesistente. Il prevalere di tale

ordine di considerazioni ha portato all’emanazione del D. Lgs. 394/2003, che ha

introdotto il criterio del fair value solo a livello di informazione integrativa, senza

prevedere né l’obbligo né la facoltà di utilizzare il fair value per la valutazione

delle poste di bilancio.

In particolare, il decreto ha introdotto il nuovo art. 2427-bis c.c. e il nuovo

art. 2428 c.c., comma 2, n. 6-bis, i quali prevedono una serie di obblighi

informativi a livello di nota integrativa e di relazione sulla gestione.

Quanto alla nota integrativa, devono fornirsi informazioni circa l’entità e

la natura di ogni categoria di strumenti finanziari derivati insieme al relativo fair

value; mentre per quanto riguarda le immobilizzazioni finanziarie, ove siano

iscritte ad un valore superiore al fair value, devono indicarsi entrambi i valori e la

motivazione per cui non si è considerato il minor valore (art. 2427-bis c.c.,

comma 1).

Quanto alla relazione sulla gestione, è invece richiesto di indicare gli

obiettivi e le politiche future della società in ordine alla gestione del rischio

rivalutazione monetaria, mentre nei soli casi eccezionali ex art. 2423 c.c. in relazione alla rivalutazione economica. 70 M. CARATOZZOLO, L’introduzione del Fair Value nella IV e VII direttiva comunitaria: una prima valutazione, in Le Società 2002, 1340; S. ADAMO, L’ informazione di bilancio delle società non quotate e la modernizzazione delle direttive contabili, in Rivista dei dottori commercialisti 2004, 833.

Page 51: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

51

finanziario e il livello di esposizione relativamente al rischio di prezzo, di credito,

di liquidità e di variazione dei flussi finanziari (art. 2428, comma 2 , n.6-bis ).

Il decreto, così come la direttiva, non si occupa di definire né la nozione di

strumento finanziario e derivati, né quella di fair value, facendo a tal riguardo

espresso richiamo ai principi contabili internazionali. Piuttosto, il legislatore

italiano si è occupato dell’indicazione dei criteri per la determinazione del fair

value ai suddetti fini informativi, prevedendo quanto segue:

a) in linea generale la valutazione va fatta con riferimento al

valore di mercato dello strumento finanziario;

b) laddove non vi sia un mercato affidabile di riferimento,

deve utilizzarsi il valore di mercato derivato, ossia si prende a riferimento il

valore di mercato di uno dei componenti dello strumento o di uno strumento

collegato;

c) se neanche il valore derivato è ragionevolmente

individuabile, allora occorre calcolare il valore risultante da modelli e tecniche di

valutazione generalmente accettati;

d) ove anche tale criterio non porti ad una valutazione

plausibile, deve farsi uso del costo storico ( art. 2427-bis, commi 3 e 4).

Per quanto riguarda la definizione di strumenti finanziari derivati, il

comma 2 dell’ art. 2427-bis c.c. specifica che vengono considerati tali anche gli

strumenti collegati a merci che conferiscono ad entrambi i contraenti il diritto di

procedere al pagamento per contanti o mediante altri strumenti finanziari, eccetto

il caso in cui il contratto sia destinato sin dalla sua conclusione al soddisfacimento

di esigenze di acquisto, vendita o utilizzo della merce previste dalla società, e la

Page 52: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

52

cui esecuzione avvenga mediante consegna della merce. In pratica la norma esenta

i contratti stipulati non a fini speculativi dagli obblighi informativi descritti sopra.

In definitiva, può dirsi che la scelta del legislatore italiano è stata piuttosto

prudente e tradizionalista, in quanto nella sostanza ha escluso l’introduzione del

fair value nella valutazione dei bilanci e il connesso impatto che essa avrebbe

avuto sull’impianto di regole e principi che informano i bilanci delle medie e

piccole imprese.71

2.3 La direttiva 51/2003 e suo recepimento in Italia.

La direttiva costituisce la più incisiva modifica apportata alle direttive

contabili in prospettiva IAS/IFRS. Infatti a differenza della direttiva 65/2001 –

che si era focalizzata solo sul criterio di fair value – questo provvedimento

introduce modifiche di carattere generale, che coinvolgono sia la struttura del

bilancio che i criteri di valutazione.

Nello specifico la direttiva si compone di una parte obbligatoria, di

carattere precettivo nei confronti dei legislatori nazionali, e di una parte opzionale,

il cui recepimento è lasciato alla libera scelta degli Stati membri.

Le disposizioni la cui attuazione deve considerarsi obbligatoria sono

riconducibili a tre gruppi di regole:

71 S. ADAMO, L’ informazione di bilancio delle società non quotate e la modernizzazione delle direttive contabili, in Rivista dei dottori commercialisti 2004, 831; A. BONICELLI e R. PARISOTTO, Introduzione dei principi contabili internazionali IAS, in Impresa c.i. 2003, 1783; P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale e il bilancio redatto con gli IAS: prevalenza della sostanza sulla forma e principio di prudenza in presenza del fair value, in Impresa c.i. 2004, 1890.

Page 53: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

53

a) Con riferimento alla relazione sulla gestione dei conti

annuali e consolidati72, la direttiva è volta a specificare che l’informativa

contenuta nel documento deve avere ad oggetto un fedele rendiconto

dell’andamento e dei risultati dell’attività della società, mediante la specificazione

anche dei “principali rischi e incertezze” e avvalendosi, laddove necessario per

una maggiore comprensione del quadro fornito, di “indicatori sia finanziari che

non finanziari”, comprese le “informazioni sull’ambiente e il personale”. In

sostanza la direttiva specifica la portata del carattere di analiticità che già l’art.

2428 c.c. attribuiva e ancora attribuisce al documento in questione, introducendo

elementi di analisi strumentali al documento (ovvero la specificazione dei rischi e

incertezze, e l’uso di indicatori finanziari e non) e il criterio per il loro utilizzo

(quello di necessarietà in relazione alla finalità del quadro fedele e analitico della

situazione finanziaria ed economica).

b) Un’altra regola riguarda l’espressa previsione della

relazione di revisione, da redigersi secondo il seguente schema standardizzato:

- un paragrafo introduttivo che individua il bilancio sottoposto a

revisione legale e specifica il quadro delle regole di redazione adottate dalla

società;

- una panoramica sull’ attività di revisione svolta e l’

indicazione dei principi di revisione applicati;

- il giudizio sul bilancio, nel quale deve indicarsi se vi è stata

violazione delle regole contabili e del principio di rappresentazione veritiera e

corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato dell’ esercizio. 72 Si tratta di un documento redatto dagli amministratori contestualmente al progetto di bilancio, con il quale riferiscono all’ assemblea sui risultati dell’ esercizio e dell’ attività svolta e presentano osservazioni e proposte relativamente al bilancio e alla sua approvazione.

Page 54: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

54

Nello specifico la direttiva precisa quattro tipi di giudizio, ossia giudizio

senza rilievi, giudizio con rilievi, giudizio negativo o, se il revisore si trova

nell’impossibilità di esprimere un giudizio, una dichiarazione di rifiuto di

emettere un giudizio.

c) In merito alle regole di consolidamento la direttiva in

esame abroga l’art. 14 della Settima dir. soc., che consentiva l’esclusione

dall’obbligo del consolidamento delle imprese controllate svolgenti attività

talmente diverse che la loro inclusione avrebbe contrastato con la clausola

generale di rappresentazione veritiera e corretta della situazione del gruppo. Ci si

è in tal modo conformati ai principi internazionali, in particolare allo IAS 27 che

in situazioni del genere include l’impresa nell’area di consolidamento,

richiedendo però che vengano fornite informazioni aggiuntive in merito ai

differenti settori di attività delle imprese del gruppo.

Quanto alle disposizioni di carattere facoltativo, viene attribuita agli Stati

membri la facoltà di autorizzare o prescrivere le seguenti innovazioni contabili:

a) L’inclusione di prospetti aggiuntivi rispetto allo stato

patrimoniale, conto economico e nota integrativa. Tali ulteriori documenti sono il

prospetto delle variazioni degli elementi patrimoniali del netto e il rendiconto

finanziario . Al riguardo può dirsi che quanto al primo prospetto già l’art. 2427,

lettera 7- bis c.c. (introdotto dal D. Lgs. 6/2003) prevede la redazione di appositi

prospetti in cui indicare origine, possibile utilizzazione o avvenuto utilizzo di tutte

le poste di patrimonio netto. In merito al secondo, il codice civile non prevede

alcun simile adempimento informativo, che però viene disciplinato dal principio

contabile nazionali OIC 12, il quale statuisce che il mancato utilizzo del suddetto

Page 55: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

55

prospetto da parte delle imprese di maggiori dimensioni costituisca violazione del

principio di true and fair view.73

b) L’adozione di un nuovo schema di Stato patrimoniale, in

cui le voci sono classificate secondo il binomio corrente - non corrente. In tal

modo la direttiva introduce lo stesso criterio di classificazione previsto dagli

IAS/IFRS (che lo prevedono in alternativa al criterio di liquidità), che si affianca

ai sistemi a “sezioni contrapposte” (ossia quello adottato dal nostro sistema) e a

“forma scalare” previsti dalla Quarta direttiva. Quanto al sistema di

classificazione delle voci di bilancio, il nostro codice civile prevede il cosiddetto

metodo misto, in cui le voci dell’attivo sono classificate in base alla loro

“destinazione economica”, mentre per quanto concerne le passività il criterio

utilizzato è quello di “provenienza” 74.

c) L’adozione dello statement of performance o rendiconto

delle prestazioni, in luogo dello schema di conto economico previsto dalla Quarta

direttiva. La differenza fondamentale tra i due documenti contabili risiede nel

fatto che lo statement of performance – peraltro previsto anche dagli IAS/IFRS –

contabilizza anche ricavi e costi non realizzati o subiti, anche se non ne tiene

conto ai fini del calcolo del risultato economico dell’esercizio; al contrario nei

sistemi continentali il principio di prudenza impone l’iscrizione delle suddette

componenti in una riserva di patrimonio netto e il loro storno al conto economico

solo nel momento in cui sono realizzati75.

73 Per la trattazione più approfondita di tali prospetti di bilancio si rinvia al secondo capitolo, par. 3.3 e 3.4. 74 I due criteri di destinazione economica e di provenienza sono analizzati, in comparazione con i diversi criteri previsti dagli IAS/IFRS, nel secondo capitolo, par. 3.1.1. 75 Si rinvia al secondo capitolo, par. 3.2.2 per l’analisi comparata degli schemi di conto economico previsti dagli IAS/IFRS e quelli disciplinati dal nostro codice civile.

Page 56: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

56

d) L’introduzione del principio della prevalenza della

sostanza sulla forma, impone che nella valutazione di un’operazione deve darsi

maggior peso alla sostanza economica dell’affare piuttosto che alla sua forma

giuridica76. A tal proposito il D. Lgs. 6/2003 ha introdotto analogo principio

modificando l’ art. 2423-bis c.c. ma, come vedremo, ben diverso è il peso che tale

principio ha nel nostro ordinamento e in quello comunitario.

e) Applicazione del fair value anche nella valutazione di

attività diverse dagli strumenti finanziari e di imputazione della differenza di

valore tra un esercizio e l’altro direttamente in conto economico. In riferimento a

tale previsione le differenze con i sistemi contabili di tipo continentale sono

davvero evidenti: basta pensare al fatto che, come detto prima, nel nostro

ordinamento il fair value non viene ancora utilizzato se non per fornire un’

informazione integrativa sugli strumenti finanziari.

f) Eliminazione della previsione che consente di rivalutare le

immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie solo in presenza di appositi

provvedimenti normativi nazionali che disciplinano le modalità di rivalutazione.

In tal modo le rivalutazioni di elementi patrimoniali verrebbero liberate dalle

stringenti limitazioni legislative, tipiche dei sistemi contabili dal carattere

marcatamente “prudenziale”77.78

76 Vedasi p. 51 per una trattazione più approfondita del principio. 77 Quanto ai limiti imposti nel sistema italiano vedi nota n. 58 78 P. MORETTI, L’ applicazione dei principi IAS nell’ ordinamento italiano, in Corr. Trib. 2004, 2359; C. SOTTORIVA, Verso l’ adozione dei principi contabili internazionali: modificate le direttive contabili sui conti annuali e consolidati, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2003, 1153; S. FORTUNATO, La modernizzazione delle direttive contabili e i principi contabili internazionali (IAS/IFRS),in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 1070.

Page 57: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

57

La direttiva appena descritta doveva esser recepita entro il 31 Dicembre

2004; tuttavia il legislatore ha adempiuto all’obbligo solo in seguito alla

condanna da parte della Corte di Giustizia europea (8 marzo 2007), attraverso

l’emanazione del D. Lgs 32/2007.

Il decreto, le cui disposizioni si applicheranno a partire dai bilanci 2008, si

occupa di recepire solo la parte obbligatoria della direttiva tralasciando invece

l’introduzione delle previsioni facoltative, le quali sicuramente sono

maggiormente innovative e di difficile inserimento.

In particolare, quanto alla relazione di revisione il decreto ha modificato

gli articoli 2409-ter c.c., 41 del D. Lgs. 127/1991 e 156 del D. Lgs. 58/1998,

riproducendo nella sostanza quanto detto nella direttiva. Stessa sorte è toccata alla

disciplina della relazione sulla gestione, il cui contenuto è stato ampliato in

conformità a quanto già detto sopra (articoli 2428 c.c.; 40 del D. Lgs 127/1991; 3

del D. Lgs. 87/1992; 94 e 100 del D. Lgs. 209/2005). Quanto all’abrogazione

dell’art. 14 della Settima dir. soc., il decreto ha operato la soppressione della

corrispondente norma nazionale, ossia il 1° comma dell’ art. 28, D. Lgs

127/1991.79

In ordine alle prospettive future, ad oggi l’unica testimonianza del

tentativo di recepire anche le disposizioni facoltative della direttiva, è

rappresentata dal progetto O.I.C.80 elaborato nell’ottobre 2006. Il documento

79 F. MAZZINI, L’ armonizzazione con i principi IAS operativa a partire dai bilanci 2008, in Guida al Diritto 2007, 25; C. SOTTORIVA, L’attuazione della direttiva 2003/51/CEE con il D. Lgs. n. 32/2007, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2007, 657; G. VERNA, Novità in tema di bilanci e delle redazioni che lo corredano, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2007, 267. 80 L'OIC (Organismo Italiano di Contabilità) è una fondazione nata nel 2001per soddisfare l'esigenza di costituire uno standard setter nazionale dotato di ampia rappresentatività, portatore delle istanze nazionali in materia contabile. L'attività dell’organismo si esplica nello svolgimento di tali compiti :

Page 58: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

58

propone una copiosa serie di modifiche al codice civile e al T.U.F., relativamente

alle seguenti regole:

a) Struttura e contenuto dei documenti di bilancio. Le maggiori

novità sono rappresentate dall’estensione generalizzata dell’obbligo di redigere un

autonomo “prospetto delle voci del patrimonio netto” e un “rendiconto

finanziario”. Inoltre viene stravolta la struttura dello stato patrimoniale con la

riduzione delle voci e con la sostituzione del criterio della liquidità crescente con

quello di liquidità in relazione al ciclo produttivo81. Lo schema di stato

patrimoniale mantiene invece stessa struttura e classificazione, ma il suo

contenuto viene semplificato con l’eliminazione di alcune voci (ad esempio quelle

di “valore e costi della produzione”).

La semplificazione dei due tradizionali documenti contabili, porta

all’arricchimento e al maggior dettaglio di informazioni nella nota integrativa.

b) Principi di redazione. Sotto tale profilo si assiste ad un

importante mutamento della gerarchia, infatti il principio di prevalenza della

sostanza sulla forma viene anteposto a quello di prudenza e dunque soggiace solo

al criterio del going concern (prospettiva della continuazione dell’attività). Inoltre

il principio secondo cui dal bilancio devono risultare solo gli utili realizzati viene

temperato dalla nuova esigenza di dar conto di possibili utili derivanti da

valutazioni al fair value.

- emanare i principi contabili per la redazione dei bilanci ai quali non si applicano i principi contabili internazionali; - dare il proprio contributo durante la fase di applicazione in Italia dei IAS/IFRS, operando in sinergia con l'EFRAG, lo IASB e gli altri standard setter europei; - collaborare con il legislatore nell'emanazione della normativa in materia contabile; - promuovere la cultura contabile. 81 Secondo tale criterio le attività e le passività si dividono in “correnti” e “non correnti” a seconda che il loro realizzo sia previsto o meno entro il normale ciclo operativo dell’ impresa.

Page 59: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

59

c) Criteri di valutazione. La scelta è quella di mantenere come

criterio generale quello del costo storico, consentendo però di derogarvi con

riferimento alle immobilizzazioni, alle partecipazioni in controllate e collegate e

altre voci, che dunque possono esser valutate al fair value. Il fair value è invece

imposto per la valutazione degli strumenti finanziari detenuti per negoziazione e

per quelli disponibili per la vendita.82

Come si percepisce dalla breve analisi svolta, il progetto, laddove recepito,

porterebbe ad un radicale stravolgimento del sistema contabile nazionale: proprio

per tale motivo gli addetti ai lavori sono piuttosto cauti e stanno analizzando i

possibili impatti di una simile riforma, in modo da stabilire se sia o meno il caso

di introdurla nel contesto contabile vigente.

2.4 La direttiva 38/2003

Per ragioni di completezza occorre brevemente soffermarsi su un terzo

provvedimento comunitario, che è volto non a modificare le direttive contabili per

conformarle ai principi contabili internazionali, bensì ad agire indirettamente

sull’ambito applicativo degli IAS/IFRS: infatti amplia il numero delle imprese che

82 S. FORTUNATO, La modernizzazione delle direttive contabili e i principi contabili internazionali (IAS/IFRS),in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 1070;

Page 60: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

60

beneficiano della possibilità di redigere il bilancio in forma abbreviata, mediante

l’innalzamento dei limiti massimi preesistenti.83

L’incidenza sull’ambito applicativo IAS/IFRS deriva dunque dal fatto che

alle società che hanno la facoltà di redigere il bilancio in forma abbreviata è

preclusa la possibilità di adottare i principi contabili internazionali84. Sicché il

provvedimento ha indirettamente attuato anche un leggero innalzamento del limite

al di sotto del quale è vietata l’adozione delle regole contabili internazionali.85

83 In particolare in seguito al recepimento della direttiva i limiti ad oggi vigenti all’ art. 2435-bis c.c. sono:

a) quanto al totale dell’ attivo di stato patrimoniale si è passati da euro 3.125.000 a euro 3.650.000

b) quanto ai ricavi delle vendite e delle prestazioni il vecchio limite di euro 6.250.000 è stato innalzato a euro 7.300.000

c) il parametro del numero di dipendenti è invece rimasto di 50. 84 Vedi p. 17. 85 C. SOTTORIVA, Verso l’ adozione dei principi contabili internazionali: modificate le direttive comunitarie sui conti annuali e consolidati, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2003, 1153.

Page 61: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

61

II° CAPITOLO

Raffronto tra i principi contabili

internazionali e il sistema contabile italiano

1 I soggetti tutelati

Prima di passare all’analisi delle regole contabili e degli schemi di bilancio

appare opportuno un accenno alle diverse esigenze e quindi alle opposte finalità

cui sono rivolti i due sistemi, quello italiano e quello comunitario, ciò in virtù

della diversa impostazione di base che rende le due discipline così divergenti e

incompatibili.

Quanto agli IAS/IFRS, già il Framework approvato nel 1989 esplicita che

lo scopo del bilancio è quello di “fornire informazioni sulla situazione

patrimoniale, sul risultato economico e sulle variazioni della struttura finanziaria

dell’impresa, utili ad un’ampia gamma di utilizzatori per prendere decisioni in

campo economico”.

La finalità dei principi internazionali è dunque quella di fornire a tutti i

possibili destinatari uno strumento per assumere decisioni consapevoli, ossia sulla

base di una chiara, completa e confrontabile rappresentazione del quadro

economico-finanziario dell’impresa. Il riferimento è generale, senza alcuna

Page 62: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

62

preferenza per un tipo di informazione o per una categoria di stakeholder: difatti

lo stesso Framework elenca una serie sostanzialmente omnicomprensiva di

soggetti destinatari del bilancio, comprendente sia investitori che dipendenti, sia

fornitori che clienti, nonché governi e loro istituzioni.

Tuttavia lo stesso documento specifica una sorta di scala gerarchica tra gli

utilizzatori, all’interno della quale vengono collocati al primo posto gli investitori,

ossia coloro che forniscono il capitale di rischio all’impresa, perché la loro

decisione di continuare o meno a investire in quell’intrapresa economica è

considerata meritevole di maggiore tutela rispetto alle altre. Questa tendenza è

tipica dei paesi in cui vi è cospicua presenza di società di capitali ad azionariato

diffuso (public company) che redigono i propri bilanci rivolgendosi

prevalentemente agli investitori, sia attuali che potenziali, fornendo loro

informazioni circa il possibile rendimento dei loro investimenti nel breve periodo.

In Italia invece, l’art. 2423 individua la finalità del bilancio nella

“ rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria,

nonché del risultato economico”, laddove per veritiera e corretta non si intende

un’informazione utile a fini decisionali, quanto piuttosto un’esposizione prudente

del patrimonio e del risultato economico dell’esercizio per tutelare i creditori della

società. La suddetta finalità, tipica dei sistemi continentali, trova il suo

fondamento nel diverso contesto economico-imprenditoriale, caratterizzato dal

prevalere del modello societario a ristretta base azionaria, ossia in cui un

“nocciolo duro” di azionisti predomina indiscusso, detenendo la maggioranza del

capitale sociale. In tale sistema il ricorso al mercato borsistico è poco sviluppato,

Page 63: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

63

perché potrebbe pregiudicare la stabilità dell’assetto proprietario; sicché si

preferisce ricorrere a prestiti e quindi all’indebitamento.

Da ciò nasce l’esigenza di preservare la garanzia patrimoniale per i

creditori e fornire loro un quadro prudenziale della situazione patrimoniale ed

economica.86

Questo diverso approccio comporta delle opposte scelte di fondo

nell’ambito della disciplina contabile: infatti mentre gli investitori sono interessati

a informazioni che siano capaci di evidenziare la produttività effettiva

dell’azienda e quindi anche il suo potenziale, i creditori preferiscono invece un

rendiconto prudenziale, ossia basato su proventi effettivamente realizzati e su

valutazioni indifferenti ai valori di mercato.

Affrontata tale premessa, nei paragrafi successivi saranno analizzate le

principali differenze tra i due modelli contabili in relazione ai seguenti argomenti:

• i principi generali di redazione;

• il contenuto e criteri di valutazione dei documenti contabili;

• il confronto tra criterio di fair value e quello del costo storico.

86R.H. PARKER, Comparative International Accounting, VII ed., 2002; P. MORETTI, Finalità e destinatari di un bilancio IAS, in Corriere Tributario 2004, 2593; F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il” reddito prodotto” ed il” reddito potenziale”,in Impresa c.i. 2007, 1329; S. AZZALI, L’ obbiettivo dei bilanci, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali.Problemi applicativi.Soluzioni operative. Potenzialità informative, Milano, 2002, 46.

Page 64: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

64

2 I principi generali di redazione

Per principi generali si intendono i postulati di base, che ispirano tutta la

disciplina contabile e che in caso di divergenza prevalgono sempre sulle regole

particolari e sugli altri principi.

Per quanto riguarda il sistema IAS/IFRS il quadro dei principi generali è

strutturato su tre livelli (cfr. Tabella n. 2), che vedono al vertice la clausola

generale di utilità delle informazioni per gli utenti, al secondo posto gli assunti

fondamentali (“basic assumption”) di competenza economica e continuità

aziendale, al gradino più basso le cosiddette caratteristiche qualitative

(“qualitative characteristcs”), a loro volta di primo e secondo livello.

Tabella n. 2

1° livello:

Clausola generale

Utilità delle informazioni a fini contabili

2° livello:

Assunti

fondamentali

Competenza

economica

Continuità aziendale

3° livello:

Caratteristiche

qualitative

Comprensibilità Significatività

Rilevanza

Attendibilità

Rappresentazione

fedele

Neutralità

Comparabilità

Page 65: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

65

Prudenza

Completezza

Prevalenza

sostanza su forma

Il modello italiano invece prevede due livelli di principi, ossia la clausola

generale di cui art. 2423 c.c. e i principi generali di redazione dell’art. 2423-bis

c.c. (cfr. Tabella n. 3). Inoltre un’apposita “Commissione per la statuizione dei

principi contabili”87, ha redatto il principio contabile nazionale n. 11, (modificato

nel 2005 dall’O.I.C. in relazione alla riforma di diritto societario di cui al D.lgs.

6/2003) nel quale è elencato un novero di principi generali di redazione che

pressappoco coincide con quello previsto dal codice civile (cfr. Tabella n. 4).

Tabella n. 3

1° livello: Clausola

generale (art. 2423

c.c.)

- Chiarezza - Rappresentazione veritiera e corretta

della situazione patrimoniale, finanziaria e

del risultato economico

87 La Commissione per i Principi Contabili, costituita dai Consigli nazionali dei ragionieri e dei dottori commercialisti, si è insediata il 28 luglio 2004 con l'intento di perseguire principalmente due obiettivi: adottare iniziative di impulso e proposizione durante la fase di statuizione dei Principi Contabili (demandata all'OIC); promuovere e approfondire le diverse tematiche connesse all'interpretazione e alla diffusione dei Principi Contabili.

Page 66: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

66

2° livello: Principi

generali di redazione

(art. 2423-bis c.c.)

- Prudenza

- Continuità aziendale

- Considerazione della funzione economica

dell’ elemento valutato

- Indicazione dei soli utili realizzati

-Competenza economica

- Considerazione dei rischi e delle perdite di

competenza anche se conosciute dopo la

chiusura dell’ esercizio

- Valutazione separata degli elementi eterogenei

- Applicazione dei stessi criteri anche negli esercizi

successivi

Tabella n. 4

Principio contabile nazionale n. 11:

Periodicità della misurazione del patrimonio e del risultato economico

Prevalenza sostanza su forma

Comprensibilità

Neutralità Prudenza

Comparabilità Omogeneità

Competenza

Significatività e rilevanza

Costo come criterio base

Continuità di applicazione delle regole di valutazione

Verificabilità delle informazioni Funzione informativa e completezza

della nota integrativa

Utilità per i destinatari e completezza dell’informazione

Page 67: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

67

Delle clausole generali si è già detto, dunque spostiamo l’attenzione prima

sugli assunti fondamentali e poi sulle caratteristiche qualitative, evidenziando

volta per volta le divergenze rispetto ai principi generali italiani.

2.1 Gli assunti fondamentali

Il Framework del 1989 ha fissato due premesse essenziali nell’ambito del

sistema contabile elaborato dallo IASB:

o competenza economica

o continuità aziendale.

Dal momento che anche il codice civile prevede tali principi, appare

opportuno verificare se i contenuti coincidono.

Quanto alla competenza il Framework specifica che secondo tale principio

deve tenersi conto non solo dei ricavi e dei costi effettivamente percepiti o versati,

ma più in generale di tutti i proventi e gli oneri di competenza dell’ esercizio,

purché l’incremento o decremento di benefici economici derivante possa esser

valutato attendibilmente (paragrafi 92 e 94 del Framework).

Il codice civile prescrive espressamente che deve tenersi conto di proventi

e oneri di competenza dell’esercizio, indipendente dalla data dell’incasso o del

pagamento, ma la portata di tale enunciazione è più restrittiva che nel Framework.

Infatti, un altro principio generale specifica che non possono indicarsi utili che

non siano stati realizzati alla data di chiusura dell’esercizio, dunque per

l’iscrizione in conto economico di un ricavo si richiede che questo sia stato

Page 68: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

68

effettivamente percepito mediante un’attività di scambio o comunque di realizzo

finale (tendenzialmente, tale momento coincide con la spedizione dei beni o

l’esecuzione della prestazione). Diverso è invece il trattamento dei costi che

parimenti al Framework vengono iscritti in conto economico anche se “presunti”,

ossia sorti nell’esercizio di riferimento ma non ancora pagati.

Questa limitata concezione del principio di competenza crea

un’asimmetria di trattamento nell’ambito del sistema nazionale tra costi e ricavi,

dando vita a risultati di conto economico piuttosto statici. Nel contesto IAS/IFRS,

invece si tiene conto non solo dei costi presunti, ma anche degli utili sperati, ossia

quelli derivanti da operazioni che si concluderanno negli esercizi successivi (ad

esempio plusvalenze da valutazioni al fair value), fornendo in tal modo un quadro

più dinamico della situazione economica dell’impresa.

Quanto alla continuità aziendale, essa è intesa come criterio che impone di

effettuare le valutazioni escludendo ipotesi di cessione o liquidazione

dell’azienda, tenendo in considerazione le possibili evoluzioni della gestione ed i

programmi operativi che vedono coinvolti gli elementi da valutare. Il Framework

specifica che per discontinuità si intende non solo l’interruzione e la liquidazione,

ma anche la significativa riduzione della propria attività, ampliando in tal modo il

novero dei casi in cui può derogarsi alla prospettiva di continuazione dell’attività

e agli altri principi ordinari. La dottrina italiana si è chiesta se anche nel nostro

sistema possa ritenersi tale la valenza del concetto continuità ed alcuni autori

hanno sottolineato come qualora vi sia un radicale cambiamento delle prospettive

ipotizzate non abbia senso mantenere la stessa metodologia valutativa iniziale88 e

88 Il Superti Furga ad esempio pone il caso in cui cessino gran parte delle attività dell’ azienda ma questa rimanga in essere: criticamente si chiede che utilità abbia in tale circostanza calcolare il

Page 69: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

69

quindi di come l’accezione data dal Framework sia per certi versi compatibile

anche con l’impianto contabile nazionale.89

2.2 Le caratteristiche qualitative

Le caratteristiche qualitative costituiscono le modalità applicative della

clausola generale di utilità delle informazioni, sicché nella pratica il loro rispetto

dovrebbe garantire la redazione di un’informazione contabile utile per le decisioni

degli stakeholder. Il Framework prevede quattro caratteristiche di primo livello

due delle quali, a loro volta, specificano ulteriori caratteristiche dette di secondo

livello (cfr. Tabella 2).

1) Compresibilità

A mente di tale caratteristica, il bilancio deve esser redatto in modo da

risultare prontamente comprensibile agli utilizzatori, laddove con il termine

utilizzatori si fa riferimento a soggetti aventi una cultura contabile medio-alta.

Dunque il contenuto del principio è nel senso di richiedere non un bilancio

elementare o eccessivamente esplicativo di ogni voce, ma un rendiconto che sia

facilmente intelligibile per lettori esperti. Il codice civile prevede come principio

reddito dell’ esercizio. F. SUPERTI FURGA, Il bilancio di esercizio italiano secondo la normativa europea, Milano, 1997, 16. 89 S. AZZALI, I principi generali dei bilanci, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali.Problemi applicativi.Soluzioni operative. Potenzialità informative, Milano, 2002, 57; M. PINI, I principi del nuovo bilancio d’ esercizio.le logiche di redazione secondo il d. lgs. 127/91 in attuazione della IV direttiva CEE, Milano, 1993, 131 ; E. SANTESSO e U. SOSTERO, Principi contabili per il bilancio d’ esercizio. Norme civilistiche e tributarie. Principi contabili nazionali e internazionali. Analisi, problemi e soluzioni, Milano, 2001, 25.

Page 70: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

70

speculare quello di chiarezza, inserito nell’articolo 2423 c.c. insieme a quello di

rappresentazione veritiera e corretta90.

Il contenuto dei due principi di chiarezza e comprensibilità è pressappoco

coincidente91, ma l’effettiva incidenza pratica è diversa in quanto diverso è il

contesto in cui sono collocati. Mentre in un bilancio redatto secondo le

prescrizioni del codice civile un simile criterio è volto a verificare una corretta

applicazione delle regole stringenti imposte, nel caso del bilancio IAS/IFRS (in

cui invece non vi sono schemi rigidi e obbligatori e le regole valutative lasciano

largo spazio alla discrezionalità dei redattori) il criterio di comprensibilità

costituisce un’importante clausola di salvaguardia che consente di frenare

eventuali abusi da parte degli amministratori.92

2) Significatività

Sempre in relazione alle esigenze informative degli utilizzatori, la seconda

caratteristica qualitativa indicata dallo IASB è la significatività. Il principio

impone la doverosa indicazione di tutti i dati e le informazioni connotate dalla

capacità di influenzare una decisione economica, ossia di tutte quelle valutazioni

che aiutano a comprendere meglio gli eventi che incidono sull’andamento

economico dell’impresa.

90 Il principio contabile nazionale n. 11 indica invece testualmente il criterio di comprensibilità. Ma la valenza è la stessa del principio di chiarezza di cui al c.c.. 91 In fatti anche nel nostro sistema si è da tempo consolidata la tendenza a misurare la chiarezza di un bilancio svincolando gli amministratori da eccessive pretese, e ciò sulla base della considerazione che il bilancio è destinato a lettori in possesso di una cultura ragionieristica di medio livello, e di medio-alto nel caso di bilancio di una società quotata. B. QUATRARO e S. D’AMORA, Il bilancio d’esercizio e consolidato delle imprese ordinarie, bancarie, finanziarie, sportive ed assicurative. Problematiche civili, penali e tributarie, Milano, 1998, 21. 92In particolare tale principio sta alla base della necessità di indicare nei prospetti aggiuntivi, soprattutto la nota integrativa, tutte quelle informazioni che sono omesse o comunque trascurate nella compilazione degli schemi di stato patrimoniale e conto economico e la cui completa ignoranza potrebbe pregiudicare un informazione comprensibile, e quindi utile, per gli stakeholder.

Page 71: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

71

Tale criterio porta con se anche una caratteristica qualitativa di secondo

livello, ossia la rilevanza, la quale specifica il concetto di significatività ponendosi

come limite sia qualitativo (natura dell’informazione) che quantitativo (margine

entro cui un dato può omettersi o considerarsi erroneamente), entro il quale

un’informazione può ritenersi significativa.

Nel nostro ordinamento il codice civile non include il criterio

significatività tra i principi di cui all’art. 2423-bis ma lo utilizza solo come

parametro di riferimento per l’indicazione di alcune informazioni in nota

integrativa ( art. 2427 n. 6-bis e 10, c.c.). Inoltre, sebbene il principio contabile n.

11 faccia esplicito riferimento a entrambi i concetti di significatività e rilevanza, la

prassi contabile tende a darvi poco rilievo. Questa indifferenza da parte del nostro

ordinamento deriva dal fatto che un sistema contabile rigido e dai connotati

prevalentemente formalistici lascia ben poco spazio a valutazioni e operazioni

orientate alla sostanza e quindi anche all’utilizzo di criteri flessibili e plasmabili,

quale il principio di significatività.93

3) Attendibilità

Si tratta del principio probabilmente più complesso e rilevante nell’ambito

del sistema IAS/IFRS, pertanto lo IASB si è premurato di redigerlo in modo più

approfondito, mediante la previsione delle seguenti sottocaratteristiche:

1) Presentazione fedele. Il principio impone l’utilizzo di un

modus operandi scevro da valutazioni incoerenti rispetto ai fatti aziendali:

evidente la sua affinità col principio di rappresentazione veritiera e corretta

previsto dall’art. 2423 c.c. . 93 G. SAVIOLI, Il bilancio di esercizio secondo i principi contabili nazionali e internazionali, Milano, 2004, 84; A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005, 73.

Page 72: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

72

D'altronde sebbene il sistema IAS/IFRS e quello nazionale siano orientati verso

finalità diverse, comunque il punto di partenza non può che essere lo stesso, ossia

quello di originare dagli eventi che hanno riguardato l’impresa e rappresentarli in

modo idoneo e conforme alla realtà materiale.

2) Neutralità. Nell’ambito del Framework il principio è diretto

a vietare un uso “speculativo” del bilancio da parte degli amministratori, ossia un

utilizzo dell’informazione contabile al fine di indurre il pubblico dei investitori

verso determinate decisioni economiche.

La finalità anti-abuso, perseguita nel contesto IAS/IFRS, non è invece propria

anche del modello contabile nazionale: il codice civile neanche prevede il

principio di neutralità mentre il principio n. 11 lo indica in funzione di

imparzialità e indipendenza delle regole contabili verso tutti i destinatari del

bilancio. In realtà si è già evidenziato come l’impianto contabile nazionale sia

fortemente orientato verso la tutela dei creditori, dunque come il principio sia una

mera previsione di circostanza, privo di effettiva precettività.94

3) Prudenza. Nell’ambito dei principi contabili internazionali

tale criterio viene relegato in una situazione marginale. Infatti oltre ad esser

collocato tra le caratteristiche qualitative di secondo livello, sotto il profilo

contenutistico esso si risolve nella semplice richiesta di cautela durante

l’elaborazione di valutazioni problematiche, al fine di evitare il

sovrapprezzamento dei ricavi o la sottostima delle perdite. Dunque gli IAS/IFRS

definiscono la prudenza come un mera regola generale di condotta, senza

indicarne alcuna implicazione pratica nella redazione del bilancio. 94 FONDAZIONE LUCA PACIOLI, Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio. Finalità, destinatari, principi di redazione ed elementi di struttura di un bilancio IAS, Roma, 2003, 4.

Page 73: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

73

Situazione opposta si presenta nel nostro sistema: la prudenza, posta al

vertice dei principi di redazione di cui all’ art. 2423 c.c., costituisce uno dei

principi cardine della disciplina contabile e, di fatto, influenza l’intero sistema

delle regole di redazione. Tale atteggiamento prudenziale si esplicita anzitutto

nella restrittiva concezione del principio di competenza economica che, come

detto prima, impone l’iscrizione di perdite anche solo “probabili” ma non

consente la contabilizzazione degli utili solo “sperati”. Inoltre, l’impostazione

prudenziale si riflette anche nelle disposizioni di cui all’ art. 2426 c.c., ossia nelle

singole regole di valutazione: a riguardo si può menzionare la disciplina prevista

per le “attività circolanti” – ossia le rimanenze, i titoli e le partecipazioni che non

costituiscono immobilizzazioni – in relazione alle quali il fair value entra nel

procedimento di valutazione solo se minore del costo storico; o ancora alla

disposizione sulle “immobilizzazioni” che ne impone la contabilizzazione solo al

costo storico, sistematicamente ammortizzato e ulteriormente diminuito nel caso

di durevole riduzione di valore.

Il diverso atteggiamento da parte dei due sistemi in riferimento al concetto

di prudenza è in stretta relazione con le rispettive caratteristiche essenziali dei due

tipi di rendiconto: un bilancio prudente come quello italiano è statico,

conservatore, quindi non è in grado di fornire un quadro chiaro – oltre che della

situazione attuale – anche degli effettivi sviluppi prossimi della situazione

economica dell’impresa; però assolve il compito di rassicurare o mettere in

allarme i creditori circa la situazione attuale di solvibilità dell’impresa.

Contrariamente, un rendiconto redatto secondo i principi IAS/IFRS è più

innovatore e dinamico e, dal punto di vista informativo, potenzialmente più

Page 74: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

74

idoneo a rappresentare la reale ed effettiva situazione economica-finanziaria

dell’impresa, soprattutto per quanto concerne la sua ipotizzabile evoluzione.95

a) Completezza. Il principio in questione allude ad un

rendiconto esaustivo e compiuto, ossia contenente informazioni esaurienti: il

requisito potrebbe apparire antitetico rispetto alla natura sintetica e riassuntiva del

bilancio e, proprio per tale motivo, non è da intendere in senso assoluto bensì da

contemperare con i due parametri del costo e della rilevanza. Il primo per evitare

spese eccessive e sproporzionate rispetto al beneficio informativo apportato; il

secondo per evitare che la completezza sfoci in un inutile e caotico accumulo di

informazioni superflue.

Il codice civile non prevede una simile caratteristica qualitativa, mentre il

principio contabile n. 11 la cita espressamente, sebbene raccomandi di non

eccedere nella sua attuazione pratica. Diversamente, dalla prassi contabile spesso

emerge una superflua estensione e complessità soprattutto della nota integrativa

che va al di quanto richiesto a fini informativi e anzi spesso complica la

comprensione dei documenti contabili stessi.96

b) Prevalenza della sostanza sulla forma. Si tratta di uno dei

principi maggiormente caratterizzanti il sistema IAS/IFRS soprattutto se

raffrontato con il modello contabile nazionale.

Il Framework osserva che l’informazione, per essere attendibile, deve

rappresentare fedelmente i fatti che riguardano l’impresa e a tal fine è necessario

che “le operazioni e gli altri eventi siano rilevati e rappresentati in conformità

95 P. MORETTI, Finalità e destinatari di un bilancio IAS, in Corr. Trib. 2004, 2598; F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il reddito “prodotto” ed il reddito “potenziale”, in Impresa c.i. 2007, 1329; S. MARASCA, Le valutazioni nel bilancio d’esercizio, Torino, 1998, 101. 96 A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano,2005, 80.

Page 75: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

75

alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma

legale” 97. Dunque, nell’ambito dei principi contabili internazionali si prevede che

nei casi in cui non vi sia perfetta concordanza tra l’aspetto sostanziale e quello

giuridico-formale di un’operazione aziendale, il criterio prevalente e, quindi,

preponderante per la contabilizzazione in bilancio è rappresentato dalla sostanza

economica. Quanto alla nozione di “sostanza economica”, gli IAS/IFRS fanno

riferimento a quella funzionale a fornire l’informazione utile agli investitori:

quindi viene intesa come l’effettivo risultato perseguito dall’operazione laddove

influente rispetto all’interesse degli investitori al buon esito del loro

investimento98.

Il principio in esame rappresenta una delle prove più evidenti

dell’influenza anglosassone nei principi internazionali: tale considerazione è

avvalorata dal fatto che il criterio in esame, oltre a rappresentare uno dei principi

generali preminenti, costituisce la ratio sottostante la gran parte delle regole di

contabilizzazione IAS/IFRS. A riprova di ciò basta considerare la disposizione

secondo cui l’acquisto di azioni proprie va contabilizzato mediante riduzione del

patrimonio netto, in quanto assimilabile ad una sostanziale riduzione del capitale

sociale; nonché la disciplina delle prestazioni di servizi in corso d’esecuzione la

97 Il Framework a titolo di esempio indica il caso in cui l’impresa ceda un‘attività a terzi in modo che dagli atti appaia che la proprietà del bene sia trasferita alla controparte, ma in base ad accordi sottostanti l’impresa di fatto continui a godere dei benefici connessi. Secondo lo IASB, in un simile contesto, la rilevazione contabile di una vendita non rappresenterebbe fedelmente l’operazione avvenuta, perché non guarderebbe alla sostanza dell’ affare posto in essere, focalizzandosi esclusivamente sull’aspetto giuridico-formale. 98 Tra le riflessioni riguardo il concetto di sostanza economica, vi è quella secondo cui da un punto di vista civilistico la sostanza economica non rientra neppure nella nozione di negozio collegato, in quanto questo è esclusivamente legato alla volontà comune delle parti, mentre dal punto di vista degli IAS/IFRS entra in gioco soprattutto l’interesse degli utilizzatori ad un’ informazione fedele. A riguardo vedasi A. VACCA, Gli IAS/IFRS e il principio di prevalenza della sostanza sulla forma: effetti sul bilancio e sul principio di derivazione nella determinazione del reddito d’impresa, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2006, 769.

Page 76: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

76

cui rilevazione in bilancio va effettuata in proporzione ai corrispettivi pattuiti

anche laddove il diritto al corrispettivo non è ancora maturato (come nel caso

delle obbligazioni di risultato, tipiche dei rapporti di consulenza).

Il criterio di prevalenza della sostanza sulla forma è stato recentemente

introdotto anche nel nostro ordinamento, in seguito al D. Lgs. 6/2003, attuativo

della direttiva 51/2003: l’art. 2423-bis n.1 stabilisce infatti che nella redazione del

bilancio deve tenersi conto della funzione economica dell’elemento attivo e

passivo considerato. L’O.I.C. ha successivamente precisato che l’enunciato

equivale a quello di prevalenza della sostanza sulla forma ed ha chiarito che per

sostanza economica si intende l’essenza economica dell’evento, ossia la vera

natura dello stesso. Tuttavia l’effettivo rilievo del criterio all’interno del sistema

contabile nazionale è notevolmente ridotto rispetto all’ambito IAS/IFRS: infatti

esso sul piano applicativo opera solo se non in contrasto con altre norme, dunque

in via residuale. Ciò deriva dal fatto che il principio in questione è stato inserito in

un contesto normativo ispirato a tutt’altre concezioni, quali quelle di formalità,

schematicità e rigidità del sistema: non a caso alcuni parlano di “prevalenza della

forma giuridica sulla sostanza economica”.99

Un esempio pratico in merito alla differente portata del principio in esame

nei due sistemi contabili è certamente rappresentato dal trattamento contabile

delle operazioni di leasing finanziario. Anzitutto occorre premettere che un

contratto di leasing viene classificato come operativo se trasferisce all’utilizzatore

i rischi e i benefici connessi al bene. Nella pratica si è di fronte ad un operazione

di questo tipo quando le parti hanno previsto il trasferimento automatico della

99 Vedasi F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il” reddito prodotto” e il” reddito potenziale”, in Impresa c.i. 2007, 1329.

Page 77: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

77

proprietà del bene al locatario al termine del contratto stesso, ovvero se il valore

attuale dei pagamenti minimi dovuti è almeno pari al fair value del bene locato,

ossia se la durata del contratto è vicina alla vita economica attesa del bene, o

ancora se i beni dati in locazione sono talmente particolari che il loro utilizzo non

può essere trasferito senza rilevanti modifiche.

Secondo lo IAS 17 una simile operazione viene contabilizzata mediante

l’iscrizione del valore ammortizzato del bene nell'attivo dello stato patrimoniale

dell’utilizzatore, mentre nel passivo deve indicarsi l’ammontare del debito residuo

suddiviso in quota a breve (entro i 12 mesi) e quota a lungo termine (oltre i 12

mesi); nel conto economico devono invece indicarsi la quota di ammortamento e

gli oneri finanziari. Specularmente, il concedente iscrive in bilancio un credito per

la parte relativa all’ammontare dei canoni non maturati, registrando per

competenza i canoni maturati e gli oneri accessori. In sostanza la disposizione

assimila i beni in leasing a quelli di proprietà, e ciò in quanto dal punto di vista

finanziario – quindi di chi ha interresse a ricevere informazioni sulla redditività e

sui flussi finanziari dell’impresa – rileva solo se i rischi e i benefici del bene

passano in capo all’utilizzatore, mentre è indifferente se a ciò corrisponde o meno

una formale titolarità del bene.

Diversamente, la norma italiana prevede che il bene oggetto del leasing

finanziario resti contabilizzato nello stato patrimoniale dell’impresa concedente,

nel cui conto economico figureranno la quota di ammortamento e gli oneri

finanziari del leasing. Invece nel bilancio dell’utilizzatore i canoni maturati

verranno indicati tra i “costi per godimento di beni di terzi” (art. 2425 c.c., voce

B8), mentre l’ammontare dei canoni futuri confluirà nei “conti d’ordine” (art.

Page 78: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

78

2424, comma 3, c.c.). Di conseguenza l’utilizzatore contabilizza i canoni pagati in

conto economico, ma il bene potrà esser iscritto nell’attivo stato patrimoniale solo

al momento del riscatto e al costo del riscatto.

Riscontrata l’evidente difformità informativa originata dai due metodi, il

legislatore nazionale – nell’ambito del D. Lgs 6/2003 – ha introdotto l’art. 2427 n.

22, nel quale specifica quali siano le informazioni che l’utilizzatore di beni in

locazione finanziaria deve fornire nella nota integrativa. In particolare, la

disposizione prevede che la nota integrativa deve indicare le operazioni di

locazione finanziaria che attuano il trasferimento all’utilizzatore della parte

prevalente dei rischi e dei benefici inerenti al bene dedotto in contratto, e

specificare in un apposito prospetto:

o il valore attuale dei canoni non scaduti;

o l’onere finanziario effettivo attribuibile a essi e riferibile

all’esercizio;

o l’ammontare complessivo al quale i beni oggetto di

locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell’esercizio qualora fossero

stati considerati immobilizzazioni.

Il altre parole, il legislatore ha previsto in nota integrativa gli stessi

conteggi extracontabili che si dovrebbero effettuare inserendo il bene in leasing

nell’attivo del bilancio. In tal modo va a ridursi il gap informativo rispetto al

bilancio IAS/IFRS ma non la differenza sul piano concettuale.100

100 G. ALBERTINAZZI, Sostanza e forma nel bilancio d’ esercizio. Dal principio di prevalenza della sostanza sulla forma alla proposizione di un particolare modello di definizione dell’ oggetto di rappresentazione del bilancio, Milano, 2002, 178; F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il “reddito prodotto” e il “reddito potenziale”, in Impresa c.i. 2007, 1329; F. GIULIANI, Il leasing nel bilancio di esercizio, alla luce dello IAS 17, in Contratto e Impresa 2005, 401; C. NOCERA e R. PATIMO, Riforma diritto societario e principi contabili: quadro di sintesi, in Il fisco 6/2004.

Page 79: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

79

Per completezza deve rilevarsi che un ulteriore recepimento in nota

integrativa del principio di prevalenza della sostanza sulla forma è avvenuto per i

contratti di vendita con obbligo di retrocessione (art. 2427, n. 8-bis, c.c.).

4) Comparabilità

Dal momento che la finalità di un bilancio IAS/IFRS è essenzialmente

quella di fornire agli investitori uno strumento per valutare la situazione

economico-finanziaria della società a fini decisionali, al fine di assicurare un tale

livello di conoscenza è opportuno garantire la comparabilità dei dati forniti dalla

società con quelli degli esercizi precedenti e con i dati presentati da altre aziende.

Tale caratteristica dunque viene intesa in un duplice senso:

- temporale, legata alla confrontabilità fra esercizi successivi. Essa è

resa possibile dall’ulteriore criterio della costante applicazione dei criteri di

valutazione, derogabile solo in casi eccezionali e motivati.

- spaziale, ossia la possibilità di mettere a paragone rendiconti di

diverse imprese. Dal momento che il sistema IAS/IFRS si basa su regole a

carattere generale e su schemi di bilancio flessibili, per evitare che ciò ostacoli il

confronto con i rendiconti delle altre imprese o ne alteri i presupposti di

riferimento, lo IAS 1 ha precisato a tal riguardo l’importanza di una chiara e

corretta informazione sugli schemi di bilancio e sui criteri di valutazione utilizzati.

Nell’ambito nazionale, quanto alla comparabilità temporale, il n. 6 dell’art.

2423-bis c.c. prevede una disposizione analoga a quella utilizzata dai principi

internazionali. Diversamente, in merito alla confrontabilità spaziale non vi è

alcuna disposizione né nel codice né tra i principi O.I.C.: ciò si giustifica col fatto

che, a differenza che il sistema IAS/IFRS, il modello contabile italiano si

Page 80: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

80

compone di criteri di valutazione e di schemi di bilancio che lasciano poco spazio

alla discrezionalità di chi redige il rendiconto.101

In conclusione di tale analisi può rilevarsi come la differente finalità

perseguita sia talmente influente in entrambi i sistemi da incidere già a livello di

principi e criteri generali. In particolare, le differenze maggiormente rilevanti

possono rintracciarsi nella diversa concezione del principio di competenza

economica – derivante a sua volta dal diverso peso attribuito al criterio di

prudenza – e nel diverso rilievo dato ai concetti di sostanza economica e forma

giuridica. Tali profonde differenze si riflettono, come vedremo in seguito, anche

sulle singole regole di contabilizzazione e sulla predisposizione degli schemi di

bilancio. Infatti, da un lato i principi contabili internazionali danno vita a un

corpus di regole flessibili e a carattere generale, che lasciano maggiore

discrezionalità al fine di consentire una contabilizzazione svincolata da formalismi

e capace di rappresentare la situazione economico-finanziaria potenziale

dell’azienda; diversamente, il sistema nazionale è fortemente ancorato

all’esigenza di tutela del capitale sociale, pertanto si compone di schemi rigidi e

obbligatori nonché di criteri dalla limitata variabilità, finalizzati a fornire un

quadro economico-patrimoniale dell’impresa prudentemente legato alla realtà

giuridico formale.102

101 M. L. FERDINANDA, L’applicazione degli IFRS e la performance d’impresa, in Rivista dei dottori commercialisti 2004, 489; A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005, 80. 102 F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il” reddito prodotto” e il” reddito potenziale”, in Impresa c.i. 2007, 1329; P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale e il bilancio redatto con gli IAS: prevalenza della sostanza sulla forma e principio di prudenza in presenza del fair value, in Impresa c.i. 2004, 1890.

Page 81: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

81

3. Gli schemi di bilancio

La struttura e il contenuto dei singoli documenti contabili rappresentano un

parametro di notevole interesse per approfondire le differenze tra i due sistemi in

esame.

Per quanto concerne il modello facente capo ai principi contabili

internazionali, questo risulta composto dai seguenti prospetti: stato patrimoniale,

conto economico, prospetto relativo alle variazioni delle poste del patrimonio

netto, rendiconto finanziario, note esplicative, relazione degli amministratori e

bilancio sociale o ambientale (entrambi facoltativi e non disciplinati dagli

IAS/IFRS).

Il sistema suesposto, quantomeno prima facie, non differisce molto da

quello italiano: questo infatti oltre allo stato patrimoniale e al conto economico,

impone la redazione della nota integrativa (al cui interno si colloca un apposito

prospetto sulle variazioni delle voci del netto) nonché la presentazione della

relazione degli amministratori. Sono invece facoltativi il rendiconto finanziario e

il bilancio sociale e ambientale anche se, proprio il primo, è diffusamente

utilizzato presso le imprese di maggiori dimensioni.

Tuttavia la somiglianza è solo apparente, in quanto la struttura e il

contenuto dei documenti previsti dagli IAS/IFRS è notevolmente difforme rispetto

a quanto previsto nel nostro ordinamento. In particolare, all’approccio tipicamente

Page 82: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

82

anglosassone basato sull’essenzialità e flessibilità degli schemi di bilancio103 si

contrappone l’atteggiamento rigido e analitico del legislatore continentale.

3.1 Lo stato patrimoniale

Il prospetto in esame ha la funzione di rappresentare la situazione del

patrimonio alla data di chiusura dell’esercizio. A tal fine esso si suddivide in tre

parti ideali: attività, passività e patrimonio netto.

Inoltre lo stato patrimoniale fornisce anche un quadro della situazione

finanziaria della società, mediante la classificazione dei debiti e dei crediti di cui

essa è titolare.

Quanto al suo contenuto, lo IAS 1 prevede uno schema minimo

obbligatorio per tutte le imprese104 che, in sostanza, costituisce lo scheletro

essenziale del prospetto: infatti ne viene richiesta l’integrazione con voci

103 Può evidenziarsi come una scelta simile sia derivata, oltre che dalla forte influenza anglosassone, anche dal fatto che la disciplina si rivolge ad ordinamenti contabili profondamente diversi e ad ogni tipologia di attività d’impresa (anche bancaria, finanziaria e assicurativa). 104 Il contenuto minimo dello stato patrimoniale è costituito dalle seguenti voci: a) immobili, impianti e macchinari; b) investimenti immobiliari; c) attività immateriali; d) attività finanziarie (categoria residuale); e) partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto; f) attività biologiche; g) rimanenze; h) crediti commerciali e altri crediti; i) disponibilità liquide e mezzi equivalenti; j) debiti commerciali e altri debiti; k) accantonamenti; l) passività finanziarie (categoria residuale); m) passività e attività per imposte correnti; n) passività e attività per imposte differite; o) quote di pertinenza di terzi, presentate nel patrimonio netto; p) capitale emesso e riserve attribuibili ai possessori di capitale della controllante.

Page 83: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

83

aggiuntive e risultati intermedi laddove ciò sia “rilevante per la comprensione

della situazione patrimoniale-finanziaria di un’entità” (IAS 1, paragrafo 69) o

qualora lo richieda un principio contabile internazionale (IAS 1, paragrafo 75)105.

Inoltre il paragrafo 68 precisa che: ulteriori voci devono essere aggiunte se la loro

dimensione e natura ne rende opportuna un’autonoma collocazione; l’ordine e la

descrizione delle voci possono essere modificati in relazione alla natura e alle

dimensioni dell’impresa.

Radicalmente diverso è il prospetto di stato patrimoniale predisposto

dall’art. 2424 c.c., il quale si articola in uno schema complesso e analitico di voci,

assolutamente rigido e obbligatorio. A titolo esemplificativo, possono illustrarsi le

seguenti differenze relative alla rappresentazione in bilancio di singole poste:

- L’art. 2424, comma 3, c.c. prevede che in calce allo stato

patrimoniale vengano inseriti i conti d’ordine, con l’indicazione delle garanzie

prestate, sia direttamente che indirettamente, nonché dei rischi e degli impegni

assunti dall’impresa e dei beni di terzi presso l’impresa. Contrariamente lo IAS 1

non prevede apposite voci dello stato patrimoniale corrispondenti ai conti d’ordine

e, invece, richiede l’indicazione delle suddette informazioni nelle note di bilancio.

- L’art. 2424 distingue due voci in relazione agli utili: quella degli utili

d’esercizio e quella degli utili portati a nuovo. Invece i principi contabili

internazionali inglobano entrambe le voci in quella degli utili accumulati.

- Lo IAS 1 prevede specificamente la voce partecipazioni

contabilizzate con il metodo del patrimonio netto mentre nel codice civile tali

partecipazioni vengono classificate tra le immobilizzazioni o l’attivo circolante (in 105 A tal proposito può farsi l’esempio dello IAS 16, il quale suddivide la voce immobili,impianti e macchinari in terreni, fabbricati, macchinari, navi, aerei, autoveicoli, mobili, attrezzature e macchine d’ufficio.

Page 84: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

84

base alla loro destinazione). Peraltro la contabilizzazione col metodo del

patrimonio netto è ammessa dal codice solo per quelle rientranti tra le

immobilizzazioni.

- In relazione al patrimonio netto va osservato che, contrariamente a

quanto previsto dall’art. 2424 c.c., il sistema IAS/IFRS ne prevede un’autonoma

collocazione al di fuori della classe delle passività.106

Prima di passare al confronto delle diverse strutture di stato patrimoniale

previste dai due sistemi, occorre soffermarsi sui concetti di attività e passività. Il

Framework li definisce nel seguente modo:

• attività: “risorse controllate dall’impresa, risultato di operazioni

svolte in passato, dalle quali sono attesi benefici futuri economici per l’impresa”.

Dalla definizione emergono due elementi principiali: a) il fatto che sono ritenute

attività anche gli elementi che apportano un “potenziale” afflusso di risorse seppur

“indiretto” all’impresa, purché derivante da operazioni o fatti anteriori rispetto alla

data di chiusura dell’esercizio; b) la mancanza del requisito di tangibilità, posto

che è sufficiente che l’impresa abbia il controllo sostanziale della risorsa e che se

ne sia assunta i relativi rischi e benefici.

• passività: “obbligazioni attuali dell’impresa nascenti da operazioni

svolte in passato il cui regolamento porterà alla fuoriuscita dall’impresa di risorse

economiche che costituiscono benefici economici”. La nozione è speculare a

quella di attività ed è tale anche la sua portata: il concetto di obbligazione è infatti

106 M. NESSI, Bilancio IAS: principi di redazione e conseguenze per le imprese, in Il fisco 23/2004; G. D’ABRUZZO e E. PUCCI, Introduzione ai principi contabili internazionali, analisi del metodo e dei criteri di formazione del bilancio di esercizio nella prospettiva degli IAS, in Boll. Trib. 2004, 966.

Page 85: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

85

anch’esso inteso in senso sostanziale, comprendendo qualsiasi dovere

giuridicamente rilevante che deriva da operazioni o eventi passati.

• patrimonio netto: esso è un elemento derivato, in quanto consiste

nella differenza tra tutte le attività e tutte le passività, suddivisa in utili, riserve e

capitale sociale.

Rispetto alle nozioni fornite dall’ordinamento nazionale, la differenza

fondamentale risiede nell’assenza del requisito della formale titolarità della

risorsa, la quale si riflette nella già discussa diversa qualificazione di operazioni

quali il leasing finanziario, ma anche degli strumenti finanziari e dei preliminari

con trasferimento anticipato del possesso.107

3.1.1 La struttura dello stato patrimoniale.

Per quanto concerne le modalità di esposizione delle voci di stato

patrimoniale, lo IAS 1 prevede due diversi criteri, applicabili sia per le attività che

per le passività: a) il metodo del ciclo operativo; b) il criterio di liquidabilità.

Viene inoltre stabilito che di regola deve applicarsi il primo, salvo che l’utilizzo

del criterio di liquidità assicuri, nel caso specifico, un’informazione

maggiormente attendibile e significativa.

a) Il criterio del ciclo operativo

107 P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale ed il bilancio con gli IAS: lo stato patrimoniale, in Impresa c.i. 2004, 572; G. SAVIOLI, Il bilancio di esercizio secondo i principi contabili nazionali e internazionali, Milano, 2004, 113.

Page 86: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

86

Tale forma di classificazione si basa sulla distinzione tra valori correnti e

non correnti in relazione al ciclo operativo dell’impresa, laddove per quest’ultimo

lo IAS 1, paragrafo 59, intende il “tempo intercorrente tra l’acquisizione dei

materiali che entrano nel processo produttivo e la loro realizzazione in denaro o in

altro strumento prontamente convertibile in denaro”108. Sicché tale parametro

consente di distinguere gli elementi attivi e passivi tra quelle relative all’attività

ordinaria svolta dall’impresa e quelle invece connesse ad operazioni a medio-

lungo tempo.

In particolare un’attività viene considerata corrente quando rientra in una

delle seguenti categorie:

− attività possedute per la vendita ed il consumo che si

prevede vengano realizzate nel normale svolgimento del ciclo operativo.

Rientrano in tale insieme le rimanenze e i crediti commerciali venduti, realizzati o

comunque utilizzati nell’ambito del normale ciclo operativo, e ciò anche qualora

l’effettivo percepimento del beneficio economico da essi derivante viene

realizzato oltre l’esercizio amministrativo di riferimento109.

− attività possedute principalmente per essere negoziate o

che comunque si suppone vengano realizzate entro dodici mesi dal termine

dell’esercizio di riferimento. In tale categoria rientrano gli strumenti finanziari e

tutte le attività finanziarie destinate alla negoziazione, nonché gran parte dei ratei

attivi. A differenza della categoria precedente, per tali tipologie di attività si

108 Dal momento che l’identificazione di un simile parametro può non risultare sempre agevole, lo IAS 1 specifica che laddove si rilevino dette difficoltà, si assume che il normale ciclo operativo sia di dodici mesi. 109 Dunque rientrano tra le attività correnti anche i crediti commerciali con scadenza superiore ai dodici mesi dalla data del bilancio, nonché quella parte di rimanenze che verrà effettivamente monetizzata dopo l’esercizio amministrativo successivo.

Page 87: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

87

richiede che l’impresa preveda un loro effettivo realizzo entro l’esercizio

successivo, altrimenti le si deve classificare come non correnti.

− attività consistenti in denaro o altro mezzo equivalente

liberamente utilizzabili: si tratta del denaro di cassa, dei conti correnti bancari, dei

depositi a vista e delle attività finanziarie ad essi equivalenti (ossia investimenti

finanziari a brevissimo termine).

La categoria delle attività non correnti è definita come residuale, infatti

sono qualificate come tali tutte le attività non classificabili tra quelle correnti. Per

esclusione possono pertanto classificarsi come non correnti le seguenti attività:

� le attività materiali corrispondenti alla voce immobili,

impianti e macchinari;

� le attività immateriali quali l’avviamento, il know how e gli

altri intangibles110 a vita indefinita;

� le altre attività operative e finanziarie realizzabili oltre

l’esercizio successivo, come ad esempio crediti relativi ad operazioni non

riconducibili nel normale ciclo operativo e le partecipazioni detenute non a fini di

negoziazione.

Passando ad analizzare le passività, il loro trattamento è analogo a quello

previsto per le attività, infatti sono classificate come correnti le passività

riconducibili entro una delle seguenti categorie:

110 La nozione di intangibles cui si fa riferimento è quella di “capitale immateriale”, la quale indica l'insieme delle risorse materialmente intangibili a disposizione di una azienda rilevanti per la sua capacità competitiva ed il suo valore. A titolo esemplificativo, sono qualificati come intangibles: l’avviamento, i marchi, i brevetti, le licenze, la quota di mercato, la lista dei clienti, la rete di vendita, le banche dati, il software, le testate giornalistiche, i domini di internet, il portafoglio ordini.

Page 88: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

88

− passività che si prevede vengano estinte nel normale

svolgimento del ciclo operativo: si tratta dei debiti commerciali e in genere di tutti

i costi operativi, quali ad esempio le spese per il personale.111

− passività che devono essere estinte entro dodici mesi dalla

chiusura dell’esercizio amministrativo di riferimento: vi rientrano ad esempio

tutte le forme di finanziamento a breve termine concesse da banche e altri

operatori finanziari, nonché ogni forma debito la cui scadenza è prevista entro la

chiusura dell’esercizio successivo.

Analogamente alla attività, anche le passività non correnti vengono

definite come l’insieme delle passività non classificabili come correnti.112

In definitiva, il sistema del ciclo operativo prevede che tutte le attività e le

passività legate al ciclo operativo sono considerate correnti a prescindere dal

momento in cui sono effettivamente realizzate o estinte; le altre componenti attive

sono considerate correnti solo se si suppone un loro realizzo entro dodici mesi;

invece per le altre passività si guarda al momento in cui la loro estinzione è

dovuta, indipendentemente dal momento in cui si prevede verranno pagate.113

111 Specularmene alle attività anche per le passività incluse in tale categoria non rileva la data di scadenza, ossia è ininfluente che la loro estinzione avvenga oltre i dodici mesi dalla chiusura della data del bilancio. 112 Inoltre lo IAS 1 detta una disciplina specifica con riferimento ai finanziamenti che generano interessi passivi, la cui contabilizzazione deve avvenire classificando tra le correnti le quote di finanziamento che devono esser restituite entro l’esercizio successivo, tra le non correnti le quote da estinguere oltre i dodici mesi. Tuttavia è prevista una deroga a tale criterio, secondo cui le suddette passività vanno classificate come non correnti, anche se estinguibili entro dodici mesi, ogni qual volta il termine di scadenza originario sia stato superiore ai dodici mesi e l’obbligazione sia stata rinegoziata per un’analoga scadenza. 113 P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale ed il bilancio redatto con gli IAS: lo stato patrimoniale, in Impresa c.i 2004, 572; P. MORETTI, Stato patrimoniale e conto economico secondo i principi IAS, in Corr. Trib. 2004, 2901; P. PISONI e M. CAMPRA, I prospetti di bilancio secondo gli IAS: stato patrimoniale e conto economico, in Impresa c.i. 2004, 432; P. PISONI e M. CAMPRA, Società quotate: come cambia il bilancio con l’utilizzo degli IAS:alcuni spunti significativi, in Impresa c.i. 2004, 225.

Page 89: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

89

b) Il criterio di liquidità

Tale forma di classificazione distingue tutti gli elementi, sia attivi che

passivi, di stato patrimoniale in relazione alla loro attitudine a trasformarsi in

denaro o altro strumento prontamente convertibile in denaro entro dodici mesi

dalla data di chiusura dell’esercizio del bilancio.

Lo IAS 1 prevede una scarna disciplina in merito114 e tralascia anche

l’indicazione dell’ordine di liquidità da seguirsi. A tal proposito viene lasciata alla

discrezionalità dei redattori la scelta tra i seguenti criteri:

- liquidità crescente: in cui prima vengono iscritte le attività e le

passività scadenti oltre i dodici mesi e dopo quelle realizzabili o esigibili entro

l’esercizio successivo.

- liquidità decrescente: che inverte l’ordine suddetto, dunque antepone

gli elementi liquidabili entro l’esercizio successivo a quelli che invece lo saranno

oltre quella data. 115

Per quanto riguarda la disciplina del codice civile, l’art. 2424 configura la

complessa struttura del prospetto patrimoniale mediante l’individuazione di tali

grandi raggruppamenti: Attivo di stato patrimoniale, in cui si distinguono le due

macro-categorie immobilizzazioni e attivo circolante; Passivo di stato

patrimoniale, le cui due voci principali sono patrimonio netto e debiti.

114 In particolare lo IAS 1 detta le seguenti regole:

- le attività finanziarie includono i crediti commerciali e gli altri crediti; - le passività finanziarie includono i debiti commerciali e gli altri debiti; - le attività e passività non monetarie (ad esempio fondi e rimanenze) includono tutti gli

elementi patrimoniali diversi dai precedenti. - gli importi iscritti nelle suddette categorie di voci di stato patrimoniale devono esser

classificate in base alla loro liquidabilità entro o oltre l’esercizio successivo. 115 M. NESSI, Bilancio IAS: principi di redazione e conseguenze per le imprese, in Il fisco 23/2004; P. PISONI e M. CAMPRA, I prospetti di bilancio secondo gli IAS: stato patrimoniale e conto economico, in Impresa c.i. 2004, 432; P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale ed il bilancio redatto con gli IAS: lo stato patrimoniale, in Impresa c.i 2004, 572.

Page 90: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

90

La classificazione delle poste patrimoniali avviene con l’utilizzo di due

criteri differenti (cosiddetto “metodo misto”): le voci dell’attivo sono distinte in

base alla loro destinazione economica, ossia gli elementi destinati ad esser

utilizzati durevolmente sono iscritti tra le immobilizzazioni, mentre gli altri

confluiscono nell’attivo circolante. Il concetto non è dissimile da quello di ciclo

operativo, infatti in entrambi i casi si fa riferimento alla destinazione

dell’elemento attivo e non alla sua scadenza: dunque potrebbe ritenersi che le

categorie immobilizzazioni e attivo circolante all’incirca coincidano

rispettivamente con quelle di attività non corrente e attività corrente. Tuttavia, tra

le voci individuate in relazione al ciclo operativo non figurano le categorie di

“crediti verso i soci per versamenti ancora dovuti” e “ratei e risconti attivi”

sicché queste sono ricompresse, alcune tra le attività correnti, altre tra le non

correnti.

Contrariamente, le due categorie suddette ricevono collocazione autonoma

nell’ambito dello schema di stato patrimoniale predisposto dall’art. 2424 c.c. .

Sicché le classificazioni proposte dai due sistemi contabili non possono ritenersi

coincidenti.

Laddove invece il criterio adottato sia quello di liquidità, le differenze col

sistema italiano aumentano, in quanto in tal caso vengono ad esser utilizzati due

criteri completamente differenti.

Per quanto concerne le passività il parametro utilizzato dal codice civile è

quello della provenienza, ossia della natura delle fonti di finanziamento. In

particolare il nostro codice attua la fondamentale separazione tra mezzi propri e

mezzi di terzi, nell’ambito dei quali effettua una suddivisione in base

Page 91: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

91

all’esigibilità entro o oltre l’esercizio successivo ed in base ai soggetti verso i

quali il debito è sorto. In tal caso, la differenza rispetto sia al criterio del ciclo

operativo che a quello di liquidità è notevole: l’unica somiglianza può rinvenirsi

nel fatto che il codice richiede la classificazione degli importi di cui alla voce

“debiti”, mediante l’utilizzo del parametro dell’esigibilità entro o oltre l’esercizio

successivo.

Invece nell’ambito dei principi contabili nazionali, il principio n. 12

stabilisce l’utilizzo di un metodo corrispondente a quello di liquidità, infatti viene

previsto che sia gli elementi attivi che passivi vengano classificati in base alla loro

realizzabilità o estinguibilità nel corso dei dodici mesi successivi alla chiusura

dell’esercizio di riferimento: non vi sono invece aperture nei confronti del criterio

del ciclo operativo il cui concetto, alternativo a quello di esercizio amministrativo

successivo, è di difficile recepimento in sistemi, come quello italiano, il cui

approccio giuridico-formale richiede parametri di riferimento certi e

predeterminati.116

Riassumendo, mentre gli IAS/IFRS disegnano una prospetto patrimoniale

essenziale e flessibile, adatto a rappresentare la situazione finanziaria della società

e che consenta un agevole confronto delle poste attive e passive, il sistema

codicistico predispone una struttura rigida e analitica, costruita con criteri

giuridico-formali e volta ad evitare le difficoltà, nonché i possibili abusi, derivanti

116 G. F. CAMPOBASSO, Manuale di diritto commerciale, Torino, 2004, 280; P. MORETTI, Stato patrimoniale e conto economico secondo i principi IAS, in Corr. Trib. 2004, 2901; P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale ed il bilancio redatto con gli IAS: lo stato patrimoniale, in Impresa c.i 2004, 572; P. PISONI e D. BUSSO, Società quotate: come cambia il bilancio con l’ utilizzo degli IAS: alcuni punti significativi, in Impresa c.i. 2004, 225.

Page 92: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

92

dall’applicazione di criteri economici-sostanziali come quello del ciclo operativo

dell’azienda.117

3.2 Il conto economico

Lo IAS 1, specularmente a quanto previsto per lo stato patrimoniale,

presuppone un contenuto minimo obbligatorio anche per il conto economico,

caratterizzato anch’esso da essenzialità e, per certi versi, addirittura da

incompletezza.118

Tale lacunosità (resa ancor più rilevante dall’assenza persino della voce sui

costi operativi) viene compensata dalla previsione di una serie di clausole generali

con le quali è disciplinata l’integrazione dello schema obbligatorio di partenza.

In particolare, il paragrafo 75, nei casi di seguito elencati, prescrive

l’inclusione di voci addizionali, intestazioni e risultati parziali:

- quando richiesto da un principio contabile internazionale

117 Tale considerazione è stata espressa dalla Commissione per la statuizione dei principi contabili, la quale sottolinea le difficoltà derivanti dalla concreta definizione di un intervallo temporale, quale quello del ciclo operativo, che non solo muta da impresa a impresa e, all’interno della stessa azienda, da attività ad attività, ma che è soggetta a cambiamenti nel corso degli anni a seconda del mutamento dei piani strategici. Vedasi COMMISSIONE PER LA STATUIZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI, Documento n. 12. Composizione e schemi del bilancio di esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi, Milano, 1994, 16. 118 Di seguito viene riportato il contenuto minimo del conto economico previsto dallo IAS 1, paragrafo 8: a) ricavi; b) oneri finanziari; c) quota dell’utile o della perdita derivante dalla valutazione secondo il metodo del patrimonio

netto delle partecipazioni in società collegate e joint venture; d) utile o perdita prima delle imposte rilevato in occasione della cessione di attività o estinzione

di passività attribuibili ad attività operative cessate; e) imposte sul reddito; f) utile netto o perdita netta dell’esercizio.

Page 93: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

93

- quando reputato necessario per rappresentare fedelmente la situazione

patrimoniale-finanziaria dell’impresa.

Vieppiù, ogni qual volta “la significatività, la natura e la destinazione dei

componenti di ricavi e costi” lo richieda, è necessario includere voci addizionali o

modificare le definizioni o l’ordine delle voci previste al fine di consentire una

migliore comprensione del risultato d’esercizio e delle prospettive economiche

future.

Sono evidenti le differenze rispetto al prospetto di conto economico

previsto dal codice civile, il quale pure adopera la forma scalare di presentazione,

ma predispone uno schema estremamente rigido e obbligatorio che concede poco

spazio alla discrezionalità degli amministratori. 119 120

In corrispondenza al modo di procedere utilizzato nell’analisi dello stato

patrimoniale, prima di prestare attenzione alla struttura del prospetto, vengono di

seguito analizzate le nozioni di ricavi e costi.

• ricavi: il Framework li definisce come “gli incrementi di

beneficio economico di competenza dell’esercizio amministrativo”, che si

manifestano sotto forma di nuove attività o di aumento di valore di quelle

preesistenti o di diminuzione delle passività, e che si concretizzano in “incrementi

di patrimonio netto, diversi da quelli connessi alle contribuzioni da parte di

coloro che partecipano al capitale”.

119In relazione alla rigidità del contenuto di conto economico previsto dall’art.2425 c.c. vedasi nota pag.65, n.90. 120 M. NESSI, Bilancio IAS: principi di redazione e conseguenze per le imprese, in Il fisco 23/2004; G. F. CAMPOBASSO, Manuale di diritto commerciale, Torino, 2004, 282.

Page 94: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

94

• costi: vengono definiti come “decrementi nei benefici

economici di competenza dell’esercizio amministrativo” , che si sostanziano in

uscite finanziarie o riduzioni di valore di attività o aumento delle passività, e che

determinano “decrementi di patrimonio netto, diversi da quelli connessi alle

distribuzioni a coloro che partecipano al capitale”.

La differenza rispetto al modello contabile nazionale è molto evidente:

basta considerare che i principi contabili internazionali qualificano come ricavi

(costi) le plusvalenze (minusvalenze), anche non concretamente realizzate, ma

semplicemente rilevate a seguito dell’applicazione di criteri valutativi orientati

verso valori correnti; nel nostro sistema, invece, il principio di prudenza impone

una cautela, forse eccessiva, per la contabilizzazione delle componenti positive di

reddito121. In linea generale può evincersi come in ambito IAS/IFRS, il risultato

economico dipenda non solo dagli effetti positivi o negativi delle operazioni

aziendali svolte ma anche dalle intrinseche e latenti modificazioni di valore subite

dai beni posseduti e dai rapporti ancora in essere e ciò, proprio al fine di

preservare la specifica attitudine del bilancio a fornire informazioni utili agli

investitori.122

121 Vedasi p. 49 sulla diversa portata del principio di competenza economica all’interno dei due sistemi contabili. 122 A. PAOLINI, L’oggetto della rilevazione periodica. Il reddito di esercizio ed il capitale di funzionamento, in L. MARCHI, Introduzione alla contabilità d’impresa. Obiettivi, oggetto e strumenti di rilevazione, Torino, 2003, 67; L. MARCHI, Evoluzione dei principi contabili e dei criteri di valutazione. Dal costo al fair value, in Revisione contabile 2004; N. DI CAGNO, Informazione contabile e bilancio d’esercizio. Modello contabile e bilancio d’esercizio, Bari, 2004, 371.

Page 95: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

95

3.2.1 La struttura del conto economico.

Lo IAS 1 si occupa della disciplina relativa alla classificazione dei costi,

prevedendo due possibili tipologie di analisi: una basata sul criterio della natura

dei costo, l’altra sulla loro destinazione. Tale classificazione può esser svolta sia

nel prospetto di conto economico che nelle note al bilancio, ma secondo i principi

internazionali è preferibile esporla direttamente nel conto economico. Quanto alla

scelta del criterio l’impresa è lasciata assolutamente libera di scegliere quello che

meglio rappresenti gli elementi che hanno dato origine al risultato economico

dell’esercizio, tenendo però in considerazione la forma di organizzazione

aziendale e la tipologie di beni e/o servizi offerti.

a) classificazione dei costi per natura.

Secondo tale criterio i costi vengono raggruppati in funzione alla tipologia

di fattore produttivo cui fanno riferimento e non secondo la finalità cui sono

indirizzati nell’ambito del sistema produttivo dell’impresa. Questa forma di

classificazione è piuttosto semplice e, quindi, maggiormente indicata per le

imprese di dimensioni minori; inoltre presenta il vantaggio di consentire una

agevole previsione dei flussi finanziari futuri.

Nella Tabella n.5 viene riportato un modello esemplificativo di conto

economico, basato sull’analisi dei costi per natura, fornito dallo IAS 1:

Page 96: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

96

Tabella n. 5

Ricavi X

Altri proventi X

Variazioni nelle rimanenze di prodotti finiti e lavori in

corso

X

Materie prime e di consumo X

Costi del personale X

Svalutazioni e ammortamenti X

Altri costi X

Costi totali

(X)

Utile

X

Merita un approfondimento la voce relativa alle “variazioni di rimanenze

di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione”, che è destinata a segnalare se

l’impresa ha incrementato il livello delle rimanenze (per un aumento della

produzione o per una riduzione delle vendite) o se viceversa si è verificato

un’eccedenza delle vendite rispetto alla produzione.

b) classificazione dei costi per destinazione.

Detto anche metodo del “costo del venduto”, consiste nella classificazione

dei costi secondo la loro funzione nell’ambito dell’attività aziendale. In particolare

vengono individuate le seguenti tre tipologie di costo, integrabili e modificabili in

Page 97: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

97

funzione delle caratteristiche specifiche dell’azienda: costi del venduto, costi di

distribuzione e costi di amministrazione (vedi schema esemplificativo fornito da

IAS 1, riportato nella Tabella n. 6).

Tale modello classificatorio è considerato preferibile in termini di

significatività dell’informazione fornita, però al contempo presenta il difetto di

poter dar origine a valutazioni arbitrarie, derivanti dal notevole grado di

discrezionalità lasciato ai redattori del bilancio.

Inoltre, dal momento che una simile classificazione non fornisce alcuna

informazione circa le prevedibili “evoluzioni finanziarie” dell’impresa, laddove

venga adoperato il criterio di destinazione è imposta l’ulteriore indicazione di

informazioni sulla natura dei costi, comprese le svalutazioni, gli ammortamenti e i

costi del personale.

Tabella n. 6

Ricavi X

Costo del venduto (X)

Utile lordo

X

Altri proventi X

Costi di distribuzione (X)

Spese di amministrazione (X)

Altri costi (X)

Utile

Page 98: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

98

X

Da ultimo va evidenziato che il paragrafo 85 impone all’impresa di

indicare in conto economico, o in alternativa nelle note al bilancio, l’importo

dell’utile per azione, ossia la frazione di utili spettante ad ogni azione ordinaria123.

È evidente, anche in tale norma, la già più volte ripetuta finalità di tutela

informativa degli investitori, tipica dei principi contabili internazionali.124

Passando alla disamina della struttura di conto contabile prevista dal

codice civile, in sintesi la si può sintetizzare nello schema riportato sotto (Tabella

n. 7):

Tabella n. 7

A) Valore della produzione X

B) Costi della produzione (X)

C) Proventi e oneri finanziari X

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie X

E) Proventi e oneri finanziari X

Risultato prima delle imposte

123 Inoltre viene prescritta anche l’indicazione del cosiddetto “utile per azione diluito”, il cui importo viene calcolato dividendo l’utile d’esercizio oltre che per le azioni ordinarie anche per gli strumenti finanziari che possono trasformarsi in azioni ordinarie. 124 M. NESSI, Bilancio IAS: principi di redazione e conseguenze per le imprese, in Il fisco 23/2004; P. PISONI e M. CAMPRA, I prospetti di bilancio secondo gli IAS: stato patrimoniale e conto economico, in Impresa c .i. 2004, 432; P. PISONI e M. CAMPRA, Società quotate: come cambia il bilancio con l’utilizzo degli IAS:alcuni spunti significativi, in Impresa c .i. 2004, 225.

Page 99: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

99

X

Imposte sul reddito dell’esercizio (X)

Utile o perdita dell’esercizio

X

Anzitutto deve sottolinearsi come tale schema attualmente vigente sia

frutto della riforma attuata nel 1991 (D. Lgs. 127/91), la quale ha sostituito

l’originaria impostazione “unitaria”, ossia in cui era esclusa l’indicazione di

risultati parziali, con la previsione del sopra descritto prospetto, a forma scalare

che consente invece l’indicazione dei risultati parziali.

In ciò può senz’altro evidenziarsi un sostanziale avvicinamento del

modello nazionale ai principi internazionali.

Tuttavia, come si evince dal prospetto sopra riportato (Tabella n. 7) la

classificazione delle componenti reddituali può avvenire solo in base alla loro

natura, mentre il criterio della destinazione non è preso in considerazione neanche

dai principi emanati dall’O.I.C. . Inoltre la disciplina nazionale non prevede alcun

obbligo relativo all’indicazione dei dividendi per azione che, come già visto,

viene invece espressamente imposta dallo IAS 1.125

Altra rilevante differenza di struttura può infine rinvenirsi in relazione alla

differenziazione degli elementi ordinari e straordinari di reddito. Infatti, a seguito

della revisione apportata allo IAS 1 nel 2003, non è più consentita la distinzione,

sia in conto economico che nelle note al bilancio, tra componenti ordinarie e

125 E. D’ORIANO, Commento all’art. 7 del D. Lgs. 127/91, in Le nuove Leggi Civili Commentate 1996, 268; P. MORETTI, Stato patrimoniale e conto economico secondo i principi IAS, in Corr. Trib. 2004, 2901; G. D’ABRUZZO e E. PUCCI, Introduzione ai principi contabili internazionali, in Boll. Trib. 13/2004, p. 969.

Page 100: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

100

straordinarie di reddito: ciò in quanto si ritiene che ogni forma di operazione posta

in essere dall’impresa debba ritenersi inerente alla sua attività aziendale e quindi

ricompresa in un unitaria computazione dell’utile d’esercizio.

Contrariamente il codice civile espressamente prevede una voce di conto

economico denominata “proventi ed oneri straordinari”, in cui sono iscritti tutti i

costi e i ricavi caratterizzati dall’essere estranei alla gestione ordinaria

dell’impresa, nonché quelli che costituiscono l’effetto di variazioni dei criteri di

valutazione. Dunque in conformità a quanto disposto dal principio nazionale n.

12, per ricavo (o costo) straordinario si fa riferimento ad un elemento non

connotato da eccezionalità o anormalità, bensì caratterizzato dall’essere

conseguenza di operazioni non ordinarie126.

È dunque ben evidente il diverso approccio adottato dai due sistemi: nel

nostro ordinamento si presta grande attenzione alla distinzione tra la redditività

derivante dall’attività tipica dell’azienda e il profitto scaturente da attività

solitamente non poste in essere e che quindi possono rappresentare un unicum

nell’ambito dell’intera esperienza aziendale dell’impresa. Diversamente in ambito

IAS/IFRS non si ritiene più necessario distinguere componenti reddituali che

differiscono in termini di frequenza e dunque di potenziale e prevedibile

ripetizione negli esercizi futuri.127

126 Si registra in dottrina una disputa in merito all’effettiva portata del carattere di straordinarietà. In particolare vi è chi, come Zappa, si basa sul concetto di non abitualità; altri, come Amodeo, che si focalizza sul carattere di estraneità alla gestione; altri ancora, come il De Dominicis che invece individuano il discrimine fondamentale la periodicità. A tal proposito vedasi AVI, Straordinarietà vs estraneità all’attività dei componenti di reddito: il passato, il presente e il futuro, Roma , 2006, 9. 127 G. D’ABRUZZO e E. PUCCI, Introduzione ai principi contabili internazionali, in Boll. Trib. 2004, 969; P. PISONI e M. CAMPRA, Società quotate: come cambia il bilancio con l’utilizzo degli IAS: alcuni spunti significativi, in Impresa c .i. 2004, 225.

Page 101: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

101

3.3 Il rendiconto finanziario

Tale documento è volto a rappresentare i flussi finanziari che hanno avuto

luogo o che si manifesteranno in un arco di tempo di tempo prestabilito, mediante

la predisposizione di informazioni sulle variazioni dell’attivo netto della società,

della sua solvibilità e liquidità, nonché della sua capacità di influire sul volume e

sulla tempistica dei flussi finanziari.

Lo IAS 1 sancisce l’obbligatorietà del cosiddetto “Cash flow statement”, il

cui contenuto e criteri di redazione sono disciplinati dallo IAS 7.

Nello specifico, il rendiconto finanziario disciplinato dai principi contabili

internazionali contiene la presentazione dei flussi finanziari avvenuti

nell’esercizio mediante la classificazione in attività operative, di investimento e

finanziarie128. Per flussi finanziari si fa riferimento alle variazioni di liquidità,

quindi alle entrate e alle uscite di disponibilità liquide e ai mezzi equivalenti129.

Per quanto riguarda la forma del rendiconto finanziario, lo IAS 7 prevede

due diverse tipologie di redazione:

a) il metodo diretto, il quale prevede una rappresentazione

dei flussi finanziari attraverso l’indicazione delle principali categorie di incassi e

128 L’attività operativa è una categorie residuale, che comprende tutte le principali attività generatrici di ricavi dell’impresa e le altre attività di gestione che non sono di investimento o finanziarie. L’attività di investimento comprende tutti gli investimenti finanziari non rientranti nelle disponibilità liquide equivalenti, nonché la compravendita di attività immobilizzate. L’attività finanziaria costituisce l’insieme di operazioni che incidono sulla dimensione e composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti dall’impresa ( ad esempio incassi derivanti dall’emissione di azioni, obbligazioni, cambiali o titoli a reddito fisso). 129 Per disponibilità liquide si fa riferimento a cassa e depositi a vista, mentre per mezzi equivalenti si intendono gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Non è dunque considerato flusso finanziario il capitale circolante, le cui variazioni non costituiscono dunque oggetto di valutazione nell’ambito del rendiconto finanziario.

Page 102: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

102

di pagamenti lordi. Tale sistema è ritenuto preferibile in quanto, a differenza

dell’altro, fornisce informazioni utili anche per la stima dei flussi finanziari futuri;

b) il metodo indiretto, nel quale invece il reddito

d’esercizio è rettificato dalle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi

differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti

operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti

dall’attività di investimento o finanziaria.

La disciplina civilistica non prevede alcun prospetto obbligatorio, né criteri

particolari, per la rappresentazione della situazione finanziaria della società

limitandosi a prescrivere la sola indicazione, in nota integrativa, delle

movimentazioni delle immobilizzazioni (art. 2427 n. 2) e delle variazioni nella

consistenza delle voci dell’attivo e del passivo (art. 2417 n. 4).

Dunque a differenza che per la situazione patrimoniale e per il risultato

economico, per la situazione finanziaria non è previsto in ambito nazionale alcun

prospetto ad hoc: si è infatti ritenuto che la specifica indicazione di alcune voci di

stato patrimoniale (ad es. la suddivisione di crediti e debiti in relazione

all’esigibilità), aggiunta alle suddette informazioni da includere in nota integrativa

siano sufficienti per disegnare il quadro finanziario della società. 130

Invece, nell’ambito dei principi contabili nazionali, l’OIC 12 prevede

espressamente l’inserimento del prospetto di rendiconto finanziario in nota

integrativa con la finalità fornire quegli elementi di natura finanziaria che non

130 Tuttavia, in dottrina vi è chi ritiene che anche nel nostro ordinamento sussista l’obbligo di redigere il rendiconto finanziario e, ciò, sulla base dell’interpretazione estensiva dell’art. 2423 c.c., comma 3, il quale prevede che “se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo”. A tal riguardo cfr. DALLA SEGA, Il rendiconto finanziario, in A. PALMA, Il bilancio di esercizio, Milano, 2003, 516.

Page 103: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

103

sono ottenibili dalla mera analisi comparata dei prospetti di stato patrimoniale e di

conto economico. In particolare l’OIC 12 predispone tre tipologie di rendiconto

finanziario volte a mostrare la natura dei flussi finanziari e il loro rapporto coi

flussi economici:

a) prospetto redatto in termini di variazioni di capitale circolante

netto131;

b) prospetto che espone le variazioni nella situazione

patrimoniale e finanziaria in termini di liquidità;

c) prospetto che espone flussi di disponibilità liquide. Tale

modello, pur partendo dalle variazioni della situazione patrimoniale e finanziaria,

si distingue dal precedente per la maggiore attenzione prestata ai flussi derivanti

da tali variazioni.

Inoltre in tutte e tre le tipologie di rendiconto i flussi di liquidità sono

determinati attraverso il metodo indiretto, ossia mediante la rettifica dell’utile

netto d’esercizio da parte di quelle operazioni i cui effetti rientrano tra i flussi

connessi ad attività di investimento o finanziamento.

In conclusione può dirsi che in forza della disposizione di cui all’OIC 12,

la disciplina contabile nazionale non è poi tanto difforme dagli standard

comunitari, infatti il su citato “rendiconto finanziario che espone flussi di

disponibilità liquide” – seppur previsto nella sola modalità del metodo indiretto –

si avvicina molto allo schema di cash flow statement previsto dallo IAS 7.132

131 Dunque, a differenza dei principi contabili internazionali, l’OIC 12 prevede la possibilità di analizzare in rendiconto finanziario anche il capitale circolante netto, ossia le attività nette a breve o correnti. 132 G. SAVIOLI, Il bilancio di esercizio secondo i principi contabili internazionali ed internazionali, Milano, 2004, 156; F. DEZZANI, G. FERRERO, P. PISONI e S. PUDDO, Le analisi di bilancio. Indici e flussi, Milano, 2003; P. ANDREI, Il rendiconto finanziario, in S.

Page 104: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

104

3.4 Il prospetto delle variazioni delle poste del netto.

Il seguente prospetto informativo assume un diverso rilievo nell’ambito

dei due sistemi contabili essenzialmente con riguardo alla sua obbligatorietà: in

particolare, mentre negli IAS/IFRS costituisce un documento autonomo e

separato, cui viene attribuita notevole rilevanza, contrariamente nel nostro codice

viene solo previsto tra le informazioni da inserire all’interno della nota integrativa

seppur, come richiede il principio contabile nazionale n.12, nella forma di

prospetto.

La motivazione di un tale scostamento tra le due discipline deriva dal fatto

che, a differenza delle regole contabili nazionali, i principi internazionali

prevedono continue e rilevanti rettifiche al patrimonio netto133 sicché si è reso

necessario predisporre un documento ad hoc, volto a rendere maggiormente

comprensibile la dinamica patrimoniale-finanziaria e l’andamento economico

dell’azienda.

In particolare lo IAS 7 specifica che la finalità del prospetto in esame

consiste nel consentire agli stakeholder un apprezzamento della capacità

dell’impresa a “produrre disponibilità liquide o equivalenti e la tempistica e il

grado di certezza della loro generazione” e quindi una valutazione più

approfondita della “dimensione e tempistica dei flussi finanziari”.

AZZALI, Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali. Problemi applicativi. Soluzioni operative. Potenzialità informative, Milano, 2002, 154; R. M. VISCONTI, Il rendiconto finanziario secondo lo IAS 7, in Impresa c. i. 2007, 1358; R. M. VISCONTI, Le diverse tipologie di rendiconto finanziario previste dal principio contabile OIC 12, in Impresa c. i. 2007, 1625. 133 A tal proposito basta citare le variazioni di valore derivanti da valutazioni al fair value, o ancora agli effetti derivanti dal mutamento dei principi contabili.

Page 105: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

105

Quanto al contenuto del documento in esame, lo IAS 1 prescrive

l’indicazione delle seguenti informazioni:

- L’utile o la perdita netta del periodo;

- Ogni posta di costo o ricavo imputata a patrimonio netto e il loro

ammontare totale;

- L’effetto complessivo dei cambiamenti di principi contabili e la

correzione di errori determinanti;

- Le operazioni sul capitale con gli azionisti e le distribuzioni di

capitale agli azionisti.

- Il saldo degli utili o perdite accumulati all’inizio dell’esercizio ed alla

data di riferimento del bilancio ed i movimenti dell’esercizio.

- La riconciliazione tra il valore contabile di ciascuna classe di azioni,

della riserva “sovrapprezzo azioni” e di ciascuna riserva all’inizio ed al termine

dell’esercizio, specificando e distinguendo ogni movimento.

Nell’ambito della disciplina nazionale, il codice civile richiede che

vengano fornite, in nota integrativa, le seguenti informazioni relative al

patrimonio netto:

- le variazioni nella consistenza delle voci di patrimonio netto (art.

2427 n. 4). Tale prescrizione viene puntualizzata dal principio contabile nazionale

n. 12, il quale prescrive l’indicazione delle seguenti informazioni: i valori delle

singole voci all’inizio dell’esercizio; il dettaglio dei movimenti (incrementi,

decrementi e trasferimenti); i singoli valori alla fine dell’esercizio.

- la composizione della voce altre riserve (art. 2427 n. 7);

Page 106: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

106

- il valore nominale e il numero di ciascuna categoria di azioni della

società, il valore nominale e il numero delle nuove azioni della società sottoscritte

durante l’esercizio (art. 2427 n.17).134

Dal punto di vista contenutistico le differenze non sono così marcatamente

evidenti, sicché la differente portata informativa dei due prospetti è

essenzialmente dovuta alla loro diversa collocazione all’interno del conto

d’esercizio.135

3.5 Le note a bilancio.

L’ultimo componente del bilancio, tanto per i principi internazionali

quanto per il sistema contabile nazionale, è rappresentato dalle note esplicative,

ossia da una serie di informazioni aggiuntive volte a specificare le logiche

valutative e le regole di redazione utilizzate nonché ad offrire ulteriori

informazioni sull’impresa rendicontata.

Per quanto riguarda il modello IAS/IFRS lo IAS 1 si limita a fornire

indicazioni relativamente alla struttura delle note in esame e alcuni contenuti,

quali:

134 Inoltre, il Principio contabile nazionale richiede le seguenti ulteriori informazioni:

- classificazione delle riserve secondo la rispettiva distribuibilità; - composizione della voce riserve di rivalutazione, volta a evidenziare le riserve

formatesi in seguito a ciascuna rivalutazione monetaria e non operate; - composizione della voce riserve statutarie laddove lo statuto preveda la costituzione di

diverse tipologie di tali riserve. 135 P. P. BIANCONE, Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, in Impresa c .i. 2003, 589; P. PISONI, M. CAMPRA e D. BUSSO, I prospetti aggiuntivi di bilancio secondo gli IAS: rendiconto finanziario e prospetto delle variazioni di patrimonio netto, in Impresa c.i. 2004, 949; G. SAVIOLI, Il bilancio di esercizio secondo i principi contabili internazionali ed internazionali, Milano, 2004, 132.

Page 107: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

107

- informazioni sull’azienda, ossia l’indicazione della denominazione,

dell’indirizzo, della forma giuridica, della natura e del luogo di svolgimento

dell’attività, dell’appartenenza ad un gruppo e i dati della holding;

- dichiarazione di conformità dei prospetti di bilancio ai principi

contabili internazionali: tale dichiarazione è ammessa solo nel caso in cui vi sia

stata l’osservanza di tutti i principi IAS/IFRS e delle rispettive interpretazioni

fornite dalla SIC;136

- indicazione dei criteri di valutazione utilizzati: in particolare deve

fornirsi una chiara specificazione del criterio base adoperato, nonché delle scelte e

delle stime adottate per le voci più significative. Tali informazioni rivestono

un’importanza fondamentale nell’ambito dell’intero rendiconto, in quanto

finalizzate a rendere note le ragioni delle decisioni prese nella scelta delle regole

da applicare: informazione molto importante nell’ambito di un modello di bilancio

che lascia ampia discrezionalità ai redattori;

- specificazione dei prospetti quantitativi: si tratta di approfondimenti e

informazioni di supporto, relative alle singole voci dei ogni prospetto di bilancio.

Altre numerose informazioni sono inoltre richieste dai singoli standard. In

particolare:

136 Tuttavia fanno eccezione i casi in cui il mancato rispetto di uno standard o di una sua interpretazione sia giustificato da circostanze estremamente rare in cui una tale applicazione determinerebbe una distorsione così grave da porsi in conflitto con le finalità del bilancio. In un caso simile la ragione di una simile deroga e l’analisi delle probabili eventuali conseguenze deve essere fornita nelle note al bilancio (IAS 1, paragrafi 17 e 18 ).

Page 108: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

108

a) Lo IAS 14 impone la cosiddetta “informativa di settore”, ossia

un’analisi dei valori effettuata per attività e/o zona geografica137;

b) Lo IAS 24 richiede l’indicazione dei “rapporti con le parti

correlate”, ossia l’evidenziazione delle operazioni e conseguenti valori in bilancio

con soggetti controllati, collegati, controllanti e consociati138;

c) Lo IAS 32 prevede l’esplicazione delle finalità e delle strategie di

gestione del rischio relativo agli strumenti finanziari posseduti.139

Per quanto concerne le differenze rispetto al contenuto della nota

integrativa previsto dall’art. 2427 c.c., queste possono riassumersi nella seguente

elencazione:

a) quanto alle informazioni di carattere generale, oltre alla

dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali – ovviamente non

prevista dal codice civile – gli IAS/IFRS richiedono anche l’indicazione di dati

relativi alla descrizione della natura dell’attività dell’impresa e delle sue principali

operazioni, nonché della denominazione della società controllante e della

capogruppo, mentre tali informazioni non sono menzionate nell’elenco di cui

all’art. 2427 c.c.;

137 Tale informativa consente di svolgere un’importante analisi di secondo livello, in cui partendo dai dati generali del bilancio, se ne effettua una più approfondita “scansione”, che evidenzia quali settori operativi sono maggiormente produttivi e in che misura. L’utilità di una simile informativa è evidenziata dallo stesso IAS 14, il quale espressamente indica quale sua finalità quella di “comprendere meglio i risultati passati dell’impresa, determinare meglio i rischi e la redditività dell’impresa ed effettuare giudizi più aggiornati sull’impresa nel suo insieme”. 138 L’informazione è volta a consentire in sede di analisi del bilancio da parte degli utilizzatori, di verificare e valutare se le suddette operazioni siano state effettuate seguendo la logica di mercato o quella del gruppo di cui la società fa parte e tutte le conseguenze economiche e patrimoniali da ciò derivanti. 139 In realtà, per ragioni di completezza deve evidenziarsi come nelle note a bilancio sia anche richiesta l’indicazione di ulteriori dati più specifici e settoriali di quelli citati, quali ad esempio le informazioni sulla posizione finanziaria (IAS 7), quelle sulle modalità di determinazione dell’utile per azione (IAS 33), quelle relative alle attività destinate a cessare ( IAS 35), o quelle concernenti la contabilizzazione dei contributi pubblici e l’informativa sull’assistenza pubblica (IAS 20).

Page 109: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

109

b) in merito alle informazioni aggiuntive relative ai prospetti di stato

patrimoniale e di conto economico, i principi contabili internazionali richiedono,

in aggiunta rispetto al contenuto previsto dal codice civile, informazioni

concernenti la natura e lo scopo di ciascuna riserva di patrimonio netto, l’importo

dei dividendi dichiarati in stato patrimoniale e quelli approvati o proposti per

l’esercizio di riferimento del bilancio in conto economico, la riconciliazione tra il

numero di azioni in circolazione all’inizio e alla fine dell’esercizio, l’analisi dei

costi per natura e per destinazione;

c) per quanto concerne l’informativa di settore, il codice civile ne ha

previsto l’inserimento nella relazione sulla gestione140, mentre in nota integrativa

deve solo indicarsi “se significativa, la ripartizione dei ricavi delle vendite e delle

prestazioni secondo categorie di attività e secondo aree geografiche”;

d) relativamente all’informativa sulle operazioni con controparti

correlate, in nota integrativa il codice civile richiede la sola indicazione degli

“impegni, non risultanti dallo stato patrimoniale, relativi a tali soggetti”. Tuttavia,

una previsione corrispondente al dettato di cui allo IAS 24, la ritroviamo

all’interno dell’art. 2428 c.c.141, dunque con riferimento alle informazioni da

fornire nella relazione sulla gestione. Inoltre, il codice prevede l’indicazione

140 Infatti l’art. 2428 c.c. prevede che nella relazione sulla gestione gli amministratori riportino “un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell’andamento e del risultato della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi ed agli investimenti”. 141 In realtà il dettato dell’art. 2428 prevede che dalla reazione sulla gestione devono risultare “i rapporti con le imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di quest’ultime” nonché “il numero e il valore nominale delle azioni o quote delle società controllanti possedute o acquistate o alienate nel periodo”; la CONSOB, riconosciuta la genericità di tali norme, ha emanato la comunicazione DAC/98015375, con la quale ha sancito che ai fini applicativi “un utile punto di riferimento può esser rappresentato dallo IAS 24”, effettuando così un rinvio esplicito alla disciplina IAS/IFRS in sede di interpretazione della norma nazionale.

Page 110: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

110

sporadica di una serie di informazioni da inserire nei prospetti di stato

patrimoniale e conto economico142;

e) in ordine alle informazioni sui fatti intervenuti dopo la data del

bilancio, i principi contabili internazionali richiedono l’indicazione di tutte le

informazioni disponibili fino al momento di autorizzazione alla pubblicazione,

ossia fino alla data di approvazione del bilancio da parte dell’organo

amministrativo. In ambito nazionale, l’art. 2427 c.c. non prescrive alcuna

informativa aggiuntiva in merito ai fatti successivi la data del bilancio, mentre

l’art. 2428 prevede genericamente che dalla relazione sulla gestione risultino “i

fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio”. A tale carenza di

normativa in sede civilistica suppliscono i principi contabili nazionali, i quali

prescrivono, nel dettaglio, anche le informazioni da fornire relativamente ai fatti

intervenuti dopo la data di autorizzazione alla pubblicazione. 143

142 La frammentaria normativa in tema di operazioni con parti correlate contenuta nelle discipline sui prospetti di stato patrimoniale e conto economico, consiste nella richiesta di informazioni relative a:

- partecipazioni, crediti e debiti verso controllate, collegate e controllanti (art. 2424 c.c. nella voce “Attivo circolante”);

- garanzie prestate, direttamente o indirettamente, a favore di controllate, collegate e controllanti (art. 2424 c.c., terzo comma);

- proventi e oneri finanziari derivanti da rapporti con controllate, collegate e controllanti (art. 2435 c.c. nella voce “Proventi e oneri finanziari”).

143 In particolare il principio contabile nazionale n. 29 stabilisce che i fatti successivi alla data di bilancio che, pur non richiedendo variazioni nei valori dello stesso, influenzano la situazione esistente alla chiusura dell’esercizio e sono di importanza tale che la loro mancata comunicazione comprometterebbe la possibilità dei destinatari dell’informazione societaria di fare corrette valutazioni e prendere decisioni appropriate, devono essere illustrati nella nota integrativa. L’indicazione dovrebbe riguardare la natura e la descrizione del fatto intervenuto, nonché, per quelli di maggiore significatività e rilevanza, la stima dell’effetto sulla situazione patrimoniale/finanziaria dell’impresa. A titolo esemplificativo, fatti rientranti sotto tale disposizione possono ritenersi certamente le operazioni quali fusioni, scissioni, conferimenti, piani di ristrutturazione, aumento di capitale, richiesta di ammissione alla quotazione, ma anche l’assunzione di rilevanti impegni contrattuali o l’avvio di significativi contenziosi, successivi alla chiusura dell’esercizio.

Page 111: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

111

Le note al bilancio disciplinate dai principi contabili internazionali si

presentano dunque come maggiormente analitiche, e ciò in conseguenza del fatto

che i prospetti di stato patrimoniale e conto economico non sono così dettagliati

come quelli disciplinati dal codice civile, e che dunque è stato necessario

prevedere una loro integrazione all’interno delle note esplicative. Altra rilevante

differenza rispetto alla nota integrativa disciplinata dal codice civile, può rilevarsi

nella circostanza che nelle note esplicative IAS/IFRS sono contenute ulteriori

informazioni rispetto a quelle di commento ai prospetti quantitativi di bilancio – il

riferimento è all’informativa di settore o alle informazioni sui rapporti con le parti

correlate – che nel sistema nazionale vengono invece collocate nell’ambito della

relazione sulla gestione.144

4 Il fair value e il criterio del costo storico

Il sistema contabile nazionale adotta, come criterio base per la valutazione

dei cespiti di bilancio, quello del costo storico, ossia del costo di acquisto o di

produzione del bene contabilizzato. A tale criterio generale si aggiungono poi

alcune regole peculiari con riferimento a determinate voci patrimoniali, in

particolare:

144 P. L. MARCHINI e P. ZALERA, Le informazioni supplementari, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali. Problemi applicativi. Soluzioni operative. Potenzialità informative, Milano, 2002, 205; P. PISONI, M. CAMPRA e M. CANE, Società quotate: le note al bilancio secondo gli IAS, in Impresa c. i. 2004, 763; P. PISONI, D. BUSSO e M. CANE, Le differenze tra il bilancio attuale e il bilancio redatto con gli IAS: le note al bilancio, in Impresa c. i. 2004, 1525; V. ARTINA, La nota integrativa: novità e contenuto, in I Corsi di pratica professionale 2005, 38.

Page 112: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

112

- le immobilizzazioni finanziarie costituite da partecipazioni in imprese

collegate o controllate, possono essere valutate col metodo del patrimonio

netto145. In tal caso è però previsto che eventuali plusvalenze derivanti da tale

valutazione debbano iscriversi in un’apposita riserva non distribuibile;

- i crediti devono esser sempre valutati secondo il valore di prudente

realizzo: ciò significa che qualora i redattori ritengano il credito di dubbia o

difficile realizzazione, non possono iscriverne in bilancio l’intero valore

nominale, ma solo la parte che presumono di poter agevolmente recuperare;

- le voci dell’attivo circolante diverse dai crediti, che di regola sono

valutate al costo storico, devono iscriversi al valore di realizzo desumibile

dall’andamento del mercato, se tale valore risulta minore del costo storico.

Il sistema si ispira chiaramente al principio di prudenza ed ha come finalità

quella di evitare che i redattori del bilancio, dunque gli amministratori, effettuino

sopravalutazioni nella contabilizzazione dei cespiti patrimoniali con la

conseguente indicazione di utili non certi o, in certi casi, persino fittizi.146

Tuttavia, in tal modo si effettuano valutazioni che non tengono conto dei

vari fattori, sia interni che esterni all’impresa, che incidono sul valore reale e

attuale del cespite, e si contabilizzano ammontari che spesso sono assai lontani

dall’effettivo valore del bene. L’ordinamento ha affrontato tale problematica solo

limitatamente alle distorsioni originate da fattori monetari, quali l’inflazione: il

correttivo previsto dal legislatore consiste nell’emanazione di leggi di 145 Il metodo del patrimonio netto consiste nel valutare la quota di partecipazione posseduta prendendo come riferimento il patrimonio netto della società partecipata risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio. Tale criterio dunque consente di aggiornare il valore della partecipazione di esercizio in esercizio, e in diretta dipendenza del valore reale e attuale del patrimonio della società partecipata. 146 G. F. CAMPOBASSO, Manuale di diritto commerciale, Torino, 2004, 284; ASSOCIAZIONE PREITE, Il diritto delle società, a cura di G. OLIVIERI, G. PRESTI e F. VELLA, Bologna, 2006, 221.

Page 113: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

113

rivalutazione monetaria, con le quali periodicamente è consentito di adeguare i

costi storici ai valori di mercato. Nulla è invece previsto per aggiornare in bilancio

eventuali variazioni di valore derivanti da fattori quali la tecnologia o l’andamento

del mercato di riferimento.147

Gli IAS/IFRS hanno invece introdotto un diverso criterio di valutazione

dei cespiti, per alcuni casi in via obbligatoria (come nel caso degli strumenti

finanziari e derivati), per altri in via facoltativa (ad esempio nella valutazione

delle immobilizzazioni materiali e immateriali): si tratta del criterio del fair value.

Tale criterio, tradotto in italiano con il termine “valore equo” o “corretto”,

corrisponde al valore di mercato, ossia al prezzo che si recupererebbe da

un’ipotetica cessione del cespite alla data di chiusura dell’esercizio.

In particolare, le principali regole di valutazione del sistema IAS/IFRS

basate sul fair value sono le seguenti:

- in merito alle immobilizzazioni materiali lo IAS 16 prevede

l’ammortamento sistematico, con l’eventuale svalutazione in caso di perdita

durevole di valore, e la periodica rivalutazione al fair value148;149

- per quanto riguarda gli oneri pluriennali, per i soli costi di sviluppo

aventi utilità pluriennale comprovata150, lo IAS 38 prevede la possibilità di

147 F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il “reddito prodotto” e il “reddito potenziale”, in Impresa c. i. 2007, 1329; P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale e il bilancio redatto con gli IAS: prevalenza della sostanza sulla forma e principio di prudenza in presenza del fair value, in Impresa c .i. 2004, 1890. 148 L’art. 2426 c.c. invece prevede la loro valutazione al costo di acquisto o di produzione e, se il loro utilizzo è limitato nel tempo il loro valore deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio. Inoltre l’articolo prevede che il cespite venga iscritto ad un minor valore se al termine dell’esercizio esso risulta “durevolmente di valore inferiore”, ma tale valore svalutato non può esser mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata. 149 P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale e il bilancio redatto con gli IAS: prevalenza della sostanza sulla forma e principio della prudenza in presenza del “fair value”, in Impresa c. i. 2003, 1890; P. MORETTI, Rilevazione iniziale e rideterminazione dei cespiti secondo il principio IAS 16., in Corriere tributario, 2005, 2431; M. BEGHIN, Immobilizzazioni materiali, IAS 16 e determinazione del reddito d'impresa. , in Corriere tributario 2007, 3571.

Page 114: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

114

contabilizzarli secondo il “valore recuperabile dalle attività immateriali

generate”;151

- in relazione alla valutazione degli strumenti finanziari e derivati la

complessa disciplina di contabilizzazione è contenuta negli IAS 32 e 39. Tali

principi, dopo aver fornito le definizioni di strumento finanziario e strumento

derivato e aver circoscritto l’ambito di applicazione della disciplina mediante la

previsione di una serie di attività finanziarie cui non si applica lo IAS 39152,

stabiliscono che la rilevazione iniziale di tali cespiti debba avvenire al fair value,

corrispondente al corrispettivo dato in cambio. Dunque la prima rilevazione deve

150 A riguardo lo IAS 38 prescrive una serie di condizioni necessarie, la cui mancanza preclude la possibilità di iscrivere all’attivo di stato patrimoniale i costi di sviluppo. In particolare l’impresa deve dimostrare:

- l’intenzione dell’impresa di completare l’attività immateriale per l’uso o la vendita; - la possibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo che essa sia

disponibile per l’uso o la vendita; - la capacità di usare o vendere l’attività immateriale; - le modalità mediante le quali l’attività immateriale genererà probabili benefici

economici futuri; - la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie e di altro tipo adeguate per

completare lo sviluppo e per l’utilizzo o la vendita dell’attività immateriale; - la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all’attività immateriale

durante il suo sviluppo. Tutti i restanti oneri pluriennali , quali i costi di ricerca, i costi di impianto e di ampliamento, i costi di formazione e di pubblicità, nonché i costi di sviluppo che non rispettano i suddetti requisiti, devono invece iscritti in conto economico, senza alcuna possibilità di capitalizzarli. Rispetto alla disciplina prevista nel codice civile, invece si rileva come per la capitalizzazione dei costi di sviluppo sia semplicemente richiesta l’autorizzazione del collegio sindacale, il quale deve verificare che tali costi siano attinenti a un progetto specifico, misurabile, realizzabile e il cui ammontare sia recuperabile tramite le attività ricavabili dal progetto stesso. Inoltre mentre lo IAS 38 stabilisce che al ricorrere delle condizioni richieste sorge l’obbligo di capitalizzare il costo, secondo la normativa nazionale, anche in presenza di tutte le condizioni per l’iscrizione, è comunque lasciato alla discrezionalità dell’impresa la scelta se iscrivere il costo all’attivo di stato patrimoniale o tra i costi di conto economico. 151 G. FRATTINI, La nuova frontiera del bilancio di esercizio: nuove regole, nuove opportunità e qualche critica, in Rivista dei dottori commercialisti 2007, 7; P. PISONI, F. BAVA e D. BUSSO, Bilancio 2005 e passaggio a IAS/IFRS: il trattamento contabile dei costi di ricerca e dei costi di sviluppo e le relative implicazioni fiscali, in Il fisco 16/2006; A. AMADUZZI, IAS 38 intangibile assets: le principali novità introdotte nel marzo 2004, una preliminare valutazione delle nuove regole, in Rivista dei dottori commercialisti 2004, 995; P. SANTOSUOSSO, Nuovi principi internazionali ed interni per gli "oneri pluriennali", in Rivista dei dottori commercialisti 2003, 1057. 152 Cfr. nota n. 56, p. 34.

Page 115: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

115

effettuarsi al costo, che si specifica deve esser comprensivo delle spese di

transazione.

La novità rispetto alla disciplina nazionale riguarda invece i criteri di

valutazione utilizzabili nelle contabilizzazioni successive: infatti il paragrafo 46

dello IAS 39 stabilisce i seguenti criteri:

� per gli strumenti rilevati al fair value a conto

economico (cosiddetti held for trading): fair value;

� per gli investimenti posseduti fino a scadenza:

(cosiddetti held to maturity): costo ammortizzato;

� per finanziamenti e crediti originati non a scopo di

trading: costo ammortizzato;

� per le attività finanziarie disponibili per la vendita

(cosiddetti available for sale): fair value.

Per fair value si intende il “corrispettivo al quale un’attività potrebbe esser

scambiata o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una

transazione equa”.

Invece per costo ammortizzato è considerato il valore cui è stata effettuata

la prima contabilizzazione rettificato ad opera delle seguenti rilevazioni

successive: rimborsi di capitale, ammortamento complessivo calcolato come

differenza tra valore iniziale e quello alla scadenza, svalutazione derivante da

riduzione durevole di valore, insolvenza.

Page 116: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

116

È infine stabilito che nel caso di perdita durevole di valore, ossia se il

valore contabile dell’attività è maggiore del suo valore di realizzo stimato, deve

operarsi una riduzione corrispondente del suo valore contabile153.154

- per quanto riguarda il TFR, lo IAS 19 prevede che l’impresa in ogni

bilancio determini, con “l’utilizzo di tecniche attuariali e in modo affidabile”

l’ammontare dei benefici maturati dai dipendenti in relazione sia all’esercizio

corrente che a quelli precedenti: non viene dunque richiesta, almeno dalla lettera

del principio, alcuna stima relativa ai benefici futuri. Tuttavia in una

comunicazione emanata dall’IFRIC si legge che il TFR è assimilato a un beneficio

successivo al rapporto di lavoro classificabile all’interno dei cosiddetti “piani a

benefici definiti”, pertanto nella stima deve tenersi conto anche delle variabili sia

demografiche (mortalità e rotazione dei dipendenti) che finanziarie (i futuri

incrementi retributivi) e della loro influenza sull’ammontare delle quote di TFR

che matureranno negli esercizi successivi155.156

153 Nell’ambito del nostro ordinamento l’applicazione del fair value sugli strumenti finanziari è stata oggetto di ampie dispute in sede di recepimento della direttiva 65/2001: come già analizzato in precedenza (cfr. I cap., par. 2.2.) la scelta del legislatore è stata quella di introdurre il fair value solo a livello di informazione integrativa. Infatti mentre nulla è stato previsto in ordine alla valutazione delle voci di stato patrimoniale relative alle attività finanziarie, all’art. 2427-bis c.c. è stato prescritto l’obbligo di fornire, in nota integrativa, informazioni circa l’entità e la natura di ogni tipologie di strumenti finanziari, nonché il loro fair value. Inoltre per le immobilizzazioni finanziarie iscritte a un valore superiore al fair value, devono indicarsi entrambi i valori e le motivazioni della loro contabilizzazione al valore superiore. 154 C. SOTTORIVA, L'attuazione della direttiva 2003/51/CE con il D.Lgs. n. 32/2007, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2007, 657; G. SCAZZERI e R. MANNA, Gli strumenti finanziari nei principi contabili internazionali: impatto sui bilanci e problematiche di valutazione, in Il fisco 12/2006; M. GIACONIA, Il principio IAS 39 espone le nuove regole di valutazione degli strumenti finanziari, in Corriere tributario 2005, 427; P. PISONI, P. P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Bilancio consolidato dei gruppi quotati, Milano, 2005, 140; C. NOCERA e R. PATIMO, Riforma diritto societario e principi contabili: quadro di sintesi, in Il fisco 45/2004. 155 L’attuale disciplina nazionale invece prevede che il TFR venga valutato sulla base degli anni di servizio e di una percentuale fissa dei salari corrisposti. Dunque l’ammontare di TFR da iscrivere in bilancio corrisponde al debito maturato in relazione al periodo di lavoro prestato, rivalutato secondo il criterio previsto dall’art. 2120 c.c. (1,5 % oltre al 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi registrato).

Page 117: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

117

- in relazione agli investimenti immobiliari – i quali corrispondono alla

voce “Terreni e fabbricati” del prospetto di Stato patrimoniale disciplinato

dall’art. 2424 c.c. – lo IAS 40 prevede che la valutazione iniziale venga effettuata

utilizzando il criterio del costo, ma nelle contabilizzazioni successive viene

concessa all’impresa la facoltà di scegliere se continuare ad applicare il criterio

del costo o se effettuare una valutazione al fair value. Inoltre, laddove l’impresa

opti per la valutazione al costo, è prescritta l’indicazione nelle note a bilancio del

valore corrispondente al fair value157.158

Dalla disamina di tali regole di valutazione, si evince come l’utilizzo del

fair value comporti una rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria

ed economica dell’impresa più veritiera e attendibile, in quanto maggiormente

rappresentativa dei flussi economici e finanziari che coinvolgono l’impresa. In

sostanza, il fair value presenta un maggior livello di significatività (relevance)

Tuttavia si segnala che recentemente l’OIC ha ritenuto corretta una valutazione basata su metodi di calcolo attuariali, che tengano cioè conto dei futuri sviluppi del rapporto di lavoro. La comunicazione emanata dall’Organismo italiano di contabilità ha in sostanza riprodotto quanto ero stato detto dall’IFRIC in riferimento all’applicazione dello IAS 19, e sovvertito il tradizionale meccanismo di valutazione previsto in sede codicistica. 156 F. DEZZANI e L. MEZZANI, OIC - Organismo Italiano di Contabilità: Principio IAS 19. TFR: trattamento contabile secondo lo IAS 19, in Il fisco 37/2007; R. VALACCA, I benefici ai dipendenti secondo IAS 19 e IFRS 2, in Corriere tributario 2007, 3589; M. PROCOPIO, Fondo per rischi ed oneri e Tfr, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 949; M. PROCOPIO, Gli IAS e il loro impatto in materia civilistica e tributaria, in Corriere Tributario 2006, 1158;F. DEZZANI, O.I.C. - Organismo italiano di contabilità. IAS e principi contabili nazionali: le principali differenze, in Impresa c. i. 2004, 9. 157 La disciplina desumibile dal combinato disposto di cui all’art. 2426 c.c. e al principio contabile nazionale n. 16, stabilisce che la valutazione dei cespiti rientranti nella voce “Terreni e fabbricati” deve avvenire – come per tutte le forme di immobilizzazioni immateriali – al costo storico, ammortizzato sistematicamente se il bene ha un’utilità limitata nel tempo e rettificato a minor valore, se alla chiusura dell’esercizio il valore del bene risulta durevolmente inferiore. Tale minor valore derivante da svalutazione non può esser mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata. 158 P. MORETTI, Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40, in Corriere tributario 2006,1006; P P. BIANCONE e M. CISI, Gli investimenti immobiliari secondo gli IAS/IFRS, in Impresa c. i. 2006, 210; R. M. VISCONTI, Valutazione degli immobili e IAS 40, in Impresa c. i. 2005, 580; P. PISONI e M. CAMPRA, Società quotate: come cambia il bilancio con l’utilizzo degli IAS: alcuni punti significativi, in Impresa c. i. 2004, 225.

Page 118: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

118

rispetto al costo storico, in quanto non fornisce meri dati staticamente riproduttivi

di eventi e rapporti già consumati, bensì consente all’investitore di ottenere

un’informazione dinamica e rivolta al futuro, ossia contenente anche un’insieme

di valutazioni e previsioni sulle prospettive reddituali e finanziarie dell’impresa.

Tuttavia, dall’altro lato tale sistema si affida largamente alla libera

discrezionalità degli amministratori, sicché non tutela gli stakeholder dal rischio

di sopravvalutazioni indebite e conseguente iscrizione in bilancio di plusvalenze

dubbie o persino inesistenti. In particolare, una valutazione che si basa sul valore

di mercato, quindi sul potenziale corrispettivo che si ricaverebbe dalla cessione

del cespite, conduce all’indicazione di un valore solitamente superiore a quello del

costo d’acquisto o di produzione159, e che sopratutto è maggiormente volatile e

incerto, in quanto si tratta di plusvalenze non ancora realizzate e legate alle

oscillazioni del mercato.

Dunque se può certamente concludersi che il fair value è più significativo

del costo storico in relazione alle decisioni d’investimento, d’altra parte, sotto il

profilo dell’attendibilità (reliability), il costo storico fornisce sicuramente

maggiori garanzie di quante ne dia il fair value.160

159 Sono rari i casi in cui l’applicazione di un principio IAS/IFRS dà luogo a valutazioni dell’attivo inferiori rispetto a quelle derivanti dalla disciplina codicistica nazionale. Tra le regole analizzate in questo paragrafo, l’unico caso è rappresentato dallo IAS 38, il quale consente la capitalizzazione dei soli costi di sviluppo rispondenti a determinati requisiti, mentre la disciplina codicistica ammette, seppur a determinate condizioni, anche la capitalizzazione dei costi di impianto, di ricerca, di ampliamento, di pubblicità costi pluriennali in misura decisamente inferiore rispetto al codice civile. 160 A tal proposito può segnalarsi come alcune banche, successivamente all’introduzione degli IAS/IFRS, hanno cercato di rivalutare notevolmente le loro partecipazioni nella Banca d’Italia, contabilizzandole al fair value, pur non trattandosi di strumenti finanziari né del tipo “held for trading”, né rientranti tra gli “available for trading” (e quindi da valutare al costo storico). L’Autorità di Vigilanza, a seguito di tale violazione, ha sancito l’illegittimità di tali rivalutazioni, disponendone lo storno. A tal proposito vedasi L. DE ANGELIS, Gli IAS e l’unfair value, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2006, 5. La fattispecie rappresenta un esempio delle molteplici e allettanti occasioni, offerte dal passaggio al fair value, per far emergere plusvalenze latenti o crearne di nuove, semplicemente mediante

Page 119: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

119

Volendo tracciare la ratio sottostante tali differenti approcci da parte dei

sistemi comunitario e italiano, questa può rinvenirsi ancora una volta nel diverso

ambito di tutela scelto: infatti il fair value è, come detto, orientato all’obbiettivo di

fornire una chiara e soddisfacente informazione a fini decisionali, dunque tutela

essenzialmente gli investitori; contrariamente, il criterio del costo storico, quale

diretta derivazione del principio di prudenza, è specificamente rivolto alla tutela

dei creditori e dell’integrità del capitale sociale.

Tornando al fattore reliability, dato come tale difformità di disciplina porti,

sul piano applicativo, all’individuazione di plusvalori dall’ammontare spesso

sensibilmente diverso, in sede di recepimento dei principi contabili internazionali,

si è posto nel nostro ordinamento il rilevante problema di tutelare i creditori

sociali e garantire una maggiore attendibilità delle informazioni contabili. Nello

specifico, la preoccupazione principale era quella di evitare che l’applicazione del

fair value potesse dar vita alla distribuzione o comunque all’utilizzo di utili non

realizzati e per lo più incerti.

Il D. Lgs. 38/2005, già analizzato in precedenza161, ha risolto questo

problema con la previsione di riserve formate dai plusvalori derivanti

dall’applicazione del fair value, che in linea generale sono indisponibili. Tale

indisponibilità si sostanzia nel divieto di distribuire le suddette plusvalenze fino al

momento del loro effettivo realizzo e nell’impossibilità di utilizzarle per

l’aumento del capitale sociale o per altre operazioni aventi l’effetto equivalente.162

l’artificiosa applicazione di norme – quelle basate sul fair value appunto – che si prestano a libere e discrezionali valutazioni in sede applicativa. 161 Cfr. I cap. , par. 1.5. 162 G. FRATTINI, La nuova frontiera del bilancio d’esercizio: nuove regole, nuove opportunità e qualche critica, in Rivista dei dottori commercialisti 2007, 6; R. SACCHI, Principi contabili internazionali e finalità dell’informazione finanziaria, in Corriere giuridico 2007, 597.

Page 120: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

120

III° CAPITOLO

Gli US GAAP e le principali differenze

rispetto ai principi contabili internazionali.

1 Aspetti generali: l’evoluzione del sistema contabile

nordamericano e le fonti dei principi contabili US GAAP.

Com’è noto gli Stati Uniti d’America dispongono di un sistema giuridico

definito di common law, caratterizzato da poche leggi scritte nelle quali sono

contenuti taluni principi fondamentali, integrati da una serie di innumerevoli

sentenze delle Corti di giustizia; proprio dalle decisioni delle Corti si ricavano

applicazioni pratiche del principio generale che possono essere in seguito

utilizzate nella risoluzione di casi similari futuri.

Si tratta dunque di un sistema poco teorico che si caratterizza, rispetto ai

sistemi di civil law, per il maggior rilevo attribuito alla figura del giurista pratico,

ossia del giudice.

Tale caratteristica si rileva anche nell’ambito della materia contabile, in

cui vi è assoluta mancanza di disposizioni normative che disciplinino

Page 121: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

121

l’informativa economico-finanziaria dell’impresa, sia a livello federale che delle

singole legislazioni statali.163

Tuttavia, nel corso del XX secolo lo sviluppo economico e l’evoluzione

del sistema produttivo ha portato ad una attenta riflessione da parte delle autorità

governative nordamericane in merito all’introduzione di una regolamentazione

contabile.

In particolare, gli Stati Uniti d’America presentano un’economia di

mercato caratterizzata dai seguenti fattori:

- la gestione delle risorse economiche e finanziarie è per lo più lasciata

alla libera competizione tra imprese private, mentre un ruolo marginale viene

rivestito dalle aziende pubbliche;

- il tipo societario prevalentemente utilizzato è quello della cosiddetta

Public Company, in cui il capitale sia di rischio che di debito viene

prevalentemente diffuso e distribuito tra una pluralità di piccoli investitori, con la

conseguente separazione tra proprietà e gestione dell’impresa;

- il ruolo socio-economico delle imprese è sviluppato dando la priorità

alla libera concorrenza e agli interessi particolari dei soggetti investitori, a scapito

degli interessi pubblici e generali.

In un modello di questo tipo la concorrenza premia le imprese che riescono

ad essere più efficaci sul mercato dei capitali e più efficienti nello sfruttamento

delle risorse finanziarie raccolte presso quest’ultimo. Ciò porta con se la necessità

163 Infatti il Congresso degli Stati Uniti d’America, massima autorità legislativa americana, è intervenuto solo in due occasioni in materia contabile, ossia: l’emanazione della normativa sulle modalità di contabilizzazione del credito d’imposta per i nuovi investimenti; l’introduzione, nel 1977, di una disciplina in materia di revisione contabile in risposta ai drammatici fallimenti di imprese soggette a revisione di quegli anni. Cfr P. E. CASSANDRO, Sui principi contabili generalmente accettati secondo la normativa nordamericana, in Rivista dei dottori commercialisti 1982, 1163.

Page 122: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

122

di tutelare coloro che forniscono risorse e alimentano il mercato finanziario, ossia

gli investitori, mediante la predisposizione di adeguate informative di bilancio,

utili nella valutazione circa gli investimenti finanziari da effettuare. 164

Le autorità governative, sulla base delle suesposte valutazioni e in

reazione al crollo della Borsa di New York, hanno istituito un sistema di controllo

sulle società quotate affidato alla Securities and Exchange Commission (SEC)165,

alla quale è stato attribuito anche il compito di redigere un insieme di norme da

osservarsi nella formazione dei bilanci annuali. Scopo di tale attività normativa

doveva esser quello di far sì che i bilanci divenissero un fedele strumento

informativo delle condizioni patrimoniali, economiche e finanziarie delle società

medesime, in modo da consentire a coloro che avevano rapporti con una società,

in particolare i risparmiatori, di poter assumere decisioni economiche con piena

consapevolezza.

Tuttavia, la SEC rifiutò l’ipotesi di emanare essa stessa un corpus di regole

vincolanti ma, piuttosto, decise di demandare tale compito ai cosiddetti Certified

Public Accountants (C.P.A.), associazioni di professionisti in materia di

contabilità e revisione, i quali dovevano esser coadiuvati da un organismo tecnico

che desse piena affidabilità sull’adeguatezza e razionalità dei principi. Il problema

164 C. W. NOBES, International Accounting General Issues and Classification Cheltenham, Brookfield, 1996, 32; R. R. KRAAKMAN e H. HANSMANN, Il governo delle società di capitali, in Diritto societario comparato a cura di L. ENRIQUES, Bologna, 2006, 45. 165 La SEC, agenzia indipendente del Governo Federale, ha come scopo principale la regolamentazione del mercato finanziario ed esercita la propria giurisdizione su tutte le società che emettono titoli collocati sul mercato regolamentato nordamericano. Le principali funzioni ad essa attribuite in materia contabile possono sintetizzarsi nelle seguenti:

- controllo sull’operato del FASB, sulle emissioni e sulle negoziazioni di titoli; - regolamentazione specifica avente ad oggetto particolari problematiche contabili, svolta

con l’emanazione dei cosiddetti regolamenti S-X recanti disposizioni sui requisiti dei bilanci d’esercizio destinati alla pubblicazione;

- regolamentazione specifica relativamente ad alcune procedure contabili (con l’emanazione dei Financial Reporting Release) o a particolari tipologie di operazioni (mediante la pubblicazione degli Staff Accounting Bullettin).

Page 123: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

123

dell’obbligatorietà dei principi veniva invece risolto nel paradigma della “generale

accettazione” – da cui il nome di General Accepted Accounting Principles – che

non presupponeva l’individuazione di uno o più organismi specificamente idonei

e legittimati a formulare i principi da applicare, bensì guardava all’autorevolezza

rivestita da quel principio all’interno dell’ambiente contabile, indipendentemente

dall’organismo tecnico che lo aveva elaborato. Nella sostanza, il “marchio”

general accepted veniva – e tutt’ora viene – attribuito mediante l’approvazione da

parte della SEC, la quale si riservava anche la facoltà di apportare modifiche ai

principi approvati.

Le suddette associazioni contabili diedero vita all’AICPA (American

Institute of Certified Public Accountants) che, originariamente, si avvalse della

collaborazione del CAP (Committee on Accounting Procedure) e, dal 1959,

dall’APB (Accounting Principles Board).166 Tuttavia, il susseguirsi di organismi

privati impegnati nella statuizione di principi contabili, ebbe come conseguenza

inevitabile il proliferare delle regole di contabilizzazione e di gruppi lobbistici

che, all’interno degli organismi redigenti, perseguivano obiettivi diversi dal

raggiungimento di un livello di informazione contabile attendibile.

Per tali ragioni, negli anni ’70 l’AICPA nominò un gruppo di lavoro,

denominato Commissione Wheat, al quale assegnò il compito di analizzare le

carenze del sistema al fine di individuare un nuovo ente responsabile della

redazione dei principi contabili e risolvere l’annosa questione della natura privata

o pubblica da attribuirgli. In quegli anni, invero, erano sorte forti motivazioni per

166 B. CAMPEDELLI, Ragioneria internazionale, Torino, 1994, 291; M. VENUTI, Il bilancio d’esercizio fino agli IFRS – finalità, principi e deroghe, Milano, 2006, 354; E. VIGANO, Sintesi dell’esperienza in materia di principi contabili nei paesi di lingua inglese, in Rivista dei dottori commercialisti, 1975, 309.

Page 124: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

124

l’affidamento di tale funzione ad un organismo pubblico: tra tutte la

considerazione che, dovendo i principi contabili godere dell’approvazione della

SEC, sarebbe stato più opportuno affidare ad essa stessa direttamente la funzione

di redigerli, al fine di prevenire possibili contrasti con un ente privato. Tuttavia a

ciò si opponeva la circostanza che per render vincolanti i principi statuiti dalla

SEC, i suoi poteri avrebbero dovuto essere sensibilmente accresciuti; inoltre non

poteva non considerarsi la tradizionale estraneità degli organismi governativi alla

materia.

In seno alla Commissione prevalsero le ragioni di coloro che

propendevano per la costituzione di un organismo di natura privata, ma con

l’intento comune di superare i limiti riscontrati nel sistema allora vigente.

Pertanto, nella relazione trasmessa all’AICPA furono stabilite le seguenti regole,

relative al funzionamento e all’organizzazione dell’ente:

- i membri del nuovo ente dovevano prestare servizio a tempo pieno e

ricevere un’adeguata remunerazione, così da evitare l’insorgere di conflitti di

interesse derivanti dalla prosecuzione delle attività professionali;

- il numero dei membri doveva esser ridotto, al fine di contenere i costi

entro limiti ragionevoli ed evitare il ricorso a finanziamenti governativi che

avrebbero potuto compromettere l’autonomia e l’indipendenza dell’ente.

Il Consiglio dell’AICPA recepì le considerazioni elaborate in seno alla

Commissione Wheat e, in piena aderenza alle proposte pervenute, creò un nuovo

organismo: il Financial Accounting Standards Board (FASB)167. 168

167 L’organismo opera congiuntamente ad altri due organismi:il FAF (Financial Accounting Foundation), il quale assicura l’indipendenza del FASB, mediando con le organizzazioni professionali, accademiche e imprenditoriali che ne sostengono l’attività; il FASAC (Financial Accounting Standards Advisory Council), che costituisce organismo di supporto tecnico al FASB,

Page 125: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

125

Ancora oggi la SEC non interviene nella fase di formulazione dei principi

contabili ma si occupa esclusivamente della loro approvazione e modifica; il

sistema piuttosto trae linfa dall’attività espletata dal FASB e da altri organismi di

natura privata, caratterizzati dall’essere enti dalle comprovate competenze

tecniche, ma privi dell’autorevolezza che riveste un organo inserito nell’apparato

istituzionale.

Tuttavia un importante lavoro di razionalizzazione e sistematizzazione è

stato svolto in tal senso dall’Auditing Standard Board (ASB), l’organismo

preposto all’emanazione delle regole di revisione da adottare nell’attività di

certificazione dei bilanci negli Stati Uniti. Infatti – dal momento che un principio

fondamentale della disciplina in materia di revisione contabile è quello secondo

cui nella certificazione deve attestarsi che il bilancio è stato rappresentato con

l’adozione dei principi contabili generalmente accettati169 – l’ASB si è occupato

dell’identificazione della seguente gerarchia dei principi US GAAP:

a) i principi emanati dal FASB e le direttive promananti

dall’AICPA. In particolare si tratta degli Statement of Financial Accounting

Standards and Interpretations, delle Accounting Principles Board Opinions e

degli AICPA Accounting Research Bullettins;

b) i FASB Technical Bullettins e, se pubblicati dal FASB, gli

AICPA Industry Audit and Accounting Guides e gli AICPA Statements of

Position. Si tratta di documenti volti a render noti gli orientamenti del FASB e con ruolo meramente consultivo e di ricerca. Cfr. B. CAMPEDELLI, Ragioneria internazionale, Torino, 1994, 291. 168 C. W. NOBES, Interpreting US financial statements, London, 1988, 12; A. R. BELKAOUI, International and multinational accounting, London, 1994, 225; T. ONESTI, Fattori comportamentali e comportamenti contabili. Analisi comparata dei sistemi contabili di alcuni Paesi industrializzati, Torino, 1995, 87. 169 In particolare viene prescritto che in ogni relazione di certificazione al bilancio debba includersi la frase “present fairly in conformity with generally accepted accounting principles”.

Page 126: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

126

dell’AICPA in merito problematiche di bilancio che non trovano soluzione

pacifica nella prassi contabile;

c) i FASB Emerging Issues Task Force e gli AICPA

Accounting Standards Executive Committee Practice Bullettin. Si tratta documenti

volti a interpretare e definire i principi contabili o a descrivere la prassi contabile

generalmente accettata in merito, o a render note osservazioni di cui alla lett. b)

pronunciate da organismi diversi dal FASB e dall’AICPA;

d) AICPA Accounting Interpretation and Implementation

Guides pubblicati dal FASB, e in generale tutte le pronunce e i pareri largamente

riconosciuti e prevalenti nella prassi contabile del settore aziendale e industriale di

riferimento.

A tale gerarchia si aggiungono poi i documenti emanati dalla SEC170, i

quali contengono regole precipuamente rivolte ai bilanci delle società quotate nel

mercato nordamericano.171

2. Il processo di convergenza degli IAS/IFRS con gli US

GAAP.

L’evoluzione del sistema economico mondiale generata dall’avvento del

fenomeno della “globalizzazione”, ha spinto le varie istituzioni nazionali dei Paesi

170 Si tratta dei Regulation S-X, dei SEC Staff Accounting Bullettin e dei SEC Financial Reporting Release. 171 P.P. BIANCONE, Il bilancio consolidato secondo gli US GAAP, in Bilancio consolidato dei gruppi quotatia cura di P. PISONI, P.P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Milano, 2005, 362; G. SANNINO, Il percorso di formazione dei principi contabili nordamericani, Padova, 1999, 7.

Page 127: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

127

più sviluppati ad avviare negoziazioni e programmi finalizzati alla convergenza e

al coordinamento delle rispettive legislazioni.

In particolare, l’espansione e l’integrazione dei mercati172 ha portato le

imprese – in particolare quelle di maggiori dimensioni – ad operare a livello

internazionale e quindi a confrontarsi con i competitors esteri: ciò ha fatto sorgere

l’esigenza di consentire alle aziende di operare a condizioni paritarie, proprio per

evitare che la soggezione alla legislazione dello Stato di appartenenza173 sia

foriera di discriminazioni o comunque di condizioni svantaggiose rispetto ai

concorrenti soggetti ad altre legislazioni.

Tale esigenza è stata particolarmente avvertita nell’ambito del settore

contabile, laddove gli interessi in gioco sono molteplici: non solo la parità di

trattamento delle imprese, ma anche e soprattutto la tutela degli stakeholder, in

particolare degli investitori e/o creditori della società.

Come già visto, il problema riscontrato è stato quello di uniformare

legislazioni nazionali che, in ambito europeo, si occupavano della tutela di

interessi diversi e in parte antitetici, segnatamente quella dei creditori sociali e

quindi dell’integrità del capitale sociale o quella degli investitori, ossia di coloro

172 Ai fini suddetti per mercati si intendono non solo le borse valori (ossia i “mercati regolamentati”, quelli cioè in cui si negoziano strumenti finanziari), ma più in generale tutti i settori industriali in cui la produzione e commercializzazione del prodotto o la prestazione del servizio non è sottoposta al regime di monopolio, e quindi è al contrario aperta alla libera concorrenza. 173 I criteri utilizzati per la determinazione della legislazione da applicare sono: in alcuni Paesi “il luogo in cui si trova la sede amministrativa della società”, in altri “il luogo di costituzione della società”. La mancanza di un criterio unico per tutti gli Stati, ha comportato alcuni problemi relativamente alla pratica, diffusa, di costituire la società in Paesi che applicano il criterio del luogo di costituzione e che presentano una legislazione fortemente conveniente rispetto a quella dello Stato in cui viene posta la sede amministrativa e in cui si opera effettivamente. Tale pratica viene da molti Stati definita come elusiva della propria legislazione nazionale, e di conseguenza essi elaborano misure restrittive che escludono il riconoscimento secondo la legge nazionale di società, costituitesi in Stati esteri e per tale ragione soggette alla legislazione di tali Stati, ma aventi sede e operanti esclusivamente in altro territorio. Cfr. M. CASOTTANA e A. NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario, Torino, 2002, 18.

Page 128: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

128

che apportano capitale di rischio o di debito mediante il canale borsistico. La

scelta comunitaria è stata quella di apprestare un corpus di principi comune a tutti

gli Stati membri, che è fortemente orientato alla tutela del mercato borsistico e

finanziario in generale, piuttosto che a preservare le ragioni dei creditori sociali.

Passando al processo di convergenza tra il neonato sistema contabile

comunitario e il modello statunitense, questo è stato avviato nel 2002, tramite un

accordo tra il FASB e lo IASB ed è stato seguito da reciproci interventi di

modifica dei rispettivi principi contabili effettuati sulla base di progetti di

convergenza conclusi dai suddetti organismi174.

Nel 2005 il CESR (Committee of European Securities Regulators)175 ha

specificato che l’obiettivo cui tende tale processo di convergenza è quello di

raggiungere l’equivalenza dei sistemi IAS/IFRS e US GAAP. Il CESR ha poi

specificato che il concetto di equivalenza non coincide con quello di identità,

174 A titolo esemplificativo possono indicarsi i seguenti interventi modificativi:

- in ambito comunitario lo IASB ha emesso l’IFRS 5 relativo ad “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, in cui è stato modificata la disciplina di classificazione e valutazione delle attività immobilizzate e dei gruppi di beni destinati alla vendita, nonché quella delle attività cessate. Tuttavia permangono a tal riguardo delle divergenze, riguardanti i requisiti relativi alla perdita di valore delle attività (infatti nel sistema UE si continua ad applicare lo IAS 36);

- in ambito USA il FASB ha apprestato alcune bozze di documenti per la modifica di alcuni principi contabili in armonia con gli IAS/IFRS. In particolare si registra una proposta di modifica del FAS 141, relativo alla valutazione delle aggregazioni aziendali, che dovrebbe portare all’emanazione di un principio strettamente aderente all’IFRS 3. Altra bozza riguarda la predisposizione di nuove definizioni di fair value, con identificazione delle metodologie da utilizzare per la sua valutazione, che dovrebbero incidere sulle regole attualmente contenute nel SEC Accounting Series Relies 118.

175 Esso rappresenta un organismo indipendente, istituito dalla Commisione dell’Unione Europea il 6 giugno 2001 e composto da esperti e professionisti operanti nel campo dei mercati borsistici europei. La Commissione gli ha attribuito le seguenti funzioni:

- promuovere la cooperazione tra le Autorità dei mercati regolamentati nazionali, vigilando sul rispetto, da parte delle suddette Autorità, del Multilateral Memorandum of Understanding;

- assistere la Commisione Europea durante l’emanazione delle direttive in materia di vigilanza sui mercati regolamentati;

- vigilare sulla corretta applicazione della normativa comunitaria sulla vigilanza dei mercati regolamentati da parte degli Stati Membri.

Page 129: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

129

bensì si riferisce alla circostanza che “gli investitori siano in grado di prendere una

decisione economica analoga indipendentemente dal fatto che il bilancio sia stato

redatto con gli IAS/IFRS o con gli US GAAP”176. Nella sostanza l’obiettivo

perseguito dagli ordinamenti comunitario e statunitense è quello di consentire alle

società non americane che redigono il bilancio utilizzando gli IAS/IFRS, di

quotarsi nel mercato americano senza dover presentare l’apposito prospetto di

raccordo177.

Nell’aprile 2007, nel quadro del vertice annuale UE – USA, il Presidente

degli USA, il Presidente del Consiglio Europeo e il Presidente della Commissione

hanno firmato un accordo con il quale entrambe le parti si sono impegnate a

“promuovere le condizioni per il riconoscimento dei GAAP statunitensi e degli

IAS/IFRS senza riconciliazioni in entrambe le giurisdizioni entro il 2009 o

possibilmente prima”178.

Da ultimo si segnala una delibera SEC del 20 giugno 2007179, in cui

l’organismo ha reso nota la proposta di riconoscere i due sistemi IAS/IFRS e US

GAAP come “equivalenti”, e quindi di consentire alle società estere di depositare

i bilanci redatti in base agli IAS/IFRS senza alcun obbligo di riconciliazione. La

Commissione europea ha accolto con favore l’annuncio della SEC e, attualmente,

176 Cfr F. DEZZANI, “IAS/IFRS” equivalenti a “gaap statunitensi”, in Impresa c.i. 2007, 1483. 177 Si tratta del cosiddetto F-20, un documento in cui vengono fornite informazioni aggiuntive relative al reddito, ai flussi di cassa e al patrimonio netto, con una dettagliata spiegazione delle differenze tra le regole UE e gli US GAAP. Il Securitiy Excange Act del 1934 prescrive la presentazione di tale prospetto entro sei mesi dalla chiusura dell’anno fiscale di riferimento, come condizone per la registrazione del bilancio di una società estera presso la SEC. La funzione del prospetto F-20 è quella di consentire un corretto raffronto tra bilanci redatti secondo regole contabili diverse, così da rendere possibile ai risparmiatori un agevole confronto tra i rendiconti delle imprese nordamericane e quelli dei competitors esteri. 178 L’impegno è contenuto nel Framework For Advancing Transatlantic Economic Integration between the European Union and the United States of America – Allegato 2 Lighthouse Priority Projects. 179 Al proposta della SEC è stata annunciata a seguito del comunicato stampa 2007 – 72 del 24 aprile 2007.

Page 130: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

130

sono ancora in corso i lavori di coordinamento e avvicinamento in attuazione del

Memorandum d’intesa approvato dallo IASB e dal FASB agli inizi del 2006, e

che dovrebbero concludersi entro la fine del 2008.180

Nei paragrafi seguenti, dopo un’analisi delle finalità caratterizzanti il

sistema contabile nordamericano, verranno prese in esame le differenze principali

che tutt’ora permangono tra i due sistemi contabili e che, per la maggior parte,

dovrebbero risolversi con l’attuazione del programma di convergenza stipulato tra

FASB e IASB.

3 Finalità e destinatari del bilancio secondo i GAAP

statunitensi

I principi contabili elaborati dallo IASB, come si è già detto, interpretano il

bilancio in chiave prospettica ed evolutiva e perseguono la finalità di fornire un

quadro non statico della situazione patrimoniale ed economico aziendale, ma

piuttosto descrivono il risultato dell’esercizio – e il conseguente stato patrimoniale

e finanziario dell’impresa – come indicazione delle performance e delle possibili

evoluzioni aziendali future.181

Sotto questo profilo, se dal raffronto con il sistema contabile italiano si

evince una difformità tale da dar vita a due discipline profondamente contrastanti,

contrariamente per i principi contabili statunitensi si registra una uniformità di 180 F. DEZZANI, “IAS/IFRS” equivalenti a “gaap statunitensi”, in Impresa c.i. 2007, 1477. 181 In particolare lo SFAC 1 stabilisce che “i documenti del bilancio devono fornire informazioni utili agli investitori attuali e futuri, ai creditori, e a tutti gli altri che li utilizzano per effettuare investimenti razionali e per prendere decisioni riguardanti il credito”.

Page 131: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

131

intenti. Infatti, anche gli US GAAP attribuiscono al bilancio – quello

consolidato182 - grande dinamismo e capacità di rappresentazione dei risultati

orientata al futuro, al fine di fornire agli investitori informazioni che diano la

possibilità di stimare la capacità di generare utili futuri e di interpretare i rischi

connessi all’investimento effettuato o che si è in procinto di eseguire. Di

conseguenza viene sensibilmente avvertita anche l’esigenza di rendere detti

risultati comparabili con quelli resi noti dai competitors, al fine di consentire il

confronto tra le previsioni stimate sul rendimento di altre imprese concorrenti.

Dunque anche per gli US GAAP i principali destinatari del bilancio sono

considerati gli investitori183 e la finalità prioritaria è quella di garantire l’utilità

dell’informativa contabile per l’assunzione di decisioni consapevoli in campo

economico-finanziario.184

A riguardo, si sottolinea come negli Stati Uniti tale finalità sia

storicamente e tradizionalmente insita nel sistema e al suo soddisfacimento sia da

sempre stata preordinata la redazione del bilancio consolidato in quanto, a

differenza del conto individuale d’esercizio, esso rappresenta in modo più

adeguato la reale situazione economico-finanziaria di quell’entità economica,

rilevante ai fini del mercato, che non è la singola società, bensì quell’insieme di

imprese soggette ad unitaria direzione e controllo da parte di una holding, cioè di

182 Il FAS 94 infatti stabilisce che quando un’impresa ha una o più partecipate di controllo (subsidiaries), il prospetto contabile più appropriato per fornire un’informativa utile a fini decisionali è il bilancio consolidato, in quanto fornisce un quadro della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di un’entità che, giuridicamente si compone di più soggetti relativamente autonomi, ma che sul piano economico-sostanziale rappresenta un soggetto unico che agisce in modo coordinato e sotto un unitaria direzione e i cui risultati vanno dunque analizzati nell’insieme. 183 Per la nozione di investitori cfr .Cap. II, par. I. 184 R.H. PARKER, Comparative International Accounting, VII ed., 2002; S. AZZALI, L’ obbiettivo dei bilanci, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali.Problemi applicativi.Soluzioni operative. Potenzialità informative, Milano, 2002, 46.

Page 132: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

132

quella struttura economico-imprenditoriale che agisce in modo coordinato e

coeso.

4 I postulati di bilancio

La base concettuale sui cui poggia tutto il sistema contabile nordamericano

è costituita da un insieme di caratteristiche qualitative, ossia di postulati di

bilancio185, che somigliano molto a quelle apprestate in ambito comunitario.

In particolare, anche il quadro concettuale degli US GAAP – similmente a

quanto previsto dal Framework IAS/IFRS – richiede che le informazioni di

bilancio siano conformi ai principi di comprensibilità, rilevanza, affidabilità e

confrontabilità186.

Tuttavia, sebbene l’impostazione di base sia coincidente, possono

evidenziarsi i seguenti elementi di differenziazione:

- innanzitutto, con riferimento alla possibilità per gli amministratori di

disattendere l’applicazione di un principio contabile in casi eccezionali. Infatti, da

un lato gli IAS/IFRS consentono di derogare a singole regole contabili nel caso in

cui si verrebbe altrimenti a pregiudicare l’obiettivo principale del bilancio, ossia

quello della rappresentazione veritiera e corretta; dall’altro lato, in assenza di

alcuna disposizione in merito emanata da parte del FASB, la SEC mostra notevole

185 Per postulati di bilancio – o caratteristiche qualitative – si fa riferimento al quadro concettuale di riferimento, ossia che fornisce il punto di partenza per la statuizione delle regole contabili, nonché il criterio di riferimento per valutazioni e iscrizioni in bilancio nel caso in cui non esistano principi contabili specifici. 186 Per l’analisi approfondita sul significato e sulla portata applicativa di tali principi cfr. Cap II, par. 2.2.

Page 133: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

133

diffidenza nei confronti di tale pratica, e ciò sulla base della presunzione di una

coerenza del sistema contabile tale che non sia possibile, neanche in sede

applicativa, ravvisare incongruenze tra norme di dettaglio e il corpus di regole cui

appartiene. In verità l’Autorità di vigilanza statunitense persegue il fine di

prevenire che clausole derogatorie simili a quella prevista dagli IAS/IFRS diano

spazio ad operazioni contabili mosse da altre finalità;

- altro aspetto di notevole rilievo riguarda la cosiddetta FTA, ossia la

First Time Application, in riferimento alla quale gli US GAAP non forniscono

una specifica disciplina, ma semplicemente prescrivono una generale obbligatoria

applicazione retroattiva di tutti i principi contabili, senza esenzioni, e rimandano

allo specifico trattamento previsto da ogni singolo principio contabile in tema di

prima applicazione187. Invece per quanto riguarda gli IAS/IFRS, vengono

specificate già nell’IFRS 1 una serie di esenzioni, molte facoltative altre

obbligatorie, riferite principalmente alle immobilizzazioni materiali, alle

aggregazioni aziendali e al TFR;188

- ultima rilevante difformità riguarda la diversa portata del principio di

comparabilità delle informazioni. I principi contabili internazionali dispongono il

confronto di tutte le voci di bilancio con i dati del rendiconto dell’esercizio

precedente; la SEC invece prescrive l’indicazione e il confronto delle voci di stato

patrimoniale degli ultimi due anni, mentre per gli altri prospetti di bilancio si

richiede persino la presentazione del raffronto dei documenti contabili relativi agli

ultimi tre anni. Tale differenza evidenzia come gli US GAAP prestino maggiore

187 Inoltre sono previste delle regole specifiche per quanto concerne le società derivanti da scissioni e per al predisposizione dei primi bilanci pubblici. 188 PRICE WATERHOUSE COOPERS, Similiarities and Differences – A comparison of IFRS and US GAAP, 2007, p. 13, in www. pwc.com/ifrs.

Page 134: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

134

attenzione alla coerenza temporale delle informazioni economico-finanziarie,

quindi una maggiore utilità dal punto di vista della possibilità per gli utilizzatori di

tracciare il quadro evolutivo della situazione patrimoniale e finanziaria della

società.189

5 Gli schemi di bilancio

I prospetti di bilancio previsti dal modello statunitense coincidono con

quelli disciplinati dai principi contabili internazionali fatta eccezione per il

prospetto delle variazioni del netto che, in base agli IAS/IFRS, deve esser

costituito da un apposito documento separato dagli altri prospetti di bilancio,

mentre secondo gli US GAAP le variazioni dei conti di patrimonio netto possono

esser anche esposte nelle note al bilancio.

5.1 Lo stato patrimoniale

La disciplina del documento di stato patrimoniale è contenuta nella

Regulation S-X emanata dalla SEC che – in linea con i principi IAS/IFRS – non

prescrive una struttura specifica e analitica, bensì si limita a disporre uno schema

di contenuto minimo di informazioni, classificate in attività contrapposte a

189 ERNST & YOUNG, U.S. GAAP v. IFRS: The basics, 2007, p. 3, in www2.eycom.ch/publications.

Page 135: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

135

passività e patrimonio netto. Inoltre è prevista una clausola generale che prevede

l’obbligo di aggiungere nuove voci, introdurre sottoclassificazioni e in genere

apportare ogni specificazione che consenta la “sufficiente identificazione dei

componenti significativi”.

Per quanto concerne le nozioni di attività e passività queste vengono

entrambe fornite dallo SFAC 6 (par. 3 e 4) e, nella sostanza, esse coincidono con

le definizioni contenute nel Framework redatto dallo IASB.190 Dunque si tratta si

concetti che, esulando dal requisito della titolarità formale e dell’attualità della

risorsa economica si basano, invero, esclusivamente sulla consequenziale

derivazione da operazioni o fatti anteriori rispetto alla data di chiusura

dell’esercizio e suscettibili di produrre un beneficio o sacrificio economico.

La rappresentazione delle voci può avvenire sia in forma scalare che a

sezioni contrapposte, e secondo ulteriori due particolari schemi base, ossia:

- “ il balanced format” o formato di presentazione bilanciato, in cui il

patrimonio netto è inserito nella sezione delle passività (se formato a sezioni

contrapposte) o comunque viene calcolato – insieme con le passività – in

contrapposizione agli elementi dell’attivo patrimoniale;

190 Infatti le attività sono definite come “probabili benefici economici ottenuti o controllati da un’impresa come risultato di passate transazioni o eventi”, e specularmente per le passività si intendono “i probabili futuri sacrifici di benefici economici derivanti da obbligazioni presenti di trasferire attività o fornire in futuro servizi ad altre imprese come risultato di transazioni o eventi passati”. Peculiare è invece la macroclassificazione operata con riferimento alle passività, tra le quali si distinguono tali tipologie:

- passività da transazione, ossia derivanti da operazioni effettuate dietro pagamento di un corrispettivo, dunque dalle quali l’impresa ha ottenuto dei benefici economici;

- passività da trasferimenti unilaterali, ovvero originate da atti di liberalità o delibere di distribuzione di utili;

- passività involontarie, che si riferiscono a imposte, multe, tasse o altri oneri economici imposti da Stato o autorità giudiziaria;

- passività da variazioni di indici, ossia derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interessi o da inflazione.

Page 136: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

136

- “l’equity format” che invece mette in contrapposizione elementi

attivi e passivi evidenziando la loro differenza, ossia il patrimonio netto.

Per quanto concerne la struttura del prospetto, gli US GAAP classificano

le voci di stato patrimoniale utilizzando il metodo della liquidità decrescente in

relazione al ciclo operativo, che si basa sulla distinzione degli elementi sia attivi

che passivi in correnti e non correnti. Tale differenziazione si fonda

sull’attitudine o meno del valore a trasformarsi in denaro, esser consumato o

trasferito – liquidato se trattasi di passività – nel corso del ciclo operativo

aziendale.191 Tale metodo corrisponde nella sostanza al criterio del ciclo operativo

previsto in ambito IAS/IFRS, eccetto per le passività, laddove gli US GAAP

guardano alla capacità e all’intenzione dell’impresa di liquidare il debito entro il

ciclo operativo, mentre gli IAS/IFRS considerano esclusivamente il momento

della scadenza del debito, indipendentemente dal momento in cui se ne prevede il

pagamento.

Altra rilevante differenza tra i principi contabili internazionali e gli US

GAAP risiede nella possibilità, concessa dai principi nordamericani, di

compensare elementi attivi e passivi di stato patrimoniale al ricorrere di tali

circostanze:

- le parti siano titolari di rispettive posizioni di creditore-debitore dagli

ammontari determinabili;

- esista l’intenzione di compensare da parte di entrambe;

- l’operazione di compensazione sia consentita dalla legge.

191 È poi stabilito che se la durata del ciclo operativo di riferimento è inferiore a quella dell’esercizio amministrativo, si utilizza il parametro dei 12 mesi.

Page 137: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

137

Contrariamente, gli IAS/IFRS consentono la compensazione nei soli casi

espressamente previsti da un principio contabile192. 193

5.2 Il conto economico

Lo schema di conto economico previsto dai principi nordamericani,

almeno per quanto concerne il contenuto minimo obbligatorio, è di tipo flessibile

e caratterizzato dall’estrema sinteticità.

Tutta la disciplina si incentra fortemente sul principio di coerenza

nell’utilizzo di voci e terminologie da un esercizio all’altro. In particolare, qualora

si renda necessario introdurre nuove voci o apportare qualsivoglia modifica

rispetto allo schema utilizzato nella redazione del bilancio dell’esercizio

precedente, questo deve essere aggiornato in modo da consentire l’assoluta

comparabilità dei due documenti contabili.

Quanto alla struttura del prospetto, gli US GAAP prevedono due differenti

modalità di classificazione delle voci:

- formato “single step” , in cui si effettua una generale distinzione tra

ricavi e costi che, a loro volta, sono classificati in base al criterio funzionale.

Pertanto, all’interno della categoria dei ricavi vengono ulteriormente distinti i

192 Ad esempio in merito alle attività e passività finanziarie è consentita la compensazione nei soli casi in cui la legge attribuisce espressamente il diritto alla compensazione e l’impresa preveda di regolare la transazione su base netta. 193 P.P. BIANCONE, Il bilancio consolidato secondo gli US GAAP, in Bilancio consolidato dei gruppi quotati a cura di P. PISONI, P.P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Milano, 2005, 369; PRICE WATERHOUSE COOPERS, Similiarities and Differences – A comparison of IFRS and US GAAP, 2007, p. 18, in www. pwc.com/ifrs.

Page 138: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

138

ricavi operativi, gli interessi attivi e i dividendi; mentre all’interno della divisione

costi vengono individuati i costi operativi, i costi amministrativi e di gestione e gli

interessi passivi.194

Il risultato economico dell’esercizio – al lordo delle imposte – viene

ottenuto dalla differenza delle sommatorie dei valori contenuti all’interno delle

due macrocategorie, ossia dalla differenza tra il totale dei ricavi e dei costi;

- formato “multiple step”, in cui invece i ricavi e i costi operativi sono

separati dai ricavi e costi non operativi, al fine di fornire maggiori informazioni

sull’attività principale della impresa. In particolare si effettuano parziali deduzioni

di costi dai ricavi aventi medesima funzione, in modo da evidenziare risultati

parziali aventi particolare significatività.195

In relazione alla struttura prevista dagli IAS/IFRS, di notevole rilievo è la

differenza relativa al trattamento della voce “partite straordinarie”, la quale non è

ammessa dai principi contabili comunitari, mentre gli US GAAP prescrivono

l’inserimento in tale voce dei risultati relativi a transazioni infrequenti o di natura

inusuale. In particolare si contabilizzano all’interno della voce “partite

straordinarie” quelle operazioni che si presume non si ripeteranno in futuro, in

194 Per ricavi e costi operativi si intendono tutti quei valori positivi e negativi attribuibili all’attività principale dell’impresa. In particolare per quanto riguarda i costi si considerano non solo gli oneri sostenuti per acquistare o produrre i beni venduti o i servizi offerti, ma anche le spese di vendita (es. stipendi venditori, pubblicità, costi di trasporto, scorte di magazzino) e i costi amministrativi connessi (licenze, autorizzazioni). 195 Alcuni esempi dei più diffusi componenti intermedi del risultato totale dell’esercizio sono i seguenti:

- differenza tra le vendite al netto di sconti, rimborsi e abbuoni e il costo dei beni venduti: essa dà luogo all’utile lordo;

- differenza tra utile lordo e costi operativi: il risultato è l’utile operativo. Da tali risultati intermedi, per ottenere il risultato economico d’esercizio ante-imposte, basta sommare tutte le altre voci di ricavo e sottrarre tutti i costi non ancora computati.

Page 139: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

139

quanto rispetto al tipo di attività esercitata dall’impresa possiedono un elevato

grado di anormalità.196

In ordine ai criteri di classificazione dei costi, il criterio funzionale

adoperato dalle società nordamericane corrisponde al metodo di classificazione

per destinazione previsto dai principi contabili internazionali i quali, come già

visto197, lo pongono come alternativa alla classificazione per natura.

Per quanto concerne l’indicazione degli utili per azione, questa costituisce

un informazione di notevole importanza per accertare il valore corrente di

un’azione dell’impresa e quindi per verificare l’attitudine della stessa a pagare i

dividendi o per valutare l’opportunità di acquistare o cedere la propria quota di

partecipazione al capitale sociale. Pertanto, lo SFAS 128 richiede la presentazione

dei cosiddetti “basic earning per share” e “diluited earning per share” 198

direttamente nel prospetto di conto economico.

In ciò il sistema americano è ancora più rigido di quello comunitario che

invece ne consente l’indicazione, in alternativa, anche nelle note al bilancio.199

196 Infatti è prescritto che l’inusualità dell’operazione vada valutata in relazione alle seguenti caratteristiche:

- linee di attività e politiche operative dell’impresa; - settori in cui opera l’impresa; - localizzazione geografica delle sue operazioni.

Inoltre alcuni principi contabili hanno specificamente previsto una serie di poste che, indipendentemente dal confronto coi suddetti criteri, sono sempre classificate nella voce “partite straordinarie”: Si tratta ad esempio degli utili o perdite su cambi, delle svalutazioni di crediti, delle plusvalenze o minusvalenze derivanti da vendite di rami d’azienda o degli effetti negativi di scioperi. 197 Cfr. Cap. II, par. 3.2.1. 198 Il basic earning per share consiste nell’indicazione dell’importo di utile spettante ad ogni azione emessa e quotata, dunque coincide con l’utile per azione previsto dai principi dello IASB. Il diluited earnig per share invece si identifica nell’utile per azione diluito di cui allo IAS , infatti viene calcolato sommando alle azioni sul mercato anche quelle potenziali, ossia le stock-options, i warrant, le obbligazioni convertibili e ogni altro titolo convertibile in azione. 199 P.P. BIANCONE, Il bilancio consolidato secondo gli US GAAP, in Bilancio consolidato dei gruppi quotati a cura di P. PISONI, P.P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Milano, 2005, 380; PRICE WATERHOUSE COOPERS, Similiarities and Differences – A comparison of IFRS and US GAAP, 2007, p. 23, in www. pwc.com/ifrs.

Page 140: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

140

5.2.1 La contabilizzazione dei ricavi e dei costi

Il Concept Statement200 definisce i ricavi come “flussi di cassa in entrata

effettivamente previsti, o loro equivalenti, che si sono verificati o si

verificheranno come risultato delle principali attività in corso dell’impresa”. Tale

nozione presenta notevoli affinità con quella fornita dal Framework IAS/IFRS.

In particolare, entrambi i sistemi non consentono la contabilizzazione di

proventi che non siano ancora stati realizzati ed effettivamente percepiti,

prestando attenzione al momento in cui la transazione è ultimata. A tal proposito il

criterio utilizzato sia in ambito comunitario che statunitense è quello del momento

in cui si attua il trasferimento dei rischi tra i contraenti.

Tuttavia, altrettanto evidenti sono le differenze riscontrabili che, nel

complesso, denotano una maggiore attenzione da parte dei principi contabili

statunitensi verso requisiti formali e oggettivi; viene in tal modo scongiurato il

rischio di stime contabili che, sfruttando l’ampia discrezionalità riservata, si

basino su valutazioni scorrette e sleali.

Nello specifico, mentre gli IAS/IFRS richiedono solo che gli ammontari da

iscrivere siano “ragionevolmente determinabili”, gli US GAAP invece

stabiliscono che il prezzo di vendita del bene o per la prestazione del servizio deve

essere “fisso o determinabile”. Per quanto concerne il momento in cui si verifica il

trasferimento in capo all’acquirente dei rischi e dei benefici legati al diritto sul

bene oggetto della transazione, gli US GAAP prescrivono l’allegazione di prove

200 Tale documento contiene le principali definizioni e concetti del sistema contabile americano. Esso corrisponde al Framework IAS/IFRS, ma la sua rilevanza è notevolmente inferiore rispetto a quella dell’analogo documento comunitario, infatti ricopre un ruolo del tutto marginale all’interno del sistema contabile nordamericano.

Page 141: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

141

sull’esistenza di un contratto di trasferimento e l’avvenuta consegna del bene.

Analogamente, per la prestazione di servizi, gli US GAAP non ritengono

sufficiente il passaggio dei rischi all’utente del servizio, ma richiedono che la

prestazione sia già avvenuta; contrariamente gli IAS/IFRS non forniscono alcun

criterio specifico, limitandosi a prescrivere che la contabilizzazione vada fatta con

riferimento allo stato di completamento dell’attività prestata alla data del

bilancio201. In sintesi, può dirsi che nel sistema nordamericano l’impianto di

contabilizzazione dei ricavi ruota intorno alla logica per cui il riconoscimento di

un ricavo avviene sulla base di uno scambio; ne consegue che non è possibile

iscrivere un ricavo prima che lo scambio sia stato effettivamente eseguito e

quindi, prima che sia stato ultimato.202

Per quanto concerne i costi, il Concept Statement ne fornisce una nozione

assolutamente analoga a quella dei ricavi. Infatti gli elementi passivi di conto

economico vengono definiti come “elementi rappresentanti flussi di cassa in

uscita, effettivi o previsti, o loro equivalenti, che hanno avuto luogo o risulteranno

dalle principali attività in corso dell’impresa”.

201 In particolare, per quanto concerne il trattamento contabile dei “lavori in corso di esecuzione”, è prevista tale differente disciplina:

- gli IAS/IFRS prevedono la contabilizzazione in base al metodo della percentuale di completamento, in base al quale si moltiplica la percentuale di completamento stimata per il ricavo totale previsto della commessa. Tuttavia, laddove il ricavo non può essere ragionevolmente qualificato in base al metodo del profitto nullo, il quale permette di iscrivere ricavi solo nella misura in cui si preveda il recupero dei costi sostenuti;

- gli US GAAP preferiscono anch’essi il metodo della percentuale di completamento, ma quando l’ammontare di ricavo non è quantificabile con sufficiente certezza, prescrivono l’utilizzo del metodo della commessa completata, il quale consente l’iscrizione dei ricavi solo al momento in cui l’esecuzione del contratto è stata ultimata.

202ERNST & YOUNG, U.S. GAAP v. IFRS: The basics, 2007, p. 33, in www2.eycom.ch/publications; J. WUSTEMANN e S. KIERZEK, Revenue Recognition under IFRS Revisited – Comceptual Models, Current Proposals and Pratical Consequences, in Accounting in Europe 2005, 69.

Page 142: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

142

I profili di affinità e diversità sono gli stessi già evidenziati con riferimento

ai ricavi: in entrambi i sistemi per l’iscrizione di un costo non si richiede

l’avvenuto pagamento – quindi l’estinzione del debito – bensì è sufficiente che

questo sia maturato. Tuttavia, l’applicazione pratica del criterio di competenza è

sottoposta nel sistema americano al vaglio di specifici criteri di natura oggettiva,

individuati volta per volta dai singoli principi contabili, il che non fa che rendere

l’accertamento delle voci passive maggiormente formalistico rispetto ai principi

dello IASB.203

5.3 Il prospetto di “Comprehensive income”

Il comprehensive income o reddito complessivo è una misura di

performance dell’impresa, secondo cui il reddito è misurato dalla variazione, in

un periodo considerato, del capitale netto dell'impresa con l'esclusione dei

movimenti che derivano da transazioni tra la società e i suoi proprietari (apporti di

capitale, distribuzioni di utile, rimborsi). Il comprehensive income è composto da

due fattori:

- net income o risultato netto, costituito dal reddito derivante dal conto

economico e quindi dalle operazioni dell’esercizio;

- other comprehensive income o altri redditi complessivi, rappresentato

dalle variazioni di capitale netto, diverse da quelle derivanti da transazioni con la

proprietà dell'impresa, che non siano già incluse nel conto economico. Alcuni

203 PRICE WATERHOUSE COOPERS, Similiarities and Differences – A comparison of IFRS and US GAAP, 2007, p. 34, in www. pwc.com/ifrs.

Page 143: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

143

esempi rilevanti di tali variazioni sono le oscillazioni nel fair value di alcune

categorie di strumenti finanziari che vengono iscritte in un'apposita riserva di

capitale netto e non transitano nel conto economico se non al momento della loro

realizzazione.204 Dal punto di vista concettuale, tali oscillazioni di valore rientrano

nel concetto di comprehensive income, che misura la performance complessiva

dell'impresa, anche se non in quella comunemente accettata di reddito (net

income).205

Mentre il net income trova collocazione nel prospetto di conto economico

– essendone il risultato definitivo – per quanto riguarda la categoria other

comprehensive income la prassi statunitense ne prevede l’inserimento in un

apposito prospetto separato, che viene inserito in una sezione del conto economico

oppure all'interno del prospetto delle variazioni del capitale netto.

Nell’ambito del sistema comunitario, prima del 2003 non era stata in alcun

modo presa in considerazione la possibilità di introdurre un simile documento

contabile, sebbene fosse avvertita l’esigenza di colmare il divario tra la

definizione di reddito contenuta nel Framework e le specifiche disposizioni di

alcuni principi contabili che richiedono, invece, di non fare apparire nel conto

economico alcune variazioni di capitale netto che avrebbero in realtà natura di

costi e ricavi.

La direttiva 51/2003 ha, per la prima volta, affrontato il problema

mediante l’introduzione dello Statement of performance o "rendiconto delle

204 Secondo questa visione, infatti, i plusvalori o i minusvalori non realizzati emergenti dagli investimenti finanziari detenuti dall'impresa contribuiscono a determinare la performance aziendale, che è conseguenza diretta di una scelta manageriale, ossia, in questo caso, la decisione di mantenere in portafoglio determinati strumenti finanziari. 205 Altri valori inclusi tra gli Other comprehensive income sono: gli utili e le perdite su cambi su investimenti esteri, i profitti non realizzati su titoli trasferiti dalle immobilizzazioni all’attivo corrente, gli utili non realizzati derivanti da valutazioni di attività disponibili per la vendita.

Page 144: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

144

prestazioni". Tale documento, che può esser redatto in sostituzione o in aggiunta

al conto economico, contabilizza anche ricavi e costi non realizzati o subiti dei

quali, cioè, non si tiene conto ai fini del calcolo del risultato economico

dell’esercizio.

Tale esigenza di illustrare in misura migliore e più completa la financial

performance dell'impresa è stata avvertita anche dallo IASB che ha revisionato lo

IAS 1 prevedendo la possibilità di contabilizzare il total comprehensive income206

o mediante la predisposizione di un prospetto apposito, o attraverso l’introduzione

di ulteriori voci all’interno del conto economico distinte da quelle ordinarie e

inserite in aggiunta al risultato d’esercizio .

Dovrebbero in tal modo superarsi le difformità fin’ora registrate nel

confronto tra bilanci redatti secondo i due modelli contabili, che evidenziavano

una maggiore significatività e dinamicità (relevance) del modello nordamericano

senza con ciò pregiudicare esigenze di attendibilità e affidabilità (reliability). 207

Infine, si sottolinea la grande attenzione prestata dal sistema

nordamericano per la circostanza che i valori iscritti come Other comprehensive

income nel periodo successivo potrebbero rilevare direttamente come net income.

Ad esempio, un utile non realizzato su un’attività finanziaria disponibile per la

vendita viene di regola incluso tra gli “altri redditi complessivi” anche se la

fluttuazione di mercato che lo ha generato si verifica nell’esercizio di riferimento. 206 Il testo revisionato dello IAS 1 è stato pubblicato il 7 settembre e la data di applicazione effettiva è fissata per i bilanci redatti a partire dal 1° Gennaio 2009 (tuttavia è concesso adottare lo Statemene of performance anche a partire dagli esercizi precedenti alla data suindicata). 207; KPMG, IFRS Briefing Sheet, 2007, p. 2, in www. kpmg.com; M. ALLEGRINI e E. NINCI, Conto economico: lo IAS 1 nelle indicazioni dell'OIC, in Amministrazione & Finanza 11/2007; D. J. CHAMBERS, T. J. LINSMEIER, C. SHAKESPEARE e T. SOUGIANNIS, An Evaluation of Sfas No. 130 Comprehensive Income Disclosures, 2006, p. 3, in www.ssrn.com; POZZA, La misurazione della performance d'impresa, Milano, 2000, 83

Page 145: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

145

Tuttavia, se l’attività finanziaria viene venduta, gli utili realizzati sono di

conseguenza inclusi nel net income. Dal momento che una simile evenienza

darebbe luogo all’iscrizione di un doppio utile contabile, i principi nordamericani

prevedono le cosiddette rettifiche di riclassificazione, le quali impongono di

effettuare lo storno del valore da una categoria all’altra.208

5.4 Il rendiconto finanziario

Il Cash flow Statement – o rendiconto finanziario – è un documento

fondamentale in ambito US GAAP in quanto consente di fornire informazioni

riguardanti i movimenti e la disponibilità di cassa in un certo periodo, nonché di

fornire un quadro delle attività di investimento e di finanziamento effettuate e

ultimate durante l’esercizio di riferimento. Dunque, come già visto in

precedenza209, la sua finalità è quella di aiutare gli investitori a valutare la capacità

dell’impresa di generare nel futuro liquidità e di rispettare le obbligazioni

contratte e comprendere gli aspetti monetari e non delle operazioni di

finanziamento effettuate dall’impresa.

Analogamente alla disciplina IAS/IFRS, anche gli US GAAP includono

all’interno del Cash flow statement solo le entrate e le uscite monetarie e tutti gli

208 P.P. BIANCONE, Il bilancio consolidato secondo gli US GAAP, in Bilancio consolidato dei gruppi quotati a cura di P. PISONI, P.P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Milano, 2005, 399. 209 Cfr. Cap.II, par. 3.3.

Page 146: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

146

investimenti liquidi a breve termine210. Pertanto se da un’attività di finanziamento

o investimento sono generati risultati in parte monetari e in parte no, solo la parte

monetaria viene inclusa nel rendiconto finanziario, mentre la parte non monetaria

viene inserita in un prospetto separato o nelle note del documento stesso211.

Tuttavia, sebbene la regola generale sia la stessa per entrambi i sistemi contabili,

gli US GAAP stabiliscono una serie di esclusioni tra i valori qualificabili come

disponibilità liquide; in particolare non sono considerati tali gli scoperti bancari,

anche se immediatamente esigibili.

Anche per quanto concerne la struttura del prospetto si evidenzia una

sostanziale equivalenza dei due sistemi, infatti sia gli US GAAP che gli IAS/IFRS

classificano i vari flussi di cassa in base all’attività che li ha originati, dunque in

finanziari, operativi e di investimento.

Per quanto riguarda le modalità di redazione, anche in ambito statunitense

sono indicati due metodi alternativi, ossia :

- il metodo diretto, in cui la liquidità ricevuta o pagata è presentata

partendo dal reddito determinato con il principio di competenza e derivando da

questo le variazioni di liquidità;

210 Lo SFAC 5 qualifica un investimento di breve durata – ai fini dell’inserimento tra le voci di Cash flow Statement – quando soddisfa i seguenti requisiti: immediata convertibilità in denaro liquido e esigibilità entro tre mesi dalla data di inizio dell’investimento. 211 Ad esempio, nel caso di aumento di capitale effettuato in parte con versamento di conferimenti e in parte attraverso conversione del prestito obbligazionario, solo l’ammontare di capitale imputabile ai nuovi conferimenti può esser riportata nel rendiconto finanziario, in quanto per la parte sottoscritta dagli ex-obbligazionisti il versamento del capitale era già avvenuto al momento dell’acquisto dell’obbligazione e con la conversione in azione se ne è solo attuato il trasferimento nella voce “capitale sociale”.

Page 147: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

147

- il metodo indiretto, che invece individua come prima posta il

risultato di conto economico e ad esso sottrae o aggiunge ricavi e costi che non

hanno effetto sulla liquidità.212

Come accade in ambito comunitario, vi è espressa preferenza da parte del

FASB per l’utilizzo del metodo diretto che consente di chiarire meglio le relazioni

tra il risultato netto e il flusso di cassa generato; tuttavia, nella prassi, le imprese

preferiscono adottare il metodo indiretto, di più agevole applicazione, nonostante

esso sconti l’inconveniente di non rendere agevole la comprensione dell’origine e

della destinazione della liquidità evidenziata, e quindi non soddisfi pienamente le

esigenze poste alla base del prospetto di cash flow.213

5.5 Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Il documento in esame, come visto in precedenza, assolve l’importante

funzione di comprendere, nell’ambito di sistemi in cui le regole di valutazione

comportano considerevoli rettifiche al patrimonio netto, l’origine e l’ammontare

di ogni valore imputato a patrimonio netto. Inoltre, soprattutto in ambito

statunitense, tale prospetto serve anche ad evidenziare le variazioni intervenute in

212 Cfr. Cap. II, par. 3.3. 213 A. IANNUCCI, IAS 7: presentazione del rendiconto finanziario, in Guida alla contabilità e bilancio de Il Sole 24 Ore 6/2007; M. MIRONIUC, Informational Valences of the Cash Flow Statement - Methodological and Interpretative Approaches,2007, 2, in www.ssrn.com; C.A. MELLO e E. SOUZA Taking the Mystery out of the Cash Flow Statement: A Simplified Implementation of the Indirect Method, 2003, 5, in www.ssrn.com; G. V. KRISHNAN e J. A. LARGAY, On the Usefulness of the Direct Method Cash Flow Statement, 1997, 2, in www.ssrn.com.

Page 148: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

148

ciascuna categoria di azioni mediante la specificazione di tutti i movimenti delle

riserve di patrimonio netto, in particolare della riserva “sovrapprezzo azioni”.

L’unica sostanziale differenza individuabile tra due sistemi risiede nel

fatto che gli IAS/IFRS impongono la presentazione delle informazioni sulle

variazioni di patrimonio netto in un apposito prospetto separato, mentre la SEC

consente la possibilità di presentare tali informazioni anche nelle note al

bilancio.214

Per il resto, ossia per quanto concerne il contenuto delle informazioni da

riportare nel prospetto, nonché per la struttura delle voci, vale quanto detto in

precedenza con riferimento al sistema contabile comunitario (cfr. Cap. II, par.

3.4).

6 Cambiamento dei principi contabili, correzione di

errori e cambiamenti delle stime contabili

Alcune importanti differenze tra il sistema nordamericano e quello

europeo sono riscontrabili con riferimento alla disciplina dettata per tre ipotesi

non frequenti, ma dagli effetti rilevanti all’interno del rendiconto dell’impresa. Si

tratta del cambiamento dei principi contabili, della correzione di errori e del

cambiamento delle stime contabili.

214 P.P. BIANCONE, Il bilancio consolidato secondo gli US GAAP, in Bilancio consolidato dei gruppi quotatia cura di P. PISONI, P.P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Milano, 2005, 412.

Page 149: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

149

Per quanto concerne il cambiamento dei principi contabili, ossia per il

caso in cui l’impresa passi all’adozione di un diverso corpus di regole di bilancio,

i principi contabili redatti dallo IASB prevedono che ciò può avvenire solo se

richiesto dall'organismo preposto alla statuizione dei principi contabili o se

previsto dallo statuto, oppure laddove tale cambiamento comporti una più

appropriata interpretazione della situazione aziendale215. Nel primo caso,

trattandosi di cambiamenti dovuti all'entrata in vigore di un nuovo IAS/IFRS o

dovuti alla revisione di un “vecchio” IAS/IFRS, la disciplina transitoria da

adottare è stabilita direttamente dal principio in oggetto. Invece, il trattamento

contabile degli “altri cambiamenti”, ossia quelli dovuti a una decisione del

management o alla necessità di dover cambiare principio per rappresentare più

attendibilmente la situazione d'azienda, è disciplinato dallo IAS 8 il quale

prescrive un’applicazione dei nuovi principi in ottica retroattiva, ossia mediante

rettifica di tutti i dati comparativi contenuti negli esercizi precedenti con

conseguente rettifica della voce “Utili portati a nuovo” del bilancio di apertura

riportato nell’informativa comparativa.216

Contrariamente, in ambito US GAAP il metodo utilizzato per

contabilizzare gli effetti economici derivanti dal cambiamento di principi contabili

215 Ipotesi classica in cui ha luogo tale cambiamento di principi contabili si ha ad esempio nel caso in cui un’impresa deliberi il trasferimento della sede da Stato terzo a Stato membro che applica il criterio di sede per la determinazione della legislazione applicabile. In tal caso infatti l’impresa verrebbe assoggettata alla legislazione applicata nello Stato di nuova sede e quindi in materia di bilancio ai principi IAS. 216 In precedenza ove l’impresa non reputasse possibile il “trattamento retroattivo”, il principio contabile consentiva di svolgere una contabilizzazione di tipo “prospettico”, ossia di prevedere che l'effetto economico connesso all'applicazione dei nuovi principi venisse imputato integralmente all'esercizio in cui si dava inizio all’applicazione dei nuovi principi. In tal caso, l'impresa doveva predisporre un bilancio pro-forma seguendo le disposizioni del trattamento contabile di riferimento.

Page 150: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

150

è quello di tipo prospettico.217 Nello specifico, il FAS 154 richiede la

contabilizzazione e l’indicazione dell’ammontare totale derivante dal mutamento

di regole contabili nel conto economico dell’esercizio in cui esso si verifica e

quindi dell’esercizio di prima applicazione dei nuovi principi.218

Per quanto riguarda la disciplina relativa alla correzione di errori, la

difformità invece si realizza sul piano della nozione di errore, in quanto gli US

GAAP non forniscono una specifica definizione, mentre gli IAS/IFRS

sottolineano il carattere eccezionale della fattispecie richiedendo, tra gli altri, il

requisito di significatività219. In particolare lo IAS 8 esige che l’errore di calcolo,

l’imprecisa applicazione di un principio o l’inesatta interpretazione dei fatti siano

talmente significativi da poter rendere inattendibili i bilanci interessati dall'errore.

Non vi sono invece divergenze in ordine al trattamento contabile riservato

alla correzione dell’errore. Infatti, in entrambi gli ordinamenti contabili la

correzione viene svolta mediante rettifica dei dati comparativi, dunque secondo il

metodo retroattivo.

Da ultimo, passando all’analisi dei cambiamenti delle stime contabili,

occorre anzitutto definire il significato del termine stime contabili. Il riferimento è

agli elementi di bilancio – quali ad esempio crediti di realizzo e fair value delle

attività o passività finanziarie – che non possono essere misurati con precisione e

217 Tuttavia, in alcuni casi specifici sono richieste rettifiche retroattive: nei contratti di costruzione, nel cambiamento del metodo di valutazione del magazzino o nell’ammortamento delle immobilizzazioni materiali . 218 Dunque la modifica adottata dallo IASB ha acuito in tale campo le differenze tra due sistemi contabili, dal momento che ha escluso il metodo prospettico quale tipologia di contabilizzazione sussidiaria rispetto al trattamento di tipo retroattivo, ora divenuto esclusivo in ambito IAS/IFRS. 219 Non rileva invece la volontarietà o meno dell’errore, sicché è data possibilità di rettificare anche inesattezze dolosamente poste in essere e non solo quelle derivanti da disattenzioni o dimenticanze colpevoli.

Page 151: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

151

che pertanto vengono valutati sulla base delle più recenti informazioni disponibili.

Una stima può avere bisogno di essere rettificata se avvengono mutamenti nelle

circostanze sulle quali la stima si era basata o in seguito a nuove informazioni; in

tal caso sorge il problema di come contabilizzare in bilancio gli effetti economici

derivanti dal cambiamento della stima. Rispetto al cambiamento di principi

contabili e alla correzione di errori si tratta di un cambiamento influente solo

sull’esercizio in cui si è attuato, o al limite sugli esercizi futuri220, ma non sugli

esercizi precedenti. Conseguentemente, la sua contabilizzazione avviene mediante

rilevazione nel conto economico nel momento in cui, verificatosi il cambiamento,

si effettua la rettifica del valore di riferimento nel patrimonio netto, ma senza

alcuna rettifica retroattiva221. Dunque sotto il profilo del trattamento contabile, la

natura dell’operazione conduce verso un’identità di disciplina da parte dei due

modelli contabili.

Le divergenze sono invece individuate con riferimento alla diversa

qualificazione attribuita ad alcune operazioni specifiche. In particolare il

cambiamento del metodo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e la

variazione della vita utile stimata dei beni materiali assoggettati ad ammortamento

sono considerati, da parte degli US GAAP, come un cambiamento di principi

220 A riguardo lo IAS 8 fornisce i seguenti due esempi di cambiamenti di stima, che differiscono per la capacità o meno di influire anche sugli esercizi successivi:

a) la modifica nella stima dell’importo della perdita su crediti influisce solo sul risultato economico dell’esercizio corrente, pertanto l’effetto del cambiamento è rilevato come provento od onere nell’esercizio in cui si verifica.

b) un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo dei benefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile invece influisce sulla quota di ammortamento dell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima. Pertanto in tal caso le rilevazioni contabili degli effetti del cambiamento avranno luogo per tutto il periodo di ammortamento.

221 Laddove si riscontrassero influenze del cambiamento di stima anche negli esercizi successivi, si dovrà procedere allo stesso trattamento contabile descritto, ma ovviamente avendo ad oggetto l’ammontare imputabile all’esercizio di riferimento.

Page 152: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

152

contabili, mentre lo IAS 8 li qualifica come cambiamento delle stime contabili.

Ciò ovviamente incide non poco nella rappresentazione contabile del fenomeno

dal momento che gli IAS/IFRS non prescrivono, in una simile evenienza, la

rettifica dei dati comparativi, mentre in un bilancio nordamericano nella stessa

circostanza dovrà presentarsi un pro-forma che mostri gli effetti del cambiamento

anche rispetto agli esercizi precedenti.

Vieppiù, gli IAS/IFRS esprimono una generale preferenza verso

l’applicazione della disciplina del cambiamento di stime contabili. Infatti lo IAS 8

stabilisce che “qualora sia difficile distinguere un cambiamento di principio

contabile da un cambiamento nella stima contabile, la fattispecie è trattata come

un cambiamento nella stima contabile”.222

7 Il trattamento contabile delle Aggregazioni aziendali

La contabilizzazione delle operazioni di “Business combination”

rappresenta un esempio di come lo IASB e il FASB si stiano adoperando per

eliminare le differenze che residuano tra il sistema nordamericano e quello

comunitario.

222 PRICE WATERHOUSE COOPERS, Similiarities and Differences – A comparison of IFRS and US GAAP, 2007, p. 19, in www. pwc.com/ifrs; L. L. REES, J. S. LINCK e T. J. LOPEZ, The Valuation Consequences of Voluntary Accounting Changes, in Review of Quantitative Finance and Accounting, 4/2007; J. WEBER e A. BEATTY, The Importance of Accounting Discretion in Mandatory Accounting Changes: An Examination of the Adoption of SFAS 142, 2005, 6, in www.ssrn.com; A. BEATTY, Do Accounting Changes Affect the Economic Behaviour of Financial Firms?, 2006, 2, in www.ssrn.com.

Page 153: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

153

In particolare, nel gennaio del 2008 è stato pubblicato un progetto

congiunto elaborato dai due suddetti organismi e teso, da un lato, a fornire un

resoconto delle modifiche apportate ai rispettivi principi contabili in materia di

“Aggregazioni aziendali”, dall’altro, ad evidenziare le differenze che ancora

residuano e che dovranno esser rimosse a seguito dei prossimi lavori.

Anzitutto, occorre evidenziare come la nozione – comune ai due sistemi –

di aggregazione aziendale sia piuttosto estesa: essa implica ogni forma di unione

di entità separate in un’unica entità economica, laddove il carattere di unità viene

parametrato alla circostanza che il nuovo soggetto economico rediga un bilancio

unico.

Si distinguono tre forme di Business combination:

- acquisizioni, la tipologia più comune e che si verifica quando

un’impresa ottiene il controllo dell’altra. Essa dunque comporta l’acquisto, da

parte di un’entità, del capitale di un’altra entità, o del suo attivo netto, o ancora

l’assunzione delle passività di un’altra entità;

- fusioni pure o pooling, che si verificano quando gli azionisti

delle entità che si aggregano si ripartiscono equamente il controllo. In tal caso non

vi è un’entità che assume il controllo dell’altra, bensì una paritaria partecipazione

al soggetto economico cui esse hanno dato vita;

- riorganizzazione di gruppo, ossia operazioni di acquisizione o

fusione pura effettuate da entità che operano sotto controllo comune.

A tal proposito si sottolinea come lo IASB abbia esteso la nozione di

aggregazione anche alle operazioni in cui entità distinte si aggregano per costituire

un unico soggetto che redige un unico bilancio, ma che non ha alcuna

Page 154: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

154

partecipazione al capitale delle due entità preesistenti223, nonché ad operazioni

effettuate da entità mutualistiche. L’inclusione di tali ulteriori ipotesi estende il

novero delle operazioni di aggregazione sottoposte a medesima disciplina,

eliminando inoltre una delle differenze esistenti con il sistema nordamericano.

Passando al confronto del metodo di contabilizzazione utilizzato dai due

sistemi, in passato l’IFRS 3 disponeva che tutte le aggregazioni di imprese

dovevano esser contabilizzate con il metodo dell’acquisto (purchase method) e

mediante rideterminazione di tutti gli elementi al fair value. Le attività

immateriali acquisite dovevano essere rilevate separatamente se erano separabili

od originavano da diritti contrattuali o legali e il loro fair value poteva essere

valutato attendibilmente. Se una delle condizioni non era soddisfatta, il valore

della risorsa immateriale andava compreso nell'avviamento. Questo andava

iscritto come costo dell’acquisizione al netto di attività, passività e passività

potenziali identificabili e negli esercizi successivi doveva esser soggetto ad

ammortamento. Dunque secondo il purchase method il goodwill – o avviamento –

iscrivibile in bilancio è solo quello pagato, pari alla differenza tra il prezzo di

acquisizione e l’ammontare risultante dalla sommatoria dei fair value degli assets

pro quota dell’azienda acquisita.

Non era invece possibile – e non lo è tuttora – fare uso del metodo

dell'aggregazione dei valori contabili – o pooling method224 – per il quale i beni

acquisiti mediante aggregazione devono invece essere contabilizzati al loro

precedente valore di libro. 223L’esempio è quello di aggregazioni in cui entità distinte costituiscono una società di capitali con duplice quotazione e quindi mantenendo un’autonoma e distinta partecipazione al proprio capitale. 224 È il metodo attualmente utilizzato in Italia.

Page 155: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

155

Quanto al costo di acquisto, oltre a comprendere la somma complessiva

dei fair value, ovviamente alla data dello scambio, delle attività cedute, delle

passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi

dall’acquirente – e quindi l’ammontare di denaro o strumenti ad esso equivalenti

versati come contropartita del controllo acquisito – includeva qualunque costo

direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale, bastando a tal fine la mera

correlazione all’operazione di business combination. In tal modo accadeva che

anche valori che non attenevano alle risorse e ai mezzi produttivi acquisiti

venivano ricomprese all’interno dell’avviamento, con suo conseguente infondato

ingrandimento.

Infine, in caso di acquisizione per fasi veniva stabilito che per stabilire la

parte di avviamento acquisita in ogni fase, si dovevano determinare i fair value di

ogni attività e passività oggetto di acquisizione in ogni stadio dell’operazione.

Tale vecchio regime contabile è stato oggetto di modifiche da parte dello

IASB in attuazione del programma di avvicinamento tra le discipline contabili

comunitaria e nordamericana.

In particolare, l’attuale testo dello IFRS 3 presenta alcune importanti

novità in ordine alla contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale

che hanno tratto spunto, per gran parte, dalla disciplina di cui agli SFAS 141 e

142.

Anzitutto, quanto alla determinazione dell’avviamento, pur continuandosi

ad applicare il purchase method, il goodwill viene calcolato come differenza fra il

fair value complessivo della società acquisita e quello dei suoi elementi attivi e

Page 156: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

156

passivi di stato patrimoniale e non più come la differenza tra il costo di acquisto e

il fair value degli assets. Il tal modo sono state soddisfatte due precise finalità:

- dare origine ad una stessa contabilizzazione della business

combination all'attivo di bilancio consolidato qualunque sia la percentuale di

controllo;

- considerare ogni successiva variazione in aumento o in diminuzione

della partecipazione di controllo come acquisto o vendita di azioni proprie.

Mentre il primo aspetto riguarda solo le future business combination, il

secondo interessa anche le future variazioni di partecipazioni di controllo già

contabilizzate sulla base di altri principi (o del vecchio IFRS 3) con inevitabili

effetti retroattivi. È bene evidenziare che in tal modo si iscrive un valore che

rispecchia realmente quella che è l’aspettativa di benefici economici futuri riposta

negli assets acquisiti e, quindi, quella che è la funzione autentica dell’avviamento.

Vieppiù, l’avviamento non è più soggetto ad ammortamento, infatti l’IFRS

3 stabilisce che annualmente deve effettuarsi una rideterminazione del suo valore

con eventuale rettifica dell’iscrizione in bilancio in caso di riduzione225. Non sono

invece ammessi ripristini di valore. Tale modifica apportata al regime contabile

dell’avviamento si allinea con la previsione di cui allo SFAS 142.226

225 Si tratta del cosiddetto “test di impairment”, ossia il procedimento con cui l'impresa valuta la perdita di valore di determinate attività, quali le immobilizzazioni materiali ed immateriali e le partecipazioni di controllo detenute in portafoglio. Il test serve a verificare, su base annuale, se il valore recuperabile di tali attività (considerato come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso) sia inferiore al valore contabile. La riduzione del valore contabile determina in tal caso una perdita, che deve esser rilevata in bilancio e che di regola non preclude comunque la possibilità di ripristinare (almeno parzialmente) il maggior valore qualora vengano meno le ragioni che ne avevano determinato la riduzione. Tuttavia con riferimento all’avviamento ciò non è consentito, in quanto non possono effettuarsi ripristini di valore a seguito di mere valutazioni contabili. 226 Per quanto concerne la disciplina del trattamento contabile dell’avviamento prevista dal codice civile, l’art. 2426, lett. 6 stabilisce che «l’avviamento può essere iscritto nella attivo con il consenso del collegio sindacale, se acquisito a titolo oneroso, nei limiti del costo per esso sostenuto e deve essere ammortizzato entro un periodo di cinque anni. È tuttavia consentito

Page 157: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

157

Per ragioni di completezza, si sottolinea come invece nell’ambito della

contabilizzazione dell’avviamento negativo – ossia nel caso in cui il valore

risultante dal patrimonio netto risulti superiore al valore complessivo dell’entità

acquisita – non si registrano difformità tra i due sistemi contabili e ciò, in quanto

sia gli US GAAP che gli IAS/IFRS ne stabiliscono l’imputazione a conto

economico.227

ammortizzare sistematicamente l’avviamento in un periodo limitato di durata superiore, purché esso non superi la durata per l’utilizzazione di questo attivo e ne sia data adeguata motivazione nella nota integrativa.” Coerentemente l’art. 2427, lett. 3-bis, del codice civile prescrive che nella nota integrativa vengano indicati anche “la misura e le motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali e immateriali, facendo a tal fine esplicito riferimento al loro concorso alla futura produzione di risultati economici, alla prevedibile durata utile e, per quanto rilevante, al loro valore di mercato, segnalando altresì le differenze rispetto a quelle operate negli esercizi precedenti ed evidenziando la loro influenza sui risultati economici dell’esercizio”. Da tale combinato disposto anzitutto si evince che non è possibile iscrivere alcun valore tra le attività del bilancio se non si soddisfano le seguenti condizioni:

- vi deve esser stata una specifica erogazione di denaro o comunque un pagamento di corrispettivo (un acquisizione a titolo gratuito non è inscrivibile in bilancio);

- in corrispondenza del pagamento deve esservi un’entità certa che, come tale, figura nell’attivo dello stato patrimoniale ed è autonoma rispetto alle altre poste;

- il valore non può essere superiore alla somma effettivamente erogata per l’acquisto. Inoltre esso è ammortizzabile entro un orizzonte temporale fissato in cinque anni (salvo durata superiore). 227 In ambito nazionale, invece l’avviamento negativo si verifica quando il risultato reddituale è inferiore al risultato patrimoniale (come dato medio degli ultimi tre esercizi). Quantitativamente, corrisponde alla diminuzione di valore del patrimonio di un’azienda che è in perdita, un valore che è inferiore al suo capitale economico. È l’indice di un complesso funzionante che, in termini di efficienza, ha un valore inferiore ai valori che lo compongono. Le perdite, in tali casi, hanno un peso così rilevante sul valore del capitale economico da fare scendere il valore fortemente al di sotto del limite minimo della valutazione di un complesso aziendale in funzionamento. Trattandosi di valore negativo non viene iscritto nel bilancio di chi acquista l’azienda, nè nel bilancio di chi la cede, indipendentemente dalle condizioni giuridiche, eccezionali o normali. Solo nel caso in cui la crisi aziendale sia un fenomeno non duraturo, o, comunque, con alte probabilità che la situazione si modifichi positivamente nell’arco di 3-4 anni raggiungendo buoni livelli di economicità, senza che sia stata pregiudicata la struttura patrimoniale e finanziaria, è possibile verificare la possibilità di quantificare un avviamento positivo. Nella prassi comunque si è molto prudenti in merito. Tuttavia, qualora tale avviamento negativo, come accade solitamente, sia dovuto al fatto che vi sono fondate previsioni di perdite future che l’acquirente dovrà sopportare successivamente all’acquisizione, l’ammontare relativo dovrà iscriversi in un “ fondo rischi ed oneri futuri” del passivo dello stato patrimoniale del bilancio dell’acquirente. In tal caso l’acquirente effettua una previsione di quelli che sono gli impegni futuri che dovrà sopportare in relazione all’entità acquisita e accantona nel suddetto fondo i le risorse necessarie per farvi fronte quando sarà necessario. A tal proposito cfr.Risoluzione n.184/2 dell’Agenzia delle entrate del 25 Luglio 2007, in www.agenziaentrate.it.

Page 158: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

158

Altra novità apportata alla disciplina comunitaria delle aggregazioni

aziendali riguarda il trattamento contabile dei costi correlati all’acquisizione:

questi non devono più essere inclusi nell’avviamento ma contabilizzati

separatamente rispetto all’aggregazione aziendale e quindi iscritti tra i costi di

conto economico.

Inoltre, nell’ambito delle acquisizioni per fasi è stato eliminato il requisito

che prevedeva la determinazione del fair value di ogni attività e passività a ogni

fase di un’acquisizione al fine di rilevare la parte di avviamento ricevuta. Invece si

richiede di determinare l’avviamento come differenza, alla data di acquisizione,

tra il valore di qualsiasi investimento nell’attività aziendale detenuta prima

dell’acquisizione, il corrispettivo trasferito e le attività nette acquisite.

Nonostante le maggiori differenze preesistenti tra i due sistemi contabili

siano state eliminate a seguito delle modifiche dello IFRS 3 suesposte, tuttavia

permangono alcune differenze, che sottolineano la maggiore propensione degli

US GAAP per l’utilizzo di criteri formali e oggettivamente riscontrabili.

In particolare, per quanto concerne la data di acquisizione, ossia il

momento preso a riferimento per la contabilizzazione dell’operazione di

aggregazione, mentre gli IAS/IFRS prendono come riferimento la data in

corrispondenza della quale l’acquirente ottiene il controllo dell’altra entità o del

suo ramo d’azienda acquisito, gli US GAAP mantengono un criterio

maggiormente formale consistente nella data in corrispondenza della quale si

ricevono le attività o si emettono le azioni e, quindi, nel momento in cui

l’operazione viene formalmente conclusa.

Page 159: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

159

Altra residua differenza emerge con riferimento alla modalità pratica di

svolgimento dell’impairment test, ossia del procedimento di rivalutazione annuale

dell’avviamento. Gli IAS/IFRS racchiudono il processo in un'unica fase, in cui si

confronta il valore recuperabile dell’elemento considerato con il suo valore

contabile e si contabilizza l’eventuale svalutazione pari alla differenza positiva tra

il valore contabile e quello recuperabile.

Viceversa, gli US GAAP distinguono le due seguenti fasi:

- confronto tra fair value e valore contabile dell’elemento sottoposto al

test, dal quale si rileva se l’avviamento ha subito o meno una perdita;

- una volta rilevato che vi è stata una perdita di valore dell’avviamento,

il calcolo del suo ammontare si effettua sottraendo il suo fair value “implicito” al

suo valore contabile. Il fair value implicito è a sua volta determinato allocando il

fair value delle varie attività e passività dell’elemento sottoposto a test nello

stesso modo in cui l’avviamento è calcolato in un’aggregazione aziendale.

Altra differenza inerente ai costi di acquisizione riguarda il caso in cui il

corrispettivo prevede uno scambio di azioni. Infatti lo IFRS 3 stabilisce che in tal

caso le azioni emesse come corrispettivo dello scambio sono iscritte al loro fair

value alla data dello scambio corrispondente, come visto prima, al momento in cui

l’acquirente ottiene il controllo sulle attività operative dell’entità acquisita.

Contrariamente, gli US GAAP stabiliscono che le azioni emesse come

corrispettivo sono contabilizzate al prezzo di mercato rilevato per un ragionevole

periodo di tempo – valutato in termini di giorni – compreso tra la data in cui si è

Page 160: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

160

raggiunto l’accordo sul prezzo e quella in cui l’operazione viene resa nota al

mercato228.

Infine, un’ultima residuale differenza tra i due sistemi contabili può

rintracciarsi nel trattamento contabile riservato a parti di corrispettivo il cui

pagamento è soggetto a condizione. Al riguardo gli US GAAP generalmente

escludono tale quota di corrispettivo dal prezzo di acquisto iscritto in bilancio e

posticipano la sua contabilizzazione al momento in cui la condizione si è

verificata, se l’ammontare è determinabile. Di conseguenza, l’iscrizione della

quota di corrispettivo tra i costi di acquisto e la corrispondente rettifica del valore

dell’avviamento possono effettuarsi solo al verificarsi dell’evento futuro.

Diversamente, in ambito IAS/IFRS viene richiesto di effettuare la stima

dell’ammontare di corrispettivo soggetto a condizione e, qualora questo risulti

determinabile in modo attendibile e si ritenga probabile il verificarsi dell’evento

dedotto come condizione, tale ammontare deve essere contabilizzato tra i costi di

acquisto iscritti alla data di acquisizione. 229

228 Inoltre, lo SFAS 141 specifica che la data in corrispondenza della quale si effettua la valutazione delle azioni negoziabili non deve essere influenzata dalla necessità di ottenere l’approvazione da parte degli azionisti o degli organi di controllo. La norma vuole evitare che sia preso come riferimento un valore non rispondente a quello normalmente apprezzabile, nei limiti cioè delle ordinarie fluttuazioni di mercato. In particolare, lo scopo è quello di scongiurare l’ipotesi che il valore venga influenzato dai notevoli effetti – solitamente di rialzo – sulla quotazione, prodotti dalla pubblicazione di una notizia quale quella di un’acquisizione. 229 R. BAUER, Gli IAS/IFRS in bilancio, Ipsoa ,2007, 301; D. ANANTHARAMAN, The evolution of SFAS 141 and 142: A Comment Letter Analysis, 2007, 2, in www.ssrn.com; D. J. CHAMBERS, Has Goodwill Accounting under SFAS 141 Improved Financial Reporting, 2007, 6, in www.ssrn.com; D. A. BENS, W. HELTZER e B. SEGAL, The Information Content of Goodwill Impairments and the Adoption of SFAS 142, 2007, 3, in www.ssrn.com; N. M. MINTCHIK, The effect of SFAS NO. 141 on the transparency of Business Combination Reporting: Evidence from the Initial Year if Implementation, 2006, 11, in www.ssrn.com; W. SCHULTZE, The Information Content of Goodwill-impairments under SFAS 142: Implication for External Analysis and Internal Control, in Schmalembach Business Review 2005, 277.

Page 161: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

161

Conclusioni

L’inarrestabile processo di globalizzazione che ha investito l’economia

mondiale ha imposto una rapida convergenza dei contenuti e delle modalità di

esposizione e valutazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria

delle imprese. Tale esigenza, sorta in un primo momento a livello comunitario,

negli anni si è estesa a livello internazionale, in relazione all’esigenza di ridurre le

divergenze esistenti con la disciplina nordamericana.

Nell’analisi svolta si sono affrontate anzitutto le problematiche relative ai

rapporti tra la disciplina contabile italiana e quella comunitaria, per poi passare al

raffronto tra gli IAS/IFRS e gli US GAAP: in entrambi i casi al fine di riassumere

le divergenze in atto e le prospettive di risoluzione futura.

Partendo dalla prima analisi, si è sottolineato come gli standard comunitari

siano orientati verso la tutela di interessi diversi rispetto a quelli protetti dal

corpus di regole contabili nazionali; si è anche detto che ciò si rifrange in una

disciplina per gran parte difforme, anche sul piano dei principi generali.

In particolare, gli IAS/IFRS perseguono una finalità di disclosure, volta a

soddisfare l’esigenza di fornire un quadro informativo che consenta l’assunzione

di decisioni consapevoli da parte dei risparmiatori: ciò porta all’inevitabile

prevalenza della sostanza dei fatti aziendali sulla loro forma giuridica e del fair

value sul costo storico. Contrariamente, il sistema italiano persegue la diversa

finalità di tutela patrimoniale di creditori e soci, dunque quella di preservare

l’integrità del capitale sociale: tutela, questa, che richiede all’opposto l’utilizzo di

criteri prudenziali e il rigoroso rispetto delle forme giuridiche.

Page 162: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

162

Ciò premesso, non può non rivolgersi l’attenzione verso la scelta operata

dal Legislatore italiano in sede di adozione dei principi contabili internazionali,

laddove è stato deciso di estendere l’obbligo della loro adozione anche ai bilanci

di esercizio delle società quotate.

Premesso che in Italia la redazione del bilancio di esercizio costituisce il

punto di partenza per la determinazione dell’utile distribuibile e del reddito

imponibile a fini fiscali e che con riferimento alle società non quotate il legislatore

ha previsto la mera facoltà – peraltro poco esercitata nella prassi – e non l’obbligo

di applicare gli IAS/IFRS anche ai conti individuali, la scelta ha comportato due

ordini di problemi.

Anzitutto quello della compatibilità delle regole contabili comunitarie con

le esigenze di prudenza e formalità imposte dal fine cui è destinato il bilancio

individuale in Italia, cioè appunto la determinazione del reddito imponibile e

dell’utile distribuibile. In particolare, è emersa la inconciliabilità del principio di

prudenza con l’applicazione del fair value, che consente l’iscrizione anche di utili

non realizzati e quindi, almeno in linea di principio, la possibilità di utilizzare

proventi non effettivamente conseguiti.

In secondo luogo, non può non considerarsi la conseguente disparità di

trattamento che si è venuta a creare tra società quotate e non quotate le quali, a

parità di rendimento economico e situazione patrimoniale-finanziaria, si trovano a

presentare un diverso risultato di bilancio e quindi ammontari diversi di utili

distribuibili e reddito imponibile, per il solo fatto di aver misurato i propri risultati

con due differenti linguaggi contabili.

Page 163: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

163

Per la verità, sia a livello nazionale che a livello comunitario si è tentato di

ovviare ad entrambe le problematiche, ma i risultati non possono ritenersi

soddisfacenti.

Infatti, il Legislatore comunitario ha avvertito l’esigenza di modificare la

disciplina delle direttive contabili – che ancora restano applicabili alle imprese che

non adottano gli IAS/IFRS – in modo da renderla maggiormente conforme ai

principi contabili internazionali e ha tentato il riavvicinamento delle due discipline

mediante l’emanazione delle direttive 65/2001 e 51/2003. Tuttavia, come visto, il

risultato non può ritenersi appagante soprattutto a causa della tecnica legislativa

adottata, che ha rimesso alla libera scelta degli stati membri l’attuazione a livello

nazionale delle modifiche di maggior rilievo.

A livello nazionale, in sede di recepimento degli IAS/IFRS è stata effettuata la

cosiddetta “sterilizzazione del fair value”, mediante la previsione del divieto di

utilizzo delle plusvalenze derivanti da fair value e della loro iscrizione in una

riserva indisponibile (art. 6 d.lgs. 38/2005).

Al riguardo, a parere di chi scrive, la misura, oltre a non esser sufficiente, presenta

anche dei profili di illegittimità per violazione della normativa comunitaria.

In primo luogo non può ritenersi misura adeguata per la risoluzione delle

differenze di disciplina tra IAS/IFRS e principi contabili nazionali, perché

riguarda solamente una delle numerose difformità esistenti tra le due discipline.

Inoltre, come sottolinea parte della dottrina230, la norma presenta anche profili di

incoerenza in quanto espressamente stabilisce che, sebbene la riserva sia

assolutamente indisponibile, tuttavia essa può essere utilizzata in extrema ratio

230 Cfr. R. SACCHI, Principi contabili internazionali e finalità dell’ informazione finanziaria, in Corriere Giuridico 2007, 599.

Page 164: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

164

per la copertura delle perdite di esercizio. Tale previsione, a parere della sopra

citata dottrina, pregiudica tutto l’impianto costruito a protezione del capitale

sociale, facendo in sostanza venir meno la tutela dei creditori sociali proprio nel

momento più rischioso, ossia quando la società è in crisi.

Come già detto, oltre a non esser soddisfacente sotto il profilo del risultato, la

norma presenta anche dei profili di illegittimità. Infatti, come già ampiamente

analizzato, i principi contabili internazionali sono stati oggetto di endorsement

mediante l’emanazione di regolamenti comunitari che, come tali, presentano la

caratteristica di essere obbligatori e direttamente applicabili in tutti i loro

elementi, sicché non richiedono alcun atto di recezione o di attuazione da parte

degli Stati membri. In particolare si sottolinea come la Corte di Giustizia Europea

abbia da sempre sancito l’illegittimità di ogni intervento di attuazione da parte

degli Stati membri che abbia come conseguenza quella di “ostacolare l’efficacia

diretta dei regolamenti comunitari e di comprometterne la simultanea ed uniforme

applicazione nell’intera Comunità”231. È pertanto evidente il dubbio di legittimità

che solleva la norma di cui all’art. 6 d.lgs. 38/2005, la quale di certo limita

l’effettiva portata applicativa del criterio di fair value all’interno del sistema

nazionale 232.

231 Sentenza CGE n.39/72 del 7 febbraio 1973, Commissione c. Italia. Vedi anche Sentenza CGE n. 34/73 del 10 ottobre 1973, Variola e Sentenza CGE n. 50/76 del 22 febbraio 1977, Amsterdam Bull. 232 Stessa argomentazione non può utilizzarsi invece con riferimento alla clausola di salvaguardia prevista dall’art. 5 del medesimo decreto. Infatti tale norma non fa che ripetere una delle condizioni stabilite dal regolamento CEE 1606/2002, ossia quella che attribuisce la facoltà di disapplicare una disposizione prevista dai principi internazionali che risulti incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico dell’impresa. Piuttosto essa rientrerebbe tra quelle “riproduzioni” di un regolamento che - secondo Sentenza CGE 190/91 – è da ritenersi legittima in quanto finalizzata a “fornire un’informazione volta facilitare l’applicazione della norma comunitaria senza alterarla o metterne in pericolo la sua uniforme applicazione”.

Page 165: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

165

In sintesi può evidenziarsi come si renda necessario un intervento drastico,

di carattere generale, che potrebbe orientarsi verso una delle seguenti prospettive:

- abrogazione di tutte le norme contabili nazionali vigenti e quindi

applicazione degli IAS/IFRS ai bilanci di tutte le imprese. Tuttavia tale soluzione

presupporrebbe l’abbandono della finalità di preservare l’integrità del capitale

sociale e dunque il passaggio ad una forma di tutela degli stakeholder basata su

strumenti di disclosure, ossia sull’unico espediente della chiarezza e trasparenza

delle informazioni aziendali. Ciò comporterebbe un’autentica rivoluzione

all’interno del sistema nazionale, mettendo in crisi uno dei postulati di base del

diritto commerciale italiano, ossia quello della tutela dell’integrità del capitale

sociale come garanzia principale degli stakeholder dell’impresa;

- imporre alle società che adottano gli IAS/IFRS la redazione di due

bilanci di esercizio. Un rendiconto verrebbe stilato applicando i principi contabili

internazionali e dunque sarebbe destinato esclusivamente a fini informativi per le

decisioni di investimento dei risparmiatori; un secondo bilancio, invece, verrebbe

redatto avvalendosi delle regole contabili nazionali e dunque sarebbe utilizzato

per la determinazione dell’utile distribuibile e del reddito imponibile. Tale scelta

invece sconta l’imposizione di eccessivi oneri, in quanto comporterebbe la

necessità di tenere una doppia contabilità e i conseguenti aumenti dei costi di

gestione e dispendio di risorse;

- limitare l’applicazione degli IAS/IFRS solo ai bilanci consolidati

delle società quotate. Tale possibilità pare la più opportuna, in quanto coerente

con la ratio sottesa agli stessi principi contabili internazionali, ossia quella di

fornire informazioni utili ai risparmiatori per l’adozione di decisioni di

Page 166: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

166

investimento consapevoli, laddove per decisioni di investimento si fa

implicitamente riferimento alle operazioni di acquisto e negoziazione di strumenti

finanziari compiute nei mercati regolamentati.

Passando alla seconda analisi svolta, ovvero al raffronto tra gli IAS/IFRS e

gli US GAAP, si è sottolineato come la scelta di adottare in ambito comunitario i

principi elaborati dallo IASB sia stata influenzata anche dall’esigenza di adeguare

le regole contabili degli Stati membri al sistema contabile statunitense, al fine di

pervenire ad un livello maggiore di comparabilità tra i bilanci delle imprese

europee e quelli dei competitors nordamericani. Si è anche detto che la manovra si

inserisce nell’ambito del processo che dovrebbe condurre al raggiungimento di un

rapporto di equivalenza tra IAS/IFRS e US GAAP, che consentirebbe alle società

non statunitensi di quotarsi nel mercato nordamericano senza dover presentare

l’apposito prospetto di raccordo.

Con riferimento a tale processo di convergenza possono svolgersi due

riflessioni: anzitutto occorre soffermarsi sulla reale possibilità di pervenire al

risultato suddetto, ossia di giungere ad un livello di assoluta conformità dei due

sistemi; in secondo luogo, analizzare il prezzo che l’ordinamento comunitario

dovrà pagare per raggiungere tale risultato.

Quanto al primo punto si è già detto che la Securities and Exchange

Commission, con delibera del 20 giugno 2007, ha reso nota la proposta di

riconoscere gli IAS/IFRS equivalenti agli US GAAP e quindi di consentire alle

società estere di depositare i bilanci redatti in base agli IAS/IFRS senza alcun

obbligo di riconciliazione. Si è anche detto che la Commisione europea ha accolto

Page 167: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

167

con favore l’annuncio e che, attualmente, sono in corso i lavori di coordinamento

e avvicinamento in attuazione del Memorandum d’intesa approvato da IASB e

FASB agli inizi del 2006 e dei quali è stata prevista la conclusione entro la fine

del 2008. Pare pertanto non azzardato ritenere che il processo di convergenza

andrà probabilmente in porto nel medio-breve periodo.

Quanto al secondo aspetto, esso va analizzato nel più ampio contesto della

convergenza delle legislazioni nazionali in favore delle esigenze dettate dal

fenomeno globalizzazione, il quale ha imposto il riavvicinamento di ordinamenti

che per secoli si sono sviluppati sotto l’influenza di culture e tradizioni giuridiche

antitetiche.

In particolare l’evoluzione globale conduce verso una necessaria

confrontabilità dei risultati e delle comunicazioni fornite dalle imprese concorrenti

sul mercato, dunque richiede l’applicazione da parte delle imprese stesse di un

linguaggio comune, quindi dello stesso sistema di regole contabili. Dal momento

che le regole maggiormente conformi alle esigenze informative del mercato sono i

principi anglosassoni e che tra i mercati regolamentati quello di riferimento è – o

forse era – quello statunitense, la scelta non può che cadere sugli US GAAP, o

sugli “equivalenti” IAS/IFRS.

Ciò premesso, si è già detto che le divergenze tra il principi contabili

nordamericani e quelli comunitari non sono – né numericamente né

qualitativamente – rilevanti, in quanto entrambi i sistemi si basano sugli stessi

postulati di base e traggono origine dalle medesime esigenze di tutela.

Page 168: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

168

Pertanto il processo di convergenza non presenta le stesse difficoltà

rilevate invece sul piano nazionale in sede di adozione degli IAS/IFRS e dunque

non presenta, dal punto di vista della tecnica contabile, profili problematici.

Il problema piuttosto potrebbe sorgere sul piano politico, ma

dall’andamento dei lavori e dai rapporti estremamente collaborativi in corso pare

invece possa auspicarsi la realizzazione di un’effettiva convergenza già entro la

fine dell’anno in corso.

Page 169: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

169

Bibliografia

S. ADAMO, Prospettive e limiti del processo di armonizzazione contabile

internazionale, in Rivista dei dottori commercialisti 1998;

S. ADAMO, L’ informazione di bilancio delle società non quotate e la

modernizzazione delle direttive contabili, in Rivista dei dottori commercialisti

2004;

G. ALBERTINAZZI, Sostanza e forma nel bilancio d’ esercizio. Dal principio di

prevalenza della sostanza sulla forma alla proposizione di un particolare modello

di definizione dell’ oggetto di rappresentazione del bilancio, Milano, 2002;

M. ALLEGRINI e E. NINCI, Conto economico: lo IAS 1 nelle indicazioni

dell'OIC, in Amministrazione & Finanza 11/2007;

A. AMADUZZI, IAS 38 intangibile assets: le principali novità introdotte nel

marzo 2004, una preliminare valutazione delle nuove regole, in Rivista dei dottori

commercialisti 2004;

D. ANANTHARAMAN, The evolution of SFAS 141 and 142: A Comment Letter

Analysis, 2007;

P. ANDREI, Il rendiconto finanziario, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato

secondo i principi contabili internazionali. Problemi applicativi. Soluzioni

operative. Potenzialità informative, Milano, 2002;

V. ARTINA, La nota integrativa: novità e contenuto, in I Corsi di pratica

professionale 2005;

ASSOCIAZIONE DISIANO-PREITE, Il diritto delle società, a cura di G.

OLIVIERI, G. PRESTI e F. VELLA, Bologna, 2006;

Page 170: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

170

S. AZZALI, L’ obiettivo dei bilanci, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato

secondo i principi contabili internazionali. Problemi applicativi. Soluzioni

operative. Potenzialità informative, Milano, 2002;

S. AZZALI, I principi generali dei bilanci, in S. AZZALI, Il bilancio consolidato

secondo i principi contabili internazionali. Problemi applicativi. Soluzioni

operative. Potenzialità informative, Milano, 2002;

S. AZZALI, Il Sistema delle informazioni di bilancio delle aziende di produzione,

Milano, 1996;

AVI, Straordinarietà vs estraneità all’attività dei componenti di reddito: il

passato, il presente e il futuro, Roma , 2006;

R. BAUER, Gli IAS/IFRS in bilancio, Ipsoa ,2007;A. BEATTY, Do Accounting

Changes Affect the Economic Behaviour of Financial Firms?, 2006;

M. BEGHIN, Immobilizzazioni materiali, IAS 16 e determinazione del reddito

d'impresa. , in Corriere tributario 2007;

A. R. BELKAOUI, International and multinational accounting, London, 1994; P.

D. A. BENS, W. HELTZER e B. SEGAL, The Information Content of Goodwill

Impairments and the Adoption of SFAS 142, 2007;

P. BIANCONE, Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto, in Impresa c.i.

2003;

P.P. BIANCONE, Il bilancio consolidato secondo gli US GAAP, in Bilancio

consolidato dei gruppi quotati a cura di P. PISONI, P.P. BIANCONE, D. BUSSO

e M. CISI, Milano, 2005;

P P. BIANCONE e M. CISI, Gli investimenti immobiliari secondo gli IAS/IFRS,

in Impresa c. i. 2006;

Page 171: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

171

A. BONICELLI e R. PARISOTTO, Introduzione dei principi contabili

internazionali IAS, in Impresa c.i. 2003;

B. CAMPEDELLI, Ragioneria internazionale, Torino, 1994;

M. CARATOZZOLO, L’introduzione del Fair Value nella IV e VII direttiva

comunitaria: una prima valutazione, in Le Società 2002;

M. CASSOTTANA e A. NUZZO, Lezioni di diritto commerciale comunitario,

Torino, 2002;

G. F. CAMPOBASSO, Manuale di diritto commerciale, Torino, 2004;

P. E. CASSANDRO, Sui principi contabili generalmente accettati secondo la

normativa nordamericana, in Rivista dei dottori commercialisti 1982;

A. CECCHERELLI, La tecnica del bilancio con speciale riguardo alle aziende

bancarie, Milano, 1921;

D. J. CHAMBERS, Has Goodwill Accounting under SFAS 141 Improved

Financial Reporting, 2007;

D. J. CHAMBERS, T. J. LINSMEIER, C. SHAKESPEARE e T. SOUGIANNIS,

An Evaluation of Sfas No. 130 Comprehensive Income Disclosures, 2006;

G. COLOMBO, Il regime civilistico degli utili e delle riserve da adozione degli

IAS/IFRS, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e

fiscale 2006;

G. D’ABRUZZO e E. PUCCI, Introduzione ai principi contabili internazionali,

analisi del metodo e dei criteri di formazione del bilancio di esercizio nella

prospettiva degli IAS, in Boll. Trib. 2004;

E. D’ORIANO, Commento all’art. 7 del D. Lgs. 127/91, in Le nuove Leggi Civili

Commentate 1996;

Page 172: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

172

DALLA SEGA, Il rendiconto finanziario, in A. PALMA, Il bilancio di esercizio,

Milano, 2003;

L. DE ANGELIS, Gli IAS e l’unfair value, in Le Società: rivista di diritto e

pratica commerciale, societaria e fiscale 2006;

F. DEZZANI e L. MEZZANI, OIC - Organismo Italiano di Contabilità:

Principio IAS 19. TFR: trattamento contabile secondo lo IAS 19, in Il fisco

37/2007;

F. DEZZANI, O.I.C. - Organismo italiano di contabilità. IAS e principi contabili

nazionali: le principali differenze, in Impresa c. i. 2004;

F. DEZZANI, G. FERRERO, P. PISONI e S. PUDDO, Le analisi di bilancio.

Indici e flussi, Milano, 2003;DE MARTINI, Globalizzaizone dei mercati ed

aspetti evolutivi dell’ informazione economico-finanziaria delle imprese, Cedam,

Padova, 1999;

F. DEZZANI, 1 gennaio 2005:il bilancio consolidato sarà redatto secondo

principi IAS, in Impresa c.i. 2002;

F. DEZZANI, Art.6 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38: distribuzione di utili e

riserve nel bilancio di esercizio redatto con i principi IAS/IFRS, in Impresa c.i.

2005;

F. DEZZANI, I principi IAS/IFRS: il” reddito prodotto” e il” reddito

potenziale”, in Impresa c.i., 2007;

F. DEZZANI, “IAS/IFRS” equivalenti a “gaap statunitensi”, in Impresa c.i 2007;

N. DI CAGNO, Informazione contabile e bilancio d’esercizio. Modello contabile

e bilancio d’esercizio, Bari, 2004;

ERNST & YOUNG, U.S. GAAP v. IFRS: The basics, 2007;

Page 173: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

173

M. L. FERDINANDA, L’applicazione degli IFRS e la performance d’impresa, in

Rivista dei dottori commercialisti 2004;

FONDAZIONE LUCA PACIOLI, Quadro sistematico per la preparazione e

presentazione del bilancio. Finalità, destinatari, principi di redazione ed elementi

di struttura di un bilancio IAS, Roma, 2003;

S. FORTUNATO, La modernizzazione delle direttive contabili e i principi

contabili internazionali (IAS/IFRS),in Le Società: rivista di diritto e pratica

commerciale, societaria e fiscale 2006;

A. FRADEANI, La globalizzazione della comunicazione economico-finanziaria

IAS/IFRS E XBRL, Milano, 2005;

G. FRATTINI, La nuova frontiera del bilancio di esercizio: nuove regole, nuove

opportunità e qualche critica, in Rivista dei dottori commercialisti 2007;

M. GIACONIA, Il principio IAS 39 espone le nuove regole di valutazione degli

strumenti finanziari., in Corriere tributario 2005;

F. GIULIANI, Il leasing nel bilancio di esercizio, alla luce dello IAS 17, in

Contratto e Impresa 2005;

A. HOPWOOD, Some reflection on the harmonization of accounting within the

EU, in European accounting review 1994;

A. IANNUCCI, IAS 7: presentazione del rendiconto finanziario, in Guida alla

contabilità e bilancio de Il Sole 24 Ore 6/2007;

KPMG, IFRS Briefing Sheet, 2007;

R. R. KRAAKMAN e H. HANSMANN, Il governo delle società di capitali, in

Diritto societario comparato a cura di L. ENRIQUES, Bologna, 2006;

Page 174: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

174

G. V. KRISHNAN e J. A. LARGAY, On the Usefulness of the Direct Method

Cash Flow Statement, 1997;

A. LOLLI, La nota integrativa nel bilancio d’ esercizio delle S.p.a.,Milano, 2003;

A. LOLLI, Il regolamento di adozione dei principi contabili internazionali

IAS/IFRS, in Le nuove leggi civili commentate 2003;

S. MARASCA, Le valutazioni nel bilancio d’esercizio, Torino, 1998;

L. MARCHI, Evoluzione dei principi contabili e dei criteri di valutazione. Dal

costo al fair value, in Revisione contabile 2004;

U. MARINELLI, Ruolo e compiti dell’ Efrag – European Financial Reporting

Advisory Group, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2003;

P. L. MARCHINI e P. ZALERA, Le informazioni supplementari, in S. AZZALI,

Il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali. Problemi

applicativi. Soluzioni operative. Potenzialità informative, Milano, 2002;

F. MAZZINI, L’ armonizzazione con i principi IAS operativa a partire dai bilanci

2008, in Guida al Diritto 2007;

C.A. MELLO e E. SOUZA Taking the Mystery out of the Cash Flow Statement:

A Simplified Implementation of the Indirect Method, 2003;

N. M. MINTCHIK, The effect of SFAS NO. 141 on the transparency of Business

Combination Reporting: Evidence from the Initial Year if Implementation, 2006;

M. MIRONIUC, Informational Valences of the Cash Flow Statement -

Methodological and Interpretative Approaches,2007;

P. MORETTI, Rilevazione iniziale e rideterminazione dei cespiti secondo il

principio IAS 16., in Corriere tributario, 2005;

Page 175: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

175

P. MORETTI, Finalità e destinatari di un bilancio IAS, in Corriere Tributario

2004;

P. MORETTI, L’applicazione dei principi IAS nell’ ordinamento italiano, in

Corr. Trib. 2004;

P. MORETTI, Coordinamento tra principi IAS e disciplina civilistica, in Corr.

Trib. 2005;

P. MORETTI, Stato patrimoniale e conto economico secondo i principi IAS, in

Corr. Trib. 2004;

P. MORETTI, Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40, in Corriere

tributario 2006;

M. NESSI, Nuovo bilancio: il passaggio agli IAS, in I Corsi di pratica

professionale 2005;

M. NESSI, Bilancio IAS: principi di redazione e conseguenze per le imprese,in Il

fisco 23/2004;

C. W. NOBES, International Accounting General Issues and Classification

Cheltenham, Brookfield, 1996;

C. W. NOBES, Interpreting US financial statements, London, 1988;

C. NOCERA e R. PATIMO, Riforma diritto societario e principi contabili:

quadro di sintesi, in Il fisco 6/2004;

T. ONESTI, Fattori comportamentali e comportamenti contabili. Analisi

comparata dei sistemi contabili di alcuni Paesi industrializzati, Torino, 1995;

M. PAGANO, A. ROELL E J. ZECHNER, The geography of equity listing. Why

do companies list abroad?, CSEF working paper n. 28, 2001;

Page 176: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

176

A. PAOLINI, L’oggetto della rilevazione periodica. Il reddito di esercizio ed il

capitale di funzionamento, in L. MARCHI, Introduzione alla contabilità

d’impresa. Obiettivi, oggetto e strumenti di rilevazione, Torino, 2003;

M. PANTALEONI, Alcune osservazioni sulle attribuzioni di valori in assenza di

formazione di prezzi di mercato, in Giornale degli economisti 1904;

R.H. PARKER, Comparative International Accounting, VII ed., 2002;

M. PINI, I principi del nuovo bilancio d’ esercizio. Le logiche di redazione

secondo il d. lgs. 127/91 in attuazione della IV direttiva CEE, Milano, 1993;P.

P. PISONI e D. BUSSO, L’unione europea indica gli IAS da utilizzare dai bilanci

2005, in Il fisco 40/2003;

PISONI, F. BAVA e D. BUSSO, Bilancio 2005 e passaggio a IAS/IFRS: il

trattamento contabile dei costi di ricerca e dei costi di sviluppo e le relative

implicazioni fiscali, in Il fisco 16/2006;

P. PISONI, F. BAVA e D. BUSSO, Regolamento (CE) n. 707/2004 del 6 aprile

2004: adozione dell’ IFRS 1 per il passaggio agli IAS nella redazione del

bilancio, in Impresa c.i. 2004;

P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale e il bilancio redatto

con gli IAS: prevalenza della sostanza sulla forma e principio di prudenza in

presenza del fair value, in Impresa c.i. 2004;

P. PISONI e D. BUSSO, Società quotate: come cambia il bilancio con l’ utilizzo

degli IAS: alcuni punti significativi, in Impresa c.i. 2004;

P. PISONI e D. BUSSO, Le differenze tra il bilancio attuale ed il bilancio redatto

con gli IAS: lo stato patrimoniale, in Impresa c.i. 2004;

Page 177: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

177

P. PISONI, D. BUSSO e M. CAMPRA, I prospetti aggiuntivi di bilancio secondo

gli IAS: rendiconto finanziario e prospetto delle variazioni di patrimonio netto, in

Impresa c.i. 2004;

P. PISONI, D. BUSSO e M. CANE, Le differenze tra il bilancio attuale e il

bilancio redatto con gli IAS: le note al bilancio, in Impresa c. i. 2004;

P. PISONI, M. CAMPRA e M. CANE, Società quotate: le note al bilancio

secondo gli IAS, in Impresa c. i. 2004;

P. PISONI e M. CAMPRA, I prospetti di bilancio secondo gli IAS: stato

patrimoniale e conto economico, in Impresa c.i. 2004;

P. PISONI e M. CAMPRA, Società quotate: come cambia il bilancio con

l’utilizzo degli IAS: alcuni spunti significativi, in Impresa c.i. 2004;

P. PISONI, P. P. BIANCONE, D. BUSSO e M. CISI, Bilancio consolidato dei

gruppi quotati, Milano, 2005;

POZZA, La misurazione della performance d'impresa, Milano, 2000;

PRICE WATERHOUSE COOPERS, Similiarities and Differences – A

comparison of IFRS and US GAAP, 2007;

M. PROCOPIO, Fondo per rischi ed oneri e Tfr, in Le Società: rivista di diritto e

pratica commerciale, societaria e fiscale 2006;

M. PROCOPIO, Gli IAS e il loro impatto in materia civilistica e tributaria, in

Corriere Tributario 2006;

A. QUAGLI, Le “riserve ias” nel D. Lgs. N. 38/2005, in Rivista dei Dottori

Commercialisti 2006;

A. QUAGLI, I principi contabili di derivazione professionale nella revisione del

bilancio di esercizio,Bologna, 1999;

Page 178: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

178

B. QUATRARO e S. D’AMORA, Il bilancio d’esercizio e consolidato delle

imprese ordinarie, bancarie, finanziarie, sportive ed assicurative. Problematiche

civili, penali e tributarie, Milano, 1998;

L. L. REES, J. S. LINCK e T. J. LOPEZ, The Valuation Consequences of

Voluntary Accounting Changes, in Review of Quantitative Finance and

Accounting, 4/2007;

J. M. RIVERA, The internationalisation of accounting standards. Past problems

and current prospects, in International journal of accounting, education and

research 1989;

R. SACCHI, Principi contabili internazionali e finalità dell’ informazione

finanziaria, in Corriere Giuridico 2007;

G. SANNINO, Il percorso di formazione dei principi contabili nordamericani,

Padova, 1999;

E. SANTESSO e U. SOSTERO, Principi contabili per il bilancio d’ esercizio.

Norme civilistiche e tributarie. Principi contabili nazionali e internazionali.

Analisi, problemi e soluzioni, Milano, 2001;

P. SANTOSUOSSO, Nuovi principi internazionali ed interni per gli "oneri

pluriennali", in Rivista dei dottori commercialisti 2003;

G. SAVIOLI, Il bilancio di esercizio secondo i principi contabili nazionali e

internazionali, Milano, 2004;

G. SCAZZERI e R. MANNA, Gli strumenti finanziari nei principi contabili

internazionali: impatto sui bilanci e problematiche di valutazione, in Il fisco

12/2006;

Page 179: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

179

W. SCHON, International Accounting Standard: a “starting point” for a

Common European Tax Base, in International Bureau of Fiscal Documentation,

2004;

W. SCHULTZE, The Information Content of Goodwill-impairments under SFAS

142: Implication for External Analysis and Internal Control, in Schmalembach

Business Review 2005;

C. SOTTORIVA, Verso l’ adozione dei principi contabili internazionali:

modificate le direttive contabili sui conti annuali e consolidati, in Le Società:

rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2003;

C. SOTTORIVA, L’attuazione della direttiva 2003/51/CEE con il D. Lgs. n.

32/2007, in Le Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e

fiscale 2007;

F. SUPERTI FURGA, Il bilancio di esercizio italiano secondo la normativa

europea, Milano, 1997;

A. VACCA, Gli IAS/IFRS e il principio di prevalenza della sostanza sulla forma:

effetti sul bilancio e sul principio di derivazione nella determinazione del reddito

d’impresa, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2006;

R. VALACCA, I benefici ai dipendenti secondo IAS 19 e IFRS 2, in Corriere

tributario 2007;

M. VENUTI, Il bilancio d’esercizio fino agli IFRS – finalità, principi e deroghe,

Milano, 2006;

M. VENUTI, Il bilancio d’esercizio fino agli IFRS – finalità, principi e deroghe,

Milano, 2006;

Page 180: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

180

G. VERNA, Novità in tema di bilanci e delle redazioni che lo corredano, in Le

Società: rivista di diritto e pratica commerciale, societaria e fiscale 2007;

G. VERNA, Le nuove frontiere dell’ informazione contabile in Europa, in Rivista

dei dottori commercialisti 2002;

E. VIGANO, Sintesi dell’esperienza in materia di principi contabili nei paesi di

lingua inglese, in Rivista dei dottori commercialisti 1975;

R. M. VISCONTI, Il rendiconto finanziario secondo lo IAS 7, in Impresa c. i.

2007;

R. M. VISCONTI, Le diverse tipologie di rendiconto finanziario previste dal

principio contabile OIC 12, in Impresa c. i. 2007;

R. M. VISCONTI, Valutazione degli immobili e IAS 40, in Impresa c. i. 2005,

580;

A. R. WYATT, International accounting standards and organizations: quo

vadis?, in F. D. S. CHOI (a cura di), Handbook of international accounting, New

York, 1991;

J. WEBER e A. BEATTY, The Importance of Accounting Discretion in

Mandatory Accounting Changes: An Examination of the Adoption of SFAS 142,

2005;

J. WUSTEMANN e S. KIERZEK, Revenue Recognition under IFRS Revisited –

Comceptual Models, Current Proposals and Pratical Consequences, in

Accounting in Europe 2005;

G. ZAPPA, Tendenze nuove negli studi di ragioneria, Milano, 1927;

A. ZURZOLO, I tempi e i protagonisti dell’ applicazione dei principi contabili

internazionali IAS/IFRS, in Rivista dei Dottori Commercialisti 2003.

Page 181: IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE … · 1 Facoltà di Giurisprudenza Cattedra di Diritto Privato Comparato IAS/IFRS: IMPATTO SUL SISTEMA CONTABILE ITALIANO E RAFFRONTO CON

181